IL CAVALLO LIBERO - SETTEMBRE 2023

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IPPOVIA BIELLESE

Inaugurati i primi due itinerari

VIAGGI A CAVALLO IN NORMANDIA

Un’esperienza indimenticabile

IL MALTRATTAMENTO DEI CAVALLI

Evoluzione normativa: il cavallo da semplice “oggetto” ad “essere vivente meritevole di tutela”

RIFORMA DELLO SPORT

Correttivo bis in materia di riforma dello sport e lavoro sportivo e novità ai fini IVA

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e.n.g.e.a. e l’ambiente..!

L’Ente Nazionale Guide Equestri Ambientali (E.N.G.E.A.) ha inaugurato l’opuscolo ECOLOGIA ED EDUCAZIONE AMBIENTALE redatto a cura del Dr. Tiso Simone, un opuscolo dedicato all’ambiente con cui vogliamo contribuire a dare agli adulti di domani un punto di partenza per comprendere meglio come funziona la natura che ci circonda... la natura che ci da vita...! Tramite l’informazione e la formazione cerchiamo di sensibilizzare e salvaguardare il pianeta in cui viviamo. Bastano piccoli gesti fatti da tutti per poter fare la differenza..! differenza..!

© Opuscolo riservato agli affiliati!

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IL CAVALLO LIBERO

REDAZIONALE Il mondo sportivo inizia un nuovo percorso dettato dalla nuova riforma dello sport varata dal governo. I cambiamenti a livello fiscale ed amministrativo regolano un intero settore lasciato da prima, nelle mani del Comitato Olimpico Nazionale Italiano e successivamente durante il periodo pandemico, accertato che un intero mondo di operatori dello sport fosse senza tutele, passa al Governo Italiano, varando un decreto legge che regoli ogni aspetto e criticità. Oggi lo sport è un lavoro a tutti gli effetti. Questa rivista nella sua completezza chiarisce e sensibilizza attraverso approfondimenti tutti gli aspetti del settore equestre nazionale, dalla riforma dello sport alle Ippovie italiane certificate, dal trasporto dei cavalli al registro degli equidi, dal maltrattamento animali alle manifestazioni con impiego di equidi, dall’equitazione ricreativa per disabili alla cinofilia, dalla bellissima storia di Cristian e Furia alla storia di ENGEA ed un bellissimo articolo che racconta la battaglia di Grenoble. Non potevano mancare tutti i vantaggi e le affiliazioni che proponiamo con serietà e dedizione e da quest’anno diamo assistenza continua per aiutare tutte le associazioni e società ad adeguarsi alla riforma dello sport. Dal 2024 partiranno i viaggi in Normandia e la tessera Club Liberty sarà promossa all’estero al fine di dare l’opportunità di sviluppare il turismo equestre internazionale. Vi aspettano tante novità con una macchina operativa che si è strutturata negli anni per supportare, sviluppare e far crescere tutte le realtà equestri affiliate. In questa rivista spero che leggiate tra le righe il cuore, la passione e la dedizione che mettiamo nel nostro lavoro, sempre al servizio del mondo del cavallo e sicuramente un mondo libero. Vi Auguro Buona Lettura e Buon lavoro a tutti

IL DIRETTORE TINO NICOLOSI

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E.N.G.E.A. , in un’ottica di costante crescita e miglioramento, desidera che tutti i suoi Dirigenti, Quadri Tecnici ed Associati siano sempre più sensibili sul tema ambiente, motivo per cui ha implementato e continuerà ad implementare nei suoi percorsi formativi per Guide, Tecnici ed Istruttori la conoscenza, il rispetto e l’educazione all’ambiente.

connubio tra le attività equestri e l’interazione con la natura, di essere portavoce e diventare essi stessi educatori di una corretta politica ambientale.

E.N.G.E.A. inoltre si avvale e sostiene fortemente il lodevole lavoro svolto dall’ENGEA Garibaldini Volontari a Cavallo, unità operativa della protezione civile, che insieme ai suoi volontari contribuisce al riE.N.G.E.A. confida ed affida alle Guide pristino di zone degradate e deturpate dai Equestri Ambientali, figure di punta del rifiuti abbandonati.

PER ESSERE SEMPRE PIÙ GREEN GLI OBIETTIVI DI ENGEA SONO: • Ridurre gli impatti ambientali • Risparmiare energia e ridurre le emissioni di CO2 • Favorire la partecipazione e la collaborazione di tutte le parti interessate

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IN COPERTINA La modella Dafne Apollonio Il fotografo Terenzio Montoli

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INDICE CERTIFICARE UN’IPPOVIA di TINO NICOLOSI VIAGGI A CAVALLO IN NORMANDIA Un’esperienza indimenticabile di TINO NICOLOSI RIFORMA DELLO SPORT Correttivo bis in materia di riforma dello sport e lavoro sportivo e novità ai fini IVA di DR .SSA ANNA MARIA CERRUTI APPROFONDIMENTI Tre aspetti della riforma dello Sport di TINO NICOLOSI LA NOSTRA STORIA di TINO NICOLOSI IL REGISTRO DEGLI EQUIDI La normativa di TINO NICOLOSI IPPOVIA BIELLESE Inaugurati i primi due itinerari di TINO NICOLOSI CRISTIAN E FURIA In due nell’avventura di ALESSANDR A PIRRO IL CAVALLO E L’ARMA DEI CARABINIERI La battaglia di Grenoble di GIUSEPPE FR A SC AROLI LO SPETTACOLO DEL CAVALLO Responsabilità di AV V. GIULIO MUCELI EMPATIA FATTA CANE Quando un animale diventa il nostro specchio di MADDALENA SALVADEO IL TRASPORTO DEL CAVALLO di AV V. GIULIO MUCELI IL MALTRATTAMENTO DEI CAVALLI Evoluzione normativa: Il cavallo da semplice “oggetto” ad “essere vivente meritevole di tutela” di AV V. GIULIO MUCELI IPPOTERAPIA ED EQUITAZIONE RICREATIVA PER DISABILI di TINO NICOLOSI

SEGUICI SU

@ilcavallolibero @engea.equitazione CavalloLibero Sett 2023.indd 3

RIVISTA ASSOCIAZIONISTICA ENGEA A 360° RIVISTA ASSOCIAZIONISTICA DI CULTURA E SPORT EQUESTRE, CINOTECNICA E CINOFILIA, NATURA E AMBIENTE. EDIZIONE ONLINE N° 16 ANNO 2023, MESE SETTEMBRE

EDITORE E.N.G.E.A. EQUITAZIONE DIRETTORE RESPONSABILE Tino Nicolosi REDAZIONE Tino Nicolosi, Alessandra Pirro, Avv. Giulio Muceli, Dr.ssa Anna Maria Cerruti, Giuseppe Frascaroli, Maddalena Salvadeo PROGETTO GRAFICO E DESIGN ORIGINALE Tino Nicolosi, Letizia Colbertaldo GRAFICA E IMPAGINAZIONE Letizia Colbertaldo, Claudia Boara SEDE P.zza Vaccari 7 27056 Cornale e Bastida (PV ) CONTATTI Tel. 0383.378944 ilcavallolibero@gmail.com SITI WEB www.issuu.com/engea www.cavalloecavalli.it STAMPA Arti Grafiche Boccia S.p.A. 84131 Salerno È vietata la riproduzione totale e/o parziale di testi, immagini e loghi presenti su ENGEA A 360°, e suoi allegati, senza l’autorizzazione scritta dell’editore. L’allegato è autonomo nei suoi concetti e contenuti a livello redazionale e pubblicitario, di conseguenza le scelte sono dettate dal marketing redazionale. La responsabilità delle opinioni contenute negli articoli pubblicati è esclusivamente degli autori. Allegato alla rivista A 360° iscritta al n. 180 del Registro Pubblico del Tribunale di Voghera in data 24/12/2007 edito in formula mensile.

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IL CAVALLO LIBERO

CERTIFICARE UN’IPPOVIA DI TINO NICOLOSI

Ci troviamo nel 2009 quando già si parlava di fantomatici percorsi collaudati da “gente del mestiere”, in Italia nascevano nuove associazioni di settore ed il libero associazionismo sportivo equestre iniziava ad avere un forte impulso dettato dalla voglia di condividere sempre più un mondo con regole e visioni sempre più estensive. Si dormiva sui fuoristrada, si seguiva un programma dettagliato, si cercava insomma di raggiungere l’obbiettivo, quello di far vivere agli appassionati trekkers un viaggio da ricordare e suscitare in loro la voglia di rifarlo.

meno del progetto, il resto era poi abbozzato da “trekkers” che univano dei puntini su una mappa comprata in edicola unitamente alle conoscenze di base del territorio. I costi preventivati per realizzare le ippovie di quegli anni erano esorbitanti e a dire il vero sovrastimati, e portavano alla consegna di un progetto che lasciava a desiderare e per la cui fruibilità bisognava contattare chi lo avesse progettato altrimenti si trasformava in una avventura. La svolta avvenne con ENGEA che cosciente di tale realtà e modus operandi volle fortemente studiare un sistema che garantisse non solo la percorribilità delle ippovie ma soprattutto la vendibilità sul mercato. Nascono così le “Ippovie Italiane Certificate” che ENGEA negli anni ha sempre

Ma quante erano le realtà che si cimentavano in questi progetti? In realtà poche e con risultati fallimentari. Tutto dipendeva dal finanziamento o

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più perfezionato nel percorso di realizzazione e certificazione. Dal 2009 al 2018 il sistema era concentrato prevalentemente sulle fasi di collaudo e rilascio della certificazione, dal 2018 ad oggi, si è cresciuti con un sistema di certificazione basato su uno studio più approfondito delle fasi di Raid e studi correlati unitamente a criteri di valutazione come l’impatto ambientale, sforzo fisico animale, integrazione di siti di interesse culturale ed ambientale da visitare, abbreviando di poco le ore a cavallo ed ottenendo così due risultati importanti: il primo, creare ippovie che possano essere fruibili anche a neo trekkers ed il secondo, dare l’opportunità di poter vivere l’ippovia come un viaggio culturale, enogastronomico e affascinante, alla ricerca di siti nascosti ed unici nel loro genere. Chi sono i trekkers che percorrono questi sentieri e come si muove il mercato in tal senso? La domanda principale che molte amministrazioni chiedono è la seguente: perché fare un’Ippovia? C’è un mercato definito ma l’unico indice che ci suggerisce che esiste questo mercato sono i numeri di amatori e trekkers che ne fanno parte, numeri stimati inferiori alla realtà. Mediante dei sondaggi e studiando come si muove oggi il mercato turistico equestre è possibile fare una classificazione di massima riconoscendo tre categorie coincidenti a tre fette di mercato: La prima, il “trekkers” del territorio, cioè l’utente con proprio cavallo, scuderizzato presso un circolo ippico o propria abitazione, conoscitore del territorio e che predilige passeggiate domenicali in gruppi di amici prevalentemente relegate al territorio circostante e che occasionalmente partecipa a trekking fuori sede. La seconda categoria, il trekkers appas-

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IL CAVALLO LIBERO percorsi garantendone la percorribilità, la sicurezza, l’assistenza e soprattutto la pubblicizzazione nel settore, garantendo la gestione e la spendibilità del progetto finale agli enti territoriali. A fronte delle cifre esorbitanti percepite da fondi pubblici in realtà i costi per la realizzazione sono irrisori ed il risultato negli ultimi 5 anni ha raccolto entusiasmo e grande soddisfazione da chi ha commissionato l’ippovia nel proprio territorio. I criteri principali sono:

sionato che spesso non possedendo un proprio cavallo, partecipa ai trekking a cavallo organizzati spostandosi nei vari territori e compie viaggi in tutto il mondo ammirando i paesaggi ad altezza di cavallo. La terza, il trekkers esperto con cavallo di proprietà che si sposta sia nel proprio territorio che al di fuori in solitaria o in trekking organizzati. Sulla base di queste categorie di analisi gli utenti della seconda e della terza categoria sono i candidati ad essere i destinatari delle ippovie italiane certificate. Ovvio precisare che sono categorie di massima ma che rappresentano le realtà principali che muovono il turismo equestre. Qual è il fallimento di un’ippovia? Lo descrivo in una chiamata avvenuta nel 2022 a chiusura di un progetto finanziato dall’unione europea per svariate centinaia di euro.

Nessun impatto ambientale Nessuna opera in cemento o infrastrutture (i sentieri li scopriamo attraverso la natura che ce li suggerisce) Nessuna cartellonistica fatiscente (bastano le cartellonistiche nei punti tappa e guide esperte del territorio) Una moltitudine di professionisti del settore impegnati a monitorare, collaudare e percorrere i sentieri per ottenere un percorso che va a sviluppare, promuovere e vendere il territorio ai trekkers provenienti da tutto il mondo valorizzandone prevalentemente le peculiarità paesaggistiche, enogastronomiche e culturali.

Trekkers: Buongiorno Ente Parco: Mi dica? Trekkers: ho visto l’ippovia che promuovete posso avere maggiori informazioni? Ente Parco: mi dica pure Trekkers: siamo un gruppo di appassionati e volevamo fare le tappe del versante nord del parco, chi devo contattare? Ente Parco: l’ippovia è ad oggi ferma, ci sono alcuni tratti impraticabili, se vuole posso darle qualche struttura ricettiva? Trekkers: quindi con i nostri cavalli dove dobbiamo andare per fare l’ippovia? Ente parco: Le ripeto, l’ippovia è incompleta Trekkers: ma ho visto che la promuovete Ente parco: non so che dirle Trekkers: buona Giornata

Quanto ci vuole per certificare un’Ippovia? Dipende molto dal territorio stesso ma ad oggi su 100 km di percorrenza dai 6 ai 12 mesi e con un costo che si aggira tra i 25 ai 30 mila euro. Sei un circolo ippico, comune, ente parco oppure una fondazione? Oggi abbiamo la possibilità di regalare al territorio un progetto funzionale e di grande sviluppo economico-sociale attraverso le ippovie italiane certificate che, come duplice utilità, hanno quella di essere fruibili anche per il turismo in Bike ed a piedi.

Oggi ENGEA è concretamente sul mercato europeo nella certificazione di questi

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IL CAVALLO LIBERO

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Olor Health è un’azienda giovanissima,

della veterinaria tutte le più moderne in-

nata nel 2020, dall’idea e dalla passione

novazioni scientifiche in campo di nutri-

di due amici pugliesi che, in un anno così

zione.

pieno di sfide, hanno deciso di dar vita al loro sogno.

La ricerca scientifica e il continuo con-

Da qui nasce Olor Health, da qui il nostro

fronto con i professionisti del settore

sogno diventa realtà al servizio degli ani-

infatti sono punti cardine della nostra

mali e delle loro necessità.

azienda.

La MISSION è creare mangimi comple-

Olor Health ha saputo affermarsi nel

mentari e alimenti destinati a particolari

mondo dell’equitazione seguendo cavalie-

fini nutrizionali garantendo un alto stan-

ri e scuderie di fama internazionale, cu-

dard qualitativo, ma che siano accessibili

rando la preparazione dei cavalli atleti sin

a tutti, con l’intento di portare nel mondo

dai primi mesi di vita.

Il brand Olor Animal Health attualmente conta ben tre linee di prodotti distinte. • La LINEA PET che si occupa di prodotti destinati principalmente a cani e gatti; • la LINEA CAVALLI che si occupa di prodotti destinati al cavallo sportivo; • la LINEA WILD SPECIALTIES che invece si occupa di prodotti destinati ad animali selvatici e da zoo oltre che rettili ed anfibi.

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Francesco Mondelli

Agostino Dattoli

Ho 34 anni e vengo da Palo del Colle, un

Ho 34 anni vengo da Canosa di Puglia,

piccolo paesino ai piedi delle Murge nel-

sono il socio fondatore di Olor Health e ho

la provincia di Bari. Sono un farmacista

fatto dell’amore per la terra e per gli anima-

e ho conseguito un Dottorato di ricerca

li la passione quotidiana. Sono ragioniere

in Scienze Biomolecolari Farmaceutiche

programmatore con una vasta esperienza

e Mediche presso l’Università degli Studi

in tecniche di produzione alimentare. Da

di Bari. Ad oggi ricopro il ruolo di ammi-

qui proviene l’estrema cura dei dettagli per

nistratore unico della Olor Health: il mio

la ricerca delle migliori materie prime che

sogno di lavorare con e per i cavalli è fi-

utiliziamo per la produzione dei mangimi

nalmente diventato realtà.

Olor Animal Health.

Ricerca e Sviluppo La ricerca è alla base della nostra attività. Poniamo particolare attenzione ad ogni singola componente impiegata e il nostro reparto di Ricerca e Sviluppo è costantemente impegnato nell’ottimizzazione e perfezionamento di nuovi prodotti. I nostri obiettivi sono quelli di realizzare dei mangimi complementari di elevatissima qualità, cercando di mantenere allo stesso tempo un prezzo accessibile per tutti gli appassionati e gli sportivi. Questo è possibile grazie all’eccellente qualità delle materie prime, tracciate lungo tutta la filiera produttiva.

