15 OTTOBRE 1939-XVII
UN NUMERO C. 50 ABB. ANNUO L 10
JOIUNTI di
ANNO II - N. 18 G G P. N. 3/4504
Vite Giovani le
P ERIODICO QUINDICINALE D1 LETTERATURA - ARTE - POLITICA • FONDATO E DIRETTO DA ERN ESTO TRECCANI SOMMARIO. — Jos* GOMEz DE TERÀN: Della guerra — D1so DEL Bo: Precisazioni — ENRICO FALQu1: Noi e le nostre antologie — ERNEsTo.TRECCANI: Principi — SANDRO BINI: Disegni di Manzìt — PAUL VERLAINE : Soli calanti, Acquerello (poesie, traduz. di Beniamino Dal Fabbro) -- CIRILLO E METODIo : Prato — RADEG: « L'U.R.S.S. e le democrazie occidentali — ALESSANDRO BONSANTI : L'elastico del cappello alla marinara -- LUCA GIIISEId.I : In storte di un coetaneo -- LEONARDO SINISGALLI: Imitazione della luna (poesia) — MARIO TORINO : Contraddanza — DuILIo MOROSINI: Appunti su Fontana. giungere una valutazione del mito, non in quanto si riferisce alla sua influenza, ma in quanto appartiene ad una sua probabile efficacia vincolante. Senza dubbio come realtà, una realtà ad VIII. Riprendo l'articolo di Dino Del Bo, l'Italia fu, del mito democratico, la vit- esempio capace di creare gli istituti, evittoria la sua totale illustre e tima setCorrente > del 15 < apparso su il mito non esiste o meglio non possieRagione e sentimento (5)lottano nelquivalse, sul piano internazionale, alla de valore; senza volere azz..rdare una tembre. sconfitta. l'uomo: e sarà vano il cercare che quesua Io non sono d'accordo con Del Bo efinizione, il mito consiste in una imd Del Bo conchiude, ponendosi c quel- mensa realtà superindividuale, i'esscnsto sovrasti quella (e reciprocamente), sulle conclusioni. Lo sono, invece e completamente, sulle proposizioni le la fondamentale domanda, se potrà za ed il significato dei sacrifici e delle annullandosi a vicenda. quali, a mio parere, affermano una ve- l'Europa, attraverso così tragica guer- vittorie ai quali il popolo va incontro. uniritrovarsi alla fine su di un ra, il c superamento s del dissidio che insistentemente e ripetuta che va rità Per gli autori c'è dunque una terribile co fronte, capace di salvaguardare da responsabilità già solamente in questa instancabilmente. si agita in noi, che senza eccezioni è In Europa ancora una volta e scop- solo il continente: la risposta è ol- creazione del mito, nella sua diffusiopresente in qualsiasi problema ove si piata la guerra; è peregrino, vano e tremodo difficile e certo, per ora, an- ne e nell'incessante suo propagarlo; il una realizzazione pratica o imponga queda impossibile. Pure, sino senza significato — dice Del Bo — ri- cora mito è la giustificazione etica del prouna speculazione ideale, non sarà da cercarne le cause in un inconciliabile sto momento, riesce lecita la convin- gramma ed il mito non deve morire, dissidio ideologico il quale abbia ne- zione che, a tal fine, è urgente un im- perchè altrimenti la politica è costrettrovarsi nel prevalere di uno dei due cessariamente diviso le potenze in con- pegno davvero spirituale, che — attra- ta a segnare il suo definitivo svantagmoventi; bensì nel fare risalire al prinflitto e le abbia schierate a difesa o a verso la guerra od anche, per grazia gio. Ma poichè nella politica e nel micipio appropriato quelle manifestazioin virtù all'infuori di essa ed di Dio, di condanna di un aprioristico Bene e to si confonde la sorte ed il destino di un mirabile rinnovamento nato dai, del popolo, l'autore, qualora sia ben ni che di essi moventi devono consideun aprioristico Male. rarsi corollari (vedi Principi IV,(CorAll'ora presente nessuno dei bellige- popoli — tornino in prima linea le consapevole della bontà dei principii ranti può, legittimamente, intitolare la preoccupazioni spirituali, le vere neces- da lui stesso annunziati, deve ad esso rente s N. 16). (Solo in questo senso sua guerra ai motivi universalistici e sitò e dunque le sincere ideologie; al- ritenersi sommamente vincolato ed il potremo allora parlare