Umbertide luglio agosto 2013

Page 1

SPACCA PIETRE

BANDA LARGA

VACANZE UMBERTIDESI

Mensile gratuito di informazione Autorizzazione del Tribunale di Perugia n. 27 del 01/10/2008 Direttore responsabile Giovanni Codovini - Stampa Digital Editor S.r.l.

Anno VI - N. 7/8 Luglio-Agosto 2013

I NOSTRI MONTI

UMBRIA - UMBERTIDE Il primo pericolo da evitare, soprattutto quando si parla di questioni locali, è di confondere il proprio mondo con il mondo. Per questo se vogliamo guardare alla nostra città con uno sguardo meno limitato, occorre confrontarla con il contesto più ampio, almeno regionale. È una misura importante che ci fa cogliere limiti ma anche positività; ancor più ci aiuta a progettare. Proviamo a vedere un primo confronto e rapporto Umbria-Umbertide. La questione è delicata e piena di rimandi politici e morali: l’evasione fiscale. Recentemente, l’Istat ha pubblicato la classifica sull’evasione fiscale calcolata con due tipi di misura: il primo riguarda la percentuale della spesa annua per consumi delle famiglie sul reddito imponibile Irpef dichiarato; il secondo riguarda la percentuale della spesa annua per consumi delle famiglie sul reddito netto (ossia ciò che rimane se dal reddito imponibile si toglie l’Irpef statale, regionale e comunale). Ebbene: Umbertide come è messo nella classifica regionale? Emerge che nella nostra città viene speso in consumi il 92,2% dei redditi. La media della Provincia di Perugia è del 90,2%; Città di Castello è più virtuoso perché si ferma alla cifra di 89,7%. Da qui emerge che non siamo evasori incalliti perché non superiamo la soglia dei 100. Ma se andiamo a leggere i dati della percentuale della spesa annua per consumi delle famiglie sul reddito netto, allora la questione cambia. Tra i Comuni sopra i 15mila abitanti, il dato più elevato lo mostra Gubbio (consumi superiori del 25,1% ai redditi netti annui), ma subito dopo, purtroppo, veniamo noi umbertidesi insieme Bastia con il 18,1%. Si pone, allora, un problema: è evasione di sopravvivenza o evasione come costume morale? Credo che dovremmo incominciare a riflettere sul nostro modo di essere cittadini e di fare cittadinanza. Ciò viene prima di ogni altra questione politica. Il secondo confronto e rapporto UmbriaUmbertide riguarda la sanità. E qui le note sono molto positive. Dal rapporto Istat 2012, la regione dell’Umbria ha fatto un gran balzo in avanti riguardo il giudizio degli umbri sul servizio degli ospedali regionali. Nella classifica sull’assistenza medica, l’Umbria vola con i “molto” e “abbastanza” soddisfatti fino al 92,5%. E questo grazie anche al nostro Ospedale e alla Usl1. Vista la qualità dei nostri servizi si tratta di ampliarli. Questa la sfida dei prossimi anni.

R

La loro riqualificazione come siti di interesse comunitario

iqualificazione dei monti umbertidesi. Ogni umbertidese porta nel proprio cuore l’immagine del nostro monte, Monte Acuto, che, dall’alto dei suoi 926 metri, domina la vallata rendendo l’idea di proteggerla e che, in epoche passate, ha dato sfogo a perle di saggezza popolare che ancora oggi vengono utilizzate dalle nuove generazioni. Un massiccio verde, con in cima la riconoscibilissima croce,

portata dai nostri concittadini nel 1926. Da non dimenticare che Monte Acuto è pure un importante centro archeologico, visto che sulla sua sommità sono stati ritrovati reperti storici riconducibili al popolo degli umbri. L’altro nostro monte è Monte Corona, luogo fortemente mistico, con la presenza di due chiese importanti per il nostro territorio. A valle troviamo l’Abbazia in stile romanico di San Salvatore, costruita nel 1008, divisa in due parti, in basso la meravigliosa cripta, in alto la chiesa maggiore. L’Abbazia di San Salvatore, dal 2008, anno del suo millennio, è stata elevata, da Papa Benedetto XVI, a Basilica minore. In cima al monte è presente un altro luogo religioso, l’Eremo di Montecorona, costruito nel XVI secolo e abitato da monaci camaldolesi e coronesi. Ebbene: l’8 luglio scorso, il Comune di Umbertide e la Regione Umbria, hanno presentato il progetto che ha reso possibile ampliare il Sito di Interesse Comunitario (Sic) della Valle del Torrente Nese, allargandolo a Monte Acuto, Monte Corona, Valcinella e Monte Saldo, per un totale di 36 kilometri quadrati. Il programma di riqualificazione, compi-

RECUPERO ROTTAMI FERROSI DEMOLIZIONE VEICOLI

via dell’industria, fraz. calzolaro, umbertide (PG)


L’Inchiesta

continua dalla pagina precedente

to delegato all’Agenzia forestale, è stato attuato grazie all’intervento della Regione Umbria, che lo ha inserito all’interno della rete “Natura 2000”, ed ha fatto sì che venisse erogato un finanziamento di 400mila euro, garantito dal Programma attuativo regionale del Fondo di sviluppo e coesione 2007- 2013. Infatti nel 2011, il Comune di Umbertide, tramite la delibera n. 74 del 28 settembre, ha richiesto alla Regione Umbria di ampliare l’area Sic della Valle del Torrente Nese e il 16 aprile 2012, tramite la delibera n. 404, la Giunta regionale ha avvitato la procedura per l’estensione di tale area per le zone di Monte Acuto e di Monte Corona. Grazie a questo progetto sarà possibile estendere un’ampia rete sentieristica che potrà essere usufruita sia dai turisti che dalla popolazione umbertidese. Il progetto, come spiegato in una nota del Comune di Umbertide, sarà svolto con metodi che avranno la priorità di salvaguardare l’ambiente e il territorio, rispettando i luoghi interessati e gli interventi saranno mirati per non alterare la flora e la fauna del luogo. Vediamo più da vicino quali saranno i siti interessati dall’ampliamento della zona. Come si evince dalle notizie riportate sul sito internet del Comune di Umbertide, i luoghi d’interesse coinvolti nell’ampliamento dell’area Sic saranno sia i luoghi d’interesse storico e religioso come le fortificazioni costruite in epoca medievale, sia castelli che i borghi fortificati come quelli di Polgeto, Santa Giuliana, Monestevole e Galera, l’Abbazia di San Salvatore, l’eremo di Monte Corona e altre chiese presenti sul territorio interessato. Infine altri siti d’interesse che saranno salvaguardati dal progetto di ampliamento sono la viabilità, risalente ad epoca ro-

mana e medievale, e l’area boschiva di Montecorona, luogo di grande interesse botanico. Ma il circondario di Monte Acuto e di Monte Corona non è famoso solo per l’interesse naturalistico e storicoreligioso, ma è importante pure in campo geologico, poiché al suo interno vi sono quattro cave. Due di queste cave sono ancora in funzione, ma la loro concessione sta per finire, mentre altre due sono totalmente dismesse. All’interno del progetto vi è l’intenzione di usarle come campo di studio per analizzare le caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio. Quali sono gli obiettivi di questo progetto Sic? In primo luogo, come si apprende sempre dal sito del nostro Comune, vi è l’intenzione di rendere pienamente godibile l’area, accrescendo e migliorando il suo utilizzo al fine di migliorare la qualità del territorio e per far sì che possa essere adatto a tutti coloro che ne vogliano usufruire, incentivando il rapporto fra la popolazione e l’ambiente. Per questo viene proposta un’ampia gamma di possibilità garantendo così il coinvolgimento di tutte le fasce della popolazione. Uno degli obiettivi del progetto, è quello di costruire percorsi naturalistici a tema. Vi sarà un sentiero a scopo didattico che potranno essere usufruiti dagli studenti e dai giovani, un altro sentiero invece sarà riguarderà sia l’ambito storico- religioso che quello geologico e archeologico. Un altro sentiero sarà invece rivolto alla madri che accompagneranno i propri figli in passeggino, agli anziani, ai diversamente abili e ai bambini. Infine un percorso svolgerà una funzione prettamente formativa che conterrà al suo interno le caratteristiche principali dell’intera area. Sempre all’interno di questa rete di sentieri, saranno immesse delle bacheche in-

