Julia - L'eterno riposo

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Julia L’eterno riposo

Berardi – toppi

Julia – L’eterno riposo di Giancarlo Berardi e Sergio Toppi

© 1999-2024 Sergio Bonelli Editore S.p.A.

© 2024, Solone srl per questa edizione

Julia è un personaggio creato da Giancarlo Berardi. Tutti i diritti riservati. Collana Sergio Toppi, 22

Direttore editoriale: Nicola Pesce

Caporedattore: Stefano Romanini

Ufcio stampa: Gloria Grieco

Coordinamento editoriale: Cristina Fortunato

Trascrizione testi e correzione bozze: a cura della redazione

Impaginazione: Valeria Morelli

Illustrazione di copertina: Marco Soldi

Stampato tramite Tespi srl – Eboli (SA) nel mese di maggio 2024

Pubblicato per la prima volta nell’agosto 1999 su «Julia» n. 11, Sergio Bonelli Editore.

Edizioni NPE

è un marchio in esclusiva di Solone srl Via Aversana, 8 – 84025 Eboli (SA)

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Julia L’eterno riposo

di Giancarlo Berardi

e Sergio Toppi

Caro Toppi

Genova, 22.12.97

Caro Toppi, accluse troverai le prime trentasette tavole di un nuovo racconto di «Julia», intitolato L’eterno riposo. È ambientato in un ospizio, tra anziani più o meno abbandonati dalla società e dalle famiglie; un nucleo umano per me molto interessante da indagare. Spero che sia stimolante anche per te.

Come ti avevo preannunciato via telefono, visto che questa è la nostra prima collaborazione, per facilitarti l’approccio con il mio modo di sceneggiare – che privilegia la sequenza e la recitazione di tipo cinematografco – ho preferito utilizzare la forma del layout. In questo modo, posso of rirti una più immediata visualizzazione della scena, così come l’ho immaginata, entro la quale puoi muoverti grafcamente come meglio preferisci.

Questo tipo di narrazione, estremamente realistico ed oggettivo, che non prevede i “pensieri” e le didascalie spazio-temporali, ormai afnato da tanti anni di lavoro, è diventato anche la cifra stilistica della serie ed è importante che venga mantenuto.

Per darti la possibilità di una lettura incrociata, tuttavia, le prime venti tavole del racconto sono rifnite secondo il mio metodo solito. Troverai quindi la descrizione della vignetta da sinistra a destra, i piani relativi ai personaggi, e i campi in relazione all’ambiente in cui gli stessi si muovono. Niente di complicato: solo una manciata di termini tecnici, a cui sarai sicuramente abituato, avendo lavorato anche per l’animazione. Dalla tavola ventuno in poi, ci sono solo i dialoghi e qualche descrizione complementare.

Ti ricordo ancora che per «Julia» è stata scelta un’impaginazione molto regolare, che ricorda uno schermo cinematografco o televisivo. A parte le strisce costituite da un’unica vignetta “lunga” – che corrisponde grosso modo a una carrellata laterale – quelle da due o da tre vignette prevedono sempre uguali dimensioni.

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Credo sia tutto per il momento, ma naturalmente resto a tua disposizione per qualsiasi ulteriore approfondimento. Conto di venire a Milano nel mese di gennaio, così, se sarai libero, potremo chiacchierare a quattr’occhi. Nel frattempo, porgo a te e a tua moglie i migliori auguri di buone feste e di serenità.

Cordialmente, Giancarlo Berardi

Ecco la mail che ha dato inizio alla mia collaborazione con Sergio Toppi.

Fu Bonelli a propormi il suo nome. Era un periodo di scarso lavoro per questo gigante del pennino, così, da vero professionista, si rese disponibile per realizzare fumetti seriali.

Una sorpresa e un onore, annoverarlo nella mia squadra. Da molti anni conoscevo e collezionavo le sue storie, scritte da altri o da lui stesso – per il «Corriere dei Piccoli», «Il Giornalino», il «Messaggero dei Ragazzi» – e le tante meravigliose illustrazioni e copertine di libri.

