L'Orafo Italiano 2012 10/11

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€ 5,00

In caso di mancato recapito inviare al CMP di Milano Roserio per la restituzione al mittente previo pagamento resi

L’ORAFO ITALIANO 10/11 2012

ANNO LXVI OTTOBRE-NOVEMBRE 2012

€ 5,00

Concorso 2013: l’anno del Serpente

Preziosi e accessibili Precious and reasonable

Come evitare di danneggiare le gemme How to avoid damage to gemstones

La Ville des Bijoux

















Un panino, un caffè e un anello... A sandwich, a coffee and a ring...

La notizia non è nuovissima ma è impressionante la velocità con cui si stanno diffondendo. Stiamo parlando dei banali distributori automatici, come ormai ne esistono per i prodotti più svariati: bibite, panini, fazzoletti di carta, ecc.. Prodotti di largo consumo, insomma. Da qualche tempo, invece, si stanno facendo strada anche distributori automatici di beni di

“nicchia”, di marche importanti e dal costo più elevato, come le scarpe sportive o i cellulari. Se in Italia ci siamo meravigliati per il distributore di lingotti d’oro all’areoporto di Bergamo, altri Paesi (India, Corea, Stati Uniti...) hanno inaugurato, con grande successo, i distributori di gioielli (vedi notizia a pag. 109). Tanti gli articoli scritti sull’argomento: favorevoli, contrari, scandalizzati, divertiti. Si può certamente dire che il gioiello comprato al distributore è meno romantico, che va perso il rito dell’acquisto, che manca il contatto con il gioielliere. Bisogna però anche dire che, per il momento, viene collocato all’interno di centri commerciali o di grandi catene di gioielleria, che si tratta di articoli del valore compreso tra i 50 e i 150 US$, e che sarebbe, tutto sommato, un servizio al cliente distratto, ritardatario, impulsivo. Alla recente presentazione del distributore di gioielli di Richline Group, in mezza giornata sono stati venduti preziosi per circa 10mila US$: sarà stata anche la curiosità, ma, in un momento di crisi come questo, si è certamente dimostrato un gran venditore! n The news is not so new but it is amazing how fast they are spreading. We are talking about ordinary vending machines, which now deliver any

products, anything from soft drinks, sandwiches, paper tissues, etc. Consumer products, in fact. However, some vending machines of “niche” goods have been making their way for some time - more expensive products by major brands, such as sports shoes or mobile phones. While in Italy we were surprised by the gold bar vending machine at the Bergamo airport, other countries (India, Korea, United States…) launched jewellery vending machines with great success (see story on p. 109). Many articles have been written on the subject, for and against, shocked and amused. We can certainly say that the jewellery bought from a vending machine is less romantic, that the rite of purchase is lost, that the contact with jewellers fails. However, it should also be said that, for the moment, they are placed in shopping centres or large jewellery chains, it is for merchandise priced from 50 to 150 US$, and after all it is supposed to be a service for distracted, laggard or impulse buyers. At the recent presentation of the Richline Group’s jewellery vending machine, jewellery was sold for an amount of about 10 thousand US$ in half a day. Perhaps it was just out of curiosity, but in a time of crisis like this, it certainly proved to be a great seller!

Editorial

Editoriale

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Sommario

In copertina / Cover La ville des bijoux Servizio clienti Customer Service Tel. +39 0384 823289 info@lavilledesbijoux.com www.lavilledesbijoux.com Orecchini in argento e zaffiri gialli naturali. Silver earrings with natural yellow sapphires.

Summary

Artwork and photo by Close up Studios

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concorso/competition Concorso 2013: l’anno del serpente

Cina/China 22 Il “paese di mezzo” adora l’Italia: ma a certe condizioni by Maurizio Palmisciano

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close up Preziosi e accessibili / Precious and reasonable by Marina Morini

flash pietre di colore/flash colored stones 42 Se ne vedono di tutti i colori / A riot of colour

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flash uomo/flash man Una classe tutta maschile / Manly elegance

flash orologi/flash watches 52 Calde ore d’autunno / Warm autumn hours 54 Crono di carattere / Chrono of character tendenze/trends 58 I trend di Swarovski / Swarovski trends comunicazione/communication 60 Morellato / Longines / Eberhard & Co. / Audemars Piguet / Rado / Richard Mille / Meccaniche Veloci / Omega

flash vintage/flash vintage 44 Passato e presente / Past and present 46 Un gioiello di trina / Lace jewellery

eventi/events 62 Mostra del Cinema di Venezia / Pesavento / 64 Frédérique Constant / Mannucci Gioielli / Antica Orologeria Candido Operti

flash bambini/flash children 48 Per la gioia dei piccini / To the delight of children

mostre/exhibitions 66 Cosimo Vinci / Chaumet / Museo Archeologico della Toscana


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convegni/conferences Santa Fe Symposium: cresce l’interesse del mondo scientifico by Valerio Faccenda i personaggi de L’Orafo/people Lanfranco Beleggia: La passione di realizzare cose belle The passion of making beautiful things by Antonella Garello storia d’impresa/case history Chantecler: regole teutoniche, fantasia italiana Chantecler: teutonic rules, Italian creativity by Marina Morini

l’intervista/interview 78 L’arte di saper lavorare la materia ribelle by Sonia Sbolzani

marketing 84 Il consumatore detta legge by Daniela Saibene gemme/gems 88 Un piccolo vademecum in dieci puntate Parte prima: il berillo A small guide in ten charts Part I: Beryl by Claudio Russo

L’Orafo Italiano Club 102 selezionati per voi vetrine/shop windows 104 Amin Luxury: il diamante col fiocco / the diamond with a bow Polello: l’amore infinito / A neverending love 106 Buben&Zorweg: la parete magica Buben&Zorweg: the magic wall 108 news

economia/economy 92 L’incubo economico al rallentatore The slow-motion economic nightmare by ASI - Analisi e Studi Industriali

L’Orafo top style 112 A Castel Monastero con Gordon Ramsay by Claudio Zeni

norme e leggi/rules and laws 96 Il Registro di Pubblica Sicurezza (parte I°) by Claudio Tomassini

english translation 114 People: Lanfranco Beleggia / Case History: Chantecler / Gems: Beryl / Economy / News

fiere/fairs 98 Vicenza / Bangkok / Friburgo

questo mese abbiamo parlato di... 119 This month we talked about...

Summary

negozi/shops 68 Pandora / Tag Heuer / Stroili Oro / Gioielleria Lavinia

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OTTOBRE NOVEMBRE 2012 editore direzione generale

redazione direttore responsabile

Edifis S.p.A. Viale Coni Zugna, 71 - 20144 Milano MI Ph. +39 02 3451 230 Fax +39 02 3451 231 info@edifis.it - www.edifis.it orafo@edifis.it Marina Morini - marina.morini@edifis.it

redazione

Antonella Garello - antonella.garello@edifis.it

collaboratori

ASI - Analisi e Studi Industriali, Enzo Andreis, Andrea Barra, Mauro Caneschi, Luigi Costantini, Valerio Faccenda, Vittorio Montieri, Maurizio Palmisciano, Fabrizio Patti, Claudio Russo, Daniela Saibene, Sonia Sbolzani, Claudio Tomassini, Claudio Zeni.

foto traduzioni progetto e grafica stampa

Close up Studios Promo-Est Claudio Rossi Oldrati Presservice Ottanta S.r.l. - Seriate BG

Iscrizione Roc n. 6090 del 29/08/2001 ___________________________________________________________ pubblicità traffico pubblicitario eventi e convegni prezzo per copia prezzo copia arretrata abbonamenti abbonamenti annuali

dircom@edifis.it Libera Carlini - libera.carlini@edifis.it convegni@edifis.it € 5.00 € 10.00 abbonamenti@edifis.it Italia € 40.00 IVA inclusa outside Italy € 90.00

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Tiara di Carlo e Arturo Giuliano. Dal volume “Serpentina” di Fritz Falk, Arnoldsche Art Publishers.

3 1 0 E 2 T o s N r o Con c E P

L’A NNO DE ER LS

Il serpente, protagonista dell’oroscopo cinese per l’anno 2013, lo è anche della storia, della cultura, dei miti e delle leggende di tutte le civiltà, antiche e moderne. Attraverso creazioni preziose ispirate proprio al tema del serpente, il concorso vuole promuovere il design e la manifattura italiani sul mercato dell’Estremo Oriente e della Cina in particolare. L’Orafo Italiano indice un concorso dedicato ai gioielli ispirati al tema del serpente. Dal 1° Dicembre 2012 al 1° Luglio 2013, le aziende orafe italiane interessate a partecipare potranno inviarci una foto di un loro gioiello: a partire dal numero di Gennaio 2013 fino al numero di Luglio/Agosto 2013, la rivista pubblicherà una selezione delle foto dei gioielli pervenute in redazione

e, nel Luglio 2013, una giuria composta dalla redazione de L’Orafo Italiano e da esperti del settore valuterà i gioielli pubblicati. A Settembre 2013 si terrà la premiazione del gioiello vincitore. LE AZIENDE: Le aziende dovranno inviare una foto in alta risoluzione (300 dpi, formato 10x12) possibilmente su fondo neutro o bianco, di un gioiello ispirato al tema del serpente (collana, orecchini, anello, bracciale, pendente, spilla, gemelli), per uomo o per donna. La foto dovrà essere accompagnata da: nome dell’azienda produttrice, eventuale nome del/della designer, breve descrizione del pezzo (materiali utilizzati e tipo di lavorazione) e anno di produzione. Il gioiello deve essere realizzato in pla-

tino, oro (18-14 kt) o argento 925, con o senza pietre naturali, e non deve essere stato prodotto prima del 2011. La pubblicazione è a discrezione della redazione e non saranno pubblicate foto non adeguate alla qualità della rivista o prive delle informazioni richieste. Il materiale può essere inviato per posta al seguente indirizzo: Edifis s.p.a. L’Orafo Italiano - Redazione Viale Coni Zugna, 71 20144 Milano MI o via mail, ai seguenti indirizzi: marina.morini@edifis.it antonella.garello@edifis.it


Cina

Il “paese di mezzo” adora l’Italia: ma a certe condizioni

China by Maurizio Palmisciano

La Cina presenta contraddizioni sconcertanti: ma resta un Paese dalle straordinarie opportunità.

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N

arra una leggenda che, prima di lasciare la terra, il Buddha chiamò a sé tutti gli animali, ma solo 12 andarono a offrirgli il proprio saluto. Per premiarne la fedeltà, il Buddha chiamò ogni anno del ciclo lunare col nome di ognuno di loro: quelli che ancora oggi per i Cinesi distinguono l'anno di nascita, le caratteristiche e il destino di ciascun uomo.

2013: l’anno del Serpente Secondo il calendario cinese, il 2013 sarà l’anno del serpente, una creatura che, come in Occidente, è investita di valenze diverse: rappresenta l'inganno, ma anche l'astuzia e la prudenza, ha poteri sovrannaturali ed è collegato al mondo sotterraneo e nel contempo alla medicina. Nella cucina e nella medicina cinesi il serpente trova ampio utilizzo: può essere fritto, al vapore, cotto nella zuppa, utilizzato per confezionare liquori, medicinali e creme di bellezza. Nell’arte marziale dello Shaolin, le movenze del serpente sono

studiate per sviluppare il temperamento e la resistenza. Superstizioni e pragmatismo I cinesi sono molto superstiziosi: il numero “quattro”, ad esempio, la cui pronuncia è simile a quella della parola ”morte”, è considerato un numero di malaugurio. Può far sorridere, ma in alcuni palazzi il quarto piano non esiste: al suo posto può figurare un “terzo piano B”... Per la stessa ragione, spesso si trovano in vendita articoli a RMB 39.9 invece che a 40. In Cina si può scegliere il proprio numero telefonico: tutti cercano di evitare il fatidico “4”, ma i numeri “fortunati” costano di più… Il numero otto è invece considerato di buon augurio: ha un suono simile a quello della parola “ricco”, per cui il numero di cellulare o la targa dell’auto con tanti otto sono benauguranti, così come il numero civico o l’ottavo piano di un edificio. La Jin Mao Tower di Shanghai ha 88 piani; anni fa la maison Fendi ha organizzato una splendida sfilata nella Muraglia Cinese (che dall’alto mostra le sinuosità di un serpente) con una “passerella”

Il serpente nello Shaolin

Fendi alla Grande Muraglia

lunga 88 metri e 88 modelle. E la cerimonia di apertura delle Olimpiadi di Pechino ha avuto inizio alle ore 8.08 di sera dell’8-082008. In Cina non si usa regalare orologi: ricordano il tempo che scorre e dunque l’approssimarsi della morte. Però i Cinesi sono molto pratici, se dovessero ricevere un orologio di lusso certo non lo rifiuterebbero, probabilmente correrebbero a rivenderlo!


Shanghai, Jin Mao Tower

I Cinesi adorano l’Italia...

La giada Da sempre i Cinesi attribuiscono più valore alla giada che all’oro o ai gioielli. Sono stati rinvenuti ornamenti e oggetti in giada appartenenti alla cultura di Hongshan (5000-6000 anni fa). Si credeva tra l’altro che impedisse la corrosione dei corpi e cacciasse gli spiriti maligni. A lungo fu di moda portare ornamenti di giada incisi con motivi e ideogrammi benauguranti come ostentazione del proprio status sociale. I gioielli preferiti dalle donne erano i braccialetti, che tra l’altro erano il classico dono per il fidanzamento o il matrimonio, come lo sono ai giorni nostri gli anelli di diamanti; e ancora oggi molti uomini portano a contatto della pelle un pezzetto di giada, ritenendolo positivo per la salute. Qualche consiglio pratico: quali gioielli, quale design Quello della Cina è un mondo radicalmente diverso dal nostro, e la gioielleria non fa eccezione. Nella Cina moderna spesso l’apparire prevale sull’essere. I Cinesi indossano spesso oggetti che

noi non esiteremmo a definire pacchiani. Il popolo cinese è numeroso e di conseguenza tende a ragionare in termini di quantità, la qualità è spesso intesa come un costo. Negli ultimi anni la richiesta dei preziosi è aumentata perché si è creata una numerosa classe di Cinesi ricchi, ben disposti a spendere per differenziarsi e per ostentare la propria ricchezza. I Cinesi hanno una corporatura più minuta della nostra e portano gioielli molto piccoli: l’orecchino, per esempio, è spesso lungo e sottile. Il nostro termine “collana” viene frainteso, perché in Cina la collana corrisponde al nostro ciondolo: normalmente la parure per i Cinesi è composta da ciondolo, orecchini e anello, mentre il bracciale è spesso sostituito da quello di giada. I Cinesi sono molto legati alle proprie tradizioni: in generale preferiscono l’oro giallo, mentre i giovani prediligono l’oro bianco proprio per scrollarsi di dosso lo stile tradizionale. Le pietre piacciono se

sono vistose e dai colori molto accesi; capita di sentirsi chiedere da aziende cinesi gioielli ispirati ai bijoux indossati dalle modelle alle sfilate, gioielli “alla moda e di design” - senza che sia ben chiara la differenza. Il nostro stile italiano piace molto, però a volte è giudicato troppo semplice, quasi banale. Molte aziende cinesi richiedono solo designer italiani perché credono che il gioiello sia legato al mondo delle sfilate: dunque è facile sbagliare, ed è sempre bene farsi mostrare delle foto o delle immagini per capire quali siano le reali aspettative del committente: per “design” i Cinesi intendono semplicemente oggetti moderni. Nelle aziende orafe il personale non è qualificato e solo pochissimi hanno seguito un corso di oreficeria; nella stragrande maggiornaza dei casi, a ciascun addetto viene assegnato un compito al quale deve dedicarsi per tutto il giorno: c’è chi taglia, chi assembla, chi pulisce, chi lucida… Una catena di montaggio dove ognuno ripete un’azione senza sapere cosa stia davvero facendo e senza alcuna

visione d’insieme. Molte gioiellerie somigliano ai piani dei nostri grandi magazzini, con tanti box vendita: i Cinesi non riescono a capire che in Europa l’ambiente piccolo piace perché viene percepito come più curato, con quell’aria di riservatezza tipica di un ambiente per pochi. Al contrario, in Cina la mania del “grande” si riscontra un po’ dappertutto - nei negozi, nei ristoranti, negli hotel: secondo i Cinesi le grandi dimensioni comunicano a priori grandiosità. Nelle scuole cinesi dove insegno a progettare gioielli, semplicemente manca

23 La Grande Muraglia


Cina

Serpente di giada

la cultura stessa del gioiello; i ragazzi applicano colori fantasiosi nelle pietre con un linguaggio appariscente, da bigiotteria, anche perché è da poco tempo che usano ornamenti di questo tipo. Sono ragazzi che vengono anche dalla campagna, che studiano con molta buona volontà, ma per loro il massimo dell’eleganza resta un bijou pacchiano. Alcune ragazze si presentano a lezione vestite da gran sera, altre in ciabatte perché vivono nei dormitori all’interno delle scuole: ancor prima di insegnare a disegnare e sviluppare una collezione di gioielli, devo insegnare il gusto estetico, perché il loro concetto di eleganza e bellezza non è uguale al nostro. Ancora oggi vedo Cinesi che indossano vestiti e accessori con l’etichetta del negozio, che usano piatti e bicchieri col cartellino della marca o del prezzo e non per far sfoggio di sé, ma piuttosto perché manca qualsiasi tipo di interesse e cura per l’oggetto e di conseguenza per se stessi. Mi sono successi un paio di episodi significativi e anche divertenti: una mia allieva ha disegnato un anello con due pietre all’interno del gambo, dove non le si poteva vedere,

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e quando le ho chiesto il perché di questa scelta così particolare, mi ha risposto che ero stato io durante la lezione a parlare di “lusso nascosto”… Bisogna dire che mi ascolta quando spiego! Un’altra volta ho disegnato delle ghirlande natalizie per una ditta: mi era stato chiesto di proporre molte varianti, così ne ho disegnata solo una intera e tutte le altre a metà. Il responsabile ha indicato la metà che gli piaceva e l’operaio ha realizzato solo quella metà: l’altra metà non l’ha eseguita perché non era disegnata… Quando mi si chiede che gioielli bisogna disegnare per i Cinesi, rispondo sempre che il gusto cambia da regione a regione, da nord a sud: certamente, però, devono essere facili da realizzare e, se si forniscono i disegni, bisogna che questi riportino tutte le indicazioni, passo per passo, perché in genere i Cinesi si attengono strettamente alle istruzioni che ricevono. Sono ben recepiti l’oro giallo e l’oro bianco lucido, l’oro satinato non sempre viene capito e non tutti riescono a farlo; sono apprezzati i colori vivi, le forme fluide e poco spigolose. Per ogni forma ed elemento, poi, i Cinesi chiedono da dove è stato preso, qual è il suo riferimento, perché per loro è davvero difficile concepire la fantasia, la pura creatività. Per alcuni,

infine, copiare non è una furbizia: se piace un oggetto che hai fatto, lo copiano con ammirazione, proprio non riescono ad apportare nessuna modifica all’originale; altri invece copiano perché non vale la pena spendere per poi essere copiati dagli altri! In Cina esistono le vie commerciali, la via della cartoleria, la via dei negozi di stoffa, ecc., e quasi tutti i negozi offrono la stessa merce. Il ragionamento è: il mio vicino vende quel prodotto, lo venderò

anch’io, la gara sarà sul prezzo di vendita… il più basso. Nonostante tutte queste contraddizioni e diversità, la Cina resta un Paese dalle opportunità straordinarie. I Cinesi adorano noi Italiani per il nostro modo di vestire, il design, lo stile di vita: all’EXPO del 2010 il padiglione italiano è stato il più visitato dopo quello cinese e dallo scorso mese di Giugno rimane aperto, su richiesta di ben 23 municipalità, tra cui Shanghai, Pechino e Hong Kong.