formative, al cui interno saranno presenti varie informazioni mirate alla percorrenza di ogni sentiero, come la lunghezza, il dislivello e il tempo previsto per completarlo. Inoltre saranno presenti delle area di sosta e torrette per il “bird watching”. Una caratteristica fondamentale dei sentieri progettati è che tutti potranno essere usati anche in bicicletta e saranno dotati di punti per la manutenzione di queste ultime. Inoltre, sarà anche presa in considerazione l’ipotesi di costruire nei luoghi interessati, un’area pic- nic e un’altra adibita a campeggio. Pure il centro Mola Casanova sarà coinvolto in questo progetto, poiché sarà il centro di documentazione dell’area protetta dove chi vorrà usufruire dei luoghi sovra elencati, potrà qui reperire tutte le informazioni relative ad essa. In merito a tale progetto, l’assessore all’ambiente e alla tutela del territorio del comune di Umbertide, Giovanni Valdambrini, ha dichiarato: «L’ampliamento dell’area SIC deliberata nel 2011 dal Consiglio comunale di Umbertide è certamente orientata alla tutela delle straordinarie varietà faunistiche e vegetali, documentate da recenti studi zoologici e botanici, ma è anche dovuta alla convinzione che l’interazione equilibrata tra natura e attività umane può diventare un volano al fine della promozione turistica e per lo sviluppo del territorio anche in termini di occupazione, il tutto rispettando l’importante corridoio ecologico che il SIC delimita con un attenta valutazione della pressione antropica». Alessandro Minestrini

nuovo menu' via L. Grilli, 63 - 06019 Umbertide Zona Piaggiola per info e prenotazioni tel. 075 9412008


l’Intervista

U

VALENTINA MONSIGNORI: CREAZIONI A MANO

no sguardo vispo e luminoso, una spontaneità coinvolgente. Valentina Monsignori, 27 anni, nata e cresciuta ad Umbertide, ci ha colpiti subito per il suo stile originale e la sua poliedrica creatività. Un mondo handmade che la porta a realizzare di tutto: quadri, orecchini, collane, bracciali, borse, accessori per capelli, vestiti, portachiavi, orologi da parete, oggetti per la casa, e quello che lei stessa definisce come una “rimodernizzazione” di vecchi mobili. Un tripudio di materiali, tessuti e colori che abbiamo deciso di scoprire più a fondo. Come nasce questa tua passione creativa? «A dire la verità è iniziato tutto per caso. Le mie prime creazioni sono state degli accessori per me stessa, poi piano piano ho “allargato” la produzione anche per alcune amiche e parenti. Con il passare del tempo mi sono sempre più appassionata e sono andata avanti realizzando stencil su muro, quadri ad acrilico fino ad arrivare ad una delle mie ultime produzioni: ho utilizzato la stoffa per ricoprire un vecchio mobile ed ottenere così un “effetto Mondrian”». C’è qualcosa in assoluto che ti piace creare di più?«Dipende dalle giornate. Un giorno mi sveglio con la voglia di realizzare un quadro quindi mi armo di pennelli e parto con la fantasia, un altro mi sento ispirata dagli accessori, come gli orecchini, quindi mi immergo tra il fimo

(che per chi non lo sapesse è una pasta sintetica modellabile) e fili di metallo. Ma a volte mi diverte anche realizzare dei veri e propri esperimenti, applicando tecniche e materiali diversi, anche di riciclo». Nei tuoi lavori ti ispiri a qualcosa di particolare?«Assolutamente si, per me sono fondamentali la musica, rigorosamente rock, e i viaggi. La prima è essen-

ziale mentre lavoro ed è spesso il soggetto principale nelle mie creazioni; mentre viaggiare per me è un arricchimento, sia personale che creativo, perché mi permette di venire a contatto con diverse realtà e stili che poi posso riproporre». In questo momento a cosa stai lavorando? «I progetti che ho in mente sono davvero tanti, è il tempo che è poco. Basti pensare che erano due anni che pensavo di fare un restyling a due vecchie sedie che avevo in soffitta e solo da poco sono riuscita a creare le “seatles”: le sedie con l’immagine dei

miei adorati Beatles. Ora mi sto dedicando alla realizzazione di vestiti e creazioni in alluminio, ottone ed altri metalli.» Ad oggi qual è il tuo sogno nel cassetto? «Sicuramente quello di aprire un laboratorio tutto mio, dove poter conciliare bigiotteria, sartoria e restyling con la creazione di pezzi unici in argento, oro e pietre, dato che ora lavoro come apprendista orafa in un laboratorio di Marsciano». Parlaci della tua pagina facebook “Vay’s Secret”.«È nata come vetrina per proporre i miei lavori e magari soddisfare le richieste di alcuni che vogliono fare un regalo particolare o personalizzato. Infatti, la maggior parte della gente che mi contatta su facebook ha già in mente l’idea dell’oggetto che vorrebbero creassi, per un’occasione speciale, un evento o una festa». E i meno tecnologici dove possono ammirare le tue creazioni? «L’evento principale a cui partecipo come hobbista, ormai da tre anni, sono le fiere di settembre qui ad Umbertide, ma anche mercatini natalizi, sia ad Umbertide che a Perugia e a Pian di Massiano per la fiera del 25 aprile. E non solo perché da due anni grazie all’evento “ROCCINSIGHT”, organizzato dai ragazzi dell’associazione “Insight” di Umbertide, ho la possibilità di esporre i miei quadri, vinili e sedie». Sappiamo che alcune tue opere sono state scelte per una mostra itinerante. «Si è davvero una grande emozione. Da pochi mesi faccio parte dell’associazione di artisti di Sansepolcro “All you need is paint”, che ha sviluppato il progetto di una collettiva d’arte itinerante dedicata ai Beatles. Uno dei miei quadri, è stato esposto allo Stadio Olimpico di Torino e toccherà poi molte altre tappe italiane: Brescia, Roma, Viterbo e il porto antico di Genova. Insomma una soddisfazione». Eva Giacchè


TRATTAMENTI CORPO 6 sedute 600,00

400,00


Società Civile

LE VACANZE UMBERTIDESI TRA CRISI E NUOVE TENDENZE

A

nche in questa estate anomala in cui sole e caldo hanno tardato a palesarsi è impensabile non parlare di un tema centrale del periodo: le vacanze. Dai più piccoli, intenti a sfogare tutta la loro fanciullesca energia, agli adolescenti in cerca di fonti di divertimento diverse da quelle abituali fino ad arrivare agli adulti bisognosi di un periodo di riposo dalle fatiche lavorative magari in compagnia della propria famiglia, quello delle vacanze estive rappresenta per tutti un periodo dell’anno tanto atteso quanto desiderato. Nostro obiettivo sarà quello di analizzare quali sono le tendenze e i criteri in base ai quali umbertidesi di diverse fasce d’età scelgono le mete delle loro vacanze. Per cominciare, dalle informazioni raccolte anche grazie alla disponibilità delle agenzie di viaggi Bruber e Gulliver è emerso che quest’anno sulla falsa riga di quello precedente il numero di umbertidesi che scelgono di lasciare la propria residenza per trascorrere le vacanze in mete più o meno esotiche è sensibilmente diminuito. Questa situazione è il frutto del difficile momento che dal punto di vista economico tutto il paese sta attraversando, e la nostra realtà ovviamente non fa eccezione. Quello finanziario dunque è di questi tempi il primo parametro che le famiglie prendono in considerazione nella scelta delle loro destinazione estiva. In questo scenario molte famiglie ma anche molti ragazzi si affidano alla ricerca di viaggi last minute in cui si punta a contenere il più possibile i costi e allo stesso tempo trovare una soluzione gradita. Spesso l’occasione che si presenta come la più vantaggiosa diviene dunque una scelta quasi obbligata. Un altro criterio in base al quale si sceglie la meta del proprio viaggio è, oltre a quello della disponibi-

lità economica, la concezione che si ha della parola vacanza; per questo a differenti fasce d’età corrispondono esigenze e inclinazioni diverse. Tra i giovani di età compresa tra i 18 e 25 anni le mete di maggior richiamo sono le isole greche e quelle spagnole, ma anche le capitali europee. A prediligere destinazioni quali Mykonos, Ios o Santorini sono soprattutto i giovani tra i 18 e i 20 anni in particolare i reduci dall’esame di maturità. Queste isole vengono spesso scelte come scenario per il simbolico passaggio dall’adolescenza alla età matura anche perché in grado di abbinare più di altri luoghi possibilità di divertimento ad una certa sostenibilità economica. Mare cristallino, discoteche e locali a prezzi abbordabili fanno delle

isole greche un luogo ideale per una vacanza “giovane” e magari per sfogare le tensioni accumulate durante il periodo degli esami. Tuttavia in un mondo sempre più globale anche le capitali europee esercitano una forte attrazione sui giovani. L’aspetto che più influisce nella scelta di una destinazione di questo tipo è la possibilità, trascorrendo un periodo di vacanza in una delle più importanti città europee, di accumulare un bagaglio d’esperienza che possa rivelarsi utile anche nella vita quotidiana oltre a godere delle occasioni di svago che ogni grande metropoli sa offrire. In particolare è Londra la capitale più ambita, con la sua cultura multietni-

