Avvenire Lazio Sette 14 Settembre 2014

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pellegrinaggio

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I fedeli del Lazio ad Assisi Pagina a cura dell'Ufficio Web Diocesi Suburbicaria di Palestrina Piazza G. Pantanelli n° 8 00036 Palestrina (Roma) Tel. 0039 3481627894 Fax 06 9538116

PALESTRINA

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Domenica, 14 settembre 2014

Studiare per il futuro DOMENICO SIGALINI *

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esempio per tutti i cristiani. Mentre a voi giovani permettono di conoscere l’ambiente in cui vivete, le tradizioni, la storia, le fatiche, gli interrogativi più veri della vita, le strade che portano alla felicità. Se non vi fate aiutare a rispondere a queste domande profonde (da dove venite, che futuro ha l’umanità, che senso ha il vivere e il morire, l’amare e l’aiutare, il sentirsi fratelli, il dolore e le sofferenze, le gioie semplici…) non sarete

nizia la scuola! I ragazzi e i giovani sono la nostra speranza e noi possiamo alimentare il loro coraggio e offrire sempre ideali alti. Ecco la lettera che ho inviato loro attraverso gli insegnanti di religione. Inizia un nuovo anno scolastico, ancora purtroppo in un periodo di forte crisi economica, giuridica, istituzionale. Mi permetto di scrivervi per fare a tutti i migliori auguri di un buon anno scolastico all’insegna della collaborazione, della fraternità e del mutuo aiuto tra tutti. La scuola è la prima istituzione che la nostra società mette a disposizione per le nuove generazioni e deve «La scuola è la prima sentirsi tutta impegnata per la buona riuscita dei istituzione che la nostra suoi progetti e nella società mette a disposizione partecipazione di tutti a costruirli nel rispetto per le nuove generazioni e delle competenze e di deve sentirsi tutta tutte le persone. Dal mio osservatorio di impegnata per la buona vescovo, vedo i bambini riuscita dei suoi progetti» interessatissimi ad allargare le loro conoscenze e a fare amicizie vere, gli studenti e le mai felici. studentesse molto desiderosi di Non vi vengono date imparare e di dare alla propria vita ricette, ma possibilità di una prospettiva di futuro; hanno scavare nella cultura di esigenza di avere qualcuno che li chi vi ha preceduto, nella sostiene e li sprona, temono di più vostra storia e soprattutto la mediocrità che il sacrificio, ma nelle vostre coscienze sanno di essere fragili e non sempre fino a scoprire il grande all’altezza delle mete. bene che siete per voi La comunità cristiana offre la stessi e per il mondo, un massima collaborazione per bene originale, creativo, Le nuove generazioni avranno il mondo in mano raggiungere fini e mete, per il forte e insospettabile; a dialogo con i genitori e per le scoprire di non sentirvi in iniziative culturali che gli organi questo mondo a caso, ma competenti decidono di avviare. chiamati a realizzarvi come dono quotidiani, carichi di fede e di L’insegnamento della religione unico per l’umanità. spiritualità, di umanità e di cattolica è uno dei contributi che Avere una religione cui credere è altruismo potete rendere una permettono ai bambini e ai ragazzi aprirsi a una pacifica convivenza con testimonianza in favore degli ideali di capire più a fondo quello che tutti. Papa Francesco, alla partita di pacifica convivenza civile e vivono spontaneamente, venire a sociale, per l’edificazione di una allo stadio Olimpico di Roma contatto anche culturalmente con civiltà fondata sull’amore, sulla giocata da sportivi appartenenti a un grande personaggio che, in tempi solidarietà e sulla pace». diverse religioni per la pace, cui non sospetti, voleva molto bene ai La comunità cristiana su queste anch’io ero presente, ci ha detto: bambini, e li presentava come domande di fondo e su questi «Anche con i vostri atteggiamenti

siva della Settimana biblica e per questo sarà presente uno stand delle Edizioni Paoline, che offrirà la Bibbia a prezzo speciale. La giornata si aprirà con un intervento dell’onorevole Eugenia Roccella, deputato del Parlamento italiano, strenuo difensore della famiglia, che recentemente ha affermato a proposito della teoria del gender: «siamo tutti nati nel grembo di una donna, generati da un atto d’amore tra un uomo e una donna. Siamo tutti figli di una madre e di un padre: laici e cattolici, credenti e non credenti, islamici ed ebrei, omosessuali ed eterosessuali». In prima linea sulla fecondazione eterologa e la difesa della famiglia, ci aggiornerà sugli argomenti riguardanti la vita, di cui non possiamo non tener conto. Dopo la celebrazione eucaristica delle 11.15