Affermato designer orafo milanese, consigliere ADOR, Maurizio Palmisciano si è sempre distinto per lo stile personale, lontano da qualsiasi cliché. Ha partecipato a numerosi concorsi ed esposizioni, in Italia e all’estero, e ha collaborato con diverse testate, sui temi del design e della ricerca applicati alla gioielleria. Dal 2009 ha iniziato a collaborare con aziende cinesi, a Dong Guan e Shenzhen; dopo aver insegnato presso il Dipartimento di Design del Gioiello all’Art & Design Institute di Suzhou, attualmente risiede a Hangzhou, dove collabora come designer presso aziende cinesi ed è docente presso la China Academy of Art, dipartimento di Design del Gioiello.








Close Up

Preziosi e accessibili Precious and reasonable

Linea “I luck it”. Orecchini in oro 9 carati con cammei incisi a bulino e a mano. n “I luck it” Line. Earrings in

9 carat gold with hand and burin engraving.

Close Up by Marina Morini

Rovian Gioielli Italiani

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Close Up

Ikebana Preziosi Anelli microfusi in oro 9 o 14 carati con incisioni a mano. n 9 and 14 carat yellow and rose gold with handmade

Salvini Collezione Minimal. Orecchini e pendenti a croce in oro rosa e in oro bianco 9 carati con brillante e logo Salvini. n Minimal Collection. Earrings and pendants in 9 carat rose gold and white gold with a

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diamond and Salvini’s logo.

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engravings.


Roberto Demeglio Collezione Nine. Bracciali in oro 9 carati e topazi di diversi colori. n Nine Collection. Bangles in

9 carat gold and topazes

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of different colours.

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Close Up

Graziella Collezione Rosa. Collana e bracciale in oro 14 carati, smalti e seta. Disponibile anche in oro 18 e 21 carati e in argento 925. n Rosa Collection. Necklace and bracelet in 14 carat gold, enamels and silk. Also available in 18 and 21 carat gold and in sterling silver.

Anteo Gioielli Collezione I Ninnoli. Pendenti e bracciale in oro 9 carati giallo e rosa, con brillanti. n I Ninnoli Collection. Pendants and bracelets in 9 carat yellow and rose gold, with

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diamonds.

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Queriot Collezione Ava. Orecchini pendenti in oro rosa 9 carati con turchese e onice. n Ava Collection. Pendant earrings in 9 carat rose gold with turquoise and onyx.

UnoAerre Gemelli in oro 9 carati bianco e rosa, con pietra centrale in onice, lapislazzulo e madreperla. n Cuff-links in 9 carat tral stone in onyx, lapis and mother-of-pearl.

Close Up

white and rose gold, with cen-

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Close Up

DML Collezione Dorotea. Bracciali in oro giallo e rosa 14 carati. n Dorotea Collection.

Bangles in 14 carat yellow

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and rose gold.

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Neonero Collezione Twist. Collana in oro giallo e bianco 14 carati. n Twist Collection. Necklace

in 14 carat white and yellow gold.

Mer첫 Braccialetto in nylon e oro giallo 9 carati e ciondoli smaltati con angioletti in oro nylon and 9 carat yellow gold and enamelled pendants in 9 carat rose gold.

Close Up

rosa 9 carati. n Bracelet in

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Close Up

Mannucci Gioielli Collezione Dunes. Anello e orecchini (bracciale in parure) ispirati alle dune del deserto, in oro 14 carati e smalto a fuoco. n Dunes Collection. Ring and earrings (bracelet as a set) inspired by the dunes of the desert, in 14 carat gold and fire enamel.

Giovanni Raspini Anello corona e anello piume in oro giallo 9 carati. n Crown ring and feather

Close Up

ring in 9 carat yellow gold.

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Gold Art Collane con boule in oro giallo o alternate in oro bianco, giallo e rosa. Realizzate a 9 o a 14 carati. n Necklaces with boules in yellow gold or alternating white, yellow and rose gold. In 9 or 14 carat gold.

Nardi Catene fini in oro 9 e 14 carati. n Fine chains in 9 and 14

carat gold.

Artlinea Orecchini in oro bicolore o tricolore 9 carati. n Earrings in two-colour and tricolour

Close Up

9 carat gold.

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Flash pietre di colore

Se ne vedono di tutti i colori A riot of colour I gioielli ravvivano la stagione autunnale accendendola con le più diverse tonalità di colore: un segno di buonumore e di allegria, da portare sempre con sé. n Jewellery enlivens the fall season by brightening it up with many different shades of colour, a sign of prêt-à-porter good mood and fun.

å

Verdi Gioielli Linea Orchidea: i petali del fiore sono opportunamente trattati e incorniciati da un filamento in oro 24 carati. La linea impiega poi oro 18 carati, diamanti bianchi, brown e neri e ametiste, topazi azzurri, peridoti e citrini. n Orchidea line: the flower petals are properly treated and framed by a 24 carat gold filament. The line includes 18 carat gold, white, brown and black diamonds and amethyst, blue topaz, peridot and citrine.

ç Orotrend Anelli della

collezione BonTon, in oro rosa, brillanti, diamanti brown e madreperle verde e arancio: le pietre centrali sono citrino e quarzo fumé. n Rings from the BonTon collection, made of rose gold, diamonds, brown diamonds, green and orange mother of pearl; the central stones are citrine and smoky quartz.

é Trollbeads Ideato e

Flash colored stones

realizzato in Italia, il beads in vetro Luce Interiore “immagazzina” la luce, artificiale o naturale, liberandola poi al buio, generando una luminescenza brillante e duratura. n Designed and manufactured in Italy, the Luce Interiore glass bead “stores” artificial and natural light to release it in the dark, creating bright and longlasting luminescent effects.

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è

F.A. Gioielli Anello in oro rosa, brillanti neri e calcedonio. n Rose gold ring, with black diamonds and chalcedony.


í

Nanis La collezione Ipanema comprende gioielli in oro giallo, con diamanti, citrini, ametiste, quarzi e topazi dalle diverse sfumature. n The Ipanema collection comprises jewels in yellow gold with diamonds, citrine, amethyst, quartz and topaz, in different nuances.

ë Garavelli Anello in oro rosa 18 carati, con diamanti neri e ametista. Collezione Chrystal. n 18-carat rose gold ring, with black diamonds and amethyst. Chrystal collection.

ì Bertani & Co. Diversi modelli di anelli in oro, diamanti e pietre di colore. n Different models of rings, in gold with diamonds and coloured stones.

ê

Bibigì Dalla collezione Cover, pendente in oro rosa, brillanti e giada viola; in oro bianco, brillanti e ossidiana. n From the Cover collection, rose gold pendant, with diamonds and purple jade; white gold, diamonds and obsidian.

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Flash vintage ç

Ippocampo Jewels Orecchini con amo e cerchio diamantato in argento rosa e palladio nero; rosone in bronzo rosa e palladio nero. n Earrings with fastening and diamond milled circle in rose silver and black palladium; bronze rosette.

Passato e presente Past and present Un deciso sapore retrò si mescola armoniosamente a elementi contemporanei in questi gioielli dal fascino intramontabile. n A decidedly retrò style blends harmoniously with contemporary elements in jewellery pieces full of timeless charm.

Flash vintage

é Alcozer & J Elaborata

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spilla in ottone dorato, con pietre semipreziose e perle. n Elaborate golden brass brooch, with semiprecious stones and pearls.

å

Ricci Orecchini in tessuto macramé, con rosone in argento 925 e cammeo centrale, in resina con spruzzi di glitter nella cornice. n Macramé fabric earrings, with sterling silver rosette pattern and central cameo, resin with glitter splashes in the frame.

è

Di.Go. Collana e pendente in oro bianco, con diamanti bianchi e diamanti fancy. Dalla collezione Decò. n A necklace and ring in white gold, with white and fancy diamonds. From the Decò collection.



Flash vintage

Un gioiello di trina å

Lace jewellery

Piero Milano Collezione Casbah: bracciali in oro rosa e in oro bianco, con brillanti. n Casbah collection: rose and white gold bracelets, with diamonds.

Lavorati come un pizzo, eleganti e preziosi: si ispirano a uno stile bon ton questi gioielli di bellissimo effetto. n Elegant and precious, worked as a lace; these beautiful pieces of jewellery

ç ITitoli Pendente della

are inspired by a bon ton style.

é Emmepi di Pino Manna Collezione Bon Ton: pendente in oro rosa e diamanti bianchi. n Bon Ton collection: rose gold pendant with white diamonds.

collezione Spazio, in oro bianco e oro rosa con diamanti. n White and rose gold pendant with diamonds, from the Spazio collection.

è

Flash vintage

Luca Carati Anello in oro rosa e diamanti. Collezione Elizabeth. n Rose gold ring with diamonds. Elizabeth collection.

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Flash bambini

Per la gioia dei piccini To the delight of children I gioielli per i più piccoli attingono al mondo degli animaletti, dei fiori e dei simboli infantili: con tanto colore e tanta tenerezza. n Kids’ jewellery draws on the world of animals, flowers and children’s symbols, with lots of colour and tenderness.

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Amore & Baci Bracciali in silicone, regolabili, con elementi in argento 925 e smalti dai colori vivaci. Distribuiti da M.I.I. . n Adjustable silicone bracelets with sterling silver elements and brightly coloured enamels. Distributed by M.I.I.

è LeBebé Collezione I

Sigilli Piccoli: pendente in oro bianco, in doppia lastra, nella versione femminuccia. Personalizzabile con l’incisione del nome o dell’iniziale. n I Sigilli Piccoli Collection: white gold pendant, double plate, in the girl version. It can be engraved with names or initials.

ê

é Bertani & Co. Dalla

Flash children

collezione Miniori, ciondolo a forma di orsetto, in oro bianco e rosa con diamanti. n From the Miniori collection, teddy bear pendant made of white and rose gold with diamonds.

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ë Ottaviani Collezione

Junior: portano fortuna le coccinelle in argento, protagoniste del bracciale in cuoio rosso; girocollo in parure. n Junior Collection: the silver ladybugs, stars of the red leather bracelet, bring good luck; matching necklace available.

ç Oliver Weber Il draghetto fa parte di una collezione di pendenti con teneri animaletti, in metallo rodiato, smalto e cristalli Swarovski. n The little dragon is part of a collection of pendants that includes cute pets, made of rhodium plated metal, enamel and Swarovski crystals.

Unoaerre Allegri charms in oro giallo 18 carati e smalti, dalla linea Uno Kids. n Cheerful charms made of 18K yellow gold and enamel, from the Uno Kids line.



Flash uomo

Una classe tutta maschile Manly elegance I gioielli “per lui” giocano con forme, materiali e colori molto decisi, con un tocco di originalità che aiuta a sdrammatizzare. n Men’s jewellery

å Nardi Bracciale in ar-

gento e cuoio. n Silver and leather bracelet.

play with very strong colours, shapes and materials, with a touch of originality to give it a lighter note.

é Falcinelli Italy Gemelli è Mannucci Gioielli Gioca

Flash man

con l’elemento maschile del chiodo il bracciale in ottone inciso galvanizzato oro chiaro 18K, con logo smaltato a caldo. Collezione Nails. n This bracelet playing with the male element of the nail is made of engraved brass plated with 18K gold, with hot enamelled logo. Nails collection.

50

ê Ilario

Bracciali e gemelli in argento e cuoio. n Bracelets and cufflinks in sterling silver and leather.

in oro bianco, con diamanti blu e bianchi. n White gold cufflinks, with blue and white diamonds.

ç

Giovanni Raspini Anelli interamente realizzati in argento 925. n Rings made entirely of sterling silver.



Flash orologi

Calde ore d’autunno Warm Autumn hours Colori morbidi e forme vintage segnano le le ore dell’Autun-

å

no/Inverno 2012, declinate

Fossil ES 3133 Quadrante in argento bianco, cassa in acciaio satinato e cinturino in pelle heirloom con finitura Rose Gold IP. n White silver dial, satinfinished stainless steel case and heirloom leather strap with Rose Gold IP finish.

nelle tonalità del rosa antico e dell’oro rosa. n Soft colours and vintage shapes mark the hours of Autumn/Winter 2012, in the shades of antique rose and rose gold.

é

Vetta Solo Tempo Quarzo Lady Cassa piatta in acciaio lucido, quadrante in madreperla rosa, cinturino rosa in coccodrillo. n Polished steel flat case, pink mother of pearl dial, pink crocodile strap.

Flash watches

è Hoops

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Glam Luxury Cassa in metallo silver con vetro sfaccettato e strass colorati, ad illuminare il quadrante. Cinturino in nuance. n Silver metal case with faceted glass and coloured rhinestones to light up the dial. Matching strap.

ç

DKNY NY8627 Cassa in acciaio con finitura e cristalli Rose Gold sulla ghiera; quadrante Rose Gold con finitura MOP e bracciale in acciaio mesh con finitura Rose Gold. n Stainless steel case with Rose Gold finish and crystals on the bezel. Rose Gold dial with MOP finish and steel mesh band with Rose Gold finish.



å

Flash orologi

Lotus Collezione Marc Márquez Movimento al quarzo, cassa in acciaio e cinturino in poliuretano, diametro cassa di 44 mm. Resistente all’acqua a 100 mt. n Quartz movement, stainless steel case and polyurethane strap, 44 mm case diameter. Water resistant to 100 meters.

Crono di carattere Chrono of character Mix tra tecnologia e design, il cronografo piace sempre di più, agli uomini ma anche alle donne, grazie al suo carattere forte e all’immagine sportiva. n A perfect mix of technolo-

gy and design: men as well as women like chronographs more and more, thanks to their strong character and sporty look.

ç Liu Jo Luxury

Crono TLJ192 In alluminio, leggero e maneggevole, con chiusura in acciaio a scomparsa. Indici e lancette luminous. Resistente all’acqua a 5 atm. n Aluminum, lightweight and easy to handle, with stainless steel hidden lock. Luminous hands and indexes. Water resistant to 5 atm.

é Stroili Oro So Stroili

B0460-4 Cassa in policarbonato, cinturino in silicone blu notte, diametro della cassa di 42,2 mm. n Polycarbonate case, dark blue silicon strap, 42.2 mm case diameter.

Flash watches

è Noon Copenhagen Mo-

54

dello 71 In acciaio e vetro zaffiro, cassa di 43 mm. e cinturino in silicone. Resistente all’acqua a 10 atm. n Steel and sapphire crystal, 43 mm case and silicone strap. Water resistant to 10 atm.





Tendenze

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Celebrate life Gem Visions 2008: Jessica Fong per Unicorn Jewelry Design Co.Ltd. (Hong Kong), “Dreams come true”. Oro con Swarovski Gemstones zaffiri blu, rosa e gialli e topazio; ametista, citrino, peridoto, rodolite, rubini e diamanti. n Gold and Swarovski Gemstones blue, pink, yellow sapphire, topaz; amethyst, citrine, peridot, rhodolite, ruby, diamonds.

I trend di Swarovski

Trends

Swarovski trends

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Decima - e speciale - edizione per Gem Visions, ottima pubblicazione curata da Swarovski Gems™ sulle tendenze e il design nel campo della gioielleria. Mentre Gem Visions 2013 individua e analizza diversi macrotemi e le tendenze per il prossimo anno (Origin, Goddess, Take Time, Toxic Attraction, Outer Space), il volumetto “Celebrate” rende omaggio a 10 anni di Gem Visions, 10 anni di evoluzione e cambiamenti nel mondo del prezioso. n Tenth, special edition of Gem Visions, excellent publication edited by Swarovski Gems™ on jewellery trends and design. While Gem Visions 2013 identifies and analyses several macro-themes and trends for the coming year (Origin, Goddess, Take Time, Toxic Attraction, Outer Space), the “Celebrate” book pays tribute to the 10th anniversary of Gem Visions, 10 years of evolution and changes in the world of jewellery. www.swarovski-gems.com

ç Celebrate love Gem

Visions 2012: Roberto Coin (Italia), “Haute Couture”. Oro bianco, Swarovski Gemstones zaffiri rosa, tormaline, diamanti. n White gold, Swarovski Gemstones pink sapphires; tourmalines, diamonds.

é Celebrate yourself

Gem Visions 2004: Raquel Neves (Brasile). Oro 18 carati con Swarovski gemstones spessartite. n 18 carat gold, Swarovski Gemstones spessartite.



Comunicazione

M . ORELLATO È affidata al volto magnetico della top model russa Irina Shayk la nuova campagna pubblicitaria di Morellato. Il claim - “More essential more sensual” - richiama da un lato lo stile contemporaneo ed “essenziale” delle collezioni e dall’altra la sensualità della bellissima testimonial, legando la preziosità e la classicità della perla a uno stile moderno e glamour. La campagna sarà visibile sulla stampa periodica e femminile, sul web e in TV, fino alla fine dell’anno. n The new Morellato

Communication

Longines

advertising campaign relies on the magnetic face of Russian supermodel Irina Shayk. The slogan - “More essential more sensual” refers on the one hand to the contemporary, “essential” style of the collections, and on the other to the sensuality of the beautiful endorser, combining the refinement and classic nature of pearls with a modern, glamour style. The campaign will be seen on periodicals and women's magazines, on the web and on TV until the end of the year.

LONGINES Longines ha partecipato come sponsor all’edizione 2012 dei Chi è Chi Awards, evento annuale organizzato dalla testata Chi è Chi del Giornalismo e della Moda per premiare figure dell’imprenditoria. L’edizione di quest’anno era dedicata ai giovani: i vincitori hanno tra l’altro ricevuto un modello Longines Conquest 24H GMT in acciaio con movimento automatico e doppio fuso orario. Nella foto: Elisa Gasparini, brand manager Longines, con-

Eberhard

segna l’orologio a Federico Grom e Guido Martinetti, fondatori delle gelaterie Grom, vincitori nella categoria “Migliori testimonial per i giovani”. n Longines participated as a sponsor to the 2012 edition of the Chi è Chi Awards (Who is Who), an annual event organised by the magazine “Chi è Chi del Giornalismo e della Moda” to reward people in the business world. This year's edition was dedicated to young people. Among other things, the winners received a Longines Conquest 24H GMT steel watch, with automatic movement and dual time. Pictured: Elisa Gasparini, Longines brand manager, delivering the watch to Federico Grom and Guido Martinetti, founders of Grom ice cream shops, winners in the category “Best ambassadors for young people”.

prezioso cronografo Extrafort Roue à Colonnes Grande Date 125ème Anniversaire, celebrativo dei 125 anni di vita della Casa. Nella foto: Gattuso con Mario Peserico, AD Eberhard Italia. n He debuted last July in the Swiss league, with the Zion team, and upon his arrival in Switzerland he received a great gift; Gennaro “Rino” Gattuso, famous midfielder and watch enthusiast, has received a valuable timepiece as a gift from Eberhard & Co., Extrafort Roue à Colonnes Grande Date 125ème Anniversaire, celebrating the 125th anniversary of the House. Pictured: Gattuso with Mario Peserico, AD Eberhard Italia.