Nel 1974, partendo alla volta di New York, avevo stipato in una valigia i miei primi lavori e alcuni numeri del «Sgt. Kirk», per il quale dovevo scrivere alcuni articoli. Una volta ambientato, mi presentai al King Features Syndicate, alla dc Comics, e alla Marvel, dove fui accolto con simpatia e interesse da Johnny Romita e Stan Lee. Una bella diferenza rispetto alle case editrici italiane, che mi rimbalzavano come una pallina da tennis!

Alla fne, capitai nello studio di Neal Adams, in Rockefeller Plaza, frequentato dal gotha del fumetto americano. Rimasi ospite per diverse settimane, e quello fu il mio corso universitario di fumetto.

Nello stesso periodo, conobbi Alfred Andriola, Sergio Aragones e i suoi colleghi di «Mad», Dik Browne, Joe Kubert, Gray Morrow, John Cullen Murphy, John Prentice, Bud Sagendorf, Mort Walker, Al Williamson… E a tutti mostravo i numeri di “Kirk”, con le copertine e alcune storie interne disegnate da Sergio Toppi. Mi piaceva osservare lo stupore nei loro occhi. Non avevano mai visto uno stile simile, non assomigliava a nessun artista conosciuto. «Oh, he’s magnifcent!», «Great drafsmanship!», «What a strength!», questi i commenti entusiasti.

Così, all’insaputa dell’autore, che allora non conoscevo personalmente, fui il primo a portare le sue opere negli States.

Ma torniamo a Julia. Come preannunciato, nel gennaio 1998 incontrai Sergio a Milano. Gli portai un altro blocco di sceneggiatura con relativi layout, da me schizzati e rifniti da Maurizio Mantero. Lui, timidamente, mi mostrò le prime tavole inchiostrate. Non ne era soddisfatto. Si rendeva conto che disegnare la sequenza, per un illustratore abituato all’immagine singola, era una sfda notevole. «Dimmi quello che non va» esordì, «se necessario, rifaccio».

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Trascorsi almeno un’ora a convincerlo che le pagine funzionavano benissimo, che quella storia l’avevo pensata su misura per lui e per il suo tratto goticoevocativo. La caratterizzazione dei personaggi era superba e la scena dell’incubo quanto di meglio potessi sperare.

Quel primo abboccamento, seguito da altri, fu anche l’occasione per approfondire la conoscenza e instaurare un rapporto amicale di stima reciproca. Raramente, nella mia carriera, ho conosciuto un collega così dotato e allo stesso tempo così umile. Un grande insegnamento per un ambiente dove, spesso, la scarsa capacità si coniuga con l’arroganza e la supponenza. Tanto più che quella sua forza espressiva, quel tratto potente, scaturivano da un uomo poco appariscente, di corporatura media, sempre in giacca e cravatta, afancato dalla moglie Aldina, una signora dai tratti gentili e severi (riferendosi al marito, lo chiamava “Toppi”): una tipica coppia borghese della vecchia Milano.

Ma sotto l’aspetto comune, in Sergio albergava una cultura vasta e variegata. Nel suo cervello, un vulcano in perenne eruzione. Con lui si poteva discutere di tutto: letteratura, storia, fumetto, illustrazione, arte, cinema. L’unico argomento su cui non ci trovavamo d’accordo era Vittorio De Sica, che considerava grande come regista, ma banale come attore. E quando doveva disegnare un viso di quinta, cioè di tre quarti di spalle. Sosteneva che l’orecchio visto da dietro era “volgare”. Ma ne L’eterno riposo, seguì la sceneggiatura com’era descritta, orecchie comprese.

Toppi si rivelò anche un lavoratore instancabile: nel giro di 6-7 mesi, l’albo era completato. Fu comunque una fatica per lui adattarsi al mio tipo di narrazione e alla gabbia delle vignette tutte uguali. In seguito, preferì dedicarsi ad altre testate, dove godeva di maggiore libertà. Rimase, però, sempre il piacere di rincontrarsi.

