I Nostri Cani - aprile 2023 light

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Michele Polli, Stefano Paolo Marelli

CRUFTS. Fantastico podio tricolore

Francesco Cochetti

CRUFTS. L’Italia si fa bella con “Blondie”

Renata Fossati

Highland White Terrier

Nuvoletta Bianca

Lorena Lotzniker

Ululati: il richiamo della foresta

Renata Fossati

Insieme tra le colline

Giovani leve a confronto

Marco Ragatzu

RAZZE: LE PAGINE DELLA RIVISTA SONO A DISPOSIZIONE PER ARTICOLI RIGUARDANTI LE RAZZE TUTELATE SU TEMI A SCELTA QUALI: STORIA, DIFFUSIONE SUL TERRIOTRIO, CARATTERE, EDUCAZIONE, ADDESTRAMENTO, ATTIVITA SOCIALI, SPORT, SALUTE, VITA IN FAMIGLIA.

CONVEGNI E SEMINARI SULLE RAZZE TUTELATE

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Si informano i Gruppi Cinofili ENCI che all’interno de “I Nostri Cani” sono disponibili gratuitamente pagine dedicate ai resoconti delle Esposizioni Internazionali e Nazionali. Per avere informazioni riguardanti gli aspetti tecnici e le modalità d’invio, contattare la redazione: redazione@enci.it ­ tel. 0270020358

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Decreto Ministeriale n° 116130 del 22 febbraio 2023. Le norme in questione entreranno in vigore a partire dal 1 settembre del 2023. Per quanto riguarda il Registro degli allevatori e dei proprietari troviamo una delle novità interessanti all’articolo 6 dove per “iscrizione per cucciolata” al punto 1. si vietano gli accoppiamenti in consanguineità stretta: “Non possono essere iscritti nei Libri genealogici cani nati dall’accoppiamento tra genitori e figli, cani nati dall’accoppiamento tra fratelli pieni o mezzi fratelli, cani nati da fattrici di età inferiore a 16 mesi. Eventuali piani di allevamento che eccezionalmente contemplino accoppiamenti nelle consanguineità strette non consentite dal presente articolo dovranno essere sottoposti alla Commissione Tecnica Centrale per una preventiva autorizzazione” Queste norme sono state introdotte dalla

Commissione Tecnica Centrale dell’ENCI, e sono motivate dall’urgente necessità di salvaguardare la salute ed il benessere del cane di razza.

In questo articolo vogliamo riassumere per tutti gli allevatori le corrette norme di allevamento relativamente alla consanguineità, norme indispensabili per non incorrere negli effetti deleteri ad essa correlati.

In primis ricordiamo che per non raggiungere livelli troppo elevati di consanguineità vanno assolutamente evitati tutti gli accoppiamenti in consanguineità stretta, quindi tutti gli accoppiamenti tra fratello e sorella, tra genitori e figli, tra mezzi fratelli e anche tra nipoti e nonni.

Secondariamente nell’allevamento andrebbero impiegati il maggior numero di riproduttori possibile, introducendo soggetti giovani ed evitando l’uso eccessivo di un solo riproduttore (popular sire effect o popular stud/sire syndrome)

Si aggiunga che per evitare l’eccessiva omozigosi si dovrebbe sempre calcolare, prima di effettuare certi accoppiamenti, il coefficiente di consanguineità teorico, rinunciando ad utilizzare esclusivamente i maschi del proprio allevamento.

L’utilizzo di accoppiamenti troppo stretti porta sempre ed inevitabilmente ad effetti negativi con degenerazioni determinate soprattutto dall’eccessiva omozigosi. I principali effetti deleteri di una consanguineità stretta sono rappresentati da:

1. Depressione da consanguineità

2. Alleli recessivi, omozigosi e riduzione del pool genetico

3. Alleli deleteri, malattie ereditarie e malformazioni congenite

4. Minore longevità

5. Diminuzione della fertilità e aumento della mortalità dei cuccioli alla nascita

6. Indebolimento del sistema immunitario

Australian Sheperd. Allegro, vivace e curioso di tutto ciò che lo circonda. Foto Rudi Lamarca.

1. DEPRESSIONE DA CONSANGUINEITÀ

Il fenomeno della depressione da consanguineità era già stato ampiamente studiato nel XIX secolo da Charles Darwin, che studiò 57 specie di piante e osservò che la progenie delle piante autofecondate era più scarsa, pesava meno, fioriva più tardi e produceva un numero ridotto di semi rispetto alla progenie di piante non imparentate1

Nel tempo la depressione da consanguineità è stata documentata per varie specie vegetali ed animali sia nelle popolazioni selvatiche che in quelle domestiche.

