Meeting e Congressi - Nov Dic 2025

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IN PRIMO PIANO

ALMAR RESORTS & SPA

IL NUOVO ORIZZONTE

DEL MICE ESPERIENZIALE

DOSSIER DOSSIER

L'OROSCOPO

DEL MEETING

PLANNER

NOV-DIC| 2025 numero 04

DA QUESTO NUMERO VIAGGI INCENTIVE

Custodiamo luoghi unici per i tuoi eventi.

Sono affacciati sul mare della Sardegna, in Toscana fra terme e residenze storiche, di fronte alla maestà del Monte Bianco. Offrono spazi e tecnologia per gli incontri di lavoro, sale sontuose per le feste, mille attività per fare gruppo e la grande ospitalità italiana.

Scopri Italian Hospitality Collection: qualcuno le chiama destinazioni, ma sono luoghi del cuore.

DOSSIER

TEAM BUILDING

I NOSTRI

PROSSIMI EVENTI 2026

Villa Erba: sostenibilità e capitale umano

DOSSIER

VIAGGI INCENTIVE

Incentive, un 2026 di (ri)scoperte 61

Bluserena: sulla cresta dell’onda 74

Delphina hotels: Gallura, per eventi memorabili 76

Horse Country Resort & Spa: potenza, spazio e natura 78

Turchia: la destinazione che conquista gli italiani 80

I meeting planner aziendali sono davvero competenti? Un viaggio tra i mille ruoli aziendali che ricoprono e un test per verificare le proprie competenze

DOSSIER EVENTI SPORTIVI & ENTERTAINMENT

Manifestazioni sportive e show necessitano di organizzazioni particolari. E possono trasformarsi in post-congress perfetti per gli eventi aziendali.

L'OROSCOPO DEL PLANNER Cosa prevedono le stelle del Mice

LA RIVISTA

DELLA MEETING INDUSTRY

Organo di consultazione per dirigenti, industrie, associazioni, ordini professionali, studi di pubbliche relazioni e di consulenza aziendale, agenzie di pubblicità, sindacati, partiti politici, organismi internazionali, agenzie di viaggio, ecc. Prezzo della copia: € 5,16 più spese di spedizione

DIRETTORE RESPONSABILE

Marco Biamonti

COORDINAMENTO EDITORIALE

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IMPAGINAZIONE E CONSULENZA GRAFICA

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SEGRETERIA DI REDAZIONE

Jessica A. Presa – jessica.presa@ediman.it

HANNO COLLABORATO A QUESTO NUMERO: Alessandra Boiardi, Teresa Chiodo, Simona Ciotti, Luca Corsi, Beatrice Elerdini, Fabio Gilardenghi, Manuela Ippolito, Domenico Matarazzo, Rosanna Mortati, Emanuele Nasti, Francesca Pace, Riccardo Pistoia, Margherita Ruggiero, Paola Sabbatini, Mariangela Traficante, Stefania Vida

PROGETTO GRAFICO

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Fotolito e Stampa: Logo SpA, Borgoricco (PD)

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ANNO 53° - N. 4 novembre-dicembre 2025

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ITALIA

editoriale

In un settore dinamico come quello degli eventi, la leadership non è più autorità ma autenticità. Non significa comandare, ma ascoltare, creare fiducia, dare direzione e valorizzare le persone. È la capacità di generare senso, motivazione e coesione – anche senza avere tutte le risposte

direttore responsabile marco.biamonti@ediman.it

La forza della vera leadership

Nelnostro settore — quello degli eventi e dell’ospitalità — la leadership non è una prerogativa dei vertici, ma una competenza che deve essere quanto più possibile diffusa all’interno delle agenzie. Pensiamo alle realtà che gestiscono più eventi simultaneamente: ciascun progetto ha un project leader, e la qualità decisiva di quel ruolo è proprio la capacità di guidare e ispirare il proprio team.

E oggi la leadership tradizionale, basata sul controllo, non funziona più. I leader più efficaci non cercano di dominare, ma di creare chiarezza, fiducia, presenza e umanità. È per questo che vorrei soffermarmi su un aspetto spesso sottovalutato, ma che fa davvero la differenza nei risultati di un evento:

• La leadership non è avere tutte le risposte, ma dare una direzione chiara, fondata su valori e scopo. Chiarezza significa sapere cosa conta davvero, soprattutto nei momenti di pressione.

• La leadership non è potere, ma ascolto ed empatia. Creare sicurezza psicologica, lasciare spazio agli altri e valorizzare i contributi è essenziale. L’ego divide; l’autenticità unisce.

• Non si può guidare gli altri se prima non si sa guidare sé stessi. La leadership nasce da consapevolezza, integrità, gestione dell’energia e delle emozioni. Il benessere, anche psicologico, non è

un beneficio accessorio, ma parte integrante del ruolo del leader.

• La nuova generazione non chiede per fezione, ma coerenza, vulnerabilità e coraggio. Leadership significa insegnare con l’esempio, non solo dare indicazioni.

Sappiamo bene che persone con queste competenze non si trovano facilmente: spesso sono il risultato di anni di lavoro, esperienza ed errori.

Ma proprio per questo il Lìder Máximo di ogni azienda nel nostro settore dovrebbe non solo destinare un budget allo sviluppo di queste attitudini, ma attribuire loro un peso centrale nella scelta dei propri responsabili.

In definitiva, negli eventi — come nella vita — non ricordiamo solo ciò che è stato organizzato alla perfezione, ma ciò che ci ha fatto sentire coinvolti, valorizzati e parte di qualcosa di significativo. E questo, sempre, è merito di una leadership autentica.

MARCO BIAMONTI

L’OROSCOPO del meeting planner

ARIETE

Il Capoprogetto Galattico

Impulsivo ma visionario, quest’anno l’Ariete meeting planner corre più veloce dei preventivi. Marte ti spinge a dire “ce la facciamo” anche quando il catering è ancora in autostrada. Le stelle ti regalano carisma e leadership, ma anche una leggera tendenza a voler fare tutto da solo: ricordati che delegare non è segno di debolezza, ma di sopravvivenza. La primavera porta nuove collaborazioni e idee coraggiose: eventi immersivi, location fuori dagli schemi, format che nessuno ha ancora osato proporre. Attenzione però a non bruciare troppo carburante mentale: tra maggio e luglio il rischio di “overbooking energetico” è alto. Chiudi il laptop, respira e lascia che l’universo faccia follow-up al posto tuo.

MANTRA: “Chi pianifica conquista, ma chi respira vince”.

GEMELLI

Il Funambolo del Networking

Con Mercurio come alleato, il Gemelli quest’anno brilla in comunicazione: presentazioni perfette, clienti conquistati, eventi che sembrano talk show del futuro. Tuttavia, le stelle ti ammoniscono: troppa dispersione logora il planner. La tua mente è un brainstorming continuo, ma servono ancore: scegli un focus e portalo fino in fondo. Da maggio a settembre le opportunità fioccheranno, ma anche le chat di gruppo impazziranno — filtra, ignora e sorridi. Non tutto va risposto entro cinque minuti. In amore, la curiosità diventa carburante: potresti trovare qualcuno che ti comprende tra un brief e un debrief.

MANTRA: “Comunica tutto, ma ricordati anche di ascoltare”.

LEONE

Il Direttore Artistico del Cosmo

Quest’anno il Leone risplende in tutta la sua gloria organizzativa. Carisma alle stelle, visione da regista, sicurezza da palco. Giove ti offre riconoscimenti e visibilità: un tuo evento potrebbe diventare “il caso” dell’anno. Tuttavia, attenzione all’ego professionale: non tutti i riflettori devono puntare su di te. Il lavoro di squadra sarà la chiave per trasformare la tua energia in successo concreto. In amore, occhio a non gestire la relazione come un progetto con deadline. Lascia spazio all’imprevisto, anche nei sentimenti.

MANTRA: “Brilla, ma ricordati che anche la luce ha bisogno di uno sfondo”.

TORO

Il Direttore della Logistica Celeste

Solido, concreto e amante dell’eccellenza, il Toro quest’anno è il punto fermo nel caos degli eventi. Giove in trigono ti regala stabilità economica e una gestione impeccabile dei budget (gli altri segni ti invidiano). Le stelle però ti chiedono di non restare troppo attaccato alle vecchie abitudini: la creatività si accende solo se osi cambiare fornitore ogni tanto. Primavera produttiva, autunno più riflessivo: un grande progetto potrebbe portarti prestigio, ma anche la tentazione di dire “mai più eventi con quattrocento ospiti e un solo parcheggio”. L’amore? Potrebbe arrivare da un fornitore affidabile o da un cliente che apprezza la tua calma.

MANTRA: “Il successo si misura in sorrisi puntuali e preventivi rispettati”.

CANCRO

Il Custode dell’Esperienza Emotiva

Empatico, sensibile e profondamente umano, il Cancro planner trasforma ogni evento in un’esperienza con l’anima. Le stelle dicono che il 2026 sarà un anno di maturazione: progetti più grandi, clienti più esigenti, ma anche soddisfazioni più sincere. Saturno ti insegna la pazienza: certe cose vanno pianificate con il cuore, non solo con Excel. A volte ti farai carico delle ansie altrui – respira, non devi salvare tutti. D’estate una collaborazione creativa potrebbe portarti in luoghi nuovi (magari anche fisicamente). Attento solo a non rinchiuderti nella comfort zone del “come si è sempre fatto”.

MANTRA: “L’empatia non si misura in ore lavorate, ma in emozioni condivise”.

VERGINE

L’Architetto dell’Ordine Universale

Puntuale, precisa e meticolosa, la Vergine planner è la regina del “piano B, C e D”. Il 2026 ti premia con efficienza e nuove responsabilità. Saturno in trigono ti aiuta a costruire basi solide per un futuro più equilibrato: potresti finalmente dire no a progetti che non rispettano i tuoi valori (o la tua sanità mentale). Attenzione però al perfezionismo: le stelle ti ricordano che anche un piccolo errore può essere un’occasione creativa.

Da settembre, nuove sinergie professionali portano stimoli e forse anche un colpo di fulmine sul campo

MANTRA: “L’eccellenza è organizzare il caos, non eliminarlo”.

Le stelle si allineano e danno preziosi consigli ai professionisti degli eventi.

Benvenuti in questa nuova rubrica che rivelerà – numero dopo numero e con un tocco di ironia –cosa l’universo ha in serbo per chi organizza meeting e congressi

♎BILANCIA

L’Armonizzatore degli Universi Paralleli

La Bilancia planner danza elegantemente tra budget e bellezza, tra diplomazia e follia creativa.

Quest’anno Venere ti rende magnetico e persuasivo: perfetto per negoziare contratti e sedurre clienti difficili. Ma attenzione alle indecisioni croniche: ogni tanto bisogna scegliere la location e non pensarci più. L’estate porta collaborazioni interessanti, ma anche qualche compromesso che ti farà meditare sulla parola “equilibrio”. Non cercare la perfezione estetica a tutti i costi: ciò che è autentico emoziona di più.

MANTRA: “L’armonia non è assenza di tensione, è musica ben orchestrata”.

SAGITTARIO

Il Visionario in Trasferta

Il Sagittario planner è sempre in viaggio, mentale o fisico che sia. Quest’anno Giove amplifica la tua voglia di sperimentare: format internazionali, eventi sostenibili, idee fuori scala. Le stelle però ti invitano a pianificare meglio i dettagli: la grande visione ha bisogno anche di check-list concrete. Primavera esplosiva di progetti, autunno di consolidamento. Possibili partnership oltreconfine: sì, quella proposta dall’estero potrebbe valere la pena. In amore, chimiche improvvise e flirt da congresso.

MANTRA: “Sogna in grande, ma porta sempre una multipresa”.

ACQUARIO

Il Creativo Futurista

Innovativo e un po’ ribelle, l’Acquario planner non segue i trend: li inventa. Nel 2026 Urano e Mercurio ti spingono verso l’ibridazione tra eventi digitali ed esperienze sensoriali. Le stelle favoriscono le idee fuori dagli schemi, ma ti invitano a fare attenzione al realismo: non tutti i clienti sono pronti per il metaverso o per droni che servono prosecco. Primavera geniale, estate di rodaggio, autunno di riconoscimenti. In amore, incontri imprevedibili e intensi, forse proprio durante una conferenza tech.

MANTRA: “Il futuro non si aspetta, si pianifica”.

SCORPIONE

Il Regista delle Emozioni Profonde

Intenso e strategico, lo Scorpione planner vive ogni evento come un rituale mistico. Nel 2026 Plutone e Marte ti rendono audace: potresti trasformare un imprevisto in un momento epico. Tuttavia, la tua tendenza al controllo totale potrebbe logorarti: fidati del team e lascia che qualcun altro gestisca il badge desk, almeno una volta. Le stelle ti promettono un autunno di rivelazioni e successi: un progetto che hai covato in silenzio finalmente esplode. In amore, passione e intensità, ma anche la necessità di disconnettere dal lavoro per connetterti davvero.

MANTRA: “La potenza non è nel controllo, ma nella trasformazione”.

CAPRICORNO

L’Ingegnere del Successo

Disciplinato e ambizioso, il Capricorno quest’anno costruisce strutture solide. Saturno ti regala metodo e resistenza: puoi affrontare eventi titanici senza perdere la calma (almeno in apparenza). Tuttavia, rischi di dimenticare la gioia del fare: non tutto è Kpi e Roi, anche un applauso sincero può valere un premio. Estate intensa di impegni, ma con soddisfazioni proporzionali. In amore, qualcuno potrebbe ammirare la tua dedizione –basta che tu non trasformi la relazione in un’agenda condivisa.

MANTRA: “Chi lavora con costanza, costruisce con destino”.

PESCI

Il Sognatore Strategico

Il Pesci planner vive tra intuizione e realtà, tra Excel e ispirazione. Nettuno ti rende creativo come mai, ma anche un po’ dispersivo. Le stelle ti consigliano di ancorare i sogni a scadenze precise. Primavera di nuove ispirazioni, estate romantica e autunno di rivelazioni professionali: un progetto che sembrava perso si trasforma in un trionfo poetico.

Attenzione alle energie: il multitasking ti prosciuga, ritrova equilibrio nel silenzio (o in un retreat senza wi-fi).

MANTRA: “Chi sogna con metodo, realizza con grazia”.

Eventi, ultima frontiera

Questo è il viaggio di Luca Corsi. La sua missione è stata quella di esplorare nuovi eventi, alla ricerca di nuovi format e nuove forme di live communication, fino ad arrivare là dove nessun event manager è mai giunto prima

Non so se il sommario sia riuscito a replicare il fascino del celebre incipit di Star Trek – “Spazio, ultima frontiera. Questi sono i viaggi dell’astronave Enterprise...” –, ma se c’è una cosa che ho imparato in 34 anni di eventi, è che anche noi, nel nostro piccolo universo aziendale, abbiamo sempre viaggiato verso l’ignoto. Ogni convention, ogni viaggio premio, ogni meeting è stato una missione: esplorare nuovi linguaggi, nuovi modi di emozionare, nuovi equilibri tra spettacolo e contenuto, tra business e umanità. Ai miei esordi, gli eventi erano ancora figli della cultura dell’incentivazione nata negli anni Settanta: il catalogo premi rappresentava il fulcro della gratificazione, e il viaggio – allora tutt’altro che esotico – era considerato il riconoscimento più ambito. Verso la fine degli anni Ottanta sono poi arrivati i veri viaggi intorno al mondo,

simbolo di status e di successo personale. Gli anni Novanta hanno segnato l’avvento dei grandi eventi, spettacolarizzati “all’americana”, con palchi monumentali e luci da show televisivo: tutto doveva stupire, lasciare senza fiato. Nei primi Duemila, infine, si è affermata una sobrietà più strategica, che ha favorito le convention, i lanci di prodotto e i roadshow come strumenti di comunicazione diretta e di condivisione del messaggio aziendale con il proprio pubblico di riferimento. E in epoca più recente siamo stati travolti dall’euforia digitale: la proliferazione di modelli ibridi e virtuali ha portato all’adozione massiccia di piattaforme immersive, avatar, metaversi e mondi paralleli che promettevano di sostituire il contatto fisico, senza però riuscirvi completamente. Per quella che è la mia esperienza, dopo aver visto passare

mode, tecnologie e generazioni di platee, sono sempre più convinto che la vera costante non siano gli “effetti wow”, ma la relazione umana.

Eventi perfetti dal punto di vista tecnico possono fallire perché freddi; al contrario, semplici incontri possono diventare memorabili perché autentici. La differenza, infatti, non la fa la regia, ma la connessione. Quella scintilla invisibile che accende il senso di appartenenza, che trasforma un partecipante in protagonista, un pubblico in una community. Perché nessuna kisscam potrà mai riprodurre la magia di uno sguardo dal vivo, l’emozione condivisa di un applauso, il senso di appartenenza del “siamo qui, tutti assieme”. Insomma, il futuro degli eventi non è virtuale, è umano, e la vera innovazione non è nei format, ma nelle persone.

Oggi il mio viaggio cambia rotta. Dopo un percorso lungo, in-

tenso e bellissimo, ho deciso di mettere piede su un nuovo pianeta. Non lascio il mondo degli eventi – sarebbe come chiedere al capitano Kirk di abbandonare l’Enterprise –, ma scelgo di navigare in acque diverse, con una prospettiva più libera, più esplorativa... da “turista per sempre”, se mi passate la metafora. Insomma, continuerò a osservare questo universo dall’esterno, con curiosità, con rispetto e con lo stesso entusiasmo di sempre. Forse come consulente, forse come osservatore, forse semplicemente come viaggiatore curioso. Perché in fondo, anche se il titolo di viaggio è cambiato, la missione resta la stessa: continuare a cercare nuovi modi per far incontrare le persone, emozionarle e farle sentire parte di qualcosa di grande. E, come ogni viaggio che si rispetti, quello più bello resterà sempre il prossimo.

Think real

Cosa accadrebbe se, invece di celebrare solo il meglio, un viaggio incentive provasse a guardare anche ciò che non ha funzionato come previsto? Se, al posto del solito “think positive”, ci fosse un più realistico “think real”?

Nel contesto musicale antico, “incentivum” indicava il tono iniziale di un canto, ciò che “dava l’avvio”; da qui il significato figurato di “stimolo” o “spinta all’azione”. Col tempo, il termine “incentive” ha finito per indicare qualcosa di più di una semplice spinta: è diventato sinonimo di energia, entusiasmo e movimento. L’industria dei viaggi incentive ne ha fatto un’arte della persuasione collettiva: convincere le persone a fare di più, meglio, più in fretta; magari con l’aiuto di un cocktail, un resort a cinque stelle e un programma pensato per far sembrare ogni momento stimolante, unico, esclusivo, irripetibile. Tra un brindisi e una presentazione motivazionale, tutti cercano di accordarsi su una nota comune: quella del successo. E così, negli anni, l’incentive è diventato un genere a sé. Soprattutto nella sua declinazione più dinamica, quella del team building, ha assunto sfumature che, a volte, ricordano le leggendarie gare tra scapoli e ammogliati di fantozziana memoria. L’obiettivo dichiarato è sempre lo

stesso: misurarsi fuori dal contesto abituale, lontano dalla propria comfort zone. Liberare l’energia, la competitività, la voglia di vincere. Ma anche fare i conti con tutto il resto: una forma fisica non proprio olimpica, un equilibrio emotivo messo alla prova dalla disabitudine a confrontarsi su terreni nuovi, o la semplice difficoltà di socializzare con qualcuno che non sia la tastiera di un computer. In fondo, la logica è sempre quella: creare la difficoltà per poi risolverla, facendo squadra. E, almeno in teoria, uscirne un po’ più forti, più uniti e più consapevoli. Così a fine giornata, sul palco, il Ceo può mostrare sorridente a una platea carica ed entusiasta, grafici che testimoniano gli ottimi risultati raggiunti e, con il sottofondo di una musica epica, premiare i migliori e brindare ai risultati. Poi tutti a casa. Contenti e soddisfatti, pronti a rituffarsi nella routine. Ma cosa accadrebbe se, invece di celebrare solo il meglio, un viaggio aziendale provasse a guardare anche ciò che non ha funzio-

nato come previsto? Se, al posto del solito “think positive”, ci fosse un più realistico “think real”? Immaginate un incentive in cui, tra un cocktail e una breakout session, ci si confronti su ciò che può essere migliorato: le dinamiche di gruppo, le idee rimaste a metà, quei piccoli cortocircuiti quotidiani che ogni squadra conosce. Dove il premio non è la destinazione, ma la capacità di guardarsi in faccia con onestà. Sarebbe uno shock, certo. Ma anche un segnale di maturità. Perché la motivazione non nasce solo dal premio: nasce dal riconoscimento. E riconoscere significa, a volte, ammettere che qualcosa poteva andare diversamente, che dietro al sorriso del gruppo c’è anche la fatica di chi tiene tutto insieme. E magari, tornando a casa, qualcuno direbbe non “è stato fantastico!”, ma “è stato utile”. Che, a pensarci bene, è una forma di entusiasmo molto più rara. Ma attenzione: è un esperimento che, se non ben calibrato, può avere un prezzo molto alto. Ser-

ve grande consapevolezza da parte del management sui veri obiettivi che si vogliono ottenere e occorre affidarsi a professionisti terzi. Per rimanere in tema, chiamiamolo un “direttore d’orchestra” preparato e imparziale, capace di analizzare le dinamiche relazionali senza coinvolgimenti diretti, restando qualche passo fuori dall’arena. Un percorso di autoanalisi onesto può essere impegnativo. Occorre tracciare una strettoia che impedisca che qualcuno la butti in caciara, e mettere tutti nelle condizioni di viverlo fino in fondo, senza lasciar indietro chi è meno incline al confronto ma anche senza forzare troppo la mano. Ma serve anche predisporre una way out, una via d’uscita, per tirarsi fuori dal fango se ci si trova impantanati. Ed essere consapevoli che il viaggio non finisce quando, a fine esercizio, esausti, torniamo alle celebrazioni. Al contrario. È proprio da lì che può cominciare qualcosa di più interessante: una motivazione più profonda, un rapporto più autentico, una squadra più vera. Perché l’incentive, quando è pensato bene, non è una parentesi artificiale, è un laboratorio di relazioni, un esercizio di fiducia, un ponte tra obiettivi e persone. All’organizzatore spetta il compito di costruire un palco virtuale dove luoghi, partner, strumenti si possano fondere armonicamente per creare lo spazio ideale per la messa in scena. Ma l’interpretazione finale, quella che dà il senso e la direzione, appartiene sempre e solo al cliente. È lì che l’incentive diventa esperienza. E quando tutto funziona davvero, non serve più nemmeno chi detta le battute: basta lasciarsi guidare dalla musica.

Almar Resorts & Spa

Il nuovo orizzonte del MICE esperienziale

Nel

mondo del turismo e dell’hotellerie di alta gamma, il concetto di “lusso” sta vivendo una trasformazione radicale. Oggi non è più sinonimo di opulenza o formalità, ma di autenticità, calore e senso del luogo. In que -

sto scenario, HNH Hospitality – tra i principali operatori indipendenti italiani nella gestione di hotel e resort quattro e cinque stelle – ha scelto di raccogliere la sfida e proporre un nuovo paradigma. Nasce così Almar Resorts

A fianco e in apertura, l’Almar Giardino di Costanza, nel cuore della Sicilia più autentica, a Mazara del Vallo

Dalla visione di HNH Hospitality nasce un nuovo paradigma dell’ospitalità: resort che fondono business, benessere e autenticità locale. Da Jesolo alla Sicilia, fino alla Sardegna, l’esperienza Mice firmata Almar ridefinisce il concetto di accoglienza contemporanea

& Spa, brand dedicato al segmento “resort”, che si pone come ambasciatore di un lusso responsabile e rigenerativo, pensato per chi cerca esperienze genuine, rispettose dell’ambiente e radicate nel territorio. La presentazione ufficiale è avvenuta durante Ithic 2025 – Italian Hospitality Investment Conference, dove Maria Pia Intini, managing director di Almar Resorts & Spa, ha illustrato la nuova direzione strategica del marchio: «Almar non è solo un brand, ma un impegno concreto verso senso di appartenenza, benessere e sostenibilità. Vogliamo creare resort che siano ponti tra ospitalità e territorio, capaci di restituire valore alle comunità e offrire esperienze significative ai nostri ospiti».

TRE STELLE

NEL FIRMAMENTO ALMAR

I tre resort che compongono il portafoglio del brand – Almar Lido Jesolo, Almar Giardino di Costanza in Sicilia e Almar Timi Ama in Sardegna – rappresentano tre anime di una stessa filosofia: un’accoglienza che mette al centro la persona, la bellezza del paesaggio e

la forza del territorio. Ognuno di questi resort dialoga con il contesto che lo circonda: l’interior design riprende materiali e colori locali, la gastronomia celebra i prodotti del territorio, le esperienze proposte riflettono la cultura e la natura dell’ambiente circostante. Così il viaggio diventa un percorso di scoperta e appartenenza, anche nel mondo Mice, dove

Al centro, l’Almar Timi Ama, in Sardegna; qui sopra, uno scorcio dell’Almar Lido Jesolo, incastonato nella vivace località veneta

© Janos Grapow
© Mariano
Casti
Fotografo
© Janos Grapow

l’organizzazione di eventi assume una nuova valenza esperienziale. Elemento distintivo del brand sono le Spa Almablu, nate come cuore del primo resort di Jesolo e oggi presenti in ogni struttura della collezione. Le Spa Almablu non sono semplici centri benessere, ma luoghi in cui si vive un’esperienza olistica di rigenerazione del corpo e della mente, attraverso rituali ispirati alla filosofia olistica 4-R Wellness Method (Relax, Rebalance, Recharge, Revitalize), percorsi multisensoriali, trattamenti esclusivi e ambienti disegnati per trasmettere armonia. Questa visione, unita alla solidità di HNH Hospitality – gruppo con oltre vent’anni di esperienza e diciotto strutture operative in Italia – fa di Almar un punto di riferimento per il segmento resort e Mice di alta gamma, capace di combinare business, relax e scoperta culturale in una proposta integrata e coerente.

UN LUSSO AUTENTICO, ACCOGLIENTE E LOCALE

La filosofia di Almar nasce dall’idea che il vero benessere sia fatto di equilibrio e semplicità. Lontano dagli eccessi, si fonda su un’ospitalità che privilegia il contatto umano, l’estetica naturale e il legame con la cultura locale. Ogni resort è un microcosmo immersivo dove design, gastronomia, wellness e business convivono in armonia, dando vita a un’esperienza olistica che coinvolge tutti i sensi. Gli spazi architettonici sono luminosi, minimalisti e aperti verso la natura: le grandi vetrate catturano la luce, i materiali raccontano la terra d’origine – pietra, legno, tessuti naturali – mentre i profumi di mare, agrumi e macchia mediterranea diventano parte integrante del percorso esperienziale.

L’ANIMA MICE DEL BRAND

Nel mondo degli eventi e dei congressi, la richiesta di contesti che favoriscano creatività, concentrazione e benessere è sempre più forte. Per questo, Almar ha ridefinito il concetto stesso di “evento aziendale”, proponendo spazi multifunzionali e atmosfere capaci di rigenerare corpo e mente. Ogni struttura offre sale modulari, dotazioni tecnologiche di ultima generazione e servizi di assistenza integrata, ma sempre con una dimensione umana e sensoriale. L’approccio è quello del “wellbeing meeting”: il lavoro non è mai disgiunto dal piacere, la produttività non esclude il relax. In un contesto immerso nella natura, l’evento diventa esperienza, l’incontro si trasforma in relazione, e il tempo trascorso lascia una traccia positiva nei partecipanti.

ALMAR LIDO JESOLO

– L’ELEGANZA IN RIVA AL MARE

Sospeso tra la luce dell’Adriatico e la vitalità di una delle destinazioni più iconiche del Veneto, Almar Lido Jesolo è la sintesi perfetta

Janos
Grapow

tra design contemporaneo e ospitalità italiana. A poca distanza da Venezia e dall’aeroporto Marco Polo, è un punto di riferimento per il Mice di fascia alta, grazie a un’offerta congressuale completa e versatile. Con oltre mille metri quadrati di aree meeting, tre sale modulari e luce naturale, il resort accoglie ogni tipo di evento: dai meeting corporate ai congressi internazionali, dai corsi di formazione ai lanci di prodotto. La sala Almar, cuore pulsante della struttura, ospita fino a cinquecento persone ed è dotata delle più avanzate tecnologie audio-video e scenografiche. Le altre sale, come la Adriatic room o la The Club room, sono ideali per sessioni di team work o workshop di piccola scala, garantendo privacy e comfort acustico. L’ampia terrazza a bordo piscina è una cornice d’eccezione per aperitivi, cene di gala e momenti di networking, perfetta anche per eventi serali o incentive estivi.

UN’ESPERIENZA

CHE VA OLTRE LA SALA

Ma è oltre la sala che Almar Lido Jesolo svela la sua vera anima. L’esperienza congressuale si trasforma in un viaggio di benessere e scoperta, dove il lavoro si intreccia con la rigenerazione fisica e mentale. La Spa Almablu, di oltre duemila metri quadrati, offre piscina riscaldata, sauna, bagno turco, area fitness e un ricco programma di rituali e lezioni di yoga o pilates. Per i momenti di svago o team building, le possibilità sono infinite: escursioni in cantina con degustazioni di vini veneti, tour in barca nella laguna di Venezia, go-kart, vela, canyoning, kayak tra i canali o suggestivi voli in mongolfiera sulle colline del Prosecco, patrimonio Unesco. La proposta gastronomica completa l’esperienza: la cucina mediterranea contemporanea, curata dallo chef del resort, si traduce in servizi di banqueting raffinati, dove ogni dettaglio – dalla mise en place ai menu personalizzati – riflette l’identità e lo stile dell’evento.

ALMAR GIARDINO DI COSTANZA

MAZARA DEL VALLO – L’ANIMA

AUTENTICA DELLA SICILIA

Immerso tra i profumi del Mediterraneo e i colori dorati delle campagne trapanesi, Almar Giardino di Costanza è un luogo dove l’esperienza Mice incontra la magia della Sicilia più autentica. A pochi chilometri da Mazara del Vallo, la struttura si ispira alle residenze aristocratiche dell’isola, reinterpretate in chiave moderna: cortili luminosi, fontane in ceramica decorata, materiali naturali e un design che celebra la tradizione senza rinunciare alla contemporaneità. Le 86 camere e suite si aprono su giardini rigogliosi, in un’atmosfera di quiete e raffinatezza. Il cuore dell’offerta Mice è Villa Fontanasalsa, l’area congressuale del resort: otto sale polifunzionali con luce naturale e dotazioni tecnologiche all’avanguardia, ideali per eventi fino a trecento partecipanti. Ogni spazio è pensato per stimolare la creatività e la concentrazio-

ne, con ambienti eleganti ma rilassanti, dove il comfort si fonde con l’ispirazione. Due chiostri esterni scenografici, completano l’offerta, diventando set perfetti per cocktail serali, mostre, incentive e serate di gala fino a quattrocento persone. Ogni evento è seguito da uno staff interno altamente qualificato, in grado di personalizzare ogni aspetto, dal setup tecnico alla scenografia floreale, dal light design alla gestione delle pause gourmet.

ESPERIENZE DI TEAM BUILDING TRA MARE E TRADIZIONE

La Sicilia diventa qui un palcoscenico naturale per attività di team building memorabili. Le aziende possono organizzare esperienze legate alla cultura e all’enogastronomia, come

Nella pagina accanto, alcune immagini dell’Almar Giardino di Costanza, che mette a disposizione del Mice un’area congressuale con otto sale polifunzionali, ideali per eventi fino a trecento partecipanti.

In questa pagina, sono oltre mille i metri quadrati di spazi per eventi dell’Almar Lido Jesolo, ai quali si aggiungono i duemila metri quadrati della Spa Almablu

lezioni di cucina tradizionale con chef locali, tour nelle cantine del Marsalese, workshop sull’olio d’oliva o cacce al tesoro tra gli agrumeti. Chi preferisce il contatto con la natura può optare per escursioni in barca lungo la costa o itinerari in e-bike tra i borghi medievali. Per momenti di relax, la Spa Almablu offre trattamenti ispirati agli elementi naturali dell’isola – sale marino, oli essenziali, alghe –in un percorso di benessere rigenerante che accompagna l’ospite dal corpo allo spirito. Ogni dettaglio è pensato per restituire armonia, calma e concentrazione, rendendo l’esperienza post-congress parte integrante del successo dell’evento. La proposta gastronomica è un omaggio alla Sicilia dei sapori, con piatti che celebrano la biodiversità e la filiera corta. Il ristorante AquaMadre è un inno alla cucina del territorio: prodotti biologici, ricette della tradizione rivisitate con creatività, vini

autoctoni selezionati. Ogni piatto racconta una storia di autenticità e appartenenza.

ALMAR TIMI AMA VILLASIMIUS – LA LUCE DEL MEDITERRANEO Nel sud della Sardegna, incastonato tra la laguna di Notteri e la spiaggia di Porto Giunco, l’Almar Timi Ama Villasimius si impone come un santuario naturale e architettonico, in cui il mare e la macchia mediterranea si fondono in un paesaggio da sogno. Il resort, situato nell’Area Marina Protetta Capo Carbonara, è stato oggetto di un importante piano di rinnovamento che ha coinvolto camere, ristoranti, spa, aree congressuali. L’obiettivo è stato quello di rendere la struttura un punto di riferimento per il turismo Mice di fascia alta nel Mediterraneo. Le due principali sale meeting, Arbatax e Carbonara, offrono rispettivamente 235 e 140 metri quadrati, e unite possono ospitare fino a trecento persone, Entrambe godono di luce naturale e di un affaccio spettacolare sulla baia, mentre la terrazza panoramica di 250 metri quadrati è perfetta per ricevimenti o coffee break all’aperto. Due ulteriori sale, Spartivento e Serpentara, accolgono piccoli gruppi o sessioni private. Gli spazi sono serviti da un centro congressi completamente rinnovato, che integra tecnologia audiovisiva avanzata, connessione wi-fi potenziata e assistenza tecnica onsite. Ma ciò che rende unico Almar Timi Ama è la sua vocazione outdoor. Il resort dispone di un anfiteatro naturale sul mare, di un parco mediterraneo di cinque ettari e di una spiaggia privata di sabbia bianca, ideali per incentive, presentazioni e attività di team building in pieno contatto con la natura. Regate in barca a vela, escursioni in jeep nell’entroterra, snorkeling, yoga vista mare o cooking class dedicate ai sapori sardi: ogni attività è progettata per rafforzare la coesione del gruppo e far vivere agli ospiti un’esperienza autentica e rigenerante.

Sopra, due degli spazi dell’Almar
Lido Jesolo per la meeting industry
© Janos Grapow
© Jgiovanni Samarini
© Janos Grapow
© Janos Grapow

BENESSERE E SOSTENIBILITÀ COME

LINGUAGGIO UNIVERSALE

La vocazione di Almar Timi Ama è quella di essere un luogo dove il lavoro si intreccia con il benessere. La Spa Almablu si estende su 2.500 metri quadrati, con percorsi sensoriali, rituali marini e programmi personalizzati di rigenerazione. Gli ospiti business possono usufruire di sessioni di mindfulness, massaggi energizzanti o percorsi detox mirati, ideali dopo giornate di lavoro intense o viaggi lunghi. Grande attenzione è riservata anche alla sostenibilità ambientale. Il resort utilizza energia da fonti rinnovabili, sistemi di recupero idrico e materiali eco-compatibili, e promuove collaborazioni con produttori locali per la fornitura di alimenti biologici e a chilometro zero. Ogni evento organizzato qui è un’occasione per valorizzare il territorio e ridurre l’impatto ambientale, in linea con gli obiettivi Esg del gruppo HNH.

IL FUTURO DEL MICE

FIRMATO ALMAR

Il progetto Almar si inserisce in una visione più ampia del turismo congressuale italiano, che sempre più guarda alla qualità dell’esperienza come valore distintivo. La capacità di coniugare business, benessere e sostenibilità rappresenta oggi una delle chiavi più efficaci per attrarre un pubblico internazionale esigente, attento non solo al comfort ma anche all’etica del viaggio. «Il nostro obiettivo è diventare un punto di riferimento per un nuovo modo di intendere il Mice», spiega Luca Boccato, Ceo di HNH Hospitality. «Vogliamo che ogni evento Almar sia un’esperienza trasformativa: non solo un incontro, ma un momento di connessione profonda tra persone, luoghi e valori». In questa prospettiva, la rete dei resort Almar si propone come un laboratorio di innovazione esperienziale, dove ogni meeting è anche un’occasione di crescita e di ispirazione. Le strutture offrono pacchetti personalizzati, con assistenza dedicata in ogni fase – dal concept creativo alla logistica, dal design tecnico alla gestione post-evento – garantendo flessibilità e attenzione sartoriale.

OSPITALITÀ COME ARTE DEL TEMPO

Ciò che distingue davvero Almar è la sua capacità di far percepire il tempo in modo diverso. Che si tratti di un congresso internazionale, di un incentive esclusivo o di un ritiro aziendale, ogni evento è pensato per creare un ritmo equilibrato, dove lavoro e piacere si fondono in una sequenza fluida di momenti significativi. La tecnologia, sempre discreta e intuitiva, si mette al servizio dell’emozione: impianti audio immersivi, luci dinamiche, ambienti acusticamente perfetti e connettività avanzata si combinano a un’estetica rilassata e naturale. Il risultato è un modello di ospitalità evoluta, che non si limita a ospitare eventi ma li trasforma in esperienze narrative: racconti di persone, di territori, di scoperte. E in ogni resort, dal mare del Veneto al sole di Sicilia e Sardegna, la firma Almar è riconosci-

bile per una costante: la ricerca dell’armonia tra bellezza, autenticità e benessere.

UN VIAGGIO VERSO L’ECCELLENZA ITALIANA

Con il brand Almar, HNH Hospitality ha costruito una nuova identità per il Mice italiano: un sistema di resort che unisce ospitalità di lusso, sostenibilità e valore umano. Un progetto ambizioso e visionario, che guarda al futuro del turismo con lo sguardo rivolto alle persone e ai luoghi, celebrando l’Italia come destinazione di esperienze autentiche e rigeneranti. Oggi, partecipare a un evento firmato Almar non significa solo “andare a un congresso”: significa entrare in un universo di luce, mare, silenzio e ispirazione – dove ogni dettaglio, ogni sapore e ogni incontro lasciano un segno duraturo nella memoria.

In questa pagina e nella pagina accanto in basso, l’Almar Timi Ama è un luogo dove il lavoro si intreccia con il benessere

indirizzi a fine rivista
© Mariano Casti Fotografo
© Mariano

10 Sale Meeting

Parcheggio esterno

Concapienzamassimadi300persone

Con capienza massima di 300 persone nella sala principale

Ristorante

“Il Tulipano”, riservabile ad uso esclusivo

Per auto e bus, riservabile per eventi ed esposizioni

Ampi spazi esterni

Perautoebusriservabilepereventi “IlTulipano”riservabileadusoesclusiv Immersoinunacollinadi250000m

Immerso in una collina di 250.000 m2

DOSSIER TEAM BUILDING

TRA WELLNESS E IMMERSIVITÀ

Equilibrio è la parola chiave delle nuove attività di team building, declinate in esperienze “express”, sessioni wellness e attività immersive. Perché quello che conta non è (più) il Roi, ma il Ror

Team building: il benessere rivoluziona i FORMAT

Dal Roi al Ror, dalle esperienze “express” alle attività immersive, la formazione aziendale cambia volto: tecnologia, sostenibilità, impegno sociale e benessere diventano i pilastri di un team building che punta su equilibrio, coinvolgimento e valore umano

In un’epoca in cui tutto si misura in numeri, dati e Roi, gli eventi aziendali stanno riscoprendo il loro potere più autentico: creare connessioni reali. Parlando di team building, non si tratta più di semplici attività ludiche, ma di vere e proprie esperienze strategiche capaci di ispirare, motivare e rafforzare i legami. Un valore tangibile che va oltre i risultati economici immediati e che oggi trova la sua quantificazione in un nuovo parametro: il Ror (Return on Relationships), ovvero il “ritorno sulle relazioni”.

In questo contesto, la personalizzazione dei format diventa un cardine universale imprescindibile, che non può più contare solo sulla flessibilità degli spazi. Le tecnologie immersive, come la realtà aumentata e la realtà virtuale, oltre a rendere gli eventi più coinvolgenti e interattivi, consentono di creare occasioni di apprendimento profondamente realistiche, attraverso la simulazione di scenari aderenti al contesto, con un livello di sicurezza totale. Parallelamente, l’Intelligenza Artificiale viene sempre più impiegata per ottimizzare la pianificazione, la gestione dei flussi e l’interazione con i partecipanti, rendendo possibile la customizzazione dei percorsi anche su larga scala.

Nella costruzione tailor made di un team building anche il tempo gioca un ruolo centrale: aumentano le attività “espresse”, moduli da 60-90 minuti concepiti come ice-breaker o energy shot finali. Mentre la gamification si consolida come una delle strategie più efficaci, oggi orientata a progettare format interattivi e dinamici, che coniugano aspetti ludici e formativi, elevando i partecipanti da spettatori passivi a protagonisti attivi. L’immersione resta una parola chiave, sia nel territorio – tra borghi, filiere e comunità locali – sia negli spazi indoor, dove scenografia e storytelling costruiscono ambienti coerenti con l’identità aziendale e gli obiettivi dell’evento.

In un settore che corre veloce verso il futuro, la sostenibilità (Esg) si conferma una direttrice prioritaria, sostenuta da una crescente consapevolezza delle imprese sempre più attente all’integrazione di pratiche ecofriendly, come riduzione dei rifiuti, utilizzo di prodotti locali e mobilità sostenibile. Allo stesso modo, la Corporate Social Responsibility (Csr) arricchisce i team building tradizionali attraverso iniziative dal forte impatto sociale e ambientale, che trasformano l’evento in un’occasione di sensibilizzazione e condivisione di valori collettivi.

C’è infine un’altra direttrice di valore che dal post-pandemia acquista costantemente terreno: il wellbeing aziendale, un grande contenitore che racchiude salute mentale, relax e consapevolezza di sé. Accanto ai team building “classici” crescono così format che integrano yoga, mindfulness e gestione dello stress, sviluppati da psicologi, professionisti dello sport, operatori olistici e coach. In questo scenario, resort wellness e strutture termali si propongono come sedi “rigenerative”, offrendo programmi in spa, piscine e spazi immersi nella natura.

FORMAT “ESPRESSI” CHE NON RINUNCIANO ALLA QUALITÀ

La necessità di ottimizzare le tempistiche delle iniziative è una delle sfide oggi più pressanti: «Negli anni ci siamo resi conto che il team building doveva adattarsi anche a esigenze più immediate, senza rinunciare alla qualità» spiega Valentina Luci, event organizer & team building specialist di Mai Dire Eventi, che prosegue: «Proprio da questa consapevolezza è nato il concept dei team building in un’ora: formule ultra-brevi pensate per le aziende che dispongono di tempi ristretti, ma esigono comunque esperienze di valore e risultati tangibili. In appena sessanta minuti, è possibile raggiungere diversi obiettivi: conoscenza e interazione tra i partecipanti, veicolare e far vivere i valori aziendali, promuovere inclusione, rispetto delle diversità e sostenibilità. Anche in un tempo ridotto è dunque possibile lasciare un segno e generare riflessioni che continuano oltre l’attività stessa. È chiaro che non tutti gli obiettivi formativi possono essere raggiunti in un’ora – così come non sempre ne bastano due –ma ci sono contesti in cui i format “express” funzionano molto bene. È il caso delle situazioni con un elevato numero di persone che non si conoscono o si conoscono appena, magari riunite in una sala plenaria, dove non è semplice suddividerle in team. In questi casi l’obiettivo può essere favorire la conoscenza reciproca e l’interazione, puntando su dinamiche leggere che permettano di scoprire caratteristiche o curiosità dei colleghi.

VALENTINA LUCI

event organizer & team building specialist di Mai Dire Eventi «Ci sono contesti in cui i format “express” funzionano molto bene. È il caso delle situazioni con un elevato numero di persone che non si conoscono, magari riunite in una sala plenaria, dove non è semplice suddividerle in team».

TEAM BUILDING

ATTIVITÀ AD ALTO VALORE ETICO

L’ epoca attuale oltre a essere segnata dall’ottimizzazione estrema del tempo, vede l’impegno per il sociale e per l’ambiente assumere un ruolo sempre più centrale. In questo contesto, le aziende cercano esperienze di team building che generino un impatto tangibile e duraturo. Il progetto di Bee Hive, messo a punto da Mai Dire Eventi, risponde perfettamente a questa esigenza, trasformando una sfida creativa in un contributo concreto alla sostenibilità e all’inclusione sociale. È stato realizzato a Milano per una compagnia assicurativa con 160 partecipanti. In sole due ore, i team hanno raggiunto l’obiettivo di costruire e decorare vere e proprie arnie destinate a una cooperativa sociale che, da oltre venticinque anni, promuove una cultura di inclusione, benessere e agricoltura biologica, prendendosi cura di persone con fragilità. «Il valore di questo team building è andato ben oltre il puro esercizio di teamwork, generando un triplice impatto positivo: ambientale, grazie alla tutela delle api e della biodiversità; sociale, attraverso la donazione delle arnie; ed emotivo, grazie al senso di realizzazione collettiva condiviso dai partecipanti al momento della consegna e alla consapevolezza di aver contribuito a una causa importante», commenta Valentina Luci event organizer & team building specialist di Mai Dire Eventi.

Altri contesti validi sono quelli in cui l’attività serve come ice breaker prima di un meeting, oppure come momento energizzante al termine di una riunione o ancora come strumento per verificare, in modo giocoso, la comprensione di un tema o di nuovi valori aziendali appena presentati».

TEAM BUILDING DI UN’ORA?

SI PUÒ FARE!

Una testimonianza significativa è il team building che Mai Dire Eventi ha realizzato a Roma per un’azienda del settore sanitario: in una grande sala meeting, allestita con circa 35 tavoli, ha riunito quattrocento persone. «Avevamo a disposizione un’ora, al termine di un’intensa giornata di lavori. L’obiettivo era favorire l’interazione e la conoscenza reciproca, far vivere in modo esperienziale i valori aziendali, promuovere la diversità come risorsa e rafforzare il senso di appartenenza al gruppo. Il format che abbiamo realizzato è una sfida senza vincitori che ha accompagnato i partecipanti in un percorso simbolico: da individui a coppie, da coppie a famiglie, da famiglie a community, fino alla scoperta di far parte di un unico grande team. A ciascun partecipante è stato assegnato un personaggio famoso: attraverso caratteristiche, differenze e affinità, il gioco ha mostrato come ciò che inizialmente distingue può diventare un punto di unione. Il risultato è stato un momento di forte coinvolgimento emotivo, in cui leggerezza e riflessione si sono intrecciate perfettamente. In sessanta minuti esatti, il gruppo è riuscito a percepire in modo concreto il valore della collaborazione e della diversità. Il meeting si è concluso con un’energia collettiva davvero positiva”, racconta Luci.

TEAM BUILDING

LORENZO POLENTES

head of product & innovation

No Exit Team Building

«Grazie all’integrazione degli elementi più distintivi delle escape room con attività più tradizionali, quali le cacce al tesoro e le cene con delitto, e all’aggiunta di spunti narrativi ispirati ai grandi blockbuster, abbiamo superato le proposte convenzionali del settore, dando vita a esperienze poliedriche».

ESCAPE ROOM E TEAM BUILDING TRA GAMIFICATION E FORMAZIONE

Anche i format dei team building esperienziali si evolvono e trovano una nuova dimensione, per esempio nelle escape room, il fenomeno di intrattenimento interattivo nato all’estero e rapidamente diffusosi anche nel nostro Paese. «Quando abbiamo introdotto il format delle escape room in Italia, nel 2015, il nostro obiettivo era offrire un’esperienza di intrat-

tenimento nuova, immersiva e collaborativa. Fin da subito però, ci siamo resi conto che, oltre al divertimento, il gioco portava alla luce dinamiche di gruppo cruciali, quali comunicazione, leadership, gestione dello stress e pensiero laterale», spiega Lorenzo Polentes, head of product & innovation No Exit Team Building, una delle prime realtà ad aver portato in Italia le escape room. «Un’intuizione che ha portato a una naturale evoluzione dei format verso esperienze di team building e assessment comportamentale capaci di unire l’aspetto ludico a quello formativo».

Il team di No Exit Team Building è composto da ingegneri e professionisti provenienti da multinazionali di diversi settori, affiancati da creativi e artisti con background nell’intrattenimento e nella narrazione esperienziale: «Questo incontro tra mondi apparentemente lontani ci permette di progettare soluzioni che coniugano rigore progettuale e coinvolgimento emozionale, con una profonda attenzione alle dinamiche aziendali. Sono pensate per stimolare competenze trasversali come problem solving, collaborazione interfunzionale, decision making, ascolto attivo e gestione del tempo. Sono altresì utili per favorire la cooperazione o, laddove richiesto (per esempio nei team di vendita), per introdurre una sana competizione tra i partecipanti», aggiunge Polentes.

«Grazie all’integrazione degli elementi più distintivi delle escape room con attività più tradizionali, quali le cacce al tesoro e le cene con delitto, e all’aggiunta di spunti narrativi ispirati ai grandi blockbuster, abbiamo superato le proposte convenzionali del settore, dando vita a esperienze poliedriche: possono essere brillanti e divertenti, riflessive ed emozionanti, oppure stimolanti e adrenaliniche, a seconda del contesto e degli obiettivi del cliente».

Le soluzioni di No Exit Team Building sono sempre personalizzate su più livelli, dallo storytelling (con ambientazioni e missioni ispirate al brand), alla struttura dei team e alle dinamiche di gioco, fino all’integrazione di momenti di feedback e analisi comportamentali. «Non esistono due progetti uguali: ogni azienda ha la propria cultura, i propri valori e obiettivi», chiarisce Polentes.

CLUEDO LIVE: IL GIOCO

CHE APRE AL DIALOGO

«Un esempio emblematico è il progetto che abbiamo realizzato per una multinazionale del settore caseario: rafforzare il dialogo e la coesione all’interno di un team Hr di dodici persone era la priorità. Abbiamo condotto un format investigativo live, ispirato a Cluedo: all’interno di una villa scenografica, i partecipanti hanno dovuto risolvere un mistero. Per raggiungere l’obiettivo hanno esplorato le varie stanze, incontrato personaggi, raccolto indizi e collaborato tra loro.

L’esperienza ha generato un forte coinvolgimento emotivo e relazionale, favorendo una comunicazione più profonda e autentica tra i membri del team. Il risultato è stato talmente efficace che l’attività è stata estesa all’intero dipartimento Hr italiano ed è stata poi fissata ufficialmente in agenda con due appuntamenti annuali», racconta Polentes.

SCENARIO PANDEMICO

COME PALESTRA DI COMPLESSITÀ

«Particolarmente significativo è stato anche il progetto che abbiamo realizzato per una multinazionale del settore farmaceutico, che ha coinvolto ottanta manager europei, in parte in presenza e in parte collegati in remoto. L’obiettivo del cliente era migliorare la collaborazione tra i reparti R&D e marketing e rafforzare la capacità di gestire la complessità in contesti incerti. Abbiamo ideato una missione “su misura”, ambientata in un futuro purtroppo non troppo distopico, in cui i partecipanti hanno dovuto individuare la formula per salvare la popolazione da una pandemia. Ogni team aveva a disposizione competenze e informazioni parziali: la riuscita dell’impresa è dipesa interamente dalla capacità di condividere conoscenze e coordinarsi efficacemente. L’esperienza si è conclusa con un debrief facilitato e una sessione di riflessione sui parallelismi tra gioco e realtà aziendale. Survey interne post-evento hanno evidenziato un tangibile incremento della collaborazione interdipartimentale».

Per No Exit Team building, le attività ibride, capaci di coinvolgere contemporaneamente team distribuiti in diverse parti del mondo, sono un’altra tendenza sempre più diffusa. «Grazie all’esperienza maturata durante la “vera” pandemia, oggi integriamo con facilità elementi fisici e digitali, permettendo a tutti i partecipanti di vivere la stessa esperienza, anche a distanza», conclude Lorenzo Polentes.

DAL TURISMO ESPERIENZIALE

AL TEAM BUILDING TERRITORIALE

Se No Exit Team Team Building pone il gioco e la gamification al centro della formazione esperienziale, LoVivo Tour Experience sceglie il territorio, trasformandolo in un laboratorio di scoperta, collaborazione e coesione. Nata nel 2016 ad Abano Terme, LoVivo Tour Ex-

TECHNOGYM: SUPERARE IL FREDDO PER ACCENDERE LA COESIONE

Iteam building incentrati sul benessere sono sempre più un pilastro delle strategie di engagement e retention del capitale umano, come racconta Alessio Alfei, founder di Team Building Osg: «Un esempio significativo dell’efficacia dei nostri approcci è il team building realizzato per Technogym a Forlì, nell’agriresort Corte San Ruffillo. Rivolto a 14 global sales operator, il corso si è tenuto in lingua inglese: ha integrato Metodo Wim Hof, yoga, meditazione e tecniche di mindset e gestione dello stress, in linea con gli obiettivi del cliente – racconta Alfei –. L’esperienza ha avuto una concreta azione formativa e ha registrato un sorprendente livello di partecipazione anche da parte di chi non aveva mai praticato yoga. Proprio costoro ne hanno riconosciuto l’utilità per il controllo del corpo e della mente. Durante la giornata, si è creata una forte connessione di gruppo, che si è tradotta in sostegno reciproco,

soprattutto in occasione delle sfide fisiche più impegnative, come l’esposizione al freddo. Il feedback dei partecipanti ha confermato l’impatto positivo del percorso: maggiore equilibrio, energia e consapevolezza individuale, ma anche un senso rinnovato di connessione e collaborazione», conclude Alfei.

© Andrea
Verzola

TEAM BUILDING

DEVOND: REALTÀ AUMENTATA E SICUREZZA AZIENDALE

Fondata nel 2004, Devond –acronimo di Development on Demand – nasce come società di formazione, per poi ampliare nel tempo il proprio core business anche al mondo dei team building. Una crescita naturale per un’agenzia che ha fatto della personalizzazione massima e della misurazione effi cace del ritorno i propri punti di forza. «Oggi le aziende chiedono esperienze che uniscano apprendimento, engagement e benessere», spiega Silvia Buccella, training manager di Devond, che prosegue: «Per questo abbiamo affi ancato ai

CHIARA DALLA LIBERA agency manager di LoVivo

«Oggi è sempre più importante assicurare benessere ai dipendenti e un ambiente di lavoro stimolante; per questo per le aziende è diventata una priorità creare eventi di aggregazione di nuova concezione, che vadano oltre la classica cena corporate e sappiano garantire un alto grado di coinvolgimento».

format più classici anche attività ispirate alla mindfulness: semplici tecniche, micro attività orientate a migliorare la concentrazione, l’equilibrio emotivo e la produttività quotidiana, senza sottrarre tempo al lavoro». Accanto a queste proposte, Devond ha introdotto un’interessante novità nel panorama dei team building formativi: l’uso dei visori di realtà aumentata non per il gaming, ma per la formazione sulla sicurezza aziendale. «Ricostruiamo ambienti iperrealistici in cui i partecipanti possono sperimentare in modo immersivo le potenziali conseguenze di disattenzioni o

comportamenti scorretti. Se certi rischi sono evidenti in fabbrica, lo sono molto meno negli uffi ci: la realtà aumentata ci aiuta a renderli visibili ed effi caci, in modo tale che il lavoratore ne conservi la memoria e sappia adeguare di conseguenza le proprie azioni», spiega Buccella. Grazie a queste experience iper customizzate, Devond trasforma la tecnologia in uno strumento di consapevolezza: un approccio innovativo che unisce formazione, prevenzione e responsabilità, dimostrando come il team building possa diventare anche un potente alleato della cultura aziendale della sicurezza

“WILD” BIKE TOUR

SUL LAGO DI GARDA

Un modus vivendi che trova pieno riscontro in un bike tour che LoVivo ha organizzato sul Lago di Garda con un gruppo di norvegesi. «Di fronte a delle previsioni meteo sfavorevoli, non si sono minimamente agitati, anzi hanno ritenuto inaccettabile non potersi tuffare nel lago a causa delle nuvole plumbee che si prospettavano all’orizzonte. Solo quando la pioggia si è presentata in tutta la sua forza, inondando letteralmente le strade, hanno deciso di fermarsi, salvo poi rimettersi subito in sella, una volta terminata la tempesta. La destinazione è stata quindi raggiunta, se pur con un certo ritardo sulla tabella di marcia. L’outdoor non è chiaramente per tutti, a maggior ragione in ambito aziendale, dove convivono individualità molto diverse, che come agenzia, dobbiamo tenere in stretta considerazione», conclude Dalla Libera.

ESPERIENZE AUTENTICHE

E TAILOR-MADE IN PUGLIA

Sempre dal territorio, questa volta del Sud

Italia con le sue peculiarità e autenticità, prendono forma i progetti di Tipica Tour, Dmc basata a Putignano, in provincia di Bari. Attiva dal 2006, l’agenzia ha costruito la propria identità sulla valorizzazione del patrimonio pugliese, affiancando al turismo leisure una consolidata esperienza nel segmento business. Propone percorsi esperienziali che fondono tipicità, accoglienza e cura sartoriale del dettaglio, grazie a una rete selezionata di fornitori locali e professionisti interni che

perience è una Dmc e tour operator che ha costruito il proprio core business sul turismo esperienziale sostenibile, con l’obiettivo di avvicinare i visitatori ai luoghi meno battuti della Land of Venice. Un territorio che beneficia della popolarità di Venezia, ma che lavora ogni giorno per affermare un proprio racconto identitario, fatto di bellezze culturali, storiche e naturalistiche. La posizione particolarmente privilegiata, stretta tra i Colli Euganei, il bacino termale di Abano e Montegrotto Terme e Padova, consente a LoVivo di offrire esperienze di viaggio uniche: tra borghi, produttori e dimore storiche, in un intreccio di storie locali e incontri autentici. «Oggi è sempre più importante assicurare benessere ai dipendenti e un ambiente di lavoro stimolante, per questo per le aziende è diventata una priorità creare eventi di aggregazione di nuova concezione, che vadano oltre la classica cena corporate e sappiano garantire un alto grado di coinvolgimento» spiega Chiara Dalla Libera, agency manager di LoVivo, che prosegue: «Questi bisogni rappresentano per noi una concreta opportunità di creare nuovi format di turismo esperienziale. Insieme ai numerosi fornitori con cui collaboriamo e grazie alla ricchezza del nostro territorio, siamo in grado di strutturare un numero davvero infinito di proposte; tuttavia, se da un lato il mondo del turismo è già da tempo alla ricerca dell’autentico ed è più pronto ad accogliere proposte originali, dall’altro per il mondo del business – in particolare per le piccole e medie imprese che si avvicinano per la prima volta a queste attività – le priorità restano lo svago e la sostenibilità dei costi. Tra i nostri format i più gettonati emergono orienteering, bike tour e soft survivor. C’è però una sorta di “limite culturale”, che ci rende poco inclini ad approcciarci alla natura, se le condizioni meteo non sono pressoché ottimali. Nel Nord Europa invece, non si scompongono minimamente se devono utilizzare la bicicletta sotto la pioggia. In Olanda, quando qualcuno si fa spaventare da qualche goccia d’acqua, solitamente rispondono: “Je bent toch niet van suiker? Ossia: ‘Non sei fatto di zucchero, vero?’. A quel punto come si fa a tirarsi indietro?».

Team Building

Il Valore del Movimento Condiviso

Al Move Hotels Venezia Nord, il team building diventa esperienza: un modo per creare connessioni autentiche, stimolare la collaborazione e dare nuova forma all’energia del gruppo. Tra spazi ampi, natura, gusto e cultura, ogni attività, dal laboratorio di tiramisù, alle esperienze sensoriali e creative come il Blind Wine Experience, ai tour sul territorio, fino alle sessioni di yoga immersi nel verde, è progettata per unire le persone e accendere nuove idee.

Business & Leisure|Signature Experiences

Via Bonfadini 1, Mogliano Veneto, Uscita A27 Venezia Nord +39 041 5977011 - movehotels.com

TEAM BUILDING

STEFANO GIOTTA

direttore tecnico di Tipica Tour

«Le aziende raramente ci chiedono solo un team building come attività a sé. L’obiettivo è costruire un’esperienza completa, coerente e di alto profilo in ogni sua componente. Nulla è lasciato al caso: ogni dettaglio deve essere originale, autentico ed esclusivo».

VALENTINA PRAOLINI event manager

Garden Toscana Resort

«Alle aziende che intendono rafforzare la collaborazione e la coesione di gruppo proponiamo attività personalizzate, come cartoon boot, bricks room con mattoncini Lego, caccia al tesoro, raccolta della plastica in spiaggia e nella natura».

