Greenup n. 200 - Giugno/Luglio 2022

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Numero 200 / VISIONI

Una pioggia di piante e fiori Come quella che, soprattutto negli ultimi anni, sta coprendo tutti noi. Abbiamo chiesto a Sandro Degni, che con il verde ci lavora ormai da anni, come sono cambiate le richieste e come si è evoluto il settore colloquio con SANDRO DEGNI di RACHELE POZZATO

S

andro Degni collabora con la nostra redazione da tempo. La sua è una prospettiva privilegiata perché ha a che fare con l’universo vegetale tutti i giorni da una parte e, dall’altra, anche con il pubblico per il quale realizza terrazzi, balconi e giardini a Milano e dintorni. Pertanto, quando ci siamo interrogati su come sia cambiato il panorama di questa filiera nel corso degli anni e sui suoi possibili punti d’arrivo futuri, sapevamo esattamente a chi chiedere. In queste pagine, trovate tutto quello che ci ha raccontato: non solo sulla capillare diffusione del verde, ma anche sul suo possibile significato per il florovivaismo e i suoi professionisti. Come si sono evolute le esigenze dei clienti nel tuo lavoro? «Partiamo da due concetti fondamentali: disponibilità economica e spazio. Negli anni ’90, quando ho iniziato, la possibilità di spesa era maggiore, così come le metrature a disposizione. Lavorando prevalentemente su terrazzi nel centro di Milano, l’esigenza era, principalmente, valorizzare l’abitazione

con verde pensile e con angoli ben in vista che facessero risaltare le vedute importanti della città storica. Pian piano, però, è cambiato tutto. Le tipologie di progetti sono mutate di pari passo con il modificarsi degli spazi e delle possibilità economiche. Terrazzi e giardini continuano ad essere richiesti, ma sono sempre meno quelli che richiamano le progettazioni del passato. Oggi funziona la bassa manutenzione, piante che non sporcano, gestione veloce e si imposta lo spazio outdoor solo per la bella stagione». La dimensione del verde, però, sembra essere sempre più centrale… «Un ritorno è avvenuto in questi ultimissimi anni, soprattutto tra le giovani coppie che manifestano l’esigenza di avere “la stanza in più”. Una necessità nata soprattutto in pandemia: è stato nei mesi di lockdown che il balcone, grande o piccolo che fosse, è diventato uno spazio da godersi a 360° e da sfruttare quanto possibile. I soldi risparmiati da viaggi e spostamenti, in molti casi, sono stati reinvestiti proprio qui: chi voleva uno spazio circondato dal verde per poter la-

Sandro Degni.

vorare, chi ne aveva necessità per i più piccoli. Le richieste e il lavoro in quei mesi sono aumentate». Qual è, oggi, la priorità per il cliente? «L’esigenza principale è la fruizione dello spazio: avere una stanza in più modifica la percezione dello stesso che prima, invece, era solo estetica. E la richiesta è specifica: un luogo da poter abitare durante la bella stagione». Rimarrà questa la direzione o ci saranno altre inversioni di marcia? «Per le terrazze la direzione è

QUELLO CHE MANCA È UN CONFRONTO, UNO SCAMBIO DI COMPETENZE, CHE AIUTEREBBE GLI OPERATORI DEL VERDE ANCHE A PRESENTARSI COME FIGURE SPECIALIZZATE NECESSARIE 24

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