EBERHARD & CO. Ha debuttato lo scorso mese di Luglio nel campionato elvetico, con la squadra del Sion, e al suo arrivo in Svizzera ha ricevuto un omaggio d’eccezione: Gennaro “Rino” Gattuso, celebre centrocampista e appassionato di orologi, ha infatti ricevuto in dono dalla maison Eberhard & Co. un

60 Audemars Piguet


Omega

Meccaniche Veloci

AUDEMARS PIGUET Michael Schumacher ha collaborato personamente a un’edizione limitata del Royal Oak Offshore di Audemars Piguet, di cui è da tempo appassionato estimatore. Il Royal Oak Offshore Chronograph Michael Schumacher è disponibile in titanio (1000 esemplari), in oro rosa (500 esemplari) e platino (100 esemplari): innumerevoli i particolari che richiamano il mondo delle corse automobilistiche e la leggendaria carriera di Schumacher. n Michael Schumacher has personally participated in the creation of a limited edition of the Royal Oak Offshore by Audemars Piguet, of which he has long been passionate admirer. The Royal Oak Offshore Chronograph Michael Schumacher is available in Rado

titanium (1000 pieces), rose gold (500 pieces) and platinum (100 pieces). Countless details evoke the world of motor racing and Schumacher’s legendary career.

RADO Reduce dal trionfo alle Olimpiadi di Londra e dalla vittoria agli US Open di New York. Andy Murray - terzo posto del ranking mondiale ATP figura tra i nuovi ambasciatori Rado (nella foto, con un modello della Casa al polso). n Fresh from his triumph at the London Olympics and his New York U.S. Open win, Andy Murray – third place in the ATP world ranking - is one of the new Rado ambassadors (pictured with a Rado watch on his wrist).

Community. n A new prestigious partnership in the world of sports for Richard Mille, which became the official timekeeper of the Manchester City Football Club. The brand has also donated a unique timepiece to auction on behalf of the charitable association City in the Community.

n Martin Castrogiovanni, unmistakable tighthead prop of the Italian rugby national team, will be the ambassador of the high jewellery brand Meccaniche Veloci for one year. In a funny online video on social media, The Player team, sponsored by Meccaniche Veloci, challenges Martin Castrogiovanni’s physical strength.

MECCANICHE VELOCI

OMEGA

Martin Castrogiovanni, inconfondibile pilone destro della nazionale Italiana di rugby, sarà per un anno ambasciatore di Meccaniche Veloci, brand di alta orologeria. In un simpatico video online sui social media, il team The Player, di cui è sponsor Meccaniche Veloci, sfida la forza fisica di Martin Castrogiovanni.

Anche nel recentissimo “Skyfall” l’agente 007, alias Daniel Craig, indossa un Seamaster Omega. E per celebrare questo sodalizio Omega presenta il Seamaster Planet Ocean 600M “Skyfall” Limited Edition. Perfetto per spericolate avventure, è impermeabile a 600 metri ed è alimentato dal nuovo calibro Co-Axial 8507 di Omega. n Even in the recent “Skyfall”, Agent 007, aka Daniel Craig, is wearing a Seamaster Omega. And to celebrate this partnership, Omega presents the Seamaster Planet Ocean 600M “Skyfall” Limited Edition. Perfect for reckless adventures, it is waterproof to 600 metres and is powered by Omega’s new Co-Axial calibre 8507.

Richard Mille

RICHARD MILLE Nuova partnership di prestigio nel mondo dello sport per Richard Mille, che è diventato cronometrista ufficiale del Manchester City Football Club. La Casa ha inoltre donato un esemplare unico all’asta organizzata a favore dell’associazione benefica City in the

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Eventi

ç

å

Mostra del Cinema di Venezia Tre grandi firme per tre donne famose: Ornella Muti (1) ha indossato i gioielli della linea Liberty di Pasquale Bruni durante il Charity Party Terres des Hommes; Kasia Smutniak (2), madrina del Festival, ha scelto la linea Belle Epoque di Damiani e Kate Hudson (3) i gioielli della linea Les Fabuleuses di Fabergé. n Three famous brands for three famous women: Ornella Muti (1) wore jewellery from the Liberty line by Pasquale Bruni during the Charity Party Terres des Hommes; Kasia Smutniak (2), patroness of the festival, chose the Belle Epoque line by Damiani and Kate Hudson (3) jewellery from the Les Fabuleuses line by Fabergé.

Events

è

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ê é

Pesavento Villa Rotonda, opera del Palladio (4), è stato lo splendido “set” della serata speciale dedicata a Pesavento, marchio sinonimo di arte, bellezza e armonia. Chiara Carli e Marino Pesavento (5) hanno voluto festeggiare venti anni di attività e di successo con i loro clienti e ospiti da tutto il mondo tra luci, fuochi e musica. n Villa Rotonda by Palladio (4) was the beautiful setting for the special evening dedicated to Pesavento, a brand synonymous with art, beauty and harmony. Chiara Carli and Marino Pesavento (5) decided to celebrate twenty years of business and success with their customers and guests from all over the world with lights, fireworks and music.



Eventi

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å

Mannucci Gioielli La rocca medievale

Frédérique Constant

Il marchio ha debuttato quale sponsor ufficiale degli eventi dei prestigiosi Cantieri Riva, durante i Riva Days di Sarnico. Il vincitore del Best in Show, Erio Matteri, è stato premiato con un orologio Runabout a Fasi Lunari. Foto 1: il vincitore, al centro, con Carlo Riva, a destra, e Walter Consoli di Consoli Gioielli, retailer ufficiale del marchio a Sarnico; foto 2: Dalila Consoli, responsabile di Consoli Gioielli per gli Emirati Arabi e la Russia. Da Settembre, Frédérique Constant è distribuito in Italia da International Jewellery Company, Milano. n The brand debuted as an official sponsor of the prestigious Cantieri Riva events, during the Riva Days in Sarnico. Best in Show winner Erio Matteri was honoured with a Runabout Moonphase watch. Photo 1: the winner, in the middle, with Carlo Riva, to the right, and Walter Consoli from Consoli Gioielli, official retailer of the brand in Sarnico; photo 2: Dalila Consoli, Consoli Gioielli manager for the United Arab Emirates and Russia. Since September, Frédérique Constant has been distributed in Italy by International Jewellery Company, Milan.

Events

Antica Orologeria Candido Operti

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La boutique del Forte Village, prestigioso resort vicino a Cagliari, ha ospitato nel corso dell’estate mostre ed eventi dedicati ad alcuni marchi di punta - Pomellato, Chanel, Jaeger-LeCoultre e Audemars Piguet - e il concorso per Lady e Miss Fortevillage (nella foto con Candido Operti e Miss Fortevillage 2011), premiate con un orologio Chanel e un anello Pomellato. n During the summer, the boutique at Forte Village, prestigious resort near Cagliari, hosted exhibitions and events dedicated to some leading brands - Pomellato, Chanel, Jaeger-LeCoultre and Audemars Piguet - and the beauty contest for Lady and Miss Fortevillage (pictured with Candido Operti and Miss Fortevillage 2011), who were honoured with a Chanel watch and a Pomellato ring.

di Passignano sul Trasimeno (Perugia): un suggestivo palcoscenico per i gioielli Mannucci, di Marco e Chiara Mannucci (nella foto al centro), organizzatori dell’evento Party Chic, con musica, luci e degustazioni. n The medieval fort of Passignano sul Trasimeno (Perugia): a fascinating stage for Mannucci jewellery, by Marco and Chiara Mannucci (pictured in the middle), organisers of the Party Chic event, with music, lights and tastings.



Mostre Cosimo Vinci Dal 1 Dicembre al 27 Gennaio il Museo del Bijou di Casalmaggiore (CR) ospita “Tesori della Magna Grecia by Cosimo Vinci design”, venti corone “innovative e dissacranti” in oro e argento realizzate dal noto designer in collaborazione con la Sem-Ar di Arezzo. n The Museo del Bijou in Casalmaggiore (CR) is hosting “Treasures of Ancient Greece by Cosimo Vinci design” from December 1 to January 27, twenty “innovative and irreverent” gold and silver crowns made by the well-known designer in collaboration with Sem-Ar from Arezzo.

Chaumet alla Biennale

Exhibitions

Arezzo va a Santiago

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Fino al 20 Gennaio 2013 l’Instituto Cultural de Providencia a Santiago del Cile ospita alcuni straordinari reperti del Museo Archeologico della Toscana e del Museo Archeologico di Siena. La mostra si intitola “Dei ed eroi dell’antichità: dal Frontone di Talamone alla Minerva di Arezzo” ed è organizzata da Arezzo Fiere e Congressi in collaborazione con la Soprintendenza Archeologica della Toscana. n The Instituto Cultural de Providencia in Santiago, Chile, is hosting some extraordinary exhibits from the Archaeological Museum of Tuscany and the Archaeological Museum of Siena until January 20, 2013. The exhibition is entitled “Gods and heroes of antiquity: from the Talamone Pediment to the Minerva of Arezzo” and is organised by Arezzo Fiere e Congressi in collaboration with the Archaeological Superintendence of Tuscany.

In occasione della XXVI Biennale des Antiquaires, Chaumet ha presentato la collezione di alta gioielleria “12 Vendôme”, 12 preziosissime parure in omaggio allo spirito e alla filosofia della maison, che ha la sua storica sede appunto al 12 di Place Vendôme. Alla serata di gala, l’attrice Sophie Marceau (nella foto) ha sfoggiato una splendida collana in platino, diamanti e perle, arricchita da un opale da oltre 39 carati e da rubini birmani. n On the occasion of the XXVI Biennale des Antiquaires, Chaumet presented its 12 Vendôme high jewellery collection, 12 precious jewellery sets in tribute to the spirit and philosophy of the house, which has its historic location precisely at 12, Place Vendôme. During the gala dinner, the actress Sophie Marceau (photo) wore a platinum necklace with diamonds and pearls, enriched by a 39 carat opal and Burmese rubies.



Negozi Pandora Il marchio danese Pandora ha inaugurato in Corso Buenos Aires il primo monomarca milanese, con Elisabetta Canalis (sotto) ed Elena Santarelli ospiti d’onore. Lo spazio elegante, total white, di 40 mq. presenta due lunghe pareti dove sono esposti l’intera collezione e i pezzi speciali, e una piccola area relax. n The Danish brand Pandora opened the first flagship store in Milan, in Corso Buenos Aires, with Elisabetta Canalis (below) and Elena Santarelli guests of honor. The elegant space, all white, 40 square meters, has two long walls displaying the entire collection and special pieces, and a small relaxation area.

Tag Heuer Jenson Button, pilota Vodafone McLaren Mercedes, ha inaugurato, alla presenza di oltre 400 ospiti e di Jean-Christophe Babin, CEO e presidente del marchio, la più grande boutique Tag Heuer al mondo, all’interno del Mall di Wisma Atria a Singapore: 250 mq. su due piani, esposta su tre facciate di cui una, di 18 metri, ospita orologi, smartphone, occhiali e accessori Tag Heuer. n Jenson Button, Vodafone McLaren Mercedes driver, inaugurated Tag Heuer’s largest boutique in the world, inside the Wisma Atria Mall in Singapore, in the presence of over 400 guests and JeanChristophe Babin, brand president and CEO. It has a surface of 250 sqm distributed on two floors and three facades, one of which measures 18 meters, dedicated to Tag Heuer watches, smartphones, eyewear and accessories.

Stroili Oro Dopo Corso Vittorio Emanuele, Stroili Oro apre in Corso Buenos Aires, un’altra importante via dello shopping milanese. Un ambiente vivace di 100 mq. con videowall animati e una grande vetrina, un controsoffitto che riflette la luce dei gioielli, banchi e pareti con dettagli in lacche nei toni del viola. n After Corso Vittorio Emanuele, Stroili Oro opened a store in Corso Buenos Aires, another important shopping street in Milan. A lively environment measuring 100 square meters, with animated video walls and a large window, a false ceiling to reflect the light of the jewellery, counters and walls with lacquer details in the shades of purple.

Shops

Gioielleria Lavinia

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Dentro Le Mura, azienda specializzata nell’arredamento di gioielleria, presenta la Gioielleria Lavinia, di Lecce: un ambiente moderno ma dai toni classici, grazie al contrasto tra le pareti, trattate con effetto velluto, e i dettagli in lacca chiara lucida. L’illuminazione soft sottolinea la brillantezza della luce al led, appositamente studiata per la boutique. n Dentro Le Mura, a company specialised in the furnishing of jewellery shops, presents Gioielleria Lavinia, in Lecce. A modern environment with a classic touch, thanks to the contrast between the walls, which include a velvet paint effect and clear lacquer details. The soft lighting emphasises the brilliance of led lights, specially designed for the boutique.



Convegni

Santa Fe Symposium: cresce l’interesse del mondo scientifico

Conferences by Valerio Faccenda

La partecipazione è tornata ai tempi d’oro. Tra i temi: il colaggio di oggetti cavi e la fusione selettiva di polveri di leghe preziose.

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N

onostante il periodo di crisi, o forse proprio per questo, il Simposio di Santa Fe sta tornando ai periodi di massima partecipazione ante 11 Settembre 2001: 150 i partecipanti, 15 gli italiani tra i quali, dal settore orafo, Bulgari e Antica Ditta Marchisio nella persona di Licia Mattioli, attuale Presidente di Confindustria Federorafi. Buono il livello delle 25 memorie, che hanno toccato gli argomenti più vari, dalla cultura generale all’organizzazione della produzione, dalla metallurgia al colaggio a cera persa fino alla metallurgia delle polveri. Molti dei partecipanti provenivano da istituti di ricerca e da università: un segnale positivo, in quanto l’attenzione del mondo della cultura per un settore artigianale quale quello orafo non può che portare a sviluppi interessanti. Per l’Italia era presente il Politecnico di Torino con il Consorzio Prometeo, attivo in particolare nell’area di Valenza. Sul processo di colaggio a cera

persa, è stata particolarmente interessante, per gli immediati risvolti pratici, la memoria presentata da Eddie Bell, organizzatore del Simposio, sul colaggio di oggetti cavi, intendendo per oggetti cavi quelli con un rapporto volume/massa particolarmente elevato, caratteristica molto interessante visto il costo crescente delle leghe preziose. Partendo dall’osservazione di un anello romano in oro del periodo imperiale, colato a cera persa con elevato rapporto volume/massa, e conservato al museo dell’Ermitage di San Pietroburgo, Bell ha dimostrato cosa si può ottenere con le moderne tecnologie di progettazione e di colaggio, e con le attuali leghe d’oro ad elevate proprietà meccaniche. Nella memoria vengono elencati diversi programmi CAD per la progettazione di gioielli, e forniti consigli su come tener conto del ritiro di solidificazione, oppure di quando sia meglio utilizzare il colaggio diretto di un oggetto o il colaggio separato delle differenti parti del gioiello, per poi assemblarle successi-

vamente. Con gli iniettori di cera di ultima generazione e con le attuali cere non è un problema, infatti, colare spessori dell’ordine di 0,3 mm. Aumenta l’attenzione anche per la fusione selettiva di polveri di leghe preziose con il laser. Sono parecchi anni che si parla del possibile impiego di polveri di leghe preziose per la produzione di gioielli, ma la sinterizzazione o la pressatura isostatica a caldo non risultavano economicamente interessanti per produzioni limitate, quali quelle orafe, per l’elevato costo degli stampi. La fusione selettiva delle polveri con il laser, viceversa, permette di ottenere direttamente, a costi di processo contenuti, forme complesse anche cave. A parte l’ovvio interesse dei produttori di impianti e dei fornitori di polveri di leghe preziose per questa particolare tecnologia, si tratta di una tecnologia certamente importante. E’ comunque da valutare attentamente, per produzioni limitate, il costo complessivo del processo, considerando, oltre l’impianto, il costo e la quantità


Eddie Bell

necessaria di polveri per determinate produzioni. Anche se le polveri non vanno perse, infatti, la quantità necessaria per formare il “bagno” di lavoro rappresenta certamente un immobilizzo di capitale non indifferente. Sull’impiego della fusione selettiva con il laser, la memoria presentata da Frank Cooper del Jewellery Industry Innovation Center (della scuola di gioielleria dell’università di Birmingham) ha illustrato numerosi esempi che dimostrano le potenzialità di questa tecnologia, che permette di ottenere con apparente fa-

Marco Actis Grande

cilità forme estremamente complesse. Tra le memorie su temi metallurgici, da citare le “lezioni” di metallurgia e la misura delle proprietà dei gioielli, di Chris Corti; e l’impiego degli anaglifi (osservazioni tridimensionali) in metallografia, per una più completa informazione metallografica

Paolo Battaini

sulla struttura e sul comportamento delle leghe preziose, di Paolo Battaini dell’azienda 8853 di Milano, un ospite fisso del Simposio. Altre memorie hanno riguardato vari aspetti dell’organizzazione aziendale e della certificazione di qualità del gioiello. Come ho già avuto modo di scrivere in altre occasioni, probabilmente il Simposio di Santa Fe non si è evoluto secondo le aspettative del suo fondatore, e cioè per dare vita ad un forum di orafi per gli orafi, ma rappresenta comunque una miniera di contatti e di idee per l’in-

Damiano Zito

dustria orafa, in particolare in questi ultimi anni, che hanno visto un crescente interesse del mondo scientifico - istituti di ricerca e università - in grado di portare idee e punti di vista non tradizionali.

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I personaggi de

Lanfranco Beleggia La passione di realizzare cose belle

People by Antonella Garello

Presidente e fondatore di Bros Manifatture, ha salvato il brand Rosato, crede nella ‘rivincita’ del nostro Paese... e non rinuncerebbe mai al proprio lavoro.