ALESSIO ALFEI

founder di Team Building Osg

«Nella nostra visione, i team building esperienziali orientati al benessere non sono un semplice benefit, ma un investimento di valore. L’aumento della richiesta di questa tipologia di formule è dovuto alla crescente consapevolezza che stress e burnout rappresentano costi reali per le aziende».

garantiscono qualità e affidabilità. Oggi Tipica Tour risponde alle esigenze delle imprese che desiderano rafforzare all’interno dei team di lavoro coesione, motivazione e spirito collaborativo, offrendo soluzioni esclusive disegnate su misura. Ogni attività è parte di un progetto integrato che combina turismo e formazione esperienziale, con tutti i servizi necessari – dal transfer alla guida, dalla sistemazione alberghiera alla scelta della location. «Le aziende raramente ci chiedono solo un team building come attività a sé. L’obiettivo è costruire un’esperienza completa, coerente e di alto profilo in ogni sua componente. Nulla è lasciato al caso: ogni dettaglio deve essere originale, autentico ed esclusivo», chiarisce Stefano Giotta, direttore tecnico di Tipica Tour

E la Puglia, con i suoi scenari e la sua cultura dell’ospitalità, offre un contesto ideale per

questo tipo di esperienze: picnic tra uliveti secolari, pranzi all’aperto tra i trulli di Alberobello, aperitivi in vigna o tra i Sassi della lucana Matera, serate in masseria o cene dal sapore di festa di paese.

Tra i format più apprezzati spicca la “Sfida delle Orecchiette”, che trasforma la tradizione gastronomica in un gioco di squadra. «I partecipanti, divisi in team, si cimentano nella preparazione della tipica pasta pugliese. A vincere è il gruppo che, nel medesimo tempo, riesce a produrre, nella forma migliore, la maggior quantità di orecchiette. Abbiamo assistito a scene incredibili: persone così motivate e travolte dalla competizione – ma sempre col sorriso – da non fermarsi nemmeno un istante! È un’attività semplice, ma capace di generare un forte coinvolgimento e una straordinaria energia di gruppo», racconta Giotta.

SFIDE CULINARIE SU MISURA PER LA COESIONE DI GRUPPO

Le sfide culinarie attraversano il Paese e si declinano secondo le tipicità di ogni regione, adattandosi al contempo agli obiettivi prefissati dai clienti. È ciò che accade al Garden Toscana Resort: situato nel cuore della Costa degli Etruschi, è una delle realtà più distintive in Italia per i team building, grazie all’ampiezza dei suoi spazi e alla versatilità delle sue aree verdi e sportive. «Nella nostra struttura questi format assumono un sapore autentico e genuino, proprio come la terra che li ospita. Alle aziende che intendono rafforzare la collaborazione e la coesione di gruppo proponiamo attività personalizzate, come cartoon boot, bricks room con mattoncini Lego, caccia al tesoro, raccolta della plastica in spiaggia e nella natura», afferma Valentina Praolini, event manager dell’hotel. «Ma sono le sfide enogastronomiche, su tutte la “Sfida del Tortello Maremmano” a essere maggiormente apprezzate, in particolare dalle società attive nel campo della formazione. I partecipanti, suddivisi in gruppi da venti fino a 250-400 persone, si mettono in gioco tra olio, farina e risate. Si cimentano nella preparazione di ricette tradizionali, imparando tecniche culinarie, coordinandosi nello sviluppo delle pietanze e condividendo infine il momento più atteso: l’assaggio collettivo» conclude Praolini.

TEAM BUILDING E WELLBEING:

L’EQUILIBRIO

COME LEVA DI CRESCITA

Completa lo scenario un trend che sta ridisegnando le logiche della formazione esperienziale in azienda: i team building incentrati sul benessere, sempre più un pilastro delle strategie di engagement e retention del capitale umano. Un orientamento ben rappresentato da Team Building Osg, che nei propri format integra tecniche corporee e mentali, per rafforzare equilibrio, consapevolezza e resilienza.

A parlarne è Alessio Alfei, istruttore avanzato e master trainer del Metodo Wim Hof, coach certificato American Council on Exercise e founder di Team Building Osg, realtà attiva dal 2019 che affianca aziende italiane e internazionali nella progettazione di eventi esperienziali orientati a fornire ai lavoratori strumenti efficaci di gestione delle criticità e dello stress, sia all’interno dell’ambiente lavorativo, sia nella vita privata.

«Nella nostra visione, i team building esperienziali orientati al benessere non sono un semplice benefit, ma un investimento di valore. L’aumento della richiesta di questa tipologia di formule è dovuto alla crescente consapevolezza che stress e burnout rappresentano costi reali per le aziende».

Tuttavia, per Alfei, «la comprensione della reale importanza del wellbeing aziendale non è ancora del tutto matura. Nel panorama attuale, molte aziende vedono ancora il benessere come leva per attrarre talenti o

TEAM BUILDING

DANIELA GALDI

fondatrice di Lifeness

«I percorsi che proponiamo alle aziende si ispirano ai principi delle Blue Zone, le aree del mondo dove le persone vivono più a lungo e in salute, grazie a quattro elementi chiave: alimentazione sana, movimento, socialità e mindfulness. Tali principi adattati ai contesti aziendali si traducono in esperienze che coniugano wellbeing, relazioni e consapevolezza».

ridurre l’assenteismo. Solo le realtà più lungimiranti lo integrano come valore culturale, riconoscendolo come il principale motore di produttività sostenibile, innovazione e fidelizzazione del capitale umano. In questo scenario – aggiunge Alfei – le attività che proponiamo si configurano come una risposta strategica alle nuove esigenze. Non si limitano al divertimento e allo svago, bensì sono utili a sviluppare competenze concrete di resilienza, buona gestione emotiva e comunicazione autentica in un ambiente protetto. Contestualmente contribuiscono a migliorare il clima aziendale».

“TROVA

IL TUO CENTRO”

«Entrando nel dettaglio, i percorsi che adottiamo, intitolati “Trova il tuo centro”, combinano sapientemente diverse tecniche: respirazione consapevole, esposizione controllata al freddo e pratiche di yoga e meditazione. In particolare, il Metodo Wim Hof viene utilizzato per migliorare la gestione dello stress fisico e mentale, favorendo adattamento, recupero e forza interiore. Le pratiche di yoga e meditazione, invece, potenziano calma, equilibrio e lucidità, riducendo i livelli di cortisolo e migliorando la concentrazione. A queste pratiche si affiancano i percorsi di stress management, orientati allo sviluppo della resilienza dei dipendenti, per far fronte alle sfide quotidiane con efficacia. E i moduli

di leadership mindset, rivolti ai manager che intendono concentrarsi sulla crescita e la coesione del team, promuovendo una gestione basata sull’empowerment. L’adattamento dei format alle diverse condizioni fisiche e psicologiche dei partecipanti è una nostra priorità: ogni attività viene calibrata in base al livello individuale ed è prevista la possibilità di semplificare gli esercizi», spiega Alfei. Tutte le tecniche sono modulabili e integrabili per massimizzare i risultati. Ogni programma viene calibrato scrupolosamente in base al profilo del gruppo, alle mansioni e agli obiettivi aziendali. Per esempio, per team sottoposti ad elevati livelli di pressione, che necessitano di una maggior resilienza allo stress, si privilegia la respirazione Wim Hof e l’esposizione al freddo; mentre per i gruppi interfunzionali, l’attenzione si sposta su yoga e meditazione per migliorare la calma, la comunicazione e la gestione del conflitto.

TEAM BUILDING ISPIRATI

AI PRINCIPI DELLE BLUE ZONE

Alla visione più orientata alla performance di Team Building Osg, fa da contraltare quella di Lifeness Roma, che propone un approccio umanistico al benessere d’impresa, fondato su salute, socialità e consapevolezza. «I percorsi che proponiamo alle aziende si ispirano ai principi delle Blue Zone, le aree del mondo dove le persone vivono più a

© Andrea Verzola
© Andrea Verzola

lungo e in salute, grazie a quattro elementi chiave: alimentazione sana, movimento, socialità e mindfulness», spiega Daniela Galdi, fondatrice di Lifeness ed esperta in benessere e nutrizione «Tali principi adattati ai contesti aziendali si traducono in esperienze che coniugano wellbeing, relazioni e consapevolezza. In particolare, le sessioni dedicate all’alimentazione, come la Longevity Cooking Class o il Mindful Eating, uniscono formazione e convivialità: i team imparano a integrare scelte alimentari sane nella vita professionale, migliorando performance, concentrazione e benessere. Quelle legate al movimento si declinano invece in attività mirate e praticabili in ufficio che favoriscono la salute fisica, la resilienza e la prevenzione dello stress da burnout – prosegue Galdi –. Ci sono poi i percorsi legati alla socialità, pensati per rafforzare la coesione interna e sviluppare relazioni positive. In questo contesto la gentilezza svolge un ruolo centrale: viene intesa come abilità di leadership per creare un ambiente lavorativo sano e collaborativo. Infine i percorsi di mindfulness, come il workshop “Yoga della Risata”, guidato da Paolo Ricci – professionista dello sport e Maestro della Gioia – che trasforma la leggerezza in un potente strumento di coesione: i partecipanti riscoprono il potere del gioco, dell’autoironia e della connessione, rafforzando i legami e riducendo lo stress in modo naturale e divertente».

Tutto prende vita in un contesto che amplifica l’effetto rigenerante dell’esperienza: l’Italian Chef Academy, immersa nel verde di Villa Blumensthil, all’interno di una riserva naturale nel cuore di Roma, diventa parte integrante del percorso, offrendo ai team un ambiente autentico e ispirazionale, lontano dalla frenesia cittadina.

A guidare le attività è un team multidisciplinare che riunisce competenze scientifiche, umanistiche e manageriali. Dalla fondatrice Daniela Galdi, al professor Rolando Bolognino, biologo nutrizionista e docente universitario specializzato in mindfulness; da Paolo Ricci, a Patrizia Loreti, insegnante di yoga e meditazione; fino a Guido Stratta, manager e coach specializzato in processi di trasformazione culturale; Luca Lobuono, imprenditore e autore di La gentilezza è contagiosa (Mondadori, 2024), ed Emiliano Lopez, chef esperto in healthy food. Un mosaico di competenze che riflette l’approccio olistico e profondamente umano di Lifeness.

«I risultati osservati confermano l’efficacia del nostro approccio: miglioramento del clima relazionale e dell’engagement, incremento della retention e della motivazione interna, riduzione dello stress e prevenzione del burnout, rafforzamento della cultura aziendale e dell’employer branding, con impatti positivi anche su Csr e reputazione», conclude la fondatrice.

© Andrea
Verzola

TEAM BUILDING

Nel cuore dell'UMBRIA

Al Park Hotel Ai Cappuccini, nuovo e antico si fondono in un incantevole equilibrio stilistico, offrendo un palcoscenico esclusivo per meeting, congressi e originali team building: tra natura, arte e comfort, per eventi di valore

Nelcuore verde dell’Umbria, a pochi passi dal centro medievale di Gubbio, il Park Hotel Ai Cappuccini incarna un perfetto equilibrio tra storia, natura e ospitalità contemporanea. L’antico convento seicentesco, oggi raffinato resort quattro stelle, è immerso in un parco privato con alberi secolari e un oliveto che abbraccia la struttura. Qui l’atmosfera spi-

rituale del luogo dialoga con l’eleganza degli spazi interni: ampi, confortevoli e impreziositi da arazzi, affreschi e opere d’arte contemporanea di Capogrossi, Arnaldo Pomodoro, Beverly Pepper, favoriscono incontro e socialità. Scelta elettiva per meeting, congressi medici, seminari e workshop, il Park Hotel Ai Cappuccini vanta tredici sale riunioni, che conservano lo stile originale della tenuta, assicurando al contempo tutti i servizi necessari. Gli ambienti dell’antico convento ospitano anche diverse sale da pranzo di differente capienza, perfette per grandi ricevimenti o piccoli convivi. Il ristorante Nicolao, custode dei sapori umbri, reinterpretati con leggerezza e accompagnati da una selezione di vini d’eccellenza, regala esperienze conviviali utili a rafforzare relazioni di business. L’ampia area wellness con il percorso spa, il Parco Acque indoor e la Terrazza Giardino completa un’offerta pensata per coniugare lavoro e benessere.

ESPERIENZE DI TEAM BUILDING TRA GUSTO E TERRITORIO

In questo affascinante contesto, le attività di team building assumono un alto valore esperienziale e identitario. Dalle cacce al tartufo nei boschi di Gubbio, guidate da tartufai professionisti, alle degustazioni di vini e prodotti tipici nelle cantine locali, ogni attività diventa un viaggio sensoriale e di squadra. Originali format come il Cocktail Contest o il gioco “DiVino”, tra prove teoriche e degustazioni guidate, favoriscono coesione e competizione creativa. Per chi cerca invece suggestioni più scenografiche, la caccia al tesoro tra le vie medievali o lo spettacolo degli Sbandieratori di Gubbio offrono emozioni uniche e un contatto diretto con la storia e la cultura del territorio.

A conferma di un impegno costante verso l’ambiente, il Park Hotel Ai Cappuccini ha ottenuto la Certificazione Dca di sostenibilità e affidabilità rilasciata da Dream&Charme, organismo accreditato da Accredia Iso 17065. Un riconoscimento che rafforza il posizionamento del resort come modello di ospitalità consapevole.

indirizzi a fine rivista

dimora storica contemporanea

L’Umbria conserva intatto il fascino della natura, delle arti e delle tradizioni.

Gubbio, nel cuore dell’Umbria, rappresenta un candido gioiello incastonato nel verde, le sue architetture sono tra le testimonianze più alte di un Medioevo colto e raffinato e giungono a noi come monumenti senza tempo.

In questa cornice vi accoglie il Park Hotel Ai Cappuccini, dimora ideale di un’antica, nuovissima ospitalità, offrendovi spazi esclusivi e servizi eccellenti per convegni e incentives di sicuro successo.

TEAM BUILDING

Charme alle porte di MATERA

Tra le colline lucane, eleganza, tecnologia e sapori autentici si incontrano in una location d’eccellenza per meeting e team building, l’Una Hotels MH Matera

Alle

porte della Città dei Sassi, Una Hotels MH Matera incarna l’essenza dell’ospitalità lucana in un’oasi di quiete e raffinatezza, dove comfort e vocazione congressuale si fondono in perfetto equilibrio. Grazie alla sua posizione strategica, facilmente raggiungibile in auto e in treno, a soli sei chilometri dal centro storico e quaranta dall’aeroporto di Bari, è il luogo ideale per organizzare meeting, team building originali e incontri incentive, ma anche per andare alla scoperta dei famosi sassi e rilassarsi tra natura, wellness e buona tavola. Nato dal progetto visionario di un imprendi-

tore locale che ha saputo valorizzare le potenzialità del caratteristico Borgo Venusio in cui sorge, l’hotel oggi è un punto di riferimento per il mondo business, il turismo leisure e per le produzioni cinematografiche che scelgono Matera come set. L’offerta congressuale totale è di 15 sale meeting. Il tratto distintivo della struttura è il conference center: premiato da Inarch come miglior intervento di riqualificazione del patrimonio edilizio esistente, è tra i più grandi del Mezzogiorno. Disposto su due livelli, con tecnologie di ultima generazione, può accogliere convegni, workshop, incontri di formazione e concerti fino a mille partecipanti, garantendo standard elevati e un servizio tailor made. Ogni dettaglio, dall’impianto audio-video Bose al ledwall panoramico, è studiato per offrire un’esperienza congressuale immersiva e scenografica.

L’hotel vanta diversi altri spazi in cui organizzare eventi e vivere esperienze di gusto. Tra questi, il ristorante centrale La Piazzetta, affacciato sulla suggestiva terrazza, è perfetto per incontri e banchetti anche in inverno. Degna di nota è altresì la sala Giardini Venusio, un ambiente polifunzionale dotato di attrezzature tecnologiche di ultima generazione. Il Fish Bar è invece un raffinato angolo dedicato agli amanti del pesce fresco e della cucina gourmet, dove crudi, tartare e specialità alla griglia incontrano vini e cocktail d’autore.

FORMAT ESPERIENZIALI

Alla varietà di spazi, Una Hotels MH Matera affianca un’ampia gamma di format esperienziali per il team building, che trasformano l’evento in un momento di condivisione autentica. Tra le proposte più richieste: la cooking class di cucina lucana, la “Orecchiette Competition”, il cocktail contest presso il Bar La Piazzetta e i voli in mongolfiera nel parco con aperitivo panoramico. Particolarmente coinvolgente è la “Sweet Lab Experience”, un laboratorio sensoriale nella pasticceria artigianale dell’hotel, in cui i team si cimentano nella realizzazione di cioccolatini personalizzati o nella rivisitazione del Panettone di Matera.

indirizzi a fine rivista
di BEATRICE ELERDINI

Info e prenotazioni: T. 0835215111 - info@mhmaterahotel.com

www.unahotels.it/unahotels-mh-matera

TEAM BUILDING

Trekking, regate e... orecchiette

I format su misura di Tipica Tour intrecciano territorio, autenticità e dinamiche di team per esperienze ad alto valore emotivo e formativo. E così la Puglia diventa il set per avvincenti attività di team building e post congress ad alta memorabilità

di BEATRICE ELERDINI

Oggi le imprese cercano qualcosa di più di una semplice attività di gruppo per i propri dipendenti. Puntano alla realizzazione di esperienze complete, che sappiano formare e al tempo stesso rafforzare l’identità del brand e la coesione interna. A raccogliere la sfida, nel cuore della Puglia, è Tipica Tour: una Dmc con sede a Putignano (in provincia di Bari), attiva dal 2006, che ha costruito la propria identità sulla valorizzazione del patrimonio pugliese, affiancando al turismo leisure una consolidata esperienza nel segmento business. La sua forza è l’approccio integrato

e sartoriale: percorsi esperienziali che fondono tipicità, accoglienza e cura del dettaglio, grazie a una rete selezionata di fornitori locali e professionisti interni capaci di garantire qualità, affidabilità e autenticità.

I SARTI DELLE ESPERIENZE: TRA TERRITORIO

E SANA COMPETIZIONE

Il portfolio di attività, messo a punto da Tipica Tour, è ricco e variegato e prende forma da un’approfondita conoscenza delle esigenze aziendali: dai team building ai programmi incentive, dalle esperienze leisure ai più tradizionali servizi turistici come transfer, guide e accompagnatori multilingua, sale meeting, service, catering, compresa una selezione di location per eventi.

«Nulla è lasciato al caso: ogni aspetto deve essere originale ed esclusivo. È questa la chiave che ci consente di trasformare la bellezza del territorio in valore aziendale», afferma Stefano Giotta, direttore tecnico e Ceo dell’agenzia.

Come raffinati sarti dell’esperienza, confezionano proposte uniche e memorabili, in cui l’immersione tra borghi e natura si fonde sapientemente con la giusta dose di competitività, per stimolare lo spirito di squadra. Gare di orienteering alla scoperta della città bianca di Ostuni e dei trulli di Alberobello, tour in vespa nelle campagne, o in bici tra vigneti, e ancora caccie al tesoro in ape-calessino e percorsi di trekking dal Gargano al Salento, per scoprire il tessuto regionale da prospettive inedite. La costa e l’immenso mare smeraldo si aprono invece a mini-regate in barca a vela, perfette per lavorare su leadership, coordinamento e gestione del tempo.

Non mancano le occasioni per ristorarsi e riprende fiato: picnic tra ulivi secolari, aperitivi tra i Sassi di Matera nella vicina Basilicata,

cene in masseria o in giardini segreti. Ogni ambientazione contribuisce a creare un’atmosfera autentica e coinvolgente, che stimola relazione, ascolto e collaborazione.

La Puglia diventa così non solo sfondo, ma parte integrante dei progetti esperienziali di Tipica Tour: un invito a rallentare, riscoprendo nel ritmo genuino del Sud la forza dei legami umani e la bellezza del lavorare insieme.

LA TRADIZIONE CHE UNISCE:

LA SFIDA DELLE ORECCHIETTE

Anche la dimensione indoor è capace di stimolare una sana competizione, attraverso attività culinarie che sfruttano la tradizione gastronomica locale. Le coocking class restano le più apprezzate, in particolare la “sfida delle orecchiette” è diventata un cult dell’agenzia. I partecipanti si cimentano nella preparazione della tipica pasta pugliese. A vincere è la squadra che riesce a produrre, nel medesimo tempo e nella forma migliore, la maggior quantità di orecchiette. «Abbiamo visto persone così coinvolte da non fermarsi un istante. È un’attività semplice ma potentissima, perché la convivialità abbatte le distanze e rafforza i legami», racconta Giotta.

Accanto a questa proposta iconica, per le aziende che desiderano rimanere in struttura senza rinunciare a un’esperienza distintiva, l’agenzia organizza contest di mixology e workshop creativi utili a stimolare la cooperazione in un contesto rilassato e divertente.

Oltre alla cura minuziosa di ogni dettaglio, Tipica Tour garantisce un ulteriore supporto strategico: un team di professionisti esperti di facilitazione dei processi aziendali, sempre pronto ad affiancare i clienti nei momenti cruciali, per massimizzare il valore di ogni progetto e renderlo ancor più efficace.

indirizzi a fine rivista

Creatività irriverente

Nel cuore della Capitale il nuovo nhow Roma è un hub creativo, che fa del design d’autore e dell’irriverenza la sua cifra stilistica, conquistando con le sue location, perfette per meeting a effetto

di MARIANGELA TRAFICANTE

L’ hotel si fa esperienza poliedrica, l’anima di Roma si svela in modalità “unconventional” tra ironia e gioco: è arrivato il nuovo nhow Roma, che intreccia arte, architettura e design in maniera sorprendente nel cuore della Capitale.

La struttura si affaccia su Villa Borghese e si trova a pochi passi dell’iconica via Veneto, con le sue suggestioni in stile Dolce Vita, le sue boutique e i suoi ristoranti. nhow Roma si trova inoltre nelle vicinanze della stazione Roma Termini, della fermata metropolitana Barberini ed è dotato di un parcheggio interno che agevola l'arrivo in auto.

ANTICA ROMA

IN MOOD CONTEMPORANEO

Antico e moderno, sacro e profano, maestosità e irriverenza si incontrano, andando oltre il semplice concetto di hotel e dando vita a un hub creativo, che grazie al gioco dei contrasti e alle più originali espressioni artistiche fa vivere agli ospiti una vera e propria esperienza

sensoriale. Il progetto originale dell’architetto Rafael de La-Hoz, sviluppato dall'interior designer Emiliano Calderini, reinterpreta in chiave contemporanea la storia millenaria di Roma grazie anche all’utilizzo di tecniche come il decollage e a un design audace. Una scenografica scalinata d’ingresso accoglie gli ospiti con immagini di divinità contaminate dalla street art: celebri statue classiche, come Diomede, Il Discobolo, Pulcizia e la Venere di Milo, sono riproposte con sembianze moderne, così come le bighe romane che ispirano il design della reception. I soffitti rievocano le forme dei gessi romani con pattern contemporanei e carte da parati; nell’area breakfast le nicchie delle pareti richiamano l’architettura tipica delle domus romane, mentre i pavimenti delle camere i mosaici antichi. A ciò si aggiungono elementi di design firmati dall’artista David Zucker, che ha già collaborato con il brand nei progetti di nhow Amsterdam e nhow Frankfurt.

DESIGN E SUITE FUORI

DAGLI SCHEMI

Il design fuori dagli schemi contraddistingue anche le camere: sono 260, luminose e confortevoli e dotate di tecnologia all’avanguardia, alcune delle quali con una suggestiva vista sui giardini di Villa Borghese. Non mancano inedite location per eventi speciali ed esclusivi: la “nhow suite bacchus beats” e la “nhow junior suite veni vidi vino” sono entrambe dotate di un impianto audio di ultima generazione e di una cantinetta di vini selezionati; l’”Imperial suite bar & beyond” può contare anche su un cocktail bar interno, che la rende perfetta per un party privato o per una serata tra amici.

MEETING DALLO SPIRITO

DISRUPTIVE

Ideale per gli ospiti alla ricerca di una location vibrante e contemporanea nel cuore di Roma, perfetto per meeting ed eventi unconventional a “effetto wow”: nhow Roma si candida a diventare un punto di riferimento per chi cerca esperienze di carattere e dallo spirito “disruptive” sulla scena romana. Le dieci sale meeting possono accomodare complessivamente fino a seicento ospiti. Moderne e versatili, presentano spazi flessibili e strumenti tecnici all’avanguardia – dal sistema audio di alta qualità, ai led wall – che permettono di organizzare qualsiasi tipo di evento, da un brainstorming creativo fino a riunioni aziendali e cocktail party. È inoltre disponibile un servizio dedicato: dall’assistenza tecnica e logistica, al catering personalizzato, nessun dettaglio è lasciato a caso e la Mice industry saprà di potersi affidare a un partner garantito per un’esperienza a 360 gradi e di successo.

L’ESPERIENZA PROSEGUE A TAVOLA

Al nhow Roma si vive dunque un’esperienza, e lo si fa anche a tavola: Ludo, il ristorante

dell’hotel, combina gusto, divertimento e autenticità in un ambiente dove il pranzo o la cena si trasformano in un vero e proprio show. Il ristorante prende ispirazione dalla figura di Ludo, il prototipo di giovane italiano dallo spirito libero che, dopo un viaggio negli Stati Uniti, decide di tornare nel suo Paese natale con un’anima cosmopolita e un pezzo di America nel cuore. Ecco quindi che i commensali varcheranno la soglia di un luogo ispirato all’energia delle brasserie americane, i cui i sapori si fondono con le tradizioni culinarie del sud Italia, in un’atmosfera teatrale e intima, tra velluti e luci soffuse. Gustando un menu che alterna ricette autentiche e comfort food, gli ospiti si lasceranno trascinare dal sound curato, elemento distintivo che accompagna ogni momento della serata con dj set, musica dal vivo e performance. indirizzi a fine rivista

nhow Roma  – Roma

Numero totale camere: 260 | Ristoranti: 1 | Posti: 100 standing - 80 seduti | Sale meeting: 10 | Capienza sala maggiore: 375 posti | Capienza sala minore: 8 posti | Possibilità di organizzazione post congress

VAL VENOSTA: tra natura e innovazione

Tra i plus all’interno di questo contesto territoriale rigenerativo, spicca Basis Vinschgau Venosta: l’hub Mice che offre spazi modulari che stimolano la creatività in connessione con il territorio © IDM Südtirol-Alto Adige/Patrick Schwienbacher

Nel cuore delle Alpi, la Val Venosta si dispiega tra valli ampie, meleti lucenti, e quiete montana: qui il ritmo del tempo rallenta e l’ispirazione cresce. Questa regione, con la sua combinazione unica di paesaggio alpino e rete infrastrutturale efficiente, diventa una cornice straordinaria per eventi Mice dove la riflessione si intreccia con l’azione strategica.

La regione gode di tanti punti di forza che la rendono una scelta ideale per chi è alla ricerca di una destinazione capace di unire servizi di qualità, contesto di grande bellezza e praticità anche nella logistica. Grazie alla vicinanza a importanti assi di comunicazione e ai collegamenti regionali ben strutturati,

la Val Venosta offre accessibilità e comodità anche per gruppi provenienti da altre regioni o dall’estero. La ricettività del territorio si distingue per autenticità e cura personale del servizio: hotel a conduzione familiare, agriturismi e realtà indipendenti che affiancano alle necessità professionali un’ospitalità genuina e attenta, rendendo ogni soggiorno un’esperienza su misura.

NETWORKING CREATIVO

Ma è nella combinazione tra contesto naturale e professionalità che la Val Venosta si distingue davvero: qui gli ospiti troveranno spazi sereni per networking creativo, percorsi all’aperto per team-building, ambienti silenziosi per wor-

di MARIANGELA TRAFICANTE

kshop che vogliono uscire dalla routine urbana, giusto per citare qualche esempio di proposte di grande ispirazione e “benessere” anche per i momenti lavorativi. I valori della natura — sostenibilità, rigenerazione, equilibrio — diventano un reale vantaggio competitivo per le aziende che scelgono questa destinazione.

INNOVAZIONE E SOSTENIBILITÀ

IN PRIMO PIANO

La regione ha fatto proprie le strategie europee di sviluppo sostenibile e rigenerazione rurale: dall’efficienza energetica degli edifici alle politiche per la mobilità dolce, ogni evento può integrarsi con il territorio in modo armonico. Così la Val Venosta non è solo scenario, ma partner attivo nei processi green, offrendo ai partecipanti un’esperienza corporate che risuona anche a livello valoriale.

Inoltre, la presenza di un tessuto locale dinamico — partecipazione pubblica, enti di ricerca, associazioni di innovazione — consente di arricchire l’agenda congressuale con contributi tematici di rilievo (come economia circolare, bioeconomia alpina, educazione creativa) e momenti di visita sul campo direttamente in azienda o negli ambienti naturali della valle.

BASIS VINSCHGAU VENOSTA:

LA VENUE CHE PARLA DI FUTURO

All’interno di questo scenario, la sede di Basis Vinschgau Venosta a Silandro emerge come un hub Mice dal forte carattere. Progettata

per promuovere l’educazione transdisciplinare, l’economia sociale e la valorizzazione del territorio, Basis offre spazi modulari perfetti per diverse tipologie di evento, dai congressi ai seminari, ai workshop. Le sale sono già attrezzate con tecnologie di comunicazione, mentre l’edificio stesso riflette un approccio sostenibile e inclusivo.

I partecipanti trovano qui non solo un luogo dove incontrarsi, ma un contesto che stimola la creatività e il pensiero innovativo. Grazie alla rete di competenze e ai progetti operativi dell’associazione — da laboratori EcoFabLab a iniziative culturali e sociali — la venue consente di collegare momenti formali di meeting con esperienze pratiche sul territorio. Al suo interno aziende e professionisti trovano camere plenarie, break-out room e spazi informali di networking, tutte soluzioni integrate in un ambiente che respira il potenziale di rigenerazione rurale e sociale della destinazione.

Inoltre, la posizione in Val Venosta permette di programmare anche sessioni fuori sala che trasformano momenti conviviali in esplorazioni di paesaggio: passeggiate rigenerative, tavole rotonde in agriturismo, networking su terreni alpini. Così, la scelta di Basis come sede per un evento Mice diventa anche una dichiarazione: un evento che non solo si fa, ma che diventa parte del territorio, della sua visione, della sua energia. indirizzi a fine rivista

© IDM S¸dtirol-Alto Adige/Tina Sturzenegger
© IDM
© Marco
Telfser
© Marco Telfser
© Samuel Holzner
© IDM Südtirol-Alto Adige/Stefan Mahlknecht

Cinquant’anni di visione e talento

È una storia al femminile quella di OIC Group: da Firenze al mondo, un’impresa che cresce nel segno dell’innovazione nel turismo congressuale internazionale

Nel

2025 OIC Group festeggia cinquant’anni di attività e mantiene una crescita stabile con numeri solidi e una visione sempre più internazionale. Nata a Firenze nel 1975, l’azienda supera oggi i 29 milioni di euro di fatturato e organizza oltre cinquecento eventi ogni anno in più di sessanta Paesi. Un traguardo importante per una realtà che nel tempo ha mantenuto salde le proprie radici toscane e una forte impronta valoriale, con al centro le persone.

«OIC nasce da un’intuizione di mia madre, Annarita Bonamici» racconta Irene Serio, Ceo del gruppo. «Una pioniera che ha creduto nel valore della conoscenza condivisa quando la meeting industry in Italia era ancora agli albori. Cinquant’anni dopo siamo un gruppo internazionale, ma Firenze resta la nostra casa».

Negli ultimi tre anni OIC ha generato un indotto economico che supera i 35 milioni di euro sul territorio nazionale. Nel territorio toscano, l’indotto nei tre anni è stato di oltre sette milioni di euro. Dunque, ogni anno OIC Group genera circa 2,5 milioni di euro di indotto diretto in Toscana, pari al venti per cento del totale nazionale, a conferma di un legame solido con il territorio.

UN’AZIENDA AL FEMMINILE

OIC è una realtà a prevalenza femminile, con l’ottanta per cento del personale composto da donne e una presenza significativa nei ruoli di responsabilità. L’azienda ha sviluppato politiche di welfare e formazione: dallo smart working alla settimana lavorativa di 38 ore, fino ai programmi di mentoring e rientro postmaternità. Il 27% dei dipendenti lavora in OIC da oltre dieci anni, mentre il trenta per cento è in azienda da cinque a dieci anni. Una stabilità che favorisce la crescita delle competenze e garantisce continuità nei progetti complessi.

OIC è inoltre certificata Uni PdR 125:2022 per la Parità di Genere e Iso 20121 per la gestione sostenibile degli eventi, due standard che testimoniano un impegno concreto verso equità, responsabilità e trasparenza.

Nel 2025, OIC non festeggia solo un anniversario: celebra cinquant’anni di visione, innovazione e leadership al femminile, portando nel mondo l’eccellenza di Firenze e della Toscana.

indirizzi a fine rivista
Irene Serio, Ceo di OIC Group

Icona MICE

Tra i vicoli candidi di Ostuni e gli uliveti che si perdono fino al mare, l’Hotel Monte Sarago unisce efficienza congressuale e charme mediterraneo. Sale meeting hi-tech, cucina d’autore, spa panoramica e ospitalità sartoriale per eventi che sanno di luce, gusto e autenticità pugliese

Hotel Monte Sarago

 Ostuni (Br)

Numero totale camere: 68 | Ristoranti: 1 | Posti: 200 | Sale meeting: 3 | Capienza sala maggiore: 210 posti | Capienza sala minore: 25 posti | Mq. di aree espositive: 200 | Possibilità di organizzazione post congress

M eta di tendenza per il turismo leisure e d’affari, la Puglia continua a conquistare il panorama nazionale e internazionale del turismo congressuale. Merito di un mix inimitabile: il calore dell’accoglienza, la qualità dei servizi e, soprattutto, la forza evocativa di un paesaggio che non smette mai di stupire. È in questo scenario, tra il bianco luminoso delle case di Ostuni e l’argento cangiante degli ulivi secolari, che sorge l’Hotel Monte Sarago, autentico punto di riferimento per chi sceglie la “Città Bianca” come destinazione per eventi, meeting e viaggi incentive. La posizio -

ne strategica della struttura, a pochi passi dal centro storico e a breve distanza dal mare Adriatico, ne fa un crocevia perfetto tra natura e cultura, tra arte e modernità. L’hotel offre un raro equilibrio tra ospitalità raffinata e funzionalità contemporanea: un prodotto competitivo, in costante evoluzione, capace di interpretare le esigenze del mercato Mice più dinamico e internazionale. Qui l’esperienza del viaggio d’affari si intreccia con quella emozionale di un soggiorno autentico, dove il tempo sembra rallentare e ogni momento si riempie di luce e profumi mediterranei.

di TERESA CHIODO

SPAZI E SERVIZI PER EVENTI SU MISURA

La vocazione congressuale dell’Hotel Monte Sarago si traduce in un’offerta completa e flessibile. Le tre sale meeting interne – la sala Mazzini, con una capienza di 210 posti, la saletta Galleria da quaranta e la saletta Roccia da 25 – rappresentano soluzioni versatili e modulabili, adatte tanto a convention aziendali quanto a workshop, presentazioni o riunioni private. Ogni spazio è dotato delle più moderne tecnologie per la comunicazione e l’audiovisivo, oltre a un servizio di assistenza tecnica costante e personalizzata.

A completare l’esperienza, un team di professionisti dedicati agli eventi segue il cliente in ogni fase; dalla progettazione dell’evento al post congress, tutto è sotteso da una sapiente regia fatta di creatività, precisione e attenzione sartoriale. Nulla è lasciato al caso: la cura del dettaglio, il timing, la scenografia, la componente food and beverage e persino l’atmosfera complessiva contribuiscono a trasformare ogni idea in un successo. Il nuovo management team, oggi alla guida dell’hotel, ha intrapreso un profondo processo di rinnovamento e ampliamento dell’offerta, mirando ad anticipare le nuove esigenze del

turismo congressuale e delle aziende che scelgono la Puglia come cornice di business e relazione. L’obiettivo è chiaro: fare dell’Hotel Monte Sarago non solo una location per eventi, ma una vera e propria esperienza di ospitalità integrata, capace di coniugare efficienza organizzativa e fascino locale.

POST CONGRESS: LA PUGLIA DEI SAPORI E DELLE EMOZIONI

Dopo una giornata di lavoro o di incontri, la location invita a scoprire la dimensione più autentica e conviviale della Puglia. La componente enogastronomica, tratto distintivo della regione, diventa un viaggio sensoriale attraverso i profumi e i sapori del territorio. All’Attico Rooftop 225, ristorante panoramico dell’hotel, un semplice aperitivo si trasforma in un’esperienza immersiva: il blu intenso del mare Adriatico si fonde con il verde degli ulivi e il bianco abbagliante di Ostuni, in un panorama che toglie il fiato. Qui la cucina racconta la Puglia con eleganza e contemporaneità: piatti di pesce gourmet e ricette della tradizione rivisitate con creatività, accompagnate dai prodotti simbolo dell’eccellenza locale –dall’olio extravergine d’oliva Collina di Brindisi Dop al pomodoro fiaschetto di Torre Guaceto,

dal capocollo di Martina Franca alla mozzarella fiordilatte Stg. La carta dei vini celebra le grandi etichette pugliesi ma anche le piccole cantine che custodiscono biodiversità e autenticità, in un racconto liquido che accompagna l’ospite lungo gli itinerari enologici della regione. Il ristorante, aperto anche agli ospiti esterni, è oggi uno dei luoghi più suggestivi dove organizzare cene aziendali, momenti di networking o degustazioni tematiche, perfetti per concludere un evento in modo conviviale e memorabile. Soggiornare al Monte Sarago significa intraprendere un viaggio nel viaggio: un’immersione nel patrimonio materiale e immateriale della Puglia, tra borghi barocchi e trulli di pietra, tra campagne dorate e coste luminose. L’hotel è il punto di partenza ideale per esplorare i grandi classici della regione – da Castel del Monte alla Lecce barocca, da Alberobello alla Valle d’Itria, fino alla magia sospesa di Matera, Patrimonio Unesco – ma anche per vivere esperienze outdoor come trekking, itinerari ciclabili e ippovie che si snodano tra uliveti e mare.

WELLNESS E OSPITALITÀ D’AUTORE

Dopo il business, il relax. Il post congress all’Hotel Monte Sarago assume i toni del benessere e della rigenerazione, grazie alla Lacus Wellness & Spa, un’oasi di quattrocento metri quadrati dedicata al corpo e alla mente. Sauna finlandese, bagno turco, impluvium con cascate cervicali e percorsi sensoriali compongono un ambiente raffinato e rilassante, ideale per ritrovare equilibrio ed energia dopo una giornata intensa. L’offerta ricettiva è ampia e articolata: due suite di charme – la Blue Royal Suite e la White Ostu-

ni Suite – 68 camere eleganti e funzionali e, per chi desidera un soggiorno più intimo e indipendente, le Monte Sarago Villas. Queste dieci ville diffuse lungo il pendio del colle, raggiungibili a piedi tramite una scalinata storica di 130 gradini o in auto attraverso una strada privata, regalano una dimensione di privacy e silenzio, pur restando a pochi minuti dal centro. Gli ospiti delle ville possono godere di una piscina esclusiva con vista spettacolare sul centro storico di Ostuni, sul mosaico verde-argento degli ulivi e, in lontananza, sul blu infinito dell’Adriatico. Un luogo sospeso tra cielo e terra, dove l’esperienza lavorativa si fonde con la lentezza del vivere mediterraneo, tra il canto delle cicale e l’aroma del timo selvatico.

OSTUNI, LA CITTÀ BIANCA

CHE ISPIRA

Ostuni, con le sue case imbiancate a calce, le viuzze labirintiche e le terrazze affacciate sul mare, non è soltanto una cornice: è un elemento attivo dell’esperienza Mice. Qui ogni evento diventa un racconto che si intreccia con la storia e la luce del territorio. La città, tra arte, cultura e tradizioni, offre agli organizzatori infinite possibilità di attività collaterali, incentive e team building: cooking class dedicate ai prodotti tipici, tour tra i frantoi ipogei, degustazioni nelle masserie, esperienze in barca o percorsi a cavallo tra gli ulivi. È questo connubio tra ospitalità d’eccellenza, autenticità del territorio e vocazione esperienziale che fa del Monte Sarago una destinazione ideale per il turismo congressuale contemporaneo.

indirizzi a fine rivista

MICE SPAGNOLO: proposta strutturata per l’ITALIA

L’evento “Meet in Spain”, organizzato dagli enti del turismo spagnolo con Ediman, ha riunito a Milano e Roma oltre trenta realtà per un confronto diretto con i planner italiani, presentando un’offerta coordinata che integra competenze, territorio e hospitality

La Spagna ha puntato i riflettori sulla propria offerta Mice, mettendo in evidenza il valore di operare in modo coordinato e, al tempo stesso, di valorizzare la varietà dei suoi territori e delle sue location per eventi. A rappresentare tutto questo è stato “Meet in Spain”, il workshop, organizzato dagli enti del turismo spagnolo insieme a Ediman, che si è svolto in un doppio appuntamento: il 12 novembre a Milano e il 13 novembre a Roma. L’impostazione è stata orientata al confronto professionale, con incontri one-to-one che hanno permesso agli organizzatori di eventi italiani invitati di entrare in contatto diretto con oltre trenta realtà tra convention bureau, hotel e centri congressi.

Più nel dettaglio, erano presenti nove convention bureau – Madrid, Barcellona, Valencia, Siviglia, Ibiza, Benidorm, Santander, Santiago e A Coruña – affiancati da tre comunità autonome – Andalusia, Castiglia e Leon, Galizia – e dagli enti provinciali di Siviglia e Cordova: una presenza ampia, rappresentativa e allineata su una proposta che privilegia qualità dell’offerta e posizionamento internazionale. «Con Meet in Spain vogliamo mostrare al mercato italiano la diversità, la qualità e la professionalità che caratterizzano l’offerta Mice spagnola», hanno confermato Blanca Pérez-Sauquillo López e Gonzalo Ceballos Watling, responsabili degli enti del turismo spagnolo a Milano e Roma.

UNA STRATEGIA VINCENTE

L’evento rientra nella strategia Spagna Turismo 2030, che concentra gli investimenti sui segmenti ad alto valore aggiunto, con particolare attenzione a sostenibilità e ricadute economiche per il territorio.

Nel 2024 il solo comparto Mice ha generato 14,296 miliardi di euro, registrando 10,54 milioni di viaggiatori, con una spesa media giornaliera

GLI ESPOSITORI DI

di 378,9 euro per partecipante, dati superiori al leisure tradizionale. Secondo Icca, la Spagna figura inoltre tra i Paesi con il maggior numero di congressi internazionali, con Barcellona e Madrid stabilmente ai primi posti per attrattività.

L’Italia rappresenta il quinto mercato per il Mice spagnolo (6%): dei 5.497.603 turisti italiani in Spagna nel 2024, l’8,2% rientra nel segmento business ed eventi.

Oltre trenta tra le principali destinazioni, strutture e catene alberghiere del settore Mice hanno partecipato al workshop per presentare il meglio dell’offerta spagnolai

●●A CORUÑA CONVENTION BUREAU https://acorunacb.com

ARTESRED TEATROS FLAMENCOS https://artesred.com/mice-division

BARCELLONA CONVENTION BUREAU https://barcelonaconventionbureau.com

BARCELO HOTEL GROUP www.barcelo.com

BENIDORM CONVENTION BUREAU www.visitbenidorm.es/ver/1258/benidorm-mice.html

TURISMO DE CORDOVA www.turismodecordoba.org

DERBY HOTELS COLLECTION www.derbyhotels.com

ESTIMAR HOTELS https://estimarhotels.com

EUROSTARS HOTEL COMPANY www.eurostarshotels.com

FERIA VALENCIA www.feriavalencia.com

GPRO VALPARAISO PALACE & SPA www.gprovalparaiso.com

HARD ROCK HOTEL MARBELLA https://hotel.hardrock.com

HESPERIA HOTELES www.hesperiaworld.com

HOTEL SOL MARBELLAESTEPONA

ATALAYA PARK www.melia.com/en/hotels/spain/estepona/ sol-marbella-estepona-atalaya-park

HOTEL TORRE DEL MAR IBIZA & CONVENTION CENTRE www.hoteltorredelmar.com

HOTELES SANTOS www.hsantos.es

IBIZA CONVENTION BUREAU www.ibizaconventionbureau.com

IBIZA PROJECT MICE & HOLIDAYS SL www.ibizaproject.es

ILUNIÓN HOTELS www.ilunionhotels.com

MACIÀ HOTELES www.maciahoteles.com

MADRID CONVENTION BUREAU www.esmadrid.com/mcb

PALLADIUM HOTEL GROUP www.palladiumhotelgroup.com

PARADORES DE ESPAÑA www.parador.es

TURISMO DE LA PROVINCIA DI SIVIGLIA www.turismosevilla.org

REGIONE ANDALUSIA www.andalucia.org

REGIONE CASTIGLIA E LEON www.turismocastillayleon.com/en/mice

REGIONE GALIZIA https://turismo.gal

RTA SPANISH EVENTS & INCENTIVE ORGANISERS SL www.dmc-rtaspain.com

SANTANDER CONVENTION BUREAU www.santanderconventionbureau.com

SANTIAGO TURISMO www.santiagoturismo.com/sccb

SH HOTELES www.sh-hoteles.com

SIVIGLIA CONVENTION BUREAU www.sevillacb.com

VALENCIA CONVENTION BUREAU www.valenciaconventionbureau.com

UN’OFFERTA COMPLETA

L’offerta spagnola, oltre agli aspetti infrastrutturali e organizzativi, può contare su elementi distintivi molto apprezzati dal segmento Mice. Tremila ore di sole illuminano la Spagna ogni anno, rendendo il clima piacevole in tutte le stagioni e favorendo attività all’aperto anche in periodi di spalla come primavera e autunno. Questo si traduce in opportunità concrete per la progettazione di programmi sociali e post-congress, che trovano nella dimensione outdoor un alleato naturale. E tra gli altri, anche la gastronomia rappresenta un elemento competitivo: portabandiera della dieta mediterranea, la cucina spagnola incarna l’aspetto conviviale – si pensi alle celebri tapas, emblema della condivisione. Un’opzione particolarmente efficace in chiave incentive o post-evento è quella offerta dai mercati tradizionali, molti dei quali riconvertiti in veri e propri hub gastronomici contemporanei. A ciò si affianca l’eccellenza dell’alta cucina: nel Paese si contano circa trecento ristoranti stellati Michelin, cinque dei quali inclusi nella prestigiosa lista The World’s 50 Best, con firme di riferimento come i fratelli Roca, Andoni Luis Aduriz, Carme Ruscalleda e Juan Mari Arzak.

VIAJES GLOBUS SA https://viajesglobus.avasa.com e organizzato da

Evento promosso da

Generazione evento

Mai come oggi nelle aziende convivono almeno quattro generazioni, ognuna con il proprio modo di intendere il lavoro e il cambiamento. Cosa significa per convention, team building e attività di incentivazione?

Come si ingaggiano, insieme, Baby Boomer e Gen Z?

M ettiamo un giorno di ordinario lavoro in un’azienda italiana. C’è il Baby Boomer al telefono, perché «le cose importanti vanno dette a voce», e poco più in là il collega della Gen X, che pianifica sull’agenda cartacea le attività quotidiane cercando di incastrarne tre contemporaneamente in nome del multitasking. Probabilmente nello stesso istante un Millennial si sta destreggiando tra diverse chat, mentre un giovane della Gen Z lavora direttamente dallo smartphone. Potrebbe poi capitare che l’ufficio presidenziale sia addirittura occupato da un super senior della Silent Generation, così come, tra

qualche anno (non troppi) si potrà trovare più probabilmente qualche primo “erede” della Gen Alpha, che per il momento sta crescendo con l’AI come prima si faceva con i quaderni. Sono solo cliché? Forse, ma è indubbio che oggi nelle organizzazioni convivono almeno quattro generazioni diverse in una commistione che, specialmente nella demograficamente depressa Italia, avviene in un mercato del lavoro messo sotto pressione. Da un lato c’è sofferenza a causa della people scarcity – ossia la scarsità di forza lavoro, soprattutto giovane – a cui si aggiunge, dal lato opposto,

di ALESSANDRA BOIARDI

una vita lavorativa decisamente più lunga rispetto al passato: per l’Istat, nel secondo trimestre del 2025 gli occupati over cinquanta hanno superato per la prima volta la soglia di dieci milioni. È così che oggi le aziende sono chiamate a un duplice sforzo: trattenere l’esperienza e, allo stesso tempo, creare contesti capaci di ingaggiare i talenti emergenti. Ma come si ingaggiano persone di età, esperienze, aspettative e stili di lavoro diversi? Come si comunica con lavoratori maturati in contesti storici e tecnologici differenti?

E quindi, cosa cambia (anche) nell’organizzazione di un evento aziendale, una convention, un team building o un momento di formazione?

LA COMPLESSITÀ È NELLA

VELOCITÀ DEL CAMBIAMENTO

Per capirlo, occorre comprendere in primis cosa comporta davvero la differenza anagrafica. Simona Ciotti – consulente di gestione Hr, business director e socia di HR Link, portale di aggiornamento e confronto per i professionisti Hr – evidenzia come oggi la vera complessità risieda nel modo di reagire al cambiamento.

«La differenza più rilevante non è più soltanto generazionale, ma riguarda la velocità con cui le persone ridefiniscono aspettative, competenze e modi di lavorare» spiega Ciotti. «A parità di competenze digitali, i collaboratori più giovani si muovono per esempio con

naturalezza tra strumenti e piattaforme collaborative, quasi come se la tecnologia fosse un’estensione del modo di lavorare, mentre i colleghi con più anni di esperienza hanno bisogno di capire come un nuovo strumento si inserisce nel contesto operativo e perché rappresenta un miglioramento».

Una differenza che si riflette anche sul piano motivazionale: «Le nuove generazioni hanno bisogno di senso, autonomia, sperimentazione e vogliono vedere l’impatto delle loro azioni in tempi relativamente rapidi, mentre i lavoratori più maturi attribuiscono più valore alla chiarezza dei ruoli, alla profondità delle competenze e alla stabilità dei percorsi».

La distanza, secondo Ciotti, «è aumentata soprattutto negli ultimi cinque anni, tanto che oggi vediamo emergere approcci quasi opposti rispetto al concetto stesso di carriera: non più linearità, ma evoluzione continua, non avanzamento gerarchico, ma opportunità di apprendimento ed espressione. Anche il tema della sostenibilità aziendale è centrale: i più giovani vogliono lavorare in un’organizzazione coerente, che agisca in modo concreto rispetto agli impegni dichiarati. Chi ha più anni di esperienza mantiene una sensibilità forte, ma la interpreta in modo più pragmatico. Questo mix di valori è sempre più alla base delle scelte delle persone in termini di attrazione, engagement e retention» spiega Ciotti.

SIMONA CIOTTI

consulente di gestione Hr, business director e socia di HR Link «La differenza più rilevante non è più soltanto generazionale, ma riguarda la velocità con cui le persone ridefiniscono aspettative, competenze e modi di lavorare».

GUIDO PETRONICI

founder & managing director di Gruppo Iris Comunicazione «Quello del confronto generazionale è un tema importante, che meriterebbe maggiore attenzione quando si tratta di progettare momenti di incontro aziendale».

COME CAMBIA

LA COMUNICAZIONE

La diversità di aspettative si traduce per le aziende nella necessità di trasformare il modo di comunicare. Ciotti sottolinea: «Quando si comunica un cambiamento, oggi, occorre preparare materiali distinti: una sintesi immediata per chi vuole capire in pochi secondi; una spiegazione più completa per chi preferisce valutare l’impatto in modo ponderato e, quando possibile, un momento di confronto per trasformare l’informazione in dialogo. Se ieri si raccontava solo il “cosa”, oggi è fondamentale spiegare anche il “perché”. Parafrasando, direi che comunicare significa accompagnare: serve coerenza, ma anche capacità di adattare il linguaggio senza alterare l’essenza. In molti casi è necessario coinvolgere il leadership team affinché non sia solo portavoce del messaggio, ma esempio concreto di ciò che l’organizzazione intende comunicare». In questo senso, la comunicazione interna diventa uno strumento di inclusione, perché permette a persone con esperienze, sensibilità e abitudini diverse di muoversi insieme nella stessa direzione. «Per questo – conferma Ciotti – oggi le direzioni Hr devono lavorare sempre più in sinergia con comunicazione e marketing, oppure integrare queste competenze al proprio interno. Non è più solo gestione, è cultura organizzativa».

QUANDO MARKETING E HR COSTRUISCONO L’ESPERIENZA

Quando poi si passa dalla teoria alla pratica degli eventi aziendali, emergono ulteriori implicazioni organizzative. Nel caso di convention o team building, marketing o meeting planner sono spesso in prima linea, mentre l’Hr conosce a fondo la realtà interna e le diverse generazioni presenti in azienda. Ma esiste una collaborazione tra queste funzioni? Per Ciotti: «La risposta più diretta anche se parziale è che dipende da dove sta il budget dedicato a quell’attività. In passato le singole funzioni tendevano a organizzare da sole i propri team building, magari limitandosi a invitare un rappresentante Hr e consultandosi in qualche modo con il marketing. Poi con la maggior attenzione alle risorse messa in campo negli ultimi anni, i team di finance avevano fatto emergere questi “tesoretti” dandone visibilità alle direzioni Hr, marketing e acquisti perché ci potesse essere una gestione coerente rispetto alle prerogative della funzione. Con questa sintesi già presente in azienda, l’evoluzione della comunicazione e l’eterogeneità dei target, oggi è impensabile che non si utilizzino competenze di comunicazione e marketing nella gestione dei momenti di incontro interno» conclude Ciotti.

IL FIL ROUGE MOTIVAZIONALE

Secondo il “Deloitte Global Human Capital Trends Survey 2025”, il sessanta per cento dei lavoratori si aspetta che l’organizzazione faccia di più per sostenere la loro motivazione. Per ottenere risultati concreti, si legge nel sondaggio, non bastano però iniziative standardizzate.

Alla luce delle differenze generazionali, diventa evidente che l’ingaggio si costruisce adottando approcci in grado di coinvolgere esigenze eterogenee e in questa prospettiva, anche un evento aziendale assume un ruolo strategico. Secondo Guido Petronici, founder & managing director del Gruppo Iris Comunicazione, agenzia di comunicazione, digital marketing ed eventi: «Quello del confronto generazionale è un tema importante, che meriterebbe maggiore attenzione quando si tratta di progettare momenti di incontro aziendale».

Per Petronici: «Se nel caso di lanci di prodotto o presentazioni indirizzate al pubblico esterno, anche il marketer meno esperto sa che è necessario individuare un target specifico, è altrettanto vero che quando si organizzano eventi per dipendenti e management – i cosiddetti “clienti interni” – questo aspetto diventa più insidioso: il fattore generazionale finisce spesso in secondo piano, con il rischio di sprecare momenti preziosi,

su cui le aziende invece investono molto». Sicuramente nelle organizzazioni con una direzione marketing strutturata la sensibilità su questo tema è maggiore – continua Petronici –, ma spesso si tende ancora a ragionare per maggioranza: se la popolazione è prevalentemente senior si fanno certe scelte, se è più giovane se ne fanno altre. A mio avviso è una visione riduttiva, perché non si tratta di scegliere un linguaggio “medio”, ma di valorizzare gli elementi coesivi, trovando un fil rouge capace di unire le generazioni. Le differenze vanno riconosciute e rispettate, ma ciò che conta è creare un’esperienza condivisa. Questo significa, nel mondo degli eventi, calibrare contenuti e – soprattutto –costruire format e modalità di fruizione che permettano a ciascuno di sentirsi ingaggiato, secondo il proprio stile. Per esempio i giovani – aggiunge Petronici – vivono in modo naturale l’integrazione tra fisico e digitale, e per questo anche semplici accorgimenti come location particolarmente instagrammabili, wall of photos e così via risultano particolarmente efficaci nel coinvolgerli, poiché percepiscono la condivisione online come una forma autentica di relazione. Questi approcci diventano realmente funzionali quando vengono declinati anche per i professionisti più senior, valorizzando contenuti ed esperienza».

MATILDE MARINO

marketing & business development manager di WildSteps

«Le nuove generazioni desiderano vivere esperienze e anche durante un evento formativo o una cena aziendale si aspettano di più di una lezione frontale o di un semplice momento celebrativo. Sono gli stessi che scelgono le aziende sulla base di nuovi parametri, come coerenza e autenticità».

L’APPORTO DELLE NUOVE GENERAZIONI

«Durante un evento – aggiunge Petronici –i giovani si aspettano di essere coinvolti, di contribuire attivamente e di diventare essi stessi co-creatori di contenuti. Lo abbiamo visto chiaramente anche nel mondo del marketing, che sa come le nuove generazioni non si accontentano di scegliere tra opzioni predefinite, ma vogliono intervenire sul prodotto, plasmarlo sulla propria identità. È l’idea che ha portato un brand come Nike a introdurre nuovi servizi come Nike By You, che permettono di personalizzare, in questo caso, scarpe e accessori in ogni dettaglio».

Questo contribuisce ad accrescere il senso di appartenenza anche negli eventi aziendali, generando dinamiche collaborative che stimolano in modo naturale le altre generazioni. «Partecipare non significa soltanto assistere o commentare, ma avere un ruolo attivo nella costruzione del contenuto, contribuire al risultato finale». È anche grazie a ciò che oggi un evento aziendale non si esaurisce nel tempo in cui si svolge, ma «diventa l’inizio di un percorso di attivazione continua, capace di generare una community trasversale, dove le persone – indipendentemente dall’età o dal ruolo –possano riconoscersi, contribuire e portare avanti ciò che l’evento ha avviato» aggiunge ancora Petronici.

E TU, DI CHE GENERAZIONE SEI?

ASCOLTARE LE PERSONE PER PROGETTARE ESPERIENZE

Che i giovani siano alla costante ricerca di coinvolgimento lo conferma Matilde Marino, marketing & business development manager di WildSteps che, parte della società benefit e B corp OutBe, porta le aziende in natura attraverso attività outdoor dal valore formativo e rigenerativo. «Le nuove generazioni desiderano vivere esperienze e anche durante un evento formativo o una cena aziendale si aspettano di più di una lezione frontale o di un semplice momento celebrativo. Sono gli stessi che scelgono le aziende sulla base di nuovi parametri, come coerenza e autenticità, e questo si riflette anche negli eventi, dove si privilegiano scelte chiare e concrete, soprattutto in relazione a temi quali sostenibilità e diversity». Per Marino: «Si tratta di aspetti innovativi da valorizzare, ma è fondamentale considerare tutte le generazioni per non disperdere il contributo che ciascuna può offrire». Un primo passo fondamentale per individuare bisogni trasversali è quello di conoscere i desideri e le aspettative di tutta la popolazione aziendale. «Per essere più consapevoli delle differenze generazionali, e non solo – spiega Marino – è importante che le organizzazioni sappiano fare buon uso delle survey periodiche (ovvero quelle indagini tramite le quali si raccolgono feedback e aspettative dei collaboratori,

Ogni fascia d’età porta in azienda un diverso modo di lavorare, comunicare e intendere la carriera. Ecco i modelli professionali a seconda della data di nascita.

Silent generation (1922-1945): a ottanta e più anni, non sono certo protagonisti del mercato del lavoro, ma restano il simbolo di un’epoca professionale fatta di disciplina e poche parole. Oggi, possono essere ancora occasionalmente presenti come consulenti o figure di riferimento, spesso custodi della memoria aziendale.

Baby Boomer (1946-1964): i giovani chiamano boomer tutte le persone non esattamente native digitali, anche con una certa ironia, ma i “veri” baby boomer oggi hanno tra i 60 e i 79 anni. Rappresentano la generazione che ha vissuto il boom economico e costruito gran parte delle strutture lavorative attuali e sono ancora presenti in azienda, spesso come capi.

Generazione X (1965-1980): hanno tra i 44 e i 60 anni e occupano gran parte delle posizioni di leadership e gestione nel mondo del lavoro. Cresciuti tra cambiamenti economici e primi segnali di digitalizzazione, mostrano un approccio pragmatico e autonomo. Si pensano come il punto di equilibrio tra la tradizione dei boomer e la flessibilità delle generazioni più giovani.

Millenial (1981-1996): oggi hanno tra i 28 e i 43 anni e rappresentano la prima generazione a vivere da protagonista la transizione al digitale. Abituati a cambiare spesso e a cercare un senso nel lavoro, privilegiano flessibilità, formazione continua e un migliore equilibrio tra vita privata e professionale. Sono considerati ponte tra i processi tradizionali e le nuove modalità di collaborazione introdotte dalle generazioni più giovani.

