Il Fatto n. 053

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Cultura & Spettacoli

giovedì 4 febbraio 2010

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Il Carnevale Molfettese tra sorrisi e solidarietà Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice 1732

Due sfilate, il tradizionale veglioncino dei bambini e tanti altri appuntamenti per l’edizione 2009. Qua e là coriandoli colorati sparsi per le strade; e quando la fatidica frase “a carnevale ogni scherzo vale” inizia ad insinuarsi nella quotidianità, allora è proprio giunto uno dei momenti dell’anno preferiti dai più piccoli, ma ammettiamolo, atteso anche dai più grandi. Ormai da tempo fervono i preparativi per la cinquantunesima edizione del Carnevale Molfettese, un tradizionale appuntamento riscoperto nel 2009 non solo dalla stessa amministrazione comunale, ma anche grazie all’interessamento della cooperativa Milleventi di Molfetta, che anche quest’anno si pone come organizzatrice dell’evento in collaborazione con diversi sponsor. Un’edizione che nell’allegria generale sa ritagliare un momento di riflessione e sensibilizzazione dei cittadini verso le sfortunate popolazioni di Haiti: come si evince in un comunicato stampa del Comune, attraverso la degustazione di piatti tipici e specialità locali, sarà aperta una

raccolta fondi destinata ai bambini sopravissuti al terribile terremoto del 12 gennaio scorso. Il calendario si preannuncia ricco di sorprese e divertimenti, come ci conferma Tommaso Amato anche in questa edizione voce e volto della manifestazione insieme alla apprezzata collaboratrice de “il Fatto”, Marilena Farinola, il tutto all’insegna di uno spirito goliardico ritrovato. A dare il via ai festeggiamenti, lunedì 8 febbraio, saranno la rassegna teatrale a cura dell’Associazione Arteatro ed il concerto della The Blues Men Band, ospitati all’interno del palazzetto dello sport Don Sturzo, per continuare mercoledì 10 febbraio con l’imperdibile rassegna teatrale del Collettivo Dino La Rocca che metterà in scena, presso il cineteatro Odeon, lo spettacolo “Come a re ceràse”. Appuntamento raddoppiato, invece, per i più piccoli con il veglioncino dei bambini presso il palazzetto G.S. Poli: giovedì 11 e venerdì 12 febbraio due serate dedi-

cate ai colori, all’allegria, alle maschere ma soprattutto alla musica e che vedranno le esibizioni di ber quattordici gruppi, tre dei quali appartenenti alle scuole medie “Poli” e “Savio” e alla scuola per l’infanzia “Alice”. Ma il momento più atteso e culminante dei festeggiamenti resta sicuramente la sfilata dei carri allegorici, come di consueto in due giornate, domenica 14 e martedì 16 febbraio, che si riappropriano del tradizionale percorso cittadino lungo Corso Umberto, con partenza in Piazza Aldo Moro e arrivo in Corso Dante: sicuramente un sollievo per tutti coloro che nella precedente edizione non avevano ben accolto il percorso alternativo in Via Achille Salvucci. Cinque i carri allegorici previsti, uno in più rispetto all’anno scorso, e di buon livello, a detta degli organizzatori, forse grazie al coinvolgimento delle nuove generazioni nei laboratori per la lavorazione della carta pesta, affinché quest’antica arte non

sia solo un ricordo nella memoria storica cittadina; dodici, invece, i gruppi mascherati che animeranno le sfilate con la vivacità delle loro coreografie. Per concludere in musica la kermesse, lunedì 15 febbraio grande concerto di “Slave to the Jazz” con un repertorio che spazierà da Sinatra a Bublè, da Glen Miller alla Minnelli, ed il concerto de “Il Gruppo Italiano”. Novità interessante e da non perdere sarà la “Conturband”, una street-band composta da percussioni e fiati di grande impatto visivo e sonoro, le cui esibizioni itineranti invaderanno le strade della città coinvolgendo i passanti. Come è ben immaginabile, si prevedono momenti di spensierata aggregazione, in un turbinio di suoni e lustrini, dando libero sfogo alle apparenze, piegando per un po’ la realtà a quelle fantasie lasciate in disparte durante il resto dell’anno. Isabel Romano

Sud: presente e passato

Sempre in attività il “Fornari”

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Un incontro per ricordare il lavoro dello studioso molfettese Saverio La Sorsa.

Numerosi i progetti realizzati nel Liceo Psico Pedagogioco e delle Scienze Sociali di Molfetta.

L’associazione Fabulanova è una realtà recentissima nel panorama associativo molfettese. È un’associazione nata dall’incontro di appassionati e studiosi di musica, danze, culture popolari e tradizioni nazionali e internazionali, con lo scopo di valorizzare il patrimonio locale. I membri dell’associazione, in collaborazione con Pietro Capurso e con la partecipazione di alcuni musicisti pugliesi, propongono il 14 febbraio alle ore 19.30, presso la Sala Turtur a Molfetta, un incontro dal titolo “Sud: presente e passato. Appunti sulle ricerche di Saverio La Sorsa in Puglia”. L’obiettivo dell’iniziativa è di ricordare l’importanza delle numerose ricerche che lo studioso molfettese ha condotto non solo in Puglia ma in molte regioni dell’Italia meridionale. Il lavoro di Saverio La Sorsa è unanimemente riconosciuto per la qualità e

quantità del materiale raccolto, esso abbraccia le tradizioni popolari, gli usi e i costumi legati ai vari mestieri, oltre ad una quantità notevole di canti, proverbi, motti e favole. L’incontro, al quale la cittadinanza è invitata, prevederà una serie di interventi e riflessioni sul lavoro di Saverio La Sorsa in Puglia e in particolare a Molfetta; un intervento musicale presenterà alcuni brani del repertorio tradizionale molfettese che, oltre a mantenere intatta la capacità di rievocare ricordi e suggestioni, rinnova la sua bellezza nel rivivere nella contemporaneità. Katia la Forgia

È da tutti conosciuto sotto il nome di “Magistrale”, l’istituto “Vito Fornari” di Molfetta. Non più tale da anni, è oggi sede di tre licei: il Liceo Socio Psico Pedagogico, il Liceo Delle Scienze Sociali e il Liceo Linguistico. Finalizzato alla conoscenza delle metodologie sociali, scientifiche e linguistiche, offre un bagaglio culturale vasto e approfondito. È anche luogo di dibattiti e approfondimenti, progetti e attività che fanno di questo istituto “scuola di vita” e non solo “scuola di libri”. Da anni l’Istituto si batte per far crescere nei giovani studenti il senso di legalità e di giustizia attraverso il “Progetto Legalità” e il “Progetto Lettura” al fine di stimolare l’alunno a prendere coscienza delle problematiche civiche e quindi esercitare un maturo senso critico per poter cogliere la realtà del proprio tempo. La

filosofia, la pedagogia, la sociologia e la psicologia non sono materie fine a se stesse, bensì permettono lo sviluppo della riflessione personale ed etica. La validità dell’Istituto sta anche nell’organizzare incontri tra alunni, docenti e genitori per discutere le problematiche che quotidianamente gli adolescenti vivono, il rapporto ragazzi-adulti e le possibili soluzioni. Ultimo grande evento è il “Caffè Letterario” organizzato nella biblioteca del “Vito Fornari” luogo di storia e di cultura dove i genitori, alunni, docenti e il preside stesso hanno chiacchierato a lungo davanti ad una tazzina fumante di caffè. L’aroma del caffè, accompagnato dal profumo della cultura, possono far sì che la scuola sia un piacevole luogo di incontro, formazione e confronto. Margherita Calò


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