El Nost Cumun n. 68

... e Graffignana, i memorandi fatti che ai tardi tramandar posteri brama ...

El Nost CumĂźn

Periodico informatore del Comune di Graffignana Anno XXXIV - Numero 68 - 04/2016 - Ottobre 2016

SPECIAL

E SAGRA

DELLA VI

TTORINA

Fotografie e testi dedicati alla Sagra della Vittorina 2016: tanti stand domenica tra le vie del paese e folto pubblico al Palazzo Comunale per la tradizionale Serata della Riconoscenza

EL NOST CUMÜN

Direttore responsabile

Giuseppe Enrico Galetta

Consigliere delegato alla comunicazione

Valentina Roveda

Periodico informatore del Direttore Rossella Comune di Graffignana editoriale Mungiello Autorizzazione del Tribunale Davide Bonizzi e di Lodi n.158 del 24 gennaio 1983 Caporedattori G ioele Malabarba Anno XXXIV - N. 68 Distribuzione gratuita. Chiuso in Redazione il 16.10.2016 Seguici sui nostri canali social

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Grafica

Foto3 di Gastaldi P.

Redazione

Pietro Abbà Maria Rosa Comotti Pinuccia Cremonesi Nadia Garibaldi Giulio Lunghi Nadia Matri Valentina Premoli Betta Tacconella

Luciano Chiesa, una vita per la Banda

Per 42 anni è stato capo banda: ancora oggi si impegna con passione

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na storia di amore, passione, sacrificio. Che lega un uomo al pentagramma, le note, la musica che diventa emozioni. In una tela che tiene insieme un’intera comunità e la sua banda. Va a Luciano Chiesa, storico capo banda del corpo bandistico San Giovanni Bosco di Graffignana, per 42 anni al servizio della musica e delle tradizioni musicali del paese, il Grappolino d’oro 2016, massima onoreficienza civica consegnata ogni anno dall’amministrazione comunale di Graffignana.

In un’aula consiliare gremita per la tradizionale Serata della Riconoscenza, dopo un’infornata di riconoscimenti che hanno messo in luce i tanti volti dell’eccellenza graffignana, in chiusura si sono accesi i riflettori sulla vita dedicata alla musica di Luciano Chiesa e sul longevo cammino del Corpo Bandistico San Giovanni Bosco. Affidata al presidente del sodalizio Maurizio Cremaschi, la

ricostruzione della lunga vita del corpo bandistico, in cui si sono alternate nei decenni generazioni di giovani e in cui, ancora oggi, il suono dell’ensemble è composto da colonne storiche, come Giampiero Suardi, e nuove leve, come i giovani Stefano Vignali, Federico Pasquariello e Annamaria Bregu, che hanno vissuto l’emozione del primo concerto con la banda lo scorso 25 aprile e ricevuto una pergamena di riconoscimento.

Giovani a cui ancora oggi, Luciano Chiesa non fa mancare i suoi consigli e il suo incoraggiamento. Per la “passione e l’energia che ha messo nella sua lunghissima esperienza nella banda di Graffignana, in cui ha ricoperto il ruolo di capo banda per 42 anni”; questa la motivazione con cui l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Giuseppe Galetta ha conferito il Grappolino d’oro 2016 a un emozionato Luciano Chiesa, tra gli applausi commossi dei concittadini che continuano a tributargli profondo affetto. “Hai fatto della musica e della banda la grande passione della tua vita -ha sottolineato il sindaco Galetta-, così grande da

riuscire a coinvolgere figli e nipoti. I giovani continuano ad ascoltarti e il nostro invito è a non mollare mai”.

Ad intervenire anche il presidente del corpo bandistico Maurizio Cremaschi, che ha rinnovato l’impegno a portare avanti questa lunga storia di amore con la musica. “E’ una storia che riguarda la musica e le tantissime persone che hanno lavorato -ha specificato-: dobbiamo veramente tanto a queste persone che hanno portato avanti la musica e la banda con impegno e sacrificio”.

