Le pagine de L'Eco su Atalanta-Juventus

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Lunedì 6 aprile 1987 I

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L’ECO DI BERGAMO

sport I

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esso per Brest a si spera ile... Juve n questa Ata lanta st

L’Atalanta ha conquistato il punto che le consente di continuare a sperare. Lo ha conquistato con fatica, oserei dire che quasi lo ha strappato ad una Juventus tutt’altro che remissiva, tutt’altro che dìsposta a capire i problemi di una squadra, impegnata a lottare per la salvezza. I bianconeri hanno certamente pirì dignità dì quel Milan scellerato, che va ad elargire punti a destra e a manca. Hanno perso domenica a Napoli, battendosi molto bene e non’ solo non hanno voluto perdere oggi, ma hanno insìstentemente cercato di vincere. Avevano pur sempre un posto in Coppa Uefa da difendere, ma soprattutto un prestigio da non calpestare. Tutto era ampiamente previsto, tosi

il comportamento dei difensori. Rossi ha avuto facìlmente ragione dì Buso, mentre Barcella ha lottato da par suo contro un Serena certamente poco remissivo. Per tutto il primo tempo i problemi per l’Atalanta sono arrivati dalla sua fascia laterale sinistra, dove Boldinì ha incontrato una grossa difficoltà ad opporsi a Mauro. La mag-

giore agilità, rapidità, velocità dello juventino, ha messo ìn affanno Boldìni, il quale ha tentato un controllo a tutto campo, con il solo risultato dì farsi taglìar fuori in velocità in più di una circostanza. Per buona fortuna dì Magrìn e compagni, la Juve non è riuscita, in fase conclusiva, ad essere efficace come ha dimostrato di esserlo nell’or-

ganizzazione e nella ìmpostazìone di gioco. L’A talanta pur impegnata nel controllo dì un avversario intenzionato a far valere la sua maggiore caratura tecnica, non sì è limitata a controllarlo. 1 suoi ~marcatori di centrocampo~ hanno saputo anche assicurare una certa spinta alla squadra, sostenendo il lavoro dì raccordo di

come era previsto che l’Ata-

lanta avrebbe risposto colpo su colpo, avrebbe lottato per cercare a sua volta il risultato pieno, ma anche per evitare di essere messa fuori dalla lotta per la salvezza da una eventuale sconfitta. Vìste le premesse non ci si poteva attendere che una gara estremamente decisa e combattuta. Cosi in effetti è stato. La Juventus ha messo in luce il suo maggior poten-

ziale tecnico, con una manovra più pulita, più ordinata. Sì è avvicinata al gol con maggiore lucidità ìn un paio di circostanze nel primo tempo. - L’Atalanta ha annullato il divario tecnico con una condotta di gara aggressiva im-

permuta sul ritmo, sull’ago-

nismo. È arrivata vicino al gol, a sua volta, con minore lucidità, ma anche con maggiori possibilità di ottenerlo, se è vero , come è vero, che ci sono stati due fortunosi salvataggi sulla linea dì porta da parte dì Mauro ed un netto mani in area, giudicato ìnvolontario dall’insufficiente dìrettore dì gara. L’Atalanta è tornata alla tattica già attuata a Torino contro ì granata: sei marcatori-sei impegnati a bloccare le iniziative bianconere: Barcella su Serena, Rossi su BuSO,Boldìnì su Mauro, Bonacìna a soffocare i tentativi dì orchestrare il gioco di Platini, Prandelli su Manfredonia e lcardi su Bonìnì. Bloccati gli ispiratori della manovra juventina, 1’A talantu ha creato le premesse per rendere meno problematico

