IL CAVALLO LIBERO - SETTEMBRE 2023

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IL CAVALLO LIBERO

IPPOTERAPIA

ED EQUITAZIONE RICREATIVA PER DISABILI DI TINO NICOLOSI “Gli occhi sono lo specchio dell’anima” scrive Cecilia Ahern, l’irlandese che a soli 20 anni firmò un bestseller tradotto in 50 paesi del mondo. Questa frase ogni giorno viene inconsciamente applicata nella vita quotidiana di tantissime famiglie di tutto il mondo, quando attraverso quello sguardo passionale, perso ed a volte sofferente, una madre guarda il proprio figlio con le sue fragilità e difficoltà. Ci interroghiamo continuamente sull’energia che un essere umano trasmette al mondo che lo circonda e queste vibrazioni non sono riservate esclusivamente a persone comuni, ma prevalentemente vi sono persone che attraverso gli stessi occhi con cui vediamo il mondo vivono la realtà delle cose con una sensibilità superiore a noi stessi. Parliamo del mondo della Disabilità. Attraverso quegli occhi vi si trova il coraggio, la forza e la determinazione di gridare al mondo “io esisto e ho la capacità di insegnarVi il vero valore della vita” indipendentemente dai limiti fisici o mentali. Negli anni il mondo della disabilità è sempre stato sostenuto sia dalle istituzioni che dalle società internazionali, ma quello che vogliamo raccontare è una storia che possa sempre più sensibilizzare le persone ad avere una visione più amplia delle normali metodologie con cui si affronta il tema disabilità. Parliamo dell’equitazione ricreativa per

disabili. Tantissime sono le problematiche del mondo della disabilità ma altrettanto efficaci sono gli strumenti con cui possiamo alleviare queste persone dalla normale routine giornaliera. È ormai constatato che il cavallo semplicemente con la sua presenza dona una sensazione di benessere psico-fisico. Negli anni sono state messe a punto delle tecniche e dei giochi che portano beneficio ai diversamente abili, questo perché non vi deve essere solo una conoscenza del cavallo in se ma soprattutto una conoscenza delle diverse disabilità e delle diverse reazioni ed emozioni che lo stesso avvicinamento può procurare. Proprio per questo vi è una distinzione fondamentale da sottolineare e cioè la distinzione tra Ippoterapia ed Equitazione Ricreativa per Disabili. Nella prima, come suggerito dalla parola stessa, vi troviamo delle metodologie ed uno staff di professionisti medici che attraverso le sedute in campo applicano e seguono una “Terapia” attraverso il cavallo; nella seconda, come suggerito dalla parola stessa “ricreativa”, troviamo delle metodologie ed uno staff di soli istruttori che hanno come finalità principale quello di avvicinare, far giocare ed a volte far sportivamente competere il disabile attraverso il cavallo. Sono nettamente due approcci diversi e indubbiamente cambiano le figure che orbitano intorno al disabile.

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