Si è visto che la depressione da consanguineità ha un forte impatto, sulla produttività e sulle prestazioni, sia nelle popolazioni umane che nelle specie selvatiche e domestiche.

Questi aspetti sono risultati molto evidenti negli ultimi anni a seguito dell’applicazione di nuove tecnologie del DNA.

Le nuove tecnologie hanno permesso di stimare il livello di consanguineità nelle popolazioni con marcatori genomici al posto delle molto meno precise stime di consanguineità basate sull’analisi del pedigree.

La depressione da consanguineità è quindi un fenomeno causato da un aumento dell’omozigosi associato alla consanguineità, che riduce l’espressione degli effetti di dominanza mediamente fa-

vorevoli e che si traduce in una diminuzione del valore fenotipico medio.

In questi ultimi anni è stato ampiamente dimostrato, in differenti popolazioni animali, che l’accoppiamento tra parenti aumenta la probabilità di ottenere geni allo stato omozigote con la conseguente maggior diffusione, come avviene in tutte razze canine, di malattie ereditarie autosomico recessive, dove il soggetto malato presenta due alleli allo stato recessivo (aa), il portatore un solo allele allo stato recessivo (Aa) e il soggetto sano due alleli allo stato dominante (AA).

La causa principale per cui si verifica la depressione da consanguineità è che molte caratteristiche negative sono espresse solo quando un cane ha due alleli di un gene che sono esattamente gli stessi (cioè allo stato omozigote aa). Gli alleli recessivi sono nascosti da alleli dominanti (eterozigoti portatori Aa) e conseguentemente i caratteri indesiderati o le malattie ereditarie si manifestano inaspettatamente in un riproduttore quando gli alleli recessivi sono allo stato omozigote (aa).

Possiamo definire quindi la depressione da consanguineità come la ridotta frequenza di alleli allo stato eterozigote con l’aumento di alleli allo stato omozigote che conseguentemente determina un effetto degenerativo che si ripercuote negativamente su molti caratteri e sulla comparsa di molte malattie.

Bracco, storica razza italiana allevata in maniera eccellente. Foto Mariaceleste de Mauro.

2. ALLELI RECESSIVI, OMOZIGOSI E RIDUZIONE DEL POOL GENETICO

La riduzione del pool genetico e quindi la riduzione della variabilità genetica è la diretta conseguenza della selezione artificiale utilizzata per il miglioramento delle razze canine, che ha l’effetto di eliminare completamente alcuni geni a favore di altri. Nei cani di razza, dove esiste un libro genealogico chiuso, nessun nuovo allele può essere introdotto nella razza. La perdita di un allele diventa permanente e riduce l’eterozigosi nel genoma per quel gene in quella determinata razza. Tutti i geni vengono ereditati con una coppia di alleli: uno dal padre e uno dalla madre. Se entrambi gli alleli in un gene sono uguali, il gene è omozigote (aa). Se i due alleli sono diversi, il gene è eterozigote (Aa). Maggiore è il numero di alleli disponibili per un gene (polimorfismo genetico), maggiore è la diversità genetica della razza. Nelle razze canine attualmente in allevamento dobbiamo mantenere il difficile equilibrio tra il livello medio di consanguineità e i geni dannosi. Alcune razze sono caratterizzate da livelli di consanguineità media più elevata a causa di molti antenati comuni. Non c’è però nessuna correlazione tra livello medio di consanguineità e disordini ereditari, ma i disordini ereditari sono l’effetto diretto della depressione da consanguineità e derivano da alleli recessivi deleteri. Spesso nell’allevamento viene sconsigliato il “linebreeding” e pro-

Cane da pastore scozzese. Padre e figlio in un perfetto equilibrio di colori. Foto Maria Teresa Garabelli.

mosso “l’outbreeding” per mantenere un maggior livello di variabilità genetica, ma la vera perdita di variabilità genetica deriva dalla selezione dei cuccioli alla nascita nell’allevamento e quindi dei futuri riproduttori. Per evitare la riduzione del pool genetico in una razza canina rimangono pochi ma importanti aspetti da ricordare: utilizzare nell’allevamento più riproduttori possibili monitorandone lo stato di salute ed effettuare più controlli possibili mediante i test genetici per riconoscere in tempo i geni deleteri e limitando la loro diffusione nell’allevamento. Leroy già nel 2011 e poi Carol Bechat hanno identificato e sottolineato nell’uso del “popular sire” e quindi nell’eccessivo utilizzo di uno stallone di pregio, la presenza nelle generazioni future di “troppo materiale genetico in comune” con la conseguente maggiore suscettibilità a malattie ereditarie.

