Iter Regione Campania

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Ai blocchi di partenza I.Ter, tavolo di lavoro collettivo in cloud La piattaforma costata 2,9 milioni di euro pone la Campania all’avanguardia a livello nazionale Un modello anche per le altre regioni

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etti la Regione Campania in cloud, fai confluire ogni possibile informazione veicolabile tramite web in un unico, grande contenitore di dati e crea un sistema di elaborazione, fruibile sia dalle pubbliche amministrazioni sia dai privati, in grado di trarre valore da queste informazioni secondo i principi degli Open Data. Questa è I.Ter, la grande piattaforma, costata 2,9 milioni di euro, alla quale gli specialisti lavorano ormai da cinque anni e che sta per debuttare, con la piena funzionalità prevista entro il primo trimestre del 2017. Uno strumento che pone l’ente all’avanguardia a livello nazionale (già più di una Regione ha chiesto di poter replicare l’iniziativa): la Regione Campania diventa provider di servizi, mettendo sul web e condividendo una serie innovativa di risorse con cittadini, imprese, enti locali, decisori e, naturalmente, con la struttura della pubblica amministrazione. In altre parole, si apre un grande tavolo virtuale collettivo di lavoro per l’intero sistema amministrativo, economico e politico. In I.Ter confluisce ogni tipo di dato, dal fattore di rischio sismico alle analisi ambientali, dalle informazioni sulla sanità alla consistenza di beni culturali, alle zone dove avvengono sistematici sversamenti abusivi di rifiuti; e poi, ogni informazione utile a contrassegnare le attività economiche, i flussi di turismo, di merci, la dislocazione e il funzionamento delle attività manifatturiere. Il tutto è georeferenziato, con la possibilità di produrre in tempo reale mappe che mostrano la distribuzione di tutto ciò che emerge dai dati raccolti sull’intero territorio regionale, per facilitare la conoscenza e la governance del territorio e favorire la progressiva realizzazione di

servizi a valore aggiunto, profit e non profit, per favorire lo sviluppo dell’economia regionale. La piattaforma dispone di uno specifico software online, sia per postazioni fisse che mobili, che consente di caricare, gestire, sovrapporre, modificare e redistribuire dati territoriali provenienti da fonti istituzionali o dalla propria postazione di lavoro. Ma le funzionalità di I.Ter, come «coltellino svizzero» degli open data, non si fermano a questi aspetti. Arrivano a poter interfacciare, attraverso un’architettura di macchine virtuali dedicata in modalità nativa alla «Internet of Things», interlocutori e sensori di ogni tipo, finalizzati all’implementazione dell’Industria 4.0. Macchine e dispositivi connessi scambieranno dati in entrata e in uscita con il cloud, per affinare le proprie caratteristiche di funzionamento. (Enrico Sbandi)

Sopra, un’immagine utilizzata da I.Ter per monitorare il territorio

Sotto, una mappatura aerea della Terra dei fuochi

I droni controllano la Terra dei fuochi

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a lotta all’emergenza dei roghi tossici nell’area a nord di Napoli è il primo terreno sul quale stanno per

essere utilizzate in Campania le potenzialità di I.Ter: la pattuglia di otto droni che fa parte del nuovo piano d’intervento di contrasto del fenomeno, organizzata per sorvolare quella che è nota come «Terra dei fuochi», utilizzerà i dati georeferenziati presenti sulla piattaforma realizzata dalla Regione per organizzare i propri piani di volo in funzione delle emergenze. Ciascun velivolo scambierà continuamente informazioni con la stessa I.Ter per arricchire il patrimonio di dati, a cui contribuiscono 200 webcam e sensori distribuiti sul territorio anch’essi connessi in cloud, per emanare alert in tempo reale alle forze dell’ordine - che potranno beneficiare dello scambio continuo di informazioni - e orga-

nizzare interventi per contrastare e spegnere i focolai d’incendio. La gestione della sanità è un altro campo di applicazione nel quale i responsabili regionali, grazie alla raccolta e alla condivisione delle informazioni in I.Ter, confidano di poter compiere un salto di qualità nell’intervento e nell’assistenza. La condivisione dei dati in cloud, aggiornati in tempo reale, non solo in caso di calamità o di emergenze sanitarie diffuse, ma anche per ogni singolo intervento di emergenza, darà la possibilità di definire immediatamente la posizione dei mezzi di soccorso tracciati dalla piattaforma, la disponibilità di posti letto e di risorse terapeutiche adeguate alle esigenze. (Enrico Sbandi)


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