
INCENTIVE CONVENTION EVENTI
SPECIALE PER MEETING PLANNER CORPORATE


INCENTIVE CONVENTION EVENTI
SPECIALE PER MEETING PLANNER CORPORATE
QUALI OPPORTUNITÀ E QUALI SFIDE
RAPPRESENTANO PER IL MICE
DOSSIER EVENTI AUTOMOTIVE
COMPAGNIA DEL MESE
CDSHOTELS
MOOD MEDITERRANEO
DOSSIER ULTIME TECNOLOGIE
DESTINAZIONE DEL MESE
BASILICATA
BUSINESS CHE ISPIRA
LE GRANDI KERMESSE INTERNAZIONALI? GLI SPECIALI IN ALLEGATO
SET-OTT | 2025 numero 03
CATALOGNA: REGIONE MONDIALE DELLA GASTRONOMIA 2025
Organizzare un evento in Catalogna ha un grande vantaggio: la sua gastronomia unica. Non è un caso che sia stata nominata Regione Mondiale della Gastronomia 2025 , prima regione europea a ricevere questo riconoscimento, che posiziona la sua offerta enogastronomica tra le migliori al mondo. Meeting, eventi, congressi o viaggi incentive in Catalogna consentono di scoprire la sua cucina rinomata a livello internazionale. Questo territorio offre moltissime proposte che uniscono momenti di lavoro al relax e ai piaceri per il palato: spazi singolari per cene di gala, catering d'autore, laboratori di cucina creativa, attività con produttori locali o visite con esperienze enogastronomiche in cantine suggestive.
La cucina catalana riflette i suoi paesaggi e la sua storia: Barcellona, moderna e gastronomica, offre più di venti ristoranti con stelle Michelin - la costa catalana - dalla Costa Brava alla Costa Daurada e al Delta dell'Ebro, passando dalla Costa Barcelona - permette di gustare la cucina marinara; i Pirenei e La Garrotxa offrono cucina di montagna e vulcanica. Città come Lleida, Girona o Tarragona combinano patrimonio storico e un'offerta gastronomica variegata. Il vino fa parte del DNA catalano, con oltre 300 cantine e 12 denominazioni di origine. Il Priorat, il Penedés o l’Empordà offrono eventi nei vigneti, in stupende cantine moderniste, oltre a esperienze particolari tra cui la wine spa.
Palace Portofino Coast:
del Tigullio
Grand Hotel Torre Fara: eleganza a Chiavari 102
Sinergia vincente a Ostuni con Hotel Monte Sarago e Primo Ostuni Hotel 103
Unahotels T Hotel:
per eventi Colle del Paradiso:
Tecnologia contemporanea: tra brand strategy ed emozione 77
Chorus: l’evento che accade, crea, trasforma 86
Doc Congress: comunicazione evoluta 88
Gruppo Peroni Eventi: AI negli eventi? Supporto strategico 90 M&P Informatica: iscrizioni più smart 91
COVER STORY
Cinque generazioni attualmente nel mondo del lavoro: come si pianifica un evento che coinvolga sia boomer sia GenZ?
DOSSIER VIAGGI INCENTIVE
Le destinazioni di maggiore appeal per viaggi incentive di successo e i format per generare la massima memorabilità
DOSSIER TEAM BUILDING
Dai momenti formativi a quelli di charity, al team coaching: le attività più originali per fare squadra
LA RIVISTA
DELLA MEETING INDUSTRY
Organo di consultazione per dirigenti, industrie, associazioni, ordini professionali, studi di pubbliche relazioni e di consulenza aziendale, agenzie di pubblicità, sindacati, partiti politici, organismi internazionali, agenzie di viaggio, ecc. Prezzo della copia: € 5,16 più spese di spedizione
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ANNO 53° - N. 3 settembre-ottobre 2025
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Eleganza, lusso, eccellenza, e la sensazione di vivere momenti unici, speciali, inimitabili. Un’esperienza che per il tuo gruppo rimarrà indimenticabile.
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Se un tempo il networking era il momento che più veniva lasciato al caso in ogni evento, oggi – complici anche i mutamenti sociali e tecnologici degli ultimi anni –è diventato più strutturato, con format e strumenti dedicati
direttore responsabile marco.biamonti@ediman.it
Èsotto gli occhi di tutti che il netwoking – l’incontro spesso accidentale tra operatori in occasione di eventi del settore – sta subendo una rapida trasformazione: sta diventando meno casuale, più strutturato e tecnologico, sebbene la parte umana — il “guardarsi negli occhi” e costruire fiducia — resta insostituibile, nel nostro settore più che in altri data l’assoluta prevalenza della componente fisica.
Negli ultimi anni, infatti, sono successe diverse cose:
• Pandemia e digitale: gli eventi online hanno dimostrato che si può fare formazione e aggiornamento senza spostarsi. Però hanno tolto molto del valore umano e spontaneo del networking.
• Ibrido e “phygital”: oggi si cerca di combinare presenza e digitale. Il networking si fa sia in sala sia tramite app e piattaforme di matchmaking, che cercano di facilitare i contatti mirati.
• Nuove generazioni: i giovani professionisti vivono il networking in modo diverso: meno biglietti da visita, più connessioni su LinkedIn, WhatsApp o app dedicate.
• Qualità vs quantità: mentre prima si puntava a “fare più conoscenze possibili”, ora c’è più attenzione a incontri curati e mirati, magari anche supportati da AI o algoritmi che suggeriscono chi incontrare.
• Sostenibilità e costi: trasferte e grandi eventi devono oggi giustificare meglio il Roi. Il networking rimane uno degli argomenti forti per spingere le aziende a investire, ma deve essere tangibile.
E i format (con strumenti tecnologici dedicati), di conseguenza, si adeguano:
• Matchmak ing 1-to-1: piattaforme che permettono ai partecipanti di creare un profilo, selezionare interessi e prenotare meeting mirati.
• Speed networking: sessioni a tempo, simili a uno “speed dating” professionale: 3-5 minuti a rotazione per presentarsi, poi cambio di tavolo.
• Tavole rotonde tematiche: piccoli gruppi (8-12 persone) attorno a un tavolo, guidati da un moderatore, per discutere un tema specifico.
• Networking gamificato: attività interattive (quiz, caccia al tesoro, badge digitali da collezionare) che spingono i partecipanti a interagire tra loro.
• Experience-based networking: attività fuori dalle sessioni classiche: passeggiate, sport, cucina, laboratori creativi.
Penso sia una tendenza di lungo termine. Il networking è diventato meno spontaneo e più orchestrato: ci sarà meno “serendipità” – l’incontro casuale al coffee break – e più “curation”, in cui organizzatori e piattaforme favoriscono sempre più i contatti. Senza però dimenticare che è sempre al caso (o al destino) cui spetta l’ultima parola.
LUCA CORSI Internal Communication & Pr Manager Vorwerk Italia
Avete presente quando organizzare un evento aziendale significava semplicemente sfamare i partecipanti? Un bel buffet luculliano, piatti fumanti di lasagne, polpette per tutti, il vino rigorosamente “rosso o bianco” (senza troppi sofismi), e via così, per chiudere in gloria l’evento
Vi
ricordate quando bastava “sfamare” i partecipanti di un evento con un “semplice” buffet? Ecco, quel mondo non esiste più. Oggi sembra che ogni convention, meeting, evento. debba essere un pellegrinaggio spirituale al sacro altare della biodiversità agroalimentare italiana. Non si può più pronunciare la parola “catering” senza che abbia inizio un dotto dibattito su filiera corta, certificazioni biologiche, sostenibilità ambientale e alimentare. E così, per qualsiasi evento, anche il meno strategico, si cercano agriturismi bio, cantine vinicole aperte al pubblico, i formaggi Dop con la targhetta del casaro in bella vista, l’olio Evo spiegato dal produttore con tanto di scheda organolettica, e chi più ne ha più ne metta. Vi dirò, un po’ ci può anche stare:
siamo il secondo Paese al mondo per esportazione di formaggi e latticini, dietro alla Germania e davanti a Paesi Bassi e Francia e in ogni paesino d’Italia esiste una microspecialità enogastronomica che giura di essere l’unico, vero, autentico sapore della tradizione. Ecco come si spiega e come trova giustificazione il nuovo mantra: non più quantità a oltranza, ma quantità e qualità. Attenzione però: la quantità deve restare, perché se ospiti centinaia di persone e offri un tris di finger food striminzito, ti ritrovi con una rivolta che nemmeno la presa della Bastiglia. Però la quantità deve avere un senso, una storia, un’etica. Si entra così nel regno delle nuove tendenze, dove la provenienza locale e stagionale diventa obbligatoria – perché, diciamo-
lo, se non è chilometro zero non fa abbastanza “cool” –, mentre la cucina deve strizzare l’occhio ai salutisti, per accontentare anche il collega che fa triathlon, quello del «no carboidrati, please». Le opzioni vegane e plant-based non possono più essere un ripiego insipido, ma devono diventare piatti appaganti, creativi e saporiti, magari con ingredienti esotici o fusion. Il tutto, infine, va confezionato con imballaggi compostabili per non fare altri danni al pianeta. Vogliamo poi parlare del vino? Serve conoscere il vitigno, la provenienza, il grado di tannicità, proporre rossi leggeri, magari biodinamici per i più esigenti. E anche sui bianchi si è alzata l’asticella, con richieste di etichette orange o naturali. Infine, non possiamo trascurare chi non
beve alcolici, che si aspetta vini dealcolati di qualità e non semplici bibite fruttate che suonano come un pigro ripiego. I camerieri, si ritrovano ad affrontare sfide diplomatiche che i mediatori dell’Onu nemmeno si sognano. Per non parlare dell’imperante “experience”: guai ad allestire un semplice buffet. Oggi ci vogliono stazioni interattive, showcooking, ramen bar, taco gourmet, sommelier corner... Più che un evento aziendale, sembra di partecipare a un episodio di Masterchef Corporate Edition. Anch’io apprezzo la svolta creativa, ma qualche limite bisognerebbe imporselo. L’altro giorno, in una mensa aziendale, ho visto un bizzarro tramezzino “prosciutto, formaggio, rucola e mirtilli”. Sarà anche buono, non lo discuto, ma personalmente sono ancora uno di quelli che preferisce le trattorie vecchio stile. Quelle con il piattone di pizzoccheri, che una volta ogni tanto sono sempre graditi. Senza il Qr code per la sostenibilità. Senza il sommelier che mi spiega il terroir. Solo un bel «qui se magna bene!».
Anche perché, ammettiamolo, alla fine è questo l’obiettivo di ogni evento aziendale di successo: far sì che la gente si ricordi il messaggio del board, senza farsi distrarre troppo dal “come e cosa si è mangiato”.
Certo, se hanno mangiato bene la convention è già un mezzo successo. Ma non è quello l’unico Kpi da prendere in considerazione. O no?
EMANUELE NASTI General manager Htms International enasti@htmsinternational.com
Tra fine estate e inizio autunno si definiscono i piani per l’anno successivo, si ridisegnano le mappe delle destinazioni e si fissano le priorità
MItassi arumquo maximi, si volor molupis et vel explibus ullaccus eosam voluptatus, ne is re porerep elecae moluptu reserfe rferci que num dem exerspe rsperit, non corrovide iduntio re
C’è un’atmosfera particolare alla fine di settembre, quando il ricordo delle vacanze è ancora vivido ma gli effetti benefici sono già svaniti dal ritorno alla normalità. È la stessa che si respira dopo che un grande evento si è concluso. Le luci si spengono, i tecnici smontano l’allestimento, i fiori iniziano già ad appassire e sul pavimento restano solo coriandoli. Fino a poche ore prima era tutto un vortice di suoni, emozioni e aspettative; ora rimane un silenzio che porta con sé un senso di vuoto, ma anche di compimento. Così è la fine dell’estate nel nostro settore. La primavera e l’inizio dell’estate sono tradizionalmente i momenti più intensi dal punto di vista operativo. Abbiamo quindi attraversato mesi carichi di energie e di tensioni e improvvisamente ci troviamo nel limbo. Non siamo ancora nel pieno della nuova stagione, ma sappiamo che la prossima ondata di impegni è dietro l’angolo.
In realtà, chi lavora negli eventi sa che il vero “vuoto” non esiste mai. Agosto, che dall’esterno appare come una pausa, è in realtà il mese in cui si pianificano gli eventi più complessi. Mentre il mercato sembra rallentare, si lavora a programmi che vedranno la luce solo mesi dopo, spesso con un orizzonte che arriva già all’anno successivo. È il tempo in cui si fissano le basi di progetti articolati, di viaggi incentive e congressi che richiedono mesi di preparazione e una visione di lungo periodo. E così settembre arriva come il momento della verità. Si fanno i conti con ciò che ha funzionato e con ciò che ha richiesto troppi sforzi. Con le relazioni logorate da aspettative irrealistiche. Con clienti che hanno chiesto l’impossibile e team che hanno dato più di quanto fosse sostenibile. È un mese che porta con sé bilanci e consapevolezze, ma anche nuove opportunità. Le incentive house e gli
event manager lo sanno bene: proprio tra fine estate e inizio autunno si ridisegnano le mappe delle destinazioni e si fissano le priorità. E qui il nostro osservatorio privilegiato gioca un ruolo fondamentale. Guardando al mercato da tante prospettive diverse, attraverso le numerose rappresentanze che ci collegano a hotel, Dmc e destinazioni, cogliamo per primi segnali che spesso diventano trend. Lo vediamo, per esempio, nella crescita esponenziale delle destinazioni di lungo raggio: la Cina su tutti ma più in generale l’Asia con India e Thailandia in evidenza, ma anche la Colombia e l’America Latina. Allo stesso tempo, il Mediterraneo conferma la sua forza, ma con dinamiche nuove: più attenzione ai servizi personalizzati e ai temi Esg. Sono indicazioni che non leggiamo solo nelle statistiche, ma che tocchiamo con mano quotidianamente, attraverso briefing, richieste di quotazio-
ne e feedback dei nostri partner. Ma, al di là dei numeri e dei mercati, c’è un dato più profondo che settembre ci consegna: la conferma che il nostro lavoro non è mai neutro. Non si tratta solo di vendere servizi. Si tratta di costruire esperienze che restino memorabili. La tensione alla perfezione lascia tracce: un dettaglio curato meglio, una fluidità che fa percepire l’evento o il viaggio come unico. Per questo, settembre è un momento prezioso per trasformare quella tensione in metodo. Per fare in modo che l’energia spesa diventi competenza strutturata. È un invito a mettere a frutto ciò che abbiamo imparato, a condividere best practice, a individuare soluzioni che alleggeriscano il peso dell’ossessione da perfezione senza rinunciare al suo valore propulsivo.
Alla fine, chi lavora in questo settore non cerca la perfezione per se stesso, ma per consegnarla agli altri. È il paradosso dell’ospitalità e degli eventi: ci affanniamo a creare momenti irripetibili che non vivremo mai davvero. Li affidiamo a clienti e partecipanti, e quando cala il sipario restiamo soli con il vuoto della sala, o con il silenzio che accompagna la fine dell’estate. Ed è proprio lì che si gioca la sfida del futuro: trasformare la malinconia di settembre in nuova energia, facendo tesoro di un osservatorio che ci permette non solo di leggere, ma spesso di guidare le tendenze. Perché il valore del nostro lavoro non sta solo nel celebrare ciò che è stato, ma nel rendere ogni ripartenza più solida, più consapevole, più capace di avvicinarsi ancora una volta a quell’ideale che chiamiamo perfezione.
di eventi congressuali internazionali. Dal 1981 realizziamo in tutto il mondo eventi di grandi dimensioni, fornendo ai nostri clienti un servizio di consulenza e assistenza personalizzata e plurilingue che va dal progetto fino alla completa realizzazione
La nostra esperienza e la consolidata conoscenza del territorio
Destination Management che spaziano dalle prenotazioni alberghiere nelle migliori strutture alla gestione di transfer e di prestigio.
Organizzazione di eventi e congressi nazionali
Gestione dei servizi finanziari
Marketing e Comunicazione
Management Associativo la EACCME per crediti formativi italiani ed europei.
di MARIANGELA TRAFICANTE
Dopo Puglia e Sicilia, CDSHotels aggiunge ora la Calabria al suo portfolio di strutture
Protagonista della scena dell’ospitalità italiana con hotel e villaggi situati in alcune delle destinazioni costiere più rinomate ed esclusive del sud Italia, CDSHotels può vantare una collezione ampia e variegata, perfettamente in grado di declinarsi in base ai desiderata della meeting e incentive industry, con strutture ampie e moderne, in prossimità di alcune tra le più belle località balneari di Puglia, Sicilia e, ora, Calabria. Il sud diventa dunque sempre più presidiato e ogni evento assume piacevoli connotazioni: gli spazi
dedicati al lavoro sono inseriti in suggestivi contesti naturali e in ambienti che invitano al relax e al benessere, elemento sempre più ricercato e sempre più importante.
L’appeal è massimo dentro e fuori la struttura: hotel e villaggi possono vantare la prossimità a caratteristici borghi, rinomate località turistiche, tesori artistici e culturali, che diventano meta di escursioni, incentive, occasioni di scoperta del territorio agevolmente organizzate in collaborazione con partner professionisti.
Da un grande convegno immerso nel rilassante paesaggio mediterraneo a una esclusiva cena di gala a bordo piscina, dal team building sportivo a un incentive alla scoperta di borghi marinari e città d’arte, passando per lanci di prodotto, convention aziendali, esposizioni: qualunque evento abbia bisogno di ambienti raffinati incorniciati dalla natura, servizi esclusivi, assistenza e funzionalità, può trovare in CDSHotels l’interlocutore giusto
LA NEW ENTRY IN CALABRIA: NINFE SARACENE
A consolidare il ruolo da protagonista di CDSHotels nel panorama ricettivo e Mice del sud Italia arriva la grande novità, che conferma l’attenzione del gruppo per questo mercato. Alle dieci strutture in Puglia – sei hotel e quattro villaggi – e alle due in Sicilia, si aggiunge dunque ora il debutto in Calabria. Qui, sul litorale ionico, è stata scelta la suggestiva località di Le Castella per Ninfe Saracene, il nuovo hotel che invita a scoprire questo angolo incontaminato, ricco di fascino naturalistico e storico e affacciato su un mare da cartolina. La struttura non poteva che celebrare il territorio dalle antiche suggestioni storiche in cui sorge, la Costa dei Saraceni. Ma denota al tempo stesso la cura e l’ascolto che l’azienda dedica al suo pubblico: per la scelta del nome, infatti, CDSHotels si è affidata a un sondaggio condotto tra i suoi clienti. Nel quattro stelle superior sarà possibile soggiornare in ambienti raffinati e confortevoli. Convegni ed eventi potranno essere ospitati in una sala meeting da 150 posti.
Fedele al suo nome e alle contaminazioni della terra in cui è incastonata, la struttura si presenta come una sinfonia di ospitalità mediterranea, eleganza e allure di ispirazione ottomana, che caratterizza gli arredi e le finiture e approda anche a tavola, tra i piatti da gustare presso il ristorante Ninfe Saracene: la sala Calypso, con la sua ampia terrazza affacciata sul giardino e sulla fontana, sarà la cornice ideale per un’esperienza culinaria curata nei minimi dettagli, che permetterà di assaporare il meglio della gastronomia di mare e di terra.
Hotel e villaggi CDSHotels sono immersi in incantevoli scenari naturali: ovvio quindi che lo spirito green rappresenti uno dei capisaldi della visione aziendale
Con la bella stagione la disponibilità di spazi open air si arricchisce, con la possibilità di raggiungere la spiaggia privata.
NATURA E MITO A LE CASTELLA
Gesta antiche e tesori naturali si armonizzano alla perfezione in questa porzione di Calabria i cui fondali sono area marina protetta e che si distende lungo una meravigliosa spiaggia di sabbia dorata. E a poca distanza, ecco la storica fortezza da cui prende il nome, dominio degli Aragonesi nel XV secolo, cui seguirono gli Ottomani. Oggi ospita un museo che custodisce anche una sorpresa: grazie alle telecamere subacquee posizionate a dieci metri di profondità, è possibile osservare in tempo reale i meravigliosi fondali marini. Il borgo con il suo forte rappresentano già un piacevole momento di scoperta per gli ospiti, che si arricchisce con le possibilità offerte dalla presenza del porto, ideale punto di partenza per escursioni in barca e navigazioni alla scoperta della costa avvolta nel mito.
Inoltre, in una manciata di chilometri si può cambiare scenario e inoltrarsi nel rigoglioso parco nazionale della Sila, dove cercare il contatto diretto con la natura nei boschi di pini, tra salutari trekking e pedalate lungo le piste ciclabili.
SALENTO TRA ADRIATICO E IONIO Il connubio tra spazi meeting moderni e funzionali e una cornice paesaggistica e architettonica unica contraddistingue tutte le strutture CDSHotels votate al Mice. Potersi rilassare nel verde, oppure dedicarsi all’esplorazione di un borgo marinaro da raggiungere con una breve passeggiata, o ancora approfittare di sentieri naturalistici e scorci mozzafiato dove ritemprare anima e corpo, è impagabile e aggiunge un indiscusso valore aggiunto.
È per esempio il caso di Otranto in Puglia, dove sorge I Basiliani, l’hotel a soli ottocento metri dal centro storico della località salentina. Ampi pergolati, vialetti, terrazze incorniciano,
con il tocco della tipica pietra locale, un hotel ideale per ospitare eventi dai grandi numeri. Il centro congressi può accogliere fino a 350 persone. Illuminato da luce naturale e con accesso diretto dall’esterno, è privo di barriere architettoniche ed è dotato di tecnologie moderne e modulabili, così come le sale. Si può optare per camere standard e superior e se serve un tocco di esclusività in più, ecco anche le suite con jacuzzi.
Il food and beverage trova la sua espressione ideale nel ristorante Gli Ulivi e nella sua terrazza con vista sulla piscina. Agli ospiti si può anche regalare un’esperienza wellness nel centro benessere Il Melograno, tra i più grandi del Salento. E dall’hotel si possono raggiungere tesori del territorio come le spiagge degli Alimini, il faro di Punta Palascia e Lecce, per lasciarsi affascinare dal suo Barocco.
Dall’Adriatico allo Ionio: il Grand Hotel Riviera si trova sul lungomare di Santa Maria al Bagno, marina di Nardò, e rappresenta la scelta ideale per chi è alla ricerca di una location a pochi passi dalla rinomata Gallipoli e da spiagge paradisiache. Tra le sue camere spicca la deluxe con terrazza, che tra arredi di design e finiture di pregio può vantare una terrazza di ben 150 metri quadrati affacciata sul mare.
La sala meeting più ampia, la Nereide, può ospitare fino a 120 persone, rendendosi perfetta sia per convegni sia per presentazioni prodotto, mostre e showroom. La sala Calypso (novanta posti) si presta a eventi di medie dimensioni, infine per le riunioni più raccolte è a disposizione la sala Perseide (15 posti). Se le due sale conferenze sono perfette per meeting e convegni, i tanti ambienti open air – le tre terrazze panoramiche, le due pi-
scine, il lounge bar vista mare – diventano cornici ideali per i momenti conviviali e di networking di un evento, per poi concludersi con una cena raffinata al ristorante
Cloe. Anche per il Grand Hotel Riviera la parola d’ordine è wellness, con tante coccole: dal centro benessere scavato nella roccia alla possibilità di godersi un rilassante massaggio in pineta.
Hotel e villaggi CDSHotels sono immersi in incantevoli scenari naturali: ovvio quindi che lo spirito green rappresenti uno dei capisaldi della visione aziendale. Il gruppo si impegna quotidianamente nella sostenibilità e uno degli esempi concreti è il Relais Masseria Le Cesine: adiacente all’omonima oasi protetta del Wwf immersa nella campagna salentina, la struttura è in procinto di diventare ancora più green nel 2026, grazie a programmi settimanali dedicati e attività legate al territorio e alla natura, di cui gli ospiti potranno godere durante i loro soggiorni anche in termini di attività di team building. Inoltre, verranno proposti corner specifici con cucina vegetariana e vegana.
In una masseria tipica immersa tra gli ulivi si trovano due sale meeting accoglienti e versatili, la Termolito da 120 posti, con la sua atmosfera elegante e unica grazie alle pareti rivestite in pietra leccese, e la sala Sotto le Stelle che può accogliere fino a ottanta persone in un ambiente che si lascia inondare dalla luce mediterranea del Salento. A tavola non mancano i sapori della tradizione, da gustare nelle atmosfere country-chic del ristorante Il Pugliese, nel cortile della masseria.
Dai grandi anfiteatri alle sale convegno, agli spazi per meeting più contenuti, la rosa nei CDSHotels è dunque ampia e capace di soddisfare tutte le più svariate esigenze
PAROLE D’ORDINE
SPORT E NATURA
Proseguendo verso nord, il Riva Marina Resort a Carovigno è l’indirizzo giusto per i convegni di dimensioni importanti: il suo ampio centro congressi vanta otto sale con una capienza dai dieci ai ben 890 posti a sedere, tutte con illuminazione naturale. Gli spazi interni giocano poi con gli ambienti outdoor per soddisfare ogni esigenza della meeting industry.
La natura è protagonista: dal Riva Marina Resort è possibile raggiungere la vicina Riserva Naturale e Area Marina Protetta di Torre Guaceto, inebriandosi di colori e profumi della campagna pugliese, tra muretti a secco e macchia mediterranea.
Anche team building e incentive trovano qui la loro dimensione: ci si può tonificare nuotando nella piscina lagunare, ma anche organizzare corsi, tornei, sfide per rinsaldare la squadra in uno degli attrezzati impianti sportivi: tennis, padel, calcetto, tiro con l’arco in pineta o canoa e windsurf solcando le acque cristalline: a ciascuno il suo.
Lo sport, insieme alla natura, al benessere, al comfort, è un altro fiore all’occhiello della filosofia CDSHotels. Campi, impianti sportivi e palestra sono protagonisti anche al Pietrablu Resort & Spa, a poca distanza da Polignano a Mare. Tra trulli e ulivi, affacciato sulla scogliera, offre un’idilliaca cornice per appuntamenti di ogni tipo, dal meeting vista mare alla convention aziendale dall’atmosfera coinvolgente. Il tutto, coronato dalla vicinanza a località da non perdere in un viaggio in Puglia, come Alberobello, la città bianca di Ostuni o le suggestive Grotte di Castellana. Le quattro sale, da cinque a 180 posti a se -
dere, si armonizzano con gli ambienti esterni, compresa la terrazza vista mare del ristorante Il Pugliese, dove provare i piatti della tradizione con prodotti a chilometro zero dell’orto in un’atmosfera esclusiva.
Star bene è importante, e per un ideale riequilibrio di corpo e mente gli ospiti verranno conquistati dal centro benessere e da un paio di chicche di grande effetto: la vasca idromassaggio all’aperto sul mare e la possibilità di provare un massaggio open air sui prati. E per un’esperienza insolita perché non organizzare un “déjeuner sur l’herbe”? Si può fare grazie all’esclusiva Pic Nic Experience, durante la quale gustare una cesta di prodotti made in Puglia comodamente seduti su morbidi cuscinoni all’ombra degli alberi.
Anche Porto Giardino, a breve distanza da Monopoli, racchiude in sé i plus dell’offerta CDSHotels: cornice naturale mozzafiato, vicinanza a rinomate località da esplorare e facility Mice funzionali e variegate. Il Centro Congressi Albatros conta dieci sale con una capienza molto varia che spazia dalle 25 alle 850 persone. La plenaria, Apulia, comprende un ampio spazio centrale e due balconate distinte, ed è dotata di tre maxi schermi e di un videoproiettore.
Immerso in una pineta di venti ettari, da cui raggiungere spiagge sabbiose, calette e scogliere in base al mood del momento, il resort colpisce per la varietà di servizi e ambienti, tra cui tre piscine, quattro ristoranti, diversi campi sportivi.
Per un’esperienza ancora più autentica, si può soggiornare anche in un caratteristico trullo a tre coni con ingresso indipendente e pacchetto speciale riservato.
MOOD SICILIANO
Il mood mediterraneo non è da meno in Sicilia, dove CDSHotels può vantare due strutture diverse ma entrambe perfette location per la meeting e incentive industry: lo storico CDSHotels Terrasini e il più recente Baia Taormina. CDSHotels Terrasini, quattro stelle nel Palermitano, è immerso in un parco di 27 ettari affacciato sul Golfo di Castellammare. Sono ben 803 le camere, che insieme alle dimensioni del centro congressi, con 15 sale di varie metrature e capienze, lo confermano come un punto di riferimento per il congressuale siciliano. Terrazze, piscine, ristoranti godono di una vista suggestiva e al tempo stesso la struttura è in posizione strategica per l’Aeroporto di Palermo (a soli 15 minuti) e per raggiungere bellezze come la Valle dei Templi di Agrigento e Cefalù.
L’anno scorso si è aggiunto in portfolio Baia Taormina, raffinato hotel quattro stelle superior, alle porte della località perla del Tirreno da cui prende il nome. Charme e sicilianità si armonizzano in questa struttura adagiata sulla scogliera, che fa ampio uso di pietra locale e di rifiniture in cotto artigianale. Tra archi e pergolati, tutte le 120 camere offrono balcone o terrazza solarium. La scelta più esclusiva è quella delle due suite. Il centro congressi conta due sale, con capacità fino a 150 posti. Sorseggiare un drink a bordo piscina, rilassarsi nel rigoglioso giardino o nel centro benessere: tutto aggiunge note di benessere a un evento di sicuro successo.
Dai grandi anfiteatri alle sale convegno, agli spazi per meeting più contenuti, la rosa nei CDSHotels è dunque ampia e capace di soddisfare tutte le più svariate esigenze. Il valore
comune? Offrire anche in un evento di lavoro un’esperienza rigenerante, circondati dagli elementi naturali così come da ambienti di grande comfort e con l’occasione di scoprire alcuni degli angoli più affascinanti del nostro Sud. I clienti si possono affidare a CDSHotels sicuri di poter trovare la soluzione ideale seguiti da un interlocutore con una lunga e consolidata esperienza.
indirizzi a fine rivista
Il connubio tra spazi meeting moderni e funzionali e una cornice paesaggistica e architettonica unica contraddistingue tutte le strutture CDSHotels votate al Mice
La Basilicata è una terra che rigenera, non perché “si mette in scena” per il visitatore, ma perché invita chiunque la attraversi a rallentare, ad ascoltare, a ritrovare il contatto con se stesso
C’ è una parola che sempre più spesso torna nei discorsi di manager, consulenti e leader aziendali: rinascita. Non si tratta soltanto di ritrovare energia dopo mesi di lavoro intenso, ma di generare un cambiamento profondo, che coinvolga la persona e, insieme, l’organizzazione. Nel turismo d’impresa, questa esigenza si traduce nella ricerca di luoghi capaci di offrire benessere autentico, esperienze trasformative e contesti che stimolino la creatività e il senso di comunità. In questa prospettiva, la Basilicata si presenta come una destinazione sorprendente. Regione appartata e discreta, custo -
di TERESA CHIODO
disce una forza silenziosa che sa conquistare chi vi arriva: montagne maestose, boschi che sembrano proteggere segreti antichi, il mar Ionio che guarda a sud-est e il mar Tirreno a sud-ovest, borghi in cui il tempo pare essersi fermato. È una terra che rigenera, non perché “si mette in scena” per il visitatore, ma perché invita chiunque la attraversi a rallentare, ad ascoltare, a ritrovare il contatto con se stesso. Per il turismo aziendale – dalle esperienze di team building ai viaggi incentive, fino ai retreat per dirigenti – la Basilicata offre uno scenario ideale. Qui, le pratiche di benessere naturale come il forest bathing
Autentica, sorprendente e fuori dai circuiti di massa, la Basilicata si propone come nuova frontiera del turismo aziendale. Natura, gastronomia, adrenalina e borghi diventano leve strategiche per incentive, team building e congressi dal valore trasformativo
diventano occasioni per imparare a respirare insieme; i percorsi di adrenalina, dal Volo dell’Angelo al rafting, si trasformano in metafore di fiducia e coraggio collettivo; i piatti della tradizione, serviti non come semplice cibo ma come memoria condivisa, diventano strumenti di racconto e coesione. Non è un caso che sempre più aziende guardino a territori autentici e meno inflazionati per i propri viaggi di lavoro. La Basilicata, con la sua miscela di natura, cultura e resilienza, risponde a questo desiderio emergente: vivere un’esperienza che non finisca al ritorno, ma lasci un segno duraturo.
NATURA CHE CURA:
IL WELLNESS OLTRE LA SPA
In Basilicata il concetto di benessere non si limita a un trattamento in spa o a un momento di relax in hotel. Qui la natura stessa diventa spazio di cura e rigenerazione, offrendo esperienze che agiscono tanto sul corpo quanto sulla mente. È un invito a spogliarsi del superfluo e a lasciarsi guidare dai ritmi essenziali della terra.
Nei boschi del Parco Nazionale del Pollino, tra faggi secolari e pini loricati che sembrano sculture viventi, il forest bathing non è solo una passeggiata immersiva: è un esercizio di ascolto reciproco. Un team che cammina in silenzio, respirando all’unisono, sperimenta una forma di sintonia che difficilmente si raggiunge in sala riunioni. In quelle ore di sospensione, i ruoli aziendali sfumano, le
gerarchie si attenuano, e ciò che resta è l’essere parte di un organismo più grande. Sulle coste di Maratea, il barefooting sulla sabbia vulcanica diventa pratica di consapevolezza: togliersi le scarpe significa rinunciare alle maschere, aprirsi a una percezione nuova. Camminare a piedi nudi accanto ai propri colleghi, con lo sguardo rivolto al mare, è un gesto semplice che si trasforma in esperienza collettiva di fiducia e vulnerabilità.
La Basilicata custodisce anche veri e propri laboratori botanici a cielo aperto, come il Conservatorio Etnobotanico di Castelluccio Superiore o il Giardino dei Colori di Villa d’Agri. Qui, tra piante officinali e fiori rari, è possibile organizzare workshop esperienziali: imparare a riconoscere le erbe aromatiche, a trasformarle in tisane o unguenti, a scoprire i segreti della biodiversità locale. Per un’azienda, queste attività diventano metafore potenti di cura reciproca, sostenibilità e innovazione. Non si tratta solo di rigenerare il singolo individuo: è l’intero gruppo che beneficia di un contatto autentico con l’ambiente. La natura lucana, aspra e gentile al tempo stesso, offre alle imprese un insegnamento prezioso: la resilienza non nasce dalla forza isolata, ma dall’equilibrio e dall’armonia con ciò che ci circonda.
ALIMENTAZIONE E LONGEVITÀ
Ogni viaggio in Basilicata passa inevitabilmente dalla tavola. Ma qui il cibo non è mai soltanto nutrimento: è racconto, identità, memoria
La Basilicata diventa palestra di leadership e collaborazione: mentre l’adrenalina scorre, le difese si abbassano, emergono nuove dinamiche, si impara a comunicare con semplicità ed efficacia
collettiva. Per chi arriva per lavoro, il momento conviviale diventa occasione di scoperta e di dialogo, perché ogni piatto è legato a un paesaggio, a una stagione, a una comunità che lo custodisce. I legumi di Sarconi Igp, coltivati tra le montagne, sono piccoli scrigni di energia: protagonisti di zuppe e piatti semplici, raccontano la saggezza di una dieta equilibrata, povera ma ricca di nutrienti. I peperoni cruschi di Senise Igp, croccanti e rossi come gioielli di sole, trasformano anche la più umile ricetta in un’esperienza sensoriale unica. La melanzana rossa di Rotonda Dop, con la sua forma tondeggiante e il colore sorprendente, è simbolo di biodiversità che resiste. E poi l’agnello delle aree interne, il baccalà preparato secondo tradizione, le castagne del Vulture: ogni ingrediente diventa ambasciatore di un territorio. Per le aziende, questi prodotti sono molto più che eccellenze gastronomiche:
sono strumenti di team building narrativo. Immaginate una cooking class in cui i dipendenti, divisi in squadre, imparano a friggere i peperoni cruschi o a preparare una minestra di legumi seguendo i consigli di una cuoca locale. O ancora, una cena esperienziale in cui ogni portata è accompagnata da una storia, un proverbio, un aneddoto legato al borgo d’origine. La convivialità si trasforma così in un esercizio di ascolto, di empatia e di condivisione. La cucina lucana, riconosciuta tra le più sane del Mediterraneo, diventa anche un modello per riflettere sul benessere aziendale. Così come un piatto equilibrato nutre e sostiene senza appesantire, allo stesso modo un’organizzazione sana cresce se alimentata da risorse giuste e sostenibili. La Basilicata insegna che il cibo non è mai solo materia, ma visione: un invito a rallentare, a gustare, a dare valore a ciò che conta.
ADRENALINA CONDIVISA:
LO STRESS CHE UNISCE
Ogni team sa che non esiste crescita senza sfida. In Basilicata questa verità si traduce in esperienze adrenaliniche che mettono alla prova i limiti individuali e rafforzano i legami collettivi. Qui lo “stress buono” diventa strumento di coesione: affrontato insieme, si trasforma in energia positiva e fiducia reciproca. Tra le montagne delle Dolomiti Lucane, il Volo dell’Angelo è un’esperienza che resta impressa. Imbragati e sospesi a centinaia di metri d’altezza, si sfreccia da Castelmezzano a Pietrapertosa, due borghi incastonati nella roccia. Un volo di pochi minuti che, per un gruppo aziendale, diventa metafora perfetta di coraggio, abbandono e fiducia, serve per lasciarsi andare, sapere che l’altro è con te, condividere l’emozione. A Castelsaraceno, uno dei ponti tibetani più lunghi del mondo offre un’altra occasione di sfida collettiva. Camminare su 586 metri di cavi sospesi nel vuoto, con il vento che accompagna i passi, è un’esperienza che chiede concentrazione, calma e spirito di squadra. Ogni passo avanti diventa un piccolo atto di fiducia, e arrivare insieme alla fine rafforza la percezione di appartenere a un gruppo capace di superare ostacoli. Non mancano esperienze d’acqua, come il rafting sul fiume Lao o il river trekking nei torrenti del Pollino, che stimolano coordinamento e capacità di reagire in situazioni impreviste. O ancora il canyoning nelle gole o un volo in mongolfiera su Matera, che regala la sensazione di guardare il mondo da una prospettiva nuova. Queste attività, apparentemente ludiche, hanno un impatto profondo sul tessuto relazionale di un team. Mentre l’adrenalina scorre, le difese si abbassano, emergono nuove dinamiche, si impara a comunicare con semplicità ed efficacia. È qui che la Basilicata diventa palestra di leadership e collaborazione: ogni sfida superata insieme si trasforma in capitale umano e aziendale.
Con la sua miscela di natura e cultura, la Basilicata regala esperienze uniche, che non finiscono al ritorno, ma lasciano un segno duraturo
Ogni viaggio in Basilicata passa inevitabilmente dalla tavola.
Ma qui il cibo non è mai soltanto nutrimento: è racconto, identità, memoria collettiva
La Basilicata è una delle poche regioni italiane ad avere due mari: lo Ionio e il Tirreno. Due coste opposte, due caratteri diversi, due anime che offrono alle aziende infinite possibilità di esperienza. Da una parte, le spiagge ampie e sabbiose di Policoro, ideali per attività di gruppo e sport acquatici. Dall’altra, i trenta chilometri di costa frastagliata di Maratea, con le sue insenature segrete e il profilo del Cristo Redentore che veglia dall’alto. Per il turismo aziendale, questa doppia identità diventa un vantaggio unico. Sullo Ionio, le acque calme sono perfette per attività di vela, kayak e sup: esperienze che richiedono coordinamento, equilibrio e spirito di squadra. Una regata aziendale, per esempio, non è solo una sfida sportiva: è un esercizio di strategia condivisa, dove ogni ruolo a bordo è fondamentale per raggiungere il traguardo. Sul Tirreno, invece, il mare diventa avventura. Qui si possono sperimentare sport innovativi come l’e-foil, oppure percorsi di “coasteering”, che portano i partecipanti a esplorare scogliere e grotte a filo d’acqua. Sono esperienze che mettono in gioco agilità, fiducia e capacità di adattamento: qualità che ogni team deve sviluppare per navigare nel mercato contemporaneo. Non mancano porti turistici moderni come il Porto degli Argonauti e Marinagri, veri hub del turismo nautico. Per un’azienda, questi luoghi possono trasformarsi in basi logistiche per retreat esclusivi, combinando riunioni informali con attività esperienziali in mare aperto. Il mare diventa così metafora naturale di apertura, orizzonte, innovazione.
In Basilicata, l’acqua non è solo elemento di gioco o relax: è scenario formativo. Navigare insieme significa imparare a distribuire energie, leggere i segnali, reagire al cambiamento delle correnti. Un insegnamento prezioso per i team di oggi, chiamati ogni giorno a trovare il giusto ritmo tra stabilità e trasformazione. Il Basilicata Coast to Coast non è solo un percorso tra due mari: è un viaggio esperienziale che trasforma i meeting aziendali in un’avventura condivisa. L’itinerario, ispirato all’omonimo film di Rocco Papaleo, collega Maratea sul Tirreno a Nova Siri sullo Ionio,
attraversando borghi storici, montagne incontaminate e valli silenziose. Ogni tappa diventa un’opportunità per il team building: dalle escursioni tra le Dolomiti Lucane al kayak lungo calette nascoste, dalle degustazioni di prodotti tipici lucani alle visite guidate nei Sassi di Matera.
ARTE, SPIRITUALITÀ E OSPITALITÀ DIFFUSA
La Basilicata non è solo natura e avventura: è soprattutto terra di cultura e spiritualità, un mosaico di tradizioni che raccontano secoli di passaggi, contaminazioni, memorie. Per chi viaggia per lavoro, questo patrimonio diventa occasione di riflessione e ispirazione, un invito a rallentare e a ritrovare un contatto con ciò che è essenziale. A Matera, i Sassi, dichiarati Patrimonio Unesco, offrono scenari che sembrano sospesi tra presente e passato. Camminare tra le chiese rupestri, i vicoli silenziosi e le case in pietra è come attraversare una scenografia naturale: un contesto che si presta a workshop creativi, sessioni di brainstorming, shooting aziendali o conferenze non convenzionali. Qui, ogni riunione si carica di una forza simbolica nuova, perché l’ambiente stesso diventa fonte di ispirazione.
Ma la Basilicata custodisce anche una spiritualità intima, che si manifesta nei santuari nascosti tra le montagne o nelle feste popolari, come quella della Madonna della Bruna o i riti arborei del Pollino. Questi momenti collettivi non sono solo religiosi: sono esperienze comunitarie, dove il senso di appartenenza si rinnova. Per un’azienda, osservare o partecipare a tali eventi significa toccare con mano la forza della ritualità condivisa, un elemento che rafforza legami e identità. L’ospitalità diffusa è un altro punto di forza. In molti borghi lucani, le antiche case sono state trasformate in alberghi diffusi o dimore storiche che accolgono gruppi aziendali in un contesto autentico e umano. Soggiornare in questi luoghi non è solo un’esperienza di comfort, ma un’immersione nella vita del borgo: si conoscono i produttori locali, si cena nelle piazze, si ascoltano storie davanti al camino. È un modo per scardinare la rigidità dei classici meeting e trasformarli in
occasioni di crescita condivisa. In Basilicata, arte, spiritualità e ospitalità non sono elementi separati, ma parti di un’unica esperienza che invita alla connessione profonda: con il territorio, con le persone e, in definitiva, con sé stessi.
LA BASILICATA
COME RISORSA PER LE AZIENDE
Il turismo aziendale non è più soltanto un viaggio di lavoro, ma un’esperienza trasformativa. La Basilicata, con il suo paesaggio autentico, la sua cucina identitaria, le sfide adrenaliniche e i luoghi di cultura e spiritualità, si rivela un laboratorio ideale per costruire team più uniti, leader più consapevoli e aziende più resilienti. Organizzare un meeting tra i Sassi di Matera, alternandolo a una cooking class con prodotti locali, significa trasformare un semplice programma aziendale in un racconto che rimane nella memoria. Pianificare un retreat tra i boschi del Pollino, con sessioni di mindfulness al mattino e rafting nel pomeriggio, vuol dire stimolare il benessere psicofisico insieme alla collaborazione. Programmare una regata sullo Ionio
seguita da una serata in un borgo con ospitalità diffusa, infine, è un modo per coniugare strategia e convivialità, lavoro e piacere. La Basilicata offre ciò che molte destinazioni ormai hanno perso: autenticità. Qui non si vive un turismo di facciata, ma un’immersione reale in comunità che ancora custodiscono riti, sapori e storie. Per un’azienda, significa proporre ai propri collaboratori non solo un viaggio, ma un’esperienza che parla di valori: equilibrio, sostenibilità, connessione. In un’epoca in cui il benessere dei dipendenti è al centro delle politiche aziendali, scegliere la Basilicata come meta per incentive, retreat o meeting non convenzionali significa investire in capitale umano, rafforzando l’identità del gruppo e offrendo strumenti per affrontare le sfide del futuro. La Basilicata non è soltanto una cornice suggestiva: è un acceleratore di cambiamento. Qui le aziende scoprono che il turismo business non è una parentesi, ma una leva strategica di sviluppo. E tornano con una consapevolezza nuova: a volte i luoghi più nascosti sono quelli che aprono le strade più luminose.
In Basilicata il concetto di benessere non si limita a un trattamento in spa o a un momento di relax in hotel. Qui la natura stessa diventa spazio di cura e rigenerazione, offrendo esperienze che agiscono tanto sul corpo quanto sulla mente indirizzi a fine rivista
Allmeetings S.R.L. - Angela Menzella Matera www.allmeetingsmatera.it
Autoservizi Damasco Scarl Matera www.autoservizidamasco.it
Matera Collection by Turismore srl Matera www.materacollection.com Prisco Provider eventi & comunicazioni Matera www.priscoprovider.it - www.karmaviaggi.it
Quadrum - Franco Braia Matera www.quadrum.biz Fuori Rotta Eventi e Congressi Montescaglioso www.fuorirottaeventi.com
STRUTTURE PER IL MICE
**** Grand Hotel Garden Barile www.grandhotelgarden.com
*****L San Barbato Resort Spa & Golf Lavello www.sanbarbatoresort.com
**** Piccolo Paradiso Latronico www.piccoloparadisoricevimenti.it
**** Grand Hotel Pianetamaratea Maratea www.grandhotelmaratea.it
**** Alvino 1884 Matera www.alvino1884.it
***** Aquatio Luxury Hotel & Spa Matera www.aquatiohotel.com
**** Cava del Sole Matera www.cavadelsole.it
**** Park Hotel Congressi www.parkhotelpotenza.it
**** Marinagri Hotel & Spa www.hotelmarinagri.it
**** BH Hotel www.bhotelspa.it
*** Hotel Kiris www.hotelkiris.it
Casa per ferie Sant’Anna Matera www.santannamatera.it (Casa per ferie) Consorzio Casa Cava srl Matera www.casacava.it (Auditorium)
**** Palazzo Viceconte Matera www.palazzoviceconte.it
**** UNAHOTELS MH Matera Matera www.unahotelsmhmatera.it
**** Relais La Fattoria Melfi www.relaislafattoria.it
**** Bouganville Hill
Resort & Wellness Space Picerno www.hotelbouganville.it
**** Hotel Giubileo Pignola www.giubileomaison.it
**** Albergo Ristorante La Primula Potenza www.albergolaprimula.it
**** Grande Albergo Potenza www.grandealbergopotenza.it (Dimora Storica)
**** Residence San Pietro Barisano Matera www.residencesanpietrobarisano.it
**** Masseria Fontana di Vite Matera www.fontanadivite.com
Tailor-made, digitalizzazione e sostenibilità
sono i tre must dei nuovi eventi automotive.
Che si declinano in format immersivi, brand
storytelling e venue autentiche
Presentazioni di nuovi modelli, test drive coinvolgenti, ma soprattutto fiere, saloni e grandi eventi di calibro internazionale che, “come lo specchio di un sarto”, riflettono con la massima precisione le evoluzioni del settore. Anniversari illustri, mostre ed esposizioni di modelli iconici tengono invece viva la memoria delle glorie del passato
di BEATRICE ELERDINI
Soluzioni integrate, allestimenti su misura, logistica efficiente e legame autentico con il territorio sono gli elementi che rendono l’evento automotive memorabile, misurabile e responsabile
Il 2025 posiziona l’automotive al centro di una trasformazione globale che coinvolge l’intera filiera, dalla produzione alla vendita, fino agli eventi di settore. È una “tempesta perfetta”, generata da fattori molteplici e spesso convergenti, come la volatilità dei mercati, il ritorno dei dazi, la transizione tecnologica e le normative europee in continuo assestamento. In questo scenario, l’elettrico è il motore del cambiamento, che procede però a bassi giri a causa di prezzi e infrastrutture disomogenei e una competizione globale, in cui player asiatici avanzano in Europa con effetti significativi su marginalità e distribuzione.
I pilastri degli eventi automotive cambiano, non soltanto in termini di esigenze specifiche – come un numero adeguato di colonnine di ricarica, percorsi per test drive e ampi spazi dedicati – ma soprattutto di qualità dell’esperienza. Oggi non è più sufficiente esporre un modello: serve raccontare l’identità del brand, attraverso format immersivi, in cui tecnologia, storytelling e relazioni si amalgamano sapientemente.
A guidare le scelte dei meeting planner sono soprattutto la personalizzazione, la digitalizzazione e la sostenibilità ambientale. E a vincere la partita sono le soluzioni integrate, nelle quali allestimenti su misura, logistica efficiente e legame autentico con il territorio rendono l’evento memorabile, misurabile e responsabile.
Come ogni anno, il Dossier Automotive restituisce l’istantanea del settore: destinazioni esclusive e case history modello, fiere e saloni che anticipano il futuro, ma anche restyling magistrali di location da tempo in disuso, anniversari illustri di brand iconici, voci e visioni dei protagonisti.
SCENARI D’ECCELLENZA
PER L’AUTOMOTIVE
I nuovi driver dell’automotive si plasmano nelle scelte operative legate all’organizzazione degli eventi, a partire dalla venue. Non si tratta più di semplici cornici espositive: hotel, resort, centri congressi e dimore storiche diventano scenari di test drive, unveil e presentazioni, in cui le aziende possono esprimere a pieno il proprio universo di valori. Vi presentiamo qui di seguito qualche caso emblemati co, che racconta di location diverse per stile e vocazione, accomunate però dalla sapiente capacità di interpretare i nuovi trend del comparto.
In Basilicata, alle porte dei Sassi, patrimonio Unesco, l’Unahotels MH Matera nell’ultimo anno ha registrato un incremento della domanda per gli eventi legati al mondo dell’elettrico e della mobilità sostenibile. «C’è una forte spinta verso la sostenibilità, l’elettrificazione, la guida autonoma e la connettività, oltre a una crescente attenzione per la personalizzazione e la qualità della user expe -
rience», osserva Rosa Lentini, sales & revenue manager della struttura.
Un recente lancio di prodotto dimostra la capacità della venue di unire funzionalità e impatto scenico. L’evento back to back ha coinvolto – nell’arco di due settimane – ottocento partecipanti, distribuiti in gruppi di cento persone, per una notte e due mezze giornate di meeting. Ha previsto un cocktail di benvenuto, una presentazione tecnica in sala meeting e un unveil scenografico con rimozione del telo. Le vetture sono state posizionate di fronte alla sala dedicata e successivamente testate su un percorso urbano concordato con l’azienda, con partenza direttamente dall’hotel. «Disponiamo di ampi spazi per ospitare veicoli, grandi terrazze, aree espositive, palchi, percorsi dedicati ai test drive e punti di ristoro adatti a soddisfare i più diversi palati, comprese le esigenze di un pubblico internazionale» ha commentato Lentini.
L’automotive è protagonista anche al Garda Hotel San Vigilio Golf (in provincia di Brescia), grazie a infrastrutture e servizi pensati per accogliere test drive, showcase, presentazioni di prodotto e raduni; i percorsi panoramici nelle aree limitrofe, i grandi spazi outdoor e i parcheggi con colonnine di ricarica elettrica hanno reso la location ideale per eventi firmati Mercedes, Porsche Classic e altri marchi iconici.
Ancora sul Lago di Garda, a Bardolino e precisamente all’Aqualux Hotel Spa Suite & Terme, è stata allestita la presentazione di un nuovo modello full electric per un prestigioso brand: la due-giorni ha incluso una press conference e una presentazione tecnica con proiezioni multimediali, seguite da test drive panoramici tra lago e colline moreniche, con tappe dedicate a cambio auto e shooting fotografici. «Il mondo automotive ha radicalmente evoluto la sua comunicazione: oggi l’obiettivo non è solo presentare un veicolo, ma far vibrare l’identità dell’azienda, attraverso attività altamente coinvolgenti. Vincono le location che sanno essere iconiche e al tempo stesso capaci di offrire esperienze su misura, sostenibili e con una forte componente emozionale. Gli eventi si fanno più snelli, distribuiti su più giorni e includono momenti di team building, benessere e connessione con il territorio», ha affermato Francesca Mulone, event coordinator Aqualux.
