E42 novembre 2013

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no svalutato il cambio per entrare nella nuova zona valutaria, traggono indubbio vantaggio da questo processo, i tassi nella “periferia” sono più alti e privi dell’alea del cambio (perché rigido). III fase: diminuisce il Debito ed aumenta il PIL in periferia Con l’afflusso di capitali, aumenta la domanda di famiglie ed imprese (gli unici veri attori della vita economica) della “periferia”, con la conseguente crescita dei consumi e degli investimenti; si genera un aumento del PIL. Parallelamente, per effetto del maggior gettito fiscale migliorano i conti pubblici e diminuisce il debito pubblico (attenzione, non quello privato, che imbocca la strada opposta, cominciando un lento ed inesorabile avvicinamento alle soglie di pericolo, attualmente registrate nel nostro Paese). IV: compare l’inflazione nei Paesi periferici Con l’aumento dei consumi e degli investimenti aumenta il PIL ma anche il suo grande nemico: l’inflazione; l’economia della periferia è in fermento, si espande, con il conseguente aumento dei prezzi. La crescita resta però ancora ancorata all’afflusso di capitali stranieri ed il debito privato comincia ad assumere valori preoccupanti. V fase: scoppia la bolla del debito privato vato Corre l’anno 2008, ed uno shock estterno - la crisi dei famigerati “derivati subprime”, che po orta al fallimento della Lehman Brothers – porta gli invesstitori del “centro”, che fino ad ora hanno garantito co ostanti flussi finanziari verso la Periferia, a chiudere i rubinetti. VI fase: inizia la fase recessiva ed essplode il debito pubblico Senza liquidità straniera si innesca un circolo vizioso e la Periferia entra in recessione. Calano i consumi e gli investimenti, Pil precipita; diminuisce il gettito fiscale e di conseguenza il debito pubblico imboccca la stessa strada del debito privato. I conti pubblici de ei Paesi periferici entrano in crisi, il rapporto debito/PIL diventa ingestibile perché privo di leve operative. VII fase: il Paese periferico abbandona a l’area valutaria Inizia la spending review in Periferia (se e diminuiscono le entrate, deve inesorabilmente diminuire anche la sp pesa pubblica) e si materializza lo spettro della crisi economica, co on disoccupazione giovanile da Paese in via di sviluppo, famiglie sul lastrico per mutui insostenibili, imprese prive di sostegno politicco prima e finanziario poi (le banche sono chiuse ormai a riccio se non commissariate o nazionalizzate).

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