di e definitidi esse i posolamente sulla base lora i della Licome imprigiona e così umanitari della Giustizia mito insomma, governi, costringeneleggeranno i poli vo superamento sul terreno pratico') bertà. popoli, maggiormente imprigiona — (Principi VII, N. 17). Le verità e le cause sono altrove: dal doli ad esservi interamente fedeli e ad nobile prigione del resto — anche i 1919 a oggi l'ordine, la forza, la po- intonarvi severamente il loro conte- loro governi. Ecco dunque che la queCosi — ad esempio — l'arte essendo tenza e quindi in realtà la gerarchia gno s. stione diventa davvero morale: quanBizzarra conclusione che singolar- do l'autore o gli autori del mito (ed il corollario del sentimento, e la politica delle potenze europee sono sostanzialmente mutati. L'ordine formale euro- mente contrasta con le proposizioni termine andrebbe senz'altro mutato, sodella ragione (ossia quella dell'irraziopeo e mondiale, l'ordine geografico, che la precedono. stituito con quello ben più esatto di nale e questa del razionale), l'uomo Io non so quando e come la guerra a principii s) posseggono la convinziol'ordine fissato dai Trattati cosidetti in gravi errori quando intende cade Del Ma sin Bo sa. posso f inirà. Nè lo di pace, dalle Conferenze, sui protone sicura ch'esso conduce su d'una scambiare le dipendenze: finisce cioè colli, non corrisponde più, contrasta an- d'ora affermare che il vincitore impor- strada insostituibile e vera, debbono rà al vinto la sua pace, cioè realizzerà ari esso mantenersi ad ogni costo fedezi, all'ordine reale europeo. col fare dell'arte-propaganda e col creaDa questo essenziale dissidio la guer- integralmente sul vinto le ragioni che li, rifiutare qualsiasi compromesso ed re una politica-mito. lo trassero alla guerra e che lo costrin- ogni soluzione provvisoria. Risorge, è ra è nata. afdisperatamente a cercare e sero rappresen 'ulteriore quell'ostacolo ripeto, quevero, 1X. Esatto. Esattissimo. E, la vittoria. tato dalle contingenze, dalle imprescinsta verità va insistentemente ripetuta. ferrare ciò diciamo: — arte, politica — non facesse, se attraverso la Quando E se dibili necessità. Ma, ancora, sui prinLa nuova guerra europea, nata senza vittoria non riuscisse o riuscisse cipii non si discute ed in ogni caso, intendiamo quei termini nel significato aggettivi qualificativi, è una guerra im- sua in parte a realizzare la sua pa- quand'essi siano improntati ad inselli• periale; puramente e semplicemente. soltanto più generale che essi comportano: così, ce, egli in realtà tradirebbe se stesso genza esattezza ed onestà, riescono semDa una parte potenze ricche, sature — politica —, come sistema e morale inutilmente e insufficienteavrebbe e pre a dominare gli avvenimenti ed a Disegno di GIACOMO MANZu' di impero, di colonie, di mercati, di mente combattuto. ( politica). Ora, benchè dianzi se ne sia come piano, di porsi primo monopoli, ogni volta in remunerativi, di traffici I governi e i governanti non potran- le forze sulle quali ogni cosa si orienta; stabilita la dipendenza, elementi parterritori oltremare; dall'altra una poche rispettare questa condizione esi- così che ad ognuno ripugna anche sotenza nuova, ricostruitasi ab imis,espan- no ticolari conducono invece al sentimense ciò non facessero i popoli a- lo il pensare che coloro che conducono siva. Da una parte delle nazioni impe- ziale, to, e quella divisione indicata come rial diritto — contrario di vrebbero i popoli comandino loro di battersi per rialiste con un immenso impero; dalche pensa Del Bo — di rove- un'idea della quale essi, che ne furono soluzione risulterebbe ingiustificata. l'altra una nazione imperialista senza quello sciarli e di chiedere loro conto, impe- i responsabili autori, infine non ne soConviene allora fare seguire al puimpero. Da una parte un interesse conservatore; dall'altra un interesse rivo- rativamente, del