Nel cuore della Valpolicella si trova Villa Quaranta, che ha dato il meglio di sé in occasione dell’evento organizzato da Volkswagen Veicoli Commerciali, il 17–18 giugno 2025, con la regia dell’agenzia Springly. La prima giornata si è aperta con l’incontro in sala plenaria, per poi proseguire con un momento di benessere alle terme della Valpolicella e concludersi in serata con una cena tipica alla Locanda Buglioni. La seconda giornata ha
Hotel, resort, centri congressi e dimore storiche diventano scenari di test drive, unveil e presentazioni, in cui le aziende possono esprimere a pieno il proprio universo di valori
Nelle immagini, La Canniccia Motor Club di Pietrasanta: dopo un lungo periodo di inattività, la location è rinata come centro d’eccellenza per eventi legati al mondo dei motori. In meno di quattro anni, grazie a un imponente progetto di riqualificazione urbanistica e ambientale l’intera area di 32mila metri quadrati è stata trasformata in una venue d’avanguardia
alternato test drive nell’entroterra con workshop tenuti in aula dai referenti aziendali, fino alla chiusura con un pranzo a buffet al ristorante interno.
«Gli organizzatori di eventi oggi cercano soluzioni integrate che combinino logistica, contenuti e attività esperienziali, con un’immersione completa nella destinazione
scelta. Visite in cantina con degustazioni, escursioni nei vigneti, laboratori di cucina, team building legati ai luoghi circostanti: sono queste le richieste più frequenti dei meeting planner. Perché ciò che resta davvero impresso non sono le nozioni trasmesse, ma le emozioni vissute e il contesto che le ha generate: è così che si rafforza il
senso di appartenenza e la connessione tra partecipante e brand», osserva Luca Carrara, direttore di Villa Quaranta.
È di tutt’altra tipologia la location che ha ospitato una serie di eventi automotive all’insegna dell’originalità: stiamo parlando del Palacongressi di Rimini che, tra le case history memorabili che l’hanno visto protagonista annovera un reveil dinamico di moto da gara nascoste in una struttura appositamente realizzata in sala; il lancio di una vettura sportiva che correva su un palco realizzato come una pista a otto; e ancora, la presentazione
durante una cena di un’auto sulla passarella di una sfilata di alta moda e, addirittura, la presenza di un velivolo nel foyer. Spostandoci in centro Italia, incontriamo il Park Hotel ai Cappuccini, scelto da Ducati nell’ottobre 2024 per il lancio stampa della nuova Multistrada V4, coinvolgendo 65 giornalisti provenienti da tutto il mondo, suddivisi in tre gruppi a rotazione. La conferenza stampa, allestita nella storica sala Tavole Eugubine, ha accolto ciascun gruppo nella giornata d’arrivo, con momenti di approfondimento tecnico a cura del team Ducati. Poco distante, all’Hotel Resort Valle di Assisi, gli spazi più apprezzati per gli eventi automotive sono soprattutto quelli outdoor: un circuito di 2,5 chilometri dove realizzare sfilate dinamiche di automobili e test drive; e spazi verdi – impreziositi da viste mozzafiato su Assisi – in cui allestire esposizioni di nuove macchine. Sempre all’esterno si trovano ampi parcheggi e quattro colonnine per la ricarica dei mezzi elettrici. La sicurezza dei veicoli è sempre garantita, grazie alla presenza di uno staff dedicato.
Terminiamo il nostro giro in Puglia, dove Villa Romanazzi Carducci a Bari ha di recente ospitato la presentazione ufficiale della nuova Jeep Compass, mentre l’Acaja Golf Resort & Spa ha prestato i propri spazi a note case automobilistiche del settore lusso, che hanno fatto test drive di nuovi prototipi sfilando intorno alla fontana di fronte alla reception e utilizzato poi le strade esterne per le prove tecniche.
Oggi non è più sufficiente esporre un modello: serve raccontare l’identità del brand, attraverso format immersivi, in cui tecnologia, storytelling e relazioni si amalgamano sapientemente
ROMANO BINDI
direttore de La Canniccia Motor Club
«Le nuove normative europee stanno limitando sempre più l’utilizzo delle auto a combustione interna e ciò sta spingendo gli appassionati a trovare occasioni per vivere le proprie vetture. Per questo gli eventi automobilistici stanno crescendo: non ci sono più solo esposizioni statiche, ma raduni itineranti che permettono di utilizzare le auto per lo scopo per cui sono state costruite. È un trend che, a nostro avviso, continuerà ad aumentare nei prossimi anni».
LUOGHI CHE RINASCONO, LEGGENDE CHE CORRONO
Gli eventi automotive si nutrono anche di riaperture di luoghi un tempo iconici – trasformati in nuovi centri operativi per la meeting industry – e anniversari di grandi marchi automobilistici, vere e proprie tappe di culto. Due dimensioni solo in apparenza distanti, accomunate dalla capacità di tradursi in occasioni privilegiate per dar vita a format originali, in cui tradizione e innovazione si intrecciano, contribuendo ad arricchire la cultura dell’evento nel settore dei motori. Emblematico, in tal senso, è il caso de La Canniccia Motor Club di Pietrasanta: storica icona della nightlife versiliese, dopo un lungo periodo di inattività, è rinata come centro d’eccellenza per eventi legati al mondo dei motori. In meno di quattro anni, grazie a un imponente progetto di riqualificazione urbanistica e ambientale – curato dalla Studio Ramo con la collaborazione di realtà imprenditoriali locali e del territorio – l’intera area di 32mila metri quadrati è stata trasformata in una location d’avanguardia. Un recupero che ha posto al centro la sostenibilità: 130 alberi ammalorati sono stati sostituiti e altri sono stati aggiunti per un totale di oltre 230 nuovi esemplari, tra cui tigli, aceri, lecci, cipressi, ulivi secolari e magnolie. Una scelta coerente con la sensibilità crescente della meeting industry e dell’automotive stesso, entrambi sempre più attenti a ridurre l’impatto sull’ambiente e a garantire esperienze eco-friendly. Il risultato è un’oasi di benessere ed eleganza, pronto ad accogliere una grande varietà di manifestazioni come presentazioni stampa, lanci di prodotto, open day, team building, meeting, cene di gala, impreziositi dalla presenza di modelli iconici a quattro e due ruote. Elemento chiave della struttura è il paddock coperto: le ampie vetrate di cui è dotato, oltre
a essere un’inesauribile fonte di luce, consentono di espandere ulteriormente lo spazio disponibile, sfumando i confini tra interno ed esterno. Un ambiente particolarmente adatto a eventi che richiedono una connessione diretta con il territorio circostante. Il design interno è pensato per essere altamente modulabile, con arredi eleganti, ma facilmente riconfigurabili per soddisfare le specifiche esigenze di ogni progetto. All’esterno, il prato interno alla pista è studiato per accogliere palchi e allestimenti per show e concerti di alto livello.
Ma è il circuito di settecento metri, illuminato a led, con cordoli definiti e arricchito da un rettilineo di trecento metri, il punto di forza assoluto. Un tracciato che unisce sicurezza e spettacolarità, perfetto per presentazioni e test di nuovi modelli di auto e moto, o per qualsiasi evento ispirato al mondo delle quattroruote e dei motori. Qui, l’adrenalina dei piloti e la passione degli spettatori si incontrano e fondono sinergicamente. Infine, il ristorante, con la sua cucina attenta al territorio e spazi modulabili, si presta a offrire momenti conviviali di grande impatto, dall’aperitivo al tramonto, fino al dopocena. «Questo progetto è nato per passione e di conseguenza vuole attirare persone appassionate ai motori. Il suo obiettivo è preservare un patrimonio prezioso, quello delle automobili, che sono state un media fondamentale negli ultimi cento anni – afferma Romano Bindi, direttore della struttura e figlio del fondatore Attilio –. Le nuove normative europee stanno limitando sempre più l’utilizzo delle auto a combustione interna e ciò sta spingendo gli appassionati a trovare occasioni per vivere le proprie vetture. Per questo gli eventi automobilistici stanno crescendo: non ci sono più solo esposizioni statiche, ma raduni itineranti che permetto-
I l Veneto custodisce un gioiello che racconta, con rigore e passione, la storia dell’automobile e del design del Novecento: il Museo Nicolis dell’Auto, della Tecnica e della Meccanica di Villafranca di Verona. Nato dal collezionismo illuminato di Luciano Nicolis, fondatore di Lamacart, e oggi diretto con talento dalla figlia Silvia, è tra i musei più prestigiosi in Europa nel suo genere. I numeri parlano da soli: 202 automobili, 104 motociclette, 114 biciclette, 38 motori, 106 volanti di Formula 1, 39 trofei, cinquecento macchine fotografiche, cento strumenti musicali, 102 macchine per scrivere e perfino tre velivoli collocati sul tetto dell’avveniristica struttura. Tra i pezzi più preziosi spicca la Motrice Pia, il primo
motore a scoppio funzionante a benzina in Europa.
Al museo Nicolis si rivive l’emozione di un’epoca in cui l’automobile non era solo un mezzo di trasporto, ma un simbolo di libertà, autonomia e innovazione. Il museo celebra anche il ruolo fondamentale dell’auto nella conquista dell’indipendenza femminile e nelle immagini cult del cinema e dello sport, che immortalano leggendari campioni al volante dei loro bolidi.
Il museo non è solo un’esposizione permanente, è anche un centro culturale e una location per eventi: qui si organizzano mostre temporanee, congressi, presentazioni di nuovi modelli e raduni di appassionati.
Un esempio virtuoso di come il
patrimonio storico possa diventare leva di attrattività e strumento di divulgazione, arricchendo l’event industry con esperienze di alto profilo.
AL GP DI MONZA
Anche per il 2025 PizzAut – e per il secondo anno consecutivo – è stata la Pizzeria Ufficiale del Gran Premio d’Italia, a Monza. Nei paddock del circuito brianzolo, cuore pulsante della Formula 1, i ragazzi autistici del progetto visionario fondato da Nico Acampora hanno cucinato per piloti, staff e ospiti Vip, trasformando uno degli eventi automotive più seguiti al mondo in un laboratorio di inclusione. Dopo il successo della “Pizza Leclerc” del 2024 – ancora presente in menu – ha debuttato quest’anno la “Pizza vegana Hamilton”, omaggio al sette volte campione del mondo e al suo stile di vita. Ospitare ragazzi autistici in un contesto così importante non ha solo un valore simbolico, significa dimostrare, davanti a un pubblico globale, che la diversità è una risorsa e che anche le aree più esclusive possono diventare spazi di partecipazione e dignità. «Per noi è stato un onore poter lavorare nei paddock. Questo incarico conferma che le persone autistiche possono avere un futuro lavorativo», afferma
Nico Acampora, fondatore del progetto PizzAut.
Le pizze Aut, servite a centinaia nel famoso circuito monzese, tra il rombo dei motori e l’adrenalina della gara, sono il segno tangibile di come anche un grande evento automobilistico possa farsi volano di progetti sociali e inclusivi.
CRISTINA FAIENZA
responsabile del brand Alpine per il mercato italiano «Nel nostro Atelier Alpine Lounge di Milano organizziamo private party insieme a partner di alto livello che ci accompagnano nel food & beverage o nelle performance live, come ha fatto Noemi in un concerto dedicato ai nostri clienti, durante la Design Week».
no di utilizzare le auto per lo scopo per cui sono state costruite. È un trend che, a nostro avviso, continuerà ad aumentare nei prossimi anni, anche perché le auto moderne non trasmettono le stesse emozioni di quelle del passato, diventate oggi veri oggetti di culto», conclude Romano Bindi.
I 75 ANNI DI FORMULA 1…
Inaugurazioni e grandi riaperture si intrecciano a celebrazioni di anniversari illustri, come quello della Formula 1, che nel 2025 festeggia 75 anni di attività. Un’annata decisamente unica, commemorata con eventi speciali, nei saloni e nelle fiere di tutto il mondo, e con un prezioso filmato restaurato e colorizzato del primo Gran Premio della storia, quello di Silverstone – tenutosi il 13 maggio 1950 – nel quale Nino Farina conquistò la vetta del podio su Alfa Romeo.
Celebrare un anniversario è anche un modo per guardare avanti. Lo sa bene Alpine, brand francese, inconfondibile per le sue linee uniche e rinomato per l’impiego di materiali leggeri e tecnologie d’avanguardia: nel 2025 ha festeggiato settant’anni di attività, partendo dal Goodwood Festival of Speed, mentre si appresta a riscrivere la propria storia, con il lancio di una nuova gamma di modelli elettrici. Davanti a oltre duecentomila spettatori, Alpine ha messo in scena un parterre che unisce icone del passato e avanguardie tecnologiche: dalla A290 full electric, eletta Car of the Year 2025, alla concept Alpenglow HY6 a idrogeno, fino alla A110 R Ultime che
ha conquistato il podio, nella categoria delle auto di serie. «Ogni novità di prodotto è l’occasione per dimostrare un passo in più che facciamo verso il futuro della mobilità. Abbiamo un piano di lanci di modelli esclusivamente cento per cento elettrici, proprio perché siamo certi di poter giocare un ruolo da protagonisti in un mercato che va verso l’elettrificazione, ma ha ancora bisogno di modelli che esprimano, con questa nuova chiave interpretativa, la sportività e la dinamicità di guida a cui gli appassionati di auto sportive non vogliono rinunciare», sottolinea Cristina Faienza, responsabile del brand Alpine per il mercato italiano
Per Alpine, la partecipazione agli eventi è fondamentale: «Prendere parte a festival e saloni internazionali che aggregano appassionati di auto, motorsport e coloro che apprezzano design ed estetica che appartengono al nostro universo, è essenziale per costruire awareness e immagine di marca. Non basta descrivere un modello, bisogna farlo vivere. L’esperienza fisica è insostituibile: vedere le linee da vicino, toccare i materiali, provare la guida. Alpine è un brand che si acquista con i sensi e con le emozioni».
Una filosofia che prende forma anche nei nuovi Atelier Alpine, spazi che vanno oltre il concetto di pura vendita del prodotto, per condividere insieme al cliente un intero mondo, fatto di simulatori di guida, merchandising, eventi esclusivi e vetture targate Alpine. «Nel nostro Atelier Alpine Lounge di Milano, per esempio, organizziamo private party insieme a partner di alto livello che ci accompagnano nel food & beverage o nelle
performance live, come ha fatto Noemi in un concerto dedicato ai nostri clienti e prospect, durante la Design Week. Progettiamo inoltre experience cento per cento Alpine, come l’Ice Driving Experience, partita dalla Franciacorta per immergersi nella pista di ghiaccio del Passo del Tonale», conclude Faienza.
PALCOSCENICI GLOBALI DELL’AUTOMOTIVE
Fiere, saloni, raduni e grandi eventi sono il vero “motore mobile” dell’event industry automotive contemporanea: contesti nazionali e internazionali in grado di attrarre visitatori e stakeholder da ogni parte del globo, dove ogni anno si definiscono linguaggi, tendenze e prospettive del settore. Su questi imponenti palcoscenici convergono due direttrici complementari: da un lato la promozione di tecnologie di ultima generazione, dall’altro la valorizzazione della tradizione, con sfilate ed esposizioni di modelli storici, testimoni di eleganza, prestigio ingegneristico e memoria collettiva. A far da filo conduttore il networking, che trasforma questi appuntamenti in occasioni privilegiate di incontro e di confronto tra costruttori, designer, fornitori e appassionati, alimentando così un ecosistema che vive di relazioni tanto quanto di innovazioni.
GOODWOOD FESTIVAL OF SPEED:
UNA CORSA NEL TEMPO
In ambito internazionale, il Goodwood Festival of Speed – ricordato poc’anzi in occasione dei settant’anni di Alpine – si distingue per essere uno degli eventi più ri-
levanti del mercato automotive. È qualcosa di più di una semplice expo di automobili, è un viaggio a tuttotondo nel mondo dei motori. Nella storica tenuta di Goodwood, nel West Sussex, in Inghilterra, l’edizione 2025 si è concentrata sulla celebrazione del campionato mondiale di F1 con il tema “The Winning Formula – Champions and Challengers”: un omaggio unico che ha riunito leggende del motorsport, vetture iconiche e le più recenti innovazioni delle principali case automobilistiche.
Tra i protagonisti spicca Lotus: il marchio, che con Colin Chapman ha introdotto il concetto rivoluzionario di monoposto leggera da Gran Premio, ha onorato il ricordo di due figure immortali della Formula 1, Jim Clark e Ayrton Senna. In bella mostra l’iconica Lotus Type 33, che ha portato Jim Clark al titolo di F1 del 1965 e accanto a lei la Lotus 97T di Senna, la vettura con cui l’immortale pilota brasiliano ha conquistato la sua prima vittoria, a Estoril, nel 1985.
CES LAS VEGAS: IL FUTURO DELLA MOBILITÀ
È però a Las Vegas che si può osservare la vera avanguardia tecnologica. Qui, ogni anno, si svolge il Ces, l’evento globale dove si progetta la mobilità di domani. Nell’edizione di gennaio 2025, in un quadro di crescente competizione sui veicoli basati sull’intelligenza artificiale, i grandi player del settore hanno presentato soluzioni ultra innovative.
A catalizzare l’attenzione è stata in particolare Nvidia con il lancio della piattaforma Cosmos AI – definita dal Ceo Jensen Huang «il mo-
E LA PRIMA E- CAR DA CITTÀ (del secolo scorso)
Il talento per i motori è di famiglia in casa Lamborghini. Anche Tonino Lamborghini, figlio di Ferruccio, padre della leggendaria Miura, è stato tra i pionieri dell’elettrico, sebbene pochi lo ricordino. Già nei primi Anni 90, sviluppò i primi golf cart elettrici, quando di mobilità a zero emissioni si parlava appena. All’epoca, sul mercato – di elettrico – c’era solo la Fiat Panda Elettra. Dai campi da golf alle strade cittadine il passo fu breve. Nel 1998, Tonino fondò la società Town Life, con cui lanciò le prime city car elettriche europee.
Tra i pezzi più singolari, si annovera una speciale papamobile, realizzata per papa Woytila, oggi custodita nel Museo Ferruccio Lamborghini, a Funo di Argelato. I primi modelli di city car portarono nomi di famiglia: Ginevra, dedicata alla secondogenita, Ferruccio ed Helektra, tributo alla terza figlia, Elettra.
Allora, l’Italia, frenata da politiche poco lungimiranti, non favorì la crescita del mercato elettrico, ma la visione imprenditoriale di Tonino non si arrestò: nel 2015, aprì in Corea del Sud una linea di scooter elettrici, precorrendo le nuove frontiere della mobilità connessa e dell’innovazione IoT. Una storia di resilienza e di avanguardia che conferma come lo spirito Lamborghini sia da sempre un moto perpetuo capace di anticipare i tempi.
FABIO PUGLIA
presidente di Oversonic Robotics
«Al MiMo 2025, RoBee. il primo androide cognitivo certificato e interamente sviluppato in Italia, ha lavorato all’infopoint ufficiale, accogliendo e assistendo il pubblico con informazioni in tempo reale sul programma».
mento ChatGpt per la robotica» – e del chip Thor, sviluppato per la guida autonoma di Livello quattro. Sul fronte dei costruttori, Honda e Sony Honda Mobility hanno svelato la Afeela 1, con comandi vocali interattivi e un piano per centomila stazioni di ricarica entro il 2030. Bmw, invece, ha superato i pulsanti fisici, lanciando il sistema Panoramic iDrive, un’interfaccia vocale e personalizzabile che rivoluziona l’esperienza di bordo.
MILANO MONZA
MOTOR SHOW 2025
All’avanguardia visionaria dei saloni internazionali, l’Italia risponde con una narrazione che intreccia futuro e memoria. Il MiMo Milano Monza Motor Show 2025, svoltosi a giugno all’Autodromo di Monza, ha riunito anteprime mondiali – come Jaecoo e la Maserati Gran Turismo Folgore a guida autonoma – modelli iconici e brand che continuano a incarnare l’identità automobilistica del Paese. Tra paddock, sfilate e nuove tecnologie, un ospite d’eccezione non è passato di certo inosservato: stiamo parlando di RoBee, il primo androide cognitivo certificato e interamente sviluppato in Italia da Oversonic Robotics. «Al MiMo 2025, RoBee ha lavorato all’infopoint ufficiale, accogliendo e assistendo il pubblico con informazioni in tempo reale sul programma. La nostra presenza ha avuto una duplice finalità: mostrare come la relazione tra uomo e tecnologia stia evolvendo e posizionare RoBee come esempio concreto di integrazione dell’AI nella quotidianità, anche in scenari spettacolari e tecnologicamente complessi come un motor show», spiega Fabio Puglia,
presidente della Oversonic Robotics, startup brianzola fondata nel 2020.
Secondo Puglia, la vera sfida è rendere l’AI tangibile e accessibile: «Volevamo facilitare un’interazione positiva con il pubblico, suscitando curiosità e interesse verso le nuove frontiere. RoBee è progettato per agire in ambienti complessi, con capacità cognitive e operative. L’intelligenza artificiale che lo abilita gli consente di muoversi e agire con un’autonomia certificata, in piena sicurezza e con una perfetta integrazione nei flussi operativi umani. Siamo convinti che la tecnologia debba essere sempre al servizio della dignità della persona, estendendo la volontà umana, senza mai sovrastarla».
Un approccio che è in parte già realtà nell’automotive, dove l’intelligenza artificiale si integra con la mobilità, nelle vetture autonome. Il MiMo 2025 lo ha testimoniato con le monoposto di Formula 1, a guida autonoma, capaci di sfrecciare in pista in totale sicurezza: esempi tangibili delle potenzialità delle nuove tecnologie intelligenti nel governare veicoli ad altissime prestazioni.
AUTOMOTIVE DEALER DAY 2025
DECODING REVOLUTION
Se il MiMo 2025 ha acceso i riflettori sull’Intelligenza Artificiale applicata alla mobilità e alla robotica cognitiva, l’Automotive Dealer Day, nella sua 23esima edizione intitolata Decoding Revolution (Add), ha ampliato il campo di osservazione, affrontando altri temi caldi, come l’elettrificazione, la digitalizzazione, la compressione dei margini e le nuove aspettative dei consumatori.
L’evento, organizzato da Quintegia – realtà
TOMMASO BORTOLOMIOL
Ceo di Quintegia
«L’automotive è alle prese con una vera e propria rivoluzione industriale, spinta dall’elettrificazione e dall’introduzione della tecnologia nei processi di vendita e post-vendita. Lo spirito imprenditoriale e la capacità di adattamento sono indispensabili affinché tutti i protagonisti possano cogliere sfide e opportunità, come del resto la filiera ha già dimostrato di saper fare in passato».
che dal 2001 affianca case costruttrici, concessionarie e aziende della filiera con servizi di ricerca, formazione e networking – ha richiamato a Verona oltre 6.500 visitatori (+25% rispetto al 2024) e più di cento aziende espositrici (con un quinto rappresentato da nuovi brand), confermandosi come l’appuntamento indipendente di riferimento per la distribuzione automobilistica.
«Nell’edizione 2025, grazie agli studi e alle analisi realizzate dalla nostra società con il contributo di tutti i nostri professionisti, è stato possibile decifrare i trend del cambiamento che imprenditori, manager e istituzioni stanno affrontando», afferma Tommaso Bortolomiol, Ceo di Quintegia, che spiega la sua visione sul settore: «L’automotive è alle prese con una vera e propria rivoluzione industriale, spinta dall’elettrificazione e dall’introduzione della tecnologia nei processi di vendita e post-vendita. Lo spirito imprenditoriale e la capacità di adattamento sono indispensabili
affinché tutti i protagonisti possano cogliere sfide e opportunità, come del resto la filiera ha già dimostrato di saper fare in passato».
MOTOR VALLEY FEST:
UN OMAGGIO ALLA TERRA
DEI MOTORI
Oltre a Monza e Verona, è l’Emilia-Romagna il palcoscenico più importante dell’automotive event industry italiana: culla di alcuni tra i più grandi marchi del settore, è un territorio privilegiato da cui osservare l’evoluzione del comparto. Lo scorso giugno, a Modena, si è svolta infatti la settima edizione del Motor Valley Fest, una manifestazione diffusa a cielo aperto che ha trasformato il centro cittadino in una vetrina del Made in Italy, con protagonisti Ferrari, Lamborghini, Maserati, Pagani, Ducati e Dallara. Parate, talk e incontri, guidati dal tema “L’industria di domani”, hanno dato voce ai nuovi paradigmi dell’universo automobilistico: innovazione, formazione, nuove tecnologie e mobilità sostenibile. E per coinvolgere i più giovani e gli studenti, AssetClassic e Motor Valley Accelerator hanno organizzato un Hackathon, in cui i partecipanti si sono sfidati a suon di dati e analisi legate alla mobilità e al Motorsport.
AUTOMOTORETRÒ: NESSUN
DOMANI SENZA MEMORIA
A celebrare le glorie del passato non sono solo i grandi anniversari, esistono saloni, come l’Automotoretrò, capaci di riportare indietro l’orologio dell’universo automobilistico. Un evento culturale che parla agli appassionati di oggi e arricchisce il racconto complessivo del settore.
L’edizione di quest’anno, tenutasi a Parma l’8 e 9 marzo, ha riacceso i riflettori sull’epoca d’oro dell’automobile americana con una sezione intitolata “United Motors”. In bella mostra diversi gioielli a quattro ruote: la Cadillac Convertible Coupe 1953, simbolo dell’eleganza degli Anni 50, la Cadillac Deville 1949, famosa per la sua apparizione in “Grease: Rise of the Pink Ladies”. Tra le altre rarità, anche la Cadillac del 1948 appartenuta a Truman e la Buick 1942 della moglie di William Cooper Procter, testimonianze di un’industria in trasformazione. Infine un’auto di legno pregiato, la Buick Estate Wagon Woody del 1949, simbolo di un’epoca in cui l’acciaio era carente.
La Dallara Experience – evento nell’evento – ha invece portato in scena quarant’anni di evoluzione dei materiali compositi, onorando i successi del marchio in competizioni come il Motomondiale e mettendo in risalto la versatilità e l’ingegneria delle sue vetture, come la Dallara Stradale.
È stato un programma estremamente ricco quello dell’Automotoretrò 2025, con anche raduni esclusivi - come il “100 Km di Parma”, il “French Party Meeting” dedicato alle vetture francesi, “In fiera con la Regina”, riservato ai possessori della Lancia Delta Integrale, e anniversari illustri come quello dell’intramontabile Fiat Panda.
Inoccasione del 45esimo anniversario dell’iconica Fiat Panda, il pittoresco comune di Pandino, in provincia di Cremona, ha radunato migliaia di appassionati provenienti da tutta Europa. Come ogni anno, l’evento si è articolato su tre giornate, da venerdì 20 a domenica 22 giugno 2025. Momenti clou: il giro panoramico di 25 chilometri tra le campagne cremasche e la sfilata domenicale per le vie del paese, una pittoresca e dinamica mostra a cielo aperto con modelli di tutte le epoche, dai primissimi, ai più recenti elettrici, simbolo di un’auto che non intende restare in sosta sui successi del passato. Tra le versioni più curiose, la #MaFraPanda, prototipo off-road – creato da MaFra – reduce dal Panda Raid, che si è presentata ancora ricoperta di sabbia, a testimonianza della sua natura wild. Il raduno, oltre a commemorare la leggendaria utilitaria made in Fiat, è stata un’ottima occasione per compiere una buona azione: l’evento ha infatti sostenuto l’associazione “Soli Mai”, impegnata nella lotta contro l’isolamento degli anziani over 65. Un connubio speciale tra motori e solidarietà, quello sceso in pista a Pandino, che dimostra come un evento auto possa anche trasformarsi in un’ottima opportunità per promuovere valori positivi e supportare cause importanti.
Un segmento del Mice, quello dell’automotive, sempre in evoluzione e a caccia di nuove location, destinazioni e idee per il format. Italian Exhibition Group racconta le ultimissime novità che le location del Gruppo hanno messo in campo per eventi dall’effetto wow
Glieventi del settore automotive cercano soluzioni sempre all’avanguardia, in location che possano accogliere progetti scenotecnici e allestimenti di grande impatto, ma che al tempo stesso possano garantire esclusività, riservatezza e una perfetta gestione logistica.
Le location targate Italian Exhibition Group – Palacongressi di Rimini, Fiera di Rimini, Fiera di Vicenza e Vicenza Convention Centre – hanno ospitato eventi rivolti a target molto diversi: B2C per appassionati, clienti finali, community, ma anche B2B per brand e aziende della filiera, aftermarket, eventi rivolti a stampa, stakeholder, istituzioni. Una multiformità resa possibile grazie alla modularità degli spazi e all’elevato numero di sale in cui poter far entrare fisicamente auto, moto, truck, parti di motori, simulatori.
Ciò che Italian Exhibition Group propone – sia con platee numerose sia con pochi ospiti esclusivi – è la creazione di esperienze totalmente coinvolgenti attraverso i suoni, le luci, un design immersivo e allestimenti multisensoriali. Una costante ricerca di maggiore integrazione tra reale, virtuale e realtà aumentata per rafforzare lo storytelling, sempre legato all’identità di brand. In questo contesto, l’infrastruttura tecnologica della sede è fondamentale per consentire alle agenzie creative di poter realizzare al meglio i propri progetti di comunicazione. Nel dettaglio, le quattro sedi Italian Exhibition
Group possono garantire caratteristiche strutturali che sono fondamentali per accogliere l’automotive: spazi ampi e modulari, soffitti alti con ottima possibilità di carico, assenza di colonne, arredi e tecnologie mobili, accessi facili per mezzi di grandi dimensioni, aree esterne riservate e carrabili, montacarichi in aree palco, rigging, elevata potenza elettrica, cablaggi in fibra, reti altamente performanti, il tutto con un occhio di riguardo per l’impatto ambientale e la sostenibilità.
Alle dotazioni tecniche, si aggiungono percorsi emozionanti per i test drive: tutte le location IEG sono ottimi punti di partenza per esplorare territori di mare, collina, montagna con itinerari perfetti per ogni tipo di veicolo, da quello agricolo all’auto sportiva di lusso, alle moto da corsa.
Tra le case history memorabili ospitate al Palacongressi di Rimini, un reveil dinamico di moto da gara nascoste in una struttura appositamente realizzata in sala e il lancio di una vettura sportiva che correva su un palco realizzato come una pista a otto. E ancora, la presentazione durante una cena di un’auto sulla passarella di una sfilata di alta moda o la presenza di un velivolo nel foyer.
E nel quartiere fieristico di Rimini, infine, una presentazione allestita in un vero e proprio set cinematografico con un percorso multisensoriale: ologrammi, profumi, suoni, immagini e oggetti tattili.
indirizzi a fine rivista
Tra green spettacolari e passione per i motori, il Garda Hotel San Vigilio Golf è un resort dove l’ospitalità incontra sport, natura e stile aziendale
Incastonato
tra le colline moreniche del basso Garda, il Garda Hotel San Vigilio Golf è una delle destinazioni Mice più complete del Nord Italia.
Il resort unisce eleganza e funzionalità con una spiccata vocazione per il mondo automotive, offrendo il contesto ideale per eventi firmati dai principali brand internazionali.
Il cuore della struttura è il campo da golf disegnato da Kurt Rossknecht, attorno al quale si sviluppano l’hotel quattro stelle con 131 camere, appartamenti, spa, centro sportivo, tre piscine – tra cui una bionaturale da mille metri quadrati –, e ampi spazi verdi per esperienze a cielo aperto.
Il centro congressi panoramico, situato nella club house, dispone di cinque sale meeting, inclusa una plenaria da 250 posti, saletta segreteria, quattrocento metri quadrati di spazi espositivi interni e parcheggi dedicati. Ampie aree esterne ospitano cene di gala, esposizioni e momenti di networking all’aria aperta.
Il ristorante e bistrot San Vigilio accompagna ogni evento con coffee break, pranzi leggeri, cene gourmet e proposte enogastronomiche su misura, inclusi barbecue e degustazioni a bordo piscina.
UNA STRUTTURA A MISURA DI
L’automotive è protagonista al San Vigilio, grazie a infrastrutture e servizi pensati per accogliere test drive, showcase, presentazioni di prodotto e raduni. I percorsi panoramici nelle aree limitrofe, i grandi spazi outdoor e i par-
cheggi con colonnine di ricarica elettrica rendono la location ideale per eventi firmati Mercedes, Porsche Classic e altri marchi iconici. Gli ambienti sono completamente accessibili ai veicoli per esposizioni statiche o dinamiche, sia all’interno sia all’esterno. Il personale dedicato e il supporto logistico completano un’offerta altamente specializzata, ormai punto di riferimento nel segmento incentive e motori. Il resort è certificato Geo per la gestione sostenibile del campo da golf, con otto colonnine di ricarica elettrica e parcheggi fotovoltaici. Nel 2025, ha debuttato La Bottega del San Vigilio, un concept store multi-brand pensato per arricchire l’esperienza degli ospiti e offrire soluzioni raffinate per il mondo corporate. All’interno della Bottega si trovano infatti prodotti da regalo selezionati, candele e profumatori per ambienti e auto, una linea esclusiva di abbigliamento e attrezzatura da golf personalizzata, un angolo gourmet e una cantina internazionale con una curata scelta di vini e liquori. Ideale per creare cadeaux aziendali su misura, omaggi da far trovare in camera o regali di Natale per clienti e collaboratori. La struttura offre anche la possibilità di comporre cesti natalizi personalizzati, indicando semplicemente il budget e l’indirizzo di spedizione: al resto pensa lo staff del resort. Un ulteriore tassello che rafforza il posizionamento del Garda Hotel San Vigilio Golf come destinazione d’eccellenza per eventi su misura e attenzione al dettaglio.
indirizzi a fine rivista © udali renzo © stefano maraggi
Il Park Hotel ai Cappuccini ha ospitato, in un ambiente di design incorniciato
dalle tinte calde del legno, il lancio internazionale della nuova Ducati Multistrada V4, affermandosi come location strategica per l’hospitality business e gli eventi automotive
di BEATRICE ELERDINI
Immerso nella quiete senza tempo di Gubbio, il Park Hotel ai Cappuccini è un’elegante quattro stelle che nasce tra le mura di un monastero del XVII secolo sapientemente restaurato. I soffitti a volta, le pietre a vista, gli arazzi e i dipinti d’epoca convivono con opere d’arte e arredi contemporanei in un equilibrio armonioso, offrendo agli ospiti un'esperienza di charme e funzionalità. Dotato di 12 sale meeting modulari, un’elegante spa con trattamenti innovativi e spazi outdoor di grande respiro, si distingue come venue privilegiata per eventi corporate di alto profilo, incentive internazionali e presentazioni di prodotto.
A sceglierlo come epicentro operativo per un evento di risonanza internazionale è stata Ducati. Nell’ottobre 2024, presso il Park Hotel ai Cappuccini, la maison ha organizzato il lancio stampa della nuova Multistrada V4, coinvolgendo 65 giornalisti provenienti da tutto il mondo, suddivisi in tre gruppi a rotazione. La conferenza stampa, allestita nella storica sala Tavole Eugubine, ha accolto ciascun gruppo nella giornata d’arrivo, con momenti di approfondimento tecnico a cura del team Ducati.
ELEGANZA VERSATILE
L’intero evento si è articolato su più giornate, trasformando il Park Hotel in un centro operativo perfettamente integrato nel contesto
umbro: il garage ha ospitato la preparazione delle moto, il Chiostro della Meridiana è stato la cornice suggestiva degli aperitivi di benvenuto, mentre la colazione è stata servita ogni mattina nel raffinato ristorante dell’hotel, in un’atmosfera rilassata e informale.
Grande attenzione è stata dedicata alle cene, due per ogni gruppo: la prima di benvenuto, servita con tavolo imperiale, si è tenuta nella sontuosa sala Duca Federico da Montefeltro, allestita per l’occasione in modo elegante e conviviale; la seconda, più dinamica, ha previsto un buffet con tavoli separati, sempre nella medesima sala.
I test ride si sono svolti tra le dolci colline umbre, in percorsi panoramici pensati per esaltare le prestazioni della nuova crossover della casa di Borgo Panigale. I giornalisti hanno potuto guidarla in autonomia, sotto la supervisione degli istruttori Ducati, alcuni dei quali ex piloti. Non sono mancate le riprese video, che hanno immortalato il nuovo modello in azione, in location strategiche selezionate nei dintorni.
Il Park Hotel ai Cappuccini ha saputo offrire il perfetto equilibrio tra eleganza, efficienza e identità territoriale, confermandosi una location ideale per eventi che coniugano lusso, storytelling e performance. indirizzi a fine rivista
L’Umbria conserva intatto il fascino della natura, delle arti e delle tradizioni.
Gubbio, nel cuore dell’Umbria, rappresenta un candido gioiello incastonato nel verde, le sue architetture sono tra le testimonianze più alte di un Medioevo colto e raffinato e giungono a noi come monumenti senza tempo.
In questa cornice vi accoglie il Park Hotel Ai Cappuccini, dimora ideale di un’antica, nuovissima ospitalità, offrendovi spazi esclusivi e servizi eccellenti per convegni e incentives di sicuro successo.
L’Hotel Resort Valle di Assisi è una location di prestigio, ideale per chi intende organizzare eventi automotive di alta qualità, che si intrecciano sinergicamente con il territorio. Un luogo dove business ed emozioni viaggiano sulla stessa strada
Nel cuore dell’Umbria, immerso in un incantevole scenario naturale ai piedi di Assisi, si trova l’Hotel Resort Valle di Assisi, una struttura avvolta da ottanta ettari di verde, che coniuga l’eleganza architettonica della tradizione italiana alla modernità dei servizi pensati per la meeting industry, in particolare per gli eventi automotive. È una realtà all’avanguardia che vanta un centro congressi polifunzionale tra i più grandi della regione, dotato di dieci sale meeting versatili – alcune delle quali carrabili – nelle quali è possibile organizzare la presentazione di nuovi modelli auto.
Gli spazi più apprezzati per gli eventi automotive sono però, soprattutto quelli outdoor: un circuito di 2,5 chilometri dove realizzare sfilate dinamiche di automobili e test drive; e spazi verdi – impreziositi da viste mozzafiato su Assisi – in cui allestire esposizioni di nuove macchine. Sempre all’esterno si trovano ampi parcheggi e quattro colonnine per la ricarica dei mezzi elettrici. La sicurezza dei veicoli è sempre garantita, grazie alla presenza di uno staff dedicato.
All’Hotel Resort Valle di Assisi, gli eventi si trasformano in esperienze immersive, grazie alla collaborazione con operatori esterni e all’utilizzo di tecnologie all’avanguardia come la realtà virtuale e gli ologrammi. L’osservazione
del cielo con visori per la realtà aumentata e cloche per pilotare una navicella spaziale sono senz’altro tra le attività più suggestive. Gli eventi automotive vengono anche integrati con attività di team building in stretta connessione con le preziosità del territorio, come la raccolta delle olive, esperienze legate alla vendemmia, oppure degustazioni. Non mancano le classiche caccie al tesoro per le vie di Assisi, esperienze in bike nei borghi circostanti, camminate nella tenuta e corsi di cucina con prodotti della struttura. Il team del resort cura ogni dettaglio, dalla definizione delle linee comunicative – attingendo alla storia del marchio e ai valori che rappresenta – alla scelta degli spazi giusti, all’allestimento, fino agli eventi serali di chiusura.
L’attenzione a una gestione responsabile delle risorse naturali è un altro tratto distintivo dell’hotel. L’intero complesso è progettato secondo criteri di efficienza energetica: sono presenti impianti fotovoltaici, per produrre energia elettrica pulita, e un impianto solare termico che garantisce l’acqua a uso sanitario nella spa e in gran parte delle camere della struttura. Pareti e vetri ad alta tecnologia contribuiscono a ridurre la dispersione termica.
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Con capienza massima di 300 persone nella sala principale
“Il Tulipano”, riservabile ad uso esclusivo
Per auto e bus, riservabile per eventi ed esposizioni
Esterna, con vista sui colli bolognesi
A pochi passi dal centro di Bari, immerso in un parco secolare unico, si trova l’Hotel Mercure Villa Romanazzi Carducci, una dimora antica che unisce l’eleganza di una residenza nobiliare all’efficienza delle tecnologie più avanzate, perfetta per gli eventi più sofisticati dell’automotive
Per chi cerca una location che unisca fascino storico e affidabilità per la pianificazione di qualsiasi tipo di evento, l’Hotel Mercure Villa Romanazzi Carducci rappresenta una scelta ideale. Grazie alla versatilità degli spazi interni e outdoor, alla bellezza del contesto e alla sua posizione strategica, si impone come punto di riferimento esclusivo per il mondo degli eventi business. Recentemente l’hotel è stato scelto come preziosa cornice per l’evento di presentazione in anteprima della nuova Jeep Compass, organizzato da Maldarizzi Automotive lo scorso 17 luglio negli spazi all’aperto adiacenti agli edifici d’epoca immersi nei 23mila metri quadrati di parco, tra le più grandi aree private della città di Bari. Con 135 tra camere, suite e appartamenti, un parcheggio da 300 posti, il ristorante Carducci e ulteriori sale a disposizione per ospitare eventi indoor, la villa offre un’ospitalità che coniuga comfort contemporaneo e charme mediterraneo.
Il vero valore aggiunto di Villa Romanazzi Carducci risiede nella sua capacità di fondere ambienti carichi di storia con soluzioni innovative e flessibili. Tra gli spazi più prestigiosi si annovera la sala Granaio che, con una capienza di 450 persone, si presta come palcoscenico ideale per congressi internazionali ed eventi corporate, mentre
la sala Scuderia, nel cuore del parco, accoglie meeting di dimensioni più contenute. Emblema della modernità è Giulia Conference Centre, un centro congressi modulare in sinergia con la vicina Villa Rachele, che mette a disposizione ulteriori spazi per eventi. La versatilità degli ambienti caratterizza anche le aree outdoor dove le sale e le terrazze sono la cornice perfetta per gala dinner sotto le stelle o per business lunch informali. Un team di professionisti è a disposizione per seguire l’evento in ogni suo aspetto, dall’allestimento degli spazi alla creazione di menu su misura, che mixano la tradizione pugliese a proposte food più moderne.
LOCATION GREEN
Villa Romanazzi Carducci fa della responsabilità ambientale e sociale un pilastro fondamentale del proprio business. La direzione integra pratiche attente in ogni aspetto gestionale, dall’eliminazione della plastica monouso, all’uso esclusivo di materiali riciclabili nel food & beverage, fino alla digitalizzazione dei processi aziendali. Grande attenzione, infine, è rivolta all’efficientamento energetico, che viene garantito attraverso l’illuminazione led, l’automazione intelligente della climatizzazione e la coibentazione degli edifici.
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L’Una
Hotels MH Matera è qualcosa di più di una semplice location: è un vero e proprio ecosistema progettato per accogliere eventi ad alte prestazioni, dove efficienza, bellezza, innovazione e sostenibilità convivono armonicamente
Immerso in cinque ettari di parco sulle colline lucane, a pochi minuti dai celebri Sassi – patrimonio dell’Umanità Unesco – e dal centro cittadino, l’Una Hotels MH Matera è una location che interpreta sapientemente le esigenze della meeting industry, distinguendosi come punto di riferimento per l’organizzazione di eventi automotive.
Ogni elemento della struttura – dal centro congressi alle infrastrutture per test drive, dalle colonnine per la ricarica elettrica alla vigilanza h24 – è progettato per offrire un’esperienza altamente performante, tecnologicamente avanzata e coerente con gli standard richiesti da planner, brand e operatori del settore.
L’impegno verso la sostenibilità, concreto e misurabile, proietta l’Una Hotels MH Matera in una dimensione di etica contemporanea, in linea con le istanze ambientali sempre più centrali nel mercato Mice.
Fiore all’occhiello della struttura è il conference centre – tra i più importanti del Mezzogiorno per dotazioni tecniche, capienza e flessibilità – premiato dall’Inarch come migliore intervento di riqualificazione del patrimonio edilizio esistente. Ospita quindici sale meeting multifunzionali – tra cui la plenaria con una capienza massima di mille partecipanti – tutte illuminate da luce naturale e dotate di impianti all’avanguardia: telecamere remote, regia fissa, sistemi audiovideo Bose, oltre a due monitor di rimando 65" disposti a metà sala, per riprodurre le
immagini del ledwall.
Il foyer invece, elegante e spazioso, si presta a ospitare coffee break, business lunch, mentre altri spazi adiacenti accolgono conferenze stampe, sfilate, mostre ed esposizioni, lanci di prodotti e roadshow.
L’hospitality, pensata per un’accoglienza senza compromessi, conta 132 camere arredate con gusto e complete di ogni comfort – tra cui connessione wi-fi ad alta velocità, aria condizionata e poltrone ergonomiche – per garantire un riposo rigenerante dopo intense giornate di lavoro.
UNA LUOGO SU MISURA PER EVENTI AUTOMOTIVE
L’Una Hotels MH Matera è una destinazione ideale per il settore automotive, grazie a una dotazione logistica e tecnica di alto profilo. Il parco privato, pianeggiante e interamente fruibile, è perfetto per test drive ed esposizioni dinamiche. Un percorso dedicato consente l’accesso di vetture – anche di grandi dimensioni – fino all’area espositiva, con la possibilità di posizionare i veicoli anche direttamente all’interno degli spazi meeting. Il parcheggio interno, ampio e immerso nel verde, si presta sia all’accoglienza logistica, sia all’esposizione statica delle auto. A completare l’offerta, aree tecniche riservate per operazioni di lavaggio e manutenzione veicoli, dieci colonnine di ricarica elettrica (tra cui Tesla e Porsche) e la possibilità di un servizio di vigilanza attivo 24 ore su 24. L’hotel integra anche le più moderne tecnologie immersive, indispensabili per realizzare eventi ad alto impatto scenografico.
GUSTO E BENESSERE: TRA AUTENTICITÀ E RIGENERAZIONE
L’offerta gastronomica rappresenta uno dei plus della struttura: nelle diverse sale ristorante e anche all’aperto, durante la stagione estiva, l’hotel propone piatti della tradizione lucana – noti per i gusti intensi e la genuinità degli ingredienti – reinterpretati secondo la creatività dello chef, mentre nel nuovo bar con cantina, da poco inaugurato, si organizzano degustazioni di vini e si propongono esperienze con aperitivi gourmet. Il benessere degli ospiti è affidato all’Olos Spa, per un soggiorno capace di coniugare lavoro e relax. È un’autentica oasi di pace: piscina interna ed esterna, sauna, bagno turco, docce emozionali, palestra, aree relax e una proposta completa di massaggi e trattamenti. All’esterno, l’incantevole piscina “Infinity” con letti balinesi, immersa nel verde completa l’esperienza rigenerativa.
UN IMPEGNO COSTANTE
Quello verso la sostenibilità è un valore concreto e un impegno costante. Tra le misure ambientali adottate dall’Una Hotels MH Matera si annoverano un campo fotovoltaico per la produzione di energia pulita, la raccolta differenziata estesa a tutta la struttura e politiche plastic-free ormai consolidate. L’adozione di pratiche sostenibili non rappresenta un semplice adeguamento ai trend di settore, ma una scelta strategica in linea con le aspettative di aziende e istituzioni sempre più attente all’impatto ambientale degli eventi.
L'Una Hotels MH Matera è quindi un asset strategico per chi desidera progettare eventi immersivi e sostenibili, in un contesto che coniuga all’efficienza operativa un ambiente capace di valorizzare ogni dettaglio dell’esperienza.
Tra allestimenti raffinati e spazi che uniscono estetica e privacy, la struttura a pochi chilometri da Lecce è la scelta ideale per presentazioni, test drive e parate ad alto tasso di fascino autentico
di MARIANGELA TRAFICANTE
Privacy, professionalità, organizzazione, flessibilità: sono queste le parole d’ordine e le richieste imprescindibili che arrivano dalle aziende del mondo automotive. E Acaya Golf Resort & Spa e Acaya Conference Center è sempre pronto a rispondere mettendo in campo la propria esperienza, conoscenza della struttura e del territorio a servizio del cliente per “confezionare” un evento su misura.
Acaya Golf Resort & Spa e Acaya Conference Center è un elegante quattro stelle immerso nella campagna del Salento tra il verde argenteo degli ulivi e il blu del mare. Lecce, perla del Barocco, è a pochi chilometri di distanza, così come la riserva naturale dell’Oasi del Wwf Le Cesine.
SPAZI AMPI E SFACCETTATI
Accommodation ampia e raffinata, un grande centro congressi, spa, piscine e un campo da golf da 18 buche realizzato dallo studio ameri-
cano Hurdzan & Fry, con la club house ospitata nella Masseria San Pietro risalente al Settecento e sapientemente ristrutturata: sono tante le frecce all’arco di questa struttura punto di riferimento per la meeting industry e per il mondo automotive desideroso di regalare un tocco di fascino autentico ai propri eventi, tra allestimenti esclusivi, spazi suggestivi e tutta la bellezza del paesaggio Salentino a far da scenografia naturale a presentazioni, test drive, sfilate e parate. Il resort è anche dotato di ampio garage coperto, parcheggio per auto e pullman e offre servizi navetta da/per Lecce e per gli aeroporti di Brindisi e Bari.
Sono 97 le camere e suite, e sono state rinnovate da un paio di anni. Spaziose e luminose, sono caratterizzate da un design elegante e da spazi outdoor per il relax nella privacy, dai patii e giardini del pianterreno ai terrazzi del primo piano fino ad arrivare al roof garden panoramico per le suite al secondo piano.
SCENARI MEDITERRANEI
E ALLESTIMENTI RAFFINATI
Acaya Golf Resort & Spa e Acaya Conference Center offre spazi unici che danno la possibilità di organizzare eventi automotive di successo: dalle esposizioni alle presentazioni di auto, gli ambienti outdoor sapranno diventare la cornice ideale, green e ariosa, per accogliere ospiti e auto in mostra che verranno valorizzate dallo scenario mediterraneo e dagli allestimenti raffinati. Non solo: il resort ha già anche organizzato con grandi risultati iniziative come i percorsi e i test drive di nuovi modelli.
Il verde incontaminato che lo circonda, la vicina riserva naturale, il medioevale borgo di Acaya, offrono panorami unici e scenari difficili da trovare altrove.
Gli ingredienti per una scenografia a effetto, unita ad ambienti e servizi esclusivi e funzionali, ci sono tutti: dal parco rigoglioso alla antica masseria del Settecento, dal green a 18 buche al ristorante con la sua terrazza panoramica, senza dimenticare l’Acaya Conference Center, il grande centro congressi che può accogliere nelle sue sale luminose e dotate di tutta la necessaria tecnologia fino a ottocento ospiti.
LOCATION ESCLUSIVE
La sua allure e la sua posizione riservata, immersa negli uliveti salentini, lo rende la scelta perfetta anche per le case automobilistiche luxury: più volte noti brand lo hanno scelto come quartier generale per effettuare importanti test drive di nuovi prototipi, sfilando intorno alla fontana proprio di fronte alla reception e utilizzando poi le strade esterne per le prove tecniche. Gli spazi davanti alla sala plenaria del centro congressi sono l’ideale per presentare nuovi prototipi in totale privacy, magari mentre gli ospiti si rilassano con un piacevole aperitivo in una cornice veramente suggestiva. Per quanto riguarda le auto d’epoca gli spazi del resort permettono sia ampi parcheggi esterni che interni, dove custodire le auto senza problemi, e oltre che all’interno del resort (grazie ai suoi ampi e sfaccettati spazi), anche il vicino borgo di Acaya, in particolare nella piazza del Castello, offre una location unica per poter esporre i modelli.
Completa e accattivante è anche la proposta F&B: tra il Ristorante Gian Giacomo e la Masseria San Pietro i palati saranno conquistati dalle creazioni dello chef che spaziano dalle eccellenze della tradizione locale ai piatti più gustosi della cucina internazionale. Per i momenti di relax calzano alla perfezione il lounge bar con spazi anche open air per la bella stagione, e la colazione si fa “con vista” sugli ulivi secolari.
Location eleganti e legate alla tradizione per feste, cene, coffee break e aperitivi, spazi verdi interni ed esterni al resort sono il valore aggiunto e la caratteristica distintiva dell’Acaya Golf Resort & Spa.
indirizzi a fine rivista
F.A. Travel e KA Events lanciano in Sardegna un nuovo format per eventi automotive dedicati ai veicoli elettrici: logistica integrata, percorsi “plug-free”e attività di team building che uniscono mobilità sostenibile, creatività e territorio © Andrea Atzeri
Da oltre quindici anni F.A. Travel è tra i nomi di riferimento negli eventi automotive internazionali. Specializzata nella logistica e nell’organizzazione di lanci prodotto e test drive per le grandi case automobilistiche, l’agenzia ha scelto di guardare avanti: oggi il focus è sulla sostenibilità, con un responsabile Csr dedicato e processi sempre più attenti all’impatto ambientale e sociale. In parallelo, KA Events ha rafforzato la sua anima creativa, sviluppando format esperienziali e attività di team building capaci di intrecciare innovazione, valorizzazione del territorio e sensibilità Esg. Dall’incontro tra queste due realtà nasce una proposta integrata che apre nuove prospettive: eventi automotive pensati per la mobilità elettrica, dove logistica e creatività viaggiano nella stessa direzione.
