"Corrente", anno II, n.21, 30 novembre 1939

Page 1

30 NOVEMBRE 1939-XVIII

UN NUMERO C. 50 ABB. ANNUO L. 10

CORRENTI di

ANNO II - N. 21 C.C. P. N. 3/4504

Vii• Giov.ni l•

PERIODICO QUINDICINALE D1 LETTERATURA - ARTE - POLITICA • FONDATO E DIRETTO DA ERNESTO TRECCANI SOMMARIO. — FERRANTE AZZALI : Coscienza del tempo — SILVIO PozzANt : In margine alla guerra — LEONE TRAVERSO: Landolfi lunare — EMILIO VILLA : Sulla semplicità moderna — ENRICO FALQUI: Codicillo GILBERTO ALTICHIERI : Parnaso inglese — GEORGE TRAKL (traduz. Giaime Pintor): Infanzia (poesia) — CIRILLO E METODIO : Prato — S. P.: Occasioni — GIOVANNI COMISSo: Vecchi appunti — BENIAMINO DAL FABBRO: Epigrammi — GIOVANNI DEL Pizzo: I_'iconicella — SANDRO PENNA: Tre poesie — RAFFAELE DE GRADA : Mostre d'arte a Milano — RENATO BIROLLI: I « Candidi » — DUILIO MOROSINI: Disegni di Marino Marini — PAOLO FRANCI: Teatro — GIULIO PRETI: La « sinistra » dell'attualismo e i compiti della filosofia contemporanea — DINo FORMAGGIO: Figure dell'estetica francese contemporanea — DOMENICO DE PAOLI: Discussioni musicali — LU. Ro.: Vita musicale. dall'interno un processo spirituale che Adesso più di un segno ci indica che molto spesso non ha soluzione di conti- la guerra attuale, assuma uno o l'altro nuità, o non tarava sbocco alcuno all'e- degli aspetti estremi che abbiamo so• sterno. Se non vogliamo imputridire nel pra immaginato, impegnerà sino all'ut luogo comune, se vogliamo trovare una timo denaro le risorse economiche de salvezza in noi stessi e fuori di nci stes- paesi belligeranti e porrà perciò ognu• t singolare osservare come 1'uomo si, ci è necessaria questa presa di posi- no innanzi a problemi di ricostruzione non abbia quasi mai o soltanto rara- zione verso noi stessi, cioè questa sin- assai più ampi e più difficili di quanto mente il senso di vivere, pur nell'ambi• cerità intima di porci i problemi e di sia capitato vent'anni or sono. Veduta to della sua vita individuale, una de viverli. E difatti, se consideriamo per i n se stessa, alla luce delle possibilità terminata vicenda storica. Credo quin- un attimo che gran parte delle espresdella tecnica e delle industrie moderne• di che i più grossi errori siano a ricer- sioni letterarie e artistiche odierne souna tale prospettiva potrebbe anche carsi qui e non altrove: in questa man- no ancor viziate da un deteriore dannon destare gravi preoccupazioni. Di canza d'una precisa coscienza del com- nunzianesimo e romanticismo specie in • lontano, si sa, anche gli spigoli più apito proprio a ciascuno. Si potrebbe di- quelle ingenue manifestazioni di poeti cuti appaiono sfumati e rotondeggianre, dunque, una mancanza del senso e romanzieri i quali credono di fermare ti, e le difficoltà più impervie sembrano dell'individualità. L'individualismo, che il tempo che passa, la vicenda nel suo superabili. Del resto anche la letteraturistretto specie: — può essere di due aspetto simultaneo di sita, con le loro ra economica si è più volte pronunciae brutalmente egoistico, come preser- emozioni contingenti ed i loro entusia- ta per questo verso, specialmente ,uel!a vazione d'uno stato di prosperità o tu- smi pratici, con le forme insomma di dell'ottocento, in coerenza con i sentitela d'interessi più o meno spiritual- un'arte che essi chiamano < aderente al menti e le illusioni del secolo. Appunto mente legittimi, e che è manifestazione tempo r•, cioè a dire per amor del ter- perchè era convinto che cla tendenza d'egoismo ed amor di se stessi: e in- mine: c propagandistica », — se consi- delle cose a,, nel complesso, è verso il vece illuminato e superiore, nel senso deriamo tutto questo, tosto appare evimiglioramento, e quindi che le guerre che la personalità si completa nell'e- dente la necessità di quella sopradetta non potevano essere che avvenimenti sperienza feconda dell'universale —: ituazione critica che ognuno personal s estremamente transitori nella linea del questo individualismo, inteso precisa- niente deve scegliersi nei rispetti dei progresso umano, John Stuart Mill non mente in questo ambito, non può non valori attuali. Ed è una pericolosa inha potuto che sottolineare c la grande Disegno di GIUSEPPE CESETTI essere da noi considerato come princi- genuità la precedente, in quanto misti- rapidità con la quale le nazioni si