Generazione Z (1997-2012): sono i famosi “giovani” del mercato del lavoro. Nativi digitali e abituati alla velocità dell’informazione, promettono di rivoluzionare il modo di intendere la vita professionale rispetto alle generazioni più mature, nel nome di una maggiore flessibilità e autonomia, e di valori aziendali in cui possano riconoscersi. Portano energia e innovazione, ma talvolta faticano a confrontarsi con gerarchie tradizionali e tempi decisionali più lenti.

Generazione Alpha: sono i “piccoli”, nati dal 2013 in poi. Non ancora presenti nel mercato del lavoro, stanno crescendo immersi nell’iperconnessione. È probabile che adotteranno un approccio orientato a velocità, personalizzazione e apprendimento continuo.

E SE L’ETÀ

NON CONTA?

Non si definiscono per età, ma per atteggiamento. Sono i “perennial”, professionisti curiosi per indole e ricettivi al cambiamento per stile, sempre aggiornati indipendentemente dall’anagrafe. In azienda, possono fare la differenza, se dimostrano di sapere associare esperienza e capacità di adattamento. Insomma, un po’ come le piante sempreverdi, tanto che l’espressione “perennial” è stata introdotta nel 2016 dalla trend forecaster americana Gina Pell, che si è ispirata proprio al mondo botanico, dove “perenne” indica ciò che continua a vivere e rigenerarsi nel tempo.

ndr). Si tratta di strumenti utili non soltanto per l’analisi interna, ma anche per la progettazione degli eventi, se si riescono poi a tradurre concretamente le osservazioni emerse in azioni».

I VALORI UNIVERSALI

Tra le diverse attività aziendali, il team building può rappresentare un’occasione concreta di confronto tra generazioni, altrimenti raro, al di fuori del contesto lavorativo, e spesso delle distanze gerarchiche che esso comporta. «Abbiamo recentemente organizzato un team building per un’azienda del settore energetico – racconta Marino – creando squadre composte da un team leader under trenta affiancato da un buddy senior.

È stato molto interessante osservare come le due generazioni abbiano dovuto necessariamente collaborare per portare a termine attività come orienteering, trash art e momenti di storytelling. Il risultato è stato un’esperienza caratterizzata da forte interazione e alto coinvolgimento». Una chiave di lettura può dunque essere quella di creare eventi che mettono tutti “sullo stesso piano”. «Abbiamo osservato – conclude Marino – che esperienze capaci di attenuare le etichette generazionali, come quelle outdoor a contatto con la natura, riportano le persone alla loro essenza, lontano da sovrastrutture e ruoli prestabiliti. Dopo le nostre attività monitoriamo alcuni indicatori, in particolare il livello di coinvolgimento e la capacità di collaborazione e i dati raccolti ci dicono che questi elementi non variano in modo significativo tra le diverse fasce d’età».

DOSSIER

VIAGGI incentive

DESTINAZIONI DA (RI)SCOPRIRE

Un mappamondo in continuo mutamento e assestamento, quello attuale, che condiziona le scelte dell’incentive industry, tra nuove destinazioni che emergono e altre che tornano alla ribalta. Tre le parole chiave del viaggio: esperienziale, autentico ed esclusivo

INCENTIVE, un 2026 di (ri)scoperte

di FRANCESCA PACE

Tra prudenza e voglia di novità, i viaggi incentive restano un valore strategico per le aziende. Ma se da un lato si confermano alcune tendenze, come esperienze personalizzate, benessere e sostenibilità, sono le destinazioni a cui si guarda per il 2026 che riservano qualche sorpresa

Daun lato la ricerca di nuove destinazioni, di esperienze e viaggi sempre più personalizzati; dall’altra, ci si muove con più cautela, tra mete sicure e budget più contenuti. È quanto emerge dall’ultimo Incentive Travel Index 2025, che ogni anno fa il punto sul settore. Per il 2026, pur dimostrando una certa vitalità, il mercato dei viaggi incentive si dimostra prudente a causa dell’instabilità geopolitica ed economica globali, con ovvie ricadute sulla scelta delle destinazioni: in generale, resistono quelle a lungo raggio ma lo sguardo si rivolge verso l’area Asiatica e Pacifica a discapito di un calo dell’appeal degli Stati Uniti, mentre crescono mete a breve raggio, meno onerose e più sicure. Nonostante queste variabili, il valore dei viaggi incentive resta un aspetto fondamentale per le aziende. E lo dimostrano le richieste che spingono il comparto: il desiderio di visitare nuovi luoghi e culture, la richiesta di esperienze insolite ed esclusive, che includono anche momenti di benessere nella forma del bleisure ormai affermato, con una crescente attenzione alla sostenibilità, in grado di generare ricadute positive nel rafforzare l’immagine etica dell’azienda. Per fare il punto, abbiamo consultato alcuni esperti del settore che, pianificando con largo anticipo, possono fornire una visione più definita di come sarà il comparto dell’incentive travel nel 2026.

DESTINAZIONI DA (RI) SCOPRIRE

A fronte dell’attuale situazione geopolitica globale, resta la voglia di proporre luoghi nuovi, che soddisfino il desiderio di scoperta, l’incontro con altre culture e usanze, e la possibilità di fare esperienze uniche ed esclusive per entrare nel vivo del luogo. «L’instabilità mondiale si riflette, inevitabilmente, nel settore incentive – afferma Massimo Medri, managing director di Mbros Viaggi –. Ma se da un lato limita la scelta, dall’altro è anche l’occasione per rivolgere lo sguardo a destinazioni diverse o insolite rispetto agli anni precedenti. Per esempio, la Colombia, un Paese incredibile con un patrimonio storico e naturalistico da scoprire. A lungo considerata una meta pericolosa, negli ultimi anni molto è stato fatto per la sicurezza anche dei turisti». Le idee di itinerari personalizzati in base a esigenze e temi non mancano e tutti sono fonte sorprendente di visite ed esperienze. Si va «dalle città, come Bogotà, Medellin e le città coloniali affacciate sul mare caraibico, che brillano per i loro colori, il ritmo coinvolgente della musica e l’autenticità della sua gente – prosegue Medri –, alla natura della parte andina, tra giungle e montagne, o nella Zona Cafetera, dove si viaggia tra paesini, colline verdi e piantagioni profumate». Ogni tappa offre esperienze intense e sorprendenti. Come «partecipare alla

MASSIMO MEDRI

managing director di Mbros Viaggi «L’instabilità mondiale si riflette, inevitabilmente, nel settore incentive. Ma se da un lato limita la scelta, dall’altro è anche l’occasione per rivolgere lo sguardo a destinazioni diverse o insolite rispetto agli anni precedenti».

Sotto, il Messico è tra le destinazioni tornate alla ribalta sul palcoscenico dei viaggi incentive

Sopra, Cartagena de Indias: a lungo considerata una meta pericolosa, negli ultimi anni molto è stato fatto in Colombia per la sicurezza anche dei turisti.

Sotto, il Giappone sta vivendo un vero e proprio boom

raccolta del caffè dopo essere stati istruiti sulle diverse qualità, la selezione dei chicchi maturi e la modalità. Stessa esperienza con il cacao, per imparare la lavorazione e scoprire i segreti delle tanto amate tavolette». Sul versante opposto, per geografia e atmosfera, è «il Giappone, che sta vivendo un vero e proprio boom, soprattutto tra i giovani – continua Medri –. A differenza di un tempo, l’apertura al turismo l’ha resa una meta più accessibile, anche eco-

nomicamente, paragonabile all’Italia o all’Europa. Qui, ordine e sicurezza, quasi maniacali, giocano un ruolo importante ma ad attrarre è soprattutto la diversità culturale che offre tante occasioni di scoperta e di esperienze da fare». Dalle megalopoli proiettate nel futuro agli spettacoli naturali del foliage e della fioritura dei ciliegi, dalla cerimonia del té al soggiorno in un ryokan sempre pervasi da un’atmosfera zen.

Qui tutto è possibile...

LUCA ZANCA

managing partner di Vive Mexico Dmc

«Il Messico è un territorio enorme, che offre infinite occasioni di visita e di esperienze. Dalla capitale ai siti archeologici, dalla natura al relax in spiaggia, ce n’è per ogni esigenza di tempo, budget e tipologia».

Tra le destinazioni note ma da riscoprire c’è il Messico, che sta riprendendo la sua auge nel mondo dell’incentive al di fuori del solo soggiorno mare. Ce ne parla Luca Zanca, managing partner di Vive Mexico Dmc, che dal 2002 propone viaggi avvalendosi di professionisti altamente qualificati e profondi conoscitori del Paese. «Il Messico è un territorio enorme, che offre infinite occasioni di visita e di esperienze. Dalla capitale ai siti archeologici, dal-

la natura al relax in spiaggia, ce n’è per ogni esigenza di tempo, budget e tipologia». Nel tempo il Paese è cresciuto, spinto anche dalle nuove tendenze dei visitatori in cerca di esperienze, e anche i “grandi classici” possono riservare occasioni inaspettate. «A Città del Messico – racconta Zanca –, piazze, monumenti e siti archeologici dei dintorni sono sempre un must per immergersi in questa cultura millenaria. Ma oggi si aggiungono alcune novità, come il nuovo Museo Casa Kahlo, appena inaugurato, nel quartiere di Coyoacán, ricavato all’interno della Casa Roja dove visse la pittrice, che, insieme alla celebre Casa Azul e alla Casa Estudio Frida Kahlo e Diego Rivera, offre un itinerario sulle orme di questa iconica artista. Nel 2025, poi, sono stati premiati con due stelle Michelin i ristoranti Pujol e Quintonil, perfetti per serate raffinate e che offrono un tocco gourmet ai già rinomati sapori locali». A tema enogastronomico, la «tappa da non perdere è Tequila, città del più tradizionale distillato messicano dove scoprire le fasi di lavorazione, le differenze dal Mezcal (prodotto con altri tipi di agave e in altre zone del Paese), le cantine e fare degustazioni guidate». Itinerari tra storia e tradizioni corrono tra antiche città, come Guadalajara, capitale culturale dove sono nati i Mariachi, Tula, la città tolteca nota per le sue piramidi e le famose statue conosciute come Atlanti, o, ancora, le città coloniali di Queretaro e la coloratissima Guanajuato, entrambe patrimonio Unesco, dal fascino autentico. Sempre ricercato è poi il mare, dove la scelta va dal Mar dei Caraibi all’oceano Pacifico. «Nello Yucatan, Cancun e la Riviera Maya con Playa del Carmen e Tulum – continua Zanca – sono sempre località ideali per giorni di relax; mentre, sul versante oceanico, la penisola semi desertica di Baja California, unisce

A destra, la Grande Moschea del Sultano Qaboos a Muscat, in Oman

Sotto, Dubai (nella foto), Abu Dhabi e Ras al Khaimah sono sempre più gettonati per i viaggi incentive

FERRUCCIO TIRONE

fondatore e titolare di Controvento «Nel settore incentive, le destinazioni mediorientali vivono sicuramente la “competizione” delle capitali europee e anche delle destinazioni italiane, sia per ragioni di sicurezza percepita sia, in alcuni casi, anche di budget e tempo a disposizione da parte delle aziende».

MANUELA CIMADORO founder di GoldenPeak

«Nei mesi scorsi abbiamo registrato un timido rallentamento e alcune aziende hanno preferito “congelare” progetti previsti in destinazioni sul Golfo Persico e nel vicino Medio Oriente. Ma già a partire da metà settembre abbiamo notato una ripresa immediata, tanto che, al momento, le destinazioni più richieste sono Turchia, Emirati con Abu Dhabi e Dubai in testa, seguiti dall’Oman».

la siesta in spiaggia a escursioni naturalistiche tra riserve protette o avvistamenti di balene e squali balena tra Los Cabos, Las Paz e Loreto». Le esperienze in più da inserire in un viaggio incentive? «Il soggiorno in ex monasteri trasformati in hotel di lusso o l’accesso esclusivo a un cenote, per godersi in tranquillità queste piscine di acqua dolce sacre ai Maya».

MEDIO ORIENTE SICURO

Le tensioni mediorientali hanno avuto ripercussioni ben oltre le zone interessate e limitrofe. Negli ultimi mesi, infatti, Paesi come Oman, Qatar, Emirati Arabi Uniti, hanno

registrato una contrazio-ne dei viaggi che, a ben guardare, è dovuta più a una generalizzazione e a un’eccessiva prudenza che alla reale insicurezza, dato che queste destinazioni distano oltre duemila chilometri dall’area critica.

«Nel settore incentive, le destinazioni mediorientali – afferma Ferruccio Tirone, fondatore e tito-lare di Controvento, agenzia specializzata in servizi di rappresentanza turistica di alcune delle più prestigiose realtà in Africa, Oceano Indiano e Sultanato d’Oman – vivono sicuramente la “compe-tizione” delle capitali europee e anche delle destinazioni italiane, sia per

ragioni di sicurezza per-cepita sia, in alcuni casi, anche di budget e tempo a disposizione da parte delle aziende». Ciò ha significato eliminare dalle programmazioni tante mete ideali per il Mice come quelle sopracitate in grado di soddisfare le tendenze del comparto, sempre più caratterizzato da «un turismo mag-giormente esperienziale – prosegue Tirone – con la scelta di turismo eco-sostenibile, di team building e di attività in loco legate al sostentamento delle comunità locali». Il sentimento di preoccupazione è condiviso anche da altri specialisti del settore. «L’attuale situazione geopolitica non lascia indifferenti aziende e incentive house: è innegabile la percezione di disordine, di instabilità, di insicurezza» dice Manuela Cimadoro, founder di GoldenPeak, associazione mondiale di Dmc. Nel 2025, mentre le destinazioni italiane ed europee hanno mantenuto un interesse costante, il lungo raggio e alcune zone “calde” hanno risentito del clima di incertezza. «Nei mesi scorsi abbiamo registrato un timido rallentamento – prosegue Cimadoro – e alcune aziende hanno preferito “congelare” progetti previsti in destinazioni sul Golfo Persico e nel vicino Medio Oriente. Ma già a partire da metà settembre, abbiamo registrato una ripresa immediata, tanto che, al momento, le destinazioni più richieste sono Turchia, gli Emirati con Abu Dhabi e Dubai in testa, seguiti dall’Oman. Oltre alla loro bellezza e ricchezza, sono Paesi raggiungibili in poche ore, con voli quotidiani diretti dall’Italia e permettono di concentrare in cinque-sei giorni una splendida esperienza nelle migliori strutture alberghiere e congressuali offrendo attività culturali, sportive, balneari e intrattenimento di altissimo livello. I nostri Dmc partner, attraverso un mix di competenza, conoscenza e una buona dose di “human touch”, garantiscono a gruppi di venti o duemila ospiti un ingrediente fondamentale: l’emozione dell’esperienza diretta, unica, esclusiva, irripetibile. Che questi luoghi scenografici possono garantire». E in effetti Oman, Abu Dhabi e Dubai stanno conoscendo incrementi importanti sia a livello turistico sia di brand reputation: nei primi sei mesi del 2025 il Sultanato dell’Oman ha registrato un aumento del 18% degli arrivi rispetto al 2024, mentre Dubai, per lo stesso periodo, ha segnato un +6% e Abu Dhabi ha visto aumentare del 47% le visite ai siti culturali dell’emirato. Se l’Oman affascina per il mix di tradizioni ancora autentiche, una natura spettacolare e variegata e un’interessante offerta culturale e gastronomica, Abu Dhabi attira per i grandi musei – tra gli altri, il Louvre in primis, al quale sta per aggiungersi il Guggenheim – ma anche per proposte ancora fuori dalle rotte classiche, come l’isolariserva naturale di Sir Bani Yas, un vero eden popolato da 17.000 animali selvatici e lambito da un mare cristallino. Dubai, infine, è “l’emirato che non dorme mai”, una sarabanda di architetture avveniristiche, hotel di super lusso e ristoranti gourmet.

NUOVE DESTINAZIONI CRESCONO

Restando sempre in Medio Oriente, ci sono due destinazioni da tenere assolutamente d’occhio perché si preannunciano come “the next place to be”: Ras al-Khaimah – il terzo emirato ad aprirsi al turismo dopo Dubai e Abu Dhabi – e il Qatar. Ras al-Khaimah sta conoscendo un momento di grande fermento con diverse nuove aperture di brand alberghieri di primo piano. L’Emirato offre una commistioni di paesaggi incredibili, con chilometri e chilometri di spiaggia bianchissima e mare turchese, montagne scenografiche e ovviamente il deserto. Non mancano

Sopra, il Qatar è tra le destinazioni emergenti nel mondo dei viaggi incentive. Dopo i mondiali di calcio del 2022, il Paese si è rifatto il trucco arricchendosi di opere d’arte e di edifici dal design unico. Nella foto, il National Museum, progettato da Jean Nouvel, ricorda una rosa del deserto

EVAN PASQUINI

market manager Italia di Crans-Montana Tourism & Congress «Crans-Montana offre servizi da grande città, come trasporti, cultura, negozi, centri di aggregazione, in un contesto raccolto e di alto livello. Per il mondo Mice c’è il Centro Congressi Le Regent, tre piani di spazi modulabili, lobby e caffetterie, per eventi fino a duemila persone».

poi i villaggi tipici – l’idea per un incentive? La visita ad Alzajeera, un vecchio villaggio di pescatori di perle, dove è possibile scoprire tutti i segreti di questa antica pratica, visitare una farm di perle e organizzare una cena di gala dall’atmosfera memorabile – e i campi tendati deluxe. Non solo. Tra le proposte originali di Ras al-Kaimah c’è anche la possibilità di fare il bagno in mare con i cammelli che, dopo l’allenamento mattutino si rinfrescano in acqua, oppure di provare la zipline più lunga del mondo: tre chilometri di adrenalina. Punta su un mix tra tradizione e futuro il Qatar, con la capitale Doha che alterna edifici avveniristici ad angoli caratteristici, musei dalle architetture scenografiche – imperdibili il National Museum e il Museum of Islamic Art – a suq traboccanti di artigianato autentico e a quartieri dalla vibrante vita notturna. E “a contorno”, un deserto dalle tonalità ocraaranciate dove organizzare infinite attività incentive, spiagge lunghissime e soffici con beach club dal tocco glamour e lambite da un mare trasparente, ristoranti raffinati e strutture alberghiere curatissime in ogni dettaglio, caratterizzate dal tipico lusso mediorientale che ammalia i sensi.

sport, natura e benessere, sostenuta da un’offerta sempre più ricca e attraente, anche in fatto di ricettività. Una tendenza confermata anche per il prossimo anno dal nuovo Travel Trends Report 2026 di Skyscanner, da cui emerge come i viaggiatori siano alla ricerca di soggiorni in montagna tutto l’anno, vissuta come meta ideale per respirare aria pulita, trovare pace e silenzio e godere della natura tra sport ed escursioni. Tutti elementi che hanno già conquistato anche il settore dei viaggi incentive, che trova in montagna resort e strutture alberghiere esclusive e attività perfette per ogni target, che si desideri un team building adrenalinico o una sessione di mindfulness nella natura.

Sotto, la montagna è “di moda”: lo dicono i numeri, sia del turismo leisure sia dei soggiorni Mice

L’INCENTIVE PRENDE (ALTA) QUOTA Con le Olimpiadi invernali Milano-Cortina 2026 ormai alle porte, la montagna italiana, nei prossimi mesi, sarà sotto i riflettori di tutto il mondo. Ma già da qualche anno le località montane sono sempre più protagoniste di vacanze, break bleisure per staccare la spina e retreat corporate, tanto che, secondo il Rapporto Montagne Italia 2025, quest’estate hanno addirittura superato le località balneari per grado di saturazione. Le ragioni risiedono nel cambiamento climatico che porta alla ricerca di fresco durante la stagione più calda – la cosiddetta tendenza della “coolcation” – ma anche nella destagionalizzazione delle vacanze (non più concentrate ad agosto) e nella varietà di attività che offrono tutto l’anno gli ambienti alpini, come

In Italia, sono soprattutto le Alpi a regalare paesaggi e fascino senza tempo. Dall’Alto Adige, dove le Dolomiti sono la cornice perfetta per eventi ad alta memorabilità, alla Valle d’Aosta, ai piedi del Monte Bianco, destinazione d’élite che coniuga sport, wellness e lusso con vista sui ghiacciai; dalle vette lombarde, sempre più dinamiche, innovative e sostenibili al Trentino, cuore verde delle cime alpine. Ovunque, sono tante le località che offrono strutture di diversa tipologia, dagli hotel di design a resort con spa panoramiche, numerose attività outdoor e rifugi gourmet, da personalizzare per il segmento business. D’inverno le Alpi sono la cornice perfetta per attività outdoor, dallo sci alle escursioni con le ciaspole, dalle slitte trainate da cani alle cene in rifugio; con l’arrivo della bella stagione, invece, la natura diventa scenario per trekking, bike, arrampicate, sport acquatici nei laghi alpini e forest bathing, cambiando colori e profumi in primavera e autunno.

Sempre sulle Alpi ma al di là del confine italiano, Crans-Montana, in Svizzera, offre un ottimo esempio di località montana “aperta” tutto l’anno. Situata su un altopiano a 1.500 metri d’altitudine, Crans «conta 15.000 abitanti – racconta Evan Pasquini, market manager Italia di Crans-Montana Tourism & Congress – e offre servizi da grande città, come trasporti, cultura, negozi, centri di aggregazione, in un contesto raccolto e di alto livello» a beneficio anche di visitatori sia leisure sia business. Molto richiesta per grandi eventi di sci, Mtb, gravel e golf, è una località versatile che si trasforma al ritmo delle stagioni: la natura circostante e i due prestigiosi campi da golf diventano, con la neve, piste di fondo e aree per passeggiate a piedi o con le ciaspole e, al calar della notte, uno dei green ospita il famoso “Sentiero delle Lanterne” per indimenticabili attività serali. «Per il mondo Mice – prosegue Pasquini –c’è il Centro Congressi Le Regent, tre piani di spazi modulabili, lobby e caffetterie, per accogliere eventi fino a duemila persone» che completa un’offerta alberghiera raffinata e lussuosa, con eleganti strutture ricettive e una proposta enogastronomica – il Vallese vanta i vigneti più alti d’Europa – ideali per incentive di alto livello.

VIVIANA VUKELIĆ

direttrice dell’Ente Nazionale Croato per il Turismo in Italia «Sempre più aziende italiane scelgono la Croazia per congressi, meeting, team building e viaggi incentive grazie alle bellezze naturali tra coste, isole ed entroterra, la ricchezza culturale e l’enogastronomia di eccellenza, che arricchiscono ogni tipologia di evento».

HANA KREJBICHOVÁ responsabile della comunicazione di Prague Convention Bureau «Anche se la maggior parte dei business travel dall’Italia è ancora generata da congressi e conferenze, sono molti i gruppi incentive italiani che visitano regolarmente Praga. La novità è il tour guidato “La Praga di Dan Brown”, che proprio qui ha ambientato il suo ultimo libro “L’ultimo segreto”».

EUROPA AVANTI CON BRIO Il Vecchio Continente rimane protagonista nella scena Mice tra mete note e in crescita. Secondo l’ultimo rapporto Icca del 2024, per esempio, la Spagna si conferma al terzo posto dopo Stati Uniti e Italia tra le destinazioni preferite dalla meeting industry, con Barcellona, Madrid, Siviglia e Palma di Maiorca tra le località più gettonate. Si distingue anche per una forte crescita la Croazia, grazie a significativi investimenti nel turismo. «Sempre più aziende italiane scelgono il Paese per congressi, meeting, team building e viaggi incentive – afferma Viviana Vukelić, direttrice dell’Ente Nazionale Croato per il Turismo in Italia – grazie alle bellezze naturali tra coste, isole ed entroterra, la ricchezza culturale e l’enogastronomia di eccellenza, che arricchiscono ogni tipologia di evento e contribuiscono a prolungare la stagione turistica oltre i mesi estivi». L’anno prossimo il Mice può anche contare su un’altra novità. «Nella primavera 2026 è prevista l’apertura del Pical Resort, Valamar Collection – prosegue Vukelić – un complesso di lusso a cinque situato nella rinomata zona di Pical, nei pressi di Parenzo (sulla costa istriana, ndr) aperto tutto l’anno, con servizi esclusivi e standard elevati di comfort e ospitalità, dotato di un centro congressi, con una capacità di circa 1.200 posti, tra i più grandi dell’Istria». Storiche città d’arte, la natura ricca di biodiversità, una gastronomia pluripremiata e rigenerazioni all’insegna della sostenibilità: anche la Polonia spicca per una popolarità crescente del turismo leisure e incentive. Situata in posizione strategica nel cuore dell’Europa, negli ultimi anni si è distinta per investimenti destinati a infrastrutture moderne e strutture alberghiere e per la vivace scena culturale che ha attratto visitatori ma anche grandi eventi. Oltre alle grandi città come Cracovia, Varsavia, Breslavia, Danzica e Poznan, un forte appeal è esercitato dalla natura, dalla costa baltica alle montagne, dalle

foreste millenarie della Bialowieza alla regione dei Grandi Laghi, un vero paradiso per le esperienze outdoor del Mice.

Tra le mete in crescita per city break ma anche per viaggi bleisure e incentive, c’è Praga, una delle città europee più affascinanti per quel mix di di storia e modernità. «Anche se la maggior parte dei business travel dall’Italia – dice Hana Krejbichová, responsabile della comunicazione di Prague Convention Bureau –è ancora generata da congressi e conferenze, sono molti i gruppi incentive italiani che visitano regolarmente Praga». Le sue dimensioni raccolte rendono facile visitare a piedi luoghi e monumenti della Città Vecchia: il celebre Orologio Astronomico, che da oltre sei secoli scandisce le ore della città, il leggendario Ponte Carlo, adornato da statue di santi, il Castello di Praga, una vera città nella città, che ospita la Cattedrale di San Vito, il pittoresco Vicolo d’Oro e terrazze panoramiche che regalano vedute spettacolari. La novità è visitare la città con il tour guidato “La Praga di Dan Brown”, che proprio qui ha ambientato il suo ultimo libro “L’ultimo segreto”, e pensato per celebrarne l’uscita. Oltre ai tesori storici, Praga offre esperienze uniche. Il tour dal fascino retrò a bordo del tram storico T3 Coupé, tra i quartieri più suggestivi; la crociera sul Vltava, magari al tramonto, quando le luci della città si riflettono sull’acqua; il percorso sensoriale interattivo al Pilsner Urquell Experience Centre, dedicato alla regina delle lager ceche e perfetto anche per coinvolgenti team building, tra degustazioni e segreti di produzione; o la visita al Prague Glass Experience, dove assistere alla lavorazione del vetro soffiato e del celebre cristallo di Boemia, e creare un piccolo souvenir personalizzato; o ancora, l’emozionante la Škoda Rallye Experience, per scoprire tra simulatori, esposizioni e attività interattive la tradizione motoristica del marchio ceco.

FUTURO ROSEO

In un contesto globale che cambia rapidamente, dunque, il mondo dell’incentive dimostra una sor-prendente capacità di adattamento. La domanda evolve, le destinazioni si ridefiniscono, i budget si ri-modellano, ma ciò che rimane costante è il valore strategico del viaggio come strumento di relazione e motivazione. Che si tratti di spingersi verso mete lontane da riscoprire, di affidarsi alla solidità di Paesi sicuri e ben strutturati, o di scegliere la montagna e l’Europa per esperienze tailormade di forte impat-to, le aziende continuano a riconoscere nell’incentive un investimento concreto sul capitale umano. Esperienze culturali immersive, attività outdoor, benessere, sostenibilità e creatività organizzativa si intrecciano per costruire programmi che non sono semplici premi, ma occasioni di crescita condivisa. È proprio in questa capacità di trasformare il viaggio in un momento unico, autentico, formativo e me-morabile che il settore ritrova la sua forza, pronto ad accompagnare le imprese verso un 2026 fatto di scoperte, consapevolezza e nuove opportunità.

Madrid e la Spagna: una destinazione classica e intramontabile

Sulla cresta dell’onda

Tre regioni per esperienze diverse. In eleganti resort, il gruppo Bluserena offre al mondo Mice gli scenari e le strutture ideali per accogliere eventi e incentive indimenticabili affacciati sul mare italiano.

Tra natura, benessere e panorami spettacolari

L’affascinante Costa dei Trabocchi in Abruzzo, la rigogliosa natura che scivola nelle acque cristalline della Sardegna, l’eleganza mediterranea tra masserie immerse negli ulivi e lidi caraibici in Puglia. Paesaggi e atmosfere distanti tra loro che raccontano tre modi diversi di vivere il mare italiano dove il gruppo Bluserena, uno dei più importanti per ricettività del settore “mare Italia”, vanta quattro destinazioni pensate anche per l’ospitalità Mice. La storia del brand è iniziata quarant’anni fa – un traguardo che sarà celebrato il prossimo anno – e proseguita con successo nel tempo. Oggi conta 12 resort situati su alcune delle spiagge più belle della Penisola, gestiti con cura e impegno e rinnovati, di volta in volta, cogliendo le sfide del momento: dalle esigenze degli ospiti all’offerta di attività, dalla proposta gastronomica all’organizzazione di eventi, sempre in sintonia con il luogo circostante. Una lunga esperienza che si esprime anche in ambito Mice, dove incentive aziendali, convention, congressi e soggiorni di gruppo possono contare su servizi all’avanguardia e personale qualificato.

STORIA E TRADIZIONE IN ABRUZZO

Tra le strutture di Bluserena ideali anche per il Mice, partiamo dall’Abruzzo, dove tutto ebbe inizio con l’acquisto, nel 1986, del Serena Majestic. Situato a Montesilvano, a soli sette chilometri da Pescara, lo storico hotel è un elegante quattro stelle rinnovato nel 2024 con un nuovo design e colori ispirati alla bellezza del mare su cui affaccia. Parte degli ampi spazi esterni e interni, sono dedicati a un congress center di 2.283 metri quadrati totali di aree espositive interne ed esterne per eventi Mice di diversa capacità: 12 sale meeting da dieci a settecento posti nella sala Plenaria di 777 metri quadrati e 860 posti in anfiteatro. L’ospitalità conta di 436 camere, diverse aree di ristorazione – ottime per gustare specialità locali o raffinate ricette – tre piscine, aree fitness, campi sportivi e sport nautici e il centro benessere Bluwellness. Un luogo ideale anche per visitare i dintorni, tra borghi storici, la

Costa dei Trabocchi con le sue antiche palafitte di legno sospese sul mare, e fare attività nella natura tra mare e montagna.

TRA IONIO E ADRIATICO

Più a sud, è il paesaggio della Puglia a conquistare gli ospiti, dove mare, cultura e gastronomia si fondono in un equilibrio perfetto. Qui Bluserena è presente con due strutture che consentono di scegliere tra i panorami dello Ionio e quelli dell’Adriatico. Il primo, a Castellaneta Marina, è l’Ethra Reserve, immerso nel verde della riserva naturale di Stornara, dove un secolare bosco di pini di Aleppo scende alla lunga spiaggia privata di dune dorate. Ethra Reserve è composta da due hotel cinque stelle, il Kalidria Hotel & Thalasso Spa e l’Alborèa Ecolodge Resort, e da due strutture quattro stelle, il Valentino Resort e il Calanè Resort per un totale di 712 camere e suite. Spazi generosi e versatili che includono anche un centro congressi di 7.800 metri quadrati, con venti sale meeting modulabili da 480 posti in sala plenaria e due anfiteatri da ottocento e 390 posti. Rinomata per qualità e varietà gastronomica è la ristorazione, proposta in otto ristoranti disposti anche all’aperto e a bordo piscina con una capacità da ottanta a 950 posti. Ma il fiore all’occhiello sono le oasi di benessere: l’Ethra Beach Club, tra la pineta e il mare, con servizi esclusivi, zona Vip e Bali bed per una totale privacy e tranquillità; e l’Ethra Thalasso Spa, un centro benessere di oltre 3.500 metri quadrati unico in Italia, circondato da un rigoglioso giardino, che offre trattamenti di talassoterapia, una piscina interna e una esterna, idromassaggio, area relax, e un’oasi benessere en plein air con Jacuzzi e solarium. Sul litorale adriatico si trova il Granserena Hotel, a Torre Canne, nei pressi delle omonime Terme, del Parco Naturale delle Dune Costiere e a pochi passi dalla Valle d’Itria, mete ideali per attività ed escursioni all’insegna della scoperta e del benessere. Situato sulla riva del mare, Bandiera Blu, l’hotel ha 315 camere rinnovate nel 2024 ed è circondato da un

di FRANCESCA PACE

parco rigoglioso. Al Mice, è dedicata un’area espositiva interna di 1.254 metri quadrati e tre sale meeting da cinquanta a 758 posti, ideali per ogni tipo di evento. Per i momenti di break, si può scegliere fra tre piscine di acqua termale e sport acquatici o rilassarsi nel nuovo Parco termale all’aperto con percorso kneipp, due mini-piscine con idromassaggio, ThermalFalls e ThermalBalance, una piscina semiolimpionica a temperatura ambiente e il solarium.

SARDEGNA, NATURA SEDUCENTE

Il mondo Mice del gruppo Bluserena prosegue, poi, in Sardegna, dove il Calaserena Resort accoglie gli ospiti in uno degli angoli

più seducenti dell’isola. Situato fra Cagliari e le spiagge di Villasimius, è affacciato sul mare e circondato dal verde di un bosco di pioppi, eucalipti e tamerici. Dopo un accurato e recente restyling delle aree comuni e delle 317 camere e suite, la struttura offre una sala meeting da 260 posti nella sala plenaria e 555 posti in anfiteatro, adatta a raffinati eventi aziendali. A fine giornata, ci si rilassa tra la spiaggia privata di sabbia, l’area fitness, la spa all’aperto e due piscine. Non manca poi una proposta culinaria di alta qualità da gustare nei quattro ristoranti, uno principale e tre tematici, interni o all’aperto, anche con vista mare.

indirizzi a fine rivista

LE ALTRE STELLE DEL FIRMAMENTO BLUSERENA

Oltre ai resort raccontati nell’articolo, Bluserena vanta altre strutture adatte a programmi Incentive:

Is Serenas Badesi Resort (Sardegna), Serenusa Resort (Sicilia),

Torreserena Resort (Puglia), Sibari Green Resort (Calabria) Serenè Resort (Calabria).

memorabili

Natura, benessere, esperienze esclusive e personalizzate.

GALLURA, per eventi

Nel nord della Sardegna, scenari di grande fascino si uniscono all’ospitalità e ai servizi Mice firmati Delphina hotels & resorts, dove vivere eventi immersi nell’atmosfera e nei paesaggi autentici di questa terra

di FRANCESCA PACE

L a Gallura è uno degli angoli della Sardegna più suggestivi e rinomati a livello mondiale e, da oltre trent’anni, accoglie le strutture del gruppo Delphina hotels & resorts, da sempre ambasciatore di un’ospitalità autentica, profondamente legata al territorio, alla cultura e all’enogastronomia sarda. Un impegno che si estende anche alla tutela dell’ambiente, attraverso un percorso avviato ancora prima della nascita dei resort e confluito nel protocollo We are Green, che, nel 2025, ha permesso di ottenere la certificazione internazionale Green Key a tutte le strutture del gruppo.

Valori che entusiasmano anche il mondo Mice che qui trova soluzioni ideali per eventi memorabili nel nord dell'isola, come dimostrano i numerosi meeting, incentive aziendali, presentazioni di prodotto che hanno scelto queste lo-

cation nel 2025. Oltre alla scenografica cornice naturale, ideale per momenti di relax e attività all’aria aperta, la destinazione offre ulteriori vantaggi: una posizione facilmente raggiungibile, a meno di un’ora di volo dalle principali città italiane, camere confortevoli e curate nei dettagli, conference center, location scenografiche e varietà di spazi per soddisfare ogni esigenza, oltre al prezioso supporto di un team Mice dedicato alla personalizzazione di ogni evento e servizio.

VISTA ICONICA

Il nord della Gallura, affacciato sulle isole dell'Arcipelago di La Maddalena e sulla Riserva Naturale delle Bocche di Bonifacio, è uno degli scorci più iconici della Sardegna. Una vista che si apre dal Resort Valle dell’Erica Thalasso & Spa, a Santa Teresa Gallura, immerso in un parco di 28 ettari di macchia mediterranea,

dove piante di lentisco, mirto, elicriso e piante d’erica (a cui deve il nome) avvolgono rocce di granito che, lentamente, digradano verso la costa frastagliata con spiagge e calette. Un angolo di paradiso che offre ai suoi ospiti due hotel cinque stelle, La Licciola e l'Hotel Erica, con 273 camere in totale, tra superior, junior suite, suite, oltre a esclusive soluzioni con piscina privata. Gli ampi spazi comprendono poi quattro piscine – con acqua marina o acqua dolce – sette ristoranti con terrazze all’aperto dove gustare i sapori e le tradizioni della Sardegna e un centro Thalasso & Spa per momenti rigeneranti e di relax.

Comfort ed eleganza che si addicono anche a eventi e meeting aziendali, ai quali è dedicato un elegante centro congressi, in tipico stile mediterraneo, di circa 476 metri quadrati in grado di ospitare fino a 450 persone in plenaria, completato da un accogliente foyer e un’ampia area esterna per coffee break. La posizione privilegiata del resort offre anche numerose opportunità per gli incentive, per andare alla scoperta della Gallura via terra o via mare navigando tra le isole dell’Arcipelago di La Maddalena fino al sud della Corsica, da alternare a diverse attività sportive. Fino al calar del sole, quando le calette si trasformano in scenari perfetti per eventi e beach party esclusivi.

OASI NATURALE

Sulla costa nord-occidentale della Gallura, a Badesi, il Resort & Spa Le Dune è un omaggio, fin dal nome, allo splendido paesaggio del Golfo dell’Asinara in cui si trova un’oasi naturale di 28 ettari dove dune di sabbia si fondono con il verde della macchia mediterranea, pervasa dal profumo di ginepro. A pochi metri, la spiaggia dorata di Li Junchi, che corre per otto chilometri lungo la costa. Gli spazi generosi del resort comprendono cinque hotel tra quattro stelle e quattro stelle superior, per un totale di 496 camere, ma offre un’atmosfera intima e riservata grazie all’ampia scelta di location: sei bar, sei piscine, l’elegante spa e dieci ristoranti, che offrono esperienze culinarie uniche. Cuo-

re del resort è la piazzetta dei Fichi, location perfetta per eventi e incontri informali. Oltre a usufruire dei servizi del resort, al Mice è dedicata una funzionale struttura con travi in legno a vista, con capacità massima di 450 posti in sala plenaria, modulabile in cinque sale breakout, insonorizzate, da 24 a duecento posti. La natura circostante, poi, offre tante occasioni per momenti liberi e team building: dagli sport acquatici a percorsi multisport, prove di sopravvivenza, caccia al tesoro, orienteering e sessioni di yoga, da organizzare in base al numero dei partecipanti.

ELEGANZA RISERVATA

A Palau, sul promontorio di Capo d’Orso che guarda alla mondana Costa Smeralda e al Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena, il Park Hotel & Spa Cala di Lepre è un quattro stelle di 160 camere perfetto per soggiorni all’insegna di tranquillità e riservatezza, distribuite tra la zona Parco, immersa nella vegetazione, e la zona Golfo, più vicina al mare. Un’oasi di pace dove rilassarsi tra la spiaggia, due piscine e i trattamenti proposti dal centro benessere; fare sport in acqua, in palestra o nei campi sportivi di tennis, calcetto, beach volley e tiro con l’arco, oppure fare escursioni verso le isole vicine, per poi gustare i sapori dell’isola nei due ristoranti – le Terrazze, à la carte e l’Arcipelago, a buffet – entrambi con vista sul Golfo. Un’offerta ideale anche per eventi Mice che hanno a disposizione una sala meeting modulabile in base alle esigenze, con capacità massima di 220 posti, situata vicino a un lounge bar, un anfiteatro e ampi spazi esterni o al chiuso, per coffee break o allestimenti. Per poi concludere la giornata nei diversi angoli dell’hotel, ammirando le luci scintillanti della Costa Smeralda e il faro di Porto Cervo che creano una suggestiva atmosfera.

indirizzi a fine rivista

Potenza, spazio e natura

Con il nuovo Palazzetto dello Sport, l’Horse Country Resort & Spa ridisegna la scena degli eventi in Sardegna. Un’arena polifunzionale che si integra con il centro congressi, spazi open-air e atmosfera naturale offrono a federazioni e ad aziende un hub completo per meeting e grandi manifestazioni

Con l’inaugurazione del nuovo Palazzetto dello Sport, il 2025 segna un punto di svolta per l’Horse Country Resort & Spa e per l’intero panorama degli eventi corporate e sportivi in Sardegna. L’arena, con oltre seimila metri quadrati di superficie coperta, nasce come infrastruttura polifunzionale progettata per ospitare competizioni, tornei indoor, workshop federali, allenamenti intensivi e grandi raduni tecnici. La modularità è uno dei suoi punti di forza: le tribune regolabili permettono di adattare gli spazi a diversi formati di evento, mentre le aree media, hospitality e i flussi logistici ottimizzati garantiscono

un livello di professionalità elevato, in linea con gli standard richiesti dalle organizzazioni sportive e dai partner commerciali. Una struttura moderna, pensata non solo per lo sport, ma anche per ampliare concretamente le opportunità per meeting, incentive e grandi eventi aziendali. Immerso nella natura del Golfo di Oristano, il resort offre un contesto che amplifica l’esperienza. Qui, tra la pineta secolare e le acque calme del Mediterraneo, la destinazione diventa parte del progetto congressuale, ispirando concentrazione e connessione. Lontano dalle rotte del turismo di massa ma facilmente raggiungibile, l’Horse

di TERESA CHIODO

Country si estende su quaranta ettari di verde incontaminato e mette a disposizione 315 camere, 58 villini e oltre 1.100 posti letto, cinque ristoranti, bar, piscine, una spiaggia privata e un centro benessere & spa che richiama la tradizione mediterranea. Una dimensione autonoma e protetta, perfetta per incentive, meeting corporate e programmi personalizzati che trovano nella quiete del luogo un valore aggiunto.

CENTRO CONGRESSI:

LA GRANDE ARENA DEL BUSINESS

Il centro congressi, cuore pulsante dell’offerta Mice, si sviluppa su oltre 1.800 metri quadrati modulabili. Ospita sale di diverse dimensioni, tra cui una plenaria da mille posti, foyer luminosi affacciati su terrazze panoramiche e un portico direttamente collegato alla piscina Tropicana, ideale per momenti di networking, coffee break ed esposizioni. La struttura è supportata da un team specializzato nella gestione di eventi complessi e nella personalizzazione degli ambienti, garantendo un alto livello di flessibilità operativa.

SPAZI OPEN-AIR:

LA PRATERIA DEGLI EVENTI

Accanto alle infrastrutture indoor, il resort valorizza la sua vocazione naturale attraverso un’ampia gamma di spazi open-air che si prestano a format creativi e dinamici. Il grande campo in erba naturale da diecimila metri quadrati offre una scenografia ideale per eventi outdoor, team building di grandi dimensioni e cerimonie. Il campo polivalente in erba sintetica permette di inserire attività sportive diversificate, mentre l’anfiteatro, le piscine, i giardini e i dehor attrezzati diventano ambienti perfetti per momenti conviviali, eventi serali e attività motivazionali. Ogni area è progettata per essere

completamente personalizzabile, secondo la filosofia del resort che mette al centro le esigenze specifiche di aziende, federazioni e organizzatori. Tra gli elementi distintivi dell’Horse Country c’è il legame profondo con il mondo equestre. Le attività di team building a cavallo, che spaziano dalla leadership emozionale ai percorsi immersivi in pineta o sulla spiaggia, rappresentano un’esperienza unica e ad alto impatto, capace di migliorare comunicazione, fiducia reciproca e coesione all’interno dei gruppi di lavoro. Un tratto identitario che arricchisce l’offerta Mice con proposte esperienziali sempre più richieste.

GRANDI EVENTI, GRANDI RISULTATI

La credibilità del resort è confermata da un importante curriculum di eventi internazionali che negli ultimi anni hanno scelto Arborea come quartier generale: dal Campionato Mondiale di Endurance Equestre 2024 alla Sunday Night of Boxing 2025, dal Collegiale Fipe 2025 ai ritiri e alle amichevoli della Nazionale Italiana e di squadre internazionali di volley, fino al Sardegna Equitation Festival 2025, uno dei principali appuntamenti equestri dell’isola. Manifestazioni che attestano la capacità dell’Horse Country di gestire logistiche complesse e di accogliere delegazioni provenienti da tutto il mondo. Con il nuovo Palazzetto dello Sport, un Centro Congressi versatile e un contesto naturale di straordinaria bellezza, l’Horse Country Resort conferma la sua vocazione a diventare uno dei poli più completi e dinamici per eventi corporate e sportivi in Sardegna, offrendo a meeting planner, federazioni e aziende un luogo dove professionalità ed esperienza trovano un equilibrio perfetto.

HORSE COUNTRY RESORT CONGRESS & SPA  - Arborea (Or)

Numero totale camere: 315 | Ristoranti: 5 | Posti: 450+80+130+250 | Sale meeting: 8 | Capienza sala maggiore: 1.000 posti | Capienza sala minore: 20 posti | Saletta segreteria | mq di aree espositive: 800 | Possibilità organizzazione post congress

indirizzi a fine rivista

La Turchia conquista gli italiani

La Turchia conquista il mercato italiano con scenari mozzafiato, ospitalità di alto livello e una sorprendente versatilità per gli incentive. TerraTurkey Dmc ne amplifica il potenziale con creatività su misura, competenze integrate e un metodo che unisce efficienza europea ed expertise locale, orientato anche a sostenibilità e impatto positivo

La Turchia continua a esercitare un fascino speciale sul pubblico italiano, confermandosi tra le destinazioni più richieste sia per il leisure sia per gli incentive. Il Paese ha saputo valorizzare al meglio il proprio patrimonio culturale, naturale e umano, trasformandolo in una proposta Mice capace di unire autenticità, qualità dei servizi e una sorprendente versatilità creativa. «A rendere la Turchia ancora più competitiva è la sua connettività globale – sostiene Giulia Barattelli, co-founder di TerraTurkey Dmc –. L’aeroporto di Istanbul è oggi uno degli hub più dinamici e strategici al mondo, con oltre 1.700 movimenti giornalieri. Per gli incentive in particolare, questo significa coordinare con facilità arrivi da più continenti e accogliere gruppi internazionali con collegamenti frequenti ed efficienti».

Dalla vitalità cosmopolita di Istanbul ai silenzi lunari della Cappadocia, dalle baie cristalline dell’Egeo fino ai paesaggi selvaggi dell’Anatolia interna, la Turchia offre un cambio di scenario nel giro di poche ore. È questa varietà di atmosfere, insieme alla capacità di creare esperienze davvero su misura, a rendere la Turchia una delle destinazioni di maggior appeal per gli incentive italiani. Il Paese coniuga infatti una ricettività moderna con una logistica efficiente, un ottimo rapporto qualità-prezzo e un’offerta esperienziale tra le più ricche del Mediterraneo: workshop con artigiani locali, itinerari gastronomici, eventi in location storiche, navigazioni private, attività outdoor e momenti culturali autentici. Qui la personalizzazione non è uno slogan, ma un approccio concreto.

COMPETENZE INTEGRATE E VALORE AGGIUNTO

In questo contesto, TerraTurkey Dmc ha contribuito in modo significativo alla crescita del mercato incentive in Turchia, costruendo basi solide e un metodo di lavoro riconoscibile. La sua evoluzione non è stata solo un affinamento dell’offerta, ma un vero processo di convergenza e integrazione interdisciplinare, che ha trasformato l’approccio all’organizzazione degli eventi. Una trasformazione che non riguarda soltanto gli strumenti, ma soprattutto le persone: professionisti della comunicazione, della logistica, dell’hospitality e della progettazione creativa che collaborano in modo armonioso, come un’unica squadra. Il risultato è un orientamento estremamente chiaro: versatilità, valore aggiunto nei servizi e una costante rielaborazione delle competenze. TerraTurkey ha aggiornato negli anni il proprio metodo di lavoro, integrando una visione più ampia della progettazione degli eventi, che supera la dimensione puramente economica e considera l’impatto ambientale, sociale e culturale dei progetti.

METODO EUROPEO, ANIMA TURCA

La sostenibilità rientra sempre più nei brief delle aziende italiane, e TerraTurkey la interpreta non come vincolo, ma come opportunità: preferenza per fornitori locali e responsabili, attività a basso impatto, coinvolgimento delle comunità, recupero della cultura materiale, creazione di partnership durature e scelte logistiche che riducono sprechi e inefficienze. Una visione che va-

di TERESA CHIODO
Giulia Barattelli co-founder di TerraTurkey Dmc

lorizza l’esperienza, ma anche il territorio. «TerraTurkey Dmc ha sviluppato una competenza molto specifica: realizzare eventi ed esperienze speciali in contesti archeologici e culturali dove, nella maggior parte dei casi, organizzare qualcosa è considerato quasi impossibile – racconta Barattelli –. Accessi esclusivi, collaborazioni con esperti, aperture straordinarie e una cura maniacale per la scenografia e il rispetto dei luoghi sono elementi che ci distinguono».

In Turchia, gli incentive non sono mai programmi “copia-incolla”: ogni esperienza viene costruita su misura, dal concept alla narrazione, fino alle attività e ai dettagli che rendono un viaggio realmente unico e aderente agli obiettivi del cliente. A questa

dimensione creativa si affianca una gestione operativa impeccabile, dove logistica, timing e coordinamento sono studiati al millimetro: perché le grandi idee funzionano solo quando tutto scorre senza frizioni, permettendo ai partecipanti di vivere l’esperienza con leggerezza e ai clienti di sentirsi accompagnati in ogni fase. Il tutto si traduce in un metodo di lavoro che unisce un mindset europeo – organizzato, veloce, strutturato – a una profonda expertise turca, capace di leggere il territorio, le sue sfumature e le aspettative dei diversi mercati. Un mix che consente di trasformare visioni ambiziose in esperienze autentiche, realizzabili e, soprattutto, memorabili.

indirizzi a fine rivista

UN PAESE, INFINITI SCENARI

Che si tratti di un kick-off aziendale a Istanbul, di un viaggio premio tra Cappadocia e Riviera Turca o di un evento immersivo costruito attorno ai valori di un brand, la Turchia continua a dimostrarsi un palcoscenico ideale per chi cerca ispirazione, autenticità, impatto positivo e un’organizzazione impeccabile. «Un esempio significativo riguarda un progetto nell’area sud-orientale del Paese durante il quale abbiamo invitato appositamente dall’Italia il direttore degli scavi di Karkamis, che ha guidato il gruppo in un incontro privato e completamente tailor-made, trasformando una semplice visita in un dialogo privilegiato con chi vive e custodisce il sito ogni giorno afferma Barattelli ‒. Nello stesso viaggio abbiamo trasformato un vaporetto di linea in una location esclusiva per un pranzo sull’Eufrate: un’esperienza che ha unito il fascino del fiume alle storie dell’antica Mesopotamia, offrendo al gruppo un momento scenografico e totalmente fuori dagli schemi. Anche in Cappadocia lavoriamo con la stessa filosofia: eventi organizzati nel Museo all’Aperto di Göreme, Patrimonio Unesco, permettono di vivere l’incanto delle antiche chiese rupestri in un’atmosfera privilegiata. E presso il Tempio di Apollo, uno dei luoghi simbolo dell’Anatolia, progettiamo esperienze che fanno dialogare la maestosità del sito con il racconto dei suoi profondi strati culturali. Accanto alle esperienze culturali, proponiamo anche attività più adrenaliniche come l’heliski a Rize, una delle zone più selvagge e spettacolari del Mar Nero: discese in neve fresca su montagne remote che rendono l’esperienza unica anche per gruppi incentive alla ricerca di qualcosa di davvero esclusivo».

MARGHERITA RUGGIERO

Digital consultant info@margheritaruggiero.it

L’ IA generativa, partner del processo creativo

A chi progetta incentive o team building, la creatività da sola non basta: serve trasformare l’idea in un’esperienza che funzioni sul campo e che coinvolga i partecipanti, spesso avendo a disposizione poco tempo per presentare l’offerta

L’IAgenerativa può diventare partner di produzione nellideazione e pianificazione di un progetto per un viaggio incentive o un’attività di team building e accelerare il processo creativo perché è particolarmente efficace in alcuni compiti. Per esempio, riesce a processare dati di vario genere per trovare le aree di intersezione.

Quindi, con le giuste linee guida, può suggerire le migliori opzioni tenendo conto di una consistente quantità di dati che includano le esigenze di storytelling, le dinamiche di gruppo, gli obiettivi aziendali, le limitazioni logistiche, la sicurezza nello svolgimento, il budget previsto, gli strumenti disponibili. In questo modo, accorcia e semplifica il passaggio da

ideazione a realizzazione e supporta lo sviluppo di esperienze molto personalizzate.

L’IA generativa è anche molto efficace quando assume ruoli diversi. Può “ragionare” come un manager che valuta l’efficacia motivazionale di un format, come un partecipante che vive l’esperienza di una serata a tema o come un fornitore che individua punti critici dell’allestimento. Questo consente al planner di ottenere prospettive nuove e spunti più calzanti, utili per prevedere e superare gli ostacoli e le obiezioni, calibrare il livello di coinvolgimento o migliorare la coerenza del messaggio.

Un buon processo di prompting, un Gpt personalizzato o un Gem configurato come assistente

esperienziale può suggerire strutture di networking e gioco coerenti con i valori aziendali, proporre meccaniche di punteggio, intrecciare la narrazione con elementi del territorio o del brand stesso e può generare varianti per target diversi, sempre entro i limiti definiti dal planner. L’IA ovviamente non progetta da sola, ma può arricchire il materiale creativo, migliorando il processo di selezione e validazione dei progetti migliori. Il vantaggio è concreto: più varianti, maggiore coerenza tra versioni, rapidità nella preparazione delle proposte. Un progetto di IA generativa ben impostato può trasformarsi anche in una raccolta di format ed esperienze fatte, utile per evitare di ricominciare

ogni volta da zero e mantenere memoria progettuale, tenere traccia di cosa funziona meglio. Restano certamente alcuni limiti. L’IA ragiona per probabilità e tende a ripetere schemi già visti. Se non è guidata con precisione, può produrre idee generiche, banali, poco realistiche. Per questo serve sempre il controllo umano, l’esperienza di chi conosce persone, contesto e obiettivi e sa distinguere tra una proposta sensata e un’idea irrealizzabile. L’approccio vincente è ibrido. L’IA amplia le possibilità e tiene traccia dei dati disponibili, il planner dà senso e direzione. Nei team building e negli incentive questo significa da una parte guadagnare tempo prezioso e dall’altra potenziare il risultato.

Il gusto non è mai da solo

Nella pianificazione dei momenti conviviali, si deve prevedere il coinvolgimento dei cinque sensi, al fine di costruire un’esperienza completa e soddisfacente

Dauna ricerca di Irccs Humanitas, leggiamo “(…) il senso del gusto svolge un ruolo fondamentale nella nutrizione: l’evocazione dei sapori costituisce, infatti, la base psicologica dell’appetito. La perdita del gusto (…) può incidere anche in modo importante sul benessere psicologico, fino a portare alla depressione” . Le proposte di catering di un evento, dove gli ospiti sono proverbialmente più esigenti e critici, non si basano mai sulla mera soddisfazione della fame; tanti sono gli aspetti che vanno pensati nei minimi dettagli per creare un’esperienza di successo, dall’allestimento degli spazi alla mise en place, dalla musica alla scelta del menu. Tutto ha valore, perché – parola di scienziato – il gusto non è mai da solo! Ma dove abbiamo la sensazione del gusto? La risposta immediata di chiunque è “nella bocca”; qualcuno aggiunge l’importanza dell’olfatto, altri aggiungono la vi-

sta. Raramente si pensa all’udito e al tatto. Eppure, dato che abbiamo sempre tutti i nostri sensi attivi e, mentre mangiamo, sentiamo gli odori, guardiamo, ascoltiamo e tocchiamo qualcosa, il nostro cervello accoglie ed elabora il tutto in un’unica esperienza, dove tutte le sensazioni sono contaminate e dove la memoria la fa da padrona. Nonostante, dunque, il gusto sia preposto alla nutrizione, secondo gli studi più recenti, la parte preposta alla percezione del gusto occupa meno dell’1% della corteccia cerebrale, mentre metà del cervello lavora per processare quello che vediamo. Il cervello, infatti, impara a prevedere il gusto e le caratteristiche degli alimenti sulla base degli indizi sensoriali diversi. Quando si pensa a un piatto o si legge un menu, il cervello è condizionato, perché mette in moto subito i suoi meccanismi per la creazione della sensazione del sapore. Il ricordo precede l’esperienza stessa del gusto e crea l’aspettativa. Nella

ROSANNA MORTATI

Docente di Meeting Industry Università della Calabria Pco, event manager e marketing sportivo rmortati@alice.it

pianificazione delle proposte ristorative, si deve quindi prevedere l’interessamento dei cinque sensi. Infatti, se ci viene presentato un sorbetto di colore rosso o rosa, ci aspettiamo un gusto di fragola o di anguria, ma se – a sorpresa – sa di pomodoro, rimaniamo disorientati e sicuramente delusi. In relazione all’olfatto, pensiamo al vino: il calice non viene mai riempito fino all’orlo, lo spazio vuoto sopra serve per conservare l’aroma e il bouquet, infatti più il vino è di qualità, più viene lasciato spazio sopra. Per l’udito, si parla di condimento sonico. Se per l’intrattenimento musicale viene suonata una musica “tintinnante” (quella del pianoforte o dei campanelli eolici), emerge la sensazione di dolcezza dei cibi, viceversa gli ottoni a volume basso fanno sentire più l’amarezza. Tanto per dire, nei locali dove si beve perlopiù birra, si ascolta quasi sempre musica rock, perché questa spinge a

consumare circa il 27% di prodotto in più.

Cosa dire in relazione al tatto? Tra i tanti pubblicati, c’è un simpatico esperimento condotto durante un congresso a Edimburgo: per la stessa portata, a metà dei commensali sono state date posate leggere, tipo fast food, all’altra metà posate importanti di una certa consistenza. Coloro che hanno usato posate più pesanti hanno apprezzato il cibo molto di più, dichiarandosi disposti anche a pagarlo di più. Allo stesso modo, in un altro esperimento, chi usa la tazzina di ceramica dichiara che il caffè è più corposo rispetto a quello bevuto da tazzine di vetro.

Gli chef stellati si interessano sempre più a ciò che succede nella mente dei clienti. Attingono agli studi di psicologia, neurogastronomia, marketing, design, incrociano i risultati. E i vari esperimenti dimostrano che ciò che rimane in ognuno, dopo un momento conviviale, non è tanto il cibo, quanto la situazione. La situazione, che è ciò da cui scaturisce l’esperienza, dev’essere stimolante, coinvolgente e memorabile; ecco perché la tendenza, nella ristorazione di oggi, è quella di un’accurata progettazione di esperienze perfette, ossia di grande valore emotivo. I tempi sono maturi e tutti, proprio tutti (pco, meeting ed event manager, oltre ai ristoratori) devono adottare approcci innovativi per creare esperienze che vadano oltre la semplice degustazione, coinvolgendo i clienti a livello emozionale e sensoriale. Altrimenti la sopravvivenza non è garantita.

E poi tutto dev’essere instagrammabile, ma questa è un’altra storia.

Consulente e formatore Ecm fabio.gilardenghi@gmail.com

L’ultima “frontiera” Ecm

Ultimamente vengono proposti corsi di formazione sul campo nella tipologia “gruppo di miglioramento”: cerchiamo di tracciare le caratteristiche di questa nuova forma di apprendimento

Nell’ultimo periodo l’attenzione di diversi provider Ecm si è concentrata sulla progettazione di corsi di “formazione sul campo” nella tipologia “gruppo di miglioramento”: una progettualità “nuova”, dove l’apprendimento avviene attraverso l’interazione con un “gruppo di pari” e il progetto ha come fine ultimo il miglioramento di un processo o di una procedura di lavoro. Di seguito condivido con voi alcune “riflessioni” in merito ai corsi con acronimo “FsC-GdM”.

• Formazione alla pari = nei gruppi di miglioramento il concetto è che la formazione avviene attraverso il confronto fra soggetti “alla pari”, per cui, a differenza del classico corso residenziale, in cui il docente “relaziona” e i discenti “ascoltano”, qui tutti devono avere un ruolo attivo, cioè devono portare il loro contributo al gruppo di lavoro, e pertanto fungono contemporaneamente da docenti/discenti.

• Supervisione = è possibile prevedere nel progetto la presenza di tutor esterni al gruppo di lavoro, cioè soggetti che operano da facilitatori “relazionali” (per esempio uno “psicologo” che funge da facilitatore dei processi relazionali in un gruppo di lavoro formato da medici) o “tecnici” (pensiamo a un medico cardiologo che funge da esperto tecnico in un gruppo formato da medici di medicina generale per un progetto finalizzato alla prevenzione cardiovascolare). La presenza del tutoraggio prevede un bonus di 0,3 crediti Ecm per ogni ora formativa.