BIOGRAFIA

È sempre rimasto al suo posto, con la stessa identica passione. Nei momenti di crisi per la banda graffignanina - erano gli anni Settanta e mancavano le disponibilità -, in quelli di lustro, rinnovata passione e grande partecipazione. Il nome di Luciano Chiesa è legato in modo indissolubile a quello del corpo bandistico San Giovanni Bosco di Graffignana. Una storia iniziata nel 1953, grazie all’iniziativa di Alfredo Mascheroni e del cavalier Carlo Inzaghi, che iniziarono a sensibilizzare il paese per fondare una banda che potesse dar solennità alle celebrazioni e indirizzare i giovani allo studio della musica; sfida poi raccolta dalla comunità, con il contributo di tanti, da don Giacomo Gianoli al maestro Bracchi. Una realtà che debuttò per la prima volta alla sagra della Vittorina del 1954 e che per molti anni fu affidata alla cure artistiche del maestro Giovanni Bracchi, nel 1987 sostituito da Walter Pandini, in servizio fino al 1998 e al passaggio di testimone con Danilo Minoia. A cui Luciano Chiesa ha prestato servizio per 42 anni come capo banda e a cui ancora oggi dedica cura, amore e attenzioni, incontrando i musicisti del paese.

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SPECIALE

La Compagnia Bella Vita si veste d’oro Nell’anno dei grandi successi arriva anche la benemerenza civica

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chi se lo sarebbe mai aspettato? Solo sei anni fa il primo spettacolo, High School Musical, quando ancora si facevano chiamare “I ragazzi di Graffignana”, poi una serie di successi, fino all’ultimo meraviglioso spettacolo “Romeo e Giulietta – ama e cambia il mondo”. Erano i ragazzi di Graffignana ma lo sono tutt’ora, volenterosi e ammirevoli come sempre.

Dal 2012 sono diventata un’associazione a tutti gli effetti, con il nome di “Compagnia Teatrale Bella Vita”: in occasione della Serata della Riconoscenza hanno ricevuto un premio che va ben aldilà delle standing ovation al termine degli spettacoli teatrali. Il Sindaco di Graffignana ha consegnato al presidente dell’associazione Maurizio Civardi il Grappolino d’oro, onorificenza che fa entrare di diritto i ragazzi nella storia del nostro paese. Il successo del 2016 sul palco dell’oratorio di Graffignana, al teatro di Casalpusterlengo e a Senna Lodigiana ha registrato una partecipazione di un migliaio di spettatori, non male per i nostri ragazzi.

Al termine della premiazione di sabato, Maurizio Civardi ha espresso il ringraziamento a nome di tutti i ragazzi: “Vorremmo dedicare que-

sto premio ai graffignanini perché la loro vicinanza è stata fondamentale in tutti questi anni. Dal 2009 ad oggi abbiamo fatto tanta strada e abbiamo sempre cercato di migliorarci, fino ad arrivare a realizzare uno spettacolo difficile come Romeo & Giulietta - Ama e cambia il mondo.

Abbiamo avuto la fortuna di andare in scena in teatri prestigiosi e in tanti comuni, ma l’affetto che ci lega ai nostri compaesani è sempre stato il nostro primo pensiero.

Una dedica va anche a tutti i ragazzi che hanno fatto parte, anche solo per uno spettacolo, della compagnia Bella Vita.

Tutti sono importanti allo stesso modo, dal regista o dal primo attore al tecnico che si occupa del sipario.

Il teatro, soprattutto il musical, deve essere una macchina perfetta che si muove armoniosamente. Questo riconoscimento rende così felici perché ci ripaga del duro lavoro che ogni anno dobbiamo affrontare.

Ci impegneremo come sempre al massimo per farvi vivere emozioni sempre più coinvolgenti, perché con l’affetto che ci regalate nulla è impossibile.

Se la vita è bella è anche grazie a queste pagine che stiamo scrivendo insieme, che stiamo riempiendo di ricordi e che ci porteremo sempre nel cuore”.

Giovani e con tanta voglia di fare, da sei anni impegnati per far divertire grandi e piccini, dal’8 ottobre di diritto nella storia di Graffignana.

