Le nostre notizie nro 73 agosto 2014

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LE NOSTRE NOTIZIE URUGUAY

UN ESLABÓN EN LA WEB ENTRE URUGUAY, FRIULI VENECIA JULIA Y EL MUNDO AGOSTO 2014 AÑO IX N°73 Editor Responsable: Mario Mattiussi e-mail: efasce.uruguay@gmail.com Facebook: Ente Friulano dell Uruguay

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Montevideo-R.O.Uruguay

Emigrazione e Grande Guerra il concorso Efasce premia i corregionali Un ricordo commosso delle montagne pordenonesi, che come delle braccia si stringono attorno ai loro emigranti ogni volta che tornano a casa. E il rientro in Friuli Venezia Giulia, per la prima volta dopo 64 anni di lavoro all’estero, di un corregionale residente in Argentina. Sono stati questi solo alcuni degli episodi che hanno caratterizzato il convegno della 37ª edizione del raduno dei pordenonesi svolto a Travesio. Storie toccanti di quanti combatterono sul fronte. Furono 80 mila i rientri in patria

80 Mila rientri Tema di quest’anno è stato: "L’emigrazione friulana prima e dopo la Grande Guerra" argomento trattato per la componente storica dal professor Gianni Colledani e dallo studioso Giuliano Cescutti. Lo spaccato che ne è emerso dai loro racconti è stato quello di una regione che nel 1914 ha visto rientrare in Italia – per poi trasferirsi sul fronte – circa 80 mila lavoratori stagionali, ai quali si sono aggiunti coloro che ormai si erano trasferiti in pianta stabile all’estero. Un’ondata di rientri che rappresentò allora un problema, in quanto la guerra non era ancora iniziata e a queste persone era necessario dare un lavoro.


Un´ intensa fine settimana ricca di iniziative quello concluso la scorsa settimana a Travesio. Protagonisti parecchie centinaia di nostri emigranti convenuti per il 37° incontro dei corregionali all’estero che si è svolto in questo ridente paese all’imbocco della Val Cosa. Si è iniziato venerdì 25 luglio scorso con il ricevimento di una ventina di rappresentanti dei 123 segretariati Efasce sparsi in tutto il mondo. Nella sede del palazzo dei Conti Toppo Wassermann il sindaco Diego Franz accompagnato dal suo vice Adelchi Pellarin ha dato loro il benvenuto a nome dell’amministrazione comunale e dell’intera comunità. Alla breve cerimonia ha fatto seguito l’inaugurazione della mostra fotografica "L’emigrazione friulana verso gli Imperi Centrali" allestita in collaborazione con il CRAF, Cento di Ricerca e Catalogazione della Fotografia curata da Lara Zilli e Alice Peschiutta.

IL CONCORSO LETTERARIO Terrazzieri, maestranze specializzate, carpentieri, imprenditori; ognuno con la propria storia e con il proprio bagaglio di affetti lasciati alle spalle per tornare nella madrepatria, dove abbracciare il fucile per andare alla guerra. Le vicende di alcuni di loro sono state scritte da corregionali che vivono in diverse parti del mondo e ora raccolte in un opuscolo distribuito nel corso del convegno. Tutto ciò faceva parte del concorso letterario indetto dall’Efasce lo scorso febbraio, al quale hanno partecipato numerosi emigranti.


Sono racconti semplici, di chi forse non ha scritto una pagina di storia, ma ha sicuramente combattuto per quei valori che sentiva propri. Come quelli di Luigi e Pietro Cartelli di Maniago, rientrati dalla Germania, arruolati nell’8. Alpini e nel 2. Reggimento di artiglieria, il primo morto sul fronte, il secondo sopravvissuto e poi di nuovo espatriato a New York. Una storia, la loro, narrata da Alessandra Cartelli ora residente negli Stati Uniti, così come quella del segretario Efasce di Philadelphia Robert Roman che invece ha messo nero su bianco le vicende dei suoi avi Pietro Maieron e Rino Roman. Scavare nei ricordi per portare alla luce i racconti dei nonni è stata per alcuni di loro anche un sorta di ricerca della verità. Come nel caso di Nelida Mattiussi, ora residente in Argentina: mentre raccoglieva i documenti del nonno Gregorio, ha scoperto che nel suo rientro dall’America latina per arruolarsi nell’esercito, non arrivò mai in Italia in quanto morì sul treno a pochi passi dalla madre patria. Toccanti poi i racconti di Mario Treppo e Wilma Lovisa. Il primo, partito a sei anni da casa per andare in Argentina con i propri genitori, ha fatto rientro in Italia per la prima volta per partecipare al raduno dei Pordenonesi nel mondo di Travesio e raccontare la storia del nonno Angelo Giacomini che ha combattuto a Caporetto e a Vittorio Veneto. Infine Wilma arrivata da Philadelfia, che prendendo spunto dalla storia nel nonno Osvaldo arruolato negli Alpini, ha ricordato come sia per lei una grande gioia tornare ogni volta nella Destra Tagliamento. «Quando arrivo a Cavasso - ha detto dal palco accompagnata dalla mamma novantaquattrenne - le montagne sembrano stringerci in un abbraccio materno e darci il benvenuto a casa ».