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La “Linea Cavalli” La nostra azienda si occupa di alimentazione in ambito veterinario ed in particolare dello sviluppo di mangimi complementari per i cavalli atleti chiamati ad attività fisiche e sportive. La Linea Cavalli, in costante evoluzione, mira a coprire tutte le esigenze del cavallo impegnato in attività sportive: partiamo con linee specifiche per il piccolo puledro seguendolo fino all’ingresso in competizioni agonistiche. New entry, una sezione dedicata ai prodotti per uso esterno con il fine di supportare a tutto tondo la preparazione e il benessere del cavallo.

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Nuova Collaborazione Siamo un’azienda giovane e dinamica, crediamo fortemente nelle collaborazioni che sono sempre motivo di crescita sia personale che aziendale. Siamo felici ed onorati per il raggiungimento di questa nuova ed entusiasmante partnership con ENGEA Ente Nazionale Guide Equestri Ambientali di cui sposiamo a pieno la filosofia, volta alla valorizzazione del territorio ponendo al centro il cavallo visto come compagno di viaggio per tutti grandi e piccini, esaltandone le immense qualità e soprattutto il cuore puro.

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Turismo Equestre in Normandia

www.facebook.com/CentreEquestreDeLAvranchin 12 CavalloLibero Sett 2023.indd 12

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Centre Equestre de l’Avranchin a Le Val Saint Père Per informazioni: +33 06 83 47 90 45

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IL CAVALLO LIBERO

VIAGGI A CAVALLO IN NORMANDIA

Un’ esperienza indimenticabile

DI TINO NICOLOSI

Un patrimonio equino di rilevanza europea, una cultura equestre raffinata e di grande prestigio e paesaggi mozzafiato fanno della Francia un’eccellenza mondiale degna di plauso e di tutto rispetto. Ci troviamo in Normandia una tra le più belle regioni della Francia del nord, meta turistica seconda solo a Parigi. Dopo i viaggi di Engea international in Marocco, Tunisia, Egitto, Croazia, Svizzera, Cina, Malta e Spagna si aggiunge la Francia con un itinerario unico e spettacolare nelle coste della Normandia. Ci tro-

viamo esattamente a Mont Saint Michel una tra le mete più belle della Francia. Con oltre tre milioni di visitatori all’anno, rappresenta un luogo ambito da turisti e viaggiatori. Il circolo Ippico di “Centre èquestre de l’ Avranchin” diretto e gestito da Mikael Desevedavy e Cècile Jean Desevedavy organizza ed accompagna trekkers in paesaggi mozzafiato attraverso le greves (distese di sabbia con piccoli letti di erba) in una natura incontaminata ed in continuo cambiamento dovute alle alte e basse

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IL CAVALLO LIBERO maree. Si attraversano boschi e spiagge, dune e sentieri contornati dall’incantevole abazia di Saint Michel fondata nel 708 a.c. alta 157 metri e situata sulla sommità di un isolotto attorno al quale, nel tempo, sorse un piccolo villaggio, a sua volta cinto da possenti mura difensive. Oggi, Saint Michel, oltre a essere un’abbazia, è un borgo disseminato di negozietti tipici e ristoranti. Tutt’attorno l’abbazia, le maree oscillano fino a 15 metri, motivo per cui, da anni, ne viene monitorato l’andamento in maniera costante. Dal 2001 patrimonio Mondiale dell’UNESCO. Ma per i nostri Trekkers non sarà l’unica spettacolare meta da visitare! Si aggiunge all’itinerario Cancale, Jullouville, étretat, Rouen e le spiagge di Omaha Beach e Utah Beach gli scenari dello sbarco durante la seconda guerra mondiale. Oltre alle bellezze paesaggistiche viste ad altezza di cavallo e gli scenari emozionanti della Normandia si aggiunge l’enogastronomia locale con le particolarità che il territorio offre con le sue baguette (ine-

guagliabili), croissant, carni e formaggi tipici francesi e vini dal grande carattere oltre alle eccellenze di distillati come i Cognac, Calvados e Brandy Benedettino. L’itinerario comprende la visita guidata dell’unica distilleria autorizzata al mondo per la produzione del digestivo Benedectine alla scoperta di una storia ultracentenaria. Nel 2024 partiranno i viaggi a cavallo alla scoperta della Normandia. Interpreti e Guide Equestri Ambientali Francesi vi accompagneranno lungo un percorso dal fascino e dalle emozioni indimenticabili. La redazione delle Ippovie Italiane Certificate presenterà a Gennaio 2024 Costi e disponibilità ovviamente rapportati a tutte le esigenze dei trekkers, tra cui la possibilità di visitare la Normandia con il proprio cavallo o con i cavalli messi a disposizione dai circoli ippici francesi. In ogni viaggio c’è sempre qualcosa che perdi e qualcosa che trovi. In Normadia si trova la grandezza e la semplicità in un unico panorama.

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LA RIFORMA DELLO SPORT CORRETTIVO BIS IN MATERIA DI RIFORMA DELLO SPORT E LAVORO SPORTIVO E NOVITA’ AI FINI IVA DI DR.SSA ANNA MARIA CERRUTI A partire dal 1 luglio 2023, come noto, è entrata in vigore la la nuova disciplina recata dal D.Lgs 36/2021 relativa al lavoro sportivo, nonchè tutte quelle disposizioni relative ai cinque decreti di riforma dello sport che ancora non erano entrate in vigore. In data 04/09/2023 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il D.Lgs 120/2023 “Disposizioni integrative e correttive dei decreti legislativi 28 febbraio 2021 n. 36,37,38,39 e 40” (Correttivo-bis). Assume quindi contorni maggiormente definiti la c.d. riforma dello sport anche se, si ricorda, si è ancora in attesa di alcuni decreti attuativi previsti. Oltre a tali provvedimenti nei mesi di luglio ed agosto il legislatore è intervenuto anche sulla disciplina Iva applicabile alle ASD/SSD e, più in generale, sulla disciplina IVA riguardante prestazioni sportive erogate da enti senza scopo di lucro. Come si può ben comprendere dall’incipit di questo contributo i sodalizi sportivi sono interessati da moltissime novità e cambiamenti. Di seguito un esame delle disposizioni di maggiore interesse, senza pretesa di esaustività, in considerazione dell’ampiezza e della complessità degli argomenti da affrontare.

circostanza che la riforma dello sport recata dai cinque decreti delegati è entrata pienamente in vigore a decorrere dal 1 luglio 2023 ed in questi due mesi gli enti si sono trovati in una sorta di “limbo”. Si analizzano di seguito le disposizioni di maggiore interesse, con il consiglio di rivolgersi sempre ai propri consulenti per inquadrare correttamente le singole fattispecie.

D.Lgs 120/2023 – “Correttivo Bis” Il D.Lgs 120/2023 introduce quelle modifiche e chiarimenti ai decreti di riforma dello sport che erano molto attese dagli operatori del settore, anche considerando la

Lavoratore sportivo: la nozione di lavoratore sportivo viene meglio definita. E’ lavoratore sportivo il tesserato che svolge, a fronte di un corrispettivo, a favore di un soggetto dell’ordinamento sportivo, una mansione che sulla base dei regolamenti tecnici delle Federazioni Sportive Nazionali e delle Discipline Sportive Associate risulta necessaria per lo svolgimento dell’attività sportiva. Questi sono gli atleti, gli allenatori, istruttori, direttori tecnici, direttori sportivi, preparatori atletici e direttori di gara e gli altri tesserati che svolgono una mansione inclusa in un apposito elenco tenuto, ed aggiornato, dal Dipartimento per lo Sport entro il 31 dicembre di ogni anno. I soggetti dell’ordinamento sportivo nazionale a favore dei quali viene svolta l’attività retribuita sono i soggetti dell’ordinamento sportivo nazionale iscritti nel Registro delle Attività Sportive Dilettantistiche (d’ora in avanti RASD), le Federazioni Sportive Nazio-

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nali (FSN), le Discipline Sportive Associate (DSA) e gli Enti di Promozione Sportiva (EPS) riconosciuti da CONI, le associazioni benemerite, anche paralimpiche, il CONI, il CIP, Sport e Salute Spa ed ogni altro soggetto tesserato. Viene ribadito che non sono lavoratori sportivi coloro che svolgono mansioni amministrativo gestionali e coloro che forniscono prestazioni nell’ambito di una professione la cui abilitazione professionale è rilasciata al di fuori dell’ordinamento sportivo e per il cui esercizio devono essere iscritti in appositi albi o elenchi tenuti dai rispettivi ordini professionali.

Dipendenti Pubblici: viene confermata la possibilità per i dipendenti pubblici di prestare la propria opera in qualità di volontari fuori dall’orario di lavoro e previa comunicazione all’amministrazione di appartenenza. Qualora il dipendente pubblico dovesse svolgere invece attività retribuita a favore di un soggetto dell’ordinamento sportivo, come sopra definito, si ricadrebbe nel lavoro sportivo per cui non è sufficiente la semplice comunicazione all’amministrazione di appartenenza ma è richiesta una specifica autorizzazione che, viene previsto dal correttivo-bis, può essere data anche nella forma del silenzio-assenso, se, decorsi trenta giorni dalla ricezione della richiesta da parte dell’Amministrazione non interviene né il rilascio dell’autorizzazione né il rigetto dell’istanza. Direttori di gara: rivista la disciplina relativa ai direttori di gara. Viene rivisto il comma 6-bis ed introdotto il comma 6-ter all’art. 25. Rientrano nella categoria in esame tutti coloro che, indipendentemente dalla qualifica indicata nei

regolamenti, sono preposti a garantire il regolare svolgimento delle competizioni sportive, sia riguardo al rispetto delle regole sia riguardo alla rilevazione dei tempi e delle distanze. Solo ed esclusivamente per tali soggetti è stata reintrodotta la possibilità di riconoscere anche dei rimborsi forfetari per le spese sostenute sia per attività al di fuori del loro Comune di residenza che per attività svolte nel proprio Comune nel limite di 150 euro mensili. Per tali soggetti sono inoltre previsti ulteriori semplificazioni al livello di adempimenti; Rapporto di lavoro nel dilettantismo: il correttivo-bis innalza a ventiquattro ore settimanali, al netto del tempo dedicato alla partecipazione a manifestazioni sportive, la presunzione di lavoro autonomo nella forma di collaborazione coordinata e continuativa, salvo prova contraria. Principali semplificazioni per la gestione del rapporto di lavoro nella forma di co.co.co. nell’ambito del dilettantismo: » Gli adempimenti relativi al rapporto co.co.co. con riguardo all’iscrizione nel libro unico del lavoro possono essere effettuati entro 30 giorni dalla fine di ciascun anno di riferimento, fermo restando che i compensi dovuti possono essere erogati anche anticipatamente; » Le comunicazioni al centro per l’impiego possono essere effettuate entro il trentesimo giorno del mese successivo all’inizio della collaborazione; » Gli adempimenti ed i versamenti dei contributi relativi al periodo luglio 2023 – settembre 2023 possono

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IL CAVALLO LIBERO essere effettuati entro il 31 ottobre 2023. » Se il compenso annuale non supera € 15.000,00 nell’anno solare non sussiste l’obbligo di emissione del prospetto paga. Tutti gli adempimenti sopra indicati possono essere effettuati in via telematica utilizzando le apposite funzionalità presenti nel Registro delle Attività Sportive. In alternativa è sempre possibile utilizzare gli ordinari canali; Redditi da lavoro: i compensi dei lavoratori sportivi sono considerati redditi da lavoro. Previste tre differenti fasce: Fino € 5.000,00: esenzione fiscale e contributiva; Tra € 5.000,00 ed € 15.000,00 soggetti a contribuzione ma esenti fiscalmente; Oltre € 15.000,00 soggetti a contribuzione e tassazione secondo le regole ordinarie. Ai fini IRAP tutti i singoli compensi per i collaboratori coordinati e continuativi nell’area del dilettantismo inferiori all’importi di € 85.000,00 non concorrono alla determinazione della base imponibile del tributo. INAIL: il correttivo- bis prevede che i lavoratori sportivi co.co. co non siano soggetti a INAIL ma siano assicurati secondo le modalità già previste dalla L. 289/2002 ( tesseramento sportivo); Iscrizione INPS: sia nell’area del dilettantismo che nell’ambito professionistico i lavoratori sportivi subordinati sono iscritti al Fondo Pensioni dei Lavoratori Sportivi gestito dall’INPS ( gestione ex Enpals). I lavoratori sportivi autonomi (co.co.co. o P.IVA) sono invece iscritti alla Gestione Separata INPS.

Obbligo di comunicazione ai centri per l’impiego: per tutti i contratti di collaborazione coordinata e continuativa nell’ambito sportivo dilettantistico, anche per i contratti che prevedono compensi inferiori ad € 5.000,00, è prevista la comunicazione obbligatoria ai centri per l’impiego. L’obbligo di comunicazione si può assolvere attraverso apposita funzionalità presente nel RASD entro il trentesimo giorno del mese successivo all’inizio del rapporto di lavoro. Sostegno alle piccole ASD/SSD: viene previsto il riconoscimento di un contributo commisurato ai contributi previdenziali versati sui compensi dei lavoratori sportivi co.co.co. ( erogati nei mesi dal luglio a novembre 2023) alle ASD/SSD iscritte nel Registro Nazionale delle Attività Sportive con ricavi non superiori ad € 100.000,00. Le modalità ed i termini di concessione di tale contributo verranno definite con successivo decreto; Mondo Paralimpico: gli atleti paralimpici di alto livello che siano dipendenti del settore pubblico o del settore privato possono partecipare alle competizioni ed agli allenamenti con un permesso speciale tribuito; Controlli sanitari: il lavoratore sportivo è sottoposto a controlli medici a tutela della salute nell’esercizio delle attività sportive e la competenza è del medico specialista in medicina dello sport. L’idoneità all’attività non riferita all’esercizio dell’attività sportiva viene invece rilasciata dal medico competente in conformità alle disposizioni di cui all’art. 41 D.Lgs 81/2008 (medico del lavoro). Il medico del lavoro utilizza

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IL CAVALLO LIBERO la certificazione rilasciata dal medico sportivo. Viene inoltre previsto che ai lavoratori co.co.co. sportivi nell’ambito del dilettantismo che ricevono compensi annualmente non superiori ad € 5.000,00 si applicano le disposizioni di cui all’art. 21 comma 2 D.Lgs 81/2008, previste per i lavoratori autonomi; Volontari: per i volontari » Non è possibile erogare alcuna retribuzione; » È possibile erogare solo il rimborso delle spese effettivamente sostenute e documentate secondo quanto stabilito dall’ente con propria delibera; » È possibile un rimborso spese fino ad €150,00 mensili previa presentazione di autocertificazione ( attenzione...non è un rimborso forfetario!Le spese devono essere effettivamente sostenute e, in caso di controllo, il volontario deve essere in grado di produrre i giustificativi a base del rimborso) Collaboratori amministrativo-gestionali: » Non sono lavoratori sportivi » Non rientrano coloro che forniscono attività amministrativo-gestionale nell’ambito di una professione per il cui esercizio è necessaria l’iscrizione in appositi albi/elenchi tenuti dagli ordini professionali; » Si applica in parte la disciplina in materia contributiva e la disciplina fiscale dettata per il rapporto di lavoro sportivo dilettantistico co.co. co, ma sono soggetti agli ordinari adempimenti ( comunicazione preventiva, tenuta libro unico del lavoro, INAIL e denunce Uniemens secondo gli ordinari canali). » I collaboratori amministrativo ge-

stionali sono soggetti all’assicurazione INAIL; Destinazione d’uso dei locali: ai sodalizi sportivi viene consentito, in analogia con il Codice del Terzo Settore, di svolgere le proprie attività statutarie, purchè non di tipo produttivo, in locali compatibili con tutte le destinazioni d’uso omogenee previste dal decreto del Ministero dei lavori pubbici n. 1444 del 2 aprile 1968, indipendentemente dalla destinazione urbanistica; Adeguamento statuti: entro il 31 dicembre 2023 le associazioni e società sportive dovranno provvedere alla modifica dei propri statuti per adeguarli alla nuova normativa in vigore. In particolare le nuove disposizioni attengono l’oggetto sociale ( che deve essere l’esercizio in via stabile e principale dell’organizzazione e gestione delle attività sportive dilettantistiche), la possibilità, che deve essere statutariamente prevista, di svolgimento di attività secondarie e strumentali, il nuovo concetto di assenza di fine di lucro ai sensi dell’art. 8 del D.lgs 36/2021, nonché le nuove fattispecie di incompatibilità per gli amministratori di cui all’art. 11. Il mancato adeguamento degli statuti entro la data del 31/12/2023 comporterà la cancellazione dell’A SD/ SSD dal RASD ( o la non iscrizione per un sodalizio di nuova costituzione), con tutte le conseguenze del caso. Le modifiche statutarie adottate entro il 31 dicembre 2023 effettuate al solo scopo di adeguare gli statuti alle modifiche/integrazioni necessarie a renderli conformi alla nuova normativa sono esenti dall’imposta di registro ( art. 12 comma 2-bis D.Lgs 36/2021). L’assemblea che dovrà approvare le modifiche

