Meeting e Congressi - Nov Dic 2021

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Dalla resilienza di MZ International Group nasce

INCENTIVE CONVENTION EVENTI RIPARTONO GLI EVENTI

ANNO 49 Nr. 03 | NOV-DIC | 2021 INCENTIVE | CONVENTION | EVENTI

Via Carlo Farini 81 • 20159 Milano • Tel. +39.02.66802323 • info@MZevents.it • www.MZevents.it

Rivista mensile - n° 3 novembre-dicembre 2021 - € 5,16 - Poste Italiane SpA - Sped. in abb. post. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/04 n.46) - Art. 1, comma 1, DCB Milano. In caso di mancato recapito si restituisca al mittente che si impegna a pagare la relativa tassa

IL NEW NORMAL È QUI

MICE FROM AMERIKA

DA POWERPOINT A "METAPOINT": ARRIVA IL METAVERSO NEL MICE DESTINAZIONE DEL MESE: PUGLIA

NOV-DIC | 2021

numero

03

DOSSIER TEAM BUILDING

STRATEGIE MIRATE PER LA MEETING E INCENTIVE INDUSTRY HOW TO

IL MOBILITY MANAGER, UNA FIGURA SEMPRE PIÙ INDISPENSABILE

L'ibrido e il virtuale negli eventi DA NECESSITÀ A PLUS, ANCHE DURANTE I LIVE

Perché un evento in...




03 2021

sommario editoriale Un settore che brama stabilità

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HOT TOPICS meeting comment No-vax, no-Mice Emanuele Nasti

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incentive comment Il Metaverso: la nuova frontiera degli eventi? Luca Corsi

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destinazione del mese Mice in Puglia, la formula del successo

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cover story: eventi ibridi I colori dell’ibrido MZ International Group: in presenza ma anche on line Il futuro dell’ibrido secondo NH Next Group: un hub per comunicare MCI Italia: un mix in perfetto equilibrio

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mice from Amerika Da PowerPoint …a “MetaPoint”

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how to Il mobility manager: sempre più indispensabile

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out of the box Come cambia la comunicazione negli eventi

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Tipica Tour Operator: orienteering, orecchiette e umanità In scena l’essenza della Gallura con Delphina Horse Country Resort: ritorno alla natura Perdèpera Resort: zero problemi, mille emozioni

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DOS

SIER

under the spotlight Ega Worldwide Congresses & Events: tra continuità e innovazione L’evento con Mice Suite Desk di M&P Informatica Aria di novità in casa NH Gruppo Uvet: l’eccellenza nel Dna

in my opinion Incentive bizarre – Emanuela Giordano Workout – Simona Ciotti Riflessioni… in formazione – Paola Sabbatini Italy docet – Rodolfo Musco

TEAM BUILDING

Giochi con me? Portici Academy: l’experience che parte dal cibo Musei Ferrari: intramontabili rosse Cronache da Narni (Meeting Experience)

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sommario highlights 86 SITE INSPECTION destinazioni Sardegna: emozioni e lusso per il Mice Piemonte, l’esperienza che non ti aspetti Principato di Monaco: reinventarsi? Ovviamente si può! congressi Sardiniameeting: la resilienzia che genera opportunità

location per eventi Centro Congressi Assolombarda: live o on-demand? Incontrarsi sul lago, a Villa Repui

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NETWORKING

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notiziari e associazioni Federcongressi&eventi

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indirizzi 110

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hotel Unahotel MH Matera: eventi tra charme e cultura Eventi Mice in stile ‘700 a Villa Fenaroli Palace Hotel

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chains & club CDSHotels: qualità top per il Mice

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perché un evento in… Roma e dintorni

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I NOSTRI PROSSIMI EVENTI EWORKSHOP MEDICAL PHARMA 4-5 marzo 2022 The Building Hotel – Roma

e - workshop medical pharma

EWORKSHOP CORPORATE & INCENTIVE Fine settembre – inizio ottobre Location da definire

FULL CONTACT MEETING PLANNER 1 18-19 marzo 2022 Hilton Sorrento Palace – Sorrento

BUY MICE MILANO Ottobre Location da definire

FULL CONTACT PCO 23-24 maggio 2022 Palace Hotel – Milano Marittima

EWORKSHOP AGENZIE & CORPORATE 2 Fine ottobre – inizio novembre Location da definire

EWORKSHOP AGENZIE & CORPORATE 1 Fine giugno – inizio luglio Location da definire

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e - workshop agenzie & corporate

e - workshop

corporate & incentive

e - workshop agenzie & corporate

FULL CONTACT MEETING PLANNER 2 Seconda metà di novembre Location da definire

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colophon

LA RIVISTA DELLA MEETING INDUSTRY Organo di consultazione per dirigenti, industrie, associazioni, ordini professionali, studi di pubbliche relazioni e di consulenza aziendale, agenzie di pubblicità, sindacati, partiti politici, organismi internazionali, agenzie di viaggio, ecc. Prezzo della copia: € 5,16 più spese di spedizione

DIRETTORE RESPONSABILE Marco Biamonti COORDINAMENTO EDITORIALE

Presidente: Marco Biamonti Resp. comunicazione e marketing: Lorenzo Bini

Le pubblicazioni Ediman:

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• Guida Meeting e Congressi

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PROGETTO GRAFICO Silvia Ferri – www.madeweb.it Fotolito e stampa: Logo srl - Ciserano (Bg)

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ANNO 49° - N. 3 novembre-dicembre 2021 Abbonamento annuo € 150,00 (Estero € 200,00) L’abbonamento comprende anche la “GUIDA” delle Sedi Congressuali. La rivista non è in vendita nelle edicole e viene spedita direttamente agli abbonati.

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Jessica A. Presa – jessica.presa@ediman.it HANNO COLLABORATO A QUESTO NUMERO: Antonella Andretta, Alessandra Boiardi, Luca Corsi, Simona Ciotti, Emanuela Giordano, Domenico Matarazzo, Andrea Matteucci, Rodolfo Musco, Emanuele Nasti, Sabrina Piacenza, Eleonora Righi, Paola Sabbatini, Nicoletta Toffano

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Pre Event

On Site

Post Event

We b D e s i g n

Rilevamento presenze e controllo accessi

Re p o r t

Segreteria Informatizzata Segreteria informatizzata self track

Ra c c o l t a d a t i

Survey

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St a n d e t o t e m m u l t i m e d i a l i

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editoriale Il ritorno degli eventi in presenza sarà pure stato pieno di eccitazione e di entusiasmo, ma i problemi non sono ancora tutti risolti e molte delle soluzioni adottate in emergenza non sono replicabili in condizioni normali

MARCO BIAMONTI direttore responsabile marco.biamonti@ediman.it

Un settore che brama stabilità L’

autunno 2021 sarà ricordato a lungo come il momento in cui il settore degli eventi ha iniziato a tornare in vita dopo tanti dolorosi mesi di letargo. Qualunque sia stato il primo evento al quale si sia partecipato, è certo che in quel momento le emozioni erano alle stelle. Il ritorno degli eventi in presenza sarà pure stato pieno di eccitazione e di entusiasmo, ma i problemi non sono ancora tutti risolti. E questo un po’ in tutte le aree: le destinazioni, la tecnologia, i budget, le risorse umane, perfino la salute mentale… Finché la pandemia non si sarà fortemente ridotta (o avremo appreso a convivere efficacemente con una sua versione “abbattuta”), i planner avranno sicuramente difficoltà a pianificare, almeno sul medio e lungo termine, con la conseguenza di provocare stress sia sugli organizzatori sia sulle strutture, frutto di un lavorare con scadenze ancora molto brevi.

mensione e il fatturato del nostro mercato sono fatti sì soprattutto di eventi di piccola e media dimensione a carattere locale o al più nazionale, ma i numeri che fanno la differenza – soprattutto come impatto economico – sono quelli di grandi dimensioni. E anche la propensione ad adattarsi alle mutate circostanze – molto forte e intensa (oltre che creativa) nella prima fase della pandemia – ho l’impressione che si stia affievolendo tanto più si inizia a intravedere un “new normal” più stabile, per l’evidente sentimento che molte delle soluzioni adottate in emergenza non sono replicabili in condizioni normali: la gente, infatti, oggi chiede in primis di ritornare ai processi e alle modalità tradizionali, per riscoprirle almeno, e poi valutare l’adozione di nuovi sistemi. Nell’attuale fase di transizione è come se l’intero settore fosse però stato lanciato in aria, e stiamo aspettando di vedere dove tutto si sistemerà.

Solo con la continuità e l’allungamento dell’orizzonte temporale possono riprendere a pieno ritmo gli eventi, con particolare riguardo ai grandi congressi, nonché a quelli internazionali e associativi. La di-

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hot topics

MEETING COMMENT

No-vax, no-MICE Chi opera nel settore degli eventi dovrebbe credere in un mondo libero. Ma non libero di non vaccinarsi. Piuttosto, libero di incontrarsi e conoscersi

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er il secondo anno di fila ci approcciamo al Natale dovendo far fronte a un contesto generale ancora pieno di incertezze. Non c’è dubbio però che le differenze rispetto al 2020 siano numerose e molto rilevanti anche per il nostro comparto. È vero: il mondo è ancora troppo piccolo e i nostri clienti hanno ancora molte difficoltà a programmare serenamente eventi complessi che richiedono tempistiche di gestazione molto lunghe. Le cronache, anche quelle degli ultimissimi giorni, non ci aiutano. In questo contesto però dobbiamo anche prendere atto che rispetto all’anno scorso c’è un’energia nuova. La voglia di ricominciare non manca, alcune destinazioni dimostrano di essere ripartite: in primis Dubai, che sta monopolizzando la programmazione che ruota attorno a Expo 2020. Le Maldive, che sono tornate a essere non più solo una destinazione di vacanza ma anche una meta suggerita e molto richiesta per eventi aziendali, grazie ai numerosi collegamenti e

alle molteplici soluzioni legate all’ospitalità. Ma anche gli Stati Uniti si stanno affacciando nuovamente al mercato con la promessa di tornare a essere un vero punto di riferimento già a partire dalla prossima primavera. L’Italia e le destinazioni di medio raggio, in particolare le zone del Mediterraneo, al netto della recentissima nuova ondata e delle varianti del virus che si è riproposto violentemente soprattutto nel Centro-Nord Europa, rimangono il fulcro della programmazione che verrà. In questo contesto dobbiamo, nostro malgrado, misurarci con una realtà sociale sempre più complessa e divisiva in relazione al tema dei vaccini. Ovviamente non è mia intenzione argomentare scientificamente tematiche complesse e aggiungermi alla pletora di presunti esperti e scienziati che, ormai a tutti i livelli e con tutti i mezzi di comunicazione, si sentono autorizzati a dire la loro. Io, molto più modestamente, mi limito a sottolineare che a livello globale i nostri governanti hanno da tempo

deciso di applicare misure di prevenzione anti-covid collegandole direttamente al numero dei decessi e dei ricoverati. La conseguenza diretta di ciò è che, indipendentemente da qualsiasi valutazione scientifica, da riflessioni personali talvolta anche condivisibili legate al concetto di libertà personale, non possiamo non prendere atto del fatto che il vaccino, a oggi, è l’unica soluzione che ci consenta di limitare i danni e poter, seppur lentamente, riprendere a fare il nostro lavoro. Per questo faccio fatica a comprendere le ragioni di chi, avendo presumibilmente avuto la fortuna di non essere colpito da questa crisi ed evidentemente neanche toccato nei propri affetti dalla drammatica perdita di numerose vite umane, continua a porre l’accento sul tema della libertà in modo a mio avviso sbagliato. Trovo però ancora più incomprensibile come questo tipo di posizioni possano essere sostenute anche da coloro che operano all’interno del nostro comparto. È evidente che, per la legge dei grandi numeri, sia inevitabile che ciò accada. Tuttavia, c’è un tema di coerenza che, a mio modo di vedere, è totalmente disatteso dai no-vax che operano nel turismo e nel settore degli eventi. Perché sono convinto che questi due settori siano la base dello scambio di culture, di esperienze, di conoscenza tra i popoli che negli ultimi decenni ha contribuito enormemente allo sviluppo della civiltà umana. Contestare l’unico strumento che a oggi ci consente di proseguire su questa strada, equivale a chiudersi dentro un proprio perimetro autodeterminato e negare anche agli altri la possibilità di trovare nuovi orizzonti. Chi opera nel settore degli eventi dovrebbe al contrario credere in un mondo libero. Ma non libero di

EMANUELE NASTI General manager Htms International enasti@htmsinternational.com

non vaccinarsi. Piuttosto libero di incontrarsi e conoscersi. Possiamo continuare a scambiarci opinioni sui vaccini all’infinito seguendo il principio che uno vale uno, e che ciascuno è libero di determinare le proprie scelte. Oppure possiamo prendere atto che facciamo parte di una comunità e che qualche volta è necessario fare un passo indietro. Accettare un compromesso. Lasciare che siano altri a decidere. Perché sono più qualificati, o semplicemente perché hanno loro la responsabilità di decidere. Adeguarsi non è necessariamente segno di debolezza così come andare contro a prescindere non vuol dire per forza essere più intelligenti o più furbi degli altri. Chi fa il nostro mestiere ha una responsabilità in più: contribuire attivamente alla ricostruzione del comparto significa compiere scelte responsabili e coerenti. Presentarsi ai nostri governanti col cappello in mano, lamentando i danni delle loro restrizioni che così fortemente hanno impattato sul settore degli eventi, senza poi fare la propria parte, l’unica parte che davvero ci è richiesto di fare, è una mancanza di rispetto verso i governanti, verso i colleghi, e a pensarci bene, anche verso se stessi.

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hot topics

INCENTIVE COMMENT

Il Metaverso: la nuova frontiera degli eventi? Il Metaverso è appena nato e già si applaude alla nuova frontiera degli eventi virtuali. Sarà davvero così o stiamo mettendo (di nuovo) il carro davanti ai buoi? Io penso la seconda…

LUCA CORSI Responsabile eventi Vorwerk Italia luca.corsi@vorwerk.it

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artiamo dall’inizio: che cos’è il Metaverso, tanto per cominciare? Il Metaverso è l’ultima creatura di Facebook, annunciata come una vera e propria rivoluzione da Mark Zuckerberg in persona, lo scorso 28 ottobre durante l’ultima edizione di Connect. In realtà l’idea non è del tutto nuova: il termine “metaverso” è stato coniato trent’anni fa dallo scrittore Neal Stephenson, nel romanzo di fantascienza “Snow Crash”, per descrivere un mondo digitale completamente realizzato, che esiste al di là di quello fisico in cui viviamo. Insomma, un universo alternativo, parallelo e virtuale, in tutto e per tutto simile a ciò che oggi sta creando Zuckerberg, per traghettare la sua azienda da semplice social media a piattaforma digitale per esperienze immersive in 3D, in realtà

aumentata e in forma olografica. «La qualità distintiva del Metaverso – ha spiegato Zuckerberg – sarà una sensazione di presenza, come se fossi proprio lì con un’altra persona o in un altro luogo. Sentirsi veramente presenti con un’altra persona è l’ultimo sogno della tecnologia social». Detta così, il campo di applicazione del Metaverso è potenzialmente infinito: videogame multiplayer da giocare con gli amici, repliche digitali di edifici e appartamenti progettati e arredati dagli architetti per un virtual tour molto realistico, shopping online tramite il proprio avatar, concerti in streaming, ma con la sensazione di essere davvero sotto il palco, cene con amici e parenti a chilometri di distanza, riunioni di lavoro, viaggi e molto altro ancora. Quindi – perché

no? – anche congressi, eventi, convention, lanci di prodotto e via discorrendo. Mah, sarà anche possibile e il futuro magari mi smentirà, ma personalmente nutro forti dubbi. E almeno per ora, la storia recente pare darmi ragione. Un conto, infatti, è andare a fare un sopralluogo virtuale, ma ben altra cosa è vedere la location con i propri occhi, rendersi conto della luminosità di un ambiente nei diversi momenti della giornata o con differenti condizioni atmosferiche, ascoltare i rumori che filtrano dalle pareti più o meno insonorizzate, percepire il profumo di un centrotavola, toccare con mano i materiali delle poltrone, delle tovaglie, dei tendaggi, del tavolo riunioni… Tutte cose che la virtualità può fare intuire – e questo è già un grande aiuto

per gli event manager –, ma che non può restituire con l’esattezza plastica della realtà vera. Lo stesso si può dire del bisogno di socialità e di relazioni umane che gli eventi nascono per soddisfare. Non dimentichiamoci, infatti, che l’emergenza Covid sembrava aver dato un incredibile slancio alle riunioni via Zoom, ai virtual tour nei musei, agli eventi digitali, salvo poi vedere che – non appena sono venute meno le restrizioni imposte dai governi – la gente è immediatamente tornata al face-to-face, alle riunioni fisiche, agli eventi in presenza. Ecco perché, secondo me, tra il dire e il fare – ovvero tra un evento reale e uno digitale davvero coinvolgente –, c’è di mezzo il mare. Un mare che nemmeno lo spartiacque della pandemia ha saputo arginare. Insomma, sia sul piano organizzativo, sia su quello relazionale (anzi, su quello relazionale ancora di più), penso che il Metaverso e ogni altra diavoleria virtuale siano ancora lontani dal poter rispondere alle reali esigenze degli esseri umani. Almeno fino a quando resteremo umani.

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hot topics

DESTINAZIONE DEL MESE

Destinazione del mese: Puglia di ALESSANDRA BOIARDI

È

una Puglia in grande ripresa quella che vede il Mice protagonista e interprete d’eccezione di una rinnovata propositività, all’insegna di una offerta variegata e poliedrica sempre più in linea con le esigenze degli organizzatori di eventi di ogni tipologia. La destinazione continua a essere tra le più desiderate dalla meeting industry, attraendo meeting esclusivi, grandi eventi, viaggi incentive e attività di team building grazie ad asset strategici che non prescindono dall’unicità delle sue proposte, così come dalle infinite possibilità di sintonizzare ogni evento sull’esclusività. Dalle ricchezze storico-culturali a quelle artistiche, dall’enoga-

stronomia alla natura, gli evergreen dell’offerta pugliese sanno declinarsi in soluzioni Mice quanto mai attuali, sempre all’insegna dell’esperienzialità. UNA DESTINAZIONE DA RECORD Che il rilancio turistico pugliese passi attraverso l’affermazione del Mice quale volano di rilancio e generatore di valore è confermato dalle tante richieste che anche in questi mesi giungono per la destinazione. Ma sono anche i dati a misurare il polso della ripartenza e a mostrare una crescita dei flussi turistici che supera le aspettative, dando merito a una destinazione che sin dal pre-pandemia

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hot topics

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MICE in PUGLIA, la formula del successo Ammaliante nella sua varietà di scenari, la Puglia si conferma una meta sempre più desiderata dal Mice nazionale e non solo. Un successo, di cui sono complici spazi congressuali di alto ĬĜƴåĬĬŅ å ƚĹĜÏĜƋº ÚåĬĬűŅýåųƋ±Ø üųƚƋƋŅ ÚĜ ĜĵŞŅųƋ±ĹƋĜ ŸƋų±ƋåčĜå ĵĜų±Ƌå

aveva già saputo distinguersi egregiamente. Tra i dati più eclatanti quello relativo a luglio 2021, quando – come rilevato dall’Osservatorio Turistico Regionale – i flussi turistici hanno addirittura superato, con una crescita del +1,5%, quello di luglio 2019. E anche i flussi internazionali registrano una crescita che supera il novanta per cento nei mesi autunnali, segno del trend di interesse verso la Puglia nella sua multiformità. Un aspetto che rende ancora più strategico il Mice nel rilancio di una destinazione che in tutte le stagioni dell’anno è in grado di offrire esperienze esclusive ad alto valore aggiunto.

SPAZI PER OGNI ESIGENZA Esperienzialità e benessere dei partecipanti sono le premesse di ogni evento organizzato in Puglia, che oggi si traducono anche in una ancor più elevata attenzione alla sicurezza. Un’esigenza imprescindibile, essa stessa determinante nella valutazione della destinazione, alla quale l’offerta pugliese sa rispondere grazie a caratteristiche che da sempre le appartengono. I grandi spazi che, nei centri cittadini così come fuori dai tessuti urbani, garantiscono la messa in sicurezza di qualsiasi tipologia di evento ne sono un esempio. Non è un caso che l’Osservatorio regionale sul Turismo

Il fascino barocco di Lecce, una delle stelle più brillanti HIP ǻVQEQIRXS TYKPMIWI .P GETSPYSKS HIP EPIRXS EGGSKPMI MP 2MGI MR PSGEXMSR HM KVERHI ZEPIR^E storico-architettonica

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DESTINAZIONE DEL MESE

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indichi come la Puglia sia percepita come destinazione sicura dal 64% dei turisti: la dimostrazione di come gli organizzatori possano contare su logistiche e viabilità che scongiurano qualsiasi problema di assembramento e su ampi spazi geografici: un esempio su tutti la sua costa, che misura ben 865 chilometri. Ma la messa in sicurezza è anche quella offerta dall’ampia gamma di strutture di alto livello che in Puglia permettono di ospitare eventi per qualsiasi numero di partecipanti. Centri congressi, hotel congressuali, sedi istituzionali, dimore storiche e location non convenzionali: le strutture pugliesi vanno incontro agli organizzatori di eventi con una varietà che non prescinde mai dal grande fascino di ogni soluzione, sia indoor sia en plein air. La soddisfazione della meeting industry è inoltre assicurata dalla professionalità degli operatori pugliesi, che con la loro indiscussa expertise sono in grado di accontentare qualsiasi richiesta della clientela Mice, offrendo servizi di alto valore e la garanzia del migliore rapporto qualità-prezzo.

STRATEGIE VINCENTI L’affermazione della Puglia come brand autorevole e di grande valore anche in ambito Mice passa attraverso la costruzione di una awareness che nel tempo ha saputo guadagnare sul campo la fiducia e l’apprezzamento della meeting industry. Questo grazie alla messa a punto di strategie vincenti così come di iniziative che nel concreto hanno saputo articolare un’offerta su misura del Mice, che nella sua varietà non rinuncia in nessun caso a un determinante comune denominatore: il piacere di lavorare in luoghi di grande appeal per eventi che puntano ai risultati e riscuotono sempre un grande successo. Dall’incremento dei collegamenti aerei a mirate strategie di comunicazione e promozione, dal cruciale tema della destagionalizzazione a un’offerta sempre più incentrata sulla qualità, sono tante le azioni che la Puglia ha messo in campo e che le hanno permesso di entrare a buon diritto nell’immaginario degli organizzatori di eventi come una delle mete più desiderate.

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Deus ex machina di questa visione condivisa è Pugliapromozione, l’Agenzia regionale di promozione turistica. Già con il “Piano strategico Puglia 365” – diviso nelle sei aree tematiche di promozione, accoglienza, innovazione, formazione, prodotto, infrastrutture – l’agenzia è stata in grado di individuare nel pre-pandemia la strategia vincente verso importanti obiettivi, come quello dell’allungamento della stagione, dell’internazionalizzazione, della qualità dell’accoglienza, soprattutto esperienziale, così come quello della valorizzazione del patrimonio culturale della regione quale driver per uno sviluppo economico sostenibile del turismo, di cui la meeting industry è tra gli attori principali. Oltre all’intesa attività di marketing e all’importante lavoro di formazione nei confronti degli operatori, l’attività di Pugliapromozione continuerà a tradursi in azioni mirate e focalizzate su prodotti multibranding. Importante è infatti l’orientamento verso nuovi prodotti turistici di grande interesse anche nelle coniugazioni per il Mice. Ne è un

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Unicità e charme: la Puglia è tra le destinazioni più ambite dal Mice nazionale e internazionale. Complici gli scenari da sogno, ma anche – e soprattutto – le location di alto livello e i servizi tailor ķ±ÚåƐåƐĞķŤåÏϱÆĞĮĞƐÏĚåƐŇýŹå

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IL RILANCIO DEL MICE Segnali di dinamicità del settore Mice pugliese arrivano dalla recente partecipazione a Ibtm ;SVPH MQTSVXERXI ǻIVE HM WIXXSVI che si è conclusa a Barcellona lo scorso 1 dicembre. Ottimo il bilancio per la Puglia, come ha sottolineato il direttore generale di Pugliapromozione Luca Scandale: «La partecipazione di un 42% di nuovi buyer turistici a Ibtm World provenienti da 72 Paesi del mondo, è un segnale della dinamicità del settore e, per la Puglia, è la possibilità di proporsi a tanti nuovi potenziali interlocutori, mentre continuiamo incessantemente a consolidare quanto già costruito». Da Barcellona riparte così con forza l’ospitalità non prettamente estiva e che punta sul segmento Mice, per il quale la Puglia può sfoggiare location di grande fascino e un clima favorevole tutto l’anno, di cui gli organizzatori possono ETTVSǻXXEVI KVE^MI EM ZSPM HIM HYI aeroporti internazionali. Un apprezzamento internazionale confermato anche dalle parole dell’ambasciatore d’Italia in Spagna Riccardo Guariglia in visita allo Spazio Puglia accompagnato dal presidente Enit Giorgio Palmucci: «Apprezziamo molto il lavoro della Regione Puglia sul turismo, in pochi ERRM ² VMYWGMXE EH EǺIVQEVWM E livello internazionale» ha detto Guariglia elogiando anche il claim “Puglia Unexpected Italy” di Pugliapromozione. E oltre alla kermesse di Barcellona, Pugliapromozione è presente a dicembre anche a (ERRIW EP ǻERGS HIKPM STIVEXSVM turistici del segmento alta gamma per l’International Luxury Travel Market (Iltm), segno dell’approccio strategico per lo sviluppo della destinazione Puglia.

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esempio il recente Puglia Bike Forum, che si è tenuto a Bari lo scorso novembre presso il Teatro Kursaal Santa Lucia. Un evento del Piano di Comunicazione del Brand Puglia di Pugliapromozione che è anche stata una preziosa occasione per consolidare l’identità della Puglia come destinazione turistica dai tanti prodotti e nello specifico avviare importanti iniziative di sviluppo del cicloturismo – ciclovie, bike hub e bike hotel – in sintonia con un lifestyle orientato verso la sostenibilità, sempre più richiesto anche dalla meeting industry. A ciò vanno aggiunte le opere di rinnovo e ristrutturazione di alcune importanti location, così come le azioni per la valorizzazione dei mercati esteri, che nel 2021 hanno per altro fatto registrare un tasso di internazionalizzazione in crescita di due punti rispetto al 2020 IL FASCINO DI ESSERE UNICI Lo scenario in cui tutto questo accade è quello di un territorio ispirante, che accoglie gli eventi in contesti unici al mondo. Andare alla scoperta dei centri cittadini si trasforma per esempio in esperienze indimenticabili, che permettono di sublimare gli obiettivi comunicativi di un evento con tour postcongress, team building urbani e itinerari incentive all’insegna della memorabilità. Bari, con la seduzione della città di mare e del suo cuore ottocentesco, che accoglie il Museo Archeologico, la Pinacoteca provinciale e il Teatro Petruzzelli, uno dei teatri più grandi d’Italia e i rinnovati Teatro Piccinni e Teatro Margherita, è tutta da scoprire anche con ritmi slow che passano dal suo incantevole centro storico, dall’esclusivo quartiere Umbertino e dall’iconico castello normanno-svevo. Fascino senza tempo è anche quello di Lecce, destinazione a tutto Mice tra le decorazioni barocche che culminano nei capolavori della basilica di Santa Croce e l’epoca romana testimoniata dai resti dell’anfiteatro mentre simbolo rinascimentale è il palazzo del Seggio. Ci sono poi gli scenari unici di Brindisi, sullo sfondo dell’aragonese Forte a mare e del Castello Svevo e quelli di Foggia, con l’imponente Cattedrale dedicata alla Beata

Maria Vergine Assunta in Cielo che domina bellissime chiese e antichi palazzi. E Taranto, che si sta preparando a ospitare Giochi del Mediterraneo 2026, un grande evento che trova in Puglia una destinazione d’elezione, a cui la città dedicherà la sua accoglienza poliedrica, tra la maestosità del suo castello aragonese e la modernità del suo Marta, il Museo archeologico nazionale. OUTDOOR E SOSTENIBILITÀ TRA TRADIZIONE E NUOVI TREND Le rare bellezze pugliesi diventano anche regno incontrastato di viaggi incentive, team building ed eventi all’aria aperta. Quello dell’outdoor si conferma infatti un trend congressuale sempre più necessario, su cui la Puglia punta con iniziative interessanti, come abbiamo visto a proposito del Bike Forum. Una tendenza che, forte anche dell’inestimabile vantaggio di attività all’aria aperta da proporre praticamente tutto l’anno in un clima sempre mite, può essere declinata in svariate soluzioni, non ultime quelle offerte dalle location. Molte sono infatti le strutture che da tempo si sono attrezzate, tra l’altro, per offrire esperienze in linea con le più moderne esigenze in tema green, sia in termini di contatto con la natura che di riduzione dell’impatto ambientale. E se quella della sostenibilità è una delle tendenze sempre più care alla meeting industry, gli organizzatori possono dunque approfittare delle più moderne ed esclusive soluzioni di accoglienza, così come trarre ispirazione da un territorio da sempre votato alla natura. Il fil rouge dell’esperienzialità si coniuga con l’anima più green nelle tante attività per piccoli e grandi gruppi, alla scoperta di borghi, cammini, routing da scoprire a piedi, in bicicletta o a cavallo, percorsi del gusto, oltre che arte e cultura da organizzare nelle aree protette, nei parchi, nei centri termali e nei tanti luoghi attrezzati per lo sport. In Puglia si trovano infatti campi da golf, centri diving e spiagge da sogno, tutti a completa disposizione degli organizzatori e della loro creatività. A condurla, la cifra più genuina

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dell’offerta pugliese, quella dell’unicità dei suoi luoghi, ispiratrice e fautrice di eventi impossibili da concepire altrove. Qualche esempio? Le esperienze autentiche della campagna pugliese, come quella della Murgia, che con il Parco dell’Alta Murgia comprende 13 Comuni delle provincia di Bari e Bat. E ancora, la firma inconfondibile dei trulli, che puntano i riflettori di tutto il mondo sulla Valle d’Itria. E ancora: le rare bellezze della Puglia Imperiale, di cui il misterioso maniero voluto da Federico II è l’esempio più eclatante, a dominare le campagne di Andria, senza dimenticare la fascinosa Daunia, terra inedita tra masserie, location per eventi e borghi tra i più belli d’Italia come Alberona, Bovina, Pietramontecorvino e Roseto Valfortore, alle spalle del mare cristallino del Gargano. Qui, sul Gargano, il regno dell’outdoor è il Parco Nazionale, tra insenature e grotte spettacolari, spiagge dorate, mare limpido e la preziosa Area marina protetta delle Isole Tremiti. E per chi volesse unire all’esperienzialità un pizzico di adrenalina, la risposta è la Foresta Umbra, scenario ideale per attività outdoor che lasciano il segno. IL GUSTO DELLA PUGLIA Cultura, natura e gusto sono il mix perfetto con cui l’offerta pugliese seduce il Mice. Partecipare a un evento in Puglia non può infatti prescindere dall’esperienza enogastronomica, che tra antiche ricette e l’eccellenza di raffinate reinterpretazioni mette in tavola tutta l’eleganza della tradizione. Dal Gargano al Salento, i sapori mediterranei accompagnano gli ospiti in un viaggio del gusto dai ritmi lenti, da assaporare in moderni ristoranti così come in location tradizionali circondate da distese di ulivi secolari e vigneti. Sono i territori più generosi, da cui provengono prodotti amati e apprezzati in tutto il mondo: l’olio extravergine Dpo, i vini Doc e Igt come Negramaro, Aleatico e Primitivo, e ancora veri e propri marchi di qualità come il pane Altamura e Laterza e presidi Slow Food tra cui rientrano molte produzioni tipiche. Un altro prezioso esempio di cosa significhi unicità in Puglia. Continua il viaggio su viaggiareinpuglia.it indirizzi a fine rivista

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OUTDOOR, “GAMIFICATO” E SPORTIVO Nuovi format, meno competitivi e più empatici, per rispondere alla necessità di ritrovare se stessi e riprendere le relazioni interrotte. Emozioni comuni da condividere per sentirsi di nuovo parte di un gruppo

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Giochi con me?

Una miscellanea di storie per molteplici modi di intendere il team building: più leggero, più divertente, più emotivo, più coinvolgente e sempre più orientato a recuperare se stessi e le relazioni interrotte. Perché oggi l’importante è ritrovare le risorse per rientrare nell’avvincente gioco della realtà, di cui tutti siamo parte di NICOLETTA TOFFANO

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itrovarci e ritrovarsi, riprendere fili interrotti e ricucire la trama delle relazioni. Hanno così recuperato lo spirito di squadra i giocatori delle Zebre Rugby di Parma impegnandosi materialmente nei lavori di ristrutturazione del Lanfranchi, il loro stadio, la casa dei propri sostenitori: un’attività che è servita per rafforzare il legame tra le persone e il senso di appartenenza alla maglia e al club multicolor. L’associazione Verdisegni di Milano ha invece ripreso le proprie attività di divulgazione sulla cultura del verde

accompagnando i propri soci in un viaggio tra Ponente e Levante ligure, ospiti di grandi giardini privati e con visite alle celebri serre del basilico di Pra, seguite dalle attività di cooking class dirette dai “maestri del pesto”. E ancora, si chiama Madeleines, il nuovo escape game delle biblioteche italiane: un’iniziativa rivolta a un potenziale di sette milioni e mezzo di cittadini, ossia il numero degli iscritti alle biblioteche digitali, che si trovano coinvolti in una storia da scoprire e costruire, attraverso la soluzione di

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puzzle ed enigmi. Un libro-gioco a episodi che stimola la mente, l’intuito, la logica e, non da ultimo, il senso di appartenenza al grande gruppo di appassionati della lettura (disponibile online sulla piattaforma Mlol fino ad aprile 2022). Tre esempi che aiutano a spiegare come oggi il team building sia entrato nella quotidianità, scavalcando i confini della formazione corporate a cui era stato per tempo relegato e ponendosi differenti obiettivi rispetto al passato. Oggi non si ricerca la competizione, ma il risentirsi parte di un gruppo, perché ciò che conta è un’emozione comune ossia il poter condividere ciò che è suggestivo e soprattutto reale. «Si calibrano così i nuovi format – spiega Emanuela Giordano, teambuilder, motivatore e founder di Quid Italy – che puntano sull’empatia e sull’arricchimento personale in termini di conoscenza di se stessi, del prossimo e del territorio in cui si svolge l’attività. Il modo migliore per riunire la squadra dopo questo periodo di interazione solo virtuale è offrire ai collaboratori un momento di leggerezza e di svago capace di lasciare un ricordo indelebile». Il team building diventa così sempre più parte integrante di piani di welfare aziendale orientati innanzi tutto al

benessere dei propri dipendenti e capaci di incentivare i personali interessi e la creatività, insomma le famose “competenze a T” oggi tanto ricercate in ambito lavorativo. Ecco di seguito una traccia, svolta attraverso i tanti spunti nati proprio in questi mesi, che ci orientano su quelli che possono già definirsi i principali trend: paesaggi, sostenibilità, territori, giochi, isole. PAESAGGI La ricerca di un contatto biofilico ha reso più popolari le proposte sui temi legati a quelle esperienze di vita all’aria aperta che fanno miracoli per ricaricare le persone: dopo mesi scanditi da visuali di spazi chiusi, ritrovarsi fuori è una sensazione capace da sola di creare atmosfera, tono ed energia. Emozioni da vivere facendo escursionismo e fortemente legate alla componente paesaggistica: si può scalare una montagna per arrivare in vetta, ma è quella gratificante vista dalla cima l’esperienza che si imprime indelebilmente nella nostra memoria. Rende l’idea il claim “think outside the office” coniato da Sharewood (web leader in Europa per la prenotazione di esperienze e viaggi outdoor e partner con

EMANUELA GIORDANO teambuilder, motivatore e founder di Quid Italy «Il modo migliore per riunire la squadra dopo questo periodo di interazione solo ZMVXYEPI ² SǺVMVI EM GSPPEFSVEXSVM un momento di leggerezza e di svago GETEGI HM PEWGMEVI YR VMGSVHS MRHIPIFMPI~

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LifeGate sul tema del turismo responsabile) per proposte di team building dedicate ad aziende già impegnate in programmi legati alla sostenibilità. L’agenzia mette in campo una gamma di esperienze personalizzabili in base agli obiettivi aziendali e che hanno sempre, come comun denominatore, la scelta di un “palcoscenico outdoor”. A seconda delle finalità poi viene valutata l’attività più opportuna; per esempio, in questo momento, sono richiesti programmi soft come il sup yoga o il nordic walking, che aiutano a liberare la mente per focalizzarsi sul presente. Mentre un’esperienza di mind bike, ossia una pedalata a ritmo lento tra il misticismo, la storia e la natura dei celebri cammini della Via degli Dei, della Via Francigena, della Via dei Briganti, aiuta a eliminare lo stress e intraprendere una rinascita interiore. Barbasso – Nature Culture (concessionaria del marchio qualità del Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi) attraverso un network di specialisti nel campo delle discipline naturalistiche (faunisti, forestali, entomologi) propone attività di team building “con la natura” (escursioni, discese in canoa norvegese, uscite in notturna) tutte realizzate in modo attento e sostenibile. Il territorio in cui si svolgono i programmi è quello compreso tra le isole sconosciute dell’Alto Adriatico fino alle cime dolomitiche, dai grandi fiumi ai torrenti incontaminati. Oggi sui temi della riconnessione individuale e della riattivazione della convivialità vengono proposti percorsi sulla neve con le ciaspole e pernottamenti in quota nei Tentipi (tende speciali che possono essere riscaldate a legna all’interno e con dotazione di sacchi a pelo certificati -30°C) sull’altopiano del Can-

siglio: costruirsi il proprio bivacco e montare le tende per la notte, in un contesto magico, come quello dei cieli stellati in alta montagna, aiuta a ritrovare le emozioni e a riconoscersi nuovamente come gruppo. Dai paesaggi fatti di ampi orizzonti a quelli intimi, da annusare, da toccare, da ascoltare che si ritrovano all’interno della terra: è questa una delle tante novità proposte in tema di paesaggi da Quid Italy (agenzia dedicata all’organizzazione eventi e team building) in grotte naturali della Romagna, dell’Umbria o del Lazio. L’attività si realizza col contributo di guide geologiche/speleologiche che, oltre a fornire una serie di nozioni scientifiche e tecniche, indirizzano le diverse attività. La metafora è chiara: addentrarsi nelle viscere della terra è come scavare dentro se stessi. Un’esperienza memorabile, in un ambiente difficile per mettere a fuoco sia le proprie abilità sia il lavoro di squadra indirizzato al problem solving. SOSTENIBILITÀ Tra i valori più rilevanti che oggi molte aziende si impegnano a condividere tra i propri dipendenti, c’è sicuramente quello della sostenibilità. Rendere partecipe i lavoratori del proprio percorso verso temi ambientali e sociali contribuisce ad aumentare la sensibilità e l’attenzione su tematiche attuali e urgenti. Si tratta quindi di sviluppare specifici programmi di coinvolgimento delle persone, con conseguenze positive, sia per l’azienda sia per il lavoratore: i lavoratori, motivati, saranno i migliori “vettori” di diffusione delle buone pratiche che attrarranno di conseguenza nuovi professionisti. Un processo circolare che rende tutti più consapevoli. Ma come ar-

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TEAM BUILDING PER TEAM BUILDER Forse non è stato proprio MP TMÄ GPEWWMGS HIM XIEQ FYMPHMRK KPM WTIGMEPMWXM HIP WIXXSVI PS HIǻRMVIFFIVS TMYXXSWXS YR IHYGEXMSREP (I RI TEVPE ,MSZERRE 7YWWS Ceo & founder di Italia tour Incoming & Events: n9RƶMRM^MEXMZE SVKERM^^EXE GSR 2WG (VSGMIVI HEP XMXSPS Ƹ.P 2MGI WM XMRKI HM 'PYƹ HIHMGEXE EPPI QEKKMSVM E^MIRHI italiane operanti nella meeting industry e svolta in due edizioni (la prima dal 30 maggio al 1 giugno I PE WIGSRHE HEP EP SXXSFVI E FSVHS HIPPE 2WG ,VERHMSWE M ² XVEXXEXS HIPPƶMRGSRXVS HM YRE KVERHI WUYEHVE HE QSXMZEVI E GYM JEV

rivarci? Per esempio con attività come quelle promosse dal Consorzio Forestale Kilometroverdeparma, organizzazione costituita nel maggio 2020 con la mission di dare un contributo alla salvaguardia del pianeta creando aree verdi e boschi nel territorio parmense. Tante le imprese che aderiscono al progetto, come Il Gruppo Bertozzi-Ajsia promotore di un team bulding davvero particolare, che ha preso il via a ottobre con la messa a dimora di alberi da frutto in un’area privata adiacente l’azienda. È stato questo lo spunto per sensibilizzare i partecipanti sull’importanza degli alberi come entità fondamentali per il futuro del pianeta (concetto contenuto anche nella

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dichiarazione finale del vertice G20 di Roma: obiettivo planetario è la messa a dimora di mille miliardi di alberi entro il 2030). Secondo step del team building è stato il momento dedicato alla coltivazione delle piante: sarà delegata infatti agli stessi dipendenti dell’azienda la loro cura, nonché la raccolta e la lavorazione della frutta. Altro punto di vista relativo alla sostenibilità consiste nel consolidare in un gruppo di lavoro la volontà di attivare delle iniziative di social responsability, utili alla comunità. Ed è questo il target perseguito da una multinazionale romana operante nel campo della produzione di soluzioni Rpa (Robotic Process

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STEFANO GIOTTA Ceo di Tipica Tour n1I E^MIRHI WM VMZSPKSRS E RSM TIVGL³ RSR WMEQS WIQTPMGM MRXIVQIHMEVM QE TVSKIXXMEQS GSR TIVWSREPI MRXIVRS I GM EZZEPMEQS HIPPE ǻ XXE VIXI HM GSRSWGIR^I WYP XIVVMXSVMS TVSTSRIRHS GSW¶ TVSKVEQQM EWWSPYXEQIRXI SVMKMREPM GLI QIWGSPERS WSGMEPMXª HMZIVXMQIRXS EQFMIRXI I XVEWJSVQERHS UYMRHM MP RSWXVS XIVVMXSVMS MR EYPE JSVQEXMZE~

GIUSEPPE LANGELLA managing director di Inedito Viaggi n4KKM TVSTSRMEQS IWTIVMIR^I HM XYVMWQS PIRXS I WSWXIRMFMPI MHIEPM TIV VMGSQTSVVI TMGGSPM KVYTTM GSQI MP XVIOOMRK HIPPƶ&PXE ZME HIM 2SRXM 1EXXEVM SXXERXE GLMPSQIXVM TIV WGSTVMVI PE GETEGMXª HM ƸVIWMPMIR^Eƹ MRWMXE MR SKRYRS HM RSM~

Automation) con l’iniziativa rivolta ai propri dipendenti dal titolo #Condividiamo (realizzato con il contributo della Cciaa di Roma e il supporto organizzativo della Newton): un team building digitale della durata di tre giorni, applicato al volontariato aziendale con incontri telematici che hanno spaziato da momenti di profonda riflessione a momenti di divertimento puro. Si è introdotto il gruppo di lavoro a valori riconosciuti e condivisi e quindi gli è stato assegnato l’obiettivo di realizzare un video (con il supporto di registi professionisti) per la ricerca di nuovi fondi destinati all’Associazione Kim (storica realtà di volontariato che accompagna alle cure bambini malati provenienti dal tutto il mondo). L’esperienza si è conclusa con un altissimo grado di soddisfazione da parte dei partecipanti che hanno potuto riscoprire valori importanti nei propri colleghi. Si è realizzato così il raggiungimento dell’obiettivo di questa attività: il riavvicinamento e il ritrovamento di un legame nel team dopo il lungo periodo di distanza fisica. TERRITORI Ritorniamo nel mondo reale parlando dei territori italiani, destinazioni oggi richiestissime dal corporate per viaggi di incentivazione, nel corso dei quali vengono proposte attività di team building. Sono queste infatti mete

più facili e sicure rispetto a località esotiche e che danno anche quel senso di orgoglio nel supportare la propria comunità locale. Sono i borghi, le campagne, le botteghe di artigiani, le fattorie i luoghi della nostra tradizione dove avvengono tutte quelle esperienze capaci di creare ricordi destinati a durare. A partire da Puglia e Basilicata, tra le realtà più innovative (Dmc, associazioni, agenzie) intente nella valorizzazione dei propri territori troviamo Tipica Tour, una Dmc che della tipicità e autenticità ha fatto il proprio core business come racconta Stefano Giotta, Ceo della società: «Le aziende si rivolgono a noi perché non siamo semplici intermediari, ma progettiamo con personale interno e ci avvaliamo della fitta rete di conoscenze sul territorio, proponendo così programmi assolutamente originali che mescolano socialità, divertimento, ambiente e trasformando quindi il nostro territorio in aula formativa. Qualche esempio? Mini-regate in barca a vela, food tasting in bicicletta, orienteering tra i boschi, competizioni di giochi tradizionali, gare di orecchiette e di cucina tipica, cacce al tesoro in ape-calessino». Versante tirrenico, Campania: cambia territorio, cambiano paesaggi, cambiano le tradizioni culinarie. Questa è l’Italia! Incontriamo Giuseppe Langella, managing director di Inedito Viaggi, che ci spiega come, nei mesi

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GIUSEPPE ALCINI general manager di Opere n8YXXS WM TY½ WZSPKIVI MR YRƶEVIE PMQMXEXE MR WMGYVI^^E I WIR^E GVIEVI HMWTIVWMSRM )EPPI GEGGI EP XIWSVS RIP FSVKS WXSVMGS a eventi a tema medioevale utilizzando MR IWGPYWMZE XYXXE PE 7SGGE &PFSVRS^ * ERGSVE EXXMZMXª PIKEXI EP XIEXVS KYMHEXI HEPPƶEXXSVI +VERGIWGS 2SRXEREVM HMVIXXSVI EVXMWXMGS HIPPƶSXXSGIRXIWGS 8IEXVS 2ERMRM~

LAURA NANNI direttrice della Portici Academy n&FFMEQS GSQFMREXS MP GSSOMRK XIEQ FYMPHMRK GSR YRE ZMWMXMRK I\TIVMIRGI HIP GIRXVS HM 'SPSKRE I WMRGVSRM^^EXS TIVJIXXEQIRXI PI HMZIVWI EXXMZMXª MR QSHS HE VIRHIVPI WIQTVI TEVXIGMTEXMZI 5IV IWIQTMS TIV MP XVERWJIV HIKPM SWTMXM EFFMEQS YXMPM^^EXS YR XVIRMRS IPIXXVMGS YR QI^^S MRWSPMXS GLI LE JEXXS XSVREVI WYFMXS XYXXM FEQFMRM JEZSVIRHS PE GSQTSRIRXI PYHMGE HIP TVSKVEQQE~

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passati, l’attività della sua società si sia focalizzata sulla ricerca di nuove esperienze outdoor, da proporre ai propri clienti, che tenessero conto di tre elementi: natura, borghi rurali al di fuori delle rotte tradizionali, valorizzazione delle attività locali. «Oggi proponiamo esperienze di turismo lento e sostenibile, ideali per ricomporre piccoli gruppi, come il trekking dell’Alta via dei Monti Lattari (la dorsale che divide la costiera Amalfitana da quella Sorrentina, ndr): ottanta chilometri per scoprire la capacità di “resilienza”, insita in ognuno di noi, attraverso attività da svolgere tra panorami stupefacenti, borghi sconosciuti, caseifici, laboratori di artigianato e poi pernottamenti in rifugi e in piccole strutture, dove l’accoglienza è ancora genuina». A Narni in Umbria, si assiste invece allo sviluppo di una nuovissima iniziativa: la gestione del sistema turistico e culturale locale da parte di una cordata di aziende che, vinto un bando pubblico, ha dato vita alla Narni Meeting Experience. Fulcro della proposta sono cinque location storiche concentrate nel cuore del borgo, che insieme al magico territorio, lo stesso che ha ispirato lo scrittore C.S. Lewis per il suo romanzo “Le cronache di Narnia”, offrono spunti per attività di team building orientate al coinvolgimento del

gruppo, illustra Giuseppe Alcini, che con la sua Opere srl è capofila del progetto: «Tutto si può svolgere in un’area limitata, in sicurezza e senza creare dispersioni. Dalle cacce al tesoro nel borgo storico a eventi a tema medioevale utilizzando in esclusiva tutta la Rocca Albornoz. E ancora attività legate al teatro, guidate dall’attore Francesco Montanari, direttore artistico dell’ottocentesco Teatro Manini, oppure gare di cucina e cooking class, basate sui preziosi ingredienti della nostra regione, dagli oli ai tartufi». In Toscana il borgo di Vinci, che già diede i natali al grande Leonardo, si trova sulle pendici del Montalbano, massiccio collinare ricco di vigneti e oliveti. È qui che Emanuela Giordano di Quid Italy ci racconta di uno splendido team building, sviluppato su questo territorio: «120 dipendenti di una società che gestisce fondi d’investimento con sede a Milano e Roma sono stati impegnati in attività da svolgere nel borgo tra risoluzione di enigmi, fotografie, ricerca di indizi. E la cosa straordinaria è stata che, grazie alla partecipazione di Vinci Turismo, i commercianti del centro, il museo dedicato a Leonardo e gli abitanti stessi, hanno tutti preso parte a questo progetto interagendo con i nostri ospiti e contribuendo così a creare partecipazione, emozione e quindi ricordo». È la tradizione gastronomica emiliana a dare invece spunto a un team building nel cuore di Bologna. Così riferisce Laura Nanni, direttrice della Portici Academy, versatile realtà dedicata al fare in cucina e alla cultura del cibo, che ha coinvolto un gruppo di sessanta dipendenti di una nota azienda milanese in un’esperienza culinaria, territoriale e leisure: «Abbiamo combinato il cooking team building con una visiting experience del centro di Bologna, e sincronizzato perfettamente le diverse attività in modo da renderle sempre partecipative. Per esempio, per il transfer degli ospiti abbiamo utilizzato un trenino elettrico: un mezzo insolito che ha fatto tornare subito tutti bambini, favorendo la componente ludica del programma».