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English translation: see page 114

C

ome è iniziata la sua carriera di imprenditore in una regione che non appartiene ai tradizionali distretti orafi? Avevo 21 quando ho intrapreso il mestiere dell'agente di commercio, un’attività che ho portato avanti per nove anni. Poi ho ricoperto il ruolo di direttore commerciale per un'azienda di Vicenza, ma il mio sogno è stato sempre quello di poter realizzare cose belle cercando di individuare quali potevano essere i prodotti di successo nel mercato. Credo che non sia la Regione a fare l'imprenditore, sicuramente sono nato per fare questo lavoro e la mia grande determinazione ha consentito di far nascere quella che oggi è la mia azienda: la Bros Manifatture, proprietaria dei brand Rosato, Brosway, S'Agapò, Dhiva, Bros e Officina Italia. Colpisce il suo legame col territorio, testimoniato dal sostegno a tante iniziative, dai premi ricevuti, dal resort di Villa Lattanzi. Quanta influenza ha avuto il territorio marchigiano nella sua storia d’imprenditore?

Sono molto legato al territorio, perchè mi ha dato le risorse per portare avanti il mio progetto. Le Marche mi hanno offerto lo spunto, la serenità, l'iniziativa ed è per questo che cerco di ricambiare facendo quello che posso, dando il mio contributo. Secondo una recente ricerca, il ricambio generazionale nelle imprese italiane quasi sempre fallisce. Invece nel caso di Bros Manifatture la nuova generazione sta dando un contributo positivo. Quando funziona il passaggio generazionale? Il ricambio generazionale per me è nato nel momento in cui ho intrapreso il progetto che avevo in mente, un progetto a lungo termine che non doveva finire con me. L'intento era quello di dare un futuro a questo progetto e non potevo che realizzarlo attraverso i miei figli. Fin da quando erano piccoli ho indicato loro quella che poteva essere la loro strada, facendoli innamorare dell'azienda e portandoli in quello che oggi è il mio mondo. Grazie a Brosway e al suo intervento, il brand Rosato è rimasto italiano. Come è nata

l’operazione Rosato? Quali potenzialità ha visto e intende sviluppare in questo brand? L'acquisizione di Rosato non è stata facile, diversi competitor volevano impossessarsi del marchio ma io ci ho creduto un po’ di più e ci sono riuscito. E' un brand affascinante, che rappresenta la donna in tutti i suoi pensieri, in tutto il suo mondo, tanto che i prodotti stessi parlano dell'universo femminile. A cosa non rinuncerebbe mai? Non rinuncerei mai al lavoro che sto facendo. Lei parla spesso di passione, del lavoro come progresso: non si sente un po’ scoraggiato a vedere l’Italia di oggi? Io sono positivo, credo nell'Italia e negli Italiani. Abbiamo alle spalle secoli di storia e di cultura, abbiamo molte risorse e un vissuto che non si può e non si deve far sopraffare da una crisi come quella che stiamo vivendo. Il nostro Paese avrà la sua rivincita, perché la creatività, la moda, il gusto e l'arte del saper fare sono le nostre caratteristiche distintive: quello che sappiamo fare è dentro di noi, dentro gli italiani stessi.


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Ingrid Bergman

Storia d’impresa

Jacqueline Kennedy Onassis con Pietro Capuano e Salvatore Aprea

Case history by Marina Morini

Chantecler: regole teutoniche creatività italiana

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Il negozio di Capri e la realtà di oggi: 65 anni senza dimenticare le proprie origini.

er parlare di Chantecler si deve partire da un magico mix di ingredienti che si sono armoniosamente fusi negli Anni Cinquanta: i personaggi di Salvatore Aprea e Pietro Capuano, detto Chantecler; il dopoguerra, periodo di rinascita e di entusiasmo; un luogo affascinante come Capri; splendidi gioielli di alto artigianato; i grandi nomi del cinema, dell’industria, i potenti della politica e della nobiltà, che passavano le vacanze sull’isola. Tutto questo ha contribuito a creare il mondo

P

Chantecler, fatto di bellezza, di cultura, di gioia di vivere. Salvatore Aprea progettava e realizzava i gioielli in un retrobottega con le tecniche tradizionali, proprie dell’alta gioielleria. “Le pietre mi parlano”, diceva, e i gioielli prendevano forma non da un disegno prestabilito ma dalle pietre che acquistava in giro per il mondo e intorno alle quali prendevano vita i gioielli che aveva immaginato. Il tempo era scandito dall’approccio artigianale - potevano passare anche 8-9 mesi per completare un sin-


Gabriele Aprea con la moglie Maria Teresa

Costanza e Maria Elena Aprea

golo gioiello - e dagli artigiani che collaboravano con Chantecler: il cesellatore, lo smaltatore, l’argentiere, il restauratore; specialisti che si trovavano a Firenze, a Milano, a Napoli. “Ed è stato in occasione di una visita a Milano dai F.lli Cacchione, grandi argentieri milanesi” racconta Costanza Aprea “che abbiamo visto dei disegni tracciati da una mano eccezionale. Erano di Nikos Frantzis, ex direttore creativo di Harry Winston, un incontro che ci ha profondamente cambiato”. Con lui si aprono le porte di un mondo nuovo: Chantecler rivisita il marchio, crea una nuova linea, affronta il passaggio da pezzo singolo a collezione. E’ la fine degli Anni 80. La sensibilità e l’interesse per il nuovo porta poi Chantecler alla scoperta di

un mondo ancora diverso, i laboratori valenzani, dove nascono gioielli in serie, ma sempre caratterizzati da una forte componente artigianale. Chantecler resta ben saldo alle tradizioni della gioielleria ma senza rigidità o nostalgie: “Parliamo di gioielli, di cose di cui non abbiamo bisogno per vivere” spiega Costanza Aprea “oggetti che hanno a che fare con la bellezza, non con lo status. Per questo la troppa tecnologia toglie “l’anima” al gioiello. I gioielli devono trasmettere la sensibilità e il gusto del gioielliere”. E non è un caso che il marchio continui a vendere collezioni anche con 15 e più anni di vita: attraverso un gioiello Chantecler, infatti, se ne acquista anche lo spirito, la leggerezza, l’ironia. Il percorso che il marchio ha fatto - dal laboratorio di ieri all’azienda di oggi racconta l’arte e l’umiltà di voler imparare sempre per far crescere l’azienda. Nella struttura attuale i fratelli Aprea si occupano dei

diversi aspetti del business: Gabriele dell’organizzazione, della finanza e di informatica, Maria Elena della parte creativa, Costanza di comunicazione e marketing, la moglie di Gabriele, Maria Teresa, dei punti vendita. Per Chantecler i numeri hanno una grande importanza e danno molte soddisfazioni: l’azienda, infatti, ha chiuso il 2011 con 23,4 milioni di Euro di ricavi (+5,14% rispetto al 2010). Gli obiettivi per il futuro sono pochi ma importanti: restare fedeli alle origini, preservando quella scuola d’eccezione che la famiglia ha avuto e su cui bisogna costruire ogni giorno, mantenere e rafforzare le relazioni con i partner commerciali e con i clienti, dei quali bisogna conquistare la fiducia per lavorare insieme ed individuare le migliori strategie. Quattro, ma ferree, le regole di Chantecler: creatività, innovazione, ricerca e rigore. Tutte importanti perché, conclude Costanza “con il solo rigore viene a mancare l’anima del nostro lavoro, ma con la sola creatività si rischia di fallire”. English translation: see page 114

77 Capri


L’intervista

L’arte di saper lavorare la materia ribelle

Interview by Sonia Sbolzani

Risponde Tommaso Mazza, Vice Presidente Vicario di Assocoral, l’associazione dei produttori e dei commercianti di corallo che si dedica alla tutela e alla valorizzazione dell’attività.

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A

gli albori della civiltà l’uomo era già a conoscenza del corallo, che usava soprattutto come talismano per propiziarsi la fortuna. Il famoso naturalista romano Plinio il Vecchio, il filosofo greco Teofrasto e il medico Dioscoride furono tra i primi a classificare il corallo come essere vivente di origine vegetale, ma solo nel 1600 Filippo Fanella, alchimista e astrologo napoletano, lo citò nei suoi scritti come appartenente al regno animale: un secolo dopo, nel 1723, il medico marsigliese Andrea Peyssonnel sancì definitivamente la natura animale del corallo. Il corallo ha rappresentato in ogni epoca il “gioiello” per ogni tasca, destinato non solo ad uso decorativo personale, bensì anche all’abbigliamento, alle armi, agli arredi domestici e religiosi. Fino al Cinquecento venne utilizzato soprattutto per rosari e collane, ma in quegli anni si ebbero anche i primi accenni di impiego nell’arte figurativa e nella scultura: la città siciliana di Trapani, in particolare, divenne un punto

di riferimento per gli altri centri coralliferi mediterranei. Nel 1633 furono approvate apposite norme per regolamentare l’attività dei corallari trapanesi, e agli inizi dell’Ottocento si manifestò il preludio alla definitiva concentrazione e “consacrazione” nel Napoletano di tutta l’attività relativa al corallo (nel 1805 a Torre del Greco sorse la prima “fabbrica”). La storia attuale è quella di un successo che continua, malgrado qualche problema, grazie all’avveduta combinazione di sapienza artigianale e strategie di marketing. Qual è il ruolo del corallo nella gioielleria contemporanea? Il corallo nella gioielleria contemporanea gode di una certa popolarità, mantenendo comunque una posizione di nicchia. La sua non facile e abbondante reperibilità, che potrebbe essere interpretata in senso negativo, è invece indice della sua preziosità. Per le sue specifiche caratteristiche, il corallo può sembrare limitante per un desi-

gner di gioielli. È così? Non è assolutamente vero, in quanto il prodotto finito in corallo, cioè collane sferiche piuttosto che cabochon ovali, tondi o di altre forme non si differenziano dai prodotti ottenuti da altri materiali. Il limite di cui si parla spesso è nella fase iniziale della lavorazione: si usa la definizione di “materia ribelle” in quanto non è possibile ottenere da qualunque pezzo di materiale grezzo qualsivoglia forma, ma bisogna selezionare il grezzo adatto ai vari tagli. Il limite può invece dipendere dal costo che a parità di misure, rispetto ad altri materiali, è in alcuni casi molto più elevato. Il corallo è unico nel suo genere e la sua unicità condiziona il suo utilizzo e le sue valutazioni. Quali sono i principali mercati per i gioielli italiani con corallo? La diffusione del corallo sui mercati mondiali è soggetta a molteplici fattori, primo fra i quali le tendenze della moda. Nel tempo la geografia della


vengono adottate? Sul fronte dell’internazionalizzazione, come sono strutturate le nostre aziende? Possiamo affermare che le aziende italiane dedite alla commercializzazione dei prodotti in corallo sono storicamente posizionate sui mercati di tutto il mondo. Grazie all’intraprendenza dell’imprenditoria privata, l’apertura ai mercati esteri si è affermata nel tempo soprattutto attraverso la partecipazione a manifestazioni fieristiche di settore, una partecipazione che dipende dalla dimensione aziendale. Solo in casi rarissimi siamo in presenza di aziende che operano con sedi all’estero.

Tommaso Mazza

sua distribuzione si è modificata continuamente. Mantenendo comunque una costante richiesta sul mercato interno, alimentata soprattutto dalla produzione di gioielleria e oreficeria italiana, i flussi in esportazione avvengono principalmente verso l’Estremo Oriente. Questo dato è da interpretarsi nell’ottica della generale situazione economica mondiale. Gli unici mercati che godono di un certo dinamismo sono

quelli asiatici e dunque anche il prodotto in corallo subisce questa attrazione nei flussi commerciali. Il mercato interno rimane molto importante, anche perché alimentato dai flussi turistici che manifestano una domanda in loco di prodotti tipici della nostra produzione. Anche in questo caso si tratterebbe di export, ma è difficile capirne l’esatta distribuzione geografica. Quali strategie distributive

Quali sono oggi le competenze distintive e i vantaggi concorrenziali della gioielleria italiana con corallo? Il vantaggio competitivo è quello di sempre: essere depositari di un’arte unica e quindi di un know-how dipendente dalla natura stessa della materia. Ci sono rischi che in un prossimo futuro il corallo, dopo varie polemiche e rimandi, venga inserito nell’elenco Cites delle specie protette? Come si concilia la pesca col rispetto dell’ambiente?

Il rischio è sempre presente, perché le spinte per una giusta tutela dell’ambiente sono sempre maggiori. Ma è proprio grazie a queste pressioni che il tema dell’uso sostenibile della risorsa è stato negli ultimi anni il filo conduttore delle strategie di gestione della stessa. Gli sforzi sostenuti da Assocoral negli ultimi anni, in collaborazione con gli enti preposti, sono stati notevoli, e importantissimi risultati sono stati ottenuti. Possiamo a giusta ragione sostenere che allo stato attuale la raccolta del corallo nel Mediterraneo è condotta secondo norme che tutelano e salvaguardano la specie “Corallium Rubrum”. Questa affermazione è avallata dai giusti riconoscimenti a livello internazionale del lavoro svolto. È notizia dell’ultima ora che la Commissione Europea non ritiene opportuno appoggiare la proposta americana di presentazione in sede Cites dell’inserimento del corallo in lista. È pertanto da escludere totalmente una copresentazione della proposta USA-UE. Tutto ciò grazie al piano di gestione per la pesca nel Mediterraneo messo a punto in collaborazione con il GFCM (General Fisheries Commission for the Mediterranean) l’organo preposto alla gestione coordinata della pesca

79


L’intervista

nel Mediterraneo.

diverso tipo.

Quali sono le modalità di raccolta ammesse per il corallo? Attualmente nel Mediterraneo è ammessa solo la pesca condotta a mano per mezzo di subacquei professionisti. Tale regolamentazione insieme a tutto l’insieme di norme in vigore giova enormemente al comparto in quanto esclude la possibilità di comportamenti scorretti che falserebbero il mercato.

Esiste una collaborazione con Università e centri di ricerca? Per fortuna è sempre esistita, perché è grazie a questa collaborazione che si è arrivati agli importanti risultati sul piano della gestione della risorsa. Purtroppo sappiamo tutti fra quali difficoltà in Italia sono soliti muoversi i nostri ricercatori, prima fra tutte la scarsa disponibilità finanziaria.

Come si è evoluta la concorrenza, soprattutto asiatica, e in che modo vi fanno fronte le aziende italiane? La concorrenza asiatica non è mai stata reale. I prodotti del Mediterraneo e del Pacifico non sono mai stati dei prodotti succedanei bensì complementari. Caratteristiche diverse della materia prima differenziavano anche i prodotti finiti. Ora poi la pesca nel Pacifico è quasi del tutto ferma, sempre per motivi di tutela ambientale e di gestione della risorsa. Il modello del Mediterraneo non è applicabile per le diverse caratteristiche delle zone di pesca. Il comparto ha comunque bisogno anche del corallo del Pacifico dal quale è possibile ottenere manufatti di

80

I corallari italiani possono contare su qualche forma di aiuto pubblico, ad esempio a fini di innovazione? Purtroppo no. Si è troppo piccoli per avere un peso significativo nel panorama della pro-

nale. Anche dal punto di vista promozionale Assocoral è spesso promotrice di diversi eventi. Potendo fare affidamento su pochi aiuti esterni, in momenti come questi diventa più difficile muoversi. Siamo stati poi molto impegnati in questi ultimi anni sul fronte Cites, sia come impegno di tempo che finanziario.

Il cammeo supera sempre anche i momenti più difficili

È possibile esperire nuove fonti di approvvigionamento del corallo? Si ritiene che sia possibile, perché data la vastità del Mediterraneo le zone fino ad ora sfruttate sono veramente una piccola parte, mentre invece il Corallium Rubrum è presente un po’ dappertutto. Questa considerazione deve far riflettere sulla dimensione dell’industria del corallo: è un piccolo comparto a vocazione artigianale e alto valore aggiunto che per creare lavoro e ricchezza non ha bisogno di notevoli quantità, ma solamente di un costante e ben regolamentato approvvigionamento.

grammazione economica nazionale. Si fa affidamento di volta in volta a singole iniziative non programmatiche, soprattutto regionali. Dal lato dell’innovazione è completamente assente qualsiasi tipo di intervento. Cosa fa Assocoral per incentivare la cooperazione in un settore estremamente frammentato, con aziende di piccole dimensioni e a conduzione familiare? Sul territorio mantiene una fitta rete di contatti fra le aziende, muovendosi in modo assolutamente autonomo e con i pochi mezzi a disposizione, e promuove la formazione professionale. Con la creazione della scuola del corallo e dei cammei è stato fatto molto per la formazione professio-

In genere oggi non si parla molto di cammei, vanto della produzione torrese d’eccellenza. Qual è la realtà di questa nicchia? È una realtà molto interessante, che, proprio perché di nicchia, riesce a superare sempre con successo anche i momenti più difficili. Ma, considerato che è un artigianato artistico unico al mondo, non gode di fatto del giusto riconoscimento, sempre perché legato unicamente alle sorti del mercato. Andrebbe valorizzato maggiormente soprattutto con interventi volti a preservare la sopravvivenza delle maestranze di un certo livello. E’ un obiettivo che la scuola professionale cerca di conseguire, ma ha bisogno di molti più mezzi. E sarà questo un nostro prossimo obiettivo di programma.




l’Orafo Italiano - orafo@edifis.it +39 02 3451230


Marketing

La nuova sfida? saper raccontare storie capaci di rafforzare il legame affettivo tra il cliente e il prodotto.