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IL CAVALLO LIBERO statutarie sarà quella straordinaria, con i quorum costitutivi e deliberativi previsti dai singoli statuti. Attività secondarie e strumentali: l’art. 9 del D.Lgs 36/2021 prevede che l’A SD/SSD possa esercitare attività secondarie e strumentali (ossia attività diverse dall’organizzazione e gestione delle attività sportive dilettantistiche) solo ed esclusivamente se lo statuto lo prevede ed entro i limiti che saranno individuati da apposito decreto. Il correttivo-bis ha introdotto il comma 1-ter a norma del quale il mancato rispetto per due esercizi consecutivi, dei limiti individuati dal decreto per lo svolgimento delle attività secondarie e strumentali, comporta la cancellazione dal RASD, con le conseguenze del caso. Prestazioni occasionali: viene chiarito che, ricorrendone i presupposti, le ASD/SSD, FSN, DSA, EPS ed Associazioni Benemerite possono ricorrere a prestazioni occasionali, secondo la normativa vigente. Personalità giuridica: il D.Lgs 120/2023 interviene anche sul D.Lgs 39/2023 modificando l’art. 14 ed introducendo disposizioni analoghe a quelle già previste dal Codice del Terzo Settore, per le quali l’acquisto della personalità giuridica da parte delle ASD è vincolato al possesso di un patrimonio minimo di 10.000 euro. Il correttivo – bis inoltre offre indicazioni più chiare con riguardo alla procedura da seguire per l’acquisto della personalità giuridica attraverso l’iscrizione al RASD. Novità in materia IVA Rispetto alla riforma dello sport ed alle nuove normative relative al lavoro spor-

tivo tale argomento è passato forse più “in sordina”, ma è importante almeno tanto quanto le disposizioni relative alla riforma dello sport e del lavoro sportivo. Senza addentrarci nella ricostruzione dei fatti che si sono verificati a decorrere dall’anno in cui la Commissione Europea ha aperto una procedura di infrazione nei confronti dell’Italia ( la n. 2008/2010) per il non corretto recepimento della direttiva IVA si vuole brevemente ricordare le principali tappe evolutive, a partire dall’apertura della procedura di infrazione fino ad arrivare quanto previsto dalla L. 112 del 10/08/2023 di conversione del DL 75/2023. PREMESSA: La procedura di infrazione era stata aperta in quanto nel nostro ordinamento alcune prestazioni ( di cui all’art. 4 DPR 633/1972) erano escluse dal campo di applicazione dell’IVA. Per la fattispecie di nostro interesse si tratta della norma che prevede che le prestazioni effettuate, a fronte del pagamento di corrispettivi, in conformità delle attività istituzionali “ da parte di (...) associazioni sportive dilettantistiche, rese a favore dei propri associati e tesserati, nonché nei confronti di associazioni che svolgono la medesima attività che fanno parte della medesima organizzazione nazionale nonché a favore dei rispettivi soci, associati o partecipanti” sono fuori dal campo di applicazione dell’IVA, quando invece la Direttiva comunitaria impone l’Iva su tutte le cessioni di beni ed erogazioni di servizi eseguite dietro corrispettivo, indipendentemente dalla circostanza che il soggetto erogante sia un soggetto lucrativo o senza scopo di lucro. Poiché l’IVA è un’imposta di matrice comunitaria si è reso necessario l’adeguamento per poter chiudere la procedura di infrazione.

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IL CAVALLO LIBERO DL 146/2021 Il D.L 146/2021, convertito con modifiche dalla L. 215/2021, all’art. 5 comma 15 -quater prevede: » l’abolizione dell’art. 4 DPR 633/1972 ( DPR relativo all’Imposta sul Valore Aggiunto) nella parte in cui prevede l’esclusione dal campo dell’Iva delle prestazioni di servizi effettuate in conformità adelle attività istituzionali a fronte di corrispettivo specifico rese da determinati enti associativi, tra cui le ASD, ai propri associati/tesserati nonché ad altre associazioni che fanno parte della medesima organizzazione nazionale; » L’introduzione del regime di esenzione Iva (ex rt. 10 DPR 622/1972) per le prestazioni strettamente connesse con la pratica dello sport e dell’educazione fisica rese dalle ASD ( non nominando le SSD!) a favore di persone fisiche che esercitano lo sport e l’educazione fisica nonché a favore di associazioni che svolgono la medesima attività e che per legge, regolamento o statuto fanno parte della medesima organizzazione nazionale, nonché a favore dei rispettivi associati e tesserati. L’esenzione è applicabile, tuttavia, a condizione di non provocare distorsioni alla concorrenza a danno delle imprese commerciali soggette ad IVA ( condizione che richiede una valutazione aleatoria e priva di parametri certi, predeterminati e predeterminabili, che potrebbe portare anche ad una differenziazione dei trattamenti fiscali). In data 5 luglio, a seguito della pubblicazione in GU della L. 87 del 03/07/2023 di conversione con modifiche del D.L n. 51 del 10 maggio 2023, veniva salutato con favore il posticipo al 1 luglio 2024 dell’entrata in vigore delle disposizioni

di cui all’art. 5 comma 15-quater del DL 146/2021 sopra riportate, la cui applicabilità era in origine prevista per il 1 gennaio 2024. Per tanto alla data del 4 luglio 2023 le prestazioni suddette (quindi le quote supplementari/corrispettivi specifici versati da associati e tesserati per la frequenza alle attività e corsi sportivi, nonché per la partecipazione alle gare...) risultavano ancora escluse dal campo di applicazione dell’IVA ex art. 4 comma 4 DPR 633/1972 fino alla data del 1 luglio 2024. A complicare il quadro si è inserita l’approvazione della L. 112 del 10 agosto 2023 di conversione del DL 75/2023 ( cd decreto PA-bis). DL 75/2023 convertito con modifiche dalla L. 112 del 10 agosto 2023 In data 16 agosto 2023 è stata pubblicata in GU la L. 10 agosto 2023 n. 112 di conversione, con modifiche, del DL 75/2023. In sede di legge di conversione al DL 75/2023 è stato aggiunto l’art. 36-bis ai sensi del quale: “ 1. Le prestazioni di servizi strettamente connesse alla pratica dello sport, compresi quelli didattici e formativi resi nei confronti delle persone che esercitano lo sport o l’educazione fisica da parte di organismi senza fini di lucro, compresi gli enti sportivi dilettantistici di cui all’art 6 del decreto legislativo 28 febbraio 2021 n. 36 sono esenti dall’imposta sul valore aggiunto. 2. Le prestazioni di servizi didattici e formativi di cui al comma 1, rese prima dell’entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, si intendono comprese nell’ambito di applicazione dell’articolo 10, primo comma, numero 20) del Decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972 n. 633”.

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IL CAVALLO LIBERO Con tale disposizione: » si “recupera” l’esenzione da Iva anche per le SSD ( che nel testo del DL 146/2021 risultavano escluse da tale disposizione, rendendo tali prestazioni soggette ad Iva ordinaria – 22%- per le SSD); » La L. 112/2023 è tecnicamente in vigore dal 17 agosto 2023 questo significa che le associazioni prive di partita Iva che fino ad oggi hanno operato con il solo codice fiscale dovrebbero dotarsi di P.Iva e seguire i connessi adempimenti; » Nel provvedimento non appare la condizione che il regime di esenzione sia subordinato al requisito che tale regime agevolato non determini distorsioni della concorrenza a danno degli operatori che operano in regime IVA; » Non viene prevista l’esenzione dei servizi sportivi se questi sono resi a soggetti diversi dalle persone fisiche, ad esempio a favore di altri organismi sportivi ( es. altre ASD/SSD affiliate alla medesima Federazione Sportiva, Disciplina Sportiva Associata o Ente di Promozione Sportiva riconosciuto dal CONI); » L’esenzione Iva per i servizi sportivi sembra, dall’esame letterale del testo, operare per tutti gli enti senza scopo di lucro e non solo per ASD/SSD; » Al comma due viene introdotto il principio che la disposizione opera anche per il passato, circostanza che, se è stata probabilmente prevista al fine di evitare possibili contenziosi, risulta tuttavia in violazione del principio di irretroattività della norma; » Ma, su tutto: la L. 112/2023 di conversione del DL 75/2023 NON abroga l’art. 4 del DPR 633/1972 la cui abrogazione è invece prevista, ad opera del DL 146/2021, a decorrere dal 1 luglio

2024. Come comportarsi dunque nel periodo che va dall’entrata in vigore del DL 75/2023 convertito con modifiche ( ossia dal 17 agosto 2023), che prevede l’esenzione IVA, con i connessi adempimenti, alla data del 1 luglio 2024 che prevede l’abrogazione dell’art. 4 DPR 633/1972 nella parte in cui considera fuori dal campo di applicazione dell’IVA le prestazioni di servizi di determinate associazioni ( quali le quote versati da associati/tesserati per la frequenza a corsi sportivi)? E’ possibile continuare ad applicare fino al 1 luglio 2024 il regime di “esclusione IVA” recato dall’art. 4 DPR 633/1972 adottato sino ad oggi? » Siamo poi inoltre sicuri che l’Agenzia delle Entrate considererà non rilevanti ai fini delle imposte sui redditi (ex art. 148 comma 3 del TUIR) delle operazioni che ora risultano essere esenti IVA? Le due norme ( DL 146/2021 e DL 75/2023), per quanto riguarda il trattamento IVA delle prestazioni sportive, non sono affatto coordinate e ad oggi non è giunto alcun chiarimento neanche da parte dell’agenzia delle entrate. Si auspica un tempestivo intervento del legislatore in grado di chiarire i numerosi dubbi interpretativi ed anche un tempestivo intervento da parte dell’agenzia delle entrate per chiarire anche i possibili numerosi dubbi operativi. Al momento siamo in presenza di due disposizioni che interessano lo stesso campo di azione, che si sovrappongono e che non sono coordinate tra loro, creando numerose criticità agli operatori del settore. Come sempre il consiglio è quello di attendere i necessari chiarimenti che dovranno essere forniti, in tempi ragionevolmente rapidi, dal legislatore o, almeno, dall’Agenzia delle Entrate.

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IL CAVALLO LIBERO

APPROFONDIMENTI Tre aspetti della riforma dello sport DI TINO NICOLOSI Ci siamo occupati nel precedente articolo della nuova riforma dello sport legiferata ed approvata con cinque D.Lgs, tra cui, sicuramente quello di maggiore impatto , il D.lgs 36/2021. Abbiamo approfondito tutti gli aspetti di cambiamento che vanno verso una definizione più chiara del mondo sportivo associazionistico italiano. Con questo approfondimento vogliamo sottolineare tre aspetti che dal 1 Luglio 2023 e dal 6 settembre 2023 con il decreto Bis sono stati resi operativi. Il primo aspetto: LE FIGURE TECNICHE Per la prima volta viene definito “lavoratore” qualsiasi figura retribuita all’interno di una ASD o SSD. Se il vostro istruttore, tecnico di scuderia, giudice o qualsiasi altra figura che operano all’interno dell’associazione percepisce delle economie, indipendentemente dalla contrattualizzazione (co.co.co., compenso, P.Iva), è un lavoratore a tutti gli effetti. Il limite, senza obbligo di apertura posizione INPS, è fissato a 5.000 euro annuali e non più a 10.000 euro. L’argomento sulle figure tecniche è un aspetto già più volte sottolineato, secondo cui per percepire dei compensi economici non solo bisogna cambiare la tipologia di contratto, che deve essere adeguato alle disposizioni della nuova

legge, ma deve essere, sopratutto, una figura riconosciuta dall’ente affiliante ( FNS,DSA,EPS). Questo và a chiarire come alcune figure, fino ad ora rimaste in penombra come il “Tecnico di scuderia” ed il “Tecnico di Mascalcia”, oggi hanno una legge che li definisce e li tutela. Tutte le figure operanti in un ASD o SSD dovranno essere inserite nell’apposito registro delle associazioni sportive detenuto dal Dipartimento dello Sport. Per i Lavoratori che hanno già un impiego in pubblica amministrazione ci sono inoltre ulteriori accortezze che dovranno essere adottate, come il dover comunicare e chiedere approvazione al proprio datore di lavoro di potere essere inseriti dalla propria associazione nel registro delle associazioni sportive in qualità di figura tecnica che percepisce dei compensi economici. Per tutti i lavoratori che opererano all’interno dell’A SD o SSD, che siano dipendenti, co.co.co od autonomi e che operano in associazione a contatto con utenti minorenni - e la norma lo richiede anche per i volontari- il Presidente dell’associazione dovrà provvedere alla richiesta, presso la prefettura competente, del casellario giudiziario riportante l’assenza di carichi penali pendenti. La mancata richiesta di tale certificato espone il datore di lavoro a sanzioni da € 10.000,00 ad € 15.000,00.

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IL CAVALLO LIBERO Il secondo aspetto: GLI STATUTI Tutti gli statuti delle ASD o SSD dovranno essere adeguati con quanto previsto dalla legge. I punti sostanziali che impongono tale obbligo sono proprio nelle nuove disposizioni che prevedono che ogni statuto deve dichiarare espressamente al suo interno che l’oggetto sociale sia l’esercizio in via stabile e principale dell’organizzazione di attività sportive, didattiche e di preparazione sportiva e segnalare le attività secondarie. Il mancato adeguamento porterà il Ministero a cancellare automaticamente l’A SD o SSD dal Registro delle Associazioni Sportive, facendo così decadere le agevolazioni della legge stessa. Il terzo aspetto LA MESSA A NORMA DELL’ASSOCIAZIONE Non pubblicizzato ma già presente nella legge... tutte le ASD o SSD che al loro interno hanno anche un solo dipendente dovranno essere provvisti di DVR, Documento di Valutazione dei Rischi, così come avranno l’obbligo della messa a terra dell’impianto elettrico e la registrazione dell’associazione nel registro messo a disposizione dall’INAIL. Dal 2025 scatteranno le sanzioni per tutte le associazioni che non avranno provveduto a mettere in atto tali adempimenti.

la prima è quella di riuscire a sostenere il costo di tutto ciò che serve per ademppiere a quanto richiesto dalla normativa (consulenti, volontari e lavoratori) e così trasformare la propria realtà sociale in una vera e propria azienda sportiva; la seconda.... semplice, quella di chiudere. Ma in questo il tuo Ente di riferimento farà la differenza..! Noi abbiamo messo in campo i migliori consulenti e dirigenti per adeguare, informare ed aiutare tutte le ASD/SSD affiliate. Dal lunedì al venerdì dalle 9:00 alle 16:00 presso la nostra Segreteria Nazionale i dirigenti aiuteranno, telefonicamente e con supporto informatico, tutti gli affiliati ad adeguarsi alle nuove disposizioni, al corretto inserimento nel nuovo registro delle associazioni, al tesseramento dei cavalli utilizzati per attività ludico sportive nel registro degli equidi, alla valutazione degli statuti e tantissime altre consulenze fiscali e amministrative comprese bozze di statuti a norma e di contratti che possono essere richiesti scrivendoci a segreteria@ sitogea.net o chiamando il 0383.378944. I prossimi anni saranno tutti destinati all’implementazione dei sistemi governativi ed a normare l’intero sistema sportivo, quello che farà la differenza sarà proprio l’assistenza che il vostro ente potrà darVi. Noi siamo pronti e Voi?

Il Governo Italiano, con l’emanazione della Riforma dello Sport e successivi correttivi, adegua il precedente sistema sportivo da una parte applicando delle restrizioni su alcuni aspetti dall’altra facendone più chiarezza e andando a definirne meglio altri. E’ evidente che ormai la “piccola ASD” è destinata sempre più ad avere due possibili strade davanti a sè:

SEGRETERIA NAZIONALE P.zza Vaccari 7 - 27056 Cornale e Bastida (PV ) Dal Lunedì al Venerdì Dalle 09.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 16.00 Tel. 0383.378944 Cell. 348.3109883 mail: segreteria@sitogea.net

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La prima tessera nata per Privati..!

LA TESSERA CLUB LIBERTY DI TINO NICOLOSI Sei un proprietario di cavallo/i privato? Non frequenti nessun circolo ippico? Hai esperienza in equitazione e nel mondo allevatoriale ma non hai mai avuto l’esigenza di un Ente o meglio non ne senti proprio l’esigenza? È nata una tessera che fa al caso tuo! Da tanti anni molti giornalisti mi pongono le domande da rivista di settore e cioè quanti sono in Italia i praticanti di equitazione e turismo equestre? Qual è l’indotto economico annuale? A questa domanda in effetti possiamo dare solo una risposta parziale poiché esiste una fetta di amatori che non sono presenti negli elenchi dei cosiddetti tesserati degli enti sportivi. Molti appassionati non vogliono nemmeno far parte di enti o associazioni proprio perché non ne hanno ne l’esigenza ne la motivazione reale. Per non aggiungere i trekkers di turismo equestre internazionale che arrivati in Italia si trovano un sistema sportivo totalmente diverso da qualsiasi altro paese di provenienza. Nasce così l’idea di un tesseramento che rispondesse a queste esigenze e cioè praticare e promuovere libera-

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mente l’equitazione e dare l’opportunità di farlo a tantissimi amatori provenienti da tutto il mondo che arrivano in Italia per scoprire i nostri posti e luoghi a cavallo. Il “Club Liberty” nasce per tutti coloro che praticano equitazione da almeno 5 anni e che vogliono benefit e servizi esclusivi ed ottenere il tesseramento più esclusivo ed unico esistente in Italia. Piccoli passi con pochi click ed un tesserato del “Club Liberty” ha a disposizione non solo l’assistenza di consulenti specializzati del settore ma anche le migliori coperture assicurative esistenti sul panorama nazionale equestre. Parliamo di coperture in Responsabilità civile, Infortuni, Tutela legale e Malattia. Oltre ai Benefit ci sono i vantaggi esclusivi del club e cioè avere dei personal tour operator sia per le vacanze a cavallo in Italia sia per le vacanze a cavallo all’estero e non solo, anche vacanze di piacere con il proprio partner o famiglia. Si apre un mondo dove al centro c’è il cavaliere e non più una bandiera di appartenenza tra enti o società. Ai tanti benefit si ag-

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giungono la possibilità di partecipare ad eventi e campionati e di poter accedere ai centri affiliati OIPES e PGS senza la quota associativa dell’ente ma soltanto la quota associativa dell’associazione ospitante. Tante le novità e i plus dedicati ai futuri cavalieri del Club Liberty tutti studiati per dare la massima serenità durante le attività equestri ovunque sul territorio nazionale e soprattutto all’estero. Far parte del Club Liberty significa avere alle spalle una macchina organizzativa che ti assiste per qualsiasi esigenza! Un Club esclusivo a tutti gli effetti, con l’opportunità di essere libero di fare equitazione.

