di Valentina Lo Surdo ilmondodiabha.it
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«L
e barriere più grandi sono quelle della mente». Così si legge sulla home page del sito di Free Wheels, l'organizzazione di volontariato che da dieci anni si occupa di cammini condivisi nel nome dell’accessibilità. Affinché l’esperienza di un itinerario a piedi possa diventare sempre più sinonimo di «viaggio lento come stile di vita e opportunità di crescita, per l’indipendenza sociale e fisica di ognuno di noi», spiega Pietro Scidurlo, co-fondatore di Free Wheels e pioniere nel mondo dei cammini accessibili in Italia che, con il suo gruppo di colleghi e volontari, ha tracciato e mappato una rete di percorsi adatti a persone con esigenze specifiche. Perfetti per chi si muove in carrozzina o handbike, al pari di andar a piedi o in bicicletta, ma anche semplicemente per chi «ha gli stessi desideri di quando aveva 40 anni, ma capacità ridotte dall’avanzare dell’età». Un progetto capace di trovare la soluzione migliore per chi Pietro Scidurlo, fondatore di Free Wheels
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L'ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO FREE WHEELS SI OCCUPA DI MAPPARE LA GEOGRAFIA DEI PERCORSI ACCESSIBILI IN EUROPA. PER ABBATTERE LE BARRIERE E AIUTARE CHIUNQUE AD AFFRONTARE I PROPRI LIMITI
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