PROGETTARE
Quando Rimini
CHIAMA...
L’ARCHITETTO LUCA VERNOCCHI È TORNATO A CASA PER PORTARE NELLA SUA CITTÀ L’ESPERIENZA MATURATA ALL’ESTERO. SENZA DIMENTICARE QUELL’INIZIO A ROMA CON FUKSAS.
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di Serena Macrelli / ph Riccardo Gallini
Andare a Londra e tornare. Perché la nostalgia dell’Italia non tarda quasi mai a farsi sentire. All’estero si impara, si cresce professionalmente, ma lo stile di vita del Belpaese è impagabile. Così ha fatto Luca Vernocchi, giovane ar-
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chitetto riminese di 36 anni che, dopo aver lavorato per Fuksas, Foster, Wilmotte ed essersi immerso nel mondo britannico, è tornato a casa con esperienza e l’indispensabile prospettiva internazionale. Dopo la Laurea in Archi-
tettura a Firenze, Vernocchi comincia un’esperienza di bottega a Roma, presso lo studio di uno dei più apprezzati e creativi architetti europei. “Nello studio di Fuksas ho imparato tanto, ho fatto molta pratica, mi sono immerso in un ambiente che non conoscevo. Un anno in cui è prevalso l’aspetto creativo del mio lavoro, attraverso una modalità senza gerarchie.” Poi è nata l’esigenza di andare all’estero, di sperimentare, di crescere professionalmente: Londra, la meta scelta; lo studio di Norman Foster, la sede della nuova avventura. “Londra è ricca di offerte, di opportunità. Entrare nello staff di Foster significa entrare in un team di circa mille architetti. Tutto è molto organizzato, ognuno si specializza per realizzare progetti di grandi dimensioni. L’approccio è analitico.” Il desiderio di cambiamento, di confrontarsi con realtà diverse ha portato Luca a lavorare successivamente per Wilmotte. Studio base a Parigi, ma con una recente sede a Londra. “Sono rimasto presso Wilmotte due anni e mezzo.