Il consumatore detta legge

Marketing by Daniela Saibene

O 84

ggi più che mai il destino del retail orafo è legato alle sorti e al volere del cliente finale. La continua crescita nei Paesi emergenti, una domanda sempre più debole nei mercati maturi e l’aumento del peso del “consumatore digitale”, che grazie alla tecnologia ha a disposizione sempre più informazioni in qualsiasi momento e luogo, obbliga il mondo del dettaglio a un’offerta di prodotto e a un’immagine da ripensare profondamente. È da tempo che il dettaglio deve fare i conti con un cliente sempre più informato, che talvolta cambia le regole del gioco:

il cliente sa o crede di sapere, e quindi vuole condurre lui stesso la vendita/acquisto. E negli ultimi anni la situazione si è ulteriormente evoluta: non solo il cliente è più informato, ma ha sempre la possibilità di aggiornarsi e di verificare le informazioni che gli vengono fornite. Questo aspetto, fondamentale per le dinamiche dei consumi, è uno dei grandi motori del cambiamento nel mondo della distribuzione. Agisce, nella maggior parte dei settori, su tre leve: connessione e interazione attiva, comunicazione dinamica esperienziale e velocità. Come si può facilmente intuire, sono tre leve che il dettaglio orafo fatica a condividere e fare proprie. Il cliente si sta abi-


tuando a coinvolgimenti e comunicazioni forti, avvolgenti, spesso interattive, che lo rendono anche parte attiva nel processo di comunicazione. È il consumatore a dettare legge Il gioielliere dovrebbe cercare di capire come il suo cliente si relaziona con altri prodotti: oggi il cliente ha anche una capacità di dialogo e di critica che lo rende ancora più potente - il che comporta conseguenze sia positive sia negative: inoltre ha il desiderio di condividere la propria conoscenza e le proprie esperienze con amici, conoscenti e anche con persone sconosciute ma che possono servire al passaparola, per diventare sempre più autorevole e ascoltato. Un esempio eclatante è costituito dai siti di recensione relativi agli alberghi: chi oggi sceglierebbe un hotel con un alto numero di recensioni negative per esempio su tripadvisor.it? E’ un settore lontanissimo da quello orafo, ma anche il cliente della gioielleria conosce e apprezza le dinamiche, le potenzialità e l’utilità di questo mezzo. Il cliente non vuole solo esprimere

il proprio parere sui siti preposti, ma desidera anche raccontare le proprie esperienze al proprio network - e qui si intende social network, come facebook o twitter, solo per fare due esempi. Chi si occupa di vendite e di marketing ha sempre dato notevole importanza al famoso “passaparola”. Oggi i numeri di facebook e l’avvento del marketing virale rendono il tutto più complicato: se si sbaglia e non si cura la propria immagine, l’etica e la reputazione, non esiste scampo, in un attimo si è fuori dai giochi. I numeri italiani di faceboook devono far riflettere (e qualsiasi cifra potrebbe essere già obsoleta al momento della lettura): più di 21 milioni di italia-

ni hanno un account di facebook e la maggior parte di loro si collega quotidianamente e frequentemente a internet. Sono numeri impressionanti, che, gestiti bene, possono dare grandi soddisfazioni: il compito non non è facile, ma 21 milioni di Italiani sono “lì”, a parlare ed esprimere opinioni. Un cliente sempre connesso Le ricerche dicono che gli Italiani sono sempre connessi. 18 milioni di nostri connazionali navigano da smartphone e quasi 3 milioni possiedono un tablet (anche questi numeri al momento della lettura potrebbero risultare superati). Il fatto che gli Italiani possano connettersi sempre e ovunque deve far riflettere in termini di comunicazione tutti gli operatori del commercio, approfondendo la conoscenza in merito e decidendo se è possibile raggiungere il cliente con nuove tecnologie e mezzi più efficaci. Queste tecnologie possono anche sem-

85


Marketing

brare lontane dal mondo del gioiello (e dobbiamo chiederci perché) ma questi numeri sono troppo importanti e il fatto che il cliente possa connettersi davanti a un qualsiasi negozio fa sì che anche la vetrina assuma un ruolo differente, ancora più strategico in termini di comunicazione. Un buon esempio ci viene ancora una volta dal mondo della moda: un importante brand durante le sfilate ha invitato un gruppo di clienti a “gustare” la passerella in negozio e ad acquistare i capi tramite iPad con l’aiuto degli addetti alla vendita. Un cliente “low cost” Anche l’aspetto economico non va sottovalutato. Il low cost è entrato nelle case degli Italiani, anche se non si deve generalizzare: gli Italiani amano il low cost, purché di valore. Si desidera investire nel wellness e nel wellbeing, ad esempio, ma aspirando a una filiera conosciuta e condivisa, a un recupero del territorio, a viaggi e vacanze non costosi ma confortevoli. La voglia di “coccolarsi” nella qualità pur senza strafare è nella testa e nelle tasche degli italiani; il desiderio di gratificarsi spendendo il giusto senza esagerare è trasversale: mobili, assicurazioni, abiti e sport. Quindi anche in gioielleria l’offerta deve rivolgersi a questo nuovo tipo di domanda, a suo modo sofisticata, tenendo sempre presente che la qualità e il design sono i must del low cost di oggi.

Il cliente è alla ricerca continua di prodotti e servizi personalizzati. Il cliente dei nostri giorni vuole sentirsi unico anche quando acquista: se il dettagliante gli dedicherà cura e attenzione, ne guadagnerà il sicuro ritorno in negozio. È un cliente che ama sentirsi coccolato, sempre desideroso di gratificarsi, che ricerca anche la personalizzazione del prodotto e del servizio, per esempio scegliendo insieme al gioielliere i dettagli del proprio gioiello, con l'impressione di acquistare un pezzo unico con un servizio ad hoc e di eccellenza. Tutto ciò che ha il sapore di artigianalità è di grande gratificazione per i clienti (colgo l’occasione per caldeggiare la lettura del libro “Futuro artigiano” di Stefano Micelli): il settore orafo ha molto da raccontare in questo senso e il cliente ha un gran desiderio di ascoltare e di essere avvolto da un servizio unico e indimenticabile. Le vendite non sono solo relative al prodotto: oggi si acquista una sensazione, una gioia, un'esperienza che si vive attraverso dettagli ricercati ma anche semplici, che poi si ricordano e si apprezzano indossando il gioiello.

La parola d’ordine è “artigianalità”

86

La vendita non è più solo informazione, comunicazione e coinvolgimento: si va oltre, si arriva alla “narrazione”. La nuova sfida sta nel raccontare storie: i prodotti stessi racchiudono una storia, che va raccontata; il marketing diventa narrativo. Tutti abbiamo una storia da raccontare, e a tutti piace ascoltare racconti. Dobbiamo usare l’esperienza e l’immaginazione per creare un racconto che dia vita ai prodotti e al business. Perché le storie rafforzano il legame affettivo tra i consumatori e il prodotto, vengono facilmente ricordate e per loro stessa natura tendono a entrare nelle conversazioni comuni delle persone. Ogni racconto deve quindi rappresentare qualcosa di nuovo, che sia soprattutto utile all’utente e che contenga al tempo stesso una parte informativa e una parte legata alla promozione di incentivi particolari o contest specifici che inducano all’azione. Per attuare tutto questo è necessario un cambio di mentalità e di modello di business. L’evoluzione della tecnologia è molto veloce, quella delle idee ha invece bisogno di tempi più lunghi e atteggiamenti di apertura. Il giusto approccio alle nuove sfide commerciali è “il fiuto”, per rispondere alle nuove esigenze del cliente senza essere troppo ancorati alle logiche del passato.



Gemme

Come evitare di danneggiare le gemme. Prima puntata: il berillo.

Un piccolo vademecum in dieci schede

Gems by Claudio Russo Membro e Probiviro del Comitato Scientifico Assogemme IGI Consultant

C

88

onoscere le gemme e i loro punti deboli: in queste tre puntate pubblicheremo le caratteristiche delle pietre più comunemente usate in gioielleria e i consigli su come intervenire in modo corretto.

Rischi connessi con l’uso delle gemme nella realizzazione di gioielli Nell’attività di operatori del settore orafogioielliero vi sarà capitato di riscontrare danneggiamenti alle gemme causati da interventi inappropriati durante la realizzazione di gioielli. Se tale esperienza è stata vissuta personalmente, al danno economico si è aggiunto, in qualche caso, anche quello d’immagine, quando il danno è irreparabile o di non facile soluzione. In considerazione dell’attualità del problema e dalla constatazione che buona parte degli operatori non sempre ha sufficiente conoscenza di alcune caratteristiche peculiari delle gemme, ho ritenuto opportuno compilare alcune schede - almeno per le gemme più importanti e comuni - con le seguenti caratteristiche - composizione chimica, durezza, tenacità e stabilità - fino ai metodi di pulitura, che comprendono l’uso degli ultrasuoni, del vapore e del-

l’acqua calda. Una selezione di queste schede saranno pubblicate su tre numeri de L’Orafo Italiano (Ottobre/Novembre, Dicembre e Gennaio). Ritengo utile, a questo punto, analizzare in breve le caratteristiche delle gemme prese in considerazione, in relazione ai possibili danneggiamenti e ai loro effetti. Considerazioni sulla composizione chimica La composizione chimica delle gemme deve essere considerata nell’eventualità di un possibile contatto con gli acidi durante il loro uso nelle varie fasi di lavorazione dei gioielli. Gli acidi più usati in quel contesto, e che possono reagire con le gemme, sono l’acido borico, cloridrico, fluoridrico, nitrico e solforico. Questi acidi, se usati concentrati o diluiti, a caldo o a freddo, possono danneggiare diverse gemme, tra le quali: apatite, ematite, fluorite, iolite, malachite, nefrite, peridoto, scapolite, turchese, idocrasio. Tutte le gemme che nella loro formula chimica evidenziano la presenza di carbonato di calcio non possono essere poste a contatto con nessun tipo di acido, poiché verrebbero corrose irreparabilmente: ad esempio la rodocrosite, la calcite, l’aragonite, la malachite, il


Berillo varietà Acquamarina Composizione chimica Durezza Tenacità Stabilità Reazione al calore

Stabilità alla luce

Reazione ai composti chimici

Pulitura agli ultrasuoni

Pulitura a vapore Reazione all’acqua calda

lapislazzuli e tutte le gemme di origine organica (coralli, perle, ambra ecc.). L’uso dei suddetti acidi può arrecare danni durante le seguenti operazioni: Operazioni di decapaggio: pulitura di una superficie metallica attuata con mezzi chimici che diventano pericolosi nel caso in cui l’oggetto contenga delle gemme. Operazioni di galvanostegia: consiste nel deporre, tramite l’uso di liquidi galvanici su un metallo, un altro metallo nobile me-

Be3Al2Si6O18 7,5-8 Buona Non rilevante in assenza di inclusioni liquide. Il berillo a 400-450°, con qualità di colori originariamente inferiori, acquista il colore azzurro intenso. Temperature maggiori causano la decolorazione. Oltre una certa temperatura 100-150° - il berillo Maxixe può sbiadire rapidamente. Di solito stabile, soprattutto per le gemme non trattate. Fa eccezione il berillo Maxixe, che può sbiadire nel tempo, e il berillo arancione, che vira gradualmente in rosa. Generalmente resistenti nella maggior parte degli acidi usati in gioielleria. Fa eccezione l’acido fluoridrico. Generalmente sicura, fatta eccezione per gemme con numerose ed evidenti fratture. Sicura. Particolare attenzione va riservata alle fratture. Non reagisce nella maggior parte dei casi.

Acquamarina fratturata in fase d’incassatura.

prima

dopo A contatto con l’acido fluoridrico gli spigoli si sono corrosi.

diante corrente elettrica continua, al fine di conferire agli oggetti un aspetto più lucido e riflettente, come nel caso della rodiatura. Quando il gioiello presenta delle gemme, è utile conoscere se è possibile procedere alla suddetta operazione senza pericolo di danneggiarle, o se sia più prudente introdurre nei vari liquidi la sola parte metallica. Le gemme inattaccabili sono, in-

89


Gemme

Berillo varietà Smeraldo Composizione chimica Durezza Tenacità Stabilità Reazione al calore

Stabilità alla luce

Reazione ai composti chimici

Pulitura agli ultrasuoni Pulitura a vapore Reazione all’acqua calda

prima

Be3Al2Si6O18 7,5-8 Da scarsa a buona Può accentuare la visibilità di fratture e aggravare la conseguenza di tensioni interne. Normalmente stabile, principalmente per quelle gemme che non hanno subìto trattamenti. Temibile nella maggior parte dei casi, anche se, ad eccezione dell’acido fluoridrico, i prodotti chimici non attaccano lo smeraldo, ma quasi sempre rimuovono i trattamenti. Sconsigliabile Sconsigliabile Utilizzando spazzole morbide non reagisce nella maggior parte dei casi.

Berillo Il berillo, il cui nome deriva dal latino be-

90

Trattamento con olio.

Fratture infiltrate con resine epossidiche, effetto flash.

dopo

Leggera corrosione lungo gli spigoli in seguito a contatto con acido fluoridrico

vece, il diamante, il corindone, il quarzo ecc.; non resistono ai liquidi galvanici le perle, i coralli, l’opale ecc.

Smeraldi che possono presentare un rischio maggiore in fase di riscaldamento o pulitura ad ultrasuoni e/o a vapore:

ryllus, comprende diverse varietà di gemme, tra cui primeggiano lo smeraldo e l’acquamarina. Non meno importanti sono il berillo rosa, il berillo giallo, il berillo rosso e il berillo incolore. Ad eccezione dello smeraldo, che merita una trattazione a

Infiltrazione di olio in frattura a forma di palma.

parte a causa delle inclusioni quasi sempre presenti, nonché dei numerosi trattamenti ai quali è sottoposto, le inclusioni sono scarse e poco significative. Da rilevare la non alta durezza e la sensibilità al calore. English translation: see page 115



Economia

I peggioramenti dei contesti economico finanziari di riferimento frenano l’industria orafa nel mondo (e in Italia).

L’incubo economico al rallentatore

Economy by ASI - Analisi e Studi Industriali

P 92

iù di altri comparti industriali, la gioielleria ha subìto gli effetti negativi delle nuove difficoltà dei contesti economico finanziari su scala internazionale e in Italia. A partire dal secondo semestre 2011 si è assistito allo stillicidio di revisioni verso il basso dei tassi di crescita delle varie economie, uno stillicidio che è stato definito “l’incubo economico al rallentatore”. Il riaccendersi della crisi finanziaria ha condizionato l’intera economia reale (produzione di beni e servizi, occupazione, investimenti, consumi). I principali centri studi economici hanno stimato un ulteriore rallentamento della crescita del prodotto lordo mondiale del 2012 al

+2,8% (dopo il +3,2% del 2011 e il +4,6% del 2010). Naturalmente il rallentamento medio mondiale è la risultante di andamenti diversi realizzati nei vari paesi. Così, ai paesi europei – più colpiti dal crollo di asset finanziari e dal conseguente calo dell’attività reale – si sono accompagnati ulteriori rallentamenti dei tassi di crescita in Asia e in Sud America. I BRIC superano gli USA, ma anche Turchia e Polonia... Rimane incerta la dinamica dell’economia statunitense: il recupero del PIL c’è stato, ma è ancora inferiore alle potenzialità del sistema economico USA nel suo complesso. Tant’è che qualificati osservatori continuano


a limitare la diagnosi conclusiva a “diminuzione di rischio di recessione”. Così per un altro paese cliente di gioielleria italiana, la Russia, la crescita economica rimane legata a doppio filo ai prezzi internazionali delle materie prime. Ciò ha generato malessere nel cosiddetto ceto medio russo, che da un lato potrebbe aumentare in termini assoluti (numero di persone appartenenti a questo gruppo di redditieri), ma dall’altro lato potrebbe ridursi la disponibilità finanziaria pro capite da dedicare ai consumi. Quanto ai paesi emergenti, continuano a rappresentare un potenziale interessante per la gioielleria italiana (e per l’intero Made in Italy). Per non dire una strada obbligata. Le cifre corroborano questa interpretazione. Nel 2011, per la prima volta, la domanda dei BRIC ha superato quella degli Stati Uniti, il maggiore importatore mondiale. Alla fine del prossimo quinquennio, infatti, vi saranno nel mondo 200 milioni di “nuovi ricchi” in più rispetto al 2011 (intendendo individui il cui reddito annuo supera 30.000 dollari). Per la metà abiteranno le metropoli di Cina, India, Brasile, Russia, ma le classi benestanti si affacceranno in proporzioni sempre più consistenti anche in Turchia e Polonia. Il miglioramento dell’economia italiana forse nella seconda parte del 2013 In Europa, nell’elenco dei paesi con arretramenti della crescita più consistenti (dopo Grecia -7% e Portogallo -3,5%) figura l’Italia. Infatti, dopo un sia pure parziale recupero nel primo semestre 2011, il trend ha avuto una svolta entrando in un sentiero di recessione. Anche secondo le indagini della Confindustria, la tendenza negativa nel corso del 2012 si è aggravata anziché attenuarsi come risultava invece da precedenti stime. Il calo del PIL per l’intero anno si potrebbe collocare intorno al –2,4%. Di conseguenza, il recupero è stato rinviato nella seconda metà del 2013, ma la media dell’anno prossimo potrebbe rimanere ancora in territorio ne-

gativo (-0,2). Tant’è che il clima di fiducia dei consumatori si è ulteriormente ridotto (-10% rispetto al 2011), scendendo così ai minimi dal 1996 (anno di inizio della rilevazione statistica di questa variabile). Tutte le componenti della domanda interna sono in diminuzione. Più colpiti i consumi delle famiglie (-3,6% nel 2012). Il calo dei consumi aveva sottratto nel 2011 almeno due punti percentuali alla dinamica del PIL. In più nel contesto italiano grava ancora il rischio di un ulteriore aumento dell’Iva. In prospettiva, un’occupazione sempre più fragile avrà conseguenze negative sui consumi. Il calo dell’occupazione erode il reddito disponibile delle famiglie. I consumatori, avendo già ridotto la propensione al risparmio ai minimi storici, sono costretti a rivedere al ribasso i

piani di spesa anche nel futuro. Almeno nel breve termine, i contesti economici delineati in apertura non aiutano evidentemente il rilancio delle vendite di prodotti voluttuari. Le analisi più accreditate indicano cali quasi generalizzati, con punte più negative per la domanda di beni durevoli, in particolare di gioielleria. A metà 2012 l’Italia ha recuperato il +10% di export rispetto al 2011 Secondo le rilevazioni del World Gold Council, la domanda mondiale di oreficeria nel primo semestre del 2012 ha segnato una flessione dell’ordine del -20% in quantità (peraltro si tratta di una flessione amplificata da un “effetto statistico” che emerge dal modello di analisi basato sui raffronti anno

L’industria dei gioielli. L’economia in cifre The jewellery industry. The economy in figures Variabili

Periodo

Dato (1)

Variables

Period

Data (1)

export orafo argentiero (1) goldware/silverware - exports (1)

gen-giu 2012

2.602,16

n.s.(4)

7,2

import orafo argentiero (1) goldware/silverware - imports (1)

gen-giu 2012

936,78

n.s.(4)

-3,1

import metalli preziosi (1) precious metals - imports (1)

gen-giu 2012

3.411,12

n.s.(4)

30,0

export metalli preziosi (1) precious metals - exports (1)

gen-giu 2012

4.285,48

n.s.(4)

66,6

produzione orafa (5) goldware production (5)

gen-lug 2012

54,5

n.s.(4)

-7,0

prezzi produzione orafa (5) goldware production prices (5)

gen-ago 2012

156,4

0,5

3,5

fatturato orafo interno (5) domestic goldware turnover (5)

gen-lug 2012

69,1

n.s.(4)

-12,9

fatturato orafo complessivo (5) total goldware turnover (5)

gen-lug 2012

79,1

n.s.(4)

-3,5

clima di fiducia famiglie (6) confidence climate - families (6)

settembre 2012

86,2

1,2

-8,9

clima di fiducia imprese (5) confidence climate - firms (7)

settembre 2012

88,3

1,1

-6,7

Variazioni % Variazioni % Congiunturali (2) Tendenziali (3) Variations % Variations % Trend (3) Current (2)

Note: (1) Milioni di euro. (2) Sul periodo precedente. (3) Sullo stesso periodo anno precedente. (4) Non significativo causa stagionalità. (5) Indice media 2000=100, in termini reali. (6), (7) Indici destagionalizzati media 2005=100, relativi all’intera economia italiana. Fonti: elab. ASI su dati Istat. n Notes: (1) Millions of Euros. (2) Over previous period. (3) Over the same period previous year. (4) Insignificant, seasonal cause. (5) Index average 2000=100. (6) Seasonally adjusted index 1980=100. (7) Seasonally adjusted index 1995=100. Sources: ASI on data by Istat.