LA SARDEGNA COME
PALCOSCENICO D’AVANGUARDIA
Non solo mare cristallino e spiagge da cartolina: la Sardegna è pronta a diventare un laboratorio ideale per il lancio della mobilità del futuro. Se il nord dell’isola è da tempo sinonimo di glamour, anche il sud si propone come destinazione strategica per i brand. Qui, natura incontaminata e ospitalità di alto livello convivono con infrastrutture in crescita, come la rete di punti di ricarica presenti nelle strutture alberghiere e nei centri urbani. Tra i partner strategici spicca il Forte Village, eccellenza dell’hôtellerie sarda, che unisce servizi premium e soluzioni logistiche dedicate. Dalle colonnine di ricarica già operative alla pos -
sibilità di installare stazioni temporanee per flotte di decine di auto elettriche, la struttura offre un hub completo per eventi automotive sostenibili.
TEST DRIVE “PLUG-FREE”
TRA NATURA E CULTURA
La vera novità del format firmato F.A. Travel e KA Events è l’approccio esperienziale. Sono stati progettati itinerari “plug-free”, studiati per non superare i 250 chilometri e garantire così percorsi senza necessità di ricarica intermedia. Le logiche operative sono tre: anelli aeroporto–hotel, hotel–hotel o aeroporto–aeroporto. Ogni percorso diventa occasione per scoprire la Sardegna sotto una luce inedita. Dal sito archeologico di Nora al promontorio della Sella del Diavolo, dai fenicotteri rosa del Parco di Molentargius fino al maestoso Pan di Zucchero, le tappe combinano guida e scoperta, tecnologia e lifestyle mediterraneo. A completare l’esperienza, attività di team building, workshop sulle nuove tecnologie e momenti di networking, capaci di rafforzare il legame tra brand, partecipanti e territorio.
COMPETENZE INTEGRATE PER UN SERVIZIO COMPLETO La forza del progetto risiede nella divisione chiara delle competenze. F.A. Travel presidia la logistica e il coordinamento operativo, mettendo a disposizione personale specializzato, servizi di assistenza e gestione delle flotte. KA Events cura la regia creativa e la supervisione tecnica quotidiana delle vetture, garantendo standard elevati in ogni fase:
dalla ricarica all’allestimento, dalla sicurezza alla scenografia. Questa sinergia consente di offrire un servizio “chiavi in mano”, pensato per soddisfare le esigenze delle case automobilistiche e le aspettative di dealer, giornalisti e ospiti internazionali. Un approccio che combina affidabilità operativa e creatività esperienziale, con un’attenzione costante ai valori Esg. In un mercato automotive sempre più orientato a sostenibilità e innovazione, la Sardegna si propone come destinazione d’avanguardia per eventi dedicati ai veicoli elettrici. L’isola diventa così un palcoscenico naturale in cui tecnologia e paesaggio si incontrano, trasformando il test drive in un’esperienza culturale e territoriale. Grazie al
know-how di F.A. Travel e KA Events, i brand possono contare su eventi impeccabili sotto il profilo organizzativo e, al tempo stesso, capaci di generare emozioni e ricordi. Una proposta che non solo anticipa i trend del settore, ma apre la strada a un nuovo modo di raccontare la mobilità elettrica: non più soltanto innovazione tecnica, ma esperienza autentica da vivere e condividere. Con EMotion Sardinia, la Sardegna si conferma non solo cornice ideale, ma protagonista attiva della mobilità del futuro. Un’isola che unisce natura e tecnologia, ospitalità e innovazione. Un’esperienza che trasforma ogni evento automotive in un racconto memorabile.
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Rivoluzione in corso nel centro congressi del Quark Hotel Milano. Spazi immersivi e flessibili, black box riconfigurabili, ledwall, proiezioni a 360 gradi e tecnologie Avl integrate. Un’esperienza Mice reimmaginata in chiave innovativa e coinvolgente, unica a livello europeo
QUARK Hotel Milano – Milano
Numero totale camere: 283 | Ristoranti: 2 | Posti: 1.000 | Sale meeting: 35 | Capienza sala maggiore: 1.450 posti | Capienza sala minore: 6 posti | Saletta segreteria | mq di aree esterne: 500 | Possibilità organizzazione post congress
Il Quark Hotel Milano si riposiziona come protagonista nel panorama Mice con un progetto di restyling radicale del suo centro congressi, firmato dallo studio EvaStomper. Un intervento che segna l’inizio di una nuova era per la struttura milanese, ripensata all’insegna dell’innovazione, della tecnologia e dell’immersività. L’obiettivo: trasformare l’esperienza congressuale in un evento scenico totale, capace di coinvolgere e sorprendere gli ospiti. Gli spazi del Quark non sono più semplici sale, ma veri e propri palcoscenici digitali. Superfici video dinamiche e ledwall diventano elementi narrativi che raccontano in tempo reale gli eventi e costruiscono suggestioni personalizzate per ogni brand. L’approccio progettuale lavora per portare al centro i contenuti, con un’infrastruttura tecnologica avanzata e ambienti pienamente riconfigurabili. Il cuore del rinnovamento è rappresentato dalle sale plenarie, concepite come “black box” neutre e altamente versatili. La sala Scorpio si dota di un ring perimetrale con telo di proiezione continuo a 360 gradi, capace di avvolgere gli ospiti in un’esperienza visiva immersiva e totalizzante. Tre ulteriori ring concentrici ospitano le tecnologie Avl, garantendo massima operatività e flessibilità. La demolizione della vecchia regia libera lo spazio e apre a nuove possibilità di configurazione scenica.
SOLUZIONI SCENOTECNICHE PER LA FLESSIBILITÀ
La sala Expo si distingue invece per il suo nuovo protagonista visivo: un ledwall sospeso da 5,5 × tre metri, fulcro tecnologico della scenografia. L’impianto elettrico potenziato e un sistema di illuminazione calibrato consentono la massima flessibilità, mentre pavimentazione e tende oscuranti restituiscono continuità estetica e funzionalità. La sala Quasar è stata ridisegnata con una logica di essenzialità: uno schermo residente da cento pollici, faretti tecnici al posto delle vecchie plote luminose e un linguaggio visivo pulito, reso omogeneo da nuove finiture e pavimentazione. Il restyling coinvolge anche le sale meeting e i corridoi, ridefiniti con un concept cromatico e infografico che unisce funzionalità ed estetica. A completare l’esperienza, ci sono i servizi dell'hotel, che ha recentemente ottenuto la Certificazione Dca Esg e intrapreso un percorso di sviluppo sostenibile. Le camere sono spaziose e versatili, completamente ristrutturate, perfette per accogliere ospiti business e leisure. La proposta ristorativa porta la firma dello chef stellato Andrea Ribaldone che, insieme al resident Moreno Ungaretti, estende la sua visione anche alla banchettistica per grandi numeri, coniugando qualità e operatività. Inaugurata quest'anno una nuova area esterna con due piscine e solarium, ideale per eventi open-air e momenti di networking all’aperto. Il tutto segue un key concept che rende il Quark Hotel unico a Milano: spazi per eventi di ampiezza senza eguali, accessibilità immediata, innovazione a 360 gradi e spirito squisitamente italiano.
indirizzi a fine rivista
Tra il composito portfolio di strutture e il corollario di attrazioni culturali, naturali e wellness, la città alle porte delle Dolomiti si conferma la scelta vincente per un’esperienza a 360 gradi
O
rganizzare un meeting o un congresso non è solo una questione logistica: è un'opportunità per creare connessioni, ispirare idee e regalare ai partecipanti un'esperienza memorabile. E Bressanone, incantevole città alle porte delle Dolomiti, rappresenta la scelta perfetta per combinare lavoro ed esplorazione.
STRUTTURE A MISURA DI EVENTO
Bressanone si distingue per la sua capacità di ospitare meeting, convegni e congressi di piccola e media grandezza, accogliendo fino a duecento partecipanti. Le sue strutture moderne e ben attrezzate garantiscono un ambiente professionale e funzionale per eventi di successo. Oltre ai centri congressuali, la città offre una varietà di location alternative, come
hotel con ampie sale per meeting e congressi, e luoghi particolari come musei e altre strutture uniche che si adattano perfettamente a questo genere di eventi. La città offre inoltre un supporto organizzativo di alta qualità, assicurando che ogni dettaglio, dalla tecnologia alla logistica, sia curato con precisione.
UN'ESPERIENZA OLTRE IL MEETING
Ciò che rende Bressanone unica è la possibilità di arricchire il proprio evento con attività che spaziano dalla cultura all'avventura. Dopo una giornata di lavoro, i partecipanti possono immergersi nella storia visitando la Hofburg, il maestoso Palazzo Vescovile che un tempo ospitava i principi vescovi, o il Duomo con il suo magnifico chiostro, un gioiello di arte e architettura. A pochi chilometri dalla città, l'Abbazia di Novacella offre una combinazione unica di spiritualità, cultura e tradizione vinicola: la sua cantina, tra le più antiche del mondo, è un luogo imperdibile per degustare vini pregiati. Inoltre, il Forte di Fortezza, imponente complesso storicomilitare, è una tappa che affascina per la sua architettura e il suo ruolo nella storia locale.
NATURA E RELAX
Per i professionisti che cercano un equilibrio tra lavoro e rigenerazione, Bressanone offre esperienze su misura per il segmento business e Mice. Le Dolomiti, patrimonio mondiale Unesco, si trasformano in un'estensione del meeting, con possibilità di team building all'aria aperta, come trekking guidati, percorsi di orientamento o escursioni in e-bike. Le attività immerse nella natura non solo favo-
riscono la coesione del gruppo, ma stimolano anche nuove idee e prospettive. Inoltre, molte strutture della città propongono servizi wellness pensati per i viaggiatori d'affari, come sessioni di rilassamento post-congresso, massaggi personalizzati e spazi dedicati alla mindfulness, perfetti per ricaricare le energie dopo una giornata intensa.
EVENTI CHE RENDONO SPECIALE
OGNI CONGRESSO
Bressanone sa come rendere indimenticabile ogni evento grazie alla varietà di manifestazioni che offre. Tra queste, il Water Light Festival, che si terrà nella primavera 2026, rappresenta un'occasione unica per arricchire il programma di un meeting o di un congresso. In questa manifestazione, artisti locali e internazionali trasformeranno fontane e tesori culturali di Bressanone e dintorni in una galleria a cielo aperto, regalando ai partecipanti un'esperienza suggestiva e ispiratrice attraverso le loro idee creative. Questo evento, unito alla bellezza del contesto, aggiunge un tocco speciale a qualsiasi soggiorno.
ENOGASTRONOMIA D'ECCELLENZA
Un altro punto di forza di Bressanone è la sua offerta enogastronomica. Dopo una giornata intensa, è possibile deliziarsi con i sapori della cucina locale, che unisce tradizione alpina e influenze mediterranee. Dai canederli ai piatti a base di selvaggina, fino ai dolci come lo strudel di mele, ogni pasto diventa un viaggio nei sapori dell'Alto Adige. Il tutto accompagnato da vini di alta qualità, in particolare i vini bianchi della zona, come il Sylvaner e il Kerner, pluripremiati per la loro eccellenza e rinomati a livello internazionale. Le cantine locali offrono anche la possibilità di partecipare a visite guidate e degustazioni, un'occasione perfetta per scoprire i segreti della vinificazione e lasciarsi conquistare dai sapori autentici di questa terra.
Bressanone non è solo una destinazione, ma un'esperienza che unisce affari e piacere. La città offre l'opportunità di trasformare un semplice meeting in un evento indimenticabile, dove la professionalità si intreccia con la bellezza della natura, la ricchezza culturale e il gusto della tradizione. Scegliere Bressanone significa offrire ai partecipanti non solo un luogo dove lavorare, ma anche un contesto che ispira, rigenera e lascia un ricordo indelebile.
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L’hotel ha rinnovato le camere, che oggi sono ancora più confortevoli e funzionali, e la terrazza panoramica, confermandosi punto di riferimento per un soggiorno di lavoro e relax nel capoluogo toscano
di MARIANGELA TRAFICANTE
L’ essenza della culla del Rinascimento e l’ospitalità contemporanea trovano la loro armonizzazione nell’hotel NH Firenze, che rinnova il suo look arricchendo il racconto di accoglienza emblema del brand. NH Firenze sfoggia così un’allure più fresca e contemporanea, che consolida la vocazione all’ospitalità del brand e anche la sua capacità di intercettare e soddisfare le più attuali richieste di un pubblico sempre più esigente che anche dall’estero sceglie il capoluogo toscano per i suoi tesori e il suo fascino, ma anche per le opportunità che offre per la realizzazione di un evento di successo.
CAMERE CON VISTA
E CON NUOVA FRESCHEZZA
L’importante intervento di restyling ha coinvolto sia le camere sia gli ambienti co -
muni, conferendo loro un’eleganza funzionale e moderna.
Nelle 152 camere tutto è stato progettato per garantire agli ospiti relax e comfort dopo una giornata impegnata in meeting e incontri o trascorsa in giro per la città. Nel nuovo design è stato scelto di valorizzare tonalità calde e naturali, come il blu notte e l’arancio mattone, creando un’atmosfera intima ed elegante, capace di armonizzare comfort, stile e tutta l’accoglienza dell’ospitalità made in Italy. La cura dei dettagli si ritrova anche nei bagni di ogni camera, arricchiti con carta da parati e altri accorgimenti estetici ma al tempo stesso altamente funzionali.
Le camere sono suddivise in diverse categorie per garantire un’esperienza personalizzata. Si parte con le standard, dotate di tutti i comfort, per poi passare alle premium, caratterizzate da
una zona soggiorno con poltrona trasformabile in letto. Le junior suite, situate all’ultimo piano, offrono terrazza privata e angolo relax. Si arriva poi all’esclusività della presidential suite: in un ambiente sofisticato, tra materiali di pregio e finiture ricercate, gli ospiti resteranno affascinati dalla vista panoramica che spazia dall’Arno al Ponte Vecchio, al Duomo.
NARCISO ROOFTOP:
ATMOSFERA ESCLUSIVA
Si veste di novità anche il Narciso Rooftop Pool & Bar, il cui nome è ispirato al celebre mito greco. La terrazza al settimo piano è un’oasi di pace con vista a 360 gradi, caratterizzata da un nuovo mobilio esterno pensato per valorizzare l’esperienza: avvolti dal comfort si può godere di momenti conviviali, relax, networking open air. Mentre lo sguardo spazia fino alla cupola del Brunelleschi, si può regalare agli ospiti un cocktail event al tramonto o una cena sotto le stelle della sera in un’atmosfera magica, gustando proposte gastronomiche che combinano sapori locali e creatività degli chef, accompagnati da un calice di ottimo vino selezionato tra etichette pregiate o da una creazione di esperti mixologist. Narciso Comfort Food & Drink è invece il ristorante, pensato per offrire un'esperienza culinaria raffinata curata dallo chef Michael Antognozzi, in un ambiente dal design contemporaneo ed elegante.
MEETING NEL NOME DELL’ARTE
La Mice industry ha a sua disposizione un centro congressi moderno con nove sale meeting caratterizzate da versatilità e alta funzionalità, anche tecnologica, grazie alle più avanzate dotazioni. Ogni sala vuole con-
tinuare a raccontare l’anima artistica della città, omaggiando ciascuna un maestro dell’arte italiana, a cominciare dalla più grande, la sala Michelangelo, capace di ospitare fino a 130 persone nei suoi 134 metri quadrati, diventando la location ideale per conferenze, workshop o eventi speciali.
Gli altri spazi sono Giotto con capacità massima 15 persone, Cellini e Cimabue per trenta delegati, Bandinelli e Donatello con 25 posti, Botticelli con venti posti, Leonardo per sessanta ospiti, Brunelleschi per settanta delegati. I clienti vengono assistiti da personale qualificato a disposizione su richiesta anche per servizi speciali a corredo di un evento, dalle prime colazioni private all’assistenza tecnica dal servizio accoglienza/hostess all’automobile o limousine.
AVAMPOSTO
VERSO LA GRANDE BELLEZZA
L’hotel diventa un comodo avamposto per esplorare la città dei Medici e lasciarsi conquistare dal fascino di questo grandioso museo a cielo aperto, dove ogni angolo può svelare una scoperta preziosa.
Situato nella zona di Porta al Prato, a breve distanza dalle antiche mura fiorentine, l’hotel ha di fronte a sé il Parco delle Cascine. Il polmone green della città. Basta poi una passeggiata di una ventina di minuti lungo l’Arno (o una decina in tram) per raggiungere Piazza del Duomo. Al tempo stesso, la struttura si rivela anche di facile accessibilità per la vicinanza alla Stazione di Santa Maria Novella, raggiungibile in una sola fermata di tram. E nelle immediate vicinanze sorge anche la location fieristica e per grandi eventi della Stazione Leopolda.
indirizzi a fine rivista
NH Firenze
– Firenze
Numero totale camere: 152 |
Ristoranti: 1 | Posti: 80 | Sale meeting: 9 | Capienza sala maggiore: 130 posti | Capienza sala minore: 15 posti | Saletta segreteria | Possibilità di organizzazione post congress
L’Ente Spagnolo del Turismo (Turespaña) porta in Italia il meglio del Mice spagnolo. Due gli appuntamenti per i professionisti degli eventi, il 12 novembre a Milano e il 13 novembre a Roma
di ALESSANDRA BOIARDI
Accoglienza, efficienza e modernità, ma anche multiculturalità e una ricchezza storico-artistica senza pari. È questa la cifra con cui la Spagna si è guadagnata un posto di primo piano nel panorama congressuale internazionale, reso ancora più competitivo dalla varietà dei suoi paesaggi, da infrastrutture all’avanguardia, location di ogni tipo e da un livello di sicurezza che ne rafforza l’attrattiva agli occhi degli organizzatori. Qualità che Turespaña, l’Ente spagnolo del Turismo, ha scelto di mettere in vetrina in Italia con Meet in Spain, il workshop che porta a Milano e Roma i principali attori del Mice iberico, realizzato in collaborazione con Ediman.
Madrid, La Gran Vía con l'Edificio Metrópolis
©Ente Spagnolo del Turismo-Turespaña
Due le tappe in programma: il 12 novembre al Rosa Grand Milano Starhotels Collection e il 13 novembre al Parco dei Principi Grand Hotel & Spa.
Una platea selezionata di buyer italiani, presenti solo su invito, avrà in entrambe le date l’opportunità di incontrare con sessioni one-to-one programmate oltre trenta protagonisti del settore tra convention bureau, catene alberghiere, centri congressi e Dmc. Un’occasione preziosa e davvero unica per conoscere da vicino nuovi interlocutori per i loro prossimi eventi, in un’atmosfera che restituisce tutta la forza e l’identità della Spagna come destinazione Mice.
La reputazione della Spagna come destinazione per eventi si conferma anche coi numeri, che raccontano di un’accoglienza versatile, capace di trasformare ogni evento in un’esperienza memorabile. Il Paese occupa stabilmente il podio mondiale del ranking Icca per numero di congressi internazionali, con Barcellona e Madrid tra le mete più apprezzate. A questo primato nel settore Mice si affianca quello nel turismo leisure: con quasi 94 milioni di arrivi internazionali, è al secondo posto al mondo per flussi turistici e per riconoscibilità del brand.
A supporto di questa eccellenza opera un’intera rete di professionalità, a partire dallo Spain Convention Bureau, che riunisce 65 Convention Bureau associati e rappresenta un punto di riferimento per gli organizzatori italiani, sotto il coordinamento dell’Ente Spagnolo del Turismo, guidata in Italia da Blanca Pérez-Sauquillo López (Milano) e Gonzalo Ceballos Watling (Roma)
UN’INFRASTRUTTURA
CHE FA LA DIFFERENZA
Forse non tutti sanno che la Spagna è tra i Paesi meglio connessi al mondo. Con quasi quattomila chilometri, dispone della rete ferroviaria ad alta velocità più estesa d’Europa e seconda al mondo dopo la Cina. A questo si aggiungono oltre trenta aeroporti internazionali e sette porti crocieristici nella Top 40 europea, con Barcellona al primo posto. Il World Economic Forum la colloca nella Top 10 globale per qualità infrastrutturale. La Spagna vanta anche un’offerta alberghiera di altissimo livello: oltre un milione di posti letto distribuiti in hotel a quattro e cinque stelle, molti con strutture congressuali d’avanguardia e servizi di altissima qualità, per accogliere eventi di ogni dimensione. All’interno dell’offerta alberghiera spicca, per la sua unicità, la Rete dei Paradores: 97 hotel esclusivi e di charme, distribuiti in tutto il Paese. Situati in castelli, monasteri o palazzi sto-
Leon, MUSAC, Museo d’Arte Contemporanea della Castiglia e Leon
rici, rappresentano la cornice ideale per creare un’atmosfera unica in occasione di meeting ed eventi aziendali.
CULTURA E INNOVAZIONE COME SCENOGRAFIA
Con 45 siti, la Spagna è anche il terzo Paese al mondo per numero di beni Unesco, un patrimonio che comprende città storiche,
Barcellona, Design Hub con la torre Glòries
grandi monumenti e paesaggi naturali. Oltre 1.500 musei raccontano secoli di creatività in un Paese che ha dato i natali a Velázquez, Goya, Picasso e Dalí: molti aprono le proprie sale a eventi, anche in maniera esclusiva. Tanti sono i centri prestigiosi che si prestano anche come location per eventi. Qualche esempio tra i più emblematici? Il Centro Metropol-Parasol di Siviglia, noto come “las
●A CORUÑA CONVENTION BUREAU https://acorunacb.com
●ARTESRED TEATROS FLAMENCOS https://artesred.com/mice-division
●BARCELLONA CONVENTION BUREAU https://barcelonaconventionbureau.com
BARCELO HOTEL GROUP www.barcelo.com
VISIT BENIDORM www.visitbenidorm.es/ver/1258/benidorm-mice.html
TURISMO DE CORDOVA www.turismodecordoba.org
DERBY HOTELS COLLECTION www.derbyhotels.com
●ESTIMAR HOTELS https://estimarhotels.com
●EUROSTARS HOTEL COMPANY www.eurostarshotels.com
FERIA VALENCIA www.feriavalencia.com
●GPRO VALPARAISO PALACE & SPA www.gprovalparaiso.com
●HARD ROCK HOTEL MARBELLA https://hotel.hardrock.com
HESPERIA HOTELES www.hesperiaworld.com
HOTEL SOL MARBELLA ESTEPONA ATALAYA PARK https://www.melia.com/en/hotels/spain/estepona/sol-marbella-estepona-atalaya-park
●HOTEL TORRE DEL MAR IBIZA & CONVENTION CENTRE www.hoteltorredelmar.com
●HOTELES SANTOS www.hsantos.es
IBIZA CONVENTION BUREAU www.ibizaconventionbureau.com
IBIZA PROJECT MICE & HOLIDAYS SL www.ibizaproject.es
ILUNIÓN HOTELS www.ilunionhotels.com
MACIÀ HOTELES www.maciahoteles.com
MADRID CONVENTION BUREAU www.esmadrid.com/mcb
●PALLADIUM HOTEL GROUP www.palladiumhotelgroup.com
●PARADORES DE ESPAÑA www.parador.es
●TURISMO DE LA PROVINCIA DI SIVIGLIA www.turismosevilla.org
●REGIONE ANDALUSIA www.andalucia.org
●REGIONE CASTIGLIA E LEON https://www.turismocastillayleon.com/en/mice
●REGIONE GALIZIA https://turismo.gal
●RTA SPANISH EVENTS & INCENTIVE ORGANISERS SL www.dmc-rtaspain.com
●SANTANDER CONVENTION BUREAU www.santanderconventionbureau.com
●SANTIAGO TURISMO www.santiagoturismo.com/sccb
●SH HOTELES www.sh-hoteles.com
●SIVIGLIA CONVENTION BUREAU www.sevillacb.com
●VALENCIA CONVENTION BUREAU www.valenciaconventionbureau.com
●VIAJES GLOBUS SA https://viajesglobus.avasa.com
Siviglia, Centro Metropol – Parasol (I funghi di Siviglia)
Setas de la Encarnación”, la più grande struttura in legno al mondo, composta da sei grandi ombrelloni a forma di fungo. Oppure il Musac di León, con la scenografica facciata multicolore che richiama le vetrate della cattedrale della città. Valencia ospita invece la Città delle Arti e delle Scienze, con strutture iconiche come l’Hemisfèric e l’Oceanogràfic. Il Centro de Arte Botín è invece dedicato ad arte contemporanea, musica, cinema, teatro e letteratura, progettato da Renzo Piano nei Giardini di Pereda, in posizione privilegiata sulla baia di Santander. Il complesso culturale di Peter Eisenman sul Monte Gaiás a Santiago de Compostela è un grande polo per eventi culturali, mostre, incontri e attività di ricerca, con il Bosco della Galizia a fare da cornice naturale per iniziative all’aperto.
CLIMA, GASTRONOMIA
E LOCATION ESCLUSIVE
Tremila ore di sole illuminano la Spagna ogni anno, con un clima piacevole in ogni stagione, che favorisce la vita all’aperto anche in primavera e autunno. La cucina è senz’altro un altro punto di forza, portabandiera della dieta mediterranea, che qui si celebra anche con un emblema della condivisione, le famose tapas, e si può sperimentare per esempio in un postcongress originale in uno dei tanti mercati tradizionali trasformati in hub gastronomici. Non manca poi la ricercatezza dei circa trecento ristoranti stellati Michelin, cinque sono anche quelli inclusi nella prestigiosa lista The World’s 50 Best, con nomi celebri come i fratelli Roca, Aduriz, Ruscalleda e Arzak.
I grandi eventi, sportivi ma anche culturali, religiosi e legati alla sfera dell’entertainment più in generale, trasformano città e territori, tra emozioni e impatti economici. Quali opportunità aprono e quali sfide impongono alla meeting e incentive industry?
di ALESSANDRA BOIARDI
IlIn alto, per l’edizione 2024 delle Nitto Atp Finals, si è calcolato un’esposizione del brand Torino in tv e streaming digitale di 3.626 ore, con un’audience di 396,3 milioni di spettatori
matrimonio da trenta milioni di dollari di Jeff Bezos e Lauren Sánchez a Venezia è stato senza dubbio uno degli eventi più discussi dell’anno: glamour internazionale, ospiti stellari e perfino proteste di piazza, prova di come alcuni appuntamenti sappiano monopolizzare l’attenzione. Quello era il jet set, ma la stessa capacità di coinvolgimento, sebbene con dinamiche diverse, si ritrova in molti grandi eventi che negli ultimi tempi attraggono sempre più pubblico. Pensiamo per esempio al Fuorisalone, che trasforma Milano in un grande happening durante il Salone del Mobile, ma anche concerti e festival, come quelli che hanno infiammato le piazze nelle calde notti dell’estate appena passata. E non dimentichiamo che il 2025 è
l’anno del Giubileo a Roma, che secondo le stime della Santa Sede porterà nella Capitale oltre trenta milioni di pellegrini: basti pensare che in occasione del Giubileo dei Giovani (dal 28 luglio al 3 agosto), solo per la veglia e la messa a Tor Vergata, hanno partecipato oltre un milione di persone. Numeri di questa portata non solo raccontano lo spettacolo e l’emozione del “grande evento”, ma evidenziano anche l’impatto che simili appuntamenti esercitano sull’organizzazione e sull’economia dei territori che li ospitano.
Negli ultimi anni a dominare la scena sono stati anche gli eventi sportivi, sempre più capaci di attrarre pubblico e risorse, diventando un asset globale in continua evolu-
zione. Una ricerca condotta da Zion Market Research per la Numia Vero Volley di Milano stima che, entro il 2028, il fatturato del settore in Europa supererà i settecento milioni di euro, mentre in Italia la crescita potrà superare il 2% annuo, avvicinando il traguardo del miliardo di euro di ricavi. Questi trend pongono una questione: che cosa accade quando una destinazione deve gestire flussi così imponenti di visitatori? O meglio, quando una destinazione si trova a gestire flussi imponenti di visitatori, il Mice ne esce rafforzato oppure rischia di subire contraccolpi in termini di costi, disponibilità e concorrenza di spazi e servizi? La domanda non è banale e se forse una risposta univoca non esiste, ci aiutiamo con alcuni casi studio.
NITTO ATP FINALS E MICE: IL CB COME REGISTA DELLA CONVIVENZA
«Nonostante possano comportare una certa saturazione del territorio, i grandi eventi –sportivi e non – rappresentano un’importante ricaduta in termini economici e di visibilità mediatica per una destinazione. È proprio per questo motivo che a Torino le istituzioni politiche hanno scelto di investire sempre più in appuntamenti di grande richiamo». Lo spiega Roberta Tealdi, promotion & project officer di Turismo Torino e Provincia Convention Bureau, una città che negli ultimi anni
ha saputo muoversi con lungimiranza, affermandosi come palcoscenico di riferimento per eventi internazionali che spaziano dalla cultura allo sport. Un percorso che ha preso il via con i Giochi Olimpici Invernali del 2006 e che, passando per numerosi appuntamenti di rilievo, è arrivato fino alle Nitto Atp Finals: il prestigioso torneo che dal 2021 ha scelto Torino come sede dopo la lunga permanenza a Londra e che torna quest’anno nel capoluogo piemontese dal 9 al 16 novembre. «Le Nitto Atp Finals richiamano in città sempre più spettatori» spiega Tealdi. L’edizione 2024, che si è chiusa nel segno dello spettacolo e dell’eccellenza sportiva con il trionfo del campione Jannik Sinner, ha generato un impatto economico diretto sulla città pari a 503,4 milioni di euro, 225,7 milioni di euro di impatto indiretto e 85,4 milioni di indotto. «Inoltre parlando di visibilità – aggiunge Tealdi – si è calcolato un’esposizione del brand Torino in tv e streaming digitale di 3.626 ore con un’audience di 396,3 milioni di spettatori. E tutto ciò va a beneficio anche della promozione congressuale. Certamente va evidenziato che, in presenza di un grande appuntamento, spesso gli eventi Mice faticano a coesistere o a trovare spazio». Tuttavia è proprio il ruolo del convention bureau a potere fare la differenza. «Il compito del convention bureau è quello di mediare con gli organizzatori di eventi, lavorare in sinergia
ROBERTA TEALDI
promotion & project officer di Turismo Torino e Provincia Convention Bureau «Per la promozione congressuale di Torino i grandi eventi sono stati – vedi i Giochi Olimpici Invernali 2006 – e sono ancora oggi una leva importante su cui puntiamo perché sinonimo di professionalità e grandi capacità organizzative del nostro territorio».
Sotto, le prestigiose Nitto Atp Finals dal 2021 hanno sede a Torino dopo la lunga permanenza a Londra
SIMONE FRIGERIO
general manager di Frigerio Viaggi «Grandi eventi come il Giro d’Italia portano nelle destinazioni un livello organizzativo molto alto. Quando una località riesce a sostenere questo tipo di pressione, diventa automaticamente più interessante anche per eventi Mice».
con gli enti locali e le associazioni di categoria per cercare soluzioni e poter ugualmente ospitare quel determinato congresso medico o convention aziendale. È questa la sfida, ma per la promozione congressuale di Torino i grandi eventi sono stati, vedi i Giochi Olimpici Invernali 2006, e sono ancora oggi una leva importante su cui puntiamo perché sinonimo di professionalità e grandi capacità organizzative del nostro territorio» conclude Tealdi.
In basso, legare un’iniziativa corporate a un evento come il Giro d’Italia significa inserirsi in un racconto che unisce sport, territorio e passione, con una risonanza mediatica che attraversa l’Italia
Il Giro d’Italia è unico: intreccia oltre un secolo di storia sportiva con percorsi spettacolari che trasformano il Paese in palcoscenico globale, una corsa epica che è insieme sfida atletica, vetrina dell’Italia e festa popolare. È tra le corse a tappe più importanti al mondo e, come sottolinea Laura Imberti, Mice coordinator di Frigerio Viaggi, l’agenzia che grazie alla partnership con Rcs si è occupata della logistica e delle sistemazioni alberghiere del Giro d’Italia 2025: «Si tratta di un vero e proprio fenomeno itinerante capace di trasformare, anche solo per un giorno, il volto delle città attraversate». Dal punto di vista delle destinazioni, «dietro la spettacolarità della competizione, si cela una complessa macchina organizzativa che mette alla prova la capacità ricettiva e la tenuta logistica con l’arrivo di migliaia di persone» spiega Imberti. E per dirla con qualche numero, nel 2025, 108ttava edizione della corsa, Frigerio Viaggi ha gestito oltre 39mila room night distribuite
su 21 tappe, lungo un tracciato che ha attraversato 15 regioni e si è aperto con la Grande Partenza in Albania. In gara c’erano 23 team, con 595 persone al seguito, di cui 184 corridori, e oltre 1.150 addetti dell’organizzazione. «Organizzare l’accommodation lungo un percorso di oltre 3.400 chilometri è un’impresa colossale, che richiede mesi di pianificazione, coordinamento multilivello e un’esecuzione senza margine d’errore. Il compito di far funzionare questa macchina complessa ha significato orchestrare quotidianamente migliaia di check-in, garantire la perfetta sincronizzazione tra arrivi, partenze e necessità logistiche. Il tutto in territori spesso non abituati a questo tipo di pressione. La scelta degli hotel non è mai casuale: ogni sistemazione è stata selezionata secondo criteri rigorosi in base a esigenze specifiche: distanza dal tracciato, disponibilità di spazi tecnici, parcheggi dei mezzi pesanti, ristorazione personalizzata. Una gestione meticolosa, capace di trasformare una sfida continua in una routine ben rodata, dove ogni notte trascorsa è il risultato di un lavoro silenzioso, ma determinante. E uno degli aspetti più critici è stato il fatto che la logistica alberghiera ha dovuto adattarsi alle esigenze del percorso di gara e a vincoli temporali stringenti» sottolinea Imberti. Dietro a questa enorme macchina organizzativa e a una manifestazione di così grande richiamo, ci sono però anche tante opportunità per le aziende. «Eventi sportivi come il Giro d’Italia sono un’opportunità unica per le aziende: parliamo di visibilità, emozione, storytelling. Legare un’iniziativa corporate
a un evento come il Giro d’Italia significa inserirsi in un racconto che unisce sport, territorio e passione, con una risonanza mediatica che attraversa l’Italia e va ben oltre» evidenzia Paola Frigerio, travel, marketing & network director. E se la difficoltà principale sta nella complessità logistica e nella velocità di esecuzione, la soddisfazione più grande è, per Paola Frigerio, «vedere il team lavorare in modo compatto, fluido, preciso. Solo così si riesce a garantire un’esperienza impeccabile anche in condizioni operative estremamente dinamiche. Mentre i campioni del ciclismo percorrevano chilometri su due ruote, noi li sostenevamo con la nostra corsa parallela: una logistica precisa, puntuale, affidabile». Ma qual è l’impatto di una grande evento come il Giro d’Italia sulle destinazioni in ottica Mice? Per il general manager, Simone Frigerio: «Grandi eventi come il Giro d’Italia portano nelle destinazioni un livello organizzativo molto alto e costringono il territorio a mettersi in gioco – in termini di strutture, servizi e logistica – testando la propria capacità di accoglienza in condizioni complesse. Quando una località riesce a sostenere questo tipo di pressione, diventa automaticamente più interessante anche per eventi Mice: aziende, agenzie e organizzatori iniziano a prenderla in considerazione per convention, meeting
o incentive futuri. Da qui possono nascere nuove opportunità, perché il territorio acquisisce credibilità. Per molte strutture è un’occasione per mettersi alla prova, aggiornare i propri standard e farsi conoscere da una platea più ampia, anche in ottica di future richieste aziendali o congressuali». Fondamentale per Simone Frigerio è anche il ruolo dei professionisti del Mice. «Il nostro ruolo – conclude il Gm – non è solo quello di valorizzare i territori, ma anche di farli funzionare nel contesto di un evento molto articolato. E proprio attraverso questa operatività, si attivano processi che – se ben gestiti da enti locali e operatori turistici – possono tradursi in opportunità di medio periodo anche per il turismo business».
MILANO CORTINA 2026: SOSTENIBILITÀ E LEGACY, UNA NUOVA LEVA COMPETITIVA PER IL MICE ITALIANO
Il 2026 sarà l’anno delle Olimpiadi Invernali di Milano Cortina, un appuntamento che segnerà il calendario sportivo mondiale e che già oggi catalizza l’attenzione ben oltre i confini italiani. La macchina organizzativa è in moto da tempo e la sfida riguarda certamente l’eccellenza sportiva e la visibilità internazionale, ma anche – come sempre nel caso
In alto, i grandi eventi, se ben gestiti da enti locali e operatori turistici, possono diventare un volano di opportunità anche per il mondo Mice
GLORIA ZAVATTA
direttore sostenibilità e impatto di Fondazione Milano Cortina 2026 «Partecipando alla classifica Gds-Index, Milano ha evidenziato l’importanza strategica delle certificazioni come strumento per comunicare l’impegno ambientale e rispondere a una domanda sempre più attenta all’impatto del turismo. Gli operatori che si adeguano a questi standard possono quindi beneficiare di una maggiore visibilità, di un posizionamento competitivo più forte e di nuove opportunità nel mercato degli eventi sostenibili».
di eventi di questa portata – la capacità di lasciare un’eredità concreta ai territori coinvolti. Altissima, da questo punto di vista, è l’attenzione alla sostenibilità. «Le politiche di sostenibilità sono parte integrante del progetto sin dalla fase di candidatura. Per questo sono state coinvolte località con impianti esistenti e competenze nella gestione di grandi eventi e di eventi sportivi internazionali, come Milano, Cortina, Anterselva, Bormio, Livigno e la Val di Fiemme» spiega Gloria Zavatta, direttore sostenibilità e impatto di Fondazione Milano Cortina 2026 «Questa scelta ha permesso di limitare l’impatto ambientale legato alla costruzione di nuovi impianti – oltre l’85% degli impianti sono esistenti o temporanei – generando opportunità anche in ottica di legacy. Dagli stakeholder interessati sono stati individuati anche interventi specifici sulle infrastrutture energetiche, sui trasporti pubblici e sulle reti digitali per rendere i territori più accessibili e attrattivi nel lungo periodo. Dal punto di vista dell’organizzazione, invece, le pratiche adottate si ispirano alle nuove norme del Cio e alle esperienze di eventi che hanno fatto da apripista come Torino 2006 ed Expo 2015 con piani per la riduzione delle emissioni, criteri ambientali e sociali per le forniture, attenzione alle infrastrutture
temporanee, uso di sistemi di gestione per la sostenibilità (Iso 20121 e Iso 14064), iniziative per diritti umani, parità di genere, accessibilità e inclusione, oltre a strumenti di reportistica. Il fatto che la prossima edizione dei Giochi Invernali si ispiri a criteri simili ci fa ben sperare. Non dimentichiamo poi che i Giochi Olimpici Invernali di Milano Cortina 2026 saranno i più gender-balanced della storia con il 47% di atlete in gara».
Il settore della ricettività è stato coinvolto sin dall’inizio, con un’attenzione particolare agli standard ambientali e sociali. «Le strutture alberghiere che ospiteranno i soggetti accreditati ai Giochi sono state invitate a impegnarsi su base volontaria su vari fronti: uso di prodotti locali, recupero del cibo non consumato, impiego di prodotti per le pulizie certificati, gestione della raccolta differenziata, attenzione all’accessibilità universale (oltre gli obblighi di legge) e adozione di comportamenti e linguaggi inclusivi. Per favorire l’adesione anche delle realtà più piccole, la Fondazione ha proposto di riconoscere certificazioni semplici e concrete, anche non Iso, e ha sostenuto la creazione di un sistema di etichettatura ambientale volontario sviluppato da Kyoto Club. Questo sistema è pensato per offrire alle strutture ricettive uno
strumento operativo e riconoscibile per gestire sostenibilità e accessibilità, certificabile da parte terza. L’iniziativa mira a rendere misurabile e comunicabile l’impegno concreto degli operatori locali nel contribuire alla sostenibilità dei Giochi» continua Zavatta. È in quest’ottica che le politiche di sostenibilità rappresentano un’opportunità concreta per rafforzare la competitività del territorio nel settore Mice. «Camere di commercio come quelle di Milano, Monza Brianza, Lodi e di Sondrio hanno attivato azioni di supporto diretto alle imprese del turismo, catering ed eventi, favorendo innovazione e qualità secondo standard globali. In questo contesto si inserisce anche l’adesione di Milano al Gds Movement, rete internazionale che valorizza le destinazioni sostenibili. Partecipando alla classifica Gds-Index, Milano ha evidenziato l’importanza strategica delle certificazioni come strumento per comunicare l’impegno ambientale e rispondere a una domanda
sempre più attenta all’impatto del turismo. Gli operatori che si adeguano a questi standard possono quindi beneficiare di una maggiore visibilità, di un posizionamento competitivo più forte e di nuove opportunità nel mercato degli eventi sostenibili» sottolinea Zavatta.
Certo non mancano le sfide, di cui senz’altro quella principale è rendere le buone pratiche strutturali e durature. «Al momento – conclude Zavatta – il 16% delle strutture alberghiere contrattualizzate ha ottenuto o avviato una certificazione. Per affrontare questo limite, la Fondazione ha organizzato e sta organizzando incontri con il settore per spiegare i vantaggi delle certificazioni e raccogliere testimonianze dirette. L’obiettivo è ampliare la “squadra” di operatori coinvolti, anche in vista di eventi futuri come i Giochi Olimpici Giovanili Invernali del 2028, per consolidare una cultura diffusa della sostenibilità nel sistema turistico e degli eventi italiani».
DELL’ESPERIENZA
Iviaggiatori di oggi non cercano più soltanto spostamenti, ma soprattutto esperienze che lascino il segno. A confermarlo è il Travel Trends 2025 del Mastercard Economics Institute, secondo cui le scelte degli europei sono sempre più orientate a benessere, natura, avventura e cultura enogastronomica. È la cosiddetta experience economy, in cui anche lo sport continua a rappresentare un motore di consumo decisivo. Un esempio? Durante la finale di Champions League 2024 a Londra, la spesa dei tifosi è aumentata del 148% per gli spagnoli del Real Madrid e del 61% per i tedeschi del Borussia Dortmund, con ricadute immediate sull’economia locale. Lo sguardo si allarga anche oltre i confini europei. A livello globale stanno emergendo nuove mete da “bucket list”, come Namibia, Sudafrica e Thailandia. Intanto l’India ha registrato nel 2024 il suo record storico di viaggiatori in uscita, scegliendo destinazioni come Abu Dhabi, Hanoi e Bali.
COSA DEVI SAPERE
Inquadra il Qr code e leggi il dossier speciale Milano Cortina uscito sul numero di maggio-giugno di Meeting e Congressi
Con un approccio integrato che unisce logistica, creatività e tecnologia,
Gattinoni Events si afferma tra i protagonisti del settore. A parlarne è Elisa Presutti, managing director, tra visione strategica e innovazione concreta
di ALESSANDRA BOIARDI
Èladivisione del Gruppo Gattinoni dedicata all’organizzazione di eventi e si è affermata come uno dei player di riferimento del settore. Gattinoni Events si distingue per la capacità di integrare strategia logistica e live communication, coniugando esperienza, innovazione e visione creativa, e non solo. Lo racconta Elisa Presutti, managing director di Gattinoni Events.
Gattinoni Events è sempre più protagonista nei grandi eventi, grazie anche a un modello organizzativo che integra logistica e live communication. Quanto è strategica per voi questa sinergia?
la scelta. Il nostro team creativo ha ideato un concept da cui è poi scaturita la collaborazione con Marcantonio, design di fama internazionale. Per Denza abbiamo invece adottato un approccio differente, rispondendo alle richieste del cliente che aveva come obiettivo fare focus sul modello che veniva per la prima volta presentato in Europa. In quest’ottica la vettura è stata posta al centro di tutto l’evento, grazie a un allestimento curato nei minimi dettagli».
© Pirates Sail © Eros Maggi
«Per noi è fondamentale. In Gattinoni Events crediamo che il successo di un evento complesso dipenda dalla capacità di orchestrare ogni dettaglio con precisione, ma anche di trasmettere emozioni e messaggi coerenti con l’identità del brand. Integrare questi due aspetti ci permette di ottimizzare tempi e risorse e di garantire esperienze memorabili, dove ogni momento è pensato per coinvolgere e lasciare un segno. È proprio questa visione integrata che ci rende protagonisti nei grandi eventi e ci consente di affrontare con efficacia anche le sfide più ambiziose».
© Eros Maggi
Il settore automotive continua a essere uno dei più dinamici. In che modo Gattinoni Events risponde alle esigenze di questo mercato? Ci vuole citare un esempio in particolare?
«L’automotive continua a essere uno dei settori più dinamici, ma anche uno tra i più esigenti. I nostri clienti si aspettano da noi creatività, innovazione e velocità di esecuzione. Gattinoni Events risponde a queste esigenze con una grande conoscenza di questo mercato, sviluppata in quasi dieci anni di collaborazione con aziende leader di questo settore.
La nostra forza sta nella capacità di stupire i nostri interlocutori, cercando costantemente nuovi story angle per i loro eventi. Ci sono due eventi che vorrei citare, entrambi realizzati durante la Milano Design Week. “This Way” l’evento realizzato per Skoda, in occasione dei suoi 130 anni e del lancio della nuova Elroq, è un progetto dove creatività e innovazione sono stati il driver di ogni singo-
© Tommaso M. Araldi
Come Gattinoni Events sta affrontando la trasformazione imposta da innovazione e tecnologia? Più in particolare, qual è il vostro approccio rispetto all’AI?
«L’innovazione e la tecnologia sono al centro dell’evoluzione di Gattinoni Events. Negli ultimi anni abbiamo sviluppato partnership strategiche di livello internazionale e siamo sempre alla ricerca di soluzioni che coniughino un effetto scenico importante con un investimento sostenibile. In particolare, rispetto all’intelligenza artificiale, stiamo investendo sulla formazione delle nostre risorse in modo da rendere questo strumento un prezioso alleato per portare gli eventi a un livello superiore, mantenendo al centro l’emozione e la relazione umana, che restano il cuore del nostro lavoro. L’AI viene integrata nei nostri processi con l’obiettivo di supportare la creatività, non sostituirla: ci consente di anticipare esigenze, ottimizzare flussi e aumentare il valore percepito dagli stakeholder».
MARGHERITA
RUGGIERO
Digital consultant info@margheritaruggiero.it
Spesso non sono le decisioni strategiche a prosciugare le nostre energie, ma la moltitudine di micro-attività quotidiane
E-mail che rimbalzano tra fornitori, file da aggiornare, preventivi da inseguire. È qui che l’Intelligenza Artificiale Generativa diventa utile e la modalità Agente, come quella lanciata da ChatGpt, promette di alleggerire il peso. Non è però un collega infallibile: resta un apprendista da supervisionare.
L’Agente IA può riflettere, decidere e perfino agire nel mondo reale attraverso strumenti digitali a cui gli concediamo accesso. In altre parole, combina cervello – l’IA generativa – e braccia – le connessioni con Crm, posta elettronica, fogli di lavoro. Più braccia ha, più lavoro può svolgere… e più guai può combinare. Oggi convivono due situazioni. Da una parte le modalità integrate, già presenti in piattafor-
me come ChatGpt o Microsoft Copilot, dove non servono competenze di codice. Questi agenti possono collegarsi ad applicazioni predefinite (calendario, e-mail, fogli di lavoro). Sono facili da usare e i collegamenti, seppure ancora limitati, sono in crescita. Per esempio, con buone istruzioni, un planner potrebbe chiedere all’Agente di estrapolare dal programma di un evento i servizi da prenotare, suddividerli per tipologia, scrivere le bozze di e-mail per i vari fornitori, organizzare i preventivi in un foglio di lavoro e compararli. Poi ci sono gli Agenti personalizzati: sviluppati fuori dalle piattaforme tramite codice e automazioni. Offrono più flessibilità e possibilità di integrazione, ma richiedono competenze
tecniche e maggiore attenzione alla sicurezza. Un exhibition manager potrebbe farsi creare un Agente che legge le iscrizioni dal portale, aggiorna il Crm e genera fatture in pdf.
Più aumentano complessità e autonomia dell’Agente IA, più crescono i rischi che qualcosa vada storto o che subisca attacchi.
Ogni nuovo “braccio” operativo è anche una porta aperta sui dati sensibili. Un Agente con accesso a e-mail e social potrebbe diffondere per errore budget o liste per istruzioni sbagliate o per un bug del sistema. Ancora più insidioso è il prompt injection: un hacker può nascondere un comando in un’e-mail, un documento, una pagina web o un forum online.
Se l’Agente lo legge, può essere convinto a ignorare le istruzioni
ricevute ed eseguire invece ordini dannosi, come l’accesso non autorizzato a un database.
Per ora, gli Agenti IA sono strumenti da testare, supervisionare e usare con prudenza seguendo alcune buone pratiche:
1) Richiedere sempre consenso esplicito prima di azioni delicate.
2) Non condividere dati non necessari e concedere solo le autorizzazioni indispensabili.
3) Definire comportamenti chiari in caso di errore o tentativi di hackeraggio.
4) Testare le operazioni in ambiente sicuro prima di applicarle nella realtà.
5) Mantenere sempre il controllo umano sulle decisioni importanti. Così la modalità Agente diventare un valido supporto per liberare tempo ed energie.
I giovani sono il presente, non il futuro.
E se non afferriamo questo, oggi il danno è grosso
“L’ esperienza non sempre è un vantaggio” suonava più o meno così ciò che mi ha colpita di un recente discorso di Giuseppe Passarino, eccellente professore di Genetica all’Università della Calabria. Tale affermazione era inserita in un contesto specifico; precisamente si parlava di Dna. E adesso ci tocca andare di scienza, ma faremo una sintesi o, meglio, una sintesi della sintesi. Fino al 1953 la stragrande maggioranza degli scienziati riteneva che le proteine – e non il Dna – fossero le molecole in grado di trasmettere informazioni genetiche, essendo queste composte da una ventina di tipi diversi di “mattoni” (gli amminoacidi), mentre il Dna con soli quattro “mattoni” (le basi azotate) non poteva competere degnamente. La ricerca era – dunque non senza logica – impostata (o imposta) verso tale direzione, fino a quando due
ricercatori elusero il divieto del capo del Laboratorio Cavendish dell’Università di Cambridge, sir
W.L. Braggs (prima infuriato e poi arreso) e guardarono meglio dentro il Dna; scoprirono, così, che i quattro mattoni si combinavano tra loro e da quattro passavano a essere ben 64!
Pare che Watson e Crick, questi i loro nomi, non fossero considerati geniali fino ad allora, ma poi vinsero il Nobel. Sicuramente erano dotati di spirito libero (avevano disubbidito); erano sfrontati (avevano spiato, non autorizzati, le ricerche della scienziata Rosalind Franklin, di cui la famosa foto n.51); intraprendenti. In una parola erano giovani.
Ma cosa c’entra mai il Mice con il Dna? Niente a livello scientifico, ma questa storia è importante in tutti gli ambiti.
Se ai posti di comando, anche l’esperienza (unica e ultima carta
ROSANNA MORTATI
Docente di Meeting Industry Università della Calabria
Pco, event manager e marketing sportivo rmortati@alice.it
da giocare!) rema contro noi boomer, qualcosa rischia di andare storto. I giovani sono il presente, non il futuro; e se non afferriamo questo, oggi il danno è grosso. Noi maturi siamo davvero preparati ad affrontare il presente?
Stiamo sul pezzo?
Abbiamo sufficiente formazione e informazione in tecnologia e comunicazione per proporre e creare eventi memorabili, con contenuti originali e tecnologie innovative?
Due le possibili risposte:
a) mi impegno, ci provo e ci riprovo ma è difficile arrivare a livelli avanzati; b) ci rinuncio – pigramente – e mi faccio aiutare da giovani collaboratori “nati digitali”. E mentre rispondiamo così, pensiamo qualcosa di pericoloso e infondato:
“Saranno pure digitali, ma non hanno la cultura che abbiamo noi”.
Ed è così che perpetriamo la fossilizzazione di ogni sistema (pensiamo alla politica!). La cultura non è statica, si evolve come tutto e i giovani l’hanno, eccome! È solo diversa dalla nostra. E poi hanno ancora intatti gli ideali: sono principalmente loro che si battono per la salvaguardia dell’ambiente, la solidarietà e l’inclusione e che, fino a una certa età, rifuggono dalle lobby di potere. E poi… sono veloci e smart! È necessario invertire i ruoli: a loro le decisioni, a noi il compito di consigliarli. Non possiamo aspettare che i giovani diventino maturi, né possiamo attendere che i maturi si aggiornino (campa cavallo…!). L’azienda crescerà a una velocità differente.
E noi della meeting industry (supply and demand) vogliamo trovare formule nuove e nuovi format, o no?
