Theriaké gennaio 2019

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Diabetologia

dipendente). Questo tipo di diabete può insorgere a qualsiasi età, ma colpisce soprattutto i giovani al di sotto dei 2030 anni (ecco perché chiamato anche diabete giovanile o infantile). Il diabete di tipo 1 ha un’insorgenza improvvisa ed a causa della carenza di insulina si viene a determinare un notevole accumulo di glucosio nel sangue che, non potendo più essere trattenuto dai reni, passa nelle urine assieme ad una grande quantità di liquidi. Tutto ciò porta ad un aumento della quantità delle urine, disidratazione con conseguente sete intensa, debolezza, facile affaticamento, fame. Essendo in una situazione di carenza di insulina l’organismo di questi giovani diabetici non è in grado di utilizzare il glucosio come fonte di energia, per cui ricava l’energia di cui ha bisogno da altre sostanze: i grassi. Utilizzando i grassi come carburante si viene a determinare un dimagramento (ecco perché diabete magro) ed inoltre, nelle forme più gravi, si ha una produzione eccessiva di sostanze acide derivanti dalla parziale trasformazione dei grassi a livello del fegato: i corpi chetonici (ecco perché diabete chetosico), che accumulandosi nel sangue possono aumentare il normale grado di acidità e portare a disturbi come dolori e crampi addominali, nausea, vomito, respiro frequente e profondo, stato confusionale, coma. Questa forma di diabete non è molto frequente, 2-3 casi ogni 1.000 abitanti, ma è quella che richiede più attenzione ed è sicuramente quella che sconvolge di più una famiglia quando un bimbo o un giovane si ammalano. Alla luce di quanto detto, è chiaro che nei bambini non bisogna trascurare i sintomi di bocca secca, sete continua, stanchezza intensa, dimagramento, bisogno di urinare, spesso e tanto, anche durante la notte (i più piccoli riprendono a bagnare il letto nel sonno). Nei diabetici di tipo 1 il pancreas (le cellule beta) non produce più insulina; che cosa fa smettere le cellule beta di funzionare? Le cause possono essere diverse da un individuo all’altro; cerchiamo di analizzarle. Ereditarietà Questa forma di diabete non si trasmette dai genitori ai figli come può succedere per altre malattie, bensì si trasmette la predisposizione ad andare incontro al diabete tipo 1. Questo significa che chi ha un familiare con questa malattia ha più probabilità di altri ad ammalarsene. Se un genitore (non ha importanza se il padre o la madre) ha il

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diabete di tipo 1 le probabilità che la malattia si manifesti in un figlio sono del 5-10 su cento. Se entrambi i genitori hanno il diabete tipo 1 le probabilità per i figli aumentano al 23%. Se un bambino ha il diabete tipo 1 le possibilità che anche un altro fratello o sorella si ammalino sono alte potendo raggiungere il 30% nel caso di gemelli identici. Autoimmunità Abbiamo detto che la malattia non si eredita, ma si eredita la predisposizione. In cosa consiste la predisposizione? Il sistema immunitario è un complesso sistema di difesa del nostro organismo, costituito da cellule (linfociti) e proteine (anticorpi) circolanti nel sangue. Questo sistema è in grado di proteggerci da eventuali infezioni perché riconosce come estranei eventuali agenti lesivi esterni quali i virus e i batteri. Purtroppo il sistema immunitario riconosce anche come estranei gli organi trapiantati determinandone il rigetto. Tuttavia è un sistema molto importante per la nostra vita, basti pensare a cosa succede se un virus non lo fa più funzionare come accade in caso di infezione da HIV: sindrome da immunodeficienza acquisita, comunemente chiamata AIDS. In alcuni casi il sistema immunitario è ereditariamente predisposto ad alterarsi (se si verificano determinate circostanze) e a non riconoscere più come proprie alcune cellule del nostro organismo. Non è ancora stato chiarito se è il sistema immunitario che impazzisce o se sono alcune cellule del nostro organismo che cambiano aspetto e non vengono più riconosciute come proprie, ma qualunque sia il meccanismo, il risultato finale è che queste cellule (nel caso del diabete di tipo1 le cellule beta del pancreas) vengono attaccate e rigettate e viene quindi a verificarsi una malattia autoimmune. Nei pazienti in questo caso è possibile trovare oltre al diabete altre malattie autoimmuni. Anche se il diabete tipo 1 si manifesta all’improvviso, la distruzione delle cellule beta è sicuramente iniziata da alcuni anni, a volte anche da dieci; è su questo periodo che precede la comparsa della malattia che si stanno concentrando gli studi scientifici per cercare di interrompere la progressione della distruzione delle cellule beta. Virus o altri fattori Sembra che alcuni virus, in particolare quelli del morbillo e della parotite, siano qualche volta capaci

Anno II Numero 13 – Gennaio 2019

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