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IL CAVALLO LIBERO

LA NOSTRA STORIA DI TINO NICOLOSI Amministratore Unico

Le Guide Equestri Ambientali nascono nel 1997 in Sardegna nell’oasi di Sale Porcus ad Oristano. Il suo fondatore, Mauro Testarella, si occupava già da anni di passeggiate a cavallo negli splendidi sentieri che circondavano l’area protetta UNESCO, punto sosta dei Fenicotteri rosa provenienti dal nord Europa durante il periodo di migrazione. Le Guide Equestri Ambientali sono nate sin dalla loro idea come dei tutori dell’ambiente, dei professionisti del turismo equestre e ottimi promotori dell’equitazione sotto ogni aspetto settore e disciplina. Nel 2001 la sede viene trasferita dalla Sardegna a Brescia e in quegli anni le Guide Equestri Ambientali si costituirono ad Associazione a carattere nazionale prendendo l’acronimo E.N.G.E.A. – Ente Nazionale Guide Equestri Ambientali. Una crescita esponenziale ha portato negli anni a esportare la nostra filosofia anche in altri paesi nel mondo, tra cui: Marocco, Egitto, Tunisia, Cuba, Cina, Svizzera, Slovenia, Croazia, Malta e Grecia. Nel 2006 da Brescia la sede nazionale

si trasferì a Silvano Pietra, dove continuò a strutturare una rete capillare di circoli ippici su tutto il territorio nazionale ed estero. Proprio in quegli anni Mauro Testarella grazie ad uno staff che iniziava a professionalizzarsi sul settore sportivo dilettantistico e sul No Profit diede vita alle IPPOVIE ITALIANE CERTIFICATE, l’unico sistema ad oggi in Europa che consente di progettare da zero una ippovia per essere inserita sul mercato certificandola con sistema ISO9001Vision2015. Nel 2020 la sede operativa di ENGEA si espande, trasferendosi nel vicino paese di Cornale e Bastida, lì dove ogni giorno dirigenti altamente specializzati danno assistenza e supporto a tutti i circoli ippici in Italia. Ho avuto l’onore di lavorare a fianco di Mauro Testarella per ben 15 anni, condividendo gioie e dolori, lavorando senza sosta affinché il settore equestre nel territorio italiano diventasse un settore pulito, professionale, libero e soprattutto di tutti. Non ci siamo risparmiati in fatica, tempo, attimi rubati alla nostra vita privata

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IL CAVALLO LIBERO

per far crescere questa visione dal nome ENGEA. Tanti sono i Dirigenti che hanno dedicato e tutt’oggi dedicano la loro vita per credere e far crescere una visione dell’equitazione e del cavallo che possa essere fruibile da ogni adulto o bambino che si vuole avvicinare a questo mondo. Mauro Testarella il 9 Gennaio 2022 ci lascia, ma sarà sempre il Fondatore ed il Presidente onorario, colui che ha creato una società dedita a perseguire una visione del mondo equestre che da subito e in tutti questi anni abbiamo condiviso. Continueremo a perseguire la sua visione affinché ENGEA sia e continui ad essere una realtà libera, indipendente e DI TUTTI. ENGEA è una filosofia, una visione di equitazione libera per tutti grandi e piccini! ENGEA non è solo un logo e un cavallino alato, ENGEA è l’espressione di oltre 50.000 operatori del settore che credono

fermamente nel proprio lavoro, fatto di professionalità, serietà e dedizione. Crescere sarà per noi continuare a portare la nostra filosofia in tutto il mondo. Ho voluto introdurvi la storia di ENGEA per far conoscere a chiunque i passaggi salienti della sua nascita. Oggi ho messo in campo a disposizione di tutti i nostri tesserati, circoli ippici e quadri tecnici oltre 57 professionisti specializzati del settore, una segreteria generale con dirigenti di altissimo profilo professionale a disposizione per lo sviluppo del settore. Siamo l’unico Ente in Italia ad avere la certificazione Ambientale ISO14001 e Leader nel settore per costi, benefici e vantaggi. Vi auguro un buon lavoro a tutti con la certezza che chi sceglie ENGEA oggi può contare su persone che danno il proprio tempo, competenza e devozione per far crescere questo bellissimo settore che è il mondo del Cavallo.

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IL CAVALLO LIBERO

IL REGISTRO DEGLI EQUIDI La Normativa DI TINO NICOLOSI Oggi più che mai l’argomento è diventato di interesse pubblico sia per i detentori di equidi privati sia per gli appassionati che mantengono il proprio cavallo all’interno di un circolo ippico. Negli ultimi anni si sono fatti passi da gigante nei confronti dei nostri amici cavalli, questo è stato possibile grazie ad un maggior focus sull’argomento dettato dalle esigenze da una parte dei circoli ippici stessi dall’altra dei proprietari di equidi. Primo grande passo è stato fatto proprio dall’agenzia delle entrate che, con la Circolare 18 del 1 agosto 2018, finalmente chiarisce per la prima volta come devono essere trattate le quote di mantenimento cavalli per tutti quegli equidi che lavorano per l’associazione e fanno attività sportiva. Può sembrare ovvio oggi questo tema ma prima del 2018 in fase di controllo non vi era una normativa chiara sulla defiscalizzazione di quelle quote. I requisiti già da quella circolare precisavano che l’equide utilizzato per attività sportiva fosse registrato presso un registro detenuto dalla Federazione, dagli Eps e dalle discipline associate. Di seguito riportiamo parte della circolare: Pertanto, qualora la custodia riguardi attrezzature o beni (o il ricovero animali) che siano oggetto di univoca identificazione da parte della Federazione Sportiva (Federazione Sportiva Nazionale e Disciplina Sportiva Associata) affiliante, potrà riconoscersi il vincolo della diretta attua-

zione di tali attività con gli scopi istituzionali dell’associazione o società sportiva dilettantistica senza fini di lucro, sempre che, ovviamente, tale identificazione si accompagni all’effettivo utilizzo dell’attrezzatura, del bene o dell’animale nella pratica sportiva dilettantistica e la prestazione di custodia o ricovero sia coerente, per le modalità con cui viene resa, con tali finalità. Ma fate attenzione questa circolare specifica pure: Risulta determinante, in altri termini, sempre per la verifica del requisito della diretta attuazione degli scopi istituzionali, escludere, in base ad un esame di tutte le circostanze concrete, che la custodia delle attrezzature e dei beni o il ricovero degli animali presso l’associazione o società sportiva dilettantistica senza fini di lucro non si risolva in un mero espediente per ottenere tali prestazioni a condizioni più vantaggiose in ragione del regime fiscale di favore riservato a tali enti. Il secondo passo importante che il governo ha attuato è stato proprio il decreto legge pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 28 Febbraio 2021 dove l’articolo 22 per la prima volta nella normativa si ha la definizione di “Cavallo Atleta”. Questo passo in avanti va a collegarsi perfettamente con la circolare dell’agenzia delle entrate aggiun-

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IL CAVALLO LIBERO gendo una specifica oggi molto dibattuta ma fondamentale per ottenere l’iscrizione stessa del cavallo nel registro delle Federazioni, enti di promozione sportiva e disciplina associata, e cioè che sia dichiarato di Non destinazione Alimentare dando la possibilità di cambiare la destinazione da cavallo DPA a Cavallo NON DPA. Riportiamo art.22: Art. 22 Definizione del «cavallo atleta» 1. Un cavallo e in generale un equide e’ definito «cavallo atleta» quando ricorrano congiuntamente i seguenti requisiti: a) sia definibile «equide registrato», ai sensi dell’articolo 2 del Regolamento (UE) n. 262/2015 della Commissione, del 17 febbraio 2015, come risulta dal «Documento di Identificazione», conforme allo stesso Regolamento europeo; b) sia dichiarato non destinato alla produzione alimentare, come previsto dal Regolamento (UE) n. 262/2015 e come risultante dal «Documento di Identificazione» conforme allo stesso Regolamento (UE) n. 262 del 2015, anche dopo la cessazione dell’attivita’ sportiva; c) sia iscritto al «repertorio cavalli atleti» presso la Federazione Italiana Sport

Equestri o la Federazione Pentathlon Moderno o la FitetrecAnte, o un Ente di Promozione Sportiva come risulta dal «Documento di Identificazione» o dal documento emesso dal sistema di tesseramento dello stesso organismo sportivo interessato. Nello stesso decreto legge si aggiunge nell’articolo 19 punto 8 un aspetto che molti potrebbero sottovalutare poiché fino ad allora non obbligatorio ma sicuramente di un importanza basilare e cioè “è fatto obbligo stipulare una copertura assicurativa RCT al proprio cavallo”. In Ottemperanza a questa legge il settore equestre PGS, con la consulenza di Engea, ha istituito già dal settembre 2018 il registro degli equidi e nel Febbraio del 2021 ha reso sempre più operativo il registro e non solo, ideato un tesseramento unico nel panorama nazionale ed internazionale che tutela il proprietario tesserato con ben 4 compagnie assicurative con massimali superiori qualsiasi altro tesseramento, la tessera “Club Liberty”. Ricordiamo altresì che basta anche un normale tesseramento Silver o Gold per avere la copertura RCT di legge.

Potete visionare come tesserare il proprio cavallo sul sito: www.cavalloecavalli.it/associarsi/registro-degli-equidi-pgs/

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Il nostro lavoro al servizio dei circoli ippici per rendere l’equitazione uno sport sicuro, accessibile e fruibile da tutti..!

Bronze Silver

Gold

Quota annuale €63,00

Quota annuale €250,00

Quota annuale €150,00

Scegli tra le tre tipologie di Affiliazioni OIPES-P.G.S. e scopri tutti i Vantaggi ed i Benefit riservati...

www.cavalloecavalli.it

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Affiliazione

Bronze

L’Affiliazione Bronze nasce dall’esigenza di erogare i servizi basilari per qualsiasi associazione sportiva dilettantistica o società. Chi sceglie questa affiliazione ottiene i riconoscimenti e coperture assicurative di base a norma di legge. Con un

tesseramento base di 5 euro all’anno per ogni tesserato, un costo di affiliazione di euro 63,00 e la possibilità di acquistare le tessere giornaliere la rendono competitiva rapportata a qualsiasi altra affiliazione proposta da qualsiasi altro ente.

Quota annuale € 63,00 »

» TESSER AMENTO ANNUALE € 5,00 ISCRIZIONE REGISTRO DEGLI EQUIDI P.G.S. € 10,00 a cavallo (decreto leg ge n°36 del 28 febbraio 2021) » TESSER A GIORNALIER A pacchetto 10 tessere € 30,00 » TESSER A SETTIMANALE pacchetto 10 tessere € 45,00

CONDIZIONI DI POLIZZ A

SERVIZI E VANTAGGI

POLIZZ A INFORTUNI Morte: €80.000,00 Invalidità permanente: €80.000,00 franchigia 7% Rimborso spese mediche: €1.200,00 con franc. € 50,00 max 10%

»

POLIZZ A RESPONSABILITA’ CIV ILE €1.000.000,00 franchigia €1.500,00

»

COPERTURE TESSERE GIORNALIERE E SETTIMANALI Polizza di leg ge DPCM 3 novembre 2010 Morte: €80.000,00 Invalidità permanente: €80.000,00 franchigia 7%

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» »

Iscrizione al Registro CONI 2.0 con affiliazione P.G.S ed iscrizione al R A S del ministero dello sport G estionale online p er tess eramento immediato Rilascio gratuito del certificato di somministrazione bevande A ssistenza telefonica con la segreteria generale e referenti territoriali

SEGRETERIA NAZIONALE P.zza Vaccari 7 - 27056 Cornale e Bastida (PV ) Dal Lunedì al Venerdì Dalle 09.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 16.00 Tel. 0383.378944 Cell. 348.3109883 mail: segreteria@sitogea.net

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Affiliazione

SILVER

L'Affiliazione Silver nasce per tutelare maggiormente le attività di lezioni in campo e passeggiate a cavallo. Si ottengono tutti i benefici dell'affiliazione bronze ma si raddoppiano tutti i massimali e si aggiunge la coperture assicurativa di Tutela Legale. Con un tesseramento di 15 euro all'anno ( con la possibilità di tesserare an-

che a 5 euro) ed un costo di affiliazione di euro 150,00 la rendono l'affiliazione ideale per chi fa maggiormente passeggiate a cavallo e lezioni in campo. Rapportata alle affiliazioni proposte da altri enti la rendono superiore per benefit e vantaggi a qualsiasi affiliazione di altro ente.

Quota annuale € 150,00 »

TESSER AMENTO ANNUALE € 15,00 (possibilità di tesseramento BRONZE € 5,00, per condizioni di polizza vedi affiliazione BRONZE) » ISCRIZIONE REGISTRO DEGLI EQUIDI P.G.S. € 10,00 a cavallo (decreto leg ge n°36 del 28 febbraio 2021) » TESSER A GIORNALIER A pacchetto 10 tessere € 30,00 » TESSER A SETTIMANALE pacchetto 10 tessere € 45,00

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IL CAVALLO LIBERO

CONDIZIONI DI POLIZZ A

SERVIZI E VANTAGGI

POLIZZ A INFORTUNI Morte: €100.000,00 Invalidità permanente: €100.000,00 franchigia 6% Diaria da Ricovero: €30,00 al giorno senza franchigia Diaria da gesso: €20,00 al giorno franchigia 5gg max 10gg R imborso spese mediche: €2.500, 00 con franc. € 100,00 max 10%

»

POLIZZ A RESPONSABILITA’ CIV ILE €2.000.000,00 franchigia €1.500,00

»

TUTEL A LEGALE massimale €15.000,00

»

COPERTURE TESSERE GIORNALIERE E SETTIMANALI Polizza di legge DPCM 3 novembre 2010 Morte: €80.000,00 Invalidità permanente: €80.000,00 franchigia 7%

»

ACCESSO POLIZZE INTEGR ATIV E Polizza Capofamiglia €102,00 annuale €1.000.000,00 massimale RCT EVENTI €50,00 (€70,00 o €150,00 con polizza infortuni di legge per i partecipanti)

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Iscrizione al Registro CONI 2.0 con affiliazione P.G.S ed iscrizione al R A S del ministero dello sport G estionale online p er tess eramento immediato Rilascio gratuito del certificato di somministrazione bevande Pubblicità gratuita sui siti web istituzionali e sui social media 12.000 utenti Prima consulenza gratuita per materie fiscali, tributarie, legali e sindacali Coperture assicurative integrative, RCT Capofamiglia, RCT Circolo Ippico ed infortuni di legge per Az. Agr. K it materiale per 2 Giornate Sociali all’anno Possibi lità di fiss are appuntamento gratuito presso propria sede con un Referente territoriale Consulenze fiscali e tributarie in convenzione Disponibilità di un grafico pubblicitario per la creazione di locandine e brochure per eventi ENGEA , OIPES e PGS Essere sede corsuale per l’erogazione di corsi di formazione

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Affiliazione

GOLD

L’Affiliazione Gold nasce per offrire il Massimo..! Aumentano tutti i massimali assicurativi. Si ottengono tutti i benefici delle affiliazioni Bronze e Silver e si aggiungono vantaggi esclusivi. Con un tesseramento di euro 25,00 all’anno (con la possibilità di tesserare anche a 5,00 ed a 15,00 euro) ed un costo di affiliazione di euro 250,00

la rendono la migliore soluzione affiliativa esistente in Italia. Tutela qualsiasi tipo di attività, lezioni in campo, trekking, fiere, eventi sportivi. Ideale per i centri che hanno una buona e continua attività sportiva nel proprio maneggio. Gadget e kit omaggio oltre a grafici e consulenti la portano ad essere la soluzione più scelta in Italia.