Vasto assortimento di Piante

Fiorite per esterno e Piante Verdi per interno Località Pian d’Assino - Umbertide (PG) - Cell. 338.90.46.554

ca e la sua atmosfera coinvolgente. Se invece prendiamo in considerazione le tendenze proprie di una fascia d’età più elevata emerge come le famiglie umbertidesi continuino ad individuare come meta per le proprie vacanze le tradizionali località della riviera adriatica quali Torrette e Marotta, dove molti possiedono delle proprietà mentre altri decidono di alloggiare nei campeggi. In alternativa sono le regioni del Sud ad essere molto gettonate, in particolare Puglia e Sicilia, in virtù non soltanto delle bellezze paesaggistiche che le caratterizzano, ma anche del patrimonio culturale che possono offrire. Inoltre diventa interessante cercare di abbracciarne il più possibile usi e costumi. Non è inusuale tuttavia in quest’estate 2013 che molte persone rinuncino alle vacanze, sia per scelta che per costrizione. Sempre più diffusa infatti è la propensione a trascorrere a casa il periodo di ferie o addirittura a sacrificarle in favore di qualche ora in più di lavoro. Dato particolarmente interessante sta nel fatto che ad essere protagonisti di questo tipo di scelta siano in quantità crescente anche i giovani, i quali decidono di astenersi da dei giorni di vacanza per non gravare troppo sulle finanze dei genitori oppure preferiscono dedicarsi ad occasioni lavorative nel tentativo di costruirsi al più presto una solidità economica. Questo è un forte segnale di come siano in atto delle profonde trasformazioni e come esigenze e abitudini un tempo ben radicate siano inevitabilmente destinate ad essere abbandonate, almeno per il momento. Tra crisi e nuove tendenze, ci auguriamo che chi sta vivendo il 2013 come un anno di rinunce possa riscattarsi al più presto e che i sacrifici fatti portino dei benefici futuri. Arrivederci alla prossima estate. Gabriele Bianchi

PIANTE - FIORI - ADDOBBI ARTICOLI DA REGALO CONSEGNE A DOMICILIO


FESTA dell' UNITA'


La Politica

S

PDCI: CONTRO LA CENTRALE BIOMASSE

iamo contrari alla costruzione della centrale a biomasse a Pian d’Assino e riteniamo che debbano essere perseguite altre forme di produzione di energia da fonti rinnovabili con minori rischi per l’ambiente e per la salute dei cittadini. Non possiamo anche fare a meno di notare che lo spettacolo offerto dalle forze politiche locali e dai rispettivi autorevoli esponenti è stato veramente desolante: c’è stato lo scaricabarile delle responsabilità, c’è chi ha cavalcato in maniera maldestra il malcontento dei cittadini per puro (o presunto) tornaconto elettorale, chi si è scagliato contro l’amministrazione locale dimenticandosi di aver condiviso tutte le scelte politiche compiute in questi anni. Un minimo di serietà, in questi casi, non guasterebbe. Ovviamente anche noi chiediamo che vengano immediatamente intrapresi alcuni atti concreti per tentare di scongiurare la costruzione della centrale a biomasse: ad esempio la modifica della regolamentazione regionale

vigente sugli impianti a biomasse (che in maniera assurda toglie ai Comuni la sovranità nel loro territorio), in particolare sulle distanze di questi dai centri abitati e su tutto ciò che riguarda la loro presenza laddove questa rischia di aggravare le condizioni generali di salubrità dell’aria. Invitiamo anche tutti gli altri partiti a non prendere in giro gli umbertidesi: il rischio che questa centrale venga realizzata è reale, tanto più che sono già arrivati i primi pareri favorevoli da parte dalle istituzioni chiamate a decidere sulla costruzione. Tutto questo rappresenterebbe una ferita profonda per Umbertide ma, per evitare che questa ferita possa diventare anche infetta, è necessario che l’Amministrazione locale lavori già da adesso per monitorare e per limitare gli impatti negativi provenienti dalla costruzione e dal funzionamento di questo impianto. Vi sono poi altri due aspetti non di poco conto: i danni ambientali causati dall’alimentazione della centrale (si parla di un consu-

mo pari a 25.000 ettari di bosco tagliati in 20 anni) e il valore degli immobili situati presso la zona che dovrebbe ospitarla e che potrebbero inevitabilmente crollare, a fronte di 44 milioni di euro di finanziamenti pubblici che, in 20 anni, arriveranno all’azienda proprietaria dell’impianto. Sono questi i temi sui quali noi comunisti vigileremo e daremo battaglia; ci auguriamo inoltre che la vicenda faccia riflettere tutta la classe politica locale (e con essa anche le istituzioni locali che avrebbero dovuto tempestivamente affrontare il problema anche nelle commissioni consiliari e provinciali competenti in materia) sulla necessità di un maggiore coinvolgimento dei cittadini umbertidesi nelle scelte che riguardano il loro futuro e lo sviluppo economico della nostra città rispetto a quanto è stato fatto in questi ultimi anni. PdCI Partito dei Comunisti Italiani Sezione di Umbertide

FERMIAMO LE AUTO: SU QUESTE STRADE NON SI PUO’ PIÙ VIAGGIARE

N

on è un problema che riguarda solo Umbertide. Ma questo non deve renderci più felici. Viaggiare per le nostre strade: comunali, provinciali, regionali, nazionali, è ormai diventato un incubo. Buche che a volte si presentano come vere e proprie trappole minacciano costantemente la sicurezza dei passeggeri, l’incolumità dei mezzi, la tranquillità del viaggio, che è diventato uno slalom. Di notte, o quando piove, viaggiare è come stare in un video game, purtroppo reale. Per chi si muove con mezzi a due ruote il pericolo è cento volte maggiore. Eppure le strade dovrebbero essere, con le ferrovie, lo scheletro funzionale di un Paese e di una città. Fotografano lo stato di

un Paese e di una città. Non è più quindi tempo di una semplice protesta, magari strumentale, ma di una indignazione collettiva. Vogliamo che le nostre strade siano una priorità negli investimenti pubblici. Vogliamo che la sicurezza stradale sia una priorità per le nostre istituzioni. Vogliamo che la soluzione non sia quella di abbassare i limiti di velocità …. O fare

finta di nulla. E, tanto per tornare al nostro ambito naturale di riferimento, vogliamo che il nostro comune intervenga immediatamente sulla viabilità cittadina, senza aspettare che arrivino le prossime elezioni comunali. Se tutto resterà lettera morta entro il prossimo ottobre proporremo una manifestazione di protesta: fermare tutti insieme i nostri mezzi per cinque minuti là dove ci troviamo, come a dire “su queste strade non si può più camminare”. Non ci sono soldi, diranno. Forse bisogna spenderli meglio, potremmo rispondere!!!