93


Economia Andamenti dell’economia nel mondo (Var. % anno su anno) The economic world trends (% var. year-on-year )

su anno. Infatti nel corrispondente semestre 2011 si era avuto una crescita del +25% nei confronti dell’anno precedente). Anche la domanda di oro per investimento finanziario si è ridotta nel 2012, ma per altre ragioni. Il prolungato stazionamento dei corsi dell’oro sui livelli elevati ha indotto taluni investitori a realizzare i consistenti benefici accumulati negli anni precedenti. Meno negative sono le indicazioni delle esportazioni italiane di gioielleria a metà 2012. l’Istat ha rilevato un recupero del +10% circa anno su anno in termini reali (al netto dell’inflazione delle materie prime preziose). Rimangono comunque positive le considerazioni degli acquirenti nei confronti della qualità (riconoscibile e controllabile) dei prodotti. Inoltre il processo di recupero del settore orafo si può realizzare con le modernizzazioni necessarie, “con un po’ di storia alle spalle, con un po’ di intelligenza e di umanità davanti” (Edmondo Berselli). Il posizionamento dell’industria orafa nazionale rimane solido e può ancora contare sui ben noti fattori originari del boom di fine secolo. Ma, com’è stato ripetutamente segnalato negli ultimi anni, l’apparato produttivo per ritrovare la competitività di un tempo dovrà migliorare gli assetti operativi e organizzativi, nonché rimuovere altri tradizionali punti di debolezza: un certo provincialismo unito al campanilismo e alla frammentazione, una proverbiale disorganizzazione, le carenze di sistema paese, la difficoltà di coniugare la fantasia con la concretezza, una mancanza di chiarezza che a volte sfuma nell’ambiguità. In sintesi, anche per il settore orafo vale la regola adottata da altri settori: produrre meglio, con meno risorse disponibili.

94

Trend Trend 2012 2013

2009

2010

2011

PIL mondiale / International GDP

-2,3

4,6

3,2

2,8

3,4

Stati Uniti / United States Eurozona / Eurozone Italia / Italy Giappone / Japan Germania / Germany Regno Unito/United Kingdom Francia / France Spagna / Spain Turchia / Turkey Russia / Russia Cina / China India / India Brasile / Brazil Messico / Mexico

-2,7 -4,2 -5,2 -5,5 -4,7 -4,8 -2,7 -3,7 -4,8 -7,8 9,2 9,1 -0,2 -6,1

3,0 1,7 1,8 4,5 3,6 2,1 1,6 -0,1 9,2 4,3 10,4 10,6 7,5 5,5

1,7 1,4 0,5 -0,7 3,0 0,7 1,7 0,7 8,5 4,3 9,2 7,2 2,7 4,0

2,0 -0,5 -2,4 1,9 0,5 0,5 0,0 -1,6 3,3 4,0 7,6 6,9 3,0 3,6

2,3 0,7 -0,2 1,5 1,9 1,9 1,2 -0,8 4,6 4,1 8,0 7,0 4,2 3,8

Fonte: elaborazioni su dati Banca mondiale, Eurostat, Bce, Istat, Fmi, Ocse. n Source: data by Banca Mondiale, Eurostat, Bce, Istat, Fmi, Ocse.

La filiera è in mano a buyers e trading companies: un fatto positivo? Ma soprattutto continuano a mancare gli investimenti nella rete distributiva dei gioielli all’estero. Per una quota rilevante la lunga filiera è in mano a buyers e trading companies. Com’è noto traders e buyers sono intermediari commerciali pressoché necessari per operare su mercati difficili e lontani: l’attuale baricentro delle esportazioni è sensibilmente più distante rispetto a quello di dieci anni fa. I giudizi sulla funzione del buyer sono diversi e contrastanti. Qualcuno si è spinto sino a porre un audace parallelismo del buyer con il borsaro nero della seconda guerra mondiale, senza però stabilire se si tratta di un essere disgustoso oppure di un benefattore degli esportatori orafi. Il ricorso incondizionato (talvolta obbligato) all’intermediazione dei buyers comporta ridotti ricavi e forti rischi. La cospicua forza contrattuale dei buyers internazionali nei confronti di un’offerta italiana molto concorrenziale riesce a spuntare prezzi talmente bassi da distorcere – in casi estremi – la connotazione stessa della transazione

commerciale: non più esportazione di un prodotto, ma cessione all’estero (e a basso costo) di manodopera specializzata, di skill, di contenuti artistici e culturali. Inoltre la sfrenata ricerca del business può provocare la sospensione – senza preavviso – dei nuovi ordini quando emergono nuove opportunità presso i concorrenti. Un rischio peraltro noto da sempre e che si è presentato con maggiore frequenza in concomitanza con l’indebolimento del dollaro. Un altro rischio è il mancato radicamento del produttore sui mercati di vendita. La singola impresa ha una limitata capacità di prevedere le evoluzioni dei gusti dei consumatori finali e percepisce in ritardo gli effetti della congiuntura internazionale. L’impresa che non controlla i propri canali distributivi può non accorgersi di una possibile inversione di tendenza di un mercato di consumo straniero se non quando il suo buyer taglia gli ordini. E i casi di abbandoni di buyers possono diventare più frequenti per effetto dell’accresciuta concorrenza internazionale anche nei segmenti di qualità. English translation: see page 116



Norme e leggi

Guida pratica agli adempimenti in caso di acquisto di oggetti usati da privati

Il Registro di Pubblica Sicurezza

(parte I°)

oggetti obbligati Sono tenuti al possesso ed alla conservazione del registro delle operazioni i fabbricanti, i commercianti ed i mediatori di oggetti preziosi in possesso della licenza rilasciata dal questore, ex art. 127 del R.D. 18 giugno 1931, n. 773, recante “Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza” (TULPS). L’art. 247, comma 2, del R.D. 6 maggio 1940, n. 635, recante “Regolamento per l’esecuzione del Testo Unico 18 giugno 1931, n. 773” (comma introdotto dall’art. 2, comma 1, lett. i), del D.P.R. 28 maggio 2001, n. 311)

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prevede che anche le imprese artigiane, iscritte nell’albo delle imprese artigiane di cui alla L. 8 agosto 1985, n. 443, pur non essendo tenute (ai sensi dell’art. 16 del D. Lgs. 31 marzo 1998, n. 112) a munirsi della licenza rilasciata dal questore, devono, comunque, essere in possesso del registro delle operazioni. L’obbligo sussiste a prescindere dall’effettivo utilizzo del registro. Tipologia del registro e modalità di regolarizzazione Il registro deve prevedere spazi idonei ad annotarvi: a) il numero d’ordine dell’operazione;

Rules and laws by Claudio Tomassini

Regio Decreto 6 maggio 1940, n. 635 Regolamento per l'esecuzione del Testo Unico 18 giugno 1931, n. 773 delle Leggi di Pubblica Sicurezza

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Art. 247 Il registro di chi fa commercio di cose antiche od usate o di chi commercia o fabbrica oggetti preziosi deve, agli effetti dell'art. 128 della Legge, indicare, di seguito e senza spazi in bianco, il nome, cognome e domicilio dei venditori e dei compratori, la data dell'operazione, la specie della merce comprata o venduta ed il prezzo pattuito. Fatte salve le disposizioni di Legge in materia di prevenzione del riciclaggio, le disposizioni degli articoli 126 e 128 della Legge si applicano al commercio di cose usate quali gli oggetti d'arte e le cose antiche, di pregio o preziose, nonché' al commercio ed alla detenzione da parte delle imprese del settore, comprese quelle artigiane, di oggetti preziosi o in metalli preziosi o recanti pietre preziose, anche usati. Esse non si applicano per il commercio di cose usate prive di valore o di valore esiguo [1]. Note: 1 Comma aggiunto dall’art. 2, comma 1, lett. I), D.P.R. 28 maggio 2001, n. 311.


b) la data di effettuazione; c) le generalità (nome, cognome) e il domicilio di colui con cui l’operazione è compiuta; d) la tipologia (acquisto o vendita) dell’operazione; e) la descrizione dei beni oggetto dell’operazione; f ) il prezzo pattuito; g) eventuali note ed osservazioni. In commercio esistono modelli rispondenti a tali requisiti con la denominazione di “registro del commercio di beni usati, antichità e preziosi”. Ogni pagina del registro deve essere preventivamente bollata, numerata e vidimata dal competente autorità di pubblica sicurezza, la quale deve, altresì, attestare il numero totale delle pagine sull’ultima di esse (art.16, R.D. 6 maggio 1940, n. 635). Il registro deve essere conservato nella sede in cui l’impresa svolge la propria attività (in caso di più sedi, deve esserci un registro in ciascuna di esse) e deve essere esibito ad ogni richiesta di ufficiali e agenti di pubblica sicurezza, che appongono la data e la firma ogni qual volta procedono all’esame. Tenuta del registro mediante supporti informatici Con circolare del 15 gennaio 1997, prot. N. 559/C.27003 – 12982.D(17), il Ministero dell’Interno ha autorizzato i soggetti obbligati alla tenuta di registri previsti dalla normativa di pubblica sicurezza ad utilizzare supporti informatici “purché vengano rispettate le seguenti condizioni: - i dati corrispondenti a quelli prescritti dalla legislazione di pubblica sicurezza per ciascuna attività, anche se elaborati in via informatica, devono essere stampati, a conclusione di ogni operazione, su supporto cartaceo; - i titolari di licenza di polizia (nel caso in esame anche le imprese artigiane – N.d.A.), a tal fine, potranno utilizzare sia carta a modulo continuo, sia fogli staccati, purché ogni pagina venga preventivamente bollata, numerata e vidimata dall’autorità di

Regio decreto 18 giugno 1931, n. 773 Approvazione del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza Art. 128 I fabbricanti, i commercianti, gli esercenti e le altre persone indicate negli articoli 126 e 127 non possono compiere operazioni su cose antiche o usate se non con le persone provviste della carta d'identità o di altro documento munito di fotografia, proveniente dall'amministrazione dello Stato [1]. Essi devono tenere un registro delle operazioni di cui al primo comma che compiono giornalmente, in cui sono annotate le generalità di coloro con i quali le operazioni stesse sono compiute e le altre indicazioni prescritte dal regolamento [2]. Tale registro deve essere esibito agli ufficiali ed agenti di pubblica sicurezza, ad ogni loro richiesta. Le persone che compiono operazioni di cui al primo comma con gli esercenti sopraindicati, sono tenute a dimostrare la propria identità nei modi predetti [2]. L'esercente, che ha comprato cose preziose, non può alterarle o alienarle se non dieci giorni dopo l'acquisto, tranne che si tratti di oggetti comprati presso i fondachieri o i fabbricanti ovvero all'asta pubblica. Note: 1 Comma modificato dall'art. 10, comma 1, lett. a), n. 1), L. 28 novembre 2005, n. 246. 2 Comma modificato dall'art. 10, comma 1, lett. a), n. 2), L. 28 novembre 2005, n. 246.

pubblica sicurezza, la quale deve altresì attestare il numero totale delle pagine sull’ultima di esse, ai sensi dell’art. 16 del regolamento di esecuzione del TULPS; - i fogli predetti devono essere custoditi in appositi raccoglitori e esibiti a richiesta degli agenti e ufficiali di pubblica sicurezza e vanno comunque conservati per cinque anni; - vengano assolti gli oneri fiscali relativi alla vidimazione dei registri medesimi, previsti dalla legislazione vigente in materia.” In ogni caso non potrà essere opposto, in sede di controlli, che i dati relativi alla singola operazione conclusa e non ancora riportati su supporto cartaceo, siano memorizzati su quelli informatici. Pur non essendo chiaramente specificato nella circolare ministeriale, si reputa che, una volta autorizzato l'utilizzo di modulo continuo e/o fogli sciolti al posto del registro, poco importi se i dati vengano inseriti manualmente o a mezzo computer. Si ritiene, anzi, che la possibilità di compilazione manuale debba intendersi implicitamente ammessa, se non altro per consentire all'impresa che adotti questi supporti per utilizzarli con il computer di poter svolgere operazioni anche in caso di mancato funzionamento del computer stesso (per mancanza di elettricità e/o guasto dei macchinari). Ciò anche sulla falsariga di quanto previsto per il registratore di cassa. Non è, invece, ipotizzabile un doppio supporto (fogli sciolti e registro)

perché ciò renderebbe inutile la numerazione e vidimazione delle pagine. Definizione di “oggetti preziosi” Prima di proseguire nell’esposizione, si ritiene necessario vedere quale sia la definizione giuridica di “oggetto prezioso”. Si deve, preliminarmente, notare che non esiste, al momento, una norma che ci provveda tale definizione. Occorre, pertanto, far riferimento a quella fornita dall’art. 61, comma 10, del cessato D.M. 4 agosto 1988, n. 375, recante “Norme di esecuzione della legge 11 giugno 1971, n. 426, sulla disciplina del commercio” (abrogato dall’art. 26 del D. Lgs. 31 marzo 1998, n. 114, recante “Riforma della disciplina relativa al settore del commercio”) che recitava “per «oggetti preziosi» si intendono gli oggetti costituiti in tutto o in parte dai metalli preziosi di cui alla legge 30 gennaio 1968, n. 46, sulla disciplina dei titoli e marchi di identificazione dei metalli preziosi [ora D. Lgs. 22 maggio 1999, n. 251 – N.d.A.], nonché i coralli e le perle di ogni tipo, anche se venduti sciolti, e le pietre preziose. Per pietre preziose si intendono i diamanti, i rubini, gli zaffiri, gli smeraldi, anche se venduti sciolti, e ogni altra pietra che sia unita ai metalli di cui alla legge 30 gennaio 1968, n. 46 [ora D. Lgs. 22 maggio 1999, n. 251 – N.d.A.], o agli altri oggetti suindicati”. (segue nel prossimo numero)

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Fairs

VicenzaOro l’ora del retail Vicenzaoro time for retail

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Fairs

Per fortuna c’è l’estero... Lucky enough there is the foreign market...

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ICENZAORO Fall si è conclusa come ci si aspettava, senza trionfi e senza drammi, con l’ennesima conferma della scarsa vitalità del mercato nazionale - e per fortuna che il Made in Italy continua a piacere nel resto del mondo. La manifestazione è stata preceduta dalla tre giorni di About J presso il Grand Hotel Savoia di Cortina d’Ampezzo (2), dove 23 marchi di alta gioielleria hanno presentato le proprie creazioni a 130 buyer italiani e stranieri. All’evento ha dato lustro Gianmaria Buccellati, che ha messo a disposizione alcuni splendidi pezzi storici della maison. Durante la fiera, è stato siglato un protocollo di intesa di durata triennale tra Fiera di Vicenza e Federpreziosi, per il reciproco sostegno alle proprie attività (1: Giuseppe Aquilino, presidente Federpreziosi, con Roberto Ditri, presidente Fiera di Vicenza). Federpreziosi fornirà “supporto logistico e organizzativo” alle delegazioni di operatori in occasione delle fiere orafe vicentine; dal canto suo, Fiera di Vicenza garantirà agli associati Federpreziosi agevolazioni per la partecipazione a tali manifestazioni. Federpreziosi ha anche organizzato un workshop sui più diversi aspetti dell’innovazione nel retail (3: Daniela Saibene). VICENZAORO Fall ha anche

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segnato il ritorno in grande stile del brand Rosato, acquistato da Bros Manifatture, che nel padiglione antistante la fiera ha presentato le nuovissime collezioni con complementi d’arredo e packaging coordinati (5). Di grande interesse, anche se purtroppo quasi ignorato dagli operatori, il convegno organizzato da Assogemme su “Rischi connessi con l’uso delle gemme nella realizzazione di gioielli” (6, 7: Claudio Russo e Luigi Costantini), che pubblichiamo a pag. 88. n VICENZAORO Fall ended as expected, no triumphs and no drama, with yet another confirmation that the domestic market is suffering from a lack of vitality – and luckily the rest of the world continues to enjoy Italian made products.

The event was preceded by the three day show of About J at the Grand Hotel Savoia in Cortina d’Ampezzo (2), where 23 fine jewellery brands presented their creations to 130 Italian and foreign buyers. The event was graced by Gianmaria Buccellati, who provided some wonderful historical pieces manufactured by the house. During the fair, a three-year Memorandum of Understanding was signed between Fiera di Vicenza and Federpreziosi, to provide mutual support for their activities (1: Giuseppe Aquilino, chairman of Federpreziosi, with Roberto Ditri, President of Fiera di Vicenza). Federpreziosi will provide “logistical and organisational support” to professionals during Vicenza jewellery fairs. For

its part, Fiera di Vicenza will provide Federpreziosi members with certain benefits to participate in these events. Federpreziosi also organised a workshop on different aspects of innovation in the retail sector (3: Daniela Saibene). The fair also marked the comeback of the Rosato brand, taken over by Bros Manifatture, which presented its newest collections, with matching furnishings and packaging, in front of the exhibition centre (5). The conference organised by Assogemme on “Risks associated with the use of gemstones in jewellery making” - see page 88 - was very interesting, though sadly almost ignored by professionals (6, 7: Claudio Russo and Luigi Costantini).

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Fairs

BGJF: trionfo del Golden Jubilee BGJF: the Golden Jubilee

Fairs

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rande successo per i 50 anni della Bangkok Gems & Jewelry Fair, che ha chiuso l’edizione più importante della sua storia, e per i risultati ottenuti dagli espositori (da 36 Paesi), che hanno presentato una sfavillante vetrina di gioielli e pietre preziose. I 27 espositori presenti sin dalla prima edizione sono stati premiati da Suwipon Tisyamondol, Vice Direttore Generale del Department of International Trade Promotion. Spazi importanti sono stati dedicati al design tailandese e alle tendenze nel mondo delle pietre, in collaborazione con Swarovski Gems e Swarovski Elements. Diverse le iniziative per i buyer: un servizio per mettere in contatto aziende e compratori; Gems & Jewelry Factory Outlet, con prodotti da acquistare cash; lo Zero VAT pavilion, con un’ampia selezione di gemme grezze provenienti da tutto il mondo. Il Primo Ministro tailandese, Yingluck Shinawatra, ha inaugurato l’edizione del Golden Jubilee in contemporanea con il First Asean Gems and Jewelry Summit Plus 6, organizzato dalla TGJTA: i delegati dei Paesi del Sud-Est Asiatico hanno firmato un protocollo d’intesa al fine di promuovere l’industria locale della gioielleria e delle gemme.

n The 50th anniversary of the Bangkok Gems & Jewelry Fair was a huge success. It was the most important edition in its history, particularly for the results obtained by the exhibitors (from 36 countries), which displayed a glittering parade of jewellery and precious stones. The 27 exhibitors who participated since the first edition were awarded by Suwipon Tisyamondol, Deputy Director General of the Department of International Trade Promotion. A wide area was devoted to Thai design and to the latest trends in the world of gemstones, in collaboration with Swarovski Gems and Swarovski Elements. In addition, several initiatives were proposed to buyers: a service to connect companies and buyers; Gems & Jewelry Factory Outlet with products to buy in cash; the Zero VAT pavilion, with a wide selection of rough gemstones from around the world. The Thai Prime Minister Yingluck Shinawatra inaugurated the Golden Jubilee edition in conjunction with the First Asean Gems and Jewelry Summit Plus 6, organised by TGJTA. The representatives of SouthEast Asian countries signed a memorandum of understanding to jointly promote the local gems and jewellery industry.