• Composizione = nella composizione del gruppo di lavoro, “alla pari” può avere un significato “orizzontale” (per esempio progetto un gruppo di lavoro finalizzato alla stesura di un protocollo operativo e quindi tutti i partecipanti appartengono alla medesima professione sanitaria) oppure “verticale” (pensiamo a un progetto con il fine di migliorare una procedura

interna al reparto di una struttura dove “alla pari” significa che i partecipanti hanno professioni sanitarie differenti ma tutti lavorano in quel determinato reparto).

• Grant = è possibile prevedere un grant per tutti i partecipanti al gruppo di miglioramento, o anche solo ad alcuni di essi, in base al contributo, più o meno strutturato, che ogni soggetto porta al confronto: qualche soggetto potrebbe, infatti, preparare un contributo scientifico che presenta all’attenzione del gruppo, qualcun altro potrebbe invece limitarsi a portare la propria esperienza direttamente in fase di confronto e discussione.

• Durata formativa = ricordiamoci che per questa tipologia di corsi di formazione è prevista una durata minima di sei ore, proprio perché è necessario un tempo congruo per raggiungere gli obiettivi didattici del progetto. Se al termine del corso viene prodotto un documento riassuntivo

(per esempio un protocollo, una procedura, etc) allora è previsto un bonus di 0,3 crediti Ecm per ogni ora formativa, ma attenzione alla raccolta di dati clinici, per evitare che si possa obiettare che il gruppo di miglioramento sia in realtà uno studio osservazionale.

• Multimediali = questa tipologia formativa è di natura tipicamente “residenziale”: sarebbe infatti preferibile che si svolgesse in una sede “clinica”, anche se non è obbligatorio (un GdM si può anche svolgere in un hotel se il fatto di essere in una struttura sanitaria non è propedeutico al raggiungimento degli obiettivi didattici). La normativa recita inoltre che “è possibile, e in alcuni casi necessario, l’uso di tecnologie informatiche per la comunicazione a distanza e per l’accesso alla documentazione”: questo inciso pone un’apertura al fatto che si usino tecniche didattiche “virtuali” ma attenzione: il gruppo di miglioramento non è un webinar “mascherato”.

Workout

STRATEGIE di talent retention

In un settore come il Mice, dove la velocità e la precisione sono fondamentali, avere un team stabile è un vantaggio competitivo. E non serve un ufficio Hr per ottenerlo: serve la volontà di investire nelle persone, con la stessa cura con cui si investe nei clienti

Nel

settore Mice italiano, gran parte delle agenzie è di piccole o medie dimensioni, spesso a conduzione familiare o con team ristretti. Qui non c’è quasi mai un reparto Hr strutturato: la selezione, la formazione e la gestione delle persone sono compiti che ricadono direttamente su titolari o sui project manager. Eppure, proprio in queste realtà, la retention – ovvero la capacità di trattenere i collaboratori nel tempo – è una leva strategica per la sopravvivenza e la crescita.

Quando un professionista esperto lascia l’agenzia, la perdita non è solo numerica: vanno via relazioni con fornitori e clienti, conoscenza delle procedure, memoria operativa di eventi passati, capacità di problem solving in tempo reale. Recuperare queste com-

Business director di HR-Link, Hr manager e coach simona.ciotti@hr-link.it

petenze può richiedere mesi, e nel frattempo il carico ricade su chi resta, aumentando stress e rischio di nuovi abbandoni.

La retention nelle Pmi Mice non si fa con benefit standard o piani di carriera preconfezionati: si costruisce giorno per giorno, partendo da tre principi chiave.

Il primo è dare significato al lavoro: in una piccola agenzia, ogni persona vede l’impatto diretto del proprio contributo. Condividere obiettivi, sfide e risultati crea un senso di appartenenza che spesso vale più di un aumento di stipendio. Aggiornare il team sui nuovi clienti acquisiti, celebrare un evento ben riuscito o ringraziare pubblicamente chi ha risolto un imprevisto sono azioni semplici ma potenti. Il secondo principio è investire in

una crescita mirata. Molti titolari temono che formare i collaboratori li spinga a cercare altrove. In realtà, accade l’opposto: sentirsi sostenuti nella crescita aumenta la fedeltà. Nel Mice, la formazione può essere rapida e verticale: due giorni su “Tecnologie per eventi ibridi”, un workshop su “Logistica per congressi internazionali”, o un modulo e-learning sulle normative per eventi farmaceutici. Contenuti concreti e subito spendibili riducono anche il time to competency, accelerando l’autonomia dei nuovi ingressi. Il terzo elemento è riconoscere e valorizzare le persone. Non basta dire “bravo”: il riconoscimento deve essere specifico (“Hai gestito la crisi voli in modo impeccabile”), tempestivo e

pubblico. A questo va affiancato l’uso consapevole dei rinforzi positivi, cioè azioni e feedback che consolidano i comportamenti virtuosi e li rendono più probabili in futuro. Un ringraziamento davanti al team, la possibilità di gestire un progetto in autonomia o un piccolo bonus esperienziale (per esempio la partecipazione a una fiera di settore) funzionano come stimoli che alimentano motivazione e senso di appartenenza. Nelle Pmi, la retention non è solo una strategia per “trattenere”, ma un modo per costruire un ambiente in cui le persone vogliono restare. Serve visione, capacità di ascolto e attenzione costante: qualità che, per fortuna, nelle agenzie Mice italiane non mancano.

SIMONA CIOTTI

PAOLA SABBATINI

Formatore, coach e senior partner

Newcom Consulting paola.sabbatini@newcomconsulting.it newcomconsulting.it/digital-trainer

Progettare per non estinguersi

Le aziende sono oggi sottoposte a continui cambiamenti, per i quali serve un adattamento costante: il project management può diventare la strategia per sopravvivere

Mercati, regolamentazioni, normative, tecnologie, persone, politiche, clima. L’azienda è sottoposta a continui cambiamenti, sono così tanti che diventa difficile fare previsioni e definire una strategia di lungo periodo. Oggi serve un adattamento continuo, a diversi livelli: organizzativo, di prodotto, di processo, di competenze delle persone. Queste trasformazioni vengono quasi sempre realizzate attraverso progetti: ecco perché il project management deve diventare la nostra via per la sopravvivenza.

Secondo il report “Pulse of the Profession” del Project Management Institute, solo poco meno della metà dei progetti può essere considerata un successo pieno. Circa il 12% fallisce del

tutto e molti altri non raggiungono i risultati sperati. Le cause principali? Obiettivi poco chiari, mancanza di coinvolgimento degli stakeholder, pianificazioni rigide che non reggono alla realtà, comunicazioni frammentate, gestione superficiale dei rischi e, non da ultimo, team che faticano a collaborare davvero. In sintesi: non bastano strumenti e diagrammi di Gantt, serve un approccio integrato che tenga conto di più variabili contemporaneamente. Se guardiamo da vicino le aree più delicate del project management, ne emergono sei in particolare. La prima riguarda gli obiettivi: troppo spesso vengono scritti come output, dimenticando l’outcome, cioè il vero cambiamento che il

progetto deve generare. Poi ci sono gli stakeholder, con le loro visioni divergenti o in conflitto. Qui la chiave è coinvolgerli presto, facendo le domande giuste per far emergere i bisogni reali.

La pianificazione è un’altra trappola: utile per darsi una rotta, ma se è troppo rigida rischia di diventare una gabbia. Meglio costruire milestone dinamiche legate ai risultati.

La quarta area critica è la gestione del team: competenze tecniche non bastano se non ci sono fiducia, comunicazione e spirito di collaborazione. Segue la gestione dei rischi, spesso vissuta come un esercizio burocratico, mentre dovrebbe essere una palestra di scenari alternativi per reagire agli imprevisti.

Infine la comunicazione, il filo invisibile che tiene insieme tutto: troppe informazioni date per scontate o perse nei meandri di mail e chat hanno fatto deragliare più progetti di quanti si possa immaginare. Cosa fare, allora? Continuare ad apprendere, dai progetti riusciti ma anche da quelli che non hanno raggiunto l’obiettivo. Guardare oltre le tecniche classiche, esplorare approcci più agili e adattivi, e aprirsi alle nuove opportunità che strumenti digitali e intelligenza artificiale già oggi mettono a disposizione. Perché un progetto non è solo un insieme di attività: è la capacità dell’azienda di costruire il proprio futuro, un futuro che non aspetta.

L’asset class hospitality nel Mice

La riqualificazione di strutture alberghiere in chiave Mice può diventare il vettore strategico per la rigenerazione urbana e la destagionalizzazione economica di una destinazione

Il segmento Mice si conferma come il catalizzatore di valore aggiunto per l’asset class hospitality, trascendendo la tradizionale funzione ricettiva per configurarsi come un vero e proprio strumento di sviluppo urbano e destagionalizzazione economica. In un contesto di elevata competizione internazionale, la capacità di attrarre grandi eventi e meeting di rilievo dipende intrinsecamente dalla qualità e dalla flessibilità del patrimonio immobiliare alberghiero.

A differenza del leisure, il turismo congressuale si caratterizza per una spesa pro capite significativamente superiore e per la capacità di generare flussi di occupazione costanti anche nei periodi di bassa stagione (tipicamente primavera e autunno), mitigando il rischio di stagionalità che affligge molte destinazioni italiane.

Questa domanda richiede però un asset immobiliare ad alto contenuto tecnologico e funzionale: da struttura monofunzionale, l’hotel congressuale deve diventare un vero e proprio “hub di connessione”.

Tra le caratteristiche fondamentali, c’è sicuramente l’ibridazione degli spazi che prevede, per esempio, che ballroom e sale meeting siano integrati con spazi co-working di lusso e aree networking, massimizzando l’efficienza d’uso (sia per l’evento sia per l’ospite bleisure e per le attività di outdoor e team building). Essenziale è anche l’infrastruttura digitale (connettività ultra-broadband, sistemi audiovisivi avanzati, smart building management) che, ça va sans dire, dev’essere di ultimissima generazione. A fronte di eventuali investimenti, la componen-

te Mice consente una certa mitigazione del rischio e assicura un solido base load di ricavi B2B, riducendo la volatilità del RevPar (revenue per available room) e garantendo un gross operating profit più prevedibile. Non solo: gli interventi di riqualificazione degli asset alberghieri in ottica Mice sono spesso interconnessi con i grandi progetti di rigenerazione urbana. La rifunzionalizzazione di ex poli industriali, fieristici o complessi alberghieri datati in centri congressi di nuova generazione agisce come un formidabile moltiplicatore di valore per l’area circostante, valorizzando il territorio ed elevando l’attrattività della destinazione e innescando l’apertura di servizi complementari (retail, F&B di alta fascia, mobilità). E ancora, l’internazionalizzazione del Mice impone

standard Esg rigorosi: i progetti di riqualificazione che integrano elevati criteri di efficienza energetica e di impatto sociale inclusivo non solo attraggono i capitali verdi (Articolo 8 e 9 Sfdr), ma stabiliscono un benchmark qualitativo per l’intera filiera edilizia urbana. L’investimento in hospitality diviene, in questo senso, un’azione di sviluppo sostenibile del patrimonio immobiliare cittadino.

In definitiva, dunque, l’asset class hospitality, trainata dalla domanda Mice e bleisure, si conferma come una delle strategie più lucide e complete per coniugare rendimento immobiliare, diversificazione del rischio operativo e impatto positivo sulla rigenerazione del tessuto urbano, offrendo un unicum di stabilità patrimoniale e dinamismo economico.

RICCARDO PISTOIA HMConsulting-Herman Spa

Dalla Nutella al Dubai Chocolate

Una fiera internazionale dedicata al food in cui l’Italia si propone da sempre come leader offre l’occasione per fare il punto sulle abitudini alimentari dei consumatori e studiare i menu per i prossimi eventi

Formati smart e combinazioni di gusto inattese: sono gli snack che conquistano le nuove generazioni

Nelle grandi fiere dedicate all’hi-tech, come il Ces di Las Vegas o le attesissime fiere sull’IA degli ultimi anni, le compagnie americane, cinesi e coreane la fanno da padrone in termini di numero di espositori e prodotti presentati. C’è una fiera, però, con un numero minore di espositori ma altrettanto popolare a livello internazionale, dove è l’Italia a farla da padrone: il Fancy Food Show, sia nella versione estiva a giugno a New York sia in quella invernale, sei mesi dopo, a gennaio a Las Vegas.

La scorsa estate, in particolare, l’Italia è stata protagonista assoluta nell’industria dell’alimentazione ed è stata il Paese celebrato al Fancy Food Show di New York. Quasi esattamente un mese dopo, Ferrero annunciava l’acquisto di Kellogg’s, lo storico marchio pre-

sente sulle tavole degli americani per la prima colazione. Successivamente, non un prodotto alimentare ma sempre relativo allo stesso settore, i punti vendita della francese Carrefour in Italia sono passati in mano italiana e saranno ribattezzati con lo storico marchio Gs. Né Ferrero né Kellogg’s erano presenti con i loro prodotti al Fancy Food Show, ma non è una sorpresa. L’evento è una vetrina per le aziende artigianali, a conduzione familiare e per lo più di nicchia, non con una distribuzione capillare come Nutella o Raisin Bran.

STORYTELLING ALIMENTARE

Nell’ambito di queste nicchie, con alcune eccezioni, la presenza italiana al Fancy Food Show è sempre stata imponente e quest’anno l’Italia era rappresentata da oltre trecen-

dal nostro corrispondente a New York DOMENICO MATARAZZO

to aziende distribuite su un’area espositiva di 3.500 metri quadrati su due piani, il tutto sotto l’organizzazione della Universal Marketing di New York. L’Italia ha presentato il meglio dei propri prodotti: dalla mozzarella di bufala e i pomodori della regione Campania, ai produttori di oli, salsa e pasta della Puglia, fino ai tartufi delle Langhe in Piemonte. Ogni regione ha messo in mostra la propria unicità, ricordando al pubblico americano quanto la varietà gastronomica italiana sia sinonimo di storia, qualità e racconto del territorio. Non a caso, molti buyer hanno evidenziato come la narrazione che accompagna i prodotti italiani rappresenti un valore aggiunto, capace di fare la differenza sugli scaffali statunitensi, sempre più affollati di prodotti made in Italy e di prodotti con marchi dai nomi di fantasia che richiamano l’italiano.

Lo slogan scelto, “Italy, the Art of Taste”, ha sintetizzato lo spirito con cui il Belpaese ha voluto proporsi: un viaggio sensoriale che lega tradizione e innovazione, artigianalità e capacità di adattarsi alle nuove esigenze di mercato.

NUOVI GUSTI PER LE NUOVE GENERAZIONI

Quando si parla di cucina italiana, ovviamente si parla di dieta mediterranea e di pranzi con più portate fatti di pasta, pesce, verdura e frutta fresca. Questo è in netto contrasto con ciò che da tendenza negli anni precedenti è diventata una vera e propria abitudine: il consumo degli snack. Il messaggio lanciato dal Fancy Food Show di quest’anno è stato molto esplicito: lo snack non è più solo uno spuntino veloce, ma un prodotto che racchiude una maggiore attenzione alla salute e anche esperienze in cui identificarsi:

“Si tratta di nuove storie da raccontare, voglia di viaggiare con il palato e un tocco di indulgenza che oggi si esprime anche attraverso formati smart e combinazioni di gusto inattese”, hanno comunicato gli organizzatori del

Fancy Food Show.

Alle grandi fiere dell’hi-tech a cui abbiamo fatto riferimento all’inizio, lo “snacking” è stata proprio l’opzione scelta dagli organizzatori. Nel caso del Ces di Las Vegas, ai partecipanti veniva dato un coupon da usare in uno dei food truck o negozi con snack sparsi nell’area espositiva. Nel caso delle fiere sull’IA, i partecipanti potevano prendere un “lunch box” scegliendo tra quattro o cinque opzioni: Italian, vegetarian, beef o chicken, ognuna delle quali conteneva un paio di snack.

Il Fancy Food Show offre l’occasione per scoprire quali sono i nuovi gusti e le esperienze richieste soprattutto dalle nuove generazioni. Mad Muz, a cui abbiamo fatto riferimento, è un esempio di snack che sta avendo successo, ma di questa categoria fanno anche parte gli snack speziati ispirati alla tradizione indiana, le chips fritte nel grasso di manzo, i bocconcini di riso in stile “tteokbokki” coreano e la granola di ceci per le colazioni salate. Questo interesse verso i sapori etnici e autentici, secondo gli analisti del settore, ben presto si tradurrà in nuovi prodotti presenti anche sugli scaffali della grande distribuzione: una tendenza che la meeting e incentive industry internazionale non può più ignorare.

LUNCH O SNACK?

Per i planner che volessero andare incontro alle nuove abitudini e proporre degli snack durante un evento, soprattutto per la sempre più influente categoria dei millennial, ecco alcune idee dalle quali lasciarsi ispirare, direttamente dal Fancy Food Show.

Tra le opzioni per i vegetariani si sta affermando il Vinker Crispy Korean Chicken, una versione a base vegetale del popolare piatto di pollo fritto coreano, dove il pollo viene sostituito con proteine di soia rivestite in una pastella croccante e insaporita con salsa dolce o piccante.

Sempre dalla Corea arriva il Gamzabbang,

In alto, la presenza italiana al Fancy Food Show di New York è sempre stata imponente e quest’anno l’Italia era rappresentata da oltre trecento aziende, distribuite su un’area espositiva di 3.500 metri quadrati

altro termine difficile da masticare, ma che indica un pane a base di patate che in Corea equivale alla ciabatta milanese, alla baguette francese o ai bagel di New York.

NUOVE STRATEGIE DI MARKETING

Un particolare che abbiamo notato nel packaging di alcuni dei prodotti menzionati è la vivacità dei colori e della grafica che richiama in certi casi degli spot pubblicitari. Indagando abbiamo scoperto che la tendenza rispecchia la necessità di comunicare con i nuovi consumatori e che richiede una nuova forma di visibilità che si distingua attraverso influencer e social media.

Il messaggio lanciato dal Fancy Food Show di quest’anno è stato molto esplicito: lo snack non è più solo uno spuntino veloce, ma un prodotto che racchiude una maggiore attenzione alla salute e rappresenta anche nuove esperienze in cui identificarsi

Wine Chips, invece, propone patatine studiate espressamente per l’abbinamento con i vini, mentre Baobab Superfruit, come dice il nome, produce snack basati sui frutti della famosa pianta africana.

Dall’Italia è da segnalare invece Mr. Beans. Si tratta di una piccola azienda che offre merendine e snack a base di legumi, ma presentati in un formato e in un packaging che attirano i più giovani, tradizionalmente restii a questi alimenti. Anche il nome si ispira al popolare YouTuber, ma la “s” finale fa la differenza.

La crescente popolarità di snack con una componente salutistica è confermata da prodotti arricchiti di probiotici o ad alto contenuto proteico in snack inaspettati, come i gelati. Per le bevande, Mate ha uno slogan in perfetta sintonia con i manager stressati da meeting e decisioni quotidiane: “Lasciati andare, fai un assaggio e rilassati. Lascia che noci, frutti di bosco, mele e limoni si prendano cura di te”.

Notevole interesse stanno anche ottenendo le bevande a base di funghi, come il cosiddetto “criniera di leone”, una varietà di funghi che apparentemente aiuta a mantenere la lucidità mentale.

Accanto a queste tendenze legate alla salute, si è affermata anche la filosofia dell’indulgenza “permessa”. Ovvero, i consumatori cercano gratificazioni in formati ridotti, come mini baklava, mango liofilizzato o confezioni monoporzione di condimenti piccanti. Indipendentemente dal gusto, che siano dolci o salati, queste mini-confezioni invitano a concedersi un piacere senza avere sensi di colpa.

A tracciare questa strategia sembra sia stata la Dubai Chocolate. Della cioccolata di Dubai si parla dappertutto e si troverebbe dappertutto se non andasse a ruba ogni volta che appare sugli scaffali. Il prodotto è diventato virale sui social media, conquistando appassionati di cibo in tutto il mondo. Si tratta di un cioccolato al latte ripieno con una miscela cremosa di pistacchio e tahina e arricchita da pasta kataifi, ovvero un tipo di pasta fillo croccante e sminuzzata. La combinazione di gusti contrastanti, come il cioccolato liscio e il ripieno croccante e udibile del kataifi, crea un’esperienza multisensoriale irresistibile. Il successo meteorico del prodotto è dovuto principalmente a una strategia di marketing sui social media. Nel 2024, i video di influencer che spezzavano la barretta mostrando il caratteristico interno verde sono diventati virali su TikTok e Instagram, creando un forte effetto Fomo (acronimo di “Fear of Missing Out”, ovvero paura di perdersi qualcosa), che ha spinto molti a cercare il cioccolato. Alcuni ingredienti regionali come latte di cammello, zafferano e datteri conferiscono un tocco esotico e premium che ha contribuito al successo globale, con un aumento delle menzioni online del 1.200% anno su anno.

Il termine “Dubai Chocolate” è quindi diventato un nome generico per qualsiasi barretta che abbini pistacchio con un elemento croccante, e ha portato numerose aziende, dai piccoli cioccolatieri artigianali ai grandi produttori, a creare le proprie versioni. Da notare anche che non si tratta di un dolce tradizionale degli Emirati, ma di una creazione moderna della Fix Dessert Chocolatier di Dubai, fondata da Sarah Hamouda, un’imprenditrice che ha sviluppato prodotto e azienda per soddisfare le proprie voglie durante la gravidanza.

I gusti e i prodotti italiani sembrano quindi minacciati da nuovi concorrenti e da nuovi gusti, ma il marketing delle grandi aziende non è da sottovalutare. Ferrero ha diffuso i Tic Tac su scala globale promettendo di non occupare spazio sugli scaffali ma semplicemente spazio “aereo”. Infatti, a determinare il successo del prodotto è stato anche il caratteristico alberello bianco sui cui rami erano collocate diverse scatole di Tic Tac. Il supporto era posizionato presso le casse, ma l’ingombro era limitato alla base dell’alberello e non dal numero di confezioni.

A determinare il successo delle barrette di cioccolato Kinder, invece, è stato lo slogan “più latte, meno cacao”, anticipando quindi di decenni il posizionamento di uno snack come prodotto salutare.

Milano-Cortina

contagia le aziende

È febbre da Winter Games: dalle origini degli sport invernali ai team building ispirati ai Giochi di Milano-Cortina 2026, facciamo un viaggio tra format creativi, inclusivi e sostenibili che trasformano la metafora olimpica in un potente strumento di coesione aziendale.

Èsolo tra Ottocento e Novecento che la neve smett–e di essere un limite e diventa un campo di gioco: nascono lo sci alpino, lo skele‑ ton, il bob e via via tutte le discipline che oggi popolano l’immaginario olimpico. Da esigenze di sopravvivenza diventano spettacolo, com‑ petizione, rituali collettivi capaci di unire atleti e comunità. Oggi, quel medesimo spirito si ri‑

flette anche nel mondo corporate: la metafora della neve come terreno di sfida, equilibrio e collaborazione ha dato vita a una nuova ge‑ nerazione di team building ispirati agli sport invernali, dove gioco, narrazione e obiettivi aziendali si incontrano. Le Olimpiadi Invernali Milano–Cortina 2026 non stanno soltanto ac‑ cendendo l’entusiasmo degli appassionati di

sport, ma stanno ispirando dunque anche il mondo corporate, che vede nei valori olimpici una nuova opportunità per rafforzare spirito di squadra, senso di appartenenza e cultura aziendale. Sempre più imprese stanno in fatti scegliendo format di team building a tema olimpico, reinterpretando discipline e rituali dei Giochi in chiave collaborativa, in clusiva e spesso con un occhio alla sosteni bilità. Ma quali sono le dinamiche che ren dono queste “Olimpiadi aziendali” davvero efficaci? In che modo si stanno evolvendo i format, e quali innovazioni stanno emer gendo per coinvolgere team ibridi, multi generazionali o distribuiti?

Per rispondere a queste domande, abbiamo raccolto il punto di vista di diversi profes sionisti del settore: organizzatori, agenzie di team building ed esperti di formazione espe rienziale. Ne è nato un mosaico di approcci, idee e buone pratiche che raccontano come lo spirito olimpico stia entrando nelle azien de italiane, non solo come evento ludico, ma come leva strategica per il benessere e l’en gagement dei team.

PRONTI, PARTENZA… TEAM!

«Il trend di richieste è da sempre in crescita, non solo per l’avvicinarsi di Milano Cortina 2026 – sostiene Sandro Santi, founder dell’agenzia Eventi Aziendali Milano –. Le aziende cercano attività che uniscano divertimento, metafore sportive comprensibili e dinamiche di squadra capaci di trasformarsi in insight utili anche sul lavoro. Ciò che attira è proprio la possibilità di mostrare, attraverso il gioco, che il “fenomeno” di turno, il fuoriclasse può

essere superato dall’impegno collettivo di una squadra più coesa: nello sport come in azienda, talento e performance individuali non bastano senza spirito di gruppo e reale commitment verso l’obiettivo. I format che stanno riscuotendo maggiore interesse sono quelli ad alto coinvolgimento, capaci di far vivere alle persone esperienze autentiche e memorabili. Olympic Winter Challenges resta il più richiesto per la sua struttura itinerante e tecnologica, ma anche proposte come Win ter Bootcamp, Snow Games e Carton Bob stanno attirando l’attenzione di chi desidera attività originali, personalizzabili e perfetta mente in linea con l’immaginario olimpico».

I FORMAT PIÙ RICHIESTI

«Negli ultimi mesi le aziende stanno chie dendo sempre più attività legate allo spirito olimpico – sostiene Elio Zoccarato, creative director di SunnyWay Team Building –. Non cercano la “gara” in sé, ma un’occasione per lavorare su valori come coraggio, sinergia, fair play e ingaggio reale del gruppo. I format che funzionano di più sono quelli che non dipendono dal contesto fisico ma dall’idea di coordinazione, ritmo e strategia, che tra sformano le discipline invernali in metafore pratiche: giochi a stazioni, costruzione di bob artigianali, biathlon indoor rivisitati, slalom a squadre, mini‑curling con materiali semplici, missioni digitali con app dedicate, fino a vere e proprie Olimpiadi dei Valori. Le persone vi vono l’immaginario della neve senza bisogno della neve». Le aziende, insomma, vogliono dinamiche chiare, immediate e coinvolgenti, con una narrativa che tenga insieme compe

SANDRO SANTI

founder di Eventi Aziendali Milano «Le aziende cercano attività che uniscano divertimento, metafore sportive comprensibili e dinamiche di squadra capaci di trasformarsi in insight utili anche sul lavoro».

ELIO ZOCCARATO

creative director di SunnyWay Team Building «Negli ultimi mesi le aziende stanno chiedendo sempre più attività legate allo spirito olimpico. Non cercano la “gara” in sé, ma un’occasione per lavorare su valori come coraggio, sinergia, fair play e ingaggio reale del gruppo».

DAVIDE CASATI

responsabile team building e formazione esperienziale di Active Events

«Una premessa importante è che la maggior parte delle attività di team building partano da una base di inclusione e non presentino quasi mai grossi rischi dal punto di vista fisico. Chiaramente un’attività come il Lego è inclusiva a prescindere, per esempio».

tizione sana e collaborazione trasversale. «Due sono le attività che meglio vanno in questa direzione: – interviene Davide Casati, responsabile attività team building e formazione esperienziale dell’agenzia Active Events –gli “Energy Games”, una serie di giochi/attività di team building che vengono adattate alle tematiche olimpiche, e “Lego Challenge”: in questo caso l’obiettivo è costruire il villaggio olimpico, gli stadi, la parte business». Le attività sportive invernali funzionano mol to bene anche lontano dalla neve, dunque: «Purché siano progettate con un forte im pianto narrativo – dice Santi –. Noi lavoriamo quasi sempre su format digitali e personaliz zati, così da rendere ogni esperienza più inte rattiva, più coinvolgente e più coerente con gli obiettivi dell’azienda. È il caso degli Olym pic Winter Challenges, che abbiamo svilup pato in versioni da vivere non solo nelle città che ospiteranno i Giochi, ma anche in qua lunque altra località scelta dal cliente, fino ad arrivare a varianti totalmente indoor. Olym pic Winter Challenges più che una semplice

caccia al tesoro, è un vero percorso itinerante ad alta intensità esperienziale: un mix calibra to di prove geo localizzate, enigmi tematici, sfide psicofisiche, missioni fotografiche e mi ni sketch video, tutti rigorosamente ispirati alle discipline dei giochi olimpici invernali. Il gran finale è una parte fondamentale del format, un momento che curiamo con mol ta attenzione perché rappresenta la sintesi emotiva dell’intera esperienza. Prima della premiazione, proiettiamo un video montag gio coinvolgente che raccoglie le migliori performance, le foto più divertenti e i video più creativi registrati dalle squadre. È un pas saggio celebrativo che fa rivivere i momenti più intensi della sfida, rafforza il senso di ap partenenza e lascia ai partecipanti un ricordo condiviso che continua a tenerli uniti ben oltre la giornata dell’evento».

PERCHÉ FUNZIONA

In che modo il concept olimpico viene tra dotto in esercizi pratici utili alla cultura azien dale? «Il concetto olimpico funziona perché è una metafora molto concreta del lavoro: hai una squadra, un obiettivo, dei ruoli e la necessità di fidarti degli altri – dice Zoccarato –. Nei nostri format la competizione è sem pre bilanciata con momenti di alleanza tem poranea tra squadre, rotazione dei ruoli, pro ve che richiedono ascolto e coordinazione. Il superamento dei propri limiti, tipico dei Gio chi, diventa una prova pratica: prendersi un rischio creativo, esporsi in un video, gestire una sfida a tempo. Il fair play entra nell’attivi tà con giudici interni e regole chiare, così da far emergere comportamenti che servono davvero in azienda». La progettazione delle attività è sempre personalizzata sul gruppo e sugli obiettivi aziendali, dunque. Ogni pro va è costruita per mostrare che la soluzione migliore nasce dal collettivo, non dal singolo: proprio come nelle Olimpiadi, dove il talento individuale conta, ma poi è importante an che il medagliere di squadra a cui tutti colla borano per fare davvero la differenza.

OLIMPIADI PER TUTTI

Come si progetta un’“Olimpiade aziendale” inclusiva, capace di coinvolgere partecipanti con livelli di preparazione fisica diversi o con limitazioni motorie, mantenendo comunque lo spirito sportivo? «In primis, – spiega Casa ti – ma questo vale per tutti i tipi di eventi, chiedendo le caratteristiche del team. I gio chi e gli esercizi vengono quindi scelti o adattati in funzione di questo. Una premessa importante è che la maggior parte delle atti vità di team building partano da una base di inclusione e non presentino quasi mai grossi rischi dal punto di vista fisico. Chiaramente un’attività come il Lego è inclusiva a prescin dere, per esempio».

«L’inclusività è un punto centrale – sostiene anche Zoccarato –. Si lavora su prove a im patto fisico minimo, ruoli diversi per ogni partecipante, alternanza tra attività mentali, creative e di micro‑movimento. Ogni perso

na può dare un contributo: chi è più analitico risolve enigmi, chi è più creativo cura la par te espressiva, chi è più operativo gestisce le micro‑azioni di squadra. Inoltre, prevediamo sempre rotazione dei ruoli e sfide in cui due o più squadre devono collaborare: questo evita il rischio “vado forte io e traino gli altri” e crea un’esperienza veramente condivisa». Sull’importanza dell’inclusività concorda anche Santi: «Un Team Building aziendale davvero inclusivo, capace di generare un cambiamento, nasce da due principi che sono imprescindibili: ascolto e personaliz zazione. Fin dai primi contatti dedichiamo tempo a comprendere il contesto, gli obiet tivi e le motivazioni che spingono l’azienda a organizzare un evento formativo, perché solo così possiamo costruire un’esperienza che parli davvero al gruppo. L’elemento di gitale ci aiuta ad adattare le prove in base alle necessità dei partecipanti e a rendere ac cessibili le attività anche a chi ha limitazioni motorie o diversi livelli di preparazione fisica. Inoltre, la scelta della location viene sempre orientata per favorire inclusione e partecipa zione, permettendo a tutti di contribuire: c’è chi affronta una sfida sul campo e chi, con la stessa importanza, diventa “regista” delle strategie, coordinando il team e guidando le decisioni grazie alle prove che devono essere affrontate attraverso l’uso dell’iPad. È così che lo spirito sportivo rimane intatto e la squadra sperimenta davvero il valore di unire competenze e ruoli diversi verso un obiettivo comune».

OLTRE L’EVENTO,

VERSO UNA CULTURA DI SQUADRA

Se le attività ispirate alle Olimpiadi Invernali stanno vivendo un momento di forte inte resse, non è solo merito dell’avvicinarsi di Milano–Cortina 2026. Come emerge dalle testimonianze raccolte, i format olimpici fun zionano perché trasformano un immaginario potentissimo – quello della sfida condivisa, del superamento dei propri limiti e della co esione del gruppo – in esperienze concrete, inclusive e memorabili. La competizione di venta un pretesto per collaborare, la tecno logia amplifica l’engagement, il debriefing trasforma il gioco in apprendimento, e la sostenibilità aggiunge valore e senso al per corso. Ogni attività, dagli itinerari digitali alle prove creative indoor, dimostra che lo sport è un linguaggio universale capace di parla re a team diversi, coinvolgere anche chi non ama “fare sport” e generare insight immedia tamente applicabili in azienda. Guardando al futuro, il format olimpico non sembra desti nato a esaurirsi con il 2026: evolverà, si tra sformerà, continuerà a ispirare nuove forme di team building basate su narrazione, inclu sività e impatto positivo. Perché, al di là delle medaglie, ciò che rimane davvero è il vissuto comune, quel frammento di esperienza condivisa che rafforza il senso di appartenenza e continua a unire le perso ne molto dopo che la torcia si è spenta.

WINTER GAMES GREEN EDITION

Come si può integrare la sostenibilità negli eventi a tema Olimpiadi Invernali?

«La sostenibilità si integra su tre livelli: materiali, logistica e finalità – spiega Zoccarato –. Usiamo materiali riutilizzabili o riciclati, riduciamo il trasporto di scenografie ingombranti e puntiamo su format leggeri dal punto di vista dell’impatto ambientale. Inoltre, quando è possibile inseriamo un elemento solidale, come avviene nel nostro “Charity Mini Golf”: le derrate alimentari usate per realizzare le piste diventano una donazione reale alla Caritas o alle onlus di migliaia di euro. È un modo semplice e concreto per dare senso al gioco». «La sostenibilità è diventata un criterio essenziale negli eventi e nei team building –conclude Santi. – Le aziende

chiedono format che uniscano coinvolgimento e responsabilità. Principi che vanno integrati fin dalla progettazione: scegliamo location facilmente raggiungibili per ridurre gli spostamenti, usiamo materiali riciclabili o riutilizzabili e privilegiamo soluzioni digitali che evitano sprechi fisici.

A questo aggiungiamo partnership con realtà impegnate concretamente nella riforestazione e nel riequilibrio energetico, così da trasformare l’esperienza in un’azione tangibile di impatto positivo.

In questo modo, un team building olimpico non solo rafforza la squadra, ma contribuisce anche a restituire valore all’ambiente».

Qual è l’elemento chiave che distingue un semplice evento sportivo interno da un vero team building olimpico che genera crescita del team e risultati misurabili sul clima aziendale?

«Ciò che distingue un evento sportivo interno da un vero team building olimpico è la progettazione consapevole e la conduzione formativa – dice Santi –. Un torneo di calcetto può essere divertente, ma non genera apprendimento né cambiamento. In un team building, invece, lo sport diventa un mezzo per veicolare valori aziendali, facilitare dinamiche di collaborazione e sciogliere quei freni – anche gerarchici – che

spesso limitano l’espressione autentica delle persone attraverso il linguaggio del gioco (gamification)». Aggiunge Zoccarato: «La differenza sta nella progettazione: un evento sportivo intrattiene, un team building olimpico trasforma. Ogni prova deve essere collegata a un valore, a un comportamento osservabile e a un obiettivo aziendale. La competizione è solo un mezzo per far emergere collaborazione, comunicazione e capacità di gestire la pressione. La narrazione comune, l’uso di simboli (torcia, fiamma, oggetti di valore), il debriefing finale: sono questi elementi a generare un impatto reale sul clima interno».

DALLA SFIDA AL VALORE CONDIVISO

Ridurre il TIME to COMPETENCY

La meeting industry richiede competenze specifiche, ma spesso il tempo necessario a un nuovo collaboratore per acquisirle e diventare autonomo nel proprio ruolo è troppo lungo: la formazione mirata può allora agire come leva strategica e accorciare la durata del percorso di apprendimento

S econdo l’Oecd (acronimo di Organization for economic co-operation and development), la partecipazione degli italiani nella fascia d’età 25-64 anni alla formazione continua è solo del 35,7%, contro una media Ue del 46,4%. Tra i giovani

(18-24enni), il 31% non partecipa a nessun percorso educativo, rispetto al 20,2% europeo. L’obiettivo UE è arrivare al 47% entro il 2025 e al sessanta per cento entro il 2030: traguardi ancora lontani. Eppure, la formazione continua è il motore che consente alle persone e alle organizzazioni di crescere alla stessa velocità con cui l’ecosistema evolve: per le aziende competitive, significa non solo organizzare percorsi di apprendimento mirati, ma anche stimolare i collaboratori a gestire in modo proattivo la propria crescita, premiandone l’impegno e offrendo un orientamento personalizzato.

SKILL MISMATCH

Il Mice vive in una condizione di trasformazione permanente: tecnologie immersive, format ibridi, standard di sostenibilità sempre più stringenti, richiesta di esperienze personalizzate. In questo scenario, il divario tra competenze disponibili e competenze richieste dal settore segue la situazione del comparto più ampio del turismo, per il quale il rapporto dell’Oecd “Preparing the tourism workforce for the digital future “ evidenzia che l’aumento della digitalizzazione sta amplificando il mismatch di competenze, con impatti rilevanti sulla capacità operativa del settore. Per restare competitive, le aziende hanno invece bisogno di competenze pronte, flessibili e subito operative. Qui entra in gioco il concetto di “time to competency” (TtC): il tempo necessario perché una persona diventi autonoma nello svolgere le attività chiave di un ruolo. Non è sinonimo di “piena seniority” (che può richiedere anni), ma indica il momento in cui un collaboratore è in grado di operare con efficacia e autonomia di base.

di SIMONA CIOTTI
Business director di www.hr-link.it, portale specializzato in risorse umane

RIDURRE IL TIME TO COMPETENCY

Ridurre il time to competency nel settore

Mice significa diminuire il tempo necessario affinché una nuova risorsa diventi pienamente autonoma nella gestione di eventi complessi. In un comparto dove i progetti hanno scadenze serrate, i clienti richiedono personalizzazione estrema e la tecnologia evolve in continuazione, accorciare il TtC non è un lusso: è una strategia di sopravvivenza competitiva.

Il punto di partenza non è mai la persona, ma il ruolo. Serve definire un TtC standard espresso in mesi — e non in anni — basandosi sulle attività fondamentali, sul livello di autonomia decisionale atteso e sul numero e la natura delle interazioni con altri reparti o stakeholder esterni. Per esempio, un event manager dedicato ai congressi internazionali dovrà padroneggiare logistica internazionale, contrattualistica specifica e gestione di team interculturali; un project manager per eventi ibridi dovrà invece integrare competenze digitali e di regia streaming fin dai primi mesi.

PERSONALIZZAZIONE

DEI PERCORSI

Una volta definito lo standard, il percorso va personalizzato sulla base della persona inserita: esperienze pregresse nel settore, capacità di apprendimento rapido, familiarità con il contesto aziendale e livello di motivazione iniziale. Questa personalizzazione deve tradursi in un piano di crescita concreto, che scandisca le tappe dell’apprendimento, preveda momenti di verifica strutturati e offra strumenti di supporto come affiancamento a figure senior, coaching mirato o accesso a risorse digitali. Nel Mice, il tracciamento di questi progressi attraverso piattaforme inter-

ne non è solo utile per misurare i risultati, ma diventa anche un’occasione per motivare le persone e valorizzare i traguardi raggiunti.

Le aziende della meeting industry che ottengono i migliori risultati nel ridurre il TtC tendono a puntare su formazione mirata, fortemente aderente alla realtà operativa. Invece di proporre corsi generalisti, organizzano moduli verticali che affrontano esigenze specifiche: dalla gestione degli eventi nel settore farmaceutico, con tutte le normative di compliance, alla pianificazione di congressi internazionali, passando per workshop tecnici sulle piattaforme per eventi ibridi. Questo approccio viene spesso combinato con un

La formazione continua è il motore che consente alle persone e alle organizzazioni di crescere alla stessa velocità con cui l’ecosistema evolve: per le aziende competitive, significa non solo organizzare percorsi di apprendimento mirati, ma anche stimolare i collaboratori a gestire in modo proattivo la propria crescita

onboarding strutturato che alterna momenti di formazione frontale a sessioni di job shadowing sul campo e simulazioni pratiche di eventi reali.

specifici; quella informale — confronto tra colleghi, lettura di report di settore, partecipazione a fiere e networking — assicura un aggiornamento continuo sulle best practice. Nel Mice, dove ogni evento è unico e ogni cliente porta nuove variabili, combinare questi tre livelli è l’unico modo per mantenere un vantaggio competitivo.

UNA METRICA PER IL BUSINESS

Ridurre il TtC quindi significa progettare percorsi di apprendimento tanto rapidi quanto pertinenti, costruiti intorno al ruolo ma adattati alla persona e alimentati da una formazione che non si limita a trasferire competenze, ma che prepara il team a essere flessibile, reattivo e capace di apprendere di fronte a ogni nuova sfida del mercato degli eventi.

In un comparto come la meeting industry, dove i progetti hanno scadenze serrate, i clienti richiedono personalizzazione estrema e la tecnologia evolve in continuazione, accorciare il TtC non è un lusso: è una strategia di sopravvivenza competitiva

APPRENDIMENTO A PIÙ LIVELLI

Un altro elemento distintivo è l’integrazione di diverse forme di apprendimento. La formazione formale — come master o corsi Its — garantisce basi solide e riconosciute; quella non formale — workshop, aggiornamenti professionali, training interni — accelera la capacità di operare su procedure e strumenti

il TtC non è una metrica solo per Hr (figura ancora poco presente nel settore), ma un fattore competitivo. Definire tempi realistici, personalizzare i piani, fissare obiettivi di breve/medio periodo e integrare i diversi livelli della formazione formale permette di ridurre il carico sui team senior, accelerare la piena operatività, trattenere talenti, garantire la qualità e l’innovazione degli eventi. E in un settore dove ogni mese di ritardo significa occasioni perse, il tempo di competenza è tempo di business.

DESTINAZIONI

Per ulteriori approfondimenti, leggi le notizie sul nostro sito, www.meetingecongressi.com

VISITRIMINI

PRESENTA LA NUOVA CAMPAGNA

Una Rimini rinnovata, contemporanea e protagonista del turismo nazionale e internazionale per 365 giorni l’anno. È il racconto della nuova campagna Out of Home 2025-2026 “4 Seasons Collection. More than a city. More than a destination” presentata di recente a Milano da VisitRimini, insieme a Italian Exhibition Group, Urban Vision Group e Vox Group.

La nuova visione del brand VisitRimini e l’impatto strategico della campagna è stato raccontato dalla destination manager di VisitRimini, Coralie Delaubert: «VisitRimini opera come piattaforma di collaborazione virtuosa tra imprese e territorio. Insieme ai partner stiamo costruendo un modello di comunicazione turistica che unisce innovazione, tecnologia e visione strategica, per affermare Rimini come destinazione autentica, dinamica e capace di ispirare e coinvolgere sempre».

Il concept creativo della campagna ha cercato un linguaggio visivo elegante ed essenziale, capace di raccontare le anime della città con un tono inusuale: non più solo un luogo da visitare, ma un modo di vivere. Il Rimini Pass accompagna questa trasformazione, con un unico strumento che unisce mobilità, cultura, scoperta, e dal 2026 anche intrattenimento e nightlife.

HOTEL

MILAN MARRIOTT HOTEL SVELA IL SUO NUOVO VOLTO

Il Milan Marriott Hotel apre al pubblico con un nuovo volto: un centro congressi di oltre tremila metri quadrati di spazi. Lo storico hotel milanese si conferma tra i punti di riferimento per l’organizzazione di eventi nel centro di Milano: due sale principali da quattrocento metri quadrati ciascuna – combinabili in un unico spazio da ottocento – si affiancano a quattordici sale modulari e funzionali. E sono già 180 le camere completamente ristrutturate, con un progetto in continua evoluzione: nei prossimi mesi l’hotel raggiungerà quota 317 stanze, tutte caratterizzate da un’impronta minimal chic, dove arredi moderni, linee essenziali e materiali naturali creano un’atmosfera sofisticata e accogliente. Il progetto proseguirà con l’apertura di nuovi spazi dedicati alla ristorazione e al tempo libero: il ristorante Leonardo e un nuovo club con drink bar e terrazza.

POLTRONE

NUOVE NOMINE PER ROCCO FORTE HOTELS

Quattro nuovi general manager per Rocco Forte Hotels. Anna Gricini è la nuova Gm dell’Hotel de la Ville di Roma, dopo aver svolto un ruolo importante nella crescita di Rocco Forte Hotels in Italia come regional sales and mark eting director.

Maximilian Von Reden guida invece l’Hotel Amigo di Bruxelles, dopo posizioni di rilievo in prestigiosi brand come The Mandarin Oriental, The Ritz-Carlton, The Peninsula e Kempinski in Europa e Asia. Matteo Gentile dirige l’Hotel Savoy di Firenze, avendo ricoperto ruoli dirigenziali per The Beverly Hilton e Waldor f Astoria Beverly Hills, oltre che per diverse proprietà Four Seasons in Europa, Stati Uniti e Asia. Ulrich Schwer è il nuovo general manager di The Charles Hotel di Monaco, dopo aver diretto l’Hotel de Rome a Berlino e con una carriera nell'ospitalità di lusso di oltre 25 anni. Le novità italiane comprendono anche la nomina di Francesco Roccato a managing direc tor Nord Italia e The Carlton. Roccato guida anche la nuova proprietà The Carlton Milano, con oltre sette anni di esperienza all’interno del gruppo.

di ALESSANDRA BOIARDI

HOTEL

PIÙ TECNOLOGIA

AL THE NICOLAUS HOTEL BARI

Si rinnova il cuore congressuale di The Nicolaus Hotel di Bari, punto di riferimento del panorama Mice del Sud Italia. La struttura annuncia un importante restyling della sala plenaria, che si arricchisce di un imponente schermo ledwall 4K di ultima generazione, affiancato da due ledwall laterali e da un podio digitale pensati per garantire la massima qualità visiva. La nuova tecnologia consente di gestire con la

massima definizione contenuti multimediali complessi, video ad alta risoluzione, collegamenti streaming e presentazioni dal forte impatto visivo, ponendo la struttura ai vertici dell’offerta tecnologica congressuale pugliese. La sala plenaria, con capienza fino a mille partecipanti e configurazioni modulari, è ideale per ospitare congressi, convention, workshop e sessioni parallele.

DESTINAZIONI

MAJESTIC

PALACE SORRENTO ENTRA

IN CURIO COLLECTION

Aprirà nella primavera del 2027 il Majestic Palace Sorrento, Curio Collection by Hilton, che porterà nuova luce al celebre Majestic Palace Hotel dopo un’importante opera di ristrutturazione. L’intervento consentirà alla struttura di rimanere regolarmente operativa da aprile a fine ottobre. Le prime camere rinnovate saranno pronte già nel corso del 2026, anticipando il nuovo volto dell’hotel. La struttura ospiterà 75 camere, tutte dotate di balcone privato e di vista mozzafiato sulla piscina o sull’ampio giardino privato, impreziosito da ulivi, aranci e limoni secolari. Tra i punti di forza dell’hotel figurano il ristorante Don Geppi, insignito di una stella Michelin, e il Dry Martini rooftop bar. Gli ospiti potranno usufruire di numerosi servizi, tra cui una piscina, una palestra e un’area benessere interna e il progetto prevede anche un moderno meeting centre.

FIRENZE CELEBRA

I SUOI AMBASCIATORI

Il Florence Ambassador Award, giunto alla nona edizione e promosso dal Comune di Firenze in collaborazione con Fondazione Destination Florence e Firenze Fiera, ha celebrato coloro che hanno contribuito a rafforzare il ruolo di Firenze come polo internazionale dell’offerta congressuale. L’iniziativa premia accademici, ricercatori, studiosi e rappresentanti di aziende locali. Durante la

cerimonia di fine ottobre sono stati assegnati anche i premi alla carriera ad Andrea Barocchi, che con l’azienda di famiglia, attiva dal 1923, è punto di riferimento nel noleggio di auto e bus con conducente in Toscana e in Italia, e a Federico Isola, la cui famiglia ha fondato settant’anni fa l’azienda alberghiera FH55, simbolo di eccellenza nel settore dell’ospitalità fiorentina.

HOTEL

CATENE ALBERGHIERE

ACCOR LANCIA EMBLEMS COLLECTION

Emblems Collection, il nuovo marchio di hotellerie di lusso del gruppo Accor, ha presentato ufficialmente il suo primo hotel: Lucknam Park Hotel & Spa, una storica tenuta immersa nella campagna del Wiltshire, a pochi chilometri da Bath, nel Regno Unito. L’apertura segna l’avvio operativo del brand, che punta a una collezione di strutture indipendenti di fascia alta. Dopo il debutto britannico, Emblems Collection proseguirà l’espansione con sei nuovi ingressi nei prossimi due anni. Nel 2026 è attesa l’apertura di Rimrock Banff, Emblems Collection, che segnerà l’arrivo del brand in Nord America. L’Italia diventerà uno dei mercati chiave, con tre nuove strutture: Masseria Furnirussi in Puglia, Palazzo Sozzini Malavolti a Siena e Relais San Clemente a Perugia. A queste si aggiun-

Nuovi concept per il Mice

Dal laboratorio di idee “HNH Events Farm” è nato un nuovo modo di fare ospitalità

Mice: più tecnologia, servizi fluidi e spazi che evolvono con gli ospiti.

Mentre tra restyling e nuove aperture, HNH traccia un futuro in cui innovazione e accoglienza camminano insieme

Innovazione, tecnologia e visione strategica. Sono i tre pilastri su cui HNH Hospitality sta costruendo il suo percorso di evoluzione nel comparto Mice, con l’obiettivo dichiarato di elevare l’esperienza degli ospiti e rendere più efficiente il lavoro degli operatori. Un percorso avviato nel 2023 con il progetto “HNH Events Farm”, concluso dopo un anno di attività e già entrato nella fase di consolidamento operativo e di sviluppo delle prossime direttrici di crescita. L’iniziativa ha coinvolto un gruppo di lavoro interno suddiviso in tre task force dedicate a standard operativi, software e tecnologia, e innovazione.

SVILUPPO E PERFEZIONAMENTO

DEL PROGETTO

Si tratta di un approccio strutturato, che ha permesso al gruppo di definire un modello condiviso per la gestione dell’evento in tutte le sue strutture. Il risultato più tangibile è il Manuale degli Standard Operativi, oggi adot-

tato a livello corporate, che uniforma processi, procedure e qualità del servizio in tutte le fasi della customer journey.

Sul fronte tecnologico, la scelta è ricaduta su Delphi, piattaforma oggi pienamente operativa per la gestione delle richieste Mice e la creazione di offerte personalizzate: un passo determinante per rafforzare l’efficienza delle strutture, migliorare la tracciabilità e innalzare lo standard di presentazione verso il cliente. Per quanto riguarda l’innovazione, la principale introduzione è stata quella dei virtual tour Matterport, strumento che consente ai planner di effettuare site inspection da remoto, accelerando i processi decisionali e offrendo un plus competitivo sempre più apprezzato dal mercato.

E proprio la sinergia tra questi tre ambiti — standardizzazione, tecnologia e innovazione — ha contribuito a generare risultati concreti: nel corso del 2025 le strutture hanno ospitato 1.545 meeting e congressi, registrando una crescita del 22% del fatturato del comparto meeting e un incremento del 21% nel segmento food & beverage dedicato agli eventi, rispetto all’anno fiscale precedente.

OLTRE IL RESTYLE: L’ESPANSIONE FIRMATA HNH HOSPITALITY

In continuità con questa visione, il gruppo continua a investire in modo mirato nella valorizzazione delle proprie strutture, per assicurare standard di ospitalità in linea con le nuove esigenze del mercato. Nel 2025 si è completato il restyling del Crowne Plaza Padova, con il totale rinnovamento del centro congressi e anche delle camere, del ristorante e delle aree comuni: interventi pensati per rispondere alle esigenze dei viaggiatori business e leisure, con spazi dal design contemporaneo e funzionali alle nuove modalità di fruizione.

Proseguono inoltre gli investimenti nelle strutture Best Western del gruppo, dopo la riqualificazione delle camere del Best We-

Sonia Elia, senior revenue manager HNH Hospitality
voco Milan-Fiere

stern Plus Tower Hotel Bologna e con nuovi interventi in programma al Best Western Gorizia Palace. L’espansione continua con nuove aperture strategiche: la più prossima è quella dell’Hilton Garden Inn Milano Bergamo Airport, gestito da HNH per conto di Sacbo, che aprirà nel 2026 con 180 camere, quattro sale meeting con pareti mobili e un collegamento diretto con lo scalo. In parallelo, il gruppo guarda già avanti con tre ulteriori progetti in pipeline nelle aree di Torino, Milano centro e Milano Linate, confermando un percorso di sviluppo che amplia la propria presenza nei principali snodi del Nord Italia.

NUOVE FORME DI OSPITALITÀ

Sul fronte dello sviluppo, HNH ha scelto di allargare lo sguardo oltre l’hôtellerie tradizionale. Nasce così Homy, il nuovo concept dedicato all’extended stay: non semplici appartamenti, ma spazi dove sentirsi “a casa lontano da casa”, con servizi smart, estetica curata e un forte legame con il luogo. Una nuova porta d’ingresso per viaggiatori business e leisure, in uno snodo internazionale sempre più strategico.

Inoltre, a Verona, HNH costruisce rete e valore sul territorio: l’ingresso dell’Hotel Leon d’Oro rafforza la capacità di ospitare grandi eventi, grazie alle sinergie con Best Western CTC Hotel Verona e Hotel Indigo Verona, creando un vero sistema integrato per meeting e congressi. Oggi, la sfida è anche quella di valorizzare la qualità dei dati e rendere più snelli ed efficienti i processi operativi, così da poter prendere decisioni più consapevoli e tempestive: «La tecnologia avrà un ruolo sempre più centrale nel nostro lavoro e nell’esperienza dei nostri ospiti. L’intelligenza artificiale sarà il prossimo passo: non per sostituire l’accoglienza, ma per liberare tempo, energie e creatività da dedicare a ciò che nessuna macchina potrà mai replicare: la relazione umana» afferma Sonia Elia, senior revenue manager di HNH Hospitality.

E forse è proprio questa la cifra distintiva di HNH Hospitality: saper unire innovazione e calore, efficienza e cura, visione e concretezza. Perché il futuro dell’ospitalità non riguarda solo servizi più smart, ma esperienze che sanno creare valore e lasciare il segno.

fine

indirizzi a
rivista
Hotel Indigo Verona – Grand Hotel Des Arts
Best Western CTC Hotel Verona
Hotel Leon D’Oro
Crowne Plaza Padova
Best Western Plus Tower Hotel Bologna

Sostenibilità e capitale umano

Sulle rive del Lago di Como, Villa Erba unisce architettura, sostenibilità e capitale umano. Il centro congressi è oggi un modello di responsabilità ambientale e sociale, dove la competenza delle persone trasforma ogni evento in un’esperienza autentica e consapevole

Sale meeting: 28 | Capienza sala maggiore: 1.500 posti | Capienza sala minore: 50 posti | Saletta segreteria | Mq di aree espositive: 6.434 | Sala banchetti interna | Pranzo in piedi: fino a 1.500 posti | Pranzo seduti: fino a 1.300 posti | Possibilità organizzazione post-congress

Affacciata sulla riva del Lago di Como e immersa in un parco secolare di centomila metri quadrati, Villa Erba rappresenta una delle location più iconiche e affascinanti del panorama congressuale italiano. La sua forza risiede nell’equilibrio tra patrimonio storico e visione contemporanea: la villa ottocentesca, simbolo di eleganza e memoria, si affianca al moderno polo espositivo progettato da Mario Bellini, ispirato alle serre lariane e pensato per dialogare con il paesaggio circostante. In questo contesto unico, Villa Erba ha scelto di costruire la propria identità su tre pilastri fondamentali: innovazione, sostenibilità e valore umano. La sostenibilità, in particolare, è un impegno che si traduce in azioni concrete e in una cultura condivisa da tutto il team. Dal 2012, la struttura è dotata di un impianto di climatizzazione che utilizza l’acqua del Lago di Como per raffrescare gli ambienti, riducendo del 95% le emissioni di CO₂ e azzerando l’inquinamento acustico. Nel 2021 è stato completato un ampio intervento di relamping a led, a cui si sono aggiunti il restauro conservativo degli infissi, il parco fotovoltaico realizzato al piano a raso dell’autosilo ultimato nel 2024, così come l’ammodernamento dell’impianto di riscaldamento con caldaie di ultima generazione.

IL CAPITALE UMANO

FA LA DIFFERENZA

Ma la sostenibilità per Villa Erba non è solo ambientale. È una visione integrata che mette al centro le persone: i collaboratori, gli ospiti, la comunità. Il capitale umano è il vero motore che alimenta ogni scelta strategica e operativa. Lo staff – altamente qualificato e coeso – lavora in sinergia per garantire un servizio personalizzato, costruendo relazioni autentiche con clienti e partner. Ogni evento viene seguito in modo sartoriale, dalla pianificazione alla realizzazione, con attenzione al dettaglio, empatia e spirito di squadra. L’impegno sociale si riflette anche nella partecipazione al progetto Food for Good, promosso da Federcongressi&eventi, che permette di recuperare le eccedenze alimentari degli eventi e destinarle a enti caritatevoli del territorio, in collaborazione con Banco Alimentare ed Equoevento. Un gesto semplice, ma carico di valore, che trasforma l’evento in un’occasione di solidarietà. Il futuro di Villa Erba è scritto nel dialogo tra innovazione e memoria, ma soprattutto nel valore delle persone che ogni giorno contribuiscono a renderla un luogo d’incontro, di cultura e di crescita. Qui la sostenibilità non è solo una strategia, ma un modo di essere: un patto tra ambiente, bellezza e capitale umano per costruire insieme un futuro migliore.

indirizzi a fine rivista

Tra lago e natura

Tra il blu del Lago Maggiore e il verde del suo parco secolare, Villa Repui è un rifugio elegante per eventi aziendali e attività di team building. Una location dove il lavoro incontra la quiete, la creatività si nutre di paesaggio e ogni incontro diventa condivisione autentica

Un impatto avvolgente di luce, eleganza e silenzio. A colpire, oltre all’architettura essenziale e armoniosa della villa, è la bellezza dello scenario che la abbraccia: il Lago Maggiore, l’arco alpino che si staglia sullo sfondo, l’azzurro vivido della piscina e il verde brillante del parco secolare che la circonda. In questo equilibrio perfetto tra benessere, paesaggio e funzionalità, Villa Repui si propone come una delle location più raffinate e versatili per il turismo congressuale. A pochi chilometri da Milano e dall’aeroporto di Malpensa, è una location ideale per eventi aziendali di piccole e medie dimensioni, dove la bellezza diventa parte integrante dell’esperienza. Gli spazi, pensati per la massima flessibilità, permettono di ospitare meeting, workshop, presentazioni e attività incentive. La grande sala eventi, dotata di tecnologie audiovisive, consente di lavorare in un ambiente funzionale e accogliente, con grandi vetrate che si aprono sul parco. In caso di maltempo, la sala si presta perfettamente anche per attività di team building indoor, mantenendo intatta la qualità dell’esperienza.

