cenni storici e stato di fatto prima dell’intervento • claudia giannoni
Stefano Bonsignori, Pianta della città di Firenze, 1584, particolare in rosso l’isolato dove sorgerà il convento.
Finalmente […] il dì 22 dell’istesso mese, dall’Ill.mo e Rev.mo Mons. Arcivescovo sopradetto (Alessandro Marzi Medici) fu detta la Messa nella Chiesa destinata ad tempus ad uso delle dette Reverende Madri, fu posto il SS.mo Sacramento e dall’istesso fatto un ragionamento di molta edificazione al popolo ed il medesimo giorno fa fatta la Clausura e rimase stabilito il principio del novo monastero delle Carmelitane Scalze di S. Teresa di Fiorenza a gloria della Divina Maestà, di Nostra Signora e di tutta la Corte Celeste e della Religione Carmelitana. Amen.
Una descrizione della chiesa viene data ancora dal Richa, nel 1755, che riprende quella fatta dal Baldinucci nella seconda metà del XVII secolo: nell’entrare in Chiesa a manritta si vede la Cappella de’ Guardi fatta dalla fondatrice con tavola, che rappresenta Santa Francesca Romana, di cui Ella portava il nome, ed è opera del Vignali, nei piedistalli delle colonne vi sono due Armi una de’ Guardi, la seconda degli Ugolini inquartata con la prima. A questo Altare prima di morire Maria Francesca vi fondò una Cappellanìa di scudi 50 annui; più oltre evvi la Cappella di S.Giovanni della Croce con tavola di Pietro Dandini: a mano sinistra allato alla porta trovasi la Cappella de’ Marchesi Malespina, ove la Marchesa Dionora vi lasciò una Messa perpetua con dote di 40 scudi, e dalla parte del Vangelo nel pavimento evvi lapida sepolcrale della famiglia, siccome l’arme della medesima ne’ piedestalli delle Colonne; il quadro è un Crocifisso con due Santi creduti del Bilivert, benché le Monache dicano, che sia di lacopo Confortini. Segue la Cappella della Madonna di Savona statua di basso rilievo, portarono seco le Fondatrici: Viene la Cappella, o sia Altar Maggiore, dove prima eravi tavola di Bartolommeo Silvestrini trasferita in Monastero, ed in suo luogo dipinse il Cavalier Curradi Santa Teresa genuflessa alla presenza di Maria, che le porge il Santo Bambino, ed è tavola molto bene intesa. Appiè degli scalini di que-
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