Ricordo, durante una sua mostra a Genova, un lungo intervento in cui dichiarai la mia grande ammirazione per la genialità di questo disegnatore unico al mondo. Sergio era presente con la moglie, ed entrambi vennero a ringraziarmi, commossi dalle mie parole. In seguito, ricevetti una sua serigrafa frmata. Avrei voluto chiedergli un disegno originale, ma anch’io ho le mie timidezze. Poi seppi della malattia, a cui Toppi reagì continuando a lavorare indefessamente. Ci si incontrava nelle varie manifestazioni, e per me era sempre un’emozione.

Finché il 21 agosto 2012, il maestro venne a mancare.

Oggi, il ricordo di Sergio spicca tra i grandi artisti con cui ho avuto il privilegio di collaborare, e che mi hanno insegnato qualcosa del mestiere e della vita.

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Pubblicato per la prima volta su

«Julia» n. 11, agosto 1999, Sergio Bonelli Editore
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Volumi di Sergio Toppi

già pubblicati in questa collana:

Sharaz-de – isbn: 978-88-88893-86-0

Blues – isbn: 978-88-88893-94-5

Bestiario – isbn: 978-88-88893-98-3

Lo spazio dentro il corpo – isbn: 978-88-94818-66-6

Finché vivrai – isbn: 978-88-94818-08-6

Il Collezionista – isbn: 978-88-94818-16-1

Tanka – isbn: 978-88-94818-39-0

Solitudinis Morbus – isbn: 978-88-94818-48-2

Chapungo – isbn: 978-88-36270-20-0

Ogoniok – isbn: 978-88-36270-33-0

Il dossier Kokombo – isbn: 978-88-36270-53-8

Dio Minore – isbn: 978-88-36270-71-2

Myetzko – isbn: 978-88-36270-87-3

Krull – isbn: 978-88-36270-93-4

Isola gentile – isbn: 978-88-36271-02-3

Il tesoro di Cibola – isbn: 978-88-36271-09-2

La leggenda di Potosì – isbn: 978-88-36271-43-6

Warramunga 1856 - M’Felewzi – isbn: 978-88-36271-80-1

Colt Frontier – isbn: 978-88-36272-05-1

Scene dalla Bibbia - isbn: 978-88-36272-20-4

Sic transit gloria mundi - isbn: 978-88-36272-40-2

La casa editrice del fumetto d’autore
edizioninpe.it
«La vera malattia degli anziani è l’indifferenza… L’indifferenza della società.»

Un terribile delitto sconvolge Saint-George, una piccola casa di riposo alla periferia di Garden City. Un anziano ospite è stato fatto a pezzi. La brillante criminologa Julia dovrà affrontare una intricata indagine che la porterà dritta alle porte dell’inferno. Dietro la facciata di solitudine e abbandono, emergerà una drammatica verità.

Dalla serie «Julia», edita da Sergio Bonelli Editore e creata da Giancarlo Berardi, che nel presente volume frma la sceneggiatura e una inedita prefazione. Questa è l’unica storia della nota criminologa disegnata dal grande Sergio Toppi, una occasione preziosa per scoprire il maestro sotto una luce inedita.

Sergio Toppi (Milano 1932 – 2012), è stato un illustratore ed un fumettista italiano. Oggi è considerato uno dei più grandi autori mai esistiti.

“Dalle sue tavole così incise e così bulinate, dalla ricchezza traboccante delle sue storie misteriose e tragiche ci viene costantemente il conforto che può esistere un uomo così responsabile, così pronto a rispettare il suo impegno. Come una religione. Il suo lavoro tende alla perfezione, per semplice senso del dovere”.

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edizione limitata Copia n.__________ di 2000 euro 22,50 ISBN: 978-88-36272-33-4
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