sangue sparso e inu- no convinti, nascondendo, sotto il velo ro pensiero il principio originale (che I. tilmente sparso, dell'immenso dolore, sanguinante del mito, delle questioni; ranea, < ad uso degli stranieri >. Perluzionario. per la politica è il e razionale s): sasovrumano, dello sconfina- sia pure d'interesse generale, ma tutdello sforzo chè, ammesso e non concesso che uno Non c'è in questo dramma un pro- to guasto. Batti e ribatti, dilli e ridilli, do- straniero nel manifestar giudizio sopra remo lontani dalla realizzazione, ma estavia intonate solamente all'opporlublema o un giudizio di legittimità. Un Ma, l'Europa? L'unico fronte eu- nità. vrebbe ormai risultar chiaro che le an- scrittori viventi d'altri paesi la faccia so varrà per il futuro. popolo ha preso le armi per creare o ropeo? Se i principii sono intangibili e veri tologie, almeno per la critica decisa a sempre un po' da postero, non è chi estendere il suo dominio, altri popoli, Certo l'Europa esiste, ma non come Il contingente invece, come politica i popoli per essi non sono perduti, e se impegnarvisi senza sotterfugio, rappre- non riconosca la convenienza di esporoppongono e lo si le armi alla mano, la pensa Del Bo. Vi è un'unità euro- lu guerra a volte conduce alla sconfitta, senta un modo, forse il migliore per- si e sottoporsi a siffatto giudizio nel dell'immediata realizzazione, sarà piutcontrastano. E ciò è assolutamente le- pea essenzialmente spirituale e essenchè più concreto e diretto e persua- migliore e, in certo senso, più sicuro gittimo; è la suprema legge morale zialmente antagonistica, frutto di una tutto questo non significa che la storia sivo, di spiegarsi con gli esempi. Di dei modi, esercitando,, per nostro con- tosto legato al sentimento: e si da sarà costretta a giudicare dei principii della guerra. cioè evidente, attraverso l'ordi- to e per primi, ogni vigilato controllo vrebbe qui per chiarire definitivamente discordia più che di una concordia, Questa guerra è una guerra per la immanente conflitto che necessariamen- con un verdetto negativo; parimenti, e rendere di una scelta, il criterio o il sì che una determinata scadente cate- ripetere il e Principio VII s (righe 1.9, namento indipendenza, il dominio, il predomi- te e inesorabilmente spinge i popoli e sul medesimo piano, l'esempio dell'Itagiudizio o il gusto in cui va ricercata goria di autori e di scritti non coin- 15-24) a cui rimandiamo. nio; per conservarli, per accrescerli, li costringe a innalzarsi sulla loro stes- lia dopo Versaglia ha soltanto valore di indicazione, perchè, a bene pensarci, il e, possibilmente, ritrovata la ragione volga, se presente, nello stesso giudizio per impedirne la riduzione. E una riResta dopo di ciò confermata pure polemica, del- negativo autori e scritti, meritevoli involuzione internazionale, una rivoluzio- sa eccellenza, a strapparsi alla loro me- fenomeno ebbe origini per gran parte e l'idea, storica estetica decaden- •r' eriori, insieme verificandosi il fat- l'opera stessa. La quale, dunque, a me- vece di distinzione e di lode, o, quanto l'altra osservazione (Principio V, N. 16), resistere alla loro diocrità, a ne europea. to che la Nazione, e proprio per colpa no che non voglia annullarsi nell'incer- meno, col creare confusione e incertez- che: e azione e pensiero oggi spesso si Questa la verità unica, centrale, es- za o a morire. L'Europa è la lotta europea. dei suoi responsabili, venne meno a tezza d'una documentazione insufficien- za, non ne ritardino il riconoscimento. combattono vicendevolmente; e bisogna senziale, autentica. Josè Gomez de Tertm quei principii per i quali essa diede te e così ridursi da antologia a zibaldo- E bastasse. Ma, in conseguenza di oMa, mi si dirà, oggi la guerra eurosovente compiere quella prescindendo mano alle armi. E se infine si opporrà ne, non sfugge al rischio della peren- missioni