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I danni del Covid19 al mondo dello sport pag

Il mondo dello sport soffre sempre di più, penalizzato spesso dalla noncuranza delle amministrazioni.

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I danni economici del Covid19 al mondo dello sport

Il mondo dello sport è uno dei più duramente colpiti dalla catastrofe mondiale in atto in questo momento, chiamata coronavirus. Il danno riguarda soprattutto il lato economico dietro ad ogni attività sportiva, sia di livello professionistico che dilettantistico.

Matteo Danieli, IIIC

artendo da uno degli sport più seguiti al mondo, il conto, salato, presentato dal covid-19 all’ecosistema calcio ammonta a 12 miliardi di euro, una cifra enorme, causata per la maggior parte dalla riduzione di entrate nelle casse dei club, data dalla chiusura degli stadi e dalla riduzione delle sponsorizzazioni. In Italia, le stime fino ad ora fatte non sono delle più rosee, per essere eufemistici, e se la situazione non dovesse cambiare c'è un rischio serio che si verifichi un collasso. È quanto sostiene Luigi De Siervo, amministratore delegato della Lega Serie A, intervenendo ai microfoni di Rai Radio 1: "A oggi il danno per la Serie A è superiore a 500 mln euro che è una cifra monstre non solo per il massimo campionato di calcio italiano, ma anche perché il calcio è il motore di una industria che da lavoro a centinaia di migliaia di persone". Infatti, il vero problema non sono le grandi squadre in sé, né tantomeno i calciatori pagati milioni di euro all’anno, ma tutti quelli che lavorano attorno al “football”: gli steward, i magazzinieri, gli impiegati nei negozi degli stadi, ecc., che da un giorno all’altro si son ritrovati licenziati e senza una fonte di sostentamento per la loro famiglia, essendo stati i primi ad essere “sacrificati” dalle società. Un avvenimento che aveva fatto molto discutere sui social era stato il licenziamento di Jerry Quy, dipendente dell’Arsenal, club militante nella massima serie inglese, che impersonava

“Gunnersaurus”, la mascotte della squadra; la mobilitazione mediatica dei tifosi e l’offerta di Mesut Özil, giocatore del club inglese, di pagargli di tasca propria lo stipendio, hanno convinto la società a reintegrarlo. Questo è solo un esempio di una storia con un lieto fine, a differenza della maggior parte di quelli che hanno perso il loro lavoro. Non poche difficoltà hanno attraversato anche i giocatori delle leghe inferiori, costretti a drastici tagli ai loro stipendi, molto lontani dall’essere milionari. Nell’estate di quest’anno, dopo lo stop dovuto al lockdown le massime serie, ad eccezione di Belgio, Olanda e Francia, sono riuscite a ripartire e concludere la stagione 2019-2020; quelle inferiori hanno in gran parte chiuso in anticipo o cancellato il campionato, per iniziare però con tutti i mezzi possibili quello successivo. A differenza del calcio, molte squadre di basket in Europa e in Italia sono ancora oggi ferme e sempre più partite vengono rimandate. I danni economici derivati dal Covid-19 per la sola Lega Basket Serie A si aggirano intorno ai 40 milioni di euro. Il 75% dei ricavi dei club cestististici italiani proviene dalle sponsorizzazioni ma con la crisi finanziaria si rischia che molte aziende che sostenevano le società troveranno molte difficoltà nell’investire nuovamente, con una conseguente interruzione della partnership. Negli Stati Uniti, l’NBA è riuscita a ripartire, concludere la stagione 2019/2020 e preparare quella successiva, che inizierà il 22 dicembre, grazie ad una serrata organizzazione e ad un cospicuo investimento nel breve periodo: la lega ha infatti raggruppato le squadre che si sono guadagnate l’accesso ai playoff in un unico luogo, la soprannominata “Bolla di Orlando (Florida)”, vietando, nei limiti del possibile, i contatti con l’esterno e azzerando i contagi. Molti team di vertice della pallavolo italiana, maschile e femminile, rischiano di scomparire, altrettanti tornei di tennis sono stati cancellati, con la chiusura totale di cinema e teatri si profila uno scenario drammatico per l’intero settore dello spettacolo, in particolare per quello della danza, e tanti altri sport hanno accusato il contraccolpo della crisi economica causata dal coronavirus. Chiudo questo articolo con la sentita speranza che i Governi dei Paesi più colpiti dal virus, attuino le giuste misure e diano sufficienti aiuti finanziari per risollevare un mondo, quello dello sport, di cui il mondo ha estremamente bisogno.