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69&3)4 .1 CAVALLINO SCALPITA 4KRM TEVXIGMTERXI EP XIEQ FYMPHMRK presso i Musei Ferrari di Modena I 2EVERIPPS HE WTIXXEXSVI TY½ XVEWJSVQEVWM MR TVSXEKSRMWXE vestendo i panni di un vero pilota di Formula 1 e provando l’adrenalina HM YRE GYVZE TEVEFSPMGE E XVIGIRXS EPPƶSVE 3IKPM WXVESVHMREVM )VMZMRK MQYPEXMSR (IRXIV HIM 2YWIM +IVVEVM MR GSQTPIXE WMGYVI^^E ² MRJEXXM TSWWMFMPI ZMZIVI MR TVMQE persona l’emozione di guidare una monoposto Ferrari: dopo un FVMIǻRK HE TEVXI HIPPS WXEǺ GLI WTMIKE GSQI YWEVI MP GEQFMS HM XMTS + GSR PI PIZI HMIXVS EP ZSPERXI I UYEPM QEVGI YWEVI RIM TYRXM TMÄ MQTSVXERXM HIP GMVGYMXS WM MRM^ME E

GIOCHI Prendendo come spunto il trasferimento su un trenino elettrico, possiamo ricollegarci a uno dei trend degli ultimi mesi: il gioco, in gergo la gamification, ovvero il ritrovare la spensieratezza attraverso le attività ludiche (che rappresentano delle libertà individuali fondamentali per il benessere delle persone). Attraverso il gioco le persone si emozionano, creano amicizie, competono, perdono la cognizione del tempo e scompigliano i meccanismi gerarchici aziendali, come ci spiega Marco Vernillo, titolare di Vernimark, azienda che si occupa del noleggio di videogiochi arcade (le bellissime consolle di design, che vanno dalla fine degli anni Settanta agli anni Novanta, utilizzate nei bar e nelle sale-giochi): «Durante gli eventi corporate allestiamo corner tematici. L’immaginario che evocano queste macchine scatena i trigger emozionali in ogni partecipante (il famoso interruttore che scatta improvvisamente nella mente) facendo agire le persone in maniera inaspettata: si creano dei tornei spontanei, delle sfide che vanno a riscrivere quelli che sono i rapporti

ƸGSVVIVIƹ WYPPI TMWXI TMÄ VMRSQEXI HIP GEQTMSREXS QSRHMEPI . FVMZMHM HM questa esperienza immersiva sono EWWMGYVEXM M WSǻWXMGEXMWWMQM WMQYPEXSVM VIWXMXYMWGSRS HMREQMGEQIRXI EP TSWXS HM KYMHE VIEPMWXMGLI WIRWE^MSRM HIP JSRHS WXVEHEPI HIPPI EGGIPIVE^MSRM I HIPPI JVIREXI HIP FSPMHI VSWWS .RSPXVI E 2EVERIPPS M TEVXIGMTERXM TSWWSRS ERGLI TVSZEVI E MRHSWWEVI M TERRM HIM GIPIFIVVMQM QIGGERMGM HIP FS\ +IVVEVM I GMQIRXEVWM RIPPE 5MX XST *\TIVMIRGI YR GEQFMS KSQQI di una vera monoposto di Formula 1 GVSRSQIXVEXS I MQQSVXEPEXS HE YRE JSXSKVEǻE VMGSVHS HM UYIWXE IWTIVMIR^E GSW¶ WTIGMEPI

aziendali; spesso è il sottoposto a spiegare al suo superiore le abilità del gioco (reverse tutoring) facendo uscire quella parte di sé che il suo ruolo aziendale normalmente non gli consente di mostrare». Un rapido sguardo oltreconfine per meglio capire “la gamification”: non solo i giochi virtuali ma anche e soprattutto i giochi della tradizione evocano ricordi, familiarità, desiderio di stare insieme: ce lo spiega un’iniziativa particolarissima nata in Costa Azzurra, dedicata al gioco delle bocce, tipico proprio del Sud della Francia. L’agenzia, che propone diversi format di team building si chiama Boule d’Energie e al “prodotto bocce” (le boule appunto) ha dedicato un intero settore, La Boulisterie, che si occupa dell’organizzazione di tornei, predisposizione di campi da gioco portatili, momenti realizzati presso il proprio club di Nizza, e poi gadget e brandizzazione a tema degli eventi. Un grande classico nei team building sono le competizioni sportive, come quelle messe a punto con le celebrità delle diverse discipline al Verdura Resort, Rocco Forte Hotels di Sciacca, in provincia di Agrigento. Qui la novità sono i format legati al gioco del momento, il padel, dopo l’inaugurazione a luglio

MARCO VERNILLO titolare di Vernimark n)YVERXI KPM IZIRXM GSVTSVEXI EPPIWXMEQS GSVRIV XIQEXMGM 1ƶMQQEKMREVMS GLI IZSGERS UYIWXI QEGGLMRI WGEXIRE M XVMKKIV IQS^MSREPM MR SKRM TEVXIGMTERXI JEGIRHS EKMVI PI TIVWSRI MR QERMIVE MREWTIXXEXE WM GVIERS HIM XSVRIM WTSRXERIM HIPPI WǻHI GLI ZERRS E VMWGVMZIVI M VETTSVXM aziendali; spesso è il sottoposto a spiegare EP WYS WYTIVMSVI PI EFMPMXª HIP KMSGS JEGIRHS YWGMVI UYIPPE TEVXI HM W³ GLI MP WYS VYSPS E^MIRHEPI RSVQEPQIRXI RSR KPM GSRWIRXI HM QSWXVEVI~

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GIACOMO BATTAFARANO Gm del Verdura Resort, Rocco Forte Hotels n3IM XIEQ FYMPHMRK FEWEXM WYPPS WTSVX RSR MQTSVXE IWWIVI GEQTMSRM QE GSRXE MP QIXXIVWM MR KMSGS TIV UYIWXE VEKMSRI ² YR WIKQIRXS HIP 2MGI GLI WXE letteralmente vivendo un momento HM KPSVME .P QMRMQS GSQYR HIRSQMREXSVI HM XYXXM KPM IZIRXM GLI EFFMEQS VIEPM^^EXS RIP WSRS WXEXI UYIWXI EXXMZMXª HM XIEQ FYMPHMRK~

dei nuovi campi. Proprio il multisport (padel tennis - escursioni – watersport) è stato il filo conduttore di una case history che a settembre ha coinvolto ben 350 ospiti di un’azienda italiana del settore bancario. «Nei team building basati sullo sport non importa essere campioni, ma conta il mettersi in gioco: per questa ragione è un segmento del Mice che sta letteralmente vivendo un momento di gloria», come spiega Giacomo Battafarano, Gm del Verdura Resort, che aggiunge: «Il minimo comun denominatore di tutti gli eventi che abbiamo realizzato nel 2021 sono state queste attività di team building. E questo trend si sta evidenziando anche nelle richieste che stiamo definendo per il biennio 2022/23, a dimostrazione della massima attenzione di tante aziende verso il benessere dei propri dipendenti».

ISOLE La “tendenza isole” è cominciata in maniera massiccia a inizio estate, con le isole covidfree a garanzia di una destinazione sicura. Passato l’apice dell’emergenza, bisogna dire che le isole esercitano comunque un fascino tutto particolare: la loro dimensione di lontananza e pace ci fa sentire avventurieri, viaggiatori curiosi, pronti a scoprire nuovi mondi e a lasciare indietro ogni preoccupazione. Tra queste, una delle più amate, proprio per realizzare delle attività di team building, è sicuramente la Sardegna. In pratica costituisce un mondo a se stante diverso e unico, basato sull’immersività che offre la possibilità di fondersi con il luogo e con la cultura locale. Questo lo sanno bene le aziende che da anni realizzano i propri eventi appoggiandosi alle strutture siglate Delphina hotels & resorts

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EVENTI

I tuoi eventi 365 giorni all’anno

Uno spazio polifunzionale, vivo e dinamico, in cui potrai organizzare qualsiasi tipo di evento.

CAGLIARI, SARDEGNA

BUSINESS LUNCH EVENTI PRIVATI CENE DI GALA SHOW COOKING PRESENTAZIONI TEMPORARY SHOP MOSTRE E SHOWROOM CONFERENZE STAMPA

MATRIMONI CERIMONIE MEETING CONFERENZE CORSI DI FORMAZIONE ESPOSIZIONI AUTOMOTIVE TEAM BUILDING LANCIO DI PRODOTTO INCENTIVE

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SILVIA IBBA responsabile reparto Mice Delphina hotels & resorts n&FFMEQS EZYXS IZIRXM HM HMQIRWMSRM QIHMS TMGGSPI SVMIRXEXM EPPI EXXMZMXª HM WZEKS EPPƶEVME ETIVXE HSZI SKRYRS TSXIWWI IWTVMQIVWM PMFIVEQIRXI TIV XVSZEVI PE TVSTVME WXVEHE EP ǻ RI HM VEKKMYRKIVI PƶSFMIXXMZS 9RE TVSTSWXE QSPXS ETTVI^^EXE ² WXEXE MP )MWGSZIV] (LEPPIRKI EPPE WGSTIVXE HIM WETSVM TVSJYQM I XVEHM^MSRM HIPPE ,EPPYVE~

ANDREA ATZERI Ceo di F.A.Travel n:SPIRXM S RSPIRXM XYXXM EFFMEQS TVIWS TMÄ HMQIWXMGLI^^E GSR PƶYWS HM HIZMGI XIGRSPSKMGM I TSXIV WJVYXXEVI UYIWXI RYSZI GSRSWGIR^I ERGLI RIPPƶEQFMXS HIP XIEQ FYMPHMRK ² GIVXEQIRXI YR KVERHI ZERXEKKMS (SW¶ WI HE YR PEXS VMGIZMEQS VMGLMIWXI HM IWTIVMIR^I GLI TSWWERS IWWIVI VIEPM^^EXI EPPƶETIVXS HƶEPXVS PEXS TSWWMEQS YRMVI PƶIWTIVMIR^E HIPPE XIGRSPSKME * UYIWXS GM TIVQIXXI HM IPEFSVEVI JSVQEX HMREQMGM GSMRZSPKIRXM I MRXIVEXXMZM~

dove amore, rispetto e valorizzazione del proprio territorio costituiscono i pilastri distintivi della catena simbolo dell’ospitalità a quattro e cinque stelle nel Nord Sardegna. Ci racconta la ripartenza Silvia Ibba responsabile del reparto Mice: «Abbiamo avuto eventi di dimensioni medio/piccole, orientati alle attività di svago all’aria aperta, dove ognuno potesse esprimersi liberamente per trovare la propria strada al fine di raggiungere l’obiettivo. Una proposta molto apprezzata è stata il

Discovery Challenge alla scoperta dei sapori, profumi e tradizioni della Gallura: gli ospiti, in chiave giocosa e in un clima di collaborazione, dovevano degustare e riconoscere i prodotti; individuare le essenze tipiche e ricollegarle alle piante autoctone; saper tradurre parole dal sardo e risolvere indovinelli sulla storia della Sardegna». Anche per Andrea Atzeri, Ceo di F.A.Travel, la tipicità è il focus delle attività di team building da proporre in Sardegna, lui pone però

5478 * 1&:474 LA COPPIA VINCENTE 1S WTSVX LE RIP WYS HRE ZEPSVM JSRHEQIRXEPM ETTPMGEFMPM ERGLI MR E^MIRHE 1S VEGGSRXERS /YV] (LIGLM I EPXVM GEQTMSRM italiani dello sport: personaggi WMQFSPS PE GYM REVVE^MSRI HM esperienze vissute è un modello HM VMJIVMQIRXS I TIV UYIWXS TY½ EZIVI YR MQTEXXS WMKRMǻ GEXMZS WYPPI TIVWSRI UYIWXS PƶSFMIXXMZS HM &GXMSR &KIRG] GLI LE QIWWS a punto l’iniziativa denominata (LEQTMSRW JSV (LERKI MP TVMQS QSZMQIRXS HM TSVX SGMEP 7IWTSRWMFMPMX] GLI XVEWJIVMWGI RIPPI E^MIRHI EXXVEZIVWS PE

REVVE^MSRI HM MHSPM HIPPS WTSVX ZEPSVM HM VMJIVMQIRXS UYEPM MP KMSGS HM WUYEHVE PE ZEPSVM^^E^MSRI HIPPI HMZIVWMXª MP TSXIVI HIPPE VIWMPMIR^E PS WTMVMXS HM WEGVMǻ GMS I PE ZSPSRXª HM WYTIVEVI M TVSTVM PMQMXM 6YIWXM ZEPSVM GLI QMVERS E VMHMWIKREVI M TIVGSVWM HM GVIWGMXE TIVWSREPI I TVSJIWWMSREPI WXERRS EPPE FEWI HIM TVSKVEQQM E^MIRHEPM HIHMGEXM EPPE 7IWTSRWEFMPMXª SGMEPI d’Impresa promuovendo al GSRXIQTS MP VEKKMYRKMQIRXS HIKPM SFMIXXMZM HM WSWXIRMFMPMXª MRHMZMHYEXM HEM JEXXSVM *WK *RZMVSRQIRXEP SGMEP ERH ,SZIVRERGI

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l’accento anche sulla sua esperienza legata all’utilizzo della tecnologia e spiega: «Volenti o nolenti, tutti abbiamo preso più dimestichezza con l’uso di device tecnologici e poter sfruttare queste nuove conoscenze anche nell’ambito del team building è certamente un grande vantaggio. Così se da un lato riceviamo richieste di esperienze che possano essere realizzate all’aperto (in parte per lo strascico di paure ma in parte anche per riprendere il contatto con la natura) d’altro lato possiamo unire l’esperienza della tecnologia. E questo ci permette di elaborare format dinamici, coinvolgenti e interattivi come gli urban gaming che mixano percorsi pedonali in e-bike o con i mezzi nautici e dove sono inserite attività che uniscono la scoperta del territorio con il lavoro di squadra». Clientela estera e prodotto mare sono invece i must della ripresa dei team building organizzati da Blu Wonder, una delle più note Dmc in Sardegna, ce ne parla Elio Serra, managing director della società: «In pratica abbiamo ricominciato con il Mice a settembre. I nostri clienti corporate provengono per lo più dal Nord Europa e appartengono a segmenti che non hanno sofferto il periodo di pandemia, ma dove si pone oggi la necessità di “ricompensare” i dipendenti, che tanto hanno dato allo sviluppo delle aziende (per esempio start-up innovative) in questi lunghi mesi. E lo si fa alzando i budget, ma soprattutto chiedendoci esclusivamente esperien-

ze di mare, per fare ritrovare emozioni fisiche come il piacere dell’acqua, del vento e del sale sulla pelle. E noi rispondiamo con diversi format, che vengono poi di volta personalizzati: dalle regate in barca a vela alle cacce al tesoro nell’arcipelago della Maddalena». Ma la Sardegna è un po’ un continente a se stante dove oltre il mare concorrono alla sua bellezza vasti territori d’entroterra, ancora poco antropizzati, particolarmente indicati per tutti coloro che cercano attività a contatto con la natura, come escursionismo, trekking, hiking ma anche cicloturismo, ippoturismo e soft adventure. Ed è circondati da questo ambiente che si trovano splendidi resort, ideali per organizzare oggi attività di gruppo appaganti e in sicurezza come all’Horse Country Resort, una sorta di oasi a pochi chilometri dal centro di Oristano, estesa tra i profumi dei quaranta ettari di macchia mediterranea e una striscia di sabbia candida adagiata su un mare cristallino. Protagoniste dei team building sono qui le attività con i cavalli spiega Edoardo Tondi, direttore marketing del Resort e del Centro Equestre: «Le proponiamo come puro svago sotto forma di cavalcate tra la natura e lungo la spiaggia all’alba, al tramonto, sotto le stelle o a contatto con l’acqua. Inoltre progettiamo tantissime attività di gruppo formative, anche per chi non è mai salito in sella, e poi trekking che attraversano fantastici scorci tra monti e mare».

ELIO SERRA managing director di Blu Wonder n. RSWXVM GPMIRXM GSVTSVEXI TVSZIRKSRS per lo più dal Nord Europa e appartengono E WIKQIRXM GLI RSR LERRS WSǺIVXS MP TIVMSHS HM TERHIQME QE HSZI WM TSRI SKKM PE RIGIWWMXª HM ƸVMGSQTIRWEVIƹ M HMTIRHIRXM GLI XERXS LERRS HEXS EPPS WZMPYTTS HIPPI E^MIRHI MR UYIWXM PYRKLM QIWM * PS WM JE EP^ERHS M FYHKIX QE WSTVEXXYXXS GLMIHIRHSGM IWGPYWMZEQIRXI IWTIVMIR^I HM QEVI TIV JEVI VMXVSZEVI IQS^MSRM ǻWMGLI GSQI MP TMEGIVI HIPPƶEGUYE HIP ZIRXS I HIP WEPI WYPPE TIPPI~

EDOARDO TONDI direttore marketing dell’Horse Country Resort n5VSTSRMEQS EXXMZMXª GSR M GEZEPPM GSQI TYVS WZEKS WSXXS JSVQE HM GEZEPGEXI XVE PE REXYVE I PYRKS PE WTMEKKME EPPƶEPFE EP XVEQSRXS WSXXS PI WXIPPI S E GSRXEXXS GSR PƶEGUYE .RSPXVI TVSKIXXMEQS XERXMWWMQI EXXMZMXª HM KVYTTS JSVQEXMZI ERGLI TIV GLM RSR ² QEM WEPMXS MR WIPPE I TSM XVIOOMRK GLI EXXVEZIVWERS JERXEWXMGM WGSVGM XVE QSRXM I QEVI~

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L’experience che parte dal cibo

di NICOLETTA TOFFANO

Dal cuore di Bologna, una delle capitali della gastronomia italiana, Laura Nanni, direttrice della Portici Academy, ci racconta idee e progetti di questa versatile realtà dedicata al fare in cucina e alla cultura del cibo

«U

n futuro in positivo, c’è tanta voglia di ripartire!» Ecco l’entusiastico inizio della nostra intervista con Laura Nanni, un’affermazione che si basa su tanto lavoro, seguito dai buoni risultati ottenuti proprio in questi ultimi mesi: «Dopo due anni in cui lo smart working ha coinvolto tantissime aziende, siamo ora nella fase in cui le imprese sentono la necessità di ristabilire le relazioni tra i propri dipendenti e di ricreare i gruppi di lavoro. Già da settembre abbiamo ricevuto molteplici richieste di cooking team building, complice anche il fatto che le attività di cucina possono essere svolte sempre, in tutte le stagioni e anche in caso di maltempo». Ma quali sono oggi quelle esperienze attive più adatte a ritrovare affiatamento tra le persone?

«La Portici Academy è uno spazio molto versatile, progettato proprio per ospitare corsi ed eventi di cucina. Tra i cooking team building più apprezzati c’è quello dedicato alla pasta fresca in cui i partecipanti, armati di mattarello, si sfidano in una gara a tempo per aggiudicarsi la vittoria. Partendo dalla classica fontana di farina e uova, suddivisi in squadre, devono realizzare i formati di pasta indicati dalle nostre sfogline: seguiti passo passo, il risultato finale dipende dalla collaborazione tra i membri del team. Un altro classico molto apprezzato è il team building sulla pizza, mentre per chi vuole un’attività molto creativa proponiamo la pasticceria o il cake design».

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Quanto è importante offrire ai propri clienti piani personalizzati? E quali professionalità mettete a disposizione di un team building? «Con i cooking team building si riescono a creare eventi ad alto tasso di coinvolgimento, in cui estrapolare temi aziendali e riformularli sotto altra forma. Tuttavia ogni azienda ha le proprie necessità e per noi ogni evento deve sempre contenere qualcosa di unico, per questo ci affidiamo a una rete fidata di professionisti. Per esempio, se il cliente desidera combinare l’attività di cooking team building alla formazione, abbiamo selezionato docenti in grado di sviluppare proposte ad hoc, se invece il cliente preferisce un’attività più ludica, come una degustazione o un corso di cucina, mettiamo in campo chef, pasticceri, sommelier per rispondere alle sue richieste». E COME SET, IL FASCINO DELLA STORIA La realtà “Portici” comprende tanti spazi e servizi. A iniziare, appunto, dalla Portici Academy che occupa il terzo piano dello storico Palazzo Bega, in pieno centro di Bologna. Oltre a una sala riunioni, il resto del piano è occupato dalla sala Academy, attrezzata con una grande cucina a isola e ampie postazioni di lavoro individuali, perfette per ospitare corsi ed eventi. Ai piani inferiori ha sede il ristorante Bottega Portici 2 Torri, che ha recentemente inaugurato un nuovo piano, e propone una cucina tradizionale in stile casual. Stessa proprietà anche per il vicino Hotel I Portici, che ha sede nell’ottocentesco Palazzo Maccaferri, per un’ospitalità di alto livello e che comprende anche sale meeting e ulteriori proposte ristorative.

Come vengono sfruttati quindi questi spazi, tra loro complementari, durante gli eventi? «Siamo in grado di dare un servizio completo, quello che chiamiamo una “Portici Experience”: coccolare il cliente dal suo arrivo fino al momento di ripartire. Così, al termine di un evento, possiamo organizzare un pranzo o un aperitivo riservando ai partecipanti anche un intero piano del ristorante con vista sulle due Torri di Bologna. Questo ci permette di ospitare anche gruppi numerosi, per i quali combiniamo attività di team building presso la Portici Academy, unitamente ad altre attività, riuscendo a creare una esperienza ricca di momenti di condivisione».

Laura Nanni, direttrice della Portici Academy

Tante possibilità, quindi, offerte dalla combinazione di spazi tanto versatili; quali le richieste più particolari che avete ricevuto in tal senso? «La nostra Academy si è recentemente trasformata in un vero e proprio set televisivo per ospitare un noto brand italiano che voleva realizzare delle puntate dedicate alla pasticceria. Siamo quindi stati catapultati in questo affascinante mondo tra registi, cameramen e scenografi. E così abbiamo utilizzato i nostri spazi di servizio per approntare i camerini e le sale regia e poi per tutto il gruppo abbiamo organizzato una Portici Experience completa: pernottamenti all’interno de I Portici Hotel, una cena nel Ristorante I Portici (stella Michelin) e un’altra cena nella nostra Ex Ghiacciaia, suggestivo spazio ricavato da una struttura del XIV secolo. Insomma, tutto l’evento si è trasformato in un vero viaggio emozionale!». indirizzi a fine rivista

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Intramontabili ROSSE

di NICOLETTA TOFFANO

I Musei Ferrari raccolgono tutta la storia della celebre casa automobilistica. Un fascino leggendario che, oltre a fare da cornice a meeting, convention ed eventi privati, coinvolge l’ospite, tra virtuale e reale, in adrenalinici team building

I

Musei Ferrari di Modena e Maranello costituiscono un’opportunità unica per entrare direttamente in contatto con il mondo Ferrari, non solo per i visitatori privati, ma anche per le aziende che cercano un contesto esclusivo per organizzare eventi e attività di gruppo da affiancare a meeting e convegni. All’interno delle due strutture i visitatori vengono accompagnati attraverso due percorsi diversi per scoprire dove è nata la leggenda e vivere con passione autentica il sogno del Cavallino Rampante. Parliamo con Michele Pignatti Morano, responsabile dei musei, che ci racconta le tante possibilità offerte dalle location: «I clienti degli eventi che ospi-

tiamo non solo possono ripercorrere la storia e la celebrazione degli straordinari modelli di vetture sport e stradali, ma sono coinvolti attivamente in un’esperienza interattiva per vivere a pieno lo spirito più racing del marchio». Inoltre, nel corso dell’ultimo anno alle attività in presenza si sono affiancati anche nuovi contenuti digitali che possono essere fruiti a distanza per la creazione di eventi ibridi, spiega il responsabile: «Un esempio è stata la prima inaugurazione interamente digitale per l’apertura di una nuova esibizione. In occasione della mostra allestita nell’Officina del Museo Enzo Ferrari di Modena: “Gianni

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Agnelli e Ferrari. L’eleganza del mito” abbiamo infatti sviluppato i “live virtual tour”. In quel periodo il pubblico non poteva accedere al Museo Enzo Ferrari ma i nostri visitatori hanno potuto ammirare la mostra da tutto il mondo in anteprima, direttamente dalle loro case, partecipando ai tour dal vivo organizzati dalle guide del museo». Nella maggior parte dei casi queste nuove esperienze da remoto non sostituiscono le attività svolte all’interno dei musei ma sono utilizzate per creare nuovi format e ampliare la possibilità di coinvolgere i partecipanti anche nelle fasi di pre e post evento con contenuti dedicati e facilmente fruibili. PARLANDO DI SPAZI E DI ATTIVITÀ Il Museo Enzo Ferrari di Modena e il Museo Ferrari Maranello offrono un contesto unico per organizzare eventi privati con la possibilità, in orario di chiusura, di utilizzare le location in esclusiva. Illustra Pignatti Morano: «I due spazi espositivi sono complementari, diversi per tipologia, caratteristiche architettoniche e conformazione, due luoghi di incontro e di racconto, ambienti nei quali immergersi in una storia fatta di successi e trionfi. Per gli ospiti degli eventi possono essere organizzate delle visite guidate private, anche fuori dagli orari di apertura del Museo e adattate a specifiche richieste». Il Convention Center a Maranello e la sala convention a Modena sono spazi polifunzio-

nali, aperti 365 giorni all’anno, utilizzabili per offrire un ampio ventaglio di attività. Accanto alla realizzazione di eventi e convegni, gli spazi offrono la possibilità di realizzare articolate attività di team building. Ma cosa avviene in queste attività e come sono organizzate? «Sia a Modena sia a Maranello sono disponibili i Driving Simulation Center, dove far vivere in maniera attiva un’esperienza adrenalinica ma alla portata di tutti e in completa sicurezza. I partecipanti vivono in prima persona una esperienza immersiva mettendosi alla guida di un simulatore semi-professionale di Formula 1 per correre sulle piste più rinomate del campionato mondiale. A Maranello viene proposta anche la Pit Stop Experience, un’attività di team building dove è possibile indossare i panni dei meccanici di F1». Inoltre, a Maranello viene riservata agli ospiti l’opportunità di effettuare un esclusivo tour panoramico in navetta all’interno della Fabbrica Ferrari. Una guida del Museo è a disposizione per illustrare le caratteristiche e i contenuti del circuito della Ferrari, dove dal 1972 si sono svolti i test delle vetture da competizione e stradali, e della Cittadella Ferrari, cuore degli Stabilimenti dove vengono prodotte tutte le vetture del Cavallino. Di particolare interesse le strutture architettoniche realizzate da celebri architetti come Renzo Piano, Massimiliano Fuksas, Jean Nouvel, Marco Visconti e Luigi Sturchio. indirizzi a fine rivista

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Cronache da Narni

di NICOLETTA TOFFANO

Narni Meeting Experience è un progetto che nasce da un’intuizione lungimirante: SǺ VMVI EP 2MGI XYXXM KPM MRKVIHMIRXM TIV SVKERM^^EVI IZIRXM QIQSVEFMPM RIP FIP GIRXVS QIHMSIZEPI YQFVS E YRƶSVE HE 7SQE & MRM^MEVI HE GMRUYI PSGEXMSR EǺ EWGMRERXM Giuseppe Alcini

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arni, 16 aprile 2021, il Comune, a seguito di un bando pubblicato nel 2020, decide di affidare la gestione del suo sistema turistico museale, incentrato su cinque gioielli (Palazzo Eroli, San Domenico, Palazzo dei Priori, Rocca Albornoz, Teatro Manini) a un’associazione d’imprese che vede come capofila la società Opere srl di Giuseppe Alcini, patron del Castello di Montignano (splendida location umbra, prossima al borgo di Massa Martano, nota a livello internazionale nel settore wedding). «Nella sostanza ci è stato affidato l’intero sistema turistico-culturale di Narni – spiega Alcini – e per far questo abbiamo costituito un gruppo di

lavoro, caratterizzato da specifiche competenze nel campo dell’organizzazione, dell’ospitalità, della promozione, dell’esperienza teatrale e museale». Un tutto tondo quindi, che si traduce per il mercato Mice nella possibilità di avere un unico interlocutore di alta professionalità per la pianificazione di eventi a Narni. Un vantaggio tangibile, per aziende e associazioni, che qui, nell’organizzazione di una convention, di un meeting o di un incentive vengono supportate in tutte le fasi organizzative e logistiche: dalle definizione delle sedi, alla scelta di attività da svolgere nel territorio, alla finalizzazione di programmi di team building fino alla predisposizio-

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ne del catering e alla prenotazione di strutture per l’ospitalità (soluzioni di charme nel borgo storico o alberghi più classici della vicina Terni). Altro plus è che l’intero evento si può svolgere in un’area circoscritta, con minime necessità di spostamenti, a vantaggio della coesione del gruppo e della sicurezza. CINQUE PER UNA Fulcro dell’iniziativa sono le cinque location, tutte storiche e perfettamente conservate, collocate a poca distanza le une dalle altre nel centro antico di Narni. Le illustra, dandoci spunti sulle loro potenzialità, Giuseppe Alcini: «La Chiesa di San Domenico, sconsacrata e risalente al XII secolo, tecnologicamente attrezzata, con un auditorium per duecento persone e diverse sale congressi, è la sede ideale per ospitare la convegnistica. Mentre il Museo Palazzo Eroli, un’antica residenza nobiliare, può rappresentare un’inusuale location per ambientare una cena di gala tra pezzi museali e preziose opere d’arte, come una pala del Ghirlandaio. I piccoli meeting possono trovare spazio presso il Palazzo dei Priori, bellissimo edificio del Trecento dominato dalla torre civica e impreziosito da una loggia. Altra venue e altro ambiente all’ottocentesco Teatro Manini, dove oggi la direzione artistica è affidata all’attore Francesco Montanari e al regista e drammaturgo Davide Sacco: gli eventi in calendario possono rientrare a pieno titolo in un programma incentive, inoltre l’intero teatro può essere affittato per la realizzazione di serate e convegni. La quinta location è la maestosa Rocca Albornoz che domina il borgo medioevale: grande e suggestiva, ha una sala conferenze e poi altre sale preziose, come quella degli

affreschi e quella degli onori, un bar, un ristorante e un ampio cortile, ideale per ospitare spettacoli open air ed eventi a tema storico». Narni Meeting Experience è quindi molto più di una location, è un insieme di esperienze che si svolgono tra cultura, tradizione, gastronomia e natura nel fantastico borgo medioevale umbro e nei suoi dintorni. Quegli stessi luoghi incantevoli, e incantati, che hanno ispirato lo scrittore C.S. Lewis per il suo romanzo “Le cronache di Narnia” e dove quel fermento nascosto offre ottimi spunti sia per viaggi incentive, basati appunto sull’experience, sia per attività di team building che hanno come obiettivo la coesione di un gruppo, spiega ancora Alcini: «Si possono organizzare attività naturalistiche con visite alle incredibili gole del Nera e rafting alle Marmore. E poi a Narni: cacce al tesoro nel borgo storico, eventi a tema medioevale con giochi, tornei di falconeria e gare di tiro con l’arco, utilizzando in esclusiva tutta la Rocca Albornoz. E ancora possiamo realizzare attività legate al teatro, dirette da Francesco Montanari, oppure gare di cucina e coocking class basate sugli ingredienti preziosi del nostro territorio, dagli oli ai tartufi». Tanti gli spunti e tante le idee che hanno visto come primo banco di prova l’organizzazione di un prestigioso evento, con tutta Narni e le sue splendide location attivate: dal 7 al 9 ottobre, il Festival della Sociologia, con più di mille presenze in tre giorni, 250 relatori, cento eventi, venti libri presentati e varie mostre d’arte, ha manifestato l’incontro di una società che pensa, che discute, che si confronta, che elabora. Un vero successo ripreso dalla stampa e dalle tv nazionali. indirizzi a fine rivista

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Orienteering, orecchiette e umanità

di NICOLETTA TOFFANO

Stefano Giotta, Ceo di Tipica Tour Operator, ci parla di un ritorno alla normalità progettuale nella realizzazione di eventi, di nuovo concentrata sui contenuti che prendono spunto dalla sua meravigliosa terra, compresa tra Puglia e Basilicata

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ipica Tour è un Dmc con sede a Putignano in provincia di Bari, che sin dalla sua nascita nel 2006 si è proposto sia al turismo leisure sia business con l’offerta di esperienze incentrate su tipicità e autenticità e questo grazie a una rete selezionatissima di fornitori e di professionalità interne all’azienda. Sulla forza di questa operatività racconta gli ultimi sviluppi del settore Mice Stefano Giotta, Ceo dell’agenzia: «Adesso che il discorso sicurezza, per mesi prioritario, sembra essere stato assorbito a tutti i livelli (dal personale, agli hotel, ai ristoranti, alle sale meeting, etc.) con piacere possiamo nuovamente concentrarci sulla progettazione in senso puro, sul rendere le attività sempre più esclusive, originali, alla costante ricerca dell’effetto “wow”».

