nuovi mercati tra pianificazione urbana e rinnovamento architettonico
Prodromi Nella lettera che Luigi Guglielmo de Cambray Digny invia all’amico Ubaldino Peruzzi all’indomani dell’adunanza Consiliare del 14 novembre 1864, in cui si è deliberata l’istituzione di una commissione Straordinaria per i lavori atti ad accogliere la capitale1, tre concetti-chiave paiono risolvere l’annosa questione di un nuovo mercato per la città, la priorità dell’intervento, il ruolo centrale di Peruzzi, la fattibilità dell’operazione da ricondursi a un prestito bancario: […] Questa Commissione è presieduta dal Carobbi, e ci sono anche io. Non sò quando si adunerà: intanto però ho creduto bene di informartene, perché in questo affare delicato intendo di starmene molto ai tuoi consigli e ai tuoi suggerimenti, e possibilmente avere teco concordate le cose da proporre. Fra gli altri membri della Commissione ci sono il Bartolommei il Francolini ed il Nobili. A me pare che, indipendentemente dai lavori necessari per completare la difesa della Città dalle inondazioni, intorno a cui furono prese alcune deliberazioni che potrai vedere nella Gazzetta d’oggi, occorre fare subito il Mercato, l’acquedotto, l’allargamento di Porta Rossa e la demolizione delle mura. In quanto però ai provvedimenti finanziari credo che bisognerà finire con un’imprestito, dopo aver dato da fare il più possibile alle Società private. Io aspetto per partire di veder terminata la riunione Generale2.
In effetti il problema di un nuovo mercato a Firenze è stato sollevato a più riprese. Le prime informazioni su un progetto riguardano l’anno 18573 e l’ingegnere comunale Luigi Del Sarto4, sebbene dall’inizio del gonfalonierato del marchese Edoardo Dufour Berte (1854-1859) si registri l’intenzione di ampliare la superficie del Mercato Vecchio, demolendo diversi fabbricati fatiscenti nella piazza della Luna5. E forse si collega a tal proposito anche la richiesta di un parere attinente alla vendita di immobili di proprietà di David Finzi – «costituenti in gran parte il Ghetto nuovo e vecchio»6 – che la Magistratura civica per il momento accantona. Un riassetto dei mercati, pur fra molte difficoltà, resta ASCFi, Comunità di Firenze, Deliberazioni Consiliari, CA 102. BNCF, U. Peruzzi, XI-II, 53. Lettera di Luigi Guglielmo de Cambray Digny a Ubaldino Peruzzi, Firenze, 15 novembre 1864. La commissione, presieduta dal gonfaloniere Giulio Carobbi, era composta da Niccolò Nobili (avvocato), Ferdinando Bartolommei (marchese senatore), Giovan Battista Fossi (nobile), Felice Francolini ed Emilio Lotti (ingegneri architetti). G. Paolini, Nobili, Niccolò, in DBI (2013); S. Camerani, Bartolommei, Ferdinando, in DBI, 6 (1964); Carapelli, Regesto degli operatori: Francolini Felice e Lotti Emilio, cit., pp. 201-202 e 209. 3 ASCFi, Comune di Firenze, Mercati delle vettovaglie, CF 7335, Ad. Consiliare del 24 febbraio 1877, Relazione del Sindaco Peruzzi: «La proposta per la costruzione di un nuovo Mercato era già nella mente degli Amministratori del Comune fino dall’Anno 1857 in cui fu compilato un Progetto». Vedi Raccolta delle migliori fabbriche antiche e moderne di Firenze, cit., p. 1. 4 Su Luigi Del Sarto, vedi Cresti, Zangheri, Architetti e ingegneri nella Toscana dell’Ottocento, cit., pp. 82-83; M. Cozzi, Del Sarto, Luigi, in DBI, 38 (1990); Carapelli, Regesto degli operatori: Del Sarto Luigi, cit., pp. 195-196. 5 ASCFi, Comunità di Firenze, Registro generale 1854, CA 407, aff. 1159. 6 Ivi, Affari sfogati 1855, CA 591, aff. 84. 1 2