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LE OPERE

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L’uso che Caravaggio fa della luce e dell’ombra è rivoluzionario per i suoi tempi. La luce illumina soltanto il punto più importante della scena, come su un palcoscenico teatrale, rendendo il dipinto molto suggestivo, mentre la parte restante della scena rimane avvolta nell’ombra. E proprio grazie alla “forza” di questa zona d’ombra, il resto della composizione sembra prendere vita, come nelle scene in 3D!

Lo si vede chiaramente nel dipinto “Fanciullo con canestro di frutta”, dove la grande zona d’ombra che fa da sfondo permette di cogliere ogni particolare di ciò che invece è colpito dalla luce. Prima di Caravaggio, i pittori dipingevano abbellendo i soggetti per renderli perfetti. Caravaggio, invece, osserva la natura e dipinge la realtà così come la vede, anche con le sue imperfezioni. Osservando il cesto di frutta, infatti, si può notare una mela un po’ ammaccata, alcuni acini di uva troppo maturi, una foglia appassita…

La pittura di Caravaggio è fatta di buio e di luce.

Grazie a contrasti molto forti tra ciò che è illuminato e ciò che resta in ombra, Caravaggio riesce a creare scene che sembrano reali.

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