ripio regolatore di tutte le nostre più sin- fica i valori stessi, anche quelli sottratti prendono da uno stato di devastazione, cere e spontanee manifestazioni. alla sfera del contingente, e li devia la scomparsa in poco tempo di tutte le Se rinunciassimo ad esse, tanto var- dal loro fine naturale. L'arte è senza traccie dei disastri derivanti dalle irebbe rinunciare al nostro bene, a quel tempo e universale; — e in questo sennondazioni, dagli uragani e dalle di principio di selezione e -di personale so soltanto è anche del nostro tempo. Il struzioni delle guerre ). E conformeorgoglio che ci contraddistingue con quale va colto non nelle sue espressiomente alla sua attitudine speculativa tutta la nostra cultura e coi nostri va- ni esteriori, ma nella sua essenza spiricosì, della rapida ripresa della guerra, quasi risolve lori interiori. E polche si tuale, non nel fenomeno, ma nel signi- spiegava il perchè: c Ciò che i nemici Per chi lo conosca da vicino, lunati- neo di Ovidio e d'Annunzio, la facoltà di tecnica del sogno e di surrealismo. sempre in una coscienza di se stessi la ficato che sta dietrò il fenomeno, non hanno distrutto sarebbe stato distrutto co uomo è a volte Tommaso Landolfi, icastica che forma i miti e le leggende Ma Landolfi mostra di prevedere e prequale non esclude, ma anzi meglio com- neri i cosa o nell'episodio me nella sc(consumato) dagli abitanti stessi: la sensibile agli influssi della stagione e sembra agire qui in assoluta libertà, viene ogni sorta di osservazioni anzitutto prende la coscienza della società e della rità umana universale che sta dietro la ricchezza che costoro riprodurranno co- dell'ora, e singolarmente ai fluidi che fuori di ogni preoccupazione allegorica coll'esecuzione imperterrita del suo racvicenda collettiva, ecco risolto egregia- cosa, nel profondo della cosa. sì rapidamente avrebbe sempre dovuto emanano dalla compagnia. (da cui invece risultava appesantita di conto e qua e là qualche cenno malil'individuo mente un circolo vitale: tra La quale ricerca non sarà possibile essere riprodotta, e probabilmente nel II mondo sembra per lui veramente simboli dedotti la visione della «Don- zioso, e citando poi con un'audacia da e la società, la massa, non vi può es- fintantochè lo scrittore (non il letterato medesimo spazio di tempo. Nulla è mu- diviso in due emisferi, uno nero e uno na nella pozzanghera » nel volume pre- lui in appendice un c giudizio del sisere divario in questo senso, a patto teorico e astratto, avulso dalla vita), tato; salvo che durante la riproduzione bianco, diurno e notturno, estranei l'u- cedente), per sola virtù visiva. (Ci ai gnor Giacomo Leopardi sulla presente che la massa non sia composta d'igno- rion viva veramente nella vita con la di questa ricchezza gli abitanti non no all'altro, sebbene una tenue fascia offre anzi una pagina squisita di c audi- opera ). In breve, il suo atteggiamento ranti animati soltanto da interessi pra- sostanza elementare del suo spirito, con hanno goduto il vantaggio di consumare crepuscolare si sforzi di tenerli alla zione colorata >,, quando Giovancarlo sembra denunciare un interesse molto tici contingenti. Su di questa hanno la difficoltà stessa della sua pericolosa eia che si sarebbe prodotto in prece- meglio -legati insieme. Anche < La pie- immerso nelle tenebre si sforza di < rav- ridotto per la psicologia del prossimo molta forza l'esaltazione degli istinti e intelligenza. Nonihè per l'artista, andenza s. tra lunare, è divisa, come il mondo, visare, le voci galleggianti degli altri). quale si può manifestare nei soliti casi frutto sia quanto diciamo così tutto che pet l'uomo in genere è mestieri Terminata la guerra, tutto quindi con- in due emisferi e Gurù in fanciulla e Landolfi vede realmente c ce que l'hom- della vita quotidiana. Certi argomenti delle passioni cieche momentanee; ma non solo vivere ma pure capire. sisterebbe in una momentanea limita- capra — in due sezioni che s'avvicen- me a cru voir s. sono ormai tanto lisi che conviene proin definitiva questi istinti, che a pareczione di quelli che sarebbero stati i dano a intermittenze secondo il predoFerrante Azzall varne il rovescio. (Del resto anche nel Rodin insisteva sul punto di contatchi fa comodo rievocare di contro una a consumi normali, se la guerra