Quota annuale € 250,00 »

TESSER AMENTO ANNUALE € 25,00 (possibilità di tesseramento BRONZE €5,00 e SILVER €15,00, per condizioni di polizza vedi affiliazione BRONZE e SILVER) » ISCRIZIONE REGISTRO DEGLI EQUIDI P.G.S. € 10,00 a cavallo (decreto leg ge n°36 del 28 febbraio 2021) » TESSER A GIORNALIER A pacchetto 10 tessere € 30,00 » TESSER A SETTIMANALE pacchetto 10 tessere € 45,00

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CONDIZIONI DI POLIZZ A

SERVIZI E VANTAGGI

POLIZZ A INFORTUNI Morte: €120.000,00 Invalidità permanente: €120.000,00 franchigia 5% Diaria da Ricovero: €30,00 al giorno senza franchigia Diaria da gesso: €30,00 al giorno franchigia 5gg max 20gg R imborso spese mediche : €3.500, 00 con franc. € 100,00 max 10%

»

POLIZZ A RESPONSABILITA’ CIV ILE €3.000.000,00 franchigia €1.500,00

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TUTEL A LEGALE massimale €15.000,00

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COPERTURE TESSERE GIORNALIERE E SETTIMANALI Polizza di leg ge DPCM 3 novembre 2010 Morte: €80.000,00 Invalidità permanente: €80.000,00 franchigia 7% ACCESSO POLIZZE INTEGR ATIV E Polizza Capofamiglia €102,00 annuale €1.000.000,00 massimale RCT EVENTI €50,00 (€70,00 o €150,00 con polizza infortuni di legge per i partecipanti)

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SEGRETERIA NAZIONALE P.zza Vaccari 7 - 27056 Cornale e Bastida (PV ) Dal Lunedì al Venerdì Dalle 09.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 16.00 Tel. 0383.378944 Cell. 348.3109883 mail: segreteria@sitogea.net

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Iscrizione al Registro CONI 2.0 con affiliazione P.G.S ed iscrizione al R A S del ministero dello sport G estionale online p er tess eramento immediato Rilascio gratuito del certificato di somministrazione bevande Pubblicità gratuita sui siti web istituzionali e sui social media Prima consulenza gratuita per materie fiscali, tributarie, legali e sindacali Coperture assicurative integrative, RCT Capofamiglia, RCT Circolo Ippico ed infortuni di legge per Az. Agr. K it materiale per 2 Giornate Sociali all’anno Possibi lità di fiss are appuntamento gratuito presso propria sede con un Referente territoriale Consulenze fiscali e tributarie in convenzione Disponibilità di un grafico pubblicitario per la creazione di locandine e brochure per eventi ENGEA , OIPES e PGS Essere sede corsuale per l’erogazione di corsi di formazione A ssistenza per la gestione emergenze H24 con un numero dedicato Kit pubblicitario in convenione per il Circolo Ippico Disponibilità gratuita di un giornalista pubblicitario per la redazione di articoli e stor ytelling da pubblicare sulla rivista online “IL C AVALLO LIBERO” e sui social media Ospitare e venti sp or tiv i e tapp e di campionato

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IL QUADRO TECNICO Quota annuale di rinnovo €70,00 €20,00 ogni qualifica supplementare ASSISTENZ A H24 • CORSI DI AGGIORNAMENTO • SEMINARI • WORK SHOP * POSSIBILITA’ DI ACCEDERE ALL A BORSA L AVORO, un sistema pratico ed immediato per farsi conoscere tramite le pagine social e poter trovare nuove collaborazioni in tutta Italia..! CONDIZIONI DI POLIZZ A POLIZZA INFORTUNI Morte: €120.000,00 Invalidità permanente: €120.000,00 franchigia 6% Diaria da ricovero: €30,00 al giorno senza franchigia Diaria da gesso: €30,00 al giorno franchigia 5gg max 10gg Rimborso spese mediche: €5.000,00 POLIZZA RESPONSABILITA’ CIVILE €1.000.000,00 franchigia €1.500,00 POLIZZA MALATTIA €30,00 al giorno senza franchigia max 100 giorni per ricovero ospedaliero TUTELA LEGALE massimale €15.000,00 Accesso polizze integrative P O LI Z Z A C A P O FA M I G LI A € 1 0 2 , 0 0 annuale €1.000.000,00 massimale

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I BREVETTI DEL QUADRO TECNICO

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I PERCORSI FORMATIVI CERTIFICATI Grazie ai nostri percorsi formativi, oltre ad ottenere il rilascio del patentino da Quadro Tecnico, si conseguono altri tre titoli: » Brevetto Associazionistico ENGEA – Certifica il tuo percorso Formativo Ente Nazionale Guide Equestri Ambientali – iscritta al Ministero della Salute, in E.C.M. (educazione continua in medicina) al n.7778 del 02/04/2003 » Attestato nazionale Quadri Tecnici OIPES – Titolo nazionale per le attività sociali ludiche amatoriali Organizzazione Italiana Professionisti Educazione e Sport – Organizzazione iscritta al M.I.U.R. Ministero dell’Istruzione allo schedario dell’anagrafe nazionale delle ricerche Art. 64, comma 1, DPR 11 luglio 1980 n. 382, cod. 62154OMH » Brevetto PGS – Titolo sportivo Riconosciuto dal CONI Polisportive Giovanili Saliesiane – Ente di promozione sportiva riconosciuto dal CONI ed Ente nazionale a carattere assistenziale riconosciuto del Ministero degli interni.

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10 dipartimenti ed oltre 25 percorsi di formazione raccolti nel Catalogo Percorsi Formativi, mirati a formare professionisti operanti sui principi fondamentali dell’equitazione, il lavoro in sicurezza e la conoscenza di tutte le normative che regolano il mondo equestre. I percorsi formativi sono certificati nel percorso formativo da ENGEA ed erogati dall’Ente di Promozione Sportiva riconosciuto dal CONI P.G.S.

Il Catalogo Percorsi Formativi è scaricabile dal sito web www.cavalloecavalli.it

Per informazioni 0383.378944 | 348.3109883 formazione@sitogea.net

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LE IPPOVIE ITALIANE ® CERTIFICATE Sono un sistema registrato messo a punto da oltre vent’anni di studio ed esperienza diretta sui territori di professionisti specializzati che hanno realizzato precisi criteri di valutazione e classificazione che diano la possibilità di avere un prodotto finale spendibile per il territorio soprattutto ad agenzie turistiche specializzate, Tour Operator, enti parco e amministrazioni pubbliche.

Realizzare ippovie Certificate significa riscoprire e valorizzare itinerari naturalistici che siano sicuri, monitorati, ricchi di attrattive, che permettano il naturale recupero del patrimonio culturale e tradizionale e che consentano allo stesso tempo di tutelare e monitorare il territorio al fine di salvaguardare la flora e la fauna autoctone.

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I VANTAGGI DI UNA IPPOVIA ITALIANA CERTIFICATA E.N.G.E.A. • BASSO IMPATTO AMBIENTALE l’unica traccia che verrà lasciata sarà il passaggio delle impronte dei cavalli.

• SOSTEGNO ALL’ECONOMIA LOCALE Scelta nell’acquisto del fo-

raggio per cavalli da venditori locali e tenendo particolare attenzione alla scelta e selezione delle strutture ricettive, privilegiando strutture attivamente impegnate nella promozione di un turismo ecosostenibile

• PROTEZIONE DELL’ AMBIENTE

Possibilità di promuovere e sviluppare corsi di educazione ambientale in collaborazione con gli Enti preposti, prevedendo nel progetto la possibilità di fare escursioni mirate (a cavallo, a piedi o in bike) atte a stimolare la sensibilità nei confronti degli ambienti naturali e loro conservazione mediante l’ausilio di esperti qualificati in materie ambientali e naturalistiche. • INFORMAZIONE Scelta di percorsi ricchi di messaggi divulgativi in relazione ai luoghi attraversati, la loro storia, la loro cultura ed espressione paesaggistica. • QUALITÀ E SICUREZZA Le ippovie certificate garantiscono assistenza logistica sotto la responsabilità di Guide altamente formate e professionalizzate.

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LE POLIZZE INTEGRATIVE Coperture assicurative integrative in esclusiva per gli affiliati e tesserati con anno di validità in corso: » » »

POLIZZA EVENTO: Per gli eventi organizzati dei centri RCT €50,00 ( €70,00 o €150,00 con polizza infortuni di legge per i partecipanti). POLIZZA INFORTUNI INTEGRATIVA: small €30,00 annuali Large €40,00 annuali POLIZZA CAPOFAMIGLIA: € 102,00

SPEDIZIONI Il Corriere presente in oltre 40 paesi e leader nel mercato europeo stringe insieme ad E.N.G.E.A. ed O.I.P.E.S. un importante accordo commerciale e di intenti sulle tematiche di salvaguardia ambientale. Scontistiche dedicate per spedizioni e servizi connessi. Con €5,00 puoi richiedere la tua spedizione di materiale, tessere e documenti tramite il servizio h24/48 con GLS.

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IL CAVALLO LIBERO

IPPOVIA BIELLESE INAUGURATI I PRIMI DUE ITINERARI..! DI TINO NICOLOSI

Foto credits: Archivio ATL Terre dell’Alto Piemonte Biella Novara Valsesia Vercelli

Il Biellese è un territorio dalle peculiarità uniche nel panorama nazionale, tra monti che sovrastano la pianura piemontese e vallate che anticipano le Alpi esattamente ad est della Valle d’Aosta e a sud della Svizzera. Siamo a Biella, città nota in tutto il mondo per la maestria tessile, meta di pellegrinaggio religioso per il Santuario di Oropa e ricca di tantissime altre attrattive storico culturali tutte da vivere e visitare... da oggi anche a cavallo..! Nell’aprile del 2022 la Fondazione Biellezza commissiona ad ENGEA lo studio di fattibilità e certificazione per la creazione di un’ippovia con l’obiettivo di promuo-

vere il territorio, di aprirlo e farlo fruire ai trekkers che desiderano visitarlo a cavallo. Hanno inizio le tre fasi per la certificazione: i raid per valutare il territorio, il collaudo per testare e provare i tracciati ed infine la certificazione finale per la sua fruibilità. Da qui nascono i primi due itinerari certificati nel Febbraio 2023 dopo un anno di ricognizioni e valutazioni. Due esperienze outdoor che valorizzano il territorio e regalano quattro giorni di sano divertimento, tradizioni ed emozioni grazie ai suggestivi paesaggi mozzafiato che gli appassionati di trekking vivranno nel percorrerli.

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Foto credits: Fabio Maffioletti

Prima tappa Bielmonte – Pettinengo Si parte da uno splendido circolo Ippico “asd Al Maneggio” situato a 1400 metri sul livello del mare all’interno di Oasi Zegna, in località Bielmonte Piazzale 2. Il maneggio ha una posizione di altissimo livello dal punto di vista paesaggistico e le caratteristiche del territorio rendono l’accoglienza dei trekkers suggestiva. Enogastronomia e accoglienza lo rendono ideale per chi vuole viversi la montagna. Il punto tappa dispone di box per i cavalli e ristorante per i cavalieri. Per il pernottamento, a poca distanza, si trova l’agriturismo Moncerchio dove camere arredate con lo spirito di montagna vi ac-

coglieranno tra tramonti mozzafiato e paesaggi tipici di quelle altitudini. Si parte verso Pettinengo con una sosta a pranzo al sacco in una chiesetta immersa nei suggestivi boschi biellesi per poi proseguire verso “Villa Piazzo” dove ad accogliervi vi sono strutture ricettive e di ristoro sia per cavalli che per cavalieri. La sera Vi attenderà una cena gourmet con piatti tipici del territorio. L’indomani mattina dopo una colazione semplice ma energica si riparte per il rientro a Bielmonte con la risalita tra sentieri boschivi e percorsi di media difficoltà. Arrivati al punto di partenza, aperitivo e cena sicuramente vi porteranno a riprogrammare una seconda esperienza su questo fantastico territorio.

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IL CAVALLO LIBERO

Foto credits: Archivio ATL Terre dell’Alto Piemonte Biella Novara Valsesia Vercelli

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IL CAVALLO LIBERO Seconda Tappa Si parte dal circolo ippico Asd Ranch La Fornace a Camburzano. Ci troviamo a pochi chilometri da Biella e rappresenta un buon inizio di itinerario contornato da sentieri boschivi e con pochissime pendenze. Il centro dispone di box pronti ad ospitare cavalli o conoscerli per il viaggio. La partenza mattutina vi porterà in un antico edificio nato nella seconda metà del ‘700 e successivamente sede dei monaci trappisti; parliamo della “Trappa di Sordevolo” un posto magico dall’atmosfera unica che vi lascerà senza dubbio affascinati dalla sua storia e dalla sua visita. L’edificio dispone di cinque piani con camere, ristorante e scuderie per i cavalli. Un posto ideale per immergersi nella storia e nella tradizione. Il rientro nella mattina successiva con colazione del territorio e arrivo ad una splendida cascina dagli arredamenti stile impero e con influenze franco-italiane, parliamo dell’Antica Cascina del Medico un’affascinante B&B che regalerà una cena con prodotti assolutamente tipici del territorio. Entrambe le tappe possono essere erogate nelle tre stagioni Estate, Autunno e

Primavera. Durata dei trekking circa 4 ore giornaliere, dislivello e percorribilità possono essere affrontate da cavalieri esperti o di almeno pregresse esperienze. L’enogastronomia, l’ospitalità, i punti di pernottamento e di ristoro oltre all’ospitalità cavalli per qualsiasi esigenza porta questi due punti tappa a rappresentare il massimo delle Ippovie per un escursionista equestre dove può trovare paesaggio, natura e scoperta del territorio con assoluta serenità e con un bagaglio enorme da riportare a casa sia a livello culturale che di esperienza. Perché non prenotate anche voi? La stagione è alle porte e Biella si appresta ad accogliere i trekkers per tutto il 2023..! Per costi ed organizzazione potete contattare Giada Ferrero “Al Maneggio” di Bielmonte (BI) Tel. 3925033701 - almaneggio.bielmonte@gmail.com oppure potete scrivere per preventivi e informazioni a: info@oasizegna.com Non resta che augurarvi Buon Trekking alla riscoperta di questo anfratto dell’Italia che racconta centinaia di anni di storia attraverso il territorio stesso.

Foto credits: Archivio ATL Terre dell’Alto Piemonte Biella Novara Valsesia Vercelli

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IL CAVALLO LIBERO

CRISTIAN E FURIA: IN DUE NELL’ AVVENTURA DI ALESSANDRA PIRRO È il primo di luglio. In Sardegna soffia il vento di ponente, che per fortuna non gira a maestrale, perché qui, di fronte alle Bocche di Bonifacio, quando tira forte da Nord Ovest non fa sibilare solo le scotte delle barche a vela, ma travolge ogni cosa con tutta la sua potenza che sa di terra e mare. La Sardegna, per chi non lo sapesse, è anche regione di cavalli, con una tradizione fortemente radicata. Stasera sono nel maneggio de Li Nibbari, a Santa Teresa di Gallura, per salutare gli amici Anna Teresa e Maurizio, rinomati allevatori e titolari da molti anni dell’attività, Giovannella e tutte le ragazze che si distinguono gareggiando nell’endurance in giro per l’Italia. Chiamare questo luogo “maneggio” lo ritengo assai riduttivo perché qui non si insegna solo ad andare a cavallo: è piuttosto un circolo nel quale si incontrano e si confrontano culture diverse e personaggi trasversali, provenienti da qualunque posto del mondo, il luogo dove ti siedi a tavola con il contadino e allevatore fiero conservatore dei segreti del suo mestiere e l’astrofisico alla ricerca perenne dei buchi neri e delle nuove galassie. Insieme si conversa, si mangia si canta, senza barriere, sovrastrutture, arricchendo ognuno la propria conoscenza con la condivisione, soddisfacendo la curiosità e ascoltando i racconti di altri modi di vivere, a volte anche anticonvenzionali. Stasera la cena è per un’iniziativa benefi-

ca e il contributo raccolto verrà destinato all’acquisto di un deambulatore sedia-mare che consentirà alle persone con disabilità temporanea o permanente, siano essi residenti o turisti, di camminare su terreni difficili come sabbia e ghiaia. Ci sono il sindaco con la giunta comunale e tanti liberi cittadini e “seguaci” del promotore dell’iniziativa Cristian Moroni, fondatore dell’A ssociazione di Volontariato “Cristian e Furia ODV”. Ma chi è... costui, anzi chi sono questi due che hanno viaggiato lentamente per quasi due anni disegnando il perimetro della nostra penisola fino ad arrivare fin qui attraversando il Tirreno? Lui, un ragazzo che a 5 anni ha iniziato con i pony al parco di Villa Borghese, nel cuore di Roma; lui che poi si è trasferito con la famiglia a Santu Lussurgiu, paese di origine, per iniziare con asini e cavalli anglo arabi sardi. Uno così si capisce già che è un predestinato... un eletto per diventare un eterno ragazzo, o meglio, un uomo-fanciullo con il cuore puro, l’eroe invincibile della saga fantasy dall’aspetto e la corporatura di un vichingo, con al collo la medaglietta con la croce di San Benedetto, lui, il protagonista che migliora il mondo con la sola forza disarmante della fratellanza e della carità nella fiction di prima serata; lei, invece è Furia, la sua cavalla “maremmana migliorata” di 18 anni, l’altra sua metà del cuore, la compagnia ideale per stare in

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IL CAVALLO LIBERO

armonia con sé stesso e con gli altri. Loro due insieme, così iconici da rappresentare la favola possibile e anacronistica in un tempo in cui i valori soccombono al pressapochismo, in cui i sentimenti sono una diminutio anzichè un dono innato. Tutto semplice? No, perché a noi si mostra, passatemi il termine, il prodotto finito. Questo loro cammino quasi salvifico, documentato quotidianamente da Cristian che monta da solo immagini e musica regalandoci panorami unici ed emozioni allo stato puro, assume un significato sí spirituale, ma anche meramente terreno. La tentazione di non fermarmi all’apparenza, all’immagine di personaggio/attore bello e misterioso che inevitabilmente finisce per appicicarti addosso la comunità della rete, mi ha spinta a farmi concedere una piccola intervista a cui si è volentieri sottoposto.