Umbertide Tel. /Fax 075 941 1737 Cell. 339 7011758 Via della Repubblica, 13(PG) -

Umbertide Aperta


La Polemica

S

pero di non far perdere tempo ai lettori nel metterli al corrente di una storia apparentemente personale, ma che dovrebbe interessare la comunità e la politica. Il fatto. Nel lontano 1995, la Regione dell’Umbria e l’Università di Perugia mi ha affidato l’incarico di direttore generale dell’Azienda Ospedaliera di Perugia, con un contratto da me sottoscritto, anche perché prevedeva che l’eventuale rescissione avvenisse secondo le usuali norme del codice civile richiamate sulla carta. Dunque, pur non essendo iscritto ad un partito e non potendo contare su protezioni, ho accettato la sfida, confidando sull’esperienza professionale e sulla motivazione a servire lo Stato. Nel 1997 la Regione, a seguito del cambiamento dei partiti della maggioranza, ha fatto una legge con la quale si è procurata il pretesto di stracciare il mio contratto prima della sua scadenza, senza alcuna spiegazione specifica. Per cui, nel 1998 mi sono ritrovato serenamente in mezzo alla strada. Lo scorso mese di giugno la Corte d’Appello di Perugia ha respinto il mio ricorso contro la Regione. Le deduzioni. Il lettore potrebbe giustamente commentare: "Se la Giustizia ti ha dato torto, la Regione ha ragione". Obiezione accolta. Non appartengo a quanti sostengono che le sentenze favorevoli sono giuste, mentre quelle avverse sono persecutorie. Inoltre, per principio, non mi preoccupo di fatti sui quali non posso incidere, in quanto rientrano nelle responsabilità di altri: come non mi lamento se piove o c’è il sole, se è freddo o caldo. Dunque prendo atto del-

NERO UMBRIA

la sentenza e considero chiusa, almeno a Perugia, la questione sotto l’aspetto giuridico. Il silenzio è obbligatorio. Qualcuno potrebbe aggiungere: “Allora, può dispiacermi per te, ma sono fatti tuoi! Preoccupatene tu!” Su questo non sarei proprio d’accordo. Paradossalmente, sono io a non avere alcun motivo di preoccuparmi. Per me il problema è chiuso da quindici anni fa, quando sono stato sconfitto: ho deciso allora di rinunciare ai mezzi che spesso rendono inamovibili i burocrati, dovendo rispettare i principi a cui sono stato – per mia fortuna – educato e non avendo alcuna aspirazione a servire un padrone che aveva dimostrato di non volermi fra

i piedi. Per tre lustri ho tenuto per me il problema, attendendo in silenzio la sentenza della Giustizia perugina. Né oggi ho motivo di preoccuparmi per il mio futuro, non correndo alcun rischio di recidiva. Ho invece il dovere di portare a conoscenza dei cittadini il problema politico, che resta aperto; anzi, si spalanca, di fronte alla constatazione che la Regione sia riuscita ad escogitare un modo, giudicato legale dalla magistratura, per aggirare il principio che da due millenni costituisce il fondamento dello stato di diritto: i patti vanno rispettati. Ancor più grave è che la legge regionale si sia rivelata con-

tra personam (cioè: per liberarsi solo del sottoscritto) e ad partitum (cioè: a tornaconto dell’antenato del PD, nel quale le due anime – e corpi! – in quel momento si scambiavano le prime effusioni). Quello che mi obbliga a non rassegnarmi è l’aspirazione – utopia obsoleta? – a vivere in una comunità che consideri sacri i patti concordati con una stretta di mano. Ma, prima di spendermi in una battaglia ingiustificata, voglio essere sicuro di aver capito del tutto, per evitare abbagli. Sarei dunque grato se qualcuno della Regione spiegasse la ragione di quello che dovrebbe apparire un abuso a qualunque cittadino di buon senso e di buona educazione civica. Per questo motivo rinnovo la richiesta ai membri della Giunta e del Consiglio regionale di spiegare al popolo, in modo semplice, la correttezza del mio licenziamento, sostenuta dalle Giunte che si sono succedute dal 1995 ad oggi. So bene che non ho alcun diritto di pretendere risposte personali. Peraltro io credo di sapere tutto, da quindici anni: movente, trama, protagonisti, tempi, luoghi, conseguenze. Eppure auspico che qualche abitante pro tempore nella casa di vetro senta il dovere di far conoscere ai cittadini la ragione di decisioni assunte in nome del popolo; se non altro per evitare il sospetto che si voglia nascondere qualcosa. In realtà, confesso anche un mio interesse personale a capire la giustezza di quello che appare inspiegabile, perché consentirebbe la pacchia di mettermi l’animo in pace e di dedicare il resto della vita alle attività a cui ho avuto il privilegio di dedicarmi in questi quindici anni di gradita emarginazione. Spero davvero che “Nero Umbria” nasca e finisca qui. Mario Tosti

Nuova sede

prossimo trasferimento Via Unità d’Italia, 22

Via Roma, 26 Umbertide


Il Pungolo

MA UNA RONDINE FA PRIMAVERA?

È tornato Alvaro e la penna è sempre pungente. gni tanto, e per fortuna, qualche buona notizia sfreccia nella nostra realtà quotidiana puntellata costantemente dalle cattive nuove portate da una crisi di cui non si vede la fine. Parliamo della raccolta differenziata e della variante al PRG relativo agli impianti a biomasse. Il nostro comune si pone nella prima posizione assoluta fra tutti i comuni umbri per la raccolta differenziata.. Nel 2012 ha raggiunto una percentuale superiore al 62% e nei primi cinque mesi del 2013 ha superato ampiamente il 70%. Merito della nostra amministrazione e della Gesenu che gestisce il servizio, ma merito principalmente di tutti i cittadini che, informati sulla necessità ed utilità del nuovo modo

O

di gestione dei rifiuti, stanno collaborando con alto senso di responsabilità. Ancora merito degli umbertidesi che hanno fatto

sentire forte la loro voce se il comune ha deciso un nuovo piano regolatore relativo agli impianti a biomasse che porta a maggiori sicurezza e garanzie per la salute di tutti. Due eventi positivi a dimostrazione che i cittadini, correttamente informati, si comportano con alto senso di responsabilità e del dovere, ma che sanno anche essere propositivi nelle importanti scelte che li riguardano. Un nuovo modo di porsi della nostra amministrazione alla quale eravamo un po’ disabituati dopo anni in cui tutte le decisioni passavano sopra le nostre teste e, qualche volta, anche sopra quelle dei consiglieri. Dice il proverbio che una rondine non fa primavera, ma qui siamo già a due e forse c’è da ben sperare. Alvaro Gragnoli

C'È QUALCOSA DI NUOVO OGGI NEL SOLE?

L

eggiamo nel sito del comune, ma anche nei giornali, che “… a breve si darà infatti concreta attuazione alla convenzione stipulata nel 2011 tra l’Amministrazione comunale e l’associazione La Pantera finalizzata ad eliminare le barriere architettoniche presenti in vie e piazze della città.” Ci sono voluti due anni, e viene da dire “finalmente”, perché l’accordo del 2011 con La Pantera era stato preceduto da quello con il F.I.A.B.A. (Fondo Italiano Abbattimento Barriere Architettoniche) stipulato addirittura nel marzo 2009 entrambi totalmente disattesi. A noi è stato sempre insegnato che gli accordi vanno rispettati - “Pacta servanda sunt” dicevano gli antichi romani che di diritto se ne intendevano, ma è evidente che dopo duemila anni qualcosa si deve essere perso per strada. Non vogliamo as-

19 6 3

-

solutamente pensare che ciò possa essere stato causato da cattiva volontà o, peggio,

da disinteresse, appagati dal risultato ottenuto con l’apparizione, sui giornali, di un paio di articoli che hanno riportato

2 013 - 5 0

A N N I

D I

l’evento. Sicuramente altri e più urgenti progetti hanno riempito l’agenda della nostra amministrazione al punto che, necessariamente, tali accordi sono passati in secondo piano. A dimostrazione che cattiva volontà non c’è mai stata, e che alta è la sensibilità alla soluzione dei problemi dei meno fortunati, una fotografia, pubblicata dai giornali in occasione della inaugurazione della piazza “zerobarriere” a Pietralunga, nella quale appare, tra gli altri, anche il nostro ex sindaco, ora onorevole, a cui qualche maligno vorrebbe ascrivere la mancata attuazione di quanto da lui sottoscritto a suo tempo. Ma il passato è passato, la nuova amministrazione ha ribadito l’impegno e siamo certi che questa volta i patti saranno rispettati. E noi controlleremo. Alvaro Gragnoli

A T T I V I T À

montecastelli - 075 941 0544 viale Europa 1, tel 075 941 05 44 - Montecastelli, Umbertide