UNA VILLA PER EVENTI SU MISURA

Accanto all’ambiente principale, la villa dispone di sale più raccolte come quella del Camino o del Biliardo, ideali per piccoli gruppi di lavoro o riunioni strategiche. La vera anima di Villa Repui, però, è il suo parco secolare, un’oasi verde dove la natura diventa protagonista dei programmi di team building outdoor. Il grande prato e il bosco retrostante si trasformano in scenari ideali per attività di gruppo, percorsi di orienteering, yoga e mindfulness, in un contesto che stimola la collaborazione e la creatività. Anche grazie alla quiete e alla qualità dell’ambiente, la villa favorisce momenti di concentrazione e condivisione difficili da replicare altrove. Dotata di cucina attrezzata per catering, aperitivi e banchetti aziendali, la struttura offre anche ampi spazi all’aperto per pause conviviali o cene di gala informali. Il parcheggio da ottanta posti auto garantisce massima comodità logistica agli ospiti. Il territorio del Lago Maggiore aggiunge valore all’esperienza: tra borghi affacciati sull’acqua, giardini storici e possibilità di escursioni o degustazioni, ogni evento si arricchisce di suggestioni e attività post congress. Villa Repui è molto più di una sede per meeting: è un luogo d’incontro tra impresa, natura e benessere, dove ogni evento diventa un’occasione di crescita e ispirazione condivisa.

indirizzi a fine rivista

Villa Repui Besozzo (Va)

Sale meeting: 2 | Capienza sala maggiore: 200 posti | Capienza sala minore: 100 posti | Saletta segreteria | mq di aree espositive: 380 + 80mila mq nei giardini | Sala banchetti interna | Pranzo in piedi: 150 posti | Pranzo seduti: 200 posti | Possibilità organizzazione post congress

© Tiziano Buzzi

ENTIEDIMAN

Un finale d’anno da tris d’assi

Full Contact Meeting Planner, Buy Mice Milano ed e-workshop Corporate & Incentive hanno scandito l’autunno firmato Ediman: tre format storici che confermano la loro capacità di generare relazioni di valore, nuovi contatti e reali opportunità per il mercato della meeting e incentive industry

Tre eventi, tre format, un’unica firma: quella di Ediman, che nell’autunno 2025 ha portato in scena Full Contact Meeting Planner, Buy Mice Milano e l’e-workshop Corporate & Incentive: un vero e proprio “tris d’assi” per chi opera nel mondo Mice. Da anni, nelle loro diverse declinazioni, le formule Full Contact, Buy Mice e workshop rappresentano una garanzia per il settore: appuntamenti capaci di leggere con precisione l’evoluzione della domanda e dell’offerta, offrendo strumenti attuali, mirati e realmente utili a creare nuove opportunità di business. Chi già conosce gli eventi Ediman sa bene che ogni formato è progettato per massimizzare l’efficacia degli incontri, che siano one-to-one programmati, sessioni più fluide, o momenti di networking pensati per facilitare relazioni durature. Il tutto, con la filosofia che da sempre caratterizza questi workshop: precisione organizzativa, cura dei dettagli, selezione dei partecipanti e tanta esperienza.

FULL CONTACT MEETING PLANNER

@HOTEL REGINA PALACE, STRESA

Dal 6 all’8 novembre la scena è stata per Full Contact Meeting Planner, accolto nell’eleganza di Stresa all’Hotel Regina Palace, autentica perla Belle Époque affacciata sul Lago Maggiore, che per la prima volta ha ospitato l’evento. Gli incontri one-to-one con agende programmate hanno favorito connessioni significative che hanno permesso ai meeting planner, presenti esclusivamente su invito, di scoprire nuove strutture, destinazioni e servizi per i loro prossimi eventi, mentre i supplier hanno avuto l’opportunità di presentarsi a buyer selezionati e interessati. Secondo la formula dei Full Contact, ogni planner aveva la possibilità di scegliere in anticipo i supplier più in linea con le proprie esigenze, ottenendo agende mirate e ottimizzate. E, come sempre, non sono mancati momenti di networking professionale e occasioni di relax vista lago.

di ALESSANDRA BOIARDI

BUY MICE MILANO

@MELIÁ MILANO

Buy Mice Milano è un appuntamento sempre molto atteso dai planner, che quest’anno è stato ospitato in una nuova location, il Meliá Milano, prestigioso cinque stelle a pochi passi da CityLife.

Nel pomeriggio e nella serata del 14 ottobre, l’hotel milanese si è trasformato nel palcoscenico d’eccezione dello storico workshop firmato Ediman, dove oltre 230 meeting planner dell’area milanese hanno colto la preziosa occasione di entrare in contatto diretto con un’offerta selezionata e di alto livello, rappresentata dai 71 supplier presenti tra location, destinazioni e servizi.

Anche quest’anno il format ha confermato tutta la sua efficacia negli incontri one-toone che, per questa tipologia di evento, sono liberi e senza limiti di tempo, per permettere ai buyer invitati la massima libertà nelle tempistiche. Il tutto in un contesto capace di unire concretezza e convivialità: le coffee station, pensate per favorire momenti di networking informale, e il dinner buffet conclusivo hanno contribuito a creare un clima disteso e favorevole al confronto tra professionisti.

e - workshop

corporate & incentive

E-WORKSHOP CORPORATE & INCENTIVE @HILTON TURIN CENTER

Torino ha fatto da cornice all’ultimo appuntamento Ediman del 2025: l’e-workshop Corporate & Incentive, in programma dal 28 al 30 novembre presso l’Hilton Turin Center, che ha accolto anche la tradizionale cena di benvenuto: un momento sempre molto apprezzato perché permette di “rompere il ghiaccio” e creare fin da subito un clima informale, ideale per favorire relazioni autentiche.

La mattina del 29 novembre è entrata nel vivo la parte business dell’evento. Come da format degli e-workshop, i buyer erano ai rispettivi desk, pronti ad accogliere i supplier e approfondire nuove proposte per il mondo Mice. In un contesto volutamente flessibile, i supplier hanno potuto incontrare one-toone i planner di loro maggiore interesse, gestendo conversazioni e presentazioni secondo le modalità e le tempistiche più efficaci per ciascuno.

Il pomeriggio è stato poi dedicato alla scoperta della destinazione, con una visita guidata alla Venaria Reale, un luogo unico che ospita alcune delle più raffinate espressioni del Barocco e capolavori assoluti, con rientro all’Hilton Turin Center per la cena e il pernottamento.

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e Congressi

Federcongressi&eventi investe sulle risorse umane

Per Federcongressi&eventi puntare sui giovani non è solo un atto di responsabilità sociale, ma anche una strategia di competitività: formare oggi le risorse umane del futuro significa assicurare domani un settore capace di innovare, comunicare e creare valore

Nella meeting industry, dove ogni evento nasce dall’incontro tra competenze, creatività e relazioni, le persone sono e restano il vero capitale. E se il settore vuole continuare a crescere deve saper guardare avanti, investendo su chi porterà nuove idee e nuovi modelli di lavoro: i giovani. Ed è proprio partendo da questa convinzione che Federcongressi&eventi ha costruito una strategia di lungo periodo centrata sullo sviluppo delle risorse umane del futuro. L’associazione, infatti, considera i giovani non come semplici “nuovi ingressi” ma come protagonisti della trasformazione del settore. Obiettivo di Federcongressi&eventi è, dunque, creare un ponte solido tra for-

mazione e mondo del lavoro, favorendo il ricambio generazionale e la trasmissione di competenze attraverso progetti strutturati e mentoring. Come sottolinea la presidente di Federcongressi&eventi Gabriella Gentile: «Per la nostra associazione investire sulle nuove generazioni significa alimentare l’innovazione. I giovani portano con sé competenze digitali, sensibilità ambientale e un approccio inclusivo al lavoro, elementi fondamentali per affrontare le sfide contemporanee del settore. Le nuove generazioni, inoltre, si distinguono anche per la loro propensione alla collaborazione e alla creatività condivisa ed è anche per questo che Federcongressi&eventi promuove non solo la formazione tecnica

TRIESTE DAL 26 AL 28 FEBBRAIO SARÀ LA CAPITALE DEL MICE

I l Friuli Venezia Giulia punta con decisione sul turismo congressuale riconoscendone il valore strategico per lo sviluppo economico e la promozione del territorio. Una visione che trova conferma anche nel successo di Trieste, oggi tra le dieci destinazioni di tendenza in Italia grazie alla qualità delle infrastrutture, alla vivacità culturale e alla forte vocazione internazionale. E proprio Trieste dal 26 al 28 febbraio 2026 ospiterà “L’arte dell’incontro-Oltre ogni frontiera”, la XVII edizione della convention nazionale di Federcongressi&eventi. La manifestazione, che ha come main partner Promo Turismo Fvg, si terrà negli spazi del moderno Generali Convention Center: un appuntamento immancabile per tutti i professionisti della meeting industry per aumentare le proprie competenze, scoprire i trend del settore e fare networking. Tutti i dettagli e le modalità di partecipazione sul sito www.federcongressi.it.

© Marco Milani

ma anche lo sviluppo delle soft skill ormai imprescindibili per chi lavora in un contesto ad alto tasso di relazioni umane».

DA PROGETTO MENTORE

A JUNIOR FOR TRAINING:

LA FORMAZIONE SUL CAMPO

Tra le iniziative a sostegno delle giovani risorse umane spicca il Progetto Mentore che da oltre dieci anni rappresenta un modello virtuoso di incontro tra studenti e imprese. Ogni anno, giovani selezionati da corsi universitari e master dedicati al turismo e agli eventi hanno infatti la possibilità di confrontarsi nel corso della convention nazionale con professionisti del settore, partecipare a incontri formativi e vivere da vicino la realtà operativa delle aziende. Infatti attraverso la propria rete associativa, Federcongressi&eventi facilita l’accesso dei partecipanti a Progetto Mentore a opportunità professionali. Pensato per avvicinare ancora

più direttamente i giovani al mondo della meeting industry è Junior for Training, progetto di formazione gratuito della Delegazione Lombardia dell’associazione che fornisce agli under trenta con un massimo di tre anni di esperienza nel settore Mice competenze pratiche spendibili sin da subito. Quest’anno il percorso inizia a dicembre e si sviluppa lungo nove incontri tra in presenza e online. Sempre incentrata sulla valorizzazione delle risorse umane del futuro è poi la borsa di studio in memoria di Iacopo Tagliabue istituita da Studio Visio, azienda socia di Federcongressi&eventi. Per tramandare lo spirito del collega scomparso lo scorso anno e investire nelle nuove generazioni del settore, Studio Visio ha infatti finanziato una borsa di studio per una persona che copre il costo di iscrizione alla 29esima edizione del master in Meeting Management organizzato da Professional Datagest con il patrocinio di Federcongressi&eventi.

Sopra, foto di gruppo dei partecipanti al Progetto Mentore. Sotto, la presidente di Federcongressi&eventi, Gabriella Gentile

AbreveCONTRIBUISCI ALLO STUDIO DI SETTORE DEL

MICE ITALIANO!

le sedi socie di Federcongressi&eventi riceveranno il questionario da compilare inserendo i dati fondamentali per realizzare l’Osservatorio Italiano dei Congressi e degli Eventi – Oice, lo studio di riferimento che fotografa ogni anno l’andamento e l’evoluzione della meeting industry italiana. Il contributo di ciascuna impresa

è essenziale per costruire una mappatura completa e autorevole: partecipare significa dare voce alla propria esperienza e contribuire a orientare le strategie future del comparto. Per questo è importante che tutte le sedi diano il proprio contributo, contando anche sul supporto della segreteria di Federcongressi&eventi per la compilazione del questionario.

© Fabrizio Gallucci

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Campania

una regione autentica ed esclusiva al contempo

NAPOLI: CUORE DEL MICE

MEDITERRANEO

Numeri record per eventi e congressi

ENTROTERRA DA SCOPRIRE

Eventi slow tra tradizioni, storia e natura

ISCHIA: VERDISSIMA E SUPER ORGANIZZATA

Un’isola, infinite opportunità per il Mice più esigente

Ogni ricordo che conta ha un inizio speciale.

destinazione dell’anima Campania

Una regione ricca di cultura, architettura, natura e grandi sapori, dove spiccano location uniche e perfettamente attrezzate, per rispondere a tutte le esigenze del turismo congressuale e ospitare con successo gli appuntamenti della meeting industry italiana e internazionale

Sopra, la scenografica Positano

Terra del mito, luogo di cultura millenaria, scrigno di tesori e bellezze paesaggistiche. La Campania è una regione dai mille volti: Napoli e il suo centro storico, la Costiera Amalfitana, Sorrento e le isole del Golfo, ma anche i Parchi Nazionali, le aree interne del Sannio e dell’Irpinia, la maestosa Reggia di Caserta, gli scavi archeologici conosciuti in tutto il mondo, le terme e i suoi rituali di benessere, senza dimenticare i profumi della sua terra e dei tanti prodotti della rinomata

gastronomia. La Campania è tutto questo e molto di più. Amata da tutti per i suoi paesaggi spettacolari e i siti culturali appartenenti al Patrimonio Mondiale Unesco, la regione è meta prediletta anche per l’organizzazione di convegni scientifici, eventi sportivi e meeting aziendali, grazie alle sue numerose location e servizi di altissima qualità. Basandosi su questa doppia anima “leisure” e “business”, la Campania è sempre più impegnata a sviluppare una strategia di crescita per migliorare i modelli

© Rudolf Balasko

organizzativi e promozionali del sistema congressuale regionale, adeguandoli alle esigenze e alle caratteristiche della domanda nazionale e internazionale.

La messa in rete di queste risorse è passata anche attraverso iniziative di eccellenza come “Mice in Italia”, curato dall’Ente Provinciale per il Turismo di Napoli in qualità di soggetto attuatore regionale per la Campania: si tratta di un progetto interregionale promosso, tra gli altri, da Enit e finalizzato proprio all’elaborazione e alla realizzazione di attività di analisi, valorizzazione e promozione dell’offerta congressuale regionale, aumentandone il tasso di innovazione dei processi produttivi e il grado di competitività internazionale.

Organizzare un evento in Campania significa, quindi, scegliere una destinazione che combina storia, bellezza e innovazione. Gli alberghi congressuali, che ospitano la maggior parte degli eventi, sono in costante crescita nella regione, offrendo location all’avanguardia. Oltre a queste e alle infrastrutture fieristiche, il territorio ha tra i suoi punti di forza anche l’incredibile ricchezza culturale, storica e paesaggistica che attrae anche quegli eventi congressuali che hanno bisogno di un contesto prestigioso ed esclusivo.

Ovunque si viaggi in Campania, dunque, è possibile trovare accoglienza, servizi diversificati e

molteplici proposte per il post congress ma anche esperienze uniche in ogni stagione con tantissime attività di team building, esperienze enogastronomiche e moltissime opportunità per integrare il programma dell'evento con la scoperta delle tradizioni locali, feste popolari o manifestazioni culturali.

La grande attività dell’Aeroporto Internazionale di Napoli (tra i principali del Sud Italia), inoltre, ben si combina alla presenza di numerosi distretti di eccellenza in diversi settori industriali, elementi chiave per accogliere eventi di maggior respiro internazionale. Ogni appuntamento ospitato sul territorio può così trovare una sontuosa cornice storica, un capillare apparato di servizi per ospitalità, logistica e trasporti, unitamente a una cultura dell’accoglienza che culmina in un’enogastronomia famosa in tutto il mondo e che rende ogni visita un’esperienza ricca di grandi emozioni.

IL MICE SEMPRE PIÙ FORTE

La Campania è entrata a pieno titolo tra i protagonisti del turismo congressuale in Italia. A testimoniarlo il report dell’International Congress and Convention Association (Icca) 2024. La prestigiosa classifica certifica infatti l’aumento degli eventi internazionali, l’ampliamento delle infrastrutture, la crescita costante di interesse da parte di operatori e planner

Sotto, l'Arco di Traiano, tra i simboli di Benevento

In alto, il Palazzo Reale di Capodimonte a Napoli

Sotto, il Castello Aragonese a Ischia

negli ultimi anni. Napoli in particolare è entrata tra le prime sessanta destinazioni al mondo per eventi internazionali: un risultato che racconta una trasformazione in atto, non solo nel capoluogo regionale ma in tutta la regione: infrastrutture più solide, servizi specializzati e una nuova attenzione al valore dell’accoglienza professionale. Non solo. Il Convention Bureau di Napoli ha affermato che il primo semestre del 2025 sia stato “il migliore di sempre” per quanto concerne l’attività congressuale della città, con un +21% rispetto allo stesso

periodo del 2024 e un +30% sul 2023, superando addirittura del 76% i dati pre-Covid del 2019. Interessante infine un’iniziativa recentissima della Regione, che ha istituito un nuovo servizio digitale per consentire alle location interessate di iscriversi al Catalogo Regionale delle Sedi Congressuali.

LOCATION UNICHE PER EVENTI SPECIALI In Campania l’evento non si adatta al territorio ma è il territorio che si plasma sull’evento, offrendo moltissime possibilità per ogni occa-

© Luciano Romano
© Giuseppe Greco

Nella pagina a fianco, dall'alto: gli imponenti templi di Paestum; uno scorcio di San Leucio (Caserta), la "città ideale" voluta dai Borbone

Sotto, il colorato abitato di Calitri, in provincia di Avellino

sione. Ogni area ha qualcosa di diverso da offrire: una rete di città sempre pronte a ospitare, un entroterra autentico per esperienze fuori dai percorsi consueti, una costa nota ma ancora capace di sorprendere. Il vasto patrimonio storico-artistico può vantare siti archeologici di fama internazionale come Pompei, Ercolano e Paestum, un entroterra verde con vigneti e aree boschive, città d'arte di rara bellezza, tra cui spicca la dinamica atmosfera di Napoli con la sua vivace scena culturale e artistica. Imperdibili i paesaggi scenografici della Costiera Amalfitana, con i suoi borghi a picco sul mare, ideali per eventi che cercano un'esperienza esclusiva, mentre le isole combinano il loro fascino naturale con i servizi più esclusivi. La regione offre una vasta gamma di location suggestive tra cui scegliere, dai centri congressi moderni alle ville storiche fino alle sale eventi, oltre a una forte infrastruttura turistica che può supportare eventi corporate di diverse dimensioni.

MOBILITÀ INNOVATIVA E SOSTENIBILE

Grazie al "Mobility as a Service" (MaaS), un avanzato sistema di mobilità semplice e sostenibile, anche in Campania è possibile organizzare gli spostamenti e l'itinerario di viaggio comodamente da un app da cui si può prenotare e pagare on line un unico biglietto per utilizzare diversi mezzi di trasporto, dal treno all'autobus, acquistando anche il pass turistico. Un nuovo concetto di mobilità innovativa,

perfetta soprattutto per i business traveller e per gli amanti del bleisure, che integra molteplici servizi di trasporto, accessibili tramite un unico canale digitale. Grazie agli investimenti per la digitalizzazione del trasporto pubblico nella regione, è stata creata una piattaforma aperta che permette lo scambio di dati tra diversi operatori che offrono servizi di trasporto pubblico (su gomma, ferroviario, metropolitano, marittimo), servizi privati di mobilità come taxi, Ncc, bike sharing, car sharing e piattaforme di intermediazione dei "MaaS Operator" che aggregano e ottimizzano l'offerta di trasporto.

POST CONGRESS? SÌ, MA CULTURALE

L’Italia è in testa a tutti i Paesi del mondo per numero di siti inseriti dall’Unesco nella Lista del Patrimonio dell’Umanità (World Heritage List) e la Campania è tra le regioni italiane con il maggior numero di tesori. Tra i beni materiali ritroviamo per esempio il centro storico di Napoli, il Palazzo Reale di Caserta con il parco, l’acquedotto vanvitelliano e il Complesso di San Leucio, la Costiera Amalfitana, il Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni con i siti archeologici di Paestum, Velia e la Certosa di Padula, il Complesso Monumentale di Santa Sofia a Benevento, l’area archeologica di Pompei, Ercolano e Torre Annunziata (l’antica Oplontis). Per quanto riguarda il patrimonio immateriale, sono iscritti nella World Heritage List Unesco la dieta mediterranea, l’arte del

© Marcello Guarino

pizzaiuolo napoletano, i Gigli di Nola, la transumanza, l’arte dei muretti a secco, la cerca e la cavatura del tartufo. Grazie a questo vasto patrimonio culturale è disponibile un variegato ventaglio di attività post congressuali, per arricchire l’esperienza di meeting, convegni o eventi aziendali, con numerose proposte ricreative e culturali, declinabili di volta in volta in itinerari tailor-made dal sicuto effetto-wow.

ESPERIENZE TRA I SAPORI

AUTENTICI DEL TERRITORIO

Il carattere multiculturale e il paesaggio variegato della regione consentono alla meeting e incentive industry di organizzare sul territorio campano le più diverse attività di team building, dai grandi classici alle proposte più insolite: mare, bike, trekking, attività di squadra, workshop creativi, esperienze di sapori e degustazioni tra i vigneti sono solo alcuni esempi delle tante opportunità “Mice-oriented”. La Campania custodisce un ricco patrimonio legato alle tradizioni enogastronomiche e alla vita rurale di contadini, allevatori e artigiani del gusto: in questo scenario autentico si inseriscono alcune delle attività di team building più suggestive, ideate in cantine, birrifici e aziende agricole per far vivere momenti di condivisione e scoperta. Qualche esempio? Una wine experience con pranzo ai piedi del Vesuvio, con visita ai vigneti e degustazione di vini locali; ma anche la vendemmia nel Sannio con competizione a squadre e pigiatura delle uve a piedi nudi, per scoprire i vini autoctoni e il territorio attraverso i sensi; o le vie della bufala “dal foraggio al formaggio”, un percorso che svela il ciclo di lavorazione della mozzarella di bufala con degustazioni, giochi in stalla e sfide di gruppo in un contesto unico e originale. Le attività per il Mice possibili in Campania includono anche esperienze stagionali come la raccolta delle olive e delle erbe spontanee con laboratori didattici, ideali per rafforzare la coesione e lo spirito di squadra. Completano il ventaglio di proposte anche format come “pizzaiolo napoletano per un giorno”, per creare la pizza del team e divertirsi insieme, o “l’aperitivo itinerante nel centro storico di Napoli”, tra street food e vini locali.

TEAM BUILDING NELLA NATURA

Tra le soluzioni più divertenti ed efficaci in tema di outdoor, in Campania è possibile trovare una selezione di escursioni adrenaliniche e attività sportive da svolgere all’aria aperta. I partecipanti, accompagnati da personale esperto, potranno così vivere emozioni autentiche e coinvolgenti prendendo parte da attività come il rafting nel Parco Nazionale del Cilento, con discesa lungo le rapide e cena tipica in trattoria; oppure, per i team più intraprendenti, partecipare a un “survival day experience” nel Parco

Sotto, Salerno è sempre più gettonata dalla meeting industry, per la sua atmosfera elegante e rilassata al contempo

Novità in aeroporto

Lo scorso luglio si è tenuta l’inaugurazione della nuova denominazione per l’Aeroporto di Salerno Costa d'Amalfi e del Cilento. La cerimonia ha ufficializzato il cambio di nome, che ora include anche la costa del Cilento, ampliando l'identità territoriale dello scalo e promuovendo lo sviluppo turistico ed economico di tutta la provincia di Salerno. Una scelta simbolica e strategica che valorizza un territorio dall’eccezionale ricchezza paesaggistica e culturale. Questa nuova denominazione segna un importante riconoscimento al ruolo chiave della mobilità aerea, quale motore di sviluppo economico, turistico e occupazionale del territorio. La policy Enac del policentrismo aeroportuale si è rivelata un modello vincente che, attraverso i principi di sostenibilità, intermodalità, accessibilità e delocalizzazione turistica, mira a potenziare la connettività territoriale favorendo la riscoperta di luoghi bellissimi e con un alto potenziale di crescita.

Nazionale del Matese, con istruttori esperti, per apprendere le tecniche base di sopravvivenza in natura. Una valida alternativa non lontana da Napoli è la “Mineral challenge sul Vesuvio”, un’escursione tematica con giochi a squadre e pranzo in agriturismo, mentre per chi avesse voglia di esplorare luoghi più insoliti può vivere un’esperienza in canoa canadese sul Lago del Matese, dove il gruppo impara a coordinarsi nella pagaiata e a muoversi insieme in perfetta sintonia. Tra le proposte campane non mancano ovviamente e-bike tour, passeggiate a cavallo e trekking naturalistici, con la possibilità di personalizzare ogni esperienza in base agli obiettivi aziendali, unendo più attività e servizi.

TRA MISTERO E CURIOSITÀ

In Campania, le attività di team building si trasformano anche in esperienze dinamiche e coinvolgenti, dove il gioco diventa uno strumento di collaborazione e crescita di gruppo. Tra le proposte più curiose, la caccia al tesoro nel borgo di Sant’Agata de’ Goti, un’esperienza tra vicoli, enigmi e leggende; il “tombola tour” nel centro storico di Napoli, un format originale che celebra tradizione e cultura partenopea tra giochi, musica e convivialità; il “theatre building”, che trasforma i partecipanti in una vera compagnia teatrale, con improvvisazioni e performance che rafforzano fiducia e collaborazione nel gruppo.

Tra le attività più suggestive per gli amanti del mistero c’è anche la possibilità di organizzare una visita guidata con delitto in una cantina del Sannio, dove i partecipanti diventano protagonisti di un giallo tra i vigneti, oppure l’esclusiva caccia al tesoro nel borgo di Limatola durante i mercatini di Natale. Ogni esperienza è pensata per coinvolgere, divertire e unire i partecipanti, con quiz interattivi, prove di gruppo e giochi di ruolo che stimolano la cooperazione, la creatività e regalano sempre momenti indimenticabili.

EMOZIONI ARTISTICHE E ARTIGIANALITÀ

LOCALE

Se si è infine alla ricerca di interessanti proposte dal ritmo più rilassato, per impreziosire un viaggio incentive o un post congress, in Campania ci sono numerose iniziative ad hoc dedicate al mondo dell’arte, che trasformano la creatività in un’esperienza condivisa, dove manualità, fantasia e convivialità si intrecciano per dare vita a momenti autentici e memorabili. Tra le esperienze più artistiche troviamo per esempio “Mani d’Amalfi a Vietri sul Mare”, un laboratorio di ceramica dove il gruppo può realizzare e decorare la propria linea di oggetti; la “painting experience” tra i vigneti o nel centro storico di Napoli, che combina arte, vino ed emozioni in una cornice rilassata e conviviale, valorizzando la cultura campana in modo autentico e coinvolgente.

Viale Riccardo Romano, 17 – Cava de’ Tirreni (SA) +39 089 2132401 info@hisalernocavadetirreni.com

Posizione eccellente

L’albergo si trova all’uscita dell’autostrada A3 ed ha un parcheggio, gratuito e videosorvegliato, con 80 posti auto.

La posizione rende l’albergo ottimale sia per i turisti che per i viaggiatori business, riunioni di piccole dimensioni e piccoli incentive.

Informazioni turistiche:

Facilmente raggiungibile, l’albergo è in una posizione strategica per visitare i siti archeologici di Pompei, Ercolano e Paestum; il Vesuvio,

Altro aspetto turistico rilevante è quello religio-pio unico di abbazia medioevale nella zona) sono raggiungibili in pochi minuti di auto.

L’albergo si trova ai piedi dei monti Lattari, che offrono alcuni sentieri famosi per la loro bellezcorre lungo il crinale dei monti a strapiombo

Meeting e conferenze

Ideale per meeting da 10 a 100 persone.

5 sale meeting da: 110 mq, 90 mq, 30 mq, 25 mq e 20 mq. Tutte allestite con attrezzature audio video di ultima generazione.

• 73 camere

• Pizzeria

• Minigym

• Parcheggio gratuito

Salerno - Cava de’ Tirreni

Una regione, infinite risorse

Forte delle sue eccellenze, la Campania si rivela sempre di più una destinazione dalla spiccata identità e dalla vocazione al turismo internazionale. Una regione che, proprio grazie al suo spirito di innovazione, si identifica anche come un’ideale business destination per la meeting e incentive industry. Ne abbiamo parlato con Alessandro Fimiani, commissario straordinario dell’Agenzia Regionale Campania Turismo

Sotto, il fascino irresistibile di Napoli e del Vesuvio

Nella pagina accanto in basso, i sontuosi interni del Teatro di San Carlo a Napoli. Sopra, il raccolto centro storico di Avellino

Location incredibili, nuove infrastrutture e tanta creatività: la Campania si sta ritagliando sempre più un ruolo da protagonista sul palcoscenico della meeting e incentive industry. Ne parliamo con l'avvocato Alessandro Fimiani, commissario straordinario dell’Agenzia Regionale Campania Turismo. Come confermano anche i più recenti dati, la Campania è una delle regioni a maggiore vocazione turistica d’Italia. Nel suo ruolo all’interno dell’Agenzia Campania Turismo, come porterà avanti questa eccellenza e su quali

elementi farà leva per lo sviluppo futuro? «La Campania cresce perché ha scelto un modello chiaro: governance, identità e innovazione. Il mio ruolo sarà quello di consolidare questo modello rendendolo ancora più inclusivo e competitivo. Stiamo lavorando su tre direttrici. In primis, un approccio di sistema: mettere in rete istituzioni, operatori, distretti turistici, Dmc, università e attori privati significa generare valore diffuso. La Campania non può più essere raccontata come un insieme di eccellenze isolate, è un’unica destinazione policentrica. In secondo luogo, un’identità forte e contem-

poranea. Il nostro patrimonio culturale, infatti, non deve essere percepito come passato, ma come luogo vivo, utilizzabile e attraversabile anche dal mondo degli eventi. Vogliamo che Pompei, la Reggia di Caserta, i borghi e le aree interne diventino non solo mete da visitare, ma piattaforme di progettualità. Infine, una spinta sulla digitalizzazione. Stiamo investendo su strumenti di data analysis, informazione turistica integrata, campagne mirate e una comunicazione digitale capace di valorizzare ogni segmento, incluso il Mice. La sfida oggi non è solo attrarre flussi, ma misurarli, interpretarli e governarli».

L’offerta turistica campana è sempre più integrata, trasformativa e sostenibile. Come si declina tutto questo per la meeting e incentive industry?

«Nel settore Mice la Campania sta facendo un salto di qualità: non ci limitiamo più a ospitare congressi nelle strutture ricettive ma costruiamo esperienze trasformative. La sostenibilità per noi significa rigenerare luoghi storici attraverso un uso attento per meeting, conferenze ed eventi culturali; promuovere format diffusi, che coinvolgono borghi, aree interne e comunità locali; creare incentive esperienziali che valorizzano arti, mestieri, enogastronomia e percorsi naturalistici e favorire mobilità intelligente e collegamenti intermodali. La meeting industry in Campania non vive “di fianco” al territorio, ma si intreccia con esso, creando ricadute economiche e culturali più profonde. Non vogliamo competere con la meeting industry delle Regioni che hanno puntato da decenni sul Mice come l’Emilia-Romagna e la Lombardia, avvalendosi di uno sviluppo sinergico con l’imprenditoria alberghiera. Il nostro obiettivo è collocare gli eventi nella cornice dei beni culturali. La Campania offre un patrimonio culturale tra i più ricchi al mondo (siti Unesco, archeologia, palazzi storici, complessi monumentali e realtà museali di livello internazionale) che possono fungere da location scenografiche per meeting e convention, setting esperienziali per eventi incentive, contenitori narrativi per exhibition di settore e contesti ispirazionali per congressi tematici che dialogano direttamente con arte, storia, paesaggio e scienza».

Quanto incide il Mice sui risultati relativi ad arrivi e presenze sul territorio e quali sono i prossimi step che prevede per implementare questo segmento?

«Il Mice è un moltiplicatore, porta visitatori nel periodo di spalla, allunga la stagionalità, attiva filiere ad altissima specializzazione. Negli ultimi anni l’aumento degli eventi internazionali (certificato anche da Icca) ha contribuito in modo significativo alla crescita di arrivi e presenze, soprattutto su Napoli e sulle città d’ar-

te. Ma oggi vogliamo fare un passo in più. I nostri prossimi step ci porteranno a rafforzare il convention bureau regionale, con servizi più strutturati e strumenti digitali per planner e operatori; promuovere attivamente l’uso di monumenti, chiese e siti storici come venue per meeting e cene di gala; creare una rete Mice nelle aree interne, per portare format innovativi anche in Irpinia, Sannio e Matese; potenziare la formazione specializzata per operatori e stakeholder locali; attrarre grandi congressi internazionali grazie a relazioni istituzionali e presenza nelle fiere globali. La Campania vuole diventare una delle prime tre regioni italiane per turismo congressuale e ha tutte le carte in regola per farlo».

Come ci ha già illustrato, uno dei plus della Campania sui quali puntate sono le location storiche utilizzabili per il Mice. Può darci qualche dettaglio in merito?

«In Campania abbiamo un vantaggio competitivo unico: i luoghi non sono scenografie, sono patrimoni viventi. Pochi esempi: la Reggia di Caserta, con i suoi cortili e sale storiche capaci di accogliere eventi straordinari, il Complesso Monumentale di San Lorenzo Maggiore e le chiese del centro storico di Napoli, luoghi dal potere evocativo incredibile. Ma potrei citare anche il Chiostro di Santa Chiara, perfetto per eventi che cercano un equilibrio tra spiritualità e contemporaneità e ovviamente le aree

Alessandro Fimiani, commissario straordinario dell’Agenzia Regionale Campania Turismo

© Luciano Romano

Sopra, la scenografica Atrani, incastonata nella Costiera Amalfitana

Sotto, la fontana di Diana e Atteone nel parco della Reggia di Caserta. In basso, il Teatro di Benevento

archeologiche di Paestum e Pompei, sempre più aperte a format culturali e corporate».

Trasporti e collegamenti sono fondamentali per la meeting industry. Quali sono le novità anche dal punto di vista della sostenibilità?

«La Campania sta vivendo una stagione di investimenti strategici sui trasporti: l’ampliamento dell’Aeroporto di Napoli; la crescita dell’Aeroporto di Salerno-Costa d’Amalfi, che avrà un ruolo cruciale per il Mice; i nuovi collegamenti ferroviari ad alta velocità, con tempi ridotti su Roma, Milano e Bari; il potenziamento della mobilità elettrica urbana e i progetti di trasporto integrato tra costa, isole e aree interne. La sostenibilità passa dalla multimodalità: vogliamo una regione dove chi partecipa a un congresso possa spostarsi in modo efficiente e a basso impatto, scegliendo tra treni veloci, traghetti, mobilità dolce e shuttle green».

La Campania unisce territori diversi in una visione corale. Ci può aggiornare sulle province e sui loro punti di forza?

«Ogni provincia è un capitolo diverso dello stesso racconto. Napoli è la destinazione in maggiore crescita del Mediterraneo per meeting internazionali, grazie alla sua energia creativa e alle nuove infrastrutture. Salerno sta emergendo come polo congressuale, forte della sua identità elegante e della porta d’accesso alla “Divina Costiera”. Caserta è il nostro “tesoro regale”, una destinazione perfetta per eventi di fascia alta grazie alla Reggia e al distretto borbonico di San Leucio. Avellino, con il cuore verde dell’Irpinia, offre esperienze incentive sostenibili, tra enogastronomia e boschi millenari, mentre Benevento

custodisce un patrimonio longobardo e culturale unico, ideale per eventi che cercano autenticità e atmosfera. La forza della Campania è proprio questa pluralità armonica, una destinazione che sa essere internazionale e intima, costiera e montana, creativa e meditativa».

Quali sono i territori campani “fuori dalle rotte più battute” su cui puntare per eventi e incentive? «Stiamo investendo molto sui “luoghi inattesi”, quelli che sorprendono perché non sono ancora percepiti come Mice ma che hanno un potenziale enorme: Sannio e Matese, perfetti per leadership retreat, eventi immersivi e team building nella natura; Irpinia, con le sue vigne e i suoi borghi, ideale per incentive slow e di alto valore esperienziale; Cilento interno dove storia, paesaggio e cultura mediterranea creano scenari perfetti per eventi “boutique” e Campi Flegrei, un laboratorio a cielo aperto tra archeologia, vulcanologia e innovazione. Qui il Mice diventa un’esperienza trasformativa, lontana dai circuiti tradizionali».

Ci enumera tre motivi per cui i meeting planner dovrebbero scegliere la Campania per il loro prossimo evento?

«Sicuramente il primo motivo sono le location irripetibili dove ogni eventi diventa un racconto, dai siti archeologici ai chiostri, dalle regge ai borghi. Il secondo motivo è la professionalità e la filiera coesa, con operatori competenti, infrastrutture moderne e una strategia istituzionale solida. Terzo motivo direi le esperienze che “restano”, come l’enogastronomia, la creatività, i paesaggi e le comunità che rendono ogni format unico e memorabile».

© Luciano Romano
© Luciano Romano

cuore pulsante del Mice mediterraneo NAPOLI:

Tra le prime cento città al mondo per turismo congressuale, Napoli è un vero e proprio mosaico di tradizioni e modernità, che può ospitare eventi di portata internazionale, offrendo esperienze indimenticabili per i partecipanti tra storia, bellezza naturale e innovazione

di STEFANIA VIDA

In alto, uno degli edifici più iconici di Napoli, il Maschio Angioino

Come terza metropoli d’Italia e “capitale” del Sud, Napoli ha un’anima dal respiro internazionale ma sempre legata alla sua storia: le bellezze paesaggistiche, la cultura dell’accoglienza e le sue tradizioni, unite alla grande varietà della produzione agroalimentare e della food experience, creano infatti le condizioni ottimali per un’esperienza di visita uni-

ca nel suo genere. Il centro storico, le vie dello shopping, l’archeologia di Pompei ed Ercolano, il Vesuvio, Capri, Ischia e Procida e la costiera Sorrentina, sono alcuni dei percorsi che gli ospiti della meeting industry possono sperimentare tra interessanti attività post-congress o durante uno dei numerosi team building che si possono organizzare. L’eccellenza nell’organizzazione degli

eventi del settore Mice è garantita anche dal lavoro di coordinamento che svolge il Convention Bureau Napoli (Cbn), il network di operatori che rappresentano la professionalità dell’industria congressuale partenopea e della sua provincia. In questo contesto, la città si conferma una destinazione sempre più strutturata, capace di rispondere alle esigenze di congressi e iniziative aziendali grazie a un’offerta in continua evoluzione e a una rete di servizi consolidata. Il primo semestre del 2025 è indicato come il migliore registrato finora, con una crescita del 21% rispetto allo stesso periodo del 2024. Le performance superano nettamente anche il periodo pre-Covid, segnando un +76% rispetto al 2019, e mostrano un mercato particolarmente dinamico sia sul fronte dell’ospitalità sia su quello della logistica. A questi risultati si aggiunge l’incremento delle richieste provenienti da clienti internazionali e soprattutto intercontinentali, in particolare da Usa, Sudamerica, Cina e Giappone, che conferma il crescente interesse verso Napoli come sede di eventi di respiro globale.

SPAZIO AL CONGRESSUALE

Oltre alle sale congressuali dei tre centri congressi principali e dei numerosi hotel, Napoli può ospitare eventi e convegni anche in location storiche come musei, palazzi, chiese, castelli, teatri, mentre per il post le catacombe e i percorsi sotterranei possono essere privatizzati e affittati in esclusiva per un evento Mice fuori dal comune. Uno dei principali player per l’organizzazione di congressi a Napoli e nel Mezzogiorno, è il Parco Congressi Mostra d’Oltremare, un prestigioso patrimonio architettonico, ambientale e artistico attrezzato con settecentomila metri quadrati di superficie totale. Una location polifunzionale articolata in diverse aree espositive, strutture congressuali e luoghi per eventi culturali e tempo libero, perfetta per soddisfare tutte le esigenze del settore dell’organizzazione di eventi business e leisure. Gli spazi fieristici comprendono nove padiglioni espositivi con varie dimensioni, per una superficie totale che supera i cinquantamila metri quadrati, tra spazi coperti e padiglioni indoor. È uno dei più importanti enti fieristici nel ranking nazionale per numero di fiere, vantando una media di 26 fiere all’anno (tra fiere consumer, business ed eventi). Nel cuore del Centro Direzionale di Napoli troviamo, invece, il Centro Congressi Tiempo, un moderno distretto affaristico facilmente raggiungibile. La sede è progettata per ospitare una vasta gamma di eventi aziendali, tra cui conferenze, riunioni e seminari con servizi professionali e attrezzature tecnologiche all'avanguardia per eventi di piccola e grande scala. La sua posizione strategica garantisce un'eccellente connettività con i trasporti pubblici e la vicinanza a hotel, ristoranti e servizi. In centro città, in corrispondenza di Palazzo San Giacomo, si trova la Stazione Marittima di Na-

poli, che offre strutture moderne e funzionali tra le più significativi della città. I suoi spazi sono stati oggetto di restauro e riorganizzazione, nel rispetto delle linee architettoniche originali, dando così luogo al centro congressi e alla galleria commerciale con una superficie complessiva di 3.300 metri quadrati.

UNA CITTÀ BEN COLLEGATA

L’aeroporto Internazionale di Napoli Capodichino, a soli cinque chilometri dal centro, collega la città a oltre cento destinazioni nazionali e internazionali: i principali hub europei possono essere così raggiunti in meno di tre ore. L’alta velocità garantisce inoltre collegamenti veloci con le principali città italiane (Roma in un’ora, Firenze in due ore e trenta minuti, Bologna in tre ore, Milano in tre ore e cinquanta minuti). Molto interessante da segnalare è anche la grande attenzione alla sostenibilità che ha portato l’aeroporto di Napoli a essere il primo in Italia a ottenere l’Aca 5, il massimo livello di certificazione ambientale. Elemento fondamentale per la mobilità cittadina, è la metropolitana, che contribuisce a rendere la città più connessa e accessibile per tutti gli appuntamenti del settore Mice. Negli ultimi anni, il sistema di trasporti ha visto importanti sviluppi, ma ciò che rende il futuro ancora più

Sopra, i sontuosi interni del Complesso Monumentale Donnaregina

entusiasmante sono i progetti in cantiere: attualmente, la metropolitana si compone di tre linee principali – la Linea 1, la Linea 2 e la Linea 6 –, ognuna con funzione strategica, ma il piano di sviluppo prevede un’importante evoluzione, che renderà Napoli una città ancora più sostenibile e vivibile.

UN MUSEO A CIELO APERTO

Per un momento di convivialità post congress quale migliore occasione che visitare Napoli e i suoi dintorni? Qui è possibile immergersi in uno scenario di straordinaria complessità e bellezza, grazie a 2.500 anni di storia che hanno reso il tessuto urbano un vero e proprio museo a cielo aperto. Napoli, infatti, fa della varietà la sua ricchezza più esclusiva: il clima mediterraneo, la bellezza del territorio, la proverbiale ospitalità, la rinomata enogastronomia con le tante denominazioni Dop e Igp, i numerosi centri di eccellenza nella ricerca, arte e sport, lo stile di vita e l’elevata qualità dell’offerta turistica sono tra i fondamentali tratti distintivi della città. Visitare Napoli è un’ottima opportunità per garantire ai partecipanti di ogni evento un’esperienza indimenticabile: le sue regge e i suoi castelli, testimonianze di un passato ricco di splendori culturali, architettonici e ambientali, sono ancora un patrimonio che è parte integrante del tessuto urbano; il Teatro San Carlo e Palazzo Reale che si affacciano su Piazza del Plebiscito, la piazza abbracciata dal colonnato della Basilica di San Francesco di Paola; Castel dell’Ovo che domina l’istmo dell’antico borgo marinaro dove, come narra la leggenda, approdò la sirena Partenope; Castel Sant’Elmo, che dalla collina del Vomero domina tutta la

Nella foto, la spettacolare fermata della metropolitana Toledo Sotto, la centrale piazza Plebiscito
© Felice
De Martino

città; il Museo Archeologico Nazionale, che custodisce la collezione Farnese e i reperti rinvenuti tra gli scavi di Ercolano e Pompei; Capodimonte e la Pinacoteca immersa nel suo verde bosco. Ma ci sono anche la pregevole collezione del museo d’arte contemporanea Madre, quella di arte sacra del Museo Donnaregina, a pochi metri da quel Duomo che nella sua cappella conserva l’inestimabile Tesoro di San Gennaro.

Tutto il centro antico, patrimonio Unesco dal 1995, è un museo vivo, dove i vicoli hanno ancora profumo di cucina e le botteghe espongono prodotti di artigianato iconici come i presepi di San Gregorio Armeno. Qui è possibile mangiare l’autentica pizza napoletana e poco più in là, le eleganti vie dello shopping nel quartiere di Chiaia, che conducono nella piazza dei Martiri con l’obelisco e i leoni che simboleggiano le rivoluzioni partenopee. Passeggiare tra le vie di Napoli è già di per sé un post congress, una vera e propria immersione alla scoperta di una città unica, ricca di storia, fascino e bellezza. Attraversando a piedi il centro storico si attraversa Spaccanapoli, la lunga strada del centro che divide il nord dal sud, tagliandolo a metà. Nei dintorni si incontrano alcune delle chiese più belle della città

come il Monastero di Santa Chiara, quella del Gesù Nuovo e il complesso di San Domenico Maggiore. Imperdibile una visita al Cristo Velato, famoso in tutto il mondo. E ancora, il Maschio Angioino e il lungomare pedonale di Napoli. Da non tralasciare l’elegante Chiaia, prima di inoltrarsi nei Decumani e scoprire la suggestiva piazza Bellini, concludendo con una salita sulla collina del Vomero oppure optare per una discesa nella Napoli sotterranea.

LE STAZIONI DELL’ARTE

Napoli, si sa, è una città dalla forte vocazione artistica, anche nei luoghi più insoliti. Con oltre trecento opere site-specific, installate nelle Stazioni dell'Arte della Linea 1 e della Linea 6, la metropolitana di Napoli, rappresenta il più grande museo di arte contemporanea diffuso nel sottosuolo. L'Azienda Napoletana Mobilità, con i servizi educativi Metro Art Tour, valorizza questo ricco patrimonio artistico e architettonico con programmi di visite didattiche, laboratori creativi e visite su appuntamento per arricchire con un’esperienza unica all’insegna della creatività un meeting o un viaggio di lavoro. Attraverso la stretta collaborazione tra architetti, artisti e designer è in atto un profondo cambiamento nella rappresentazione e nella percezione sociale delle stazioni metropolitane, progettate non più come spazi di transito meramente funzionali, ma come siti culturali e spazi espositivi connotati da una forte identità estetica e importanti attrattori del turismo mondiale. La progettazione delle stazioni sotterranee e dei corrispondenti interventi in superficie è stata affidata ad artisti di fama internazionale, con installazioni d’arte contemporanea, costituendo così un eccezionale esempio di museo decentrato e distribuito sull’intera area urbana.

ENOGASTRONOMIA AUTENTICA

La rinomata enogastronomia locale con le tante denominazioni Dop e Igp fanno della Regione Campania la seconda in Italia e la prima nel Meridione per prodotti enogastronomici certificati. La cucina partenopea è un’arte che affonda le proprie radici nell’epoca della polis greca e della civitas romana. Madrepatria della pizza, della mozzarella, del vero caffè espresso, della Falanghina, dell’Aglianico e del limoncello, Napoli è la destinazione ideale per i team building a tema culinario, le degustazioni e le cooking class, per chi desidera immergersi nei sapori autentici e nelle tradizioni culinarie del territorio. Questa categoria offre un viaggio approfondito tra i piatti tipici, le ricette storiche e i segreti che hanno reso la cucina napoletana un patrimonio di fama mondiale, fil rouge perfetto per le attività del Mice: dalla celebre e già citata pizza, simbolo indiscusso della città, fino ai dolci tradizionali come la pastiera, il babà e la sfogliatella. Ogni piatto è un viaggio sensoriale

Sotto, Spaccanapoli: percorrerla vale un post congress

Sopra e a fianco, un pizza contest o un laboratorio per creare la propria statuina del presepe sono tra le originali attività di team building che si possono organizzare a Napoli

che racconta storie di passione e amore per la buona tavola, ricette tramandate per secoli e leggende curiose che non mancheranno di affascinare la meeting industry.

EMOZIONI DA VIVERE

Napoli è una vera e propria città esperienziale. Grazie anche al suo clima mediterraneo, ben

Tra panorami suggestivi e location esclusive

La bellezza e l'atmosfera esclusiva di Capri forniscono senza dubbio una cornice memorabile per un congresso: l'isola offre infatti diverse opzioni per le location, da quelle più formali a spazi all'aperto con viste mozzafiato sul mare. Imprescindibile per l’ottima riuscita dell’evento è integrare il programma congressuale con le numerose opportunità di svago offerte dal territorio, ammirando per esempio alcune delle più famose bellezze naturali come i Faraglioni o la suggestiva Grotta Azzurra, ma anche concedendosi un aperitivo rilassante nella celebre Piazzetta o cimentandosi con lo snorkeling tra le acque blu: sono tante le attività che regaleranno agli ospiti Mice un’esperienza indimenticabile. Il valore aggiunto di location per eventi come le isole del Golfo di Napoli è, infatti, la possibilità di organizzare attività ricreative indimenticabili per ospiti e accompagnatori. A disposizione per i business meeting diverse strutture ricettive, che offrono servizi professionali e di prestigio: in alternativa alla più modaiola Capri, infatti, Anacapri regala atmosfere più tranquille, tra natura lussureggiante e scenografici contesti sul fianco settentrionale del Monte Solaro. Tra le proposte più interessanti che offre, invece, la coloratissima Procida ci sono sicuramente le regate in barca a vela, che rafforzano la coesione del team in un contesto marittimo e attività guidate da istruttori Fiv (Federazione Italiana Vela). L'isola si presta anche ad attività di team building più "terrestri" che sfruttano la sua natura, la sua architettura e la sua cultura, come escursioni, cacce al tesoro tematiche o laboratori legati ai prodotti tipici, per un post congress dal ritmo più “slow”.

si presta a qualsiasi tipo di attività di team building in ogni periodo dell’anno. Dalle immersioni subacquee a Baia, l’Atlantide romana, alle escursioni sul Vesuvio per scoprire i segreti della vulcanologia, dalle escursioni in barca a vela alle passeggiate a cavallo a Ischia e nel Parco Nazionale, dai tour in vespa lungo la Costiera più ammirata del mondo alla scoperta del tesoro di San Gennaro, dal viaggio indietro nel tempo a Ercolano, Oplonti e Pompei fino alle celebrazioni religiose e folkloristiche: chi viene a Napoli per lavoro, ha la possibilità di collezionare ricordi ed esperienze uniche. Si può per esempio organizzare un tour personalizzato per esplorare i Quartieri Spagnoli, concentrandosi su street art (super fotografato è il celebre murales di Maradona), storia e cultura locale. Oppure si può optare per un'esperienza sotterranea, visitando l'acquedotto o la suggestiva Napoli Sotterranea che si trova sotto il quartiere. I tour a piedi si concentrano sulla scoperta della vita locale, dell'arte di strada, delle botteghe artigiane e delle storie che animano il centro storico, con particolare attenzione ai tre quartieri storici: San Ferdinando, Avvocata e Montecalvario, combinando la visita con i sapori dei prodotti tipici, come il “cuoppo”, il tipico cartoccio con il fritto misto. Napoli è la città in cui si respira la tradizione, dove immergersi in un mondo di creazioni d’autore tra eleganza e buon gusto, la meta ideale per scoprire le botteghe dove il made in Italy si tramanda di generazione in generazione, attraverso laboratori ad hoc per un team building all’insegna dell’autentica artigianalità.

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icavata dalla preziosa opera di conservazione di un’originaria grotta borbonica (la Grotta del Chiatamone), grazie a un progetto architettonico che ha inteso coniugare il contrasto tra antico e moderno, Agorà Morelli dispone di tutti i principali e moderni servizi congressuali ed espositivi. La struttura organizzativa è in grado di operare con soluzioni personalizzate e far fronte alle più diverse esigenze tecniche e di allestimento. A impreziosire l’Agorà la presenza di un percorso pedonale, il “Tunnel Borbonico” scavato a metà del secolo XIX, utilizzato dai Borbone per scopi militari, mette in rapido collegamento Palazzo Reale con il porto. Un percorso nuovo ed emozionante che attraversa l’acquedotto del ‘600, il tunnel militare ottocentesco e i ricoveri della Seconda Guerra Mon -

diale, dove sono state ritrovate auto e moto d’epoca. Un plus importante per regalare agli ospiti un momento ludico culturale ed esperienziale.

EVENTI “ CHIAVI IN MANO” Che si tratti di una festa privata o un evento istituzionale, lo staff accompagna ogni ospite passo dopo passo, proponendo soluzioni “su misura” con temi creativi e allestimenti ricercati, curati nei minimi dettagli. Dal design floreale alla scelta della musica, dal catering alla scenografia, ogni elemento viene coordinato con gusto e professionalità. Per gli eventi corporate e istituzionali, Agorà Morelli offre non solo una location già dotata di tutte le attrezzature tecniche necessarie (impianti audio e luci, videoproiezioni), spazi modulabili, aree catering, lounge e parcheggio incluso, ma anche la possibi-

lità di trasformare l’appuntamento professionale in un momento esperienziale. Grazie alla posizione privilegiata accanto alla Galleria Borbonica, infatti, sono a disposizione percorsi e visite guidate che aggiungono fascino e valore a meeting, convegni e presentazioni, rendendo ogni occasione un’esperienza da ricordare. Ma Agorà Morelli non si ferma qui: nasce anche Agorà Eventi, una realtà dinamica e versatile che porta la stessa filosofia “chiavi in mano” anche all’esterno. Dagli eventi aziendali alle feste private, il team segue l’organizzazione in qualsiasi location, offrendo sempre la stessa cura sartoriale e l’inconfondibile tocco che contraddistingue questa realtà, dove l’arte dell’accoglienza incontra la creatività e dove ogni evento diventa un’esperienza unica, autentica e indimenticabile.

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Tel.0818425289

Creatività, entusiasmo e personalizzazione artistica. Dal congresso al convegno, dal meeting alle convention aziendali, Tonino Tene Allestimenti è il partner ideale per la realizzazione di qualsiasi tipologia di evento

Mob. 3357605688 di TERESA CHIODO

Presente nel panorama degli allestimenti congressuali da diverse generazioni, la società Tonino Tene Allestimenti è specializzata nei congressi medici e fornisce cartellonistica, scenografie, pedane, desk di segreteria personalizzati, stand espositivi personalizzati e preallestiti. Interagire con il contesto

prescelto e l’ambiente, a partire dal progetto in pianta di tutti gli spazi, per poi consigliare al cliente la migliore soluzione rispetto al flusso dei partecipanti è la prerogativa base di quest’azienda in cui dei veri e propri multivision image designer si mettono all’opera, in cui il successo della comunicazione è determinato dal linguaggio che deve risultare in perfetta condivisione e solidamente ancorato a un progetto creativo studiato a monte, per poi arrivare alla creazione di uno spazio funzionale ed esteticamente ottimale. Dal progetto all’opera finita, si ha sempre la sensazione di avere a che fare con un team preparato e che si muove con la massima serietà, professionalità e puntualità. Dal brief al format grande attenzione viene riservata a modo di realizzare e mettere in opera

le richieste del cliente. Ogni dettaglio è curato per ottimizzare la partecipazione e l'interazione tra i relatori e i partecipanti. Il risultato è quello di riuscire a realizzare eventi di un’esperienza unica, differenziandosi sempre e comunque per originalità e innovazione.

UN PARTNER DI VALORE

Supportando le aziende, la Tonino Tene Allestimenti si avvale di maestranze altamente qualificate e si impegna a fornire prodotti di alta qualità e competitivi in termini di prezzo. L'azienda mira a trasformare i valori e l'identità del brand del cliente in strutture temporanee che combinano design architettonico ed emozione, offrendo esperienze memorabili e in linea con l'essenza del marchio. Questa fusione di estetica e funzionalità permette di allestire spazi che non solo servono da ambiente espositivo, ma che diventano vere e proprie esperienze immersive per il pubblico. Opera a livello nazionale e internazionale, costruendo una solida rete di collaborazioni con le migliori strutture.

Dove le

idee prendono forma. E non solo sulla carta.

Allestimenti Tonino Tene è un’azienda specializzata nella progettazione e realizzazione di allestimenti congressuali. Da tantissimi anni mettiamo al servizio dei nostri clienti la nostra esperienza nel trasformare ogni evento in un ambiente unico, funzionale e perfettamente organizzato.

Seguiamo ogni progetto in tutte le sue fasi, dalla progettazione su misura alla realizzazione completa in loco, garantendo efficienza, cura dei dettagli e puntualità.

Non ci limitiamo a “montare qualcosa”: creiamo spazi che funzionano, che comunicano e che accolgono. Siamo al fianco di aziende, enti e organizzatori in ogni momento del percorso:

• Progettazione personalizzata – ascoltiamo le tue esigenze e creiamo soluzioni su misura

• Realizzazione tecnica – materiali solidi, soluzioni pratiche e uno stile che si fa notare

• Montaggio e smontaggio in loco – precisi, puntuali, discreti

La nostra forza è offrire un servizio completo, affidabile e flessibile.

Ogni progetto è seguito con cura in modo professionale e visione tecnica, per dare vita a spazi coerenti con l’identità dell’evento e le esigenze del cliente.

Operiamo in tutta Italia, portando la nostra professionalità ovunque ci sia bisogno di un allestimento ben fatto. Prestiamo massima attenzione al rispetto delle sedi in c ui lavoriamo. Che sia un centro congressi, una location storica o una struttura temporanea, interveniamo con cura e discrezione, nel pieno rispetto degli spazi, delle persone e delle regole del luogo.

Che si tratti di un piccolo convegno o di un grande evento internazionale, affrontiamo ogni incarico con la stessa passione e serietà, offrendo risultati sempre all’altezza delle aspettative.

Fondazione Idis Città della Scienza

A Napoli, uno spazio eventi e congressi tra i più significativi del Mezzogiorno: Città della Scienza è un hub ideale con un sistema ampio e variegato di sale e spazi polifunzionali, organizzati per ospitare ogni tipologia di evento per il settore Mice

Fondazione Idis

Città della Scienza Via Coroglio, 57 80124 Napoli Tel. 081 7352466/541/614 spazioeventi@cittadellascienza.it www.cittadellascienza.it

Un’ex area industriale interessata da un ampio progetto di riqualificazione. Un luogo di grande bellezza caratterizzato da un’architettura ottocentesca sapientemente recuperata. Una cornice innovativa e di grande impatto per ospitare attività business-oriented ed eventi di alto profilo, tra cui congressi, serate

di gala, convention aziendali ed esposizioni temporanee. Tutto questo è Città della Scienza, il grande parco della scienza della città di Napoli, dotato di un moderno centro congressi per la meeting industry, che annovera ben 13 sale con una capienza variabile tra i dieci e i mille posti e una capacità complessiva di circa duemila posti. La location è dotata di spazi espositivi e polifunzionali con numerose sale modulari, come la sala Newton (fino a ottocento posti), mentre per eventi di medie dimensioni ci sono la sala Averroè e la sala Archimede. Questo moderno hub si distingue anche per i suoi ampi spazi esterni (con anfiteatro e terrazze panoramiche), per l’elevato contenuto tecnologico e l’offerta altamente specializzata. I servizi Mice integrati garantiscono, infatti, una gestione completa dell’evento, dalla progettazione alla realizzazione, grazie anche all’assistenza completa e personalizzata di un team dedicato. Una location che unisce efficienza e comfort a una posizione strategica, essendo facilmente raggiungibile dall’aeroporto, dalla stazione e dal porto. A disposizione do-

tazioni tecniche di alto livello con impianti audio-video, illuminotecnica (un upgrade delle tecnologie è previsto a gennaio 2026), regia interna, connettività, possibilità di streaming e collegamenti da remoto. Tra i servizi proposti anche segreteria organizzativa, assistenza tecnica, allestimenti personalizzati, catering, accoglienza e un ampio parcheggio.

SPAZI ESPOSITIVI E OUTDOOR PER EVENTI SPECIALI

Una grande arena all’aperto, con 1.300 posti a sedere, fa da cornice ai grandi eventi di intrattenimento post-congressuale, spettacoli e concerti, mentre la “Piazza della Musica”, di circa ottocento metri quadrati, è il luogo ideale per organizzare manifestazioni per grandi numeri, eventi sociali e catering. All’ombra di olmi, querce, lecci e oleandri, i giardini possono accogliere welcome coffee, cocktail, quick lunch e aperitivi per oltre duecento persone, per eventi “d’autore” che vengono resi indimenticabili dalle atmosfere di un luogo sospeso tra passato e presente.

Complesso Monumentale di Santa Maria La Nova

Nel cuore di Napoli, un autentico scrigno del XIII secolo che ospita numerose opere d'arte di grande valore storico-artistico, distribuite tra chiesa, chiostro, la sala degli Argenti, l'Antico Refettorio e l’Antica Quadreria. Un luogo storico e di grande fascino per eventi indimenticabili, con spazi per ogni occasione, dall’incontro culturale al meeting aziendale

IComplesso Monumentale di Santa Maria La Nova

Piazza S. Maria la Nova, 44 80134 Napoli Tel. 081 5521597

info@santamarialanova.com http://santamarialanova.com

l Complesso Monumentale di Santa Maria La Nova è una location unica che racchiude in sé storia, arte e religiosità. Fondato nel 1279 da Carlo I d’Angiò sulla collina che domina l’antico porto di Napoli con la Torre Mastia, questo convento francescano si erge nel cuore storico della città. Nel corso dei secoli è stato oggetto di numerose trasformazioni, riflettendo le diverse sensibilità e gli stili artistici che si sono susseguiti. Ogni angolo del Complesso racconta una storia: dalle sue sculture marmoree e lignee agli affreschi seicenteschi, dalle cappelle finemente decorate alle opere d’arte che impreziosiscono ogni spazio. La capacità di far convivere stili e sensibilità diverse rende San-

ta Maria La Nova un luogo di particolare interesse e di rara bellezza per gli appuntamenti della meeting industry, grazie anche alla sua posizione strategica, vicino a tre stazioni della Metropolitana linea 1 di Napoli (Toledo, Dante e Università), alla Stazione Marittima, alla Stazione Fs e al punto di arrivo dell’Alibus da/per l’aeroporto Napoli-Capodichino.

