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ANNO 125 - N. 175 Euro 1,00
MARTEDÌ 28
GIUGNO
2005
Fondato nel 1880 www.ecodibergamo.it
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IL PETROLIO FA IL PIENO: QUOTA 61 E LA BENZINA di Francesco Anfossi
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Dovevano collaudare il ponte per consentire la ripresa dei lavori della variante alla statale 42 a Capo di Ponte nel Bresciano. Ma la struttura non ha retto al peso di sei autoarticolati, circa 2.000 quintali. Il ponte si è inclinato trascinando mezzi e uomini. Nel crollo è morto un camionista di 55 anni che abitava a Costa Volpino: Gianfranco Bariletti Maffignoli. Altri quattro colleghi sono rimasti feriti, uno in modo grave. Il bilancio dell’incidente poteva essere molto più grave: le prove si svolgevano su una carreggiata all’altezza di otto metri sopra l’argine dell’Oglio. Un testimone dice d’aver sentito dei rumori prima dello schianto. Qualcuno ha lanciato l’allarme, i camionisti hanno cercato di mettersi in salvo. Bariselli ha gridato a un collega di saltare, ma lui non ce l’ha fatta, è stato schiacciato da un camion.
Arrighetti a pagina 11 (foto Tarzia)
Si barrica e fa strage: preso nel blitz Ingegnere nel Novarese spara all’impazzata mentre gli notificano il pignoramento della casa Le vittime: un carabiniere, un passante, l’ufficiale giudiziario. Nove feriti. Raid delle teste di cuoio Ore di terrore in un piccolo e tranquillo paese della provincia di Novara. Ieri, intorno alle 14,30, un ingegnere di 51 anni ha reagito con violenza a un’ingiunzione di pignoramento e ha fatto una strage: a colpi di fucile ha aperto il fuoco contro chiunque si trovasse nelle vicinanze della sua abitazione, uccidendo tre persone e ferendone altre nove. L’uomo si è poi barricato in casa e non ha più risposto ai tentativi di dialogo di magistrati e forze dell’ordine. La tragedia è accaduta a Bogogno, a una trentina di chilometri da Novara, e ha per protagonista Angelo Sacco, 51 anni, ingegnere informatico e programmatore di computer a Varese. La sua prima vittima è un geometra che stava lavorando come ufficiale giudiziario per il Tribunale di Novara, Claudio Morsuillo, 39 anni, novarese. Sacco ha poi sparato anche su un terzetto di carabinieri uccidendo Giampiero Cossu, 30 anni, di Bogogno, e un motociclista che passava
nella strada davanti all’abitazione. Nella sua furia omicida ha sparato anche contro quattro auto, ferendo nove persone, fra cui una donna di 35 anni, e sei carabinieri. Il più grave dei feriti, raggiunto al petto e all’addome, è in gravissime condizioni nel reparto di rianimazione dell’ospedale di Novara. Le strade intorno alla casa sono state bloccate e poco dopo le 23 è stata tolta la luce nel paese. Sul posto è anche arrivata in elicottero una squadra di teste di cuoio del Gis dei carabinieri che dieci minuti dopo la mezzanotte è intervenuta. Il blitz è stato rapido: in pochi minuti Angelo Sacco è uscito dalla sua abitazione scortato dagli agenti del Gis. Illeso, l’uomo avrebbe rilasciato una dichiarazione per spiegare la sua furia omicida: «Mi volevano portare via la casa» avrebbe detto prima di salire sulla volante dei carabinieri che lo ha portato via.
Campi a secco, acqua dalle centrali Consumi: torna il rischio blackout
a pagina 4
E’
Atalanta Jackson
simboli con lo stesso nome della squadra bergamasca. E ci saremmo aspettati di tutto tranne che scoprire che esiste anche una persona con questo nome. Ebbene sì, esiste una tal Atalanta Jackson, ha 26
anni e vive a San Diego in California. La fortuna ci ha aiutati e così, di passaggio in California qualche giorno fa, siamo riusciti ad incontrarla. Con nostra grande sorpresa ha detto di sapere che in Italia esisteva una squadra di calcio con il suo stesso nome, anche se non sapeva di preciso dove. La signorina Jackson, tra l’altro in dolce attesa (diventerà mamma a febbraio), è stata felice di raccontarci la sua storia e, per «l’orgoglio» dei tifosi atalantini, di farsi fotografare con la bandiera degli ultras.