Cronache

199° ANNIVERSARIO DELLA FONDAZIONE DELL'ARMA

L'Associazione Nazionale Carabinieri in Congedo, da oltre 70 anni riunisce persone che, dopo anni di prestato servizio per garantire l'ordine pubblico e la nostra sicurezza, continuano ad essere fedelmente legate alla propria Istituzione. Come ogni anno, in occasione dell'anniversario della fondazione dell'Arma, l'Associaizone organizza una festa. Il 23 giugno, infatti, su iniziativa del Presidente Gianfranco Gullini, è stato celebrato ad Umbertide il 199° anniversraio della fondazione dell'Arma, con cerimonia religiosa presso la Chiesa di Cristo Risorto e con la partecipazione di una sostenuta rappresentanza dei Soci

della sezione e dell'Arma in servizio. All'evento hanno inoltre partecipato, tutti con le rispettive bandiere, le Sezioni Carabinieri in Congedo limitrofe di Città di Castello, San Giustino e M.S.Maria Tiberina e le Sezioni di Umbertide del Gruppo Aereonautica e Aviatori, degli Alpini, dei Garibaldini, degli Invalidi di Guerra ed Ex-combattenti, dei Mutilati e Invalidi per Lavoro, dei Partigiani e Reduci Combattenti, dell'Avis e il Gonfalone del Comune. Doveroso infine segnalare anche le autorità che quest'anno erano presenti alla cerimonia: l'Ispettore reg. Umbria Gen. Antonio Cornacchia, il Comandante Compagnia Carabinieri

Umbertide App. di ingresso, cucina ,3 camere, bagno e cantina. classe energetica non dichiarata Euro 130.000,00

Umbertide app. di ingresso sala,cucina,3camere,2bagni, garage e soffitta. Euro 135.000,00 classe energetica non dichiarata

di Città di Castello Cap. A. Cangiano, il Comandante della locale Stazione Carabinieri M.M. Antonio Raganato, il Sindaco del Comune di Umbertide Marco Locchi, il Com.te del Corpo forestale di Umbertide, la Ved. Emanuela Fezzuoglio, medaglia d'oro al valore militare. Con l'occasione, alla presenza della Banda Musicale cittadina, è stata deposta una corona d'Oro alla memoria dell'App.to Donato fezzuoglio. La cerimonia si è conclusa con un pranzo sociale presso il Ristorante "Adamo" di Corlo (Montone), con la partecipazione di circa 90 persone.

Umbertide In zona centrale, disponiamo di appartamento al piano primo costituito da: cucina, sala, 3 ampie camere da letto, bagno, fondo, soffitta e giardino privato. Possibile ricavare 2 unità immobiliari. Classe energetica non dichiarata. Euro 60.000,00

Umbertide In zona Pineta, disponiamo di villetta a schiera della superficie di circa 220 mq circa disposta su 2 livelli. Euro 225.000,00 . classe enegetica non dichiarata.



Dentro la città

LA BANDA LARGA AL SERVIZIO DI CITTADINI ED IMPRESE

P

resentato il progetto che consentirà di realizzare 6 km di rete pubblica a fibre ottiche ad Umbertide. È stato presentato mercoledì 24 luglio, nella Sala Consiglio della Residenza comunale il progetto della rete pubblica in fibra ottica della Regione Umbria nel territorio di Umbertide. Erano presenti il sindaco Marco Locchi, l'assessore regionale Stefano Vinti, l'amministratore di CentralCom Brunello Castellani, l'ing. Maria Speranza di CentralCom e rappresentanti delle aziende del territorio. Il Comune di Umbertide è uno snodo fondamentale della rete pubblica regionale in fibra ottica ed è interessato da tre progetti di infrastrutturazione, finanziati dalla Regione con fondi comunitari e attuati da CentralCom nell’ambito del Piano Telematico Regionale: il backbone, ovvero la dorsale principale in fibra ottica già realizzata e collaudata che corre per 140 km lungo la palificata della Ferroviaria Centrale Umbria, attraversando la regione da nord a sud; la dorsale est, infrastruttura di lunga distanza che partendo proprio da Umbertide attraversa Gubbio,

Gualdo Tadino, Nocera Umbra, Foligno, Spoleto ed Acquasparta della quale si è appena conclusa la gara d’appalto per la realizzazione delle opere; la rete cittadina, che ha una configurazione ad anello e si sviluppa per circa 6 km interconnettendo i principali siti afferenti alla Pubblica Amministrazione come uffici comunali, scuole, protezione civile e ospedale ma anche la zona industriale di Umbertide; la

fase di progettazione è già conclusa e la rete sarà operativa entro aprile 2014. La rete pubblica regionale, oltre a favorire la semplificazione e la sburocratizzazione degli Enti pubblici, costituisce un servizio fondamentale per i cittadini e le imprese, dal momento che gli operatori di rete interessati potranno allacciarsi all'infrastruttura e vendere connettività facendo investimenti impensabili nel caso in cui non ci fosse stata l'infrastruttura a disposizione. La banda larga è inoltre uno strumento che riveste un ruolo di primaria importanza per le imprese perché favorisce l’internazionalizzazione e l'innovazione tecnologica, fattori indispensabili per uscire dalla crisi e rilanciare l’economia. Il progetto è poi particolarmente significativo perché si inserisce in un contesto economico di grandi difficoltà, viste anche le scelte effettuate dal Governo che ha deciso di tagliare i fondi per la banda larga, andando così a penalizzare lo svi-

Umbertide - Via Martiri Della Libertà, 6

luppo di progetti come questo. “È indispensabile andare verso l'ammodernamento della Pubblica Amministrazione, lo snellimento delle procedure, la sburocratizzazione, l'accorciamento della distanza tra cittadino ed Ente pubblico – ha affermato il sindaco Locchi – Non è un obbiettivo facile da raggiungere ma si tratta di un servizio a vantaggio non solo della Pubblica Amministrazione ma anche e soprattutto dei cittadini e delle imprese”. “L'intervento della Regione è finalizzato a indirizzare risorse comunitarie verso progetti di infrastrutturazione in grado di colmare il grave ritardo del nostro Paese rispetto all'Europa – ha aggiunto Castellani – dotare la regione di una rete pubblica a banda larga e larghissima significa modernizzare il sistema pubblico e favorire lo sviluppo del sistema produttivo”. “Internet è un diritto di tutti – ha spiegato l'assessore Vinti - avere accesso alla rete significa favorire lo sviluppo economico, promuovere la partecipazione democratica, modernizzare la Pubblica Amministrazione, e la banda larga può essere uno strumento per uscire dalla crisi. Nonostante questo, il Governo ha deciso di tagliare i fondi per la banda larga, necessari per superare quella condizione di grave arretratezza in cui si trova il nostro Paese”. A questo proposito si è espresso anche l'on. Giampiero Giulietti che in un comunicato stampa ha espresso la necessità di intervenire per far fronte al taglio dei fondi per la banda larga deciso del Governo, invitando i parlamentari umbri ad impegnarsi al fine di correggere misure che rischiano di penalizzare il Paese. (Tratto da www.comune.umbertide.pg.it che si ringrazia)

Umbertide, Piazza Gramsci, 17 tel. 075 9412402


Nero Fratta

breccia erano caricati per la destinazione finale. Insomma il lavoro, a confronto di prima, era diventato una pacchia; almeno in apparenza, perché le pietre spigolose di cava avevano soppiantato i sassi rotondi del fiume. Di conseguenza le guglie della roccia sottoponevano i glutei a pugnalate, che né i calli precedenti né la balla riuscivano ad attutire. Allora le natiche reagirono cercando di ispessirsi ancora di più, finendo con l’incorporare una specie di cuscino perenne. Non rassegnate, le pietre provarono altri modi per vendicarsi. Un occhio di Paris aveva dovuto fare i conti con una scheggia assassina. Per non parlare delle dita che, già zigzagate per le vibrazioni della mazza e per l’artrosi, con gli anni moltiplicarono lo spessore delle callosità; con il vantaggio che lui poteva tranquillamente premerle sulla caldarina della stufa, fra lo sbalordimento dei nipoti, anche quando l’acqua bollente brontolava per l’affronto. Con l’aumento della richiesta di sassi, per il moltiplicarsi delle strade del paese a causa dell’esodo dalle campagne, a Paris si affiancò Gaetano de Striano. Le condizioni di vita erano nettamente migliorate con la compagnia del collega e delle lavandaie, impegnate sulla riva del raggio di Trivilino nel loro lavoro meno polveroso e più umido, ma altrettanto massacrante. Ci scappava anche qualche sorriso riconoscente quando lo spaccapietre dava in omaggio alla lavandaia preferita la pietra piatta più grande, sottratta al martello. All’estremo opposto del sentiero, le seghe e le levigatrici del marmista, dal sibilo soprano, davano forma a meravigliose lastre lucide, che ridimensionavano la propria vanità quando capivano di essere destinate al cimitero. La vita era dura per tutti! Quando il futuro sembrava più roseo, ci pensò la tritasassi meccanica di Capeletta a condannare a morte gli spaccapietre.

