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AUGUSTE RODIN E LA SCULTURA 4

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VITA D’ARTISTA

Auguste Rodin è un grande scultore. Durante la sua lunga vita realizza opere importantissime su incarico di ricchi e potenti, conosce la celebrità ed è al centro dei grandi avvenimenti pubblici e mondani.

Già molto giovane capisce che la scultura è la tecnica che meglio corrisponde ai suoi desideri artistici.

Si ispira agli esempi del passato, ma riesce molto presto a dare un tocco personale e riconoscibile a tutte le sue opere.

Dalla scultura classica Rodin riprende l’attenzione ai movimenti del corpo, tralasciando però la cura minuziosa dei dettagli. Potrebbe sembrare che le sue opere siano solo abbozzate, in realtà corrispondono a precise scelte artistiche e caratterizzano il suo stile, molto personale. Rodin ha un forte senso del ruolo dell’artista visto come testimone della vita e degli eventi più importanti del proprio mondo.

Per realizzare le sue opere monumentali e per lavorare materiali difficili come il marmo e il bronzo, Rodin, il grande genio, ha bisogno della collaborazione di artisti e artiste, apprendisti e apprendiste. La più importante fra loro è Camille Claudel, sua allieva e musa ispiratrice, oggi riconosciuta per il suo grande talento come artista indipendente.

Le Opere

Nella vita di molti artisti e di molte artiste esiste un’opera centrale, fondamentale. Per Rodin probabilmente quest’opera è Il pensatore”.

Viene modellato per la prima volta nel 1881, quando lo scultore lavora alla Porta dell’inferno, una delle sue creazioni più spettacolari. In questo capolavoro l’uomo pensante è Dante Alighieri.

Negli anni successivi Rodin ritorna sulla stessa scultura e la realizza in dimensioni e materiali diversi, tra cui marmo e bronzo.

Rispetto alla prima raffigurazione del pensatore, nelle opere successive l’uomo seduto non ha più un nome, ma diventa un simbolo dell’essere umano che riflette su se stesso e sulla propria sorte, forse addirittura la rappresentazione di come l’artista vede se stesso e i suoi simili.

Questa scultura è così parte della vita di Rodin che una copia dell’opera viene posta sulla sua tomba, come monumento funebre.

Nelle sculture di Rodin sembra che i soggetti ritratti emergano all’improvviso da un blocco grezzo che serve da base. Il blocco del materiale originario rimane a far parte dell’opera anche quando la scultura è finita.

La Cattedrale

Come due mani in preghiera unite, ma per dire altro sono state scolpite: son mani destre, le mani del lavoro, un lavoro comune che produce tesoro. Mano di donna, mano di uomo, son disuguali, ma ognuna è un gran dono: la prima a coppa, capace e accogliente, l’altra, con forza, al cielo protende. Le dita si sfiorano come in carezza, il loro è un incontro di rara bellezza, tra i polsi intravedi l’arco di una chiesa, di una Cattedrale in cui trovar difesa.

Parola rtistaAd’

“Io scelgo un blocco di marmo e taglio via tutto ciò che non è necessario”.

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Rodin ha realizzato molte sculture di mani. Sono così fedeli alla realtà e ricche di dettagli che alcuni medici sono riusciti a riconoscere delle malformazioni agli arti che ancora oggi esistono.

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