Sulla scena irrompe Friburgo Freiburg bursts onto the scene

prenotazioni giunte dall’Italia: e forse le organizzazioni fieristiche di casa nostra dovrebbero porsi qualche domanda. Info per l’Italia: info@studioarati.it n It's the news of the moment. The Chinese of UBM Asia, successful organisers of the September Hong Kong Jewellery & Gem Fair, announced the first edition of a new exhibition, the Europe Jewellery & Gem Fair, to be held in Freiburg from 1 to 4 April 2014, in close physical proximity (40 minutes by train) and partial temporal overlap with Baselworld, scheduled from March 27 to April 3, 2014. The goals are clear: Baselworld is focusing on major international brands, especially in the watchmaking industry, requiring participation costs that are now prohibitively high for many jewellery manufacturers (considering Italian exhibitors only, today they are fewer than 100 compared to 400 in 2001). UBM Asia presents a new trade fair aimed first of all to the many exhibitors who no longer take part in Baselworld and are not satisfied by other European fairs. The organisers aim at simplicity and efficiency, quality services and affordable costs - shell-scheme stands will cost 320 € per sqm, customised stands 270 €. Within three weeks, there are already some fifty reservations from Italy: maybe our trade fair organisations should start to question themselves.

Fairs

È

la notizia del momento. I Cinesi di UBM Asia, già organizzatori di successo della Hong Kong Jewellery & Gem Fair di Settembre, hanno annunciato la prima edizione di una nuova fiera, la Europe Jewellery & Gem Fair, che si terrà a Friburgo dall’1 al 4 Aprile 2014: in trasparente vicinanza fisica (40 minuti di treno) e parziale sovrapposizione temporale con Baselworld, che per il 2014 è in programma dal 27 Marzo al 3 Aprile. Evidenti gli obiettivi: Baselworld sta puntando sui grandi brand internazionali, soprattutto dell’orologeria, imponendo costi di partecipazione che per tanti produttori orafi sono ormai proibitivi (limitandosi agli espositori italiani, degli oltre 400 presenti a Basilea nel 2001 ne resistono oggi meno di 100). E così UBM Asia mette sul piatto una nuova fiera rivolta prima di tutto ai non pochi operatori che non partecipano più a Baselworld e non si ritengono soddisfatti dalle altre fiere europee. Gli organizzatori puntano su semplicità ed efficienza, servizi di qualità e costi acccessibili - gli stand preallestiti costeranno 320 € a metro quadrato, quelli personalizzati 270 €. Nel giro di neanche tre settimane, sono già una cinquantina le

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Vetrine

Amin Luxury: il diamante col fiocco The diamond with a bow ç

Grande interesse per le novità delle aziende. Great interest in the companies new products.

uccesso “coi fiocchi” a VicenzaOro Fall, lo scorso Settembre, per le due novità firmate Amin Luxury: il nuovo espositore in plexiglas per i charms (1) e le nuove varianti di colore che caratterizzano packaging e prodotto Happy Style. I fiocchi, oltre ai classici colori bianco e rosso, presentano i freschi toni del rosa e del celeste (2-3), a ravvivare i charms che impreziosiscono collane e bracciali. I gioiellieri - e questa è un’altra novità - potranno scegliere il colore del fiocco per ogni singola misura dei diamante, che spazia dai 5 ai 20 punti di carato. n Last September

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é VicenzaOro Fall saw the successful launch of the two latest products by Amin Luxury: the new Plexiglas display for charms (1) and the new colors that characterise the Happy Style product and packaging.

In addition to classic white and red colours, the bows come in the fresh tones of pink and light blue (2-3), to revive the charms that adorn necklaces and bracelets. Another innovation is that jewellers can choose the colour of the bow for each diamond size, which range from 5 to 20 points of a carat.

Polello: l’amore infinito

Shop windows

A neverending love

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Polello presenta un libro/espositore per raccontare ai clienti la storia d’amore che lega, dal 1976, l’azienda di Mede ai suoi splendidi gioielli. Un gioco di ombre e “pagine” su cui vengono esposti, attraverso un esclusivo sistema magnetico, i gioielli della collezione Eterno. n Polello presents a book/display to tell customers the love story that has bound this company from Mede to its beautiful jewellery since 1976. A play of shadows and “pages” to display the jewellery from the “Eterno” collection through a unique magnetic system.



Vetrine

Buben&Zorweg: la parete magica the magic wall Un oggetto sofisticato per arredare in sicurezza. A sophisticated item to furnish with safety.

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ero “gioiello” di alta tecnologia, design ed eleganza, Grand Collector Inbuilt (foto 1) è l’ultima novità della nota azienda tedesca, che ci ha abituato ai suoi oggetti speciali e di grande qualità artigianale. Ci sono molti modi per esporre preziosi orologi e gioielli, ma questo è forse uno dei più originali. Grand Collector Inbuilt, infatti, si integra perfettamente con l’arredamento, in modo discreto e sofisticato: nessuno può indovinare cosa si cela dietro la parete a specchio (foto 2) finchè, quando si accendono

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Shop windows

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le luci Led, gli specchi diventano trasparenti rivelando l’interno (foto 3) oppure solo alcuni elementi dell’interno, come i TIME MOVER®. Chiusure elettroniche a codice garantiscono la sicurezza del Grand Collector Inbuilt. n A real "gem" of high technology, design and elegance. Grand Collector Inbuilt (photo 1) is the latest product by the well-known German company, which got us used to its special items and high quality craftsmanship. There are many ways to display valuable watches and jewellery, and this is perhaps one of the most original.

Grand Collector Inbuilt fits perfectly with the decor, in a discreet, sophisticated way. No one can guess what is hidden behind the mirror wall (photo 2) until the LED lights are turned on and the mirrors become transparent to reveal the interior (photo 3) or only a few internal elements, such as the TIME MOVER®. Code-operated electronic locks ensure the safety of Grand Collector Inbuilt.

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News

Riapre a Milano il favoloso mondo di Cartier

La legge sui materiali gemmologici approvata entro il 2013?

La boutique Cartier di Via Montenapoleone, a Milano, ha riaperto le porte dopo un’importante ristrutturazione, con una sfavillante serata di gala. In quella occasione, i quattro piani del raffinato palazzo novecentesco che lo ospitano hanno visto sfilare le piĂš belle creazioni della Maison e tanti personaggi famosi. Una su tutti, la madrina della serata, Monica Bellucci, che ha tagliato il nastro con Bernard Fornas, presidente di Cartier International (foto in basso, di Vittorio Zunino Celotto/Getty Images for Cartier). í˘ą

L'11 Settembre scorso la Commissione "Industria" del Senato ha riavviato l'iter di discussione della proposta di legge sulla regolamentazione del mercato dei materiali gemmologici (testo unificato Mattesini e altri), che fa seguito all’approvazione nel Novembre 2011 da parte della Camera dei Deputati. La Commissione ha nominato relatore del provvedimento l’On. Teresa Armato (PD). L'iter adesso prevede la raccolta dei pareri (non vincolanti) dalle altre Commissioni: Affari costituzionali, Giustizia, Bilancio, Unione Europea. E'

RJC: James Courage for president Sarà James Courage il successore di Matthew Runci alla presidenza del Responsible Jewellery Council. Con oltre 30 anni di esperienza nel campo dell’industria orafa, James Courage ha lavorato per De Beers negli anni ’80 e poi, dal 1996, come amministratore delegato di Platinum Guild. Runci lascerà la carica a fine 2012 e Courage sarà ufficialmente insediato nel Maggio 2013, nel corso dell’Assemblea Generale Annuale del Responsible Jewellery Council.

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News

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stata richiesta anche la cosiddetta "deliberante", che permetterebbe una sostanziale accelerazione dei lavori. Se non dovessero arrivare emendamenti alla proposta, è ipotizzabile l'approvazione definitiva entro Aprile 2013, fine dell’attuale legislatura. (Sonia Sbolzani) í˘˛

Obama e Romney, una cosa in comune‌ Sono diversi in tutto l’attuale presidente degli Stati Uniti, Barak Obama, e il suo contendente repubblicano, Mitt Romney. Ma su una cosa sembrano pensarla allo stesso modo: l’importanza dell’orologio. Entrambi, infatti, e del tutto ca-


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di realizzare una collezione ispirata alla tiara. í˘´

sualmente, hanno scelto un modello Tag Heuer, un nome importante nel mondo dell’orologeria, ma che non poteva sperare in un assist piĂš prestigioso (foto Barak Obama di Chip Somodevilla/Getty Images; foto Mitt Romney di Ethan Miller/Getty Images). í˘ł

reale di Amalienborg, si è “innamorataâ€? e ha scelto di indossare la preziosa tiara “Midnightâ€? realizzata dal Charlotte Lynggaard per Ole Lynggaard Copenhagen. La tiara, dal design contemporaneo, è in oro rosa e bianco e argento brunito e presenta boccioli in pietra di luna e in diamanti (piĂš di 1.300). Charlotte Lynggaard ha deciso

La principessa e la tiara La principessa ereditaria Mary di Danimarca, in visita ad una mostra ospitata nel palazzo

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Anche gioielli dalla vending machine‌ Dopo il caffè, i panini e le merendine, doveva arrivare anche il momento dei gioielli. L’iniziativa di Gitanjali Group era partita con le macchinette per vendere monete in oro e argento, per dare ai fedeli di un’importante ricorrenza religiosa indiana la possibilitĂ di portarsi a casa un ricordo prezioso. Da lĂŹ alla vendita di veri e propri gioielli, il passo è stato breve. Con il marchio “Gold to Goâ€?, promosso dal Gruppo per promuovere la vendita di oro, le macchinette automatiche presentano oggi 36 modelli di gioielli di tutte le tipologie, con packaging e cer-

í˘ľ tificato di garanzia. Non solo: la macchina rilascia anche i prezzi aggiornati e il peso del metallo, e i carati delle pietre. Il tutto può essere pagato in contanti o carta di credito. í˘ľ

Titolo e marchio d’identificazione: l’Italia apre al laser Nella riunione del 10 Agosto scorso, il Consiglio dei Ministri ha definitivamente approvato lo schema di decreto del Presidente della Repubblica recante “Regolamento recante modifiche ed integrazioni al D.P.R. 30 maggio 2002, n.150, concernente norme per l'applicazione del D. Lgs. 22 maggio 1999, n. 251, sulla disciplina dei titoli e dei marchi di identificazione dei metalli preziosiâ€?. Il provvedimento, di cui ora si attende la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, prevede che il marchio di identificazione e l’indicazione del titolo possano essere impressi anche mediante tecnologia laser. Le modalitĂ di applicazione di questa importante novitĂ sono demandate a successivi decreti del Ministro dello Sviluppo Economico. L’Orafo Italiano tornerĂ sull’argomento per esaminare in maggior dettaglio le novitĂ introdotte dalle nuove norme. (Claudio Tomassini)

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News í˘ś

Trollbeads: tre gli italiani vincitori del concorso 11 beads, come il numero dei vincitori del concorso “People’s beads 2012â€?, costituiscono la Collezione Spirituale di Trollbeads. Tra questi, ben tre gli italiani: Daniele Celani con “Preghieraâ€?, Silvia Iacurto con “Acchiappasogniâ€? ed Elisabetta Marini, con “Rosarioâ€?. I vincitori hanno ricevuto il proprio beads in oro 18 carati e royalties a vita sulla vendita. í˘ś

Nomination per Tommasino

News

Per il secondo anno consecutivo, Nomination si è impegnata con la Fondazione Tommasino Bacciotti, una onlus che si occupa di attività di studio, assistenza e infor-

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mazione sui tumori cerebrali infantili. Nomination ha realizzato una limited edition di un bracciale “composableâ€? con farfalla in smalto colorato e oro 18 kt, farfalla che decora anche il quadrante dell’orologio in gomma bianca, e quattro pendenti in acciaio con cordino rosa e azzurro. I proventi saranno interamente devoluti al progetto “Case Accoglienza Tommasinoâ€? a favore delle famiglie dei bambini ammalati. í˘ˇ

ICA a Hong Kong GIA in Israele L’International Colored Gemstone Association (ICA) si è spostata dalla sue sede storica di New York. I nuovi uffici sono a Hong Kong, scelta effettuata per poter seguire piĂš da vicino i mercati asiatici, in grande espansione. Wilson Yuen, presidente ICA, ha firmato una lettera di intenti con il governo dello Hunan, in Cina, per la realizzazione, nella capitale Changsha, di un grande centro dedicato alla produzione e alla for mazione, per il settore

gemme e gioielleria. Il Congresso ICA 2013, inoltre, si terrà a Hunan. Il Gemological Institute of America (GIA) apre invece un nuovo laboratorio in Israele, all’interno del Diamond Center di Ramat Gan, un servizio importante per l’industria del diamante israeliana presso la quale gli standard rigorosi dell’Istituto sono molto apprezzati.

Settembre, nel servizio “Il cerchio perfettoâ€? (pag. 46) abbiamo pubblicato un bracciale con la ragione sociale “Argenti e Gioielli Italiaâ€?. La dicitura corretta invece è la seguente: “Ultimate Ceramicâ€? distribuito da Argenti e Gioielli Italia. Ce ne scusiamo con gli interessati e con i lettori. See page 117 í˘¸ Ultimate Ceramic

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Errata corrige: “Amore & Baciâ€? e “Argenti e Gioielli Italiaâ€? Nel numero di Settembre de L’Orafo Italiano, nel servizio “Il favoloso mondo animalierâ€? (pag. 74), abbiamo pubblicato un bracciale con la ragione sociale “Argenti e Gioielli Italiaâ€?. In realtĂ il bracciale è del marchio “Amore & Baciâ€?. Sempre nel numero di

Amore & Baci

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Top Style

A Castel Monastero con Gordon Ramsay Nelle foto, il Country House Resort di Castel Monastero, nel Chianti; lo chef Gordon Ram-

L’Orafo Top Style by Claudio Zeni

sey, la SPA e l’Executive Suite.

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A Castel Monastero, Country House immerso nel verde della collina chiantigiana, si fa sul serio. Nella splendida struttura che fa capo ad Eleganzia, il marchio di alberghi di fascino facente capo a una cordata di imprenditori, si trova una spa suggestiva ed efficiente. Ma non è da meno la cucina, abilmente rivisitata in chiave salutistica, ma senza perdere di vista gusto e sapori della terra toscana. In uno dei contesti più suggestivi del panorama

italiano, Castel Monastero sorge in un piccolo borgo medioevale risalente all’XI secolo, oggi incantevole Country House Resort a ventitre chilometri da Siena. Qui, tra mura millenarie, splendono settantacinque camere, suite ed un’elegante villa sapientemente ristrutturate, che conservano il gusto raffinato delle antiche dimore toscane unitamente ad elementi di lusso contemporaneo. Uno dei fiori all’occhiello di Castel Monastero è la sua SPA, mille metri quadri immersi nella natura, dove scoprire i più innovativi ed efficaci trattamenti di remise en forme del dottor Mosaraf Ali, esperto di fama internazionale, molto apprezzato anche dalla famiglia reale inglese,

che pratica da anni nel suo Integraded Medical Center di Londra l’Ayurveda, fusione di conoscenze mediche orientali ed occidentali. “Lo scopo è salvaguardare la salute rafforzando il sistema immunitario e prevenire malattie correlate allo stress fisico e psicologico a cui si è sottoposti ogni giorno: problemi di obesità e legati all’accumulo di tossine, mal di schiena e di collo dovuti alla sedentarietà”. In linea con l’attitudine al benessere anche il ristorante, che vanta il prezioso contributo di Gordon Ramsay, il rinomato e stellato chef di origini britanniche. La sua visione cosmopolita, coadiuvata dalla sapiente collaborazione di una brigata tutta italiana ed


in particolare modo dai due giovani chef Aniello Cassese di Nola e Luca Bazzana di Pordenone, rappresenta la base essenziale per l’originalità delle offerte culinarie di Castel Monastero, a cominciare dai ravioli di pecorino di fossa con pomodori confit e favette croccanti, fino al delizioso vitello in crosta con porri brasati, patate di Cetica e zafferano di San Gimignano. “Un’abile rielaborazione di ricette tradizionali, utilizzando solo prodotti freschi e privilegiando le offerte di stagione e le primizie di cui la Toscana è ricca” – ricorda Enzo Volpintesta, customer relation – “tutto questo in una struttura da favola, sia nel ristorante gourmet sia nella ‘Cantina’

del duecentesco maniero, dove gli ospiti, in un ritrovo intimo ed esclusivo, possono gustare le specialità locali e, guidati da esperti sommelier, i migliori vini e le annate di Chianti prodotte e invecchiate nell’azienda vinicola”. Castel Monastero, oltre ad offrire fantastiche proposte per il tempo libero, si distingue anche come location d’eccellenza per matrimoni indimenticabili, come quello del calciatore dell’Internazionale Wesley Sneijder. “Eleganzia, il nuovo marchio di Hotel & Spa di fascino che opera in Italia e nel mondo, tra i cui investitori italiani spiccano Emma Marcegaglia, Andrea Donà delle Rose e Lorenzo Giannuzzi” dice Andrea Prevosti, general manager della struttura “è un gruppo i cui valori sono l’italianità, uno stile sinonimo di fascino, raffinatezza e ca-

lore, la passione, l’innovazione, la ristorazione e il benessere, l’unicità”. Non a caso il gruppo Eleganzia è stato insignito dei premi World’s League Resort, World’s Leading Spa, Tatler Award Best Family Spa Resort, Condé Nast Top Ten List e Seven Stars & Stripes. Courtesy of Artù

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English translation PEOPLE Italian version: see page 74

Lanfranco Beleggia: the passion of making beautiful things by Antonella Garello

English translation

President and founder of Bros Manifatture, he saved the Rosato brand, believes in Italy’s “revenge”... and would never give up his work.

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How did you start your career as an entrepreneur, in a region that does not belong to the traditional Italian jewellery districts? I was 21 when I started working as a salesman and I carried on the business for nine years. Then I worked as sales manager for a company in Vicenza, but my dream has always been to create beautiful things trying to find out which products could be successful in the market. I do not think it is a region to make you an entrepreneur. I was surely born to do this job and my strong determination allowed for the creation of my company, Bros Manifatture, which owns Rosato, Brosway, S'Agapò, Dhiva, Bros and Officina Italia brands. Your strong connection with the local area is striking, as evidenced by your support for many initiatives, the awards received, the Villa Lattanzi resort. How much did the Marche region influence your work as an entrepreneur? I am very close to my local area, because it gave me the resources to carry out my project. The Marche region has given me inspiration, serenity, initiative and that is why I try to reciprocate by doing what I can, giving my contribution. According to recent research, the generational change in Italian companies almost always fails. However, in the case of Bros Manifatture, the new generation is making a positive contribution. When does a generational handover work?