fornito armi improprie, gratis ed a portata di mano, ai proletari come me, per emanciparci dai padroni. Noi spaccapietre abbiamo fatto la storia, anche se, per non darci medaglie, hanno cercato di chiamare i sassi e le sassate con nomi esotici, come sampietrini e intifade …”

Ha proprio ragione Paris, che prima della guerra aveva il monopolio della breccia! Dalla Regghia caricava i ciottoli sulla carretta per portarli ai margini della strada per San Benedetto. A cavallo del mucchio, sfogava per tutta la giornata la sua esuberanza nel sottoporre ai fendenti del martello i sassi che gli capitavano a tiro in mezzo alle cosce, man mano che le chiappe, protette da una balla, retrocedevano a covare gli altri condannati a prossima morte. Quasi che il suo intestino d’acciaio, eternamente stitico, si fosse specializzato a sgranocchiare montagne. Con l’aumentare della domanda, la carretta andò in pensione, sostituita da carri trainati da muli e poi da camioncini con ribalta. I cumuli di pietre di cava erano scaricati lungo la base del terrapieno della ferrovia, lato Montaguto, a partire dalla casa di Maddoli, il marmista, per finire sotto il ponte del Tevere. In quella fabbrica all’aperto, ghiaino, pietrisco,

Mario Tosti

VIA A .VESP UCC

M

A D O

LI

O

VIA C. C OLOMBO

IA

ome i fabbri, anche gli scalpellini del Niccone pretendono un’appendice, suggerita da un vecchio abitante del posto che, per riempire il tempo libero dopo la scuola negli anni dell’adolescenza, ha appreso l’arte dello scalpellino alla corte dei mastri Testerini. Ci ha raccontato l’aneddoto di uno scalpellino del Niccone, che ha realizzato la colonna sinistra del portale nord della Collegiata, danneggiata dalla bomba che aveva colpito l’adiacente sacrestia. Sembra che proprio in quell’occasione gli sia scappato il martello su un dito, con l’inevitabile seguito di nicchi e l’immediata comprensione – quasi assoluzione, seduta stante – di don Pericle Tirimagni, parroco del Niccone, lì presente per il consueto giro di controllo dei parrocchiani in trasferta . D’altra parte anche la Collegiata aveva chiuso un occhio, ben sapendo che senza quel lavoro prezioso rischiava di crollare! Mentre dalla valle del Niccone sono giunti plausi entusiasti all’epopea dei fabbri e degli scalpellini, alla Fratta è scoppiata una grana. Paris, leggendario spaccapietre nostrano, ha avanzato formale protesta diplomatica, minacciando di riprendere e portare a casa tutti i sassi delle massicciate stradali del paese. Una vera scenata di gelosia: “Capirete che sforzo! Gli scalpellini perdevano giorni e giorni a togliere piccole schegge da pietre pottone, scelte fra quelle più nobili, senza difetti, predestinate solo a farsi belle e curiosare per tutta la vita dalle facciate degli edifici, spettegolando sui fatti degli altri! Io, invece, delle pietre ho sempre scartato quelle ambiziose, per scegliere le più bruttine e proletarie, rassegnate a vivere per l’eternità sotto i piedi del popolo, peraltro irriconoscente verso il loro muto sacrificio. Ho passato una vita a disintegrarle, per migliorare la vita della gente con i comfort della modernità. Ma ho anche contribuito fattivamente alle lotte politiche, fornendo proiettili per le teste dei tiranni: senza sassi le rivoluzioni non si fanno! Insomma, ho l’orgoglio di aver

V

C

GLI SPACCAPIETRE DELLA FRATTA

A NN

DE

L

G

IG

VI A

D EI

PA TR IO TI

I


Cultura

"CINQUE CIPRESSI": PER NON DIMENTICARE L'ECCIDIO DI SERRA PARTUCCI

S

abato 27 luglio è stato presentato l'ultimo libro del Gruppo Editoriale Locale, di Digital Editor: “Cinque Cipressi” di Mario Tosti. La pubblicazione ricorda il dramma della rappresaglia di Serra Partucci del 24 giugno 1944. All'evento erano presenti, oltre all'autore, il sindaco Marco Locchi, il responsabile dell'Informagiovani di Umbertide Aldo Manuali, la testimone Rita Fronduti e due giovani studenti che hanno partecipato alla presentazione, Ilaria Cavalaglio e Paolo Zucchini. «L'intento di quest'opera – dichiara Mario Tosti - era quello di lasciare nella memoria la rappresaglia di Serra Partucci. È stato un evento che, insieme a molti altri, ha segnato profondamente la storia del nostro paese. Ritengo che proprio in seguito alla guerra si sia creata quella spinta unificatrice che ci ha portato all'Unione Europea. Morti come quelle di Domenico, Natale, Bruno, Giuseppe e Mario hanno contribuito a creare quella spinta». «L'importanza della memoria – ha affermato il sindaco Locchi – va intesa anche come continuazione, come passaggio del testimone. In questo senso, è importante che certi eventi della nostra storia siano trasmessi ai giovani. La particolarità di questa presentazione risiede proprio nel fatto che abbiamo lasciato a due giovani ragazzi le redini dell'evento, e hanno fat-

to un ottimo lavoro». Gruppo Editoriale Locale conferma così, ancora una volta, di

essere riferimento culturale per il territorio. A cura della redazione

Se hai un libro nel cassetto noi te lo pubblichiamo


Il Cittadino Parlante

LAVORI AL CIMITERO

Caro direttore, voglio porgere alla sua attenzione e a quella dei nostri concittadini, l’indecente stato in cui versa una parte del cimitero di Umbertide, quella di ultima costruzione. Il piazzale d’ingresso è pieno di buche e la strada che porta al nuovo ingresso laterale è sconnessa e non c’è nemmeno un po’ di breccia per attutire l’urto. Inoltre, il cancello laterale il più delle volte rimane chiuso, rendendo così difficile, soprattutto nella stagione invernale, raggiungere le cappelle in fondo al cimitero. Pure al suo interno, il nostro cimitero, non gode di molta salute poiché molti scalini, usurati dal tempo, si stanno letteralmente sgretolando. Infine, vorrei rendere nota la carenza di personale all’interno della struttura. Non bastano due operai deputati alla sua manutenzione e sarebbe opportuno un aumento del personale. Spero che il mio appello venga accolto dalle nostre istituzioni che devono rimediare velocemente a questi problemi. Lettera Firmata

MEZZI PESANTI IN CITTÀ Raccogliamo la richiesta di alcuni cittadini residenti nei pressi del Parco Pineta Ranieri che scrivono alla nostra redazione. Gentile Direttore, da tempo assistiamo al transito di mezzi pesanti che provengono dall’uscita della superstrada Umbertide nord, per intenderci il tratto proveniente da Civitella Ranieri verso Umbertide, utilizzando tale tratto di strada quale ingresso alla zona industriale. In questo modo entrano nel perimetro cittadino ignorando la segnaletica stradale che indica il corretto percorso per i mezzi pesanti e quella che ne vieta l’ingresso in alcune strade, per ovvie ragioni. I problemi che riscontriamo sono naturalmente legati alla sicurezza della viabilità, alle emissioni dei gas di scarico e ai rumori. Ci chiediamo: sono stati rilasciati permessi speciali? Su quali basi? E quanti? Vogliamo segnalare questi episodi diventati ormai frequentissimi non solo alle forze di Polizia locale, in modo che vigilino ancora più attentamente la nostra zona, ma anche alla stessa Amministrazione comunale in quanto trattasi di mezzi che, contravvenendo ai divieti imposti, fortemente usurano in maniera irreversibile il manto stradale. Siamo fiduciosi in un intervento tempestivo e costante nei confronti di chi si sente autorizzato a violare la legge.

dal 9 al 18 agosto 2013

Serate danzanti e live music pub www.aper90.it


Mensile gratuito di informazione - Autorizzazione del Tribunale di Perugia n. 27 del 01/10/2008 - Direttore responsabile Giovanni Codovini - Stampa Digital Editor S.r.l.