non fos- minio alterno dell'astro diurno e del to di due corpi: che in quel punto c na- e Dialogo dei Massimi sistemi', dove si sentir loro mortifera e fredda intelligcn se avvenuta e ciò in vista di un allar- notturno; e in una ben diversa atmosfe- sce un nuovo corpo» (e, si può aggiun- leggono alcuni studi perfetti, se non di za, non sono veramente fecondi di sogamento della produzione di nuovi be- ra a volta a volta vengono immerse co- gere, un nuovo mito). Cosi sembra na- psicologia, di fisiologia, i personaggi al luzioni storiche ove non siano regolati ni. E siccome l'esperienza storica ci se e persone. Le quali s'ostinano anzi scesse agli occhi attoniti dei primitivi momento dell'azione, dello scontro, e disciplinati appunto dallintelligenza apprende che dopo la guerra la molla a ignorarsi poi, nel nuovo aspetto ac- osservatori il Centauro, l'uomo a caval- sfuggono in tangente ironica). E certa stessa. dell'attività economica è sempre assai quisito col mutare della luce, quasi real lo. Landolfi invece ci rappresenta, con angoscia cosmica diffusa nell'epoca egli Dal che risulta come qualsiasi sforzo vivace, si è potuto vedere, generalmen- mente altre dalla vigilia. Una esigua calda precisione da gruppo di metallo preferisce concentrarla e colorarla del inteso a comprimere l'intelligenza an nelle guerre, uno stimolo al pro- continuità si può solo affermare nel che venga fondendo al fuoco, la nasci- l'atmosfera strana e potente di nuovi te, In questo veramente strano interludio che nel campo delle realizzazioni prati gresso economico. Le vicissitudini de- giosine protagonista, a cui del resto ta di Curi', faunessa, dall'abbraccio miti (nel senso primitivo di favole o era pace che già una una guerra e tra che, o a relegarla soltanto nell'ambito gli anni successivi alla guerra mondia- tutto accade come in uno specchio ri- della fanciulla omonima e della capra. fiabe) conclusi in se, senza quasi alludelle realizzazioni teoriche, qualunque una guerra che muove assai incerta i le non suffragano però completamente cettivo, < tra giorno e sogno ,. Già nel (Naturale ripensare, dallo spettacolo di sioni alle pene ordinarie dei suoi e disperchè passi paurosa di in veder dell'atti primi scindere di la sfera tentativo una tale interpretazione ottimistica. Si• primo volume di racconti (c Il dialogo questo vigoroso plastico, alle e Meta- simili ,. viti sociale e di escluderne quelli che azione quegli ordigni di rovina che in no al 1929 è stata piuttosto dubbia la dci massimi sistemi a), c'illumina una morfosi s all'Alcione s a c Kafka s e, La preoccupazione più precisamentpensano e compiono un'attività critica vent'anni di armistizio sono stati coripresa di benessere rispetto al 1913, e citazione esplicita: c Mataria el sol a per una deduzione precisa, a un epi- u mana, morale o esistenziale che altri (giacche la critica, signori conservato- struiti nelle officine, tutte le speculaziodal 1929 in poi è stata altrettanto dub- punaladas si no fuese por miedo de sodio di Dante). autori anche del genere, che per brevità ri, non è mai demolizione ma costruzio- ni sono permesse e tutte le ipotesi hanbia la ripresa rispetto al 1929, senza dejar el mundo a oscurar» e del resto chiameremo fantastico, riescono a na Ma di quell'interminabile notte, in del l'apparenza possibile. Può ora riesce pericoloso no ne in senso superiore), dire poi che quando le cfficine si son ogni strano e solenne pensiero germo- cui dopo la tempesta e la trasformazio- scondere sotto le loro figurazioni (Poe a qualunque Rivoluzione. E invero le credere di essere nel vero tanto colui messe a lavorare a pieno ritmo è stato glia, ogni avvenimento importante si ne di Gurù compaiono i briganti e le Villiers, Kafka, Green) esula dal suo as Rivoluzioni si mantengono in vita solo che indulge all'ottimismo e pensa che per riprendere una nuova guerra. svolge in quei racconti, di notte; dalle Madri dallo sguardo magnetico e altre sunto. Egli vuole insomma solo creare per quel principio che è dato dalle la guerra attuale non potrà in fondo E persino troppo facile vedere ora smanie di Tale all'improvvisa maturità gurù, mentre intorno s'aggirano i lupi figure, cose; e incutere un senso di meidee che vi circolino e ne rianimino il che essere la prosecuzione sotto più come la guerra