3. ALLELI DELETERI, MALATTIE EREDITARIE E MALFORMAZIONI CONGENITE

Dobbiamo ricordare che in una popolazione consanguinea il numero dei genotipi è limitato e pertanto il miglioramento genetico conseguente alla selezione artificiale operata dall’uomo non può procedere. Nell’allevamento cinofilo la presenza della variabilità genetica è da considerare un’importante risorsa per evitare i problemi dovuti alla

dell’allevamento del cane di razza. Come già accennato per le differenti malattie ereditarie autosomiche, recessive, dominanti, e oggi anche per alcune forme poligeniche più complesse, esistono molti laboratori di biologia molecolare di riferimento, e soprattutto tra questi in Italia il laboratorio “Vetogene - ENCI Servizi” che ci possono aiutare nell’identificazione dei geni deleteri e che consentono anche, soprattutto con le nuove tecniche dei marcatori genetici SNP (Single nucleotide polymorphisms), studi di consanguineità nella razza canina molto più realistici ed efficaci rispetto al passato.

4. MINORE LONGEVITÀ

La consanguineità comporta una vita più breve nei cani in allevamento principalmente a causa della depressione da consanguineità e quindi come conseguenza di malattie genetiche e non genetiche che possono rappresentare le principali cause di morte. È stato dimostrato recentemente con tecniche di biologia molecolare (genome-wide SNP array) che esiste una forte correlazione negativa tra la dimensione corporea e l’aspettativa di vita nei cani, ma non è noto se il tasso più elevato di invecchiamento nei cani di taglia grossa sia dovuto alla dimensione corporea in sé o ad altri fattori associati alla taglia grande. Tuttavia analizzando 100 razze di cani sempre con marcatori SNP (single-nucleotide polymorphism) si è dimostrato, che le razze di taglia grande tendono ad avere coefficienti di consanguineità più elevati rispetto alle razze di taglia piccola. Sembrerebbe inoltre che mentre i cani di grandi dimensioni muoiono più giovani principalmente perché hanno un tasso di invecchiamento più elevato, i cani di razza in generale non solo hanno un tasso di invecchiamento maggiore rispetto ai meticci, ma hanno anche un tasso di mortalità maggiore indipendente dall’età, il che significa che a qualsiasi età il rischio di mortalità è superiore a quello dei cani dei meticci della stessa taglia. Si è visto inoltre che i meticci vivono mediamente circa 1,2 anni in più rispetto ai cani di razza di pari taglia e che da uno studio effettuato su circa 9000 Golden Retriever la consanguineità ha un impatto negativo anche sulla durata della vita a livello individuale. Si sono inoltre riscontrate, analizzando 227 razze canine, differenze significative, nella maggior o minor morbilità tra le razze con differente consanguineità e differenze significative nella morbilità tra razze brachicefaliche non

brachicefale. Considerando poi il peso corporeo si è visto che la consanguineità influisce in modo significativo, in quanto le razze più piccole e meno consanguinee sono statisticamente più sane delle razze più grandi e più consanguinee.

5. MINORE FERTILITÀ E AUMENTO DELLA MORTALITÀ DEI CUCCIOLI ALLA NASCITA

Dalla letteratura internazionale viene riportato che molte razze canine hanno problemi di fertilità, soprattutto in quelle razze che si allontanano maggiormente dal tipo medio della specie canina. Lo studio più importante a tal proposito è ancora quello di Wildt del 1982. In questo studio si è potuto constatare, negli accoppiamenti in outbreeding e limitatamente ad alcune razze canine, un sensibile miglioramento della fertilità nelle femmine e un aumento del numero totale degli spermatozoi nei maschi. Più recentemente, in un altro studio condotto su 5 razze canine in Polonia, si è visto che il livello di consanguineità dei genitori ha un’influenza sulla fertilità e sul numero dei cuccioli nati alla nascita solo per alcune razze e che i coefficienti di correlazione tra consanguineità e dimensione della cucciolata, per la maggior parte delle razze canine esaminate, sono positivi ma non significativi. Un’altra ricerca molto interessante ha preso in considerazione l’effetto della consanguineità sulla dimensione media della cucciolata e sulla sopravvivenza in sette razze canine francesi. Da questo studio è risultato un chiaro effetto negativo della consanguineità sia sulla sopravvivenza che sul numero di cuccioli alla nascita

Rhodesian Ridgeback. Cuccioli con una mirabile espressività che ben definisce la razza. Foto Sara Venturelli.

trebbero in estremo portare anche all’estinzione delle razze stesse. È quindi fondamentale sensibilizzare ed incoraggiare gli allevatori al miglioramento genetico, al mantenimento e all’aumento della variabilità genetica di tutte le razze canine allevate in Italia.