N

uova gestione L’Italian Soccer Management di Alessandro Dominici si è insediata nell’impianto di via Morandi ad Umbertide ed è già operativa dal primo di luglio scorso. Nell’anno del centenario, sarà un imprenditore romano, conosciuto in Umbria per la sua esperienza nel Perugia dei Gaucci in serie A, a tenere le redini della situazione. Chiaramente, gli impegni all’estero, le collaborazioni con l’Empoli in Italia, il Sunderland in Inghilterra ed il Valladolid in Spagna, oltre a varie ed eventuali, impediscono a Dominici di vivere la quotidianità del calcio umbertidese. Così è stato nominato Fabio Bagnini – intermediario fra vecchia e nuova gestione – interlocutore e uomo di fiducia della nuova Tiberis 2.0. Dopo una serie di incontri sia con la gestione precedente che con l’Amministrazione comunale di Umbertide, il matrimonio sportivo con Dominici si doveva fare e, alla fine, si è fatto. Mancava solo la firma, per sigillare l’accordo, e pure quella è arrivata, con l’operazione che pare fosse stata rafforzata da una clausola, presente nel contratto stipulato fra le parti, che avrebbe previsto una sanzione, ai danni del club umbertidese, nel caso in cui la Tiberis avesse deciso, senza giusta causa, di cambiare interlocutore. E, invece, tutto

è filato liscio come l’olio, a fari spenti, peraltro con poche, pochissime dichiarazioni ufficiali ed il tutto in gran segreto, che nessuno, o quasi, se n’è accorto. Di certo, non sarà facile, in primis, uscire dal circolo vizioso, sportivo e finanziario: ripartire dalle macerie di una retrocessione tanto pesante quanto amara, proporre un progetto credibile a medio termine, riportare il pubblico allo stadio, rivedere le linee guida nel vivaio e creare una struttura so-

cietaria che possa reggere alle intemperie del tempo ed alle difficoltà del momento. Tanta carne al fuoco. Speriamo che non si bruci. Se son rose… “Sceglieremo un allenatore giovane per una squadra altrettanto giovane”. Aveva esordito così, con queste parole, il nuovo direttore tecnico della Tiberis, Romedio Scaia, nel giorno dell’ufficializzazione del suo incarico. Dopo sondaggi e ricerche varie, si è concluso il toto-allenatore e la scelta è caduta sull’ormai ex tecnico della Juniores biancazzurra. Si tratta di Moreno Mancini che ha battuto la concorrenza, in primis di

Massimo Pazzaglia, quest’ultimo entrato in nomination ma senza ottenere l’investitura, dopo un testa a testa proprio con Mancini il quale sarà affiancato dal vice Bucaioni. “Ripartiremo poi dal campionato di Promozione con il 99 per cento di ragazzi del posto”, era l’altro slogan di Scaia e, manco a dirlo, sono già stati riconfermati i portieri Rosignoli e Savignani, i difensori Tiezzi, Magrini e Leonardi, i centrocampisti Fagnucci e Pedana e gli attaccanti Giulietti e Bruschi. Tutta gente con una carta d’identità che non supera vent’anni di età. Nel frattempo, Fabio Bagnini si sta muovendo sul mercato per rimpolpare l’organico da affidare a Mancini. È fatta, intanto, con il centrocampista, ex San Marco Juventina, Alessio Bricca (1987) e con l’attaccante Matteo Domenichini (1991), quest’ultimo passato alla Tiberis, via Trestina, con la formula del prestito secco. Una maglia per tre in difesa con Romedia Scaia che continua a cercare una pedina importante per la categoria. In cima alla lista ci sono Fabio Mariotti (1990), Giovanni Carini (1991) e l’ex San Secondo Marini (1988), con quest’ultimo che pare sia in pole, mentre il portiere Emilio Traversini (1974) ha appeso le scarpette al chiodo per accettare l’incarico di preparatore dei portieri del Trestina. Antonio Palazzetti


U

na vittoria storica che consegna ad Umbertide una squadra solida ed ambiziosa. Il Pitulum, a 20 anni dalla sua fondazione, celebra per la prima volta il passaggio in Prima Categoria. Promozione conquistata grazie ad un campionato a dir poco stupendo, con 66 punti ottenuti in 30 partite , ed un girone di ritorno che ha visto i ragazzi di mister Guazzolini recuperare 8 punti all’allora capolista Valdipierle, che ha terminato il proprio campionato al secondo posto con 65 punti ( trovando comunque la promozione ai playoff). Proprio il mister, che si cimentava per la prima volta con la professione di allenatore, si è rivelata una delle sorprese più liete della stagione appena trascorsa, dimostrando enormi capacità nel caricare e nel plasmare lo spogliatoio all’insegna della coesione e della determinatezza. La principale caratteristica della squadra, non a caso, è stata l’ottimo connubio tra uno spessore tecnico sicuramente rilevante per la categoria e un’aggressività (puramente sportiva s’intende) che in alcune circostanze le ha permesso di “gettare il cuore oltre l’ostacolo” riuscendo a volgere a proprio favore situazioni di apparente difficoltà. Forse proprio per questo il Pitulum ha riscosso così tanto successo presso il pubblico locale, il quale, più di ogni altra cosa, ne ha apprezzato il cinismo applicato sul campo per tutti i novanta minuti. Dopo un inizio di campionato abbastanza stentato con qualche

passo falso di troppo (considerando una squadra in grado di ambire al titolo), i giocatori hanno trovato la giusta amalgama migliorando sensibilmente la loro intesa ed il gioco corale, con la conseguenza che i giallo-blu hanno iniziato ad imporre il loro ritmo macinando vittorie su vittorie.

Questo risultato è anche figlio di investimenti oculati attuati da chi gestisce questi ragazzi: la rosa infatti ha potuto contare su elementi di classe ed esperienza con una spina dorsale che vedeva giocatori del calibro di Galizi, Tondini, Patrizi e Censini a innescare un attacco formidabile che ha avuto in Arcelli e Innocen-

tini i migliori interpreti (rispettivamente 13 e 15 gol). Tuttavia si sa, nel calcio il tempo per festeggiare non è poi molto: infatti, la dirigenza capitanata dal presidente Giorgio Arcelli è già al lavoro per imbastire una rosa che, tra nuovi arrivi e partenze, dovrà rivelarsi competitiva sul nuovo fronte. Le prime avvisaglie non solo soddisfano in pieno queste aspettative,ma lasciano intuire come la società non abbia intenzione di recitare il ruolo di gregario sopravvivendo nella zona bassa di classifica. L’intento è quello di costruire una compagine in grado di sorprendere la concorrenza puntando magari ai piani alti come vera e propria outsider. Le prime voci di mercato hanno accostato in seno alla squadra umbertidese Bragetti, dal Casa Del Diavolo, Corbucci, ex bandiera della Tiberis,Peruzzi e Procacci, sempre dalla Tiberis e Cenciarini, attaccante classe ’93. Il lavoro per rafforzare la squadra già iniziato nel migliore dei modi non sembra esaurito qui e si attendono nuovi innesti. Una riflessione generale ci porta a concludere che il Pitulum, assieme alla meritata vittoria, ha maturato ambizioni importanti che considerano dunque la splendida annata trascorsa come il primo capitolo di una lunga serie di successi sportivi.

FOOTBALL AND SERVICES

Michele Briganti


ATLETICA UMBERTIDE: SULLE ALI DELL'ENTUSIASMO

C

ome la voglia di fare e l’euforia marcano il passaggio da bambino ad adolescente, pro attività e risultati affermano Atletica Umbertide nel panorama sportivo regionale ed addirittura nazionale, con risultati che ad ottobre 2012, quando fu fondata, erano lontanamente immaginabili. Questi risultati non si limitano tuttavia solamente a trofei o medaglie ma sono anche messi in evidenza dal sempre maggior numero di iscritti e dell’entusiasmo che ha contagiato molti sportivi umbertidesi, e che ha portato ad organizzare il primo settembre un evento a livello nazionale, la Marcialonga di Umbertide, 1° Memorial Rudy Dorelli che consiste in una gara competitiva di circa 14 Km (percorso che include Civitella e Serra Partucci), di una non competitiva di 4 Km (nella zona industriale di Umbertide), e di gare in pista per i ragazzi da zero a 15 anni. Ma se queste sono le iniziative, non meno importanti sono i risultati ottenuti nel periodo Maggio- Luglio. Andrea Silvestrelli, uno degli atleti più promettenti della società, ad esempio ha vinto il concorso “Vota il Campione”

dei successi non finisce qui perché i ragazzi bianco-blu – questi i colori della divisa – hanno raggiunto ottimi piazzamenti nella staffetta dell’ isola Polvese, come il primo posto del trio Ali Laaroubi, Marco Orsini e Leonardo Grilli e una buona prova anche nella staffetta mista con la