In mostra i Friulani verso gli Imperi Centrali Un intenso fine settimana ricco di iniziative quello concluso la scorsa settimana a Travesio. Protagonisti parecchie centinaia di nostri emigranti convenuti per il 37° incontro dei corregionali all’estero che si è svolto in questo ridente paese all’imbocco della Val Cosa.


Si è iniziato venerdì 25 con il ricevimento di una ventina di rappresentanti dei 123 segretariati Efasce sparsi in tutto il mondo. Nella sede del palazzo dei Conti Toppo Wassermann il sindaco Diego Franz accompagnato dal suo vice Adelchi Pellarin ha dato loro il benvenuto a nome dell’amministrazione comunale e dell’intera comunità. Alla breve cerimonia ha fatto seguito l’inaugurazione della mostra fotografica "L’emigrazione friulana verso gli Imperi Centrali" allestita in collaborazione con il CRAF, Cento di Ricerca e Catalogazione della Fotografia.

Premio Odorico a Lori Colussi «Ora il testimone ai giovani» Uno sprone affinchè il lavoro dei segretariati sparsi all’estero passi nelle mani dei giovani e l’auspicio che le nuove leve mantengano il legame con il Friuli Occidentale attraverso la conoscenza della lingua italiana.

Sono questi i due messaggi che Lorenzo "Lori" Colussi ha lanciato dal palco di Travesio dove si è concluso, domenica scorsa, il 37° raduno dei Pordenonesi nel mondo organizzato dall’Efasce. A lui la Provincia, attraverso l’assessore alla Cultura Nicola Callegari, ha consegnato il premio Odorico da Pordenone, istituito dall’Ente di largo San Giorgio per insignire annualmente un pordenonese o figlio di discendenti del nostro territorio, distintosi all’estero per la sua attività. Tra le autorità presenti anche il sindaco di Travesio Diego Franz, la collega del Comune di Casarsa, Lavinia Clarotto, e il consigliere regionale, Armando Zecchinon.


Dal palco dell’auditorium di Travesio, dove ha ricevuto il premio, Colussi ha spronato l’Efasce affinchè dedichi maggiore attenzione ai giovani residenti all’estero. «A loro - ha detto - è giunto il momento di passare il testimone dell’attività svolta dai segretariati, ossia i circoli che radunano i nostri corregionali nei diversi Paesi del mondo».

DON PAPAIS PER IL 50° Nel corso della giornata, al termine della messa officiata nella pieve di San Pietro dal Vescovo Mons.Giuseppe Pellegrini, un ulteriore riconoscimento è stato consegnato a don Vitaliano Papais. Parroco originario di Ramuscello di Sesto al Reghena e da una trentina d’anni residente in Canada, a lui è stata consegnata una pergamena per i 50 anni di servizio sacerdotale. Congratulazioni Padre!

Mons. Pellegrini ai giovani: «Non scoraggiatevi dietro le nuvole c’è sempre il sereno» La vita e i beni materiali che abbiamo ricevuto sulla terra sono un dono di Dio, sta a noi farne un buon uso pensando di più al bene comune che al proprio tornaconto personale».

E’ questo il messaggio di monsignor Giuseppe Pellegrini che domenica scorsa ha celebrato la Santa Messa, affiancato dal vicepresidente dell’Efasce nonché parroco di S. Quirino, don Aniceto Cesarin, da don Vitaliano Papais, missionario da oltre trent’anni in Canada e da don Abramo Seghetto missionario scalabriniano che presta la sua opera da 48 anni in diverse Missioni Cattoliche del Belgio, ha rivolto agli emigranti e ai numerosi fedeli dal pulpito della chiesa di S. Pietro Apostolo.


Nella sua omelia monsignor Pellegrini, dopo aver rivolto un caloroso saluto ai tanti emigranti presenti ha fatto dono di un crocifisso a un gruppo di giovani corregionali arrivati nella nostra Regione, da nove paesi diversi del mondo, per partecipare ad un soggiorno di studio della lingua italiana e di cultura regionale organizzato in provincia di Pordenone dall’ Efasce. AI GIOVANI Alcuni giorni prima il monsignore li aveva ricevuti, per un cordiale saluto di benvenuto, nella sede del Centro Diocesano di via Revedole. «Non è un momento facile per voi giovani – ha esordito il presule quello che state vivendo. Stiamo attraversando momenti difficili, sia di natura economica che di valori morali, ma non dovete scoraggiarvi, ricordatevi che dietro le nuvole c’è sempre il sereno. Dovete sforzarvi di pensare positivo e nei momenti di difficoltà non rinchiudervi in voi stessi. Ricordatevi che da ogni crisi c’è sempre una via di uscita. Prendete esempio dai vostri progenitori che, nel secolo scorso, in condizioni economiche peggiori di questa, hanno saputo reagire con forza; dopo aver lasciato in molti casi i loro affetti e i pochi averi hanno saputo, con grande determinazione e forza di volontà, ricostruire con successo una nuova vita altrove». Para comunicarse con Nostre Notizie. e-mail: efasce.uruguay@gmail.com Facebook: Ente Friulano dell Uruguay Sitio web: www.issuu.com /efasce.uruguay

Mandi!


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