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Fiona Harrison ospite d’onore Alla Serata della Riconoscenza e alla Rievocazione Storica ha partecipato anche Fiona Harrison, eccezionale talento e poliedrica intrattenitrice, conosciuta in tutto il circuito degli spettacoli di ambientazione storica per la capacità di ricreare le atmosfere del passato grazie alla voce fuori dal comune, l’interpretazione e i bellissimi costumi d’epoca. Sabato si è dilettata con l’inno italiano, il “Nessun dorma” di Luciano Pavarotti e altri pezzi del suo repertorio. Grazie all’esaustiva traduzione della graffignanina Silvia Garibaldi ha scambiato qualche parola con il Sindaco Giuseppe Galetta, ringraziandolo per l’invito e dando appuntamento al pubblico per la rievocazione della domenica. Anche il giorno successivo Fiona è stata assoluta protagonista, a partire dall’emozionante “Ave Maria” durante la santa messa solenne nella chiesa parrocchiale fino alla chiusura dello spettacolo di che ha portato in scena la grande Storia nella tarda mattinata e nel primo pomeriggio. Con ben oltre un migliaio di canzoni, il repertorio di spettacoli di Fiona è sempre fresco ed emozionante per la variazione vocale e il grande dono della spettacolarizzazione degli eventi.

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SPECIALE

La grande domenica della Vittorina di Rossella Mungiello

Molti visitatori hanno trascorso una piacevole giornata tra i 230 stand

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apori e profumi, storia, arte e antichi mestieri. In un’unica giornata, capace di raccogliere per le vie del paese migliaia di visitatori da tutto il Lodigiano e oltre. Si rinnova la magia a Graffignana per la Sagra della Vittorina edizione 2016, sempre più fiera del gusto e dell’eccellenza del territorio lodigiano e lombardo, grazie agli oltre 230 stand che hanno popolato le vie del paese nella giornata di domenica 9 ottobre. Sipario alzato alle 9.30 del mattino, con il ritrovo delle autorità civili per la santa mes-

sa solenne delle 10, che ha coinvolto anche l’amministrazione comunale con il dono, da parte del sindaco di Graffignana Giuseppe Galetta, di una lampada votiva proveniente da Gerusalemme, per rinsaldare sempre più il legame tra comunità civile e religiosa, in un momento simbolico come quello della Sagra. Dalle 11 in poi, nella centralissima piazza Mazzini, alla presenza di numerose fasce tricolore del territorio, il momento ufficiale dell’apertura della fiera dei record, che già lo scorso anno aveva richiamato qualcosa come 7 mila presenze in paese e che per l’edizione 2016 ha rinnovato il patto con il pubblico e riscritto la parola successo nella storia. Tanti i volti della Vittorina 2016, grazie al ricchissimo “menù” nato dalla sinergia tra Pro Loco, amministrazione comunale e Comitato della Vittorina e al lavoro di numerosi volontari a servizio della giornata capace di rendere Graffignana capitale del gusto e dell’intrattenimento. Tra produzioni di nicchia e tesori

dell’agroalimentare graffignanino, lodigiano e regionale, alla ricca mostra-mercato per le vie del paese hanno contribuito numerose realtà, da Confartigianato Imprese della Provincia di Lodi, all’Unione Artigiani, dai produttori agricoli di Coldiretti con le specialità a chilometro zero alle associazioni di volontariato, in vetrina per far conoscere le loro attività. Sotto i riflettori anche i mestieri di un tempo, grazie al gruppo di Artigiani erranti della Valtellina, specializzati in dimostrazioni en plein air di lavorazioni al tornio, realizzazione di vasi, affilatura di lame e soffiatura del vetro. Musica in primo piano in piazza San Rocco, dove per tutta la giornata di domenica si sono esibite diverse band musicali del territorio, tutto esaurito anche per la mostra “Nel regno del serpente”, che ha portato nel salone delle scuole 18 esemplari di rettili da ogni parte del globo. Curiosità e partecipazione anche per il “poligono di tiro” allestito nel cortile per provare carabine ad aria compressa.

