A fianco, Raffaella Reggi, tra le migliori tenniste italiane di sempre e oggi commentatrice per Sky Sport.
lo fra i denti”, la faentina in carriera ha vinto cinque tornei di singolo (Internazionali d’Italia, Lugano, Porto Rico, San Diego, Taranto), quattro di doppio (Internazionali d’Italia, Taranto, Tampa, Linz) e uno di doppio misto (US Open), salendo nel 1988 fino al 13º posto mondiale. Oggi commenta i principali tornei internazionali per Sky Sport.
“Un’attività che m’impegna una quindicina di settimane all’anno. Mi piace e mi dà l’opportunità di restare in contatto col mondo del tennis, che fra l’altro negli ultimi anni ha visto la piena emancipazione del settore femminile. Rispetto ai tempi in cui giocavo io, oggi le
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donne hanno ormai raggiunto la parità. I montepremi dei tornei maschili e femminili sono simili, anche perché i due settori registrano audience televisivi abbastanza identici. Dal punto di vista tecnico, ora nel settore maschile le posizioni dei big sono piuttosto consolidate, mentre nel femminile non esiste una vera numero uno. Le sorelle Williams giocano e non giocano, le russe vanno a fasi alterne… in questa situazione la Schiavone è stata brava a salire al numero 6.” A 16 anni Raffaella vinse l’Orange Bowl, una sorta di mondiale giovanile. Oggi può dare un giudizio autorevole sulle giovani promes-
se italiane: “A livello tecnico non esiste un gap enorme con gli altri Paesi. Credo manchi soltanto un po’ di grinta, di determinazione e, casomai, una preparazione atletica più accurata.” Sua figlia Giulia, 16 anni, non ne ha seguito le tracce: “No, gioca a pallavolo. E frequenta il Liceo Linguistico con l’idea di andare all’estero per studiare e crescere professionalmente.” Un’idea che a suo tempo appartenne anche a Raffaella, che giovanissima si trasferì alla nota Accademia tennistica di Nick Bollettieri, in Florida. Probabilmente senza quella scelta non sarebbe diventata ciò che è poi diventata. IN