Da tempo ormai il mondo del lavoro include tra i rischi professionali quelle manifestazioni di disagio emotivo-relazionale che attraverso somatizzazione e malesseri esistenziali, sono la causa di assenza per malattia, di burn-out, di scarsa produttività.
Al di fuori dei fenomeni quali mobbing o molestie, comportamenti malati e vessatori, una discreta percentuale del disagio in ambiente lavorativo è dovuto a comunicazioni inefficaci, mediazioni di conflitti inappropriati, stress legato alle pressanti richieste produttive, ma anche a vissuti personali riversati e proiettati in luoghi inadatti al loro contenimento.
Se a questa realtà si unisce l’assenza di personale capace di sostegno e di migliorare gli aspetti relazionali tra i colleghi e nei gruppi di lavoro, è facile comprendere come i rischi di disagio dovute a inadeguate attenzioni, siano potenzialmente presenti in ogni azienda.