1) Cristian, comincio con una banalità, ma non posso non chiederti il perché di questa scelta. Ho chiuso con la vita precedente perchè mi stava stretta: avevo accumulato anni di insoddisfazione nel mio lavoro ed ero stanco della mia quotidianità. La routine mi stava uccidendo. Quindi mi sono messo a studiare come cambiare il mio futuro. Sono cresciuto a cavallo e questa cosa dovevo metterla a frutto. Perciò ho pianificato questo viaggio, che nella mia mente doveva essere molto più strutturato e sicuro. Ma poi, per mancanza di sostegno, ha mutato pelle e si è trasformato in un cammino solitario molto più spartano e avventuroso. L’aver dato un taglio netto col passato mi ha regalato l’opportunità di vivere una seconda vita: la mia nascita ora si data al 24 maggio del 2021... Quindi adesso posso dire che ho solo due anni!

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IL CAVALLO LIBERO 2) Come hanno reagito i tuoi parenti ed amici? Parenti, amici e conoscenti mi prendevano in giro deridendomi. Nessuno credeva in noi, ero da solo a credere in me stesso. Ma sapevo che avevo ragione. 3) Da quanto tu e Furia siete l’uno parte dell’altra? Io e Furia siamo insieme da 13 anni. 4) Come assecondate i vostri bisogni primari, cioè chi vi dá da dormire da mangiare, da bere quando viaggiate? Il mio pensiero primario è sempre per lei. Per sfamarla mi procaccio dei pascoli e chiedo il permesso di poterla lasciar libera di mangiare. Per sfamare me stesso mi porgo con cortesia a chi incontro: in un panificio chiedo pagnotte invendute, in frutteria prodotti rovinati, altrove scatolame prossimo alla scadenza. Mi sono reso conto di quanto speco alimentare esista nel nostro Paese. Poi spesso mi capita di venire invitato a cene organizzate. Per dormire non mi formalizzo: dormo ovunque perché ho

la mia tenda e posso montarla nei campi, nei casali, nei cortili. L’importante e che io e Furia siamo sempre vicini. Poi capita che molti maneggi ci ospitino, quindi, in quel caso, dormo nelle Club Houses. Se non c’è questa opportunità, dopo la camminata quotidiana, comincio a ragionare, o meglio, a “fiutare” un luogo sicuro per la notte, che sia recintato, antifuga, antifurto. E qui possono andar bene i giardini di case in rovina, gli spazi verdi delle scuole medie o elementari, le fabbriche in disuso, luoghi recintati in cui ci siano strutture perimetrali sicure e in muratura. Chiedo in giro se c’è presenza di pastori o allevatori e chiedo loro se mi danno un po’ di fieno. Per fare quello che faccio ho bisogno di dormire bene e dormo bene solo se Furia è al sicuro. Poi, quando mi sveglio, in estate amo cercare tubi dell’acqua, li appendo al ramo di un albero e con acqua fredda e saponetta di Marsiglia mi rigenero, per poi ricominciare il cammino. Abbiamo percorso 8mila chilometri con andatura

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sempre al passo, e il mio bene prioritario è per Furia, che non si stanchi, che non abbia mai nemmeno l’ombra di una fiaccatura, tanto che i ranch, i circoli ippici di tutta Italia si congratulano con noi. Ogni giorno, mi metto a testa bassa, ringrazio il Signore di avere la salute e, con il mio cellulare, organizzo le cene di beneficenza che tengo di luogo in luogo. Ma l’obiettivo giornaliero è sempre quello di portare Furia al sicuro con cibo e acqua. 5) Quanto coraggio ci vuole ad affrontare ogni sfida quotidiana avendo con sé un animale che necessita attenzione prima di te stesso? I pericoli ci sono sempre. Per affrontare un viaggio di due anni come il nostro ci vuole tanto coraggio, preparazione, spirito di adattamento e cento occhi! 6) Ti sei mai imbattuto in uomini o animali che vi abbiano messi in pericolo? Per evitare problemi con animali e persone, devi conoscere molto bene te stesso ed essere sicuro di te e delle tue capacità di

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valutazione nelle varie situazioni. 7) Qual è il tuo posto del cuore? Ancora non lo so, ma so che presto o tardi ci sarà un posto che “mi sceglierà”. Per ora continuerò a viaggiare con Furia. 8) Cosa vuoi insegnare a tutti noi? Il mio messaggio è destinato soprattutto ai giovani: seguite il vostro istinto! Se sentite dal profondo del vostro cuore che potete fare “quella cosa” e il solo pensarla vi rende felici, allora non esitate. Fatela senza ascoltare nessuno, ascoltate solo voi stessi, né amici, né parenti, né genitori: andate dritti al vostro obiettivo! 9) Come vedi il tuo futuro? Non guardo al futuro. Vivo giorno per giorno perché grazie al mio istinto e al mio cuore sono riuscito a conquistare uno stile di vita meraviglioso. Lui è Cristian e lei Furia, in due per dare luce e speranza, per mostrare agli increduli di cosa è capace la parte buona dell’anima. Foto di Cristian Moroni

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IL CAVALLO LIBERO

Il Cavallo e l’Arma dei Carabinieri

la battaglia di Grenoble

DI GIUSEPPE FRASCAROLI

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Il cavallo è fermamente collegato all’Arma dei Carabinieri sin dalle origini. Già con l’atto d’istituzione del Corpo dei Carabinieri Reali da parte del re di Sardegna Vittorio Emanuele I nel 1814, quando il sovrano si trovò ad affrontare l’opera di restaurazione della monarchia Sabauda in Piemonte, veniva stabilita la duplice esistenza di militari a piedi e militari a cavallo; questi ultimi deputati a rispondere a tutte le possibili esigenze d’impiego caratterizzate da celerità o da svolgersi in zone lontane dal luogo. Sino agli inizi degli anni Sessanta dello scorso secolo la differenza istituzionale tra carabinieri a piedi e carabinieri a cavallo era evidenziata anche come titolo; attualmente, solo i militari in servizio presso il 4° Reggimento a cavallo di Roma possono fregiarsi di tale titolo. Questo Reggimento carabinieri a cavallo, l’unico reparto interamente montato delle forze armate italiane, è stato istituito il 1° aprile 1963 nell’ambito di una riorganizzazione dell’Arma dei Carabinieri; ha la sua sede presso la caserma Salvo D’Acquisto a Roma, e fa parte delle unità mobili e specializzate dell’Arma, alle dipendenze della 1° Brigata mobile. Erede delle gloriose tradizioni ippiche dell’Arma dei Carabinieri, oggi il Reggimento è costituito da un Gruppo Squadroni, articolato su due Squadroni, un Centro Ippico, un Ufficio Comando, oltre che uno Squa-

drone Comando e Servizi e una Infermeria Quadrupedi. Il primo impiego bellico del cavallo da parte dell’Arma risale al 6 luglio 1815, anno in cui attraverso la “carica di Grenoble” (nella foto in un dipinto di Alberto Spagnoli), i Carabinieri Reali ebbero modo di dare inizio alle loro tradizioni di virtù militari servendo per la prima volta in guerra il nascente Stato Piemontese. A Grenoble lo squadrone a cavallo dei Carabinieri, al comando di Michele Taffini marchese di Acceglio (che vent’anni dopo sarebbe stato nominato Comandante Generale del Corpo dei Reali Carabinieri), coadiuvato dal sottotenente Giovanni Battista Cavassola, vi partecipò inquadrato nel Corpo di Spedizione piemontese guidato dal generale De Latour che, forte di 15.000 uomini, muoveva contro i reparti francesi a rioccupare la Savoia dopo il rientro in Francia di Napoleone dall’esilio all’isola d’Elba. (Si veda anche l’articolo del Direttore Tino Nicolosi ed. in carta stampata n° 12 del settembre 2022) Nella battaglia le truppe piemontesi dopo un primo contatto armato avevano costretto i francesi ad arrestare presso la piazzaforte di Grenoble dove si asserragliarono. Per risolvere lo stato d’impasse, il generale piemontese Alessandro Gifflenga ordinò la carica allo squadrone Carabinieri e ad uno dei Cavalleggeri che, lanciatisi impavidamente, risolsero prontamente la situazione.

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IL CAVALLO LIBERO Per tale coraggiosa e valorosa carica i Carabinieri si meritarono il personale interesse del generale De Latour che li citò «...per valore, intrepidezza, ordine e maestria...». Nell’opera raffigurante la “Carica di Grenoble” dipinta a olio su tela, Alberto Spagnoli, che si è firmato in basso a destra, rende con maestria la scena della battaglia. I Carabinieri a cavallo, dipinti con superficie pittorica levigata, con cromatismi amalgamati a costruire un inscindibile “continuum” morbido e sfumato nella loro semplificazione formale, sono disposti accuratamente in una rigorosa costruzione prospettica dello spazio. Con arguto virtuosismo, il pittore rende straordinariamente l’irruenza e lo slancio della cavalleria nell’assalto alla fortezza. L’opera è di grande levatura, dove il frastuono, la calca, l’impeto e l’unione cen-

tauresca uomo-animale, sono esaltati con l’uso di vibranti pennellate di luce e di energia; i colori dai toni scuri del primo piano vengono esaltati per contrasto dallo sfondo giallastro dei fuochi della battaglia e dalle polveri che si alzano verso il cielo in secondo piano, dove sono raffigurati i soldati francesi nella loro tragica e inutile resistenza. I fumi del combattimento restituiscono in qualche modo la scena “mirabile e sublime”, infondendo nello spettatore il senso di sgomento che si prova di fronte ai grandi eventi, specie nel momento della sua terribile rappresentazione, la battaglia, quando l’uomo avverte la sua limitatezza, la sua estrema fragilità, la sua finitezza, ma, come asseriva il grande filosofo Immanuel Kant: «al tempo stesso, proprio perché cosciente di questo, intuisce l’infinito e si rende conto che l’anima possiede una facoltà superiore alla misura dei sensi».

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Lo spettacolo del Cavallo Responsabilità

DI AVV. GIULIO MUCELI Nei casi in cui un cavallo (e in genere sono parecchi) presenzia ad un evento fa spettacolo. Per il pubblico che assiste, per i cavalieri, per i promotori e anche per lo stesso animale, cd. “Cavallo Atleta” assurto a tale rango dal 1 gennaio 2023, ai sensi del Decreto legislativo n 163/2022 entrato in vigore il 17 novembre 2022. Negli ultimi anni, corroborando una antica tradizione, è aumentato il numero di Enti, società, associazioni di ogni genere, comitati e privati cittadini che organizzano manifestazioni di vario genere con la partecipazione di equidi. Ci riferiamo alle manifestazioni popolari che si svolgono al di fuori degli impianti e dei percorsi ufficialmente autorizzati dagli Organi preposti quali Ministero, ASSI, FISE, FEI. Quali sono le regole da seguire quando si organizza una manifestazione con la partecipazione di equidi? I promotori dell’iniziativa devono individuare un Responsabile e farsi carico delle complesse procedure burocratiche e, soprattutto, avere contezza delle responsabilità cui vanno incontro, che sono economiche ma anche civili e penali. Le disposizioni per questi raduni sono previste da un’Ordinanza del Ministero

della salute del 21 luglio 2011 (che modifica e conferma la prima emanata nel 2009) prorogata, da ultimo, il 12 agosto 2022 per un ulteriore anno fino al 1 settembre 2023. Gli organizzatori devono redigere una relazione tecnica che preveda il rispetto dei requisiti tecnici e delle condizioni essenziali finalizzate alla tutela dell’incolumità pubblica e del benessere dei fantini e degli animali e presentarla alla Commissione provinciale di vigilanza (integrata da un veterinario della ASL) di cui al Regio Decreto n 635 del 1940 per il rilascio di un parere favorevole. È ammessa la partecipazione di qualunque cavallo e fantino? No. L’Ordinanza vieta l’utilizzo di cavalli di età inferiore ai 4 anni, la partecipazione di fantini che abbiano riportato condanne per maltrattamenti di animali, il trattamento degli equidi con sostanze dopanti e impone agli organizzatori l’adozione di un regolamento per verificare il rispetto dei divieti. Devono essere rispettate delle regole per garantire sicurezza e incolumità di fantini e equidi? Si! L’Ordinanza del Ministero della Salute sopra richiamata stabilisce che il traccia-

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IL CAVALLO LIBERO to del percorso deve garantire sicurezza e incolumità dei fantini, cavalieri, equidi e delle persone che assistono ed essere protetto con adeguate paratie, il fondo della pista deve essere idoneo ad attutire l’impatto degli zoccoli, impone la presenza di un medico veterinario di comprovata esperienza nel settore equino, la disponibilità di un’ambulanza veterinaria o di un mezzo di trasporto per animali, che i cavalli siano in buono stato di salute e siano identificati e certificati. Prima di proseguire dobbiamo evidenziare che il D. Lgs n 163/2022 – integrativo e correttivo del Capo sugli sport equestri del D. Lgs n 36/2021 e sul quale ci impegniamo a tornare in altra occasione - citato all’inizio, non solo definisce il Cavallo Atleta ma prevede che le Manifestazioni con gli equidi cessino di essere regolate con Ordinanze e sono normate con legge che affida la disciplina ad un emanando decreto governativo. Nelle more dell’adozione di tale decreto restano in vigore le disposizioni esaminate e previste dall’ordinanza del Ministero della salute che, peraltro, non pongono termine agli adempimenti. Le regole previse per le manifestazioni pubbliche Trattandosi di Manifestazione pubblica si applicano anche le prescrizioni per il governo e la gestione di tale tipo di eventi che il Ministero dell’Interno ha reso più rigorose - e ne ha emanato nuove - con la Circolare del 7 giugno 2017, anche detta Circolare Gabrielli, a seguito del tragico evento di Torino nel 2017, dove, durante la trasmissione in Piazza S. Carlo della finale di Champions League della Juventus, a seguito della calca è deceduta una ragaz-

za e ci sono stati centinaia di feriti. Al riguardo sono stati indicati i dispositivi e le misure strutturali, “c. d. condizioni di Safety” a salvaguardia dell’incolumità delle persone, beni, animali indispensabili e peculiari a seconda della fattispecie di evento ponendo l’accertamento e le responsabilità in capo al Comune, Vigili del fuoco, Polizia municipale, Prefettura, organizzatori. Il responsabile dell’evento deve preliminarmente predisporre un documento informativo (che corrisponde alla relazione prevista nell’Ordinanza esaminata) che consenta di inquadrare la tipologia di evento, con indicazione del programma, degli spazi richiesti, data, orari e, fra gli altri, dell’organizzatore e del responsabile. Questo sarà poi comunicato, di solito almeno 15 giorni prima, agli Uffici competenti (Comune, Questure, Prefettura fra tutti). L’art. 18 del R.D. 6 giugno 1931, n. 773 Testo unico delle leggi di Pubblica sicurezza e successive modifiche, stabilisce che i promotori di una manifestazione soggetta ad autorizzazioni, segnalazioni certificate o comunicazioni al SUAP (Sportello Unico Attività Produttive e obbligatorie per trattenimenti e spettacoli, lotterie, fuochi, gare sportive, ecc.) devono darne avviso almeno tre giorni prima, al Questore. Questo, per ragioni di ordine pubblico, moralità e sanità pubblica, può impartire prescrizioni sui modi, tempi e itinerari di svolgimento della manifestazione. A seguito di sopralluogo delle autorità competenti e tenendo conto di eventuali suggerimenti o imposizioni viene predi-