«Il pellegrinaggio dà senso all’amore e al perdono» nche quest’anno la compagnia della Santissima Trinità di Palestrina ha compiuto il pellegrinaggio a piedi sino al santuario di Vallepietra. Questa è una tradizione che, viva nel tempo, si rinnova da decenni e si trasmette da generazioni tra le famiglie prenestine. Le righe di questo articolo però non vogliono essere un excursus storico di un importante gesto compiuto da una comunità di fedeli, ma solo rappresentare un piccolo pensiero che si riallaccia alle parole del vescovo Sigalini dette durante la Messa sul sagrato della Trinità quando ha esortato a cercare un pezzo di eternità. Sì il pellegrinaggio rappresenta proprio questo: allacciarsi al gesto d’amore più grande rappresentato dal Dio uno e trino. Ci si avvicina passo dopo passo, ascoltando i ciottoli sotto i piedi e lo scorrere di un acqua limpida, rapida, che lava le macchie che inevitabilmente ci portiamo dentro. Il pellegrinaggio rappresenta una profonda introspezione guidata da una silenziosa preghiera e un salmodiante chiedere

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perdono. Si ricerca, si chiede, si supplica e, di fronte a quel piccolo santuario, incastonato tra roccia e nuvole, si china la testa e con un lento respiro si apre il cuore a chi lo conosce già e meglio di chi porta in petto quel cuore. Al cospetto del divino ci si sente piccoli peccatori e le spalle, dolenti per il peso di uno zaino, faticano a sorreggere l’immenso senso di amore che si prova e che ci viene riversato dentro. Piccoli ma profondamente amati e perdonati. Il pellegrinaggio non è gesto, né azione fisica o scampagnata tra amici; è una condizione dell’esistenza, una dimensione dove lo scrutarsi dentro crea un ponte che, attraverso la richiesta di protezione e perdono, ci traghetta verso un frammento di eternità. Questa dimensione rappresentata da uno stemma, un fazzoletto o una medaglietta, nella forma estetica di un pellegrino, lascia ogni volta in se stessi il seme di uno splendido fiore di montagna che, semplice nelle sue fattezze, trabocca di una sostanza divina che glorifica la vita. Albino Lucarelli

esperienze

Segni vitali dalle «periferie» «B

obiettivi sarà sempre disponibile a dialogare, aiutare, impegnarsi e collaborare. Siamo cultori e seguaci di Gesù Cristo, che ci ha fatto da sempre scuola e ci dà continui insegnamenti che rendono la nostra vita bella e capace di spendersi per il bene di tutti. Con i migliori auguri * vescovo

La famiglia e la vita in festa a Olevano L a prossima Domenica celebreremo la 4ª edizione delle Festa diocesana della Famiglia. Un evento fortemente voluto dal nostro vescovo Domenico Sigalini, atteso e preparato da lungo tempo dai componenti dell’Ufficio famiglia ed i loro collaboratori. Sarà una giornata densa di contenuti, ma al contempo, nella cornice del Parco dell’Acqua Santa di Olevano Romano, rilassante e piacevole. Il personale addetto all’accoglienza distribuirà un opuscolo che avrà la funzione di vademecum, con indicazioni sulla giornata, il testo dell’intera celebrazione eucaristica, la presenza di gazebo di associazioni di volontariato per disabili, uffici pastorali e associazioni e cooperative del privato sociale e pubbliche. La Festa costituisce anche la giornata conclu-

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Vallepietra

un anno fra i banchi. Gli auguri del vescovo per un impegnativo appuntamento con la scuola DI

n momento di comunione e festa delle diocesi del Lazio che, insieme ai loro vescovi e alle amministrazioni civili, rendono omaggio e devozione al Poverello di Assisi con l’offerta dell’olio per la sua lampada. Si raccomanda la partecipazione e si invita a prendere visione, nel sito diocesano, del programma del pellegrinaggio nei giorni 3 e 4 ottobre e della proposta unitaria per il giorno 4.

e il pranzo, offerto dall’amministrazione comunale, si esibiranno Manuela Villa, figlia del famoso cantante Claudio, fra Alessandro, un frate francescano della Porziuncola con una voce tenorile molto bella, Maurizio Lipoli, rapper rivelazione della 7ª stagione di «Ti lascio una canzone», ed infine Ezio Leotta, giovane cantante emergente, per abbracciare tutte le fasce di età. Le esibizioni dei cantanti saranno intervallate da testimonianze: una dal nostro territorio e un’altra dalla comunità Nuovi Orizzonti. Vi aspettiamo, anche nel caso di maltempo, per testimoniare che la famiglia è il dono più bello…e per la famiglia Hip, Hip, Urrah! Per info chiamare il direttore don Martino Zarebski 320 915 2390. Ufficio Famiglia

isogna uscire». È così che papa Bergoglio ci esorta in continuazione. Stanco e felice, sono uscito per andare ad ascoltare le parole di padre Charlye sulla droga. Dalla sua esperienza emergono queste parole: droga – comunità – problema di tutti – periferia. Non possiamo continuare a vivere in una società con il nostro personalismo presuntuoso ed egoista. Chi non è il primo o il migliore, cerca l’escamotage (la droga) per essere all’altezza e non essere emarginato. La droga è un problema che sporca le nostre vite, entra nelle nostre case, spezza la serenità ed il cervello dei giovani, dei nostri figli e ce li porta via. Rafforzando la rete sociale, civica, mutualistica e assistenziale, possiamo arginare la droga e tenere tutti gli uomini alla pari. Questo processo può avvenire ovunque, soprattutto nelle peggiori periferie dei paesi più in difficoltà per mano di preti come padre Charlye. Come dice il nostro vescovo Sigalini, bisogna fare come se stessimo sempre in pellegrinaggio: uscire insieme, condividere le sofferenze, ridere e piangere insieme e arrivare all’obiettivo uniti. In fin dei conti Dio non ha prodotto scarti. E se non lo ha fatto lui, non possiamo farlo noi. Emiliano Fatello