For me, the generational turnover proved necessary when I started the project I had in mind, a long-term project that should not end with me. My intent was to give a future to this project and I could only make it through my children. Ever since they were little kids, I have shown them what their career could be, making them fall in love with the company and bringing them into my world. Thanks to Brosway and its action, the Rosato brand remained Italian. How did the Rosato operation start? What potential did you see and wish to develop in this brand? The acquisition of Rosato was not easy, several competitors wanted to take over the brand but I believed in it a little more and I succeeded. It is a fascinating brand that represents women in their thoughts and their world, so much so that the products themselves speak of the feminine world. What would you never give up? I would not give up the work I am doing. You often speak of passion, of work as progress. Don’t you feel a little discouraged to see how Italy is doing today? I am positive, I believe in Italy and Italians. We have centuries of history and culture behind us, we have many resources and past experiences that cannot and should not be overwhelmed by a crisis like the one we are experiencing now. Our country will have its revenge, for creativity, fashion, taste and know-how are our hallmarks. What we can do is within us, in Italians themselves. _________________________________________

CASE HISTORY Italian version: see page 76

Chantecler: teutonic rules, Italian creativity by Marina Morini The shop in Capri and the company today:

65 years without forgetting its origins. To talk about Chantecler one should start from a magical mix of ingredients that were harmoniously blended in the Fifties; the figures of Salvatore Aprea and Pietro Capuano, called Chantecler, the post-war period of rebirth and enthusiasm, a fascinating place like Capri, beautiful, finely crafted jewellery, the big names of cinema, industry, politics and nobility, who spent their holidays on the island. All this has contributed to the creation of Chantecler’s world, made of beauty, culture and joie de vivre. Salvatore Aprea designed and made jewellery in a back shop using traditional techniques, typical of fine jewellery. “Gems speak to me,” he said. His creations took shape not from a predetermined pattern but from the stones that he bought around the world and which formed the basis for the jewellery he had envisioned. Time was marked by a traditional approach – it could take him up to 8-9 months to complete a single piece – and by the craftsmen who worked with Chantecler; chasers, glazers, silversmiths and restorers, specialists who lived in Florence, Milan, Naples. “And when we went to Milan to visit the F.lli Cacchione, great Milanese silversmiths” says Costanza Aprea “we saw some drawings made by a very skilled hand. They were made by Nikos Frantzis, former creative director of Harry Winston, a meeting that has profoundly changed us”. He has opened the doors to a new world: Chantecler revisited the brand, created a new line, faced the transition from a single piece to a collection. It’s the end of the 80's. Chantecler’s interest and sensitivity towards innovation led it to the discovery of another different world, the Valenza laboratories, where jewellery collections are produced but still characterised by a remarkable craftsman tradition. Chantecler remains attached to jewellery traditions


but without strictness or nostalgia: “We are talking about jewellery, things that we do not need to live” explains Costanza Aprea “items that have something to do with beauty, not with our status. For this reason, too much technology takes away the ‘soul’ of jewellery. Jewellery should convey the feeling and taste of the jeweller”. It is no coincidence that the brand continues to sell collections that are 15 or more years old; through a piece of jewellery Chantecler, infact, one also acquires its spirit, lightness and irony. Chantecler’s path - from the old shop to today’s company - tells us something about the art and the humility to keep learning as a way to make the company grow. In the current structure, the Aprea brothers cover the various aspects of the business: Gabriele deals with the organisation, finance and information technology, Maria Elena oversees the creative side, Costanza is responsible for marketing and communications, Gabriele’s wife, Maria Teresa, takes care of stores. For Chantecler figures are very important and give a lot of satisfaction; the company closed 2011 with revenues of 23.4 million Euro (+5.14% compared to 2010). The goals for the future are few but important: remaining faithful to the origins, protecting the excellent school that the family had and building the future on it, maintaining relationships with business partners and customers, gaining their trust and working together to identify the best strategies. Chantecler has only four but strict rules: creativity, innovation, research and rigour. They are all important because, concludes Costanza “Using only rigour, the soul of our work is going ot be missing, but with creativity only one risks to get bankrupt”. _________________________________________

GEMS Italian version: see page 88

A small guide in ten charts by Claudio Russo How to avoid damage to gemstones. Part I: Beryl. Getting to know gemstones and their weaknesses. In these three episodes we will publish the features of the most commonly used stones in jewellery and some tips on how to act properly. Risks associated with the use of gems in the creation of jewellery As professionals in the jewellery industry you have surely come across some damage to gemstones caused by inappropriate actions during the making of jewellery. If you have experienced this personally, you may have noticed that in some cases, when the damage is irreparable or difficult to solve, a reputational damage adds to the economic damage. Considering the relevance of the problem and the fact that most traders do not always know enough about some characteristics of the gems, I decided to compile some feature charts - at least for the most important and common gems - with the following characteristics - chemical composition, hardness, toughness and stability - but also cleaning methods, including the use of ultrasound, steam and hot water. A selection of these charts will be published in three issues of L’Orafo Italiano (October/November, December and January). At this point, I think it useful to analyse briefly the characteristics of the gemstones taken into account, with regard to possible damages and their effects. Considerations on chemical composition The chemical composition of gemstones must be considered in case of a possible contact with acids during their use in jewellery manufacturing processes. The

most commonly used acids in that context, which can react with gemstones, are boric, hydrochloric, hydrofluoric, nitric and sulfuric acid. These acids, if concentrated or diluted, hot or cold, can damage various gemstones, including apatite, hematite, fluorite, iolite, malachite, nephrite, peridot, scapolite, turquoise, idocrasio. All the gems that include calcium carbonate in their chemical formula cannot be placed in contact with any kind of acid, since they would be corroded beyond repair. Among these are rhodochrosite, calcite, aragonite, malachite, lapis lazuli and all gemstones of organic origin (coral, pearls, amber and so on). The use of such acids may cause damage during the following processes: Pickling: cleaning a metal surface performed by chemical means that become dangerous if the object contains any gems. Electroplating: it consists in the application of a noble metal on another metal by means of a continuous electrical current, through plating solutions, in order to make objects look more shiny and reflective, as in the case of rhodium plating. When the jewel includes some gems, it is useful to know whether the above process can be performed without the risk of damaging them, or whether it is more prudent to introduce only the metal part into the various solutions. Resistant gemstones are diamond, corundum, quartz, etc, while pearls, coral, opal, etc., are not resistant to plating solutions. Beryl Its name is derived from the Latin beryllus. Beryl includes different varieties of gems, the most popular of which are emerald and aquamarine. No less important are the pink beryl, yellow beryl, red beryl and colourless beryl. With the exception of emerald, which deserves a separate

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English translation discussion because of its very frequent inclusions and the various treatments it undergoes, inclusions are are rare and not significant. It is worth noting its low hardness and heat sensitivity.

English translation

BERYL, AQUAMARINE VARIETY Chemical composition: Be3Al2Si6O18 Hardness: 7.5-8 Toughness: good Stability Reaction to heat: Not relevant in the absence of fluid inclusions. At 400-450°, with originally lower colour qualities, beryl acquires a deep blue colour. Higher temperatures cause discoloration. Above a certain temperature - 100-150° - Maxixe beryl can fade quickly. Light stability: Normally stable, especially for untreated gems. The exception is Maxixe beryl, which can fade over time, and orange beryl, which gradually turns pink. Reaction to chemicals: Generally resistant to most acids used in jewellery. The exception is hydrofluoric acid. Ultrasonic cleaning: Generally safe, except for gems with numerous and obvious fractures. Steam cleaning: Safe. Particular attention should be paid to fractures. Reaction to hot water: It does not react in most cases.

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BERYL, EMERALD VARIETY Chemical composition: Be3Al2Si6O18 Hardness: 7.5-8 Toughness: Poor to good Stability Reaction to heat: It may accentuate the visibility of fractures and worsen the consequence of internal tensions. Light stability: Normally stable, mainly for gems that have not undergone treatments. Reaction to chemicals: Feared in most cases, even if, with the exception of hy-

drofluoric acid, chemicals do not attack emeralds but almost always remove the treatments. Ultrasonic cleaning: Not recommended Steam cleaning: Not recommended Reaction to hot water: When using soft brushes it does not react in most cases. _________________________________________

ECONOMY Italian version: see page 92

The slow-motion economic nightmare by ASI - Analisi e Studi Industriali The worsening economic and financial contexts hinder the jewellery industry in the world (and in Italy) The jewellery sector has been affected more than other industries by the new difficulties of economic and financial contexts on an international scale and in Italy. From the second half of 2011, we witnessed a steady trickle of downward revisions to the growth rates of various economies, a trickle that has been called “the slow-motion economic nightmare”. The resurgence of the financial crisis has affected the entire real economy (production of goods and services, employment, investment, consumption). The main centres for economic studies have estimated a further slowdown in the 2012 world GDP growth at +2.8% (after +3.2% in 2011 and +4.6% in 2010). Of course, the average global slowdown is the result of several developments in various countries. European countries - most affected by the collapse of financial assets and the consequent decline of the real business - have been accompanied by an additional slowdown in growth rates in Asia and South America. The dynamics of the U.S. economy remains uncertain; there was a

recovery in GDP, but it is still below the potential of the U.S. economic system as a whole. So much so that qualified observers continue to confine the conclusive diagnosis to a “decreased risk of recession”. For Russia, another country that buys Italian jewellery, the economic growth is very closely linked to the international prices of raw materials. This has triggered some uneasiness among the so-called Russian middle-class, which on one hand may increase in absolute terms (number of people belonging to this group of rentiers), but on the other, the per capita availability of funds to devote to consumption may be reduced. As for emerging countries, they continue to represent an interesting potential for Italian jewellery (and for the whole Italian production), not to say the only option. Figures bear out this interpretation. In 2011, for the first time, the demand from BRIC countries was higher than that of the United States, the world's largest importer. At the end of the next five years, there will be 200 million of "new rich" more than in 2011 in the world (meaning individuals whose annual income exceeds $ 30,000). Half of them will inhabit the metropolises of China, India, Brazil, Russia, but wealthy classes will also grow in ever larger numbers in Turkey and Poland. In Europe, Italy is on the list of the countries with larger setbacks (after Greece and Portugal -7% -3.5%). After a recovery, albeit partial, in the first half of 2011, the trend has taken a turn towards a path of recession. Even according to Confindustria investigations, in 2012 the negative trend worsened rather than diminished as previous estimates would suggest. The decline in GDP for the full year could be estimated at -2.4%. As a result, the recovery has been postponed to the second half of 2013, but next year’s average could still remain in negative territory (-0.2). So


much so that consumer confidence was further reduced (-10% compared to 2011), falling to its lowest since 1996 (the year of the first statistical survey on this variable). All components of domestic demand are decreasing. Household consumption is the most affected (-3.6% in 2012). In 2011, the fall in consumption reduced GDP growth by at least two percentage points. In addition, in the Italian context there is still the risk of a further VAT increase. Looking ahead, a weaker and weaker employment market will negatively affect consumption. The decline in employment erodes the disposable income of households. As consumers have already reduced their propensity to save to historic lows, they are forced to revise their spending plans downward even in the future. At least in the short term, the economic contexts outlined at the beginning clearly do not help a recovery in sales of luxury goods. The most reliable analyses show an almost generalised decline, with the most negative peaks for the demand for durable goods, especially jewellery. According to figures from the World Gold Council, the global demand for jewellery saw a decline in the order of -20% in quantity in the first half of 2012. The demand for gold for financial investment also fell in 2012, but for other reasons. The long-term stability of gold prices on high levels led some investors to collect the significant profits accumulated in previous years. Indications on Italian jewellery exports in mid-2012 are less negative. Istat has detected a recovery of approximately +10% year-on-year in real terms (adjusted for inflation on precious raw materials). However, the considerations of buyers about products’ quality - recognisable and controllable remain positive. Moreover, the process of recovery in the gold sector can be achieved with the necessary modernisa-

tion, “with a little history behind, with a little intelligence and humanity ahead” (Edmondo Berselli). The position of the Italian gold industry remains solid and can still rely on wellknown factors originating in the boom at the end of the century. But, as has been repeatedly reported in recent years, to regain the competitiveness of the past, the productive apparatus will have to improve its operational and organisational structure, as well as remove other traditional weaknesses: a certain provincialism combined with parochialism and fragmentation, notorious disorganisation, the deficiencies of the country system, the difficulty of combining imagination with practicality, a lack of clarity that sometimes fades into ambiguity. In summary, the rule adopted by other sectors also applies to the jewellery industry, that is to produce better and with fewer resources. But above all, investments in the distribution network of jewellery abroad continue to fail. For a substantial part, the long chain is in the hands of buyers and trading companies. As is well known, traders and buyers are commercial intermediaries almost necessary to operate on difficult, distant markets; the current center of gravity of exports is significantly more distant than it was ten years ago. Judgments on the role of buyers are conflicting. Some went so far as to make a daring parallel between buyers and the black marketeers of World War II, but did not explain whether it is a disgusting person or a benefactor for jewellery exporters. The unconditional - sometimes forced - use of buyers’ intermediation means lower revenues and high risks. The substantial bargaining power of international buyers against a very competitive Italian offer is able to fetch prices so low as to distort – in extreme cases – the very connotation of a business tran-

saction; no longer the export of a product, but sales abroad (at a low cost) of qualified labour, skills, artistic and cultural content. In addition, the unbridled pursuit of business can result in the suspension - without notice - of new orders when new opportunities emerge among competitors. A risk that has always been known and occurred more frequently in conjunction with the weakening of the dollar. Another risk is the lack of manufacturers’ rootedness on the selling markets. Individual companies have a limited ability to predict changes in consumer tastes and later feel the effects of the international economic situation. Enterprises that do not control their distribution channels may not be aware of a possible turnaround in a foreign consumer market except when their buyers cut orders. And cases of buyers’ abandonment may become more frequent as a result of increased international competition, including in quality segments. _________________________________________

NEWS Italian version: see page 110

Erratum: “Amore & Baci” and “Argenti e Gioielli Italia” In the September issue of L’Orafo Italiano, in the feature entitled “The fabulous animalier world” (p. 74), we published a bracelet with the company name “Argenti e Gioielli Italia”. In fact, the bracelet is by the “Amore & Baci” brand. Again in the September issue, in the feature entitled “The perfect circle” (p. 46) we published a bracelet with the company name “Argenti e Gioielli Italia”. The correct caption is as follows: “Ultimate Ceramic” distributed by Argenti e Gioielli Italia. We apologize to those concerned and to our readers.

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8853 ABOUT J ALCOZER & J AMIN LUXURY AMORE & BACI ANTEO GIOIELLI ANTICA DITTA MARCHISIO ANTICA OROLOGERIA CANDIDO OPERTI AREZZO FIERE E CONGRESSI ARGENTI E GIOIELLI ITALIA ARTLINEA AUDEMARS PIGUET BANGKOK GEMS & JEWELRY FAIR BASELWORLD BERTANI & CO. BIBIGI’ BROS MANIFATTURE BROSWAY BUBEN & ZORWEG BULGARI CARTIER CHANEL CHANTECLER CHAUMET DAMIANI DE BEERS DENTRO LE MURA DHIVA DI.GO DKNY DML EBERHARD & CO. EMMEPI DI PINOMANNA EUROPE JEWELLERY & GEM FAIR F.LLI CACCHIONE F.A. GIOIELLI FABERGE’ FALCINELLI ITALY FENDI FOSSIL FREDERIQUE CONSTANT GARAVELLI GIOIELLERIA LAVINIA - LECCE GIOVANNI RASPINI GITANJALI GROUP GOLD ART GRAZIELLA HARRY WINSTON HONG KONG JEWELLERY & GEM FAIR HOOPS IKEBANA PREZIOSI ILARIO

71 98 44 104 48, 110 34 70 64 66 110 39 61, 64 100 101 43, 48 43 74, 99 74 106 70 108 64 76 66 62 108 68 74 44 52 36 60 46 101 76 42 62 50 22 52 64 43 68 38, 50 109 39 34 76 101 52 32 50

INTERNATIONAL JEWELLERY COMPANY IPPOCAMPO JEWELS ITITOLI JAEGER LECOULTRE LEBEBE’ LIU JO LUXURY LONGINES LOTUS LUCA CARATI MANNUCCI GIOIELLI MECCANICHE VELOCI MERU’ MORELLATO NANIS NARDI NEONERO NOMINATION NOON COPENHAGEN OFFICINA ITALIA OLE LYNGGAARD COPENHAGEN OLIVER WEBER OMEGA OROTREND PANDORA PASQUALE BRUNI PESAVENTO PIERO MILANO POLELLO POMELLATO QUERIOT RADO RICCI RICHARD MILLE RICHLINE GROUP ROBERTO COIN ROBERTO DEMEGLIO ROSATO ROVIAN GIOIELLI ITALIANI S’AGAPO’ SALVINI SEM-AR STROILI ORO SWAROVSKI ELEMENTS SWAROVSKI GEMS™ TAG HEUER TROLLBEADS ULTIMATE CERAMIC UNICORN JEWELRY DESIGN CO. LTD. UNOAERRE VERDI GIOIELLI VETTA VICENZAORO FALL

64 44 46 64 48 54 60 54 46 38, 50, 64 61 37 60 43 39, 50 37 110 54 74 109 48 61 42 68 62 62 46 104 64 35 61 44 61 15 58 33 74, 99 31 74 32 66 54, 68 100 58, 100 68, 109 42, 110 110 58 35, 48 42 52 98

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Elenco Inserzionisti

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AESSE PIETRE 56 ALISEI MILANO 57 ARAGORN 118 ARTLINEA 63 BANCA ETRURIA 95 BANGKOK GEMS & JEWELRY FAIR 111 BASELWORLD 29 BIBIGI’ 19 BMBDECORLINE 81 BY SIMON 59 COSTANTINI LUIGI/CORSI IGI 120 CRIERI IV copertina-10-11 DAVIDE 72 D&SIGN III copertina DONNA ORO 30 DUEL 91 ERIKA GIOIELLI 40 FOPE GIOIELLI 2-3 FRABOSO ARGENTO 53 FREDERIQUE CONSTANT GENEVE 1 GOGGI-STERLING 69 GRUPPO BATTISTOLLI 73 IGI 107 LA VILLE DES BIJOUX 4-5 MAGALINI FRANCO 67 MANIFATTURA DI DOMODOSSOLA 25/28 MANNUCCI 55 PAOLO PIZZO 41 PAUL PICOT 6 PESAVENTO 14 PROGETTO LUCE 65 PROTOTEK 105 RESPONSIBLE JEWELLERY COUNCIL 18 SEGNAMORE 20 STUDEX 87 TALENTO ITALIANO 7 TI SENTO MILANO 12-13 UNOAERRE 45-47-49 VAN GOLD 9 VIA CONDOTTI BY MGM PREZIOSI 51 VIDA GROUP OF ASPIRE DESIGNS 8 VISCONTI FIRENZE II copertina




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