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SITOGRAFIA:

What’s in the Gene Pool? - The Institute of Canine Biology https://www.instituteofcaninebiology.org/whats-in-thegene-pool.html

6.The Popularity of Popular Sires- C. Beuchat: https:// www.instituteofcaninebiology.org/the-pox-of-popular-sires.html

12.Inbreeding and the immune system: unintended consequences. C. Beuchat https://www.instituteofcaninebiology.org/blog/inbreeding-and-the-immune-system-unintended-consequences

Notizie ENCI

RECENSIONE

HARAWAY DONNA J. MANIFESTO DELLE SPECIE COMPAGNE CANI, PERSONE E ALTRI PARTNER Hoepli Editore

Il cane e l’essere umano sono due facce della stessa medaglia evolutiva fatta di gioia, invenzione, lavoro, intelligenza e gioco, ma anche di aspetti poco edificanti che l’uomo mette in atto. Nel manifesto delle specie compagne Donna Haraway, filosofa, intesse racconti di amore e addestramento tra specie differenti, partendo dal suo legame con i cani e parlando, con sapienza e ironia, di una vicenda comune, quella del rapporto tra “partner diversi”. Storie di affetto, di comprensione reciproca, di allenamento a convivere in modo positivo con le specie apparse con noi e su questo pianeta. Sappiamo creare relazioni che non siano segnate dal dominio, ma dal rispetto e dall’amore, senza essere antropocentrici? Ecco una delle questioni centrali sollevate da questo libro.

Notizie ENCI

Norme tecniche del Libro genealogico: modifiche in vigore dal 1 settembre 2023

Il Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, su richiesta del Consiglio Direttivo del 24 novembre 2022, con il parere conforme della Commissione Tecnica Centrale, ha approvato le modifiche alle Norme tecniche del Libro genealogico del cane di razza con DM n. 116130 del 22.2.2023, che entreranno in vigore dal 1 settembre 2023

Si richiamano alcune delle variazioni apportate, che erano anche state rappresentate nel corso dell’Assemblea dei Soci ENCI dell’11 giugno 2022:

• non possono essere iscritti nel Libro genealogico cani nati dall’accoppiamento tra genitori e figli, cani nati dall’accoppiamento tra fratelli pieni o mezzi fratelli, cani nati da fattrici di età inferiore ai 16 mesi;

• nel caso sia stata usata una fattrice superiore a 7 anni o che abbia già prodotto più di 5 cucciolate, la denuncia dovrà essere corredata da un certificato veterinario attestante l’idoneità della fattrice alla gravidanza, al parto e allo svezzamento.

Si invitano gli Allevatori a prendere visione di tutte le modifiche ai fini della corretta iscrizione dei cani al Libro genealogico.

Il Direttore Generale

Responsabile dell’Ufficio Centrale del Libro genealogico Fabrizio Crivellari

Cartellini Expo su ENCI Show e Libro genealogico on-line

Con l’utilizzo del portale ENCI Show, i risultati delle esposizioni ratificate vengono registrati direttamente nel Libro genealogico, con possibilità di consultazione attraverso il portale e il Libro on-line sul sito ENCI.

Per quanto attiene ai cartellini di CAC, JCAC, VCAC/CACIB, JCACIB, VCACIB e relative riserve, i proprietari dei cani potranno visualizzarli e stamparli, sempre attraverso ENCI Show e il Libro on-line, al termine delle manifestazioni.

Il Consiglio Direttivo del 14 marzo 2023 ha deliberato di far entrare in vigore la consultazione e la stampa dei cartellini nelle esposizioni a partire dal 1 aprile 2023, abolendo, a partire dalla stessa data, il loro rilascio nel ring di giudizio.

Nei raduni, ove non viene ancora utilizzato ENCI Show, i cartellini dovranno continuare ad essere rilasciati nel ring di giudizio.

RECENSIONE

Elli H. Radinger

LA SAGGEZZA DEI LUPI

La mia vita con il branco

Sperling & Kupfer Edizioni

Predatori aggressivi, insaziabili, violenti. Questa è l’immagine che le saghe e le dicerie popolari tramandano dei lupi. Nulla di più sbagliato: sono animali molto simili a noi, tra i pochi a consolidare i legami famigliari e a nutrire un forte senso di comunità. La vita del branco si basa su un delicato equilibrio e tutti cooperano per mantenerlo. Si prendono cura dei cuccioli, organizzando veri e propri turni di «baby sitter», portano cibo ai compagni feriti, gestiscono con intelligenza i conflitti e si affidano all’esperienza degli anziani. Sanno adattarsi prontamente ai cambiamenti, sviluppano una profonda simbiosi con l’ambiente e persino con altre specie. I corvi sono per loro quasi animali domestici, crescono insieme e si spartiscono le prede. È per questo che, al termine di una sfortunata battuta di caccia, una lupa ha sentito il desiderio di seppellire il suo amico alato. In questo libro, denso di storie straordinarie e osservazioni dirette, l’autore ha raccolto le grandi lezioni di vita di questi animali: la voglia di giocare, il bisogno di tenerezza, la pazienza, la resilienza e la capacità di adattamento. Un racconto intenso e toccante in cui i lupi ci insegnano a essere molto più umani.