0 x. 0 8 . BIBITA&&SATA UFFICIALE

Maarin. nonchd il aeneroso prodigarsi in avanti dì Stromberg relativamente coadiu.vato da Francìs. L’Atalanta in pratica non ha mai dato tregua ai bianconerì, non ha mai concesso una sola pausa ad avversari che forse avrebbero voluto in talune cìrcostanze riprendere fiato. Quando Platini e compagni hanno cercato dì farlo, hanno scatenato la reazione dell>‘Atalanta, caparbiamente ìmpegnata a sfruttare ogni possibilità anche se sempre attenta a non concederne agli avversari. Due salvataggi sulla linea di porta ed un mani giudicato involontario da Longhi hanno evidenziato l’affanno juventìno intorno al 25’. Intorno alla mezz’ora dal solito Mauro è partita una palla invitante per Serena, sulla cui conclusione è stato stupendo Pìotti a mettere in angolo. Poco dopo Longhi ha consentito a Platini dì vincere fallosamente un confronto con Bonacina per offrire a Serena una palla che sembrava destìnata ad essere collocata in/ rete. 11 centravanti bianconero invece l’ha spedita a lato. Nella rìpresa ì problemi per l’Atalanta si sono in parte attenuati, proprio in virtù del migliore controllo esercitato da Boldinì su Mauro. La Juventus, pur insistendo nella sua offensiva, non ha mai potuto creare autentiche opportunità dì andare in gol su azioni manovrate. Per contro l’Atalanta ha dovuto dì molto attenuare la sua spinta in avanti, nell’intento dì controllare, senza correre rischi, il gioco juventìno. Lo stesso Stromberg ha dovuto generosamente retrocedere a dar man forte ai compagni nella zona centrale. Sull’uno e sull’altro fronte sì sono create due opportunità a testa in situazioni analoghe: in contropiede e su calcio piazzato. Su contropiede .è filato via Bonetti (subentrato a Mauro al 77’) e Progna ha dovuto commettere fallo al limite, mentre sul fronte opposto era stato poco prima Soldà a dover abbracciare Prandellì, ormai lanciato a rete. Su calcio piazzato Platini anziché battere a rete ha smistato per Briaschì, sulla cui conclusìone bravissimo è stato Pìotti

Elio Corbani SEGUE A PAG. 8

Partita vibrante - Giocati a tutto ritmo i primi 45 minuti con continui capovolgimenti di fronte - Nella ripresa è uscita la Juve, ma gli atalantini si sono sempre ben difesi

Sonetti dIerikvain0 aMamma-Tw si tiene i due mister per circa mezz’ora sotto i propri riflettori. Poi finalmente ce li concede e Nedo Soneti arriva alquanto elettrizzato. - Marchesi ha detto che se c’era una quadra meritevole del successoera la Juventus! Sonetti si blocca, rotea i suoi occhi dardeggianti, rifiata e poi sbotta : MVa bene! Se Marchesi ha detto questo allora riportate che a Sonetti il risultato va stretto e se proprio una squadra doveva conquistare l’intera posta in palio era l’Atalanta!w.

- Okay, ma perche?

*Per& io non ho mai visto un mio difensore respingere sulla lìnea dì porta, mentre in due occasioni loro si sono affannosamente salvati proprio in questa mariìera. Se vogliamo, qui sta il succo della contesam.

- Sistemato questo particolare come la inquadri?

& Akwrchesi di ‘vincerea -

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re le nostre carte al megliom.

E il sor Nedo si arrabbia: tcChi si è salvato in extremis, noi 0 loro?» - Elogi alla difesa neroazzurra &aserta? Io penso solo a Brescia)) #Era un match molto difficile, delicato, durante il quale non sì doveva assolutamente perdere. Pero fate attenzione bene: noi siamo scesi in campo per vincere e sempre ci siamo battuti con questo scopo ben preciso. Del resto era dall’immediato dopo-Como che Io avevamo detto. Che poi non sì sia riusciti è un altro paio di maniche; però chi ha sudato di più, sudato freddo per intenderci, è stata la squadra più blasonate.

- Ci è mancato ancora il goal..,

*Però tanto per cominciare finalmente non ne abbiamo beccati e tosi un passo in avanti l’abbiamo fatto. Capisci perché dico sempre che se noi risolviamo questo eterno problema tutto diventa meno problematico? Comunque Tacconi ha tremato più

di uno volta e lo squadra s’è mossa con molta intelligenza

ed ha dimostrato di essere viva, pimpante, carica. E qui che la guardavo in proiezione e qui dovevo avere risposte ben precise. Ci sono state e cosinoì continuiamo a lottare come sempre, certi dì gioca-

- Marchesi ha detto che quest’auh la quota salvezza sarà a 22 punti.. .

l

MMe lo auguro, ma io non guardo a queste tabelle. Noi dobbiamo solo alla fine clossìficarci quartultimi: qui sta il nocciolo della questione-.

- Si può arrivare anche agli spareggi.. . #Certo! Evitarli però è sempre meglio, direbbe Castellano-.

- Mercoledì? Si va a Caserta per giocare e per fare risultato dopo che domani avrò contato ì vivi ed i morti; Comunque sia ben chiaro che il mio traguardo non si chiama Caserta, ma già da oggi Brescia. E lì che dobbiamo fare risultato, è lì che passerà la nostra strada. Quindi a Caserta sprecherò

Giancarlo

Gnocchi

SEGUE A PAG. 8

RWIA

29 AGOSTO - 6 SETTEMBRE

DOVEC’E’ SPORTC’E’ COCA-COLA.


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