magari involontarie e di esclupea è qualcosa di diverso, ancora ponel di insita dalle parole giustificabili, accade vetorietà passaggio sioni da questo. s [Per lasciarlo al futuro). non che il mito non consiste nei principii, chi giorni fa Chamberlain ripeteva ai si dovrà concludere che il mito non ai fatti, come sempre suole accadere der sottratti al giudizio, e cioè addiritComuni: Lottiamo per redimere l'Euesiste non solamente come realtà ma- allorchà s'adduce un esempio a cam- tura ignorati come se non fossero mai ropa dall'incubo costante e ricorrente (') Chi ha seguito i miei scritti apesistiti o trascurati come se non vateriale, ma nemmeno come essenza spi- pione. dell'aggressione, per dare ai popoli delparsi su e Corrente a da un anno a una si quegli se da cattiva poetica può niente, taluni di scrittoMa lessero rituale e che allora i popoli affrontano l'Europa la possibilità di conservare benissimo trarre una buona poesia (o ri che più avrebbero giovato, e sempre- questa parte, si sarà certamente accorla libertà e l'indipendenza. Partito dalle mie identiche constata- la morte per il semplice significato racconto o romanzo); non è ugualmen- mai gioveranno, con la loro produzio- to del e modo s che li ha improntati: Si. c'è qualcosa ancora; di più, non zioni e premesse, il camerata Gomez simbolico di talune leggende; conclu- te provato che una buona antologia ne, a rendere probante di fronte a ricercare cioè, attraverso il particolare di diverso. C'è il mito. perviene a conclusioni che sono invece sione alla quale è necessario rifiutarci possa ricavarsi da una qualunque idea. chiunque, anche nel battagliato agone quasi sempre polemico e l'obiettiva I popoli si affrontano armati anche del tutto antitetiche. La differenza cer- di pervenire, fiduciosi, come occorre Perchè ogni antologia, quando non si internazionale, l'esistenza d'una lettera- analisi di me stesso, una e causa >, una di una mitologia, e con le armate si tamente non consiste nel metodo, sibbe- essere, che i popoli apprezzano il van- accontenti d'essere documentaria, è la tura italiana contemporanea, afferman- < ragione s che, superando il particolascontrano e si combattono le mitologie. ne nell'attenersi a taluni opposti princi- taggio della vita ed il valore della risultante d'un ragionamento critico done la continuità e imponendone la re stesso e la mia stessa individualità, A commozione della universale pie- pii. dai quali due conclusioni scaturi- morte e che dunque c'è in essi una sottinteso e a un tempo manifesto nel nobiltà, ch'è poi il miglior modo di re- si elevasse a e universale s. In altre di discernere, così tà democratica l'Inghilterra resuscita scono necessariamente, l'una dall'altra comune possibilità clamorosamente ve- rigore di un'esemplificazione che, an- star fedeli alla tradizione. parole, l'analisi trasformata in sintesi oggi, a venticinque anni di distanza, il assai ineguale e distante; così che è come talvolta si è che a poco a poco si manifesta, quasi che attraverso un contributo parziale Ed ecco che innumerevoli guerre delle un nuovo non rallegrannelle rificato mito della Guerra Democratica, della forse bene indagare sulla verità di que(limitato nel luogo, nel tempo e nel ge- te esempio in materia ci viene fornito appena indicata — più che svelata — Vittoria Democratica, della Pace De- sti medesimi principii, scegliere sopra- quali è tragicamente intessuta la storia. nere), vuole salve le esigenze di una dal primo tomo della Antologia della al lettore. Un siffatto sistema sottintenqueste precisazioni Sulla scorta di mocratica contro e sulla rinnovata rab- tutto — perchè la questione si riduce s: e i principi sinted'anticipata proestetica in specie una letteratura italiana, e ideata e compi- de la < evoluzione bia del furor teutonicus. Triste e stu- ad un ultimo e superiore problema mo- appare dunque tuttora legittima