bella performance di Eva Facchini ,15° Assoluta delle donne ( da notare che partecipavano anche atlete di livello nazio-

nale ). Hanno anche trionfato nei 5000 di Capanne dove, nonostante il Ramadan, il gioiellino marocchino della società, ha continuato a stupire battendo avversari di livello nazionale classificandosi 2°Assoluto della manifestazione - più di 300 iscritti - con un tempo eccellente di 15’48” (a soli 8” dal vincitore) e con una media stratosferica di 3’10” a Km. Non meno importante infine l’ottima prestazione della notturna di san sepolcro nella quale oltre a vedere nel gradino più alto della categoria allievi la promessa Andrea Silvestrelli, ha segnato l’inizio delle attività e delle gare con atleti giovanissimi, di età tra gli 11 e i 6 anni. Infatti Atletica Umberitde ha intrapreso da poco la campagna nelle scuole per far conoscere ed apprezzare questo sport ancora poco diffuso localmente attraverso una serie di gare alle scuole medie di Umbertide per i ragazzi delle 2° e 3° sulle discipline di 60 M, salto in lungo, staffetta e mezzofondo. Ma se dietro un piatto gusto c’è una ricetta segreta, dietro tale successo ci deve essere una chiave. Questa chiave è l’atteggiamento di non superficialità e di impegno anche nel sociale che svolge Atletica Umbertide, ovvero di « non puntare alle sole medaglie - afferma il presidente - . Anzi, vogliamo dare a tutti l’opportunità di gareggiare e divertirsi senza pregiudizi o differenze sociali, realizzando una vera e propria casa dello sport». Dunque ad Atletica Umbertide, va sicuramente la palma, non tanto per la società più titolata, quanto per il più bel volto dello sport locale, e perche no? Nazionale. Andrea Levi Codovini

del Corriere dell’Umbria, con il quale oltre ad aumentare la bacheca dell’atleta,« ha - come ci confessa il presidente Silvestrelli - contribuito a far conoscere la nostra realtà fatta di sani valori. È stata una vetrina che ci ha proiettati agli occhi dello sport regionale e non solo ». Inoltre a metà giugno la società umbertidese ha raggiunto l’apice del successo con la sua stella Ali Laaroubi, che in quel di Campi Bisenzio ha letteralmente sbaragliato gli avversari con un fantastico 8’58” aggiudicandosi così il titolo di campione italiano UISP sui 3000 metri, e ha piazzato altri due atleti, Andrea e Leonardo Grilli, in quarta e quinta posizione. L’elenco però

Via della Repubblica Umbertide Perugia - 075 941 3164


14° Raduno Nazionale Vespa Club Fratta Umbertide

V

enticinque club, appartenenti al Vespa Club Italia, provenienti dal centro e dal nord della nostra penisola, uniti al Vespa Club San Marino, hanno partecipato al 14° Raduno organizzato dai vespisti di Umbertide del Vespa Club Fratta. «Un vero e grande successo e un raduno di qualità e di quantità», così è stato definito dal Presidente Massimo Bifolchi, ma positivo è stato anche il giudizio portato dai tantissimi vespisti che sono intervenuti. Ben 25 club vespisti presenti, un lungo elenco che da importanza al significato che da tanti anni il club propone, quello sul significato più profondo del vespismo mondiale, l’amore per girare liberamente con la propria Vespa con allegria e passione. 25 club che hanno invaso Umbertide percorrendo le vie e le piazze del centro. Dal club "Il Gigante di Teramo" che si è classificato al primo posto, al secondo posto del club "Fiumicino Fregene", senza tralasciare il "Sant’Elpidio a Mare" che ha raggounto il terzo posto e il sempre presente "San Marino", seppur fuori classifica. Circa 300 vespisti hanno partecipato a questo raduno del circuito Nazionale del Vespa Club Italia. E il club più numeroso è stato, ovviamente, quello di Perugia, che ha visto premiato uno dei suoi vespisti: Antonio Gambone con la sua "Vespa del muratore". E poi i club di Venaria Reale Torino, il V.C. Fano, Morciano di Romagna, V.C.Gubbio, V.C.Ancona ,V.C. Macerata, V.C.Piceno, V.C.Marsciano, V.C.Marzocca di Senigallia, V.C.Perugia, V.C.Montevarchi, V.C. Lago di Bolsena,V.C.Todi e i Vespa Club di Grosseto, Fabriano, Riccione, Civitanova Marche, Sant’Arcangelo di Romagna, San Mauro Pascoli, Pesaro,

Recanati e Macerata. Dopo un appetitoso rinfresco a base di salumi, formaggi e porchetta tipici del nostro territorio, molti club provenienti dalla nostra regione ma anche da quelle limitrofe, hanno visitato velocemente la nostra cittadina, facendo tappa a Piazza San Francesco, alla Rocca ed al teatro dei Riuniti. In seguito la moltitudine di vepisti si è diretta sulla strada statale Tiberina verso Città di Castello per approdare a Banchetti di Umbertide con visita alle Cantine Donini, allietata da gradevoli assaggi e degustazioni. Altra stu-

consenso ed elogio ha avuto il Presidente Onorario Mario Bani nei confronti del Presidente del Club Massimo Bifolchi, instancabile nella cura del Raduno fin nei minimi particolari e del Tesoriere Stefano Alunno, del Vice Presidente Fernando Facciadio e alla attivissima segretaria Giada Pauselli e anche a tutto il direttivo. Un ringraziamento particolare anche all'A.I.M.E.T di Umbertide. Il ricavo della Lotteria come è ormai consuetudine è stato devoluto alla A.U.C.C. di Umbertide e consegnato al rappresentan-

penda tappa del giro sulle due ruote è stata la splendida e bellissima Montone, patria di Braccio Fortebraccio. La mattinata del raduno si è conclusa presso il Ristorante Adamo di Corlo con il pranzo a base della famosa cucina tradizionale che questo ristorante in modo unico e magistrale propone, seguito da un'immancabile premiazioni per tutti. Alla manifestazione è intervenuto anche il Sindaco di Umbertide Marco Locchi e l’assessore Valdambrini, che hanno avuto parole di elogio per gli organizzatori e i partecipanti. Un raduno davvero ben riuscito e il merito va in particolare al Direttivo, e parole di largo

te dott. Massimo Billi. Un ringraziamento alla Sartoria Pitulum che ha voluto ancora una volta, assieme all'A.I.M.E.T., sponsorizzare ufficialmente la manifestazione. Tutti i rappresentanti hanno ricevuto in dono quadri del Maestro Antonello Renzini. E un premio particolare è stato ricevuto da un socio vespista di Roma che ha partecipato al raduno con unoplendido modello di Vespa 98 del 1946. Una giornata gradevole che riproporremo anche il prossimo anno; vi aspettiamo, sempre in sella alle nostre Vespe. A cura del Vespa Club Fratta Umbertide

vernici

Via Sicilia, 10 Città di Castello - PG Tel/Fax 075 8511765

Ingrosso e dettaglio - Colori al campione

Un mondo di colori!

prodotti e sistemi per la verniciatura di qualsiasi materiale

vernici

Via Madonna del Moro Umbertide - PG Tel/Fax 075 9417634

NUOVA RA APERTU


N U O V O R E PA R T O D E D I C AT O A L

MONDO DELLE PISCINE

Direttore responsabile: Giovanni Codovini Redazione: Annalisa Bargelli Alessandra Biadetti Massimo Bifolchi Daria Bottaccioli Luca Bruni Cristina Caponeri Barbara Castelletti Andrea Levi Codovini Stefano Coletti Francesco Corbucci Simone Fedeli Eva Giacchè

Alvaro Gragnoli Lorenzo Lepri Riccardo Milletti Alessandro Minestrini Laura Nuti Antonio Palazzetti Antonio Renzini Francesca Scarponi Elena Sforza Carlo Stocchi Fabrizio Tiziani Mario Tosti Mirna Ventanni Martina Zoccolini

Grafica e Impaginazione: Digital Editor s.r.l. Stampa e pubblicità: Digital Editor s.r.l. Copyright tutti i diritti riservati. Logo Altotevere e Umbertide ideato da Antonio Renzini info@informazionelocale.it redazione@informazionelocale.it continua ad informarti anche su e www.issuu.com

PER INSERIRE LA VOSTRA PUBBLICITÀ info@digitaleditor.it grafica@digitaleditor.it

334 9360880 075 9415046 075 9411872 Fax 075 9473678


Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.