attuale pregiudica eco- femminile di Rosalba, dalle visioni del- mannari e infine i sullodati briganti raviglia primitivo (< è del poeta il fin tessuto già logorato da troppe esperien- aspra forma della guerra economica e l'Europa rispetto agli al- la c Piccola Apocalisse)alle solitarie fanno la festa al rivale dal nome stori- la meraviglia ,?), al più magari unc ze e vicende, solo in quel modo, quan- delle battaglie di nervi degli anni scor- nomicamente come è anche facile ve- modulazioni assiuolesche di e Night co e leggendario, chi può afferrare tut- sgomento che — in contrasto con quelcontinenti, tri che che paventa un colui da abbia. si, quanto estremiste do anche le correnti problemi economici del pros- must fall a. ti gli elementi? Qui l'organo a mille lo panico, del demone meridiano — pono voce e una giustificata vita nel seno momento all'altro il mostruoso rullo dere che i dopoguerra saranno infinitamente simo canne della prosa di Landolfi romba a tremo per l'occasione denominare e lu In predilezione per questa la notte inizi della guerra totale nelcompressore all'irrigidimento sfuggono di essa, più complessi di quelli dell'ultima guer- non vogliamo ora ritrovargli compagni tutte le raffiche, premuto su tutti i pe- nare s. le posizioni acquisite. Non bisogna d'al la sua fatale corsa. Come è giusto, e cora, mentre le necessità di ricostruzione più remoti o vicini, da Apuleio a Nova- dali nel tumulto concertato d'un increDopo molte oscure lamentazioni sen tra parte dimenticare che v'è una supe- me è nella natura delle cose, ciascuno saranno enormemente più profonde. lis, da Wagner (Tristano) a certo d'An- dibile uragano. Lo spavento e il lazzo. za volto, questa sontuosa e liberissime un anconsidera sotto riore moralità e razionalità nella storia; dei belligeranti Ed è a proposito della possibilità di minzio, da Poe a Block e a Rilke. 0- la grassa pasciona e il sangue, un odo- cavalcata nel fantastico puro, d'origine — e questa deriva appunto molto spes- golo suo proprio queste diverse evenquesta ricostruzione che si manifestano e:nuno ha i suoi fantasmi da popolare re di femminilità svanito e la truculen- e di colore vagamente popolare, è oggi qualsiasi capreparare, in irrazionali tualità: per so da quegli atti ed impulsi che i teorici e gl'intellettuali compren- so, i mezzi e l'azione per arrestare quel- i nostri dubbi. Intanto è constatato che !c tenebre. Sc poi quelli di Landolfi za brutale, i richiami misteriosi della una novità che, se può forse isolare dono, e come, molto bene. Pertanto, se la dell'avversario e, almeno nelle spe- il ritmo della produzione, e quindi del- appaiono in questo volume anche di montagna e la minaccia ferina della Landolfi in una sfera abbastanza remo una posizione antintellettuale riesce a ranze, piegarlo. Riflessioni di modesto l'accrescimento della ricchezza in gene- giorno, è con tutt'altro volto; affatto foresta si mescolano, in nuvoli di va ta e impenetrabile alle istanze dell'evolte facile e comoda (nulla è più fa- sapore storico sono aliene, e devono rale è condizionato ad un livello mode- innocente, e per quanto vivace, insom- pori virgiliani e shakespeariani, per una poca, richiama però e non con vani procile dell'ironia dell'ignorante, la quale esserlo, dalla menta dei belligeranti, i sto, che se può esser soddisfacente in ma comune (< come la luce del so- sarabanda oscillante tra Rabelais e grammi ma colla prova più diretta al molto spesso coglie impreparato, e la quali pertanto non si preoccupano di tempi normali, in quanto secondo le le s). E la parte che potrebbe in qual- (absit iniuria verbo) un Emilio Salgari primo compito dell'arte: formare figure scia come interdetto persino l'uomo in- immaginare quali saranno le conseguen- deduzioni degli statistici porterebbe al che modo giustificare il secondo titolo ripreso in seminario. Non sappiamc Lo stile, di una generosità d'immagini raddoppiamento della ricchezza di una di e scene della vita di provincia s (se quanta alluvione apportino le leggende e di musica ormai troppo rara, ci con telligente), in definitiva essa può con- ze de.finitive della loro opera. durre ad amare sorprese. Ne questo pretendiamo di fare noi. nazione in 25 anni, non può certamente pure non è stato apposto per ironia) — locali alla narrazione: abbondante for- sola di molto dilagante squallore. E se passo rispetto alle necessità parte piuttosto breve in cui il prossimo se. Ma ognuno ha diritto d'attingere al- per l'impasto e certe cadenze e prezioLa crisi spirituale dell'Europa con Ci interessano soltanto alcune osserva- tenere il onseguenti ad una guerra moderna. Ma quotidiano, passato in rassegna dall'al la fonte comune; il lavoro di filtro e di sità ricorda qua e là d'Annunzio, poco c anche dalla derisa mancata emporanea zioni di marginale sul peso carattere t un'osservazione di carattere capi- to di un balcone del suo palazzotto o forma, la creazione di < frasi » per le male: è forse una tradizione, e.non cerfunzione dell'uomo di cultura. Nasce dal economico della guerra. È cosa oramai vi è l'esperienza degli anni che spiato da un finestrino all'alba, fa le singole apparizioni è però impresa e to d'ordine inferiore, che così si ri disagio spirituale suddetto, per cui l'uo- di assai comune constatazione che il tale da fare: la crisi economica mon- spese dell'osservazione divertita e nau- riuscita ben Iandolfiana — e questo so- prende e continua e può acquistare, con seguito hanno demone inter problema delle ripercussioni economi• mo come sospinto da un nuovi dominii, nuova coscienza. no pare soglia sostituire l'ordino chia- che della guerra prende assai poco po- diale ci dimostra che nonostante tutti seata del protagonista (e dell'autore) lo importa uomini e dei Governi,è Si potrebbe anche ragionare a lungo Ma questo emisfero, si ripete, non atLeone Traverso ro delle cose ed orgogliosamente porsi sto nelle considerazioni di chi , d essa gli sforzi degli di fronte all'euritmia dell'universo, al si accinge: caso mai ciò che viene at- stata interrotta quella linea ascendente tira troppo Landolfi (nonostante la fresenso morale che ne deriva; nasce da tentamente studiato e il problema dei del progresso economico che era stata schezza di quel giorno di festa); invertutto ciò quel profondo scoramento rifornimenti di guerra, della materiale Ili comune evidenza almeno finn al tendo i termini dell'uso, si può anzi diquella terribile sospensione di giudizio alimentazione delle battaglie; per il re- 1929. Dipenda questa interruzione da un re che serva solo di sfondo all'altro di Il due dicembre si aprirà a Milano, in circa le sorti ulteriori dell Europa che sto sian tutto rimandato a guerra ter- affievolimento della fiducia degli uomi• tenebre compatte o al r-iù corso da nuquesto, opera, come o sia Via Dante N. 14, la Mostra d'Arte di vole e lampi in fuga sulla faccia spautroviamo in parecchi moralisti contem minata. Viceversa. dopo conclusa la ni nella loro poranei, nei quali in fondo — con tut guerra e firmato il cosidetto trattato di crediamo, un risultato del sistema eco- rita della luna. E nell'altro emisfero, CORRENTE ordinata nelle sale della to che il problema d'una felicità inime paco, e fatto il conto dei tanti cocci nomico capitalistico che più non sin• filtrato dal lume pallido propizio agli certo è che anche grana, evidentemente governanti, incanti streghe tessale come alle tutti i quelli imbal delle nella al rotti, loro mente superiore diata sia Galleria P. Grande. Questa prima problema del conoscere, alla ricerca danziti della vittoria e quelli prostrati di questa eventualità bisogna tener con• sarabande di Valpurga, che una vena d'un equilibrio interno — è dato avser dalla sconfitta, non fanno che rimugi to nel tentare fin d'ora di immaginare mitica straordinaria, pullulata in qual M ostra, a cui altre ne seguiranno tire spesso come un senso di noia e di- nare sino all'esasperazione interminali quali saranno gli aspetti di un dopo- che pagina iniziale, risorge e ingrossa. sperazione intima. Ciascuno di noi, di- li geremiadi sulla necessaria e indispem guerra, che ognuno non può se non spe- trabocca e dilaga tempestosamente per organizzate dal nostro giornale, ha la tregenda sulla montagna. Nello scritco di noi scrittori artisti poeti, è posto sahile ricostruzione economica e sulle rare prossimo. carattere nazionale. quindi nella situazione di dover rifare enormi difficoltà di essa. Silvio Pozzaal tore giovine e letteratissimo, conterra•

COSCIENZA DEL TEMPO

LANDOLFI LUNARE

In margine alla guerra


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.