conclusione dei rapporti con giuseppe mengoni. la costruzione dei «nuovi mercati». thomas richard guppy, ubaldino peruzzi e la cassa di risparmio di firenze
Nel 1870 si cominciano a definire diverse questioni riguardanti i nuovi mercati e i loro principali artefici: la risoluzione del rapporto con l’architetto progettista delle opere, la stipula del contratto con l’istituto di credito che ne finanzierà l’operazione, l’accollo dei lavori per la loro costruzione, quando un evento storico rilevante come la breccia di Porta Pia (20 settembre 1870) cambierà presto la geografia politica della penisola, finendo per imprimere un corso diverso anche alla storia degli stessi mercati. In attesa che gli effetti del trasferimento della capitale a Roma si manifestino chiaramente, a Firenze si registrano altri fatti importanti durante il lungo mandato di Peruzzi sindaco, ‘regista’ del vasto piano di ammodernamento della città di cui le moderne attrezzature pubbliche sono parte integrante. L’ attuazione di una serie di varianti al progetto approvato di Mengoni, assieme ad altri episodi minori di cui daremo conto, ricomporranno la vicenda costruttiva dei nuovi mercati coperti prima delle dimissioni dello stesso Ubaldino e del fallimento del Comune (1878), quando sulla scena fiorentina si spengeranno i riflettori e per alcuni anni calerà il sipario. Uscita di scena di Mengoni. Dall’appalto dei lavori con la Ditta Guppy di Napoli al contratto con la Cassa di Risparmio di Firenze Mentre Mengoni si sta godendo il rinnovato prestigio acquisito sulla scena nazionale con l’approvazione del progetto per i nuovi mercati della capitale, a Firenze si susseguono le richieste di copie dei suoi disegni1 che però vengono rilasciate alle sole ditte in grado di dimostrare la loro idoneità a partecipare all’incanto2: «L’entità del programma costruttivo è tale da richiedere ai concorrenti alla gara d’appalto garanzie per affidabilità, competenza ed esperienza, maturate soprattutto nel settore della carpenteria metallica»3. A rimarcare il concetto di sistema integrato delle nuove attrezzature di servizio4, su proposta di Peruzzi la Giunta delibera di inviare alla commissione Mercati anche il progetto di Francolini per un mercato generale del bestiame: «sia perché col rammentato progetto si domanda la soppressione di altri
ASCFi, Comune di Firenze, Mercati delle vettovaglie, CF 7335. Dal febbraio al luglio 1870, come si rileva da un appunto forse dell’archivista della Segreteria comunale Enrico Casini, il quale compilò un repertorio delle «Tavole, Dettagli e Allegati» del progetto, ivi, CF 7334, fsc. 17: Tesi di Dottorato, Appendice documentaria, 11, pp. 332-336. 2 Ivi, CF 7335, 4 marzo 1870. 3 Ippolito, Il mercato centrale di S. Lorenzo, cit., p. 49. 4 Supra Il nuovo mercato cuore pulsante della città. 1
pagina a fronte Fig. 69 Mercato Centrale di San Lorenzo, dettaglio del fronte (2019).