IL MICE TRA ARTE E STORIA

Oggi Santa Maria la Nova non è solo un sito storico di grande valore, ma anche una location prestigiosa che può ospitare ogni tipologia di evento: gli spazi modulabili offrono, infatti, diverse possibilità di personalizzazione. La Chiesa Monumentale ha una capienza fino a trecento posti a platea e può essere

allestita con tecnologie all’avanguardia per audio, video proiezioni e tutti i collegamenti web. Sono inoltre a disposizione altri spazi da quaranta, cento e 140 posti a platea e il Chiostro di San Giacomo, utilizzato per servizi di ristorazione (catering esterno). Mostre, congressi, meeting, eventi privati, ma anche cene di gala e concerti con ampie possibilità di allestimenti. Un’occasione unica per realizzare il proprio evento in un contesto che riesce a unire business e professionalità a una grande ricchezza storico-culturale, grazie anche alle numerose opere di artisti che testimoniano l’eccellenza della scuola pittorica napoletana del ‘600 come Francesco Curia, Girolamo Imparato e Fabrizio Santafede, solo per citarne alcuni.

di STEFANIA VIDA

effe erre congressi

Tra scienza, benessere e sostenibilità il 2025 di effe erre congressi è stato un anno di incontri, idee e nuove sfide, che hanno raccontato il proprio modo di vivere l’organizzazione di eventi: con passione, curiosità e attenzione alle persone

Da oltre 25 anni effe erre congressi organizza eventi customer-centered, proponendo soluzioni innovative e personalizzate in una prospettiva di sostenibilità. Una realtà in continua evoluzione che ha visto quest’anno il susseguirsi di numerosi eventi, come racconta oggi Alessandra Saioni, ceo & founder: «Il 2025 ha accompagnato la realizzazione di importanti appuntamenti scientifici e istituzionali, continuando a costruire ponti tra innovazione, conoscenza e benessere. Tra questi, per esempio, abbiamo avuto il piacere di ospitare a Napoli la 17esima edizione di Icsr – International Conference on Social Robotics + AI, che ha riunito ricercatori da tutto il mondo per dialogare sul futuro della robotica sociale, e Therminic 2025, workshop internazionale dedicato ai sistemi termici dei circuiti integrati. Due esperienze che hanno messo in luce la forza del confronto tra discipline e culture diverse».

Il 2025 è stato anche un anno di grandi sperimentazioni: tra queste, per esempio il progetto Proben – APPbenessere, sostenuto dal Ministero dell’Università e della Ricerca, pensato per avvicinare studenti e studentesse ai temi del benessere psicofisico, della gestione dello stress e della prevenzione dei disagi emotivi. «Da questa esperienza è nata l’idea di portare lo stesso spirito anche nei contesti congressuali: così, durante Icsr, abbiamo affiancato, alle sessioni scientifiche momenti dedicati al corpo e alla mente, come tre sessioni di yoga aperte ai partecipanti, prima dell’inizio delle sessioni scientifiche». Durante questi mesi ci sono stati anche eventi di grande rilievo istituzionale, come la Conferenza degli Addetti Scientifici e Spaziali e degli Esperti Agricoli organizzata dal Ministero degli Affari Esteri, che ha trasformato Napoli in un laboratorio di diplomazia scientifica. Le sedi che hanno ospitato l’evento (la Stazione

Zoologica Anton Dohrn, la Sala Cinese della Facoltà di Agraria di Portici e l’Osservatorio Astronomico di Capodimonte) hanno aggiunto ulteriore fascino e autenticità a un dialogo aperto tra scienza e istituzioni.

NEL SEGNO DELLA SOSTENIBILITÀ

Il 2025 ha celebrato anche l’inaugurazione del primo impianto agrivoltaico in Italia di Edp, simbolo di innovazione e rispetto per l’ambiente. «Un progetto che sentiamo vicino ai nostri valori: lavorare in modo consapevole, con l’obiettivo di lasciare un impatto positivo. Le certificazioni Iso 20121:2012 per la gestione sostenibile degli eventi e Iso 30415:2021 per la gestione della diversità e dell’inclusione testimoniano il nostro impegno quotidiano: rendere ogni evento un’esperienza sostenibile, accogliente e autenticamente umana» conclude Saioni.

effe erre congressi Via Diocleziano, 107/A 80124 Napoli Tel. 081 2302417 Mob. 335 5320704 info@frcongressi.it www.frcongressi.it di STEFANIA VIDA

La locanda del Cerriglio

Un’atmosfera magica e unica che riporta indietro nel tempo. Situata nel vicolo più stretto di Napoli, La Locanda del Cerriglio è una location storica e profondamente legata al territorio, ideale per organizzare eventi e presentazioni con sale private, accompagnate da un servizio attento e accogliente

La Locanda del Cerriglio Via del Cerriglio, 3 80134 Napoli Tel. 081 5526406 www.lalocandadelcerriglio.it

Autorevoli testimonianze narrano che la Locanda del Cerriglio fosse già nota sin dalla fine del 1300, sia per la bontà della sua cucina e del suo vino, sia per il gran numero di frequentatori. Tra i grandi nomi che la frequentarono, infatti, possiamo ricordare per esempio Giovan Battista Della Porta, Giambattista Basile, Giulio Cesare Cortese, Sgruttendio, Giovan Battista del Tufo, Carlo Celano, Benedetto Croce, Emmanuele Bidera, Vincenzo D’Auria, Antonio Genovesi, Gonsalvo Carelli e soprattutto il celebre Michelangelo Merisi, “il Caravaggio”. La storia della Locanda del Cerriglio (che in passato fungeva sia da ristorante sia da albergo) è legata proprio a un particolare, e piuttosto cruento, episodio della vita del Caravaggio, ovvero la spietata aggressione che

NOT ONLY BUSINESS

Fiore all’occhiello è l’intrattenimento sempre presente alla Locanda, a cominciare dai martedì con Cantanapoli e la grande musica partenopea, i mercoledì con Napoli Jazz Music e l’evento spettacolo “Caravaggio alla Locanda del Cerriglio”, un appuntamento culturale unico, nell’ambito della giornata nazionale dei Locali Storici d’Italia, un viaggio nel tempo per raccontare la storia della locanda e del “pittore maledetto”. Per l’occasione è previsto un menu dedicato con piatti tipici dell’epoca e un allestimento speciale.

fu tesa nell’ottobre del 1609 al pittore, proprio all’uscita del locale. Oggi La Locanda del Cerriglio è stata riportata in auge, mantenendo sempre una grande attenzione alla storia di Napoli e del Caravaggio, tanto da essere ufficialmente nominata “Locale Storico d’Italia”. La Locanda continua a essere luogo d’incontro per intellettuali e artisti, come dimostrano le rassegne del Festival del Giornalismo e del Libro d’inchiesta ma soprattutto si caratterizza come location perfetta per organizzare ogni tipologia di evento business e presentazioni con proiezioni video, usufruendo di cinque sale private e di un servizio attento al dettaglio, pronto a seguire il cliente in ogni sua esigenza. Una menzione speciale merita il menu, dove non può mancare la rievocazione della tradizione dei piatti genuini della cucina tipica napoletana e una rinomata cantina, in un’atmosfera estremamente calorosa e accogliente.

di STEFANIA VIDA
© Giovanni Cordiale

MGM Congress

Grazie alle competenze di un comitato scientifico di professionisti, MGM Congress garantisce una capacità progettuale di alto profilo, in grado di trasferire in ambito medico-scientifico un sapere qualificato, affidabile e al tempo stesso innovativo: questi i presupposti per la diffusione delle best practice e dello sviluppo delle competenze professionali

di STEFANIA VIDA

il settore Formazione in Sanità ed è anche responsabile aziendale della formazione per il Ministero della Salute. È importante sottolineare che nello scorso mese di giugno il Ceo di MGM Congress è stato chiamato a relazionare alla Camera dei Deputati sul fondamentale ruolo che riveste la formazione sanitaria e sulla sua positiva ricaduta sulle prestazioni del Servizio Sanitario Nazionale e sul benessere della popolazione, «Parlare nel tempio della sovranità popolare di un tema fondamentale, il diritto alla salute, ha generato in me un forte senso di responsabilità e al tempo stesso di orgoglio. Parlare in quel contesto significa dare peso e riconoscimento al proprio messaggio». Per questi motivi è evidente quanto MGM Congress rivesta un ruolo strategico nel settore: una realtà sempre protagonista del cambiamento culturale e operativo nell’ambito della sanità pubblica.

LE SFIDE PER IL FUTURO

Come ci racconta Maurizio Cuzzolin, Ceo & founder dell’azienda, «MGM Congress è provider con accreditamento standard presso il Ministero della Salute, la cui mission è erogare formazione di qualità in sanità. Una realtà che opera nell’ambito del programma di Educazione Continua in Medicina (Ecm) introdotto dal Ministero della Sa-

lute nel 2002 con l’obiettivo di garantire l’aggiornamento costante delle competenze degli operatori sanitari a tutela della salute dei cittadini». Diverse le cariche istituzionali ricoperte da Cuzzolin: è nel Consiglio Direttivo Nazionale dell’associazione dei provider italiani, Ecm Quality Network, e nel Consiglio Direttivo Nazionale di Confcommercio Professioni per

MGM Congress Traversa Pietravalle, 12 80131 Napoli Tel. 081 5454285 info@mgmcongress.org mgmcongress.org

Oltre che dell’attività formativa, MGM Congress si occupa anche degli aspetti organizzativi degli eventi che pianifica (oltre cento ogni anno). Nel 2027 realizzerà il congresso della Società Americana di Chirurgia Pediatrica, un traguardo di grande prestigio e un riconoscimento del percorso professionale di alto profilo, basato su capacità, competenza e credibilità internazionale. «Grazie a un qualificato team di collaboratori con expertise uniche –prosegue Cuzzolin –, promuovendo la prevenzione, le cure e la sostenibilità del Sistema Sanitario Nazionale, con la formazione che eroghiamo, siamo impegnati scientificamente ed eticamente a tutelare il benessere collettivo. Per farlo, e in linea con i tempi, ci avvaliamo delle più avanzate tecnologie per rendere sempre più performanti i nostri progetti, assecondando le nuove tendenze e molto spesso anticipandole».

Maurizio Cuzzolin, Ceo & founder di MGM Congress

J.T. ConGredi

Dal 2000 J.T. ConGredi è specializzata nella progettazione, organizzazione e gestione di eventi e programmi professionali, con un approccio attento e personalizzato: un vero e proprio punto di riferimento affidabile, preciso e capillare per il settore medico-scientifico

di STEFANIA VIDA

J.T. ConGredi srl

Via Pietro Castellino, 1 80128 Napoli Tel. 081 5753261 /338 6732827 marketing@congredi.it www.jtcongredimeetings.it

Dal coordinamento logistico alla gestione degli ospiti, J.T. ConGredi si occupa di ogni dettaglio dell’evento, pianificando e organizzando ogni fase del meeting, grazie a un team specializzato e un’assistenza a 360 gradi che assicurano standard elevati, processi conformi e risultati verificabili. «Operiamo con un approccio metodico, conforme e orientato ai risultati, supportando società scientifiche, enti sanitari, istituti di ricerca, università e collaborando con le principali aziende farmaceutiche del settore Life Science & Healthcare, a livello italiano e internazionale», come racconta Gabriella de Cesare, general manager di J.T. ConGredi. Tante le attività che l’agenzia mette a disposizione per la realizzazione degli eventi. Tra queste è importante ricordare la completa gestione di conferenze e congressi medicoscientifici; i programmi e il supporto logistico e organizzativo per le delegazioni mediche ma

anche incentive, convention aziendali, eventi digitali e ibridi e team building formativi, con servizi completi e integrati nel pieno rispetto delle normative e degli standard settoriali. Forte della sua esperienza nel settore, J.T. ConGredi presenta anche due grandi novità: la virtual site inspection & destination preview, con visite tecniche immersive e presentazioni virtuali di sedi, destinazioni, venue e servizi; e il lancio di nuovi prodotti e medical product presentation, con eventi istituzionali e corporate dedicati alla presentazione di nuove soluzioni, tecnologie, dispositivi medici e innovazioni scientifiche. Last but not least, J.T. ConGredi ha una competenza specifica e riconosciuta a livello nazionale nell’ideazione e nella realizzazione di corsi "hands -on" di laparoscopia, robotica e tecniche mininvasive.

ESPERIENZA, VALORI E UN ’ORGANIZZAZIONE

“SU MISURA”

«Da anni ci impegniamo a contribuire alla diffusione del sapere medico-scientifico, allo sviluppo professionale e alla valorizzazione del dialogo istituzionale, attraverso eventi qualificati, innovativi e conformi, favorendo connessioni, collaborazione e crescita internazionale» commenta de Cesare. Una mission supportata nel tempo anche da grandi valori come l’approccio metodologico, la compliance e la riservatezza, unitamente alla professionalità certificata e al network specialistico, senza dimenticare l’innovazione, la tecnologia e la qualità operativa, ma soprattutto la personalizzazione e l’assistenza “endto-end” per ogni tipologia di evento e manifestazione della meeting industry.

Gli ambienti esclusivi, la raffinata atmosfera, il prestigio delle location uniti alla costante ricerca dell’eccellenza in ogni servizio e dettaglio, sono gli elementi distintivi e i veri punti di forza di Sire, leader in Italia nei settori del catering, del banqueting e della ristorazione alberghiera, una realtà che ha saputo coniugare la creatività e la ricerca con una capacità organizzativa dal grande valore aggiunto. Un marchio ormai consolidato e attento alle esigenze della clientela business che continua a crescere perseguendo ambiziosi progetti, attuando una perfetta sintesi delle più moderne tendenze e sviluppando prodotti ad hoc per rafforzare ancora di più il proprio posizionamento sul mercato della meeting industry.

TUTTO SU MISURA

Sire si propone alle aziende e ai professionisti del settore eventi con soluzioni tailor made e high standard, quando si parla di qualità dei servizi offerti e di soddisfazione del cliente che non viene solo assecondato nelle sue richieste ma consigliato in tutto il processo di creazione. Attrezzati per interpretare le tendenze più avanzate, sia in termini estetici, sia sul piano del progetto, del design e dell’atmosfera, come delle scelte dei materiali e degli arredi, delle tecnologie luminose e sonore, ma anche proponendo nuove formule,

Sire Ricevimenti

I servizi di catering e banqueting di Sire Ricevimenti consentono di realizzare eventi di sicuro successo con una sorprendente gamma di sedi e ambienti d’atmosfera, per offrire al congresso e agli incentive una scelta unica di spazi davvero non convenzionali

reinventandosi di continuo in base al concept del brand, da oltre vent’anni Sire Ricevimenti sperimenta nuove idee in tutti i settori del servizio ristorativo di altissimo livello, dalle cerimonie private agli eventi, istituzionali, sportivi e aziendali. Ecco che nascono le esperienze sensoriali che passano attraverso proposte

Sire Ricevimenti

Via Gian Lorenzo Bernini, 45 80129 Napoli Tel. 081 5560856 wedding@sirericevimenti.it www.sirericevimenti.it

di menu su misura per qualsiasi tipologia di evento, che sia un corporate lunch, una cena di gala, un open day o una colazione di lavoro. Idee e soluzioni si riflettono in un servizio di sala attento e garbato e in una mise en place impeccabile per eventi di charme. Da sempre impegnati in qualificati programmi di “sicurezza alimentare” e “comunicazione scientifica” al fine di garantire ai clienti un’altissima affidabilità in materia di scienza e tecnologie alimentari, i professionisti di Sire dedicano una particolare attenzione all’ambiente in tutte le fasi di produzione e di servizio. I menu, ispirati sia alle tradizioni locali sia alle nuove tendenze internazionali, sono progettati per essere un’esperienza sensoriale completa, pensata per lasciare una forte impressione nei partecipanti.

Il Principe

Via Colle San Bartolomeo, 4 80045 (Na) Tel. 081 8505566

info@ilprincipe.com www.ilprincipe.com

Il Principe

Una cucina che racconta l’evoluzione dei piatti partenopei, legati ai prodotti del territorio in un’atmosfera di grande accoglienza e professionalità: questa la realtà de Il Principe. Un mix di storia e sapori, tra innovazione e tradizione napoletana, sotto la guida dello chef Gian Marco Carli

In un contesto storico unico, a pochi passi dalla Basilica e dagli scavi di Pompei, il Ristorante Il Principe accoglie i suoi ospiti con quella calda atmosfera e quella professionalità che rendono ogni evento

indimenticabile. La sua è una proposta food legata al territorio, che racconta l’evoluzione e la grande contemporaneità dei piatti che hanno fatto grande la cucina partenopea ma rivisitata in chiave più moderna ed

elaborata con la giusta tecnica di lavorazione, per stupire gli ospiti in ogni occasione. Grande attenzione è riservata alle materie prime, che vengono coltivate direttamente negli orti di proprietà, il che garantisce una filiera controllata e sempre in linea con la stagionalità. Il Principe è la location ideale e perfettamente attrezzata per ospitare qualsiasi tipologia di evento aziendale, tra cui meeting, cene di gala e appuntamenti congressuali, in un ambiente moderno ed elegante che completa l’esperienza. La curatissima proposta food di fine dining si declina in un menu basato rigorosamente su prodotti di alta qualità e una cucina testimone dei sapori della cucina mediterranea, con particolare riferimento alle tradizioni campane e alla tradizione agricola vesuviana, unica per sapori e colori. I menu sono studiati “su misura” in base alle richieste del cliente, riservando sempre grande attenzione a qualsiasi esigenza alimentare, non mancano per esempio proposte vegane, vegetariane e adatte alle diverse intolleranze. Una menzione speciale merita lo staff del Principe, che con accoglienza e professionalità segue l’ospite in ogni momento dell’evento, tra esperienze gastronomiche di gusto e una ricercata convivialità.

UNA CANTINA INTERNAZIONALE

Fiore all’occhiello del ristorante è la sua carta dei vini che accompagna con studiata armonia le proposte gastronomiche del menu à la carte. Partendo dalle più interessanti realtà della Campania, propone un “viaggio nel gusto” con oltre mille etichette, tra cui vini giovani, d’annata e del territorio per poi passare a un panorama più ampio, in una ricercata selezione che rispecchia idealmente anche il percorso lavorativo dello chef Carli, che l’ha portato a viaggiare e collaborare con importanti realtà internazionali.

di STEFANIA VIDA

Nexus Pompeii Centro Congressi

Un centro congressuale altamente tecnologico e polifunzionale, a poca distanza da uno dei più famosi siti archeologici Unesco: Nexus Pompeii Centro Congressi è una realtà dinamica e all’avanguardia, pensata per offrire esperienze uniche in ambito business, spettacolo e intrattenimento, con un supporto dedicato in ogni fase dell’evento

Nexus Pompeii Centro Congressi Via Castriota, 43 80058 Torre dell’Annunziata (Na) Tel. 348 8079683

segreteria@nexuspompeii.it https://congressi.nexuspompeii.it

ATorre Annunziata, nell’area del nuovo complesso commerciale

MaxiMall Pompeii, Nexus rappresenta una soluzione perfetta dove organizzare ogni tipologia di evento business, grazie all’assistenza del team specializzato, al contesto altamente professionale e alle sue sale moderne e polifunzionali.

La struttura è costituita, infatti, da cinque sale da 106 posti ciascuna, una sala vip da 47 posti e un ampio auditorium da 364 posti con set up disponibili a platea, cocktail, cabaret e gala. È possibile utilizzare la totalità della superficie (seicento metri quadrati di cui novanta di palcoscenico) disponendo dell’innovativa tribuna retrattile, che in pochi minuti può trasformare l’intera sala per cene, spettacoli ed eventi che richiedono allestimenti personalizzati. Le sale sono interconnesse attraverso un sistema di impianti audio e video di ultima generazione: l’evento che si svolge in una sala può essere trasmesso in real time anche nelle altre, come se fosse un’unica sala da ben 941 posti. Tutte le sale sono dotate di impianto

audio e video con due telecamere 4k per sala e in ciascuna sono previsti posti per persone con disabilità.

UNA LOCATION

TANTI SERVIZI

Fiore all’occhiello di Nexus Pompeii Centro Congressi è il suo team tecnico specializzato, con oltre vent’anni di esperienza, che segue ogni aspetto della progettazione e dell’organizzazione dell’evento, per una vera e propria esperienza “su misura”. Oltre all’aspetto congressuale, infatti, Nexus si occupa di garantire comfort e professionalità durante ogni fase dell’incontro. Gli ospiti possono così soggiornare presso il nuovo hotel Moxy Pompei della catena Marriott. La struttura si trova proprio accanto al centro congressi ed è dotata di 135 camere e di tutti i servizi necessari per le esigenze della clientela business. A disposizione anche un comodo parcheggio per auto e bus, wi-fi gratuito e ampi spazi esterni. Le aree congressuali sono inserite all’interno del moderno centro commerciale MaxiMall Pompeii. Qui si tro-

vano oltre 150 brand internazionali, una ricca selezione di ristoranti e diverse attrazioni, come lo scenografico spettacolo della fontana danzante che è possibile organizzare e brandizzare in esclusiva per i clienti. Un progetto innovativo che unisce attualità e tradizione, visibile già nel design che racconta il territorio in chiave contemporanea, perfettamente collegato alla città attraverso suggestivi percorsi pedonali e ciclabili. Nexus è facilmente raggiungibile con ogni mezzo di trasporto grazie alla sua posizione logisticamente ideale. L’aeroporto di Napoli Capodichino e l’aeroporto di Salerno distano, infatti, rispettivamente solo 26 e 53 chilometri. Molto pratica anche la soluzione ferroviaria grazie alle tre stazioni vicine (Torre Annunziata Centrale Fs, Pompei Scavi Eav e Pompei Santuario Eav). In auto si può usufruire delle vicine uscite di Torre Annunziata Sud/Boscoreale, Torre Annunziata Scavi e Pompei Scavi, mentre per chi sceglie la nave può optare per il porto di Napoli e il porto di Salerno.

di STEFANIA VIDA

Quando l’evento diventa cartolina

Tra lusso, mare e paesaggi iconici Salerno, la Costiera Amalfitana e la Penisola Sorrentina offrono il giusto equilibrio tra attività professionali e momenti di svago, un mix ideale per chi sceglie questi luoghi per eventi corporate, viaggi incentive e team building emozionanti

SSopra, l'esclusiva Positano, incastonata nel verde

alerno è una città dal fascino particolare, che riesce a unire nel contempo il dinamismo di una città operosa con l’atmosfera rilassata tipica delle destinazioni di mare: una doppia anima che la rende perfetta sia per il tempo libero sia per tutte le attività del settore business. La città è il punto di partenza ideale per scoprire non solo la Costiera Amalfitana e il Cilento, ma anche borghi pittoreschi, percorsi naturalistici e itinerari enogastronomici. Una caratteristica che ne aumenta sicuramente il valore come destinazione per viaggi incentive aziendali e attività di team building. Con il suo centro storico ben conservato, i monumenti di pregio e una ricca tradizione culinaria, Saler-

no offre esperienze che arricchiscono qualsiasi soggiorno: le aziende possono così integrare nei propri eventi corporate momenti di scoperta culturale e degustazioni locali, creando esperienze uniche e memorabili. Grazie alle sue infrastrutture in espansione e a un contesto culturale vibrante, Salerno è oggi una destinazione strategica in Italia per il Mice, coadiuvato anche dal Salerno Convention Bureau, importante interlocutore per gli appuntamenti business. Gli ospiti della meeting industry che scelgono la città come destinazione per i loro eventi, infatti, trovano un ambiente accogliente, sostenibile e autentico, capace di combinare una logistica efficiente con le tipiche atmosfere mediterranee.

Nel cuore della penisola sorrentina, 87 camere eleganti, ristorante stellato, cocktail bar Dry Martini sulla terrazza panoramica e ampio giardino privatizzabile.

Meeting e incentive su misura, curati nei dettagli, per esperienze esclusive e memorabili.

Corso Marion Crawford, 40 - 80065 Sant’Agnello di Sorrento, Italy - Tel. +39 081 807 20 50 sales@majesticpalace.it - www.majesticpalace.it

In alto, il mare turchese di Camerota, in provincia di Salerno

Nella pagina a fianco, a sinistra, Amalfi al tramonto; a destra, Villa Cimbrone a Ravello

Non solo una città da visitare, ma una vera e propria esperienza che sa valorizzare ogni progetto, dal turismo leisure ai momenti corporate internazionali. Una destinazione che guarda al futuro, mantenendo intatta la propria identità e che si candida a diventare uno dei principali poli per il turismo congressuale in Italia: il rilancio dell’aeroporto di Salerno, infatti, e lo sviluppo del turismo crocieristico stanno rendendo la città sempre più raggiungibile dai visitatori internazionali. Questo significa, quindi, non solo un maggiore flusso turistico, ma anche nuove opportunità per il settore Mice che può contare su collegamenti efficienti per ospitare eventi aziendali e congressi di più ampio respiro.

UN CENTRO CONGRESSI DA ARCHISTAR

Il settore Mice può contare su numerose location di riferimento a Salerno per i propri eventi, tra cui ville storiche, hotel di charme con vista panoramica, rinomati spazi artistici (come per esempio il celebre Tetro Municipale Giuseppe Verdi) e moderne strutture, solo per citarne alcuni. Tra queste, una menzione speciale merita la Stazione Marittima progettata da Zaha Hadid, preziosa testimonianza di architettura contemporanea tra il porto e il lungomare. Il più importante intervento urbanistico della città, infatti, è sicuramente la riprogettazione del fronte del mare e la Stazione Marittima ne è una componente essenziale. Grazie alla sua posizione strategica, tra la Costiera Amalfitana e la costa Cilentana (e la vicinanza di Capri e Ischia), la Stazione Marittima rappresenta un

terminal ideale per il traffico crocieristico e per la partenza degli aliscafi verso le isole. La struttura ha una superficie totale di circa 4.500 metri quadrati distribuiti su due livelli, pensati per ospitare uffici amministrativi, terminal per traghetti e navi da crociera, biglietteria e sala d’attesa.

PASSIONE TREKKING

Quando si parla di attività di team building a tema naturalistico, il pensiero va subito all’iconico Sentiero degli Dei, un percorso di trekking di circa nove chilometri lungo la Costiera Amalfitana, che offre panorami mozzafiato e un’esperienza immersiva nella natura.

Il Sentiero si estende da Bomerano (una frazione di Agerola) fino a Nocelle e da qui, attraverso una scalinata di circa 1.500 gradini, si scende fino a Positano. Famoso per i suoi panorami spettacolari, che abbracciano il mare e le montagne circostanti, è uno dei percorsi escursionistici più suggestivi del Mediterraneo, durante il quale i visitatori possono ammirare la macchia mediterranea, i vigneti e i panorami che si affacciano sull'isola di Capri e sui Faraglioni. Ma la bellezza di questo sentiero risiede anche nella sua natura incontaminata: l’intervento dell’uomo è visibile infatti solo per la presenza di barriere protettive e di un’ottima segnaletica. Una curiosità sul nome con cui viene chiamato questo percorso: si pensa, infatti, che derivi da fatti storici e leggende secondo le quali le divinità greche passarono proprio di qui per salvare Ulisse dalle sirene che si trovavano sull’isola de Li Galli; anche lo scrittore Italo Calvino descriveva questo

©Stefan Skiera

sentiero come “quella strada sospesa sul magico golfo delle “Sirene” solcato ancora oggi dalla memoria e dal mito”, la medesima frase è possibile leggerla anche su mattonelle di ceramica collocate proprio all’inizio del Sentiero.

ESPERIENZE IMMERSIVE TRA GASTRONOMIA E ARTIGIANATO

La Costiera Amalfitana è famosa non solo per i suoi panorami mozzafiato, ma anche per la sua rinomata tradizione gastronomica. Per sperimentare al meglio questi sapori unici quale migliore occasione che frequentare una scuola di cucina locale? Una vera e propria immersione nella cultura, nelle storie familiari e nelle passioni che rendono questa terra indimenticabile: tra cooking class, consigli pratici e curiosità, si può godere dell’atmosfera intima di un corso di cucina per piccoli gruppi, assaggiando i prodotti tipici locali e i piatti che si possono preparare con le proprie mani. E così dai limoni di Amalfi alle alici di Cetara, passando per i dolci tradizionali e i piatti di mare tipici della gastronomia locale, è possibile scoprire ricette, storie ed esperienze per vivere un viaggio incentive all’insegna del gusto più autentico del territorio. Sempre in tema di autenticità, come non citare l’artigianato locale per cui tanti borghi della Costiera sono famosi? Perla indiscussa del territorio, Vietri sul Mare incanta i visitatori con l’antica arte della ceramica, un perfetto fil rouge per esplorarla e andare alla scoperta di botteghe e laboratori, scoprendo che ogni pezzo è più di un semplice manufatto,

è la testimonianza di un’eredità familiare resa eterna dall'amore per un’arte tramandata con cura e dedizione. Numerosi sono i laboratori che offrono la possibilità di cimentarsi nella realizzazione delle tipiche ceramiche, un’esperienza di sicuro effetto per un team building rilassante o un momento post congress, per immergersi completamente nella cultura più autentica del luogo.

UN TEAM BUILDING NEL BLU

Un evento aziendale in questo territorio unisce la bellezza mozzafiato del paesaggio con attività che favoriscono la collaborazione e la crescita, un’esperienza condivisa che rimarrà impressa nella memoria di tutti, rafforzando il senso di appartenenza e l’affiatamento del gruppo. Un ottimo suggerimento in questo senso sono, per esempio, le regate aziendali, un’esperienza competitiva e divertente, dove il team impara a navigare insieme per raggiungere un obiettivo comune, perfetto per sviluppare leadership e spirito di squadra. Oltre alle regate è possibile scegliere anche i tour in barca con attività tematiche, per combinare la navigazione con sessioni di problem-solving, workshop creativi o momenti di relax alla scoperta delle calette nascoste del Cilento o delle grotte segrete della Costiera, unendo la formazione al divertimento, per poi concludere magari con un aperitivo al tramonto nel Golfo di Salerno: un’occasione speciale per celebrare i successi del team in un’atmosfera rilassante, ammirando il sole che tramonta sul mare.

Ravello e il suo Festival

La città di Ravello, con la sua lunga tradizione culturale, è il palcoscenico perfetto per eventi che celebrano la bellezza e la creatività. Una delle manifestazioni più iconiche della Costiera Amalfitana è proprio il Ravello Festival, perfetto connubio tra arte, musica e un panorama incredibile. Nato nel 1953 come tributo a Richard Wagner (che trovò ispirazione proprio nei giardini di Villa Rufolo, sede del Festival) è divenuto negli anni un appuntamento immancabile per gli amanti della musica classica e dell’arte. Il programma prevede concerti sinfonici, spettacoli di danza e incontri culturali con artisti di fama internazionale, per un’esperienza di sicuro effetto in un viaggio incentive all’insegna dell’esclusività.

© Victor Martin Unsplash

A fianco, le Luci d'Artista a Salerno

PENISOLA SORRENTINA:

LA TERRA TRA I DUE GOLFI

Nel bel mezzo della rigogliosa macchia mediterranea, tra il Golfo di Napoli e il Golfo di Salerno, possiamo godere di un paesaggio unico al mondo, fatto di piccole colline alternate con profondi valloni e maestose montagne. Qui troviamo le famose terrazze di Sorrento, veri e propri giardini dal profumo inebriante dove si producono le coltivazioni di ulivi, viti e limoni (per arricchire un evento con un’attività insolita perché non scegliere proprio un “limoncello tour” alla scoperta della preparazione di questo rinomato liquore?). Dal promontorio possiamo ammirare uno straordinario panorama della costa napoletana, arricchito dalle sagome di Ischia, Capri e Procida (chiaramente visibili lungo l’orizzonte) e dalle numerose ville lasciate dai Romani lungo tutto il litorale. Il tempo non ha cambiato il fascino di questa destinazione, che ancora oggi è capace di deliziare con la sua gentilezza e la sua ospitalità. Sorrento, la sua Penisola e la Costiera Amalfitana sono mete che offrono sempre nuove opportunità per viaggi incentive, meeting di lavoro o team building in cornici inusuali, immergendosi in adrenaliniche avventure nella natura, intrattenendosi con visite esclusive o partecipando a laboratori interattivi.

Un post-congress artistico per le vie della città

Luci d'Artista a Salerno è l’evento che trasforma la città in un’iconica scenografia di luci e colori, un ottimo spunto per impreziosire un evento meeting e regalare un’esperienza di sicuro interesse per tutti. Ogni anno, durante la stagione invernale, la città si trasforma in un’immensa esposizione di luminarie, un appuntamento imperdibile per vivere la magia del Natale e dare il benvenuto all’anno nuovo. Cuore pulsante della manifestazione sono le installazioni luminose che adornano vie, piazze e monumenti della città. Artisti locali e internazionali trasformano gli spazi urbani in vere e proprie opere d’arte, dando vita a scenari e visioni oniriche: dalle opere più astratte alle figure natalizie tradizionali, ogni angolo di Salerno si trasforma così in un palcoscenico all’insegna della grande creatività. A tutto vantaggio (anche) del Mice.

Sopra, uno scorcio della luminosa Penisola Sorrentina
© Edit
Sorrento

Majestic Palace Sorrento

La storica icona sorrentina si prepara a una straordinaria trasformazione, entrando a far parte della prestigiosa Curio Collection by Hilton e portando così l'eccellenza della sua ospitalità a nuovi livelli nel segmento leisure e Mice di alta gamma

Asoli cinque minuti dal centro di Sorrento, il Majestic Palace rappresenta da sempre un punto di riferimento per chi cerca un'esperienza autentica in Costiera e oggi si appresta a scrivere un nuovo capitolo della sua storia. Nel 2027, infatti, dopo una completa ristrutturazione, entrerà a far parte della Curio Collection by Hilton, il brand lifestyle di Hilton che seleziona hotel indipendenti dal carattere distintivo. Questa partneship conferma la vocazione della proprietà a coniugare tradizione locale e standard internazionali, offrendo agli ospiti il meglio di entrambi i mondi. L’hotel si distingue già per la sua proposta Mice boutique, pensata per eventi di piccole dimensioni che richiedono un’attenzione personalizzata. La sala riunioni, con tavolo unico fino a 14 persone, diventa uno spazio riservato, garantendo la massima privacy per board meeting, sessioni strategiche e workshop. La

posizione strategica rende la struttura una base ideale per programmi incentive: la Costiera Amalfitana, Capri, Pompei e Napoli, infatti, sono facilmente raggiungibili e regalano esperienze che combinano momenti di lavoro con attività culturali in uno dei territori più iconici in Italia. Il giardino di diecimila metri quadrati rappresenta un ulteriore asset distintivo: un'oasi verde che può essere riservata integralmente per il proprio evento. Tra i gioielli dell'offerta attuale spicca il ristorante Don Geppi, una stella Michelin, un'esperienza culinaria d'autore che può essere privatizzata per eventi fino a trenta persone. Altrettanto distintivo è il Dry Martini Cocktail Bar, unico in Italia, che si declina in due anime complementari: la versione Lobby, perfetta per incontri informali e aperitivi di networking anche a bordo piscina, e il Rooftop, con vista sul golfo di Napoli, ideale per cocktail party e momenti di relax.

IL FUTURO: WELLNESS E MEETING CENTER ALL'AVANGUARDIA

La ristrutturazione che accompagnerà l'ingresso in Curio Collection prevede investimenti significativi per arricchire l'offerta della struttura. Tra le novità più attese, un'area wellness, completa di palestra, che permetterà agli ospiti di coniugare lavoro e benessere, elemento sempre più richiesto nel segmento Mice di qualità. Il vero gamechanger sarà la realizzazione di un meeting center con sale modulabili fino a cento posti: una struttura moderna e tecnologicamente avanzata che posizionerà il Majestic Palace Sorrento come destinazione di riferimento per convention, conferenze e meeting di medie dimensioni sulla Costiera Sorrentina. L'ampliamento della capacità Mice, unito al mantenimento dell'approccio boutique e personalizzato, permetterà di servire un ventaglio più ampio di esigenze senza rinunciare all'eccellenza del servizio.

Majestic Palace Sorrento

Corso Marion Crawford, 40 80065 Sant'Agnello di Sorrento (Na) Tel. 081 8072050 sales@majesticpalace.it www.majesticpalace.it

di STEFANIA VIDA

Towers Hotel Stabiae Sorrento Coast

Lʼapertura per tutto l'anno è la grande novità annunciata di recente dal Towers Hotel Stabiae Sorrento Coast, a soli cinque minuti dall’uscita del casello autostradale di Castellammare di Stabia: una cornice ideale per riunioni, incentive, cene di gala, congressi e anche attività di team building

di TERESA CHIODO

Towers Hotel Stabiae Sorrento Coast

S.S. Sorrentina 145, km 12.400 80053 Castellammare di Stabia (Na)

Tel. 081 3946700

Fax 081 3946700 info@towershotelsorrento.com www.towershotelsorrento.com

Apochi chilometri dall’uscita autostradale di Castellammare di Stabia, vicina a Sorrento, Pompei, Napoli e la Costiera Amalfitana, il Towers Hotel Stabiae Sorrento Coast è tra le primissime strutture ricettive situate all’inizio della Penisola Sorrentina. L’hotel ridefinisce un’antica tradizione di ospitalità attraverso un concept innovativo che sa integrare nel genius loci le moderne facility di un mercato alberghiero al passo con i tempi oltre che con una forte vocazione congressuale. La decisione infatti di essere operativi tutto l’anno nasce dalla sempre più crescente richiesta di spazi per eventi aziendali, meeting e congressi, anche durante la stagione invernale, come spiega Antonino Russo, direttore dell’hotel: «Per rispondere al meglio alle esigenze della nostra clientela business – spiega Russo – abbiamo deciso di ampliare la nostra operatività, offrendo i nostri servizi e spazi congressuali anche nei mesi tradizionalmente più tranquilli. La decisione di rimanere aperti tutto l'anno riflette il nostro impegno a fornire un servizio eccellente ai nostri clienti, indipendentemente dalla stagione».

STRUTTURE MODERNE E VERSATILI

Le sale meeting, con capienze modulabili, tutte dotato di impianti audio/video, sono in grado di ospitare eventi fino a 250 persone e di soddisfare ogni esigenza, che si tratti di piccoli incontri di lavoro o di grandi conferenze. Inoltre, al Towers Hotel, il benessere degli ospiti è una priorità assoluta: il centro benessere Spamarine, rinnovato nel 2020, offre un’esperienza immersiva. Rigenera mente e corpo grazie all’ampia scelta di servizi, tra cui 12 cabine per trattamenti, grotta fredda, percorso Kneipp, docce emozionali, una moderna palestra, piscina con getti idromassaggio, area lounge con tisaneria e molto altro.

La lunga esperienza nel settore Mice permette di offrire un servizio professionale e personalizzato, con un team pronto a supportare il cliente in ogni fase dell’organizzazione di un evento.

Last but not least, negli ultimi anni il Towers Hotel si è rifatto il look: a inizio 2024, con il completo restyling della hall e del bar, mentre l’inverno scorso è stato completamente ristrutturato l’Alga Restaurant, che propone una rivisitazione, in chiave moderna, della cucina tradizionale, con particolare attenzione alla ricchezza territoriale di prodotti d’eccellenza. Ampi parcheggi interni rendono la location particolarmente adatta anche per eventi non residenziali.

Un entroterra tra natura, silenzi e tradizioni

Rinomata per la sua pittoresca vita costiera, la Campania ha molto da offrire anche nel suo ricco entroterra, per eventi dal ritmo più lento e rigenerativo, con location dall’ottima accoglienza e dalle grandi potenzialità per organizzare team building e viaggi incentive in ogni stagione

di STEFANIA VIDA

TSotto, la meravigliosa Reggia di Caserta

erritorio dalla storia millenaria che trova traccia oggi nei siti archeologici Patrimonio Unesco, nei borghi e nelle splendide città d’arte incastonate entro i suoi confini, la Campania è una Regione da scoprire muovendosi tra costa ed entroterra, un territorio perfetto per incentive slow e di alto valore esperienzia-

le. Dalla città di Caserta con la sua impareggiabile Reggia fino ad Avellino, con il verde dell’Irpinia tra enogastronomia e rilassanti paesaggi, passando per il Sannio con i suoi rinomati vigneti, il ricco patrimonio storico e culturale beneventano e ancora gli itinerari storico-naturalistici del Cilento interno e le acque termali dell’Alta Valle del

Sele, quello della Campania è il fascino di una terra unica che stupisce in ogni occasione con esperienze di grande valore. Meta ideale per un turismo incentive dal ritmo “lento”, che si concentra su borghi storici e parchi naturali, offrendo esperienze immersive tra relax e benessere per rigeneranti attività a contatto con la natura. Un luogo ricco di storia dove masserie, castelli, agriturismi, ex conventi e cantine diventano ricercati spazi per eventi, dove la storia si intreccia alla contemporaneità, in un mix di successo per ogni appuntamento della meeting industry. Tanti gli itinerari che si possono organizzare per esplorare l’entroterra, a cominciare dai sentieri (a piedi o in bicicletta) promossi dai Gal (Gruppi di Azione Locale) della Regione, dedicati a chi cerca un contatto autentico con il territorio. Tra cultura e storia si possono poi visitare i borghi storici, siti archeologici e luoghi iconici come la Reggia e il Belvedere di San Leucio a Caserta, Sant’Agata de’ Goti e le sue chiese, la Certosa di Padula, il Duomo di Salerno o il Teatro romano di Benevento. Infine, ovviamente, come non citare gli itinerari enogastronomici: la Campania offre, infatti, molti percorsi per assaporare in modo autentico i suoi prodotti tipici, tra cui limoni, pomodorini, olio e la rinomata tradizione vitivinicola, legata a molte aziende storiche ma anche a tanti medio-piccoli produttori con uno stile di produzione artigianale, biodinamico e naturale.

APPUNTAMENTO NELLA STORIA

Uno dei plus nell’organizzare un business meeting in Campania è sicuramente il suo vasto patrimonio artistico, che consente di ospitare gli eventi anche all’interno di location storiche di indiscusso valore. Un esempio su tutti: la Reggia di Caserta. Patrimonio Unesco dal 1997, l'eccezionale complesso monumentale fu progettato dall'architetto Luigi Vanvitelli per volere di Carlo di Borbone nel XVIII secolo, al fine di rivaleggiare con Versailles e il Palazzo Reale di Madrid. Nel rispetto della propria identità, la Reggia può concedere, in uso temporaneo,

In alto, il borgo arroccato di Sant'Agata dei Goti
Sotto, la Chiesa di Santa Sofia a Benevento, dal 2011 Patrimonio Unesco

A fianco, l'Abbazia del Goleto, in provincia di Avellino

Etichette a cinque stelle

Per portare con sé un ricordo di un evento o di un viaggio incentive nella splendida terra campana quale miglior “souvenir” che una delle sue pregiate etichette? La viticoltura in Campania è un settore che vanta una storia millenaria e profondamente radicata, rappresentando uno degli aspetti più caratteristici e distintivi del paesaggio agricolo regionale. Geograficamente la coltivazione della vite è favorita dalla presenza di una superficie per oltre il cinquanta per cento collinare e per oltre il trenta per cento montuosa con una produzione che annovera tesori enologici come Taurasi, Greco di Tufo, Fiano di Avellino e Aglianico del Taburno (tutti Docg). Gli ultimi dati disponibili ci raccontano che la superficie “vitata” in Campania supera oggi di poco i 25mila ettari, abbracciando una miriade di territori differenti, ognuno con una propria cultura produttiva, esposizioni e formazioni geologiche diverse, dalle aree vulcaniche come Roccamonfina, il Vesuvio, la zona dei Campi Flegrei alle isole, dai vigneti d’alta quota dell’Irpinia fino alle vigne a strapiombo sul mare della Costiera Amalfitana.

alcuni spazi del Complesso Vanvitelliano per ospitare eventi e manifestazioni. Tra le sue varie iniziative, infatti, c’è anche quella di promuove progetti di collaborazione pubblico-privato, finalizzati a sostenere l’attività istituzionale del museo e ampliare il pubblico di riferimento, un’occasione impedibile per organizzare un incontro Mice in una location dall’incredibile passato e dalla grande valenza storico-artistica.

L’OUTDOOR CHE FA SQUADRA

Organizzare un team building su misura? Impreziosire il viaggio incentive con esperienze interessanti? Siete nel posto giusto! L’entroterra campano, forte delle sue tradizioni e della varietà dei suoi territori, offre in ogni stagione tantissime opportunità per il settore Mice. Tra le proposte per l’outdoor rientrano attività come e-bike tour, passeggiate a cavallo e trekking naturalistici, con la possibilità di personalizzare ogni esperienza in base agli obiettivi aziendali, unendo più attività e servizi. Per chi ha voglia di esplorare luoghi insoliti è possibile dedicarsi all’esperienza in canoa canadese sul lago, dove il gruppo impara a coordinarsi nella pagaiata e a muoversi insieme in perfetta sintonia mentre per i team che vogliono mettersi alla prova con attività più impegnative, possono cimentarsi con il “Survival Day Experience” nel Parco Nazionale del Matese, con istruttori esperti per apprendere le tecniche base di sopravvivenza in natura.

ESPERIENZE DAL RITMO SLOW

Per piacevoli attività di gruppo tra storia e artigianato locale, è sempre molto interessante una visita al Belvedere di San Leucio di Caserta, dove è possibile visitare gli splendidi giardini terrazzati, le sale storiche e anche il Museo della Seta, per scoprire l’antica fabbrica con un percorso arricchito da dispositivi multimediali. Il

complesso degli appartamenti storici e della manifattura di San Leucio restituisce un’immagine dell’epoca borbonica differente da quella offerta in altri importanti siti reali, proprio per la sua specificità. Fabbrica, Reggia, Azienda vitivinicola offrono altre possibilità di fruizione oltre alle visite, per organizzare eventi, convegni e meeting in un luogo di straordinaria bellezza. Custode di un ricco patrimonio legato alle sue tradizioni enogastronomiche e alla vita rurale di contadini, allevatori e artigiani del gusto, l’entroterra campano offre poi interessanti itinerari per vivere il territorio in modo autentico con attività rilassanti. Tra le esperienze più originali figurano sicuramente “l’apiario del benessere” – in provincia di Avellino –, un luogo in cui il mondo delle api incontra il relax profondo: all’interno di piccole casette di legno costruite sopra le arnie, ci si può rilassare lasciandosi avvolgere dai suoni naturali e dai profumi della cera d’api, una pratica antica, riscoperta oggi per stimolare il benessere psicofisico, ridurre lo stress e aiutare la respirazione.

Quando si parla di entroterra il pensiero va subito alle grandi vigne per cui il territorio è rinomato in tutto il mondo. Per un team building a tema vitivinicolo, l’area offre diverse opzioni, spesso combinando degustazioni, passeggiate tra i vigneti e attività pratiche – dalla raccolta dell’uva alla sua pigiatura – con divertenti cacce al tesoro. È possibile anche partecipare a esperienze che avvicinano al mondo della produzione, come l'assaggio di prodotti tipici locali con salumi e formaggi Dop e percorsi che svelano il ciclo di lavorazione con degustazioni, giochi e sfide di gruppo, in un contesto unico e originale. Le attività includono anche esperienze stagionali come la raccolte delle olive, il foraging (la ricerca di erbe spontanee) e laboratori didattici, ideali per rafforzare la coesione e lo spirito di squadra.

© Marcello Guarino

Grand Hotel Vanvitelli

Un gioiello di stile ed eleganza, una dimora regale con le comodità e l’accoglienza di oggi, dove spazi prestigiosi, una tecnologia avanzata e un team dedicato trasformano ogni evento in un successo garantito: è il Grand Hotel Vanvitelli

Il Grand Hotel Vanvitelli sorge alle porte di Caserta, poco distante dalla celebre Reggia Borbonica, a soli 16 chilometri dall’Aeroporto Internazionale Capodichino e a 25 dal centro di Napoli. Le sue 240 camere rispecchiano l’eleganza della hall e delle grandi sale, unendo al lusso degli arredi le comodità della tecnologia. È possibile scegliere tra quattro tipologie di camere: standard, superior, junior suite e suite. Grande attenzione è riservata alla ristorazione, con un ristorante à la carte ed altre quattro sale ristoranti per eventi, ricevimenti e serate di gala. A completare l’ampia offerta la piscina scoperta, allestite con solarium in un ampio giardino e un parcheggio con oltre trecento posti auto scoperti e spazio per bus gran turismo. Il centro meeting dell’hotel è una delle principali strutture congressuali della Campania, per ampiezza degli spazi e per posizione. Con 18 sale attrezzate, il Grand Hotel Vanvitelli è la cornice ideale per ospitare

eventi aziendali di ogni dimensione, dai meeting più esclusivi alle grandi convention. Le diverse sale possono essere allestite per ogni tipologia di evento business, con il vantaggio di trovarsi a pochi minuti dallo svincolo autostradale della A1, dalla zona industriale

A.S.I. Sud e dal polo fieristico Il Tarì. Il centro congressi ha una capacità complessiva di 1.500 posti – di cui cinquecento solo nella sala Carlo III –, articolati sulle diverse sale, attrezzate per conferenze e congressi, mentre per i piccoli meeting sono disponibili sei business room, capaci di accogliere fino a 35 partecipanti.

GRANDE ATTENZIONE

AL POST-CONGRESS

Il Grand Hotel Vanvitelli offre molte opportunità per il post congressuale, a partire dall’organizzazione di visite guidate ed escursioni per scoprire il territorio alle prenotazioni per gli spettacoli. Grande spazio è riservato anche al benessere e al relax degli ospiti.

La Naboo Spa è dedicata a chi sceglie di vivere un’esperienza esclusiva, dove abbandonare i pensieri per ritrovare la propria serenità ed energia dopo intense giornate di lavoro. L’area benessere è attrezzata con bagno alle erbe, bagno di vapore e un’ampia sauna finlandese, da alternare a docce aromaterapiche e cascata di ghiaccio; mentre nella sala fitness privata, gli amanti dello sport e dell’attività fisica possono allenarsi con macchinari Technogym di ultima generazione.

Grand Hotel Vanvitelli

Via Carlo III

81020 Caserta Tel. 0823 217111

sales@grandhotelvanvitelli.it www.grandhotelvanvitelli.it

di STEFANIA VIDA

Aquapetra Resort & Spa

Incastonato tra distese di ulivi e la natura rigogliosa del Sannio Beneventano, Aquapetra Resort & Spa nasce dall’accurato recupero di un antico borgo.

Un’oasi di natura incontaminata, rinomata per i suoi vini e per il patrimonio gastronomico, dove filari di vite e uliveti centenari fanno da ricercata cornice a eventi per il mondo del business e non solo

Questo esclusivo resort quattro stelle lusso unisce ospitalità autentica, scenari suggestivi e servizi di alto livello per il Mice, trasformando ogni evento in un’esperienza memorabile. Il restauro ha preservato intatto lo spirito del luogo, che conserva la conformazione di un piccolo borgo con la sua piazzetta centrale, la cappella e il campanile, le stradine lastricate che conducono alle abitazioni, alla piscina, ai ristoranti e alla spa. A fare da ricercata cornice 150 ettari di verde, che invitano a passeggiate e percorsi alla scoperta della natura tra un meeting e l’altro, all’interno del territorio del Parco Regionale del Matese.

ACCOGLIENZA

Aquapetra Resort & Spa

S.S. Telesina, 1 82037 Telese Terme (Bn) Tel. 0824 941878

info@aquapetra.com www.aquapetra.com

PROFESSIONALE E UN’OSPITALITÀ “DIFFUSA”

A meno di un’ora dall’aeroporto di Napoli e a un chilometro dalla stazione ferroviaria di Te-

lese Terme, Aquapetra garantisce facilità di accesso e servizi dedicati. A disposizione degli ospiti: transfer privati, possibilità di buyout, menu personalizzati, assistenza tecnica e un team di event specialist, per una gestione efficiente e personalizzata. Ogni camera ha la propria identità con sei categorie suddivise tra suite, junior suite deluxe, junior suite, deluxe room, superior e classic, per un totale di 49 camere. Con la nuova sala Samnium, Aquapetra si arricchisce di un centro congressuale tecnologico ed elegante, capace di ospitare fino a 160 persone a platea e 250 in formato cocktail. Dotata delle più avanzate tecnologie audio-video, garantisce standard professionali per ogni tipologia di evento. Accanto alla sala principale si trovano altri spazi coperti mentre cortili, piazzette e giardini sono disponibili per eventi all’aperto fino a

trecento ospiti. La ristorazione di alto livello è garantita dalla Locanda del Borgo, ristorante una Stella Michelin guidato dallo chef Luciano Villani, che propone percorsi gastronomici che valorizzano i sapori del territorio con creatività e leggerezza, mentre La Loggia offre una cucina mediterranea contemporanea in ambienti luminosi o sotto i pittoreschi ulivi. Ad Aquapetra gli appuntamenti di lavoro si integrano, in ogni stagione, con esperienze post congress di grande interesse per tutti gli ospiti, con attività outdoor che spaziano dal trekking allo yoga, ma anche mindfulness e forest bathing senza dimenticare anche degustazioni e cooking class. Per chi desidera concedersi un momento di relax, infine, è a disposizione anche un’esclusiva spa con piscine interne riscaldate, sauna, bagno turco e trattamenti olistici personalizzati.

di STEFANIA VIDA
© Beatrice Pilotto
© Beatrice Pilotto

Aquamadre Natura d’Eventi

Una nuova destinazione Mice nel cuore verde della Campania, in provincia di Caserta, dove spazi versatili e di design diventano la location ideale per ospitare ogni tipologia di eventi per la meeting industry e dove tranquillità e comfort si combinano in un inedito equilibrio nella moderna raffinatezza dei suoi ambienti

Aquamadre – Natura d'Eventi SP333 - 81041 Triflisco (Ce) Tel. 324 082 5552 info@naturadeventi.it https://aquamadre.naturadeventi.it

Immersa in un’oasi naturale che costeggia il fiume Volturno, Aquamadre sorge in posizione strategica nel cuore della Campania, con i Monti Rageto e Tifata a fare da cornice a un paesaggio di rara suggestione. La location si trova a Triflisco, in provincia di Caserta, ed è facilmente raggiungibile dall’aeroporto internazionale di Napoli (circa trenta minuti di distanza) e dalla maestosa Reggia di Caserta (a soli 13 chilometri). Aquamadre si distingue per la sua architettura contemporanea e

funzionale, perfettamente integrata nel contesto naturale che la circonda. I suoi ambienti offrono soluzioni personalizzabili e di design e sono pensati per ospitare incontri aziendali, workshop e presentazioni di prodotto. All’esterno, un ampio uliveto e una terrazza panoramica affacciata sul fiume Volturno offrono scenari perfetti per organizzare anche eventi all’aperto.

SPAZI VERSATILI E MODULABILI

Le sale interne di Aquamadre sono ampie, luminose e interamente rivestite da grandi vetrate che permettono alla luce naturale di filtrare in ogni momento della giornata, creando un’atmosfera accogliente e ispirante. Gli ambienti sono attrezzati per garantire comfort e privacy per meeting o workshop. Le sale possono essere configurate facilmente, adattandosi alle diverse esigenze logistiche e di capienza. A disposizione anche ampie aree verdi, terrazze e

corner espositivi, ideali per exhibition, lanci di prodotto e shooting aziendali. La varietà degli spazi open air consente di organizzare diverse attività di team building, sfruttando la natura come elemento di connessione e creatività.

UNA CUCINA D’AUTORE

A completare l’esperienza, la cucina d’autore firmata dall’executive chef Bruno Pernice, che propone un percorso gastronomico fondato sull’equilibrio tra innovazione e tradizione, esaltando la naturalezza degli ingredienti attraverso una cucina autentica e raffinata, ideale per cene di gala e pranzi di lavoro. Accanto a lui, il pastry chef Mattia Pernice sorprende con le sue creazioni dolciarie, capaci di concludere ogni esperienza con eleganza e gusto. Completa l’offerta un ampio parcheggio interno e un’organizzazione attenta a ogni dettaglio, per garantire agli ospiti in ogni momento un’esperienza efficiente e piacevole.

di STEFANIA VIDA

fuori dai circuiti consueti Autenticità

Paestum, Cilento e Costiera Cilentana ospitano un patrimonio storico, paesaggistico e culturale davvero meraviglioso. Tante location per organizzare gli appuntamenti della meeting industry, viaggi incentive ed emozionanti attività tra archeologia, natura e benessere

Sopra, la Basilica di Paestum (Salerno)

Nella pagina a fianco, la meravigliosa spiaggia del Pozzallo a Marina di Camerota

Terra di miti antichi, borghi senza tempo, paesaggi incontaminati e una gastronomia profondamente legata al territorio, il Cilento oggi sta finalmente conquistando il palcoscenico internazionale. Il noto quotidiano britannico The Guardian l’ha inserito tra le dieci migliori ragioni per visitare l’Italia, definendolo una meta ricca di autenticità e di valore culturale. Per chi è alla ricerca di una destinazione incentive con esperienze genuine, sostenibili e lontane dalla folla, il Cilento è

la risposta perfetta, con tante opportunità per team building e attività interessanti: dai sentieri escursionistici nel Parco Nazionale ai borghi storici da esplorare, fino alle acque azzurre del suo mare cristallino, il territorio ben si presta a offrire numerose esperienze tra storia, natura e relax. Una terra di miti e leggende, come ci ricorda la bellissima località di Capo Palinuro, che prende il nome dal celebre nocchiere di Enea morto proprio in queste acque, ma anche di importanti centri balneari che hanno più vol-

© Luciano
Romano

te vinto titoli e riconoscimenti per la bellezza delle loro spiagge come Marina di Camerota, che insieme alla già citata Palinuro, è una meta apprezzata per i suoi panorami suggestivi, le spiagge dall’acqua cristallina, le insenature e le grotte marine che da anni affascinano gli amanti delle immersioni.

PAESTUM E L’OFFERTA

PER IL TURISMO BUSINESS

Conosciuta in tutto il mondo come meta archeologica dal valore inestimabile, Paestum è anche un’importante destinazione per il Mice, dove si concentrano alcune delle migliori strutture ricettive per il turismo congressuale. Hotel e centri conferenze di alto livello ospitano, infatti, eventi corporate, meeting e gruppi aziendali, garantendo standard qualitativi elevati in un contesto d’eccellenza. Oggi i templi sono una delle principali attrazioni turistiche della Campania, il sito archeologico è facilmente accessibile e offre l’occasione di esplorare la storia e l’architettura dell'antica Grecia, ma non solo. Per chi volesse sperimentare un’attività davvero insolita è possibile partecipare a una lezione di yoga all'interno del parco archeologico, un’esperienza di gruppo che fonde la cultura orientale con quella occidentale nel suggestivo scenario dei templi antichi. Questi eventi, che si tengono solitamente durante la stagione estiva, offrono sessioni di yoga guidate da maestri qualificati e possono svolgersi in diversi punti dell’area archeologica previa prenotazione.

TEAM BUILDING NELLA NATURA

Nel cuore della Campania, il Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni è un tesoro di biodiversità, storia e cultura. Esteso su un territorio di oltre 180mila ettari, è il secondo parco più grande d’Italia e dal 1998 è riconosciuto come Patrimonio dell’Umanità Unesco. Coniugando la bellezza delle montagne interne con le suggestioni della costa cilentana, offre paesaggi mozzafiato, borghi medievali, spiagge incontaminate e una ricchissima tradizione gastronomica. Meta di escursionisti e amanti della natura, il Parco del Cilento è la scelta perfetta per chi cerca un’esperienza autentica, lontana dai circuiti turistici di massa. Quale migliore occasione per organizzare coinvolgenti team building circondati dalla natura? La posizione geografica è strategica per chi desidera esplorare sia la costa cilentana, con le sue spiagge bandiera blu, sia le zone montane e rurali, ricche di tradizioni e natura incontaminata. Il Parco del Cilento è un mosaico di paesaggi straordinari, dalla costa lambita dal Mar Tirreno fino ai rilievi dell’entroterra, ogni angolo racconta una storia. La varietà del territorio consente di esplorare ambienti completamente diversi, tra spiagge selvagge, grotte carsiche, borghi medievali e siti archeologici millenari. Tra le mera-

viglie naturalistiche spiccano il Monte Cervati, la cima più alta della Campania (1.898 metri), ideale per escursioni di gruppo tra boschi, sorgenti e vedute da cartolina; gli Alburni, detti “le Dolomiti del Sud”, un massiccio calcareo ricco di grotte e canyon e le Grotte di PertosaAuletta, tra le poche in Europa attraversate da un fiume navigabile, che offrono un viaggio tra stalattiti, leggende e resti preistorici. Non mancano sentieri per un team building dal ritmo più slow, come il Sentiero dei Trezeni tra ulivi e scorci sul mare, l’Oasi Wwf Grotte del Bussento, un percorso che costeggia il fiume e conduce a una cascata mozzafiato e il Sentiero Frassati, un itinerario spirituale e paesaggistico immerso nella natura.