quel. spettiva storica. Da ciò il valore, non a tici che mano a mano risaltano dalla lata appositamente per gli stranieri s pido mito, vieta e pericolosa menzogna, rale — quali fra essi siano in possesso la tale fondamentale domanda, che Go- foss'altro di indicazione, se non piuttocontingenza analitica (legati, anzi <sorflutto e prodotto di una secolare falsi- delle verità e quali invece risultino mez ha più sopra citato e che io avevo sto di autentica compromissione, as- a cura di Giuseppe Zoppi. (Opera che, titi s come sono da questa) giustificano risalendo fino agli scrittori del Duenel mio articolo proposto. Occorre avficazione intellettuale, di una sistema- nettamente inficiati dagli errori. ii ribattere un medesimo concetto — sunto necessariamente da ogni vera antica deformazione della Storia. Mito Certamente le Nazioni non si com- vertire che, se non si è verificato quel- tologia in rapporto allo stesso momen- cento, troverà compimento in altri tre quasi per maggiormente chiarirlo a me tomi di Mondadori). il accurata edizione ideologie, quale avrebbe sedi l'urto falso, ma utile. battono oggi le une ad aperta difesa stesso — e l'e aggiustamento> dei terto storico e letterario in cui fu ideata Questo primo è dedicato agli < scrit- mini spesso avvicendantisi ad espriContro di esso il mito tedesco, an- del bene e le altre innalzando il vessi!. condo molti rappresentato il lato eroi- e condotta. ch'esso di essenza materialista, ma suo• lo del male; assai raramente nella sto- co e romantico della guerra attuale, Occorre seguire un'idea quanto pos- tori contemporanei > e se abbonda e so- mere la medesima idea. vo, dinamico, particolare e non univer- ria simile avvenimento si è mai veri- nessuno potrà tuttavia negare — per- sihile chiara e precisa, se si vuole evi- prattutto nella prosa, senza perciò traCosì per il termine e sentimento>, sale, e mistica più che mito per la sua ficato. Tuttavia in questa legge della chè l'evidenza è solare — che, presi tare che un'antologia venga meno al scurare la poesia, espressione suprema piuttosto discutibile se non ulteriorpopoli si battono in i singolarmente, capacità a muovere s, fervonei secoli lo si guerra — la quale in ultima analisi, e i nesauribile proprio scopo, sia anche il più alea- dell'anima italiana Ma qui conviene rirosamente, a sublimare la morte stessa. pur con tutti i possibili attributi, si ri- considerazione d'una loro ideologia (ma torio, come quello di divertire. de ve alla circostanza che c una parte mente specificato. portarsi a quanto s'è detto precedenteEppoi: dimostrato, già come ho non intesa, della poesia italiana almeno presenta A ncora mito, e mito ricorrente, quel- solve in una suprema legge di necessi• chi e in quale modo? Vi entri un commente, e trovare nell'insieme del mio lo del responsabile e della responsabi- tè -- è possibile riscontrare i motivi nell'ortodosso senso religioso) o di un ponimento o un pezzo noioso, ve n'en- gravissime difficoltà per il lettore stra- lavoro, e nella sostanza di esso, gli elelità della guerra. La guerra non è nella e le cause per le quali le Nazioni si mito o di principii fondamentali, come trino due tre, e il divertimento sarà niero»; e se offre e non tanto dei pez- menti chiarificatori. volontà di un uomo o di un gruppo ma schierano di fronte, i mezzi impiegati si voglia insomma chiamarli. La situa- bell'e compromesso. Il titolo l'annunzi zi di bello stile — che la maggior parPer comodità del lettore ricorderò i in una più profonda necessità storica, ed i propositi ai quali il ricorso alle zione è dunque la seguente: tra gli al- dedicata alla narrativa, di ieri di og- te degli stranieri non riuscirebbe poi o a gustare appieno — quanto brani in termini adoperati di volta in volta: irpolitica, morale che trae un popolo e armi si inspira; e poichè la politica, la leati, o tra t non nemici, o tra i pro- gi