ATTIVITÀ TAILORMADE A muovere il settore incentive e team building oggi è proprio la necessità di ristabilire all’interno dei team di lavoro i rapporti umani, lo spirito collaborativo e la motivazione. Tipica risponde offrendo una vasta gamma di esperienze esclusive e disegnate su misura che, combinate con servizi turistici curati in ogni dettaglio, compongono un prodotto di altissima qualità. Perché spiega Stefano Giotta «Le aziende raramente ci chiedono soltanto il team building, come se fosse un’attività separata dal resto del viaggio. Anzi, l’obiettivo è quello di disegnare sempre un’esperienza completa e al top in ogni sua componente, dal transfer, alla guida, dalla camera d’hotel, alla location dell’aperitivo. Niente viene lasciato al caso e tutto deve essere sempre originale ed esclusivo. E la Puglia si presta tantissimo a ciò. Così ci sbizzarriamo tra pic-nic in uliveti secolari, pranzi all’aperto tra le stradine di Alberobello, aperitivi in vigneto o tra i Sassi di Matera, cene stile festa di paese, serate in masseria e molto altro ancora». Ma come è cambiata oggi la domanda e quali sono le tendenze? «Ritengo ci sia stata una sorta di polarizzazione delle richieste: alcune aziende desiderano restare in hotel per l’intera durata del soggiorno, altre invece ci chiedono di spostarsi in luoghi lontani dai circuiti di massa. Alle prime rispondiamo organizzando gara di orecchiette, caccia al tesoro, gara di cocktail pugliesi o contest fotografici; per le seconde, invece, disegniamo programmi all’aria aperta come mini-regate in barca a vela, food tasting in bicicletta, orienteering tra i boschi, gare di giochi antichi, caccia al tesoro in ape-calessino o in auto d’epoca». indirizzi a fine rivista

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In scena l’essenza della GALLURA Gallura, un territorio dalla natura forte e dalle tradizioni autentiche, che HMZIRXE TVSXEKSRMWXE HIM XIEQ FYMPHMRK SVKERM^^EXM HEPPS WXEǺ IWTIVXS di Delphina hotels & resorts. Tanti qui gli spunti per aiutare a ritrovare il proprio gruppo e la strada comune, proprio dove si era interrotta di NICOLETTA TOFFANO

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Silvia Ibba responsabile del reparto Mice di Delphina hotels & resorts

essuna competizione, nessuna gerarchia, nessun leader, ma team building votati a risentirsi parte di un gruppo perché ciò che conta è un’emozione comune, un dialogo, un abbraccio e il condividere ciò che è bello e soprattutto reale. Sono questi i nuovi trend emersi nelle attività di team building che hanno accompagnato il ritorno degli eventi in presenza, ci spiega Silvia Ibba, responsabile del reparto Mice Delphina hotels & resorts: «La voglia di ripartire è forte. Le aziende, seppur con cautela, hanno sentito il bisogno di incentivare i propri dipendenti con il regalo di un soggiorno capace di risvegliare in loro il senso di appartenenza al gruppo. Gli eventi Mice realizzati nella stagione 2021 sono stati di dimensioni medio/piccole e spesso caratterizzati da attività di svago all’aria aperta come orieentering e discovery challenge alla scoperta dei sapori, profumi e tradizioni della nostra magica isola». Proprio sui valori legati all’ambiente e al territorio, diventati globalmente importanti, lo staff di Delphina, con l’ausilio di professionisti, ha calibrato i team building degli ultimi mesi: tour immersivi per scoprire l’entroterra gallurese e attività dai contenuti dinamici che mixano orienteering, trekking, arrampicata, canoa e vela. IMPORTANTI RICONOSCIMENTI Amore, rispetto e valorizzazione del territorio di appartenenza, quindi i pilastri distintivi

della catena simbolo dell’ospitalità a quattro e cinque stelle nel Nord Sardegna, che sin dalle origini ha molto investito su tutti i temi della sostenibilità (ambiente, società, economia) con il risultato di essere certificata “prima catena alberghiera italiana ad utilizzare energia cento per cento verde”. Queste le premesse di Delphina hotels & resorts, vera eccellenza dell’ospitalità, che riottiene anno dopo anno brillanti riconoscimenti: anche nel 2021 i World Travel Awards, gli oscar del turismo mondiale, gli assegnano il prestigioso primato di “migliore gruppo alberghiero italiano” e al suo Resort Valle dell’Erica di Santa Teresa Gallura viene conferito il titolo di “migliore green resort d’Europa e d’Italia”. È questo un “cinque stelle in libertà” pensato per vivere la natura della Sardegna, la sua ospitalità, l’artigianato e la cucina, immersi in un parco mediterraneo, nel pieno rispetto dell’ambiente. Ma non è finita: il Resort & Spa Le Dune di Badesi, un vero paradiso immerso in un parco di 280mila metri quadrati tra dune di sabbia e i profumi della macchia mediterranea, è stato eletto “migliore beach resort d’Italia”. E con queste premesse, conclude Silvia Ibba: «Siamo certi che anche il 2022 sarà per Delphina un anno sorprendente, in cui gli eventi torneranno a essere i grandi protagonisti della nostra stagione turistica». indirizzi a fine rivista

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Horse Country Resort Congress & Spa #### Arborea (Or) Numero totale camere: 375 | Ristoranti: 4| Posti: 450 + 80 + 130 +250 | Sale meeting: 8 | Capienza sala maggiore: 1.000 posti | Capienza sala minore: 20 posti | Saletta segreteria | mq di aree espositive: 800 | Possibilità organizzazione post congressseduti: 150 posti | Possibilità organizzazione post congress

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a ricerca della natura e della connessione con essa è uno dei principali trend emersi negli ultimi mesi. Nella ripresa di una nuova normalità, quella stessa natura si sta rivelando anche il contesto ideale per far emergere i nostri lati migliori, ritrovare efficienza, motivazione, gioco di squadra. E in Italia, uno dei posti dove questa connessione avviene in modo immediato, è sicuramente la Sardegna occidentale che, rimasta negli anni quasi immutata nei paesaggi e autentica nelle tradizioni, rappresenta un luogo dove è ancora possibile fondersi con l’ambiente e la cultura locale. Ultimo caposaldo di civiltà ai margini di questa terra selvaggia è l’Horse Country Resort, una sorta di oasi a pochi chilometri dal centro di Oristano, estesa tra i profumi dei quaranta ettari di macchia mediterranea e una striscia di sabbia candida adagiata su un mare cristallino e che comprende 315 camere quattro stelle, uno dei congress center più capienti e moderni dell’isola, quattro ristoranti gourmet, due piscine, un centro benessere, impianti sportivi e, soprattutto, un grande centro equestre. Qui la centralità delle attività con i cavalli non è certo un caso, infatti è proprio il Campidano dove l’uomo, da tempi remoti, vive in simbiosi con questo meraviglioso animale che lo ha condotto nelle sue conquiste, nel lavoro e nei festeggiamenti che abbondano nella tradizione di questa terra, come la Sartiglia, divenuta sinonimo del Carnevale di Oristano. CAVALLI PROTAGONISTI All’Horse Country Resort le attività con i cavalli sono proposte sotto forma di cavalcate immersi nella natura e lungo la spiaggia all’alba, al tramonto, sotto le stelle o a contatto con l’acqua. «Ma non solo – spiega Edoar-

Ritorno alla natura di NICOLETTA TOFFANO

L’Horse Country Resort, incastonato nella costa ovest della Sardegna, rappresenta uno dei luoghi più “wild” d’Italia, dove il vero lusso sono lo spazio e la natura a 360 gradi, per vivere entusiasmanti team building do Tondi, direttore marketing del Resort e del Centro Equestre – per gli eventi progettiamo tantissime attività a cavallo di gruppo formative, anche per chi non è mai salito in sella, e poi trekking che attraversano fantastici scorci tra monti e mare. Inoltre, grazie alla disponibilità dei tanti spazi attrezzati outdoor, possiamo organizzare attività sportive come avvincenti tornei di beach volley, tennis, tiro con l’arco e calcetto. Il tutto sempre nel rispetto delle disposizioni anti-Covid». Tante qui le proposte, che diventano, grazie anche alla presenza di uno staff dedicato, spunti per costruire team building personalizzati sulle esigenze del cliente. «Si tratta di attività abbinate al settore Mice che sta riprendendo piano piano, con richieste per la primavera 2022 che, sebbene ancora in corso di elaborazione, già dimostrano la grande volontà di ripartire». E ripartire dall’Horse Country Resort, in una natura che avvolge tra sole, sabbia e vento, è il modo migliore per accantonare le costrizioni dei mesi passati e ritrovare quelle esperienze positive, tanto importanti per la coesione di un gruppo, destinate a durare nel tempo. indirizzi a fine rivista

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TEAM BUILDING Perdèpera Resort Cardedu (Og) Numero totale camere: 131 | Ristoranti: 2 | Posti: 520 | Sale meeting: 3 | Capienza sala maggiore: 200 posti | Capienza sala minore: 70 posti | Saletta segreteria | mq di aree espositive: 150 | Possibilità organizzazione post congress

di NICOLETTA TOFFANO

Zero problemi, mille emozioni Nella parte est della Sardegna, nell’Ogliastra, il Perdèpera Resort rappresenta l’essenza di paesaggi evocativi e di natura incontaminata: i nuovi trend ricercati nei programmi di team building capaci di comunicare calore, unione ed emozione

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ono concordi gli operatori: oggi il team building sta piano piano ripartendo. Sono numerose le aziende che, dopo la lontananza creata dallo smart working, sentono la necessità di ritrovare momenti conviviali e formativi con i propri collaboratori. Ma cosa è cambiato e su quali standard si sta attestando la nuova normalità? «Nella nostra esperienza sono sensibilmente aumentate le richieste di eventi in spazi aperti, sia per ragioni di sicurezza sia per una ricerca di un più immediato contatto con la natura – risponde Simone Ammendola, Ceo del Perdepera Resort – e la nostra struttura incastonata nella costa dell’Ogliastra, tra acque cristalline e la macchia del verde mediterraneo, rappresenta una scelta ideale per gruppi alla ricerca di un luogo che agevoli la ricostituzione delle relazioni, la coesione e la concentrazione sugli obiettivi». È l’esperienza maturata in tanti anni di attività dallo staff del resort ad avere affinato una mentalità e un modus operandi che pone sempre il benessere dell’ospite al centro di tutte le attività. Ed è per questa ragione che l’organizzazione di eventi viene qui pianificata in ogni minimo dettaglio; dai transfer agli “eventi nell’evento”, ai soggiorni, fino all’organizzazione di mille attività nella natura, tanto necessarie per creare evasione e ritrovare

equilibrio e serenità: tour per mare, laghi, fiumi e montagna, in bici, a piedi, in quad, a cavallo, in jeep e in barca. Tante iniziative che prendono spunto proprio da questo angolo incontaminato di Sardegna, che si estende dall’alto bacino del Flumendosa fino ai versante orientale del Supramonte, affacciandosi sul Mar Tirreno con una costa alta e rocciosa intramezzata da spiagge silenziose come la Marina di Cardedu, su cui affaccia il resort: sabbia fine, candidi ciottoli bianchi e acque limpidissime. E poi un grande giardino, tre piscine, cuore della struttura, una sala congressi da duecento posti, due ristoranti e 131 camere completano l’offerta di questo straordinario resort. Ma non solo bellezza, qui entra in campo anche l’esperienza quando, per la realizzazione di programmi di team building, vengono coinvolti formatori, coaching e testimonial. «È questo insieme di spazi e di professionalità – spiega Simone Ammendola – che ci consente di mettere a punto format di molteplici attività, sempre calibrate a seconda dei diversi obiettivi aziendali, che vanno dalle cooking class ai movie making, dai giochi di ruolo alle attività sportive, dalle cacce al tesoro alle cene con delitto». indirizzi a fine rivista

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Tra continuità e innovazione Tre generazioni che lavorano insieme e oggi Ega Worldwide Congresses & Events allarga gli orizzonti partendo proprio da una importante riorganizzazione aziendale, che vede l’arrivo di nuove professionalità legate di Nicoletta Toffano alla comunicazione e al mondo dello sport

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a continuità è una storia di famiglia, iniziata a Roma più di cinquant’anni fa quando, pionieristicamente per il settore della meeting industry, Emma Aru fonda Ega. E da allora di cose ne sono avvenute tante: oggi la Ega Worldwide Congresses & Events è una delle più note società italiane di organizzazione di eventi, con diverse sedi in Italia e operante in ambito nazionale e internazionale. É poi degli ultimi anni l’avvicendamento alla conduzione dell’azienda tra Emma e la figlia, Claudia Maria Golinelli, oggi vicepresidente della società: «Sono nata e cresciuta nel mondo dei congressi – racconta – nell’azienda di famiglia di cui ho ereditato la guida. Non è stata un’impresa facile prendere il posto di una leader così straordinaria come è stata mia madre, sicuramente mi sono state d’aiuto la formazione ricevuta e l’attività di

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docenza universitaria a Roma Tor Vergata; sono infatti professore ordinario di Economia e gestione delle imprese turistiche in questo importante ateneo internazionale ed è qui che sono nati dialoghi stimolanti e momenti di confronto, sia tra colleghi sia con i ragazzi, capaci di offrirmi nuove visioni». Certo è che in cinque decenni il mondo del Mice è cambiato, da settore quasi artigianale basato sulle capacità della singola persona, si è trasformato in una vera e propria industria, come spiega Golinelli: «Essere alla guida di un’azienda come è oggi Ega ti pone di fronte a un contesto competitivo molto più complicato e sfidante, dove nel quotidiano occorre confrontarsi con burocrazia, tecnologia, finanze per mettere in atto le diverse strategie: partecipazione a gare pubbliche e private; costruzione di alleanze; valutazione degli strumenti di sostegno alle imprese; progettazione e gestione degli eventi in una logica di sostenibilità e sicurezza; e poi comunicazione, tecnologia e naturalmente l’attenta gestione dei business plan, dei contratti, delle fidejussioni e dei flussi finanziari. E naturalmente accollarsi enormi rischi d’impresa, a fronte dell’imprevedibilità dei ritorni economici. Come la pandemia ci ha insegnato». Capacità imprenditoriale, unita all’empatia costruita nel gruppo di lavoro, hanno portato Ega a trasformarsi in quell’azienda strutturata e complessa che abbiamo conosciuto in questi anni proprio come la protagonista nell’organizzazione di eventi importantissimi. Tra i tanti citiamo i più recenti ed emblematici: Expo Milano 2015 e il Post Expo Milano 2016, il G7 Summit Taormina 2017, Matera Capitale Europea della Cultura 2019 e quest’anno, in Rti con Triumph Group il G20 Summit di Roma e la gestione di Padiglione Italia a Expo Dubai, che durerà fino a marzo 2022. SVILUPPI E PROSPETTIVE L’innovazione parte dal fatto che Ega è oggi arrivata con successo alla terza generazione. Sono infatti entrati in azienda, in un’ottica di riorganizzazione aziendale, anche il figlio e il fratello di Claudia, Gaetano Maria Dieni nel ruolo di head of marketing and communication e Alberto Zamboni, come head of operations (ossia il responsabile dell’assegnazione ai project manager e relativi team delle diverse commesse, della verifica dei budget e della gestione dei rapporti più delicati con i clienti). Gaetano, con formazione nel campo della comunicazione, entra in azienda nel 2015 dopo avere brillantemente superato il banco di prova della gestione degli eventi dell’Open Theatre nel corso dell’Expo di Milano 2015. É di quest’anno invece l’entrata di Alberto. Formazione in giurisprudenza e anni dedicati allo sport, ne fanno un personaggio noto in quel mondo e con competenze molto particolari: giocatore professionista di rugby ha poi ricoperto ruoli strategici in seno a Figc e Uefa (vedere box: “Una vita nello sport”). Racconta lui stesso il passaggio dell’ultimo anno, parlandoci da Dubai, dove è oggi impegnato

nel Progetto Expo: «A inizio 2021, quando ho avvertito che il mio percorso nelle associazioni sportive si era esaurito, ho colto la proposta di Claudia di entrare in Ega con il compito di sviluppare il mercato sportivo: una bella sfida che ho accettato con entusiasmo». Ega d’altronde ha già un ottimo bagaglio di esperienza nell’organizzazione di eventi sportivi e basta citarne qualcuno per farsene un’idea: da dieci anni i Bnl Internazionali di tennis, i Mondiali Italia ‘90, il lancio del Moro di Venezia, il Golden Gala. E poi spiega ancora il manager: «Recentemente abbiamo gestito il progetto spectator service management per Uefa Euro 2020. Abbiamo poi creato, tramite il nostro network, un gruppo di lavoro dedicato allo sport e a breve lanceremo un nuovo brand. Insomma siamo sul pezzo. Non nascondo che ci piacerebbe entrare a essere parte delle Olimpiadi di Milano Cortina del 2026!». indirizzi a fine rivista

Da sinistra, Gaetano Maria Dieni e Alberto Zamboni

93& :.8& 3*114 5478 . 7&((438& ALBERTO ZAMBONI «Nasco come giocatore di rugby, con circa 150 partite in serie A e poi sette scudetti di beach rugby, disciplina nella quale ho vinto anche per tre volte i campionati europei. Nel 2011, dopo la laurea in legge, frequento il master Fifa in diritto e management dello sport e, nello stesso anno, entro RIPPE +MKG RIPPƶYǽ GMS 9IJE (PYF Licensing, che coordina i rapporti XVE 9IJE I PI WSGMIXª .XEPMERI impegnate nelle competizioni europee per l’organizzazione di 9IJE (LEQTMSRW 1IEKYI I 9IJE Europa League. Nel 2015 vengo nominato responsabile della segreteria della (SQQMWWMSRI )MVMKIRXM PƶSVKERS federale deputato a organizzare la formazione professionale per i HMVMKIRXM WTSVXMZM .R UYIWXS VYSPS abbiamo organizzato circa venti workshop all’anno. Nel 2016, su candidatura della Figc, sono nominato dalla 9IJE :IRYI )MVIGXSV VYSPS GLI coordina on site l’organizzazione WTSVXMZE HIPPI TEVXMXI 9IJE 5SM WSRS GSMRZSPXS GSR HMǺ IVIRXM mansioni in tanti progetti paralleli come i campionati europei under 21 del 2019 e la candidatura a 9IJE *YVS * SKKM IGGSQM TVSRXS TIV PE RYSZE Wǻ HE MR *KE~

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MICE Suite Desk, tutto il tuo evento La necessità di applicativi e strumenti informatici di ultima generazione è diventata ancora più importante per gestire e monitorare i vari momenti di un evento aggregativo: uno sguardo alle proposte di M&P Informatica di ELEONORA RIGHI

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ome in tutti i settori, anche per la meeting industry, dopo lo stop forzato degli eventi in presenza, la ripresa è stata a tappe, scandita dalle disposizioni governative. E, se la possibilità di realizzare congressi interamente a distanza, sfruttando la Fad, ha consentito di mantenere i contatti e di continuare a comunicare, con la riapertura del 1° luglio 2021 l’evento interamente in presenza è tornato con tutta la sua valenza e il suo impatto, anche emotivo. M&P Informatica, software house genovese nata nel 2005 da un gruppo di professionisti d’impresa e specialisti con consolidate esperienze nel settore dell’Information & Communication Technology, ha puntato proprio ad accompagnare i propri clienti in questo momento di passaggio studiando strumenti di gestione dell’evento in grado di rispondere a tutte le esigenze dovute al periodo post pandemico. Ogni aspetto dell’evento deve infatti conformarsi alle norme in vigore sul distanzia-

mento sociale e sull’uso di specifici dispositivi, cui si aggiunge la necessità di limitare al minimo le occasioni di assembramento. LA TECNOLOGIA PER OTTIMIZZARE Il prodotto sviluppato e implementato con questo obiettivo è Mice Suite Desk, una piattaforma online che consente di ottimizzare i processi e velocizzare ogni fase della gestione operativa dell’evento. Il sistema, integrato con l’uso di lettori ottici, dà la possibilità di procedere in modo rapido all’autenticazione degli iscritti tramite codici a barre e QR code acquisiti direttamente dallo smartphone del partecipante, anche in modalità self. In sede di evento sono inoltre verificabili tutti i dettagli sull’iscrizione, gli eventuali sospesi, i viaggi e i pernottamenti, nonché i servizi associati. Questa soluzione ha reso possibile, per esempio, il Congresso Internazionale di Medicina Estetica organizzato da Agorà e svoltosi a Milano tra il 14 e il 16 ottobre, che ha mosso più di 3.500 persone. Tra le ultime funzionalità sviluppate c’è inoltre Mice Suite Lead Retrieval attraverso la quale è possibile garantire, alle aziende presenti negli spazi espositivi, la raccolta, grazie alla scansione ottica dei badge, dei dati delle persone con cui hanno in qualche modo interagito, così da poterli riutilizzare a congresso concluso. indirizzi a fine rivista

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NH Collection Firenze Palazzo Gaddi

NH Collection Venezia Grand Hotel Palazzo dei Dogi

© Sander Marra

NH Collection Milano CityLife

Aria di novità in casa NH di NICOLETTA TOFFANO

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cco le novità di NH Hotel Group che quest’anno propone un concentrato di location uniche, ricavate da edifici storici di città iconiche, ideali per ospitare eventi a tutto tondo, dai meeting ai ricevimenti privati. La prima è a Firenze e si chiama NH Collection Firenze Palazzo Gaddi, un palazzo cinquecentesco appartenuto anticamente alle famiglie dei Gaddi e degli Arrighetti, oggi un quattro stelle che dispone di 86 camere eleganti, saloni in stile rinascimentale, cinque sale meeting e una terrazza panoramica all’ultimo piano. Le altre news del gruppo sono invece concentrate a Venezia. È qui, nel sestiere Cannaregio, NH Collection Venezia Grand Hotel Palazzo dei Dogi, inserito nella top ten degli hotel veneziani dal prestigioso riconoscimento Condé Nast Traveller Readers Choice Awards 2020: un cinque stelle che custodisce al suo interno un magnifico giardino privato di oltre duemila metri quadrati. Mentre, sull’isola di Murano, ha inaugurato a inizio estate, NH Collection Venezia Murano Villa: un quattro stelle sorto all’interno di una storica vetreria, conosciuta con il nome di “Fornace De Majo”, che ha mantenuto inalterata la precedente struttura esaltandone l’architettura con terrazze vista laguna, cinque sale meeting, una palestra, una spa e un pontile privato della tradizione veneziana. Infine, ultima novità per la Serenissima: NH Venezia Santa Lucia che, affacciato sul Canal Grande, offre 101 camere ed è immerso in un’atmosfera elegante che affonda le sue origini nel XVIII secolo.

NH Hotel Group continua a investire in Italia con l’obiettivo HM ZEPSVM^^EVI PE VMGGLI^^E HIP XIVVMXSVMS SǺ VIRHS esperienze sempre di altissima qualità. Nel 2021 ha aperto quattro nuove strutture, mentre altre inaugurazioni sono già previste per il 2022 NH Collection Venezia Murano Villa

MILANO VERSO IL 2022 Nel 2022 sarà invece Milano la città nel mirino del Gruppo, che annuncia due nuove aperture. La prima sarà NH Collection Milano CityLife. Il progetto, firmato dallo studio Quattroassociati, punta a rivalorizzare la exchiesa di Cristo Re riconvertendone alcuni spazi, ma mantenendo parte dell’originaria struttura architettonica, per esempio sopra le navate laterali troveranno spazio dieci suite. La struttura ospiterà 185 camere, un centro congressi e una piscina all’ultimo piano con vista spettacolare sulla città. La seconda novità milanese sarà NH Milano Corso Buenos Aires, un quattro stelle, con 101 camere, ricavato da un ex edificio residenziale che punta a essere un nuovo riferimento all’interno del vibrante shopping district del capoluogo meneghino. L’hotel, votato a una clientela “bleisure”, avrà un bar con dehor, una sala colazioni con veranda e una palestra, mentre al sesto piano ci sarà un ristorante rooftop con vista sulla città.

NH Venezia Santa Lucia

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L’eccellenza nel DNA Dalla riorganizzazione della divisione Uvet Pharma & Healthcare ai servizi sempre più strategici di Tripitaly, il Gruppo Uvet si conferma un interlocutore d’eccezione nel comparto Mice

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e nel comparto Mice parlare di ripartenza è ormai d’obbligo, puntare ancora più in alto è la formula con cui il Gruppo Uvet ha deciso di affrontare il futuro. È il caso della divisione Uvet Pharma & Healthcare, che in un settore quanto mai delicato e complesso come quello del congressi medici e della formazione Ecm, investe sul cambiamento, sì per andare incontro alle nuove esigenze dei clienti – con nuovi format, nuove tecnologie, e non solo – ma anche attraverso una riorganizzazione interna e nuovi ambiziosi progetti.

Sabrina Cipriani

NEW ENTRY E RIORGANZZAZIONI Tra le novità più importanti c’è l’ingresso di Sabrina Cipriani, oggi alla guida della divisione specializzata nell’ambito medico-scientifi-

di ALESSANDRA BOIARDI

co e pharma e delle sue tre anime: Pharma di Uvet Gbt e i due provider Ecm Congress Lab e Uvet Congress and Learning. Nel suo ruolo di Head of Pharma & Healthcare Division Sabrina Cipriani si sta occupando, tra l’altro, della riorganizzazione interna della unit: «Stiamo dando un nuovo assetto a tutta la divisione, il che comporta un ripensamento dei ruoli e degli organigrammi, con un occhio di riguardo ai team operativi nella sede di Milano, così come in quelle di Roma e Firenze e alla struttura commerciale, che stiamo ampliando, oltre ad avere già inserito due nuove risorse» spiega Cipriani. L’obiettivo è quella di una crescita ulteriore dell’attività che, senza essersi mai arrestata nemmeno nei mesi più duri della pandemia, punta ora a un nuovo sviluppo: la divisione

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si è già aggiudicata – solo negli ultimi mesi – diverse gare di eventi fino a ottocento persone e sono numerose le richieste che riceve ogni giorno per eventi in presenza, così come ibridi e digital, che vengono gestite interamente grazie a tutte le skill consolidate. Tra i piani di Sabrina Cipriani c’è soprattutto un nuovo approccio “global”, che punta prima di tutto a collaborazioni internazionali. Cipriani stessa, che in Uvet è «tornata a casa» dopo diversi anni e importanti esperienze, ci spiega la sua visione. «Con il mio arrivo porto un respiro più global, anche grazie alle mie precedenti esperienze in American Express, con la quale è in atto la joint venture Uvet Global Business Travel. Puntiamo su nuove strategie con l’obiettivo principale di raggiungere nuove tipologie di clientela» sottolinea. E la “firma” di Sabrina Cipriani non prescinde da un approccio a una gestione delle risorse e dei team che si fonda sui capisaldi della sua etica professionale: «Considero da sempre etica, sostenibilità, onestà e trasparenza le premesse di ogni relazione lavorativa ed è questo che porto anche nel mio nuovo ruolo» conclude Cipriani.

di partecipanti. Studiamo ogni aspetto, verifichiamo gli itinerari, controlliamo gli avvicinamenti di treni e aerei, tutti i tempi di percorrenza – anche per determinare orari e durata dell’evento – coordiniamo le diverse delegazioni, stabiliamo i tempi nel dettaglio per garantire sempre la massima puntualità. Il nostro reparto Mice valuta costi, gradimento, accesso e viabilità» precisa Patti. Un’expertise preziosa per la buona riuscita di ogni tipologia di evento che la società mette a disposizione dei suoi clienti in tutte le fasi, dal mobility advisory ai servizi di booking, dall’assistenza al reporting. indirizzi a fine rivista

Ugo Patti

TRIPITALY, LA LOGISTICA CON L’ANIMA Altro caposaldo tra le società del Gruppo Uvet è Tripitaly, che con il suo network nazionale e internazionale si occupa di servizi e soluzioni per la mobility aziendale, transfer e gestione grandi eventi. Servizi che, in questo momento come non mai, sono cruciali per la buona riuscita di qualsiasi tipologia di evento, dai più esclusivi a quelli dai grandi numeri. «La prima necessità del cliente è oggi la sicurezza – spiega Ugo Patti, head of operations di Tripitaly – il che significa, tra l’altro, conoscere e applicare correttamente norme specifiche che variano da regione a regione e da Paese a Paese, oltre ai nostri rigidi protocolli». Dalla sanificazione quotidiana con l’ozono e all’igienizzazione dopo ogni servizio, anche la sicurezza diventa per Tripitaly un modo di offrire l’eccellenza, vero Dna della società. E non solo perché annovera tra i clienti fidelizzati le più importanti società nazionali e multinazionali, o per i servizi esclusivi dedicati ai C-level – inclusi i servizi Ncc e la prenotazione di charter e voli privati –, ma per avere creduto e investito su un team di esperti che lavora con passione. «Siamo presenti su tutto il territorio nazionale e in ottanta Paesi a livello worldwide con 140 sedi. Il cliente può fare affidamento su di noi in ogni momento, sia per quanto riguarda gli spostamenti sia per l’assistenza grazie al nostro team che è operativo 365 giorni, 7 giorni su 7, 24 ore su 24 e non è un modo di dire» ha sottolineato Patti. Questo perché l’approccio di Tripitaly è quello di un vero e proprio partner, sin dalle fasi organizzative dell’evento. «Gli organizzatori ci chiedono consulenza a partire dalla scelta della location, che si tratti di un meeting di dieci persone o di un congresso di migliaia

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IN MY OPINION

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MAI DIRE MAI Ci sono errori che chi organizza eventi non dovrebbe fare mai. Il primo? Pensare che capiterà solo agli altri…

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EMANUELA GIORDANO Founder e creative manager di Quid Italy emanuela.giordano@quiditaly.com

idea di questo columnist mi è venuta proprio dopo aver commesso uno degli errori che troverete a seguito. L’importante è ammettere il proprio sbaglio quando non c’è modo di ripararlo: le scuse inutili o campate per aria non fanno che affossarci ancora di più nel pantano in cui siamo caduti, meglio una sana e leale ammissione di colpa con tanto di scuse accorate, offrendo poi una soluzione a riparazione del guaio. Un mese fa circa avevo affermato, con una collega che mi raccontava un’esperienza accaduta a una terza persona: «imperdonabile questo errore, a me non è mai successo in trent’anni di lavoro». Ecco, un mese dopo mi sono data la zappa sui piedi da sola… Mai “auto-gufarsi”! E se è vero che “solo chi non lavora non sbaglia”, è anche vero che “errare è umano, perseverare è diabolico”, quindi attenzione a non ricadere nell’errore e ricordiamoci che può capitare a ognuno di noi di sbagliare. Ecco quindi il mio decalogo, stilato con un po’ di ironia, che non guasta mai per passare oltre e superare l’impasse. 1) Mai pensare negativamente: è importante avere sempre un

piano B, ma lo è altrettanto pensare positivamente durante tutte le fasi di un evento; questo predispone meglio tutti e non attira energie negative. Non è new age, e neppure scaramanzia, ma verità toccata con mano. Provate! 2) Mai accettare un preventivo verbale, se non seguito da uno scritto formale. Sapete meglio di me che verba volant, scripta manent. Non serve che aggiunga altro, no? 3) Mai dimenticarsi di chiedere ai fornitori se il preventivo è Iva inclusa o esclusa, o al cliente se è esente Iva, se non volete poi fare un bagno nel vostro sangue in perfetto stile “Pulp Fiction”. 4) Mai inviare un’e-mail senza aver prima controllato bene a chi la state mandando. Soprattutto se contiene documenti riservati come il budget riportante le commissioni d’agenzia, o un testo dove vi rivolgete poco carinamente verso una terza persona, perché sarà sicuramente quella che avrete messo in copia senza accorgervi. La legge di Murphy non si riposa mai, ricordatelo! 5) Mai discutere con un collega davanti a un cliente, che sia du-

rante un briefing o un evento: si dà subito l’impressione di non essere allineati, in sintonia, organizzati. Scuoiatelo vivo se volete, ma in separata sede. 6) Mai mostrare panico o insicurezza, anche se state per buttarvi dal ventesimo piano per una richiesta assurda, o per un problema grave: date l’impressione di avere tutto sotto controllo e trovate la soluzione migliore, o la motivazione più logica del perché quella cosa non si può fare. Se vi urlano contro che “va fatto lo stesso” non cedete alla paura: pensate all’imperturbabilità dei soldati nel film “Full Metal Jacket”. 7) Mai dire “no” in prima battuta, vi pone subito in versione “negativista” agli occhi dell’interlocutore, è ammesso dire: vediamo, proviamo, valutiamo, ipotizziamo. Poi fate come volete o potete, per i miracoli ci stiamo attrezzando. 8) Mai fare promesse che non potrete mantenere solo per conquistare un cliente: se promettete la Luna dovete anche essere in grado di darla, o la massimo di dirottare la cosa su un altro satellite di pari valore usando tutta la vostra creatività. 9) Mai lasciarsi convincere da chi non è “del mestiere” a fare qualcosa che ritenete una catastrofe: fidatevi del vostro istinto professionale, perché come sapete bene poi la colpa sarà solo vostra. 10) Mai dire “a me non è capitato mai!” … ahahahahah! Buon 2022 e buon lavoro!

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IN MY OPINION

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uesto novembre ho avuto la possibilità di partecipare a Smart Working Day sia a Milano sia a Roma, il cui il tema del lavoro agile è stato visto in modo poliedrico analizzando non solo chi applica e chi non applica un sistema di smart working ma anche altre problematiche molto rilevanti e, prima tra tutti come da una parte il 2020 abbia dato un forte impulso al lavoro da remoto, ma come per “remoto” si intenda soprattutto l’abitazione del dipendente. Il rischio è quello di pensare solo al lavoro da casa e non all’applicazione di una vera cultura del lavoro agile. Oltre ai problemi della disconnessione, del burnout e di una vera capacità di lavoro per obiettivi che venga assimilata in modo strutturale nell’approccio manageriale dell’azienda, si evidenziano infatti anche temi di disequità di genere ma anche di categoria. L’avvocato Paola Pezzali, dello studio Cafiero Pezzali e Associati, ha messo in evidenza l’indagine condotta dall’avvocato Ciro Cafiero, in qualità di esperto del lavoro del ministro Elena Bonetti, presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento per le Pari Opportunità e la Famiglia, in cui sono state intervistate circa cinquanta tra le maggiori aziende in Italia. Dall’indagine emerge che con il lockdown il carico degli impegni familiari delle donne è aumentato in media di 15 ore, 99mila donne hanno lasciato il lavoro per esigenze familiari e sanitaria oltre il 75% delle lavoratrici continuerebbe comunque a lavorare da casa in smart working vista l’assenza di servizi di welfare pubblici. La scelta dello smart working da parte delle donne non rilancia la leadership femminile e potrebbe essere anche controproducente, gli uomini occupano più spazi in presenza e le donne più in assenza, ma alle donne viene chiesto di essere più brave dei colleghi uomini ma meno competitive e ambiziose. Spesso si dimentica, inoltre, che molte persone non potranno mai lavorare da casa, perché il ruolo di operatore in produzione o nell’erogazione di un servizio presuppone necessariamente la presenza. Le aziende presenti al meeting che hanno tra i lavoratori sia white collar sia

Smart working

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Il lavoro “da remoto” non coincide con il lavoro “da casa”. Se l’approccio è sempre più agile, manca tuttavia ancora una cultura adeguata. E il rischio di disequità è alto blue collar, hanno evidenziato il rischio di avere dipendenti di serie A e dipendenti di serie B, se non si introduce una visione agile anche in questi ambiti, andando a cogliere quindi elementi non solo relativi alla localizzazione del dipendente, ma anche all’approccio al lavoro: «Non mi interessa dove lavori, ma i risultati che raggiungi» ha commentato uno dei direttori Hr. Da questo punto di vista molte società si stanno muovendo, compensando sia con un piano di welfare, sia con una flessibilità lavorativa maggiore, pur nei limiti dettati dalla necessità di operare in presenza. Se da una parte è data per scontata la presenza di tool di collegamento abilitanti e sicuri, la digitalizzazione gioca un ruolo fondamentale per metter in campo una cultura agile, così come lo sviluppo di un approccio sistemico, soprattutto nella Pubblica Amministrazione, tema sostenuto dal dottor Marco Carlomagno, segretario generale della Flp (Federazione Lavoratori Pubblici), che permetta di migliorare la user experience degli utenti e anche degli operatori a servizio dei cittadini. Di valore è stato il

contributo dell’avvocato Sergio Codella, che ha sciolto svariati dubbi sulla gestione del lavoro agile da parte delle aziende secondo l’attuale normativa. Oltre a Smart Working Day, che ne 2022 tornerà a fornire la proiezione più completa sull’applicazione del lavoro agile nel nostro Paese, non si può non citare anche l’osservatorio sullo smart working del Politecnico di Milano che proietta 4.380.000 smart worker nel periodo post emergenza, rileva miglioramenti nella vita privata e lavorativa, maggiore produttività e efficacia nel lavoro. Conferma anche il tecnostress e l’aumento delle ore di lavoro, e distingue le grandi aziende da un lato, per cui l’81% degli intervistati ha un modello formale o informale di lavoro agile, e la Pmi dall’altro, dove la percentuale scende al 53% e il 44% non prevede nessuna iniziativa, contro la Pa con una percentuale del 67%. Un’Italia a diverse velocità quindi, in cui molti nodi non sono ancora sciolti e in cui si prospettano problemi, come le disparità che non emergono dai grandi numeri, ma che vanno assolutamente affrontate.

SIMONA CIOTTI Hr manager e coach simona.ciotti.MeC@gmail.com

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IN MY OPINION

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La mente che apprende Dietro alla titubanza a chiedere feedback pare nascondersi spesso una serie di convinzioni profonde legate al fallimento e alla percezione di sé e delle proprie capacità

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PAOLA SABBATINI Formatore, coach e senior partner Newcom Consulting paola.sabbatini@newcomconsulting.it newcomconsulting.it/digital-trainer

empo fa, durante una prima sessione di coaching, un giovane manager si lamentava del fatto che non fosse ancora passato di livello. Gli chiesi quali fossero le sue ambizioni, come vedeva il suo percorso di crescita e cosa in concreto voleva ottenere per sé. Esplorammo insieme il contesto, le sue convinzioni, quali risorse sentiva di avere e quali ancora gli mancassero… Sorprendentemente, non lo sapeva! Voleva crescere e sapeva quali fossero i suoi punti di forza! Ma, non era consapevole di quali potessero essere le sue aree di miglioramento… Attribuiva la sua mancata crescita solo a fattori esterni, al di fuori del suo controllo. La sessione finì con la definizione dell’obiettivo di coaching e con un piano d’azione concreto, in cui aveva iniziato a contemplare la richiesta di feedback, cosa che non aveva mai fatto prima. Dalla mia prospettiva, oggi, una straordinaria percentuale di manager e collaboratori, oltre a non dare feedback, nemmeno li richiede: aspettano tutti che sia il capo a

fornirli e se non lo fa, pazienza! Temono il confronto, poiché questo potrebbe mettere in discussione le proprie convinzioni rispetto a loro stessi; e in questo modo, si perdono l’occasione di scoprire quanto la loro zona di influenza sia ampia, spesso molto più grande di quanto credano. Una professoressa dell’Università di Psicologia dell’Università di Stanford, Carol Dweck, studia come i bambini apprendono e in che modo si mettono alla prova. Ha sostanzialmente scoperto due tipi di approcci: coloro che rifuggono da compiti particolarmente complessi, per paura di sbagliare e sentirsi giudicati; e coloro che invece li vivono come sfide stimolanti e possibilità di accrescere le loro competenze. Ha così chiamato i due atteggiamenti: Fixed Mindset e Growth Mindset. I Fixed Mindset sono coloro che credono che il talento, le capacità e l’intelligenza siano caratteristiche innate e immodificabili e pensano che gli errori siano imputabili

a cause esterne. Pensano che lo sforzo sia inutile, non tollerano le critiche e ricercano l’approvazione invece dell’apprendimento. I Growth Mindset, al contrario, sono coloro che credono che intelligenza, capacità e talento siano in perenne mutamento e possano migliorare. Si assumono più facilmente dei rischi e accettano l’errore come fonte di apprendimento. Considerano lo sforzo come elemento indispensabile per il miglioramento, sviluppano perseveranza e resilienza e ricercano l’apprendimento al posto dell’approvazione. Dietro alla titubanza a chiedere feedback, quindi, pare nascondersi spesso una serie di convinzioni profonde legate al fallimento e alla percezione di sé e delle proprie capacità. Affinché si possa creare uno spazio di apertura verso il feedback, a mio parere, è quindi necessario confrontare le credenze sottostanti e aiutare la persona ad ampliare la propria area di azione. Quando offrii al mio giovane coachee la distinzione tra mente fissa e mente in apprendimento, egli iniziò a contemplare una serie di possibilità che prima gli erano precluse, iniziando così il suo vero percorso di crescita…

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IN MY OPINION

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Meeting manager: autonomo o impiegato? I

l Covid ha avuto un’incidenza molto alta nell’economia nazionale e internazionale. Molte persone sono state costrette all’isolamento o alle relazioni interpersonali con distanziamento fisico. Ora sembra che il peggio sia passato, e molte aziende hanno ripreso a produrre quanto o più di un paio d’anni or sono. I dati pubblicati mettono in evidenza che i lavoratori autonomi sono, però, diminuiti di 28mila unità tra agosto e settembre 2021, e di 150mila tra settembre 2020 e settembre 2021. Ma questo riguarda anche i professionisti? Gli ingegneri, i chirurghi, i commercialisti, gli architetti e tutti coloro che prima di svolgere il proprio lavoro hanno dovuto superare esami specifici per validare la loro professionalità? La risposta è scontata: per i professionisti ci può essere una riduzione dei guadagni, spesso compensata da una riduzione dei costi, ma non c’è la perdita del lavoro prima del pensionamento o di una disabilità fisica. Sappiamo che i professionisti possono operare come indipendenti o come componenti di team aziendali, sociali o statali. Ma la professionalità deve essere uguale per gli stipendiati e per gli indipendenti. Occu-

piamoci ora dei professionisti di convegni. Abbiamo più volte evidenziato come questa professione possa essere esercitata in proprio oppure come persona impiegata e stipendiata. La differenza, come per ogni vero professionista, è irrilevante per il livello di competenza se questa è certificata. Ricordo che un commerciante proprietario di una macelleria affermò che lui era un “professionista della carne”. Era una brava persona, onesta, laboriosa e competente nel suo lavoro. Ma il suo lavoro non era una professione. Nella meeting industry vi sono diverse attività “di supporto” per i responsabili della progettazione, pianificazione, gestione e valutazione dei convegni, ma chi svolge le attività di supporto non può definirsi un professionista di convegni. Semmai un conoscitore di alcune esigenze che si devono affrontare e risolvere durante gli eventi aggregativi. Se sono prevalentemente impegnate nell’organizzazione dei convegni dell’azienda in cui lavorano, conoscono l’importanza della comunicazione pre-evento? Delle diverse “dominanze psicologiche” dei partecipanti alle riunioni? Degli effetti di motivazione che si sviluppano durante

“Il lavoro autonomo sta franando”. 1S EǺIVQE )EVMS )M :MGS MR YR EVXMGSPS TYFFPMGEXS HE YRS HIM TMÄ HMǺYWM UYSXMHMERM RE^MSREPM PSKMGS GLMIHIVWM WI UYIWXS WME ZEPMHS ERGLI TIV M TVSJIWWMSRMWXM HIP 2MGI i break e i segmenti sociali del convegno? Del valore prodotto dallo sviluppo del “senso del noi”, ovvero del far parte di un gruppo nel quale tutti possono contribuire al successo dell’impresa, indipendentemente dai propri ruoli? Un professionista di convegni conosce tutti questi aspetti e altri elementi di psicologia, sociologia, neurologia, motivazione e coinvolgimento dei partecipanti al convegno. E pianifica, organizza e gestisce l’evento per il raggiungimento del più alto risultato e la soddisfazione di tutti, partecipanti e promotori. Questo, lo ripeto, indipendentemente dal fatto di essere stipendiato o di essere un professionista autonomo. Con l’importante variante che il professionista indipendente quasi sempre organizza e gestisce convegni per imprese di diversi settori industriali o sociali, maturando esperienze utili per i vari committenti.

RODOLFO MUSCO pubblicista e meeting architect certificato Cmp, Cmm, Cme-it musco@motivationandevents.com

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I COLORI dell’IBRIDO

di ANTONELLA ANDRETTA

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l mondo veleggia verso una nuova forma di interrelazione più velocemente di quanto pensiamo: Meta(verso) di Facebook e Mesh di Microsoft ne sono la dimostrazione. La realtà “mista” potrebbe dunque ben presto surclassare quella virtuale consentendo a persone che si trovano in luoghi fisici diversi di unirsi a esperienze olografiche collaborative, cui accedere, sotto forma di avatar, tramite speciali visori. L’idea di un ciberspazio da abitare, vivere, rendere oggetto di marketing, non è del tutto nuova, molti infatti ricorderanno Second Life di qualche anno fa. Nuova rispetto a quei tempi (erano i primi anni 2000

quando non erano stati ancora commercializzati i primi iPhone) è invece la tecnologia: il collegamento tra universo sensibile e metaverso digitale è la rete internet, il sistema nervoso planetario che unisce tutti gli uomini in una Infosfera (come è stata denominata dai filosofi del pensiero moderno) alla quale si può ora accedere tramite plurimi device in ogni tempo e luogo. DI QUA E DI LÀ DAL MONITOR Ma senza cercare di anticipare il futuro prossimo venturo, vediamo cosa sta succedendo ai nostri giorni, in un presente in cui il mondo

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EVENTI IBRIDI

Come un camaleonte, l’evento ibrido è in grado di adattarsi allo sfondo su cui si trova. E se in un primo momento è stato uno degli escamotage dettati dall’emergenza, oggi l’ibrido è una scelta consapevole e non scontata sia da parte delle aziende sia da parte delle agenzie

è già stato costretto dalla pandemia a ripensare alla socialità in tutte le sue forme. E per il Mice, che di socialità vive, l’impatto è stato particolarmente forte. Abbiamo dunque cercato di fare il punto sull’evoluzione degli eventi partendo da due domande fondamentali: cosa chiedono le aziende e cosa offrono le agenzie. A fare una fotografia della richiesta ci ha pensato Cvent con il “Cvent 2021 Planner Sourcing Report Europe Edition”: la ricerca è stata realizzata nel mese di agosto 2021 quando sono stati intervistati cinquecento event planner tra manager, coordinatori e

direttori di aziende di varia tipologia (istruzione, sanità, finanza, legale, risorse umane, It e telecomunicazioni, viaggi e trasporti, vendite, media e marketing) in Francia, Germania, Italia, Paesi Bassi, Spagna e Regno Unito. Scorrendo i risultati si scopre che in quel momento nel Regno Unito e in Europa otto event planner su dieci (cioè l’ottanta per cento) stavano pianificando eventi in presenza per il 2021 (81%) e il 2022 (63%). I risultati del rapporto suggeriscono un forte slancio del settore poiché chi pianificava in agosto si sentiva più sicuro nell’ospitare eventi di persona. Interessante è anche notare come

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AMBRA LEE AGNOLETTI director of business development NH Hotel Group Italia «Penso che la modalità ibrida possa rimanere come soluzione alternativa: i vantaggi sono indiscutibili, a partire dalla possibilità di collegare persone che si trovano in diverse parti del mondo. Ma ritengo che possa restare anche come momento all’interno di un evento cento per cento in presenza, che preveda anche solo un intervento da remoto».

quasi la metà (per la precisione il 46%) degli intervistati abbia comunque dichiarato di organizzare eventi ibridi. Alla domanda relativa a quali tipologie di sedi vadano le preferenze per questo tipo di eventi, il trenta per cento afferma di cercare location e spazi già pronti per l’ibrido che offrano al contempo le competenze tecnologiche e di produzione in loco (29%), con una spiccata preferenza per gli alberghi che rendono più facile la realizzazione di layout adatti.

FABIO FABBI GLMIJ KVS[XL SǽGIV HM 'MK'S «BigBo non è solo una location, ma un vero e proprio polo d’innovazione (…) HSXEXS HM ǻFVE SXXMGE EXXVI^^EXS per riprese, streaming, multicast, settato per essere immediatamente disponibile. C’è anche una green room con chroma key per realizzare trasmissioni GSR ƸIǺIXXM WTIGMEPMƹ HM WSPMXS EGGIWWMFMPM solo presso gli studi televisivi, con tutti i costi che ne derivano».

