Tex, avventura senza tempo I fumetti sono un formidabile veicolo di sentimenti, sensazioni, emozioni. Un fumetto si sfoglia, si tocca: ne immaginiamo i suoni, i rumori, ci creiamo le atmosfere, fantastichiamo sui personaggi, sulle sequenze invisibili tra una vignetta e l’altra. In una parola, lo interpretiamo! Un fumetto è una sequenza di tante stanze contigue, piene di colori e sorprese emotive, in ognuna delle quali ci si può fermare a rilassare, rilettere, sorridere e, volendo, persino tornare indietro alla ricerca di qualche interrogativo perso. Tutto ciò è interpretazione. Un fumetto comincia la sua polimoria interpretativa già dalla nascita, perché è il risultato di ciò che lo scrittore ha in mente e della rappresentazione che il disegnatore fa delle sue descrizioni. Poi la storia è percepita, capita, vissuta, da ogni lettore, in maniera soggettiva. Perché è personale la libertà di assimilare disegni e parole. E qui si evidenzia la grande forza ma anche la dificoltà di un fumetto: quella di risultare gradevole alle diverse possibilità di goderne la fruizione, alle diverse possibilità di interpretazione. Tex ce l’ha fatta. Dalla mistura del coraggio imprenditoriale di Tea Bertasi, la verve narrativa di G.L. Bonelli e l’arte di Galep è nato un simbolo, un’efigie che ha saputo accontentare le diverse tipologie di approccio come un “attacco universale” che si presta alle diverse esigenze di rafigurazione. È la proiezione dell’eroe pronto a vestire l’io del ragazzo, dell’adolescente, dell’adulto: non a caso il lettore rimane fedele negli anni e continua a seguirlo nelle diverse fasi della vita. È la sorgente di un iume d’inchiostro che ha dipinto, su una supericie di oltre 70.000 tavole, l’Avventura, tra deserti americani e paesaggi da sogno. Ma c’è di più: Tex è diventato un fenomeno sociale ed è riuscito, per sua grandezza, a evadere dalla sfera dello svago puro. Si discute, infatti, della sua appartenenza politica ed è oggetto di studi, ricerche e libri che, di volta in volta, ne tracciano sfaccettature e analizzano comportamenti. È un fenomeno di costume: gli si dedicano mostre, ha un merchandising ed è da più di mezzo secolo il rappresentante del fumetto italiano nel mondo. Ha fatto crescere autori (diventati Maestri d’Arte) e ha aperto la strada a nuove esperienze, trainando il settore delle “nuvolette disegnate” verso un’evoluzione artistico-culturale che ci permette di non essere secondi nei confronti dei colossi che producono fumetti nei Paesi esteri. È la bandiera a cui si è aggrappato il suo editore nei momenti di crisi, è… un fumetto… il più grande fumetto italiano. R.D.F
Il chiosco/edicola, lo stargate per entrare nel mondo della fantasia dei ragazzi di qualsiasi epoca. Pagina precedente: Tex, prezioso pard di una vita. Disegno di Bruno Brindisi.
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