www.enciservizi.it info@enciservizi.it info@vetogene.com

Ululati: il richiamo della foresta

Secondo una ricerca scientifica ungherese alcune razze - come quelle da slitta - rispondono meglio di altre al desiderio di ululare. Un istinto atavico, tipico dei lupi che lo utilizzano per comunicare a distanza

È noto come i lupi debbano fare affidamento sugli ululati per comunicare su lunghe distanze. Questi lamenti prolungati e accorati consentono a questi animali sociali che vivono in branco di mantenere i loro territori, nonché di tenerne traccia e rimanere sincronizzati con gli altri membri dello stesso branco.

Nonostante i cani (Canis familiaris) discendano dai lupi (Canis lupus), alcuni di loroi non ululano

affatto, mentre altri, come i cani da slitta, lo fanno frequentemente.

Un team di ricercatori della Eötvös Loránd University (ELTE) di Budapest (pubblicato su Communications Biology) ha condotto un esperimento che è consistito nell’esporre alcuni cani di famiglia agli ululati del lupo per capire meglio perché alcuni di loro compagni non sembrano più

Alaskan Malamute. Foto Paolo Tadini.

Basenji. Foto Luca Cerro. Non abbaia, ma non è un cane muto; il suo speciale verso è un misto di “chortle” e “yodel”. Una forma di comunicazione ancestrale come quella dei “Cani Cantanti della Nuova Guinea”, antica popolazione selvatica canina, ora oggetto di studio da parte dei ricercatori dell’Università di Papua.

preoccuparsi di questa forma, apparentemente importante, di comunicazione canina.

L’etologa Fanni Lehoczki e colleghi della Eötvös Loránd University (ELTE) hanno messo alla prova 68 cani di famiglia, di razza pura, osservando le loro reazioni alle registrazioni di ululati di lupi selvatici.

“Secondo i nostri risultati, le razze che sono geneticamente più simili ai lupi, sono più inclini a ri-

spondere con i propri ululati alle riproduzioni dell’ululato del lupo”, spiega Lehoczki. I cani giovani, indipendentemente dalla razza, hanno risposto moderatamente nell’udire gli ululati del lupo, indicando che la maggior parte dei cani, indipendentemente dalla razza, è in grado di ululare. Ma più un cane adulto è strettamente imparentato con un lupo, più è probabile che ululi in risposta al lamento di un lupo.

“È interessante notare che questo effetto geneti-

Poiché questo studio dimostra solo correlazioni, ci sono altre possibili spiegazioni che dovrebbero essere escluse prima che queste conclusioni possano essere confermate.

Per esempio, le razze più antiche tendono ad essere razze di cani da lavoro, in cui la comunicazione in forma più lunga può ancora rivelarsi utile, a differenza delle razze più recenti che tendono ad essere cani da compagnia.

Un modo per esplorare ulteriormente questo aspetto sarebbe includere in futuri studi dei cani che vivono in branco allo stato brado e, una volta addomesticati, osservare se sono tornati a usare di più questa forma di comunicazione accorata.

I dingo (Canis dingo), che hanno intrapreso un percorso evolutivo lontano dai cani domestici circa 8.000 anni fa , sono noti per ululare ampiamente per trovarsi l’un l’altro, proprio come i lupi. Ciò suggerisce che i fattori ambientali e sociali potrebbero ancora svolgere un ruolo più importante nel determinare il comportamento vocale canino rispetto alla genetica, spiegano Lehoczki e il suo team.

“Le nostre scoperte sono tra le prime a indicare che l’addomesticamento dei cani può alterare il modo in cui gli stessi elaborano e reagiscono alle vocalizzazioni degli altri. Questo, in ultima analisi, potrebbe aiutarci a comprendere meglio l’evoluzione della comunicazione vocale”, concludono i ricercatori.

Samoiedo. Foto Andrea Benati.