LOCATION AVANTI TUTTA Gli alberghi rimangono dunque la location preferita dagli organizzatori. La risposta delle compagnie (ma anche delle singole strutture) alle rinnovate esigenze è stata praticamente immediata sin dai primi momenti dell’emergenza, sia dal punto di vista delle accortezze su distanziamenti, sanificazione e così via, sia dal punto di vista di un upgrade tecnologico. Un esempio lo fornisce NH Hotels, che ha implementato l’offerta con un prodotto chiamato Hybrid Meetings by NH che consente di organizzare eventi raggiungendo destinazioni dislocate in vari luoghi attraverso soluzioni che combinano l’incontro di persona e la partecipazione virtuale. Abbiamo quindi chiesto ad Ambra Lee Agnoletti, director of business development NH Hotel Group Italia, se pensa che l’evento ibrido sia destinato a durare: «Penso che la modalità ibrida possa rimanere come soluzione alternativa: i vantaggi sono indiscutibili, a partire dalla possibilità di collegare persone che si trovano in diverse parti del mondo. Ma ritengo che possa restare anche come momento all’interno di un evento cento per cento in presenza, che preveda anche solo un intervento da remoto. La parte ibrida può essere vista inoltre come una nuova forma di

contenuto perché crea comunque aspettativa, novità e, se ben gestita, spettacolarità». E non sono solo gli hotel ad aver capitalizzato e investito sulle tecnologie: moltissime location hanno intrapreso la medesima strada e anzi, chi ha aperto di recente, ne ha fatto sin da subito un punto di forza, come nel caso di BigBo, di cui ci parla Fabio Fabbi, chief growth officer di questa nuova realtà bolognese: «BigBo non è solo una location, ma un vero e proprio polo d’innovazione promosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna in collaborazione con l’Associazione Techgarage. Si tratta di un ampio spazio multifunzionale di 1.400 metri quadrati attrezzato per coworking e con uffici privati, tre sale riunioni, spazi comuni, spazi per eventi che punta a creare un ambiente dinamico, flessibile e accessibile. Ospita sia meeting organizzati da BigBo stesso sia organizzati da altri, il tutto in un contesto dotato di fibra ottica, attrezzato per riprese, streaming, multicast, settato per essere immediatamente disponibile. C’è anche una green room con chroma key per realizzare trasmissioni con “effetti speciali” di solito accessibili solo presso gli studi televisivi, con tutti i costi che ne derivano. Altri servizi sono approntabili su richiesta: massima flessibilità quindi, che ci consente di offrire tariffe concorrenziali». QUANTO MI COSTI? Evento ibrido significa pubblico in sala e pubblico connesso da remoto proprio come succede in un broadcast “monodirezionale” tipo show televisivo, con la sostanziale differenza che l’evento deve contemplare un’interazione e uno scambio tra tutte le parti connesse. Ma come si rende visibile a chi è in sala ciò che il relatore sta mostrando alle persone connesse in re-

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LAURA DETTORI partner & managing director Mice & Events di Kreivo «Chi è in sala deve poter vedere sfondi, IǺIXXM HMKMXEPM GSRXVMFYXM ZMHIS I UYERXƶEPXVS esattamente come li vede chi sta al di là del monitor. E l’unico modo per farlo è avere in sala i videowall. Questi impianti ovviamente necessitano di sale di controllo, cartellonistica digitale e altri supporti di elevata complessità, che solo i tecnici specializzati sono in grado di maneggiare».

MICHAEL LEBOTTE managing director MCI Italia «L’evento ibrido non è né semplice né economico da organizzare, ma può HEVI KVERHM WSHHMWJE^MSRM .R UYIWXM anni abbiamo imparato che il digitale rappresenta uno strumento in grado di ampliare sia il pubblico sia i tempi. E abbiamo capito anche che bisogna fornire un format di contenuti che valorizzi l’esperienza da remoto».

moto magari proprio con il supporto di un chroma key? E come si ottimizzano, gli inevitabili costi aggiuntivi rispetto a un evento totalmente in presenza o virtuale? «Ha presente la D’Urso e il suo studio pieno di videowall?» esordisce così Laura Dettori, partner & managing director Mice & Events di Kreivo «Ecco, la stessa cosa va realizzata anche per gli eventi ibridi perché chi è in sala deve poter vedere sfondi, effetti digitali, contributi video e quant’altro esattamente come li vede chi sta al di là del monitor. E l’unico modo per farlo è avere in sala i videowall. I videowall più evoluti sono composti di singoli riquadri formati da led, sono senza cornice e si montano pezzo per pezzo in modo da creare un unico grande schermo. Questi impianti ovviamente necessitano di sale di controllo, cartellonistica digitale e altri supporti di elevata complessità, che solo i tecnici specializzati sono in grado di maneggiare. E non è finita: e se la location individuata per l’evento ha una connessione poco stabile? O se, per un guasto del provider, la rete cade? Per organizzare un evento ibrido bisogna tenere presente anche questi aspetti senza trascurare nemmeno il più piccolo dettaglio! È cosa da professionisti che non si può improvvisare e che ha dei costi». Anche Michael Lebotte, managing director MCI Italia, sottolinea questo aspetto: «È vero, l’evento ibrido non è né semplice né economico da organizzare, ma può dare grandi soddisfazioni. In questi anni abbiamo imparato che il digitale rappresenta uno strumento in grado di ampliare sia il pubblico sia i tempi. E abbiamo capito anche che bisogna fornire un format di contenuti che valorizzi l’esperienza da remoto. L’incremento dei

costi, che va dal venti al quaranta per cento in più rispetto a un evento solo in presenza o solo virtuale, viene però compensato per chi partecipa dal valore aggiunto di un’esperienza in grado di mixare con successo componenti diverse. Per le aziende, il ritorno può essere determinato, tanto per fare un esempio, da un numero maggiore di sessioni virtuali pre, durante e post congress che di fatto allungheranno il ciclo dell’evento stesso. Questo certo a beneficio di tutti i partecipanti ma anche degli sponsor, che otterranno una maggiore e più duratura visibilità in presenza e via web».

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DIFFERENT STRATEGIES FOR ONE GOAL: YOUR SUCCESS

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STEFANO MONTALBETTI amministratore delegato di MZ Events n I PE XIRHIR^E HM UYIWXM YPXMQM XIQTM ² UYIPPE HM XSVREVI MP TVMQE TSWWMFMPI al meeting e al congresso in presenza al cento per cento con tutta la sua WXVESVHMREVME ZEPIR^E I TSXIR^E ƸYQEREƹ sono portato a pensare che l’incontro ZMVXYEPI WME GSQYRUYI HIWXMREXS E VIWXEVI in particolare per le riunioni di comitati, di consigli direttivi e di piccoli gruppi MR KIRIVEPI FEWXE TIRWEVI E UYERXM voli aerei si risparmiano».

MARCO JANNARELLI presidente di Next Group «Gli eventi hanno ormai raggiunto più livelli HM JVYM^MSRI UYIPPS PMZI ² XSVREXS ERGSVE TMÄ VMGGS HM ZEPSVM IQSXMZM I UYIPPS SRPMRI RSR più pura e semplice trasmissione di ciò che accade da un’altra parte, si sta sempre più evolvendo verso scenari che consentano una fruizione originale e dedicata».

E i vantaggi non si esauriscono qui, come sottolinea Stefano Montalbetti, amministratore delegato di MZ Events: «Se la tendenza di questi ultimi tempi è quella di tornare il prima possibile al meeting e al congresso in presenza al cento per cento con tutta la sua straordinaria valenza e potenza “umana”, sono portato a pensare che l’incontro virtuale sia comunque destinato a restare in particolare per le riunioni di comitati, di consigli direttivi e di piccoli gruppi in generale: basta pensare a quanti voli aerei si risparmiano evitando per esempio i ripetuti spostamenti verso la sede di un congresso internazionale durante le fasi di organizzazione». CODICI VINCENTI E SOFT SKILL ADEGUATE La tecnologia come matrice del cambiamento, ma non da sola. Dice a proposito Marco Jannarelli, presidente di Next Group: «Il salto tecnologico innescato ha permesso di comprendere e sviluppare nuovi livelli di comunicazione, differenti approcci per raggiungere e comunicare ai target. Soprattutto ha portato a un nuovo modo di considerare l’audience di riferimento. Gli eventi hanno ormai raggiunto più livelli di fruizione: quello live è tornato ancora più ricco di valori emotivi e quello online, non più pura e semplice trasmissione di ciò che accade da un’altra parte, si sta sempre

più evolvendo verso scenari che consentano una fruizione originale e dedicata, una digital trasformation che oggi coinvolge Next non solo per la realizzazione e l’implementazione di grandi eventi, ma che abbraccia tutti gli ambiti operativi di riferimento». Questa fruizione “originale e dedicata” deve necessariamente utilizzare un codice adeguato, essenziale per far passare un messaggio/ contenuto dall’emittente al ricevente tramite il canale. E se questo codice non è adeguato al canale (in questo caso l’ibrido, tra reale e virtuale), la comunicazione diventa difficile (se non impossibile). Cosa significa in pratica? Che quando si organizza un evento è fondamentale innanzitutto progettare un format adeguato perché comunicare in presenza non è come comunicare a distanza (e viceversa). E tra i compiti più ardui per chi organizza un evento c’è sicuramente quello di mantenere l’engagement dei partecipanti in platea e on line. «L’on line è sicuramente più affaticante, ibrido o puro che sia»: così afferma Michele Colombo, managing partner di Newcom Consulting – una realtà attiva dal 2001 e specializzata in formazione manageriale sulle soft skill e formazione tecnica – che prosegue: «Non è pensabile mantenere le stesse tempistiche di un evento in presenza perché dobbiamo considerare la facilità con cui chi sta dietro a un monitor si distrae e si stanca. Per evitarlo non andrebbero mai

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COME APPARIRE BENE IN VIDEO Non tutti sono abituati a parlare davanti a una telecamera. *TTYVI UYEPGLI WIQTPMGI XVYGGS TIV QMKPMSVEVI PE TVSTVME presenza esiste! Eccone alcuni da tenere sempre presente. Attenzione all’abito. Meglio le tinte unite rispetto alle fantasie (mai le righe soprattutto!). Evitare se possibile anche i loghi e gli accessori troppo vistosi o rumorosi (un braccialetto che tintinna può disturbare moltissimo). E che l’abito prescelto sia comodo, confortevole e faccia sentire a proprio agio in modo da potersi concentrare sul lavoro e non sulla cintura che stringe. Attenzione alla distanza dalle telecamere. Questo vale soprattutto per le videocall: Non state troppo vicino, la distanza deve essere minimo di 30-40 centimetri perché le

webcam hanno obiettivi grandangolari che mettono in risalto il naso e la bocca col rischio che appaiano sproporzionati. Attenzione all’illuminazione. Da preferire una luce davanti piuttosto che dietro, il top sono tre luci (una principale, una HMǺYWE YR GSRXVSPYGI 5SGE PYGI QIXXI MR IZMHIR^E VYKLI I SGGLMEMI QSPXE PYGI ƸWTMEREƹ I PIZMKE PE TIPPI Attenzione a come si sta seduti. Oltre alla distanza, è importante l’altezza a cui è posizionata la videocamera: meglio guardarla dal basso verso l’alto che dall’alto in basso col rischio di evidenziare il temutissimo doppio mento. Attenzione al trucco. Davanti alle telecamere gli SGGLM XIRHSRS E WTEVMVI UYMRHM W¶ E QEXMXI I]IPMRIV I mascara, ma attenzione che non siano troppo pesanti. Indispensabile anche il fondotinta e che sia luminoso. I rossetti meglio opachi. Attenzione ai capelli. Questo vale per tutti: una testa scompigliata in video risulta molto più evidente che RSR HEP ZMZS RSR VMRYRGMEXI HYRUYI E YRE WIHYXE HEP parrucchiere o dal barbiere soprattutto se l’evento a cui dovete partecipare virtualmente è di particolare rilevanza. Attenzione a dare il meglio di sé. Questo può sembrare scontato, ma le telecamere spesso imbarazzano chi non ² EFMXYEXS .P GSRWMKPMS ² UYMRHM HM VIWXEVI GSRGIRXVEXM e composti, cercando di evitare di muoversi in continuazione. Un foglio o una cartelletta da tenere in mano possono invece servire a stemperare la tensione e a evitare di gesticolare eccessivamente.

superati i 10-15 minuti per intervento». Di “zoom fatigue”, (applicabile come concetto a tutte le interazioni tramite monitor) si è iniziato a parlare quando il lockdown ha obbligato a utilizzare appunto i vari Zoom, Meet, Hangout e Facetime ed è stato evidente come l’interazione virtuale potesse avere delle conseguenze significative. Quando si partecipa a qualcosa “on line”, il cervello è sopraffatto da stimoli non familiari mentre è alla ricerca di segnali non verbali ben noti che però non riesce a trovare (mancano infatti i gesti, le microespressioni del viso, gli sguardi diretti…). «Per mantenere l’attenzione bisogna stimolarla continuamente: in questo caso sono utili piattaforme come Mentimeter e similari» aggiunge Colombo. Grazie a questi strumenti chi è connesso può esprimere opinioni, rispondere a domande sia tramite smartphone (perfetto anche per chi è in presenza) sia tramite computer o tablet. «L’engagement può via via diventare più elaborato e complesso, fino a contemplare lavori di gruppo, sottocommissioni e così via. Per la nostra esperienza di formatori e di web coach sappiamo che quando la parte di contenuti è ben bilanciata funziona». Quali sono infine le abilità necessarie per far funzionare una comunicazione tra il reale e il virtuale e come si possono allenare? «Essenziale è la voce: non basta fare attenzione a “cosa” si dice, bisogna anche badare a “come” lo si dice.

Più di un terzo della nostra comunicazione è infatti paraverbale, cioè è costituita dal modo in cui pronunciamo le parole e le frasi, in un mix determinato da volume, tono, tempo, ritmo, sorriso. A questo proposito consiglio la lettura dei testi di Ciro Imparato, psicologo, doppiatore e attore, che spiegano come utilizzare al meglio la voce e illustrano la teoria dei colori» conclude Michele Colombo. Secondo questa teoria la voce ha un “colore” che esprime emozioni: la voce gialla è quella dell’accoglienza e della simpatia (volume medio alto, tono variabile, tempo quasi veloce, ritmo variato, sorriso pronunciato); la voce verde è quella della fiducia (volume medio basso, tono basso, tempo lento, pause, sorriso dolce); la voce blu è quella che esprime autorevolezza (volume medio alto, tono basso, tempo medio, pause nette, sorriso appena accennato); la voce rossa è quella della passione (tono alto, ritmo medio alto, tempo veloce, ritmo incalzante, sorriso forte). Da evitare le voci nere (rabbia) e grigie (apatia). Imparare a utilizzare la voce giusta rispetto alla necessità del momento si può, così come si può imparare a stare davanti a una telecamera e se a nessun amministratore delegato o relatrice congressuale verrà mai chiesto di diventare un Luca Ward o una Lilli Gruber del Mice, tutti devono avere consapevolezza di quanto la “presenza” digitale sia importante.

MICHELE COLOMBO managing partner di Newcom Consulting «Non è pensabile mantenere le stesse tempistiche di un evento in presenza, perché dobbiamo considerare la facilità con cui chi sta dietro a un monitor si distrae e si stanca. Per evitarlo non andrebbero mai superati i 10-15 minuti per intervento».

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In presenza, ma anche on line di ANTONELLA ANDRETTA

Attiva sin dal 1987 come MZ Congressi nei diversi settori della meeting industry, MZ Events è oggi una società di servizi con un’esperienza solida e internazionale: tra reale e virtuale, ecco una carrellata sugli ultimi eventi

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uddivisa in business unit che ne riflettono i vari settori d’attività (MZ Education, MZ Travel, MZ Association Heartbeataly DMC) MZ Events si è dotata anche di una divisione dedicata agli eventi virtuali e ibridi, chiamata MZ Virtual, la cui mission è quella di creare e gestire eventi virtuali o misti. Tra i più recenti “Poct – Making the point”, congresso medico realizzato in collaborazione con l’Università Tor Vergata e dedicato a fare il punto della situazione sui Poct, cioè i test Point of care, chiamati anche test rapidi. Il tema, di grande attualità, ha portato a Roma tra il 6 e il 7 settembre quasi trenta relatori da tutto il mondo e 150 medici che hanno assistito alle sessioni. In realtà, i medici presenti erano oltre duecento perché alcuni di essi ha preferito la modalità di partecipazione virtuale che MZ ha messo a disposizione. «C’è chi infatti, per vari motivi – commenta Stefano Montalbetti, amministratore delega-

to di MZ Events – nutre ancora delle incertezze e delle paure rispetto ai viaggi e agli spostamenti. La possibilità di accedere a un congresso da remoto mette al riparo da ogni evenienza e consente comunque di partecipare ai lavori: un vero e proprio plus dunque. L’evento on line, inoltre, ha sempre la possibilità di essere registrato e messo a disposizione on demand, aumentandone la diffusione oltre che l’efficacia». I PROSSIMI EVENTI Altri due congressi imminenti, che vanno nella medesima direzione, sono Mbm2021 Oncoplastic Breast Meeting, a Milano dal 16 al 18 dicembre e l’evento internazionale Euromedlab 2021+1 Munich, European Congress of Clinical Chemistry and Laboratory Medicine, che si terrà in Germania nell’aprile 2022. Entrambi consentiranno la partecipazione on line, e il secondo (che nel momento in cui scriviamo, dicembre 2021, conta già 2.500 iscritti e oltre duecento relatori internazionali) mette a disposizione un Hybrid Euromedlab per partecipare ad alcuni simposi virtuali. Attualmente circa alcune centinaia i congressisti che si sono registrati con questa modalità: «Abbiamo notato come al momento la percentuale di partecipanti virtuali sia di circa il dieci-venti per cento del totale in presenza – aggiunge Montalbetti – una cifra che pensiamo resterà abbastanza stabile per tutto il 2022. Le proiezioni oltre questa data sono ancora premature, ma siamo portati a credere che diminuiranno man mano che passerà il tempo». indirizzi a fine rivista

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Il futuro dell’ibrido secondo NH

di NICOLETTA TOFFANO

Puntuale la risposta di NH Hotel Group alle nuove esigenze dettate dal mondo di meeting & eventi con Hybrid Meetings by NH. E oggi la compagnia spagnola pensa già ai nuovi sviluppi degli eventi ibridi

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l debutto dell’innovativo servizio siglato NH, capace di unire la realtà virtuale a quella face to face, è avvenuto a fine gennaio, proprio testando un evento interno della Compagnia dal titolo “L’impatto della trasformazione digitale nel nuovo scenario del turismo”. Illustra Ambra Lee Agnoletti, director of business development NH Hotel Group Italia: «Per l’occasione abbiamo combinato l’incontro in presenza attraverso il collegamento delle tre hub presso NH Milano Congress Centre, NH Collection Roma Vittorio Veneto e NH Collection Madrid Colón con i sette panelist e la partecipazione da 26 città italiane collegate virtualmente». Un evento che ha mostrato tutta la potenzialità di Hybrid Meetings by NH, ossia un nuovo modo di realizzare incontri, eventi e congressi, con soluzioni potenziate di meeting ibridi progettate per una clientela, business e non, sempre più esigente nella ricerca di risposte smart e innovative. Grazie a uno staff interno qualificato e alla collaborazione di partner tecnologici d’eccezione – tra i quali Netick Group in Italia, Bmotion in Spagna, Avp e Cas in Belgio, Kfp in Germania e Austria, Acs nei Paesi Bassi – la Compagnia permette di organizzare riunioni, appuntamenti ed eventi raggiungendo un pubblico sempre più vasto da destinazioni diverse attraverso soluzioni che combinano l’incontro di persona e la partecipazione virtuale.

TECNOLOGIA E SICUREZZA Il tutto in totale sicurezza – grazie ai protocolli “Feel Safe At NH” – e con la stessa qualità che da sempre contraddistingue l’offerta e i servizi di NH Hotel Group. Ma in un momento di grandi cambiamenti, come quello che stiamo vivendo, a distanza di qualche mese dal lancio del nuovo prodotto, come sono cambiati gli scenari e quali necessità nuove sono emerse? Risponde Ambra Lee Agnoletti: «Abbiamo avuto una forte domanda di eventi ibridi nella prima parte dell’anno, che ha fatto da volano per la ripresa del settore. A partire dall’estate, abbiamo visto una decelerazione poiché c’era la forte volontà di tornare in presenza al cento per cento. Comunque penso che la modalità ibrida possa rimanere come una soluzione alternativa: i vantaggi sono indiscutibili come la possibilità di collegarsi con persone da varie parti del mondo e il rappresentare una soluzione di maggiore sostenibilità. Potrà rimanere anche come capitolo all’interno di un evento totalmente in presenza, dove si preveda anche solo un intervento da remoto. La parte ibrida può essere vista inoltre come una nuova forma di contenuto all’interno dell’evento perché crea comunque aspettativa, novità e a volte spettacolarità». indirizzi a fine rivista

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NEXT Group: un HUB per comunicare Sul mercato da 35 anni, Next Group è oggi un hub di comunicazione integrata costituito da quattro business unit, quattro agenzie: 180 professionisti che si muovono in maniera trasversale nei mercati dei grandi eventi, del digital marketing, del content creation, dell’incentive e loyalty e delle relazioni pubbliche di ELEONORA RIGHI

Marco Jannarelli Presidente Next Group

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arola d’ordine: integrazione. Nel corso degli anni, il Gruppo è cresciuto innovandosi sia attraverso investimenti in tecnologia sia perseguendo una strategia di acquisizioni mirate a completare e integrare la propria offerta di consulenza e servizi, come dimostrano – per esempio – le acquisizioni nel 2019 di Adverteam e Take, agenzie specializzate in consumer communication e digital content creation. Una storia di evoluzione, quella della società guidata da Marco Jannarelli, che si impone all’attenzione dapprima nel Mice, poi nei grandi eventi ideando e producendo per i propri clienti progetti memorabili. E non solo complessi live show, ma anche eventi ibridi e virtuali realizzati ancor prima dell’accelerazione digitale forzata dalla pandemia. «Da anni portiamo avanti, anche negli eventi, un processo di digital transformation. E

il brusco stop degli eventi live non ci ha trovato impreparati» afferma Marco Jannarelli, presidente e fondatore di Next Group. «Certamente gli ultimi due anni hanno generato un aumento di velocità di alcune aree di pensiero e di sviluppo tecnologico in ogni ambito della comunicazione. E il digitale applicato agli eventi ne è una dimostrazione lampante». DAL CONCEPT ALLO SVILUPPO CREATIVO Nella visione di Next, l’ideazione e la realizzazione di un evento richiedono sempre un profondo approccio strategico e di analisi destinato a sviluppare una risposta che sia davvero in linea con le reali necessità di comunicazione dei clienti. La spettacolarizzazione dei contenuti proposti è poi un elemento aggiun-

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tivo, un plus, che da sempre contraddistingue l’agenzia, a prescindere dall’ambiente live o digital in cui si trova ad operare. «Il salto tecnologico innescato ha permesso di comprendere e sviluppare nuovi livelli di comunicazione, differenti approcci per raggiungere e comunicare ai target. Soprattutto ha portato a un nuovo modo di considerare l’audience di riferimento – continua Jannarelli –. Gli eventi hanno ormai raggiunto più livelli di fruizione: quello live è tornato ancora più ricco di valori emotivi e quello online, non più pura e semplice trasmissione di ciò che accade da un’altra parte, si sta sempre più evolvendo verso scenari che consentano una fruizione originale e dedicata». Indipendentemente dalla modalità esecutiva, dunque, i valori per Next rimangono sempre gli stessi: ricerca creativa, analisi strategica, eccellenza nella esecuzione e precisione nella definizione economica di ogni progetto. S. PELLEGRINO YOUNG CHEF ACADEMY: UN EVENTO CHE FA SCUOLA Nel corso dell’ultimo anno Next Group ha realizzato alcuni importanti eventi con approcci digitali, meccanismi di interazione e coinvolgimento molto diversi tra loro: il Grand Finale dell’edizione 2021 della S. Pellegrino Young Chef Academy, progetto internazionale di scouting e formazione permanente di talenti culinari promosso da Sanpellegrino, si è tenuto a Milano alla fine di ottobre (dal 28 al 30) e ha coinvolto non solo migliaia di spettatori in remoto da tutto il mondo, ma anche centinaia di persone in presenza – fra partecipanti, organizzatori, addetti ai lavori e maestranze. Un appuntamento concentrato in tre giorni, ma che ha avuto alle spalle quasi un

anno di lavoro in ogni angolo del mondo per strutturare, promuovere, organizzare tutte le fasi di selezione e la loro articolata logistica. 48 finalisti sono arrivati a Milano dopo un lungo percorso di sfide preparate in altrettante macro-regioni dopo aver affrontato un periodo di formazione accanto al proprio mentore (uno chef di grande autorevolezza) che li ha accompagnati verso la finalissima. Il progetto è in continua evoluzione e quest’anno ha allargato i propri orizzonti con la creazione di una academy che ingloba il contest e dà vita a una community connessa. Attraverso una piattaforma ad hoc, i giovani chef talentuosi hanno potuto sia interagire con i più influenti personaggi della gastronomia mondiale per la messa a punto della propria ricetta, sia comunicare con l’organiz-

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COVER STORY EVENTI IBRIDI

zazione per coordinare l’approvvigionamento delle materie prime dai Paesi di origine e il loro ingresso in Italia. Due le location di riferimento per la finale di Milano. Negli spazi del Megawatt Court, contesto industriale completamente ristrutturato, si sono susseguiti non solo le sessioni di gara, ma anche workshop tematici, tavole rotonde e approfondimenti sul tema “Gusto & Creatività”. Selezionatissimo il parterre degli ospiti internazionali: chef, media, influencer hanno potuto assistere e seguire il tutto da un’accogliente area lounge. La cena di gala conclusiva si è invece tenuta la sera del 30 ottobre nella cornice di Palazzo del Senato. È qui che il tre Stelle Michelin Massimo Bottura, alla guida dei cinque chef legati ai sui ristoranti nel mondo, ha dato vita a cinque momenti culinari esclusivi capaci di regalare agli ospiti tutto lo spirito della S. Pellegrino Young Chef Academy, fatto di talento, creatività, innovazione, passione e professionalità. Ma prima di sedersi a tavola tutti i riflettori sono stati puntati sulla cerimonia di premiazione, alla quale hanno presenziato i giovani chef finalisti delle varie competizioni in concorso, i mentori, la Giuria dei Saggi e numerosi altri special guest. A monte di una macchina organizzativa davvero imponente, guidata da The Next Event, la divisione creativa dei grandi eventi di Next Group, c’è stato l’impegno per garantire il rispetto assoluto delle regole di sicurezza anticontagio, con un protocollo messo a punto appositamente per la realizzazione del Grand Finale 2021 (si parla di oltre tremila tamponi somministrati, con il coinvolgimento di personale sanitario tra cui sei infermerie e due laboratori di analisi). IL DIGITALE CHE SORPRENDE Diverso ma altrettanto d’impatto l’evento full digital realizzato per il lancio delle nuove macchine agricole Massey Fergusson. Chi vende macchine e servizi per i farmer è abituato infatti ad agire in un mondo molto concreto. Non a caso Massey Ferguson-Agco Corpora-

tion – azienda leader globale nella produzione di macchinari per l’agricoltura –, per il lancio di otto nuovi prodotti ha chiesto a Next di immaginare un evento digitale che fosse “coi piedi per terra” e che consentisse all’azienda di parlare in maniera diretta con ognuno dei propri clienti. E così è stato. Un evento full digital, con piattaforma monstre creata ad hoc e quattro canali in streaming, che ha permesso al Ceo di Massey Ferguson di parlare al suo pubblico immerso in un campo di grano in Francia durante la mietitura e, al contempo, presentare gli otto nuovi trattori in diretta dall’interno della fabbrica dove era stato allestito un vero e proprio studio. Contenuti, testi e video personalizzati con diverse experience. Interviste, quiz e una chat live in 15 lingue. Il risultato? Uno streaming capace di far sentire ogni partecipante, seppur collegato da remoto, come se fosse presente in qualità di special guest alla più importante fiera del suo settore. ALLA SCOPERTA DEI MUSEI D’IMPRESA A cura di Adverteam, l’agenzia di consumer communication di Next Group, è stata infine la realizzazione di “Nel tempo di una storia”, un racconto inedito alla scoperta del patrimonio industriale e culturale custodito nei musei e negli archivi delle imprese italiane, un Instagram storytelling pensato per un pubblico giovane (18-35 anni). Promosso da Assolombarda e Museimpresa, il progetto presenta il patrimonio industriale e culturale custodito nei musei e negli archivi delle aziende italiane attraverso l’occhio di Simone Bramante – in arte Brahmino – uno dei fotografi internazionali più apprezzati su Instagram con oltre un milione di follower e più di 16mila interazioni per post. Brahmino e il suo blog “What Italy Is”, che promuove la bellezza dell’Italia fuori dalle rotte del turismo di massa, raccontano i musei e gli archivi d’impresa al pubblico di Instagram. Un tour straordinario in tutta Italia, raccontato nel tempo di una Ig story, che dà vita a un progetto di “cultura partecipata” a favore di un’esperienza digitale che supera il concetto di destinazione fisica. C’è ancora tempo per immergersi nella bellezza: il progetto, che corona alla perfezione la digital transformation di Next Group, termina infatti a gennaio 2022. indirizzi a fine rivista

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Un mix in perfetto equilibrio

di NICOLETTA TOFFANO

Il futuro degli eventi secondo Michael Libotte, managing director MCI Italia: nuove prospettive tra la necessità di ritornare all’esperienza vis-à-vis e le innovative potenzialità del virtuale, una risorsa importante e strategica, ormai imprescindibile

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CI Italia non si è mai fermata. La società con sede a Roma e a Firenze, specializzata nell’organizzazione di eventi, ha attraversato con professionalità tutti gli step che hanno coinvolto il mercato Mice negli ultimi mesi: distanziamento sociale, virtuale, ibrido. Un’esperienza che ha portato l’agenzia a un’accelerazione nell’uso della tecnologia di cui ha fatto tesoro: oggi infatti, tornati gli incontri in presenza, MCI Italia considera comunque il virtuale un aspetto fondamentale e anzi un plus in grado di offrire nuove possibilità, fino a poco tempo fa sconosciute, come racconta Michael Libotte: «Adesso

abbiamo tutta la competenza per riuscire anche da remoto a mantenere alto il livello di partecipazione, sia quando si tratta di connettere più location a distanza (con relatori e pubblico presenti in diverse sedi) sia quando si connettono i singoli utenti dalle proprie postazioni. Abbiamo imparato che digitale significa fornire un format di contenuti finalizzato a valorizzare l’esperienza da remoto e che rappresenta uno strumento potente in grado di ampliare sia il pubblico sia i tempi dell’evento. L’incremento dei costi di un evento ibrido, che va dal venti al quaranta per cento in più rispetto a un evento completamente in presenza o totalmente virtuale, viene compensato dal valore aggiunto di un’esperienza in grado di mixare con successo componenti diverse». UN PAIO DI CASE HISTORY Due gli esempi che evidenziano in maniera emblematica le potenzialità offerte dagli eventi ibridi. Il primo è il Corso Annuale Sims 2021 (Società Italiana Midollo Spinale) svoltosi a Roma dal 18 al 20 novembre: tech hub, sala plenaria e spazi espositivi allestiti presso l’Hotel Le Meridien Visconti; settanta partecipanti in presenza e duecento on line; riprese in diretta con più telecamere per favorire i partecipanti da remoto permettendo loro di intervenire dal vivo attraverso funzionalità appositamente predisposte nella piattaforma. Il secondo evento è il Congresso Nazionale Aip 2022 (Associazione Italiana Psicogeriatria) che si svolgerà tra il 24 e il 26 marzo 2022 a Firenze. «Se negli ultimi due anni abbiamo organizzato questo congresso totalmente in digitale, ottenendo un sorprendente incremento di pubblico, per l’edizione 2022 abbiamo invece programmato la modalità residenziale presso il Palazzo dei Congressi, mantenendo però sessioni digitali dedicate ai partecipanti da remoto. Il vantaggio consiste nella possibilità di aggiungere ulteriori contenuti pre, durante e post congress che di fatto allungheranno il ciclo dell’evento stesso. Questo a beneficio anche degli sponsor, che vedranno dilatata la propria presenza sia sotto l’aspetto geografico sia sotto l’aspetto temporale». indirizzi a fine rivista

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Da PowerPoint …a “MetaPoint” Ologrammi, metaversi e teletrasporto: una serie di presentazioni, distanziate di pochi giorni l’una dall’altra, hanno messo in evidenza come anche gli strumenti di presentazione assumano un’altra dimensione quando il mondo reale si fonde con quello virtuale dal nostro corrispondente a New York DOMENICO MATARAZZO

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na delle conseguenze della carenza di microchip su scala globale è un proliferare di conferenze su hardware, microprocessori, Moore’s law e nuove architetture per microchip che migliorino la velocità e che, nello stesso tempo, siano sostenibili e facili da produrre per evitare crisi future. Chi partecipa a queste conferenze, con tutta probabilità ha studiato sul libro di John

Hennessy and David Patterson, docenti universitari nonché ingegneri, consulenti e figure di riferimento ben oltre i confini della Silicon Valley. Il testo universitario scritto a due mani, dal titolo “Computer Architecture: a Quantitative Approach”, è un tomo di più di novecento pagine piuttosto difficile da digerire. Chi lo completa sono futuri ingegneri che, per tradizione, non sono i migliori

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comunicatori. Chi si occupa di marketing e deve fare piani futuri con l’incognita della disponibilità di chip vivrebbe quindi l’incubo di dover capire una presentazione complessa, con diagrammi anziché immagini e magari effettuata online, dove lo speaker ha una camera da letto come background. Chi scrive ha vissuto questa esperienza diverse volte, ed era preparato allo stesso scenario anche in occasione della recente Intel Innovation, un nuovo appuntamento annuale organizzato da Intel e voluto per fornire aggiornamenti su nuove tecnologie come 5G, A.I., cloud, edge computing e, ovviamente, nuove architetture di microchip. GOODBYE POWERPOINT... Intel, come altre aziende del settore, è sotto pressione per la carenza di processori, ma ancor prima di questa crisi globale, l’azienda californiana veniva criticata da azionisti e analisti finanziari per aver perso competitività nei confronti di altre aziende, come la taiwanese Amd o Qualcomm, per esempio. Ad aprire i lavori di Intel Innovation è stato il Ceo di Intel, Patrick Gelsinger, e dopo un primo sommario sulla crisi in corso e annunci di nuovi centri di produzione, eravamo pronti ad ascoltare i progetti su nuovi chip. Il nostro obiettivo era verificare che dietro il linguaggio tecnico, gli annunci riguardassero nuove architetture, tridimensionalità, efficienza e risparmio energetico. All’improvviso però, anziché una slide in PowerPoint, Gelsinger ha cominciato a illustrare il nuovo chip in fase di produzione con un ologramma che manipolava a piacimento di fronte all’audience online. Goodbye PowerPoint, goodbye laser point. Il futuro delle presentazioni era lì di fronte a noi. Ciò che più conta è che finalmente, senza dover ricorrere al tomo di Hennessy e Patterson, abbiamo potuto capire il significato di componenti come ribbon fet, gate, nmos e cmos transistor e come si interconnattono tra di loro, dato che erano di fronte a noi, con tanto di codifica a colori per un miglior riconoscimento.

...WELCOME META Non erano passate 24 ore da quando il settore informatico si stava ancora congratulando con Intel per le nuove iniziative e per come le avesse presentate, che Mark Zuckerberg, anche lui sotto pressione per le accuse del whistleblower, annunciava al mondo Meta, il nuovo nome di Facebook adottato per indicare il focus sul metaverso, ovvero una piattaforma in cui il mondo reale si fonde con il mondo virtuale. Nel metaverso ogni oggetto può essere virtuale e quindi manipolato così come faceva il Ceo di Intel durante la sua presentazione. Gli stessi oggetti possono essere manipolati con gesti, con comandi a voce o «semplicemente con la forza del pensiero» ha dichiarato Zuckerberg. La fusione tra mondo reale e virtuale non si limita agli oggetti. Parte della presentazione di Zuckerberg è stata condotta dal suo avatar e gli avatar sono gli agenti che rappresentano le persone fisiche nel metaverso. Al Ceo di Facebook/Meta ha fatto eco, una settimana dopo, il Ceo di Microsoft, Satya Nadella, che ha presentato il metaverso dell’azienda di Seattle durante Ignite 2021, l’appuntamento per gli sviluppatori dei prodotti Microsoft. Se Meta pone l’enfasi sul formato virtuale delle relazioni sociali di tutti i giorni, Microsoft ha come interesse principale l’utenza d’affari. Attraverso Team, Azure, Digital Tween, e Mesh, gli avatar potranno collaborare o apprendere, fianco a fianco indipendentemente del luogo in cui si trovino i soggetti in carne e ossa. Non a caso, nel presentare le nuove soluzioni, il Ceo di Microsoft dopo i commenti di apertura, ha passato la parola a due manager di Accenture in qualità di clienti Microsoft. Accenture, nata dalle ceneri di Arthur Andersen, ha più di seicentomila dipendenti in 120 nazioni e sessantamila di questi hanno già ricevuto un visore virtuale per collaborare nel metaverso. I due relatori prendevano la parola a turno, nei tempi giusti, e con le stesse espressioni, pur essendo uno dei due ospiti rappresentato da un avatar. 3IțțȠ TȠKMRE E ǻERGS 2EVO >YGOIVFIVK I MP WYS EZEXEV .R UYIWXE TEKMRE MR EPXS MP (IS HM .RXIP 5EXVMGO ,IPWMRKIV LE MPPYWXVEXS MP RYSZS GLMT MR JEWI HM TVSHY^MSRI GSR YR SPSKVEQQE GLI QERMTSPEZE E TMEGMQIRXS HM JVSRXI EPPƶEYHMIRGI SRPMRI EP GIRXVS PI EZZIRMVMWXMGLI TSWWMFMPMXª HM 2IXE UYM E ǻERGS HYI QEREKIV HM &GGIRXYVI LERRS TVIWIRXEXS MP QIXEZIVWS HM 2MGVSWSJX HYVERXI .KRMXI M HYI VIPEXSVM LERRS TVIWS PE TEVSPE E XYVRS RIM XIQTM KMYWXM I GSR PI WXIWWI IWTVIWWMSRM TYV IWWIRHS YRS HIM HYI SWTMXM VETTVIWIRXEXS HE YR EZEXEV

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VIRTUALE SUPERREALISTICO Le risorse necessarie per sviluppare un metaverso sono di una dimensione tale che lo sviluppo al momento, può avvenire solo in ambito cloud. Il cervello principale di queste cloud è fornito da Nvidia, produttrice delle schede grafiche ad alta velocità. Anche Nvidia ha tenuto la propria convention, nella stessa settimana in cui Intel e Facebook/ Meta facevano le loro presentazioni, e non ha sfigurato rispetto alle due società che l’hanno preceduta. Innanzitutto, il Ceo Jensen Huang ha annunciato schede grafiche superveloci per facilitare la produzione di nuovi tipi di contenuti virtuali. Soprattutto però ha presentato Omniverse, la piattaforma per creare ambienti virtuali del tutto realistici, in cui creativi possono collaborare tra loro

anche se usano applicazioni differenti. Con Omniverse le aziende possono creare delle versioni di sé stesse, o digital twin, per simulare un progetto prima di avviare la fase di sviluppo, «Eliminando quindi gli sprechi» ha dichiarato Jensen Huang. Lo stesso set usato per le presentazioni del Ceo di Nvidia era del tutto virtuale, ma lo abbiamo scoperto solo quando Huang ha mostrato il set assemblarsi digitalmente alle sue spalle. Lo scopo di collaborazione che offre Omniverse invece conferma la visione comune secondo la quale i metaversi che si stanno creando non saranno isole, ma comunicheranno tra loro. E ciò è possibile solo se esiste una sorta di lingua comune o traduttore, così come avviene nella realtà ed è questo il ruolo di Omniverse e di altre aziende che sicuramente seguiranno.

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Il trasferimento tra metaversi o all’interno di questi avviene in modo rapido e in una modalità che Zuckerberg ha più volte definito come “teleportation”, un termine comune nei libri di fantascienza e che rappresenta l’ipotetico trasferimento di materia o energia da un punto a un altro senza attraversare lo spazio fisico esistente tra i due. IL TELEPORTATION È ANCORA FANTASCIENZA? Per pura coincidenza, il concetto di teleportation era stato accennato poco prima del lancio di Meta, dal chairman di Stellantis John Elkann in un incontro con Elon Musk moderato da Maurizio Molinari nel corso di Italian Tech Week, organizzato da Gedi. Alla domanda su quale fosse l’ambizione a lungo termine e quale invenzione vorrebbero creare, John Elkann ha proprio fatto riferimento alla teleportation come a una estensione dei trasporti. Dato che si era in presenza del fondatore e Ceo di SpaceX, le destinazioni della teleportation erano altri pianeti. Elkann sembrava abbastanza convinto dell’idea, condivisa anche da Musk, ma forse ha colto di sorpresa l’audience composta da giovani imprenditori, rimasta in silenzio per l’incredulità, davanti a un’idea che è sembrata troppo avveniristica. Anche i commenti espressi online durante l’evento trasmesso in live streaming non sono stati tra i più positivi. Se però tra il pubblico dell’evento vi fosse stato Christoph Grainger-Herr, il Ceo della Iwc Schaffhausen, marchio di orologio da polso di lusso con più di 150 anni di storia, non avrebbe battuto ciglio. Quest’ul-

timo, infatti, pochi mesi prima aveva tenuto una conferenza stampa al Watch and Wonders Show di Shanghai, un appuntamento da non mancare per i prodotti di lusso che mirano al vasto mercato cinese. I visitatori dello stand della Iwc erano in piedi di fronte al Ceo, anche lui in piedi ma all’interno di una cabina illuminata da una intesa luce bianca. Di fatto, però, a Shanghai era andata solo la cabina, prodotta da Portl. Il Ceo era rimasto in Svizzera e non ha dovuto far altro che posizionarsi di fronte a una telecamera, a speciali sensori, e a un background neutro, forniti anche questi da Portl, per condurre la sua conferenza. L’immagine tridimensionale perfettamente realistica del Ceo veniva infatti replicata all’interno della cabina presso lo stand della fiera in Cina. Non si trattava di un effetto tipo “museo delle cere”. I visitatori dello stand in Cina vedevano e ascoltavano il Ceo della Iwc nello stesso modo in cui lo vedevano e ascoltavano coloro che erano rimasti nella sede in Svizzera. Il Ceo in carne e ossa, dal canto suo, poteva osservare e comunicare con la sua audience a distanza grazie a una telecamera, microfoni e altoparlanti installati nella cabina. Oggi Portl ha già prodotto un centinaio di dispositivi e ne ha consegnate diverse decine a centri commerciali, aeroporti e sale cinematografiche. Altri ne sono stati consegnati per eventi ad hoc legati all’intrattenimento. Attualmente Portl sta sviluppando una cabina dalle dimensioni di un desktop: chissà che tra qualche mese il keynote speaker di un evento non si presenti direttamente sulla vostra scrivania.

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Il mobility manager: sempre più indispensabile Commuting, business travel ed eventi sono sempre più spesso chiamati in causa nelle politiche ambientali, soprattutto nella prospettiva dell’Agenda 2030: la gestione della mobilità delle persone, infatti, è uno degli elementi individuati per ridurre l’inquinamento. Un decreto ne indica ora le linee guida e in azienda compare il mobility manager di SIMONA CIOTTI

L’

undicesimo obiettivo dell’agenda Onu 2030 mira anche a ridurre l’inquinamento pro capite prodotto dalle città, in particolare per quanto concerne la qualità dell’aria e la gestione dei rifiuti. Un passo concreto verso questo obiettivo lo si è avuto con il Decreto interdirettoriale n. 209 del 4 agosto 2021, in

cui il Ministero della Transizione Ecologica ha fornito le linee guida per l’adozione del Piano degli Spostamenti Casa-Lavoro (Pscl), a cui devono attenersi i mobility manager di alcune tipologie di aziende per pianificare e realizzare misure efficaci rispetto all’impatto ambientale del pendolarismo dei propri dipendenti.

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HOW TO

il duplice scopo di questa normativa: «Gli aspetti sono sempre due quando parliamo di mobilità: la riduzione della CO2 e il welfare aziendale, perché la mobilità rappresenta la qualità della vita dei lavoratori, i cui elementi principali sono lo smart working, l’orario flessibile e i contributi alle spese di mobilità». Si tratta di temi quindi che, al di là della normativa che lo richiede, hanno un impatto sulla gestione delle persone ma anche sull’immagine dell’azienda come operatore inserito in un contesto socioeconomico in cui oggi le sensibilità rispetto al tema del wellbeing e dell’impatto ambientale sono maggiori.