FABIO GILARDENGHI
Consulente e formatore Ecm fabio.gilardenghi@gmail.com
Si fa presto a dire Piano di Qualità Ecm: anche un documento tecnicamente ben scritto potrebbe in realtà riportare procedure contrarie alla normativa vigente
L a normativa Ecm prevede che il provider non debba avere necessariamente la Certificazione di Qualità Iso 9001, bensì un Piano Qualità implementato nel rispetto dell’allegato A del Manuale Nazionale di Accreditamento per l’erogazione di eventi Ecm.
A volte capita che il Piano Qualità sia “suggerito” da un consulente sicuramente esperto del “macromondo” delle certificazioni Iso, ma magari meno conoscitore del “micro-mondo” dell’Ecm. Il rischio è che il Piano Qualità risulti quindi un documento tecnicamente ben scritto, ma
che non descriva le “reali” procedure operative che un provider adotta per progettare, pianificare, erogare e rendicontare i suoi corsi Ecm. E magari in qualche caso potrebbe anche succedere che nel Piano Qualità siano riportare procedure contrarie alla normativa Ecm. Ecco qualche spunto per perfezionare un valido Piano Qualità Ecm.
• Comitato: il Piano Qualità deve descrivere il funzionamento del Comitato Scientifico di un provider Ecm, specie per le modalità di validazione del Piano Forma-
tivo annuale e per la validazione dei singoli eventi “Extra Piano Formativo”, cioè quei corsi Ecm che “nascono” durante l’anno ma non sono stati inseriti entro il 28 febbraio sul portale Agenas. Nel Piano Qualità dovrebbe essere presente un paragrafo dedicato a questo aspetto.
• Grant: al Piano Qualità deve essere allegato il regolamento di assegnazione grant alla faculty scientifica dei corsi Ecm, come richiesto anche dall’art. 76 dell’Accordo Stato Regioni del 2 febbraio 2017: nel redigere il regolamento, bisogna fare attenzione affinché il documento sia allineato ai Codici Etici di Farmindustria e Confindustria Dispositivi Medici, così con il medesimo documento, oltre che alle richieste della Commissione Ecm, si può anche ottemperare a richieste in tal senso da parte degli sponsor.
• Conflitto: sempre con riferimento all’art. 76 dell’Accordo Stato Regioni, il Piano Qualità deve contenere le procedure per la rilevazione e la prevenzione delle situazioni di conflitto di interessi, sia nella struttura organizzativa del provider sia nella gestione dei corsi Ecm: il provider deve quindi essere in grado di dimostrare che le attività che svolge non condizionano l’obiettività dell’offerta formativa. Chi è dotato di un modello 231 dovrebbe trovare già molte risposte nel modello stesso.
• Sponsor: una procedura richiesta dalla normativa Ecm per la redazione del Piano Qualità è quella relativa “al governo del processo
della sponsorizzazione”: nel redigere questa procedura bisogna partire dal presupposto che il contratto di sponsorship è “soldi/ beni in cambio di visibilità” e quindi è necessario consultare con attenzione il “vademecum sulle sponsorizzazioni” disponibile sul portale www.ecm.agenas.it, per assicurarsi di essere allineato alle indicazione della Commissione Ecm sulle forma di visibilità consentite agli sponsor.
• Osservatorio: ad aprile 2025 è stato ricostituito l’Osservatorio per la Qualità Ecm, un organo della Commissione Nazionale Ecm che ha il compito di valutare e migliorare la qualità dell’offerta formativa dei provider, anche tramite verifiche sugli eventi. È fondamentale consultare le recenti check list che utilizza l’Osservatorio per svolgere le sue verifiche: ci sono alcuni “requisiti” di qualità che, seppur non obbligatori, potrebbero rivelarsi utili per migliorare le modalità di promozione e gestione dei corsi Ecm.
• Impatto: questo è l’aspetto più impegnativo del Piano Qualità, che dovrebbe contenere le procedure di valutazione d’impatto dell’attività formativa svolta dal provider: sappiamo che è molto difficile valutare l’impatto formativo di un corso rivolto magari a discenti che arrivano da contesti differenti, ma bisogna pensare a dei metodi per valutare l’effi cacia dei propri corsi Ecm. Questo aspetto potrebbe tornare utile anche nei confronti di altri stakeholder per dimostrare che si è in grado di progettare corsi vincenti.
PAOLA SABBATINI
Formatore, coach e senior partner Newcom Consulting paola.sabbatini@newcomconsulting.it newcomconsulting.it/digital-trainer
Spesso le due emozioni vengono confuse o usate come sinonimo. Ma sono molto diverse. I manager che comprendono la differenza sono quelli in grado di dare una marcia in più al proprio team
Sophia, una bimba di tre anni, sta osservando allibita le braccia staccate dell’orsacchiotto che tiene in braccio. Il signore che gliel’ha prestato le ha proprio detto che tiene molto a quell’orsacchiotto: è il suo preferito! Poi è uscito dalla stanza, lasciandola sola. Ma mentre lei lo sta prendendo per le braccia, queste si staccano dal corpo. Così, Sophia ha soltanto il tempo di sgranare gli occhi e cercare di capire cosa ha fatto, prima che arrivi il signore a chiederle cosa è successo al suo orsacchiotto preferito. La risposta che Sophia tenderà a fornire al ricercatore, potrebbe dire quanta propensione avrà in futuro a prendersi dei rischi, elaborare gli errori come fonte di apprendimento, e addirittura percepire se stessa in modo po-
sitivo. E questa risposta dipende dall’emozione che prova. Sono stati fatti diversi esperimenti per capire come i bambini e le bambine reagiscono agli errori e quali conseguenze quelle risposte possono avere sul loro sviluppo emotivo e cognitivo. Se Sophia proverà vergogna, tenderà a nascondere l’orsacchiotto, evitare il contatto visivo, in un atteggiamento di allontanamento di sé dagli altri. Se, invece, proverà senso di colpa, più facilmente confesserà quanto accaduto, mostrerà il giocattolo rotto all’adulto e cercherà un modo per ripararlo, dispiaciuta. Saper distinguere la vergogna dalla colpa costruttiva è importante per coloro che gestiscono risorse umane e sono chiamati
a dare feedback, perché spesso le due reazioni vengono confuse. Ma benché possano partire da uno spunto comune, le due emozioni hanno una coloritura, una manifestazione fisica diverse e, non ultimo, dei comportamenti e delle conseguenze diametralmente opposte. Quando proviamo senso di colpa pensiamo di aver fatto qualcosa di sbagliato e tentiamo di regolare quell’emozione cercando un modo per riparare al torto. Pertanto, la colpa costruttiva viene definita come una emozione prosociale: ci spinge a concentrarci sulle azioni riparative e sulla cura della vittima; ci rende più responsabili, empatici e altruisti. E dal momento che ci spinge all’azione e al problem solving, ha il
potere di sviluppare e potenziare le nostre capacità cognitive e di apprendimento veloce.
Quando, invece, proviamo vergogna valutiamo il nostro io interiore come cattivo: pensiamo di essere sbagliati e, non essendoci un modo veloce per riparare i nostri difetti, ci chiudiamo in noi stessi, rifuggiamo dalle persone e dal giudizio che potrebbero farsi nei nostri confronti e scappiamo dal problema che abbiamo generato. La vergogna serve a ridurre l’esposizione sociale dopo una perdita di status, ma ha un forte potenziale distruttivo, poiché spinge a concentrarsi solo sull’umiliazione subita e sulla conseguente valutazione negativa di sé, e se si cristallizza, con il tempo, mina l’autostima, rende più aggressivi, più depressi e insicuri, meno propensi a prendere rischi. Come people manager, come ci comportiamo quando le nostre persone sbagliano? Quali sono i nostri atteggiamenti nei loro confronti? Tendiamo ad arrabbiarci e a trovare una punizione? Oppure siamo più propensi a chiedere di cercare delle azioni riparative? Favorire una cultura dell’errore in azienda parte proprio dal rapporto che ciascuno di noi ha nei confronti dell’errore. Le aziende che adottano questa mentalità, solitamente favoriscono l’assunzione del rischio calcolato e quindi riescono ad essere più flessibili, innovative, maggiormente legate al miglioramento continuo e attente al benessere psicofisico delle proprie persone.
Le altre rischiano di rimanere indietro!
SIMONA CIOTTI
Business director di HR-Link, Hr manager e coach simona.ciotti@hr-link.it
In un settore come la meeting industry, dove ogni evento è un prototipo e l’incertezza è dominante, la modalità di gestione dei team da parte dei capi può fare la differenza
Anche
nel mondo Mice, l’incertezza non è più un’eccezione: è il terreno di gioco quotidiano. Budget che cambiano all’ultimo minuto, location che saltano, fornitori che rivedono le condizioni, clienti che chiedono personalizzazioni in corsa. In un settore dove ogni evento è un prototipo, la leadership tradizionale — rigida, top-down, orientata solo al controllo — rischia di incepparsi. È qui che entra in gioco la leadership adattiva. Questa modalità di guida si fonda sulla capacità di leggere il contesto, ricalibrare obiettivi e processi, coinvolgere le persone nelle decisioni e valorizzarne le competenze per rispondere ai cambiamenti in tempo reale. Le agenzie, soprattutto quelle di dimensioni ridotte, spesso non hanno risorse Hr dedicate. La gestione dei collaboratori è in capo
a titolari e project manager, che devono unire gestione operativa e motivazione dei gruppi di lavoro. In scenari incerti, la leadership adattiva diventa la leva per tenere alta la motivazione e garantire la riuscita degli eventi. L’interpretazione della leadership adattiva nel settore meeting e congressi si fonda su tre pilastri che, più che tecniche astratte, sono veri e propri atteggiamenti da coltivare ogni giorno.
Il primo è l’ascolto attivo: un leader adattivo non si limita a impartire direttive, ma dedica tempo a recepire le percezioni del team, i segnali deboli, i suggerimenti che spesso arrivano da chi vive sul campo — tecnici, hostess, fornitori –. È da queste voci che si colgono in anticipo potenziali problemi, trasformando l’ascolto in uno strumento di prevenzione e di coesione.
Il secondo pilastro è la capacità di prendere decisioni rapide senza rinunciare alla condivisione. Nel settore degli eventi, i tempi sono stretti e non c’è spazio per lunghe catene di comando; serve velocità, ma una velocità che coinvolga le persone chiave, così da unire consenso e tempestività. Il risultato è una maggiore responsabilizzazione e un senso di appartenenza più forte, elementi che fanno la differenza quando la pressione cresce. Infine, la leadership adattiva si manifesta nella costruzione della resilienza del team. Gli eventi complessi comportano inevitabilmente stress elevato, ma il leader adattivo non lo ignora: lo affronta insieme alla squadra, riassegnando compiti quando necessario, prevedendo pause, valorizzando apertamente i contributi individuali. Anche un
gesto semplice, come un ringraziamento personale o una menzione in riunione, può trasformarsi in un potente rinforzo positivo che tiene alto il morale e favorisce la tenuta nel lungo periodo. Naturalmente, questa forma di leadership non nasce da sola. Richiede formazione continua — corsi brevi, momenti di coaching, percorsi di aggiornamento sulla gestione del cambiamento — e soprattutto pratica quotidiana nelle relazioni. Per una piccola agenzia Mice, iniziare può voler dire introdurre una riunione settimanale di allineamento, aprire spazi di brainstorming condivisi o creare occasioni sicure in cui discutere difficoltà senza timore di giudizi. È proprio in questi esercizi concreti che la leadership adattiva diventa cultura organizzativa e non solo buona intenzione.
TRA BRAND STRATEGY E PERSONALIZZAZIONE
Droni, ologrammi, scenografie dinamiche e AI stanno rivoluzionando gli eventi: spettacolo e brand si fondono in esperienze immersive e personalizzate. E gli eventi diventano più efficaci, coinvolgenti e interattivi. Ma anche sostenibili
Tecnologie per eventi: tra stupore e strategia. Droni, ologrammi, badge intelligenti e AI stanno rivoluzionando gli eventi corporate: spettacolo e brand si fondono in esperienze immersive e personalizzate.
Tecnologie digitali e nuove figure ibride rendono ogni evento più efficace e coinvolgente. Ma anche sostenibile
di TERESA CHIODO
VALENTINA FERRARI
managing director di Sinergie
«Nel caso di uno show con i droni, non ci limitiamo a creare forme visivamente spettacolari nel cielo: costruiamo una narrazione visiva coerente con l’identità del brand. Ogni coreografia aerea è pensata per raccontare valori, mission e visione, trasformando il cielo in una tela di storytelling».
Nel panorama in continua evoluzione degli eventi corporate e istituzionali, la tecnologia è oggi molto più di un semplice supporto: è parte integrante dell’esperienza, tanto nella dimensione spettacolare quanto in quella operativa. Da un lato, droni che danzano in cielo creando figure luminose sincronizzate con la colonna sonora; proiezioni immersive che trasformano le facciate dei palazzi in superfici narrative; ologrammi che materializzano messaggi e testimonial virtuali. Dall’altro, badge intelligenti, piattaforme di accredito automatizzato e sistemi di tracciamento Ecm che rendono fluida la gestione dei flussi e dei contenuti, anche in eventi ad alto tasso di complessità. Ma quali sono le tecnologie più efficaci, oggi, per coinvolgere e creare l’effetto-wow? E quali, invece, stanno rivoluzionando la logistica e la profilazione del pubblico, senza mai perdere di vista sostenibilità, sicurezza dei dati e facilità d’uso? A raccontarci tutto questo sono alcuni dei protagonisti più autorevoli del settore: esperti e innovatori alla guida di aziende specializzate in tecnologie per eventi, che ogni giorno progettano e realizzano soluzioni capaci di coniugare stupore e
funzionalità. Il risultato è un viaggio nel cuore pulsante dell’evento contemporaneo, dove lo spettacolo incontra la strategia del brand aziendale e l’efficienza si fonde con l’emozione. Attraverso le loro voci scopriremo come il digitale stia ridefinendo l’esperienza dal vivo, quali strumenti stiano davvero facendo la differenza e quali visioni guideranno gli eventi del futuro.
AMPLIFICARE
IL MESSAGGIO DEL BRAND
Vediamo allora, dalla voce diretta degli addetti ai lavori, alcune delle tecnologie sceniche innovative utilizzate per eventi aziendali e istituzionali. «È stata l’integrazione di ledwall modulari interattivi con tecnologia di tracking in tempo reale – racconta Valentina Ferrari, managing director di Sinergie – a dare la svolta creativa. Abbiamo realizzato una scenografia dinamica dove i contenuti visivi si adattavano ai movimenti dei relatori sul palco, creando un’esperienza immersiva e altamente coinvolgente». Con un approccio sartoriale e una forte attenzione alla user experience, l’azienda creata da Paolo Rigamonti, founder di Holodrop, lavora sia per
eventi corporate sia per fiere, congressi e lanci prodotto, offrendo strumenti capaci di generare stupore e amplificare il messaggio del brand. «Sicuramente il magic mirror lascia stupefatti – spiega Rigamonti – perché permette di far indossare virtualmente un vestito. L’effetto è di stupire e coinvolgere chi vi passa davanti. Il magic mirror ha anche un forte effetto virale, molti scattano una foto e la pubblicano sui social come contenuto rilevante. L’innovazione non risiede solo nella tecnologia, ma nel suo effetto a cascata: lo stupore iniziale si trasforma in divertimento, che a sua volta spinge alla condivisione. Il contenuto generato dagli utenti (la foto con l’abito virtuale) diventa una forma di social proof potentissima, amplificando la portata dell’evento e legando un ricordo positivo al brand in modo duraturo».
«Per un recente evento di Eldis e Haier abbiamo messo in scena, in modo scenografico e immersivo, il rapporto tra uomo e tecnologia al centro dei loro elettrodomestici – interviene Fabian Peroni, Ceo del Gruppo Peroni Eventi –. Abbiamo ideato una performance di danza all’interno di un grande cubo trasparente, posizionato al centro della venue e
rivestito di garza. Sui quattro lati del cubo venivano proiettate animazioni grafiche in un flusso continuo, perfettamente sincronizzate con i movimenti della ballerina che danzava all’interno. Il pubblico, disposto tutto intorno, poteva assistere alla performance da ogni prospettiva. Un’idea costruita su misura per il cliente, che ha unito arte, tecnologia e impatto visivo in un unico momento davvero suggestivo».
«L’ultima tecnologia scenica innovativa che abbiamo utilizzato è il “drone show” con sincronizzazione in tempo reale a elementi visivi e sonori – afferma Luca Toscano, Ceo di Artech, gruppo specializzato nell’offerta di effetti speciali –. Un esempio recente in ambito istituzionale è stato lo spettacolo a Genova con 1.750 droni. È stato il più grande spettacolo di droni mai realizzato in Italia, unendo tecnologia avanzata, narrazione e un forte impatto emozionale. Per l’apertura di una convention indoor a Milano abbiamo realizzato un tetto scenico composto da centinaia di motori leggeri a velocità variabile con oggetti luminosi, sincronizzati con laser e una colonna sonora originale. Il tema dell’evento ruotava attorno all’idea
PAOLO RIGAMONTI founder di Holodrop «Sicuramente il magic mirror lascia stupefatti perché permette di far indossare virtualmente un vestito. L’effetto è di stupire e coinvolgere chi vi passa davanti. Il magic mirror ha anche un forte effetto virale, molti scattano una foto e la pubblicano sui social come contenuto rilevante».
Ceo del Gruppo Peroni Eventi «Una tecnologia dall’effetto wow ben orchestrata non è solo un virtuosismo: è un ponte diretto tra brand e pubblico. Quando il cielo si accende con un drone show, o una facciata si trasforma grazie al videomapping, non stai semplicemente offrendo uno spettacolo ma stai raccontando un messaggio, imprimendolo nella memoria collettiva».
La tecnologia è oggi molto più di un semplice supporto: è parte integrante dell’esperienza, tanto nella dimensione spettacolare quanto in quella operativa
di un “filo conduttore”, rappresentato visivamente proprio dai laser che collegavano dinamicamente tutti gli elementi sospesi. La traccia audio, composta ad hoc con voiceover ed effetti sonori, ha dato grande forza narrativa al momento. Non era qualcosa di radicalmente nuovo, ma l’equilibrio perfetto tra il racconto e la tecnologia ha creato un
effetto stupefacente che è stato riconosciuto dal pubblico come uno dei momenti più coinvolgenti dell’intera serata».
Da questi interventi emerge con chiarezza come la tecnologia scenica negli eventi aziendali e istituzionali non sia più un semplice supporto visivo, ma uno strumento narrativo e strategico capace di trasforma-
re l’esperienza del pubblico. Che si tratti di ledwall interattivi che reagiscono ai movimenti dei relatori, di specchi magici che fondono realtà aumentata e gamification, o di performance immersive dove proiezioni e danza si fondono in un racconto multisensoriale, il comune denominatore è l’approccio su misura e l’attenzione all’engagement emotivo.
L’innovazione non è mai fine a sé stessa: serve a creare connessioni autentiche tra brand e pubblico, lasciando un ricordo duraturo e condivisibile.
Abbiamo chiesto ai nostri intervistati di raccontarci alcuni casi di successo che hanno avuto particolare risonanza tra gli ospiti. «Per l’ultimo evento realizzato per Motorola, abbiamo creato un’esperienza interattiva che ha coinvolto attivamente ogni ospite – spiega Peroni –. Attraverso una web app, accessibile semplicemente scansionando un Qr code, gli invitati potevano modificare in tempo reale l’ambiente circostante: cambiare l’illuminazione scenografica, se -
LUCA TOSCANO
Ceo di Artech «Una delle frontiere più interessanti per l’effetto wow nei grandi eventi aziendali sarà sicuramente l’utilizzo di droni sempre più piccoli e compatti, capaci di volare in ambienti chiusi o comunque molto vicini al pubblico. Questo consentirà di creare coreografie aeree più immersive e coinvolgenti, in grado di interagire fisicamente con lo spazio dell’evento».
Sotto, il drone light show è tra gli spettacoli più gettonati del momento dal Mice che desidera dare al proprio evento l’effetto-wow
lezionare brani per la playlist, inviare selfie e foto scattate con i propri smartphone per vederle proiettate sui ledwall della location. Nel frattempo, le immagini generate dall’AI contribuivano a rendere lo spazio ancora più immersivo e sorprendente. Il risultato è stato un evento unico e irripetibile, costruito sul momento e con la partecipazione diretta di chi lo stava vivendo. Un’esperienza davvero coinvolgente, dove gli ospiti sono diventati co-creatori e protagonisti del racconto». Ma come reagisce solitamente il pubblico davanti a tecnologie ed esperienze immersive? «Con stupore e coinvolgimento – sostiene Rigamonti –. La reazione segue un percorso quasi universale. La prima fase è di curiosità: le persone sono attratte da uno schermo che si comporta in modo anomalo. Segue l’effetto wow: il momento esatto in cui capiscono che l’installazione sta reagendo a loro, ai loro movimenti. Questo genera immediatamente un sorriso, un momento di stupore. Parliamo di coinvolgimento attivo: l’utente inizia a giocare, a esplorare le possibilità dell’esperienza e, cosa fondamentale, sente il bisogno di condividerla con gli altri. sia chiamando i presenti sia scattando una foto per i social». «Le reazioni del pubblico dipendono molto dal loro background, dall’età – sostiene Toscano – e vanno dalla meraviglia pura allo stupore, fino allo sbalordimento totale! Il risultato è sempre frutto di un lavoro di squadra straordinario e succede quando metti le persone giuste allo stesso tavolo. In questi anni ho imparato che esistono tanti diversi processi e framework creativi e operativi e la nostra forza sta proprio nel lavorare fianco a fianco con i team creativi e marketing dei
clienti e dei partner. Il nostro compito è ispirarli, mostrando loro le tecnologie e la loro potenzialità, ma solo avendo ben chiari gli obiettivi e una visione d’insieme si può garantire la coerenza e l’integrazione della tecnologia con il racconto del brand e dell’evento. Non è spettacolo fine a sé stesso, ma uno strumento narrativo che deve amplificare la storia che si vuole comunicare».
THE WOW MUST GO ON Quali strumenti vengono usati per misurare l’engagement generato dalle installazioni? «Adottiamo un approccio multilivello per misurare il Roi (Return on Investment) e il Roe (Return on Engagement) delle nostre installazioni – spiega Rigamonti –. Tramite i post sui social media valutiamo i contenuti condivisi e, dato che l’applicazione che gira sul magic mirror è una progressive web app, utilizziamo gli analytics tipici del web. I lead raccolti saranno quelli che chiederanno maggiori informazioni allo stand con call-to-action chiare e incentivanti. Per esempio: “Condividi la tua foto con il nostro hashtag per ricevere uno sconto immediato” o “Lascia la tua email per ricevere contenuti esclusivi”. Questo trasforma l’interazione in un lead qualificato». In che modo queste esperienze diventano veri e propri touchpoint per il brand, anche dopo l’evento? «L’esperienza non finisce con l’evento – prosegue Rigamonti –; al contrario, è lì che inizia la sua vita digitale: la foto o il video creato dall’utente diventano un ricordo personale e un contenuto social. L’emozione positiva (stupore, divertimento) provata durante l’interazione crea un forte ancoraggio mnemonico. Il brand non è più solo un logo, ma il “marchio che mi ha fatto vivere quell’esperienza incredibile”. Questo capitale emotivo è un asset di valore inestimabile». Esperienze immersive, interattività e co-creazione trasformano, dunque, gli ospiti da spettatori a protagonisti. Il risultato? Emozione, stupore e condivisione che amplificano l’impatto dell’evento e del brand.
A TALE TO TELL
Tecnologie affascinanti, dunque. Ma come si integra un drone show o il videomapping con il racconto del brand o con la narrazione di un evento? «Nel caso di uno show con i droni – spiega Ferrari –, non ci limitiamo a creare forme visivamente spettacolari nel cielo: costruiamo una narrazione visiva coerente con l’identità del brand. Ogni coreografia aerea è pensata per raccontare valori, mission e visione, trasformando il cielo in una tela di storytelling. Allo stesso modo, il videomapping diventa un mezzo potente per visualizzare concetti chiave, evoluzioni storiche o visioni future, integrandosi perfettamente con i contenuti dell’evento. La tecnologia, insomma, non è mai fine a se stessa: è sempre uno strumento per rafforzare il messaggio e lasciare un’impronta emotiva duratura». Le reazioni più frequenti? «Stupore, silenzio, applausi spontanei – conferma Peroni –. È quel momento in cui percepisci chiaramente che l’emozione ha
L’evoluzione
tecnologica sta dando vita a nuove figure professionali ibride, a cavallo tra creatività e competenze tecniche. Ruoli come gli specialisti di AI generativa applicata agli eventi o i visual director per contenuti immersivi e interattivi sono sempre più centrali. Si tratta di profili trasversali, capaci di unire visione artistica e padronanza dei linguaggi digitali, fondamentali per progettare esperienze innovative e coinvolgenti. «Parliamo, per esempio, di experience designer immersivi, che non sono semplici scenografi digitali, ma veri e propri architetti di emozioni in ambienti virtuali, aumentati o misti afferma Valentina Ferrari, managing director di Sinergie�. Ci sono poi i creative technologist, professionisti ibridi tra sviluppatori e storyteller, capaci di tradurre concept narrativi in interazioni digitali avanzate. Un ruolo emergente fondamentale è poi quello del data experience manager, che si occupa di raccogliere e interpretare i dati del pubblico in tempo reale per personalizzare l’esperienza sul momento. Anche le intelligenze artificiali, sempre più presenti negli eventi, richiedono figure come gli AI interaction specialist, capaci di progettare interazioni vocali o visive tra macchine e pubblico».
superato la barriera della razionalità. Una tecnologia dall’effetto wow ben orchestrata non è solo un virtuosismo: è un ponte diretto tra brand e pubblico. Quando il cielo si accende con un drone show, o una facciata si trasforma grazie al videomapping, non stai semplicemente offrendo uno spettacolo ma stai raccontando un messaggio, imprimendolo nella memoria collettiva. La chiave è l’integrazione con la narrazione: ogni immagine, ogni luce, ogni nota deve essere parte del concept. Non lavoriamo mai per “inserire” una tecnologia, ma per farla parlare la lingua del brand. Il nostro lavoro è far sì che il pubblico ricordi non solo la bellezza delle immagini, ma il significato e il messaggio che portano con sé». Ma da dove nasce l’ispirazione per progettare un’esperienza interattiva? «Nasce dal desiderio di coinvolgere sempre maggiormente il cliente e di collegare il mondo fisico a quello digitale – spiega ancora Rigamonti –. Il nostro scopo è rimanere al passo con le ultime tecnologie del settore. La proposta proviene da noi e viene declinata a seconda dei bisogni e delle necessità dei brand. Il nostro compito è tradurre una storia in un’interazione fluida e intuitiva, scegliendo la tecnologia più adatta a fare da ponte tra il mondo fisico dell’evento e l’universo digitale del brand. L’obiettivo non è solo “rimanere al passo”, ma anticipare le tendenze per creare esperienze che siano sempre un passo avanti. L’interaction design negli eventi sta attraversando una trasformazione radicale, abbandonando il modello tradizionale di fruizione passiva per abbracciare un futuro in cui il partecipante diventa cocreatore di un’esperienza dinamica e memorabile. Si sta passando da una fruizione passiva a una co-creazione. Questo si traduce in due direzioni chiave: iper-personalizzazione, dove l’esperienza si adatta al singolo e fluidità ibrida, dove il confine tra fisico e digitale svanisce».
In termini di sostenibilità ambientale e di logistica, vediamo ora quali sono le sfide nell’utilizzo di tecnologie come i droni o gli ologrammi su larga scala e quali soluzioni vengono adottate per rendere le installazioni più sostenibili in termini di materiali, trasporti o consumo energetico. «La sostenibilità è un pilastro del nostro processo di design, che è intrinsecamente “digital-first” – interviene Rigamonti –. Il nostro contributo più grande alla sostenibilità è la smaterializzazione. Inoltre, utilizziamo fornitori che si impegnano a rispettare le normative. Progettiamo le nostre installazioni fisiche con un approccio modulare, per massimizzarne il riutilizzo e la durabilità. Selezioniamo hardware a basso consumo energetico e partner che sono attenti all’innovazione sostenibile».
Aggiunge Ferrari: «Per quanto riguarda i droni, per esempio, uno degli aspetti più delicati è il rispetto delle normative aeronautiche, che variano da Paese a Paese e richiedono autorizzazioni specifiche, piani di sicurezza dettagliati e spesso la collaborazione con enti locali. Dal punto di vista ambientale, però, rappresentano una valida alternativa ai fuochi d’artificio tradizionali: sono silenziosi, non producono rifiuti né emissioni nocive e possono essere alimentati da fonti rinnovabili. Gli ologrammi, invece, pongono sfide diverse. Il loro impatto ambientale è legato soprattutto ai consumi energetici, che possono essere significativi se l’installazione è di grandi dimensioni o richiedere server di calcolo in tempo reale. Per questo scegliamo soluzioni tecniche che ottimizzano i consumi e, dove possibile, utilizziamo impianti alimentati da energia verde. La nostra filosofia è quella di coniugare spettacolarità e responsabilità. Progettiamo ogni evento valutando in anticipo l’impatto ambientale e scegliendo fornitori che condividano i nostri standard di sostenibilità, perché l’innovazione, oggi, non può prescindere dall’etica».
Le fa eco Toscano: «Siamo attenti ai temi della sostenibilità con il buon senso, privilegiando materiali e tecnologie sempre più green. È un percorso guidato da un mercato che si muove sempre più in quella direzione e che ci stimola a innovare responsabilmente. Le sfide principali, infatti, non si limitano alla logistica, ma si estendono alla necessità di adottare soluzioni che abbiano un impatto concreto e misurabile sull’ambiente. Proprio per questo, nel nostro piano industriale abbiamo previsto di introdurre entro il 2028 la figura di un sustainability manager dedicato agli effetti speciali. Il suo compito sarà quello di analizzare, proporre e certificare soluzioni realmente sostenibili, che vadano oltre la logica dello storytelling o del mero acquisto di certificati di compensazione. Vogliamo che ogni intervento abbia un valore tangibile e verificabile, e che contribuisca davvero a ridurre l’impatto ambientale dei nostri show».
Quale sarà la prossima frontiera per l’effetto wow nei grandi eventi aziendali? «Credo che la prossima frontiera dell’effetto wow negli eventi aziendali sarà l’integrazione tra tecnologia avanzata e personalizzazione dell’esperienza – sostiene Peroni –. Tecnologie come la realtà aumentata permetteranno di arricchire gli spazi fisici con contenuti digitali su misura per ogni partecipante. L’intelligenza artificiale potrà guidare interazioni più naturali e dinamiche, adattando contenuti e flussi in tempo reale. Già vediamo esempi di esperienze immersive che combinano video a 360 gradi e piattaforme interattive, creando un coinvolgimento attivo del pubblico. L’intelligenza artificiale, per esempio, sta già permettendo di trasformare in tempo reale i volti, l’abbigliamento o il contesto scenografico in cui sono accolti gli ospiti, creando situazioni divertenti e coinvolgenti nel momento in cui si rivedono nei ledwall o sulle stampe dei photobooth dedicati. Che siano cose più complesse o più semplici, l’importante è che stimolino sempre l’effetto sorpresa e il coinvolgimento emotivo di chi le esperisce». C’è una tecnologia che è ancora sottovalutata ma promette di diventare centrale nei prossimi anni: «Quella del digital twin – spiega Rigamonti –. Questo modello digitale agisce come una controparte virtuale del suo equivalente nel mondo reale, con il quale è costantemente connesso attraverso un flusso di dati in tempo reale. È il prossimo stadio dell’evento ibrido: non più due esperienze separate, ma un unico ecosistema fisico-digitale».
Stiamo entrando in una nuova era, dunque, in cui l’effetto wow non è più solo legato a ciò che si vede o si ascolta, ma a ciò che si vive e si personalizza. «L’ospite non è più solo spettatore: è co-protagonista – conclude Ferrari –. Pensiamo, per esempio, a scenografie dinamiche che si trasformano in base al comportamento del pubblico, o a momenti esperienziali dove ogni partecipante riceve contenuti, luci e interazioni costruiti su misura grazie ai dati raccolti live. Allo stesso tempo, la sostenibilità e l’impatto sociale positivo stanno diventando un nuovo tipo di “wow”. Un evento che sorprende per creatività, ma anche per etica, lascia un’impronta più profonda e duratura. In sintesi, il futuro del “wow” sarà sempre meno effetto speciale e sempre più esperienza memorabile, multisensoriale e significativa». «Una delle frontiere più interessanti per l’effetto wow nei grandi eventi aziendali sarà sicuramente l’utilizzo di droni sempre più piccoli e compatti, capaci di volare in ambienti chiusi o comunque molto vicini al pubblico – dice Toscano –. Questo consentirà di creare coreografie aeree più immersive e coinvolgenti, in grado di interagire fisicamente con lo spazio dell’evento. I droni non creeranno più solo effetti luminosi ma si integreranno con laser, effetti pirotecnici, oggetti scenici e trasporteranno scenografie. Ma credo che oggi il vero effetto wow non dipenda tanto da cosa si usa, quanto da come lo si gestisce: la capacità di unire i puntini, armonizzando ogni elemento per creare un’esperienza memorabile».
Realtà immersive ed esperienze personalizzate: un connubio che permette di creare scenografie dinamiche e interazioni su misura per ogni partecipante
Chorus rivoluziona il concetto di evento. Non solo logistica, ma anche creatività, strategia e visione. Con format originali e strumenti interattivi, trasforma ogni incontro in un’esperienza coinvolgente, generando valore e relazione. Un alleato per le aziende che vogliono davvero cambiare
di TERESA CHIODO
U n evento non è mai solo un evento. È uno strumento di comunicazione strategico, un’esperienza che coinvolge, genera connessioni, stimola pensiero, crea visioni. È così che Chorus interpreta il proprio ruolo nel mondo degli eventi: non come semplice agenzia logistica, ma come realtà integrata, capace di trasformare ogni appuntamento in un’occasione di dialogo tra brand e persone. Credere nel cambiamento, per Chorus, significa attivarlo. Con una divisione creativa interna, collabora in sinergia con il reparto logistico, in un dialogo costante volto a garantire un’esperienza ottimale, mettendo sempre al centro le esigenze del cliente finale. Idee e azioni si fondono in una regia fluida, dove ogni formato – dal metaplan ai talk show, dall’art direction alla gamification – è scelto con precisione per favorire l’engagement, l’ascolto e la partecipazione attiva. Chorus è un’agenzia che risponde in modo sinergico e proattivo a ogni possibile richiesta del cliente nell’ambito della comunicazione, creando con quest’ultimo una
partnership fondata sulla collaborazione e sulla trasparenza. Nel panorama degli eventi professionali cresce il bisogno di esperienze che vadano oltre la semplice trasmissione di contenuti, per favorire spazi di dialogo autentico e confronto tra pari.
ECOSISTEMA PROGETTUALE
In questa direzione si sviluppa un ecosistema progettuale che fa dell’interazione, della creatività e del coinvolgimento attivo i suoi pilastri. Ogni format nasce dalla convinzione che il cambiamento non sia un atto isolato, ma un processo continuo alimentato dalla partecipazione collettiva, in cui ogni individuo contribuisce come parte attiva di un percorso condiviso. Ogni evento è costruito a partire da una strategia coerente e cucita sui bisogni del cliente, che Chorus considera non come committente, ma come partner di percorso. Trasferire l’identità visiva di una multinazionale in una scenografia d’impatto è stata la sfida del live/stream show di aprile 2025: un grande evento in plenaria ripensato come un talk show televisivo, con regia video – live e contenuti on air – perfettamente allineata alla comunicazione corporate e alla direzione creativa del brand. Visione, creatività e metodo sono il Dna dell’agenzia. Chorus non organizza eventi: li abita, li plasma, li trasforma in occasioni concrete di cambiamento, perché sa che il mondo si muove a partire dalle idee e dalle relazioni.
Una visione che sta portando l’agenzia a un crescente investimento di formazione e talent nell’area creatività & comunicazione, con l’obiettivo dichiarato di sviluppare progetti di comunicazione integrata a 360 gradi.
indirizzi a fine rivista
Doc Congress rivoluziona la comunicazione scientifica Ecm con eventi tailor made, creativi e partecipativi. Grazie a un team multidisciplinare fortemente integrato e a strumenti come lo storytelling e metodologie didattiche personalizzate trasforma la formazione in un’esperienza dinamica, coinvolgente e umana
In un settore dove troppo spesso l’evento scientifico si traduce in una sequenza di presentazioni frontali e format prevedibili, Doc Congress rompe gli schemi. Provider Ecm con una visione creativa e sartoriale, trasforma ogni evento in un progetto di comunicazione scientifica costruito su misura, con un linguaggio narrativo che sa parlare davvero a chi ascolta. Tutto nasce da un’esigenza reale. Un brief iniziale è il punto di partenza per dare forma a un’idea progettuale solida, ma mai rigida. Il cuore del metodo Doc Congress è l’ascolto strategico: entra nei bisogni formativi e li traduce in un’esperienza viva. Un’esperienza dove contenuti e storytelling si integrano, dando ritmo, identità e coerenza alla comunicazione. Il team, composto da figure trasversali – esperti di organizzazione, esperti di contenuti, esperti di didattica, comunicatori e coach – lavora con un approccio multidisciplinare e non convenzionale. Si sperimenta, si costruisce con cura artigianale, si cerca l’equilibrio tra il rigore dei contenuti e la forza delle emozioni. La scienza viene raccontata, non solo trasmessa. Al posto delle classiche otto ore di PowerPoint, si progettano format interattivi, laboratori analogici, esperienze immersive dove il dialogo è al
di TERESA CHIODO
centro. Si usano tecniche narrative, strumenti visuali, esercizi di facilitazione: tutto concorre a generare attenzione, partecipazione e apprendimento reale.
METODOLOGIE E STORYTELLING
I casi clinici interattivi pre-evento su piattaforma Onconweb anticipano il coinvolgimento e preparano il terreno al dibattito; le sessioni head to head aprono spazi di confronto tra punti di vista divergenti; l’interaction mode attiva l’audience attraverso votazioni in tempo reale e domande strategiche; la gamification stimola il gioco di squadra e la sana competizione, mentre il learning by doing trasforma la teoria in pratica condivisa. Doc Congress integra metodologie formative e narrative, come il docudrama per favorire l’immedesimazione, o il graphic recording per visualizzare e sintetizzare i contenuti in modo memorabile. Doc Congress crede che lo storytelling sia una leva potentissima anche nella formazione medicoscientifica. Non per semplificare, ma per umanizzare: per dare senso, contesto e profondità alle conoscenze. Ogni evento diventa così un piccolo ecosistema in cui contenuto e forma si potenziano a vicenda. Non è solo aggiornamento, è cultura della relazione. Non è solo formazione, è comunicazione evoluta. In un’epoca in cui l’engagement è la vera chiave per lasciare il segno, Doc Congress sceglie la via meno battuta e più efficace: quella che mette al centro le persone e il modo in cui imparano, dalla strategia iniziale, al design narrativo, fino alla realizzazione, sulla spinta di un approccio sartoriale, multidisciplinare e fortemente partecipativo. Un’esperienza che eleva l’aggiornamento scientifico, mettendo al centro le persone, il dialogo e il valore delle storie.
indirizzi a fine rivista
Per il Gruppo Peroni Eventi l’AI non sostituisce la creatività, ma è un supporto strategico, accelera i processi e arricchisce l’esperienza, restando al servizio dell’idea. Se usata con consapevolezza, può valorizzare l’elemento più prezioso: l’emozione umana
L’ intelligenza artificiale sta guadagnando terreno anche nel mondo degli eventi. Ma il suo ruolo, per chi lavora nella progettazione di esperienze dal vivo, è chiaro: non sostituisce la creatività umana, bensì la supporta. In Gruppo Peroni Eventi l’AI è parte integrante dei flussi di lavoro quotidiani, soprattutto nelle fasi di pre-produzione. Grazie a strumenti generativi, si realizzano in tempi rapidi mood board, ambientazioni tridimensionali, visualizzazioni realistiche. Questo consente di testare più soluzioni in meno tempo e di fornire ai clienti materiali immediati e coinvolgenti per orientare le
scelte progettuali. L’impatto è significativo: riduzione dei tempi, maggiore efficacia comunicativa, più opzioni creative sul tavolo. Ma con un confine ben tracciato: l’AI non immagina, non sente, non decide. È la sensibilità umana a definire il tono emotivo di un evento, a stabilire quando sorprendere, come raccontare una storia, dove collocare il climax narrativo. Anche nella fase esecutiva l’AI trova spazio in installazioni interattive, performance multimediali e ambientazioni immersive, sviluppate con partner tecnologici. Si tratta di soluzioni progettate su misura per ogni cliente, in cui l’innovazione non è mai fine a se stessa, ma strumento per aumentare l’impatto del contenuto.
Per affrontare un contesto tecnologico in continua evoluzione, in GPE si punta su due direttrici: una formazione interna costante, con workshop dedicati all’adozione di strumenti sempre aggiornati, e uno scouting mirato, orientato alla selezione delle migliori soluzioni tecnologiche proposte dagli specialisti del settore. Ogni strumento viene sempre valutato in base al valore aggiunto che può offrire ai clienti. La vision di Gruppo Peroni Eventi è chiara: l’AI è un acceleratore, non un sostituto, uno strumento potente, che consente di lavorare meglio, in modo più veloce e con maggiori possibilità espressive. Ma la regia resta umana. Perché un evento ben riuscito non è solo un progetto realizzato: è un’esperienza che resta impressa, che parla alle persone. E che, prima ancora di essere generata, è sentita.
Mice Suite WebForms è il nuovo servizio di M&P Informatica che rivoluziona l’esperienza d’iscrizione agli eventi: flussi personalizzati, gestione delegazioni evoluta, dashboard utente avanzata e integrazione diretta con il gestionale. Un salto concreto verso il Mice Suite SaaS
M&PInformatica, realtà genovese con oltre vent’anni di esperienza nel settore Ict, lancia Mice Suite WebForms: non un semplice aggiornamento, ma una rivoluzione nel modo di concepire le iscrizioni online agli eventi. Questo nuovo servizio rappresenta l’evoluzione naturale del software di punta dell’azienda, Mice Suite, e si configura come la porta d’ingresso al futuro gestionale cloud: il Mice Suite SaaS. Il vecchio modulo Cmsweb, operativo dal 2009, lascia il passo a una piattaforma totalmente ripensata, più sicura, flessibile e mobile friendly. Con WebForms, M&P inaugura un nuovo paradigma: non più un modulo installato localmente, ma un servizio sempre aggiornato, monitorato e gestito direttamente dall’infrastruttura dell’azienda. Tra le novità di rilievo: la possibilità di creare flussi di iscrizione differenziati per ogni tipo di partecipante, rendendo ogni esperienza su misura, dal faculty allo spettatore dell’area expo. La logica è quella del carrello e-commerce, familiare e intuitiva, con una dashboard personale che diventa il vero centro operativo dell’utente: documenti, attestati, viaggi, questionari e storico eventi, tutto a portata di clic.
MICE SUITE WEBFORMS: PERCHÉ?
Anche la gestione delle delegazioni aziendali compie un salto qualitativo. Il nuovo sistema consente di scegliere tra modalità pre-paid o post-pay per ogni evento e offre una gestione facilitata delle camere, delle assegnazioni e dei rilasci. Il tutto pensato per rispecchiare le reali dinamiche contrattuali odierne tra aziende e Pco.
WebForms non è solo più bello, ma anche più intelligente: tutte le iscrizioni – incluse quelle in progress o abbandonate – confluiscono immediatamente nel gestionale, offrendo un controllo statistico puntuale e immediato. Presto il modulo abstract e l’esposizione del programma dell’evento saranno integrati, portando l’intera esperienza di gestione in un unico ecosistema fluido, accessibile, scalabile. Con WebForms, M&P Informatica dimostra ancora una volta la propria capacità di anticipare il mercato e offrire soluzioni concrete alle sfide quotidiane degli organizzatori di eventi. Un software che non si limita a funzionare, ma evolve. E fa evolvere.
indirizzi a fine rivista
Mixology e team building si incontrano in un format esperienziale e coinvolgente: cocktail challenge, mistery box, soft skill, storytelling e collaborazione. Un’attività innovativa per eventi aziendali, congressi e incentive, dove ogni drink racconta la forza del gioco di squadra
N el vasto panorama delle attività di team building aziendale, alcune esperienze colpiscono per la loro capacità di unire intrattenimento e riflessione, leggerezza e profondità. È il caso della mi -
xology – l’arte e la tecnica di creare cocktail – applicata al lavoro di squadra, un format che sta conquistando sempre più aziende, soprattutto nei contesti dove la coesione del gruppo e il pensiero creativo
fanno la differenza. Guidati da bartender professionisti, i partecipanti imparano a creare cocktail originali, ma soprattutto a collaborare, ascoltarsi e valorizzare le differenze, ingredienti fondamentali tanto in un drink ben bilanciato quanto in un team efficace. Dietro l’apparente semplicità del gesto – agitare uno shaker, versare con precisione, decorare con stile – si cela una metafora potente: mescolare competenze, attitudini e idee diverse può generare qualcosa di sorprendente. Proprio come in azienda. Ne abbiamo parlato con chi, ogni giorno, porta sul campo (e sul bancone) questa visione: esperti del settore che coniugano l’arte del cocktail con quella – altrettanto raffinata – della relazione. La mixology si sta infatti affermando come uno strumento trasversale ed efficace nelle attività di team building. È particolarmente apprezzata dalle aziende che fanno della creatività un elemento centrale, come le agenzie di comunicazione, le società di eventi e quelle del settore tech. Tuttavia, anche le realtà più tradizionali stanno abbracciando questi format: sempre più aziende del settore commerciale, bancario o digitale riconoscono infatti il valore della creatività e della collaborazione, consapevoli che sono proprio questi elementi a fare la differenza, anche nei contesti più strutturati.
FOCUS: MIXOLOGY
Come nasce l’idea di usare la mixology come attività di team building? «L’idea è nata nel tempo – spiega Salvatore Rinaudo, esperto team builder mixologist – grazie alle diverse esperienze che ho maturato in vari locali, sia come bartender sia come responsabile di bar. Coordinando i bartender, mi sono reso conto che la mixology non era solo una competenza tecnica, ma un vero e proprio strumento per creare connessioni e crescere insieme. Un cocktail non si crea da solo: serve attenzione, coinvolgimento e armonia tra gli elementi. Proprio come in un team di lavoro, dove ogni componente è fondamentale per il risultato finale».
L’arte della miscelazione, come quella della cucina, hanno da sempre un grande fascino nell’immaginario comune. Ce ne parla Luca Villanova, product & event manager di Spirito Eventi. «Il barman è colui che i clienti vedono lavorare dietro al bancone, su quello che io amo definire “il palco” (come a teatro), ma non potrebbe esserci nessuno “spettacolo” e nessuna performance, senza la collaborazione e il lavoro di tutto lo staff. Per questo la mixology ben si presta ad attività di team building, dove sono il lavoro di squadra, l’aiuto reciproco, il brainstorming e la creatività a permettere di ottenere il risultato voluto». Non si tratta solo di shakerare o versare ingredienti: al contrario la mixology richiede organizzazione e divisione dei ruoli, comunicazione efficace tra i partecipanti e creatività condivisa. Proprio come accade dietro un bancone, anche in un’attività
di team building a tema mixology il risultato finale – il cocktail – è frutto del lavoro collettivo. Non conta solo la bravura individuale, ma la capacità del gruppo di collaborare, ascoltarsi e valorizzare i talenti di ciascuno. «Il nostro obiettivo è che gli ospiti si divertano e portino a casa qualcosa che possano replicare e raccontare – interviene Salvatore Bussu, food and beverage manager e vicedirettore generale Unahotels T Hotel Cagliari –. Tutto è fatto a misura di partecipante, così che non sarà necessario essere un barman esperto per riuscire, basterà aver trasmesso la giusta formula. L’abbattimento delle barriere gerarchiche è reso ancora più divertente dalla competizione finale, in cui i vari membri del gruppo si metteranno in gioco, sfidandosi sulle nozioni di mixology appena apprese per arrivare alla proclamazione finale e insindacabile del miglior cocktail del team».
MISCELA SEGRETA?
In cosa consiste concretamente una sessione di team building basata sulla mixology? Quali sono le fasi principali? Può trattarsi di una vera e propria “Cocktail Challange”, oppure di un’esperienza più sensoriale e immersiva che prevede la realizzazione del proprio Gin o Vermouth, o altro prodotto alcolico. «Uno dei format che ho strutturato per i team building, si chiama “Make my Cocktail” ed è in sostanza una sorta di Cocktail Challenge – racconta Villanova –. I partecipanti vengono divisi in gruppi da cinque o sei persone e a ogni gruppo viene fornita una mistery box, all’interno della quale si trovano dieci ingredienti segreti divisi tra liquori, distillati, sciroppi, sodati, erbe e spezie, con i quali i partecipanti hanno il compito di realizzare un cocktail personalizzato e partecipare a una sorta di gara per vincere un premio finale. Il momento di team building vero e proprio viene anticipato da una breve spiegazione di come si svolgerà la sessione, e si forniscono gli “strumenti” e le conoscenze basilari per la realizzazione di un cocktail. Che tecniche si usano? Come fare a bilanciarlo correttamente? Come scegliere il colore, la decorazione, il sapore? La divisione dei team di lavoro può avvenire attraverso una scelta casuale (alla cieca) o decisa precedentemente secondo le disposizioni dell’azienda. Nella fase di attività vera e propria, i partecipanti hanno a disposizione un tempo entro il quale devono scegliere, tra gli ingredienti della mistery box, quali usare per il loro cocktail, fare le prove, scegliere il bicchiere, la decorazione e trovare un nome che rispecchi la scelta fatta. Una volta terminato il cocktail, questo verrà esaminato e assaggiato da una giuria formata da bartender professionisti e figure scelte all’interno dell’azienda dal committente. Il team che ha realizzato il cocktail più creativo e che ha meglio lavorato in gruppo riceve un premio finale».
Partecipare a un’attività di team building basata sulla Mixology non significa solo diver-
SALVATORE RINAUDO
esperto team builder mixologist
«Un cocktail non si crea da solo: serve attenzione, coinvolgimento e armonia tra gli elementi. Proprio come in un team di lavoro, dove ogni componente è fondamentale per il risultato finale».
LUCA VILLANOVA
product & event manager di Spirito Eventi
«Il barman è colui che i clienti vedono lavorare dietro al bancone, ma non potrebbe esserci nessuna performance senza la collaborazione e il lavoro di tutto lo staff. Per questo la mixology ben si presta ad attività di team building, dove sono il lavoro di squadra, l’aiuto reciproco, il brainstorming e la creatività a permettere di ottenere il risultato voluto».
SALVATORE BUSSU
food and beverage manager e vicedirettore generale
Unahotels T Hotel Cagliari
«Come in un cocktail ben riuscito, anche in un team efficace ogni elemento porta con sé caratteristiche uniche: talenti, stili comunicativi, visioni. Il ruolo del leader (o del bartender) non è cancellare le differenze, ma riconoscerle, bilanciarle e farle dialogare per ottenere un risultato coeso, funzionale e al tempo stesso distintivo».
Guidati da bartender professionisti, i partecipanti imparano a creare cocktail originali, ma soprattutto a collaborare, ascoltarsi e valorizzare le differenze, ingredienti fondamentali tanto in un drink ben bilanciato quanto in un team efficace
tirsi preparando cocktail, ma anche mettersi alla prova in un contesto nuovo e stimolante, come ci spiega Rinaudo: «Oltre alle soft skill come comunicazione, ascolto attivo, problem solving e gestione del tempo, si imparano anche competenze più pratiche: sapersi organizzare, usare strumenti professionali, collaborare in ruoli diversi dal solito. È un’attività che stimola a uscire dalla propria comfort zone e a lavorare davvero come una squadra».
DENTRO LA METAFORA
Qual è la metafora più forte che si può trarre dal mondo della mixology per la gestione di un team? «Il team è come un cocktail – sostiene Bussu –: come in un cocktail ben riuscito, anche in un team efficace, ogni elemento, ogni persona, porta con sé caratteristiche uniche: talenti, stili comunicativi, visioni. Il ruolo del leader (o del bartender) non
Durante la creazione di un cocktail, emergono ruoli di leadership o tensioni risolte in modo costruttivo: «Spesso chi in riunione rimane in disparte si rivela poi un vero leader quando c’è da passare all’azione concreta spiega Rinaudo ‒. Quando ero responsabile bar per una catena di locali, dovevamo scegliere la nuova drink list per tutti gli store. Abbiamo deciso di strutturare il processo come una vera sessione di team building: abbiamo coinvolto direttamente i bartender di ogni
locale, chiedendo loro di creare e proporre cocktail originali ai colleghi. Abbiamo organizzato una degustazione collettiva, invitando anche la proprietà, e alla fine abbiamo votato insieme quali drink inserire nella nuova lista. È stata una modalità semplice ma molto efficace, che ha valorizzato le competenze di tutti, ha rafforzato lo spirito di squadra e ha generato un forte senso di appartenenza rispetto al prodotto che poi è arrivato al cliente».