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SPECIALE

costumi d’epoca, le ambientazioni perfettamente ricostruite, le voci sul campo. Per raccontare la grande Storia e le imprese degli eroi della quotidianità. Graffignana rivive il tempo dei sacrifici e del coraggio di un passaggio epocale per l’umanità moderna, come la fine del Secondo Conflitto Mondiale. Oltre 250 figuranti in costume, diversi i gruppi di appassionati coinvolti, maestosa la rievocazione messa in campo in occasione della Sagra della Vittorina, con una doppia edizione: la prova generale alle 11.30 del mattino, già in grado di richiamare un folto pubblico, e l’evento pomeridiano delle 15, che ha riunito il paese e i tanti visitatori intorno al campo di Cascina Maggiore. Al centro della rievocazione, la mediazione umana e particolarissima, che portò alla resa di una colonna tedesca di passaggio in paese, il 27 aprile 1945, dopo un faccia a faccia storico tra un ufficiale nazista e don Angelo Camia, originario di Cavenago e all’epoca in servizio all’oratorio di Graffignana.

Dopo il picchetto d’onore dei figuranti in divisa davanti al sindaco di Graffignana Giuseppe Galetta, al collega Alberto Vitale di Lodi Vecchio, città anch’essa teatro di una rievocazione storica in occasione del 25 aprile, e al console del Brasile a Milano Paulo Cordeiro de Andrade Pinto - per cui è stato eseguito l’inno nazionale del Brasile - il via libera alla ricostruzione dei fatti che hanno coinvolto il paese il 27 aprile 1945, raccontati attraverso azioni ed emozioni. A partire dalla notizia del passaggio della colonna tedesca in paese, che scatena scompiglio e timori, fino all’intraprendenza di don Angelo Camia, che recuperata la divisa si presenta come cappellano militare e intavola la mediazione con l’ufficiale tedesco in carica. Stupito di essere fermato da un solo prete, l’ufficiale tedesco si sfoga con il pubblico, lo chiama in causa, chiede spiega-

SCORCI DI GRAFFIGNANA

“Per imparare a guardare con occhi diversi ciò che in realtà conosciamo da sempre, ovvero il paese nel quale viviamo”. Era questo l’obiettivo del concorso fotografico “Scorci di Graffignana”, indetto dalla redazione de El Nost Comun. Per la selezione degli scatti, sono state costituite due giurie, una d’onore composta da fotografi professionisti (Paolo Gastaldi, Luigi Bonizzi, Giuseppe Rocca e Vincenzo Ronsivalle), una di redazione, formata da tutti i redattori del giornale. Ogni giurato ha selezionato cinque immagini, assegnando un punteggio a scalare: la somma dei punti ricevuti da ciascun giurato ha decretato la classifica finale.

Giuria d’onore 1°premio: “I portici” di Graffi Street; 2°premio: “La collina” di Daniele Scotti; 3°premio: “Nuova vita al laghetto” di Francesco Besana.

Giuria di redazione 1°premio: “La semplicità dei luoghi semplici” di Davide Codecasa”.

zioni, ovviamente in lingua tedesca, fino a che qualcosa non cambia sulla scena. I due tornano ad essere uomini, vittime delle stessa guerra, lunga e difficile per tutti. Le armi vengono deposte in piazza Mazzini, i tedeschi si arrendono e davanti al teatro naturale della Cascina Maggiore si alza un lungo e sentito applauso. A don Angelo Camia, di quel momento, resterà anche una motocicletta con cui si sposterà in lungo e in largo per la diocesi per i successivi due anni, fino alla morte, incontrata proprio in sella a quella moto. Ai Graffignanini non resta che accogliere festanti gli alleati, con le truppe brasiliane e americane che si fanno largo nello spiazzo verde tra gli applausi dei tanti, mentre la splendida voce della cantante Fiona Harrison si alza fino al cielo per riportare in paese i successi indimenticabili di quegli anni.

