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S pazio Club

alto, senza tuttavia chiudersi. Un buon jabot si deve staccare in modo netto dal sottostante addome, così come nella parte alta dal collarino. Ora un accenno alle ali. Di norma, non presentano particolari problemi, magari qualche ala incrociata o cadente, ma il giudice di solito sa distinguere se la scompostezza sia dovuta a problemi fisici o momentanea paura.

La caratteristica principale degli arti inferiori deve essere secondo noi la buona e giusta estensione degli stessi, la quale deve renderli visibili solo sino al calcagno, mentre la parte superiore (tibia) ricoperta da piume (calzone) deve essere avvolta da due abbondanti coulottes. La buona estensione degli arti è anche sinonimo di buon portamento. Per quanto riguarda le unghie, questo Club ritiene che la loro piegatura, spesso, sia dovuta ad eredità ataviche difficili da eliminare e spetta al giudice decidere innanzi al soggetto l’eventuale penalizzazione. Se poi altri segnali lo convincessero di trovarsi davanti ad un Padovano meticciato, dovrebbe procedere alla squalifica. In mancanza oggettiva di questi elementi, le unghie piegate non dovrebbero essere giudicate con eccessiva severità. Qualora invece dovessero presentarsi tutte o la maggior parte di esse più volte arrotolate, sino a somigliare ad un cavatappi, ecco che la penalizzazione può essere inflitta con più severità. Di solito la coda è corrispondente allo standard. Di regola appare dritta, omogenea e proporzionata. Una pecca che rileviamo spesso è la mancanza delle piume di gallo. Certo, non pretendiamo siano 5 per lato, ma tante volte sono completamente assenti anche su soggetti premiati e non penalizzati che di conseguenza si trovano immeritatamente con un punto in più del dovuto. Inoltre, la penalizzazione richiamerebbe l’allevatore per tale mancanza. Sembra quasi che tanti, anche se giudici, non vi attribuiscano la giusta importanza, ritenendo la cosa non significativa.

Conclusioni

Come già premesso, allo stato attuale l’Arricciato Padovano ha raggiunto un livello selettivo molto buono, ma dobbiamo pretendere di più. Una strada da percorrere e su cui persistere, secondo noi, è quella di penalizzare senza se e senza ma fenomeni chiaramente inquinanti quali ciuffi non conformi richiamanti Gloster o Lancashire, grondaie, bouquet e favoriti da parigini, extrataglie… Vorremmo anche richiamare l’attenzione sull’assegnazione dei punteggi, che qualche volta appaiono sproporzionati in eccesso. Questo, ad onor del vero, tante volte è anche dovuto e causato da esigenze di classifica le quali possono “costringere” il giudice ad assegnare punteggi non corrispondenti al reale valore del soggetto, con tutto ciò che ne consegue, favorendo però situazioni di malcontenti e lamentele oggettivamente legittime. Quando si assegnano punteggi di 94, se non addirittura 95 punti, non deve essere per necessità di classifica ma per l’effettivo valore del canarino, altrimenti premiamo pure ma non esageriamo. Se possiamo permetterci un’ultima considerazione, vorremmo raccomandare che i canarini vengano valutati per la somma dei pregi-difetti che concorreranno al totale e non il contrario. Non si deve e non si possono decurtare o aggiungere punti a caso al solo scopo di assegnare un punteggio già predeterminato. Questo, purtroppo, accade. Testo e foto del