è cancellare le differenze, ma riconoscerle, bilanciarle e farle dialogare per ottenere un risultato coeso, funzionale e al tempo stesso distintivo».
In mixology, come nel lavoro di squadra, l’equilibrio è tutto: «Come un buon cocktail nasce dal giusto equilibrio di ingredienti –spiega Rinaudo – anche un team funziona solo se ogni elemento trova il proprio spazio. Un ingrediente troppo dominante rovina l’armonia, e lo stesso vale per un atteggiamento troppo individualista in un gruppo. L’obiettivo è creare un mix bilanciato, in cui ogni talento contribuisce al successo finale». Quali competenze si allenano con questo tipo di esperienza? Solo soft skill o anche capacità pratiche? «Sicuramente ritrovarsi fuori dalla propria “comfort zone” in un ambito nel quale la maggioranza delle persone non si è mai trovata, come il dover maneggiare attrezzature nuove, scegliere gli ingredienti e realizzare un cocktail da zero e doverlo fare insieme ad altre persone permette di allenare competenze e abilità diverse – spiega Villanova –. In ogni gruppo ci sono idee, gusti, esperienze diverse e dover realizzare insieme un cocktail fa sì che tutti debbano in qualche modo sviluppare empatia, leadership, capacità decisionale e di problem solving. Anche la scelta degli ingredienti da utilizzare, porta i partecipanti a confrontarsi spesso con prodotti, sapori e profumi nuovi. Questo permette loro di affinare la propria sensibilità dal punto di vista olfattivo e gustativo e la loro creatività, dal momento che si ritrovano a dover prima immaginare e poi testare come gli ingredienti tra loro possano collimare e creare il giusto equilibrio e il gusto desiderato».
DINAMICHE RELAZIONALI
Che tipo di dinamiche relazionali emergono durante queste attività? «Si osservano le capacità individuali di concentrazione, di ascolto, di attualizzazione pratica e si impara a riconoscere la natura competitiva di ognuno dei partecipanti – spiega Bussu –. Si capisce molto anche da come i singoli accettano la vittoria e la sconfitta. Si permette l’interazione informale anche tra diretto superiore e sottoposto in un’atmosfera distesa e rilassata, che avrà un impatto positivo nelle interazioni future, oltre a regalare una migliore comprensione dei punti di forza e di debolezza di ogni partecipante». «Ne emergono diverse in realtà – interviene Villanova –. In ogni gruppo si vedranno persone più propense alla leadership, che tentano di prendere le redini e decidere cosa fare e come. Altre invece tenteranno la strada della mediazione, mostrando maggior empatia e cercando di mettere tutti d’accordo su quale sia la decisione migliore da prendere. Altri ancora, più timidi, resteranno un po’ in disparte, ma si metteranno a disposizione dal punto di vista pratico. E poi ci sono i creativi, che prendono l’iniziativa e cercano di far valere le proprie qualità artistiche, scegliendo il colore del cocktail, il bicchiere di servizio o la garnish». Attraverso la preparazione di un cocktail, infatti, si attivano ruoli, relazioni e modalità di interazione che riflettono il comportamento dei membri di un team sotto pressione o in fase creativa.
«Si creano dinamiche molto simili a quelle di un contesto lavorativo: c’è chi prende subito l’iniziativa, chi ascolta e chi preferisce eseguire – conclude Rinaudo –. A volte emergono piccoli conflitti sulle scelte este -
tiche o sugli ingredienti, ma di solito tutto si risolve con il dialogo e il confronto. È bello vedere come in un ambiente creativo e informale si riescano a superare barriere e a collaborare in modo spontaneo».
MIXOLOGY: TRA INNOVAZIONE E RITORNO ALL’ESSENZA
C’è una rivoluzione silenziosa che attraversa il mondo della mixology. Un cambiamento che riguarda non solo gli ingredienti nei bicchieri o le tecniche dietro al bancone, ma il modo stesso in cui pensiamo all’esperienza del bere, all’incontro tra cliente e bartender, al senso più profondo di questo mestiere. Da un lato, la mixology contemporanea si spinge sempre più verso l’innovazione. Ingredienti naturali, fermentati, infusioni complesse, tecniche da laboratorio come la sferificazione o il rotavapor stanno riscrivendo il linguaggio della miscelazione. Ma non si tratta solo di gusto: oggi si punta a creare vere e proprie esperienze immersive. Il cocktail diventa un racconto, un momento teatrale, un piccolo viaggio multisensoriale.
Non si consegna semplicemente un drink: si invita a viverlo, a ricordarlo. Chi porta questo approccio anche nei format di team building lo fa con una visione ben precisa: usare lo shaker non solo per miscelare liquidi, ma come contenitore di
idee. «La mixology diventa uno strumento per stimolare la creatività, l’ascolto reciproco, la collaborazione. Un’occasione per uscire dalla comfort zone e creare ci spiega Rinaudo ‒». e in molti casi accade davvero.”
Ma c’è anche un’altra voce, più riflessiva, che osserva questo fermento con uno sguardo critico: «In alcuni locali racconta Villanova‒, si è persa la gioia. Si è smarrito il sorriso. Il barista è diventato una star da osservare in silenzio, e non più un ospite accogliente, un compagno di esperienza.
L’innovazione ha senso solo se resta al servizio dell’esperienza umana, e il calore dell’accoglienza può essere esaltato anche da tecniche nuove, se usate con misura».
Come in un buon cocktail, la chiave sta tutta lì: nel bilanciamento.
Sapere dosare gli ingredienti, lasciare spazio a ogni componente senza che nessuna prenda il sopravvento.
Perché, alla fine, è questo che rende davvero memorabile un drink.
E un team. E un momento.
di ALESSANDRA BOIARDI
Per ulteriori approfondimenti, leggi le notizie sul nostro sito, www.meetingecongressi.com
L’Ambasciatori Place Hotel di Fiuggi lancia
Mice in Wellness, un marchio distintivo che integra il benessere negli eventi aziendali per trasformarli in esperienze che potenziano performance e risultati. Non si tratta semplicemente di arricchire un programma congressuale con attività piacevoli, ma di stimolare attivamente il be -
nessere del partecipante per facilitare concentrazione, apprendimento, interazione e senso di partecipazione attiva. «Con Mice in Wellness non stiamo solo lanciando un servizio, ma stiamo creando un nuovo modo di fare business dove produttività e serenità vanno di pari passo. È la nostra risposta concreta alle esigenze del mercato» spiega
Il Gruppo Gattinoni ha acquisito il 51% della società H&A, l’agenzia specializzata nella progettazione e realizzazione di eventi esperienziali e viaggi incentive fondata e guidata da Giancarlo Giumelli, che si distingue per l’approccio tailor made, la componente creativa e la capacità di costruire esperienze per brand nazionali e internazionali nei settori tech, moda, automotive, finance, food & beverage. Con l’ingresso di H&A, il Gruppo Gattinoni punta a integrare competenze complementari e a sviluppare sinergie strategiche per presidiare nuovi segmenti, ampliare il portafoglio clienti e rafforzare il posizionamento anche su scala internazionale. Le due realtà continueranno a operare con brand, strutture e team distinti, preservando identità, autonomia e visione progettuale, in un’ottica di collaborazione virtuosa fondata su valori condivisi e visione industriale comune. L’operazione tra le
due aziende porterà a un fatturato totale che sfiorerà i cento milioni di euro.
Francesca Bonanni, titolare dell’hotel. L’offerta Mice in Wellness si articola, tra l’altro, in sessioni di risveglio muscolare, yoga, pilates e meditazione, passeggiate nel bosco e nei borghi, escursioni in bici e nordic walking, pasti gustosi, equilibrati e nutrienti e pause benessere nella Tangerine Spa & Wellness Centre.
Greenblu Hotels & Resorts annuncia l’apertura del Mövenpick Hotel Bari, la prima struttura italiana del brand svizzero Mövenpick. Situato nel cuore del quartiere Murat, a pochi passi dal centro storico e dal mare, l’hotel si presenta come un nuovo punto di riferimento per il turismo congressuale e il business travel nel Sud Italia. Con 12 sale meeting modulari dotate delle più moderne tecnologie e una capienza complessiva fino a trecento persone, il Mövenpick Hotel Bari si posiziona come destinazione ideale per conferenze, workshop, board meeting ed eventi aziendali. La flessibilità degli spazi, la presenza di una Private Spa e di Connubio Bistrot che valorizza l’eccellenza enogastronomica pugliese, rendono la struttura perfetta per combinare momenti di lavoro e networking con esperienze autentiche e di alto livello. «Con Mövenpick Hotel Bari rafforziamo la nostra proposta Mice in una città strategica come Bari, crocevia del Mediterraneo e porta d’accesso alla Puglia» dichiara Vincenzo Gentile, amministratore delegato di Greenblu Hotels & Resorts.
Edvaldo Brito è il general manager dell’Hotel Excelsior Venice Lido Resort. Affermato hotelier internazionale con oltre 15 anni di esperienza, Brito ha ricoperto di recente il ruolo di general manager di Como Castello Del Nero, castello del XII secolo nel cuore del Chianti, in Toscana. Sotto la sua guida, la struttura è stata nominata “Miglior Hotel d’Italia” da Condé Nast Traveler per due anni consecutivi, ha ottenuto la prestigiosa chiave Michelin per l’eccellenza nell’ospitalità e ha mantenuto la stella Michelin per il suo esclusivo ristorante La Torre. In precedenza, il nuovo Gm dell’Hotel Excelsior Venice Lido Resort aveva ricoperto ruoli dirigenziali in Brasile, nei Caraibi e in Costa Rica. Originario di San Paolo, Edvaldo ha esplorato oltre cinquanta Paesi e porta con sé una prospettiva cosmopolita.
Novità per il sistema fieristico nazionale. Fiera Milano e Italian Exhibition Group (IEG) acquisiscono il 70% di Emacs, società specializzata nell’organizzazione di eventi fieristici per l’automotive d’epoca. Si tratta di una partnership che segna l’inizio della collaborazione tra Fiera Milano e IEG: è convinzione delle due società, infatti, che un
Barceló Hotel Group inaugura il primo hotel in Francia. Si tratta dell’Evergreen Laurel Hotel di Parigi, che per la posizione e l’offerta di spazi congressuali si connota come un interessante indirizzo Mice a LevalloisPerret, una delle zone residenziali più esclusive della prima cintura urbana della capitale francese. L’hotel mette a disposizione 338 camere e settecento metri quadrati di spazi per eventi, con dieci sale riunioni capaci di
accogliere fino a quattrocento persone e una lounge executive. Completano l’offerta il ristorante con bar, l’area fitness e wellness e un parcheggio sotterraneo videosorvegliato con 105 posti auto. L’hotel sarà gestito con il marchio Occidental Hotels & Resorts, la linea upscale di Barceló Hotel Group, che offre un’ospitalità autentica e su misura, creando un legame unico tra hotel, destinazione ed esperienza di viaggio.
percorso di lavoro congiunto possa creare sinergie concrete, sviluppare progetti condivisi e permettere di presentarsi in modo più competitivo anche sui mercati internazionali. La collaborazione si estende anche al settore congressuale, dove Fiera Milano e IEG vantano poli di eccellenza internazionale come Allianz MiCo (Milano) e Pala -
congressi di Rimini. A questi si affiancano il Vicenza Convention Centre e il Palazzo dei Congressi di Fiuggi, gestiti da IEG e il MoMeC a Roma, di Fiera Milano. Lavorando in sinergia, Fiera Milano e IEG avranno la possibilità di promuovere, soprattutto all’estero, l’Italia come destinazione congressuale d’eccellenza.
Con 18 sale modulari e oltre duemila metri quadrati dedicati, lo Sheraton Milan Malpensa è tra i principali centri congressi in Italia. Accesso diretto ai voli, tecnologia all’avanguardia, assistenza personalizzata e ristorazione su misura lo rendono ideale per eventi aziendali di ogni tipo
Situato
nel cuore del Terminal 1 dell’aeroporto di Milano Malpensa, lo Sheraton Milan Malpensa è la scelta ideale per chi cerca una location strategica e all’avanguardia per eventi aziendali, convegni e incontri di lavoro. Questo hotel quattro stelle, l’unico nel suo genere all’interno dell’aeroporto, offre ai suoi ospiti la comodità di un accesso diretto ai voli internazionali e nazionali, rendendolo perfetto per chi ha bisogno di spostamenti rapidi tra i voli o di un soggiorno prolungato durante le transizioni. Oltre a essere una destinazione completa per chi organizza eventi di grande prestigio, grazie ai suoi ampi spazi e servizi su misura, l’hotel si afferma come uno dei punti di riferimento in Italia per meeting e congressi, offrendo un’esperienza impeccabile che unisce professionalità e comfort.
MEETING DI ECCELLENZA
Con oltre duemila metri quadri di superficie dedicata agli eventi, lo Sheraton Milan Malpensa ospita uno dei centri congressi più grandi d’Italia. La struttura vanta 18 sale meeting, alcune delle quali recentemente rinnovate, in grado di adattarsi a ogni tipo di evento, dal piccolo incontro aziendale al grande evento internazionale. Tra queste, la sala plenaria Orion, con una capienza fino a mille persone, è il cuore pulsante della struttura, ideale per conferenze, seminari e presentazioni di grande impatto. Gli spazi sono estremamente versatili e dotati di tecnologia all’avanguardia, con la possibilità di personalizzare l’allestimento in base alle specifiche necessità: platea, gala dinner, classroom, ferro di cavallo e tavolo unico.
Ogni dettaglio, dalla disposizione delle sedute agli apparecchi audiovisivi, è pensato per garantire il massimo della funzionalità e del comfort.
RISTORAZIONE DI CLASSE
Lo Sheraton Milan Malpensa offre un’esperienza gastronomica su misura per ogni tipo di evento. Il ristorante Il Canneto è ideale per colazioni d’affari, pranzi veloci o cene eleganti. Propone piatti di cucina internazionale e mediterranea preparati con ingredienti stagionali di alta qualità. Per un ambiente più informale, il Monterosa Bar è perfetto per una pausa caffè o un cocktail rilassante, con un menù disponibile fino a tarda notte: l’ideale per chi arriva con voli serali o desidera concludere la giornata con uno spuntino. L’hotel propone inoltre un servizio di catering personalizzato, firmato dallo chef Duncan Mackenzie, con menù studiati per rispondere a ogni esigenza alimentare e valorizzare ogni evento con un tocco culinario raffinato..
ASSISTENZA PERSONALIZZATA
Uno dei principali punti di forza dello Sheraton Milan Malpensa è il suo “convention team”, un gruppo di professionisti con consolidata esperienza nell’organizzazione di eventi business di alto profilo. Dalla fase di progettazione fino alla chiusura dell’evento, il team fornisce un supporto personalizzato in ogni aspetto organizzativo: pianificazione, logistica, allestimenti e coordinamento operativo. L’obiettivo è garantire un’esperienza impeccabile e senza imprevisti, assicurando il massimo livello di efficienza, professionalità e soddisfazione per ospiti e organizzatori.
CAMERE, COMFORT E SERVIZI PREMIUM
Il comfort degli ospiti è una priorità assoluta, e per questo lo Sheraton Milan Malpensa ha recentemente completato la ristrutturazione delle sue 437 camere e suite. Ogni spazio è stato progettato per assicurare il massimo del relax, con camere insonorizzate che combinano il design moderno e raffinato con servizi all’avanguardia. L’hotel offre anche una vasta gamma di servizi premium che possono arricchire l’esperienza dei partecipanti. Il centro fitness 24/7 e la Cocoon
Wellness Spa Milan di mille metri quadrati, con piscina coperta e cabine per trattamenti, sono il luogo perfetto per rilassarsi dopo una lunga giornata di lavoro. Inoltre, gli ospiti possono usufruire della Sheraton Club Lounge, uno spazio esclusivo pensato per incontri informali di lavoro o semplicemente per godere di un momento di relax. I membri del programma Marriott Bonvoy e gli ospiti che soggiornano in camere selezionate possono godere di servizi culinari durante tutta la giornata, con piatti preparati con ingredienti freschi e di alta qualità.
PER ESPLORARE MILANO E DINTORNI
Oltre alla sua offerta per meeting e congressi, Sheraton Milan Malpensa si trova in una posizione strategica per esplorare le meraviglie naturali e culturali della regione. A poca distanza si trovano i romantici laghi: Maggiore, Como, Orta e Lugano, perfetti per escursioni in barca, trekking panoramici o gite all’aria aperta. Gli amanti della natura apprezzeranno la vicinanza al Parco Naturale della Valle del Ticino, con sentieri e ciclovie lungo il fiume. Per un’esperienza formativa e divertente c’è Volandia, il museo del volo, che offre un’esplorazione interattiva della storia dell’aviazione, ideale per gli appassionati di tecnologia.
indirizzi a fine rivista
Sheraton Milan Malpensa
Airport Hotel & Conference Centre
Ferno (Va)
Numero totale camere: 437 | Ristoranti: 1 | Sale meeting: 18 | Capienza sala maggiore: 1.000 posti | Capienza sala minore: 10 posti | Saletta segreteria | mq di aree espositive: 2.000 | Possibilità organizzazione post congress
Affacciato sul Golfo del Tigullio, l’Excelsior Palace Portofino Coast di Rapallo unisce eleganza, benessere e flessibilità per meeting fino a quattrocento persone. Spazi scenografici, team building tra mare e borghi, sapori gourmet e una spa sospesa tra cielo e acqua
Excelsior Palace
Portofino Coast L
Rapallo (Ge)
Numero totale camere: 119 | Ristoranti: 2 (Lord Byron + Eden Roc) + 1 sala banchetti (Sala Faruk, 176 coperti) | Sale meeting: 8 | Capienza sala maggiore: 300 posti | Capienza sala minore: 10 posti | Saletta segreteria | Possibilità organizzazione post congress | Pontile per arrivi e partenze in barca
Tra la baia di Rapallo e quella di Portofino, in un suggestivo susseguirsi di borghi marinari, profili collinari e scorci di macchia mediterranea, sorge l’Excelsior Palace Portofino Coast, elegante punto di riferimento per un’ospitalità di alta gamma e location privilegiata per eventi, meeting e congressi. Un luogo che incarna la fusione perfetta tra bellezza del territorio e attenzione sartoriale all’accoglienza, in cui ogni dettaglio contribuisce a creare un’esperienza memorabile, anche per chi viaggia per lavoro. La struttura è in grado di ospitare eventi fino a quattrocento partecipanti, grazie a spazi modulari che si adattano a differenti esigenze: convegni aziendali, presentazioni di prodotto, team building, incontri istituzionali.
di TERESA CHIODO
Gli ambienti, progettati con gusto e funzionalità, offrono una flessibilità non comune, mantenendo sempre un’eleganza sobria, in cui la luce naturale, i materiali di pregio e le tecnologie all’avanguardia convivono armoniosamente. Una geometria variabile degli spazi rappresenta un valore aggiunto per chi cerca una sede capace di garantire soluzioni su misura. Ogni servizio è concepito per anticipare le esigenze del cliente, in linea con la filosofia dell’hotel: un’accoglienza che non si limita a soddisfare, ma che sorprende. Lo stile dell’Excelsior Portofino Coast si esprime nella cura del dettaglio, nella qualità dei materiali e nel calore professionale del personale, capace di instaurare una relazione autentica con ogni ospite.
BENESSERE E RIGENERAZIONE
NELL’EDEN SPA
A completare l’offerta business, nasce una dimensione leisure che fa dell’hotel una vera e propria destinazione: il nuovo centro benessere Eden Spa – Fitness & Wellness, progettato dall’architetto Marco Piva, per offrire agli ospiti un’esperienza multisensoriale tra specchi, luci e riflessi che richiamano le vibrazioni del mare. Tra le dotazioni: piscina interna riscaldata, cascate, area idromassaggio, bagno turco tradizionale e alle essenze mediterranee, sauna finlandese, sauna soft e, in fase di completamento, una grotta di sale, una vasca ipersalina e una zona aerosol con acqua marina. Una passeggiata panoramica sul mare, di circa duecento metri, collegherà direttamente l’area wellness alla scogliera sottostante, regalando momenti di relax immersi nella natura. Non manca una palestra vista mare per mantenersi in forma, e un’area beauty con trattamenti personalizzati per ritrovare energia e benessere dopo una giornata di lavoro. Il tutto pensato per trasformare ogni soggiorno in un’occasione rigenerante, dove il tempo dedicato al business si fonde armoniosamente con quello per sé.
RISTORAZIONE D’AUTORE
VISTA MARE
La proposta gastronomica è all’altezza del contesto. Due i ristoranti d’eccellenza: il Lord Byron, con ampie vetrate affacciate sul Golfo del Tigullio, offre una cucina raffinata ispirata alla tradizione ligure e mediterranea; l’Eden Roc Lounge & Restaurant, a picco sul mare e aperto nella stagione estiva, è una delle location più esclusive della costa, ideale anche per cene di gala e ricevimenti privati. Entrambi i ristoranti sono perfetti per dare un tocco gourmet a ogni evento. Il Beach Club, con piscina panoramica, lounge bar e zona solarium, rappresenta un ulteriore punto di forza per l’organizzazione di eventi speciali, cocktail serali, momenti di networking o semplicemente per concedersi una pausa rigenerante.
TEAM BUILDING
TRA NATURA, CULTURA E SPORT
Anche fuori dalle sale il soggiorno si trasforma in un’opportunità di crescita condivisa. L’Excelsior propone infatti una ricca varietà di attivi-
tà di team building, studiate per rafforzare la coesione del gruppo attraverso esperienze autentiche a contatto con il territorio. Escursioni guidate nei borghi marinari tra Rapallo, Portofino, Camogli e le Cinque Terre, trekking panoramici, visite all’Abbazia di San Fruttuoso, uscite in kayak o snorkeling lungo la costa ligure: ogni proposta è pensata per coinvolgere, divertire e ispirare. Per i team più dinamici, è possibile abbinare esperienze sportive come il golf, la vela, la mountain bike.
indirizzi a fine rivista
Al Grand Hotel Torre Fara, il design essenziale incontra l’eleganza: spazi raffinati e funzionali creano l’ambiente perfetto per meeting e incentive di alto livello, dove stile e atmosfera trasformano ogni evento in un’esperienza esclusiva
Affacciato sul mare di Chiavari, in posizione strategica con vista su Portofino e a due passi da Santa Margherita Ligure, le Cinque Terre e Genova, il Grand Hotel Torre Fara è la cornice perfetta per convegni, cene aziendali o serate di gala in terrazza. L’hotel sta vivendo una continua crescita. Quali sono le novità più significative dell’offerta? Ce ne parla il direttore Rino Vago: «A tre anni dall’apertura, il Grand Hotel Torre Fara si consolida come punto di riferimento per un’ospitalità elegante, attenta e immersa in un contesto paesaggistico unico. La novità più rilevante di quest’anno è l’apertura dello stabilimento balneare, il Torre Fara Beach, che consente ai nostri ospiti – e alla clientela esterna – di vivere il mare in un’atmosfera esclusiva, con tutti i comfort. Anche l’offerta gastronomica è stata rinnovata e ampliata: il nostro Ristorante Panoramico propone una cucina mediterranea contemporanea, che valorizza i prodotti locali e stagionali, mentre il Lounge & Bistrot è la cornice perfetta per pranzi, aperitivi e momenti più informali vista mare. A completare l’esperienza, un calendario di eventi culturali e musicali, come “Musica sotto la Torre”, che anima la location con appuntamenti aperti alla città». Una trasformazione guidata da precisi valori e da una vision chiara: «Offrire un’accoglienza
autentica, personalizzata e profondamente legata al territorio – sostiene il direttore –. La bellezza del luogo, il contatto diretto con il mare e l’eleganza della struttura ci ispirano ogni giorno a creare esperienze armoniose, curate nei dettagli ma mai artefatte. Vogliamo che i nostri ospiti vivano un senso di benessere sincero, fatto di piccoli gesti, panorami mozzafiato, buona cucina e momenti di connessione con la storia e la natura circostante».
FASCINO STORICO
Torre Fara ha (anche) una storia affascinante e la memoria del luogo entra nell’esperienza degli ospiti: «La storia di Torre Fara è parte integrante dell’esperienza di soggiorno – spiega Vago –. L’edificio, icona del razionalismo italiano, è stato restaurato con grande rispetto per l’identità originaria e oggi racconta ancora il suo passato attraverso dettagli architettonici, fotografie storiche e spazi comuni pensati per valorizzare il dialogo tra memoria e contemporaneità. Gli ospiti ne percepiscono il fascino unico: dormire in una torre sul mare e vivere un luogo che appartiene alla storia di Chiavari. È proprio questa unicità, discreta ma potente, a rendere ogni soggiorno qui diverso da qualunque altro».
GRAND HOTEL TORRE FARA
Chiavari (Ge)
Numero totale camere: 33 | Ristoranti: 1 | Posti: 120 | Sale meeting: 1 + pool garden | Capienza sala meeting: 100 posti | mq di aree espositive: 110 | Possibilità organizzazione post congress
Hotel Monte Sarago e Primo Ostuni Hotel sono la scelta di riferimento per la suggestiva città bianca pugliese, tra servizi Mice di prim’ordine e spazi che conquistano
di MARIANGELA TRAFICANTE
Realizzare un evento a Ostuni significa far vivere ai partecipanti tutto il fascino della Valle d’Itria, tra borghi storici, uliveti, eccellenze enogastronomiche e lo sguardo su un mare cristallino. Il quattro stelle Hotel Monte Sarago incarna tutti questi elementi, offrendo alla meeting industry tre sale attrezzate alle porte della Città Bianca: saletta Roccia, per i meeting raccolti, con la sua capacità fino a 25 partecipanti, seguita dalla saletta Galleria (fino a quaranta posti) e poi dalla sala Mazzini, la più grande, con ben 210 posti. La disponibilità di strumentazione audiovisiva e tecnologica all’avanguardia, compresi microfoni e amplificazione con sistema audio dolby surround e videoproiettore, garantirà un’organizzazione e uno svolgimento impeccabile dell’evento, grazie anche all’assistenza dello staff.
Tra i fiori all’occhiello dell’hotel spiccano le varie possibilità ricettive: alle 68 camere si aggiungono infatti diverse suite, comprese le Blue Royal Suite e White Ostuni Suite. E chi desidera una sistemazione ancora più esclusiva, la troverà nelle dieci Monte Sarago Villas, cui accedere sia a piedi lungo i 130 gradini di una scalinata storica, ma anche comodamente in auto grazie a una stradina privata. I momenti di benessere sono garantiti dalla Lacus Wellness & Spa, mentre le eccellenze del territorio a tavola si sposano con la vista panoramica del ristorante Attico Rooftop 225.
In sinergia con Hotel Monte Sarago, poi, ora si può proporre agli ospiti anche un indirizzo nel cuore della città: Primo Ostuni Hotel, che raccoglie e attualizza la storia del primo albergo aperto a Ostuni, proponendosi come curato quattro stelle con 31 camere e ambienti piacevoli, come la sala per la colazione, inondata di luce grazie a un’ampia vetrata. La posizione di Ostuni è strategica: l’aeroporto di Brindisi è a 28 chilometri e quello di Bari a novanta. E si possono organizzare tour post-congress o incentive in gjornata, che permettano poi di rientrare comodamente in hotel la sera: dalla Valle d’Itria con Martina Franca e Cisternino al fascino misterioso delle Grotte di Castellana, dal Salento ai siti Unesco di Castel del Monte e Matera in Basilicata, le opzioni sono numerose.
Il T Hotel di Cagliari è il luogo ideale per eventi e congressi, grazie a spazi tecnologici, una spa rigenerante, cucina a chilometro zero e un forte impegno green. Arte, design e sostenibilità si fondono per offrire un'esperienza memorabile e su misura, nel cuore pulsante della città
di TERESA CHIODO
Unahotels T Hotel
Cagliari
Numero totale camere: 207 | Ristoranti: 1 | Posti: 50 | Sale meeting: 8 | Capienza sala maggiore: 300 posti | Capienza sala minore: 8 posti | Saletta segreteria | Mq. di aree espositive: 207 | Possibilità di organizzazione post congress
Nel
cuore di Cagliari, il T Hotel si distingue come punto di riferimento per il mondo degli eventi e della meeting industry grazie a un equilibrio perfetto tra estetica, funzionalità e visione green. Un luogo dove ogni dettaglio è pensato per trasformare un semplice convegno in un’esperienza memorabile. Il centro congressi, tecnologico e versatile, può ospitare fino a settecento persone ed è articolato in quattro sale riunioni e quattro modulari, con una sala plenaria da trecento posti che è stata oggetto di un importante restyling nel luglio 2025 con la posa di una nuova moquette che rende lo spazio ancora più accogliente e iconico. Le dotazioni audiovideo di ultima generazione, ideali anche
per eventi digitali e ibridi, garantiscono prestazioni impeccabili, mentre la luce naturale, presente in tutte le sale, valorizza l’esperienza anche nei momenti più intensi della giornata.
MICE E RELAX
A fare la differenza è anche ciò che sta attorno: la TSpa, recentemente rinnovata, offre un viaggio sensoriale tra idromassaggi, cromoterapia e sauna finlandese, perfetto per rigenerarsi tra una sessione di lavoro e l’altra. E il ristorante interno, con materie prime a chilometro zero e un orto curato dallo chef, porta in tavola il meglio del territorio con un’attenzione autentica alla sostenibilità. Un impegno, quello green, che il T Hotel
ha scelto di rendere concreto e certificato: energia da fonti rinnovabili, impianti a basso impatto ambientale, domotica intelligente e ricariche per veicoli elettrici fanno parte di un percorso virtuoso, riconosciuto dalla certificazione Carbon Footprint.
Ma il T Hotel è anche cultura. Ogni spazio dialoga con l’arte contemporanea attraverso installazioni e arredi iconici del design italiano. Una sensibilità che si riflette anche nel sostegno alla formazione dei giovani, in collaborazione con scuole e istituti alberghieri della Sardegna.
Che si tratti di una convention aziendale, di un seminario o di un evento ibrido, il T Hotel è la scelta ideale per chi cerca un luogo dove business, benessere e bellezza si incontrano e si moltiplicano.
Tutto questo rende il T Hotel molto più di una location per eventi: è un ecosistema dove ogni esperienza, dal check-in al coffee break, dalla plenaria alla spa, è pensata per lasciare un segno, nel rispetto delle persone e dell’ambiente. Un luogo dove l’ospitalità è un’arte viva, capace di ispirare.
AGITA, IMPASTA, CONDIVIDI:
IL TEAM BUILDING AL T HOTEL
Nel cuore pulsante del T Hotel, l’attenzione al benessere e alla qualità dell’esperienza si estende anche al mondo del team building, con proposte coinvolgenti e su misura pensate per rafforzare la coesione del gruppo. L’hotel propone attività originali e altamente personalizzabili che si articolano tra gusto, manualità e convivialità: Mixology Class e Masterclass Culinaria sono le due anime di un’offerta pensata per sorprendere e ispirare. La Mixology Class è un’esperienza dinamica, guidata dai bartender esperti del T Hotel, attraverso la creazione di cocktail iconici, combinando apprendimento e divertimento. Tra le esperienze più apprezzate c’è “In viaggio con il Conte!”, una vera e propria immersione nella storia del cocktail Negroni. Un gioco sensoriale che unisce racconto, tecnica e spirito competitivo. Un’altra proposta affascinante è “Il Club dei Cantineros e il sogno dell’Havana”, dedicata alla tradizione dei grandi cocktail cubani. Daiquiri, Mojito, Cuba Libre e Piña Colada diventano strumenti per raccontare storie e allenare la
complicità del gruppo, con una sfida finale tutta da gustare: chi saprà preparare il miglior mojito della masterclass?
Per chi preferisce mettersi letteralmente “con le mani in pasta”, la Masterclass Culinaria è l’occasione perfetta per condividere un momento autentico, divertente e sorprendente, l’attività ideale per chi desidera scoprire il patrimonio gastronomico locale attraverso la realizzazione dei culurgiones, pasta tipica dell’Ogliastra dalla forma inconfondibile. Entrambe le proposte – mixology e cucina –possono essere personalizzate in base al numero di partecipanti, agli obiettivi aziendali e alle esigenze specifiche dell’evento. indirizzi a fine rivista
A Colle del Paradiso, a poca distanza dalla Basilica di San Francesco, il tempo rallenta e l’essenziale torna al centro. Tra spiritualità, natura e tecnologia, ogni evento diventa un’esperienza trasformativa. Fra Giulio Cesareo ci guida alla scoperta di un luogo dove accogliere è la prima, vera forma di innovazione
Centro convegni Colle del Paradiso - Assisi (Pg)
Sale meeting: 6 | Capienza sala maggiore: 349 posti | Capienza sala minore: 80 posti | Saletta segreteria | Mq di aree espositive: 480 | Sala banchetti interna | Pranzo in piedi: fino a 350 persone | Pranzo seduti: fino a 350 persone | Possibilità organizzazione post-congress
I n un’epoca in cui tutto corre veloce, c’è chi sceglie di rallentare. E lo fa non per sottrarsi, ma per dare più senso a ciò che accade. È anche per questo che il mondo degli eventi guarda sempre più spesso a luoghi come Colle del Paradiso, centro congressi immerso nella quiete di Assisi, a pochi passi dalla Basilica di San Francesco. Qui l’accoglienza ha radici antiche e un cuore profondamente umano, dove la libertà è nei limiti della misura in cui consente di focalizzare, proprio come succede in azienda.
A guidare questa realtà c’è fra Giulio Cesareo, figura chiave nella gestione di uno spazio che unisce spiritualità, convegnistica e innovazione in un equilibrio raro. Lo abbiamo intervistato per capire come un centro come questo si posiziona oggi nel panorama Mice.
Colle del Paradiso unisce spiritualità, accoglienza e convegnistica: in che modo questo equilibrio influisce sull’esperienza dei partecipanti agli eventi che ospitate? «Credo che l'equilibrio nasca dal luogo stesso
di TERESA CHIODO
Assisi ha una forza propria, una serenità che si percepisce appena si arriva. Noi cerchiamo di custodirla e metterla al servizio di chi viene. Un congresso qui non è solo un momento di lavoro, ma anche un’occasione per respirare silenzio, natura, bellezza. L’ambiente aiuta le persone a rallentare, a riflettere con maggiore lucidità, anche su temi professionali. La spiritualità non è imposta, ma si concilia. E questo rende l’esperienza diversa, più profonda. Ogni accoglienza è una sorpresa».
Negli ultimi anni, il concetto di “ritiro” è tornato centrale anche nel mondo business. Che tipo di aziende o realtà scelgono Assisi come luogo per i loro meeting?
«Ospitiamo realtà molto diverse, dai grandi gruppi industriali alle associazioni culturali e sanitarie. Sempre più spesso ci chiedono contesti “lontani dal rumore”, dove poter lavorare ma anche rigenerarsi. Assisi attrae chi ha bisogno di ritrovare un senso, un’armonia, anche nei team. Accanto a momenti formativi, c’è l’integrazione con la natura e la condivisione in silenzio. Anche chi arriva con uno spirito puramente pratico, spesso riparte con qualcosa in più».
In che modo la tradizione francescana orienta la vostra idea di ospitalità e quali sono le sfide nel coniugare semplicità e innovazione tecnologica nella gestione del centro?
«San Francesco ci ha insegnato, già prima di Antoine de Saint-Exupéry, che l’essenziale è invisibile agli occhi ma si traduce in gesti concreti: accogliere bene, con discrezione, con cura. Questo significa offrire spazi puliti, funzionali, ma anche un sorriso sincero e un ascolto attento. La tecnologia è necessaria, certo: abbiamo attrezzature moderne, connessioni veloci, tutto ciò che serve per una buona riuscita tecnica. Ma cerchiamo sempre di far sì che resti uno strumento, non il centro. La vera sfida è non perdere mai l’anima del luogo, anche mentre si lavora».
indirizzi a fine rivista
Alla presentazione dell’Oice hanno assistito i più alti rappresentanti istituzionali del turismo italiano. Federcongressi&eventi si conferma l’interlocutore per le azioni a sostegno della crescita della meeting industry italiana
L’ Osservatorio Italiano dei Congressi e degli Eventi-Oice è sì una ricerca indispensabile per conoscere l’andamento del Mice nazionale e i suoi trend ma oggi è anche una delle dimostrazioni più evidenti e concrete del riconoscimento del valore della meeting industry italiana da parte delle istituzioni. Un obiettivo rincorso per lungo tempo che negli ultimi anni si è concretizzato dando vita a un dialogo costante e attento e a interventi per sostenere la crescita del comparto. È così, quindi, che alla recente presentazione della ricerca promossa da Federcongressi&eventi e realizzata dall’Alta Scuola di Economia e Relazioni Internazionali dell’Università Cattolica-Aseri sono intervenuti i più alti rappresentanti istituzionali del turismo italiano: Ivana Jelinic, amministratore delegato di Enit, Alessandro Onorato, assessore ai Grandi Eventi, Sport, Turismo e Moda di Roma Capitale, Marina Lalli, presidente Federturismo Con-
findustria, Carlotta Ferrari, presidente Convention Bureau Italia, e la senatrice Daniela Santanchè, ministro del Turismo. Un parterre di alto profilo che ha accompagnato la presidente di Federcongressi&eventi Gabriella Gentile nella presentazione dei dati che confermano la crescita del comparto e che testimoniano l’impegno delle imprese ad accrescere la propria competitività puntando sulla qualità.
Come infatti rileva l’Oice, lo scorso anno la maggior parte degli investimenti compiuti dalle sedi di eventi e congressi è stata a favore della formazione del personale, attività seguita da investimenti per la riqualificazione degli spazi interni, per lo sviluppo degli strumenti di promozione e/o di comunicazione e per l’implementazione delle dotazioni audio-video. Comune denominatore degli investimenti? Promuovere in maniera ancora più efficace l’Italia nel mercato Mice internazionale. Un obiettivo al
quale concorrono più elementi, compresa l’analisi dei dati come quelli dell’Osservatorio Italiano dei Congressi e degli Eventi. E il valore dell’Oice quale strumento guida nelle scelte di promozione e comunicazione è testimoniato anche dall’aumento delle destinazioni che hanno richiesto i focus della ricerca. Infatti sono stati commissionati da Convention Bureau Roma e Lazio, Fondazione Destination Florence, PromoTurismo FVG, Trieste Convention & Visitors Bureau, Turismo Torino e Provincia Convention Bureau, Venice Region Convention Bureau Network, Venezia Unica Convention Bureau, Visit Piemonte e, per la prima volta, anche da Bologna Convention Bureau (business unit della Fondazione Bologna Welcome), Convention Bureau della Riviera di Rimini (Event & Conference Division IEG), Convention Bureau Genova ed Emilia-Romagna Mice.
Per quanto riguarda i macro dati più significativi rilevati dall’Oice, gli eventi realizzati in Italia nel 2024 sono stati 367.981 con un aumento del +8,2% rispetto al 2023. In crescita anche le due voci più decisive per definire il valore di eventi e congressi: i partecipanti sono stati 29.264.953 (+7,8% rispetto al 2023) e le presenze 47.213.261 (+12,9% rispetto al 2023). Una crescita rilevante che impatta positivamente non solo sulle imprese direttamente e indirettamente coinvolte nell’organizzazione di eventi e congressi ma sull’intera economia del sistema Paese. Infatti secondo una recente ricerca promossa da Enit in collaborazione con Federcongressi&eventi e realizzata da Aseri il complessivo del contributo economico diretto del comparto è di 11 miliardi 746 milioni di euro.
Il valore dell’Oice quale strumento guida nelle scelte di promozione e comunicazione è testimoniato anche dall’aumento delle destinazioni che hanno richiesto i focus della ricerca
Un appuntamento da non perdere per tutti i professionisti della meeting industry: dal 26 al 28 febbraio 2026 Trieste ospiterà la XVII edizione della Convention nazionale di Federcongressi&eventi dal titolo “L’arte dell’incontro. Oltre ogni frontiera”. Dopo le ultime edizioni di Firenze, Roma e Napoli la Convention dell’associazione torna nel Nord Italia e lo fa a Trieste, città che storicamente rappresenta un crocevia di culture, saperi e relazioni business. Trieste è, per sua natura, un simbolo di connessioni e apertura, in perfetta sintonia con il valore intrinseco del settore
degli eventi e dei congressi: cioè creare ponti, facilitare l’incontro tra persone e stimolare lo scambio di competenze e visioni superando barriere geografiche, culturali e professionali. E anche il titolo scelto, “L’arte dell’incontro. Oltre ogni frontiera” sottolinea il ruolo della meeting industry come facilitatore di relazioni e innovazione e introduce ai temi che saranno affrontati durante i tre giorni di lavori che si terranno al Generali Convention Center, il moderno centro polifunzionale affacciato sul mare. Il programma della Convention, infatti, avrà come focus nuovi modelli di partnership
e collaborazione, nuovi linguaggi e strumenti della comunicazione e le nuove competenze trasversali indispensabili per promuovere sempre più la qualificazione e le crescita del mercato Mice italiano. La Convention di Federcongressi&eventi sarà un’occasione concreta di aggiornamento, confronto e networking, in una destinazione che da sempre incarna lo spirito dell’incontro.
Per essere aggiornati sul programma dell’evento è sufficiente consultare il sito Internet dell’associazione: www. federcongressi.it
compagnia del mese
■ CDSHOTELS
Via Bastianutti, 25 73100 Lecce Tel. 0832 351321 (Ufficio eventi: int.3) eventi@cdshotels.it www.cdshotels.it
destinazione del mese
■ APT BASILICATA www.basilicataturistica.com
dossier automotive
■ IEG – ITALIAN EXHIBITION GROUP www.riminipalacongressi.it www.vicenzaconventionecntre.it www.iegexpo.it
■ GARDA HOTEL SAN VIGILIO GOLF Località San Vigilio, 1 25010 Pozzolengo (Bs) Lago di Garda Tel. 030 91801 event@gardahotelsanvigiliogolf.it www.gardahotelsanvigiliogolf.it
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AI CAPPUCCINI
Via Tifernate 06024 Gubbio (Pg) Tel. 075 9234 - Fax 075 9220323 info@parkhotelaicappuccini.it www.parkhotelaicappuccini.it
■ HOTEL VALLE DI ASSISI
Via San Bernardino, 116 06081 Assisi (Pg) Tel. 075 8044580 info@vallediassisi.com www.vallediassisi.com
■ HOTEL MERCURE Villa Romanazzi Carducci Via G. Capruzzi, 326 70124 Bari Tel. 080 9184712 mice@villaromanazzi.com info@villaromanazzi.com www.villaromanazzicarducci.com
■ UNA HOTELS MH MATERA Via Germania, snc, Borgo Venusio 75100 Matera Tel. 0835 215111 www.unahotelsmhmatera.it
■ ACAYA GOLF RESORT & SPA Strada Comunale di Acaya Km 2 73029 Acaya (Le) Tel. 0832 861385 booking.acaya@mirahotels.com www.acayagolfresort.com
■ F.A.TRAVEL MICE
Head quarter: Via San Tommaso D’Aquino, 18 09134 Cagliari
Filiale: viale Aldo Moro, 367 07026 Olbia – Tel. 070 554195 dmc@fatravel.it www.fatravel.it
KA EVENTS | ACTIVE & CREATIVE EVENTS
Via Cavour,16 09010 Pula (Ca) – Tel. 340 5391597 info@kaevents.it www.kaevents.it
under the spotlight
■ QUARK HOTEL MILANO
Via Lampedusa 11/a 20141 Milano Tel. 02 847391 info@quarkhotelmilano.com www.quarkhotelmilano.com
■ UFFICIO TURISTICO BRESSANONE Viale Ratisbona, 9 39042 Bressanone (Bz) - Tel. 0472 275252 info@brixen.org www.brixen.org
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Piazza Vittorio Veneto, 4/A 50123 Firenze Tel. 055 2770 nhfirenze@nh-hotels.com www.nh-hotels.com
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■ GATTINONI EVENTS
Via Statuto, 2 20121 Milano Tel. 02 39884211 Fax: 02 70058794 info@gattinoni.it www.gattinoni.it
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Via Mazzini, 33
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■ GRUPPO PERONI EVENTI via dei Prati della Farnesina, 57 00135 Roma Tel. 06 45472299 info@gruppoperonieventi.it www.gruppoperonieventi.it
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hotel
■ SHERATON MILAN MALPENSA AIRPORT HOTEL & CONFERENCE CENTRE Malpensa Terminal 1 S.S 336 21010 Ferno (Va) Tel. 02 23351 events.malpensa@sheratonhotels.com www.sheratonmilanmalpensa.com
■ EXCELSIOR PALACE PORTOFINO COAST Via San Michele di Pagana, 8 16035 Rapallo (Ge) Tel. 0185 230666 Fax 0185 230214 meetings@excelsiorpalace.it www.excelsiorpalace.it
■ GRAND HOTEL TORRE FARA via Preli, 15 16043 Chiavari (Ge) Tel. 0185 215767 Mob. 366 7664002 sales@grandhoteltorrefara.com www.grandhoteltorrefara.com
■ HOTEL MONTE SARAGO Corso Mazzini, 233 72017 Ostuni (Br) Tel. 0831 334470 commerciale@hotelmontesarago.it www.hotelmontesarago.it
PRIMO OSTUNI HOTEL Corso Mazzini, 218 72017 Ostuni (Br) Tel. 0831 217538 booking@primoostunihotel.it www.primoostunihotel.it
■ UNAHOTELS T HOTEL Via dei Giudicati, 66 09131 Cagliari Tel. 070 4740 5057 marketingcongressi@thotel.it www.thotel.it
location per eventi
■ CENTRO CONVEGNI COLLE DEL PARADISO Piazza San Francesco, 2 06081 Assisi (Pg) Tel. 075 8190130 direzione@sanfrancesco.org www.colledelparadiso.it
UN ECOSISTEMA MICE
VINCENTE
Quando privati e istituzioni riescono a fare rete
Attività post congress uniche per vivere il territorio
TEAM BUILDING ENOGASTRONOMICI
Dal vino personalizzato
alla cooking class medievale
Innovazione congressuale, cultura diffusa e nuove esperienze: la Toscana si conferma tra le mete preferite della meeting e incentive industry internazionale, anche grazie alla capacità degli addetti ai lavori di fare rete e di proporre soluzioni integrate e originali
di ANTONIO GIORDANO
Sotto, Siena offre al Mice infinite risorse per post congress di raro fascino
La Toscana è da sempre un simbolo di bellezza, arte e qualità della vita. Il suo nome evoca immagini immediate: Firenze e i capolavori del Rinascimento, Pisa con la Torre Pendente che sfida la gravità, Siena e il Palio che racconta secoli di storia.
Ma anche paesaggi che sembrano quadri, dalla Val d’Orcia riconosciuta dall’Unesco come Patrimonio dell’Umanità alle colline del Chianti. E ancora una cucina che ha conquistato il mondo, fatta di piatti semplici e raffinati, vini che hanno scritto la storia, pro -
dotti che parlano di tradizione e innovazione. Oggi la Toscana è molto di più: una destinazione che ha saputo costruire negli anni un sistema congressuale moderno, dinamico e competitivo a livello europeo, capace di unire infrastrutture all’avanguardia con la ricchezza culturale e paesaggistica che solo questo territorio sa offrire.
La forza della Toscana come destinazione Mice non risiede soltanto nell’ampiezza delle strutture o nella varietà degli spazi disponibili, ma in un modello che mette al centro il concetto di rete. Un ecosistema in cui operatori privati, istituzioni pubbliche, centri congressi, hotel e location storiche dialogano costantemente, offrendo soluzioni integrate che permettono a un evento di trasformarsi in esperienza. È un sistema che non lascia nulla al caso: l’organizzazione è rigorosa e flessibile, la tecnologia è avanzata, l’accoglienza è calda e autentica, con un’attenzione che va oltre il servizio e diventa cura della persona. In questo contesto, la capacità di personalizzare ogni dettaglio, dal benvenuto ai servizi post-evento, è diventata la cifra distintiva, rendendo ogni meeting un evento unico e irripetibile.
Firenze è il cuore pulsante di questo universo. La città accoglie ogni anno decine di migliaia di professionisti, ricercatori, medici, manager che partecipano a congressi internazionali e convention aziendali. Al centro della scena c’è Firenze Fiera, che integra tre strutture in un unico polo: la Fortezza da Basso, il Palazzo dei Congressi e il Palazzo degli Affari. La Fortezza, cittadella rinascimentale costruita da Antonio da Sangallo il Giovane nel Cinquecento, custodisce ambienti monumentali trasformati in sale espositive, dove le volte antiche incontrano cablaggi e ledwall di ultima generazione. Il Palazzo dei Congressi, con la sua sala Verde da 1.500 posti, si presta a grandi plenarie e sessioni scientifiche, mentre il Palazzo degli Affari, con spazi modulari e versatili, offre un design che risponde alle esigenze degli eventi corporate. È un complesso che unisce monumentalità e tecnologia, con una posizione strategica: a due passi dalla stazione dell’alta velocità e a pochi minuti dal Duomo e dagli Uffizi. La capacità di Firenze di attrarre eventi di rilevanza mondiale si deve anche alla trasforma-
Sotto, la Toscana vanta un'offerta turistica completa e variegata. Tra le proposte, non mancano le terme, come quelle di Montecatini
zione del settore alberghiero. Gli hotel non sono semplicemente luoghi di soggiorno, ma scenari di lavoro e relazione. Ci sono boutique hotel ricavati da palazzi nobiliari, resort urbani con terrazze che guardano l’Arno, grandi catene internazionali che hanno scelto di investire nel centro storico. Molti integrano sale meeting, spazi congressuali attrezzati e persino giardini interni per coffee break all’aperto o serate di gala esclusive. A queste si aggiungono location non convenzionali come il Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, con foyer eleganti e sale dalle acustiche perfette, o il Museo del Novecento, che si apre a eventi aziendali trasformando l’arte in cornice e contenuto allo stesso tempo. La scena del post congress è altrettanto ricca, con la possibilità di organizzare visite esclusive a musei, esperienze di shopping personalizzate e tour guidati che svelano gli angoli più segreti della città.
La Toscana, tuttavia, non è solo Firenze. La sua ricchezza sta nella policentricità, in una rete di città che interpretano in modo diverso e complementare la vocazione congressuale. Pisa, con la sua storica università e l’anima scientifica, è sede naturale per congressi accademici e simposi internazionali. Il suo Palazzo dei Congressi, immerso in un parco urbano e recentemente rinnovato, offre spazi flessibili a
pochi minuti dall’aeroporto Galileo Galilei, che collega direttamente la città con le principali capitali europee.
Lucca, cinta dalle mura rinascimentali perfettamente conservate, ha scelto un approccio che privilegia l’atmosfera: convention di medie dimensioni trovano qui un contesto intimo, arricchito dalle ville storiche disseminate nelle colline circostanti. Queste residenze nobiliari aprono i loro saloni e giardini a eventi aziendali e ricevimenti esclusivi, offrendo un lusso discreto e autentico.
Siena, con la sua piazza del Campo e le contrade, propone un modello che intreccia storia e innovazione. Il complesso di Santa Maria della Scala – antico ospedale medievale trasformato in centro culturale – ospita mostre, convegni e iniziative di respiro internazionale. Palazzi nobiliari e residenze storiche diventano scenari per cene di gala e incontri di lavoro, mentre l’atmosfera della città, con il Palio che scandisce le stagioni, aggiunge una dimensione simbolica che arricchisce ogni esperienza.
CarraraFiere racconta invece un’altra faccia della regione: grandi padiglioni modulari, fiere settoriali, esposizioni internazionali che valorizzano l’economia locale, dal marmo all’industria creativa. La Versilia, con il suo tessuto produttivo e la vocazione turistica, si sta affermando come hub innovativo capace di coniugare tradizione industriale e creatività contemporanea. Montecatini e Chianciano, dal canto loro, hanno trasformato il termalismo in asset strategico. I grandi alberghi Liberty si sono rinnovati integrando sale plenarie, aree wellness e percorsi spa, costruendo pacchetti in cui il lavoro si accompagna al benessere psicofisico. Qui un congresso può concludersi con un trattamento rigenerante, un incentive con un percorso termale, un meeting con una lezione di yoga al tramonto.
Il segmento incentive di fascia alta trova in Toscana una destinazione ideale. Nelle cantine del Chianti si organizzano workshop tra botti e vigneti, degustazioni guidate e attività di team building che trasformano l’enogastronomia in strumento di relazione. Sulla costa, resort esclusivi propongono convention con vista mare e programmi che includono sport acquatici, regate, escursioni in barca a vela. Le ville medicee, restaurate e dichiarate patrimonio Unesco, accolgono cene di gala e ricevimenti aziendali in un contesto unico. Questi luoghi, nati per celebrare il potere e l’arte, oggi si aprono al mondo del business mantenendo intatta la loro aura di prestigio. Un’altra opzione sempre più richiesta sono le esperienze di cucina tradizionale, con chef che guidano i partecipanti nella preparazione di piatti tipici, offrendo un momento di socializzazione e apprendimento che va oltre il classico programma congressuale.
