A DESTRA LUCA MANCINI (FOTO DI CORNELIA MATTIACCI). NELLA PAGINA PRECEDENTE, IN BASSO, PAOLO BARTORELLI CON LA MOGLIE PAOLA E LA FIGLIA GIULIA.
e attenzione verso il cliente sono alla base di ogni vendita sia che si tratti di un prezioso firmato e di gran lusso, sia che si tratti di un gioiello più accessibile. Ogni cliente è una preziosa risorsa che va tutelata. Si relaziona con i clienti da amico e così di amici se ne è fatti tanti perché è cordiale e attento. Non gli basta vendere solo per guadagnare, ma gli piace creare un legame ed instaurare un rapporto umano e di reciproca fiducia e stima con il cliente. Il gruppo della Maison Bartorelli, da oltre 130 anni, è sinonimo di
IN DIECI ANNI ABBIAMO RACCONTATO PESARO ATTRAVERSO LE PAGINE DELLA RIVISTA. GRAZIE A TUTTI COLORO CHE CI HANNO SEMPRE LETTO, A COLORO CHE CI HANNO PERMESSO DI RACCONTARE LE LORO STORIE, A QUANTI CI HANNO APPOGGIATO.
raffinatezza, eccellenza, di creatività di gioielli e orologi di alta gamma, di marchi leggendari e oggetti unici, di pietre purissime, di particolari esclusivi e di valore ma a regalare continuo successo ai Bartorelli sono la passione, le attenzioni ai clienti, la capacità di
relazioni umane e la disponibilità professionale. Dieci anni sono un periodo breve o eterno, dipende sicuramente dai punti di vista. “Gli ultimi dieci anni – ci dice Luca Mancini – sono stati indubbiamente i più difficili. La crisi ha colpito duramente aziende e famiglie. Io e mia sorella Silvia abbiamo avuto la fortuna di avere un padre, Enzo Mancini, ricco di sensibilità ed esperienza lavorativa. I suoi suggerimenti e la nostra presenza costante in azienda sono stati preziosi per affrontare ed intuire in anticipo come comportarsi in caso di benessere o avversità. Ci siamo organizzati per rendere la nostra attività ancora più efficiente prestando molta attenzione alle novità organizzative ma, innanzi tutto, abbiamo creduto molto nelle risorse umane, nei propri mezzi finanziari e siamo stati molto attenti ad ogni possibile spreco. La risposta più corretta che si possa dare sul cambiamento nell’ultimo decennio all’interno della nostra azienda è quella di aver tentato di raggiungere i migliori risultati alimentando confronti, opinioni, suggerimenti ed altro all’interno e all’esterno del proprio staff permettendo loro, così come a noi della proprietà, di crescere professionalmente ed alimentare il proprio potenziale per poter essere utili a se stessi e agli altri e, non da ultimo, competitivi.” Ci sono eventi che modificano la filosofia di vita delle persone e
della realtà economica, ma nessuno è immune da niente. Si può sbagliare, oppure interpretare male eventi e mutamenti. Ragionare in anticipo, prestare molta attenzione al lavoro che si svolge, la volontà di riuscire, la serietà professionale, sono sempre stati ottimi alleati per affrontare ogni sorta di cambiamento e come il mondo intero è (davvero) cambiato, anche Pesaro, immobile solo all’apparenza, è stata protagonista di cambiamenti. “La nostra Azienda – riprende Luca – vuole continuamente migliorare. Oggi trattiamo quattro settori merceologici. Nel 1892 l’Azienda vendeva chiodi, carbone e cemento. Nel 2016 vendiamo gran parte del materiale utile per ristrutturazioni, arredo bagno, termoidraulica, edilizia, ferramenta. L’azienda è rimasta la stessa, i mutamenti intervengono sempre ed inesorabilmente ed è per questo motivo che a volte le scelte si impongono. Occorre saper valutare.” Un percorso parallelo fa da spunto: i 10 anni passati e i prossimi 10 anni. Pensando al futuro Luca e Silvia Mancini continueranno a fare quanto stanno già facendo con i loro i Dirigenti e Responsabili di settore. Dieci anni fa Maya Club si trasferiva dal primo piano dello stesso edificio, nei locali in cui ancora oggi esercita l’attività. Il giorno della inaugurazione, Silvia Berzigotti e Marco Mammano, ospitavano la presentazione di uno dei primissimi numeri di PeIN MAGAZINE
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