VIAGGI INCENTIVE NEL BLU

Un viaggio incentive non è solo un premio, è un’esperienza che costruisce la forza del team. Scegliendo il Cilento e la sua Costiera si offre molto più di una vacanza: si fanno esperienze che rafforzano lo spirito di squadra, la motivazione e la produttività con attività di sicuro interesse per tutti. Nelle acque limpide di questo tratto del Mar Tirreno i fondali marini sono meravigliosi e popolati di pesci di ogni specie, per non parlare delle grotte, autentici scrigni di biodiversità. In alcuni punti della costa è possibile anche scoprire relitti affondati o altri reperti di una certa rilevanza: per effettuare immersioni e snorkeling nel Cilento c’è solo l’imbarazzo della scelta. Certamente tra le zone più frequentate dagli amanti dello snorkeling spicca quella a ri-

La costa del Cilento: mare e spiagge da sogno

Il versante costiero del Parco del Cilento è un vero gioiello del Mezzogiorno italiano. Chilometri di litorale che alternano spiagge sabbiose, scogliere, calette nascoste e baie dal mare cristallino, premiate ogni anno con la Bandiera Blu per la qualità delle acque e dei servizi. Questa fascia costiera è parte integrante del parco e conserva un equilibrio prezioso tra turismo e tutela ambientale. La costa cilentana è perfetta per un viaggio incentive all’insegna del benessere, tra relax in spiaggia, snorkeling, immersioni e sport acquatici. Le acque limpide, la presenza di aree marine protette e la varietà dei fondali rendono il Cilento una meta ideale anche per gli amanti della natura.

Sopra, la scenografica Palinuro, con le sue soffici spiagge

Sotto, il borgo di Padula (Salerno) dominato dalla famosa Certosa

Un patrimonio da gustare

Il Cilento è la culla della Dieta Mediterranea, un modello alimentare riconosciuto dall’Unesco come patrimonio immateriale dell’umanità. Questo stile di vita, basato su un’alimentazione sana ed equilibrata, ha le sue radici proprio in questa terra, dove il cibo è sinonimo di convivialità, tradizione e benessere. La Dieta Mediterranea si fonda su ingredienti semplici e genuini: olio extravergine d’oliva, cereali integrali, legumi, verdure, frutta, pesce e vino. Questi prodotti sono coltivati e preparati seguendo metodi tradizionali, che ne esaltano il sapore e le proprietà nutrizionali: mangiare nel Cilento significa quindi non solo gustare piatti deliziosi, ma anche fare un’esperienza culturale e salutare.

dosso delle celebri spiagge del Marcellino e della Resima, quest’ultima, riaperta nel 2020, è possibile raggiungerla solo via mare. Non meno interessante sono anche la Cala Bianca, nel territorio di Marina di Camerota e la spiaggia di Lentiscelle: da qui si raggiungono grotte che rimandano alla preistoria, non a caso sono diventate negli anni un punto di riferimento per gli studiosi di paleontologia. Molto apprezzata per le immersioni nel Cilento anche la spiaggia del Pozzallo e la sua grotta, dove in alcuni casi è possibile ammirare le stelle marine, mentre dalla spiaggia della Marinella bastano pochi colpi di remi per ritrovarsi ad ammirare pesci e fondali marini della splendida Palinuro.

ALLA SCOPERTA DEL TERRITORIO

Lontano dai circuiti turistici di massa, il Cilento e la Costiera offrono la possibilità di vivere esperienze genuine. Dalla Dieta Mediterranea, patrimonio Unesco, ai prodotti locali di altissima qualità, il Cilento vanta un’offerta enogastronomica ricca e variegata, capace di soddisfare anche i palati più esigenti. Potrebbe essere un corso di cucina locale per imparare i segreti della dieta mediterranea, una visita a un frantoio secolare o la partecipazione a una festa di paese, ogni occasione è ottima per connettersi alla cultura del luogo, magari organizzando una degustazione guidata di vini locali, accompagnata da prodotti tipici del territorio (fichi bianchi Dop, olio, formaggi) per un’esperienza sensoriale che celebra le eccellenze del luogo.

La visita del Castello Aragonese è imperdibile per chiunque si trovi a Ischia

ISCHIA, isola

delle emozioni

Il fascino particolare di Ischia, in cui caratteristiche di ogni angolo del Mediterraneo si fondono armoniosamente insieme, è tipico di ben poche isole. Una destinazione ideale non solo per rilassarsi e rigenerarsi ma una terra ricca di iniziative e location speciali per incentive, sport di gruppo tra le onde e molto altro da scoprire

Godersi Ischia è immergersi in un verde sottobosco che colora le vette e persino le strade in tutta la sua rigogliosa natura; è esplorare fondali marini in cui esplodono tutta la fauna e la flora del Mediterraneo; è vivere un sogno a occhi aperti mentre ci si gode la calda accoglienza che da sempre la caratterizza, con sapori che raccontano storie e tradizioni; è godere di luoghi rilassanti che conciliano il relax con passeggiate al tramonto e bagni rigeneranti nelle acque cristalline o nelle sue rinomate terme. Ischia è tutto questo e anche di più. Negli anni è diventata, infatti, una meeting destination che offre tante opzioni per viaggi incentive ed eventi corporate, focalizzate su esperienze di benessere, escur-

sioni, cultura e molto altro, come racconta Elena Leonessa, general manager e co-owner di Leohotels, storico gruppo alberghiero ischitano. «In Leohotels abbiamo una convinzione profonda: i nostri alberghi si trovano in un luogo straordinario e allo stesso tempo poco conosciuto ai più nella sua multiforme ricchezza. Per questo motivo amiamo raccontare la nostra isola, prima ancora di raccontare le nostre strutture. Ischia è veramente, in piccolo, “un’epitome del mondo”, come scriveva uno dei suoi visitatori più illustri (il filosofo George Berkeley, ndr), capace di offrire molto più di una semplice vacanza: mare e montagna, relax e avventura, cucina e cultura, comfort e natura sono alcuni degli ingredienti a disposizione di

Elena Leonessa, general manager e co-owner di Leohotels

ciascuno per ritagliarsi una giornata perfetta in questo angolo di paradiso. Ed è proprio questa ricchezza che ci impegniamo a far scoprire ai nostri ospiti. La nostra più grande soddisfazione è vederli vivere l’isola in tutta la sua autenticità. Anche quando significa “perdere” un ospite per parte del soggiorno, sappiamo che rientrerà arricchito da ciò che Ischia sa regalare: un trekking con viste mozzafiato, una rigenerante giornata in un parco termale, una degustazione dei pregiati vini locali nelle tipiche cantine tra le vigne, una visita a uno dei numerosi monumenti testimoni della sua storia millenaria oppure un piatto della tradizione cucinato con ingredienti genuini. Perché Ischia non è solo mare: è benessere, è storia, è natura, è musica, è gastronomia che sorprende con i suoi vini e con il celebre coniglio all’ischi-

Sopra, il pittoresco borgo di Forio
Nella foto, le case colorate di Sant'Angelo

tana, ma anche con mille altri sapori autentici. Il soggiorno perfetto nasce dall’incontro tra il comfort dell’hotel e la scoperta del territorio. Per questo abbiamo provato a selezionare e mettere in rete alcune tra le eccellenze locali, così da restituire ai nostri ospiti un’esperienza quanto più possibile completa e memorabile della nostra isola: Lucia al Poseidon, il primo e uno dei più bei parchi termali al mondo, Raimondo a Un Attimo di Vino e Francesco -

li pittoreschi dell'isola, Luciano alle Terme di Nitrodi, la prima sorgente termale conosciuta

con i loro prodotti che uniscono terme e bella tradizione della ceramica ischitana risalen-

delle omonime cantine, che hanno riportato agli onori della cronaca il vino ischitano con i riconoscimenti ottenuti, senza dimenticare chi con passione permette di scoprire l'isola viario di Ischia Bus. Ognuno di loro è un tassello diverso, ma fondamentale, del mosaico di esperienze che racconta Ischia in tutte le sue sfumature. È così che interpretiamo il nostro ruolo: prima che albergatori, orgogliosi ambasciatori della nostra isola».

Tre generazioni, un legame profondo con la terra e il mare: è la storia della Cantina Antonio Mazzella. Nata nel 1940, sulle pendici soleggiate del versante sud dell’isola d’Ischia, a 150 metri sul livello del mare, dove i vigneti crescono su terrazzamenti impervi, raggiungibili solo a piedi. Qui, la fatica diventa arte. La raccolta, la pigiatura e la torchiatura sono ancora eseguite a mano, come un tempo. Il mosto riposa in antiche grotte scavate nella roccia tufacea, dove il silenzio

e la natura ne esaltano il carattere. Quando è pronto, il vino viene trasportato via mare su barchette di legno, un rituale unico che racconta di tradizione e sacrificio.

A Campagnano, piccolo borgo affacciato sul golfo, la famiglia Mazzella custodisce con orgoglio la produzione dei rinomati vini Biancolella e Forastera: vini eroici, nati su terra estrema, baciati dal sole, accarezzati dal vento e nutriti da un suolo vulcanico generoso. Ogni sorso racchiude paesaggi mozzafiato, mani ruvide, antichi sentieri e profumi di un’isola millenaria.

Oggi Nicola e Vera, con la stessa passione del padre Antonio e del nonno Nicola, continuano a raccontare Ischia attraverso vini autentici, eleganti e inconfondibili. Cantina Antonio Mazzella: dove la tradizione diventa emozione, e ogni bottiglia custodisce l’anima dell’isola.

80077 - Isola d’Ischia - Italia - Via Campagnano, 2 - Tel. e Fax +39 081 901541 ischiavini@ischiavini.it - www.ischiavini.it

Trekking con vista sull'abitato di Sant'Angelo

SPAZIO AL BENESSERE

L’Italia vanta alcune delle sorgenti termali più famose al mondo, un privilegio dovuto alla grande varietà geologica del territorio. Dalle acque sulfuree alle fonti ricche di minerali preziosi, ogni regione offre luoghi unici dove il benessere si fonde con la bellezza naturale e culturale del paesaggio e tra le mete termali italiane, Ischia si distingue per la straordinaria

alla sua origine vulcanica, infatti, l’isola offre acque naturalmente riscaldate e ricche di minerali preziosi, ideali per rilassarsi e prendersi cura di sé. Quest’isola è un vero paradiso per i viaggi di benessere, con parchi termali che uniscono tradizione e modernità, come il parco del Negombo, immerso in una baia incantevole dove natura e relax si incontrano in perfetta armonia e il parco del Castiglione, con le piscine termali disposte su più livelli, dove l'effetto rigenerante si unisce a una viil più grande parco termale a Ischia affacciato sulla Baia di Citara; le antiche terme di Cavascura; la Fonte delle Ninfe Nitrodi menzionate già da Omero e l’Aphrodite Termal Park, che quadrati, organizzati su più livelli e collegati fra loro da percorsi pedonali.

I Giardini La Mortella

STILE DI VITA RIGENERANTE

Isola “verde” un tempo in fondo al mare, oggi esprime tutto il suo fascino naturale grazie alla sua lussureggiante vegetazione. Ischia è, infatti, una piacevole sorpresa in tutte le stagioni, ognuna delle quali rivela un volto particolare dell’isola, con giornate dalle temperature gradevoli anche nei momenti più freddi. Perfetta per emozioni più adrenaliniche (come l’orienteering nella pineta di Fiaiano, dove con cartine alla mano si va alla scoperta del percorso “strada facendo”), il territorio offre anche una grande varietà di rilassanti esperienze per attività di gruppo dal ritmo più tranquillo. Tra

Ischia, ci si può cimentare in attività outdoor, magari nella ricerca dei fossili di conchiglie e delle rocce un tempo non emerse, respirando

piperna, assenzio, che crescono spontaneamente sulle pendici delle colline che sorgono ai piedi del mare. Ogni fase del giorno colora panorami che sorprendono dall’alba al tramonto, un microcosmo in cui la propria personale idea di benessere prende forma. Venire a Ischia per prendersi cura di sé: questa è da sempre tra le maggiori attrattive dell’isola, che si scelga l’acqua calda e rilassante delle piscine termali o la frescura di un mare limpido che bagna le

Un Attimo Di Vino è molto più di un locale: è un viaggio tra Ischia e Sicilia, tra profumi, emozioni e tradizione reinventata. Nato dalla passione di Raimondo, consulente enogastronomico trapanese, e dall’amore per Teresa, ischitana doc, questo luogo unico sulla Riva Destra offre un’esperienza autentica, conviviale, gioiosa. Qui si cucina solo a vapore: una scelta che esalta i sapori, rispetta gli ingredienti e celebra l’equilibrio perfetto tra leggerezza e gusto. In menu: ravioli di ricotta al nero di seppia, tortino di coniglio, pesce in crosta di patate e dolci siciliani da sogno. Ad accompagnare il tutto, oltre 750 etichette italiane selezionate con cura.

Un Attimo Di Vino

dove ogni attimo diventa gusto, passione, emozione

La candida Chiesa del Soccorso, a Forio

spiagge di sabbia sottile, ci si troverà avvolti da una natura rigogliosa, che regala un colpo

da ammaliare personaggi storici e letterari di tutti i tempi.

TRA STORIA E CURIOSITÀ

Ischia è sole, mare e terme ma anche storia. L’isola offre, infatti, una grande varietà di attrazioni per impreziosire un viaggio incentive con visite guidate al suo grande patrimonio storico-culturale. La prima tappa, quindi, non può non essere lo splendido Castello Aragonese, uno dei simboli dell’isola, che ogni anno ospita mostre di arte e pittura, incontri ed eventi culturali. Per rimanere sempre in tema di testimonianze storiche, da segnalare anche il Torrione di Forio, un luogo che per secoli ha rivestito un ruolo strategico e dove al suo interno si ritrovano oggi anche il museo comunale e la galleria d’arte; i reperti archeologici custoditi Lacco Ameno, all’interno di Villa Arbusto), tra cui la famosa Coppa di Nestore, uno dei più anper un rilassante momento post congress sono anche il pittoresco borgo di Sant’Angelo, che con le sue coloratissime case e il vivace centro storico è perfetto per gustare un aperitivo al

A Ischia i tramonti ammantano l'isola di colori incredibili

tramonto o una colazione in tutta tranquillità (nella parte superiore dell’isolotto si trova anche la chiesa in cui si venera il culto dell’Arcan-

con una suggestiva processione per mare) e ine mediterranea e subtropicale tra i più belli d’Italia. Creato nel 1956 da Susana Walton, la moglie del compositore inglese Sir William Walton, il giardino presenta molte piante rare: da non perdere il giardino delle Aloe, la roccia di Sir William, il Nymphaeum, il Tempio del -

UN MARE DA VIVERE

Le acque cristalline di Ischia ammaliano dall’alba al tramonto grazie a un fascino accentuato dalle meraviglie che custodiscono: esperienze uniche da vivere in un mare dalle sfumature verdi e blu, increspato dalle brezze leggere. A Ischia, le attività per un’esclusiva esperienza incentive o per un team building a tema marittimo, includono diverse iniziative, tra cui tour in barca con cena al tramonto, noleggio di gommoni e barche per visite private, sport acquatici come canoa e kayak e immersioni per esplorare grotte e resti archeologici. Qui è possibile, infatti, andare alla scoperta del-

Uno scorcio dei Giardini di Poseidon, affacciati sul mare

C A M P A N I A I S C H I A

Sopra, il gustoso coniglio all'ischitana, forse il piatto più famso dell'isola

Sotto, atmosfere notturne per i borghi di Ischia

la città romana sommersa di Aenaria, nella splendida Baia di Cartaromana, vivere le esplorazioni subacquee alla Secca delle Formiche o ai fondali ricchi di coralli e di praterie di Posidonia. Già, perché Ischia è un’isola “verde” anche sotto il livello del mare, con un ricco patrimonio di foreste sommerse invisibili (microalghe, alcune individuabili solo al microscopio) e visibili (macroalghe e piante superiori). A quest’ultima categoria appartiene proprio la Posidonia oceanica, pianta che svolge un ruolo fondamentale per la preservazione dell’ambiente marino. Tra le caratteristiche che rendono unica quest’isola c’è sicuramente anche quella di essere uno dei rari luoghi dove è possibile sperimentare il benessere delle acque termali direttamente nel mare. Per questo motivo non si può partire senza prima aver visitato la Baia di Sorgeto ed essersi immersi in vasche naturali di acqua bollente o tiepida direttamente nel mare circostante, mentre la spiaggia di Chiaia a Forio è rinomata per essere una delle più grandi e comode dell’isola; infine, per trovare sabbia

fine e dorata (essendo l’isola di origine vulcanica presenta anche sabbia scura), da tenere presente la Baia di San Montano con il mare limpido dai riflessi verdi indimenticabili.

SAPORI AUTENTICI

Ischia è un’isola dalle mille risorse e la sua tradizione culinaria non è da meno. Uno degli aspetti più sorprendenti del luogo è che, nonostante sia una località balneare famosa in tutto il mondo, si ritrova una gastronomia prevalentemente di terra. Ischia, infatti, è un’isola di pescatori ma è anche l’isola dell’allevamento del ruspante coniglio ischitano di fosso, profumato di erbe selvatiche, da accompagnare all’importante offerta dei vini così come la storia delle millenarie viti ischitane. Le anime di questa isola si incontrano in una meravigliosa sinfonia culinaria, regalando agli ospiti sensazioni sempre nuove anche a tavola: un’ottima opportunità per organizzare un team building a tema culinario, per immergersi nei sapori più autentici del territorio o un tour di degustazioni in vigna in una delle rinomate cantine.

Hotel Continental Ischia

Nella cornice esclusiva del suo parco, l’Hotel Continental Ischia mette a disposizione una location unica per gli eventi della meeting industry, dove tradizione, versatilità e bellezze naturali si fondono insieme in un mix perfetto di benessere e relax

Hotel Continental Ischia

Via M. Mazzella, 70 80077 Ischia (Na) Tel. 081 3336111

info@leohotels.it www.leohotels.it

Delle quattro strutture del gruppo Leohotels, l'Hotel Continental Ischia, con la sua suggestiva architettura in stile mediterraneo in un lussureggiante parco di trentamila metri quadrati, è sicuramente quello con la maggiore vocazione per il settore Mice, grazie alle 12 sale congressi modulari e flessibili, capaci di ospitare da 15 a trecento persone. Perfettamente attrezzati tecnologicamente, con wi-fi, sistemi audio-video evoluti, regie multimediali e molto altro, gli spazi consentono lo svolgimento in parallelo di più eventi, dal

grande congresso alla piccola riunione di lavoro, dalla conferenza stampa al lancio di un prodotto. I balconi e i terrazzi delle 240 camere, dotate di ogni comfort, si affacciano sui giardini e sulle piscine alimentate con l’acqua termale della sorgente Tifeo. Il gusto di una cucina radicata nei sapori della tradizione, l’american bar, la vicinanza del centro e della pineta, oltre a una vasta gamma di servizi personalizzati, permettono a chi sceglie l’Hotel Continental per il suo soggiorno business di vivere al meglio gli appuntamenti di lavoro e anche di rilassarsi piacevolmente tra un meeting e l’altro. Scegliendo Ischia come location per il proprio evento, infatti, è possibile offrire agli ospiti l’opportunità di coniugare i propri impegni con una breve vacanza rigenerante, con tutto il valore aggiunto che solo un luogo come questa incantevole isola può dare.

LEOHOTELS TRA NOVITÀ E GRANDI CONFERME

La ricerca continua dell’eccellenza è senz’altro il denominatore comune degli alberghi del gruppo. Nuovi arrivi

all’Excelsior Belvedere Hotel & Spa, che dà il benvenuto allo chef Antonio Scotti: forte di un'esperienza maturata con alcuni degli chef più blasonati, si distingue per una proposta culinaria contemporanea che valorizza le materie prime del territorio, reinterpretando con raffinata creatività le ricette tipiche. Novità di design, invece, per l’Hotel Continental Mare, dove sono state inaugurate la nuova “suite a mare” e altre camere con il progetto di restyling che ha coinvolto l’archivio Livio De Simone, icona del made in Italy: dettagli preziosi e cura artigianale si ritrovano in un’esplosione di colori in armonia con la gioiosa atmosfera dell’isola. L’Hotel & Spa Il Moresco, infine, si conferma come indirizzo da non perdere per coloro che desiderano un soggiorno di remise en forme, in particolare per i trattamenti vinoterapici. L’uva di Ischia, infatti, apprezzata da secoli per gli ottimi vini, diventa qui un alleato prezioso anche nella spa, grazie agli effetti positivi per salute e bellezza dei polifenoli contenuti negli estratti d’uva.

di STEFANIA VIDA

Giardini Poseidon Terme

Un giardino terrazzato a picco sul mare e magnifiche vedute sulla leggendaria Ischia, con i suoi mille scorci e i microclimi avvolgenti: ai Giardini Poseidon Terme è sempre garantita la grande expertise e la cura al dettaglio per l’organizzazione di ogni evento e di numerose attività per team building e post congress

Nella baia di Citara, l’area di maggiore interesse idrotermale dell’isola di Ischia per le sue fonti, i Giardini Poseidon Terme racchiudono, in oltre sessantamila metri quadrati di lussureggiante vegetazione, 15 piscine termali con temperature variabili ma anche piscine con acqua di mare, bagno giapponese, sauna naturale, tre ristoranti, centro benessere e una spiaggia lambita da acque cristalline. Le aree del parco, perfettamente attrezzate con spazi versatili, consentono lo svolgimento di qualsiasi tipologia di evento, in un’atmosfera di charme e al tempo stesso funzionale. Il valore aggiunto è una location immersa nella natura che

Giardini Poseidon Terme

Via Giovanni Mazzella, 87 Località Citara

80075 Forio d’Ischia (Na) Tel. 081 9087111 Fax 081 9087130 info@giardiniposeidonterme.com www.giardiniposeidonterme.com

consente di poter alternare attività di lavoro con momenti ricreativi, ideali per team building o attività post congress. La scelta dei Giardini Poseidon Terme permette così di coniugare esperienze di team building immersi nella natura, grazie anche all’ampia spiaggia privata a disposizione, con la ricerca del benessere e del relax. A disposizione, infatti, un ricco catalogo di trattamenti offerti dal centro benessere interno. Per eventi e attività di gruppo, inoltre, è possibile disporre di terrazze esclusive per gruppi più piccoli, con servizi dedicati, oppure di aree riservate per gruppi più numerosi, garantendo sempre comfort, privacy e un’esperienza personalizzata.

FOCUS SUL MICE

Grande attenzione è sempre riservata alla meeting industry. Gli ampi spazi organizzati, con numerose aree, consentono ai partecipanti di poter godere di ambienti dedicati all’interno

del parco, mentre la suggestiva terrazza rooftop, di oltre 450 metri quadrati, si rivela la cornice perfetta per eventi e meeting esclusivi, anche serali. Ogni area dedicata è attrezzata con sistemi di illuminazione, connessione internet e sistema audio, che possono essere forniti in pacchetti all inclusive o tailor made. Un modo per poter apprezzare le tante eccellenze non solo turistiche del territorio è avventurarsi nei percorsi enogastronomici che valorizzano le produzioni tipiche ischitane e percorrere gli itinerari storico-culturali attraverso attività di team building con cooking class e successiva degustazione in gruppi, oppure classi di sup (stand up paddle) da svolgersi in gruppi sulle acque che lambiscono la spiaggia privata, o ancora classi di yoga, pilates e ginnastica di gruppo in acqua. Su richiesta, in collaborazione con partner locali esterni, è possibile proporre anche altre attività per andare alla scoperta del territorio.

di STEFANIA VIDA

Ischia Beauty Officine Termali

Le sorgenti termali di Ischia rievocano da sempre un luogo di benessere naturale, grazie al patrimonio idrotermale dell’isola, fra i più ricchi al mondo. Oggi, grazie a Ischia Beauty Officine Termali, è possibile ritrovare i benefici di queste acque uniche in prodotti esclusivi, perfetti per impreziosire ogni evento

Ischia Beauty Officine Termali nasce dall’esperienza consolidata nella skincare nei migliori centri spa dell’isola d’Ischia e offre un nuovo standard di bellezza attraverso prodotti di “thermal skincare”, formulati con l’esclusiva acqua termale di Ischia, insieme a ingredienti attivi innovativi e naturali della tradizione mediterranea. Nel Golfo di Napoli, infatti, Ischia vanta da secoli un ricchissimo patrimonio di acque termominerali con sorgenti calde, fanghi vulcanici e microclimi particolarmente adatti per la cura della pelle. Ischia Beauty Officine Termali è un brand italiano che combina storica tradizione termale, ingredienti naturali e tecnologie d’avanguardia per offrire linee di skincare diversificate, eticamente orientate e con un’anima che richiama il territorio. L’acqua termale di Ischia utilizzata è certificata per uso cosmetico da prestigiose istituzioni italiane indipendenti

e proviene da una fonte usata esclusivamente dall’azienda, rendendo così questi prodotti unici al mondo.

Diverse sono le linee di prodotti con cui Ischia Beauty opera sul mercato, pensate per soddisfare varie fasce di clientela e le esigenze di vari tipi di pelle: dalla routine essenziale (Essentia) alla massima performance (Proformula), passando per trattamenti corpo/fango (Argilla) e una linea specialistica per il benessere del corpo (Therapia). Un duplice approccio (radicato nel termalismo e nello stesso tempo rivolto alla ricerca estetica) conferisce al brand una forte identità, ovvero unire la “tradizione” dell’isola con la “tecnologia” cosmetica. Il risultato è una proposta che vuole essere percepita non solo come una semplice crema viso o corpo, ma come rituale di bellezza legato al benessere termale e a una vera esperienza multisensoriale. Un prodotto unico

nel suo genere, un “souvenir” prezioso per riportare con sé un pezzetto di questa terra così ricca di storia e bellezze naturali e rendere speciale ogni evento per i propri ospiti.

PRODOTTI AD ALTO TASSO DI SOSTENIBILITÀ

Grande attenzione è data al lato etico e alla sostenibilità, il brand dichiara infatti formule cruelty-free, senza parabeni e con ingredienti di origine naturale. Questa coerenza valorizza ulteriormente il “luogo” con la natura, senza scendere in formule aggressive o industriali ma soprattutto dà ancora più valore a un brand che ha saputo trasferire la bellezza naturale di Ischia in una linea di prodotti orientati a un rinnovato benessere, grazie al potere curativo e performante dell’acqua termale dell’isola e alla purezza degli ingredienti della sua terra.

di STEFANIA VIDA

Ischia Beauty Officine Termali Via Michele Mazzella, 94 80077 Ischia (Na) Tel. 081 996975 info@ischiabeauty.com www.ischiabeauty.com

Il Gabbiano Beach

Sul lato ovest di Ischia, dove il sole si immerge nel mare davanti a Forio, il Gabbiano Beach accoglie i suoi ospiti in una location esclusiva, affacciata direttamente sulla riva e sospesa tra eleganza e natura di un’isola meravigliosa

OIl Gabbiano Beach

Via Giovanni Mazzella, 113 00075 Forio – Ischia (Na) Tel.081 908019

Whatsapp: 339 4478864 ristorantegabbianobeach@gmail.com www.gabbianobeachischia.com

rganizzare un convegno, una conferenza o un evento presso il Gabbiano Beach significa stupire i propri ospiti con una location d’eccezione, direttamente sulla riva del mare con vista impareggiabile sul tramonto. Ogni ambiente, curato in ogni dettaglio, è pensato per offrire vere e proprie esperienze su misura, dalle cene di gala ai meeting aziendali, ma anche presentazioni, matrimoni o serate esclusive trovano qui la loro cornice ideale. Il ristorante dispone di una sala interna vetrata e climatizzata e di una terrazza panoramica coperta, per un totale di circa 240 posti all’interno, oltre agli spazi sulla spiaggia privata con accesso diretto al mare. La cucina interpreta i sapori autentici del territorio con uno stile contemporaneo e raffinato. Le materie prime locali, dal pescato del giorno alle verdure dell’isola, diventano protagoniste di un percorso gastronomico che unisce identità e innovazione, mentre la cantina propone una selezione di etichette pregiate, con particolare attenzione ai vini campani e alle eccellenze italiane. Organizzare un evento o un ricevimento al Gabbiano Beach significa vivere un’esperienza irripetibile, in una delle cornici più affascinanti del Mediterraneo, dove ogni dettaglio racconta l’anima più autentica delli Ischia.

UNA LOCATION

SU

MISURA

Il Gabbiano Beach si distingue per l’atmosfera elegante e accogliente, per il servizio discreto e per la capacità di trasformare ogni evento in un momento unico. Gli spazi

possono essere personalizzati con allestimenti su misura e soluzioni creative, ideali per cene aziendali, team building o serate di rappresentanza. La spiaggia privata con accesso diretto costituisce un tutt’uno con la struttura. Per eventi, serate di gala e cocktail par-

ty gli spazi si moltiplicano e gli ambienti prendono forme diverse con allestimenti a seconda delle esigenze. Il tutto grazie anche alla professionalità dello staff, sempre presente in ogni fase dell’evento, dalla progettazione fino alla sua completa realizzazione.

Grande schermo e proiettore per presentazioni impeccabili

Impianto audio di alta qualità e ambiente insonorizzato per una comunicazione chiara e priva di distrazioni

Tecnologia innovativa per rendere i tuoi meeting interattivi e coinvolgenti

Connessione Wi-Fi gratuita ad alta velocità per una navigazione senza interruzioni

Discesa a mare privata

LA TUA CENA DI GALA A NAPOLI

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Meeting | Incentive | Team Building | Exhibition

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Spazi meeting eleganti e funzionali con disponibilità per 140 ospiti, ideali anche per attività di team building, presentazioni e speech.

A pochissimi km dal lungomare, 15 minuti in auto.

ROMA e Lazio

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S P E C I A L E E U R

una destinazione capace di evolvere e di sorprendere sempre

I NUOVI CONCEPT DELL’OSPITALITÀ

Club privati e social hub si aprono al Mice

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Avveniristico, green e super organizzato

QUANDO LA TRADIZIONE INCONTRA IL MICE

Dall’artigianato alla cucina per eventi “genuini”

Eternamente ROMA

La Città Eterna ha in serbo sempre più motivazioni di viaggio, sempre più novità, esperienze e angoli di scoperta. Tra cultura, eventi e servizi, Roma è attrattiva (e Mice-oriented) più che mai

Piazze ed edifici della Capitale si rifanno il look, grazie a mecenati del mondo delle imprese e ai fondi del Pnrr che hanno permesso anche interventi tecnologici, dal 5G in wi-fi diffuso e già attivo in 55 piazze al lancio di Julia, l’Intelligenza Artificiale generativa urbana creata per interfacciarsi in tempo reale con gli utenti.

Allo stesso tempo, edifici storici rinascono come pregiati hotel per mano di investimenti di gruppi nazionali e globali.

LUSSO? SÌ, GRAZIE!

Il luxury travel è un asset strategico per l’economia turistica di Roma che, negli ultimi anni, ha registrato un’evoluzione senza precedenti nell’ospitalità di alta gamma. Solo nel 2024, in-

fatti, la Capitale ha visto l’apertura di 14 nuovi hotel a cinque stelle, con altri sette di prossima inaugurazione. Attraverso una strategia mirata dell’amministrazione capitolina, la città continua ad attrarre i più prestigiosi brand internazionali, consolidandosi tra le destinazioni turistiche più ambite a livello globale: nell’ultimo anno, gli hotel di lusso hanno registrato 1,3 milioni di arrivi e 2,9 milioni di presenze, con una crescita del 5,87%.

Le venue, tante e diversificate, attirano eventi e summit internazionali e l’allure classica e storica della Caput Mundi sempre di più viene affiancata e arricchita da vesti contemporanee che mostrano anche il lato più attuale della città, con esperienze innovative di visita e di rigenerazione urbana.

Sotto, la Fontana della Barcaccia a Piazza di Spagna, cuore della Roma più glamour

di MARIANGELA TRAFICANTE

NELLA TOP 10 DEL MICE

In questa cornice di dinamismo spicca il turismo congressuale: Il ruolo di Roma negli eventi si consolida a livello internazionale e viene “certificato” anche dal report di Icca – International Congress and Convention Association, “Country and City Rankings Report 2024” ((classifica degli eventi internazionali promossi da associazioni, con almeno cinquanta partecipanti e rotazione tra Paesi diversi). Per il secondo anno consecutivo, la Capitale si conferma nella Top 10 mondiale tra le destinazioni congressuali. Un risultato importante, frutto di una traiettoria di crescita costante, come sottolinea anche il Convention Bureau Roma e Lazio: dal 16esimo posto nel 2021 al 14esimo nel 2022, fino all’ingresso nella top ten globale nel 2023 e riconferma nel 2024 (con 114 congressi internazionali ospitati nel 2024).

BRAND REPUTATION

Sempre secondo Icca, oltre sessantamila delegati internazionali sono arrivati a Roma nel 2024, con un indotto stimato di circa duecento milioni di dollari, un segno concreto del valore economico e di reputation che il turismo congressuale genera per il territorio. Il successo è testimoniato anche dall’importante valore portato da questi investimenti: Roma rientra nelle prime dieci posizioni anche in termini di ritorno economico generato dal congressuale, che si stima, come già accennato, sui duecento milioni di dollari come impatto. Si innesta dunque un circolo virtuoso: l’offerta della destinazione attrae interesse, eventi, professionalità, genera energie e nuove idee per il comparto. La città continua a stupire e convincere, nelle sue grandiose scenografie a cielo aperto così come nei tesori meglio custoditi. E non parliamo solo delle sue icone senza tempo. La città evolve e con lei le infinite modalità di viverla e di trovare soluzioni accattivanti capaci di conquistare il mondo degli eventi.

La Roma più autentica offre l’esperienza tra le sue vie e le sue botteghe, a tu per tu con saperi antichi e maestrie artigiane, ma anche a livello enogastronomico, con attività capaci di coinvolgere e trasferire valori in azienda. Le sue sono anche le vie percorse dal cinema, e allora si possono ideare eventi che che possano ricreare per la meeting industry le atmosfere e le ambientazioni di grandi film per far sentire come veri protagonisti gli ospiti. Dietro le porte di edifici storici, icone contemporanee e spazi rivisitati, poi, si celano nuovi alberghi, nuovi indirizzi di riferimento per soggiorni romani da ricordare, congressi, eventi, ma anche nuove modalità e nuovi ambienti per viverli.

In alto, una veduta "da cartolina" della grandiosità di Roma
Sotto, il Pantheon

Strategie di lungo periodo

Roma sta vivendo un momento straordinario nel settore turistico, con numeri da record e un'espansione dell'offerta Mice. Ne parliamo con Giuseppe De Martino, presidente della Sezione Industria del Turismo e del Tempo libero di Unindustria, ed Elena Palazzo, assessore al Turismo, Ambiente e Sport della Regione Lazio

Nuovi progetti, rilanci d’immagine e forte impegno sul Mice: Roma e il Lazio stanno vivendo un percorso di trasformazione elevando la propria offerta turistica, puntando su innovazione, qualità, e una crescente proiezione internazionale. La Capitale si conferma leader del turismo congressuale con una visione strategica di lungo periodo. I dati parlano chiaro, il turismo congressuale segna progressi significativi: Roma è passata dal 14esimo al decimo posto nella classifica Icca, alternando talvolta tra il decimo e il settimo posto, confermando la capitale come destinazione internazionale per eventi, meeting e grandi manifestazioni. Sul fronte occupaziona-

le, l’ultimo anno ha registrato una crescita del 5,5%, superiore al record pre-Covid del 2019, che era dell’1,8%. Tra gennaio e ottobre 2025, le presenze turistiche totali hanno raggiunto 44,1 milioni, con un aumento del 3,18% rispetto allo scorso anno, anch’esso record storico. Il turismo in generale, come emerso dagli Stati Generali del Turismo di Roma, segna un ottimo risultato per il 2025 superando il primato di 51,4 milioni di presenze del 2024.

Presidente De Martino a fronte dello sviluppo straordinario che Roma sta vivendo negli ultimi anni in termini di numeri e grandi eventi internazionali, quali sono le prospettive per il Mice

di MANUELA IPPOLITO

In alto, il Foro di Traiano, tra le prospettive più suggestive di Roma

In alto, il centro storico di Fiuggi, famosa per le sue acque termali

Sotto, la razionalista Latina

Nella pagina a fianco, la Cattedrale di San Lorenzo a Viterbo

nella Capitale ma anche nel Lazio?

«Roma si conferma prima in Italia per numero di congressi nel 2024, risultato raggiunto grazie all’impegno di istituzioni e operatori per accrescere l’attrattività e la qualità dei servizi. Per garantire la continuità di questa tendenza, è necessario definire una strategia di lungo periodo che integri la programmazione con il Convention Bureau Roma e Lazio e preveda incentivi mirati per attrarre eventi di rilevanza internazionale. Si deve puntare di più alla calendarizzazione degli eventi congressuali come avviene nelle altre città».

Roma vive da qualche anno una crescita notevole del settore alberghiero, quali sono gli elementi di competitività sui quali puntare e migliorare?

«L’arrivo dei brand di lusso a Roma conferma l’interesse del segmento high-end e il cambiamento della domanda verso esperienze innovative e di qualità. Per elevare l’offerta complessiva, è prioritario migliorare servizi strategici

– viabilità, sicurezza, trasporti e accessibilità ai principali siti culturali – e sviluppare un calendario di eventi diversificato, con appuntamenti annuali, per ampliare le occasioni di visita».

Possiamo tracciare una panoramica con le potenzialità delle altre province del Lazio?

«Il turismo nel Lazio si distingue per la ricchezza di siti storici, artistici e archeologici, la varietà dell'offerta e la presenza di Roma, che funge da traino per l'intera regione. Ogni provincia presenta identità e peculiarità proprie che meritano di essere promosse per rafforzare la competitività complessiva della destinazione».

Perché le agenzie e aziende dovrebbero scegliere Roma e il Lazio per i loro eventi?

«Roma e il Lazio vantano punti di forza distintivi: patrimonio storico-culturale, posizione strategica, ampia offerta di attività, strutture congressuali di eccellenza e una significativa concentrazione di hospitality di lusso, arricchita da ristorazione stellata e tradizione enogastronomica. L’Aeroporto Leonardo da Vinci di Fiumicino rappresenta inoltre un asset strategico da valorizzare e sul quale investire».

Quali mercati internazionali attrarre?

«Oltre a consolidare la presenza sui mercati tradizionali (Europa e Stati Uniti), è strategico avviare azioni mirate verso mercati emergenti come Cina, India e Arabia Saudita, trainati dalla crescita della classe media e da investimenti infrastrutturali. Questi paesi stanno sviluppando una domanda crescente di turismo business e congressuale di qualità. Posizionarci efficacemente in questi mercati significa garantirci flussi importanti».

Un nuovo percorso si apre anche per la Regione Lazio confermato dall’assessore al Turismo, all’Ambiente e allo Sport della Regione Lazio, Elena Palazzo, che a breve presenterà il nuovo brand Lazio, per valorizzare l’offerta esperienziale con progetti e iniziative che favoriscano la destagionalizzazione e una distribuzione più omogenea dei turisti in tutte le province del Lazio. L’offerta punta su nuovi angoli ancora poco noti della regione: borghi, cammini, monasteri, luoghi dove sono ancora vive antiche tradizioni e che possono arricchire l’offerta integrata al segmento Mice.

«Roma Capitale è regina d’Europa, anche questo anno ha registrato un +37 % sul fronte del turismo – ha commentato l’assessore Palazzo –, ma dobbiamo riuscire a governare questi flussi e a distribuirli su altri territori, anche per aiutare Roma. Nel Lazio vanno bene anche altri capoluoghi: Frosinone quest’anno ha un +17 % dei flussi e +27 % nel settore alberghiero. Latina ha registrato oltre un milione di presenze. Per Rieti e Viterbo non emergono picchi particolarmente importanti ma abbiamo in campo una serie di attività per rilanciare alcuni asset come il turismo termale, dei cammini, il Mice e l’enogastronomia».

Assessore Palazzo quali iniziative e opportunità Mice Roma e il Lazio offrono agli operatori del settore?

«Grazie a una combinazione unica di infrastrutture moderne, patrimonio storico e paesaggistico e un’offerta turistica sempre più integrata, il Lazio offre straordinarie opportunità per il turismo Mice. Stiamo lavorando per valorizzare il potenziale di tutte le province, non solo Roma. Per questo la Regione Lazio mantiene un dia-

logo sempre attivo con gli attori coinvolti e ha siglato un protocollo di intesa con il Convention Bureau, che rappresenta un punto di riferimento per gli operatori e un supporto nel facilitare il dialogo tra pubblico e privato. L’obiettivo è quello di promuovere lo sviluppo del segmento Mice anche nelle destinazioni turistiche regionali al di fuori della Capitale, al fine di rafforzare la permanenza dei turisti nel Lazio, favorire la destagionalizzazione dei flussi, contribuire a una più omogenea distribuzione della domanda turistica».

Quali sono strategie e investimenti della Regione Lazio per valorizzare il territorio come meta congressuale e per eventi?

«La promozione del turismo congressuale rientra tra gli asset strategici del Piano Triennale del Turismo, giunto alla fase finale di approvazione. Uno dei cluster prioritari è quello dei Grandi Eventi che il Piano riconosce come motore per l’attrazione di investimenti, leva strategica per la crescita territoriale e la promozione dell’immagine del Lazio. In questa ottica puntiamo a valorizzare mete come la provincia di Frosinone, che sta crescendo molto e alla quale vogliamo dare nuova vita. Nel territorio pontino, invece, vogliamo scommettere sul settore farmaceutico, in quell’area particolarmente vivace. Stiamo inoltre investendo nella formazione degli operatori e nella promozione coordinata del territorio, partecipando ai principali eventi di settore – come l’Imex di Francoforte – per raccontare un Lazio capace di accogliere eventi di ogni dimensione, dai grandi congressi internazionali ai piccoli incontri immersi nella natura».

Giuseppe De Martino, presidente della Sezione Industria del Turismo e del Tempo libero di Unindustria

Elena Palazzo, assessore al Turismo, Ambiente e Sport della Regione Lazio

Orma Roma

Il mondo degli eventi incontra l’esperienza di un viaggio sensoriale, tra i sapori e gli ambienti raffinati del ristorante stellato firmato da chef Roy Caceres. Nel cuore della Capitale

Orma Roma Via Boncompagni, 31 00187 Roma Tel. 06 8543182 info@ormaroma.it www.ormaroma.it

Il fine dining diventa un viaggio sensoriale da Orma, il ristorante guidato da Roy Caceres, lo chef che ha portato la stella Michelin in questo locale dall’ambiente essenziale e raffinato nel cuore di Roma.

Lo spazio, ispirato alla natura e curato da Hangar Design Group, si distingue per materiali come legno, pietra e ceramica, con tonalità neutre e rilassanti. La luce proveniente dalle grandi vetrate crea un’atmosfera calda e accogliente.

Nei suoi trecento metri quadrati di spazi su tre piani, Orma offre diversi ambienti, come la sala Vip, la sala Nuvola, la sala Orma e il lounge bar. Per una luxury experience spicca lo Chef table, dove degustare il menu preparato dallo chef Roy Caceres immersi nella sua cucina. Altrettanto esclusivi sono la cantina e la terrazza.

«Orma è il luogo ideale per rendere ogni evento indimenticabile, grazie a una cura meticolosa per i dettagli e per i suoi spazi ampi e luminosi,

progettati per adattarsi con versatilità a diverse esigenze», spiega Stefania Farina Sciascia, sales & marketing director.

Cosa trovano di unico le aziende e i planner?

«La nostra terrazza al centro di Roma, spazio outdoor polivalente, è un punto di forza unico. Può essere allestita su misura e personalizzata. La sua versatilità la rende perfetta per ospitare showroom, presentazioni di prodotti, o semplicemente per stimolare il networking fra i partecipanti d un evento: è il giusto compromesso per godere del clima romano in completa privacy con affacci eleganti e un design raffinato. L’atmosfera rilassata e professionale che si respira da noi spinge molte aziende a scegliere la nostra sala principale per meeting in una location creativa e originale e unire il business a un’e-

sperienza enogastronomica di altissimo livello – prosegue Farina Sciascia –. Orma, in definitiva, può davvero ospitare eventi delle più svariate tipologie, dai lanci di prodotto alle attività di team building, dai piccoli meeting alle presentazioni, dagli incontri di networking alle cene di gala, i matrimoni o le celebrazioni private. Anche le aziende che cercano un ambiente curato e ricercato per un meeting formale, troveranno in Orma la location ideale, capace di valorizzare eventi medio/piccoli, intimi ma creativi e di alta qualità, cosi come il servizio di catering esterno, ulteriore servizio a disposizione del Mice e non solo».

Ci sono format speciali che proponete ad aziende e organizzatori di eventi?

«Ogni evento può essere progettato e realizzato su misura. Abbiamo servizi dedicati

di MARIANGELA TRAFICANTE
© Dario
Borruto
©
Dario
Borruto

come le cocktail masterclass, i wine tasting, gli show cooking con Roy Caceres e le cooking class con i nostri chef. In partnership con artisti e gallerie organizziamo aperitivi o cene a tema, laboratori d’arte, performance live con artisti».

Sono inoltre due i format catering al servizio di eventi esterni: la proposta di fine dining fusion di Orma, che unisce le anime culinarie di Sud America, Italia e Oriente e Carnal, una proposta “easy to share” basata sullo street food sudamericano con sapori autentici perfetti per occasioni informali.

«Colombiano di nascita, italiano d’adozione, appassionato di esperienze culinarie che uniscono ispirazioni diverse tra il nostro Paese, il Sudamerica e l’Oriente, lo chef Roy Caceres è l’anima e il padrone di casa di Orma» spiega ancora Farina Sciascia.

siamo, venendo allo stesso tempo incontro alle esigenze degli ospiti, con la massima attenzione al dettaglio in ogni momento nella cena, sia all’interno del nostro locale che nella cura di catering per eventi esterni. Ci è capitato per esempio di cucinare all’interno di un castello toscano o di realizzare uno show cooking durante una cena esclusiva in una villa sulla via Appia» continua Caceres.

Immaginiamo che lei curi anche il rapporto con gli ospiti a tavola con la sua presenza durante l’evento: gli ospiti Mice lo apprezzano?

“Certamente, vedere lo chef all’opera è sempre un valore aggiunto, piace essere accolti dal padrone di casa. Su richiesta realizziamo anche show cooking in terrazza durante i quali preparo e spiego il piatto che gli ospiti poi gusteranno.

Come definirebbe l’esperienza che desidera fare vivere all’ospite?

«A me piace pensarlo come un viaggio – risponde lo chef Roy Caceres –, che gli ospiti vivono fin dal loro ingresso, in un menu itinerante che li conduce nei diversi luoghi di Orma, dal bar allo Chef table per poi terminare a tavola e, nella bella stagione, in terrazza. Si viaggia anche con i sapori: sono vissuto in Colombia fino ai 16 anni, poi mi sono trasferito, ho iniziato a cucinare per passione. La mia cucina fonde le mie radici, i prodotti dell’Italia, il Paese più bello del mondo, e tante tecniche e influenze derivanti dai miei viaggi in Oriente».

Come si conquista il Mice alla tavola di uno stellato?

«Noi cerchiamo di dare alle nostre proposte un’identità che rispecchi quello che

In più, abbiamo la fortuna di poter contare su un orto in un’azienda agricola da cui attingiamo quasi il quaranta per cento del fabbisogno del ristorante e questo ci stimola molto, anche a variare spesso i nostri piatti. La prossima sfida? Lavorare ancora di più sul vegetale, la cui richiesta è in aumento: voglio valorizzare questi prodotti e far capire come possano diventare importanti tanto quanto un filetto pregiato».

Convention Bureau Roma e Lazio

Roma e Lazio conquistano sempre più il mondo degli eventi e la Capitale si conferma hub strategico per il luxury tourism con la seconda edizione di RISE, l’appuntamento high-end in arrivo a febbraio

Convention Bureau

Roma e Lazio

info@cbromaelazio.it

Tel. 340 115 1252 www.conventionbureauromaelazio.it

Roma consolida il suo ruolo di capitale del luxury tourism: dopo il successo della prima edizione torna “RISE – Rome Insights Style Experience”, l’evento nato su impulso dell’Assessorato ai Grandi Eventi, Sport e Turismo di Roma Capitale e sviluppato dalla Fondazione per l’Attrazione Roma & Partners, organizzato dal Convention Bureau Roma e Lazio (CBReL) per valorizzare e rafforzare il posizionamento dell’offerta luxury della destinazione.

L’appuntamento è dal 12 al 14 febbraio, quando circa cinquanta top operatori e

stakeholder di Roma e Lazio incontreranno sessanta buyer internazionali altamente profilati, provenienti dai mercati nordamericani ed europei con un coinvolgimento ancora più forte del Middle East e Sud America. RISE si inserisce in un quadro di forte crescita dell’offerta alberghiera luxury, con l’obiettivo di stimolare e aumentare una domanda qualificata, orientata a uno sviluppo sostenibile della destinazione (info su www.riserome.com).

ROMA PIACE AL CONGRESSUALE

Il settore Mice continua a mostrare una crescita costante, come confermato dal “Rapporto Oice 2024” con focus Roma e Provincia, realizzato dall’Università Cattolica di Milano su impulso del CBReL in collaborazione con Federcongressi&eventi. L’indagine, basata su un campione qualificato di operatori, evidenzia per il 2024 una crescita degli eventi del +7,4%, delle giornate congressuali

del +10,4%, delle presenze del +2,1% e dei partecipanti del +1,1%. Un trend confermato anche dai ranking internazionali: secondo il “Country and City Rankings Report 2024” dell’associazione Icca, Roma è stabile nella Top 10 mondiale delle destinazioni congressuali, mentre nel “66th International Meetings Statistics Report” dell’associazione Uia, la Capitale si colloca sesta al mondo e quarta in Europa.

In attesa dei dati ufficiali del 2025, le RfP ricevute dal CBReL per l’anno giubilare risultano complessivamente in linea con i volumi del 2024, confermando una stabilità dell’interesse verso la destinazione, con incrementi significativi da Regno Unito (+75%), Spagna (+47%) e Svizzera (+125%), oltre a una maggiore diversificazione geografica grazie all’ingresso di nuovi Paesi, tra cui Egitto, Messico ed Estonia.

Sul fronte candidature, il trend positivo avviato nel 2022 continua e le istituzioni del territorio, Regione Lazio e Roma Capitale, hanno rafforzato la collaborazione strategica con il CBReL attivando politiche di accoglienza e interventi mirati ad attrarre eventi internazionali di alto profilo. Un impegno condiviso che guarda con decisione agli obiettivi del 2030, con una visione di crescita solida, internazionale e orientata alla qualità.

di MARIANGELA TRAFICANTE
Il Consiglio di Amministrazione di Convention Bureau Roma e Lazio: da sinistra, Onorio Rebecchini (presidente), Flaminia Roberti, Stefano Fiori, Daniele Brocchi, Marco Misischia

4L Collection Hotels

Servizi e qualità degli hotel del gruppo sono sempre più apprezzati: formazione del personale e ascolto degli ospiti sono due voci strategiche negli investimenti costanti dell’azienda

Attenzione ai dettagli, stile, investimenti costanti nella qualità sono gli elementi che contraddistinguono 4L Collection Hotels, gruppo alberghiero di riferimento nell’hospitality della Capitale. Il gruppo affonda le radici nell’imprenditoria familiare e ha saputo evolversi in una crescita armonica all’insegna dell’innovazione ma sempre legata ai valori fondanti. Oggi conta su sette strutture in posizioni strategiche in città, con un portfolio che cresce: l’ingresso più recente è l’Hotel Traiano, con 42 eleganti camere e servizi di alto livello nel cuore della Roma archeologica.

Meeting ed eventi trovano location esclusive, servizi e assistenza continua e soprattutto la certezza di un gruppo che investe per ascoltare staff e clienti e migliorarsi costantemente.

Valorizzazione delle carriere e crescita dei collaboratori sono elementi imprescindibili sia per l’ambiente di lavoro sia

per la “restituzione” di servizi di qualità alla clientela.

PAROLA D’ORDINE:

VALORIZZARE

Nel corso del 2025, l’azienda ha erogato circa duecento ore di formazione strutturata su diverse tematiche operative e manageriali e, grazie alla partecipazione attiva di tutto il personale, questo si è tradotto in oltre 4.500 ore complessive di formazione dedicate allo sviluppo delle competenze del team. Per 4L Collection Hotels è fondamentale anche ascoltare i clienti e i loro feedback. I programmi di formazione continua e il costante monitoraggio delle performance interne attraverso audit periodici, sia interni sia esterni, hanno migliorato sensibilmente la qualità dei servizi e l’esperienza offerta agli ospiti. A questo si aggiunge l’adozione di software di brand reputation e quality management basati su intelligenza artificiale, strumenti che hanno permesso di analizzare in tempo reale

la percezione degli hotel e di intervenire con rapidità e precisione nei processi operativi. Altrettanto importante è l’investimento su programmi culturali e di impatto sociale sul territorio, come il ciclo di eventi sui talenti del design, arte e alto artigianato su Roma e partnership con realtà attive nel campo sociale.

EFFETTO VIRTUOSO

Ascoltare è importante per continuare a rinnovarsi ma facendolo nel modo e nella direzione giusta. L’integrazione di formazione, controllo e tecnologia ha generato un effetto virtuoso: le performance di reputazione online hanno registrato un costante incremento, mantenendo punteggi in linea con gli obiettivi strategici e riflettendo un andamento economico positivo, con risultati di fatturato in crescita. Investire nella qualità a 360 gradi e nel servizio impeccabile premia, e rende il gruppo un modello di riferimento.

4L Collection Hotels info@4lcollection.com www.4lcollection.com

di MARIANGELA TRAFICANTE
Il team di 4L Collection Hotels durante un evento di formazione
Nella foto, Alessandro, Laura e Beatrice Lazzarini, alla guida di 4L Collection Hotels
La sala plenaria con ledwall del Symposium Convention Center all’Eur

Centro Congressi Auditorium Aurelia

Congressi medico-scientifici, appuntamenti del mondo accademico e ogni tipo di meeting ed eventi per grandi e piccoli gruppi trovano nella location dalla posizione strategica sale versatili e con un occhio attento alla tecnologia

UCentro Congressi

Auditorium Aurelia

Via Aurelia, 796 00165 Roma Tel. 333 4057691

info@geacongress.it www.geacongress.it

n’architettura elegante e uno spirito polifunzionale contraddistinguono il Centro Congressi Auditorium Aurelia a Roma, location curata e raffinata che può vantare spazi ampi e sfaccettati, tecnologia all’avanguardia e una posizione strategica. La struttura dista infatti solo due chilometri dal Raccordo Anulare ed è facilmente raggiungibile dall’aeroporto internazionale di Fiumicino. Allo stesso tempo, bastano dieci minuti per ritrovarsi nel cuore della Città Eterna. L’ampio parcheggio permette di arrivare comodamente anche in auto. Il fiore all’occhiello del Centro Congressi Auditorium Aurelia sono i congressi medici, scientifici e istituzionali, che la struttura organizza da anni con grande successo rappresentando ormai un punto di riferimento. Ma la location e gli spazi versatili stanno conquistando anche il mondo delle università, che la scelgono per ospitare esami, corsi e lauree nelle ampie sale. Anche eventi, esposizioni, grandi congressi e meeting più raccolti trovano qui un’ampia

scelta di soluzioni, in una struttura circondata dal verde di un grande parco.

SPAZI PER OGNI EVENTO

L’Aula Magna, la più ampia, è un anfiteatro da 266 posti con strumentazioni tecniche di alto livello e dotazioni come un tavolo relatori che può ospitare fino a nove partecipanti, un mega schermo, un impianto di traduzione simultanea e il wi-fi. Lo spazioso foyer di trecento metri quadrati è ideale per l’accoglienza degli ospiti e per un piacevole coffee-break. Lunch e cocktail trovano la loro dimensione ideale nella Sala Orione, da 450 metri quadrati, perfetta anche per allestire stand espositivi. Al primo piano si trovano la sala Vega, che ha capienza

fino a cento persone in assetto platea ed è fornita di cabina regia, e attigua la luminosa sala Consiliare, allestita con tavolo unico ovale per trenta persone e dotazione tecnica come wi-fi, e impianti video e conference system con 12 microfoni. Il secondo piano ospita la sala Sirio (cento persone a platea) con tavolo relatori, affiancata dalla sala Cassiopea adatta per piccole riunioni fino a venti persone. La tecnologia si conferma un asset importante su cui il Centro Congressi Auditorium Aurelia continua a investire: la struttura sta infatti ampliando la rete internet: dal 2026 la nuova rete ad alta densità garantirà una copertura totale e una velocità costante in ogni area, dalle sale principali agli spazi comuni.

Borgo della Mistica

Il complesso di casali a poca distanza dal centro della Capitale è una location inedita e affascinante, con le sue luminose sale meeting immerse nella campagna, ampi spazi outdoor e spirito green

Il rosso dei casali si specchia nell’azzurro della piscina, le vestigia storiche dell’Acquedotto Alessandrino si affacciano sul verde del vigneto, i profumi del giardino aromatico arrivano sino in tavola al ristorante: il Borgo della Mistica è l’approdo sicuro per chi è alla ricerca di una location per eventi fuori dai luoghi comuni, un perfetto intreccio tra natura, servizi, contemporaneità e spirito green a poca distanza dalla Capitale, eppur lontano dalla frenesia della metropoli. Il complesso si trova infatti proprio all’uscita del Grande Raccordo Anulare nella zona est di Roma, ospita un ampio parcheggio per chi arriva in auto ed è comodamente raggiungibile anche dagli aeroporti di Fiumicino e Ciampino. Nello stesso complesso, l’Hampton by Hilton Rome East, hotel da 148 camere in portfolio allo stesso gruppo proprietario,

Fresia Hotels & Resorts, lo rende perfetto anche per chi desidera abbinare una soluzione ricettiva confortevole per piccoli e grandi gruppi.

INDOOR E OUTDOOR

Borgo della Mistica è un’oasi di campagna alle porte della città, dove l’intreccio tra ampi e flessibili spazi indoor e suggestivi ambienti esterni dalle molteplici potenzialità concorre a soddisfare ogni esigenza, dai lanci automotive alle riunioni di grandi aziende a ricevimenti e cene di gala.

L’ampio spazio eventi (il borgo può accogliere fino a quatrocento persone) si completa con quattro sale riunioni di varia metratura e capacità, tutte con luce naturale e dotate delle più moderne attrezzature tecniche: Borgo della Mistica è pronto a esaudire con professionalità anche le

richieste di un servizio a 360 gradi. Sala Pietra, sala Smalto, sala Metallo, sala Mattone sono solo una parte degli spazi a disposizione: Gli ospiti troveranno qui anche un ristorante la cui cucina, curata nel dettaglio, esprime la tipicità del territorio e la circolarità delle materie prime, per un’esperienza autentica, accompagnata da una selezione accurata di vini (la cantina è un altro fiore all’occhiello del Borgo grazie ai proprietari appassionati di enologia).

D’altronde, la sensibilità per l’ambiente è una costante: il complesso è green e utilizza pannelli solari.

Un business lunch, una serata speciale, o anche un momento di rilassante networking al tramonto, troveranno la loro scenografia ideale a bordo piscina: un’oasi di relax nel cuore della tenuta.

Borgo della Mistica Viale Marisa Bellisario, 300 00155 Roma Tel. 06 69398505 eventi@borgomistica.com www.borgomistica.com

Courtyard by Marriott Rome Central Park

Tecnologia, sostenibilità e attenzione al sociale si incontrano al Courtyard by Marriott Rome Central Park. Con un centro congressi d’avanguardia, camere panoramiche e una posizione strategica, l’hotel è una delle venue più dinamiche e versatili per gli eventi nella Capitale

Courtyard by Marriott Rome Central Park Via Giuseppe Moscati 7, 00168 Roma Tel. 06 355741 Marriott.com/romcp

Immerso nel verde e perfettamente collegato con il centro della Capitale, il Courtyard by Marriott Rome Central Park si conferma una delle strutture più apprezzate per eventi che richiedono standard internazionali, tecnologia avanzata e un impegno concreto verso la sostenibilità.