Un altro elemento distintivo della regione è l’investimento nelle tecnologie digitali. Il comparto alberghiero si è dotato di connessioni ad alta velocità, schermi interattivi e servizi di traduzione simultanea remota. L’ibridazione è diventata un’opportunità per ampliare il pubblico, offrendo esperienze phygital che combinano la forza del contatto diretto con la possibilità di raggiungere partecipanti in tutto il mondo. Questi strumenti non solo migliorano l'efficienza degli eventi, ma aprono anche nuove frontiere per il networking e la partecipazione, rendendo la Toscana un punto di riferimento per l'innovazione nel settore Mice.
Anche la sostenibilità è ormai parte integrante dell’identità congressuale toscana. Molti hotel hanno intrapreso percorsi di certificazione ambientale, riducendo consumi e sprechi, puntando su energie rinnovabili e soluzioni plastic free. Le città hanno investito in trasporti elettrici, bike sharing e percorsi pedonali integrati con i flussi congressuali. Firenze, per esempio, ha introdotto sistemi di mobilità dolce che collegano il polo fieristico con il centro storico. L’alta velocità ferroviaria consente di raggiungere Firenze da Milano in meno di due ore e da Roma in circa novanta minuti, mentre gli aeroporti di Firenze e Pisa si stanno aprendo a nuove rotte intercontinentali, rafforzando i collegamenti con Stati Uniti e Asia. L'attenzione all'ambiente non si limita alla logistica, ma si estende alla filiera del catering, con l'adozione di prodotti a chilometro zero e menù stagionali che valorizzano le eccellenze del territorio, riducendo l'impatto ambientale e supportando l'economia locale.
Leville medicee, disseminate tra Firenze, Prato, Pistoia e il Mugello, non sono solo patrimonio Unesco: negli ultimi anni sono diventate spazi privilegiati per eventi aziendali, gala dinner e convention di alto livello. Ristrutturate con grande attenzione al rispetto architettonico, sono dotate di impianti tecnologici discreti e funzionali, che non alterano l’autenticità degli ambienti. Villa La Petraia e Villa di Castello offrono giardini all’italiana ideali per ricevimenti all’aperto, mentre Villa Medicea di Cerreto Guidi è spesso scelta per presentazioni e meeting di medie dimensioni. Questo connubio tra storia e innovazione permette di vivere un’esperienza immersiva in luoghi che hanno segnato la cultura rinascimentale, oggi reinterpretati per il mondo Mice.
La Toscana, insomma, si presenta come un sistema organico e articolato, capace di rispondere alle esigenze più diverse: congressi internazionali, convention aziendali, incentive di lusso, eventi accademici. La forza sta nella coesione del territorio, nella capacità di integrare infrastrutture moderne, ospitalità diffusa, cultura millenaria e paesaggi senza tempo. Qui ogni evento diventa viaggio, ogni meeting occasione di scoperta, ogni congresso esperienza memorabile.
Quando si parla di Toscana, vengono subito in mente paesaggi collinari, borghi medievali e una tradizione enogastronomica senza rivali. Ma oltre alle classiche degustazioni e ai tour in cantina, la regione offre un ventaglio di esperienze per post congress e team building fuori dal comune, capaci di coniugare collaborazione, creatività e spirito d’avventura
di ANTONIO GIORDANO
In alto, Portoferraio, sull'isola d'Elba, punto di partenza perfetto per team building nautici
Il valore aggiunto della Toscana sta anche nella sua capacità di trasformare il post congress in un momento di scoperta. Le visite riservate agli Uffizi, le aperture straordinarie delle Cappelle Medicee, i percorsi al Museo Leonardiano di Vinci o al Museo Piaggio di Pontedera offrono esperienze che arricchiscono il programma. I teatri storici, dal Verdi di Pisa al Teatro dei Rinnovati
di Siena, diventano scenari ideali per convention che cercano prestigio e suggestione. L’enogastronomia, con cooking class in ville storiche, degustazioni guidate e percorsi tra le cantine di Bolgheri o Montalcino, diventa occasione di networking e approfondimento culturale. La cultura non è solo un contorno, ma un elemento centrale che definisce l'identità dell'evento.
Il paesaggio naturale, poi, completa l’offerta: trekking sulla Via Francigena, cycling tra le Crete Senesi, regate all’Isola d’Elba, driving experience al Mugello, voli in mongolfiera sulla Val d’Orcia, passeggiate a cavallo in Maremma. Attività che trasformano il tempo libero in esperienza collettiva, rafforzando i legami tra i partecipanti.
Il calendario culturale è un ulteriore elemento di attrattiva. Cortona On The Move richiama fotografi da tutto il mondo, Lucca Comics & Games porta creatività e intrattenimento, il Festival Pucciniano di Torre del Lago offre serate di lirica in una cornice naturale unica. Il Palio di Siena, la Giostra del Saracino di Arezzo, il Carnevale di Viareggio non sono solo eventi folkloristici, ma occasioni per vivere la tradizione in modo esclusivo, integrandosi nei programmi congressuali.
DAL VINO PERSONALIZZATO
ALLA COOKING CLASS MEDIEVALE
Anche sul versante team building, non mancano le proposte originali: cosa succede se San Gimignano o Monteriggioni – o un altro dei meravigliosi borghi medievali toscani – diventano un grande tabellone di gioco? Una caccia al tesoro tra vicoli e piazze storiche permette ai partecipanti di sfidarsi a colpi di enigmi, indizi e prove creative. Un modo leggero e divertente per scoprire il territorio, che funziona con grup-
pi anche numerosi (fino a cento persone) e che si presta a un gran finale conviviale, magari con un aperitivo toscano in piazza. E a proposito di aperitivo, settembre e ottobre sono i mesi più autentici per vivere la Toscana del vino e alcune cantine del Chianti o di Montalcino aprono le loro porte alle aziende per una vendemmia “su misura”: raccolta dell’uva, workshop guidato da un sommelier e creazione di un blend con etichetta personalizzata. Un ricordo tangibile e raffinato da portare in ufficio, che lega esperienza e brand ed è perfetto per gruppi medio-piccoli, dai dieci ai cinquanta partecipanti.
E ancora, per per i team più dinamici, nel Mugello, in Maremma o nel Casentino, si possono organizzare avvincenti sessioni di orienteering durante le quali i partecipanti vengono divisi in squadre e sfidati a orientarsi con mappe e bussole, affrontando prove di resistenza e fiducia reciproca. Un’attività modulabile – da tre ore a un’intera giornata – che si può concludere con un pranzo rustico o un barbecue in agriturismo.
La cucina diventa invece l’originale protagonista di insolite cooking class… in versione medievale! I partecipanti si ritrovano infatti a cucinare secondo antiche ricette del Trecento, con strumenti e ingredienti d’epoca: le squadre preparano piatti che poi verranno valutati
Sotto, una visita alla Galleria degli Uffizi affascina anche il delegato più insensibile
In alto, un wine tour nelle cantine dei grandi vini toscani, dal Montepulciano al Brunello, al Chianti, è un must
Sotto, le spiagge infinite della Versilia
da una giuria, in una competizione che unisce creatività e tradizione.
Infine, non potevano mancare attività legate al mondo dell’arte. Alcune botteghe artigiane di Firenze, Siena e Lucca propongono interessanti laboratori in cui i team realizzano insieme un affresco, un mosaico o una scultura in terracotta. Il risultato finale non è solo un’opera da portare in azienda come simbolo del gruppo, ma anche un’esperienza di manualità e creatività condivisa.
La varietà dei paesaggi toscani favorisce lo sviluppo di programmi di team building originali. Nella costa degli Etruschi, in Versilia e nell’arcipelago toscano le attività outdoor spaziano dalle regate a vela all’Elba ai tour in kayak nelle calette di Capraia. In Maremma, invece, gli itinerari a cavallo e le degustazioni nei casali storici permettono di scoprire una Toscana più autentica e rurale. Per i gruppi internazionali sono molto richiesti i voli in mongolfiera sulla Val d’Orcia o i percorsi cicloturistici tra le Crete Senesi. E ancora, si può organizzare l’insolita esperienza di una gara di barche sull’Arno, remando tra le bellezze architettoniche immortali della Toscana.
COME IN UN FILM… E OLTRE!
Per chi cerca esperienze davvero fuori dall’ordinario, la Toscana sa sorprendere anche con attività di team building che uniscono innovazione e tradizione. Come – per nno fare che un esempio – la creazione di un cortometraggio ambientato in un borgo storico, con i partecipanti divisi tra registi, attori e scenografi; o come il remake di scene classiche del grande cinema, da girarsi nei luoghi nei quali sono stati ambientati i film originali. E ancora, si possono organizzare affascinanti workshop nei laboratori di profumi artigianali a Firenze – dove ogni squadra realizza la propria fragranza come metafora di identità collettiva – o lezioni di musica rinascimentale con strumenti d’epoca, giochi di ruolo ambientati in antiche residenze – dove le squadre si muovono tra misteri e strategie –, oppure attività di land art nelle colline del Chianti, in cui i partecipanti creano installazioni collettive utilizzando materiali naturali.
In fondo, è questa la cifra della Toscana: non solo un territorio da ammirare, ma un laboratorio vivo in cui ogni evento diventa esperienza, ogni incontro si fa racconto, ogni team trova la sua storia da portare a casa.
Servizi e strutture all’avanguardia e la bellezza di un’isola unica: un punto di riferimento per convegni ed eventi sull’isola d’Elba
IL’area congressuale è stata progettata per eventi di ogni dimensione, con quattro sale meeting che possono accogliere da settanta a cinquecento partecipanti.
Hotel Hermitage / La Biodola
57037 Portoferraio (Isola d’Elba) Tel. 0565 9740
info@hotelhermitage.it www.hotelhermitage.it
l Congress Center Biodola/Hermitage è un centro congressi di alto livello immerso nella cornice naturale e storica dell’isola d’Elba, a Portoferraio. Qui il comfort degli ospiti si unisce a un’organizzazione impeccabile grazie alla combinazione di due strutture alberghiere d’eccellenza, l’Hotel Hermitage e l’Hotel Biodola, che insieme offrono oltre duecento camere, molte delle quali con affaccio diretto sullo splendido golfo della Biodola.
La più ampia, la sala Maria Luisa, si presta a grandi congressi, convention aziendali e appuntamenti internazionali grazie alla capienza fino a cinquecento persone e alle dotazioni tecniche complete. Gli altri spazi – sala Elba, sala Bonaparte e sala Elena – offrono ambienti modulabili e attrezzati con strumenti multimediali, servizi di segreteria e la possibilità di installare un moderno ledwall per proiezioni di grande impatto. A completare l’offerta, un team esperto è sempre disponibile per supportare ogni fase dell’organizzazione, dalla progettazione dell’allestimento alla gestione degli ospiti.
CONGRESS E POST-CONGRESS
La proposta congressuale si arricchisce di una ristorazione di alto livello: gli ospiti possono scegliere tra quattro ristoranti, tra cui un elegante locale direttamente sulla spiaggia
della Biodola. Gli ampi spazi esterni permettono di organizzare aperitivi panoramici sui prati affacciati sul mare o ricevimenti a bordo piscina. Una volta terminati i lavori, il territorio offre numerose opportunità per il tempo libero e le attività post-congress. Gli ospiti possono dedicarsi a passeggiate ed escursioni nei sentieri dell’entroterra, esplorare la costa in barca, fare trekking o percorsi in mountain bike. L’Elba è anche una destinazione ideale per chi desidera scoprire il suo patrimonio culturale: l’isola fu luogo d’esilio di Napoleone Bonaparte, e numerosi siti e musei ne raccontano la storia in un contesto paesaggistico straordinario.
Un altro punto di forza è la facilità di accesso. L’isola si raggiunge comodamente via mare con traghetti che partono da Piombino e in circa un’ora arrivano a Portoferraio. Per chi preferisce l’aereo, sono disponibili voli diretti da Pisa (45 minuti), Firenze (cinquanta minuti) e Milano, oltre a collegamenti con le principali città svizzere in circa un’ora e mezza.
Situato a Montecatini Terme, nella rinomata città termale Patrimonio Mondiale dell’Unesco dal 2021, l’hotel quattro stelle accoglie il Mice con dotazioni all’avanguardia e tutta l’esperienza di un team attento ai dettagli
di ANTONIO GIORDANO
so diretto in albergo. L’hotel offre soluzioni versatili per ogni tipo di evento: dispone infatti di dieci diverse sale meeting modulari, capaci di ospitare fino a quattrocento persone e con una capienza complessiva nelle varie sale fino a circa mille partecipanti.
DOTAZIONE MODERNE
aperitivi e cene di gala, permettendo una grande flessibilità organizzativa.
Oltre alle sale meeting, l’hotel quattro stelle dispone di 93 camere moderne e confortevoli, e un ristorante interno con terrazza panoramica che propone piatti italiani e internazionali.
Tuscany Inn Hotel Via Cividale, 86/E 51016 Montecatini Terme (Pt) Tel. 0572 70302
info@hoteltuscanyinn.com www.hoteltuscanyinn.com
La posizione strategica dell’hotel, a meno di cinque minuti dall’uscita autostradale, a tre minuti a piedi dalla stazione ferroviaria e a meno di dieci minuti a piedi dal centro città, garantisce una facile accessibilità a tutti i partecipanti. Un ampio parcheggio auto è disponibile proprio accanto alla struttura, con ingres-
Le sale sono attrezzate con impianti audio-video moderni, con le sale Firenze, Siena e Lucca recentemente ristrutturate, con una pavimentazione adatta anche alle competizioni sportive. La dotazione tecnologica include proiettori a cinquemila ansi lumen, schermi 4K da 65 pollici e impianto audio di alta gamma. Luce naturale nella maggior parte delle sale e sedute confortevoli garantiscono la massima comodità a tutti i partecipanti.
L’Hotel Tuscany Inn offre inoltre una connessione wi-fi dedicata, con banda esclusiva e personalizzabile, ideale per eventi che richiedono live e web conference. Le diverse configurazioni delle sale includono disposizione a platea, a banchi scuola, con stand per esposizioni, o predisposte per
L’Hotel Tuscany Inn rappresenta un’ottima scelta per l’organizzazione di convegni, congressi, presentazioni di prodotto, masterclass, competizioni sportive di vario genere e serate di gala; il personale sempre attento e disponibile a ogni tipo di esigenza completa il tutto, garantendo la perfetta riuscita di ogni evento
Azienda toscana specializzata da più di trent’anni nella produzione di sedie, tavoli e arredi per il settore alberghiero e contract, STF fornisce idee e soluzioni su misura per qualsiasi evento
di ANTONIO GIORDANO
Qualità, praticità ed eleganza, sono i pilastri su cui si fonda STF, azienda specializzata nella produzione di sedie, tavoli e arredi personalizzati per il settore alberghiero e il contract. Partner affidabile per chi desidera allestire sale meeting, congressi ed eventi con soluzioni che uniscono design e funzionalità, STF punta a trasformare ogni ambiente in uno spazio accogliente, efficiente e memorabile.
L’esperienza maturata in oltre tre decenni di attività, ha portato questa azienda toscana a consolidare la propria posizione come punto di riferimento riconosciuto in Italia e all’estero. Oltre ottomila progetti realizzati testimoniano la capacità di STF di interpretare con flessibilità le esigenze di centri congressi, enti fieristici, hotel indipendenti e catene internazionali, fornendo risposte puntuali sia che si tratti di allestire piccoli eventi riservati e di nicchia, sia per l’organizzazione di grandi convegni internazionali. Ogni realizzazione si distingue per l’attenta selezione di materiali certificati, rispondenti alle più recenti normative di sicurezza e prevenzione incendi, elemento imprescindibile nel settore dell’arredo di locali pubblici.
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Il catalogo STF comprende più di quattrocento prodotti ottimizzabili su commessa: sedie e poltroncine impilabili
e non, tavoli fissi e pieghevoli, vari complementi di arredo. Ogni elemento è pensato per garantire comfort, durata e stile, con un’ampia scelta di finiture, colori e rivestimenti. L’azienda offre un servizio completo: consulenza progettuale, produzione interna e un accurato post-vendita per accompagnare i clienti in ogni fase. La filosofia è chiara: fornire arredi che non siano semplicemente funzionali, ma che sappiano interpretare l’identità della location e valorizzare ogni evento, superando gli standard e creando un’esperienza di accoglienza di livello superiore. STF è la scelta ideale per chi cerca soluzioni su misura che raccontano una storia di passione, competenza e innovazione tutta toscana.
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Cultura, innovazione e grandi spazi: Firenze si racconta in un teatro dalla grande tradizione europea, che accoglie anche gli eventi più sofisticati della meeting industry
C’è un luogo, nel cuore di Firenze, dove il potere evocativo della cultura incontra la funzionalità della moderna architettura. Un luogo che parla la lingua della musica aprendosi al mondo del business, degli eventi corporate, della comunicazione istituzionale. Il Teatro del Maggio Musicale Fiorentino è tra i centri culturali più prestigiosi d’Europa, una struttura capace di interpretare in chiave contemporanea l’identità stessa della città.
Sede storica di un festival musicale tra i più antichi e riconosciuti in Europa, il Maggio ha saputo evolversi in un complesso polifunzionale, oggi punto di riferimento anche per l’ospitalità congressuale. L’impianto, progettato da
Paolo Desideri e firmato dallo studio Abdr, sorge a pochi passi dal centro storico e dalla stazione di Santa Maria Novella e si raggiunge agevolmente dall’aeroporto o dagli svincoli autostradali. Concepito per ospitare la grande musica, il teatro ha una dotazione tecnologica d’eccellenza e spazi in continua evoluzione, pensati per accogliere appuntamenti di diversa natura: meeting aziendali, convention, cene di gala, lanci di prodotto, sfilate, talk, celebrazioni istituzionali.
GLI SPAZI
E L’ORGANIZZAZIONE
Tre le grandi sale disponibili, tutte accessibili e attrezzate con impianti all’avanguardia, la sala Grande è un teatro
d’opera da 1.900 posti, tra i più capienti della città, con pareti in legno di pero che garantiscono un’acustica impeccabile e una sofisticata trama di catene in rame pensata per distribuire il suono in modo uniforme. Qui ogni evento può assumere un tono scenografico e solenne, valorizzato da uno dei palcoscenici più estesi d’Europa, progettato per accogliere le produzioni più complesse e già sperimentato con successo anche per cene di gala o installazioni immersive. La sala Zubin Mehta, auditorium polifunzionale inaugurato nel 2021 e intitolato al direttore indiano legato da un lungo sodalizio con il Maggio, è uno spazio flessibile, modulabile da cinquecento a 1.100
posti, ideale per conferenze, spettacoli, presentazioni e meeting di ampio respiro. All’esterno, sul tetto della struttura, si apre la Cavea, un’arena all’aperto da oltre duemila posti, con un’acustica sorprendente e una vista d’eccezione sulla città e sui suoi monumenti. È la soluzione perfetta per eventi estivi, momenti conviviali, performance, talk al tramonto. Ma il Teatro del Maggio è molto più di un insieme di sale. È un ecosistema articolato di spazi e funzioni, che include il foyer di platea da 1.600 metri quadrati, il foyer di galleria con regia, proiettore e impianto audio, il foyer della sala Mehta, le ampie terrazze, la nuova corte esterna, e poi ambienti nor-
malmente chiusi al pubblico come le sale prove dell’orchestra, del coro, della regia, la sala ballo: oltre 1.500 metri quadrati complessivi che possono essere messi a disposizione, in base alle esigenze, per momenti di accoglienza, backstage, hospitality, breakout room o laboratori. A questi si aggiunge una dotazione tecnica imponente, con spazi per allestimenti scenici, cucine mobili, sistemi It e logistica interna. Il Teatro del Maggio è in grado di ospitare gruppi da cinquanta a duemila partecipanti, adattando di volta in volta le configurazioni, gli allestimenti, i percorsi e i servizi. Tutto è pensato per rispondere a esigenze anche molto diverse, con uno standard qualitativo
sempre elevato. La macchina organizzativa del Teatro, fatta di competenze tecniche, artistiche e manageriali, può affiancare il committente dalla progettazione dell’evento fino all’esecuzione, con l’expertise preziosa di chi ogni giorno gestisce complesse produzioni sceniche e spettacoli internazionali.
Organizzare un evento al Maggio significa quindi associare il proprio brand a un luogo iconico e identitario, con un impatto valoriale e simbolico immediato. Il Maggio Musicale Fiorentino non è solo un teatro, ma una delle più importanti istituzioni culturali d’Europa: fondato nel
Teatro del Maggio Musicale Fiorentino
Piazza Vittorio Gui, 1 50144 Firenze Tel. 055 2779276 www.maggiofiorentino.com
1933, è tra i festival musicali più antichi e prestigiosi d’Europa, insieme a Salisburgo e Bayreuth. Un’eredità che si rinnova oggi nelle sue scelte culturali e nella sua apertura verso la società civile. La presenza dell’Accademia del Maggio, scuola internazionale di alta formazione, consente anche di affiancare ai propri eventi performance musicali originali, concerti su misura e momenti di intrattenimento artistico di altissimo profilo, coinvolgendo giovani talenti e solisti affermati. Una risorsa unica nel panorama Mice. A completare l’offerta, anche la possibilità di organizzare visi-
te guidate all’Archivio Storico della Fondazione, all’Archivio Musicale e alla Sartoria del Teatro, per un’immersione totale nel dietro le quinte di uno dei più affascinanti luoghi di cultura d’Europa. Infine, nel portfolio della Fondazione spicca un secondo gioiello: il Teatro Goldoni, elegante sala ottocentesca situata nell’Oltrarno, recentemente restaurata e riportata al suo splendore originale. La sala, con i suoi 350 posti distribuiti tra platea e palchetti, conserva tutto il fascino della tradizione teatrale italiana e rappresenta la cornice ideale per eventi raccolti, esclusivi,
raffinati. La possibilità di alternare ambienti diversi – dalla grandiosità della sala Grande alla suggestione storica del Goldoni, dal rigore dell’auditorium Mehta alla spettacolarità della Cavea – consente di costruire progetti su misura, modulando toni, format e atmosfere. Il Teatro del Maggio Musicale Fiorentino è oggi una destinazione Mice di eccellenza, capace di coniugare cultura, innovazione, ospitalità e sostenibilità. Una scelta di prestigio per aziende, enti, associazioni che vogliono raccontarsi in modo autentico, dentro uno spazio che è già, di per sé, un racconto.
L’eleganza toscana per eventi ed esperienze Mice è firmata ToFlorence e si declina in strutture di grande fascino, tra le quali emerge Villa Olmi Firenze, raffinata dimora immersa in splendidi giardini all’italiana
Immersa nella quiete della campagna fiorentina e a pochi minuti dal centro storico, Villa Olmi Firenze è una delle gemme del gruppo ToFlorence Hotels, di proprietà della famiglia Lotti, da sempre sinonimo di ospitalità autentica e attenzione al dettaglio. La struttura, oggi guidata dalla nuova direttrice Sara Morucci, general manager dell’intero gruppo, rappresenta un perfetto equilibrio tra charme storico e funzionalità moderna, ideale per
il segmento Mice e l’organizzazione di eventi esclusivi. Con ampi giardini all’italiana, sale affrescate e numerosi spazi esterni, Villa Olmi Firenze offre un contesto raffinato e versatile per meeting aziendali, conferenze, lanci di prodotto, incentive ed eventi privati. Ogni ambiente conserva il fascino della villa settecentesca, con dotazioni tecnologiche e servizi pensati per soddisfare le esigenze di clienti corporate italiani e internazionali.
La struttura dispone di 62 camere, un ristorante con cucina toscana rivisitata, piscina, parcheggio gratuito e una varietà di ambienti interni ed esterni che permettono di ospitare eventi in tutte le stagioni, dal business lunch nel parco al gala dinner sotto le stelle. Sotto la guida di Sara Morucci – già sales & marketing director del gruppo e ora alla direzione generale delle tre strutture ToFlorence (Villa Olmi Firenze, Plaza Hotel Lucchesi e Mulino di Firenze) e con Laura Squarciotta come event manager – Villa Olmi sta vivendo una nuova fase, con un’attenzione particolare all’ospitalità esperienziale, alla sostenibilità e alla personalizzazione del servizio. Scelta da aziende, agenzie e privati per la sua atmosfera autentica e il servizio sartoriale, Villa Olmi Firenze è oggi una delle location più apprezzate in Toscana per eventi Mice, dove lavoro e bellezza si incontrano nel segno dell’eccellenza.
Villa Olmi Firenze
Via degli Olmi 4/8
50012 Bagno a Ripoli (Fi) Tel. 055 637710 villaolmi@toflorence.it www.toflorence.it
A Siena nasce un nuovo simbolo dell’ospitalità contemporanea e degli eventi d’eccellenza. Una struttura di alto profilo per la meeting industry più esigente
Siena accoglie una nuova location pensata per viaggiatori esigenti ed eventi di alto profilo: Villa Ermellina, struttura che nasce dalla trasformazione dell’ex Hotel Garden. Il progetto, sviluppato da 753 Hospitality e gestito in partnership con Marriott International all’interno della collezione Tribute Portfolio, fonde eleganza storica e stile attuale, con un’offerta pensata per un pubblico internazionale e per il segmento Mice.
Il recupero architettonico ha preservato il fascino autentico della villa storica, integrando elementi di design firmati dallo studio Goddard Littlefair, noto per l’abilità nel creare ambienti raffinati e accoglienti. Il nome “Villa Ermellina” rende omaggio alla Marchesa Ermellina Bargagli, figura senese dell’Ottocento, il cui spirito indipendente ha ispirato la narrazione del progetto.
degli ospiti e degli organizzatori di eventi, una sala plenaria da quqattrocento posti, dotata delle più moderne tecnologie, si affianca a spazi esterni e sale modulabili ideali per meeting, conferenze e lanci di prodotto. Completano l’offerta: due piscine, una palestra panoramica, un campo da tennis, e un parco attrezzato per attività all’aperto e momenti di team building.
Fiore all’occhiello della proprietà è la spettacolare terrazza con vista su Siena e sulla campagna toscana, uno spazio
scenografico e suggestivo, perfetto per coffee break, aperitivi aziendali, presentazioni serali e momenti esclusivi. Questa location unica valorizza ogni evento con un’atmosfera che combina autenticità, bellezza naturale e una prospettiva memorabile sul territorio. Il ristorante e il bar, aperti anche alla clientela locale, propongono una cucina curata e versatile, perfetta per pranzi di lavoro, aperitivi o cene di gala. Ambienti pensati per creare relazioni, ispirare idee e valorizzare ogni tipo di incontro.
Via Custoza, 2 53100 Siena
Tel. 0577-567111
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L’OSPITALITÀ E GLI EVENTI
L’hotel dispone di 117 camere, ampie e curate nei dettagli, pensate per garantire comfort e funzionalità. A disposizione
Affidabilità e competenza per valorizzare ogni ambiente contract.
STF ha sede nel comune di Vinci nel cuore della toscana. Inizia la propria attività nel 1991, specializzandosi in forniture di tavoli e sedie. Il proprio successo è frutto di un’accurata e selezionata ricerca di tecnologie e materiali rispondenti alle attuali normative in tema di sicurezza e prevenzione incendi. L’esperienza maturata in forniture di arredi per hotel, congressi, sale conferenze e riunioni, teatri, ha contribuito ad elevare l’immagine aziendale di STF in ambito nazionale ed internazionale.
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Via della Pergolana 9
37017 Lazise (Verona)-Italy
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Nel panorama Mice italiano il Veneto si conferma una delle regioni più attive e consolidate, merito della sua grande accoglienza diversificata e di qualità, di un’organizzazione ricettiva pensata per offrire il meglio ai visitatori, dell’immenso patrimonio ambientale e artistico e delle moderne infrastrutture
Se il Veneto è la regione italiana con il maggiore afflusso turistico un motivo c’è.
Anzi più di uno, perché il Veneto è tutto e di più: è la straordinaria suggestione delle sue Dolomiti, montagne da vivere d’inverno sulle piste da sci e d’estate lungo gli itinerari escursionistici; è il mare con località balneari dalle ampie spiagge, la movida, lo sport e le esperienze enogastronomiche; è il verde contesto delle sue colline, con gli antichi borghi e le strade del vino; ed è ancora il Lago di Garda, da godere tra gite e relax. Il Veneto è un territorio dalla consolidata vocazione turistica e lo testi-
moniano i numerosi alberghi, agriturismi, relais de charme e le residenze storiche ma anche gli ottimi ristoranti fino ai negozi per lo shopping più ricercato. In terra veneta il soggiorno può essere anche all’insegna delle rinomate realtà termali, note a livello internazionale e sempre dotate di attrezzature ai più alti livelli, oppure dedicata alla scoperta delle città d’arte, tra le più visitate d’Italia: la magica Venezia, la palladiana Vicenza, Verona con la sua arena e la ricca stagione lirica, Padova con gli affreschi giotteschi e la Basilica di Sant’Antonio, Treviso con i suoi antichi palazzi, Belluno con il suo
di STEFANIA VIDA
In alto, il Canal Grande con la Basilica di Santa Maria della Salute, uno degli scorci più famosi e iconici di Venezia
Sopra, Piazza dei Signori con la Torre dell'Orologio nel cuore di Padova
il
elegante centro storico e il Duomo, Rovigo con l’elegante Loggia dei Notari e la rinomata Pinacoteca. Ci sono poi i luoghi di respiro internazionale come la bellissima Asolo, le città circondate dalle originali mura medievali come Cittadella e Montagnana, le oasi naturalistiche da scoprire a piedi o in bicicletta, le
cittadine minori ma ricche di preziosi tesori, i percorsi della Grande Guerra tra l’Altopiano di Asiago e il Monte Grappa, Bassano con il suo Ponte di Legno sospeso sul fiume Brenta e le tele di Jacopo da Ponte detto da Bassano. Ovunque bellezza, storia, natura, arte, sapori, colori e paesaggi da ricordare.
Sempre in prima linea per lo sviluppo del settore Mice, la regione Veneto ha dato il via alla prima edizione del Forum Mice Veneto, promosso in partnership dalla Regione del Veneto e dal Venice Region Convention Bureau Network con l’obiettivo di approfondire “Le rotte della promozione: strategie nazionali e internazionali per la meeting industry”. Un’importante occasione per fare il punto sulle strategie e sull’orientamento del settore grazie anche alla partecipazione e al contributo di Convention Bureau Italia, che ha offerto una serie di approfondimenti sui diversi aspetti della meeting industry: dall’analisi delle strategie locali al focus sulla domanda internazionale del settore Mice, dalla presentazione dei dati relativi all’edizione 2025 dell’Osservatorio "Destination Wedding in Italy" – condotto da Convention Bureau Italia appunto –, alla presentazione della ricerca "Intellectual Capital in Italy" con focus sulla Regione Veneto, finalizzata al miglioramento delle strategie di promozione nel segmento dei congressi internazionali, sino all’analisi dell’evoluzione della domanda della clientela internazionale in ambito Mice. E proprio il segmento Mice in Veneto si è sempre distinto per l’elevata professionalità dell’intera filiera ed è capace di generare un valore
aggiunto grazie alle ricadute positive sull’economia e sul turismo regionale. Secondo i dati più recenti a disposizione, la meeting industry ha mostrato segnali di crescita, con un incremento progressivo nel numero di eventi ospitati (quasi +10% nel 2023 rispetto all’anno precedente) e una maggiore partecipazione sia a livello nazionale sia internazionale (+24% nel 2023 rispetto al 2022). Complessivamente, si stima che l’offerta congressuale veneta abbia raggiunto nel 2023 una quota nazionale pari al 9%.
L’Italia si colloca al quinto posto a livello globale nella classifica dei Paesi con il più alto numero di meeting internazionali. Poco dopo Roma e Milano, che si posizionano ai vertici delle città italiane ospitanti, Padova emerge come l’unica città veneta tra le prime dieci italiane, con 196 eventi Mice ospitati (tra congressi di grandi e medie dimensioni). La sua forza risiede in un solido ecosistema accademico e scientifico, con l’Università di Padova come punto di riferimento, affiancata da Verona, Ca’ Foscari e Iuav a Venezia, e altre strutture ospedaliere e di ricerca a Treviso, Conegliano e Rovigo. In generale il Veneto presenta un’offerta Mice articolata su più territori e con un andamento
Sotto, le antiche mura di Cittadella, in provincia di Padova
in crescita con centri come – tra gli altri – il Padova Congress Centre, il Venice Convention Centre e Veronafiere che offrono spazi modulari e di grandi dimensioni.
PROSPETTIVE PER IL PROSSIMO FUTURO
Il Veneto ha tutte le carte in regola per posizionarsi come ecosistema Mice integrato e competitivo, ma servono azioni concrete per valorizzare in primis ogni destinazione secondo le sue vocazioni specifiche: Padova per i congressi scientifici, Venezia per eventi di lusso e respiro globale, Verona per fiere e cultura, Vicenza per design e industria, Treviso per Pmi e creatività, Belluno per sostenibilità e ritiri aziendali, Rovigo per innovazione agroalimentare. Serve poi una strategia coordinata per valorizzare un sistema ricco ma ancora parzialmente frammentato: investimenti mirati e rafforzamento della rete regionale possono fare la differenza per il futuro del settore. Grande forza motrice è il Venice Region Convention Bureau Network, la rete del sistema regionale congressuale, fortemente voluta dalla Regione Veneto, che rappresenta l'offerta integrata e organizzata delle destinazioni e permette di promuovere e gestire
efficacemente attività quali congressi, meeting, incentive, eventi, corporate meeting, tour, attività post-congressuali potendo contare sul supporto in loco, sull'assistenza di esperti e su un coordinamento fattivo. Il network, facendosi forza della ricchezza delle singole offerte territoriali, si presenta come filiera congressuale completa e moderna; di grande rilievo per quanto riguarda la capacità ricettiva inserita nel contesto delle bellezze paesaggistiche, storiche, artistiche del territorio. La meeting industry veneta è in grado di supportare la realizzazione sia di eventi di portata internazionale sia di eventi realizzati su misura per dare risposta a ogni segmento della domanda turistico-congressuale.
Il Veneto è noto per la straordinaria varietà di paesaggi che si incontrano attraversando i poli artistici e culturali di città quali Venezia, Verona, Vicenza, Padova, Treviso, Rovigo e Belluno. Ci sono inoltre le Dolomiti, la pedemontana e le colline, le rive del Lago di Garda, i Colli Euganei, le terme, la splendida Laguna e le sue spiagge ed il Parco Regionale del Delta del Po. I molteplici eventi culturali, folcloristici, enogastronomici e
sportivi di portata internazionale ne completano la variegata offerta turistica. La Regione Veneto incentiva le attività di interesse turistico tra soggetti pubblici e privati, promuove il turismo veneto in Italia e all'estero, programma e coordina le iniziative turistiche, permettendo di mantenere sempre standard elevati. Il successo e l’appeal turistico è anche frutto di importanti sinergie e collaborazioni. A livello locale operano sette convention bureau, uno per ciascun capoluogo di provincia, impegnati nella promozione dei territori locali per la meeting industry e nella valorizzazione delle diverse eccellenze anche in un’ottica di eventi Mice e a coordinare e supportare la loro attività opera, da oltre dieci anni, la rete del sistema regionale congressuale di Venice Region Convention Bureau Network.
Padova è una location perfetta per il cliente leisure, per il Mice e per il cliente business, dove arte, cultura, storia sono segni caratteristici di questa città, che sa coniugare perfettamente le sue tradizioni con un’anima contemporanea e volta al futuro. Oltre a un'elevata capacità ricettiva e a una posizione strategica, per l'organizzazione di meeting ed eventi la città offre location uniche e varie soluzioni pre e post congressuali, che spaziano dall'arte alla natura, passando per il benessere e lo sport. Situata al centro del Veneto, è facilmente raggiungibile da tutte le città italiane e le destinazioni inter-
nazionali con un'efficiente stazione ferroviaria, quattro aeroporti internazionali nelle vicinanze e un ottimo collegamento autostradale. La “città degli affreschi”, così chiamata per le opere di maestri quali Giotto e la presenza di Galileo Galilei ospita la seconda università più antica d'Italia. La città ha ottenuto il secondo sigillo del patrimonio mondiale Unesco per “Padova Urbs picta. Giotto, la Cappella degli Scrovegni e i cicli pittorici del Trecento”: i preziosi cicli affrescati del XIV secolo presenti in otto siti della città. 13 chilometri di portici consentono di passeggiare lungo il centro e spostarsi in piena libertà tra la Cappella degli Scrovegni, l’Università e la Basilica del Santo fino a raggiungere l’Orto Botanico, sito Unesco, che vanta le nuove serre del Giardino della Biodiversità. Città capace di coniugare perfettamente storia e modernità, Padova sa essere allo stesso tempo giovane e dinamica, offrendo soluzioni uniche per eventi e meeting. Le vicine Terme Euganee, uno dei bacini termali più grandi d’Europa, e il paesaggio incontaminato dei Colli Euganei che le circondano offrono un'ideale oasi di benessere e relax. I Colli Euganei celano sorprese naturalistiche a ogni angolo, inclusi quattro campi da golf per organizzare attività incentive dopo un evento. Una città a dimensione d’uomo, ma per visitatori esigenti, che sono pronti a lasciarsi trascinare nella folla delle piazze, nelle tradizioni eno-gastronomiche della zona e nelle famose vie dello shopping cittadino.
GLI SCENARI
DELLE DOLOMITI BELLUNESI
Eventi grandi o piccoli che faranno conoscere a fondo al visitatore la montagna bellunese, la sua gente, la cultura e le sue culture. È possibile percorrere le piste rese famose dai grandi campioni dello sci o imparare a sciare in un contesto naturale unico. Una cornice perfetta per accogliere anche eventi, incentive e team building di grande effetto con il sostegno di Dolomiti Bellunesi Convention Bureau. I punti di partenza sono le località della provincia, autentiche e dal fascino senza tempo. A cominciare da Cortina, nota come la Regina delle Dolomiti, che si sta preparando ad accogliere i prossimi Giochi Olimpici del 2026. Situata nel cuore del Cadore, è da sempre meta del jet-set internazionale, per la sua bellezza, le piste da sci e le tante escursioni che offre, come il giro delle Tofane o la salita al Rifugio Lagazuoi con vista unica sulla valle. Uno spettacolo che si gode anche dal centralissimo Palacongressi con la sala conferenze affacciata a tremila metri sulla Marmolada. Eventi e meeting possono essere accolti anche all’interno di storici edifici nobiliari di Mel, il pittoresco agglomerato a ridosso dell’Adige, con i suoi palazzi costruiti durante la protezione della Repubblica di Venezia e il Castello di Zumello, alle sue porte, che ne fanno uno dei Borghi più belli d’Italia. Ma possiamo citare anche Feltre con il centro stori -
co definito da palazzetti cinquecenteschi eredità della dominazione veneziana, oppure i rifugi, per incontri unici assaporando la cucina tipica della regione, con piatti a base di selvaggina, funghi e polenta.
ROVIGO, DOVE IL TURISMO È GREEN
Rovigo Convention & Visitors Bureau è l’organizzazione capace di collegare istituzioni, imprese private e associazioni per la promozione di Rovigo e la sua provincia come “destinazione turistica” per chi viaggia per piacere o per chi organizza o partecipa a eventi aziendali. Qui, nella cosiddetta “Terra tra due fiumi”, anche il business diventa green con location non convenzionali per ospitare eventi aziendali e incentive. La natura è protagonista di un’ampia offerta di attività pensate anche per la meeting industry e proposte dal Cb cittadino, come escursioni e workshop culinari in un ambiente insolito e affascinante, ideale in ogni momento dell’anno.
IL CUORE DELLA STORICITÀ DI TREVISO
Fiore all’occhiello della città, oltre alla Piazza dei Signori, è anche la Pescheria Vecchia e il canale dei Buranelli: qui batte il cuore di Treviso e se ci si perde tra le strade del centro, è facile sentire il gorgoglio dell’acqua mescolato al chiacchiericcio della gente. La mano dell’uomo, attraverso
i secoli, ha disegnato un paesaggio talmente poetico e importante per la storia degli abitanti della Marca, che è ora in corso di iscrizione la candidatura per il riconoscimento Unesco di tutta l’area di produzione del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg. La provincia di Treviso, coordinata da Marca Treviso Convention Bureau, offre anche famose ville, tra
In alto, la laguna del Delta del Po, un ambiente unico dove organizzare originali post congress
A fianco, le Dolomiti regalano colori ed esperienze indimenticabili
le quali due ville di Andrea Palladio: Villa Emo e Villa di Maser. Così pure sono famose altre dimore storiche come il castello di San Salvatore a Susegana, quello di Conegliano e di Cison di Valmarino. Il trevigiano è ricco anche di borghi dal fascino particolare come Asolo, il regno della Regina Cornaro, teatro di amori immortali come quelli di Robert Browning ed Elizabeth Barrett o di Gabriele D’Annunzio ed Eleonora Duse; Possagno, dove è possibile visitare la casa natale e la gipsoteca di Antonio Canova; Castelfranco Veneto, patria di Giorgione; e Portobuffolè, piccolo borgo medievale sorto sul fiume Livenza.
VENEZIA LA BELLA
Non ha bisogno di presentazioni questa città tra le più straordinarie del mondo. Venezia è innanzitutto arte, un’arte arrivata fino ai giorni nostri che racconta gli splendori accumulati negli anni di storia della Serenissima. Venezia Unica Convention Bureau è la rete del sistema regionale congressuale che permette di promuovere e gestire efficacemente attività quali congressi, meeting, incentive, eventi, corporate meeting, tour, attività post-congressuali potendo contare sul supporto in loco, sull'assistenza di esperti e su un coordinamento fattivo. Vela Spa detiene in via esclusiva la gestione dei rapporti commerciali e contrattuali con i partner e lo sviluppo commerciale degli asset della Città. Importante, tra l’altro, l’offerta di location uniche: oltre al Venice Convention si ha infatti l’opportunità di scegliere tra altre prestigiose e rinomate sedi come l’Arsenale, il Gran Teatro La Fenice, Ca’ Vendramin Calergi, Pescheria di Rialto e i Musei Civici.
VERONA E LE SUE ATMOSFERE
In alto, Treviso, con i suoi romantici canali
Al centro, l'Arena di Verona
A fianco, il fascino senza tempo di un giro in gondola a Venezia
Verona e il Lago di Garda rappresentano una destinazione d'eccellenza per eventi, meeting e congressi. Verona Garda Convention Bureau accompagna ogni fase dell'evento, dalla candidatura al coordinamento, mettendo a disposizione location prestigiose, servizi innovativi e un network di partner qualificati per creare esperienze uniche. Il territorio di Verona e il Lago di Garda vanta una posizione strategica nel cuore dell’Europa, direttamente collegato con l’Aeroporto di Verona. È inoltre facilmente raggiungibile dai principali hub del Centro-nord Italia, a un’ora di strada da Milano e Venezia e a poco più di tre ore di treno da Roma. La città è stata anche inserita nella lista dei siti Unesco, grazie all’affascinante centro storico con le sue bellezze culturali e la suggestiva città fortezza di Peschiera del Garda costruita direttamente sul lago.
VICENZA:
A TUTTO POST CONGRESS
La provincia di Vicenza può contare su una grande varietà di scenari dove monti, colline, fiumi, laghi e la pianura si fondono in una offerta turistica che sotto l'aspetto culturale, artistico, sto -
su misura nel cuore di Verona
Nel raffinato palazzo anni ’20 dell’Hotel Indigo Verona, le sale Capuleti e Montecchi, recentemente rinnovate, offrono ambienti versatili e tecnologici perfettamente integrati con l’eleganza dell’hotel e delle sue 62 camere. Completano l’esperienza camere ispirate all’architettura locale, un giardino interno con patio e cocktail d’autore all’Arya Bar & Mixology.
In alto, la splendida Vicenza, dominata dalla Basilica del Palladio
rico e ambientale non ha nulla da invidiare a più quotate destinazioni. Paesaggio e architettura sono considerate "un unicum" che ha meritato l'inserimento nella Lista del Patrimonio Mondiale dell'Unesco della città di Vicenza e delle ville di Palladio. Le proposte post-congress sono molteplici, dalle proposte culturali con la visita di Vicenza e alle ville palladiane, alle città di Bassano, Thiene, Marostica, e poi mostre, rievocazioni storiche, concerti nella cornice di palazzi storici o nell’affascinante Teatro Olimpico.
NelSi continua con la ricca offerta enogastronomica: dai vini, le grappe e i distillati ai prodotti tipici come il baccalà, la sopressa, il formaggio Asiago, la polenta, i dolci tipici, per citarne alcuni, continuando con lo shopping e i percorsi di visita alle aziende, nella terza provincia italiana per export, con una grande tradizione nel campo dell’oreficeria, della ceramica, dell'abbigliamento e della pelle. A completare il tutto, infine, le attività sportive e all’aria aperta, estive e invernali, nelle colline e nelle Prealpi venete.
panorama Mice italiano il Veneto si conferma una delle regioni più attive e consolidate, con Venezia, Padova e Verona tra le destinazioni più rilevanti a livello nazionale e internazionale. Venezia guida la classifica regionale come riferimento globale per eventi di prestigio, seguita da Padova, che si distingue per l’alta concentrazione di capitale intellettuale, e da Verona, solida nella proposta fieristica e congressuale. Treviso e Vicenza servono prevalentemente il mercato nazionale, mentre Belluno e Rovigo offrono occasioni di nicchia a livello locale. Qui di seguito, in breve, alcuni numeri della regione Veneto, utili ai planner:
300 musei
24 Ville Palladiane
Patrimonio Unesco
6 parchi e 24 riserve naturali
14 Strade del Vino
+ 120 chilometri di spiagge
+ 100 stabilimenti termali
1.500 chilometri di piste ciclabili
+ 30 comprensori sciistici
+ 500 chilometri di piste da sci
25 golf club
3 aeroporti internazionali
7 convention bureau
4 quartieri fieristici
+ 500 sedi per eventi
+ 28.000 eventi e congressi annui
Il Veneto, forte degli ottimi risultati che lo posizionano nei primi posti delle classifiche del turismo internazionale, si prepara ad accogliere una stagione ricca di eventi e di sfide per il futuro. Ne abbiamo parlato con Federico Caner, assessore a Fondi Ue, Turismo, Agricoltura e Commercio estero della Regione Veneto
di STEFANIA VIDA
In alto, Verona con la sua celebre Arena
Sotto, Federico Caner assessore a Fondi Ue, Turismo, Agricoltura e Commercio estero della Regione Veneto
Esperienze autentiche, servizi di qualità e una Regione aperta ad affrontare le sfide del futuro: il Veneto scala le classifiche di preferenza a livello internazionale, sia in ambito leisure sia Mice. Ne parliamo con l’assessore regionale a Fondi Ue, Turismo, Agricoltura e Commercio estero Federico Caner.
Come confermano anche i più recenti dati, il Veneto è una delle regioni più turistiche d’Italia. Come portate avanti questa eccellenza e quali sono le chiavi per lo sviluppo futuro? «Il Veneto ha chiuso il 2024 con oltre 21,7 milioni di arrivi e 73,4 milioni di presenze, superando i livelli pre-pandemici del 2019 e confermandosi tra le regioni italiane più attrattive, in particolare per il turismo internazionale. Significativa è la crescita del comparto extralberghiero (+27,3% di arrivi rispetto al 2019), che meglio intercetta la domanda post-Covid orientata a esperienze più flessibili e autenti-
che. Il Veneto conferma quindi il suo ruolo di leadership nel panorama turistico italiano e internazionale grazie a una visione strategica chiara e condivisa, racchiusa nel Piano Strategico del Turismo Veneto 2025-2027 “Protagonisti del Cambiamento”. Tale visione si articola attorno a quattro assi fondamentali: Veneto Aperto, Attento, Attivo e Attuale. Nel concreto, parliamo di un Veneto “Aperto” all’accoglienza e alla diversificazione dell’offerta, che punta a superare la stagionalità e valorizzare l’insieme di costa, città ed entroterra. Di un Veneto “Attento” alla qualità della vita, all’inclusione e al coinvolgimento delle comunità ospitanti. Di un Veneto “Attivo”, che investe in innovazione, conoscenza e competenze. E infine “Attuale”, capace di comunicare un’identità unitaria e competitiva attraverso il marchio ombrello “Veneto – The Land of Venice”. Lo sviluppo futuro passa da prodotti turistici integrati, destinazioni sostenibili, digitalizzazione dell’offerta tramite il Dms
regionale interoperabile con il Tourism Digital Hub nazionale, e una governance evoluta, con il rafforzamento delle Organizzazioni di Gestione della Destinazione (Ogd) come soggetti strutturati, capaci di accompagnare lo sviluppo delle imprese e delle reti territoriali».
A giugno si è tenuta la prima edizione del Forum Mice Veneto, promosso in partnership dalla Regione del Veneto e dal Venice Region Convention Bureau Network, con oltre 150 iscritti. Quali sono i punti focali sui quali è concentrata maggiormente l’attenzione e qual è lo scenario attuale del settore?
«Il Forum Mice Veneto ha rappresentato un momento di confronto importante per il settore. Tra i punti centrali emersi: la necessità di una più forte cooperazione tra territori e operatori, lo sviluppo di prodotti legati alla meeting industry integrati con il territorio (per esempio enogastronomia, cultura e sport), la valorizzare di ogni destinazione secondo le proprie vocazioni specifiche ma sempre nella logica di poli diversificati di un più ampio ecosistema integrato e l’urgenza di investire sulla sostenibilità degli eventi e sulla formazione professionale. I dati presentati dall’Osservato-
rio del Turismo Regionale Federato hanno confermato una ripresa solida degli eventi Mice nel 2024, soprattutto in città d’arte come Padova, che si distingue per l’alta concentrazione di capitale intellettuale, e nei distretti congressuali storici come Verona e Venezia, dove Venezia guida la classifica regionale come riferimento globale per eventi di prestigio. Treviso e Vicenza servono prevalentemente il mercato nazionale, mentre Belluno e Rovigo offrono occasioni di nicchia a livello locale».
Entrando più nello specifico nel settore Mice, su che tipo di finanziamenti e sostegni può contare per il suo sviluppo?
«Il settore Mice in Veneto mostra segnali di ripresa consolidata. Dopo le difficoltà legate alla pandemia, già nel 2022 si erano per lo più recuperate le performance di settore in termini di numero di eventi ospitati. Il loro consolidamento nel biennio successivo, legato anche al ritorno di meeting internazionali e congressi associativi, ha fatto emergere Venezia, Padova e Verona come poli strategici, che si collocano in quest’ordine nella top venti nazionale del 2024. Le strategie regionali puntano sul rafforzamento delle reti territoriali, come il Venice Region Con-
«Nel 2024 il comparto Mice ha rappresentato una componente qualificata, anche se non ancora dominante, del turismo veneto – afferma l’assessore Caner –. Tuttavia, i dati dell’Osservatorio mostrano una ripresa a doppia cifra del comparto congressuale rispetto al 2022, con particolare intensità nei poli fieristici e nelle città capoluogo.
vention Bureau Network, e sulla valorizzazione di prodotti integrati che collegano l’attività congressuale con esperienze culturali, enogastronomiche, outdoor o wellness. Particolare attenzione è riservata alla sostenibilità degli eventi, alla formazione degli operatori, all’evoluzione digitale del comparto (eventi ibridi, Dms per la promo-commercializzazione) e alla promozione di destinazioni secondarie con spazi e servizi dedicati al Mice. Il Piano Turistico Annuale 2025 sostiene questi obiettivi anche attraverso azioni mirate a favorire la creazione di club di prodotto dedicati, l’impiego delle nuove tecnologie e il consolidamento della governance locale quale elemento abilitante di una filiera congressuale più competitiva».
Il Veneto sarà al centro del tanto atteso appuntamento internazionale di Milano Cortina
Si rafforza il ruolo di destinazioni secondarie e poli universitari (Padova, Treviso), grazie alla disponibilità di spazi, al valore aggiunto dell’accoglienza e a un posizionamento più sostenibile. Le tendenze future indicano una maggiore richiesta di servizi personalizzati, esperienze post-congressuali e integrazione con i prodotti slow e culturali».
2026 e grande attenzione si sta concentrando su questa data. Come si sta preparando in tal senso la Regione e cosa comporterà un evento di tale portata?
«Il Veneto sta investendo con grande determinazione nell'appuntamento olimpico, che rappresenta una straordinaria occasione di visibilità e sviluppo. Tra le opere principali figura la nuova pista “Eugenio Monti” per bob, skeleton e slittino a Cortina d’Ampezzo, già completata nel marzo 2025, accanto a interventi su viabilità e mobilità ferroviaria nelle aree di Belluno, Longarone e Feltre. Parallelamente, la Regione ha avviato il programma “Veneto in Action”, che comprende una serie di iniziative coordinate – tra cui il progetto “Casa Veneto” a Cortina – finalizzate a comunicare l’identità del territorio, sostenere gli operatori e amplificare le ricadute in termini di attrattività e vi-
Sotto, Venezia è da sempre tra le destinazioni più rilevanti del panorama Mice internazionale
sibilità internazionale. Sono strumenti chiave per comunicare l'identità regionale, accogliere operatori e raccontare le eccellenze venete in ottica di legacy a lungo termine. Secondo le stime dell’Ufficio Studi di Banca Ifis, il Veneto beneficerà di oltre il 40% della spesa turistica generata dai Giochi e del 46,4% degli investimenti infrastrutturali complessivi. Le imprese venete si aspettano un incremento di fatturato e occupazione, e una maggiore presenza di flussi internazionali».
può anticipare qualche dettaglio?