ULULATI MODERNI

In aggiunta, possiamo sicuramente affermare che ci sono dei cani che rispondono ad alcuni segnali ambientali come il suono delle campane o delle sirene delle ambulanze, ululando. Nella mia personale esperienza, solo alcuni dei miei Samoiedo, nel tempo, hanno risposto a questi segnali. Attualmente, solo una femmina adulta ulula al suono delle campane che si sentono da una distanza di circa trecento metri in linea d’aria; oppure, al suono di un’ambulanza - decisamente

più acuto – ad una distanza di circa tre chilometri in linea d’aria, senza barriere architettoniche poiché siamo in collina e l’ambulanza corre nel fondovalle. Nessuno degli altri miei cani l’ha mai imitata. Lei,non lo fa sempre, e solo quando è in giardino. Credo sia collegato al suo stato d’animo in quel dato momento, anche se non ha mai mostrato particolare disagio mentre ulula, semmai, un certo bisogno di “farsi sentire”… da chi… non saprei dire…

RECENSIONI

Elena Bulay

“Jo è la mia cagnolina preferita, nonché la mia migliore amica. Quando l’ho presa, non sapevo niente di cani e ho fatto molti errori. Questo libro vi sarà utile per capire meglio come comunicare con loro e averne cura!”. Un racconto in prima persona traboccante di amore e tenerezza si mescola a ricche informazioni pratiche su tutti gli aspetti della vita del cane: come sceglierlo, di cosa ha bisogno, come preparare la casa, la pappa, i giochi... Uno strumento piacevole e coinvolgente, per bambini e per adulti che hanno (o stanno per avere) un amico a quattro zampe.

Renata Fossati
Siberian Husky. Foto Gianluca Borgatello.

Concessione nuovi affissi in base al D.M. n. 26958 del

Agosta Roberta

“ALBARO IN MY MIND” Whippet

Via Carrara 259 16147 Genova

Alberti Angelo

“DEGLI ALBERTI”

Setter inglese

Via Vittorio Emanuele 24020 Casnigo (BG)

Anatra Calogero Luciano

“DI CASA ANATRA”

Segugio maremmano

Via Manzoni 59 99028 Partanna (TP)

Aquilani Bruno

“RED BURNING EAGLES”

Bouledogue francese

Via delle Carrarecce 230 00077 Montecompatri (RM)

Asuncion Erwin Ancheta

“PEARL OF THE EAST”

Welsh Corgi pemb.

Via Baracca Francesco 15 25038 Rovato (BS)

Bechini Eleonora

“DELLA MONTAGNA MADRE”

Spitz nano

Via dei Castagni 195 53025 Piancastagno (SI)

Callegher Christian

“KTEN”

Weimaraner

Via F. Kennedy 259 22030 Lipomo (CO)

Catalani Agnese

“CUORIGIOIOSI” Maltese

Via Barcuzzi 10

25017 Lonato del Garda (BS)

Ceci Marco

“DELLA TORRE ALATA” Dobermann

Strada Statale 155 03011 Alatri (FR)

Ceravolo Marzia

“BI QUADRO DELLA CAPITALE” Bassotti

Via Lago di Nemi 109 00077 Montecompatri (RM)

Compagnoni Linda “LINDA’S GAMBIT”

Chihuahua

Strada del Colle 45 10020 Pecetto Torinese (TO)

Dandini Bruno & Annona Ilenia

“VESUVIUS WHITE”

Coton de Tulear

Via Monroe 18 80147 Napoli

Dianda Andrea

“TAYTAYSKYE”

Skye terrier

Via Piagge di Sant’Alessio 55100 Lucca

Eremita Rachelina

“CASA VECELLIO” Bassotti

Via Tiziano 8

20020 Magnago (MI)

Farci Manuela

“FIRSTROSE KENNEL”

Jack Russell Terrier

Via delle Ginestre 21 09040 Maracalagonis (CA)

Ferrari Giulia

“NUNA RUNNING”

Alaskan Malamute

Frazione Staghiglione 42

27040 Borgo Priolo (PV)

Ferrighi Alessia

“DELLA VANGADIZZA”

Dobermann

Via Estepa 94

45021 Badia Polesine (RO)

Fumi Cambi Gado Luigi Alberto “DI CASTELPUGNA”

Setter inglese

Str. Valdipugna 14 53100 Siena

Geron Rossella

“DE I DIAMANTINI KENNEL”

Barbone

Via Teodoro Bonenti 17 21020 Taiano (VA)

Gratissi Valerio

“DI CASA GRATISSI”

Cocker spaniel Ing.

Viale delle Fosse 24 03012 Anagni (FR)

Greco Paride

“DI CA LAGOTTO “

Lagotto romagnolo

Via Burione 41

40046 Alto reno terme (BO)

Iadevaia Rosa

“VON WEGNACHTARA”

Pastore tedesco

Vi Cislago 677

21050 Marnate (VA)

La Mattina Amalia

“DI CAPORAMA”

Boxer

Via Puccini 5 B 90040 Torretta (PA)

Liberto Patrizia

“DI CASAL D’ULIVO”

Golden retriever

Viale Rocco Larussa 197 89018 Villa San Giovanni (RC)

Magrini Francesco

“DEL TEMPIO DEL CANE”

Beagle

Via Torino 8

08020 Torpè (NU)

Marini Jonatan

“ALMA LADY”