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IL CAVALLO LIBERO sposto il piano di sicurezza ed evacuazione che tenga conto delle aree di svolgimento dell’evento, dell’affollamento possibile, di un adeguato numero di operatori, in rapporto all’entità dell’evento, senza il quale la manifestazione non potrà avere luogo. Il piano di sicurezza è coordinato dalle Forze di Polizia con il concorso della Polizia Locale, necessariamente integrate in quanto requisiti imprescindibili di sicurezza. Il soggetto organizzatore della manifestazione, inoltre, dovrà provvedere a sottoscrivere idonea polizza assicurativa R.C. per danni a persone e cose per l’intera durata della manifestazione e deve comprendere anche eventuali infortuni del personale volontario che collabora allo svolgimento della manifestazione stessa, sia nell’allestimento e smantellamento degli impianti o strutture, sia per tenersi indenni dai danni arrecati ai partecipanti. La responsabilità in caso di verificazione di un danno Fatte queste necessarie premesse, occorre comunque considerare l’ipotesi in cui dovesse verificarsi un incidente e conseguenti danni. In tal caso dovrà individuarsi un collegamento tra la condotta umana e l’evento dannoso. In varie ipotesi si può essere considerati responsabili anche di una condotta omissiva, ovvero un “non fare”, in particolare quando sussista l’“obbligo giuridico di impedire l’evento”, vale a dire una posizione di garanzia del soggetto. La fonte dell’obbligo di impedire un even-

to non deve essere necessariamente normativa o pattizia, ma può anche derivare da una specifica situazione che esiga una determinata attività a tutela di un diritto altrui “o ancora da situazioni pratiche in presenza delle quali, in nome dei principi di solidarietà sociale, insorgono a carico dei soggetti che vi sono coinvolti doveri e regole di azione, la cui inosservanza può avere conseguenze di responsabilità civile”. Ne consegue, per esempio, che il Comune dovrà rispondere dei danni derivanti dal crollo di una gradinata allestita per uno spettacolo qualora risulti che non abbia proceduto alle necessarie verifiche e non abbia predisposto le suddette misure precauzionali. La responsabilità dell’Amministrazione comunale si intreccia con quella degli organizzatori della manifestazione, essendo entrambi titolari di una posizione giuridica di impedire l’evento, pur alla luce di differenti titoli. La fonte della posizione giuridica del Comune deve rinvenirsi nell’attribuzione di funzioni di pubblica sicurezza anche nell’ambito di manifestazioni fieristiche o di intrattenimento in ambito locale secondo la normativa menzionata. Il fatto che l’organizzazione sia in capo ad un’associazione o ad un ente diverso, non esonera l’Ente pubblico, preposto alla sicurezza, dal verificare, anche tramite la richiesta di informazioni e dettagli, che quanto predisposto sia adeguato all’evento. Non solo, l’obbligo di vigilanza e controllo include anche la prefigurazione di comportamenti anomali anche di animali e pertanto anche la verifica che quanto

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predisposto dall’organizzatore sia adeguato a scongiurare infausti accadimenti. Questo è riconducibile al principio di solidarietà sociale di cui all’art. 2 Cost. a fronte dell’impegno assunto di organizzare la manifestazione, da cui deriva l’obbligo di predisporre la presenza di strutture e luoghi adeguati e di controllare che quanto predisposto non arrechi danni alla salute altrui. Il caso Durante una festa paesana, con presenza di cavalli e carrozze, il conducente di una di esse si è trovato a far fronte all’imbizzarrimento dei suoi cavalli a causa dell’avvicinamento maldestro di taluni passanti, ponendo in essere una repentina manovra di

emergenza al fine di evitarne la collisione. Nonostante la manovra, i cavalli hanno iniziato a scivolare anche per la presenza di pavimentazione scivolosa e leggermente in discesa, il timone della carrozza si è rotto ed il mezzo è divenuto ingovernabile ed i cavalli hanno iniziato a correre travolgendo i passanti. I soggetti travolti hanno agito in giudizio per ottenere il risarcimento dei danni. Senza analizzarne tutte le fasi, nel processo è emerso come l’associazione organizzatrice dell’evento abbia omesso di predisporre determinanti cautele in caso di verificazione del sinistro, tra cui l’apposizione di transenne, la richiesta al Comune della chiusura del traffico e della presenza di forze per il controllo e la

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IL CAVALLO LIBERO sicurezza, avendo poi previsto solamente la presenza di volontari, preposti all’assistenza equestre e non alla sicurezza delle persone. La società organizzatrice dell’evento, infatti, si è assunta l’onere di garantire la sicurezza e l’incolumità degli spettatori e di predisporre gli adeguati presidi e misure di sicurezza. Non solo, è stata considerato responsabile anche il conducente della carrozza investitrice per mancata apposizione dei paraocchi sui cavalli, spaventati dai numerosi avventori presenti in loco, considerandolo presidio necessario per limitare la loro visuale periferica. In aggiunta, il conducente, accertato come esperto del settore, non vedendo la presenza di transenne o di personale in numero adeguato ben avrebbe potuto munire la carrozza del cordone di sicurezza,

elemento non obbligatorio, ma, l’assenza di generali misure di prudenza, avrebbe suggerito l’adozione di un accorgimento, che presumibilmente avrebbe trattenuto i cavalli ed evitato la fuga di volata dalla carrozza. In conclusione, il Giudice ha ritenuto sussistente una responsabilità congiunta sia dell’organizzatore che del Comune, ma anche del soggetto partecipante quali titolari di una posizione giuridica di impedire l’evento in specie verificatosi. Questo evidenzia l’importanza della sicurezza nell’organizzazione degli eventi. Insomma, condividere con gli altri la passione dei cavalli e la gioiosità che sprigiona il nostro mondo comporta dispendio di energie, responsabilità, diffidenze e complessità burocratiche perfino perplessità e avversione ma, tutelando l’incolumità di tutti, ne vale la pena. A menzus biere!

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L’EMPATIA FATTA CANE Quando un animale diventa il nostro specchio DI MADDALENA SALVADEO Vi è mai capitato di rientrare a casa nervosi dal lavoro e notare comportamenti “strani” nel vostro cane? Bene, non si tratta di una casualità. Da sempre conosciamo la capacità dei nostri cani di rispondere in maniera differente al tono di voce, ma uno studio della University of Lincoln pubblicato sulla rivista “Biology Letters” va oltre. Lo studio è stato condotto su 17 cani domestici a cui sono stati sottoposti volti e suoni (umani e canini) rappresentanti diversi stati emotivi. I ricercatori hanno verificato che i cani prestano molta più attenzione quando l’immagine e il suono riguardano lo stesso stato emotivo, giungendo alla conclusione che i nostri amici domestici sono in grado di formare una rappresentazione mentale astratta dello stato emotivo altrui. Questa rappresentazione è possibile grazie ai potenti strumenti dei nostri cani, che utilizzano più di uno dei loro sviluppatissimi sensi per capire il nostro stato emotivo e rispondere di conseguenza. Questo esperimento è stato solo il primo e ha aperto la strada a numerosi altri studi inerenti alle emozioni e all’empatia canina. Tutti gli studiosi però concordano nell’affermare che, non solo i cani provano loro stessi emozioni complesse, ma possiedono anche una profonda empatia che li rende particolarmente sensibili nei confronti delle emozioni altrui. I ricercatori sono convinti che la base di comunicazio-

ne emotiva tra i proprietari e i loro cani viaggi attraverso alcuni canali specifici, di cui gli ormoni sono i principali. In particolare avrebbero un ruolo fondamentale gli ormoni dello stress e l’ossitocina, detta anche “ormone dell’amore”. Facciamo un passo indietro, cosa sono le emozioni? Il dizionario Treccani definisce un’emozione come un “Processo interiore suscitato da un evento-stimolo rilevante per gli interessi dell’individuo. La presenza di un’emozione si accompagna a esperienze soggettive (sentimenti), cambiamenti fisiologici (risposte periferiche regolate dal sistema nervoso autonomo, reazioni ormonali ed elettrocorticali), comportamenti ‘espressivi’ (postura e movimenti del corpo, emissioni vocali).” Già da questa definizione possiamo capire quanto entrino in gioco numerosi fattori nella formazione e percezione di un’emozione. Senza entrare nello specifico possiamo però affermare che, in un animale come il cane e il lupo, le emozioni siano state inizialmente finalizzate alla sopravvivenza. In natura quasi mai i combattimenti risolvono una situazione, anzi: solo se messi alle strette gli animali ingaggiano battaglia con il prossimo. La prima strategia messa in atto (e quella che normalmente porta più vantaggi) è sempre la fuga.

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IL CAVALLO LIBERO Se un evento fa paura o è percepito come pericoloso l’animale mette in atto un piano di fuga o di evitamento atto a prevenire i conflitti e sfuggire così ad eventuali complicazioni come appunto uno scontro (che comporta un grandissimo dispendio di energie preziose per la sopravvivenza), in cui molto spesso si riportano ferite difficili da sanare o addirittura mortali. Al contrario, se una situazione viene percepita come tranquilla, pacifica e di conseguenza serena, l’animale sarà più portato alla quiete e al rilassamento. Queste prime istintive emozioni sono alla base della nostra famosa empatia canina. I primi cani (o meglio lupi addomesticati) vivevano di commensalismo con i gruppi di uomini cacciatori e probabilmente l’osservazione di questi strani animali a due zampe che dividevano con loro i risultati e le fatiche della caccia li ha portati a percepire la situazione complessiva come “non pericolosa”. Più tempo passano insieme e più i lupi cominciano a interpretare e capire i segnali inviati dagli uomini finché, con il fluire del tempo e delle generazioni, questi primi cani si sono trovati a vivere

serenamente all’interno dei villaggi degli uomini. Questo vivere a stretto contatto ha reso necessario lo sviluppo di altri strumenti prima di interpretazione e poi di comunicazione. Nel corso di migliaia di anni di convivenza e con l’ingresso dei cani all’interno delle mura della nostra abitazione, non ci siamo resi conto del tipo di evoluzione che era in atto nei nostri amici: non tanto fisica, quanto emotiva. Se seguiamo ciò che ci dicono gli studi, possiamo notare quanto la capacità dei nostri amici di leggerci, percepirci e anticiparci si sia fatta via via più sofisticata. In questo “gioco di sguardi” i nostri cani hanno messo in campo ogni strumento a loro disposizione: dal tatto (chi opera in Pet Therapy conosce benissimo il potere di una carezza), all’olfatto come recettore di ormoni, per finire alla sfera mentale. Sì, perché lo sforzo immaginativo che compiono i nostri cani per elaborare tutte le informazioni che arrivano dagli altri sensi e attivare i loro neuroni specchio di conseguenza non conosce altri esempi in natura ad oggi.

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Tutti gli studi sono anche concordi nell’affermare che questa evoluzione emotiva si “attiva” con il tempo e le attenzioni dedicate alla compagnia reciproca. Più tempo si passa con il proprio cane e più esperienze si vivono con esso, più la sua emotività si affina nei nostri confronti. Cani adulti o anziani sanno benissimo cos’è successo nella nostra giornata non appena varchiamo la soglia di casa. E rispondono di conseguenza. Qui i famosi comportamenti “strani” di cui si faceva riferimento all’inizio. Ora sappiamo che non sono “strani”, ma che siamo noi stessi riflessi. Riguardo alla vicinanza, non è un caso che molti studi abbiano ottenuto i risultati più chiari durante la pandemia di Covid appena passata. Lo strettissimo contatto a cui sono stati obbligati cani e proprietari ha reso davvero lampante la capacità dei nostri amici di sapere come ci sentiamo, a volte anche prima di quanto siamo in grado di realizzare noi stessi. Il mondo delle emozioni è complesso sia

per noi umani che per gli animali con cui condividiamo il pianeta. In questa sede ho ridotto all’osso e semplificato il più possibile ciò che si sarebbe potuto raccontare, ma penso che chi tra i lettori convive con uno o più cani si sia accorto, anche incosciamente, di tutto ciò che ha attirato l’attenzione degli studiosi negli ultimi anni. Il rapporto che ci lega all’animale Cane ha radici antiche, risale all’alba dei tempi umani su questo pianeta. Possiamo e dobbiamo usare la scienza per spiegarne i meccanismi e risalire alle origini, ma sarà sempre il cuore a battere più forte di fronte allo sguardo dolce e penetrante del nostro cane: in questa bolla si racchiudono emozioni e storie antiche, corse nei boschi all’inseguimento di una preda e ombre alla luce di un falò. Guardando negli occhi il vostro cane vi sembrerà di sentire ululati lontani e quel senso di libertà che la società di oggi ci impedisce di provare di nuovo. Fermatevi a guardarli, quegli occhi, e tornete selvaggi per qualche secondo.

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IL TRASPORTO DEL CAVALLO DI AVV. GIULIO MUCELI Il cavallo comincia la convivenza con l’uomo come fattore di produzione, mezzo di trasporto, anche trainante, fino ad assurgere, nella sua evoluzione, a bene giuridico trasportato. Capita, sovente, che il cavallo venga utilizzato per manifestazioni ludiche, religiose, sportive o anche solo per passeggiate e debba essere, dunque, spostato per il tramite di appositi bus o van. Per comprendere al meglio la disciplina, occorre definire il trasporto: trattasi dell’attività di trasferimento di un bene da un luogo ad un altro tramite mezzi a ciò destinati. Il trasporto può essere in conto proprio o per conto di terzi. Che differenza c’è? Il trasporto di cose in conto proprio è il trasporto eseguito da persone fisiche ovvero da persone giuridiche, enti privati o pubblici (qualunque sia la loro natura) per esigenze personali. Per trasporto per conto di terzi si intende l’attività imprenditoriale per la prestazione di servizi di trasporto verso un determinato corrispettivo e appartiene alla categoria dei contratti tipici, cioè espressamente disciplinati dalla legge, in particolare dal codice civile. Focus Il cavallo è considerato dall’ordinamento giuridico quale bene mobile, astrattamente assimilabile ai beni mobili registrati

quanto, almeno, all’identificazione che viene certificata da specifica documentazione che contiene i dati relativi a chi è riconosciuto proprietario. A quale documentazione ci riferiamo? I cavalli sono iscritti all’Anagrafe equidi che ha lo scopo di rilevare il numero degli equidi presenti stabilmente sul territorio nazionale e conoscere dove sono, da dove provengono e a chi appartengono. La distinzione tra trasporto in conto proprio e trasporto per conto di terzi dev’essere fatta risalire alla legge 298 del 1974. Il trasporto in conto proprio Il trasporto in conto proprio è soggetto a una disciplina differente a seconda che il peso del mezzo a pieno carico superi o meno le 6 tonnellate. In particolare la normativa prevede che il trasporto eseguito per esigenze proprie in caso di utilizzo di veicolo di massa complessiva a pieno carico superiore a 6.000 Kg è subordinato al rilascio di un’apposita licenza. E’ sufficiente la licenza? No! La legge n. 298 del 1974 prevede, inoltre, che sia necessario: a) il trasporto avvenga con mezzi di proprietà o in usufrutto delle persone fisiche o giuridiche, enti privati o pubblici, che lo esercitano; b) il trasporto non costituisca attività economicamente prevalente e rappresenti solo un’attività complementare o accessoria;

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c) gli animali trasportati appartengano alle stesse persone, o siano nella disponibilità delle stesse in virtù di un contratto di comodato, fida o mezza fida o qualsiasi altro contratto da cui discenda la disponibilità pro tempore dell’animale. Più semplicemente, potrò sostenere di effettuare il trasporto del mio cavallo e per mio conto allorquando il mezzo utilizzato sarà di mia proprietà, il trasporto non sia la mia attività principale e, soprattutto, il cavallo appartenga alla stessa persona che esegue il trasporto.

Focus: le licenze L’art 32 della L. 298/74 prevede come l’esercizio dell’autotrasporto in conto proprio è subordinato ad apposita licenza rilasciata dall’Ufficio provinciale della motorizzazione civile e dei trasporti in concessione. La licenza è accordata per ciascun veicolo trattore e vale per i rimorchi e semirimorchi da essi trainati che siano nella disponibilità della stessa impresa avente in disponibilità il veicolo a motore. E qualora si utilizzi un mezzo destinato al trasporto cavalli inferiore alle 7 tonnellate di massa a pieno carico? In questo caso, per il trasporto in conto proprio, non è necessaria alcuna licenza. È sempre necessario che l’animale sia di proprietà o nella disponibilità del conducente o di una persona presente a bordo e che il trasporto sia destinato a soddisfare le sue esigenze. Focus: soddisfacimento esigenze proprie in caso di affidatario o comodatario Se il cavallo è stato affidato alla cura di un soggetto che, con un mezzo nella propria disponibilità, ne effettua il trasporto da un luogo ad un altro, il trasporto può ritenersi in conto proprio solo qualora sia destinato a soddisfare in modo esclusivo un bisogno o un interesse dell’affidatario o del comodatario che ha la disponibilità del mezzo

e non anche per un’esigenza o interesse del proprietario dell’animale o di un altro soggetto presente nel luogo di destinazione. Infatti se il trasporto è effettuato dal comodatario ma il cavallo è utilizzato dal proprietario o da un’altra persona, appare legittimo ipotizzare, in realtà, che il trasporto effettuato in conto proprio dal comodatario possa mascherare un trasporto in conto terzi realizzato con l’accordo del proprietario del cavallo trasportato allo scopo di eludere le norme in materia, più restrittive rispetto a quelle del trasporto in conto proprio. Il trasporto per conto di terzi. Il trasporto di cavalli realizzato da un trasportatore che non è proprietario o comunque che non dispone dell’animale, configura, in linea di principio, un trasporto per conto terzi, sottoposto alla disciplina contenuta nella legge n. 298 del 1974, nei regolamenti comunitari nonché alle regole specifiche a tutela degli animali di cui al Reg. UE 1/2005. Se trasporto un cavallo di cui dispongo in virtù di un contratto di fida si applica la disciplina del contratto in conto proprio o per conto terzi? Si applica la disciplina del contratto in conto proprio a condizione che il contratto da cui derivi la disponibilità pro tempore dell’animale abbia forma scritta e data certa. Come possiamo fare in modo che il contratto abbia data certa? Registrandolo, oppure con l’invio attraverso una pec in cui il gestore certifica la data di spedizione. In questo modo ci sarà un atto che attesta l’effettiva disponibilità dell’equide da parte del soggetto che lo trasporta e non, invece, un documento che esauri-

