Edilizia 4-2012

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nitore per l’intrattenimento, uffici, resi-

so come quello che si era verificato in pre-

sibilità di integrarle all’interno di un tes-

denze ecc.) sparsi all’interno di grandi

cedenza e nella regione e di uno sviluppo

suto urbano. Anche in questo caso, per

vuoti, spesso popolati da automobili in mo-

più compatto dell’insediamento; il risulta-

maggiore chiarezza, farò un esempio tratto

vimento o parcheggiate. La vivibilità di

to, dettagliatamente documentato, è stato

dalla mia personale esperienza. Nel di-

questo ambiente urbano risulta partico-

che nel secondo caso si sarebbe potuto ri-

stretto di Hellersdorf, a est dell’area me-

larmente problematica per quanto riguar-

sparmiare, per quel solo territorio, un mi-

tropolitana berlinese vi è una zona centra-

da l’edilizia abitativa: sono molti gli esem-

liardo di dollari canadesi.

le di nuova edificazione alla quale si acce-

pi (il condominio con al piede una struttu-

Il quarto quesito è in realtà, come quelli

de con i mezzi pubblici (tram e autobus),

ra commerciale sulla statale per Gossolen-

che seguiranno, un’obiezione che potreb-

ma anche con auto che trovano posto in

go, le quattro torri e i condomini nei pressi

be essere avanzata: si propone forse di ne-

parcheggi sotterranei. L’insediamento è

della multisala cinematografica ecc. ) di

gare l’importanza, e la comodità, dell’evo-

composto da strade del tutto tradizionali

residenze con uno spazio di relazione circo-

luzione della grande distribuzione com-

(bar e esercizi commerciali al piano terra,

stante praticamente inesistente. Vorrei

merciale e di ritornare al negozietto sotto

abitazioni e uffici) da una delle quali si ac-

aggiungere che questa tendenza all’isola-

casa? O di continuare ad avere soltanto sa-

cede anche a una multisala che non è cir-

mento che contrassegna la “città disper-

le cinematografiche localizzate nel vec-

condata da una distesa di parcheggi, ma

sa” caratterizza anche alcuni interventi

chio centro e difficilmente accessibili? L’u-

che ha un accesso simile a quello dei cine-

più vicini al centro, e con una buona dota-

tilità di esercizi commerciali, anche di ri-

ma del centro delle nostre città. Le attrez-

zione di verde, come il quartiere dell’ex-U-

dotta dimensione, facilmente raggiungi-

zature collegate (sala giochi, ristorante,

nicem, che si ricollega alla tendenza che si

bili anche da cittadini che non usano l’auto

bar ecc.) si trovano all’interno dell’isolato.

è affermata in molti paesi nei quali, data la

e che necessitano di beni di prima necessi-

Più avanti una piazza, circondata dalle fac-

scarsa sicurezza che contrassegna l’edifi-

tà mi sembra sia fuori discussione, e non ne

ciate continue delle case, dà accesso a un

cazione dispersa, sono stati realizzati inse-

parlerò in questa occasione. Per quanto ri-

centro commercialee a un centro sportivo

diamenti chiusi verso l’esterno, dotati di

guarda le grandi strutture commerciali o

(anch’essi inseriti in una cortina di case,

un proprio servizio di sorveglianza (a Mila-

di intrattenimento, certamente in alcuni

con i parcheggi interrati). In questo modo,

no, il primo di questi insediamenti, Milano

casi possono sorgere relativamente isola-

invece che a un tessuto edilizio disperso,

San Felice, risale agli anni Sessanta). A

te, ma solo quando si sia verificata l’impos-

che il trasporto pubblico non riesce a servi-

Piacenza non si è arrivati a tanto, ma l’intervento sull’area dell’ex-cementificio, isolato dal contesto, anche simbolicamente, attraverso sculture a forma di porta e non capace, proprio per il suo isolamento, di accogliere attività non residenziali in grado di creare uno spazio pubblico realmente utilizzato anche dai non residenti, si pone nella stessa logica. Terzo quesito: quali sono i costi economici e sociali della “città dispersa”? La dispersione comporta costi economici e sociali (i primi sono quelli che incidono sui bilanci della pubblica amministrazione, i secondi sono sopportati dagli individui e dalla comunità in conseguenza dell’inquinamento, della congestione, del rumore, degli effetti negativi sulla salute, dell’abbassamento della qualità della vita ecc.). Questo tipo di contabilità, che non è stato fatto a Piacenza, ha dimostrato senza ombra di dubbio che la dispersione ha alti costi. Ho personalmente seguito quanto è avvenuto nella città canadese di Toronto , in una realtà molto diversa dalla nostra ma che ha fornito un’importante indicazione di metodo. In quel caso nel 1995 è stata creata una commissione per comparare i costi, nei 25 anni successivi, di uno sviluppo disperEDILIZIA PIACENTINA

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