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Tutte le foto del concorso sul sito online www.elnostcumun.it o tramite QRcode

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Tutti i suoni della Riconoscenza 2016 di Davide Bonizzi

La melodie dei gruppi hanno allietato una Serata da tutto esaurito

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a musica è quell’anima universale che riunisce tutti. Ed è accaduto anche in occasione della Serata dela Riconoscenza, quando, di fronte ad un folto pubblico, si sono riuniti tutti i generi musicali che un paese come il nostro propone.

Giovani e meno giovani trascorrono serate in compagnia per cimentarsi con una passione che li accomuna, l’amore per la musica appunto.

Il primo gruppo ad esibirsi è quello più giovane, la neonata band “Fac Simile” (foto nella pagina seguente), composta da Davide Mazzola, prima voce del gruppo, Marianna Foletti, seconda voce, Elia Roveda,

basso elettrico, Cristian Bortolotto, chitarra acustica, Aaron Palomino, chitarra elettrica, Christian Belloni, tastierista e Alberto Garibaldi, batterista.

Il secondo gruppo ad esibirsi sono gli “Stereo 7” (foto a centro pagina), navigata band di graffignanini: Fabrizio Malta e Alberto Pollini hanno coinvolto Gigi Bignami, batteria, Davide Merli, basso, Gigi Invernizzi, chitarra, Daniele Becchi, chitarra acustica, Edvige Mazzola come seconda voce, Antonino Romano chitarra solista e Massimo Pandini alle tastiere. In ricordo dei mitici anni ‘70 questi amici si sono riuniti e ritrovati per riassaporare, con un po’ di nostalgia, quel tempo passato.

Poi è venuto il momento dei conosciutissimi Ambro’s Brothers (foto

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in basso), guidati dal chitarrista Ambrogio Malinverni, dal fratello cantante Giovanni, Antonino Romano chitarra solista, Simone Ghizzoni alla batteria, Davide Merli al basso, Massimo Pandini alla tastiera e Viviana Grilli come seconda voce. Il gruppo propone vari generi musicali che vanno dal funky al rock dall’ R&B al pop.

Per ultima una band nata circa sei anni fa, da un’apparizione in oratorio. I Lemon Tree (foto in altro) hanno ben presto preso piede e allietato serate in paese e nel Lodigiano.

Il grande ospite graffignanino della serata è Gianluca Paterniti, cantante degli Smokey Fingers. Il secondo album della band, “Promised Land”, è uscito il 9 settembre.

Prima dei gruppi attuali sono state ricordate le esibizioni musicali dei Vampiri e dei Garibaldini, in voga negli anni ‘80 e ‘90.

Insomma, la grande passione per la musica ha coinvolto molte generazioni di graffignanini e la speranza è che continui a farlo, a partire dal Corpo Bandistico che ha un’età media già molto bassa, pari a soli 29,5 anni. La prima parte della Serata della Riconoscenza è stata dedicata ad alcuni premi individuali in diversi ambiti: per prima è stata consegnata una targa a Giuseppe Mazzara, per la dedizione e l’impegno alla direzione del periodico comunale per 33 lunghi anni, a partire dal 1982.

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#Vittorina2016: la vittoria del paese a cura dell’Amministrazione Comunale

La collaborazione tra tante realtà e numerosi volontari ha consentito di migliorare ancora una volta la Sagra

T Molti applausi per i ragazzi dell’Asd Graffignana 2013 e delle Mazze Pazze, per la vittoria del campionato Csi categoria Promozione della provincia di Crema gli uni, e per la vittoria del primo Palio giocato in oratorio i secondi.

Applausi della sala anche per i giovani Manuel Comotti ed Emanuele Cabrini, capaci di trasformare la loro passione in professione, emigrando in tutto mondo per realizzare i loro sogni. Il primo come compositor per il cinema, partecipando a lavorazioni di altissimo livello come “Guerre stellari episodio 7” o “Jurassic World”, il secondo come consulente sulla realtà virtuale dei videogames per enti come il Museo della Scienza e della tecnologia di Milano.

Marco D’Amuri è stato premiato per essere diventato in estate campione nazionale di Lega Pro giovanile, mentre Michelle Vignali è da anni una stimata calciatrice “in rosa”, sempre a livello giovanile.