Il mobility manager, infatti, dovrebbe promuovere la riduzione dell’uso del mezzo di trasporto privato motorizzato individuale negli spostamenti dei pendolari e favorire il decongestionamento del traffico veicolare. Questo tipo di responsabilità sta diventando rilevante anche per gli event manager, al fine di rispondere alle esigenze di sostenibilità sempre più attese dal segmento Mice. Abbiamo approfondito allora il delicato ruolo del mobility manger e le responsabilità delle aziende in relazione alla nuova normativa con Stefano Bonetto, senior consultant e partner di Ecoconsult, e con l’ingegner Eleonora Bettini, responsabile salute e sicurezza sul luogo di lavoro. Bonetto contestualizza

COSA PREVEDE LA NORMATIVA? Bettini spiega che «La Legge n. 77 del 17 luglio 2020 prevede che imprese e pubbliche amministrazioni con singole unità locali con più di cento dipendenti ubicate in un capoluogo di regione, in una città metropolitana, in un capoluogo di provincia, ovvero in un comune con popolazione superiore a cinquantamila abitanti, debbano adottare un Piano degli Spostamenti Casa-Lavoro per il proprio personale dipendente, finalizzato alla riduzione dell’uso del mezzo di trasporto privato individuale, nonché nominare un mobility manager con funzioni di supporto professionale alle attività di decisione, pianificazione, programmazione, gestione e promozione di soluzioni ottimali di mobilità sostenibile». E il Decreto interdirettoriale n. 209 del 4 agosto 2021 ha indicato come le aziende debbano preparare il piano. In realtà, per alcune categorie di aziende la norma esisteva già dal 1998 e dal 2000, la novità della Legge n. 77 del 17 luglio 2020 consiste nel fatto che l’obbligo di prestare attenzione all’impatto degli spostamenti dei propri dipendenti si estende a un perimetro più ampio di aziende, per dimensione e localizzazione, e proprio mentre stiamo scrivendo cade la scadenza per le aziende per presentare al comune di riferimento il proprio Piano degli Spostamenti Casa-Lavoro. Spesso le travel policy delle aziende più grandi già regolamentavano gli spostamenti per i viaggi di lavoro, presentando soprattutto una logica economica alla base delle decisioni in merito alle trasferte. La pandemia, con il passaggio repentino e obbligato al lavoro da casa, ha reso tangibile il beneficio ambientale derivato dalla riduzione del commuting e del business travel e gli operatori del settore in molti casi sono riusciti a mettere in campo strutture ibride, pronte a sostenere un approccio nuovo agli incontri di lavoro. Si tratta ora mettere tutto a sistema e di allinearsi con la normativa.

STEFANO BONETTO senior consultant e partner di Ecoconsult «Gli aspetti sono sempre due quando parliamo di mobilità: la riduzione della CO2 e il welfare aziendale, perché la mobilità rappresenta la qualità della vita dei lavoratori, i cui elementi principali sono PS WQEVX [SVOMRK PƶSVEVMS Ǽ IWWMFMPI e i contributi alle spese di mobilità».

ELEONORA BETTINI responsabile salute e sicurezza sul luogo di lavoro «La Legge n. 77 del 17 luglio 2020 prevede che imprese e pubbliche amministrazioni con singole unità locali con più di cento dipendenti (…) debbano adottare un Piano degli Spostamenti Casa-Lavoro per il proprio personale dipendente, ǻ REPM^^EXS EPPE VMHY^MSRI HIPPƶYWS HIP QI^^S di trasporto privato individuale, nonché nominare un mobility manager con funzioni di supporto professionale alle attività HM TMERMǻ GE^MSRI KIWXMSRI I TVSQS^MSRI di soluzioni ottimali di mobilità sostenibile».

COME SI STANNO MUOVENDO LE AZIENDE? Se le aziende che per complessità di settore sono già dotate di regole e hanno magari anche una certificazione Iso 14001 sono già in linea con la normativa, quelle invece che per la prima volta si accingono a sistematizzare

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successo, dato anche il forte impatto sui comportamenti. Bonetto commenta la loro strategia di comunicazione con le aziende: «Noi abbiamo scelto di coinvolgere sempre i decision maker, l’amministratore delegato o anche il consiglio di amministrazione, per permettere loro di inserire con priorità nella loro agenda il tema di una mobilità sostenibile». Di fatto le aziende stanno riscontrando difficoltà soprattutto nella fase inziale del progetto, ossia addirittura nel ricevere una risposta completa al questionario da parte dei lavoratori per mappare le abitudini correnti e avere un punto di partenza su cui sviluppare il piano. È importante sottolineare che per ora non sono previste sanzioni per chi non presenta il Piano.

il proprio approccio rispetto all’impatto ambientale e iniziano a tenere in considerazione le politiche di sostenibilità si ritrovano ad affrontare problematiche nuove. «Il problema principale, da parte delle aziende – sottolinea Bonetto – è che un’azienda grande generalmente ha già all’interno una figura che si occupa di sostenibilità, mentre nelle aziende piccole risulta difficile identificare qualcuno che possa occupare questo ruolo». In pratica, presentando il Piano, le aziende identificano alcuni progetti di miglioramento misurabili e riconoscibili. L’avvallo del progetto da parte del management è essenziale per il

CHI È IL MOBILITY MANAGER? Il mobility manager è responsabile della promozione e della realizzazione di interventi per l’organizzazione e la gestione della mobilità sostenibile dei dipendenti e supporta l’adozione del piano degli spostamenti casalavoro, adeguandolo anche sulla base delle indicazioni ricevute dal Comune territorialmente competente, e infine verificando che il piano venga attuato. «Oltre a ciò il mobility manager cura i rapporti con gli enti pubblici e privati – approfondisce Bettini –; attiva iniziative di sensibilizzazione sul tema della mobilità sostenibile; promuove la formazione e l’incentivazione della mobilità ciclo-pedonale, dei servizi di trasporto pubblico e dei servizi a esso complementari e integrativi anche a carattere innovativo; supporta il mobility manager di area nella promozione di interventi sul territorio». Secondo la normativa, le aziende possono collocare il ruolo nella funzione aziendale che ritengono più adeguata e scegliere il mobility manager quale professionista in possesso di un’elevata e riconosciuta competenza – o di una comprovata esperienza – nel settore della mobilità sostenibile, dei trasporti o della tutela dell’ambiente. In precedenza, valutazioni analoghe e meno formali erano in capo generalmente ai travel manager. Ora

LA RIDUZIONE DI CO2 CON UN APP Laurent La Rocca, Ceo di the Treep, selezionato nel 2021 tra i w150 executive impegnati nell’iniziativa “Cec, Business Convention for the Climate”, illustra come la tecnologia possa favorire una maggior consapevolezza nel viaggiatore relativa all’impatto delle sue scelte sulle emissioni nocive per l’ambiente. Rispetto agli strumenti

già sul mercato, il tool di the Treep mette a disposizione anche il dato dell’emissione di Ghg, e cioè dei Greenhouse Gas, ovvero tutti i gas capaci di intrappolare il calore nell’atmosfera, dando vita al fenomeno nocivo HIPPƶIǺIXXS WIVVE In pochi millisecondi, l’algoritmo del Mobility Planner di the Treep calcola e confronta l’impronta di carbonio, la

durata totale e il prezzo del mezzo di trasporto TIV IǺIXXYEVI YR ZMEKKMS «Se il viaggiatore sceglie un trasporto a basse emissioni, i risparmi di CO2 vengono registrati e aggiunti al contatore dell’azienda. Ed è anche possibile ricavare un report delle emissioni di Ghg dovute ai viaggi» conclude La Rocca. Per il mobility manager e per l’azienda è un modo

QSPXS VETMHS IH IǽGMIRXI per impostare un piano d’azione concreto. La Rocca riporta che le aziende possono aspettarsi un -20% di Ghg dovuto al trasporto il primo anno. La tecnologia quindi può di fatto aiutare a comprendere l’impatto delle nostre scelte sull’ambiente e farci optare per soluzioni ecologiche.

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l’indicazione che si ha, per esempio dalla Regione Lombardia nella sua declinazione della normativa, è quella di preferire un professionista che abbia una formazione in ingegneria gestionale. Di fatto ogni azienda si sta muovendo in relazione al proprio livello di complessità organizzativa. LA MOBILITÀ NEGLI EVENTI Anche il settore eventi è toccato da questa logica. Gli eventi, soprattutto quelli con grandi numeri, fanno riferimento già alle logiche di equilibrio tra ricavi e impatto socio-ambientale, come previsto dalla certificazione Iso 20121. Ora anche a livelli più contenuti, il ruolo dell’event manager si arricchisce di una componente di mobility management per le valutazioni che è chiamato a fare in ottica di impatto ambientale e sostenibilità dell’evento: per questo iniziano anche a essere disponibili corsi di formazione per event manager che vogliano acquisire nozioni di mobility management sostenibile. Alessandro Talenti, Ceo del gruppo Uniting, commenta le dinamiche in atto nell’ambito della gestione degli eventi: «Già da tempo il settore degli eventi e della comunicazione ha dovuto confrontarsi con l’emergere in maniera sempre più importante di tematiche

legate alla sostenibilità e ai criteri Esg (Environmental, Social, Governance). Gli standard Iso in materia, come la famosa Iso 20121 che sarà applicata anche alle prossime Olimpiadi invernali di Milano e Cortina, tracciano un percorso ormai necessario dove la “piattaforma evento” diventa parte integrante e coerente del racconto di queste tematiche. Il percorso in primis passa dalla formazione di figure specializzate all’interno delle agenzie, che sappiamo essere driver e promotori di una nuova cultura e di azioni precise che tocchino tutti i touch point di attivazione. Lavorare sul miglioramento della mobilità, ridurre e compensare gli effetti sull’ambiente riducendo le emissioni è e diventerà sempre di più un obbligo». In conclusione, si inizia ora a parlare in modo più diffuso di questo ruolo finora poco noto in azienda, una figura professionale, quella del mobility manager, che potrà unire l’azienda e l’evento con il territorio che li ospita, rispondendo anche a una maggior attesa delle persone stesse per un approccio più ecologico. Il mobility manager può sembrare una figura solo formale, ma ottenuto l’avvallo da parte del management, riuscirà a fornire alle persone, che siano colleghi, fornitori o clienti, un elemento concreto di azione rispetto all’Agenda 2030.

ALESSANDRO TALENTI Ceo del gruppo Uniting «Già da tempo il settore degli eventi e della comunicazione ha dovuto confrontarsi con l’emergere in maniera sempre più importante di tematiche legate alla sostenibilità e ai criteri Esg (Environmental, Social, Governance). Gli standard Iso in materia, come la famosa Iso 20121 che sarà applicata anche alle prossime Olimpiadi invernali di Milano e Cortina, tracciano un percorso ormai necessario dove la “piattaforma evento” diventa parte integrante e coerente del racconto di queste tematiche. Lavorare sul miglioramento della mobilità, ridurre I GSQTIRWEVI KPM IǺIXXM WYPPƶEQFMIRXI riducendo le emissioni è e diventerà sempre di più un obbligo».

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Come cambia la comunicazione negli eventi Come comunica oggi la meeting industry? Su cosa è bene puntare per raccontare al meglio gli eventi e i suoi protagonisti? Dal content marketing al brand journalism, passando per l’“umanizzazione” della comunicazione, ecco nuovi spunti per contenuti che funzionano di ALESSANDRA BOIARDI

I

contenuti sono sempre più al centro della comunicazione degli eventi. Un’affermazione che, se era già vera nel pre-pandemia, è diventata un mantra nella nuova dimensione dove, complice il digitale, “fare eventi” non può più prescindere dal modo di raccontarli. Il “prima”,

il “durante” e il “dopo l’evento” diventano infatti – online e non – punti cardinali dai confini sempre più labili se quello che conta davvero nel comunicarli è attirare lead mirati, costruire attorno all’evento una community e, soprattutto, creare valore attorno ai suoi temi.

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DAL CONTENT MARKETING AL BRAND JOURNALISM: GLI OBIETTIVI DEI CONTENUTI Siti, blog e social media diventano i canali privilegiati per raccontare gli eventi da più punti di vista. Ma come cambia la comunicazione Mice? E cosa conta perché “arrivi” davvero? Le modalità di racconto di un evento, che siano prima di tutto efficaci, possono essere diverse, ma quello che conta è partire da una strategia che tenga conto degli obiettivi reali della comunicazione. Se decidete di puntare sul blog dell’evento, per esempio, è fondamentale stabilire prima quali risultati misurabili volete ottenere. Possono essere quello di attrarre più partecipanti, aumentare i membri della community, così come accrescere la brand awareness dell’evento. Il tutto, con contenuti che sappiano attirare l’attenzione e forniscano risposte efficaci, utili e autorevoli. Per fare un esempio: se un utente cerca sui motori di ricerca “eventi digital marketing 2022”, grazie ai contenuti del vostro blog (ma anche di sito e social) potrà trovare il vostro evento e se avrete lavorato bene potrà decidere di iscriversi alla newsletter, parteciparvi, seguire le discussioni sui temi, etc. È questo il principio del content marketing, che sfruttando tecniche di scrittura Seo (ossia, ottimizzata per i motori di ricerca) e in ottica di inbound marketing (che al contra-

rio dell’outbound marketing non interrompe l’utente con messaggi pubblicitari, ma lo attira nel momento in cui cerca informazioni) punta a “farvi trovare” dagli utenti, intercettando i loro bisogno e soprattutto fornendo risposte utili ai loro bisogni, come abbiamo visto nell’esempio. La comunicazione di un evento, ma anche di un’agenzia, è fondamentale per costruirne l’immagine, consolidare e trasmettere i valori che si vogliono veicolare. Tra le diverse modalità di fare informazione che si stanno affermando con questi obiettivi c’è anche il brand journalism, ossia il giornalismo d’impresa. In pratica, a diventare vero e proprio media è l’impresa stessa, o meglio, nel nostro settore, l’evento o l’agenzia organizzatrice, l’associazione, così come l’azienda. Se l’obiettivo è costruire valore attorno all’evento, le tecniche giornaliste puntano su contenuti che diventano fonti di informazione autorevoli sui temi di interesse. Vediamo meglio di cosa si tratta, non prima di approfondire l’evoluzione dei contenuti nella meeting industry di questi ultimi anni. COME SI RACCONTA LA MEETING INDUSTRY «Negli ultimi due anni la meeting industry è uscita dalla zona di comfort e – complice la pandemia e il cambiamento obbligatorio che ha determinato – ha deciso di investire di

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ALESSIA DI RAIMONDO founder Humans of Mice, direttore operativo BeAcademy e vice president communication Mpi Italia Chapter «Negli ultimi due anni la meeting industry è uscita dalla zona di comfort e – complice la pandemia – ha deciso di investire di più sulla comunicazione attraverso linguaggi, prodotti e processi comunicativi diversi dal passato. Non a caso aziende della meeting industry che prima avevano una presenza nulla o scarsa sui social media, EHIWWS LERRS GVIEXS TVSǻPM 1MROIH.R TIV GSQYRMGEVI ' ' I +EGIFSSO I .RWXEKVEQ per comunicare più in chiave mainstream».

più sulla comunicazione attraverso linguaggi, prodotti e processi comunicativi diversi dal passato. Non a caso aziende della meeting industry che prima avevano una presenza nulla o scarsa sui social media, adesso hanno creato profili LinkedIn per comunicare B2B e Facebook e Instagram per comunicare più in chiave mainstream. Professionisti del settore oggi chiedono di lavorare sulle loro digital Pr perché è evidente l’esigenza di comunicare il prodotto Mice, non tangibile per tutti, e i valori sottesi alla meeting industry che rendono grande e di valore il lavoro che ogni professionista dell’industria compie ogni giorno per dipendenti, clienti, fornitori, partner e sponsor. E hanno deciso che per farlo desiderano ispirare fiducia e basare la comunicazione sulla stima e credibilità costruita come professionisti, diventando essi stessi “strumento” per la comunicazione del loro prodotto/servizio e della loro azienda». A spiegarlo è Alessia Di Raimondo, founder Humans of Mice, direttore operativo BeAcademy e vice president communication Mpi Italia Chapter. Secondo Di Raimondo, la comunicazione nella meeting industry si è dunque umanizzata. «Se abbiamo capito di poter prescindere dagli spazi fisici, investendo su eventi virtuali e ibridi e avvalendoci di tecnologia innovativa per non interrompere il flusso degli eventi e il contatto con i propri clienti e interlocutori, allo stesso tempo abbiamo capito che non possiamo prescindere dalle persone che nutrono l’industria. A contare sono i contenuti che valorizzano le persone prima che le location, gli strumenti, le esperienze e quanto di materiale costituisca le fondamenta dell’industria. A partire dallo strumento delle videointerviste, che permette di porre al front coloro che disegnano, progettano, organizzano, supportano e vivono

gli eventi. Non solo video, ma anche audio, e quindi podcast. Tanti professionisti sono scesi in prima linea e sono tantissime le videointerviste che su LinkedIn mostrano Ceo, marketing manager, planner rivolgersi ai loro utenti per una comunicazione più amichevole, gentile e, a mio avviso, efficace. Contenuti dinamici, dove la creatività si fonde con l’umanizzazione del soggetto o dell’oggetto della comunicazione». COMUNICARE ANCHE AI NON ADDETTI AI LAVORI Tra gli obiettivi della comunicazione degli eventi, c’è dunque anche quello di avvicinare alla meeting industry coloro che non appartengono a questa industria. Lo ha fatto per esempio la campagna social “The Unposted Side of G20”, che sui canali delle tre società che costituivano l’Ati organizzatrice dell’evento ( Triumph Group International, Ega Worldwide congresses & events e Studio 80 Group) ha raccontato ai “non addetti ai lavori” modalità e terminologie dell’organizzazione di un grande evento come il G20 di Roma dello scorso ottobre. «I contenuti danno corpo e voce alla meeting industry per comunicarla a largo spettro e in profondità. E, soprattutto, avvicinano coloro che non conoscono tutte le sfumature, i principi, i valori, gli ingranaggi di funzionamento, e infine, ma non per importanza, l’indotto che genera questa industria. Personalmente sto lavorando per creare, con Humans of Mice, una nuova comunicazione per il Mice e credo che le tendenze che leggiamo su LinkedIn e sulla stampa dimostrino che è la direzione verso la quale desidera fortemente andare l’industria, come in generale tutti i settori industriali» conclude Di Raimondo.

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BRAND JOURNALISM, PERCHÉ NEGLI EVENTI Se raccontare gli eventi e le persone che li rendono possibili è una nuova esigenza della meeting industry, il brand journalism mette a disposizione le stesse tecniche del giornalismo tradizionale per farlo e per creare informazione attorno all’evento. A livello internazionale, tra gli esempi più classici di imprese che sono diventate esse stesse media pubblicando brand magazine di successo si può citare il Red Bulletin, edito dalla azienda produttrice della famosa bibita energetica Red Bull, che edita il suo magazine mensile in diverse lingue e tratta temi legati allo sport, al lifestyle, alla cultura, alla musica, e così via. Altro esempio tra i casi di scuola di brand journalism è Eni Tv, il canale

Tv digitale della multinazionale del settore energetico, che anche in Italia viene gestito come una vera televisione con direttore creativo, autori, producer e così via. E se guardiamo agli eventi, il Salone del Mobile pubblica da anni un magazine che tratta di architettura, design, cinema, e innovazione nelle sue diverse forme. Pubblicare un brand magazine richiede sicuramente un grande impegno, non ultimo economico e organizzativo, che non sempre si può sostenere per un evento. Ma questo non significa che non si possa approfittare al meglio del brand journalism per la comunicazione del proprio evento. Si possono infatti ingaggiare brand journalist per realizzare interviste ai relatori, ai partecipanti, approfondimenti sui temi dell’evento,

Tra gli esempi più classici di imprese che sono diventate esse stesse media pubblicando brand magazine di successo, si può citare il Red Bulletin, edito dalla azienda produttrice della famosa bibita energetica Red Bull

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ROBERTO ZARRIELLO esperto di strategie editoriali e brand journalism, imprenditore digitale, saggista n.P FVERH NSYVREPMWQ WIVZI E GSQYRMGEVI EP TYFFPMGS I EM ZEVM WXEOILSPHIV PE WXSVME la mission e i valori dell’azienda. È una sorta di “meta-comunicazione” GLI RSR TY½ IWWIVI JEXXE EǽHERHSWM WIQTPMGIQIRXI E WXVEXIKMI HM QEVOIXMRK pubblicitarie “tradizionali”. (…) 1ƶIVVSVI WEVIFFI EǽHEVI YR TVSKIXXS HM FVERH NSYVREPMWQ EP WSPS YǽGMS comunicazione o, peggio ancora, EP WSPS YǽGMS WXEQTE E^MIRHEPI~

per raccontare come è stato organizzato l’evento, le scelte dietro a modalità e organizzazione e così via, dando personalità all’evento attraverso contenuti autorevoli e di valore, grazie all’oggettività e alla credibilità delle tecniche giornalistiche. «Il brand journalism serve a comunicare al pubblico e ai vari stakeholder la storia, la mission e i valori dell’azienda. È una sorta di “meta-comunicazione” che non può essere fatta affidandosi semplicemente a strategie di marketing pubblicitarie “tradizionali”. Il brand journalism è un qualcosa di più, che offre all’azienda la possibilità di farsi conoscere non solo per i prodotti e per i servizi che offre. Non si tratta più di un mero “racconto pubblicitario” (che rientra nelle attività di storytelling aziendale), ma di un vero e proprio “racconto giornalistico”, con le tecniche e gli strumenti tipici di questa professione.» spiega Roberto Zarriello, esperto di strategie editoriali e brand journalism, imprenditore digitale, saggista, giornalista e curatore del libro “L’impresa come media” edito da Flaco Edizioni Group. Ma cosa devono fare, in pratica, gli organizzatori che desiderano “fare” brand journalism? «Il brand journalist va selezionato con cura tra giornalisti o comunque tra professionisti del settore della comunicazione, poiché deve avere competenze trasversali» spiega Zarriello. «Bisogna anche ricordare che il brand journalist non lavora da solo, ma in un team redazionale che ha la necessità di programmare un vero e proprio piano editoriale e gestire tutte le sue fasi, sia che l’attività di brand journalism riguardi una rivista carta-

cea, i nuovi media o i social media: in pratica una vera e propria attività giornalistica che viene strutturata attorno al brand. L’errore sarebbe affidare un progetto di brand journalism al solo ufficio comunicazione o, peggio ancora, al solo ufficio stampa aziendale. Ripeto, occorre un team e un piano editoriale». BRAND JOURNALISM O UFFICIO STAMPA? Tra i metodi di comunicazione più accreditati nel mondo degli eventi c’è il lavoro dell’ufficio stampa, che cura i rapporti con i media e diffonde contenuti di informazione per i giornalisti. Per esempio, prima di un evento l’addetto stampa invia un comunicato che annuncia l’evento e nel post-evento un comunicato per raccontare cosa è accaduto; inoltre fa da tramite con i giornalisti per le interviste. Un metodo di comunicazione sempre valido e che oggi si integra con la comunicazione digitale, che però non va confuso con quello del brand journalist, come spiega Cristina Maccarrone, giornalista, brand journalist, Seo-copywriter freelance e curatrice, insieme a Roberto Zarriello, del libro “L’impresa come media”. «Il brand journalist è una figura molto diversa dall’addetto stampa perché non è un comunicatore tout court ma un giornalista (può anche essere iscritto all’albo) che pertanto nel raccontare un evento avrà un occhio diverso e userà le tecniche che gli sono più consone. Il che significa raccontare i fatti, fare interviste mettendo in luce alcuni aspetti, puntare sulle storie che ci sono dietro gli speaker e tutto quanto va oltre l’evento stesso: tendenze accompagnate da nume-

CRISTINA MACCARRONE giornalista, brand journalist, Seo-copywriter freelance n.P FVERH NSYVREPMWX ² YRE ǻKYVE QSPXS diversa dall’addetto stampa perché non è un comunicatore tout court ma un giornalista (può anche essere iscritto all’albo) che pertanto nel raccontare un evento avrà un occhio diverso e userà le tecniche che gli sono più consone».

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ri (che sono emersi nell’evento oppure no), collegamenti con altre vicende e così via». Una differenza sostanziale è che l’ufficio stampa si occupa dei giornalisti delle diverse testate – nazionali, locali, di settore e così via a seconda delle esigenze – che possono pubblicare i loro articoli sui giornali per cui lavorano, mentre il brand journalist produce contenuti per i canali stessi dell’evento: brand magazine, ma anche blog, notizie e così via. «Per fare un esempio – continua Maccarrone – un brand journalist che su un brand magazine, ossia il giornale il cui editore è la stessa azienda che organizza l’evento, vuole raccontare com’è andata non si limiterà solo al riportare cosa è successo, ma cercherà di dare un respiro molto più ampio per catturare l’attenzione anche di chi non ha partecipato. Mettiamo che il tema dell’evento sia il digiuno come strumento terapeutico (ovviamente è solo un esempio). Un giornalista riporterà sì cosa hanno detto i vari interlocutori, ma intervistandoli scoprirà per esempio cosa li ha portati a determinati affermazioni, potrà fare uno speciale su come si è evoluta la teoria del digiuno – tenendo sempre a mente cosa si è detto di innovativo durante l’evento –, prendere altri dati, approfondire con inter-

viste ad altri esperti non presenti, potrà ancora raccontare di eventi simili in altri stati. Quello che lo differenzia dall’ufficio stampa è che quest’ultimo comunica cosa è avvenuto durante l’evento per dare delle informazioni base sia ai giornalisti che erano presenti sia a chi non ha partecipato. Poi saranno questi a decidere come sviluppare la narrazione. Se un’azienda che organizza l’evento si affida a dei brand journalist di suo, può invece decidere come raccontare giornalisticamente ciò che ha organizzato spaziando ancora di più e così facendo diventare quasi un punto di riferimento non tanto e non solo per eventi di questo genere, ma per queste tematiche. Si ritaglierà così un ruolo sempre più specifico».

PER APPROFONDIRE Ecco qualche lettura per approfondire il delicato strumento della comunicazione I SVMIRXEVWM XVE GSRXIRX QEVOIXMRK I FVERH NSYVREPMWQ “Giornalismo e Branded Content” di Alessandra Boiardi, contenuto nel libro “Scrivere per informare”,

Flaco Edizioni Group “L’impresa come media” a cura di Roberto Zarriello e Cristina Maccarrone, Flaco Edizioni Group “Content marketing per eventi” di Alessandra Boiardi e Cristina Maccarrone, Maggioli Editore

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EVENTI di ALESSANDRA BOIARDI

NEWS

NUOVE LINEE GUIDA PER CONVEGNI E CONGRESSI Le Linee Guida per la riapertura delle attività economiche e sociali, riviste dalla Conferenza delle Regioni e recepite da un’ordinanza del ministro della Salute Roberto Speranza a inizio dicembre (n.290 del 6-12-2021), contengono alcune novità per l’organizzazione di convegni e congressi. Quella più importante è che nel nuovo documento non viene più menzionato l’obbligo di mantenimento di almeno un metro di distanza tra i partecipanti. Si prevede invece che il numero massimo dei partecipanti all’evento sia valutato dagli organizzatori in base alla capienza degli spazi individuati, per poter ridurre assembramenti di persone, dopo il confronto con le autorità sanitarie locali. Nel testo si legge anche che in caso di un evento in più sedi o più padiglioni separati, sarà necessario individuare il numero massimo dei partecipanti per ogni sede/padiglione dell’evento. Conseguentemente devono essere utilizzati sistemi di misurazione – nonché di limi-

EVENTI

tazione e scaglionamento – degli accessi anche attraverso sistemi di prenotazione del giorno e dell’orario di ingresso, finalizzati a evitare assembramenti. Per #italialive, l’aggregazione delle associazioni del settore, “le linee guida tolgono, finalmente, il distanziamento di un metro tra i partecipanti, recependo così le istanze della meeting industry che, ormai da mesi, chiedeva che centri congressi, sale meeting di alberghi e location per eventi fossero assimilati a cinema e teatri, ma la fine del distanziamento è accompagnata da un’indicazione che genera il caos”. Il riferimento è all’indicazione che la capienza massima dei partecipanti a congressi ed eventi venga stabilita dopo un confronto dell’organizzatore con le autorità sanitarie locali. “Sale meeting, centri congressi e tutti gli spazi per eventi hanno una capacità massima già definita in base alle normative, rivederla ogni volta, e per ogni singolo evento, è materialmente impossibile”, sottolineano gli esponenti di #Italialive.

AL VIA ITALIAN KNOWLEDGE LEADERS

Si è tenuto il 24 novembre 2021 a Roma l’evento inaugurale di Italian Knowledge Leaders. L’evento è stato l’occasione per facilitare l’attivazione di sinergie tra Knowledge Leaders e partner privati nazionali che vogliano di favorire l’acquisizione di un crescente numero di congressi internazionali in Italia. Italian Knowledge Leaders è nato infatti con l’obiettivo di assegnare alle eccellenze italiane in ambito accademico e scientifico il riconoscimento quali ambasciatori del capitale intellettuale del

nostro Paese, per la qualità e per la continuità del loro impegno anche ai fini di accrescere il numero di convegni internazionali di prestigio che si svolgono in Italia. Il progetto di CBItalia ed Enit prevede un accompagnamento ai processi di candidatura dei grandi congressi internazionali, in particolare quelli associativi, che costituiscono un settore trainante nella promozione e nello sviluppo delle “Knowledge Destinations”, siano esse nazioni, città o regioni, grazie all’indiscusso impatto economico, sociale e culturale.

UN “CAPOLAVORO ALCHEMICO” PER MEDIOLANUM Gli eventi M4U (Mediolanum For you) rappresentano da sempre il fiore all’occhiello tra i numerosi eventi organizzati da Banca Mediolanum con la mission di fidelizzare e «coccolare» i loro migliori clienti. Quando non è stato possibile organizzare occasioni in presenza, più che mai la banca ha voluto dimostrare la sua vicinanza ai propri clienti, continuando a dedicare loro esperienze esclusive, benché digitali. È nato così “Capolavoro Alchemico”. I top client hanno ricevuto a casa un box personalizzato e legato a un appuntamento “live” sul web; il link a cui accedere era indicato in una lettera di accompagnamento. I partecipanti sono stati quindi coinvolti in un evento virtuale che ha offerto loro la possibilità di conoscere da vicino, e per mano di esperti del settore, le curiosità e le origini di una famosa e affascinante bevanda: il Gin. Federico Bellanca di Gambero Rosso e Sky Italia durante una “diretta video interattiva” ha utilizzato la bevanda più trendy del momento per catalizzare l’attenzione degli invitati parlando della genesi del gin “tradizionale”, della sua storia, delle sue evoluzioni e varianti. L’evento streaming ha messo ogni ospite in condizione di gustare un distillato territoriale selezionato (contenuto nel box ricevuto a casa) e di realizzare in diretta un cocktail “particolare” che parla di mare, di sole, di piacevoli tramonti e che ognuno potrà essere poi rifare in compagnia degli amici più cari. Lo staff Almagestum Group, che ha proposto il nuovo format, ha allestito una “bar station” in un bellissimo locale nel cuore di Firenze. Tutte le tecnologie audio, video, regia hanno permesso il collegamento in diretta.

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HIGHLIGHTS

POLTRONE

MARCO CEFOLI È IL NUOVO DIRETTORE COMMERCIALE DI GATTINONI MICE Marco Cefoli è il nuovo direttore commerciale di Gattinoni Mice. Con la sua nomina, continua la strategia di potenziamento del gruppo presieduto da Franco Gattinoni e in particolare quella orientata verso la crescita progressiva della business unit Mice, attraverso varie strategie. La prima è una visione a lungo termine, in un mercato in lenta ripresa dove si lavora con proiezioni di pochi mesi. La seconda strategia è l’internazionalizzazione e, con l’arrivo di Marco Cefoli, che vanta una lunga esperienza nel settore del trasporto aereo, dove ha ricoperto negli ultimi vent’anni incarichi sempre più qualificanti in importanti compagnie aeree quali Air Dolomiti e Lufthansa, fino a essere head of sales in Alitalia, migliorerà il posizionamento competitivo del gruppo. Terza strategia, la sinergia con le altre unit del gruppo, in particolare Business Travel. L’entrata di Cefoli in Gattinoni arriva infatti a poche settimane dall’in-

gresso della nuova direttrice commerciale Business Travel, Elena Carlino. La volontà è di ampliare tutto ciò che viene offerto alle aziende clienti, mettendo a disposizione una gamma di servizi ed expertise che possano fungere da consulenza globale.

Infine, la strategia dell’ottimizzazione delle competenze e delle risorse Mice. Negli ultimi anni questa divisione del gruppo si è evoluta considerevolmente, strutturandosi in aree quali Logistica, Healthcare, Live Communication e Made in Italy.



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HIGHLIGHTS

LOCATION

IL TEATRO MASSIMO IN ESCLUSIVA CON ROCCO FORTE Il Mice amante dell’opera e alla ricerca di esperienze super top, potrà avvantaggiarsi dell’accordo che Villa Igiea, lo splendido albergo di lusso del brand Rocco Forte inaugurato lo scorso giugno e affacciato sul Golfo di Palermo, ha siglato con il prestigioso Teatro Massimo: la possibilità di seguire gli spettacoli in cartellone dal palco reale, privatizzato per l’occasione. Esclusività anche per il dopo teatro: tornati a Villa Igiea, saranno le sapienti mani dello chef Fulvio Pierangelini e gli ambienti Belle Epoque del Ristorante Florio a deliziare gli ospiti con i piatti della cucina siciliana, rivisitati con originali twist e preparati solo con ingredienti locali – parte della frutta e della verdura utilizzata proviene dagli orti del Verdura Resort, a Rocco Forte Hotel di Sciacca, in provincia di Agrigento –. Nelle serate più calde e per gruppi Vip ristretti, sarà possibile cenare all’aperto, nell’iconico tempietto fatto costruire dalla famiglia Florio nei primi Novecento a strapiombo sul mare. Si potrà scegliere invece tra la terrazza affacciata sul curatissimo giardino o gli interni affrescati e impreziositi dall’importante bancone dell’Igiea Terrazza Bar per terminare la serata con un cocktail firmato dal maestro Salvatore Calabrese, ancora una volta ispirato ai profumi e ai sentori siciliani. (PK)

LOCATION

IL MUSEO BARCA LARIANA APRE AGLI EVENTI Situato a Pianello del Lario (Como), in una splendida filanda ottocentesca, il Museo Barca Lariana vanta un patrimonio unico al mondo: nelle sale e nei magazzini museali sono conservati oltre quattoecento scafi storici fra barche a remi, gondole, barche da pesca, caccia e contrabbando, motoscafi entrobordo e fuoribordo, vaporetti per trasporto passeggeri, tre punti e catamarani da competizione, barche a vela e antichi barconi da lavoro. Senza contare le foto d’epoca, le registrazioni e le testimonianze di maestri d’ascia, barcaroli, pescatori e una vasta biblioteca con oltre 2.500 libri e riviste storiche e di settore. Fra i pezzi più importanti, il museo custodisce le due più antiche gondole al mondo, di cui una perfettamente conservata e con felze; il Laura I Abbate, primo scafo a infrangere la barriera dei duecento km/h; la barca a vela Merope di Agostino Straulino, medaglia d’oro a Helsinki nel 1952; il Cisko-Yu, spettacolare vela Thames A-Rater inglese di fine Ottocento e le ultime barche tradizionali rimaste in vita sul lago di Como. Un’intera, nuova, sala è inoltre dedicata agli iconici motoscafi Riva, con pezzi rari e di pregio. È in questo contesto che il Museo Barca Lariana si configura anche come location ideale per meeting e congressi aziendali, conferenze, cene di gala ed eventi privati: a disposizione del Mice, tra i diversi spazi estremamente modulabili e ricchi di fascino, c’è la sala delle Vittorie – dedicata agli ori olimpici in canottaggio – in grado di ospitare fino a duecento ospiti seduti. Un ultimo dettaglio è degno di nota: è possibile arrivare al museo anche in barca, per la meeting industry più sofisticata. (PK)



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DESTINAZIONI

Emozioni e lusso per il Mice Elegante, iconica, esclusiva, ricca di fascino e di bellezza spesso selvaggia: la parte nord-orientale della Sardegna, con il suo mare cristallino, i verdi paesaggi e i locali KPEQSYV SǺ VI QMPPI WTYRXM HM GLEVQI ³PMXEVMS TIV PE QIIXMRK I MRGIRXMZI MRHYWXV] di ANDREA MATTEUCCI

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a Sardegna non assomiglia ad alcun luogo…”, scriveva il britannico David Herbert Lawrence, e uno scienziato settecentesco, Francesco Cetti, aveva già detto “Non v’è in Italia ciò che v’è in Sardegna, né in Sardegna v’è quel d’Italia”. Quella dei Quattro Mori è una terra che, in qualunque stagione dell’anno, offre infiniti spunti d’interesse e forti suggestioni, rivolti a un turismo leisure ma anche a chi appartiene al segmento della meeting e incentive industry. Mare cristallino, arte e cultura, splendidi borghi e paesi di cui il suo interno è disseminato, paesaggi di rara suggestione e natura ancora in gran parte incontaminata: sono mille le sirene incantatrici e altrettante le attività possibili, differenti, quasi opposte tra loro, legate ai plus della Sardegna. Un’isola per una fruizione a 360 gradi, grazie anche alla mitezza del suo clima, in qualunque periodo dell’anno. Il lembo settentrionale dell’isola, in particolare

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DESTINAZIONI

quello rivolto a Oriente, presenta tante diverse facce e opportunità, perfette per qualunque tipo di utenza alla ricerca di esperienze di alto livello e fortissimo appeal. È un piccolo viaggio che regala grandi emozioni per un caleidoscopio, potenzialmente quasi infinito, di spunti di interesse, coinvolgimento e opportunità, che il territorio offre a livello di incentive, team building, post-congress. Sono eventi, scoperte, percorsi di ogni tipo e a tutto tondo che questa parte dell’isola propone a chi la vuole vivere, e per un ritorno, in termini di immagine e redemption, straordinariamente efficace e di importante impatto. Per un comparto, quello della meeting industry, che ne ha da tempo recepito potenzialità, opportunità e benefit, destinati anche a clienti e partner d’oltremanica in cerca di esperienze indelebili. TRA LUSSO E JET SET La storia lo conferma, il lungimirante principe Karim Aga-Khan IV seppe guardare avanti facendo la fortuna del territorio quando, a partire dagli Anni 60, percepì le enormi potenzialità del tratto di costa, di una cinquantina di chilometri, che va da Olbia fino a Palau. Luoghi di naturale bellezza conditi da macchia mediterranea che l’intuito imprenditoriale di Sua Altezza trasformò in un tempio del lusso, paradiso del jet set internazionale,

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quello che ormai da tempo è noto nel mondo come Costa Smeralda. Una vera e propria icona del turismo d’élite; località come Porto Cervo, Porto Rotondo, ma anche Arzachena e Palau, arricchite negli anni, oltre che dalle infrastrutture necessarie e dalla costruzione dell’aeroporto di Olbia – voluto proprio dal principe –, da hotel e resort di altissimo livello e da servizi e agenzie di eventi top level; basti pensare che in questa parte dell’isola – vicina Gallura compresa –, c’è la più alta concentrazione in Italia di alberghi e villaggi a quattro e cinque stelle: sontuosi, esclusivi e di lusso. Il cuore della Costa Smeralda, insieme a Porto Rotondo, è Porto Cervo, dove si trovano anche tutti i servizi e altre numerose zone commerciali e residenziali, molte affacciate su litorali da sogno, come Romazzino, Capriccioli, Cala di Volpe, Golfo Pevero, Pantogia e Liscia di Vacca. Un percorso di sviluppo, quello della Costa Smeralda che, se agli inizi si rivolgeva quasi esclusivamente a un turismo privato alto-spendente, si è via via aperto anche a un’utenza business-oriented di livello e, più nello specifico, alla meeting industry alla ricerca di luoghi e location di forte impatto e charme. È una sinergia indovinata e vincente tra i professionisti del turismo isolano e il mondo dell’imprenditoria high profile, che si è accorto ben presto dei benefit e dall’enorme potenziale presentati


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con tutte le esperienze di carattere “nautico” come – un esempio su tutti –, gite ed escursioni in barca per andare alla scoperta di baie e insenature nascoste. Celebri i suoi locali notturni, perfetti per serate chic di importante immagine, frequentati da vip internazionali; non prima però di aver cenato, magari in un raffinato ristorante affacciato sul molo che ospita le splendide barche dello Yacht Club Costa Smeralda. Imperdibile anche una passeggiata nelle vie di Porto Cervo e Porto Rotondo per un po’ di shopping griffato del miglior made in Italy. La Costa Smeralda, tuttavia, non è solo glamour ed esclusività: attività post congress all’insegna di panorami mozzafiato, cultura, storia e arte spingono verso settentrione – sconfinando a tratti anche nel gallurese – portando, per esempio, nei dintorni di Palau alle Tombe dei Giganti, a diversi nuraghi a volte quasi intatti e alla celeberrima Roccia dell’Orso, modellata nel tempo dal vento e, di fronte, all’arcipelago de La Maddalena, con l’isola di Caprera, famosa per la sua scuola di vela e per la presenza della tomba di Giuseppe Garibaldi. Più su, Santa Teresa di Gallura, con i suoi esempi di architetture militari che si affacciano sulle Bocche di Bonifacio, quasi a guardare la vicina Corsica. Scendendo lungo la costa, invece, acqua, mare e paesaggi a tutta natura sono gli indiscussi protagonisti,

dal territorio, che ha portato quest’ultimo nel tempo a crescere ed evolversi, a fornire infrastrutture, aziende e società di servizi per offrire a manager e quadri direttivi del segmento Mice opportunità per organizzare eventi di diverse tipologie e, tutti, nel nome dell’esclusività, dello charme, del glamour e dell’importante – e duraturo – ritorno d’immagine. SUGGESTIONI ELITARIE Tre concetti, quelli dell’esclusività, dello charme, del glamour, che si declinano perfettamente nei luoghi propri della Costa Smeralda: è un bouquet completo di lusso, attività ed eventi di alto livello quello offerto, per un panorama altrettanto esaustivo e versatile di fornitori di servizi e di ospitalità nel segno dell’eccellenza e dell’estrema professionalità. Momenti di incentivazione, congressi, team building, eventi di aggregazione professionale possono trovare in questa iconica zona della Sardegna nord-orientale una location di sicuro appeal, con mille sirene ammaliatrici per pacchetti all inclusive per tutti i gusti e altamente personalizzabili. Un lembo di terra quasi elitaria per servizi tailor made che vanno dalle mille possibilità legate alle bellissime spiagge (da non perdere quella del Principe, Rena Bianca, Piccolo Pevero, Liscia Ruja, Romazzino, Capriccioli, Cala Granu, La Celvia, Spiaggia Ira e Marinella), al mare cristallino,

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Nel cuore della Costa Smeralda a Porto Cervo, sinonimo di lusso ed esclusività. Spiaggia esclusiva, 8000 mq di piscine e solarium con acqua di mare, deck prendisole sul mare, approdo privato, centro benessere & SPA, eliporto privato, campo pratica golf.

