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DonnAzione: ma quale sesso debole?
di / Redazione /
Sono sempre più le avisine che in Veneto raggiungono significativi traguardi in fatto di donazione. Altruismo, tenacia e passione animano negli ultimi anni moltissime donne che ormai incidono fortemente sulla raccolta. Le nuove donatrici in molte Avis comunali stanno superando i “colleghi” maschi, per poi rallentare nel periodo delle gravidanze e ritornare a donare subito dopo con generosità. Le donne, in particolare, sono forti donatrici di plasma, sempre più indispensabile, come leggiamo da tempo anche sul nostro periodico. A loro vogliamo dedicare, da questo numero, una pagina fissa, perché possano portare la propria esperienza a supporto della campagna per la raccolta del plasma in Italia.
Iniziamo da Laura Doria, avisina di Chioggia (Ve). Ha tagliato il traguardo delle 50 donazioni. La prima risale a 25 anni fa. Da allora l’ha vissuta come una vera e propria missione. Non sempre il fisico le ha permesso di donare, ma non per questo ha abbandonato l’idea contribuire per l’Avis. Anzi l’ha stimolata a riequilibrare lo stile di vita e di alimentazione, pur di poter essere idonea alle donazioni, anche per il plasma, iniziate solo quattro anni fa.
“Potrà sembrare esagerato il mio entusiasmo - commenta Laura - perché molte donne superano di tanto il numero delle mie donazioni. Ma per me vuol dire tanto questo traguardo e mi dà lo stimolo per il prossimo di 75. Donare il sangue e/o plasma - prosegue - è un gesto che dura poco, è un gesto d’amore e di solidarietà molto importante nei confronti di chi sta male. Oltretutto diffondere l’entusiasmo credo possa essere di stimolo ad affrontare questo bel percorso per chi non lo ha ancora intrapreso e che auguro anche ai miei figli, raggiunta la maggiore età. Un grazie al personale dell’Avis di Chioggia che da sempre si contraddistingue per l’accoglienza e la professionalità”.
Dal veneziano al trevigiano, il 21 febbraio si sono festeggiate al Centro trasfusionale di Castelfranco Veneto le 102 donazioni di un’altra Laura. Ex consigliera del Direttivo Avis di Castelfranco e un tempo animatrice del Gruppo giovani Avis, Laura Squizzato ha 53 anni e dona da quando ne aveva 22, sull’esempio di papà e zio. “Ho iniziato con mio fratello e un’amica, e poi è diventata donatrice anche mia sorella - ci racconta - quindi Avis e il dono sono parte della nostra famiglia”. Ha donato 43 volte sangue e 59 plasma, ed è anche iscritta al registro dei donatori di sangue midollare. “Quando mi sono dovuta fermare per un periodo, ci sono rimasta malissimo - continua - e quando ho avuto l’ok per riprendere sono rinata, perché ritengo che se si sta bene e la salute lo permette, non ci si debba mai tirare indietro su un gesto così prezioso. Un messaggio che ho sempre cercato di trasmettere agli studenti durante le attività Avis nelle scuole. Spero di esserci riuscita, nel mio piccolo, perché i ragazzi, quando vengono informati e ascoltano chi il gesto lo compie in prima persona, rispondono positivamente”.