Barbone

Via Don Quaranta 2

12089 Villanova Monovì (CN)

Mascitti Rita

“WHIPPET MASCITTI”

Whippet

Via Moncalieri 15

63074 San Benedetto del Tronto (AP)

Mistri Manuel

“CIME DELLE OROBIE”

Cane di San Bernardo

Via Marconi 6 24020 Colzate (BG)

Morra Francesco

“VON HAUS MORRA “

Pastore tedesco

Traversa Mazzini 34 80027 Frattamaggiore (NA)

Osti Manuela

“TIFFANY DALLE PICCOLE IMPRONTE”

Bovaro del Bernese

Via Don Artemio Cavallina 55 44034 Copparo (FE)

Patti Liberto

“DEL REGNO DELLE DUE ISOLE”

Boston terrier

Via dello Stretto

98121 Messina

Perà Daniele

“DELLE COSTELLAZIONI DI CHOW”

Chow chow

Via Cete 3

62020 Colmubano (MC)

Pertoldi Michele

“DI CASA BARBONE”

Pastore tedesco

Via Pantaleo Carabellese 10 70126 Bari

Piccato Valter Chaffredo

“CARVAL IN LOVE”

Yorkshire terrier

Fraz. Zucchea 5

10061 Cavour (TO)

Picciano Aldo

“ALPHA LEONIS” Pastore tedesco

Borgata Peirotti 2

10069 Villar Perosa (TO)

Pop Dorin Ioan

“VON HAUS POP”

Pastore tedesco

Via Santa Apollaria 24 C

00039 Zagarolo (RM)

Porcu Barbara

“DI GOLDEN BELLE”

Golden retriever

Via Cavour 39

20020 Vanzaghello (MI)

Pungillo Saverio

“CASATA PUNGILLO”

Cane corso

Via Passo dell’Agrifoglio

88100 Catanzaro

Raspoli Andrea

“RAS.DOG”

Border collie

Via della Corte 5

01018 Valentano (VT)

Russo Gionatan Pasquale

“I DIAVOLI DI TUONO”

Segugio Maremmano

Via San Benigno 17

10040 Lombardore (TO)

Sofia Alfio

“CORGI’S FAMILY”

Welsh Corgi Cardigan

Via Giuseppina 12

26100 Cremona

Sofia Shana

“DEI CUORI DI GHIACCIO “

Pastore Svizzero B.

Via Giuseppina 12 B

26100 Cremona

Straistar Iaroslavna

“DI MONTERICCO IMPERIALE”

Levriero russo

Via Toscanini 2

37060 Sona (VR)

Strugova Tatiana

“A SMING DIAMOND”

Spitz tedesco

Contrada Collera

62100 Macerata

Taune Doru Tudorel & Taune Daniela “MAGIC STARDUST”

Bichon a Poil Frise

Via Mardignon 11 C 36060 Romano d’Ezzelino (VI)

Vaccarella Giuseppe “DELLA NEGROMANTE SANNITA”

Dogue de Bordeaux

Via Posillipo

82034 San Lupo (BN)

Venti Angela “POODIERIKANG”

Barbone

Via Blado 8 00052 Cerveteri (RM)

Zanlucchi Benedetta “DI CASA ZAMPA AMICA”

Cocker sp. inglese

Via della Fricca 62

38049 Altopiano della Vigolana (TN)

Zanotti Micaela

“DI CASA ZANOTTI”

Kurzhaar

Via Capomonte 34 25013 Carpenedolo (BS)

Zante Rita “DEL PELORITANO”

Chihuahua

Via Pace 19 98135 Messina

Zhou Chengcheng “CESARENC”

Epagneul nano cont. Via Pistoiese 84

59100 Prato

ORGANO UFFICIALE DELL’ENCI

ORGANO UFFICIALE DELL’ENCI

Ente Nazionale della Cinofilia Italiana n. 10 novembre 2021 – Anno 67°

Ente Nazionale della Cinofilia Italiana n. 4 aprile 2023 – Anno 69°

DIRETTORE RESPONSABILE:

DIRETTORE RESPONSABILE: Fabrizio Crivellari

REDAZIONE: PROPRIETÀ

REDAZIONE: Renata Fossati

HANNO COLLABORATO:

PROPRIETÀ ED EDITORE: ENCI Milano

HANNO COLLABORATO:

Roberto Aguzzoni, Pietro Paolo Condò, Francesca Costi, Paolo Lovaglio, Maurizio Meneguzzo, Pippo Miraglia, Marco Ragatzu, Marcello Salvi, Alberto Vergara

Stefano Alfieri, Silvia Bagni, Francesco Cochetti, Lorena Lotzniker, Stefano Paolo Marelli, Maurizio Meneguzzo, Michele Polli, Marco Ragatzu