La sua posizione strategica, a pochi passi dal Policlinico Gemelli e dall’Università Cattolica del Sacro Cuore, consente di raggiungere in dieci minuti lo Stadio Olimpico, il Foro Italico, il Ministero degli Affari Esteri e l’Auditorium Parco della Musica, rendendolo un punto di riferimento per congressi, appuntamenti sportivi, musicali e iniziative istituzionali. Il centro congressi dispone di 11 sale meeting illuminate da luce naturale, dotate di impianti audio-video all’avanguardia, connessione wi-fi in fibra ottica e due ledwall ad alta risoluzione, beneficia di un accesso indipendente con parcheggio dedicato. La sala plenaria può accogliere fino a trecento partecipanti mentre un moderno sistema di purificazione dell’aria garantisce ambienti sicuri e confortevoli. Completano l’offerta le 162 camere spaziose con balco-

ne, la maggior parte, con vista privilegiata sulla cupola di San Pietro. Il ristorante Moscati, caratterizzato da luminose terrazze vetrate, propone menu personalizzati che valorizzano la cucina romana più autentica, rivelandosi un alleato prezioso per ogni tipologia di evento.

GREEN KEY

La struttura ha ottenuto la certificazione internazionale Green Key, testimonianza dell’attenzione costante verso la responsabilità ambientale. «Siamo consapevoli di quanto aziende e organizzatori siano attenti alla sostenibilità e vogliano misurare concretamente l’impatto dei loro eventi sull’ambiente – spiega la direttrice commerciale, Simona Ferro –. Per questo forniamo report dettagliati sull’impronta di carbonio, sul risparmio idrico e sul calcolo relativo allo spreco alimentare, offrendo dati utili a monitorare, ridurre e compensare le emissioni generate dai congressi ospitati in hotel. Inoltre, mettiamo a disposizione progetti di compensazione certificati, permettendo di bilanciare l’impatto ambientale con iniziative responsabili» continua Simona Ferro. L’hotel ha inoltre investito in

pannelli solari e in un sistema di co-generazione che garantisce un’autonomia energetica del sessanta per cento. Accanto all’impegno green, forte è anche la vocazione sociale. Il Courtyard by Marriott Rome Central Park sostiene svariati progetti come quello con “Pastificio Futuro”, che offre ai giovani detenuti dell’Istituto Penale per Minori di Casal del Marmo un’opportunità di formazione professionale. La sua ottima pasta artigianale viene impiegata nei menu del ristorante, permettendo agli ospiti di contribuire a un percorso di reinserimento reale. La struttura supporta inoltre iniziative di realtà come Comunità di Sant’Egidio, Rise Against Hunger, rafforzando un modello di hospitality che integra business, sostenibilità e responsabilità sociale.

di TERESA CHIODO © Matteo

Situato nel cuore di Trastevere, uno dei quartieri più autentici e vivaci della Capitale, l’Hotel Ripa Roma offre 203 camere ampie e moderne, sale meeting e spazi comuni che uniscono comfort assoluto e innovazione, che non è solo tecnologica. Nasce infatti dalle idee, dalle relazioni e dalla capacità di accogliere il cambiamento senza inseguire le mode.

LE PERSONE AL CENTRO

I professionisti dello staff sono attenti a tutto ciò che migliora la qualità dell’esperienza – dalle attrezzature audiovisive al wi-fi veloce, dall’app dedicata agli ospiti alle politiche di sostenibilità ambientale – e ciò che distingue la struttura è l’attenzione alle persone e al territorio, anche grazie al pensiero che l’ospite, alla fine della sua esperienza all’Hotel Ripa Roma, porti con sé un ricordo autentico di Roma: un portachiavi artigianale di Campo de’ Fiori, una chiacchierata con lo staff alla reception, un momento di convivialità con il barman durante l’aperitivo o il ricordo di un piatto di cucina romana preparato con ingredienti locali. Il centro congressi offre spazi versatili per ogni esigenza: conferenze, meeting, team building, mostre e serate musicali. Le sale – una modulare da 150 posti, una conference room da cinquanta e meeting room da dieci a trenta persone, tutte illuminate da luce naturale

Hotel Ripa Roma

La creatività incontra la funzionalità nell’hotel nel cuore di Trastevere. Gli ambienti si distinguono per uno stile originale e contemporaneo, dove design e colore convivono in armonia con servizi moderni e nuove tecnologie

– garantiscono comfort e produttività. Le quotazioni competitive garantiscono un eccellente rapporto qualità-prezzo, ulteriormente valorizzato dalla promozione stagionale che consente, in bassa stagione, di usufruire della plenaria a costo zero con la prenotazione di un meeting comprensivo di camere e servizi F&B.

RIPA PLACE, CUORE PULSANTE

Il Ripa Place, che da quest’anno ha potenziato il servizio al dehors, accessibile anche d’inverno grazie al riscaldamento

dell’area esterna, è il cuore pulsante dell’hotel, con dj set ogni martedì e mercoledì dedicato alla pizza gourmet. Grazie al clima mite romano, anche gli spazi esterni diventano perfetti per momenti di relax o eventi speciali. E con menu a tema e aperitivi natalizi personalizzati, ogni occasione assume un carattere originale e unconventional. Con un team dedicato al settore Mice, l’Hotel Ripa Roma si conferma una location dinamica, funzionale e fuori dagli schemi, capace di unire innovazione, autenticità e spirito romano.

Hotel Ripa Roma Via degli Orti di Trastevere, 3 00153 Roma - Tel. 06 58611 talberati@hotelriparoma.com www.hotelriparoma.com

Zaccardi Group

Dalla tradizione di famiglia alla ristorazione d’eccellenza e all’ospitalità a quattro stelle: la famiglia Zaccardi offre due location uniche per eventi e meeting – L’Antico Casale La Carovana e Giano Bistrot – alle quali si aggiunge ora l’Hotel Villa Zaccardi, con spazi per il Mice

Da decenni il nome Zaccardi rappresenta un punto fermo dell’ospitalità romana, grazie a una visione imprenditoriale che unisce tradizione, innovazione e un forte legame con il territorio. Dalla storica apertura de La Carovana negli anni Settanta fino allo sviluppo delle strutture attuali, la famiglia ha costruito un modello di accoglienza riconosciuto

per professionalità, qualità e attenzione al dettaglio. Una crescita costante che ha saputo interpretare le esigenze del pubblico contemporaneo senza perdere lo stile genuino che ha reso celebre il marchio: un equilibrio tra storia, esperienza e capacità di rinnovarsi, trasformando ogni location in un luogo pensato per vivere emozioni, eventi e momenti di condivisione.

Antico Casale La Carovana

Viale di Vigna Pia, 33 00149 Roma Tel. 06 5577758

info@ristorantelacarovana.it https://ristorantelacarovana.it

Hotel Villa Zaccardi

Circonvallazione Gianicolense, 226 – 00152 Roma

Tel. +39 333 112 7392 www.villazaccardi.it

L’ANTICO CASALE

LA CAROVANA: EVENTI DAI GRANDI NUMERI

Oggi L’Antico Casale La Carovana è una delle strutture più grandi e versatili della Capitale per meeting, congressi e convention: 850 posti interni, seicento in giardino e la possibilità di ospitare fino a 1.800 persone. Le sale modulabili, dotate di attrezzature tecnologiche e allestimenti personalizzabili, si prestano a ogni tipo di esigenza aziendale: dalle presentazioni ai workshop, dalle cene di gala ai team building a tema, fino a sfilate, set cinematografici e showroom. La cucina interna garantisce standard elevati con menù stagionali, piatti senza glutine e prodotti selezionati da una filiera corta, sempre nel rispetto della tradizione mediterranea e dell’autenticità delle materie prime. L’atmosfera del casale, immerso nel verde e arricchito da scorci scenografici, crea un contesto ideale per trasformare qualsiasi evento in un’esperienza memorabile.

HOTEL VILLA ZACCARDI: OSPITALITÀ

QUATTRO STELLE

L’offerta del gruppo si amplia con i servizi dell’Hotel Villa Zaccardi, elegante quattro stelle situato a Monteverde e dotato di 41 camere tra suite, junior suite, standard e superior. Una struttura moderna, curata e accogliente, ideale sia per soggiorni leisure sia

di TERESA CHIODO

business. L’hotel offre tre sale private modulabili, tra cui la grande veranda panoramica: uno spazio luminoso, climatizzato e altamente versatile, perfetto per meeting, presentazioni, cene aziendali ed eventi fino a un centinaio di persone. Comfort, funzionalità e attenzione al dettaglio rendono Villa Zaccardi una soluzione raffinata per ogni esigenza professionale, con un servizio attento, spazi eleganti e una posizione strategica che permette di raggiungere

facilmente i punti nevralgici della città.

GIANO BISTROT: ELEGANZA

CONTEMPORANEA

A completare l’universo Zaccardi, il Giano Bistrot di Monteverde rappresenta la declinazione contemporanea di questa filosofia. Qui l’esperienza gastronomica incontra estetica e creatività, in un ambiente elegante e informale. Il bistrot, completamente rinnovato, propone piatti di mare ispirati alla freschezza

quotidiana, al pescato selezionato e ai prodotti locali. La carta dei vini – oltre 120 etichette –accompagna ogni proposta con raffinatezza. Di sera, il locale si trasforma in una delle location più esclusive della zona, grazie al giardino mediterraneo e al cocktail bar con drink list innovativa. Tradizione e modernità, tecnica e passione convivono in un luogo perfetto per chi desidera qualità, atmosfera e ricerca gastronomica, trasformando ogni visita in un racconto sensoriale da ricordare.

Giano Bistrot

Circonvallazione Gianicolense, 222 00152 Roma Tel. 366 175 1236

giano@zaccardihotels.it www.gianobistrot.com

Il nuovo volto del ricettivo

La Capitale affina la sua anima lifestyle con l’apertura di nuove location, si arricchisce di spazi ibridi e dal mood informale per conquistare un pubblico alla ricerca di novità ed esperienze “unconventional”: è il nuovo volto del ricettivo che sale alla ribalta

di MARIANGELA TRAFICANTE Sopra, un angolo scenografico di Trastevere

Roma sa conquistare contemporaneamente le esigenze più esclusive e chi è alla ricerca di novità fuori dagli schemi: è il nuovo mood del settore dell’ospitalità che emerge, non solo grazie a hotel di alta gamma che ridanno valore a palazzi antichi e spazi storici, ma anche con new entry contemporanee che spaziano dall’eleganza formale allo stile più scanzonato, capaci di soddisfare un mondo Mice sempre più sfaccettato.

È sbarcato a Roma il nhow, il brand creativo firmato Nh, che intreccia design e spirito un-

conventional a due passi da Villa Borghese, candidandosi come hub creativo; ed è arrivato anche il primo Nobu Hotel d’Italia: fusione tra minimalismo giapponese e tradizione romana –tra le camere spicca la Nobu Villa con terrazza panoramica su via Veneto –.

Il Trastevere Roma | Una Esperienze lancia un nuovo concept: “Rome by Romans –Trastevere”, progetto immersivo che permetterà agli ospiti di arricchire il viaggio con esperienze sensoriali per conoscere più da vicino l’anima del quartiere. Su via Veneto rinasce l’Hotel Imperiale: la ri-

strutturazione firmata Omnia Hotels dona nuova vita al palazzo ottocentesco dove gli elementi originali convivono con il design odierno e gli spazi aperti alla socialità.

A Roma lo sguardo volge alla contemporaneità ma anche per rilanciare l’identità storica: a Passeggiata di Ripetta ha debuttato The Goethe Hotel, un boutique hotel firmato Pacini Group in cui le 27 camere omaggiano il grande scrittore tedesco e il suo Viaggio in Italia, che si può ripercorrere anche poco distante, nella sua casamuseo di via del Corso.

NUOVI SPAZI IBRIDI

Nei nuovi spazi urbani, poi, lavoro e leisure si connettono, la sfera privata e quella professionale si incontrano. È questa la cifra stilistica di strutture anche molto diverse tra loro, dagli hub per creativi e studenti ai più esclusivi members’ club. Se il bleisure ha etichettato la nuova tendenza a intrecciare gli ambiti e legare un viaggio di lavoro a momenti di svago, ci sono luoghi che stanno rimodellando l’esperienza stessa, connotandola di comfort e servizi che abbattono le barriere tra i più formali spazi meeting e gli ambienti dediti al relax e alla socialità, e che vanno oltre la classica lounge alberghiera. Spazi ibridi, wellness, cocktail lounge, accessi riservati: è la nuova frontiera degli eventi esclusivi a Roma.

L’ispirazione porta indietro a quei gentlemen club privati della Londra vittoriana in cui gli

uomini dell’élite e dell’aristocrazia si incontravano per chiacchierare, cenare, leggere, stringere accordi. Oggi questi members’ club si sono reinventati mantenendo l’esclusività ma aprendosi a nuovi servizi e comfort. Gli indirizzi si diffondono nelle destinazioni che contano e Roma non poteva certo mancare.

ESCLUSIVITÀ E PRESTIGIO

Tra ristoranti raffinati e lounge bar, terrazze e spa, co-working e salette private, sono ambienti che uniscono esclusività e prestigio a un mood meno formale di location più strutturate, all’insegna di servizi di alto livello ideali per il mondo degli eventi. Pronti ad accogliere gli ospiti per un meeting riservato, un cocktail di networking o un pranzo gourmet.

La tradizione e l’atmosfera londinese si ritrova in Soho House, brand fondato da Nick Jones nel 1995 nel quartiere della Capitale inglese da cui prende il nome. A Roma si trova nel quartiere San Lorenzo e attrae creativi e professionisti, che qui trovano accommodation e spazi per lavorare, co-working, ma anche un rooftop panoramico con piscina e persino una sala cinema privata. Tutti ambienti interessanti anche per un evento esclusivo.

Nel cuore della città sorge anche Clubhouse Barberini, un business club privato i cui membri hanno accesso a un range completo di servizi e a sconti sull’accommodation. Al suo interno offre un mix di lounge, meeting

Sotto, Roma si sta arricchendo di nuovi spazi urbani dedicati all'ospitalità, dove lavoro e leisure si connettono: strutture anche molto diverse tra loro, dagli hub per creativi e studenti ai più esclusivi members’ club

room, uffici in affitto, suite e un american bar sul rooftop.

In un’ala di pregio della Stazione Termini, invece, lo Zest Hub è una location per eventi moderna ed esclusiva che mette a disposizione anche innovativi spazi di coworking. La Città Eterna ha anche i suoi indirizzi storici: dall’Antico Circolo del Tiro al Volo fondato nel 1893 nel cuore dei Parioli, dove lo sport si combina con le esclusive attività culturali e di svago, al Circolo della Caccia, fondato nel 1922 al piano nobile di Palazzo Borghese, dimora seicentesca nei pressi di Campo Marzio, ritrovo dell’aristocrazia romana.

OASI URBANE

Non mancano poi le forme ibride, perché anche gli alberghi di lusso hanno intuito le potenzialità di queste formule come location sempre più apprezzate da una clientela esigente alla ricerca di modalità esclusive di soggiorno e lavoro.

L’Hotel Villa Pamphili Roma è un urban resort nel verde e ha lanciato il Villa Pamphili The Club, un members’ club che offre ai soci servizi riservati, dal personal trainer all’uso della members’ lounge per momenti di incontro e lavoro, con la possibilità di organizzare eventi in terrazza o a bordo piscina, appuntamenti lifestyle, food e altro.

Su via delle Terme di Traiano, The Sanctuary Rome si definisce un eco retreat e combina ristorazione, club music, il benessere di una spa e può ospitare eventi privati. Chi sottoscrive la membership ha accesso a servizi premium e benefit, come concierge e aree riservate.

UNCONVENTIONAL E GREEN

E poi ci sono spazi innovativi dove green, spirito creativo e informalità sono caratteristiche fondanti e che spesso contribuiscono al rilancio di alcune zone della città. The Social Hub Roma, per esempio, si inserisce nel progetto di rigenerazione del complesso dell’ex Dogana nel vivace quartiere di San Lorenzo come ibrido tra soggiorni brevi e lunghi, co-working e spazio eventi. E ha aperto anche un’oasi verde.

Lo spirito unconventional caratterizza anche Yellow Square, ostello lifestyle che tra i suoi spazi meeting conta anche la Smart Square tra co-working, sala riunione e cucina, dove poter organizzare una riunione ma anche una cena o una cooking lesson. Mentre The Yellow Bar accoglie performance, concerti e feste.

A pochi passi dall'università di Tor Vergata ecco invece CXRome Tor Vergata, che combina gli spazi e il mood del campus universitario ai servizi di hospitality e business. Richiama chi è alla ricerca di un’atmosfera giovane con spazi adatti a incontri professionali, feste aziendali e attività di team building, ma offrendo anche uffici privati in modalità co-working. Il tutto in ampi spazi di verde, con percorsi pedonali e ciclabili, attrezzato per sport e vita sociale e progettato con attenzione a ecosostenibilità e risparmio energetico.

Sopra, il vivace quartiere di San Lorenzo ospita hub e spazi ibridi per eventi e co-working
Sotto, l'Antico Circolo del Tiro al Volo fondato nel 1893 nel cuore dei Parioli

Spazi ibridi e contaminazioni, dove le esperienze contano tanto quanto i servizi e i contenuti: il Mice scopre nuovi trend e a rispondere a Roma è una location dal mood giovane, vibrante e contemporaneo.

The Social Hub Roma ridefinisce il ruolo degli hotel urbani. Aperto nel 2025, si inserisce nel progetto di rigenerazione del complesso dell’ex Dogana nel vivace quartiere di San Lorenzo.

Design urbano e comfort informale si combinano, creando un’atmosfera che stimola la partecipazione e l’engagement. Vivace, tra soggiorni brevi e lunghi, coworking e spazio eventi, la struttura conquista con la sua anima cosmopolita e inclusiva. Avamposto green dell’hotel quattro stelle è il grande parco di oltre diecimila metri quadrati. Una volta all’interno, le 392 camere si armonizzano con i tanti spazi comuni pensati per la convivialità, la socialità e il lavoro. Il co-working conta uffici privati, postazioni flessibili e sale riunioni, cui si aggiungono le otto sale meeting con capienza massima di settanta persone, utilizzabili per varie tipologie di eventi.

ECOSISTEMA DI PERSONE E ISPIRAZIONI

Organizzare un evento a The Social Hub Rome significa scegliere un luogo che va oltre la semplice location: è un ecosistema di persone, idee e ispirazioni. Il valore aggiunto sono gli spazi dinamici e flessibili, pensati per adattarsi a ogni tipo di situazione – dal meeting aziendale informale al grande congresso, dal lancio di prodotti ai workshop creativi –. Ogni ambiente è progettato per stimolare la connessione, la creatività e la collaborazione, con tecnologie e strumenti ma anche grazie ad aree comuni che favoriscono il networking spontaneo e un team dedicato.

The Social Hub Roma

Spazi ibridi, mood contemporaneo e spirito green definiscono la location nel cuore di San Lorenzo, dove gli eventi si fanno unconventional e all’insegna delle esperienze

ROMA EXPERIENCE

E in tema di esperienze, The Social Hub fa vivere appieno l’anima di Roma. Il design degli ambienti richiama colori e materiali della tradizione romana, reinterpretati in chiave contemporanea. Il rooftop con cocktail bar e piscina è perfetto per organizzare un aperitivo o un evento al tramonto con vista mozzafiato sulla Città Eterna. La vita romana più

vibrante e contemporanea invade gli spazi dell’hub in varie iniziative in collaborazione con realtà locali come associazioni e startup, artisti e musicisti. E lo staff è sempre pronto a organizzare per gli ospiti esperienze su misura che faranno scoprire la città più autentica tra tour urbani alternativi, percorsi enogastronomici e attività che mescolano cultura e lifestyle locale.

The Social Hub Roma Viale dello Scalo S. Lorenzo, 10 00185 Roma Tel. 06 85872881 www.thesocialhub.co/it/roma/

Eur: storia contemporanea

Un museo razionalista open-air, che nel suo contesto novecentesco si è aperto alla contemporaneità e interpreta l’anima multiforme di Roma tra storia, green, architettura, cultura e venue interessanti da vivere: questo è l’Eur, quartiere tra i più stimolanti della Capitale, dove il Mice trova bellezza, servizi, funzionalità e spazi per grandi eventi

di MARIANGELA TRAFICANTE

Sotto, il Palazzo della Civiltà Italiana, noto anche come Colosseo Quadrato

Ècomplementare alle grandi icone del cuore storico di Roma, il quartiere dell’Eur, con i suoi ricchi musei e le imponenti architetture razionaliste, e al tempo stesso di facile accesso. Le fermate della metropolitana lo connettono al resto della città e alla Stazione Termini e la sua posizione lo rende comodamente raggiungibile anche dall’aeroporto di Fiumicino, senza dimenticare la vicina arteria Cristoforo Colombo.

UN DINAMISMO CHE PARTE DA LONTANO

Situato nella zona sud-ovest di Roma, l’Eur era il quartiere destinato ad ospitare l’Esposizione Universale Romana che avrebbe dovuto tenersi nel 1942, “cancellata” dallo scoppio della Seconda Guerra Mondiale. Ma l’eredità del progetto è giunta fino a noi. Oggi diversi degli edifici progettati dall’architetto Marcello Piacentini e dagli altri professionisti dell’epoca ospitano musei o sono diventati spazi per

eventi dalle linee architettoniche affascinanti e dalla funzionalità moderna, simboleggiati dal Palazzo della Civiltà Italiana, meglio noto come il “Colosseo Quadrato”, dal Palazzo dei Congressi risalente agli anni Trenta, dalla piazza Guglielmo Marconi in cui svetta l’obelisco a lui dedicato e su cui si affacciano i palazzi del Museo delle Civiltà.

Un balzo in avanti nel tempo ed ecco il Palazzo dello Sport, progettato negli anni Cinquanta in previsione delle Olimpiadi di Roma del 1960, consolidato punto di riferimento per grandi concerti e manifestazioni sportive, con i suoi spazi polifunzionali.

Ma il dinamismo non si è fermato certo al secolo scorso: negli anni l’Eur è stato sempre di più oggetto delle attenzioni del mondo hospitality e degli eventi, si è arricchito di progetti contemporanei e di una interessante schiera di hotel di qualità, vocati anche a ospitare congressi e grandi eventi, capaci di accontentare sia chi è alla ricerca di ambienti innovativi sia chi punta a incontri dai grandi numeri.

TOUR TRA LE LOCATION

PIÙ INTERESSANTI

Storia e contemporaneità, architettura e verde, si incontrano all’Eur e vengono incarnate da location tra le più interessanti in città.

Il quattro stelle Hotel Caravel, per esempio, con la prima edizione della Caravel Cup, torneo internazionale di scacchi di alto livello, ribadisce la volontà di aprire i propri spazi a eventi di ampio respiro e in sinergia con il territorio. La vocazione agli eventi ha sguardo lungimirante e spazi affermati. Confindustria spa già negli anni Settanta aveva scelto l’Eur per il suo Auditorium della Tecnica, che ancora oggi rappresenta una location di primo piano con la sua plenaria, due sale polifunzionali e la terrazza impreziosita dal pavimento a mosaico in gres firmato da Giuseppe Capogrossi e a lui intitolata.

Il quartiere può dunque contare su diversi spazi ampi e adatti a eventi di grandi dimensioni. Tra di loro c’è anche Precise House Mantegna Roma: il suo auditorium può ospitare fino a quattrocento partecipanti, ed è affiancato da numerose sale attrezzate – la capienza complessiva è di oltre mille posti – e terrazze per momenti di convivialità open air. Inoltre, tutti gli spazi per eventi sono accessibili ai veicoli, favorendo la realizzazione di lanci e presentazioni del settore automotive.

Architettura monumentale, storia e avanguardia si armonizzano nel Salone delle Colonne di Spazio Novecento, in piazza Guglielmo Marconi, le cui radici affondano nel grande

Sotto, il coreografico laghetto dell'Eur

Sopra, il Palazzo dell'Inps è un altro esempio di architettura razionalista dell'Eur

Sotto, il Palazzo dei Congressi

progetto architettonico concepito per ospitare l’Esposizione Universale prevista nel 1942. Gli ampi ambienti armonizzano l’indoor con l’esterno, dove domina la grande terrazza con le sue maestose 26 colonne in marmo, e si sono arricchiti di un “Immersive Experience Hub” con le sue tecnologie multisensoriali e interattive.

Tra le location più scenografiche che testimoniano la storia dell’Eur ecco anche il Salone delle Fontane: il suo ingresso arricchito da fontane decorate con mosaici, scalinate di granito, colonnato e giardini è il biglietto da visita di un’opera di architettura monumentalista firmata dall'architetto Gaetano Minnucci agli inizi degli Anni 40.

Quella dell’architettura d’autore è una cifra stilistica costante all’Eur, un filo rosso che parte dai suoi albori razionalisti degli anni Trenta per arrivare fino alle forme più contemporanee, o addirittura avveniristiche: è il caso dell’Hilton Eur La Lama, l’hotel firmato – come

l’adiacente La Nuvola Convention Center –, dall’archistar Massimiliano Fuksas: design, giochi di luce e colori, tecnologia al servizio della sostenibilità si armonizzano nella struttura che sale per sessanta metri con i suoi sei ascensori panoramici disegnando lo skyline contemporaneo della città.

L’architettura moderna contraddistingue anche l’Auditorium del Massimo, location per grandi eventi con i suoi polifunzionali tremila metri quadrati di spazio e capienza fino a 1.500 persone, sei sale polifunzionali e attrezzate e un lounge bar, pronto a ospitare nel cuore dell’Eur convegni, banchetti, eventi aziendali ed esposizioni.

Per chi è alla ricerca di spazi ampi e di carattere, l’Eur è certamente tra i quartieri più interessanti e stimolanti della Capitale, dove il volto della città si rinnova, dove si sperimentano format e ambienti. Cardo Roma si definisce un lifestyle hub, in linea con le più attuali tendenze bleisure e. insieme a oltre tremila metri quadrati di spazi congressuali e numerose sale riunioni, propone anche esperienze ad hoc come attività di wellness per il benessere psicofisico, e ambienti dediti al relax come la piscina all’aperto e la spa.

Questo è un quartiere green e non solo grazie al suo cuore rappresentato dal Laghetto dell’Eur: organizzare o vivere un evento qui significa anche godere di ariosi spazi outdoor che circondano le location o ne fanno parte integrante, aggiungendo un indubbio valore. All’Holiday Inn Eur Parco dei Medici, per esempio, nella stagione mite è possibile trascorrere i momenti a tavola nel nuovo spazio Veranda, una tensostruttura completamente rimovibile fra il ristorante e la piscina, magari dopo aver partecipato a una riunione in una delle sue 19 sale. E lo Sheraton Parco de’ Medici – oltre ai suoi cinquanta spazi riunioni e 782 camere – è circondato da un’oasi di verde di ottanta ettari con tre piscine scoperte e offre anche un golf club a 27 buche.

Roma Convention Center

Con importanti interventi di ristrutturazione e scelte strategiche che proiettano le location gestite da Eur Spa sempre più al centro della scena Mice internazionale, il Roma Convention Center punta a un futuro di espansione del turismo congressuale e dei grandi eventi con importanti ricadute economiche per Roma e per l’Italia

Eur Spa commerciale.eventi@romaeur.it www.eurspa.it

Da dicembre 2024 il Palazzo dello Sport

dell’Eur è rientrato nella gestione diretta di Eur Spa, andando a consolidare quello che è tra i principali poli congressuali e dei grandi eventi in Italia e in Europa. L’iconico edificio progettato nel 1956 da Marcello Piacentini e Pier Luigi Nervi per le Olimpiadi di Roma del 1960, infatti, oltre che gli eventi sportivi e quelli concertistici, ospita eventi congressuali e corporate; vantando una capienza che può superare i diecimila posti a sedere. Una tra le più grandi arene indoor della Capitale è oggetto di un importante intervento di riqualificazione, iniziato la scorsa estate, che renderà il Palazzo dello Sport uno spazio più moderno, funzionale e polivalente. Grandi concerti, eventi corporate e il ritorno dello sport. Il valore sociale e le ricadute in termini di visibilità delle manifestazioni sportive hanno spinto Eur Spa a impegnarsi nell’immediato a ospitare manifestazioni temporanee –come Operazione Nostalgia, il grande raduno dei campioni del calcio mondiale degli Anni 90 e 2000, da poco annunciato in una partecipata conferenza stampa in Campidoglio – ma con la volontà e la speranza di poter ospitare in un futuro prossimo stabilmente eventi sportivi di primo livello, nazionali e internazionali.

VERSATILITÀ E DESIGN

Il Roma Convention Center gestito da Eur Spa si rafforza così di un importante asset che amplia ancora di più la sua

offerta e la capacità attrattiva di eventi diversificati, potendo ospitare nelle sue diverse venue eventi pensati dalle cinquecento alle diecimila persone, assorbendo anche il segmento dei grandi numeri. Un polo congressuale che, in linea con la vocazione del quartiere in cui nasce, volge lo sguardo al futuro e all’innovazione, nel pieno rispetto della sua storia e del patrimonio architettonico unico al mondo che custodisce. Tale ispirazione fa da cornice a un altro importante intervento di ristrutturazione e riqualificazione, quello al Palazzo dei Congressi a firma del prestigioso studio Alvisi Kirimoto. I lavori sono il primo intervento sull’intera struttura dal 1954, anno della sua ultimazione, e vedranno interventi di recupero e di restauro degli elementi architettonici esistenti e operazioni di adeguamento funzionale con l’inserimento di

nuovi elementi in grado di modificare i flussi e l’ampliamento delle dotazioni tecniche.

ITALIA SUL PODIO

La vocazione all’innovazione e all’internazionalizzazione trovano il loro compimento nella venue di punta del polo congressuale dell’Eur: La Nuvola. Dopo i risultati lusinghieri del 2024 che, trainati dal primo polo congressuale della

Capitale, hanno visto l’Italia posizionarsi al secondo posto mondiale e al primo in Europa per numero di congressi internazionali associativi ospitati e Roma nella top ten mondiale delle mete del turismo congressuale, il 2025 ha visto il consolidarsi del business con importanti accordi pluriennali. Tra questi vanno di certo citati quelli con il Roma Bar Show, che

da quest’anno si sposterà nell’iconico centro congressi di viale Asia, e quello con B-Cad, l’importante Fiera dell’Edilizia, dell’Architettura e del Design Internazionale.

CRESCITA COSTANTE

Prospettive di crescita che trovano solide basi anche per il 2026 con l’annuncio del 53esimo Congresso Nazionale Sie (Società Italiana di Ematologia) che si terrà dal 21 al 23 settembre e di quello Sifo (Società Italiana di Farmacia Ospedaliera e dei Servizi Farmaceutici delle Aziende Sanitarie) in programma sempre alla Nuvola dal 5 all’8 novembre, che insieme porteranno a Roma più di quattromila delegati con un forte impulso a tutto il comparto del turismo congressuale della Capitale. Un impatto ancor più imponente per il World of Solutions, un evento corporate internazionale privato back-to-back dell’azienda Milwaukee che porterà a Roma per 12 giorni circa seimila persone da tutto il mon-

do, confermando la spinta all’internazionalizzazione del polo congressuale dell’Eur. Questi risultati sono il frutto di scelte strategiche e di una programmazione a medio-lungo termine che al momento impegna Eur Spa in importanti candidature a eventi internazionale fino al 2032-33, con una prima importante conferma per il 2027: l’Ese Biennial Congress, il congresso biennale della Società Europea di Endodonzia che si terrà alla Nuvola dall’8 all’11 settembre 2027.

Con gli investimenti e le scelte strategiche appena descritte Eur Spa e il suo Roma Convention Center puntano decisi a un futuro di espansione del turismo congressuale e dei grandi eventi con importanti ricadute economiche per Roma e per l’Italia.

Hotel Caravel

Con la prima edizione della Caravel Cup, torneo internazionale di scacchi di alto livello, il quattro stelle romano ribadisce la volontà di aprire i propri spazi a eventi di ampio respiro e in sinergia con il territorio

di MARIANGELA TRAFICANTE

Un quattro stelle che abbina mood contemporaneo e suggestioni storiche in posizione strategica e che ha deciso di investire per valorizzarsi come hub di iniziative culturali e di qualità: l’Hotel Caravel ha lanciato la prima edizione della Caravel Cup, torneo internazionale di scacchi che si è svolto negli eleganti e funzionali spazi della struttura dal 19 al 23 novembre scorsi.

È stata un’occasione sportiva rilevante per gli appassionati di scacchi, ma anche un importante segnale di apertura verso le ulteriori potenzialità di accoglienza dell’hotel e di come si possa lavorare in sinergia con il territorio per attrarre un pubblico sempre più ampio di ospiti e visitatori.

L’alto livello tecnico ha caratterizzato la competizione: il torneo ha infatti visto la par-

tecipazione di giocatori tesserati presso la Federazione Scacchistica Italiana e con variazione Elo ufficiale. «Oltre all’aspetto competitivo, credo sia importante evidenziare come gli scacchi — disciplina spesso vista come “tranquilla” — possano diventare un’occasione di aggregazione, di dialogo e di incontro tra generazioni», spiega il direttore Sergio Sampieri.

E non sarà un’iniziativa isolata, bensì il preludio a una sempre maggiore apertura a ospitare eventi tematici di alto livello, che possono beneficiare di sale dedicate, spazi curati, ambientazione professionale. «Questo torneo può essere un punto di partenza per sviluppare un “modello evento” replicabile, che preveda lo sviluppo di una pianificazione anticipata, la comunione

con la città e il territorio, il coinvolgimento di sponsor e partner locali. Il nostro intento è quello di avviare una collaborazione con la comunità, le istituzioni e gli appassionati per fare della Caravel Cup, o degli appuntamenti che ne prenderanno il testimone, una vetrina permanente per attività sportive e culturali a Roma», aggiunge il manager.

GLI SPAZI E IL MOOD

Hotel Caravel

via Cristoforo Colombo, 124 00147 Roma

Tel. 06 5180789

Fax 06 51600600

info@hotelcaravel.it www.hotelcaravel.it

In posizione strategica tra il centro storico e l’Eur, la “city” capitolina, l’Hotel Caravel conta su 118 camere ed è comodamente raggiungibile sia dall’aeroporto di Fiumicino sia dalla stazione ferroviaria di Termini. Dettagli curati, design e alta qualità caratterizzano i suoi ambienti, in cui lo stile contemporaneo “gioca” con elementi che prendono ispirazione dalle imprese di Cristoforo Colombo, come libri antichi, mappe e pergamene. Il centro congressi interno offre tre sale meeting di diversa ampiezza e capacità, da dieci a 130 posti, dotate di tutta la strumentazione tecnica necessaria, con illuminazione naturale e personalizzabili per ogni richiesta.

Gruppo Palombini

Visione, passione e cura del dettaglio guidano il gruppo diventato un punto di riferimento a Roma nel mondo della caffetteria, della ristorazione, dei ricevimenti e dei servizi di accoglienza

Visione, intuito, continuità e capacità di rinnovarsi ampliando il proprio raggio d’azione per intercettare un mondo in evoluzione: sono questi i valori fondanti di Palombini, gruppo nato come una storia di famiglia e cresciuto fino a diventare un punto di riferimento a Roma nel mondo della caffetteria, della ristorazione, dei ricevimenti e dei servizi di accoglienza.

Negli anni Sessanta fu Giovanni Palombini a capire il grande potenziale dell’Eur e a scommettere su quello che allora era un quartiere in espansione, intuendo che sarebbe diventato uno dei poli congressuali più importanti di Roma. Ecco debuttare il Caffè Palombini nell’edificio originariamente progettato per l’Expo del 1942: il primo seme di un viaggio imprenditoriale destinato a crescere e ad arricchirsi di contenuti e successi.

Negli anni Ottanta il testimone passa a Sergio Paolantoni e il gruppo segna un’ulteriore

evoluzione, aprendosi al catering e al banqueting su larga scala con Palombini Ricevimenti. Cuore dell’attività diventa il maestoso Salone delle Fontane, uno dei simboli dell’Eur, uno spazio esclusivo ampio duemila metri quadrati in cui si consolidano stile, identità e metodo.

Tante anime diverse e complementari alimentano dunque il Gruppo Palombini, azienda solida e basata sulla capacità di fondere organizzazione e artigianalità. Niente è lasciato al caso. Lo staff, coordinato dall’executive chef Franco Brancatella, è corposo e altamente qualificato e può contare su un centro cottura di duemila metri quadrati progettato per sostenere produzioni imponenti per grandi numeri mantenendo qualità, efficienza e cura dei dettagli. Sono tutti elementi questi che hanno condotto Palombini a essere ricercato per i suoi standard di eccellenza nei

maggiori eventi sportivi in Italia e all’estero, dal Torneo Sei Nazioni allo Stadio Olimpico, al Concorso Ippico di Piazza di Siena e al Longines Global Champions Tour, fino a due importantissime kermesse internazionali, la Ryder Cup ha scelto di affidare al gruppo la gestione giornaliera di cinquemila ospiti, e le Olimpiadi di Parigi 2024. A questi si affianca anche l’hospitality ufficiale della Lazio Calcio. Accanto allo sport, il gruppo ha saputo crearsi un ruolo centrale anche nel panorama culturale e fieristico di Roma, gestendo i servizi per le più importanti manifestazioni ospitate al Roma Convention Center La Nuvola, come “Più libri, più liberi” o “Arte in Nuvola”, e curando le caffetterie all’interno degli spazi Regus, del Maxxi e della Luiss Guido Carli. Una rete di attività che racconta un’azienda dinamica, versatile, capace di adattarsi a contesti eterogenei senza perdere la propria identità. Gruppo Palombini via di Poggibonsi, 15 00148 Roma Tel. 06 5743314 info@palombini.com www.palombini.com

di MARIANGELA TRAFICANTE

Omnia Hotels

Il gruppo riapre dopo un importante rinnovamento lo storico Hotel Imperiale di via Veneto, dove oggi convivono in armonia elementi originali, materiali preziosi e dettagli contemporanei, e si prepara al debutto dell’Aria Palace

Via Veneto non ha bisogno di presentazioni: l’indirizzo è iconico. Tra glamour della Dolce Vita, ristoranti di lusso, ed eleganti palazzi, proprio qui, dopo una importante ristrutturazione durata 18 mesi, l’Hotel Imperiale accoglie i suoi ospiti; Omnia Hotels, grazie a un investimento di 12 milioni di euro ha portato avanti questo importante progetto riqualificando totalmente lo storico albergo.

Nell’ottocentesco palazzo convivono in armonia elementi originali di grande fascino, come le vetrate Liberty e la scalinata, design e servizi all’insegna dell’innovazione. L’ospitalità è garantita da 81 camere e suite, affacciate sia su via Veneto sia all’interno e alcune dotate anche di terrazza privata, fino alla suite all’ultimo piano, dove l’ampio terrazzo arredato regala una vista imperdibile sui tetti di Roma.

NUOVA VESTE CHE ESALTA

GLI ELEMENTI STORICI

L’anima della Città Eterna si riflette negli ambienti esclusivi e confortevoli, dove il mix sapiente tra elementi classici e finiture moderne valorizza materiali nobili come il tra-

vertino, le boiserie in noce, il velluto, le preziose carte da parati e il parquet in rovere delle camere.

Varcando la soglia gli ospiti si ritroveranno in una vera e propria oasi urbana rappresentata dal luminoso Convivio Lounge, il salotto che ospita il bar e il ristorante, un giardino d’inverno perfetto per socialità e pause in totale relax. Flavia Meeting Room rappresenta inoltre uno spazio esclusivo per eventi riservati e riunioni di lavoro fino a dieci persone.

NOVITÀ

ALL’HOTEL SHANGRI LA ROMA

L’Hotel Imperiale di via Veneto va così ad aggiungersi all’importante portfolio di Omnia Hotels, che oggi può garantire la presenza di otto strutture in location strategi-

che della Capitale e un team commerciale dedicato che supporta l’organizzazione di eventi di ogni tipo, privati e aziendali. Tra le strutture particolarmente rilevante per la meeting industry, c’è l’Hotel Shangri La Roma, punto di riferimento dell’Eur, il quartiere degli affari capitolino, con il nuovo Omnia Convention Center al quale presto si aggiungerà un’ulteriore area che ospiterà nuove camere e spazi outdoor con piscina, ristorante, bar, candidati ad arricchire gli ambienti ideali per eventi, di lavoro e conviviali, di grande atmosfera.

DEBUTTA L’ARIA PALACE

È atteso poi anche il debutto del nuovo Aria Palace, che nasce dalla completa ristrutturazione dell’ex Hotel Mondial, acquisito dal gruppo, e che aprirà accanto al Teatro dell’Opera.

Omnia Hotels racchiude nel suo portfolio otto alberghi in luoghi strategici di Roma: il Donna Laura Palace; l’Hotel Imperiale; l’Hotel St. Martin; il Grand Hotel Fleming; l’Hotel Shangri La Roma; l’Hotel Santa Costanza; il Rose Garden Palace; l’Aria Palace.

di MARIANGELA TRAFICANTE

Sheraton Rome Parco de’ Medici

Green non solo nella cornice: la sostenibilità guida ogni azione dell’hotel alle porte dell’Eur, compresi gli eventi, che diventano responsabili grazie al programma dedicato

Oggi la sostenibilità è una priorità nel mondo degli eventi, per questo diventa fondamentale affidarsi a partner in grado di proporre un’ospitalità responsabile e coinvolgente.

Alle porte dell’Eur, lo Sheraton Rome Parco de’ Medici rappresenta un punto di riferimento immerso nel verde, dove la natura non è solo cornice, ma valore aggiunto. L’hotel offre un’esperienza sostenibile con 782 camere, un campo da golf a 27 buche e una proposta congressuale unica, composta da cinquanta sale meeting “amiche dell’ambiente”.

ALL’INSEGNA DI MEET-IN-GREEN

Sheraton Rome

Parco de’ Medici

Viale Salvatore Rebecchini, 39 00148 Roma Tel. 06 5288 sheratonparco@sheratonparco.com www.marriott.com

Il valore aggiunto nell’organizzazione di eventi presso lo Sheraton Rome Parco de’ Medici è il programma meetin-green, che guida ogni fase dell’esperienza: materiali ri-

ciclati, allestimenti in cartone certificato Fsc proveniente da cartiere italiane, prodotti in carta piantabile e scelte energetiche consapevoli – dal fotovoltaico al co-generatore, che riducono sensibilmente le emissioni di CO2. Le sale, illuminate da luce naturale, sono progettate per garantire comfort e minimo impatto ambientale, in aggiunta sono dotate di tecnologie all’avanguardia per favorire produttività, connettività e networking. A questo percorso si aggiunge un ulteriore importante elemento di distinzione: l’hotel ha implementato schermi tecnologici e ledwall nelle sale meeting. Si tratta di strumenti che permettono presentazioni più efficaci, una maggiore interattività e, soprattutto, una riduzione dell’utilizzo di materiali stampati. Una scelta che coniuga innovazione e sostenibilità, rafforzando l’impegno

dell’hotel verso eventi sempre più digitali e a basso impatto.

RISTORAZIONE A KM ZERO

La filosofia green coinvolge anche il food & beverage, con prodotti a chilometro zero e menu dotati di etichette che indicano l’impatto ambientale di ogni piatto, facilitando scelte più consapevoli. Inoltre, allo Sheraton Roma Parco de’Medici si promuove anche la mobilità sostenibile grazie a otto colonnine di ricarica, incluse quelle Tesla. L’hotel continua poi a sviluppare nuove iniziative come il dry garden e il recupero dei tappi di sughero. Scegliere lo Sheraton Rome Parco de’ Medici significa affidarsi a un partner capace di offrire servizi di qualità, ambienti confortevoli, tecnologie moderne e un reale contributo alla sostenibilità. Un luogo dove ogni evento diventa un’azione virtuosa per il pianeta.

Cineturismo: come in un set

Il cineturismo è una tendenza che continua a crescere. Le film commission fanno a gara per aggiudicarsi produzioni che promuovano le bellezze del territorio e la costruzione di itinerari cinefili può conquistare anche il mondo Mice per inedite esperienze da regalare a gruppi e clienti speciali. E a Roma, si sa, i riflettori sono sempre accesi

ISopra, l'iconica Fontana di Trevi, set di grandi film immortali

l legame della Città Eterna con il grande cinema (che culmina poi anche nella Festa del Cinema di Roma) è affettuoso, saldo e ricco. Ed ecco che diventa la chiave per visitare in modo originale luoghi iconici e al tempo stesso avventurarsi verso angoli meno inflazionati, ma anche organizzare eventi speciali nelle location rese celebri dal grande schermo, stupire ricreando set e scenografie, proporre itinerari ed esperienze legate a un genere o a un’epoca dei fasti della Settima Arte.

VACANZE ROMANE DI IERI E DI OGGI

Non solo grande schermo: la sontuosa ed elegante piazza Farnese, con l’omonimo palazzo sede dell’Ambasciata di Francia, è stata protagonista delle scene “romane” del Conte di Montecristo, la fiction a puntate che ha riacceso la passione per il romanzo di Alexandre Dumas.

Anche una serie romance diventata popolarissima come Emily in Paris non ha resistito al fascino della Città Eterna, facendo vivere nelle ultime stagioni la protagonista, interpretata da Lily Collins, come una novella Audrey Hepburn a percorrere i luoghi più celebri, dai Fori Imperiali al Colosseo, dal Campidoglio al Gianicolo, fino a Trinità dei Monti e alla Fontana di Trevi. E allora le Vacanze Romane di ieri e di oggi possono essere il leit motiv per esperienze di tour glamour nella città, magari in vespa o anche arricchiti da frizzanti sessioni di shopping.

Tutt’altra atmosfera per Ridley Scott: lo skyline razionalista dell’Eur ha conquistato addirittura il regista di capolavori come Alien, Blade Runner e Il Gladiatore, che ha scelto la Capitale per ambientare il suo nuovo film di fantascienza post-apocalittica, The Dog Stars.

di MARIANGELA TRAFICANTE

Sotto, Piazza Farnese compare nelle scene “romane” del Conte di Montecristo

Al centro, il set dell'antica Roma di Cinecitta

In basso, Sutri (Viterbo) ha fornito l’ambientazione medievale perfetta per La Morte ci Divide

SUL SET CON RIDLEY SCOTT E MEL GIBSON

Ridley Scott ha girato anche a Cinecittà: gli storici studios di via Tuscolana tornano a confermarsi un punto di riferimento. Di qui sono passate numerose produzioni e post-produzioni internazionali nel corso del 2025, come il biopic su Robbie Williams, Better Man, il film Oscar Emilia Perez di Jacques Audiard, Queer

di Luca Guadagnino e la serie firmata da Roland Emmerich Those About to Die. Senza dimenticare un ritorno blasonato: quello di Mel Gibson, che anche a Roma e anche in questi studi, nel nuovo Teatro 22 per la precisione, girerà The Resurrection of the Christ, il sequel del cult La passione di Cristo, atteso per il 2027.

CINECITTÀ: QUANDO L’EVENTO È NEL TEATRO DI POSA È un luogo unico, Cinecittà, che unisce la professionalità tecnica alla magia del cinema fin dal 1937, anno della sua fondazione, e che si proietta nel futuro: secondo il nuovo piano industriale, infatti, per l’estate del 2026 i teatri di questa cittadella passeranno da venti a venticinque, con ampliamenti in arrivo anche negli spazi esterni e nei servizi.

E teatri di posa e set all’aperto di Cinecittà possono ospitare eventi immersi nelle atmosfere e nelle suggestioni delle grandi scenografie, con una serie di spazi a disposizione per happening aziendali e privati, dalle cene di gala ai convegni ai festival, in ambienti come il set di Roma antica al Teatro 10, la sala cinematografica dedicata al maestro Fellini e gli spazi all’aperto. Senza dimenticare le opportunità di conoscenza e scoperta offerte dai percorsi espositivi di “Cinecittà si mostra”.

ITINERARI LAZIALI

Non solo Roma. I borghi storici di Ronciglione e di Sutri, in provincia di Viterbo, hanno fornito l’ambientazione medievale perfetta per La Morte ci Divide, commedia dark firmata da Abigail Ory e Davide Chavez-Grant. Mentre Albano Laziale, nel territorio dei Castelli Romani, e Tivoli hanno accolto una parte delle riprese della nuova fiction dedicata a Sandokan prodotta da LuxVide in collaborazione con Rai Fiction.

Un movimento che si conferma vitale quindi, che porta indotto e visibilità, e fa bene al territorio in tanti modi, anche per esempio valorizzando e rilanciando location che diventano appetibili per il Mice. «Negli anni passati si è creato un volano di cui stiamo ancora godendo. Roma è riconosciuta e ricercata per il valore delle sue maestranze, dai tecnici ai truccatori, ai costumisti, e degli spazi che offre alle produzioni, come la stessa Cinecittà – spiega Andrea Alunni, production manager di Wildside –. La città e in generale il Lazio contano un numero altissimo di location e credo che il mondo del cinema e quello dei congressi e degli eventi viaggino molto vicini l’uno all’altro: dove noi giriamo il Mice organizza eventi, pensiamo agli edifici storici, per esempio, ma anche alle strutture industriali recuperate negli ultimi anni e alle stesse ex sale cinematografiche».

Esperienze tra food e artigianato

Il Lazio offre esperienze autentiche tra gastronomia, vino e antiche tradizioni artigiane.

Dalle cooking class ai tour nei mercati storici, dalle degustazioni in vigna ai workshop con maestri artigiani, la regione propone attività originali per post congress e team building immersi nella cultura locale

di MARIANGELA TRAFICANTE

DSopra a sinistra, il mercato di Campo de Fiori è uno dei più antichi di Roma

A destra, il Palazzo dei Papi a Viterbo

ai piatti della tradizione contadina allo street food e ai ristoranti stellati: la Capitale, e il Lazio intero, custodiscono un patrimonio ricchissimo di prodotti tipici, tesori del territorio, riti culinari e sapori che non si limitano a essere solo piaceri della tavola per un pranzo o una cena da ricordare, ma diventano esperienza, da declinare in innumerevoli attività per proporre agli ospiti in un originale tour post congress o uno stimolante team building all’insegna dell’autenticità. Le possibilità – e i luoghi – sono molteplici e conducono alla scoperta degli angoli più caratteristici della regione e delle sue storie. Le cooking class possono rappresentare la scelta più nota e consueta: mettere le mani in pasta e scoprire i segreti di pietanze iconiche della tavola romana, dalla cacio e pepe all’amatriciana, magari nel cuore di Trastevere. Oppure imparare ricette come il must della

cucina ebraico-romanesca, i carciofi alla giudia. E per aggiungere un tocco in più, ecco che si può abbinare la visita – e la spesa – a un mercato storico, dove si scoprono anche aneddoti gustosi e un pizzico di storia locale. Come a Campo de’ Fiori, uno dei più antichi di Roma: pare infatti che già nel 1869 qui arrivassero dalla campagna le cosiddette “vignarole”, con il loro carico di ortaggi da vendere. E sebbene la statua di Giordano Bruno che campeggia al centro della piazza ricordi il sinistro episodio del suo rogo, oggi passeggiare tra i banchi regala ancora una pittoresca esperienza da vecchia Roma. Anche a Civitavecchia si può organizzare un’attività condivisa di spesa per poi cimentarsi nella cucina, visitando l’Antico Mercato, che affonda le sue radici nel 1884. Si trova nel cuore del centro storico, intorno a Piazza Regina Margherita e vanta anche il tipico mercato coperto del pesce, che risale al 1904.

STRADE DEL VINO E DEI SAPORI

Nel Lazio i piaceri della buona tavola si accompagnano a un calice di buon vino, da scoprire sorseggiando, ma anche andando a visitare i luoghi dove nasce. Se l’autunno è la stagione ideale per cimentarsi nella vendemmia, c’è sempre tempo per un picnic in vigna o per passeggiate tra i filari, come anche le più classiche degustazioni in cantina, magari seguendo una delle Strade del Vino e dei Sapori che attraversano i paesaggi laziali.

Quella di Latina tocca diverse cantine della provincia, senza dimenticare i borghi autentici dei Castelli Romani. Nel Viterbese si può organizzare un percorso tra località come Bagnoregio, Castiglione in Teverina, Lubriano, seguendo il filo di produzioni come Aleatico e Canaiolo. Altrettanto interessanti sono gli stimoli della Strada del Vino e dei Prodotti Tipici delle Terre Etrusco Romane, “pretesto” ideale per attività tra l’enogastronomia e la natura di località costiere o dal lago di Bracciano, fino agli scenari più wild dei Monti della Tolfa.

Se gli scenari urbani rappresentano la scelta ideale per uno street food tour o una cena gourmet, fuori porta si può andare a raccogliere le erbe spontanee, accompagnati dagli esperti di foraging, o cimentarsi in una caccia al tartufo o persino in un corso di cucina etrusca, esperienza che combina in modo originale i sapori del territorio con la sua anima archeologica.

Anche a tavola c’è solo l’imbarazzo della scelta, dalle osterie tipiche ai ristoranti gourmet, dalle cene a tema agli show cooking, dalle sagre nei borghi ai picnic in campagna.

IN TOUR CON L’ARTIGIANO

L’autenticità di una destinazione si vive anche nelle tradizioni, come quelle artigiane, tra tour guidati alla scoperta degli antichi mestieri e workshop che portano a sperimentare, a cimentarsi con la manualità che stimola la concentrazione e il detox digitale.

La Tuscia viterbese custodisce una tradizione le cui origini si intrecciano alle vicende degli Etruschi: qui si lavora il ferro battuto, un’arte che può diventare il fulcro di tour tra le botte-

ghe artigiane dei centri storici di località come Civica Castellana, Acquapendente, Bagnoregio, Bomarzo, Tuscania, Vasanello e Tarquinia. Un’esperienza autentica in cui incontrare i maestri artigiani e magari cogliere l’occasione per regalare ai partecipanti un oggetto, ricordo prezioso del viaggio.

Un altro must sono le ceramiche, protette da un disciplinare della Camera di Commercio di Viterbo. D’altronde anche questo è un incontro che unisce saper fare e cultura: antiche terracotte si possono ammirare infatti nel Museo della ceramica di Tarquinia. Ecco quindi che l’anima etrusca del territorio diventa una guida ad attività coinvolgenti per i gruppi anche in modi inediti.

Così come, spostandosi in provincia di Roma, il ricamo di Palestrina (un “punto” che dal paese prende anche il suo nome) è un’arte manuale da scoprire e in cui magari provare a cimentarsi.

A ricordo dell’esperienza si può così anche creare un souvenir “aziendale”, che sia un acquerello, un piccolo taccuino rilegato, un oggetto in terracotta, un mosaico che ricorda quelli antichi delle ville romane.

A Fiuggi l’arte locale si esprime anche attraverso la street art, un modo contemporaneo per raccontare la storia. Con la vincita del bando “Lazio Street Art”, mura e palazzi del centro storico si sono abbelliti con murales dedicati a personaggi storici e alla cultura del luogo. La città termale esplora strade nuove per accogliere i visitatori, diventando anche porta d’ingresso alla Ciociaria dei saperi storici e contadini. Qui nasce il Cesanese, un vino che si può scoprire tra i colli visitando vitigni e cantine. Qui si può anche imparare a impastare il pane di Veroli, cotto nel forno a legna, come anche scoprire dolci tipici come il Panpepato o gli Amaretti di Guarcino.

Naturalmente Roma non è da meno: ci sono quartieri, strade, vicoli, in cui andare a ricercare l’anima popolare. I Rioni del centro storico sono un serbatoio prezioso da cui attingere racconti, tradizioni, curiosità per immergersi nell’anima autentica della città. Gli ambiti sono molteplici: rilegatori, ceramisti, falegnami, restauratori, orafi, sarti e liutai. Spesso con un occhio attento al recycling e all’upcycling, in perfetta armonia con le ricerche di green anche in azienda.

Incontrare i maestri artigiani non significa solo scoprire sapienti arti manuali e mettersi in gioco in prima persona, ma anche lasciarsi coinvolgere in modo affascinante e interattivo da valori da portarsi a casa, utili anche nella vita professionale di tutti i giorni.

Dedizione e passione sono gli elementi che animano i maestri artigiani e che si possono trasmettere anche allo spirito aziendale, a chi li osserva lavorare o a chi si mette in gioco con loro.

Fuori dalle rotte comuni

C’è tutta un’altra Roma da scoprire grazie a progetti che valorizzano il patrimonio diffuso con l’hi-tech, offrendo nuove chiavi di visita e di esperienza anche fuori dai percorsi più inflazionati, aprendo prospettive per attività inedite.

Q.X.11.A è un itinerario innovativo realizzato da Aamod – Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio che si snoda in circa dieci tappe nel quartiere Ostiense, attraverso segnaletica e un sistema di Qr code con cui i partecipanti possono accedere a contenuti multimediali che narrano l’evoluzione del quartiere.

Sulla stessa lunghezza d’onda viaggia il progetto Unexpected Itineraries of Rome. Sono sette le tappe proposte, per altrettanti itinerari da percorrere a piedi e valorizzati da pannelli, segnaletica interattiva e qr code. Al quartiere Esquilino si attiva un percorso che combina testimonianze archeologiche, monumenti, giardini storici e spazi culturali; un altro itinerario conduce tra i paesaggi verdi del Parco degli Acquedotti, dove la grandezza dell'ingegneria romana convive con la campagna urbana, per un’esperienza immersiva tra archeologia e natura. A Tor Marancia si offre un altro dei volti inediti della Capitale, quello dell’arte urbana contemporanea, con 23 opere murali monumentali realizzate da importanti artisti internazionali che hanno trasformato undici edifici di edilizia popolare in tele urbane.

Hotel Livata

L’Hotel Livata Mountain Wellness valorizza la “Montagna della Capitale” con proposte dedicate al Mice in ogni periodo dell’anno. Ospitalità di livello, area wellness, cucina locale e accesso diretto alle attività outdoor rendono l’hotel un hub quattro stelle ideale per eventi immersi nella natura

AHotel Livata

Viale dei Boschi, 24 00028 Subiaco (Rm) reservation@livatahotel.it www.livatahotel.it

Livata, nel cuore pulsante dei Monti Simbruini e a solo un’ora da Roma, prende forma un progetto che unisce visione imprenditoriale, amore per il territorio e ospitalità d’eccellenza: l’Hotel Livata Mountain Wellness. Frutto dell’impegno di Romolo Proietti Checchi, figura profondamente legata a questa montagna e al suo rilancio, l’obiettivo è chiaro: restituire a Livata il ruolo di “Montagna della Capitale”, valorizzandola come luogo vivo tutto l’anno, capace di attrarre visitatori e aziende grazie a un’offerta autentica e variegata. Livata, infatti, non è solo neve: è trekking tra faggete millenarie, percorsi bike e horseback riding, foliage spettacolare in autunno, rafting nelle gole e ciaspolate silenziose. Un mosaico di esperienze outdoor che rende l’hotel un punto di partenza strategico e privilegiato per chi desidera organizzare eventi che integrano formazione, benessere e natura.

Completamente rinnovato dopo un importante lavoro di recupero dello storico Albergo Livata, l’Hotel Livata Mountain Wellness si posiziona come soluzione ideale per business retreat e incontri aziendali, grazie a servizi curati, spazi versatili e un’ospitalità attenta e personalizzata. Le camere, accoglienti e luminose, con vista sui boschi, garantiscono quiete e concentrazione, mentre gli spazi comuni, i bar, la pergola panoramica, le aree aperitivo e la zona degustazione vini, favoriscono il networking e la convivialità informale. Elemento distintivo dell’hotel è la sua vocazione al benessere: la spa con centro wellness e le saune finlandesi en plein air immerse nella natura trasformano ogni soggiorno in un’esperienza rigenerante, un valore aggiunto per meeting, retreat e incentive aziendali, che qui trovano un contesto unico per favorire creatività e coesione.

BENESSERE, NATURA E MEETING

L’offerta Mice si arricchisce di sale meeting modulari, dotazioni tecnologiche per videoconferenze e un team dedicato al supporto organizzativo in grado di costruire attività su misura. Dalle escursioni guidate ai percorsi esperienziali nel Parco dei Simbruini, ogni evento può trasformarsi in un autentico momento di team building. Il ristorante La Faggeta completa l’esperienza valorizzando il territorio con una cucina regionale a chilometro zero, ideale per pranzi di lavoro o cene di gala che raccontano sapori autentici.

In questo equilibrio tra natura, gusto e funzionalità, l’Hotel Livata Mountain Wellness si afferma come nuova destinazione di riferimento per i meeting: un luogo dove l’ambiente montano favorisce concentrazione, benessere e momenti di autentica ispirazione.

di TERESA CHIODO

Grottaferrata, Roma

•Storia e innovazione tecnologica per eventi di successo

•Villa cardinalizia del XVI secolo con sale affrescate e spazi esclusivi

•Hotel 4 stelle con centro congressi e 5 sale meeting dotate di tecnologia di ultima generazione

•62 camere ristrutturate

•Galleria del Pannini (1730) e piano nobile visitabili anche con la realtà aumentata

•Grazioli Art Bistrot e Terrazza Grazioli: ristorazione d’eccellenza con vista su Roma

•Piscina nel parco secolare e navetta gratuita da/per la stazione di Frascati

•Esperienze on & off site personalizzate per team building e incentive

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