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con le bellissime spiagge di San Teodoro, gli incredibili panorami di Capo Coda Cavallo – che invitano a bellissimi trekking –, e gli stagni di Budoni (Porto Ainu, Li Salineddi, Li Cucutti, Sant’Anna e lo stagno Morto), perfetti per attività di bird watching immersi nell’incontaminato silenzio. GALLURA, A TUTTO MICE Di un turismo alto-spendente, rivolto dapprima a un’utenza leisure e, successivamente, anche al segmento del mondo business e ancor di più della meeting industry, ha beneficiato anche la vicina Gallura, che divide con la Costa Smeralda gli ipotetici confini. Una regione interna dell’isola, in parte montuosa con boschi di querce e sugherete intervallati da fertili pianure, ricca di bellezze paesaggistiche e di importanti suggestioni che invita a fruire, anche in questo caso, di plus propri del territorio, disseminato di strutture di lusso e agenzie di servizi destinati anche al mondo Mice. Diverse tra loro le opportunità per attività di team building e post congress: i paesi della zona suggeriscono visite fatte di arte, tradizioni locali (sono ovunque le feste patronali, culle di folklore e usi e costumi del luogo) ed enogastronomia propria della parte nord dell’isola. Mille quindi le possibilità rivolte alla meeting industry: una sosta a Berchidda, per esempio, significa dal lontano 1988 il jazz festival Time in Jazz, il cui fondatore e organizzatore è il celebre trombettista Paolo Fresu, che a Berchidda, il suo luogo natìo, ha mosso i primi passi nel mondo della musica suonando nella banda del paese. Anche food & wine offrono notevoli spunti d’interesse per attività di aggregazione e incentivazione: i diversi caseifici meritano soste per degustazioni guidate dei pregiati formaggi locali e, non da meno, i percorsi della Strada del Vino

di Gallura e Anglona (quest’ultima, regione affacciata sul Golfo dell’Asinara e confinante con la Gallura) conducono alla scoperta delle etichette locali (su tutte Vermentino di Gallura, Cannonau, Monica, Moscato, Vermentino di Sardegna e Sardegna Semidano) delle cantine produttrici, che spesso offrono anche ospitalità e la possibilità di esperienze legate alla vendemmia, se in stagione, e alla produzione del vino stesso; tutte attività da organizzare in concerto con un’agenzia di eventi e da compiere, magari, in bicicletta, e-bike o in sella a un cavallo. La Gallura, che si presta anche a bellissimi trekking non particolarmente impegnativi sui verdi massicci del monte Nieddu e del Limbara, è però anche industria ed economia, è terra di granito e di sughero, per interessanti visite guidate ai diversi laboratori che lavorano questa pietra dalle differenti cromìe – che costituisce in gran parte le terre galluresi –, e ai numerosi sugherifici presenti, nonché per creare avvincenti team building a tema.

VOLOTEA, DECOLLA LA NUOVA CONTINUITÀ

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CONTATTI: Via Garibaldi, 09100 Cagliari, Sardinia +39 0789 906049 www.dmcsardinia.com info@dmcsardinia.com cagliari@dmcsardinia.com

a parola chiave è continuità territoriale, il primo attore è Volotea. È sempre più protagonista la compagnia aerea low-cost che collega tra loro città di medie dimensioni e capitali europee, che vola sempre più spesso – e più in alto –, sopra i cieli della Sardegna. Un risultato che è conseguenza della recente aggiudicazione delle tratte in continuità territoriale che, dal 15 ottobre scorso, permette agli aerei dell’azienda spagnola di coprire le rotte in partenza da Alghero, Cagliari e, soprattutto, Olbia alla volta di Milano Linate e Roma Fiumicino. 1ƶSǺ IVXE WM MRGVIQIRXE UYMRHM VMWTIXXS al passato, anche con un ventaglio ben più ampio di orari disponibili: sono infatti 7.490 i voli in programma per

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il 2021, 3.500 in più rispetto all’anno precedente. Da gennaio a ottobre sono stati oltre novecentomila i posti messi in vendita dal vettore, pari a un incremento del 52% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Volotea collega gli scali isolani con HIWXMRE^MSRM HIPPI UYEPM MR esclusiva), con un particolare focus sulle località domestiche: 35, infatti, le rotte italiane operate in Sardegna.


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QUANDO LO SPORT INCONTRA IL GLAMOUR Le mille esperienze Mice della Costa Smeralda e della Gallura non possono ovviamente prescindere anche dagli eventi sportivi di risonanza internazionale che questo lembo di terra sarda offre: il mare, con i suoi venti, è il protagonista assoluto, con le diverse competizioni veliche che qui vengono organizzate. Assistere, per esempio, alle iconiche Maxi Yacht Rolex Cup e Rolex Swan Cup, regate tra le più importanti che si tengono nelle acque di

Porto Cervo sotto l’egida dello Yacht Club Costa Smeralda, non ha prezzo. In campo, o meglio in acqua, gli scafi più estremi, veloci e tecnologicamente avanzati e i più famosi velisti del mondo per uno spettacolo, dall’atmosfera mondana, di altissimo livello ed esclusività. Sono le stesse emozioni, per un parterre de roi davvero incredibile, che si possono provare con il Rally Internazionale Storico Costa Smeralda, rievocazione del Rally Costa Smeralda, manifestazione automobilistica alla quale partecipano i piloti e le auto che hanno fatto la storia dei rally per rivivere, in una passerella composta da veri e propri miti delle quattro ruote, le emozioni dei periodi nei quali correvano ed entusiasmavano il pubblico di tutto il mondo. Non ci si può limitare, però, alla partecipazione ai grandi eventi: il mare color smeraldo invita a tante e diverse attività – da organizzare in concerto con le società di servizi –, ideali per team building e post congress: dai corsi di vela a quelli di windsurf e kitesurf, dal diving fino allo snorkeling, solo per citarne alcuni. Senza però dimenticare, per esempio, l’esclusività offerta dal golf, in campi da 18 buche immersi nel verde che spesso ospitano importanti tornei nazionali e internazionali, e in location dotate di raffinate club-house.

Da oltre vent’anni siamo un punto di riferimento nel settore MICE in Sardegna, con la sede principale in Costa Smeralda e Cagliari.

CHI SIAMO Siamo un team multilingue ben collaudato di professionisti del settore che offre il servizio su misura, flessibile e orientato al risultato di eventi di qualità. Abbiamo affinato l’approccio strategico e il metodo nel supporto logistico, progettazione e realizzazione dei progetti, dal piccolo meeting aziendale al lancio di prodotti e eventi di grandi eventi. Solide relazioni con le strutture alberghiere, partnership ufficiale con i Club Privati del Isola, le migliori location per eventi e i fornitori più affidabili ci permettono di garantire il successo degli eventi. COSA OFFRIAMO INCENTIVI AZIENDALI, CONGRESSI, PROGRAMMI PRE /POST EVENTI, LANCIO DI PRODOTTI, YACHT INCENTIVE, PROGRAMMI DI TEAM BUILDING, REGATE VELICHE, RALLY, CACCIA AL TESORO, CENE DI GALA , PREMIAZIONI E ANNIVERSARI, LOCATION ESCLUSIVI e ecc. CONTATTI: Ufficio Costa Smeralda : Piazza Clipper 14, 07021 Porto Cervo (OT) - Italia Ufficcio Gagliari: Via Garibaldi 14, 09100 Cagliari - Italia Tel.: +39 0789 957011 | E-mail.: info@bluwonder.com | Web.: www.bluwonder.com


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Piemonte,

l’esperienza che non ti aspetti

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eppe Carlevaris racconta le strategie di VisitPiemonte, la società di Regione Piemonte e di Unioncamere Piemonte per la valorizzazione e promozione turistica, congressuale e agroalimentare del territorio, di cui è il nuovo presidente. Quali strategie di marketing e comunicazione avete adottato in questi mesi per non perdere il contatto con il vostro pubblico? «Abbiamo realizzato una campagna sul Piemonte insolito e originale, che tenesse conto delle nuove sensibilità dell’epoca Covid. Libertà, bellezza, gusto e spirito sono stati gli elementi su cui abbiamo costruito la comunicazione; con un accento sull’outdoor, ambito che nella Regione gode di contesti paesaggistici diversificati e di grande suggestione. Tra i nuovi prodotti, la campagna Holiday Working per il Nord Europa, ora in fase sperimentale, e il lancio del Grand Tour Unesco del Piemonte in bicicletta, per una fruizione sostenibile e “trasversale” di natura e cultura».

di SILVIA FRAU e foto © VISITPIEMONTEGETTYIMAGES

Quale comunicazione avete invece messo in atto nel momento della ripresa? «Dal punto di vista pubblicitario abbiamo scelto un doppio livello di racconto, con una cornice regionale unificante, all’interno della quale ognuna delle sette agenzie turistiche locali piemontesi potesse comunicare la propria specificità. Advertising multisoggetto e multilingue, declinazioni social, media relations, attività di stakeholder engagement, approccio multimediale integrato online e offline, scelta di mezzi con la miglior corrispondenza tra audience e visitatori-target. Azioni supportate da un lavoro di analisi dei mercati e sondaggi effettuati dall’Osservatorio Turistico Regionale». Quali i must della destinazione per il mercato Mice? Cosa è cambiato dal pre al post Covid? «Il Piemonte sa di avere le caratteristiche per essere attrattivo e competitivo, grazie ad aree come Torino, Langhe, Roero, Monferrato e i laghi dove il Mice è consolidato, a location di prestigio e fascino – hotel, re-

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sidenze di charme, castelli e ambientazioni post-industriali perfettamente attrezzate che uniscono storia e contemporaneità – e a innumerevoli attività di corollario: grandi musei, esperienze outdoor e un’offerta di wellness ed enogastronomia unica. La pandemia ci ha costretti a ripensare gli eventi anche in versione digitale o ibrida. Oggi lavoriamo per lo sviluppo di nuove aree, come il progetto Italy for Weddings di Convention Bureau Italia a cui VisitPiemonte ha aderito con entusiasmo e che ha già visto protagonisti diversi dei nostri territori». Dalla riapertura degli eventi sono già stati realizzati eventi Mice (aziende private, aziende pubbliche, fam trip) in Piemonte? «Abbiamo avuto il piacere di accogliere uno dei primissimi eventi in presenza d’Italia, la trentesima Convention di Mpi Italia Chapter: oltre cento meeting planner da tutta Italia hanno trascorso tre giorni tra Torino e le Langhe. Langhe e Roero hanno ospitato anche appuntamenti internazionali di enogastronomia, come la 91esima edizione della Fiera internazionale del Tartufo Bianco d’Alba. A novembre, poi, è tornata a Torino Artissima, la principale fiera d’arte contemporanea in Italia, e per la prima volta la città ha ospitato il prestigioso torneo di tennis Nitto Atp Finals. Nel 2022 il capoluogo ospiterà l’Eurovision Song Contest e il Piemonte sarà Regione Europea dello Sport». Avete a disposizione dati turistici di questi ultimi anni? Dati relativi al Mice? «L’andamento della scorsa estate in Piemonte appare positivo, con un recupero forte di turisti italiani e esteri, un significativo apporto del turismo interno regionale e un ottimo riscontro dalle recensioni online. Secondo l’Osservatorio regionale dei Congressi e degli Eventi, realizzato in collaborazione con Federcongressi&eventi e Aseri, il turismo congressuale ha generato nel 2019 il 15% delle presenze negli esercizi alberghieri del Piemonte, mentre non è stato possibile fare rilevazioni causa pandemia per il 2020».

Come vedete il futuro turistico della vostra destinazione? «È tornata la voglia di viaggiare e con essa una nuova consapevolezza legata alla scoperta di territori inediti e autentici. Con queste premesse per noi il futuro sarà pieno di progetti e di collaborazioni. Possiamo già citare l’accordo tra VisitPiemonte e Toscana Turismo, per la promozione di Residenze Reali Sabaude e Ville Medicee e la comunità di lavoro transfrontaliera “Regio Insubrica” di cooperazione tra Piemonte, Lombardia e Canton Ticino». indirizzi a fine rivista

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Reinventarsi? Ovviamente si può!

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Guardare al futuro quando le regole sono cambiate: così il Principato di Monaco persegue nuove opportunità per il mercato Mice attraverso azioni di NICOLETTA TOFFANO GSRGVIXI IH Iǽ GEGM QIWWI E WMWXIQE MR YRE WXVEXIKME MRXIKVEXE

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l turismo d’affari riprende nel Principato – racconta Christine Barrabino, direttore del Monaco Convention Bureau – un settore fondamentale, che nella nostra destinazione registrava, prima del 2020, il 27% di occupazione camere negli hotel. La spinta è data dalla necessità delle persone di ritrovarsi vis a vis, perché l’ibrido, sebbene con il plus di potere raggiungere nuove comunità, ha comunque mostrato a tutti i suoi limiti». Ed effettivamente l’autunno monegasco è stato scandito da grandi appuntamenti: il “19th Aesthetic and Anti-Aging Medicine World Congress”, in formula ibrida, con 6.300 ospiti in presenza e duemila collegati in remoto; il “Luxe Pack”, dedicato al packaging, settore strategico nella ricerca della sostenibilità ambientale con 7.820 partecipanti; “le Assises de la Securitè”, che ha riunito più di 2.600 partecipanti, tra cui 157 partner rappresentativi di tutte le tendenze tecnologiche relative la sicurezza informatica; e poi la 32esima edizione di “Sportel Awards”, un grande contenitore di eventi dedicati allo sport, ai suoi

campioni e ai valori che trasmettono. «Complici della bella ripartenza, che ha coinvolto in primis i mercati di prossimità, sono stati sicuramente l’allentamento delle misure sanitarie e l’introduzione del green pass, ma anche i valori della destinazione Monaco, noti e apprezzati a livello internazionale: sicurezza sia fisica sia sanitaria, il know-how in materia di organizzazione congressuale, la certezza di poter disporre di servizi sempre su misura e non ultimo l’impegno ecoresponsabile» conclude Christine Barrabino. Valori importantissimi in questo momento storico in cui tutto il comparto Mice è sottoposto a un totale reset, e che il Monaco Convention Bureau, insieme ai suoi partner, si impegna a reinventare in risposta alla necessità di cambiamento. È questo concetto di rinnovo il protagonista del video e dei sei slogan visivi coniati per la campagna di comunicazione #Reevent. lanciata a inizio anno per promuovere la destinazione monegasca sul mercato europeo e statunitense. L’obiettivo è quello di offrire ai propri ospiti del turismo di

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DESTINAZIONI

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LOCATION BELLE E SOTENIBILI È proprio il settore alberghiero, nel Principato di Monaco, uno tra i più attivi nella protezione dell’ambiente. Sin dal 2007 tutti i partner dell’Associazione delle Industrie Alberghiere hanno sottoscritto la carta ambientale in cui si impegnano ad attivare soluzioni concrete per ridurre l’impatto ecologico. L’attenzione alla sostenibilità è inoltre presente nelle grandi sedi congressuali monegasche a partire dal Grimaldi Forum Monaco, uno dei primi centri congressi europei eco-certificati e che proprio quest’anno si è aggiudicato il “Silver Award nella categoria Estero” in occasione degli M&IT Award, il prestigioso evento britannico dedicato al settore Mice. Parlando di venue per eventi, importantissime poi nel Principato quelle alberghiere, dotate di veri centri congressuali e di notevoli spazi esterni (fondamentali nel new normal degli eventi) affacciati sul mare come il Méridien Beach Plaza, il Fairmont, il Monte-Carlo Bay Hotel, il Columbus, il Novotel MonteCarlo. Open space è anche il must per una delle ultime novità di Monaco: è stata infatti inaugurata il giugno scorso la centralissima Place du Casino. Si tratta di un luogo urbano interamente ripensato per il piacere dei visitatori, ma anche per poter accogliere manifestazione di diverso tipo che necessita-

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affari un prodotto ancora più efficiente e al passo con la domanda più esigente in tema di soluzioni di sicurezza, supporto di nuove tecnologie e garanzia di professionalità ed esperienza. Last but not least il discorso di sostenibilità, un impegno preso dal Principato da diversi anni con iniziative che spaziano dalla biodiversità alla gestione delle risorse e alla diminuzione dei gas a effetto serra: l’impegno è quello di ridurre della metà le emissioni di carbonio entro il 2030 e di raggiungere la neutralità entro il 2050. In particolare, dedicato al turismo, a fine novembre è stato lanciato il Libro Bianco sul Turismo Responsabile (disponibile anche on line): una base di lavoro per definire un quadro strategico di turismo sostenibile.

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no di uno spazio altamente flessibile. Infatti una caratteristica del progetto, firmato dal paesaggista Michel Desvigne, sono le belle palme che delimitano l’area centrale, messe a dimora su un sistema di lastre sollevabili allo scopo di poter essere riposizionate in base alle esigenze dei vari eventi che si svolgeranno in questa sorprendente venue: dalle convention, ai concerti, alle manifestazioni automotive. Infine, per orientare gli organizzatori nella pianificazione di congressi, eventi e viaggi incentive nel Principato di Monaco, l’Ufficio del turismo e dei congressi ha lanciato a fine ottobre Monaco Travel Trade. Ossia una nuova piattaforma web (https://traveltrade.visitmonaco.com) ricca di contenuti dedicata al Mice, ma anche al turismo leisure e alla stampa di settore che attraverso cinque sezioni tematiche (cosa succede a Monaco, discover Monaco, toolbox per i professionisti del turismo, campagne di marketing e webinar) accompagna il lettore alla scoperta delle mille e inedite sfaccettature della destinazione.

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Partner

CONGRESSI

La resilienza che genera opportunità

queste basi – racconta Giulia Loche, Ceo e fondatrice, nonché cacciatrice di sogni e di bellezza, come si definisce, di Sardiniameeting – abbiamo costruito la nostra professionalità, diventando un Pco che opera solo in Sardegna, unendo etica e valori a competenze tecniche, innovazione tecnologica, certificazioni internazionali, raggiungendo una posizione di leader nel settore».

È un dream team, quello di Sardiniameeting, per l’organizzazione di eventi di altissimo valore. Un’agenzia in costante crescita, nel nome di mission strategica, innovazione tecnologica, attenzione al cliente, sostenibilità ambientale ed estrema qualità di ANDREA MATTEUCCI

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co, Dmc e provider Ecm: è questo il tris d’assi di Sardiniameeting. Un partner ideale per l’organizzazione di qualsiasi evento aggregativo, in grado di assicurare professionalità e standard elevati per tutti i servizi offerti, che si distinguono per l’innovazione orientata al raggiungimento dei massimi livelli. Tra i primi professionisti ad aver posto l’Agenda 2030 e i 17 obiettivi di sostenibilità delle Nazioni Unite come base della mission aziendale. Per una vision ben chiara, che ha radici nei valori fondanti della terra sarda, caratterizzati dall’importanza dell’accoglienza, dalla sacralità dell’ospite e dall’efficienza del lavoro di squadra. «Su

DAL LIVE ALLA FAD L’organizzazione di un evento è frutto di un processo basato sul progetto, l’accurata scelta dei fornitori, l’applicazione delle procedure di qualità e l’attenzione alla soddisfazione del cliente. Nell’ottica di una visione che vede l’azienda all’interno di un percorso di crescita e sviluppo, sono state cercate nuove opportunità per fronteggiare una crisi, causata dal virus Covid 19, senza precedenti. Si è infatti reso necessario trasformare gli eventi residenziali in webinar; l’azienda è quindi diventata erogatrice di formazione a distanza, investendo in nuovi strumenti digitali e trasformando tutti gli eventi in virtual meeting. Singolare anche la creazione della segreteria virtuale, che riproduce l’unicità dell’accoglienza di Sardiniameeting. «Questa capacità di innovazione e adattamento – prosegue Giulia Loche – ci ha consentito di rilanciare l’attività in un nuovo segmento di mercato in ascesa. Ne è la prova che siamo stati oggetto di una tesi di laurea quale realtà congressuale che, in un contesto di crisi, si è rivelata resiliente attraverso un adeguamento strategico, la trasformazione del problema in opportunità e la creazione di valore aggiunto e condiviso». indirizzi a fine rivista

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HOTEL

Eventi tra charme e cultura di ANDREA MATTEUCCI

Gli elevati standard dei servizi congressuali si uniscono al fascino, la storia e l’incanto di Matera e dei suoi famosi Sassi. Qui l’UNAHOTELS MH Matera si presenta come location ideale per congressi, meeting ed eventi di ogni tipo e di forte suggestione

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a location è quella di Matera, la città dei celebri Sassi, Patrimonio dell’Umanità Unesco e Capitale della Cultura 2019, suggestiva per impatto e fascino; alle porte del centro abitato si trova l’UNAHOTELS MH Matera, esclusivo resort situato all’interno di un parco di cinque ettari. Quattro stelle per una struttura moderna e all’avanguardia, perfetta per eventi incentive e business sofisticati. Le 132 camere, recentemente rinnovate grazie alla ristrutturazione di due interi piani, alla realizzazione di quattro nuove suite e di un loft di cento metri quadrati con ingresso dedicato a garanzia di privacy, sono spaziose, luminose e arredate con cura: garantiscono un’esperienza e un soggiorno adeguati a ogni esigenza. NUOVI SPAZI PER IL MICE Il nuovo conference center dell’UNAHOTELS MH Matera, invece, aggiunge alle cinque sale meeting del suo centro congressi un nuovo ed elegante contenitore per eventi estremamente modulabile, con ulteriori dieci spazi per riunioni di lavoro. Inaugurato nel 2019 con diversi eventi di carattere nazionale, è ora pronto per ricominciare ad accogliere convegni, workshop, iniziative per la forma-

zione e molte altre tipologie di evento. Tutti gli ambienti sono, oltre che multifunzionali, a luce naturale, con accesso diretto per carico e scarico di attrezzature e grandi allestimenti, disposti su due piani e possono ospitare fino a ottocento persone a platea. Le dotazioni inhouse sono complete, a partire dalle attrezzature per videoconferenze e ai numerosi ledwall di grandi dimensioni dislocati in tutte le aree. Grandissimi spazi espositivi interni e all’aperto completano l’offerta Mice e rappresentano una soluzione ideale per conferenze stampa, mostre ed esposizioni, lanci di prodotto e road show. Sono ambienti dotati di reception e guardaroba dedicato, bar su ogni piano con relativa cucina e ampi spazi nel foyer antistante le sale che permettono show room e l’esposizione di prodotti. La cucina è di qualità, con prodotti internazionali e locali a chilometro zero, serviti nelle eleganti terrazze e nei giardini che circondano la struttura. La dotazione si completa con il nuovissimo giardino d’inverno, per eventi e banchetti da tenersi anche nella fredda stagione e con diverse possibilità per organizzare attività post congress.

UNAHOTELS MH Matera #### Matera Numero totale camere: 132 | Ristoranti: 10 | Posti: 400 | Sale meeting: 12 | Capienza sala maggiore: 800 posti su due livelli | Capienza sala minore: 30 posti | Saletta segreteria: | mq di aree espositive: 1.000 | Possibilità organizzazione post congress

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HOTEL

Eventi Mice in stile ‘700

di ANDREA MATTEUCCI

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illa Fenaroli Palace Hotel, gestita direttamente da PNGroup, si trova a Rezzato, a due passi da Brescia, facilmente raggiungibile grazie alla vicinanza delle principali arterie di comunicazione. Una città, Brescia, universalmente nota come “la leonessa d’Italia”, come la definì il poeta Giosuè Carducci, ricca di storia e cultura, che nasconde angoli, palazzi e monumenti di straordinaria bellezza e fascino. L’architettura della dimora risale al Settecento e i suoi spazi conservano ancora intatto il fascino di un passato lucente. Il suo splendore si è conservato negli anni rendendola una delle location più prestigiose ed eleganti del nord del nostro Paese; uno

charme, un’importanza architettonica e una storia che l’hanno resa monumento nazionale. La facciata superba, la corte curata e accogliente, le sale sontuose, con arredamenti in stile ‘700 lombardo, parquet in rovere, bagni in marmo rosa del Portogallo, lampadari e applique in vetro di Murano e le 86 eleganti camere – suddivise tra classic, superior, deluxe, junior suite e una suite – mescolano garbo e raffinatezza a un ventaglio particolarmente completo di comfort e amenity per qualsiasi tipo di soggiorno, rendendo Villa Fenaroli Palace Hotel un luogo unico, la cui bellezza è esaltata dalle morbide e verdi colline che la incorniciano.

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HOTEL

MEETING DI CHARME Innovazione in attrezzature tecniche, servizi di prim’ordine e ristorazione di qualità sono i principi con cui la location si propone alla clientela Mice. Diciotto le sue sale meeting, alcune tra loro comunicanti, che si distinguono per la piacevolezza dell’illuminazione naturale, i dipinti originali e la bellezza degli arredi in stile settecentesco. Sono tutte dotate di attrezzature tecnologiche di ultima generazione e consentono, grazie alle differenti dimensioni, una flessibilità d’uso e di combinazione che le rende adatte ad accogliere qualsiasi evento. La sala Scalabrini, ricavata dalla chiesa del seminario dei Padri Scalabriniani, la più grande del centro congressi, è di perfezione classica e autentica: un’aula magna dalle eleganti colonne in marmo, infissi di pregio e applique di Murano, e ha una capacità massima di 320 posti. Arredata con eleganti poltroncine fisse di un rosso rubino, con ribaltina estraibile, nello stile del teatro Alla Scala di Milano, è unica e ideale per congressi di alto profilo e seminari esclusivi. Nella sua versatilità è possibile dividere lo spazio in occasione di eventi di portata inferiore personalizzando gli allestimenti con effetti scenografici studiati ad hoc. La sala Bonomelli, invece, è ricavata dal teatrino del seminario ed è il secondo ambiente per importanza del centro congressi, con una capacità massima di 120 posti; è finemente arredata con lampadari di Murano che riflettono sui sontuosi pavimenti in marmo di Botticino. Spazio ideale per diverse tipologie di allestimenti come platea, ferro di cavallo o banchi scuola, ha un affaccio di-

retto sui giardini della villa. La sala Avogadro è la principale del piano nobile, con affreschi pregiati originali del ‘700 e un elegante lampadario settecentesco in cristalli di Boemia. Ampia e luminosa, può accogliere fino a cento persone a platea e 36 a ferro di cavallo in un contesto di grande rilevanza artistica per meeting di alto livello. Il piano nobile è situato al primo livello del lato est di Villa Fenaroli Palace Hotel e include, oltre alla sua sala principale, la già citata Avogadro di 102 metri quadrati, sei sottosale di circa 40/45 metri quadrati ciascuna, una sala da 55 metri quadrati e un’ampia e panoramica terrazza lungo tutto il piano. UN BOUQUET COMPLETO Il piano nobile è inoltre la location perfetta per i servizi ristorativi, congressuali ed espositivi. Tutte le sale, come per esempio anche quelle denominate Hostaria, Garibaldi, Bacco e Camino, si presentano come spazi ideali per ospitare eventi ricercati e distinti. I dettagli e le atmosfere trasportano gli ospiti in un sogno, un’esperienza sensoriale fatta di storia, arte e cultura. L’illuminazione naturale degli spazi, gli arredi e le decorazioni settecentesche, la loro flessibilità d’uso e di disposizione sono solo alcuni dei preziosi particolari offerti. A completamento di un’esperienza Mice così importante, che comprende anche diverse salette per eventi più raccolti e diversi spazi espositivi, la cucina gioca un ruolo da protagonista e, con il suo ricercato equilibrio di gusti e sapori, rende perfetta e indimenticabile ogni occasione. indirizzi a fine rivista

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CHAIN & CLUB

Qualità top per il Mice Fortemente radicato in Puglia e Sicilia, CDSHotels si presenta con un ventaglio di location, tra hotel, villaggi e masserie, di forte identità e suggestione, mete perfette per una clientela leisure e Mice alla ricerca di servizi di alto valore di ANDREA MATTEUCCI

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oco più di trent’anni di attività per 12 hotel e villaggi: sono i numeri che, in estrema sintesi, descrivono CDSHotels, che rappresenta l’eccellenza nei segmenti dell’ospitalità leisure e Mice. Un gruppo fortemente consolidato, con l’obiettivo di rendere sempre più importante il Salento, la Puglia e la Sicilia, attraverso un modello imprenditoriale di mission strategica, per un percorso di crescita aziendale e di formazione e valorizzazione delle risorse umane. Il focus è sulla clientela, per una struttura organizzativa suddivida in due diverse, ma complementari, aree: Il centro servizi – a Lecce – raggruppa tutte le funzioni aziendali a supporto delle 12 location, e i singoli alberghi e villaggi, situati nelle due regioni. LOCATION DI CARATTERE Undici, a oggi, i resort a quattro e cinque stelle tra hotel di lusso, villaggi turistici e masserie, tutti accomunati da un Dna comune forte-

mente identificativo, espressione di plus, standard qualitativi e caratteristiche di CDSHotels cui si aggiungerà, nel 2022, Marelive, design hotel situato sulla costa adriatica del Salento, realizzato in un’ottica di rispetto del territorio, sostenibilità ambientale e risparmio energetico. Inoltre l’anno in corso ha visto la riapertura, dopo un importante intervento di ristrutturazione, di Porto Giardino, elegante struttura ubicata a Monopoli, che si presenta perfetta anche per eventi business grazie alle sue 11 sale dotate di un bouquet completo di attrezzature audio e video, e che possono accogliere fino a 1.200 persone. L’offerta di location di CDSHotels per la clientela leisure si completa con Costa del Salento Village, nei pressi di Ugento, Alba Azzurra, sulla costa salentina nei pressi di Torre dell’Orso, Marenea Suite Hotel, a pochi passi dall’antichissima cittadina pugliese di Castro e Corte di Nettuno, a Otranto. La meeting industry può invece contare, per congressi e convegni, su Riva Marina Resort, posto al confine tra il Salento e la Valle d’Itria; Pietrablu Resort & Spa, nel pressi di Polignano a Mare; Grand Hotel Riviera, a pochi passi da Gallipoli; Hotel Basiliani, a Otranto; Relais Masseria Le Cesine, con camere in un’antica masseria del ‘700 e, in Sicilia, CDSHotels Terrasini, affacciato sul golfo di Castellammare. indirizzi a fine rivista

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LOCATION PER EVENTI

Centro Congressi Assolombarda - Milano

Il Centro Congressi di Assolombarda, recentemente ristrutturato, presenta la “nuova” sala Erba, uno spazio multimediale e dinamico e il nuovo Auditorium dedicato a Giorgio Squinzi, rinnovato per gli eventi in presenza

Sale meeting: 5 | Capienza sala maggiore: 385 posti | Capienza sala minore: 20 posti | Tavolo segreteria | mq di aree espositive: 150 | Sala banchetti interna | Pranzo in piedi: 250 posti | Possibilità organizzazione post congress

Live o on-demand? di SILVIA FRAU

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ll’interno di un prestigioso palazzo progettato da Giò Ponti, nella centralissima zona Missori, a Milano, il Centro Congressi di Assolombarda si presenta come una soluzione ottimale per l’organizzazione di eventi. Non solo perché gli spazi di uno degli edifici simbolo dell’imprenditorialità meneghina erano stati pensati in modo funzionale e moderno, e ora sono stati completamente ristrutturati, ma per la strumentazione tecnologica up to date, che li rende particolarmente interessanti in considerazione delle mutate necessità del settore. Nell’ultimo anno e mezzo, come sappiamo, il mondo della comunicazione ha dovuto accelerare il passo, trovare soluzioni che potessero compensare le difficoltà di spostamento e di incontro.

NUOVI SPAZI PER NUOVE ESIGENZE E in accordo con queste nuove esigenze si sono trasformati gli ambiti del centro congressi, in particolare la sala Erba, che è diventata uno spazio multimediale dinamico. La “nuova” sala rimane dotata di tutto il necessario per organizzare eventi in presenza, ma è allo stesso

tempo anche uno studio di registrazione, con due telecamere brandeggiabili, un videoproiettore di alta qualità, monitor spia per i relatori e il mixer video professionale. Il tutto completato da un green screen per la realizzazione di ambientazioni virtuali, che la trasforma in uno spazio televisivo a tutti gli effetti, dove registrare eventi in formato digitale. Il grande Auditorium Giorgio Squinzi, strutturato con le sedute disposte a platea per 385 persone ha anche un grande tavolo per nove relatori, a cui si affiancano un podio, una cabina di regia, una cabina di traduzione simultanea. L’Auditorium è interconnesso con le altre sale presenti nel centro che sono, oltre alla già citata Erba, la Meregalli, la Falck e la Bracco. Si può quindi comodamente scegliere di organizzare nello stesso tempo eventi dal vivo e a distanza, una opportunità da non sottovalutare per imprese e professionisti. D’altronde webinair, conference call e convegni fruibili da lontano sono ormai entrati nella nostra quotidianità, spesso facendo risparmiare alle aziende in tempo, spostamenti e ospitalità. indirizzi a fine rivista

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LOCATION PER EVENTI

All’interno di un riposante parco secolare sul Lago Maggiore, Villa Repui è la location ideale per riunioni, incontri privati, meeting e team building. di SILVIA FRAU E ospita anche matrimoni indimenticabili

Incontrarsi sul lago U

Villa Repui - Besozzo (Va) Sale meeting: 2 | Capienza sala maggiore: 200 posti | Capienza sala minore: 100 posti | Saletta segreteria | mq di aree espositive: 380 + 80mila mq nei giardini | Sala banchetti interna | Pranzo in piedi: 150 posti |Pranzo seduti: 200 posti | Possibilità organizzazione post congress

n tempo signorile residenza estiva privata, protetta da un grande parco secolare che affaccia sulla sponda lombarda del Lago Maggiore, con la vista che lo comprende e spazia fino all’arco Alpino, Villa Repui è oggi una elegante location per eventi. Il panorama sul giardino, la piscina e il blu scuro del lago sembrano entrare negli interni, in particolare nella sala principale dalle ampie vetrate, a cui si aggiungono le altre sale, alcune con carattere intimo e accogliente, come la Sala del Biliardo e del Camino, affiancate da una più moderna nuova struttura nel parco, tutte adatte all’organizzazione di meeting, incentive ed eventi privati. INDOOR E OUTDOOR E se gli interni sono perfetti per corsi di formazione, riunioni e convegni, grazie anche alla tranquillità del luogo, gli esterni diventano parte attiva in tutte le stagioni – con alberi, arbusti e piante che lo colorano di mille tonalità –, e con la possibilità di organizzare diverse attività: di fronte alla villa vi è un bel prato all’inglese con la piscina, poco distante un campo da calcetto e il tennis (con annes-

si gli spogliatoi), mentre il bosco alle spalle ripara da ogni rumore e dà un reale senso di privacy, ma può anche essere utilizzato per attività di orienteering. Chi preferisce momenti di relax può facilmente pensare a lezioni di yoga e meditazione. Sempre con la prerogativa di godere di ampi spazi che permettono di rispettare le attuali normative per il contenimento dell’emergenza sanitaria. Il parco è sicuramente una scenografia unica per qualsiasi evento, in particolare per i matrimoni, non solo per la bellezza del posto, ma per l’utilizzo che ne viene fatto, grazie a un know-how del personale sviluppato negli anni, a cui si aggiunge la possibilità di celebrare le unioni civili. Contigua alla sala principale, poi, la grande cucina attrezzata per preparare aperitivi e suntuosi banchetti ma anche per cene più intime, come quelle per festeggiare ricorrenze speciali in compagnia di colleghi o amici. Villa Repui si trova a Besozzo, in provincia di Varese, con un facile accesso sia da Milano sia dall’aeroporto di Malpensa, ha inoltre un grande parcheggio per ospitare circa ottanta macchine. indirizzi a fine rivista

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NOTIZIARI E ASSOCIAZIONI

Federcongressi eventi: il cambiamento per innovare

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Dal 24 novembre è entrato in vigore il nuovo statuto dell’associazione. 8VE M GEQFMEQIRXM PE GVIE^MSRI HIPPE ǻ KYVE HIP TVIWMHIRXI IPIXXS dei comitati di categoria e del consiglio generale

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edercongressi&eventi cambia lo statuto. O, meglio, lo modifica per supportare così la crescita e lo sviluppo dell’associazione. In quest’ottica i cambiamenti apportati nel corso dell’assemblea straordinaria dei soci tenutasi a novembre diventano elementi per garantire non solo la massima rappresentatività del settore ma anche lo sviluppo di progetti focalizzati a sostenere le differenti categorie di appartenenza dei soci (destinazioni e sedi; organizzazione congressi ed eventi – provider Ecm e servizi e consulenze). «Il periodo che abbiamo affrontato e stiamo affrontando ha reso ancora più urgente apportare modifiche allo statuto. Mi riferisco non solo alle azioni che abbiamo intrapreso e stiamo intraprendendo per supportare i soci nell’affrontare la crisi ma anche ai tanti progetti che Federcongressi&eventi sta sviluppando per garantire la crescita e l’innovazione della meeting industry», commenta la presidente Alessandra Albarelli. «Con i cambiamenti ap-

portati allo statuto Federcongressi&eventi rafforza il suo essere l’unica voce delle istanze dell’intero comparto e, nello stesso tempo, l’unica capace di incrementare la competitività delle differenti tipologie di imprese della filiera». Il nuovo statuto è consultabile sul sito di Federcongressi&eventi ma ecco qui di seguito le novità più significative e rilevanti. LA NUOVA FIGURA DEL PRESIDENTE ELETTO Garantire sempre la continuità delle attività associative. È con questo obiettivo primario che nello statuto è stato inserito il presidente eletto, figura che affianca il presidente in carica per parte del suo mandato, così da entrare nel modus operandi dell’associazione ancor prima di assumerne la guida, al termine cioè del mandato del presidente in carica. È nominato dall’assemblea degli associati al secondo anno di mandato del presidente.

AD ALESSANDRA ALBARELLI IL PREMIO BEST EVENT AMBASSADOR Durante il Bea Italia, organizzato HE &HG ,VSYT I WZSPXSWM E 2MPERS MP HMGIQFVI PE TVIWMHIRXI Alessandra Albarelli è stata insignita del Best *ZIRX &QFEWWEHSV MP TVIQMS GLI ZMIRI EWWIKREXS EPPI TIVWSREPMXª GLI QIKPMS LERRS WETYXS TVSQYSZIVI

il valore culturale ed economico HIKPM IZIRXM TVIWWS PƶSTMRMSRI TYFFPMGE I PI MWXMXY^MSRM &PPE presidente di Federcongressi&eventi e portavoce dei rapporti istituzionali di Italialive è stato riconosciuto MP KVERHI I MRGIWWERXI MQTIKRS GLI

HYVERXI PE TERHIQME LE TIVQIWWS EP WIXXSVI HM IWWIVI MHIRXMǻ GEXS GSQI YRE ZIVE I TVSTVME MRHYWXV] SXXIRIRHS HEP QSRHS TSPMXMGS un riconoscimento, formale e sostanziale, del valore economico e sociale dei congressi e degli eventi.

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NOTIZIARI E ASSOCIAZIONI

IL COMITATO ESECUTIVO SI TRASFORMA IN CONSIGLIO DIRETTIVO Quello che sino a ora era indicato come “comitato esecutivo” diventa consiglio direttivo. Un cambiamento “semantico” che va a indicare quella che, di fatto, è stata in questi anni la mission del comitato esecutivo: fornire cioè le direttive per avviare tutte le attività dell’associazione. Oltre che dal presidente e dal presidente eletto, è composto da un consigliere rappresentante per ognuna delle categorie funzionali; un consigliere rappresentante per i provider Ecm eletto dalla categoria funzionale appartenente e quattro consiglieri indipendenti, eletti cioè dall’assemblea senza distinzioni relative alla categoria di appartenenza. Rimane invariata la modalità di elezione del vice presidente, nominato quindi dal consiglio direttivo tra i consiglieri. NASCONO I COMITATI DI CATEGORIA Supportare la crescita e lo sviluppo delle aziende socie con progetti tailor made per le singole categorie di appartenenza. È questo il fine con il quale lo statuto prevede oggi i comitati di categoria. Questi sono costituiti dai consiglieri rappresentanti di ciascuna

categoria funzionale e dal rappresentante dei provider Ecm. Come? Nominando sino a quattro componenti tra gli associati. Ogni comitato di categoria, coordinato dal consigliere, in collaborazione con la segreteria generale e nei limiti delle direttive deliberate dal consiglio direttivo e previste nel regolamento, pianificherà, organizzerà e gestirà in autonomia le attività associative, i contatti e le relazioni inerenti la propria categoria. IL NUOVO ORGANO CONSULTIVO: IL CONSIGLIO GENERALE Con l’aggiornamento dello statuto l’associazione si arricchisce dell’organo consultivo del consiglio direttivo: il consiglio generale. Mai come in questi mesi lo stato di crisi della meeting industry ha fatto emergere la necessità di un confronto allargato per valutare in tempi rapidi strategie e azioni da intraprendere. Ecco quindi la necessità di un organo da convocare su richiesta del consiglio direttivo ogni qualvolta se ne presenti la necessità per acquisire le opinioni degli associati presenti nelle diverse strutture organizzative dell’associazione. È presieduto dal presidente e composto dal consiglio direttivo, dai past president, dal responsabile del Learning Center e dai coordinatori dei gruppi di lavoro permanenti.

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NETWORKING

HOT TOPICS Destinazione del mese Q PUGLIAPROMOZIONE HEADQUARTERS Fiera del Levante, Hall 172 Lungomare Starita – 70132 Bari Tel. 080 5821411 – Fax 080 5821429 promozione@viaggiareinpuglia.it www.weareinpuglia.it - viaggiareinpuglia.it Dossier team building

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Q GRUPPO UVET Bastioni di Porta Volta, 10 20121 Milano – www.uvet.com

Q NARNI MEETING EXPERIENCE Piazza Trento, 6 – 05035 Narni tel. 07441924174 - info@narnifortress.com Q TIPICA TOUR Piazza Plebiscito, 15 - 70017 Putignano (Ba) Tel. 080 2371085 – 338 6833253 info@tipicatour.com www.tipicatour.com Q DELPHINA HOTELS & RESORTS Loc. Cala di Lepre – 07020 Palau (Ot) Tel. 0789 790379 meeting@delphina.it - www.delphina.it Q HORSE COUNTRY RESORT CONGRESS & SPA Strada A Mare 24 - 09092 Arborea (Or) Tel. 078 380500 – 338 8496371 – 349 7781723 info@horsecountry.it www.horsecountry.it Q PERDÈPERA RESORT Località Perd’e Pera – Marina di Cardedu 08040, Cardedu (Og) Tel. 0782 24081 – 249003 – 249008 commerciale@perdeperaresort.it www.perdeperaresort.it

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Q UFFICIO DEL TURISMO E DEI CONGRESSI DEL PRINCIPATO DI MONACO Via Mosé Bianchi, 2 – 20149 Milano Tel. 02 86458480 Gloria Svezia: gsvezia@studiogiesse.com www.monaconventionbureau.com Congressi Q SARDINIAMEETING viale La Playa, 7 – 09123 Cagliari Tel. 070 664334 – mob. 329 4870166 info@sardiniameeting.it www.sardiniameeting.it Hotel Q UNAHOTELS MH MATERA via Germania, snc, Borgo Venusio 75100 Matera Tel. 0835 215111 – Fax 0835 259025 mice@mhmaterahotel.com www.mhmaterahotel.com www.gruppouna.it/unahotels/unahotelsmh-matera Q VILLA FENAROLI PALACE HOTEL via Giuseppe Mazzini, 14 25086 Rezzato (Bs) Tel. 030 2793223 info@villafenaroli.it – www.villafenaroli.it Chains e club Q CDSHOTELS via Bastianutti, 25 73100 Lecce Tel. 0832 351321 – Fax 0832 228794 eventi@cdshotels.it https://cdshotels.it/mice/ Location per eventi Q CENTRO CONGRESSI ASSOLOMBARDA Via Pantano, 9 20122 Milano Tel. 02 58370220 centrocongressi@assolombarda.it www.assolombardaservizi.it/centrocongressi Q VILLA REPUI Via del Pozzo, 21 21023 Besozzo (Va) Tel. 0331 245961 info@villarepui.it www.villarepui.it

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Perché un evento in...