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sca la sua finalità esclusivamente ai fini del mero e solo trasporto quale giustificativo da esibire in caso di eventuali controlli stradali. Posso eseguire un trasporto di cortesia per un amico? Si. Se un soggetto privato senza finalità di lucro trasporta con un rimorchio debitamente omologato per trasporto animali agganciato ad un proprio autoveicolo un animale di proprietà di un amico o di un familiare si resta fuori dal campo di applicazione della normativa in materia di autotrasporto. E’ quindi necessaria la presenza del proprietario dell’animale e che il trasporto avvenga a titolo gratuito. Le ASD possono eseguire trasporti di cavalli? Le associazioni sportive possono eseguire il trasporto dei cavalli a condizione che vengano rispettate determinate condizioni: a. il veicolo con il quale è effettuato il trasporto (immatricolato per conto proprio o in uso proprio) deve essere di proprietà della Società o dell’A ssociazione o in usufrutto risultante dalla carta di circolazione; b. la conduzione del mezzo dev’essere affidata ad un socio o a un dipendente dell’associazione: in occasione di un eventuale controllo deve poterlo dimostrare attraverso la tessera associativa unitamente alla copia del verbale di assemblea della medesima associazione dalla quale risulti tale mansione o se si tratta di un dipendente dalla copia della documentazione di lavoro; c. il cavallo trasportato deve essere di proprietà dell’associazione non lucrativa

ovvero appartenere ad un socio/tesserato a condizione, in questa ultima ipotesi, che lo abbia conferito nella disponibilità effettiva dell’A ssociazione e il cavallo si trovi custodito presso un’idonea struttura dell’A ssociazione; d. il luogo di partenza o di destinazione del trasporto dev’essere il luogo dell’A ssociazione o Società sportiva non lucrativa – fatta eccezione per il trasporto in conto proprio, l’animale per essere condotto a manifestazioni o competizioni, l’equide sia prelevato presso luogo di verso o presso la residenza o altro luogo nella disponibilità del proprietario dell’animale stesso. Il caso Nel corso di un controllo eseguito da parte della polizia stradale veniva fermato un conducente che stava trasportando 2 cavalli destinati ad un maneggio. A seguito della richiesta di esibizione dei documenti, lo stesso consegnava due passaporti a suo dire appartenenti ai cavalli trasportati, la dichiarazione di provenienza e di destinazione degli equidi. Tuttavia, a seguito di una verifica, gli agenti appuravano che i passaporti esibiti erano relativi ad altri due cavalli di proprietà del conducente, e non a quelli trasportati. Il trasportatore aveva sostituito i passaporti in modo da far risultare, in caso di controlli, che stava effettuando un trasporto per conto proprio, mentre si trattava di un trasporto per conto di terzi. Ne conseguiva l’irrogazione di pesanti sanzioni oltre al fermo amministrativo del mezzo. La normativa è specifica e dettagliata, è necessario conoscerla compiutamente al fine di evitare spiacevoli sorprese. A mezus biere!

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IL MALTRATTAMENTO DEI CAVALLI L’evoluzione normativa: Il cavallo da semplice “oggetto” ad “essere vivente meritevole di tutela” DI AVV. GIULIO MUCELI “Si può conoscere il cuore di un uomo già dal modo in cui tratta gli animali”, scriveva Kant nel 1778. Niente di più vero, ma solo un pensiero, anche se di uno dei più grandi filosofi. Ci sono voluti altri 200 anni perché nel 1978, nella sede dell’UNESCO venisse sottoscritta la Dichiarazione universale dei diritti dell’animale che, all’articolo 3, recita: “Nessun animale dovrà essere sottoposto a maltrattamenti e ad atti crudeli. Se la soppressione di un animale è necessaria, deve essere istantanea, senza dolore, né angoscia”. Un codice etico, certo, niente di vincolante perché sottoscritto dalla L.I.D.A. ed altre associazioni ambientaliste, ma un documento che indica, sul piano giuridico un cammino verso il riconoscimento di diritti dell’animale inteso come essere senziente, portatore di interessi propri. L’inizio di un nuovo percorso anche per il cavallo. Purtroppo, però, ancora oggi, nei Paesi che si dicono civilizzati, milioni di animali, compreso il nostro amico, vengono quotidianamente maltrattati dagli esseri umani.

plinava esclusivamente il reato di abbandono di animali punendo colui il quale sottoponeva gli animali a trattamenti crudeli, ad eccessive fatiche o torture, ovvero li adoperava per lavoro anche se non idonei per malattia o età. Il codice del periodo fascista tutelava l’animale come mero strumento per l’uomo, un bene patrimoniale principalmente finalizzato alla produzione. Si trattava di un reato contravvenzionale punito con l’ammenda. [Ai sensi dell’art 39 c.p. i reati si di-

stinguono in delitti e contravvenzioni: è un criterio distintivo formale in base al quale i delitti vengono puniti con reclusione e multa e le contravvenzioni con arresto e ammenda.]

Segno evidente che il legislatore del tempo considerava punibili condotte palesemente dannose nei confronti degli animali con una debole soglia di tutela. Solo nel 2004, fortunatamente, sebbene in ritardo, con la legge n.189, viene inserito nel codice penale un insieme di norme volte a tutelare il sentimento umano di pietà nei confronti degli animali: l’animale rileva esclusivamente come essere vivente dotato di una propria sensibilità psico-fisica.

Tra esse, un’indubbia rilevanza, dev’esseIn Italia che sanzioni sono previste nei re attribuita all’art. 544 ter c.p., rubricata “Maltrattamento di animali” che prevede: confronti di chi maltratta i cavalli? In origine il nostro codice penale disci- “Chiunque, per crudeltà o senza necessità,

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IL CAVALLO LIBERO di una malattia che determini il protrarsi e il significativo aggravamento della patologia quale fonte di sofferenze e di un’apprezzabile compromissione della integrità fisica; b- condotte di sevizie, comprensive di tutte le forme di crudeltà verso i cavalli, offensive del sentimento di pietà e compassione per gli stessi, caratterizzate da fatiche o lavori insopportabili; c- condotte consistenti nella sottoposizione dell’equide ad attività insopportabili per le sue caratteristiche etologiche. Non solo. Si considerano maltrattamenti dei cavalli, come abbiamo già detto in un precedente articolo, anche la somministrazione di sostanze stupefacenti o vietate e la sottoposizione a trattamenti che procurano un danno alla salute.

cagiona una lesione ad un animale ovvero lo sottopone a sevizie o a comportamenti o a fatiche o a lavori insopportabili per le sue caratteristiche etologiche è punito con la reclusione da tre a diciotto mesi o con la multa da 5.000 a 30.000 euro. La stessa pena si applica a chiunque somministra agli animali sostanze stupefacenti o vietate ovvero li sottopone a trattamenti che procurano un danno alla salute degli stessi. La pena è aumentata della metà se dai fatti di cui al primo comma deriva la morte dell’animale.” Anche a chi ha poca dimestichezza con il diritto, non potrà sfuggire che il contegno incriminato, questa volta, è qualificato come delitto: il legislatore più recente, dunque, dimostra di voler innalzare la tutela degli animali rispetto ai comportamenti lesivi. Oggi, dunque, il maltrattamento di animali è collocato all’art. 544 ter del codice penale ed è un delitto, punito con la reclusione da tre diciotto mesi o con la multa da € 5.000 a 30.000 COSA S’INTENDE PER MALTRATTAMENTO DI CAVALLI? L’art. 544-ter è una norma a più fattispecie: la pluralità delle condotte tipizzate si presentano come modalità diverse di concretizzazione dell’offesa al bene giuridico. La condotta di maltrattamenti può consistere in: a- atti che cagionano una “lesione”, cioè un’apprezzabile diminuzione della originaria integrità del cavallo, con crudeltà e in assenza di necessità. Configura la lesione integrante il delitto di maltrattamento di animali anche l’omessa cura

E se il cavallo dovesse morire a seguito dei maltrattamenti? È previsto un aumento di pena! La doma violenta è un reato? Si! La doma e l’addestramento dell’equide devono avvenire nel rispetto delle esigenze fisiologiche ed etologiche dell’animale. La doma violenta è una condotta di maltrattamento punita con la reclusione da tre a diciotto mesi o con la multa da 5.000 a 30.000 euro. Picchiare violentemente il cavallo con un bastone per fargli acquisire un’andatura più regolare è reato? Si! Tenere il cavallo in un box ristretto e sporco è reato? Si. La giurisprudenza ha qualificato questa condotta come abbandono di animali, prevista e punita dall’art. 727 c.p. Integrano un reato non solo le sevizie, le torture o le crudeltà caratterizzate da dolo che destano ripugnanza per la loro aperta crudeltà (punite dall’art. 544 ter c.p.), ma

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anche quei comportamenti colposi di abbandono e incuria che offendono la sensibilità psico-fisica dei cavalli quali autonomi essere viventi, capaci di reagire agli stimoli del dolore come alle attenzioni amorevoli dell’uomo. È vietato stallare i cavalli in box angusti, privi di aperture, a stretto contatto con le proprie deiezioni perché si tratta di in condizioni incompatibili con la loro natura e produttive di gravi sofferenze: è notorio, infatti, che i cavalli necessitino di aria, luce, acqua, movimento all’aperto e di potersi muovere anche nel luogo di custodia. Se si adotta questa condotta che pena è prevista? L’arresto fino a un anno o l’ammenda da 1.000 a 10.000 euro. Il caso Il proprietario di un cavallo, custodiva l’animale in un vano seminterrato angusto, alto meno di due metri e con il pavimento ricoperto da strato di escrementi costringendolo a stare con la testa e il collo continuamente abbassati, limitando la sua possibilità di sdraiarsi e di movimentazione fisica. La stalla era di ridotte dimensioni, rese ancora più esigue (quanto all’altezza) dall’imponente strato di letame presente sul fondo. A seguito della contestazione, nel corso del processo il proprietario dell’equide si difendeva asserendo che il cavallo avesse il nutrimento necessario. Cos’ha deciso il giudice? Non ha ritenuto sufficiente il fatto che l’animale avesse il cibo e l’acqua necessaria e ha precisato che è vietata la custodia di animali in luoghi angusti e non adatti alle loro caratteristiche. Il proprietario dell’equide, quindi, è stato condannato per avergli causato gravi sofferenze consistenti nell’impossibilità di movimento, come pure per essere impedito di sdraiarsi e riposare.

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IL CAVALLO LIBERO Tenere un cavallo allo stato brado è reato? Legge secondo natura o condizioni incompatibili con il benessere animale? È noto come i cavalli riescano a raggiungere un maggior benessere quanto più il loro habitat si avvicini a quello naturale. Deve evidenziarsi, tuttavia, come l’allevamento degli equidi in libertà può determinare l’integrazione di un reato. Quando? Nell’ipotesi in cui ai cavalli non venga assicurata alcuna cura e assistenza tanto da cadere in stato di forte denutrizione e disidratazione. Il caso Al proprietario di numerosi cavalli veniva contestato il reato di abbandono di animali per aver mantenuto i propri animali allo stato brado producendo loro gravi sofferenze. In particolare, gli animali venivano rinvenuti casualmente dai guardiacaccia mentre pascolavano allo stato brado e si presentavano tutti malnutriti ed assetati ed uno, proprio per aver cercato di bere, era in difficoltà perché finito in una pozza fangosa dalla quale non riusciva ad uscire. Durante il processo il proprietario si difendeva evidenziando che nella sua zona è costume tenere i cavalli in condizioni naturali, allo stato brado, integrando, in vari modi naturali, la loro alimentazione specie nei periodi più rigidi.

Cos’ha deciso il giudice? Ha evidenziato che gli animali presentavano segni evidenti di magrezza e, soprattutto, erano afflitti chiaramente da una carenza di acqua, tanto che erano costretti ad abbeverarsi nell’unica pozza disponibile, praticamente invasa dal fango e, di fatto, ridotta ad una trappola pericolosa nella quale l’animale, che vi si era avventurato per necessità, non essendovi alternative, era rimasto intrappolato. Il proprietario, quindi, veniva condannato per aver procurato gravi sofferenze ai cavalli e il giudice ha rilevato che - per quanto fosse peculiare il metodo di allevamento - certamente esso non prevedeva un totale abbandono degli animali al loro destino. Insomma, l’imputato è stato condannato per aver tenuto gli animali in condizioni tali da determinare loro gravi sofferenze e gli animali sono stati confiscati e affidati ad associazioni competenti che potessero occuparsi del loro benessere. L’auspicio è che l’evoluzione normativa, non solo con l’inasprimento delle sanzioni ma anche con forme educative e nuove sensibilità, determini la cessazione di condotte intollerabili, perché, come diceva Gandhi “la grandezza di una nazione e il suo progresso morale si possono giudicare dal modo in cui tratta gli animali”. A menzus biere!

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IPPOTERAPIA

ED EQUITAZIONE RICREATIVA PER DISABILI DI TINO NICOLOSI “Gli occhi sono lo specchio dell’anima” scrive Cecilia Ahern, l’irlandese che a soli 20 anni firmò un bestseller tradotto in 50 paesi del mondo. Questa frase ogni giorno viene inconsciamente applicata nella vita quotidiana di tantissime famiglie di tutto il mondo, quando attraverso quello sguardo passionale, perso ed a volte sofferente, una madre guarda il proprio figlio con le sue fragilità e difficoltà. Ci interroghiamo continuamente sull’energia che un essere umano trasmette al mondo che lo circonda e queste vibrazioni non sono riservate esclusivamente a persone comuni, ma prevalentemente vi sono persone che attraverso gli stessi occhi con cui vediamo il mondo vivono la realtà delle cose con una sensibilità superiore a noi stessi. Parliamo del mondo della Disabilità. Attraverso quegli occhi vi si trova il coraggio, la forza e la determinazione di gridare al mondo “io esisto e ho la capacità di insegnarVi il vero valore della vita” indipendentemente dai limiti fisici o mentali. Negli anni il mondo della disabilità è sempre stato sostenuto sia dalle istituzioni che dalle società internazionali, ma quello che vogliamo raccontare è una storia che possa sempre più sensibilizzare le persone ad avere una visione più amplia delle normali metodologie con cui si affronta il tema disabilità. Parliamo dell’equitazione ricreativa per

disabili. Tantissime sono le problematiche del mondo della disabilità ma altrettanto efficaci sono gli strumenti con cui possiamo alleviare queste persone dalla normale routine giornaliera. È ormai constatato che il cavallo semplicemente con la sua presenza dona una sensazione di benessere psico-fisico. Negli anni sono state messe a punto delle tecniche e dei giochi che portano beneficio ai diversamente abili, questo perché non vi deve essere solo una conoscenza del cavallo in se ma soprattutto una conoscenza delle diverse disabilità e delle diverse reazioni ed emozioni che lo stesso avvicinamento può procurare. Proprio per questo vi è una distinzione fondamentale da sottolineare e cioè la distinzione tra Ippoterapia ed Equitazione Ricreativa per Disabili. Nella prima, come suggerito dalla parola stessa, vi troviamo delle metodologie ed uno staff di professionisti medici che attraverso le sedute in campo applicano e seguono una “Terapia” attraverso il cavallo; nella seconda, come suggerito dalla parola stessa “ricreativa”, troviamo delle metodologie ed uno staff di soli istruttori che hanno come finalità principale quello di avvicinare, far giocare ed a volte far sportivamente competere il disabile attraverso il cavallo. Sono nettamente due approcci diversi e indubbiamente cambiano le figure che orbitano intorno al disabile.

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Nell’ippoterapia troviamo medici, psicomotricisti e neurologi, nell’equitazione ricreativa per disabili troviamo istruttori ed assistenti (non sanitari) che hanno il compito di applicare attraverso metodologie efficaci l’avvicinamento del disabile al cavallo dipendentemente dalla disabilità cui si viene a confronto. L’ippoterapia non ha una storia lontana nella storia dell’uomo, nasce in Francia nel 1965 grazie a studiosi francesi che capirono l’importanza del cavallo come mezzo conduttore di serenità psico-fisica e solo nel 1976 arrivò in Italia per poi essere applicata in oltre 20 paesi del mondo come strumento efficace per tutte le disabilità. L’ENGEA sin dalla sua nascita ha creato il dipartimento di “Equitazione Ricreativa per Disabili” e da oltre 24 anni forma gli istruttori per applicare metodologie finalizzate al benessere del diversamente abile. A Milano il 24 settembre si è tenuto presso la Chiesa Rossa il Festival dell’Abilità, manifestazione che da tantissimi anni sostiene, promuove e divulga la sensibilità per questo bellissimo mondo che è diventato sicuramente un mondo da cui imparare tantissime lezioni di vita e trovare lo spunto per fermarsi e comprendere se i nostri occhi lo stanno veramente guardando sotto il giusto aspetto oppure lo stiamo semplicemente e superficialmente guardando senza colori. Il mondo della disabilità insegna a guardare ogni aspetto della propria quotidianità come l’arcobaleno dopo un temporale. La nostra missione è quella di far vivere quei colori al massimo della loro bellezza e regalare la stessa bellezza a persone speciali che non hanno assolutamente nulla da invidiare al resto del mondo ma anzi hanno da insegnare a tutti una visione diversa delle cose. Lo faremo insieme, lo faremo attraverso il cavallo.

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