Continua a pagina 37
Fa jogging, stroncato a 24 anni
A Camilla Gregis la casa nel verde del concorso
«Piacere, mi chiamo Atalanta» di Gina Di Meo
Stezzano, giovane di Azzano colpito da infarto
È stato stroncato da un infarto mentre faceva jogging in via Bergamo, a Sterzano. Luca Vitali, 24 anni, studente di Azzano San Paolo e da sempre appassionato di sport, durante uno dei tanti allenamenti si è accasciato al suolo e non si è più ripreso. A nulla sono valsi i tentativi di rianimarlo da parte del medico del 118: il giovane, appassionato del calcio e già portiere di diverse squadre dilettantistiche, purtroppo non ce l’ha fatta. Poco prima delle 19 di ieri Luca Vitali – che a breve si sarebbe laureato in Ingegneria informatica all’Università di Crema – è uscito dalla sua abitazione in via Arno, ad Azzano San Paolo, per il jogging serale. Percorso neppure un chilometro, giunto a Stezzano, il giovane è stato colto dal malore improvviso e ha perso i sen-
Ha 26 anni, vive a San Diego in California e sa della nostra squadra
iniziato tutto per caso, quando, uscendo un giorno dalla metropolitana di New York, ci siamo trovati davanti un palazzo enorme con la scritta «Atalanta». Come non incuriosirsi? Abbiamo cominciato a chiedere ai passanti, ma al momento la nostra ricerca non ha dato alcun esito. Non ci siamo persi d’animo, abbiamo pensato a quella immensa risorsa che è il web, e il web non solo ci ha «illuminati» sul significato di quella scritta, ma è andato molto oltre, dandoci indicazioni su altri oggetti, luoghi e
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George il ghanese abita nel Serio di Armando Di Landro
I
n mezzo «scorreva» il fiume. Il titolo di un bel film conteneva uno «scorre», al presente. Nella ricca Seriate, invece, un immigrato ghanese con tutte le carte in regola sta portando avanti la sua vita rimasta precaria per via di quel fiume di probabile indifferenza, che troppo spesso travolge quelli come lui: George Asiamah, 40 anni, ha messo su baracca dove un fiume vero «scorreva», il Se-
rio, prosciugato di anno in anno dalla siccità, certo, ma malato anche per un po’ di incuria, di un pizzico di menefreghismo di troppo. George dorme a Seriate su una stuoia sotto il ponte della ferrovia: la sua casa è costituita da un sacchettone di plastica con vestiti ammassati.
a pagina 16
Camilla Greggia è la vincitrice del concorso straordinario «Vinci una casa nel verde» de «L’Eco di Bergamo». Operaia, 45 anni, di Albano Sant’Alessandro, coniugata con Gaetano Smecca e madre di due bimbe, Chiara e Stefania, Camilla Gregis ha ricevuto ieri la buona notizia dal responsabile dei progetti editoriali del gruppo Sesaab, Claudio Calzana. Incredula ed emozionatissima, oggi raggiungerà l’alta Valle Seriana per prendere possesso della sua nuova casa assegnata nell’estrazione avvenuta alla presenza del notaio Maurizio Luraghi. Oltre 20.000 le schede pervenute.
si, senza mai più riprendersi. Ha lasciato nel dolore papà Giovanni, mamma Rita e i due fratelli Alessandro di 26 anni e Davide di 22. Per molti la morte di Luca Vitali resta un fatto inspiegabile: era sempre stato un ragazzo spor-
IL CASO
Elton John concerto rinviato al 1° settembre Bacci a pagina 33
tivo, dal fisico forte e atletico, in perfetta salute. Quando finiva di studiare spesso andava a correre per tenersi in forma. Aveva fatto il portiere nelle giovanili dell’Azzanese prima e della Stezzanese poi, ed era conosciuto da tutti in paese, anche per via del suo amore per lo sport. Ultimamente, con gli amici di sempre aveva formato una squadra di calcetto. In questi giorni stava preparando la tesi in Ingegneria e, ieri sera, probabilmente dopo una giornata trascorsa sui libri era uscito a fare jogging. Il suo corpo è stato portato a casa ieri in serata: moltissimi i coetanei che gli hanno fatto visita per un ultimo saluto. La data dei funerali sarà quasi certamente decisa oggi dalla famiglia.
Attanà a pagina 22
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Vende
Continua a pagina 2
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Crolla ponte al collaudo Muore un camionista di Costa Volpino
ALLE STELLE ue brutte notizie per tutti noi. La prima: a New York il petrolio ha superato i sessanta dollari al barile. I prezzi della benzina tornano a correre anche ai distributori e l’Eni ha già detto che rivedrà al rialzo i propri listini. Per avere un’idea di quello che stiamo attraversando basta andare a vedere i prezzi dello scorso anno, che viaggiavano a 38-40 dollari al barile. Oggi, dunque, si parla di cifre che sono oltre il sessanta per cento maggiori rispetto a quelle di un anno fa. E secondo gli addetti ai lavori siamo solo all’inizio, perché le quotazioni potrebbero addirittura arrivare fino agli 80-90 dollari al barile, facendoci ripiombare nei tempi cupi delle crisi petrolifere degli Anni Settanta, quando il mondo si svegliò dentro a un incubo e anche l’Italia scoprì, insieme con la guerra del Kippur, che il «miracolo economico» era finito e che ci si poteva anche impoverire. Pare che sull’impennata dei prezzi abbia influito l’elezione del premier iraniano Mahmoud Ahmadinejad, aspramente criticata dagli Usa per la decisione di portare avanti il programma nucleare nonostante le tensioni con la superpotenza americana. Naturalmente anche in questi casi assistiamo al solito balletto di dichiarazioni da parte dell’Opec. Il presidente del cartello dei produttori, lo sceicco Ahmed Fahd Al Ahmed Al Sabah, aveva annunciato durante il weekend che sono iniziate le consultazioni tra i Paesi del cartello per immettere altri 500 mila barili di petrolio sul mercato e abbassare i prezzi. Indovinate come andrà a finire. Senza contare che solitamente, anche in caso di discesa del greggio, gran parte delle compagnie non sono così leste ad adeguarsi, almeno non alla stessa velocità con cui aumentano i prezzi. La seconda notizia è collegata alla prima e riguarda il consumo di energia elettrica. L’afa sta spingendo i condizionatori al massimo. Nella tarda mattinata di ieri si è registrata una domanda di oltre duemila megawatt superiore alle previsioni. Ma ad incombere sul rischio di nuovi problemi elettrici è la siccità: i bacini delle centrali idroelettriche sono al minimo di riserve e la mancanza d’acqua nei corsi fluviali (il Po a secco è diventato il paesaggio simbolico del grande affanno di
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