«Oltre alle competizioni, il Veneto ospiterà una serie di eventi culturali, istituzionali e di promozione economica. Tra questi spicca il progetto “Casa Veneto”, che sarà operativo a Cortina durante le Olimpiadi e Paralimpiadi. Sarà un luogo di accoglienza, storytelling, eventi e media center per giornalisti non accreditati, emittenti, stakeholder e delegazioni. Al contempo, si stanno organizzando attività in tutto il territorio regionale in collegamento con i Giochi, promuovendo eventi diffusi nelle città d’arte e nei poli universitari, con iniziative in ambito sportivo, educativo e turistico».
Oltre allo sport il Veneto ospita anche un appuntamento ormai punto di riferimento del settore vinicolo: stiamo parlando ovviamente di Vinitaly. In base anche alla recente edizione, quali sono i trend del momento e le nuove sfide per il prossimo futuro?
Sopra, i meravigliosi affreschi di Giotto all'interno della Cappella degli Scrovegni, a Padova
In occasione dei Giochi olimpici invernali sono previsti eventi e iniziative collaterali di cui si
«Vinitaly rappresenta un appuntamento imprescindibile per il settore vinicolo, dove il Veneto continua a distinguersi per qualità e innovazione. Tra le novità dell’ultima edizione spicca l’interesse crescente per i vini NoLo (vini no & low alcohol), una risposta alla domanda di nuovi stili di consumo, soprattutto tra i giovani. Parallelamente a questa tendenza, resta forte il legame con la tradizione e il territorio: il successo in continua crescita dei nostri vini Doc e Docg lo dimostra, confermando il Veneto come prima Regione produttrice di vino in Italia. Tuttavia, il cambiamento climatico impone nuove sfide: dobbiamo puntare su ricerca e sostenibilità per tutelare vitigni autoctoni e qualità. Il Veneto è pronto a farlo, valorizzando sempre le sue radici».
La strada verso Milano Cortina 2026 è iniziata: dopo i Giochi di Parigi, il testimone passa all’Italia. L'appuntamento sarà anche un'importante occasione che vedrà il Veneto al centro di questo evento internazionale unico
Dal 6 al 22 febbraio 2026 il sipario si alzerà sui XXV Giochi Olimpici Invernali, seguiti dal 6 al 15 marzo dai Giochi Paralimpici Invernali. A distanza di vent’anni dall’ultima volta, i Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali tornano per stupire, emozionare e divertire tutti gli spettatori italiani e non solo, in alcuni dei luoghi più iconici come Cortina d’Ampezzo e l’Arena di Verona, che ospiterà la Cerimonia di Chiusura delle Olimpiadi e la cerimonia di apertura delle Paralimpiadi. Più di 3.500 atleti da 93 Paesi si contenderanno 195 medaglie in 16 discipline Olimpiche e sei sport
Paralimpici sullo sfondo dei meravigliosi territori italiani. Un modello innovativo dei Giochi ispirato dall’energia vibrante e dinamica dello spirito italiano, un evento memorabile e una festa per tutti che celebrerà i valori Olimpici e Paralimpici e l’unicità dei territori italiani.
UN TEATRO DI GARE DIFFUSO
Per i visitatori sarà una grande occasione per scoprire gli straordinari paesaggi della Regione Veneto, ricchi di bellezza, storia, arte e cultura, partendo da Cortina, la Regina delle Dolomiti, che ospiterà le gare, fino ad arrivare
Sotto: Cortina d'Ampezzo è una delle protagoniste delle prossime Olimpiadi Invernali
alla città di Verona, che con lo splendido scenario dell’Arena farà da preziosa cornice alla Cerimonie dei Giochi. Saranno ben 22mila chilometri quadrati che ospiteranno il massimo evento sportivo al mondo attraversando non
solo Milano e Cortina, ma anche la Lombardia, il Veneto e le Province Autonome di Trento e Bolzano. La bellezza dei territori, l’accoglienza delle comunità locali e la ricchezza del patrimonio culturale faranno da sfondo a imprese sportive memorabili.
Un programma multidisciplinare, plurale e diffuso per promuovere i valori Olimpici e Paralimpici attraverso la cultura, il patrimonio e lo sport: l’Olimpiade Culturale di Milano Cortina 2026 ha l’ambizione di coinvolgere la comunità culturale in un progetto aperto e partecipato, che mette al centro artisti, operatori, enti e organizzazioni, valorizzando le eccellenze culturali e artistiche del nostro Paese. Un calendario ricco di iniziative artistiche e culturali che animerà l’Italia nella strada verso i Giochi, culminando nel 2026 in una programmazione entusiasmante e coinvolgente durante le Olimpiadi e Paralimpiadi Invernali. Una straordinaria occasione di visibilità e sviluppo per la Regione Veneto, che si sta preparando al meglio in vista di questo grande appuntamento. Tra le opere principali la nuova pista “Eugenio Monti” per bob, skeleton e slittino a Cortina d’Ampezzo, accanto a interventi su viabilità e mobilità ferroviaria nelle aree di Belluno, Longarone e Feltre. Oltre alle competizioni, il Veneto ospiterà una serie di eventi culturali,
istituzionali e di promozione economica. Tra questi spicca il progetto “Casa Veneto”, che sarà operativo a Cortina durante le Olimpiadi e Paralimpiadi. Al contempo, si stanno organizzando attività in tutto il territorio regionale in collegamento con i Giochi, promuovendo eventi diffusi nelle città d’arte e nei poli universitari, con iniziative in ambito sportivo, educativo e turistico.
LA “REGINA DELLE DOLOMITI”
Cortina è una delle mete turistiche più affascinanti e prestigiose al mondo. Immersa tra le maestose vette dolomitiche, è il luogo ideale per chi cerca natura, sport, cultura e raffinatezza. Icona dello sci alpino e sede di gare internazionali, Cortina si prepara a ospitare le Olimpiadi e le Paralimpiadi Invernali, rinnovando il suo ruolo di protagonista mondiale dello sport. D’estate i sentieri, le vie ferrate, i percorsi per le bici e le arrampicate attirano appassionati e amanti della montagna. Ma il fascino di Cortina va oltre la natura: nel suo centro esclusivo, tra boutique di lusso e ristoranti gourmet, si respira un’atmosfera cosmopolita, senza perdere il legame con la tradizione. La cultura ladina, ancora viva, si riflette nei sapori autentici, nelle feste e nell’artigianato, regalando ai visitatori un’esperienza unica e autentica, dove passato e presente si incontrano perfettamente ancora oggi.
A poco più di un’ora da Venezia esiste un luogo baciato dalla bellezza, che custodisce mille e un’anima, un territorio che lascia senza parole: sono le Dolomiti Bellunesi. Le vette dolomitiche sono patrimonio Unesco dal 2009 e sono fra le montagne più belle del mondo ricche di paesaggi, con monti imponenti e vette verticali. Le Dolomiti si sono formate circa 250 milioni di anni fa in ambienti marini tropicali e rappresentano un raro esempio di rocce sedimentarie e processi di orogenesi. Sono quindi un laboratorio naturale per lo studio della storia della Terra e della tettonica delle placche: una testimonianza eccezionale della storia geologica del pianeta. una realtà unica al mondo, tutta da scoprire. Vi proponiamo qui di seguito un suggestivo tour tra le bellezze, le tradizioni e le curiosità dolomitiche, per immergersi ancora di più in questo spettacolo naturale dal fascino intramontabile.
Tante le caratteristiche naturali che affascinano delle Dolomiti, a partire da un termine che forse non tutti conoscono, ovvero l’enrosadira, il fenomeno naturale unico al mondo che tinge le pareti rocciose e le cime delle Dolomiti di sfumature rosa, arancione e rosso
Nella pagina a fianco in basso: nel centra storico di Cortina d'Ampezzo, tra boutique di lusso e ristoranti gourmet, si respira un’atmosfera cosmopolita, senza perdere il legame con la tradizione
Sotto: la sagoma, riconoscibilissima e affascinante, delle Tre Cime di Lavaredo
Una destinazione perfetta tutto l'anno, quella delle Dolomiti: ogni stagione dipinge infatti il territorio con i suoi colori unici. Neve scintillante e ghiaccio in inverno, esplosioni di fiori in primavera, prati verdi e rigogliosi in estate e il caldo foliage in autunno
durante l’alba e il tramonto, grazie alla particolare composizione della roccia dolomitica. Continuando lungo questo percorso cromatico, si può notare come ogni stagione dipinga il territorio con i suoi colori unici: neve scintillante e ghiaccio in inverno, esplosioni di fiori in primavera, prati verdi e rigogliosi in estate e il caldo foliage in autunno. Ogni angolo racconta una storia di bellezza naturale e varietà climatica. In basso la Valbelluna e lassù le Dolomiti. Questa è la bellezza del territorio bellunese: un contrasto di valore tra la Valbelluna, un’area racchiusa fra il Lago di Santa Croce e il Lago del Corlo, un’ampia vallata con pendii dolci che si affacciano sulle vette dolomitiche; dall’altro le cime, quelle alpine, quelle che si raggiungono con una ferrata o un impianto di risalita, che si possono anche semplicemente contemplare per essere raggiunti dalla loro magnificenza.
Continuiamo questo percorso lungo le bellezze dolomitiche parlando dell’outdoor e delle sue innumerevoli attività. Le Dolomiti Bellune-
si sono, infatti, la destinazione ideale per chi ama lo sport e le attività all’aperto. Ci sono proposte per tutti i livelli: dai principianti ai professionisti. Questo è un luogo dove ognuno trova la sua forma in armonia. In estate, le montagne invitano a trekking, hiking, nordic walking, arrampicata e vie ferrate. Le acque cristalline di laghi, fiumi e torrenti sono perfette per river trekking, canyoning, windsurf, kitesurf e canoa o semplicemente per rilassarsi al sole. Per gli appassionati delle due ruote, le strade del Giro d’Italia, i Bike Park e i sentieri delle Dolomiti Bellunesi offrono sfide epiche e panorami emozionanti, ideali per bici da strada, gravel o mountain bike. Con l’arrivo della neve le valli si trasformano in un paradiso invernale: sci e snowboard su oltre trecento chilometri di piste del Dolomiti Superski, ma anche sci nordico, ciaspolate, sci alpinismo, freeride, snowbike e persino kitesurf sulla neve.
TERRITORIO
La bellezza del territorio si ritrova anche nell’autenticità delle sue tradizioni. Il calendario è scandito da eventi che accompagna -
Un’avventura
indimenticabile attraverso l’Italia e gli italiani alla scoperta di una nuova idea di bellezza che sottolinei lo “Spirito Italiano”, fatto di creatività, calore, talento, dinamismo. La storia di ciascun tedoforo accenderà le emozioni di tutti, partendo da Roma il 6 dicembre 2025 e attraversando tutta l’Italia, approdando a Milano il 6 febbraio 2026, per dare ufficialmente inizio ai Giochi Olimpici Invernali. Si conteranno quindi ben 10.001 tedofori, 12.000 chilometri, 63 giorni, 110 province, venti regioni e sessanta celebrazioni di tappa. Più di 3.500 atleti da 93 Paesi si contenderanno 195 medaglie in 16 discipline Olimpiche e sei sport Paralimpici sullo sfondo dei meravigliosi territori italiani. La grande novità di questa edizione? Il debutto olimpico dello sci alpinismo. Le venue di gara saranno 18.
no la comunità e i visitatori. Questi appuntamenti fissi si tramandano con passione nel tempo, regalando a chi visita un’esperienza autentica. Ogni momento dell’anno ha la sua festa, il suo rituale. Si inizia con i festeggiamenti per il Natale e l’Epifania, poi arriva il Carnevale con le sue maschere, diverse e uniche in ogni valle. La Pasqua porta la focaccia bellunese sulle tavole mentre con l’arrivo della primavera iniziano i festeggiamenti legati alla fioritura. L’estate celebra il sole, il caldo e i mercatini per le vie dei villaggi e l’unicità del Palio di Feltre. L’autunno è il momento dei sapori con uva, zucca, miele, formaggio, mele, marroni e noci e dalle malghe il ritorno a valle delle greggi diventa festa nei paesi con la festa della transumanza. Non mancano ovviamente anche gli eventi di respiro più internazionale. Tra sport, cultura e spettacolo, queste montagne accolgono appuntamenti unici che attirano visitatori e atleti da tutto il mondo, valorizzando il territorio con competizioni di alto livello, festival culturali e rassegne artistiche. Ogni evento diventa un’occasione per celebrare la grandezza di queste montagne, promuovendo non solo la bellezza paesaggistica, ma anche la capacità organizzativa, lo spirito ospitale e dinamico delle comunità locali. Impossibile non citare la bellezza del Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi: con ben 31.512 ettari è un vero e proprio tesoro di biodiversità tutto l’anno. Tra sorgenti, paludi e corsi d’acqua, i boschi di latifoglie e le foreste di conifere si alternano a imponenti pareti rocciose, offrendo un habitat ricco e variegato tutto da esplorare.
CULTURA E SAPORI AUTENTICI
Arriviamo così alla parte dedicata alla cultura, dove tra opere d’arte, chiese storiche, musei, castelli e ville storiche, il passato si intreccia con il presente, raccontando storie di un tempo in cui questa regione era un crocevia tra Venezia e il Nord Europa. Per secoli, il legno pregiato di questi territori ha sostenuto la costruzione di Venezia e delle gondole veneziane, creando un ponte unico tra la montagna e la Serenissima. Le tradizioni culturali e commerciali instaurate sono ancora visibili oggi e sottolineano un legame storico e culturale profondo. Belluno e Feltre, le due principali cittadine della provincia, offrono centri storici incantevoli, perfetti per passeggiare tra caffè accoglienti, negozi, palazzi storici e musei. Il viaggio verso le Dolomiti Bellunesi non può non soffermarsi sui suoi sapori autentici. Nei ristoranti stellati, così come nelle malghe e presso i produttori locali, si possono assaporare i prodotti tipici accompagnati dalla birra locale, realizzata con l’orzo coltivato nel Parco Nazionale o dai vini prodotti con una nuova varietà di vitigni resistenti Piwi del feltrino e della Valbelluna, che garantiscono una produzione sostenibile e di alta qualità. Fra i prodotti tipici trovano una menzione speciale l’agnello dell’Alpago, presidio Slow Food, i fagioli della Valbelluna, il formaggio Piave che è il formaggio Dop delle Dolomiti Bellunesi, i formaggi di latteria e infine il Miele delle Dolomiti Bellunesi Dop. Fra piatti tipici i casunziei (ravioli di pasta fresca ripieni di barbabietola rossa, ricotta o patate, spesso serviti con burro fuso e semi di papavero) e il pastin (carne tritata di maiale e manzo, speziata e pressata).
In alto: una vista dell'elegante e appartata Belluno, con il ponte sul fiume Piave
Una filosofia di post congress che privilegia la qualità alla quantità, concentrandosi sull'autenticità, la lentezza e il rispetto per l'ambiente e le culture locali, offrendo occasioni di attività sportive e naturalistiche e importanti esperienze nel turismo culturale, attraverso il circuito delle antiche dimore venete
di STEFANIA VIDA
NSotto, la cinquecentesca Villa Marcello, splendida dimora tra Padova e Treviso
ato come risposta al turismo di massa e alla frenesia quotidiana, lo “slow tourism” promuove esperienze più profonde e significative, incoraggiando i viaggiatori a rallentare il ritmo, immergersi nelle destinazioni e interagire con la popolazione locale, spesso optando per trasporti a basso impatto ambientale come bici o treno e il Veneto, terra dai mille volti, offre un’infinità di scenari alla
scoperta delle città d'arte e dello straordinario patrimonio storico-artistico, culturale e naturale della regione. E la meeting e incentive industry non poteva non cogliere il trend e applicarlo al mondo degli eventi con risvolti affascinanti e originali. Dalla possibilità di praticare numerosi sport – da escursioni a cavallo al trekking, al birdwatching –, ma anche l’occasione unica di visitare alcune tra le più importanti dimore
delle antiche Ville Venete, un tuffo nel passato e nel mondo meraviglio del celebre architetto Andrea Palladio.
INTRAMONTABILE
Il Veneto è custode di città d’arte, oasi naturali e montagne, cittadelle fortificate e ville nobiliari ma anche di borghi antichi e località di villeggiatura sul mare e sul lago. Partiamo in questo tour proprio dalle Ville Venete e da Vicenza, dichiarata Patrimonio dell'Umanità dall'Unesco nel 1994, ornata da maestose architetture che ne disegnano ogni angolo e che recitano (quasi) un solo nome: Andrea Palladio. Qui l’architetto rinascimentale ha lasciato il segno più evidente della sua arte progettando edifici di inconfondibile eleganza, equilibrio e armonia che hanno saputo modificare l’impianto urbanistico della città e parte del paesaggio circostante. Basti pensare alla magnificenza della Basilica Palladiana, del Teatro Olimpico, della Loggia del Capitaniato e alla straordinarietà di Villa Almerico Capra, “La Rotonda”. Veri e propri gioielli architettonici tra le più alte espressioni della cultura veneta, esempio di bellezza e armonia architettonica che non rappresentano testimonianze solo di epoche passate, ma costituiscono simboli di storia, cultura, arte e paesaggio, che hanno contribuito a forgiare l'identità della regione.
Sono più di quattromila le Ville Venete sorte tra il 1400 e il 1700, all'epoca della Serenissima Repubblica di Venezia, in Veneto e Friuli. Un circuito d’eccellenza quello delle dimore storiche di Veneto e Friuli che offre ai visitatori l'esperienza autentica della "vita in villa". Oltre cento tra le più belle, tra cui molte Ville Palladiane, oggi si svelano al visitatore attraverso visite guidate, eventi, soggiorni, ristorazione e altri servizi esclusivi. Non solo. Molte aprono le loro porte agli eventi del Mice, in un viaggio senza fine tra splendide campagne, fiumi e colline, disegnando affascinanti itinerari turistici.
In Villa il tempo si ferma e si può godere il lusso di stanze e giardini e vigne, magari imparando vecchie ricette di casa o raccogliendo fiori o vendemmiando.
Le Ville Venete offrono soluzioni raffinate e funzionali ideali per business meeting, congressi, riunioni, conferenze, cene di gala e attività di team building. La posizione geografica, la varietà degli ambienti, i servizi offerti e la facile raggiungibilità fanno delle dimore storiche il sito ideale per incontri di lavoro, convention, servizi fotografici e pubblicitari, servizi di moda, presentazione di prodotti e molto
Le ville di Andrea Palladio nel Veneto sono 24 di cui 16 in provincia di Vicenza, due in provincia di Padova, tre in provincia di Treviso, una in provincia di Venezia, una in provincia di Verona e una in provincia di Rovigo. Tra le sue eccellenze il Veneto conta ben nove siti Patrimonio Unesco. Tra questi, Vicenza e le sue splendide Ville Palladiane sono un tesoro architettonico di inestimabile valore. Costruite nel XVI secolo per l'aristocrazia veneziana come residenze di campagna, delle 24 ville realizzate in diverse province della regione, Vicenza è il cuore di questo straordinario patrimonio. Qui, infatti si trova Villa Capra, nota come "La Rotonda", forse la più iconica delle ville palladiane: famosa per la sua pianta centrale perfettamente simmetrica, sormontata da una cupola, l'armonia delle proporzioni e la bellezza dei dettagli, con facciate dotate di un portico con colonne ioniche, questa struttura ha poi ispirato numerosi edifici neoclassici in tutto il mondo. Altri
segni evidenti della sua arte nella provincia vicentina, si trovano in Villa Trissino, ad Altavilla Vicentina, significativa per essere stata la prima villa realizzata dal Palladio su incarico di Gian Giorgio Trissino, il suo primo mecenate; Villa Gazzotti Grimani, a Bertesina, dalla struttura semplice, con una facciata dominata da un pronao con colonne doriche; Villa Saraceno, a Finale di Agugliaro, uno degli esempi più puri dell’architettura rurale palladiana, dove l'eleganza si sposa perfettamente con la funzionalità agricola. Alcune di queste sono aperte anche per eventi esclusivi e meeting di grande fascino. Come Villa Godi Malinverni, dai tratti caratteristici di un castello, con una torretta per vedere l’intera pianura e il panorama circostante, e la scalinata centrale di accesso al piano nobile che richiama un ponte levatoio medioevale. Una ristrutturazione ha permesso di utilizzare la sala Pinacoteca e il Salone d’onore per eventi e meeting di grande prestigio.
Sopra, l'idea per un team building originale: kayak lungo un canale di Venezia
altro. Le sale maggiori delle strutture di solito possono essere utilizzate come sale convegno o anche per momenti conviviali ad alto impatto scenografico, mentre le stanze di contorno sono perfette per incontri aziendali di dimensione ridotta o a supporto del meeting plenario come ambienti per piccoli gruppi di lavoro, il tutto nelle splendide cornici di parchi secoli di grande effetto. Realizzare eventi business o un team building in una villa antica significa creare occasioni di lavoro, incontro e confronto in luoghi ricchi di arte e bellezza, riunendo colleghi e collaboratori intorno a esperienze, attività e degustazioni esclusive, pensate per stupire e favorire la condivisione di idee e valori. Gli ambienti storici si prestano anche ad attività culinarie o sportive, per post congress e team building, favorendo l’unione del business e del leisure. Ça va sans dire che le Ville Venete sono splendide location anche per ricevimenti corporate ed eventi esclusivi: saloni affrescati, antichi giardini, portici e pertinenze offrono scorci spettacolari in cui festeggiare un anniversario o il raggiungimento di un obiettivo.
LA VERA CUCINA VENETA
Il Veneto offre agli organizzatori di eventi un patrimonio enogastronomico che si presta a diventare parte integrante di meeting, incen-
del territorio, basata su ingredienti genuini e ricette tramandate nei secoli – una su tutte: quella del tiramisù, nato a Treviso –, può essere trasformata in un’esperienza partecipativa grazie a corsi di cucina con chef professionisti, degustazioni
guidate e percorsi del gusto. Vini pregiati, olio extravergine d’oliva, prodotti biolo-
nali arricchiscono l’offerta, rendendo ogni evento un’occasione per scoprire le eccellenze locali.
menti fondamentali e per conoscere e apprezzare da una diversa prospettiva questo meraviglioso territorio si possono -
in canoa o in kajak o anche in gommone.ca viaggiando su una houseboat? Visto
inedite nel segno di viaggi incentive lente e sostenibili: cullati dal lento movimento delle onde, si ammirano le bellezze del paesaggio, con qualche sosta per gustare le eccellenze enogastronomiche del territorio.
Spostandoci dall’acqua alla terraferma, il birdwatching in tutte le stagioni dell’an-
Per il Mice più avventuroso, non si può non menzionare il turismo equestre, che permette di assaporare le eccellenze paesaggistiche, enogastronomiche, storiche e architettoniche di una regione ricca di cultura e bellezze naturali. Dal litorale alle
si apre a numerosi itinerari che possono essere percorsi a cavallo.
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Sotto e nella pagina a fianco, le Dolomiti sono perfette per post congress in mezzo alla natura, in qualsiasi stagione
SULLA NEVE
D'inverno, se si vuole organizzare un evento in montagna ma nel segno della lentezza, in Veneto non c’è che l’imbarazzo della scelta per quanto riguarga i momenti di post congress da far seguire alle sessioni di lavoro: passeggiate sulla neve e nei boschi, ciaspolate, orienteering e safari fotografici alla ricerca degli animali alpini, gite sulle slitte trainate da cavalli, slow ski immersi nei paesaggi magici delle Dolomiti, trekking ai rifugi ad alta quota, anche accompagnati da guide alpine. Intorno, a fare da preziosa cornice, le montagne più belle del mondo, dichiarate dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità.
Da Cortina d’Ampezzo alla Val di Zoldo, dalla Val Comelico ad Auronzo di Cadore, da Misurina ad Arabba Fodom, da Agordino alla Val Biois, all’Altopiano di Asiago sono tanti – e tutti splendidi – gli itinerari per godersi al meglio un’esperienza all’insegna delle bellezze naturali venete.
I LUNGHI PERCORSI: PER IL MICE ALLENATO
Gli amanti del trekking troveranno moltissimi percorsi adatti ai loro standard e di sicuro interesse: addentrarsi nella natura e spostarsi a piedi senza servirsi di mezzi meccanici è rilassante e permette di conoscere a fondo le bellezze del territorio e, se fatto nell’ambito di un team building, consolida lo spirito di gruppo. Le Alte Vie Dolomitiche, per esempio, offrono otto percorsi in alta quota, itinerari alpini ideali per chi vuole camminare tra paesaggi naturali incontaminati e suggestivi. A Cortina d'Ampezzo sono a disposizione più di quattrocento chilometri di sentieri per trascorrere giornate all’aria aperta immersi nella natura, senza dimenticare poi i già citati Agordino, Arabba e Valle di Fodom, Auronzo e Misurina, le Dolomiti cadorine, la Marmolada, la Val Comelico e la Val di Zoldo. Un’altra proposta per corporate all’insegna della dimensione lenta, ludica e leggera è sicuramente la bicicletta. Il Veneto consente di pianificare itinerari dove ogni tappa riserva sor-
prese indimenticabili, come l'accesso a parchi naturali di mare e di montagna, la visita agli scrigni d'arte conservati nelle città e nei borghi medioevali, il piacere di pedalare immersi in paesaggi rurali dove si producono eccellenti vini e tipicità da degustare. Si può iniziare con la ciclovia che si snoda dal Lago di Garda a Venezia e che collega le piste ciclabili del Trenti-
no Alto Adige con quelle del Veneto offrendo una panoramica sulla ricchezza di storia e tradizioni che caratterizzano i territori di Venezia, per poi continuare con l’Anello del Veneto tra Venezia, Chioggia, Abano Terme, Vicenza, Bassano del Grappa e Treviso. Molto suggestiva anche la via del mare tra Rovigo, Chioggia, Jesolo, Caorle e Bibione.
I mperdibili per gli appassionati delle due ruote alcuni grandi eventi come “The Great Ride Milano-Cortina” il nuovo evento di Bikepacking che unisce sport, sostenibilità e valorizzazione del territorio. Oltre cinquecento chilometri in sella alla scoperta della cultura, dei sapori e delle eccellenze dei territori: un’esperienza unica nel suo genere, non competitiva e aperta a tutti, che collega Milano a Cortina d’Ampezzo, le due città che ospiteranno le prossime Olimpiadi e Paralimpiadi del 2026, attraversando alcune tra le province più affascinanti del Nord Italia nonché sette siti patrimonio Unesco. La “Cronoscalata Arabba – Passo Pordoi Bike & Run” è il tradizionale evento sportivo non competitivo nel quale avviene l'in-
coronazione simbolica del Re e della Regina del Passo Pordoi, i miglior tempo assoluto maschile e femminile. La novità di quest'anno è che non ci sono solo i ciclisti ma anche la categoria dei runner. Gli atleti partono dai 1.602 metri di Arabba, per arrivare fino ai 2.239 metri del Passo Pordoi, passando per i 33 ardui tornanti che tolgono il fiato in tutti i sensi. La salita al Passo Pordoi è una tra le più conosciute nel mondo delle due ruote, una vera sfida che ha visto combattere nomi importanti del ciclismo nazionale e internazionale per la conquista del traguardo. “Sellaronda Bike Day” è la manifestazione ciclistica non competitiva per poter vivere le Dolomiti in piena libertà e godere di splendidi panorami senza doversi
preoccupare di automobili o moto. L'evento è dedicato a tutti gli appassionati e prevede oltre cinquanta chilometri attraverso i quattro passi: Passo Campolongo, Passo Gardena, Passo Sella e Passo Pordoi. Nel mese di ottobre si terrà “Marca Bianca – La Epica” a Pieve di Soligo l'evento cicloturistico per eccellenza che ha fatto sognare moltissimi sportivi e appassionati attraverso le più belle strade bianche della Marca Trevigiana. Un'opportunità irripetibile che consente di scoprire gli angoli più nascosti del paesaggio nella splendida cornice della "Perla del Quartier del Piave". Due giornate all’insegna del ciclismo con tracciati che attraversano il territorio delle colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene.
Alle bellezze naturali e artistiche, il Veneto aggiunge anche quelle della sua grande tradizione enogastronomica: dalle montagne al mare, dai laghi alle pianure, gli itinerari del gusto si snodano tra paesaggi di rara bellezza lungo le Strade del Vino e dei Prodotti Tipici
UIn alto, le colline di Valdobbiadene offrono al Mice vigne infinite e pittoreschi borghi
na convention, un sales meeting, un multi-country meeting sono spesso l’occasione per conoscere e interagire con colleghi o manager della propria azienda che lavorano abitualmente in altri settori o in altre città. Attraverso passeggiate guidate e momenti di condivisione, il team si riconnette con se stesso, con il paesaggio circostante e con i colleghi, riscoprendo un senso di armonia e unità.
Questa esperienza stimola la rigenerazione psicofisica e crea un clima di fiducia e collaborazione, elementi fondamentali per migliorare le dinamiche di gruppo e la produttività. Questo genere di eventi può diventare l’occasione per aumentare l’affiatamento con la condivi-
sione di un intermezzo seducente sul tema del vino o dei sapori unici della Regione Veneto e del suo ricco e variegato territorio. In un contesto di rara bellezza e grandi scenari naturali si inseriscono le Strade del Vino e dei Prodotti Tipici, percorsi di interesse paesaggistico-ambientale, culturale e ricreativo, perfettamente segnalati e lungo i quali si trovano cantine e altre aziende di offerta gastronomica, che apriranno i battenti per accogliere il Mice sempre con grande cordialità. Un'occasione unica per visitare la regione e scoprirne le eccellenze enogastronomiche, le bellezze culturali e i paesaggi che da sempre la caratterizzano. La proposta per la meeting e incentive industry non si esaurisce con la visita alle cantine o alle
aziende agricole locali: in molti casi è possibile allestire pranzi o aperitivi tra le vigne, degustazioni personalizzate o, ancora, cooking class e team building originali.
Partiamo allora alla scoperta delle principali Strade.
DEL VINO DEI COLLI EUGANEI
Un percorso di grande suggestione a pochi chilometri da Padova. L’itinerario della Strada del vino dei Colli Euganei parte dalle Terme di Abano e Montegrotto, tra le più grandi stazioni termali d’Europa, riconosciuta per i trattamenti curativi con le acque ipertermali e i fanghi di qualità certificata. Furono i romani a farne uno dei più importanti luoghi di cura e soggiorno dell’impero: le “acquae patavine” i cui resti oggi si inseriscono nel progetto del Parco Archeologico delle Terme Euganee. I Colli Euganei si alzano improvvisi dalla pianura: frutto di eruzioni vulcaniche sottomarine avvenute circa trenta milioni di anni fa; qui si gode uno spettacolo suggestivo e indimenticabile fatto di cielo azzurro, misteriose foschie, di prati, di vigneti e di boschi che racchiudono un sesto della flora italiana. Nei Colli Euganei si ergono ville venete, castelli, borghi medievali, eremi e abbazie, tra i terrazzamenti coltivati a vigneto e gli ulivi. Lungo la Strada del vino ci si immerge anche in un paradiso gastronomico dove nascono eccellenze caratterizzate dalla terra vulcanica, dalle giuggiole al saporito olio d’oliva.
La città di Vicenza e i Colli Berici sono caratterizzati dalla presenza di un ricco patrimonio di ville e di architetture storiche, tra cui quelle palladiane, oggi inserite nel Patrimonio Unesco. Ne sono importanti e famose espressioni Villa Capra
Sotto, Vicenza è al centro di un territorio dove il bien vivre è scandito da ottimi vini e golose produzioni gastronomiche
Valmarana detta La Rotonda, la Basilica Palladiana, Villa Valmarana ai Nani, Villa da Schio e altre ancora, disseminate tra i dolci paesaggi di collina. La tradizione dei Colli Berici offre un’ampia varietà di prodotti tipici come l’olio extravergine di oliva Dop Berico Euganeo, il miele, i formaggi: elementi perfetti per diventare il fil rouge di post congress golosi e affascinanti.
STRADA DEI VINI
DEL MONTELLO E DEI COLLI ASOLANI
Un itinerario che si snoda tra il Monte Grappa e il fiume Piave, tra colline di vigneti e boschi: tra marzo e aprile, le colline di Maser s’imbiancano della vaporosa fioritura dei ciliegi e già alla fine di maggio, sul mercato trionfano le saporite “roane” o le gustose “sandre”, esposte nella ormai tradizionale Mostra Regionale della Ciliegia, che si svolge nella maestosa cornice di Villa Barbaro. Per la meeting industry alla ricerca di atmosfere rilassate d'altri tempi è consigliabile una sosta nei pressi dei numerosi “colmelli”, gli antichi borghi rurali di origine medievale che si incontrano lungo la strada per Asolo.
STRADA DEL PROSECCO E VINI DEI COLLI CONEGLIANO E VALDOBBIADENE
Un angolo della Marca Trevigiana unico nel suo genere. Il viaggio inizia a Conegliano, il cui centro storico offre l'opportunità di una passeggiata tra i portici di Contrada Grande, per ammirare la straordinaria bellezza del Duomo e sullo
Sotto, Soave con il suo imponente castello
sfondo il Castello. Il paesaggio è caratterizzato da colline punteggiate da antiche “casere”, costruzioni utilizzate ancora oggi per depositare gli attrezzi agricoli. Proseguendo poi verso nord si raggiunge quello che è il "cru" per eccellenza dell'area Docg Conegliano Valdobbiadene, ovvero la collina del Cartizze da cui si ricava l'omonimo pregiato spumante, mentre oltrepassati Santo Stefano e San Pietro di Barbozza si arriva infine a Valdobbiadene.
STRADA DEL RADICCHIO DI TREVISO E VARIEGATO DI CASTELFRANCO
Dal centro storico di Treviso, racchiuso nel suo interessante sistema difensivo cinquecentesco, si segue il corso del fiume Sile e si attraversa Quinto di Treviso, un tempo importante posta molitoria, fino all'Oasi naturalistica del Mulino Cervara, prima tappa del tour alla scoperta del radicchio. L’itinerario è estremamente suggestivo e si dipana tra radure e pioppeti. In autunno le distese di radicchio colorano
campi e orti fino a Fanzolo dove sorge la villa Emo, Patrimonio Unesco. Andrea Palladio realizzò questo grandioso complesso nel 1560, fondendo mirabilmente il corpo dominicale aristocratico con le barchesse e gli annessi rustici.
STRADA DEL RISO VIALONE NANO IGP
Un itinerario nel cuore della Pianura Veronese, si snoda tra strade di campagna, risaie, fiumi e paesi ricchi di storia, in un territorio che si trova a sud di Verona. Si parte da Isola della Scala, dove in località Vo’ sorge isolata l’ imponente Villa Pindemonte e si arriva ad Oppeano davanti l’imponente Villa Carli-Cagnoli detta “La Montara”. Merita una sosta Sorgà, dove si trova Villa Gherardini-Bugna, appartenuta ai Gonzaga, dove si possono ammirare gli affreschi dell’architetto-pittore Giulio Romano.
STRADA DEL VINO SOAVE
Il tour, che prende il nome proprio da questo famoso vino, parte all’omonima città, più preci-
samente dal Castello, una fortezza medioevale costruita sui resti di un fortilizio romano. La visita continua nel raffinato centro storico dove è possibile vedere importanti chiese e palazzi storici. Il Mice che sceglie questo itinerario può incontrare anche punti di interesse naturalistico come il Museo Paleontologico di Roncà mentre a Monteforte d'Alpone è possibile visitare il Palazzo Vescovile, un edificio quattrocentesco in stile veneziano opera dell'architetto Michele da Caravaggio.
La scoperta della Valpolicella ha inizio dal borgo di San Giorgio, dominato dall'antica Pieve romanica sorta presumibilmente sulle rovine di un preesistente tempio pagano. Contiguo alla Pieve sorge intatto il suggestivo chiostro medioevale, un parco archeologico, dove affiorano i resti di un insediamento del IV secolo a.C., mentre da Fumane, ai piedi dei Lessini si entra
nel Parco Naturale della Lessinia e con una sosta si possono visitare i "castellieri" (villaggi d'altura fortificati). Nei pressi della località Molina, invece, il Parco delle Cascate lascerà tutti a bocca aperta: immersi nel verde si incontrano infatti cascate, laghetti, grotte e suggestive rocce a picco.
STRADA DEL VINO LESSINI DURELLO
A cavallo delle province di Verona e Vicenza la Strada del vino Durello è una continua scoperta di sapori genuini da fare in tutte le stagioni dell’anno. Trait d’union tra i territori è il Durello, un vino di freschezza straordinaria. Nella parte veronese il territorio interessa l'alta Val d'Illasi, la Valle del Tramigna e i comuni più a nord della Val d'Alpone, mentre nel vicentino sono le vallate del Chiampo, del Leogra e dell'Agno a delimitarne i confini. Tutta la zona è punteggiata da aziende, punti vendita, ristoranti, bellezze storiche e
Regala grandi vini anche la zona, verdissima, della Valpolicella
Sotto, il Ponte Pietra a Verona
Al centro, le vigne scenografiche di Marano di Valpolicella
Nella pagina a fianco, Villa da Porto Colleoni Thiene in provincia di Vicenza
ambientali di notevole interesse. Questa fascia collinare, con i suoi terreni di origine vulcanica, è una delle più fertili e pregiate zone vinicole d’Italia.
E
La strada del Recioto si sviluppa nei territori della zona più a ovest della provincia di Vicenza, ai confini con la provincia di Verona, tra i comuni di Gambellara, Montebello Vicentino, Montorso e Zermeghedo. Il tracciato si sviluppa in un territorio dalle dimensioni contenute, che si potrebbe definire una sorta di “parco vinicolo” per la qualità del paesaggio e la forte specializzazione delle colture. Nei vigneti la grande protagonista è l’uva Garganega, dalla quale si traggono vini bianchi di eccezionale qualità.
DEL TORCOLATO
E DEI VINI DI BREGANZE
L’itinerario prende il via dalla cittadina di Thiene, posta sul confine occidentale della Strada, che ricopre da sempre un importante ruolo nello scenario economico-sociale vicentino. Dopo aver transitato per Mason Vicentino con i suoi ciliegi, si giunge nella medioevale città di Marostica, cinta da mura merlate che racchiudono la Piazza degli Scacchi e collegano i due castelli inferiore e superiore. Il percorso si conclude nella millenaria Bassano del Grappa, dove ritroviamo il celebre Ponte degli Alpini, realizzato su disegno del Palladio e simbolo indiscusso della città.
Vino e storia si incontrano ad Arcole: qui infatti – e più precisamente sul ponte sul fiume Alpone – Napoleone vinse una celebre battaglia nel 1796. In quest’area vengono prodotti vini bianchi e rossi di grande carattere da vitigni internazionali e autoctoni. Dopo aver superato Ronco all'Adige, dove svetta ancora il vetusto campanile, scelto dai generali per osservare le fasi delle battaglie, si raggiunge la località Albaro dove si incontra la Corte Polfranceschi che si affaccia sulla campagna circostante. In questa villa ampia che ha la sua origine nel XVI secolo, si sono compiute importanti sperimentazioni riguardanti la coltura del baco da seta e la risicoltura. A Cologna Veneta è d’obbligo la tappa al Museo della Civiltà Paleoveneta e l'assaggio del Mandorlato di Cologna Veneta, dolce a base di miele e mandorle, immancabile durante le festività natalizie.
Il Vinitaly di Verona non ha certo bisogno di presentazioni e il suo respiro internazionale è testimoniato dall’affluenza in costante crescita di buyer e “wine lover” provenienti da tutto il mondo. L’edizione 2025 ha infatti fatto registrare numeri record: circa 97mila presenze complessive da oltre 130 Paesi, con quasi un terzo degli operatori proveniente dall’estero. Tra i mercati in crescita spiccano Regno Unito e Francia (+30%), Belgio e Olanda (+20%), Svizzera e Giappone (+10%). USA e Germania segnano +5%. Tra le novità dell’edizione 2025 che hanno attirato l’attenzione: vini no/ low alcool, vini in anfora, raw wine, e soprattutto l’avvio di “Vinitaly Tourism”, format dedicato all’enoturismo, che ha instaurato connessioni con-
crete tra cantine, territori e buyer del turismo: sono state organizzate conferenze, incontri specializzati, speed-date tra cantine e travel buyer, con l’obiettivo di costruire offerte turistiche enogastronomiche immersive, autentiche, legate al paesaggio, alla cultura locale e al vissuto del territorio.
Parallelamente alla manifestazione fieristica, inoltre, “Vinitaly and the City”, una sorta di Fuorisalone, occupa il centro storico di Verona con degustazioni, wine talk, eventi culturali in piazze, cortili e luoghi storici, pensati per offrire ai winelover un’esperienza che unisce la scoperta dei vini alla valorizzazione del patrimonio artistico, architettonico, dei palazzi storici, delle piazze più suggestive.
Una rete dedicata al segmento “meeting & eventi” che riunisce l’offerta integrata di sette convention bureaux, in grado di rappresentare l’intero territorio regionale veneto e offrire soluzioni ottimali per il settore Mice: questa la realtà di Venice Region Convention Bureau Network
Il Veneto si distingue per l’ampiezza e la completezza della sua offerta Mice, grazie a sette convention bureaux che si promuovono insieme in modo coordinato e complementare. È una regione che vanta destinazioni di eccellenza per il congressuale associativo sia nazionale sia internazionale e per gli eventi corporate, in città storiche ma al contempo all’avanguardia, dove turismo, università e impresa convivono in perfetto equilibrio. Offre centri congressi d’eccellenza, hotel con spazi meeting di alto livello, location memorabili e ville storiche di grande fascino per
proposte complete e per ogni esigenza. Il Veneto, inoltre, include destinazioni senza uguali per eventi di lusso e per il destination wedding, mete internazionali di grande richiamo, ma anche luoghi tutti da scoprire, dove piccole cittadine, paesaggi rurali, montagne e fiumi si trasformano in scenografie uniche per incentive ed eventi diffusi di ogni dimensione e dal forte impatto emozionale.
Venice Region Convention Bureau Network riunisce le eccellenze Mice del Veneto, promuovendo attraverso nu-
merose azioni promozionali e di marketing (grazie all’intervento regionale) un’offerta integrata che spazia tra Venezia, Verona, Vicenza, Padova, Treviso, Rovigo e Belluno. Una rete organizzata che combina paesaggi unici, eventi culturali, sportivi ed enogastronomici di rilievo internazionale, con la professionalità di operatori turistici dagli altissimi standard di servizio.
SPAZIO A EVENTI PROMOZIONALI E FORMATIVI PER IL MICE
Il Venice Region Convention Bureau Network partecipa a eventi di promozione e or-
ganizza iniziative ad hoc sul territorio, rispondendo a tutte le esigenze della domanda turistico-congressuale, con iniziative dedicate sia alla promozione sia alla formazione degli operatori, mirando a un innalzamento della consapevolezza dell’importanza del settore e della qualità dei servizi offerti. Tra i numerosi eventi promozionali passati spiccano la partecipazione a Bit (Borsa Internazionale del Turismo) e ad Imex, il principale appuntamento europeo per l’industria Mice. Grande successo anche per la prima edizione del Forum Mice Veneto a Verona, che ha riunito oltre 150 operatori sul tema “Le rotte della promozione: strategie nazionali e internazionali per la meeting industry”. In programma dall’11 al 14 novembre a Venezia “Italy at Hand in the Land of Venice”, di Convention Bureau Italia, che favorirà networking e business con
hosted buyer interessati al Veneto come destinazione Mice di eccellenza. Numerosi anche gli eventi formativi e di confronto tra gli operatori organizzati dal Network recentemente, tra cui: “Movie Charity Auction – Presentazione Oice veneziano” a Venezia, “Eventi Sportivi e generazione di economia sul territorio” a Belluno, “Il Valore degli Eventi Enogastronomici per la Promozione Locale” durante la Tiramisù World Cup a Treviso, “Osservatorio dei Congressi e degli Eventi focus Veneto” nella cornice del Digital Tourism a Padova, “Il tesoro nascosto del Turismo: idee e opportunità per piccole destinazioni” a Rovigo, “Vicenza, teatro aperto sul mondo – Meeting industry, imprese e conoscenza: sinergie per la crescita del territorio” a Vicenza e “Obiettivi e percorsi di sostenibilità per la Destination Verona & Garda Foundation”.
Venice Region Convention Bureau Network sul web www.veneto.eu
D.M.O. Dolomiti Bellunesi https://www.dmodolomiti.it/it/business
Padova Convention & Visitors Bureau https://www.padovaconvention.it
Rovigo Convention & Visitors Bureau https://rovigoconventionbureau.com
Marca Treviso Convention Bureau https://conventionbureau.marcatreviso.it
Convention Bureau Venezia Unica
https://vela.avmspa.it/it/content/venezia-unica-convention-bureau
Vicenza Convention Bureau https://www.vicenzacb.com
Verona Garda Convention Bureau https://veronagardaconvention.com/
Per i vostri eventi.
Almar Lido Jesolo, affacciato su uno dei lungomare più lunghi d’Europa, è la location ideale per il Mice di alta gamma. Spazi moderni, wellness, attività outdoor e cucina raffinata rendono ogni evento un’esperienza esclusiva a pochi passi da Venezia
Affacciato sullo spettacolare lungomare di Jesolo, tra i più lunghi d’Europa, Almar Lido Jesolo rappresenta un riferimento d’eccellenza per l’organizzazione di eventi Mice di alto profilo. A pochi minuti da Venezia, questo cinque stelle unisce il fascino di una location esclusiva a una proposta congressuale di prim’ordine, offrendo un’esperienza che coniuga eleganza, benessere e autenticità del territorio. Con oltre mille metri quadrati di aree meeting modulari, distribuiti in dieci sale dotate di luce naturale e delle più moderne tecnologie audiovideo, Almar Lido Jesolo è la scelta ideale per ospitare incontri aziendali, congressi, corsi di formazione, lanci di prodotto ed eventi istituzionali o corporate. Ogni spazio è progettato per garantire comfort, funzionalità e personalizzazione, mentre la posizione strategica – a solo trenta minuti dall’aeroporto Marco Polo di Venezia e a cinquanta da quello di Treviso – rende il resort facilmente raggiungibile da ogni parte d’Italia e d’Europa. A disposizione anche un comodo garage per chi arriva in auto.
UNO SGUARDO
OLTRE LA SALA
Organizzare un evento ad Almar Lido Jesolo significa regalare ai partecipanti un’esperienza immersiva, dove il lavoro si integra armoniosamente con momenti di relax e intrattenimento. Dalla spa di duemila metri quadrati con piscina, area wellness e lezioni di fitness, alla spiaggia privata elegante e attrezzata, ogni dettaglio è pensato per il benessere degli ospiti. Numerose le attività outdoor e di team building: escursioni in cantina con degustazione, esperienze in go-kart, sessioni di yoga sul mare, vela, canyoning, kayak
tra i canali veneziani o spettacolari voli in mongolfiera sulle colline del Prosecco, patrimonio Unesco. L’esperienza gastronomica è un altro punto di forza: la cucina mediterranea, rivisitata in chiave contemporanea, si esprime in un servizio di banqueting raffinato e curato nei minimi dettagli, anche per grandi gruppi. Tutto è pensato per rispecchiare l’identità dell’evento, dalla scelta dei menu alla mise en place. Ogni evento è seguito da uno staff altamente qualificato, pronto ad accompagnare il cliente in ogni fase del progetto, garantendo un servizio sartoriale e impeccabile.
di TERESA CHIODO
Almar Lido Jesolo Via Dante Alighieri, 106 30016 Lido di Jesolo (Ve) Tel. 0421 388111 info@almarjesolo.com www.almarjesolo.com
Design sostenibile, tecnologia all’avanguardia e anima green: Aqualux Hotel Spa Suite & Terme
è la scelta ideale per eventi Mice esclusivi. A Bardolino, tra acqua e luce, business e benessere si fondono in un’esperienza su misura, tra spazi hi-tech, team building creativi e cucina a chilometro zero
Aqualux Hotel Spa Suite & Terme Via Europa Unita, 24/B 37011 Bardolino (Vr) Tel. 045 6229999 events@aqualuxhotel.com www.aqualuxhotel.com
Nel cuore di Bardolino, sulla riva veronese del Lago di Garda, l’Aqualux Hotel Spa Suite & Terme incarna l’incontro armonico tra architettura sostenibile, design contemporaneo e cultura dell’accoglienza. Un luogo dove il concetto di “bien vivre tout court” – vivere bene, semplicemente – prende forma in ogni dettaglio, dalla progettazione degli spazi alla proposta benessere, dall’ospitalità alle esperienze tailormade per il mondo business. Il corpo architettonico, disegnato da eco-giochi di vetro e luce, sembra innalzarsi dall’immensa corte acquatica dell’AquaExperience, cuore emozionale della struttura. Intorno, un hortus conclusus avvolge gli ospiti in un microcosmo naturale fatto di ulivi, oasi di bamboo, specchi d’acqua, percorsi sensoriali e installazioni luminose in acciaio. Il cuore trasparente di Aqualux è anche verde: ClimaHotel certificato, l’hotel è alimentato da fonti rinnovabili e concepito secondo i
più avanzati criteri di sostenibilità ambientale e benessere indoor.
BENESSERE IN AGENDA
Con le sue 125 camere – di cui 18 suite – e le sei sale meeting modulari da dieci a duecento persone, tutte illuminate da luce naturale e dotate delle migliori tecnologie, Aqualux è una location ideale per eventi, convention, lancio prodotti e incentive. Con 1.200 metri quadrati di spazi congressuali modulabili, due foyer, una sala plenaria da 180 posti e altre cinque sale di varie dimensioni – tutte dotate di luce naturale e tecnologie di ultima generazione – Aqualux rappresenta una garanzia per eventi di ogni tipo. Tra queste, la sala Colombara è divisibile in Novello e Riviera; la sala Bardo, con la sua forma a botte e l’acustica curata nei minimi dettagli, è ideale anche per esposizioni e presentazioni di prodotto.
La Zerbetto è pensata per board meeting riservati, la Gramole per incontri middlesize. Completano l’offerta la Sparkling Meeting Lounge e la raffinata Evo Lounge, perfette per meeting informali o richieste su misura. A rendere l’esperienza ancora più completa, un team dedicato assiste gli organizzatori in ogni fase dell’evento, anche per la progettazione di originali attività di team building. Le pause tra una sessione e l’altra diventano momenti da gustare: coffee break sfiziosi, light lunch e cene con prodotti a chilometro zero, selezionati con cura dallo chef Angelo Alessi. Dopo il lavoro, il relax è protagonista: otto piscine interne ed esterne, una spa di oltre mille metri quadrati, un centro termale con acqua ipertermale e trattamenti personalizzati in “private spa” offrono un’esperienza multisensoriale capace di rigenerare corpo e mente.
B&B Hotels, la catena alberghiera internazionale con oltre novecento hotel nel mondo e 87 in Italia, continua a crescere, arrivando nel cuore della Serenissima con il nuovo B&B Hotel Venezia Laguna
Grazie alla sua posizione strategica, ai servizi su misura e all’attenzione all’ospitalità, il B&B Hotel Venezia Laguna si conferma partner ideale per congressi, meeting, soggiorni di lavoro e di piacere. Comfort moderno, servizi digitali e supporto completo per eventi professionali si combinano perfettamente con un’offerta gastronomica autentica e un’accoglienza sempre attenta alle esigenze degli ospiti. Situato nella zona del Tronchetto (con comodo parcheggio bus adiacente alla struttura e vaporetto Lido) l’hotel è ideale per tutte le tipologie di soggiorno, grazie anche alla sua posizione: dieci minuti a piedi da Piazzale Roma e 13 minuti dalla stazione Santa Lucia grazie a People Mover; in vaporetto, Piazza San Marco si raggiunge in circa trenta minuti e il Ponte di Rialto in 25 minuti. Gli ospiti che soggiornano in hotel troveranno camere confortevoli dallo stile moderno, alcune con vista sulla laguna. A completare l’offerta il wi-fi superveloce, la reception a disposizione 24 ore su 24 per ogni esigenza e il B&B Shop per uno “snack
to go”. Anche la ristorazione è curata in ogni minimo dettaglio, a partire dalla colazione a buffet “Better than a brunch” servita tutti i giorni con proposte dolci, salate, healthy e gluten free, per continuare con le specialità del ristorante
Al Piron, aperto a pranzo con modalità bistrot e a cena à la carte. Il menu propone gustosi piatti della tradizione italiana variando tra specialità di carne, pesce e vegetariane con ingredienti freschi e stagionali. A disposizione anche il servizio bar fino a tarda sera con posti interni e spazio esterno.
L’hotel si rivela la location perfetta per accogliere ogni tipo di evento a partire da gennaio 2026, grazie anche alla sala meeting interna attrezzata fino a cento persone in platea, con proiettore Hd e sistemi di videoconferenza. Fiore all’occhiello, la terrazza panoramica con vista mozzafiato sulla laguna, ideale per aperitivi ed eventi all’aperto grazie al catering interno. Il team professionale è sempre pronto per un supporto personalizzato in ogni fase dell’evento, a partire dalla pianificazione e fino alla sua completa realizzazione.