Gli impegni settimanali del vescovo e in diocesi

L’icona della Festa

Oggi Mattino a Pisoniano Giornata delle Confraternite; ore 11.30 Messa a Santa Maria di Pugliano; ore 18: Celebrazione degli anniversari di matrimonio; Palestrina cattedrale ore 21 inizio settimana biblica Domani ore 9 Roma incontro con l’arcivescovo di Vilnius; Palestrina settimana biblica Martedì 16 Palestrina udienze in curia; pomeriggio settimana biblica Mercoledì 17 ore 10 a San Vito con i seminaristi; ore 15 a Paliano visita al carcere; settimana biblica

Giovedì 18 al mattino a Zagarolo udienze; pomeriggio settimana biblica Venerdì 19 al mattino al teatro Principe settimana biblica con le scuole Sabato 20 Udienze; settimana biblica Domenica 21 Olevano Romano Festa della Famiglia: ore 10.30 intervento dell’onorevole Eugenia Roccella; ore 11.15 solenne concelebrazione; ore 13 pranzo offerto dall’amministrazione comunale; ore 15 musica e testimonianze

Una settimana per crescere nella fede in Cristo DI

GABRIELE LUNGHINI *

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Studiare la Bibbia è luce per la vita

nche per noi catechisti la Settimana biblica, che si celebra in diocesi da oggi a domenica 21 settembre, rappresenta un momento importante di verifica e di crescita spirituale ed ecclesiale, per ripartire con più slancio. Il 27 luglio scorso il nostro Vescovo, con un articolo su Avvenire Lazio 7, «lanciando» l’iniziativa della Settimana biblica diocesana ce ne ha indicato la finalità: riscoprire in profondità il grande dono della Parola di Dio che viene incontro all’incessante bisogno degli uomini di oggi di una speranza viva. Come comunità cristiane condividiamo pienamente il modo di vivere delle persone alla ricerca continua di un senso alle vicende del vivere; in più abbiamo la Parola di Dio che rischiara il nostro cammino e che è una porta aperta a tutti. La Bibbia è per i catechisti, come per tutti i cristiani: la Parola di Dio, il luogo del dialogo

continuo con il Signore. Leggiamo la Bibbia in forza del Battesimo, come scrisse don Giuseppe Dossetti: «con lo scopo e il desiderio di incontrarvi il Signore Gesù, lui il Vivente stesso, Cristo crocifisso e glorioso». La Parola di Dio ci è data come un dono personale. La frase lapidaria di san Girolamo per cui «l’ignoranza delle Scritture è ignoranza di Cristo», in positivo ci indica la strada sicura per quella conoscenza sapienziale di Gesù. La Settimana biblica è un’occasione preziosa per riappropriarci della Bibbia e di verificare quanto il nostro cammino personale di fede le è coerente. Rispondiamo alla domanda: quale è il nostro rapporto con la Sacra Scrittura? Come può essere ravvivato? La Bibbia è per noi catechisti, impegnati nel settore delicato dell’evangelizzazione mediante l’educazione, il Libro per eccellenza; è la via più sicura per favorire l’incontro con Gesù. La Settimana biblica ci offre così la possibilità di verificare l’importanza che occupa

la Bibbia nella nostra progettazione catechistica. Come viene esposta la Parola di Dio nelle diverse forme di catechesi? Le si dà sufficiente attenzione e studio nelle comunità? Le diverse categorie di persone, dai piccoli agli anziani, come sono iniziate alla Bibbia? Non è difficile scorgere nelle persone che incontriamo nei nostri cammini di catechesi, dai più piccoli agli adulti, la sete di Dio, a volte inespressa o mascherata in atteggiamenti da accogliere pazientemente e da decifrare oculatamente. Ognuno di noi in fondo è continuamente alla ricerca di Dio, perché la fede è un cammino. Se è vero che le nostre comunità richiedono urgentemente l’attenzione agli adulti per il rinnovamento della catechesi, perché non proporre itinerari di approfondimento della fede a partire dalla Bibbia? La Settimana Biblica rappresenta un’occasione preziosa per catechisti, educatori ed animatori di ogni associazione, per verificare insieme quanto e come la Bibbia è l’anima delle nostre attività. * direttore Ufficio catechistico

La Settimana biblica i apre oggi la Settimana biblica con diversi appuntamenti non solo a Palestrina, ma anche nelle varie vicarie. Gli appuntamenti unitari sono: l’apertura in Cattedrale questa sera alle 21 con la relazione di don Giovanni Tangorra «La Parola di Dio nella Chiesa»; la liturgia della Parola mercoledì 17 alle 21 ancora in Cattedrale guidata da don Fabrizio Micocci; la chiusura domenica 21 ad Olevano Romano con la quarta edizione della Festa diocesana della famiglia.

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