Roma e dintorni 1ȇ ȄȤȧȄȤȄȋȇ ȇȲ ȇȋȇȀȤȇ ȷȤȄȣȇ ȲȇȜȜƶȎȀȐȇ ȋȀȷ ȷȤȋȄșȨ ȇ ȧȎȋȎȀȄȃȋȄșȨ

all’interno SPECIALE EUR

7SQE ² 7SQE 4KRM EPXVE HIǻ RM^MSRI ² VMHYXXMZE Ma la Città Eterna non è immobile a contemplare la TVSTVME FIPPI^^E ² MR GSRXMRYE IZSPY^MSRI 3I ² YRE TVSZE PƶIǺ IVZIWGIR^E HIPPƶ*97 GSRXVEPXEVI QSHIVRS HIPPƶ9VFI I WIQTVI TMÄ ƸGMXXEHIPPE HIKPM IZIRXMƹ I_ROMA e DINTORNI_I_COP_Dossier Reg.indd 1

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Auditorium Parco della Musica L’Auditorium Parco della Musica, progettato da Renzo Piano e completato il 21 dicembre 2002, rappresenta il più importante intervento urbanistico e culturale realizzato a Roma, dagli anni ’60. Il grande complesso polivalente, gestito dalla Fondazione Musica per Roma, vanta una sofisticata architettura musicale: oltre a essere la dimora di tutte le musiche e di tutte le arti, è anche un luogo d’eccellenza per l’organizzazione di una grande varietà di eventi, quali conferenze e congressi, anche in streaming. Coniugando qualità e cultura, spettacolo e divertimento, insieme a un’elevata professionalità, è capace di soddisfare ogni specifica esigenza dei pubblici più diversi. Strutturalmente, l’Auditorium Parco della Musica vanta tre ambienti principali, che sono delle autentiche “casse armoniche”, tre enormi liuti sospesi su un parco pensile di oltre 38.000 metri quadrati. Il trittico si compone della Sala Petrassi (673 posti), della Sala Sinopoli (1.133 posti) e della Sala Santa Cecilia (2.744 posti). Focus del progetto è la grande Cavea, intitolata al Maestro Luciano Berio, che arriva a ospitare fino a 5.000 persone sedute. Posta come uno scrigno al centro delle tre sale, è un’autentica piazza, un punto nevralgico che vanta una duplice funzionalità, di teatro all’aperto e vero e proprio luogo di incontro. Un ulteriore plus del complesso è la posizione strategica, a pochi minuti dal centro storico, tra le rive del fiume Tevere, la collina del quartiere Parioli e il Villaggio Olimpico. L’Auditorium Parco della Musica, sede della prestigiosa Accademia Nazionale di Santa Cecilia, è un centro culturale vivo e pulsante, nonché un luogo d’elezione per eventi Mice. Una location unica da vivere immersi nei migliori eventi business e non solo della Città Eterna.

Viale Pietro de Coubertin 00196, Roma Tel 06 802411 commerciale@musicaperroma.it www.auditorium.com


L’ombelico del mondo

È

il nostro momento lo dicono tutti e lo testimoniano anche i dati. Il nostro Paese torna al centro d’Europa, dopo molti anni. Lo fa attraverso un’economia che cresce e si consolida più velocemente rispetto agli altri Paesi europei, lo fa grazie a una gestione della pandemia che ha fatto scuola nel Vecchio Continente, lo fa attraverso un fermento nel mondo dell’edilizia e delle costruzioRM GLI WM VMǼ IXXI WYP QIVGEXS VIWMHIR^MEPI QE ERGLI sul settore dell’ospitalità. Perché è proprio da qui che dobbiamo ripartire, dalla riconquista del ruolo di centralità nel mondo HIP XYVMWQS HEPPE VMTVIWE HM YRƶSǺ IVXE HMZIVWMǻ GEXE TIV XEVKIX I XMTSPSKME HM XYVMWXM 9RƶSǺ IVXE GLI HIZI necessariamente cambiare, dopo un periodo di fermo assoluto, per far fronte alle nuove dinamiche che regolano il mondo del turismo sia leisure sia business. Un segmento colpito fortemente dalla pandemia ma che oggi rialza la testa e riparte con slancio grazie al ripensamento dei servizi, a nuove opportunità, al crescere di destinazioni e tipologie interessanti e alla riapertura delle strutture che in questo periodo si sono rinnovate in maniera sostanziale per farsi trovare pronte e in piena forma alla ripartenza. Una serie di trasformazioni che tengono conto di

Roma si riconferma con rinnovato slancio destinazione di punta per la meeting e incentive MRHYWXV] EPPE UYEPI SǺ VI MP JEWGMRS IXIVRS HM WIQTVI arricchito da un ventaglio di novità irresistibili un approccio diverso alla vacanza o al momento lavorativo, un’evoluzione che tiene conto delle distanze, delle nuove tecnologie, delle possibilità che nascono, come sempre, dopo ogni momento di crisi. Un mondo in trasformazione quindi ma con un punto fermo, un pilastro, una solida colonna del sistema: Roma. Nel bene e nel male la capitale d’Italia estremizza lo stato di salute del nostro Paese. Lo fa nel male quando pigramente si oppone al cambiamento, restia a mettersi in gioco per difendere in modo propositivo il trono di città più bella del mondo giocando sull’eternità come valore assoluto. Lo fa nel bene, quando riesce a cambiare passo, se non organicamente almeno puntualmente, richiamando investimenti stranieri, VMTVSTSRIRHS MP WYS MRHMWGYWWS JEWGMRS MRWGEPǻ FMPI e unico. Perché Roma è Roma e non è semplice da spiegare. È stata il centro di tutto, è stata croce e delizia, è stata sacro e profano, religione e po-

di SABRINA PIACENZA

Sopra: la vista indimenticabile di Roma da Castel Sant'Angelo

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Perché un evento in... Roma e dintorni

Sopra, il Colosseo avrà una nuova pavimentazione ĞĻƐĮåďĻŇƐåƐĀÆŹ±ƐÚĞƐϱŹÆŇĻĞŇƐ che gli permetterà di riprendere la funzione di arena åƐÚĞƐŹĞŤŹŇŤŇŹŹåƐŭƣåĞƐžŇĀžƒĞϱƒĞƐ apparati scenici che hanno incantato il mondo e i popoli del passato

litica, è stata ed è la città da vedere almeno una volta nella vita, anche se una volta non basta mai.

Il G20: Roma (super) promossa Ma la Città Eterna sa che le pietre non sono tutto, che i monumenti da soli non bastano, che la storia irripetibile deve essere uno stimolo per andare oltre, per scrivere nuove pagine all’insegna dell’eccellenza, dell’unicità e dell’esperienzalità, perché sono proprio le esperienze irripetibili quelle che oggi cerca la meeting industry: dai momenti indimenticabili durante un viaggio incentive o un bu-

siness travel, agli eventi di dimensione internazionale e risonanza mondiale, che rimangono incisi nella memoria e nella storia della città. Come quando si riuniscono i grandi della terra. Non capita spesso di ospitare un G20, non è mai capitato di doverlo fare nel pieno di una pandemia, con un carico incredibile di tensioni, responsabilità, procedure che vanno a sommarsi a quelle che un evento di tale portata comunque richiederebbe. Serve programmazione, organizzazione, sicurezza, serve mettere a punto un servizio impeccabile sotto tutti gli aspetti. Roma mette tutto il resto.

ROMA città aperta Ogni anno nella Città Eterna vengono aperti al pubblico alcuni siti – di qualunque epoca e solitamente inaccessibili – grazie a Open House Roma. Un evento molto atteso – non solo dai romani – che nasce dall’idea di un gruppo di architetti, operatori culturali, artisti e comunicatori digitali orientati all’innovazione socio-culturale, che in un solo weekend celebra il

design e l’architettura nella Capitale. Il team che anima Ohr è formato da appassionati – esperti e professionisti nel settore dei beni culturali – che si riconoscono in un progetto fondato sul concetto di bene comune come motore propulsivo di una nuova economia che metta al centro l’ambiente, la cultura e la comunità. In nove edizioni sono stati aperti 195 luoghi, organizzati oltre sessanta

eventi e 18 tour di alcuni quartieri della città attraverso passeggiate a piedi o in bicicletta per cogliere la presenza multiforme del patrimonio storico che caratterizza il paesaggio urbano. Tra i siti aperti nelle varie edizioni anche la meravigliosa Villa La Saracena a Santa Marinella, il Circolo sportivo Rai, le varie Accademie nazionali e anche alcuni Ministeri.

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È già lì, pronta ad accogliere, è un museo a cielo aperto, è una collezione di civiltà, è uno scrigno di storia, arte e cultura senza eguali nel mondo. Lo hanno potuto toccare con mano, sempre distanziati e con mascherina, i potenti del mondo, lo hanno percepito durante il loro soggiorno romano. Ma hanno anche potuto constatare la qualità dell’organizzazione, l’eccellenza delle location scelte per i momenti di lavoro, la gestione della sicurezza, davvero impeccabile. Un biglietto da visita importante per ripartire, un banco di prova HMǽGMPI YRE WǻHE EǺVSRXEXE FVMPPERXIQIRXI GSQI

è stato riconosciuto da tutti. Vuol dire che Roma è pronta, che si è rimessa in moto, che le sue dimensioni, che spesso sono risultate un fardello troppo pesante possono trasformarsi in opportunità, caVEXXIVMWXMGLI ZMRGIRXM TSXIR^MEPMXª MRǻRMXI Ƹ5ISTPI Planet, Prosperity” era il titolo dell’incontro che si è XIRYXS E SXXSFVI PI ƸXVI 5ƹ GLI QSPXS LERRS E GLI fare con uno dei settori più importanti del nostro Paese. Il turismo, fatto di persone, trasformatosi e sempre più attento al nostro pianeta, capace di dare valore, lavoro e prosperità a tutti quanti vi ruotano attorno. Un G20 fatto anche di simboli, di segni, come l’inaugurazione dei lavori, avvenuta EPPƶ*97 RIPPE 3YZSPE UYIPPE KVERHI I WGIRSKVEǻcateca in vetro disegnata da Massimiliano Fuksas che, oltre a essere uno degli highlight avveniristici della Città Eterna, è un signor centro convegni, QSHIVRS ǼIWWMFMPI WMGYVS GETEGI HM SWTMXEVI EP meglio eventi molto diversi.

ŹåƐžÏŇŹÏĞƐ±ý±žÏĞĻ±ĻƒĞƐÚĞƐ Ňķ±×Ɛ il Pantheon (in alto), la Teca dell'Ara Pacis (qui sopra), e la Fontana di Trevi (in basso)

I classici dell’Urbe per il Mice È ancora più importante che il primo G20 della cultura sia stato inaugurato proprio al Colosseo, forse il monumento più conosciuto e visitato al mondo ma spesso additato come struttura inutilizzabile, pachidermica. Non è più così. Certo la struttura è fragile la sua gestione complessa ma RIP Pƶ&RǻXIEXVS +PEZMS EZVª ERGLI YRE RYSZE TEZMQIRXE^MSRI MR PIKRS I ǻFVE HM GEVFSRMS GLI gli permetterà di riprendere la funzione di arena

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Perché un evento in... Roma e dintorni

Sopra, Castel Sant'Angelo e il suggestivo ponte sul Tevere

I HM VMTVSTSVVI UYIM WSǻWXMGEXM ETTEVEXM WGIRMGM GLI hanno incantato il mondo e i popoli del passato. Il monumento per eccellenza si è rimesso in moto, ma non è il solo. La nuova passerella e il nuovo ingresso disegnato da Stefano Boeri migliorano la fruizione e accrescono la magia della Domus Aurea, la splendida residenza di Nerone costruita dopo il 64 d.C. e per gran parte andata distrutta ma che grazia a una spettacolare ricostruzione 3D si rivela ai suoi visitatori in tutta la sua imponenza. Per 14 lunghi anni è invece andato in letargo MP 2EYWSPIS HM &YKYWXS GLI ǻREPQIRXI HSTS YR MRXIVZIRXS HM VIWXEYVS GSRWIVZEXMZS I VMUYEPMǻGEzione dello spazio museale torna ad aprirsi alla cittadinanza e ai visitatori. Dopo la conclusione dei lavori della piazza sarà sicuramente uno dei luoghi di maggior attrazione della città e formerà con la antistante teca dell’Ara Pacis un polo museale di grande valore ma anche un luogo ricco di fascino dove ospitare eventi, convegni, incontri. Luoghi e strutture che gettano un ponte tra passato e futuro, spazi che vivono di grandezza, simboli di bellezza universale ma che si preparano per XVEWJSVQEVWM MR WGIRSKVEǻI HM RYSZM IZIRXM HM RYSZM accadimenti, di nuovi racconti. Aver rispetto di questi luoghi non vuol dire fermarsi dietro un immobilismo sterile. Per questi spazi è servito un lungo lavo-

ro di restauro e recupero, beni monumentali spesso fragili ma che la sapienza dell’uomo e le nuove tecnologie hanno saputo trasformare in luoghi acGSKPMIRXM ǼIWWMFMPM WMGYVM (ETSPEZSVM HIPPƶYSQS GLI l’uomo ha spesso trascurato e poi ha saputo recuperare, testimoni di un’epoca e di una grandezza che deve essere rinnovata continuamente. Fortunatamente l’uomo non ha mai smesso di pensare, progettare, costruire spazi per incontrarsi, per condividere esperienze, per lavorare insieme. Lo ha fatto a Roma costruendo location che sono diventate da anni il punto fermo per la realizzazione di eventi di grande eleganza e charme. Come Casina Valadier nel cuore del Pincio in Villa Borghese. O come il Maxxi, il Museo delle Arti del XXII secolo, che con M WYSM WTE^M IWTSWMXMZM ǼYMHM HMWIKREXM HE >ELE -EHMH può diventare luogo di presentazioni, cene di gala o altro. Proseguendo con l’Auditorium della Musica di Renzo Piano che oltre a concerti, festival ed eventi musicali può fare da cornice a eventi indimenticabili. Sempre nel cuore del quartiere Flaminio, Sin studio – Superlative, Immersive, Needed – è uno spazio di 2.500 metri quadrati adattabile a ogni tipologia di evento immersivo come, convention, feste private, eventi in digital streaming, shooting, presentazioni, mostre, vernissage, meeting, cene di gala, concerti, party aziendali.

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Le nuove location: tra archeologia industriale e cinema Sono solo alcune delle location di grande prestiKMS GLI GSWXIPPERS MP ǻVQEQIRXS VSQERS E GYM WM aggiungono nuovi spazi nati dal recupero di strutture industriali esistenti, divenuti oggi contenitori meravigliosi, che hanno l’obiettivo di essere un seme per la rigenerazione delle periferie. Come l’ex Cartiera Salaria trasformata in Citylab 971, un contenitore per eventi aziendali, culturali e musicali con spazi che ospitano, tra gli altri, un museo, YR SVXS I YR GEǺ² PIXXIVEVMS .R WXEXS HM EFFERHSRS da oltre dieci anni, lo spazio dispone di ventimila metri quadrati tra spazi interni ed esterni suddivisi tra corti, padiglioni, corpo centrale ed esterno. 1S WXIWWS TIVGSVWS LE MRXIVIWWEXS PI 4ǽGMRI +EVneto, ex fabbrica di ceramiche situata all’interno del Parco di Monte Mario, tra lo stadio Olimpico e Ponte Milvio, riconvertita oggi in spazio multifun^MSREPI TIV IZIRXM YRE ZIVE I TVSTVME ƸJEGXSV] HIPla creatività”. Spazi di grandi dimensioni, ambienti versatili, luoghi liberi nei quali gli organizzatori di eventi possono dare sfogo alla propria inventiva. Proprio in tema di creatività e magia, un discorso a parte merita Cinecittà, uno straordinario scrigno HM WGIRSKVEǻI WIX GMRIQEXSKVEǻGM XIEXVM HM TSWE Momenti speciali di comunicazione e intratteni-

mento possono essere organizzati da Cinecittà *ZIRXW EPPƶMRXIVRS HM WTE^M EǺEWGMRERXM I MR GSRXMRYE evoluzione. Un’atmosfera surreale, quella che si respira tra gli spazi e le ambientazioni dei numeroWM ǻPQ KMVEXM MR UYIWXS WTE^MS PYSKLM I JSRHEPM GLI impreziosiscono qualsiasi evento, dalle cene di gala alle presentazioni, dalle convention alle feste aziendali, grazie alla personalizzazione che rende unico ogni momento, anche attraverso virtuosismi IH IǺIXXM WTIGMEPM

Sopra, la Fontana dei Mori, che impreziosisce Piazza Navona

Hotellerie: cosa c’è di nuovo La magia di Roma non è solo quella di Cinecittà, è anche quella che si respira nel suo centro storico, a ogni angolo, quel fascino che solo la Città Eterna può avere e che ha incantato artisti, scienziati, viaggiatori, tutti rapiti dalla sua straordinaria luce. Una bellezza che ha stregato anche i più importanti brand internazionali dell’hotellerie, che attraverso le nuove aperture hanno rimesso la città al centro del XYVMWQS MRXIVRE^MSREPI .R QSPXM GEWM WM XVEXXE HM ƸYRE prima volta”, di una scelta che riconferma come spesso tutte le strade portino davvero a Roma. È il caso dell’eccentrico Mama Shelter, un rifugio urbano colorato e fuori dagli schemi, sempre sopra le righe, che ha aperto tra il Vaticano e il quartiere Balduina. Nella capitale, l’iconica catena nata dai

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Perché un evento in... Roma e dintorni

Sopra, la Basilica di San Pietro

fondatori del Club Mediterranee apre un luogo di MRGSRXVS L GLI LE RIP VSSJXST MP ǻSVI EPPƶSGGLMIPlo. Una delle più grandi terrazze romane, che può ospitare eventi internazionali all’insegna del divertimento, ma anche un’oasi di relax per eventi coinvolgenti o per un meeting di lavoro informale nella sala attrezzata e modulare. Si tratta invece della decima struttura quella aperta – nel quartiere PaVMSPM Ƴ HEPPE GEXIRE PSRHMRIWI 8LI -S\XSR YR LSXIP ƸSTIR LSYWIƹ ETIVXS EPPE GMXXª GLI VMQERHE EM GSlori e alle atmosfere Anni 70. Un luogo cool dall’aspetto retrò, nato da un progetto di ristrutturazione, capace di attrarre turisti ma anche cittadini della capitale a partire dalla hall accogliente e aperta a XYXXM 1YWWYSWS I MRJSVQEPI MP ; -SXIP HIPPE GEXIna Marriott, ha aperto i battenti in via Liguria, vicino a Piazza di Spagna, mentre il design iconico dei Room Mate Filippo e Grand Filippo Apartments, con i quali la catena spagnola approda in Italia, è un omaggio al momento storico degli Anni 40. Senza dimenticare il Double Tree a Monti, sempre HIP KVYTTS -MPXSR KIWXMXS HE -RL -SWTMXEPMX] GSR YRE XIVVE^^E EǺEGGMEXE WY ERXE 2EVME 2EKKMSVI I MP SLS -SYWI ETIVXS E SXXSFVI E ER 1SVIR^S I MP ² WXEXS HIǻRMXS PƶERRS HIPPI ƸFMK STIRMRKƹ MP 2022 sarà davvero un anno indimenticabile con il RYSZS 'YPKEVM -SXIP HM 5ME^^E &YKYWXS .QTIVEXSVI che aprirà proprio dietro il Mausoleo recentemente riaperto dopo un complesso intervento di recupero; con l'atteso The Edition, in zona via Veneto; e, ERGSVE GSR MP 3SFY -SXIP 7IWXEYVERX GLI ETVMVª

EP TSWXS HIP ,VERH -SXIP :ME :IRIXS GSR MP (MXM^IR2 di fronte all’Isola Tiberina, l’InterContinental Rome Ambasciatori Palace in via Veneto, il Rosewood 7SQI GLI SGGYTIVª PS WXSVMGS IHMǻGMS HIPPE 'ERGE 3E^MSREPI HIP 1EZSVS MP /S /SI HEPPS WTMVMXS QMPPInial, sospeso tra ostello e hotel e il Six Senses con il progetto di interior di Patricia Urquiola. Insomma ce ne sarà per tutti i gusti, ma soprattutto sarà il modo per riportare Roma al centro del mondo.

Tra restyling e nuove acquisizioni Non solo straordinarie aperture ma consolidate certezze nel mondo dell’ospitalità della Capitale, strutture che si sono rinnovate nella forma e nei servizi, hotel che hanno saputo rilanciarsi per afJVSRXEVI RYSZI WǻHI .P 7EHMWWSR 'PY ,LV 7SQI ² stato completamente rinnovato e oggi ospita un centro congressi con sei sale meeting tra cui una plenaria per duecento persone a luce naturale e YRE FERUYIX LEPP MQQIVWMZE GLI TY½ SWTMXEVI ǻRS E XVIGIRXS TSWXM &RGLI 7SGGS +SVXI -SXIPW ² TVIWIRte ormai in pianta stabile nel centro della citta con P MGSRMGS -SXIP )I 7YWWMI HM ZME HIP 'EFYMRS Ƴ GSR PS WXVESVHMREVMS ,MEVHMRS IKVIXS Ƴ I Pƶ-SXIP )I 1E Ville con vista su Piazza di Spagna che abbina lusso I SVMKMREPMXª 1 -SXIP 7IWMHIR^E HM 7MTIXXE RIPPE ZME SQSRMQE MRZIGI WXE EǺVSRXERHS YRE TVSJSRHE ristrutturazione e riaprirà le porte la prossima primavera. Protagonista dell’ospitalità romana è sen^E HYFFMS 4QRME -SXIPW GLI ZIHI SKKM EP WYS EXtivo sette alberghi in diversi quartieri di Roma, con

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Perché un evento in... Roma e dintorni

Sopra, i Fori Imperiali visti dal Capitolino

945 camere, nove ristoranti e bar, spazi congresWYEPM I TIV IZIRXM EVII TIV MP ǻXRIWW I MP FIRIWWIVI Pƶ-SXIP )SRRE 1EYVE 5EPEGI EǺEGGMEXS WYP 1YRKSXIZIVI RIP UYEVXMIVI 5VEXM MP ,VERH -SXIP +PIQMRK MQQIVWS RIP GYSVI HIPPE (SPPMRE +PIQMRK Pƶ-SXIP .QTIVMEPI TVSTVMS WY ZME :IRIXS Pƶ-SXIP LERKVM 1E 7SQE TYRXS HM VMJIVMQIRXS HIPPƶ*97 Pƶ-SXIP ERXE Costanza a pochi passi dall’omonimo mausoleo di via Nomentana, il Rose Garden Palace, nuova acquisizione, un boutique hotel adiacente a via :IRIXS I Pƶ-SXIP X 2EVXMR HM RYSZE ETIVXYVE In grande crescita anche la catena 4L Collection, che prosegue il cammino di crescita e a oggi nella prima riapertura dei mercati vanta sei hotel in TSVXJSPMS WYP XIVVMXSVMS VSQERS )EPPƶ-SXIP HIKPM Aranci ai Parioli, una splendida villa dei primi del Ƶ EPPƶ-SXIP :MPPE ,PSVM WY :ME +PEQMRME E TSGLM TEWWM HE 5ME^^E HIP 5STSPS I EPPƶ-SXIP HIPPE (SRGMliazione nelle vicinanze di San Pietro, si aggiunge PƶYPXMQE ETIVXYVE HIPPƶ-SXIP 4VE^MS 5EPEGI GSR camere e un ristorante panoramico al settimo piano, da dove si può ammirare gran parte del suggestivo skyline romano, costellato di tetti, terrazze e le innumerevoli cupole delle chiese. Il Mice è una delle vocazioni più importanti anche TIV Pƶ-SXIP 7MTE 7SQE SXXMQS TYRXS HM TEVXIR^E TIV scoprire Trastevere, mentre nel quartiere NomenXERS Pƶ&VX -SXIP 3SFE EGGSKPMI RIPPI WYI WXER^I turisti business e leisure. Tre le sale meeting a disposizione anche per i congressisti che soggiornano poco distante dalla stazione, al The Building

-SXIP 7SQI TIV YRE GETMIR^E HM TIVWSRI La meeting industry a Roma non può prescindere HEPPS WXSVMGS ,VYTTS 7SWGMSPM -SXIPW GLI QIXXI E disposizione degli organizzatori di eventi tre centri congressi, per un totale di 19 sale meeting dotate delle migliori attrezzature e tecnologie congressuali per eventi digitali e ibridi: il Centro Congressi 9RMZIVWS I MP (IRXVS (SRKVIWWM -SXIP 7S]EP ERXMRE particolarmente strategici vista la vicinanza con la WXE^MSRI 8IVQMRM I MP (IRXVS (SRKVIWWM -MPXSR ,EVden Inn Rome Claridge nel cuore dei Parioli. Non si può non citare un altro gruppo storico HIPP LSXIPPIVMI VSQERE 'IXXSNE -SXIPW GSR P -SXIP 2EWWMQS Hƶ &^IKPMS P -SXIP 2IHMXIVVERIS I P -SXIP &XPERXMGS I P SǺIVXE GSRKVIWWYEPI HIP KVYTTS ² EQTME RSR WM TY½ RSR GMXEVI MP JEXXS GLI P -SXIP Mediterraneo, con il suo stile retrò, è stato più volte WIX GMRIQEXSKVEǻGS I UYIWXƶERRS PI GEWI HM TVSHY^MSRI HM 2MWWMSR .QTSWWMFPI I -SYWI SJ ,YGGM lo hanno scelto come quartiere generale durante tutto il periodo delle riprese romane. Un importantissimo player del settore è Roma Eventi con due importanti centri congressuali, uno a pochi passi da Piazza di Spagna, l’altro dalla Fontana di Trevi. Due location prestigiose (che si chiamano Roma Eventi – Piazza di Spagna e Roma Eventi – Fontana di Trevi) nel centro storico della capitale dotate di sale polifunzionali e moderne per organizzare qualunque tipo di evento con MP WYTTSVXS HM YRS WXEǺ TVITEVEXS I EP WIVZM^MS HM qualsiasi richiesta.

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Rendering Orient Express La Dolce Vita by Dimorestudio

Il grande ritorno dell’ORIENT EXPRESS

Gli appassionati di storia e di mistero dovranno aspettare il 2023 per poter vivere un’esperienza straordinaria: viaggiare e soggiornare sul leggendario treno Orient Express. L’Orient Express La Dolce Vita tornerà infatti a viaggiare sui binari italiani alla scoperta delle meraviglie del Belpaese: sei i treni che, attraverso itinerari iconici – 14 regioni italiane e tre destinazioni internazionali – collegheranno Roma a Parigi,

Istanbul e Spalato. Roma sarà la tappa magica di questo viaggio Ā±ÆåŸÏŅ ÚŅƴå Ĝ ƴĜŸĜƋ±ƋŅųĜ ŞŅƋų±ĹĹŅ soggiornare nel primo hotel italiano Āųĵ±ƋŅ kųĜåĹƋ )ƻŞųåŸŸ× ĬűBŅƋåĬ kųĜåĹƋ Express Minerva (l’apertura è prevista per il 2024). Il treno La Dolce Vita, il cui concept è dichiaratamente ispirato al periodo storico di grande fervore artistico ÚåčĬĜ eĹĹĜ ƅLjØ ŅýųĜųº ƚĹűåŸŞåųĜåĹDŽ± inedita attraverso un “turismo lento”

alla scoperta di strade dimenticate, località intime e borghi nascosti. I fortunati viaggiatori potranno assaporare le eccellenze del Made in Italy, degustando i migliori vini e le ricette della tradizione culinaria a opera di chef stellati, e scegliere di dormire in una delle cabine (12 Deluxe, 18 Suite, una Honor Suite) che celebrano la creatività e l’arte dei grandi maestri del design italiano degli Anni 60 e 70.

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Speciale EUR

L’EUR non è più un SOGNO L’anima moderna e avveniristica di Roma, un quartiere in continua evoluzione, dove trovano spazio location all’avanguardia per grandi numeri, musei originali e palazzi con una storia (recente) da raccontare di SABRINA PIACENZA

I

l fascino delle sue architetture imponenti, il sogno mai realizzato dell’Esposizione Universale del 1942, il quartiere modello pensato dal regime e organizzato secondo un impianto planimetrico razionale e ortogonale guadagna sempre più spesso la scena romana. È innegabile che l’EUR si sia messo in moto. O meglio lo ha fatto da qualche anno ma è indiscutibile che aver ospitato

all’interno del Roma Convention Center La Nuvola l’inaugurazione del G20 è sinonimo di qualità, organizzazione, eccellenza delle strutture. A partire proprio dalla Nuvola e da una struttura che anno dopo anno, a iniziare dalla sua inaugurazione nel 2016 dopo un iter molto complesso, si sta rivelando location funzionale e strategica per ospitare eventi di qualsiasi tipo. Da un convengo mondiale,

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GSQI ² WXEXE PƶMREYKYVE^MSRI HIP , E YRE ǻIVE EǺSPPEXE GSQI PE VIGIRXI Ƹ5MÄ PMFVM TMÄ PMFIVMƹ YRE ǼIWWMFMPMXª HM WTE^M WEPI I EQFMIRXM GSQYRM GLI permettono di ospitare appuntamenti con una UYERXMXª HM TIVWSRI QSPXS HMZIVWE HM HMǺIVIR^MEVI EGGIWWM I ǼYWWM HM HMWXVMFYMVI M ZMWMXEXSVM HM EǽERGEre contemporaneamente più manifestazioni. Oggi Roma si fregia di una struttura capace di proporsi come location per i grandi eventi internazionali.

I protagonisti degli eventi Se la Nuvola è una teca di vetro che di sera si ilPYQMRE VIKEPERHS QEKMGM IǺIXXM I VMǼIWWM TSGS HMWXERXI MP 5EPE^^S HIM (SRKVIWWM WM IPIZE RIPPE WYE monumentalità litica. Un monumento, costruito nel 1930 e da sempre sede di eventi ed esposizioni, che ospiterà nel marzo 2022 il Roma Travel Show, il Salone del Turismo che concentrerà nella Capitale gli addetti ai lavori del settore. Una location gestita da EUR Spa, che annoveVE RIP WYS TSVXJSPMS ERGLI MP 5EPE^^S HIPPS TSVX GSR PE WTPIRHMHE GYTSPE STIVE HM 5MIVPYMKM 3IVZM I 2EVGIPPS 5MEGIRXMRM )M VMPMIZS TIV MP 2MGI WSRS poi il Salone delle Fontane – importante locaXMSR KIWXMXE HEP ,VYTTS 5EPSQFMRM MP GYM MRKVIWWS ² ERRYRGMEXS HE WGIRSKVEǻGM KMSGLM HƶEGUYE Ƴ e lo Spazio Novecento, ospitato all’interno del 5EPE^^S HIPPƶ&VXI &RXMGE GLI HMWTSRI HM YRE WEPE plenaria da seicento persone e di una terrazza panoramica. Sempre all’EUR non bisogna dimenticare altre strutture che sono da tempo un punto di riferimento per il segmento Mice. Come il Centro Congressi Auditorium del Massimo, una sede polifunzionale che vanta sei sale versatili e accoglienti che possono ospitare congressi, spettacoli teatrali, concerti, mostre, saggi, proMI^MSRM GMRIQEXSKVEǻGLI GSRGSVWM GSRZIRXMSR 'IR WIHMGM PI WEPI VMYRMSRM ǼIWWMFMPM I QSHYPEFMPM dell’Auditorium della Tecnica, il centro congressi nel cuore del quartiere, che dispone anche di un ampio spazio espositivo di 1.200 metri quadrati TIV QSWXVI I ǻIVI 9RƶSǺIVXE SVMKMREPI TIV JEWGMRS I ZIVWEXMPMXª grandi ambienti per ospitare eventi con un numero elevato di persone, ma anche spazi ǼIWWMFMPM TIV IWWIVI VMHMQIRWMSREXM TIV SGGEWMSRM TMÄ VMWIVZEXI 5VSTVMS TIV UYIWXS PƶMRXIVS quartiere sarà interessato da un ricchissimo programma di eventi culturali che porterà alla 3YZSPE EP 5EPE^^S HIM (SRKVIWWM Ƴ QE RSR WSPS –, importanti artisti internazionali durante i primi mesi del 2022.

ristrutturato prima della pandemia e oggi pronto per ospitare anche la meeting industry in spa^M MQQIVWM RIP ZIVHI E TSGLM TEWWM HEP 5EPE^^S della Civiltà Italiana oggi sede del Gruppo Fendi. Nel quartiere Ostiense, non molto distante dall’Eur, il Bv Oly Hotel esprime tutta la sua vocazione business grazie a un centro congressi di mille metri quadrati (rinnovato pochi anni fa) che dispone di sei sale meeting modulari che possono far accoQSHEVI ǻRS E YR QEWWMQS HM TIVWSRI 1ƶ- Roma Città, situato proprio nel cuore dello stesso quartiere, è un hotel molto apprezzato da una GPMIRXIPE KMSZERI IH MRXIVRE^MSREPI .R ^SRE 5EVGS H² 2IHMGM XVSZERS MRZIGI TSWXS PS LIVEXSR 5EVGS H² 2IHMGM I Pƶ-SPMHE] .RR *YV 5EVGS H² 2IHMGM HYI WXVYXXYVI TIRWEXI WTIGMǻGEXEQIRXI TIV MP WIKmento business, mentre lo Sheraton Roma Hotel & Conference Center, chiuso per una profonda ristrutturazione, riaprirà nel 2023. inoltre non si possono non citare le ampie disponibilità di spazi per eventi degli hotel targati Barcelò, ovvero il Barcelò &VER 2ERXIKRE I MP 'EVGIP½ &VER 5EVO Strutture esistenti e nuove aperture fanno del quartiere EUR un punto di riferimento importante per questo target, che può usufruire di strutture GETMIRXM WTE^M EQTM I ǼIWWMFMPM PYSKLM EXXVI^^EXM dal punto di vista tecnologico per qualsiasi tipo-

cåĮĮ±ƐŤ±ďĞĻ±Ɛ±ƐĀ±ĻÏŇØ ƣĻ±ƐƽåÚƣƒ±Ɛ±åŹå±ƐÚåĮĮŷ) ØƐ ĞĮƐķŇÚåŹĻŇƐÚĞžƒŹåƒƒŇƐÚĞƐ Ňķ±Ɛ ÏŇžƒŹƣЃŇƐŤåŹƐĮŷ)žŤŇžĞǍĞŇĻåƐ ĻĞƽåŹž±ĮåƐÏĚåƐ±ƽŹåÆÆåƐÚŇƽƣƒŇƐ žƽŇĮďåŹžĞƐĻåĮĮ±Ɛ ±ŤĞƒ±ĮåƐĻåĮƐƐŐŁċƞ ŇƒƒŇØƐĮĞƐ{±Į±ǍǍŇƐÚåĮĮ±Ɛ ĞƽĞĮƒºƐ Fƒ±ĮбĻ±ØƐÏŇĻŇžÏĞƣƒŇƐ±ĻÏĚåƐ ÏŇķåƐĞĮƐŴ ŇĮŇžžåŇƐ}ƣ±ÚŹ±ƒŇŶ

Ricettività top level Se la dotazione di spazi per eventi è davvero invidiabile, all’EUR non mancano strutture ricettive di qualità. Del Gruppo 4L Collection fa parte l’Hotel Cristoforo Colombo, completamente ristrutturato nel 2017, ma anche l’Hotel American 5EPEGI *YV GSR GEQIVI I YRE WEPE TPIREVME da 170 persone. È invece una delle ultime acquisizioni di Omnia Hotels, lo Shangri-La Hotel,

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Speciale EUR logia di evento ma anche hotel e alberghi pronti EH EGGSKPMIVI M GSRZIKRMWXM I YSQMRM HƶEǺEVM RIP massimo comfort e con un servizio eccellente.

Baricentrico e di carattere Ha una ben precisa identità, dunque, l’Eur – UYEXXVSGIRXS IXXEVM HM WYTIVǻGMI E JSVQE HM TIRtagono, di cui ben settanta green –, a dispetto delle sue architetture nate in diverse epoche e GSRGITMXI TIV WGSTM HMǺIVIRXM 9RE QSPXITPMGMXª HM EWTIXXM HM GYM GMRIQE ǻGXMSR spot pubblicitari e videoclip musicali hanno sapientemente fruito divulgando la capacità dell’Eur di essere, molto probabilmente, l’area più riuscita e moderna di Roma degli ultimi decenni. E con un’eccellente accessibilità: l’Eur, infatti, dista solamente cinque fermate di metropolitana dal centro storico di Roma e non è lontano dal litorale di Ostia; in vicinanza si trovano porti – quello di Civitavecchia in primis –, aeroporti – l’hub internazionale di Fiu-

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micino e l’aeroporto di Ciampino – e due stazioni ferroviarie, Termini e Tiburtina. Una posizione straXIKMGE UYMRHM GSR YRƶSǺIVXE HM UYEPMXª GSWXMXYMXE HE un’ampia varietà di servizi, numerose opportunità di intrattenimento e proposte ristorative di alto PMZIPPS PSGEPM WLSTTMRK KVMǺEXS I TIVWMRS TEVGLM HMZIVXMQIRXM * TSM KMEVHMRM I TEVGLM XYXXM VMUYEPMǻGEXM I EXXVI^^EXM GSQI MP 5EVGS HIP PEKS EPMQIRXEXS HEPPƶEGUYE GLI EVVMZE HEP GSWMHHIXXS Ƹ,MEVHMRS HIPPI GEWGEXIƹ YRƶEVIE VMGGE HM ǼSVE I JEYRE TYRXIKKMEXE MR TVMQEZIVE HEM ǻSVM VSWE I FMERGLM HIM XMTMGM GMPMIKM giapponesi, degna del miglior Hanami nipponico. * FMERGS ² ERGLI YRS HIKPM IHMǻGM WXSVMGM TMÄ JEQSWM dell’Eur: il palazzo della Civiltà Italiana; conosciuto GSQI MP Ƹ(SPSWWIS UYEHVEXSƹ HIPPƶMPPYWXVI ERXIREXS romano riprende la sequenza serrata di archi che delinea un volume astratto eppure stereometrico, UYEWM QIXEǻWMGS QIRXVI EPPE FEWI HIPPƶIHMǻGMS GM sono 28 statue che rappresentano in chiave alleKSVMGE PI EVXM I M QIWXMIVM HIPPE ƸGMZMPXª MXEPMEREƹ

Tra natura e musei 5SGS HMWXERXI MR TME^^EPI 2EVGSRM Ƴ VMGSRSscibile per la presenza, al centro, di un grande obelisco bianco – si affacciano i palazzi di musei da non mancare in percorsi post congress a breve distanza dalle sedi degli eventi. Il Museo preistorico ed etnografico 1YMKM 5MKSVMRM Ƴ GLI GSQTVIRHI YRE WI^MSRI preistorica e una etnografica –, il Museo delle arti e tradizioni popolari Lamberto Loria – con una ricca documentazione sugli usi e i costumi delle regioni italiane – e il Museo dell’alto Medioevo Alessandra Vaccaro, con materiali databili tra il IV ed il XIV secolo provenienti, per la maggior parte, da Roma e dall’Italia centrale, tra cui la straordinaria decorazione in opus sectile che ornava la sala di rappresentanza di una domus monumentale a Ostia. Di grande interesse sono le quattro sedi del MuCiv – Museo della Civiltà, che include il

cåĮĮ±ƐŤ±ďĞĻ±Ɛ±ÏϱĻƒŇƐÚ±ĮĮŷ±ĮƒŇØƐ ĞĮƐ ŇĻƽåĻƒĞŇĻƐ åĻƒåŹƐX±ƐcƣƽŇĮ±ƅƐ ĞĮƐaƣžåŇƐÚåĮĮ±Ɛ ĞƽĞĮƒºƐ Ňķ±Ļ±ƅƐ ĮŷŇÆåĮĞžÏŇƐÚåÚĞϱƒŇƐ±Ɛa±ŹÏŇĻĞũƐ FĻƐƱžžŇØƐƣĻŇƐžÏŇŹÏĞŇƐ ŤĞƒƒŇŹåžÏŇƐÚåĮĮŷ)

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ŹÏĚЃ僃ƣŹåƐĻåŇÏĮ±žžĞÏĚåƐ åƐķŇĻƣķåĻƒ±ĮĞƐŹåĻÚŇĻŇƐƣĻĞÏŇƐ l’appeal dell’EUR

Museo nazionale d’arte Orientale Giuseppe Tucci – trasferitosi recentemente dal centro all’Eur –, che promuove la tutela degli oggetti artistici e archeologici provenienti soprattutto HEM 5EIWM EWMEXMGM 5VSXEKSRMWXE RIP TVIWIRXI I proiettato nel futuro, l’Eur omaggia il passato e apre i battenti di ulteriori collezioni museali, come il Museo storico della comunicazione – già conosciuto come Museo delle poste e telecomunicazioni – e il Museo della civiltà romana, che custodisce la serie completa dei calchi della colonna traiana. L’Eur è riconosciuto come uno dei più imporXERXM TSPM ǻRER^MEVM I XIV^MEVM Hƶ.XEPME I PS WSXtolineano le numerose sedi di banche italiane

così come la presenza delle sedi centrali di colossi pubblici e privati fra i quali spiccano 5SWXI MXEPMERI .RTW .REMP *RM Ƴ MP GYM ƸTEPE^^S HM ZIXVSƹ ² YRS HIKPM WO]PMRI YVFERMWXMGM TMÄ contemporanei di Roma –, Ice, Q8, Groupama. ,VER TEVXI HIKPM IHMǻGM WXSVMGM TVIWIRXM LERRS assunto un valore rilevante dal punto di vista architettonico, tanto da essere vincolati come IHMǻGM QSRYQIRXEPM .P UYEVXMIVI ZERXE MRSPXVI la presenza di importanti palazzi di proprietà di Eur Spa – novanta per cento del Ministero HIPPƶIGSRSQME I HIPPI ǻRER^I I HMIGM TIV GIRXS di Roma Capitale) –, che si occupa della tutela, della gestione e dello sviluppo del proprio patrimonio storico, artistico e paesaggistico.