o di quando che sia, ma se dentro razionale (in luogo di sentimento); raquale è della guerra il fattore princi- babili alleati, si verifica il più delle vi a questo impone quella. figureranno scritti d'altro genere e se stessi compiuti, dipende dalla conIl responsabile della guerra europea pale e determinante, si sviluppa in vi- volte una disparità di principii — per- d'altra stagione: addio promesse, ad- vinzione, fermissima nel compilatore, zit'nale, ragionamento, critica (in luodel 1939? Noi non lo conosciamo. O sta di talune aspirazioni e funziona in chè va oss. stata che anche ogni demo• dio speranze. E, mentre ogni dichiarata di averli saputi scegliere e tali da de- go di ragione). Anche la disposizione meglio, lo conosciamo ma non siamo virtù di alcuni traguardi che ai popoli aazia si, sviluppa e funziona in virtù c rispettata faziosità può riuscire istrut- stare un interesse più vivo, e da riem- risente del carattere di progressivo ancora in grado di nominarlo. Perchè propongono i loro governi, perchè dun- di convinzioni differenti, ognuna in- tiva, assolutamente inutili e per giun- pite bene un'ora di lettura o di stu- e chiarimento >, e si notano anticipi e responsabile della guerra europea del que la politica risulta, almeno nella sua somma risente di preoccupazioni, a vol- ta dannose si discoprono la condiscen- dio s. Ahi, ahi, certe argomentazioni, ritorni, che l'intelligenza del lettore 1939 sarà la nazione che la perderà quota vitale, la produzione logica di te reciprocamente inconciliabili ed op- za e l'incertezza, per la contraddizio- di natura assolutamente pratica, per il saprà superare in favore del concetto. Ci ripromettiamo del resto, in un e alla quale sarà imposto di ricono- un regime e solamente per un comples- poste, che tutte si riferiscono alla com• ne stessa in cui vengono a risolversi, cattivo uso che se n'è fatto e che, pegscerlo, di confermarlo, di sottoscri- so assai inferiore il modo di compor- pagine eri all'interesse nazionale —, ma specie in un'antologia, dove tutto deve giorato, se ne vien proseguendo, met- giorno che speriamo non troppo lonogni popolo conosce l'ideologia, co tono in sospetto solo a sentirle enun- tano, di venire a sostituirci a questo tarsi occasionato dal verificarsi di ineverlo. mirare alla dimostrazione e alla perciare. Andiamo a confrontarne il risul- sforzo dell'intelligenza di chi legge, e Ecco i miti. Essi agli occhi dei po- vitabili contingenze, appare allora le- senatrice o distruttrice, di essenza ma- suasione. tato. di ordinare — vista ormai dall'alto e in poli deformano il significato storico gittimo ed agevole penetrare nel cuore terialistica o con radici spirituali, per fase meno fluida — la materia che ogCerti requisiti di chiarezza e precidella guerra, ma non possono raggiun- delle varie politiche ed esaminare, per la vittoria della quale esso è chiamato I contemporanei accolti toccano il gere e imprigionare coloro che condu- quanto è possibile, i postulati e le nor- ad affrontarsi in contesa con l'avver- sione critica tanto più occorre salva- n umero di sessantatrè. Primo in ordine gi ci si presenta dinamica sotto forma cono i popoli. Se ciò avvenisse un me ai quali esse continuamente s'in- sario. Cosi che quando il vincitore im- guardarli, conte necessaria norma di di età, mancando d'Annunzio, avanza di tormentosi interrogativi bisognosi di porrà al vinto la pace, allora occorrerà rigore e conte conseguente maggior appagamento. popolo resterebbe vittima dello stesso spirano. Dino Del Bo garanzia di persuasione, nelle antoloEnrico Falgal mito che ha suscitato per combattere. E quindi affrontiamo la prima queErnesto Treccani gie, specie se di letterarura contempo- (Continua a pop. 2) E ciò noi sappiamo, chi venti anni fa stione, cerchiamo in sostanza di rag- (Continua a pag. 4)
PRINCIPI
DELLA GUERRA
N OI E LE NOSTRE ANTOLOGIE
Precisazioni