ENCI IN INTERNET informazioni soci: soci@enci.it segreteria libro genealogico expo: expo@enci.it prove: prove@enci.it redazione biblioteca: biblioteca@enci.it

REDAZIONE, PUBBLICITÀ: 20137 Milano

Tel. 02/7002031 Fax 02/70020323

ENCI IN INTERNET: www.enci.it ufficio gestione registri: ugr@enci.it soci: soci@enci.it segreteria: segreteria@enci.it expo: expo@enci.it prove: prove@enci.it redazione: redazione@enci.it affissi: affissi@enci.it addestratori: addestratori@enci.it campioni: campioni@enci.it

REDAZIONE, PUBBLICITÀ:

IMPAGINAZIONE GRAFICA: DOD artegrafica

20137 Milano ­ Viale Corsica 20 Tel. 02/7002031 Fax 02/70020323

STAMPA:

ELCOGRAF S.p.A.

Via Mondadori 15 37131 Verona

IMPAGINAZIONE GRAFICA: DOD artegrafica ­ Massa Lombarda (RA)

SPEDIZIONE PER L’ITALIA E PER L’ESTERO:

STAMPA:

ELCOGRAF S.p.A.

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Via Mondadori 15 37131 Verona

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ELCOGRAF S.p.A.

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La quota associativa dei Soci Allevatori è pari a euro 51,65 e dei Soci Aggregati a euro 5,00; ai soli fini postali, euro 2,00, sono da considerarsi quale quota di abbonamento alla rivista.

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La Direzione non si assume alcuna responsabilità sulle inserzioni pubblicitarie inoltrate senza bozzetto, sulle quali, peraltro, si riserva di operare eventuali tagli al testo, compatibilmente con lo spazio prenotato. Articoli e fotografie, anche se non pubblicati, non si restituiscono. La responsabilità per i contenuti e le opinioni espresse negli articoli pubblicati è esclusivamente degli autori

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FOTO PERSONE MINORENNI

FOTO PERSONE MINORENNI

Si comunica che tutte le foto pubblicate sulla rivista che ritraggono persone di minore età sono state autorizzate dai rispettivi genitori.

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In copertina: Cucciolo di Bouledogue

Francese

In copertina: West Highland White Terrier. Foto per gentile concessione della Società Italiana Terriers

Autorizzazione del Tribunale di Milano n. 3639

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Pubblicazione riservata ai Soci dell’Ente

Pubblicazione riservata ai Soci dell’Ente

UN CUORE GRANDE

MINNESOTA (USA) - Remi è un cane estroverso, che accoglie i cuccioli spaventati e li fa sentire in famiglia. Ha il cuore grande. E non solo: “Aveva la testa più grande che abbia mai visto, e l’ho subito adorato”, dice Kristen Lee, la proprietaria che collabora con il PJ’s Rescue, per aiutare i cuccioli abbandonati che hanno un disperato bisogno di amore e sostegno. Quando è arrivato il primo cagnolino adottivo è stata molto attenta, assicurandosi che sia Remi che il nuovo arrivato si sentissero a proprio agio. Ma quando Remi lo ha incontrato, non era né pauroso né territoriale. Era come se sapesse che il cucciolo aveva bisogno di un fratello maggiore . “Ero incredibilmente nervosa - continua Kristen - la prima volta che ho portato un cucciolo, l’abbiamo presentato molto lentamente, ma Remi sembrava capire immediatamente che aveva bisogno di essere protetto e curato”. Nei mesi successivi sono passati per casa altri cuccioli adottivi e Kirsten era affascinata nel vedere quanto facessero affidamento su Remi per la compagnia. “I cuccioli tendono a prendere molte delle abitudini di Remi – ha detto Kirsten - tutti i cagnolini che abbiamo avuto fino ad ora, hanno finito per sedersi come lui, con le gambe che sporgono di lato”.

R.F.

RI PR ODU ZI ONE E CR ESC ITA

Fas i di verse - Alimenti sp e cific i

Le fasi d el cic lo r iprodu ttivo di una fatt ri ce sono mo lto spe c if i ch e e ognuna r i ch i ede una soluzione nu tri ziona le d edi cata. Cos ì come evolvono i fab b isogni nu t riz i onali d ella mad re, dop o la nasc ita anche p er i cu ccioli c i sa ranno g rand i camb i ament i.

È fon d amen tale a ccompagna re ognuna d i que ste di vers e fas i con adeguati supporti nutrizionali. Lo sai tu e lo sappiamo noi. Per questo abbiamo formulato alimenti specifici che promuovono la salute della madre per l’intera durata del ciclo riproduttivo e dei cuccioli durante il delicato periodo della crescita.

Fattrice
Passaggio ad alimenti per cani adulti ROYAL CANIN®

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