IL GRUPPO
B&B Hotels è una delle principali catene alberghiere nel segmento mid-scale in Europa. Il Gruppo conta oggi una rete di oltre novecento hotel in 18 Paesi, tra Europa, Brasile e Stati Uniti. In Italia B&B Hotels è un punto di riferimento nell’ospitalità value for money, offrendo comfort, design moderno e servizi di qualità a prezzi accessibili. La catena è presente sia nelle città principali (Venezia, Milano, Roma, Firenze, Napoli, Torino, Palermo, Verona, Bologna e Genova) sia in destinazioni secondarie, in posizioni strategiche vicino a centri storici, aeroporti, poli industriali e infrastrutture di trasporto.
B&B Hotel Venezia Laguna 30153 Tronchetto, Venezia Tel. 041 098 8129 venezia@hotelbb.com www.hotel-bb.com
Strategicamente posizionato alle porte di Verona, un quattro stelle elegante dagli spazi versatili e flessibili. Qui gli eventi godono molti plus: da una bella sala completamente rinnovata ai servizi ad hoc, a proposte enogastronomiche di qualità
di LUCREZIA NUBIANI
SBest Western CTC Hotel Verona
Via Monte Pastello, 28 37057 San Giovanni Lupatoto (Vr) Tel. 045 8754111 info@ctchotelverona.com www.ctchotelverona.com
i chiama Mirò la grande sala meeting situata al nono piano dell’hotel e completamente ripensata di recente che, assieme a una posizione strategica alle porte di Verona e a un’offerta ristorativa di qualità rendono il Best Western CTC Hotel Verona – che fa parte di BWH Hotel Group ed è gestito dal gruppo HNH Hospitality – una location ideale per eventi di qualsiasi tipologia, ma sempre all’insegna dello stile e della memorabilità. Lo spazio più spettacolare è proprio la sala Mirò, oggi caratterizzata da un gioco di contrasti cromatici e geometrici che la rendono dinamica e raffinata; uno spazio da cui si può ammirare il paesaggio e che accoglie gli eventi più numerosi, con 230 posti a sedere, perfetto anche per l’allestimento di banchetti con i suoi 420 metri quadrati. A corollario, per le diverse esigenze del Mice, il centro congressi polifunzionale dell’hotel dispone di altre nove sale, tutte illuminate da luce naturale e caratterizzate da ampi spazi: la sala Picasso, per esempio, offre ben 150 posti, per accogliere gli eventi più diversi, da riunioni ristrette e meeting a conferenze e congressi, cene e buffet aziendali.
Interessante è anche la posizione dell’albergo che, in un’area in forte crescita con molti negozi e shopping center, oltre a un grande cinema multisala, è molto comodo da raggiungere. L’hotel si trova infatti a venti minuti dall’aeroporto Catullo e grazie alla vicinanza dell’autostrada A4, è facilmente rag-
giungibile tanto dalle città del Nord Italia quanto dal Lago di Garda. L’ubicazione dell’hotel, dotato di ampio parcheggio esterno gratuito e di spazi per i bus, diventa così strategica anche per organizzare escursioni, post congress e team building nel vicino centro città o sulle colline veronesi, così come per approfittare degli spettacolari percorsi cicloturistici nei dintorni o per andare alla scoperta delle rinomate cantine del territorio.
PROPOSTE
ENOGASTRONOMICHE
DI QUALITÀ
IN SPAZI ELEGANTI
Oltre che negli spazi eventi, ospitalità e accoglienza si concretizzano in questo quattro stelle nelle 203 camere spaziose e ben attrezzate, oltre che nelle soluzioni per il relax, come la sala fitness, dove scaricare la fatica di una giornata di lavoro. La sua spiccata vocazione congressuale e business – l’hotel dispone di alcuni spazi adibiti al co-working e di numerosi servizi
ad hoc come early breakfast ed express check-out – va di pari passo con la cura della sua offerta ristorativa. Ad accogliere gli ospiti per coffee break, colazioni di lavoro, aperitivi rinforzati, buffet, cene di gala e molto altro è il ristorante VRestaurant. L’ambiente è piacevole con un’ampia proposta di piatti locali e internazionali e una carta di vini particolarmente ricca, improntata a valorizzare le eccellenti produzioni territoriali. Oltre al ristorante, sono a disposizione anche gli spazi del VBar, per piacevoli break o per freschi cocktail dopo cena.
ESPLORA L'HOTEL CON IL VIRTUAL TOUR 3D
Un’agenzia veneziana profondamente inserita nel suo contesto, in grado di organizzare eventi di ogni genere e offrire servizi creativi ed efficienti, in una parola Clementson Dmc, dal 1946
Per salire sulle vette più alte o per affrontare una zona impervia ci si affida all’esperienza di una guida del posto. Perché non farlo allora quando la meta è una città unica ma complicata come Venezia, soprattutto se il viaggio è di lavoro o se si tratta di organizzare un evento? I professionisti in questo caso si chiamano Dmc e questo in particolare risponde al nome di Clementson Dmc, una certezza in città e da tanto tempo: le saracinesche di questa agenzia veneziana – che di recente ha spostato la propria sede dietro a Piazza San Marco – si sono alzate ottant’anni fa grazie all’intuizione di Mr. Clementson. Corrado Spallazzi negli anni Ottanta prese poi le redini della compagnia, facendola conoscere nel mondo come leader dell’incoming a Venezia. Ed è il figlio Enrico, attuale direttore, a raccontarci di come suo padre, già negli anni Ottanta appunto, avesse avuto
l’idea di organizzare per i turisti esperienze particolari e insolite, come per esempio la scuola di voga in laguna insieme a vogatori di professione. Prosegue poi: «Questo significa precorrere i tempi, guardare avanti e di molto, visto che queste iniziative hanno tanto successo ancora oggi. Ai nostri clienti continuiamo a proporre una Venezia che va oltre l’immagine più scontata: ed ecco i nostri percorsi di orientamento, costellati di indovinelli da risolvere che portano i partecipanti a esplorare le zone meno battute della città; oppure le regate, i tour di degustazioni e di scoperta delle botteghe artigiane autentiche, laddove il rispetto per il luogo e le tradizioni contribuisce a rendere un evento unico e sostenibile per il territorio e il fragile ambiente lagunare. E il nostro supporto significa anche far godere ai propri ospiti la città senza pensieri, senza ansie per una logistica che qui, si sa, è complessa».
VENEZIA
SENZA PENSIERI
Clementson Dmc è dunque un partner affidabile e qualificato di tour operator, organizzatori e aziende di tutto il mondo che trovano da anni in Clementson il punto di riferimento (e non solo per Venezia ma per l’Italia in generale). Ma non è tutto perché l’agenzia stessa organizza in prima battuta eventi, congressi, incentive, presentazioni e team building. Il plus anche in questo caso sta proprio nella profonda e diretta conoscenza di Venezia come del territorio circostante, che fa sì che ogni programma funzioni alla perfezione e che l’obiettivo di comunicazione della committenza sia raggiunto senza inutili perdite di tempo e di concentrazione: creatività, efficienza e coordinamento, il meglio insomma e senza stress.
Congressi e convention, team building e workshop sono solo alcuni degli eventi che si possono realizzare nella cornice unica del Lido. Una vera e propria “destinazione nella destinazione”, dove acqua cristallina e sabbia dorata si fondono con l’atmosfera chic e rilassata delle location storiche
Consorzio Venezia e il suo Lido Via Corfù, 8 30126, Lido di Venezia (Ve) Tel. 041 8627117 mice@veneziaeilsuolido.it www.visitlido.it
“Venezia e il suo Lido” è il consorzio privato che da anni è impegnato nella promozione della meeting industry e rappresenta un punto di riferimento per chi organizza eventi e congressi al Lido. Può contare su un gran numero di affiliati selezionati, quali hotel, catering, Dmc e non solo. «Questa realtà è attiva da oltre dieci anni nella promozione del Lido di Venezia come destinazione leisure per la stagione balneare estiva», ci racconta Maria Michela Cafarchia, presidente del
Consorzio. «Ma non ci fermiamo qui: grazie alla sinergia con Venezia Unica Convention Bureau, stiamo lavorando con grande impegno per valorizzare anche i mesi spalla, puntando sull’accoglienza di congressi internazionali medico-scientifici nel Venice Convention Centre, conosciuto in tutto il mondo come sede della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, e aprendoci a eventi aziendali e anche matrimoni». Un’accoglienza a 360 gradi con un’assistenza completa per il Mice. Grazie alla sua storia e al contesto ambientale e paesaggistico, infatti, il Lido è la destinazione ideale per i grandi congressi ma anche per meeting di medie dimensioni, eventi espositivi, convention aziendali e cene di gala, ospitate all’interno delle sue numerose location con tecnologie all’avanguardia ma ricche di storia e di fascino senza tempo. Grande attenzione è riservata anche alle attività post congressuali quali golf, canoa, vela, passeggiate a cavallo, tour della laguna ed enogastronomici e itinerari culturali, senza dimen-
ticare i dieci chilometri di spiagge dorate che rendono unico il Lido di Venezia, amato dal jet set internazionale e per questo soprannominato “Isola d’oro”.
SU MISURA PER IL MICE
Tanti i servizi consortili offerti a organizzatori, Pco e associazioni: per esempio il booking alberghiero, grazie alla piattaforma Dms Destination Management System e, tra i numerosi altri servizi si possono annoverare la consulenza per eventi e convegni, la ricerca di location in base alle esigenze del cliente, l’organizzazione di site inspection, ma anche la fornitura di materiali promozionali, assistenza, foto e video di destinazione per le candidature. A disposizione anche società di catering, servizi di trasporto privato via acqua e via terra, hostess e steward, guide e accompagnatori turistici, interpreti, security, punto informativo di benvenuto, hospitality desk, assistenza in loco, Dmc per attività post congressuali e proposte per itinerari turistici.
Alta tecnologia, comfort e design si fondono in soluzioni versatili al Crowne Plaza Venice East, che propone un nuovo stile per vivere e sentire la città di Venezia. Un luogo in cui la forma dell’evento business-oriented si plasma su misura
Il Crowne Plaza Venice East, grazie alla sua posizione strategica, si può definire una vera e propria porta d’accesso per una città unica al mondo come Venezia. La vicinanza sia all’aeroporto di Venezia sia a quello di Treviso permette agli ospiti di raggiungere facilmente e velocemente l’hotel, dotato di un comodo parcheggio che lo rende perfetto anche per chi viaggia in auto. Con una passeggiata di soli tre minuti gli ospiti possono raggiungere la stazione ferroviaria di Quarto D’Altino e arrivare nel centro storico di Venezia in soli venti minuti, pregustando un itinerario attraverso luoghi, suggestioni, miti, arte e cultura di una Venezia che sempre incanta tutti fra splendore e storia secolare. In una sorta di oasi di congiunzione, i prestigiosi standard dettati dalla catena IHG (InterContinental Hotels Group) a cui
appartiene il marchio Crowne Plaza, fanno spiccare la vocazione Mice di questa struttura gestita dal gruppo HNH Hospitality, che presenta caratteristiche di unicità nella sua semplice fisionomia architettonica.
Dalle convention ai piccoli meeting aziendali, passando per le presentazioni di prodotti ad eventi di team building, sono diverse le aziende che scelgono il Crowne Plaza Venice East come location. L’hotel infatti dispone di sei sale meeting – tutte dotate di luce naturale e ubicate al piano terra per garantire il massimo dell’accessibilità – in grado di ospitare fino a 250 ospiti per singolo evento. A disposizione dei meeting planner, inoltre, un foyer per la registrazione degli ospiti, la presenza di uno staff dedicato
per tutta la durate dell’evento e un’ampia proposta banqueting personalizzabile. Per i partecipanti invece, c’è un comodo parcheggio esterno per auto e bus e un garage interrato. Oltre a questo, la veloce connessione Internet gratuita nelle sale e in tutto l’hotel e l’attrezzatura all’avanguardia consentono di gestire facilmente eventi in presenza, ibridi o da remoto. È davvero ampia l’offerta food & beverage, grazie al Bar Ca’ D’Oro e al Ristorante Campiello, per vivere in un unico spazio momenti piacevoli sia nella zona dining interna sia sulla terrazza. Numerosi sono i servizi pensati appositamente per i business traveller. L’hotel dispone di 153 camere con postazione smart working con ampia scrivania, seduta e multiprese, spazi comuni dedicati al co-working e una sala fitness accessibile gratuitamente 24 ore su 24. Il Crowne Plaza Venice East è un ottimo punto di partenza per andare alla scoperta del territorio e per raggiungere mete di team building a Venezia e sulla terraferma.
Viale
30020 Quarto d’Altino (Ve) Tel. 042 2703811
info@cpvenice.com www.cpvenice.com
Nel cuore dei Colli Euganei, Riserva Mab Unesco, a soli venti minuti da Padova e a meno di un’ora da Venezia, il Galzignano Resort Terme & Golf è una destinazione congressuale unica in Veneto, tra business, natura, sport e possibilità di team building
Grazie a una combinazione ideale di spazi versatili, natura rigogliosa con 35 ettari di parco e servizi curati nei minimi dettagli, ogni evento diventa un’esperienza di sicuro effetto al Galzignano Resort Terme & Golf. I tre hotel quattro stelle del resort (Majestic, Sporting e Splendid) mettono a disposizione oltre trecento camere per gli ospiti, con un’accoglienza dedicata anche ai gruppi internazionali: un resort ricercato, dove gli ospiti possono godere di molta privacy ed elevati standard in termini di servizio e di qualità.
Il resort offre otto sale congressuali con luce naturale, ideali per meeting e convention fino a trecento persone nella sala dei Giganti (446 metri quadrati), affiancata da sette sale breakout perfette per workshop e sessioni parallele. Wi-fi ad alta velocità, impianti audiovideo integrati ad alto impatto tecnologico garantiscono una gestione tecnica impeccabile. Il team Meeting & Events progetta ogni dettaglio con un approccio “sartoriale”: allestimenti personalizzati, moltepli-
ci location dove organizzare i servizi f&b a bordo piscina o in uno dei quattro ristoranti e bar a tema, branding aziendale, hostess, interpretariato, regia e riprese video sono solo alcuni dei servizi a disposizione per ospitare ogni tipologia di evento. Completano il tutto gli ampi parchi e le terrazze panoramiche, che permettono di organizzare coffee break e networking immersi nel verde, trasformando ogni momento in un’esperienza indimenticabile per gli ospiti.
Galzignano Resort Terme & Golf è il partner ideale per chi
Galzignano Resort Terme & Golf Viale delle Terme, 84 35030 Galzignano Terme (Pd) Tel. 049 9195500 info@galzignano.it www.galzignano.it
cerca un equilibrio tra business, natura e attività outdoor, garantendo un evento dal carattere unico e memorabile. Oltre alla sala meeting, la struttura propone una ricercata offerta sport & team building: un campo da golf a nove buche immerso nel paesaggio euganeo, campi da tennis (coperti nella stagione invernale), e-bike tour, percorsi trekking, degustazioni a chilometro zero e attività di gruppo pensate per rafforzare la squadra e stimolare la creatività. Dopo il lavoro, l’esperienza continua nel Revital Wellness & Spa, tra piscine termali, trattamenti olistici e percorsi di relax. Un vero plus per gli eventi leisure, dove lavoro e benessere si fondono in un’unica destinazione. L’ampia offerta si completa con la proposta food dei ristoranti Aqua, Terra, Bistrot degli Ulivi e Kaos Cucina, insieme ai bar Pool Bar, Gin Bar e Fuoco Bistrot, con menu su misura per banchetti, cene di gala o business lunch. La struttura gode di un’ottima posizione in quanto vicina all’uscita autostradale A13 di Terme Euganee.
A pochi minuti dal cuore di Vicenza, GHV Hotel & Spa è il rifugio perfetto per un incontro di lavoro tra arte, cultura e relax, offrendo una vasta selezione di spazi adatti a ogni esigenza, dal congresso all’incontro formale, fino ai grandi banchetti
In un tranquillo contesto ai piedi dei verdi Colli Berici e il green dell’adiacente golf club, GHV Hotel & Spa accoglie i suoi ospiti con professionalità e attenzione per ogni esigenza, grazie a una vasta gamma di servizi e ampi spazi dove ogni dettaglio è curato meticolosamente.
A disposizione degli ospiti le camere di diverse tipologie, dalle camere standard (Premiere Room) alle junior suite (suddivise tra zona notte e zona living) fino alle due suite presidenziali (Ambassador ed Executive) che dispongono di un’ampia terrazza al secondo piano che affaccia direttamente sulla piscina. Ad attendere gli ospiti anche una variegata proposta food & beverage per ogni momento della giornata. Il ristorante interno Convivio Bistrot propone un menu che combina tradizione e innovazione, con specialità del territorio e proposte interna-
zionali, accompagnate da una selezione di vini pregiati.
SPAZIO
AL CONGRESSUALE
Che si stia pianificando un congresso, una riunione formale o un banchetto per centinaia di ospiti, il centro congressi del GHV mette a disposizione 1.500 metri quadrati di spazi e sale riunioni completamente personalizzabili che garantiscono agli ospiti un’esperienza su misura. Servite da un ampio foyer per l’accoglienza, le quattro meeting room, situate al piano terra accanto al Convivio Bistrot, possono essere suddivise in sale di dimensioni minori grazie a divisori mobili. L’illuminazione naturale è garantita dalle ampie vetrate e da un sistema domotico in grado di gestire le necessità di oscuramento così come le attrezzature audio-visive all’avanguardia presenti nelle sale. Oltre alle sale riunioni, l’hotel
offre una sala yoga e una wine room di 18 metri quadrati: un ambiente suggestivo con una cantina a vista ideale per incontri e attività di team building per un massimo di venti partecipanti. L’ampio giardino con piscina e bar può diventare la cornice perfetta per aperitivi e coffee break all’aria aperta, ma anche per pranzi e cene.
ESPERIENZE
E ATTIVITÀ PER IL MICE
Grazie allo staff sempre a disposizione è possibile organizzare una serie di attività collaterali agli eventi sia on-site sia all’esterno: dal party estivo in piscina o in spa nei mesi invernali alle degustazioni di vino, ma anche cooking class, lezioni di golf, escursioni in bicicletta o a piedi circondati dalla natura dei Colli Berici e visite guidate nel cuore di Vicenza o alle numerose ville storiche presenti nei dintorni.
GHV Hotel & Spa Via Carpaneda, 5 36051 Creazzo (VI) Tel. 0444 1497001 events@ghvhotel.com www.ghvhotel.com
L’Hotel Monaco & Grand Canal accoglie i suoi ospiti all’interno di un palazzo del ‘600 a pochi passi da Piazza San Marco.
Splendidamente affacciato sul Canal Grande, offre l’accesso diretto attraverso la scenografica “porta d’acqua”: una location ricca di storia ma dotata del massimo comfort e della tecnologia più moderna
Oltre al suo illustre passato, che ha visto transitare centinaia di ospiti tra le sue sale, l’Hotel Monaco & Grand Canal offre oggi molto più della sua storia, a partire dal “Ridotto”, che oggi ospita le sale per eventi dell’hotel. Il Ridotto era un luogo pubblico dove i veneziani del Settecento si ritiravano per giocare
d’azzardo e partecipare a feste e intrattenimenti. Il Palazzo rimaneva aperto durante il Carnevale, che allora durava sei mesi, guadagnandosi così una notorietà impareggiabile. Divenne luogo frequentato da molti viaggiatori attratti dalla mondanità cosmopolita della città. Questo luogo, chiuso nel 1774, restaurato nel 1936 e poi
utilizzato come casinò, cinema e teatro, è oggi un centro congressi con nove sale decorate con stucchi, affreschi e fregi, tutte dotate di luce naturale. La sala del Ridotto, situata al primo piano dell’hotel, è la più grande e può ospitare fino a 250 persone per una conferenza e fino a 180 per un banchetto. Le altre sale hanno una capienza variabile dai quaranta ai 120 posti a teatro, rendendole ideali per una vasta gamma di eventi, dai meeting aziendali alle occasioni speciali.
L’hotel garantisce ai suoi ospiti sia il fascino antico sia i moderni comfort di un albergo di lusso, con una particolare cura per i dettagli. Il panorama che si apre davanti agli occhi dalle camere e dalla terrazza del ristorante è pressoché unico: è possibile ammirare, infatti,
l’intero Bacino di San Marco con l’isola di San Giorgio e la Giudecca, Punta della Dogana e la Basilica barocca della Madonna della Salute. Agli ospiti sono riservate 92 camere, tra cui tre junior suite, sei suite con vista sulla corte interna e sei suite con vista sul Canal Grande. La suite Alcova Casanova, con la scenografica terrazza panoramica privata, rappresenta un punto di interesse significativo per un soggiorno in puro stile veneziano.
IL GUSTO TRA TRADIZIONE E INNOVAZIONE
Il Ristorante Grand Canal presenta un’ampia sala interna con uno stile e un’identità classica e una magnifica terrazza esterna affacciata sul Canal Grande, Punta della Dogana e sul Bacino di San Marco. Quest’ultima è diventata nel tempo un punto di riferimento nel panorama
ristorativo veneziano, annoverando anche personalità di spicco del mondo dell’arte, dello spettacolo, della politica e della finanza nazionale, che proprio qui si danno appuntamento per godere del panorama offerto e per gustare i piatti della tradizione, a cura dello chef Sandro Traini e del suo staff. Arredi di pregio e un impeccabile servizio creano un’atmosfera accogliente, rendendo ogni istante prezioso e indimenticabile. In cucina particolare attenzione viene data alla scelta degli ingredienti, per creare piatti che rispettino la stagionalità e la tradizione culinaria locale.
IL SENSO
Ambienti raffinati, enfatizzati dal perfetto connubio fra tradizione e innovazione, uniti a un personale attento e cortese caratterizzano l’Hotel Mo-
naco & Grand Canal. Fiore all’occhiello della struttura è sicuramente la sua terrazza, perfetta per ospitare qualsiasi tipo di evento, che offre un punto panoramico da cui ammirare il Bacino di San Marco, con un’area all’aperto dove la cucina fonde tradizione e innovazione. La lobby dell’hotel combina design contemporaneo ed elementi architettonici d’epoca, presenti anche negli spazi comuni, dove lo stile veneziano classico si integra con moderne decorazioni. Le sale del Ridotto hanno ospitato negli anni numerosi eventi di importanti aziende del fashion business e sono state utilizzate per riprese di trasmissioni culturali da parte di emittenti nazionali e internazionali, collaborando anche con importanti istituzioni come la Fondazione La Biennale di Venezia e la Solomon R. Guggenheim Foundation.
Hotel Monaco & Grand Canal San Marco, 1332
30124 Venezia Tel. 041 5200211 events@hotelmonaco.it www.hotelmonaco.it
Tra le mura di un’antica fornace, Hyatt Centric Murano Venice assicura un soggiorno esclusivo sull’isola più autentica della Laguna di Venezia. Una cornice ideale per organizzare meeting di lavoro e congressi in un’ambientazione unica
IHyatt Centric Murano Venice Riva Longa,49 30141 Murano (Ve) Tel. 041 2731234 sales.centricmurano@hyatt.com www.hyattcentricmuranovenice.com
mmerso nella suggestiva atmosfera dell’isola di Murano, Hyatt Centric Murano Venice nasce all’interno di una storica conteria, un tempo rinomata per la produzione di raffinate perle in vetro. Oggi, questo elegante hotel rappresenta un perfetto equilibrio tra tradizione e contemporaneità, offrendo un’oasi di charme e raffinatezza sull’isola più autentica della Laguna di Venezia. Qui, dove l’arte vetraria si respira a ogni angolo, il business centre dell’hotel si propone come il contesto ideale per eventi aziendali, meeting e viaggi incentive, in un ambiente sofisticato e fuori dai circuiti convenzionali. L’atmosfera intima ed esclusiva, unita al fascino genuino di Murano, trasforma ogni evento in un’esperienza memorabile, capace di coniugare produttività, ispirazione e scoperta.
Il centro congressi offre una sala meeting flessibile di ottanta metri quadrati, con capienza fino a settanta persone, divisibile in tre spazi distinti. L’abbondante luce naturale e l’accesso diretto all’esterno garantiscono ambienti luminosi e pause rigeneranti. A completare l’offerta, una conference room di cinquanta metri quadrati, perfetta per incontri riservati o workshop tematici, dotata di tutte le più moderne tecnologie. L’esperienza prosegue negli spazi conviviali: coffee break, pranzi e cene aziendali trovano la cornice ideale nell’elegante ristorante Osteriva, nel dinamico Rivalonga Café e nello Spritz & Fizz Lounge Bar con giardino, perfetti per momenti di networking in un’atmosfera autentica.
Hyatt Centric Murano Venice è il punto di partenza perfetto per scoprire Murano e Venezia. Grazie a un’attenta selezione di attività esclusive e alla presenza di un team dedicato, ogni viaggio incentive diventa un’esperienza cucita su misura. Murano e Venezia offrono una combinazione unica di tranquillità e maestosità, in grado di stimolare creatività e condivisione. Tra le esperienze proposte, la possibilità di realizzare la propria perla in vetro, scoprendo un’arte antichissima riconosciuta Patrimonio Immateriale Unesco; oppure creare una maschera di carnevale in una vera bottega artigiana, per immergersi nella tradizione più affascinante della città. Infine, per chi ama le esperienze conviviali, la Spritz Masterclass permette di scoprire i segreti del vero Spritz veneziano, degustando cinque varianti accompagnate da food bite selezionati. Grazie all’ottima accessibilità (l’aeroporto Marco Polo a pochi minuti e un comodo servizio navetta privato) Hyatt Centric Murano Venice rappresenta la scelta ideale per chi cerca un’esperienza Mice autentica e capace di lasciare il segno.
Tra Verona e Lago di Garda, una struttura moderna, che promette flessibilità e design per i grandi eventi. Si tratta del nuovo Tower Congress Center, all’interno del Montresor Hotel Tower
di ANTONIO GIORDANO
Il Montresor Hotel Tower si conferma come uno dei punti di riferimento per eventi business di ampia scala nel Veneto, con una posizione strategica a pochi minuti dall’aeroporto di Verona, dal Lago di Garda e dalle principali autostrade. Il nuovo Tower Congress Center, all’interno dell’hotel, amplia la proposta Mice della struttura, offrendo sedici sale modulabili con capienza totale fino a duemila partecipanti, spazi espositivi dedicati al settore automotive e ambienti ideali per congressi medico-scientifici, fiere e saloni internazionali. La struttura è perfetta anche per eventi aziendali di prestigio e cene di Natale, con sale in grado di ospitare fino a cinquecento persone, garantendo riservatezza e comfort. L’Attico Noah, vero fiore all’occhiello del resort, offre quattrocento metri quadrati di spazio panoramico al tredicesimo piano, con vetrate che si affacciano sui vigneti della Valpolicella e dell’Amarone. Questo ambiente esclusivo è la cornice ideale per dinner show, workshop,
cene di gala e cene di Natale aziendali fino a duecento partecipanti, regalando un’esperienza unica e memorabile.
L’Hotel Montresor Tower dispone di 144 camere luminose con parquet e bagno in marmo rosa locale, una sala ristorante fino a 450 posti e un lounge bar. La struttura organizza esperienze di team building sul territorio, tra escape room personalizzabili e wine experience in Valpolicella, oltre a itinerari
enogastronomici che valorizzano le eccellenze locali. L’ufficio Mice ed Eventi accompagna ogni cliente dalla richiesta iniziale alla realizzazione completa dell’evento, con presenza in loco per garantire supporto costante e soluzioni su misura. Con i suoi 1.500 metri quadrati di nuovi spazi, ampie aree per coffee break e ristorazione differenziata, il Montresor Hotel Tower assicura versatilità, tecnologia avanzata e un contesto elegante, rendendo ogni evento un’esperienza indimenticabile nel cuore del Veneto.
Montresor Hotel Tower
Via A. Mantegna, 30/A 37012 Bussolengo (Vr) Tel. 045 6761000
mice@montresorgroup.com www.montresor-tower.com
Nel panorama della meeting industry italiana, Padova Congress si sta affermando come uno dei poli più dinamici e attrattivi. Il centro congressi, situato all’interno del quartiere fieristico padovano, ha chiuso il 2024 con numeri da record
In aumento del cinquanta per cento rispetto all’anno precedente, con un trend positivo che prosegue anche in questo 2025 e con 15 importanti congressi già a calendario per il 2026, sei dei quali internazionali: questo il biglietto da visita “numerico” di Padova Congress, con risultati che non solo confermano la crescita esponenziale della struttura, ma che posizionano Padova tra le prime dieci mete congressuali italiane e al 75esimo posto in Europa (classifica internazionale Icca 2024).
«Stiamo riscontrando un crescente interesse per la nostra struttura, che, al terzo anno di apertura, si sta affermando come importante sede congressuale per il comparto medico-scientifico e per i grandi eventi corporate – spiega Stefania De Toni, responsabile di Padova Congress e membro del consiglio direttivo di Federcongressi&Eventi –. La struttura sta crescendo
ed è sempre più conosciuta nei circuiti dei grandi clienti internazionali, che la apprezzano per la funzionalità e flessibilità degli spazi, oltre che per i servizi offerti e per la dotazione tecnologica tra le più avanzate d’Europa. Padova sta scalando posizioni nella classifica delle destinazioni più richieste anche perché, al contrario delle grandi città, non soffre degli svantaggi dell’overtourism e può dedicarsi con più cura e attenzione al turismo congressuale».
CROCEVIA INTERNAZIONALE
PER LA RICERCA E L’INNOVAZIONE
Gli eventi di caratura internazionale sono sempre più presenti nel fitto calendario congressistico padovano. Nel mese di luglio si è tenuto l’International Acm Sigir Conference on Research and Development in Information Retrieval, la conferenza più prestigiosa a livello internazionale nel campo dei motori
di ricerca, dei recommender system, e dell’intelligenza artificiale generativa (e non) applicata all’accesso all’informazione. L’evento, organizzato in collaborazione con il Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione dell’Università di Padova, ha visto la presenza di oltre mille delegati tra accademici e ricercatori, ingegneri e sviluppatori, aziende e startup, nonché enti governativi.
In settembre si terranno appuntamenti internazionali di grande rilievo per la comunità medico-scientifica: tra questi il Congresso internazionale sull’emofilia Bic, organizzato dalla Fondazione Angelo Bianchi Bonomi in collaborazione con l’Università di Milano, dedicato ai recenti progressi nelle terapie geniche per l’emofilia e le patologie della coagulazione, e il Congresso congiunto Simp-Sgi, Società Italiana di Mineralogia e Petrologia e Società Geologica Italiana, che farà il punto su
“Le Geoscienze e le sfide del XXI secolo”.
Eventi tra i più rilevanti a livello scientifico in autunno, il 55esimo Congresso Nazionale della Società Italiana di Neurologia - Sin, con la partecipazione di più di duemila delegati, e il Congresso Internazionale di Implantologia - Iao, organizzato da Italian Academy of Osseointegration.
PADOVA CONGRESS, L’IMPEGNO PER LA SOSTENIBILITÀ E L’INCLUSIONE
Non solo una struttura dallo straordinario valore architettonico: fin dalla sua nascita, Padova Congress, inaugurato nel 2022, si è caratterizzato come un hub capace di connettere e generare idee innovative, a partire da un’idea di sviluppo sostenibile che guarda alle generazioni future.
Una visione che si rispecchia anche nelle scelte costruttive alla base della struttura, gioiello architettonico
progettato da Kengo Kuma dotato di un impianto fotovoltaico da cento kW e di un sistema di trigenerazione con emungimento da pozzi che consente di ridurre al minimo il consumo idrico. Padova Congress richiama ricercatori e rappresentanti del mondo della scienza e dell’impresa dai cinque continenti e accoglie quindi in sé una dimensione di inclusione e sostenibilità sociale. Lo staff della struttura è impegnato nella sfida di facilitare la partecipazione agli eventi rispondendo ai bisogni dei congressisti a 360 gradi. Un esempio è rappresentato dall’area Child Care, un progetto che consente ai genitori di partecipare agli eventi con i propri figli: un’area attrezzata per bambine e bambini da 0 a 12 anni con attività ludico-educative gestite da un’associazione specializzata. L’iniziativa – prima del genere in Italia e sperimentata con successo durante l’Annual Meeting della Europe -
an Astronomical Society nel luglio 2024 – risponde alla crescente esigenza di conciliazione vita-lavoro, permettendo ai partecipanti di viaggiare con l’intera famiglia e di prolungare il soggiorno in città. Un’iniziativa che Padova Congress ha scelto di far diventare strutturale, riproposta in occasione di Sigir 2025 e a disposizione delle società organizzatrici per tutti i prossimi congressi che ne faranno richiesta.
Padova Congress via N. Tommaseo, 59 35131 Padova Tel. 049 840497 info@padovacongress.it www.padovacongress.it
Nel centro di Verona spicca Palazzo Verità-Poeta, forziere di storia e di arte. Eleganza antica e suggestioni d’autore per i più importanti eventi contemporanei del Mice
CPalazzo Verità-Poeta
Vicolo San Silvestro, 4/6 37122 Verona Tel. 045 596214 info@palazzoverita.it www.palazzoverita.it
harme storico e tecnologia del terzo millennio. Questo è il fil rouge degli eventi ambientati a Palazzo Verità-Poeta, che consente di rivivere in diretta il passato e di percepirne tutto il magnetismo dei tesori artistici e architettonici custoditi. Palaz-
zo Verità-Poeta, antica dimora storica scaligera, è ora cornice di eventi di alto livello: al suo interno, la location custodisce affreschi e decorazioni settecentesche in intreccio con l’avanguardia millennial e all’insegna dell’ecosostenibilità.
LE STAGIONI DEGLI EVENTI
Palazzo Verità-Poeta è vicino all’Arena, a Castelvecchio e alle mura romane e medievali, così come all’Arco dei Gavi, una delle principali porte d’accesso di Verona. Un’icona storica che incede nell’alveo delle innovazioni e con uno sguardo rivolto all’ottica green, come attesta il restyling del sistema di climatizzazione della location: un intervento idronico volto – anche – a eliminare le emissioni di gas serra dal centro città. E proprio nel cuore di Verona la villa apre i battenti al Mice nei suoi “tre livelli”. Il primo è il giardino, un trionfo di verde dal quale accedere direttamente alle cantine con le volte in cotto: grazie alla loro perfetta insonorizzazione, si rivelano cornice sfiziosa per eventi
musicali oltre che per classiche degustazioni. Il secondo livello, invece, è costituito dal piano terra, provvisto di terrazza con affaccio al giardino e, infine, ecco il piano nobile. Raggiungibile dallo scalone principale, il piano nobile contempla il Salone delle Feste e altre sei sale per una capacità complessiva di trecento persone di cui 120 nella principale. Tutte affrescate da autori di notorietà internazionale, le sale presentano diverse superfici – comprese tra i 35 e i settanta metri quadrati –, sono impreziosite da affreschi e da mobili d’epoca e si rivelano ideali per ospitare eleganti serate di gala. A Palazzo Verità-Poeta, grazie alle numerose ambientazioni, si possono organizzare eventi in ogni periodo dell’anno: durante la bella stagione è protagonista il giardino – ricco di alberi e di specie floreali – per ricevimenti all’aria aperta o per sorseggiare aperitivi discorrendo d’affari. Nella stagione più fresca, il Mice ha a disposizione tutti gli altri eleganti spazi indoor della location.
Il Mantegna cambia gestione ed entra nel gruppo alberghiero Savhotel con un ambizioso restyling e un’offerta mirata al mercato Mice: otto sale meeting fino a quattrocento posti, spazi panoramici, servizi business e una posizione strategica nel cuore della città
Il mondo degli eventi a Padova trova un protagonista emergente in Savhotel Mantegna, struttura strategicamente posizionata nel cuore del polo congressuale, a pochi passi da Padova Congress, dalla Fiera e dalla stazione ferroviaria. Con il recente cambio di gestione, l’hotel è entrato a far parte del gruppo Savhotel, una realtà solida e riconosciuta per la sua specializzazione nell’ospitalità business. La struttura si avvale di un ufficio congressi dedicato: un team esperto accompagna ogni richiesta, offrendo supporto personalizzato e un unico referente che segue l’organizzazione dell’evento in ogni fase. La nuova gestione si fonda su una visione chiara e ambiziosa: offrire ambienti moderni e servizi di alto livello, pensati per soddisfare le esigenze di meeting, congressi e incontri aziendali. La struttura sarà oggetto di un importante progetto di restyling dal valore superiore ai sei milioni di euro, i cui lavori inizieranno alla fine del 2025 e si concluderanno nella primavera del 2026. L’intervento coinvolgerà camere, aree comuni, spazi congressuali e impianti, con l’obiettivo di elevare il livello di comfort, design e funzionalità, in linea con le esigenze del segmento Mice. I lavori saranno pianificati con la massima attenzione per garantire continuità operativa e offrire agli ospiti un soggiorno confortevole e di qualità.
NUOVO SLANCIO AL MICE
Con otto sale modulari, tutte illuminate da luce naturale, Savhotel Mantegna è una location ideale per eventi business fino a quattrocento partecipanti. Tra gli spazi attualmen-
te disponibili spiccano la sala plenaria da 150 posti, perfetta per congressi e meeting, la sala Marte al tredicesimo piano con terrazze panoramiche e un ampio foyer dedicato all’accoglienza, alle esposizioni e al networking. Entro la primavera 2026, il restyling porterà una significativa trasformazione degli spazi congressuali, con il rinnovo delle sale esistenti e la realizzazione di nuovi ambienti progettati per soddisfare le esigenze più moderne del settore Mice. Tra le novità, verranno inaugurate nuove sale riunioni di varie dimensioni: una da cento posti, una da cinquanta e una boardroom da venti posti a platea. Tutti gli ambienti saranno dotati di attrezzature audiovisive all’avanguardia, garantendo prestazioni elevate e massima affidabilità per ogni tipo di evento.
L’intera struttura è cablata con wi-fi in fibra ottica ultraveloce fino a 2.500 Mbps, con possibilità di banda dedicata su richiesta, assicurando la massima efficienza anche durante eventi ibridi o digitali. Il Ristorante Parnaso, situato al dodicesimo piano, offre una suggestiva vista panoramica sulla
città ed è la location ideale per colazioni di lavoro, banchetti, cene di gala ed eventi privati. Per aperitivi raffinati e momenti di networking, gli ospiti possono usufruire del lounge bar e delle terrazze panoramiche al tredicesmo piano, che garantiscono un’atmosfera esclusiva e privilegiata. Savhotel Mantegna offre inoltre 190 camere spaziose e funzionali, alcune con vista sulla città, tutte dotate di postazione di lavoro, minibar, cassaforte, connessione ad alta velocità e canali Sky Tv.
Uno spazio aperto alla città, Venezia, e al mondo, dove poter ospitare eventi pubblici dedicati alla comunità, ma pensato per diventare anche un luogo di incontro e di ispirazione, dove si arricchisce il dialogo sui temi dell’inclusione sociale e della sostenibilità
The Home of the Human Safety Net Procuratie
Piazza San Marco, 105 30124 Venezia Tel. 041 2030580 events@thehumansafetynet.org www.thehumansafetynet.org
Nel cuore di Venezia uno spazio unico, nato per essere la Casa di un movimento di “persone che aiutano altre persone”, attivo in 25 Paesi a supporto delle famiglie vulnerabili e dei rifugiati, ma anche per accogliere una rete aperta di individui, organizzazioni e istituzioni impegnate per consentire a chi vive in condizioni di vulnerabilità di esprimere il proprio pieno potenziale: questa è la realtà della Casa di The Human Safety Net. Una sede unica nel suo genere, all’interno delle Procuratie e affacciata su Piazza San Marco. Progettate nel XVI secolo da Jacopo Sansovino, le Procuratie sono state aperte al pubblico (per la prima volta in cinquecento anni) ad aprile 2022, dopo il magistrale restauro a opera dell’architetto David Chipperfield, recentemente insignito del premio Pritzker. All’interno del terzo piano una spettacolare enfilade di 15 archi connette sinergicamente quattro zone: la mostra interattiva “A World of Potential”, il Café gestito da Illy, lo spazio per il coworking The Hub e l’auditorium per eventi The Hall. Imprese ed enti pubblici e privati che desiderano organizzare eventi in un luogo iconico hanno la possibilità di affittare uno spazio articolato e polifunzionale, fornito di tecnologia all’avanguardia. Flessibile negli allestimenti e arricchito da una spettacola-
re vista sulla celebre piazza. A disposizione, uno staff professionale e attrezzature tecnologiche all’avanguardia. A completare il tutto una sala regia adiacente all’auditorium, due cabine di traduzione simultanea, quattro sale adiacenti per l’allestimento di catering o meeting e una green room per meeting privati e interviste. Nell’area di co-working è possibile organizzare meeting e incontri per piccoli gruppi di lavoro, mentre gli spazi dell’auditorium sono stati progettati per essere un ambiente flessibile e altamente tecnologico adatto a iniziative di diverso genere, con una capienza di 230 posti. Completa gli spazi il Café curato da Illy che può essere utilizzato per colazioni e cocktail per piccoli gruppi e per la gestione dei catering.
UN AMPLIFICATORE PER L’IMPATTO SOCIALE
La mostra interattiva “A World of Potential” (a ingresso libero per tutti con donazione volontaria) offre ai visitatori un percorso disponibile in sei lingue, che propone spunti di riflessione anche per attività aziendali e di team building. Questa esperienza immersiva offre ai visitatori un viaggio alla scoperta dei propri punti di forza, in linea con i valori di The Human Safety Net e con la convinzione che tutti abbiano il diritto di esprimere il loro pieno potenziale, per migliora-
re le proprie condizioni di vita e quelle delle loro famiglie e comunità. Nella versione rinnovata i visitatori sono ancora più al centro dell’esperienza e sono subito chiamati a riflettere sulle storie straordinarie di personaggi che fanno parte della cultura del nostro tempo e di come anche partendo da situazioni di vulnerabilità tutti abbiamo il potenziale per sviluppare i nostri punti di forza. “Dreams in Transit” è invece la mostra temporanea collettiva (fino al 15 marzo 2026) curata da Art for Action, la fondazione che si impegna a utilizzare l’arte come leva per l’impatto sociale, esplorando il tema di ciò che accade dopo le migrazioni e la ricerca di una nuova identità. “Dreams in Transit” è parte dell’iniziativa globale “The Parliament of the Invisibles” sviluppata da Art for Action da un’idea dell’artista Anish Kapoor.
A due passi da Padova, una splendida dimora storica dove la disponibilità e i grandi spazi versatili sono al servizio degli eventi congressuali, coniugando il fascino dell’antico con un’accoglienza contemporanea
Villa Borromeo è una prestigiosa dimora storica risalente al 1615, situata a Padova, nel cuore del Veneto, facilmente raggiungibile da tutto il Centro Nord Italia. Questo edificio, con la sua architettura nobile e i suoi camini in pietra, i pavimenti alla veneziana e le sale affrescate da Onofrio Gabrieli, offre un’esperienza unica che coniuga il fascino dell’antico con le comodità della modernità. La struttura comprende diversi elementi architettonici, tra cui la casa principale, le barchesse, i porticati, i cortili lastricati, il parco e lo scenografico giardino all’italiana. La particolare e versatile combinazione di questi spazi rende Villa Borromeo adatta a ospitare una vasta gamma di eventi, da quelli più infor-
mali a quelli più eleganti. Per la sua struttura e posizione la Villa diventa infatti un’eccezionale location per eventi business e privati, che spaziano dalla presentazione di nuovi prodotti, ai congressi, ai matrimoni, alle ricorrenze private. La location offre, infatti, un’ampia gamma di spazi modulari e attrezzature tecnologiche avanzate, tra cui sistemi informatici, radiomicrofoni, videoproiettori e monitor.
FASCINO ANTICO
E MODERNE TECNOLOGIE
Villa Borromeo si distingue non solo per la sua bellezza scenografica, ma anche per la sua funzionalità. La comoda posizione, l’ampiezza e modularità degli spazi, le infrastrutture tecnologiche di
alto livello e l’attenzione al comfort degli ospiti rendono l’organizzazione di qualsiasi evento più semplice e garantiscono il successo. Villa Borromeo mette a disposizione degli ospiti una varietà di spazi modulari e attrezzature tecnologiche avanzate, tra cui sistemi informatici, radiomicrofoni, proiettori e monitor. Gli spazi interni ed esterni possono essere adattati per ospitare eventi con partecipanti che variano dai piccoli gruppi fino alle grandi assemblee. Il salone principale ha una capienza di trecento persone per cene sedute e servite o per meeting con disposizione a platea e tutte le dotazioni standard richieste. A completare il tutto è a disposizione l’ampio parcheggio per 250 posti auto.
Villa Borromeo
Via della Provvidenza, 61 35030 Sarmeola di Rubano (Pd) Tel. 049 8979900
info@villaborromeo-pd.it www.villaborromeo-pd.it
di TERESA CHIODO
San Servolo, isola della laguna veneziana, è oggi simbolo di sostenibilità e cultura. Grazie a un innovativo impianto fotovoltaico e al nuovo anfiteatro progettato da Mario Cucinella, l’isola unisce natura, architettura e responsabilità ambientale in un ecosistema unico
Apochi minuti da Piazza
San Marco, l’isola di San Servolo è un centro congressuale d’eccellenza, perfettamente attrezzato per eventi aziendali, formativi e culturali. Con un’offerta integrata di 11 sale meeting, 173 camere, ampi spazi outdoor e un ristorante interno, San Servolo rappresenta una delle location più complete e suggestive dell’area veneziana. Le sale congressuali, tutte con luce naturale e vista sul parco o sulla laguna, possono ospitare da dieci a 250 partecipanti. L’Auditorium e la sala Teatro sono dotati di cabina regia, segreteria dedicata e assistenza tecnica inclusa, mentre il siste-
ma a circuito chiuso permette il collegamento simultaneo tra più ambienti. Tra gli spazi più versatili per catering ed eventi sociali, spiccano la Palazzina Grecale (fino a trecento posti) e la panoramica sala Basaglia, ideale per cene di gala e welcome cocktail con vista sul bacino di San Marco.
VIA DALLA PAZZA FOLLA
L’intera isola è accessibile con pochi minuti di vaporetto, ma sufficientemente separata dalla frenesia turistica per garantire concentrazione e qualità dell’esperienza. Le camere, suddivise in diverse categorie, sono immerse in un parco di
alberi secolari e offrono tutti i comfort necessari per soggiorni business: aria condizionata, wi-fi, Tv, mini-frigo e reception h24. San Servolo è anche un esempio virtuoso di sostenibilità: l’isola è oggi alimentata per il trenta per cento da energia solare grazie a un recente progetto di efficientamento energetico. A questo si aggiunge l’ultimo intervento dell’architetto Mario Cucinella: un anfiteatro all’aperto realizzato con stampa 3D e materiali sostenibili, perfettamente integrato nel paesaggio lagunare, destinato a diventare uno spazio simbolico per incontri, dialoghi e performance culturali. Da anni sede di eventi internazionali, festival e summer school universitarie, l’isola è anche custode di un patrimonio culturale unico, che include opere d’arte contemporanea e un museo storico dedicato alla memoria dell’ex manicomio. San Servolo non è solo una location, ma un ecosistema culturale e formativo in continua evoluzione: un luogo dove progettare eventi di valore, immersi nella bellezza, nella quiete e nell’innovazione.
Villa Widmann Rezzonico Foscari, dimora settecentesca immersa nella Riviera del Brenta, accoglie eventi, meeting e congressi in un’atmosfera senza tempo, tra sale affrescate, giardini monumentali e scenari naturali che fondono eleganza, storia e ospitalità
Nel cuore della Riviera del Brenta, Villa Widmann Rezzonico Foscari si distingue per la sua eleganza settecentesca e per la capacità di accogliere eventi contemporanei in uno scenario unico, dove il fascino della storia incontra la funzionalità degli spazi. Come accadeva nel XVIII secolo, quando la villa alternava il lavoro agricolo al piacere della conversazione, dell’arte e della musica, oggi la struttura rivive grazie a un sapiente restauro e a una proposta culturale e congressuale d’eccellenza. La Barchessa e le Serre, recentemente restaurate, ospitano oggi sei sale congressuali dotate di luce naturale e wi-fi, con ca-
pienze che variano da dieci a 99 posti. Tra queste spicca l’Auditorium, allestito permanentemente a teatro con palco e tavolo relatori. In caso di eventi più ampi, è possibile collegare in videoconferenza anche la sala Widmann, raddoppiando la capienza. I saloni al primo piano della Barchessa, rifiniti in marmorino rosa e travi a vista, rappresentano la soluzione ideale anche in caso di maltempo, con capienza fino a un massimo di cento persone.
INDOOR E OUTDOOR
Accanto agli spazi interni, Villa Widmann offre ambientazioni esterne di grande suggestione. Il Porticato, con vista sul
giardino storico, accoglie fino a duecento persone sedute; il Campiello, intimo e raccolto, è perfetto per cocktail, concerti e cene sotto le stelle. La Terrazza, immersa nel verde del Parco monumentale, è lo spazio più ampio del complesso, ideale per eventi di grande affluenza, anche grazie alla possibilità di allestire gazebo o tensostrutture. Le adiacenti Serre, ristrutturate e senza vincoli orari, sono ideali per banchetti privati o dj-set. A completare l’offerta, il Caffè Campiello, spazio informale e conviviale che rievoca l’atmosfera delle antiche villeggiature veneziane. La Caffetteria può essere di supporto con una proposta di servizio catering e regala agli ospiti un’ulteriore occasione per vivere la villa in modo autentico e rilassato. La presenza di un ampio parcheggio adiacente e lo staff dedicato per la consulenza logistica assicurano la perfetta riuscita di ogni evento. Villa Widmann è molto più di una location: è un luogo dell’anima, dove ogni evento si trasforma in un’esperienza immersiva tra arte, natura e ospitalità.
Villa Widmann Rezzonico Foscari
Via Nazionale, 420 30034 Mira (Ve) Tel. 041 5600690 (martedì-domenica dalle 10.00 alle 16.30)
villawidmann@servizimetropolitani.ve.ti www.servizimetropolitani.ve.it
La location ideale per trasformare ogni occasione aziendale in un’esperienza memorabile. Raffinata, versatile e immersa nella Valpolicella, tra Verona e il Lago di Garda, Villa Quaranta Tommasi Wine Hotel & Spa offre spazi eleganti e servizi di alto livello per accogliere eventi su misura
Villa Quaranta Tommasi Wine Hotel & SPA Via Ospedaletto, 57 37026 Ospedaletto di Pescantina (Vr) Tel. 045 6767300 info@villaquaranta.com www.villaquaranta.com
Ameno di venti chilometri da Verona, tra le colline della Valpolicella, Villa Quaranta Tommasi Wine Hotel & Spa è un suggestivo luogo di ospitalità per incontri di lavoro: un contesto speciale per apprezzare i sapori del territorio e organizzare coinvolgenti wine team building. Che si tratti di una cena di gala per celebrare un traguardo, un pool party per il networking, un business lunch strategico o una conferenza formativa, la struttura propone soluzioni personalizzate in ambienti esclusivi, curati nei minimi dettagli per favorire il dialogo e le relazioni professionali.
EVENTI SU MISURA
Grazie a un team altamente qualificato e a un servizio attento alle esigenze di ogni cliente, ogni evento presso Villa Quaranta diventa un’esperienza memorabile. La struttura congressuale comprende 15 sale meeting situate sia nella villa storica sia nel centro congressi. A seconda della tipologia di evento, del target, del numero di partecipanti e delle necessità
logistiche, è possibile scegliere tra vari spazi: il centro congressi con otto sale modulari (con una capacità di quattrocento posti), le quattro sale affrescate con luce naturale nella villa storica (che possono ospitare complessivamente duecento persone) e la sala clubhouse da sessanta posti, anch’essa illuminata naturalmente e con vista sul parco secolare, che offre ulteriori spazi per eventi all’aperto. Da segnalare anche le nuove boardroom, De Buris e Fiorato, rispettivamente di 48 e 44 metri quadrati. Questi spazi,
dotati di sistema audio/video per teleconferenze, offrono un tavolo unico, ideale per riunioni e incontri di consiglio fino a 12 partecipanti, con la possibilità di collegamenti da remoto. La Spa Terme della Valpolicella e il parco secolare completano l’offerta business, ideali per eventi e attività outdoor.
Il successo di un’azienda si costruisce anche attraverso un team coeso. Villa Quaranta propone attività di team building originali, esperienze enogastronomiche, momenti di relax e percorsi benessere, per motivare e coinvolgere i collaboratori in modo efficace e piacevole.
Tra le attività più apprezzate spicca il Wine team building, un format esclusivo che unisce degustazioni guidate e prove di gruppo in un’atmosfera informale e stimolante. Una proposta che favorisce la collaborazione, il decision making e la coesione del team, valorizzando al contempo la tradizione vinicola della Famiglia Tommasi.
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