TRAVEL
FROZEN
I TA LY di Filippo Teramo - a cura di
© kerdkanno/Adobestock
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elle torride giornate d’estate, per ripararsi dalla calura le scelte sono essenzialmente due: una bella birra fresca o un buon gelato artigianale. E se in quest’ultimo campo l’Italia vanta alcuni dei migliori professionisti del mondo – non a caso il gelato artigianale è riconosciuto come eccellenza made in Italy, un’icona al pari della pizza e della pasta – anche sull’altro fronte, da Nord a Sud non mancano birrifici in grado di competere con i Paesi più tradizionalmente vocati alla produzione artigianale delle bionde. Come non citare, per esempio, il maestro gelatiere Eugenio Morrone: calabrese di nascita ma romano d’adozione, ha vinto la All Stars del Gelato Festival conquistando un posto nella finalissima dei Masters 2021, poi è stato scelto come capitano dei quat-
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tro moschettieri che rappresenteranno l’Italia alla Coppa del Mondo della Gelateria nel 2020. Per il 35enne proprietario del Cannolo siciliano di piazza Malatesta a Roma è davvero un periodo d’oro, il numero di successi conquistati parla chiaro, a partire dalla prima posizione nel World Ranking Gelato Festival. Il suo cavallo di battaglia è il mandarino tardivo, gusto a base di succo di mandarino, menta e zenzero. E se la leggenda vuole la nascita del gelato nella Firenze del Rinascimento per merito di personaggi come Cosimo I de’ Medici e l’architetto Bernardo Buontalenti, proprio in riva all’Arno ancora oggi si coltivano talenti: Paolo Pomposi, Silvana Vivoli, Vetulio Bondi e il giovane Antonio Ciabattoni. Titolare del locale La Sorbettiera di piazza Tasso, quest'ultimo
è stato recentemente riconosciuto anche dal Washington Post come uno dei professionisti più attenti alla qualità e ispirati negli accostamenti. Non a caso, il suo New England 1776 (a base di sciroppo d’acero con bacon croccante candito) è risultato il vincitore del contest organizzato a Firenze per i 200 anni del Consolato Usa, che ha aperto ad Antonio le porte delle iniziative a stelle a strisce nel capoluogo toscano. Singolare, invece, la storia di Nicolò Patrick Borelli del Borelli LAB di Stradella (PV), papà di un gelato al gusto di tortellino burro e salvia. Il suo background è molto diverso da quello del classico gelatiere: dopo la laurea in Finanza alla Bocconi e un master in Diritto tributario presso Il Sole 24 Ore, si è trasferito a Roma per lavorare come marketing manager in