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Non solo eventi e congressi: La Nuvola host del G20. Dal 30 al 31 ottobre 2021 la Nuvola ha ospitato il Vertice dei Capi di Stato e di Governo dei Paesi appartenenti al G20, con la presenza anche di alcuni Paesi invitati e dei rappresentanti di alcune delle principali organizzazioni internazionali e regionali. Due giorni di evento: 20 capi di Stato, 80% del PIL mondiale in 26.000 mq. 1800 risorse fra delegati, sherpa, assistenti. 6000 risorse fra hostess, steward, liason hostesses. 15.960 minuti di lavoro in 19 giorni di allestimento.

eurspa.it


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scelti per voi

Auditorium del Massimo .QTSVXERXI VIEPXª GSRKVIWWYEPI TVIWIRXE HEP YR FSYUYIX HM WIVZM^M ǻWMGM I ZMVXYEPM completi e personalizzabili, in una location versatile e di grande impatto

I

Auditorium del Massimo via Massimiliano Massimo, 1 00144 Roma Tel. 06 54602857 – 45422578 Fax 06 87154720 info@auditoriumdelmassimo.it www.auditorium.it

conica e maestosa location per eventi nel cuore del quartiere EUR, l’Auditorium del Massimo, facilmente raggiungibile grazie alla sua vicinanza con le principali reti di trasporto, è ideale e di forte impatto TIV IZIRXM ZMVXYEPM I ǻWMGM YRƶErea complessiva di tremila metri quadrati, per un bouquet di spaziose sale congressi modulabili e interamente personalizzabili, spazi meeting, ambienti per workshop, aree espositive I YR EQTMS TEVGLIKKMS 1ƶSǺIVta della struttura, che prevede allestimenti audio e video completi e tecnologicamente all’avanguardia, si completa con funzionali sale regia, cabine per traduzione simultanea, GEQIVMRM YǽGM WEPI WXEQTE I ǻFVE 2IIXMRK GSRgressi e convegni virtuali, invece, sono da molto tempo parte integrante, ora ancor più importante, della mission di

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Auditorium del Massimo. Così la sua direttrice Barbara PescaXSVM n3IPPƶSXXMGE HM YRE ZMWMSR sempre più proiettata al futuro abbiamo ricalibrato la nostra SǺIVXE ERGLI WY JSVQEX SR PMRI attingendo a un pacchetto già nel tempo confezionato. Mettiamo a disposizione un ampio ventaglio di soluzioni per eventi virtuali, in spazi di diverse dimensioni, modulabili secondo le esigenze dell’evento che il cliente intende ‘’virtualizzare’’. &PPƶSGGSVVIR^E GSRǻKYVMEQS gli ambienti come location virtuali tailor made, capaci di GSQFMREVI WIVZM^M HMKMXEPM I ǻsici». La versatilità di struttura e proposte dell’Auditorium del Massimo permette quindi la realizzazione di eventi in stile set televisivo con tecnologia Chroma Key e allestimenti GSQTPIXEQIRXI TIVWSREPM^^EXM dal ledwall al podio, dal tavolo relatori al modello talk show,

con una cabina regia completa di impianto audio, video e luci e un servizio di assistenza tecnica. I Virtual Event Corporate consentono il collegamento multistreaming fra più utenti e sedi aziendali; sono perfetti per corsi di formazione, team building, assemblee, consigli d’amministrazione e presentazioni di prodotti. I Virtual Event Meeting permettono invece la connessione in streaming fra più utilizzatori e location e sono idealmente rivolti a riunioni plenarie di enti, istituzioni, organismi nazionali e sovranazionali. «Leggo nelle tecnologie digitali della event industry – chiosa Barbara Pescatori – una prospettiva ibrida. Stiamo cogliendo un’occasione, per cui avremo un alto numero di persone in presenza e allo stesso tempo sarà naturale collegarne moltissime altre da remoto». informazione pubblicitaria

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scelti per voi

Gruppo Palombini Una lunga storia di tradizioni e passione per il cibo rivolta al mondo della meeting industry, per un ventaglio di prestigiose location

U

na tradizione fatta di qualità, innovazione ed eccelPIR^E HIM WIVZM^M SǺIVXM UYIPPE del Gruppo Palombini. Le parole del suo amministratore delegato, Sergio Paolantoni, sono la sintesi di un’idea che vanta, a oggi, oltre mezzo secolo di evoluzioni: «siamo all’EUR del 1963, anno in cui mio nonno Giovanni intuì il potenziale del nuovo quartiere romano e, lì, aprì le porte di Palombini. Da allora l’azienda è cresciuta cavalcando la vocazione congressuale della zona, dove sono presenti grandi location tra cui il Salone delle Fontane, di nostra esclusiva gestione, e il Palazzo dei Congressi, La Nuvola dell’architetto Fuxas, di cui abbiamo curato l’inaugurazione e altre strutture dove abitualmente lavoriamo». In più di cinquant’anni di storia Palombini ha diZIVWMǻGEXS MP TVSTVMS FYWMRIWW consolidandosi e sviluppan-

informazione pubblicitaria

129_XIX_19_ROMA EUR Palombini 1p.indd 19

dosi, come conferma ancora Paolantoni: «Nel 1990 abbiamo costituito una società ad hoc, Palombini Ricevimenti, che si occupa di tutto il segmento catering e banqueting e, a seguiVI 1I (EǺIXXIVMI HM 5EPSQFMRM che gestisce i bar presso sedi di terzi o, se richiesto, l’apertura di bar e ristoranti temporanei durante convegni ed eventi». Il gruppo, che lavora anche con Spazio Novecento, l’Archivio di Stato, il museo Pigorini e quello delle Civiltà – Museo delle arti I XVEHM^MSRM TSTSPEVM SǺVI M TVSpri servizi a privati e a imprese nazionali e multinazionali, enti e istituzioni, ed è diventato il riferimento per i principali eventi locali e internazionali. Il suo centro cottura di duemila metri quadrati possiede tutti i mezzi e le professionalità necessarie E KEVERXMVI IǽGMIR^E WMGYVI^^E e puntualità, in grado di gestire attività di catering per oltre

quattromila persone al giorno, KVE^MI EPPS WXEǺ GLI WSZVMRXIRHI a tutto il processo aziendale, dagli acquisti alla produzione, dal magazzino alla logistica, dal personale alla progetta^MSRI HEPPƶSVKERM^^E^MSRI ǻRS all’amministrazione. Grandi momenti aggregativi aziendali, convegni istituzionali, conferenze internazionali, eventi metropolitani e appuntamenti HM TEVXMGSPEVI VMPMIZS GSR ǼYWWM WMKRMǻGEXMZM HM TEVXIGMTERXM ZIdono nel gruppo Palombini un protagonista in grado di soddisfare le richieste più impegnative. Oltre al banqueting, al catering e alle location in esclusiva, l’azienda presenta una vasta gamma di servizi aggiuntivi organizzativi, di diretta gestione o messi a disposizione da partner competenti HM GIVXMǻGEXE UYEPMXª WIQTVI e comunque coordinati e suTIVZMWMSREXM HEPPS WXEǺ MRXIVRS

Gruppo Palombini via di Poggibonsi, 15 00148 Roma Tel. 65743314 info@palombini.com www.palombini.com

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Perché un evento in... Roma e dintorni

Il Mice oltre ROMA

9R IZIRXS EQFMIRXEXS E 7SQE TY½ GSRXEVI TIV MP TSWX GSRKVIWW WY YRE ZEVMIXª MRǻRMXE HM WGIREVM XERXM UYERXM WSRS M ZSPXM EǺEWGMRERXM HIP 1E^MS HEM (EWXIPPM EP PMXSVEPI HEM FSVKLM WSWTIWM RIP XIQTS EM GIRXVM XIVQEPM (SR EPGYRM YRMGYQ QIQSVEFMPM di SABRINA PIACENZA

Sopra, Villa Gregoriana a Tivoli

P

rima il centro di Roma, tra monumenti, rovine e location leggendarie, poi l’EUR ÏŅĹ Ĝ ŸƚŅĜ ŸŞ±DŽĜ ųĜčŅųŅŸĜØ ±ĵŞĜ å ā域ĜÆĜĬĜØ perfetti per eventi di grande capienza e richiamo internazionale. Tutto quì? Certo che no, perché su Roma gravitano interessi, opporƋƚĹĜƋºØ ųåĬ±DŽĜŅĹĜ ÏĘå ŸĜ åŸƋåĹÚŅĹŅ ÆåĹ ±Ĭ ÚĜ Ĭº della città, per esempio nei castelli romani, e più in generale nella campagna e in tutto il terųĜƋŅųĜŅ Ĭ±DŽĜ±Ĭåţ Ĺ ƋåųųĜƋŅųĜŅ ųĜÏÏŅ å ÚĜƴåųŸĜĀϱƋŅØ ±ƋƋų±ƋƋĜƴŅ Şåų Ƌ±ųčåƋ ÚĜƴåųŸĜØ Şåų ƋƚųĜŸƋĜ å ÆƚŸĜ-

nessman che arrivano a Roma e si spostano in ƋƚƋƋŅ ĜĬ X±DŽĜŅ å ŅĬƋųå Ĝ ÏŅĹĀĹĜ ųåčĜŅűĬĜţ c±Ƌƚų± å cultura, parchi, laghi, cascate si intervallano a ÆŅųčĘĜ å ŞĜÏÏŅĬĜ ޱåŸĜ Ú± ŸŅčĹŅ å ĵŅĬƋŅ ŸŞåŸso si integrano arricchendo ogni visita di storie e racconti. Territori straordinari come i parchi ÏĘå ÏĜųÏŅĹÚ±ĹŅ Ĭű ųÆå å ÏĘå ŸĜ ĜĹƋåčų±ĹŅ ĹåĬ tessuto storico, come appunto i Castelli Roĵ±ĹĜ ô ƚĹ čųƚŞŞŅ ÚĜ ÆŅųčĘĜ ÚĜŸĬŅϱƋĜ ŸƚĜ ŅĬĬĜ eĬƱĹĜ ôØ Ņ Ĭ± ϱĵޱčű ųŅĵ±Ĺ± ÏŅĹ Ĭå Ÿƚå ƋåĹƚƋå å ÚĜĵŅųå ĹŅÆĜĬĜ±ųĜ å ƚĹ ƋåųųĜƋŅųĜŅ ±ųƋĜÏŅĬ±ƋŅ

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che si spinge verso la costa e verso il mare. Poco distante da Roma per esempio, Tivoli vale molto di più di un breve passaggio. Un borgo medioevale costruito su una cascata e sulle rovine romane fa da sfondo ai veri gioielli della nostra storia: Villa d’Este, Villa Adriana e Villa Gregoriana. Protagoniste assolute le Ville, spesso sapienteQIRXI VMWXVYXXYVEXI I VMUYEPMǻGEXI GMVGSRHEXI HE VMKSKPMSWM KMEVHMRM S EQTM XIVVIRM EKVMGSPM 1SGEXMSR TIVJIXXI TIV IZIRXM HM EPXS PMZIPPS TVIWIRXE^MSRM esclusive, cene di gala, incontri riservati. Il clima QMXI JEZSVIZSPI GSRWIRXI HM SVKERM^^EVI MR PEVKE parte dell’anno attività all’aperto ampliando all’inǻRMXS PI TSXIR^MEPMXª HM UYIWXI PSGEXMSR HE JEZSPE (SQI EZZMIRI EP (EWXIPPS HM 8SVGVIWGIR^E GLI dal 1400 si staglia a nord di Roma sui colli e può ospitare eventi in un’atmosfera del passato asWSPYXEQIRXI SVMKMREPI S GSQI RIP (EWXIPPS HIPPE (EWXIPPYGGME MQQIVWS RIPPE FIPPMWWMQE GEQTEKRE VSQERE 9RE WTPIRHMHE HMQSVE GSR WTE^M all’aperto e tre sale convegni. Sono solo due esempi ma ce ne sarebbero moltissimi, diversi per storia, tipologia, identità.

Post congress? D’acqua dolce! &PFERS 'VEGGMERS I 2EVXMKRERS XVI PEKLM TIV post congress e team building nel verde e nei HMRXSVRM HM 7SQE E YRE XVIRXMRE HM GLMPSQIXVM HM HMWXER^E EP QEWWMQS .P GSRXVEPXEVI HIPPE REXYVE al futurismo tecnologico dell’Eur, per rigenerare PE QIRXI EPPƶMRWIKRE HIPPE GSIWMSRI .RM^MEQS HEP PEKS HM &PFERS IVVSRIEQIRXI GLMEQEXS PEKS HM (EWXIP ,ERHSPJS GSR PI GSWXI TSTSPEXI HEPPƶIXª HIP FVSR^S I UYMRHM GSR MRXIVIWWERXM VIWXM EVGLISlogici, preistorici e romani. Fra questi è di rilievo il Villaggio delle macine, ovvero l’antico emissario EVXMǻGMEPI HIP PEKS I HE GSRSWGIVI ² ERGLI MP RMRJIS HIXXS HIP 'IVKERXMRS GLI WSVKI RIP TMÄ EQTMS GSQTPIWWS HIPPE ZMPPE HM )SQM^ME 4PXVI EM VIXEKKM WXSVMGM I GYPXYVEPM MP 2MGI UYM TY½ WFM^^EVVMVWM GSR canoa, nuoto e vela, mentre le rive sono facilmente percorribili praticando jogging, mountain-

FMOI S XVIOOMRK & XYXXE EHVIREPMRE ² ERGLI MP PEKS HM 'VEGGMERS SPXVI GLMPSQIXVM UYEHVEXM HM STportunità per il Mice, incluse immersioni subacUYII I [MRHWYVJ 1S WTIGGLMS PEGYWXVI ² TSWXS EP centro del Parco Naturale Regionale Bracciano2EVXMKRERS GLI GSQTVIRHI ERGLI MP TMGGSPS I incontaminato lago di Martignano. Da non perdeVI ² PE ƸGMGPSZME HIM PEKLMƹ YR ERIPPS HM UYEWM SXXS GLMPSQIXVM HM PYRKLI^^E GSR EǺEGGM TERSVEQMGM WYM PEKLM HM 'VEGGMERS I 2EVXMKRERS WYM 2SRXM EFEXMRM I M ZMGMRM 2SRXM HIPPE 8SPJE 1EWX FYX RSX PIEWX il parco custodisce due importanti monumenti REXYVEPM MHIEPM TIV MP FMVH[EXGLMRK PE ^SRE YQMHE HM 5ERXERI I 1EKYWMIPPS E 8VIZMKRERS 7SQERS I PE (EPHEVE HM 2ER^MERE

Sopra, il Parco dei Mostri di Bomarzo

Ritorno al Medioevo 1SGEXMSR TIV IZIRXM ERGLI RIM GIRXVM XIVQEPM HE WIQTVI PYSKS HM MRGSRXVS I HM ǼYWWM HM TVSZIRMIR^E MRXIVRE^MSREPI (SQI +MYKKM WYM 2SRXM Ernici, uno dei centri di termalismo più impor-

ŇƒƒŇØƐĮŇƐžÏåĻŇĀÏŇƐ agglomerato di Bracciano, sul lago omonimo

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5IVGL³ YR IZIRXS MR Roma e dintorni

In alto, la Villa di Tiberio a Sperlonga. Qui sopra, Civita di Bagnoregio

tanti d’Europa, con i suoi stabilimenti idrotermali e le numerose strutture ricettive, in grado di SWTMXEVI GSRZIKRM TVIWIRXE^MSRM I MRGSRXVM XVE relax e benessere. Il rapporto tra l’acqua, la pietra levigata dalla sua JSV^E I WGSPTMXE HEPPE QERS HIPPƶYSQS ² MP ǻPS conduttore di tutto il territorio. Un legame eviHIRXI PEQTERXI IH IWTPMGMXS GSQI E .WSPE 1MVM MR provincia di Frosinone, dove una cascata domina proprio il centro del paese. Una vera e propria GLMGGE GSQI GI RI WSRS QSPXI WTSWXERHSWM RIP ZMXIVFIWI IH IWTPSVERHS PE 8YWGME I PI WYI FIPPI^^I GSWXVYMXI WY EPXSTMERM HM XYJS IR^E HYFFMS PE TMÄ JEQSWE ² (MZMXE HM 'EKRSVIKMS QIKPMS GSRSWGMYXE GSQI PE GMXXª GLI QYSVI GLI WSVKI TVSTVMS

su uno sperone ed è collegata alla strada da un lungo ponte pedonale, unico accesso al villaggio medioevale. Ma non è l’unica: ci sono Tuscania e (EPGEXE TIVJIXXI TIV YR WEPXS MRHMIXVS RIP XIQTS & (EPGEXE TSM MP 2MGI XVSZE YR EǾYIRXI HIP 8VINE PSGEPQIRXI GLMEQEXS Ƹ+SWWS HIP TIGGEXSƹ YRE gola dall’accesso non così facile da individuare e MR YR EQFMIRXI JERXEW] I GSR YRE GEWGEXE ǻREPI GLI PE MRXIVVSQTI FVYWGEQIRXI Nei pressi di Viterbo, infatti, storia e natura si incontrano, come nelle terme spontanee, nel Parco Naturale Marturanum, ricco di sentieri TIV XVIOOMRK GLI WM HMTERERS XVE KVSXXI VYWGIPPM I GYRMGSPM S RIP 5EVGS HIM 2SWXVM HM 'SQEV^S HSZI M ZMWMXEXSVM ZIRKSRS VETMXM HE TVIWIR^I WYVVIEPM I KVSXXIWGLI MR YR TIVGSVWS E GEZEPPS XVE magia ed esoterismo. 8VE PI FIPPI^^I REXYVEPM HIP 1E^MS MP 5EVGS 3E^MSREPI HIP (MVGIS PYRKS PE GSWXE XMVVIRMGE GSQTVIWE 8VE &R^MS I 8IVVEGMRE WTPIRHMHS GSRRYFMS tra colline, foresta e mare. Un mare bellissimo, protagonista di tutto il litorale in provincia di 1EXMRE ERGLI SPXVI MP TEVGS GSQI E TIVPSRKE GSR MP TEIWI JEXXS HM GEWI I WXVEHI FMERGLI I coperte dalla calce, a picco sull’acqua, sulle QEKRMǻGLI WTMEKKI XVE PI UYEPM WM REWGSRHI PE grotta della Villa di Tiberio. 9RE TPYVEPMXª HM WMXYE^MSRM I STTSVXYRMXª YRE QERRE TIV KPM SVKERM^^EXSVM HM IZIRXM GLI TSWsono associare momenti di post congress e di XIEQ FYMPHMRK Ƴ QE ERGLI MRHMQIRXMGEFMPM ZMEKKM MRGIRXMZI Ƴ XVE PI IGGIPPIR^I HIP XIVVMXSVMS EPPƶMVVIWMWXMFMPI QEKRIXMWQS HIPPE (MXXª *XIVRE

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scelti per voi

Convention Bureau Roma e Lazio Interlocutore ideale, rappresenta l’intera ǻPMIVE HIPPE QIIXMRK MRHYWXV] WYP XIVVMXSVMS dalle sedi congressuali alle dimore WXSVMGLI HEKPM LSXIP ǻRS EM JSVRMXSVM HM WIVZM^M

L’

obiettivo è chiaro: il Convention Bureau Roma e Lazio vuole promuovere la HIWXMRE^MSRI I PƶSǺIVXE HM WTEzi e servizi sul mercato internazionale e nazionale della meeting industry, operando con le istituzioni di riferimento, Roma Capitale e Regione Lazio, che ne hanno supportato la nascita e ne sostengono l’attività. L’insieme con questi enti consente accordi strategici, legittimazione, comunità d’intenti, capacità imprenditoriali, il networking tra soci e EKMPMXª IH IǽGEGME RIPPƶE^MSne, così come la governance VETTVIWIRXE PƶMRXIVE ǻPMIVE HM settore garantendo omogenei standard qualitativi e compattezza d’intenti. Il Convention Bureau Roma e Lazio è sostenuto dai più importanti operatori del settore; sono

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centri congressuali di prestiKMS TSPM ǻIVMWXMGM TPE]IV WXVEtegici, grandi operatori dello sport, service provider, alberghi business e luxury oriented, Pco, Dmc e incentive house di dimensioni ed esperienza internazionali, teatri e operatori di servizi tecnici. Un percorso importante e strategico: quattro anni di intenso lavoro per sensibilizzare le istituzioni al settore della meeting industry hanno portato all’acquisizione dell’evento del G20, grazie alla spinta dell’associazione e alla sua sinergia con gli organi istituzionali e all’acquisizione, per il 2022, dell’International Golf Travel Market che accoglierà i principali tour operator del golf internazionali. Un investimento, quello del Convention Bureau Roma e Lazio, teso a rinforzare i rapporti con

Regione, Comune e Camera di commercio, come conferma il presidente Stefano Fiori: «Il nostro ruolo si rivela sempre più centrale nello sviluppo sostenibile della destinazione: TMERMǻGEVI GSSVHMREVI PE WXVEtegia e le azioni di promozione sono attività fondamentali in questo momento di incertezza. Il successo avuto nel settore della meeting industry ci porta alla naturale apertura anche ad altri segmenti, come il lusso, l’automotive e il wedding perché Roma e Lazio sono territori che vanno messi a sistema creando interazioni tra pubblico e privati». Un rapporto, quello con le istituzioni, sempre più strategico, come conferma Riccardo Pizzuti, marketing & sales manager: «siamo in un momento molto delicato della storia economica del nostro settore: senza il supporto degli organismi statali gli imprenditori hanno poche possibilità di farcela da soli: ecco perché il ruolo dei convention bureau locali si fa ancora più strategico nel far convergere gli interessi degli uni agli obiettivi degli altri».

Stefano Fiori, presidente CBReL

Riccardo Pizzuti, marketing & sales manager CBReL

Convention Bureau Roma e Lazio via di San Basilio, 51 00187 Roma info@cbromaelazio.it www.conventionbureauromaelazio.it

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Perché un evento in... Roma e dintorni

scelti per voi

Courtyard by Marriott Rome Central Park Un hotel moderno, tecnologicamente futuristico e a vocazione convegnistica. È la soluzione perfetta per l’utenza Mice alla ricerca di servizi top in piena città

L’

Courtyard by Marriott Rome Central Park via Giuseppe Moscati, 7 00168 Roma Tel. 06 355741 – Fax 06 3017932 events@hotelcentralparkroma.com w w w.mar r iott.it/hotels/travel/ romcp-courtyard-rome-central-park/

attenzione al cliente attraverso “People First”, la ǻPSWSǻE E^MIRHEPI MRXIVTVIXEta da management e personale dell’hotel, la responsabilità sociale con la raccolta di iscrizioni e fondi in favore del Fai, i continui investimenti in tecnologie evolute a favore dell’utenza business. Si presentano così le quattro stelle di Courtyard by Marriott Rome Central Park, situato tra Monte Mario, la via Trionfale e la Pineta Sacchetti, a quindici minuti dal Vaticano, dal centro storico e a 150 metri dal treno metropolitano FL3. La struttura ha recentemente adottato l’innovativo sisteQE HM TYVMǻGE^MSRI HIPPƶEVME “Sanixair”, garantendo la coWXERXI WERMǻGE^MSRI MR XYXXS l’hotel. È un dispositivo che, inserito all’interno di tutti gli impianti aeraulici, tratta i volumi d’aria, garantendo la sicurezza in tutti gli ambienti, proteggendoli da virus, pollini, funghi e batteri in modo

naturale. Un hotel caratterizzato da una vocazione convegnistica, combinazione ideale di comodità, alto livello di servizi e lusso moderno con GEQIVI HM HMǺIVIRXM XMTSlogie e full optional, eleganti, WTE^MSWI I TMIRI HM PYGI PE QEKKMSV TEVXI SǺVI YRE QIravigliosa vista della cupola di San Pietro.

Per ogni necessità del Mice Chi sceglie il Courtyard by Marriott Rome Central Park per convegni ed eventi trova un centro congressi funzionale, personalizzabile per qualsiasi esigenza e con una dotazione tecnologica completa e all’avanguardia: undici le sue sale per mille metri quadrati totali, a luce naturaPI I HM HMǺIVIRXM HMQIRWMSRM I capienze, cui si aggiungono ampi spazi espositivi e ingresso autonomo con parcheggio fronte strada. Di recente, RIPPƶSXXMGE HM YRƶSǺIVXE WIQTVI

EXXYEPI I GSR FIRIǻX XIGRSPSgici superiori, la sala plenaria Le Pleiadi è stata dotata di un ledwall a tutta parete di oltre quindici metri quadrati con HIǻRM^MSRI 0 YRE XIGRSPSKME che permette la trasmissione WMQYPXERIE HE UYEXXVS HMǺIrenti sorgenti con la possibilità di visualizzare i contenuti in cinque diverse modalità. Il bouquet si completa con un team per l’organizzazione e gestione di eventi congresWYEPM ǻWMGM MFVMHM S MRXIVEQIRXI virtuali, grazie anche a innovative piattaforme interattive per la trasmissione di contenuti audio e video a distanza, GSPPIKERHS YR RYQIVS MRǻRMXS di partecipanti in remoto. Due gli eleganti ristoranti, dalla rafǻREXE GYGMRE MRXIVRE^MSREPI I QIHMXIVVERIE WSRS PSGEXMSR perfette sia per informali pran^M HM PEZSVS WME TIV VEǽREXI cene di gala, grazie anche alle loro terrazze, che regalano una piacevole vista sul parco del Pineto.

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Immagina il tuo evento ideale e inizia a viverlo FREE WI-FI


Perché un evento in... Roma e dintorni

Grand Hotel Palace Un elegante albergo, culla di storia e arte nel cuore HIPPE (MXXª *XIVRE WM TVIWIRXE GSQI VEǽREXE PSGEXMSR TIV IZIRXM dal sapore esclusivo e di grande charme

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Grand Hotel Palace via Veneto, 70 00187 Roma Tel. 06 47871 info.rome@millenniumhotels.com www.grandhotelpalacerome.com

ella centralissima e iconica via Veneto, la strada più elegante e mondana di Roma, che racchiude le memorie della Dolce Vita, sorge il Grand Hotel Palace, gioiello architettonico progettato da Marcello Piacentini negli Anni 20 e riportato all’antico splendore grazie alla creatività del celebre architetto Italo Rota e a un concept progettuale che ha saputo GVIEVI YRƶMRXIVE^MSRI ǼYMHE tra esterni e interni. «Eleganza e purezza – racconta il general manager Walter Teori – distinguono lo stile essenziale e il carattere eclettico degli ambienti, corredati dalle più moderne amenity. DeWMKR VEǽREXS RYSZM EGGSWXEQIRXM HM WYTIVǻGM I GSQJSVX WM amalgamano armonicamente all’originale struttura Liberty. &QTMI WYTIVǻGM WM WRSHERS

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nel luminoso equilibrio cromatico degli specchi, delle texture pregiate e delle tonaPMXª WSJX HIP VSWE I HIP KVMKMS Un hotel che rappresenta un suggestivo esempio di quel modernismo romano che ha segnato il passaggio dall’Art Déco, allo stile del Novecento monumentale degli anni Trenta». 87 le sue lussuose camere di cui 13 suite, progettate in stile insolito ed elegante, per un ambiente GSRJSVXIZSPI EPPƶMRWIKRE HIP VIPE\ .P PSVS GLEVQI WM VMǼIXXI RIP VEǽREXS WXMPI &VX )³GS MR chiave contemporanea con arredi di lusso, un angolo studio e bagni in marmo. «La maggior parte delle executive deluxe – prosegue Walter 8ISVM Ƴ SǺVI EQTMI XIVVE^^I dalle quali si possono ammirare gli scorci più suggestivi di Roma. Il business center

scelti per voi

interno al Grand Hotel Palace, equipaggiato con le più moderne attrezzature audio e video, copre un’area di trecento metri quadrati per XVI HMZIVWI WEPI I SǺVI WTE^M per meeting ed eventi, una VIGITXMSR HIHMGEXE I YR JSyer». Il team eventi si prenderà cura di tutti gli aspetti, dalla gestione degli ospiti ǻRS EP GEXIVMRK TVITEVEXS direttamente nelle cucine dell’hotel. Il ristorante Cadorin & Lounge Bar, decorato HEM QIVEZMKPMSWM EǺVIWGLM HIP pittore Guido Cadorin, preWIRXE YRE GYGMRE GLI WM VMJª ai piatti sia della tradizione locale sia di quella internazionale, ed è una location di grande charme per cene di gala, così come il bistrot, lungo la celebre passeggiata di via Veneto, permette di gustare pranzi e cene all’aperto. E, per un momento di relax TWMGSǻWMGS XVE YR MQTIKRS HM lavoro e un altro, la spa del Grand Hotel Palace è un’oasi SVMIRXEPI GLI SǺVI QEWWEKgi e trattamenti di ispirazione EWMEXMGE YR VMJYKMS HM XVERUYMPlità e pace nel cuore della Città Eterna per un’esperienza esclusiva a 360 gradi. informazione pubblicitaria

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Perché un evento in... Roma e dintorni

Hotel Artis Ecosostenibile, moderno, tecnologico: questi i plus TVMRGMTEPM HIPPE WXVYXXYVE VEǽREXE I HM JEGMPI VEKKMYRKMFMPMXª per una clientela alla ricerca di servizi di qualità

N

Hotel Artis via Roberto Fancelli, 3 00169 Roma Tel. 06 23267789 Fax 06 23260176 info@hotelartisroma.com www.hotelartisroma.com

uova ed elegante struttura a quattro stelPI Pƶ-SXIP &VXMW SǺVI EM WYSM clienti ospitalità e professionalità nel nome del comfort, della professionalità e della tecnologia. Ubicato in posizione strategica, tra le vie consolari della Tuscolana e Casilina, è vicino a Cinecittà e a meno di due chilometri dal Grande Raccordo Anulare; è inoltre raggiungibile dal centro tramite la metropolitana linea A cambiando a San Giovanni con la linea C e, poi, con un tratto a piedi. Settanta le sue camere, luminose, con un bouquet completo di facility e dotate di tecnologia di ultima generazione; un mix riuscito di stile moderno e funzionale per YR KYWXS VEǽREXS I GSRJSVXIvole, grazie anche a un’indovinata progettazione orien-

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tata a esigenze e necessità degli ospiti dell’hotel, siano essi leisure oppure della meeting industry. È una location moderna e proiettata al futuro, con un importante sguardo rivolto all’ecosostenibilità: l’hotel dispone infatti anche di una stazione di ricarica per auto elettriche. Al suo interno l’Hotel Artis presenta un vero e proprio centro congressi, WZMPYTTEXS WY XVI HMǺIVIRXM ampie sale, due delle quali a luce naturale e modulabili tra loro, grazie alle pareti mobili, per venire idealmente inconXVS EPPI HMǺIVIRXM RIGIWWMXª (sono tutte dotate di un ventaglio completo e all’avanguardia di attrezzature audio e video). I nomi delle singole sale, Gentilini, Turcato e Schifano, rendono omaggio a tre importanti artisti contemporanei; la capacità comples-

scelti per voi

siva, norme Covid-19 permettendo, è di 130 persone. Diverse le tipologie di eventi legati al mondo del lavoro ospitati all’interno del centro congressi, che comprendono anche i corsi di formazione I HMǺIVIRXM GSRZIKRM MR EQbito medico e veterinario. Il ristorante interno della struttura, perfetto anche per importanti cene di gala, ospita i momenti conviviali della meeting industry in ambienti VEǽREXM IH IPIKERXM SǺVIRdo una cucina tradizionale e menu espressamente pensati per ogni tipologia di evento, mentre il servizio catering permette di organizzare cocOXEMP HM FIRZIRYXS GSǺI FVIak e light lunch in occasione di eventi business di medie dimensioni. Per occasioni di lavoro caratterizzate da numeri ben più importanti, invece, l’Hotel Artis organizza servizi di catering esterni, sempre sotto la supervisione del management della struttura. A completamento HIM WIVZM^M SǺIVXM KPM SWTMXM trovano anche un accogliente lounge bar, per rilassanti pause tra una riunione di lavoro e l’altra. informazione pubblicitaria

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Perché un evento in... Roma e dintorni

Hotel Caravel Pensato per i viaggiatori leisure e Mice contemporanei, SǺVI YR ZIRXEKPMS HM WSPY^MSRM HM UYEPMXª EHEXXI E SKRM IWMKIR^E in un contesto di eleganza e spiccata personalità

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Hotel Caravel via Cristoforo Colombo, 124 00147 Roma Tel. 06 5180789 Fax 06 51600600 info@hotelcaravel.it www.hotelcaravel.it

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ROMA 1p _Hotel Caravel MeC.indd 30

ituato tra il centro storico di Roma e l’EUR, il quartiere congressuale e del business per eccellenza, l’Hotel (EVEZIP SǺVI YRE GSQFMREzione di eleganza, tecnologia e comfort; è un mix riuscito di stile contemporaneo unito a servizi completi. Facilmente raggiungibile dall’aeroporto di Fiumicino e dalla stazione ferroviaria di Termini, le quattro stelle della struttura associano a una elevata qualità dei propri standard una grande attenzione e cura del comfort dei propri ospiti; a tutto questo si aggiunge anche la grande sensibilità per l’ambiente, sottolineata da virtuose scelte di risparmio energetico. Il design dell’hotel è evidenziato da una cifra stilistica attuale unita ad elementi che si ispirano alle esplorazioni di Cristoforo Co-

lombo: toni vivaci e dettagli originali come libri antichi, mappe e pergamene richiamano il viaggio del navigatore. Soluzioni che rispecchiano inoltre l’anima garbata e tranquilla del quartiere che ospita la struttura: eleganti pezzi d’arredo contemporanei e lampadari creati su misura con vetri di Murano regalano agli ambienti un’atmosfera unica. Le sue cameVI MR XYXXS HM HMǺIVIRXM XMpologie, si caratterizzano per l’insonorizzazione, gli arredi semplici ma al tempo stesso eleganti, le generose dimensioni, l’estrema luminosità e per un ventaglio completo di dotazioni, per venire incontro alle esigenze degli ospiti. Ideale per organizzare qualsiasi tipo di evento convegnistico, l’Hotel Caravel dispone di tre sale meeting da dieci

scelti per voi

a 150 posti, intitolate alle famose caravelle di Cristoforo Colombo e ospitate nel moderno centro congressi interno. La sala Pinta e quella chiamata Niña, le più piccole, e la Santa Maria, la più ampia, sono dotate di attrezzature tecnologicamente avanzate: sono inclusi, tra l’altro, MP WMWXIQE HM EQTPMǻGE^MSRI l’impianto wireless, il podio con microfono, la videoproMI^MSRI PE GSRRIWWMSRI [M ǻ MR ǻFVE I MP WIVZM^MS HM GEXIVMRK interno. Sono ambienti che presentano un’illuminazione naturale e possono essere personalizzati per ospitare incontri di lavoro, corsi di formazione, meeting aziendali, presentazioni di prodotti, workshop e tutte le altre tipologie di eventi. Il ristorante SǺVI TSM MR YR EQFMIRXI caldo, arredato con uno stiPI VEǽREXS I SVMKMREPI YRE cucina italiana tradizionale, conferendo al tempo stesso un tocco contemporaneo ai suoi piatti, dai grandi classici della gastronomia locale alle opzioni più fresche e salutari, dai sapori tipici mediterranei a proposte più moHIVRI I Wǻ^MSWI informazione pubblicitaria

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scelti per voi

L’

Hotel Domidea è un quattro stelle situato a pochissimi minuti dal Grande Raccordo Anulare, dall’autostrada A24 e dalla tangenziale est, che consentono di raggiungere rapidamente in 15 minuti il centro e i poli d’interesse principali, diventando così il punto di partenza ideale per la clientela leisure e business, che può trovare qui una serie di servizi di qualità dedicati alla meeting industry. Le sue 84 camere, stanHEVH I\IGYXMZI GPYF Ǽ SSV I junior suite, sono ampie e luminose, arredate in maniera WSFVME QE IPIKERXI I SǺ VSRS tutto ciò di cui il cliente ha bisogno. Meeting ed eventi aziendali trovano qui la location perfetta, grazie a un’ideale combinazione tra innovazione e stile. La sala meeting Aurea è dotata di moderne tecnologie audio e video, con servizi su misura interamente personalizzabili. Presso il moderno lounge bar vi è la possibilità di organizzare GSǺ II FVIEO HSPGM I WEPEXM I colazioni di lavoro. Per quanto riguarda la ristorazione, la struttura collabora con un riWXSVERXI EHMEGIRXI TIV SǺ VMVI

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141_XXXI_31_ROMA 1p _Domidea Hotel.indd 31

Hotel Domidea Innovazione, stile, design, per una struttura moderna ideale per un’utenza, privata e professionale, alla ricerca di servizi completo e top level agli ospiti una ancor più completa esperienza e far loro gustare i migliori piatti della tradizione culinaria romana e italiana. Il ristorante accoKPMI MR YR EQFMIRXI VEǽ REXS gli ospiti dell’hotel, sia per veloci pranzi di lavoro sia per eventi serali e cene di gala. Giada Serra, che supervisiona la divisione room e commerciale, illustra le ulteriori prerogative dell’hotel: «La nostra struttura è interessata dal lunedì al venerdì da un XVEǽ GS FYWMRIWW TIV UYIWXS abbiamo creato il piano club Ǽ SSV TIRWEXS TIV GSPSVS GLI soggiornano per motivi di laZSVS 1I GEQIVI GPYF SǺ VSRS tutte le comodità di cui un cliente business ha bisogno: ampi spazi, due ambienti separati per zona giorno e notte, ottima illuminazione, scrivania spaziosa, prese

usb per pc, tablet e cellulari, XIE GSǺ II QEOIV~ 1E KI WXMSRI HIPPƶLSXIP ² Eǽ HEXE E Roberto Necci, vice presidente di Federalberghi Roma e presidente del Centro Studi di Federalberghi. Grazie alla WYE IWTIVMIR^E PS WXEǺ LE TSXYXS FIRIǻ GMEVI HM YRƶE vanzata formazione in linea con quella delle grandi catene alberghiere: «Gestire l’Hotel Domidea ha rappresentaXS YRE Wǻ HE IRXYWMEWQERXI MR un periodo decisamente non facile l’hotel è riuscito a consolidare il suo avviamento ed esplorare nuovi segmenti di mercato. Il turismo a Roma sta riprendendosi dopo il terribile 2020, il comparto alberghiero dovrà tenere conto che modelli gestionali precedenti vanno totalmente stravolti, per una costante ricerca HM IGGIPPIR^E~

Giada Serra

Roberto Necci

Hotel Domidea via Raffaele Costi, 17/21 00155 Roma Tel. 06 97659073 Fax 06 45554442 info@hoteldomidea.com www.hoteldomidea.com

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Perché un evento in... Roma e dintorni

scelti per voi

Silva Hotel Splendid Spa & Congress Versatile, circondata dal verde e dal silenzio, il Silva Hotel Splendid di Fiuggi è una location ideale per chi cerca servizi, congressuali e non, ad alto valore aggiunto in un contesto elegante

È

Silva Hotel Splendid Spa & Congress corso Nuova Italia, 40 03014 Fiuggi (Fr) Tel. 0775 515791 commerciale@silvasplendid.it www.silvasplendid.it

un’oasi di relax e charme nel cuore del Lazio: Silva Hotel Splendid Spa & Congress si trova infatti all’interno di un arioso parco di castagni, poco distante dal centro di Fiuggi e a pochi passi da Fiuggi Terme, rinomato centro termale della Ciociaria. Una struttura a quattro stelle versatile e perfetta sia per la clientela leisure sia per l’utenza congressuale; per tutti gli ospiti, un ventaglio di servizi e FIRIǻX GSQTPIXS I HM IPIZEXS valore in una cornice particolare. Ben 118 le sue luminose camere, suddivise in cinque HMǺIVIRXM XMTSPSKMI TIV ZIRMVI incontro a tutte le esigenze e necessità, accomunate da generose dimensioni, dotazioni complete e da standard di eleganza e praticità. Anche meeting, convegni ed eventi di lavoro trovano nel Silva Ho-

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ROMA 1p _SILVA H Splendid.indd 32

tel Splendid Spa & Congress la cornice perfetta: anni d’esperienza hanno fatto sì che il centro congressi interno abbia acquisito una notevole competenza, raggiungendo un elevatissimo livello qualitativo in materia di organizzazione di occasioni legate alla professione, che include ovviamente anche servizi e rigorose linee guida in tema di HMWXER^MEQIRXS I WERMǻGE^MSne per l’emergenza sanitaria dovuta al Covid-19.

Tra lavoro e convivialità Due le sale, Ginestre e Tigli, dotate di tutte le attrezzature tecnologiche audio e video e tra loro modulabili per personalizzare, grazie anche allo WXEǺ ETTSWMXEQIRXI HIHMGEXS qualunque tipo di congresso ed evento convegnistico; a queste si aggiungono salette

di segreteria e spazi espositivi. Due invece i ristoranti interni, oltre al bar a bordo piscina: il Ginger Restaurant si presenta come ambiente elegante I VEǽREXS GSR TVSTSWXI GLI esaltano i sapori della tradizione laziale e ciociara; è l’ideale per importanti pranzi business I VEǽREXI GIRI HM KEPE QIRtre il ristorante La Veranda è perfetto per light lunch tra un impegno di lavoro e l’altro. Per entrambi sono ovviamente previsti menu personalizzabili. Diverse le possibilità di attività post congress all’insegna del FIRIWWIVI TWMGSǻWMGS I HIPPS sport: il Silva Hotel Splendid Spa & Congress presenta infatti l’esclusiva Silvaspa, un completo centro benessere di oltre 1.800 metri quadrati con piscine interne ed esterne, aree relax e un ventaglio completo di massaggi e trattamenti, cui si aggiungono un campo da golf a 18 buche, distante poco più di un chilometro, e diverse possibilità di escursioni in e-bike e percorsi di trekking e nordic walking, per andare alla scoperta dei tanti tesori, FSWGLM ǻYQM PEKLM I GEWGEXI della Ciociaria. informazione pubblicitaria

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scelti per voi

TH Roma Carpegna Palace Domus Mariae Maestosa location riaperta di recente, è un importante esempio di urban resort della Capitale, perfetto per una clientela alla ricerca di plus d’eccellenza

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SPIRRI I KVERHMSWS IHMǻcio di ispirazione rinascimentale TH Roma Carpegna Palace Domus Mariae riapre le sue porte, dopo due anni di chiusura, a un’utenza leisure e Mice alla ricerca di servizi di alto livello. Un’albergo WXSVMGS HIPPE (ETMXEPI EǽHEXS in gestione – per i prossimi 15 anni – al gruppo TH Resorts, importante player nella gestione di numerose strutture alberghiere del nostro Paese. )MZIVWM M FIRIǻX HIPPE WXVYXXYVE GLI LE FIRIǻGMEXS HM YRƶEXXIRta ristrutturazione interna ed esterna: quattro stelle superior che si propongono come urban resort, nello spirito e nel Dna del gruppo TH Resorts, con grandi spazi disponibili e la possibilità di attività tipicamente “resortistiche”. Si punta quindi sia sul settore leisure sia su quello legato all’attività professionale, anche per soggiorni di lavoro con giorni

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ROMA 1p Dx_TH Carpegna MeC.indd 33

in più dedicati al tempo libero: è il cosiddetto segmento FPIMWYVI GLI TY½ FIRIǻGMEVI per esempio, di una chiesa a tre navate con una capienza di cinquecento persone, un grande parcheggio e un parco privato, i dieci ettari di villa Carpegna, adorno di piante secolari, ninfei e fontanili. Un hotel dalla strategica posizione, a pochi passi dalla stazione della metropolitana Cornelia che, nei dieci minuti delle sei o sette fermate, porta nella centralissima e iconica piazza di Spagna. 203 le sue camere HM HMǺIVIRXM XMTSPSKMI GEVEXXIrizzate da dettagli e atmosfere che esprimono l’alta cultura dell’accoglienza: per tutte un ventaglio di dotazioni completo e di elegante praticità. Due i ristoranti, perfetti sia per informali e veloci pranzi di lavoro sia per importanti e suggestive cene di gala per una linea gastronomica che coniuga sem-

plicità e ricercatezza. Il bar, con il suo spazio all’aperto, e la terrazza sono inoltre location ideali per cocktail esclusivi e aperitivi. Anche eventi e congressi trovano nel TH Roma Carpegna Palace Domus Mariae una location perfetta: il Cinema Teatro Bachelet si pone sul mercato come una scelta di eccellenza per ogni esigenza, dalla conferenza stampa alle anteprime cineQEXSKVEǻGLI PE WEPE RIM WYSM quattrocento metri quadrati, può ospitare 550 persone ed è HSXEXE HIM TMÄ WSǻWXMGEXM WIVZM^M multimediali. Completano l’offerta congressuale dell’hotel WIM WEPI QIIXMRK HM HMǺIVIRXM metrature per eventi di medie dimensioni e per riunioni di lavoro più intime, lo spazio Conference Arcade, che si presta a essere trasformato in un’area espositiva di indiscussa eleganza, sale stampa e spazi per il servizio catering.

TH Roma Carpegna Palace Domus Mariae via Aurelia, 481 00165 Roma roma@th-resorts.com www.carpegnapalace.it

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Perché un evento in... Roma e dintorni

scelti per voi

Hotel The Building &RXMGE I WYKKIWXMZE PSGEXMSR RIP GYSVI HIPPE GMXXª Pƶ-SXIP 8LI 'YMPHMRK WM TVIWIRXE TIVJIXXS TIV IZIRXM HƶMQTEXXS HIWXMREXM EPPE QIIXMRK I MRGIRXMZI MRHYWXV] IWMKIRXI I VEǽREXE

U

n elegante palazzo nel pieno centro di Roma, a poca distanza dai monumenti simbolo della città, semplice eppure nello stesso tempo VEǽREXS GSR YRE ZMWXE HEPPE WYE XIVVE^^E WYPPI WYKKIWXMZI mura Aureliane. Posizionato in una zona strategica nel cuore della Capitale, a pochi minuti a piedi dalla stazione ferroZMEVME HM 8IVQMRM I EHMEGIRXI alla fermata della metropolitana Castro Pretorio, l’Hotel The Building è una struttura a quattro stelle inaugurata nel 2016, location ideale per raggiungere in pochi minuti il centro della Città Eterna. La WXVYXXYVE SǺVI EM WYSM SWTMXM WYKKIWXMZM WTE^M HEP GEVEXXIVI storico, contraddistinti dalla GSRWIVZE^MSRI HM HIGSVE^MSRM e tratti architettonici originari, che si fondono, al contem-

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po, con elementi di eleganza e benessere all’interno di un LSXIP EPPƶEZERKYEVHME GSRGIpito secondo uno stile d’arredo moderno. Il nome, The BuMPHMRK ZYSPI IWWIVI IZSGEXMZS HIPPE TEVSPE ƸIHMǻGMSƹ MRXIWS GSQI GSRXIRMXSVI HM HMZIVWMǻGEXM WTE^M I JYR^MSRM . ZEVM EQbienti, interni ed esterni, sono MR IǺIXXM HIWXMREXM EPPI EXXMZMXª più disparate che accolgono il cliente, leisure e Mice-oriented, creando una dimensione HM TMEGIZSPI VIPE\ MR YRƶEXQSsfera storica, da apprezzare in particolare al termine delle ZMWMXI IH IWGYVWMSRM KMSVREPMIVI della città o di un’intensa giorREXE HM PEZSVS

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