Premiati, infine, anche i viticoltori veterani appassionati della terra delle nostre colline da tanti anni, Silvestro Abbà, Beniamino Chiesa, Giuseppe Granata, Angelo Gotta, Palmiro Minoia e Francesco Monfroni (foto in basso nella pagina seguente).

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utto ha avuto inizio a luglio, quando un comitato organizzativo ha gettato le basi per la Sagra della Vittorina 2016. La composizione comprendeva: l’Amministrazione Comunale, nelle vesti del Sindaco Giuseppe Galetta e del consigliere delegato Fabio Grossi, la Proloco di Graffignana, rappresentata da Pietro Galleani, il delegato responsabile della fiera Enrico Caimi (new entry), la Confartigianato, nelle vesti di Mario Ottolini; la Protezione Civile e la Polizia Locale, rappresentate da Raffaele Granata e Giuseppe Davini. Organizza-

re un weekend di successo non era certamente cosa da poco: a partire dalla Serata della Riconoscenza di sabato 8 ottobre, fino al lunedì con la cena organizzata dalla Proloco, passando per il clou della festa, la domenica della Vittorina.

Numerosi incontri sono stati affrontati, per limare ogni dettaglio e rientrare nelle tempistiche che una Sagra prevede: l’allestimento degli stand, le decorazioni floreali, gli allacciamenti energetici, le prove dei suoni e dei testi, ecc. Senza la sinergia di intenti di tutte queste realtà non sarebbe stato impossibile ottenere un successo simile. Basti pensare che alle 4 di domenica mattina molti volonterosi erano già all’opera per montare i gazebo tra le vie del paese: a queste persone va il riconoscimento più grande, perché

mentre in molti ricaricavano le pile dopo un sabato sera impegnativo, c’è chi non ha mollato e ha dato la propria disponibilità per far riuscire tutto al meglio.

Ma andiamo con ordine: il sabato della Serata della Riconoscenza non è certamente facile da realizzare. Tutti i premi sono stati discussi all’interno di un gruppo di lavoro che ha ha redatto i testi, le motivazioni, le targhe, le pergamene. Sono state raccolte foto, video (grande lavorazione per il ritaglio di “Portomatto” nel quale appariva il Corpo Bandistico), notizie e tanto altro. Anche i ragazzi della redazione de El Nost Cumun hanno rimboccato le maniche tra giovedì e sabato per allestire la mostra fotografica.

Avvisare tutti i premiati, impostare una scaletta ragionata e creare il giusto appeal sono stati gli elementi fondamentali, non essendo premi consegnati alla rinfusa. La domenica, come detto, ha avuto inizio all’alba (o forse prima).

Tutto doveva andare per il meglio e così è stato.

Le distanze tra gli stand, l’allestimento: ragionare in anticipo sulla previsione di una giornata così importante

non è da tutti e la grande collaborazione del comitato organizzativo ha permesso tutto questo.

Le vie centrali del paese erano transennate, ma qualcuno avrà dovuto transennarle; sul piazzale del centro diurno era allestito un palco, qualcuno l’avrà pur montato; gli stand erano ordinati e ben distribuiti, qualcuno li avrà disposti con rigore; molti commercianti e artigiani hanno dato quel tocco in più alla Sagra, qualcuno li avrà contattati e invitati. Lo stesso vale per gli eventi del lunedì: la cena organizzata della Proloco e il Compramattone che ha permesso alla parrocchia di raccogliere fondi restano due eventi particolarmente apprezzati e che si confermano anno dopo anno l’ultimo atto del weekend della sagra.

Non soffermiamoci all’apparenza e non diamo nulla per scontato.

Tantissime persone hanno dato tanto per la #Vittorina2016 e tutti noi graffignanini gliene siamo grati.

Viva Graffignana!

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1 ARTIGIANI IN SAGRA 2 RAGAZZI DELLE SCUOLE MEDIE CON VALUTAZIONE 10/10 3 EMANUELE CABRINI 4 MARCO D’AMURI 5 ESPOSIZIONE IN SAGRA 6 STAND DI GRAFFIGNANO-SIPICCIANO IN SAGRA