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LA SALA DELLE EMOZIONI
Tramite il linguaggio dell’arte, l’artista comunica i suoi , le sue esperienze, i suoi sentimenti nei confronti del mondo e trasmette le emozioni che prova o che vuole far provare a chi osserva.
Si possono dipingere le emozioni?


Questa domanda, in apparenza semplice, è spesso ciò che guida l’artista nel suo percorso.
Esistono molti modi per dare voce alle proprie emozioni e ai propri stati d’animo, e sicuramente la pittura è una di quelle modalità che meglio di altre permettono di esprimere ciò che si sente.
Per esprimere un’emozione si può decidere di scegliere uno specifico soggetto si può scegliere di usare in un certo modo la matita o il pennello oppure si possono usare i colori.

I colori, infatti, riescono a trasmettere agli occhi di chi guarda le emozioni provate da chi dipinge.
Hai già imparato che in base alle diverse sensazioni che trasmettono, alle immagini e alle situazioni che richiamano alla mente, i colori sembrano assumere una “temperatura” diversa, in base alla quale possiamo suddividere in caldi, freddi e neutri.
I colori caldi, quando sono posti vicino ai colori freddi, sembrano “avanzare”, mentre i colori freddi sembrano allontanarsi da chi li osserva. I diversi toni di colore, poi, comunicano emozioni e sentimenti differenti. I colori caldi – giallo, rosso, arancione… – sono i colori del Sole, della terra, del fuoco, e solitamente trasmettono emozioni di gioia, forza


I colori freddi – blu, verde, viola – sono i colori del mare e del cielo, ma anche del vento e del ghiaccio, e provocano sensazioni solitamente di calma, ma anche di distacco
La temperatura di un colore, però, non è fissa. I viola, per esempio, possono essere caldi o freddi a seconda della quantità di rosso o di blu che contengono. Se c’è una predominanza di rosso, sono considerati caldi; se predomina il blu, sono considerati freddi. Lo stesso vale per i verdi. Nei dipinti solitamente possiamo notare una predominanza di colore, corrispondente a quello più esteso e utilizzato. A seconda della scelta del colore predominante, si trasmette un particolare tipo di emozione.
VITA D’ARTISTA
Nato in Norvegia nel 1863, Edvard Munch ha un’infanzia molto difficile, dominata dalla malattia, dai lutti e dalle difficoltà economiche.
Il disegno e la pittura sono le sue fonti di consolazione e di divertimento.
L’obiettivo principale dell’artista è trasporre sulla tela le proprie sensazioni.
I suoi primi quadri suscitano reazioni molto forti perché considerati troppo violenti dal punto di vista tematico e troppo imprecisi sotto il profilo stilistico.
Edvard Munch

Munch, infatti, dipinge quadri che rappresentano temi come la morte, il dolore, la nostalgia, e usa uno stile caratterizzato da colori carichi e linee poco definite.
Munch, tuttavia, non si fa scoraggiare dalle critiche e continua con il suo stile unico e personale
In uno dei suoi scritti afferma che quello che desidera fare è dipingere esseri umani che hanno respirato, sentito, sofferto e amato.
A poco a poco i suoi quadri vengono apprezzati e diventano fonte d’ispirazione per un nuovo movimento artistico: l’Espressionismo. I pittori e gli scrittori che vi aderiscono pensano che la realtà non vada descritta solo in modo oggettivo, ma debba essere raccontata secondo le emozioni positive o negative che ognuno prova.
Munch trascorre gli ultimi anni di vita nella sua Norvegia dove, dopo un periodo di depressione, riesce a trovare un po’ di serenità.
