Sicurezza e salute sul lavoro
Proteggere i dipendenti attraverso la conoscenza Gli ultimi due anni passeranno nei libri di storia e hanno richiesto molto a tutti i dipendenti Denner. La protezione di tutti i dipendenti era la priorità assoluta, ed è per questo che sono state avviate molte misure per garantirla. I pochi casi di contagio da coronavirus nell’azienda dimostrano che ne è valsa la pena.
La sicurezza dei dipendenti era la priorità asso luta. Oltre alle misure prescritte dalla legge, Denner ha implementato ulteriori precauzioni di sicurezza. I dipendenti sono stati regolarmente informati sulle misure di igiene e protezione attraverso una campagna interna, istruiti e so stenuti in caso di incertezze. Oltre a distribuire gratuitamente mascherine e guanti protettivi, Denner ha anche introdotto una restrizione volontaria sul numero di clienti per superficie di negozio, anche se questo non era più necessario.
E nelle filiali, vari mezzi pubblicitari come cartelli, wobbler o contrassegni sul pavimento hanno sensibilizzato i clienti ad osservare le misure di sicurezza. Dove possibile, il personale è stato supportato per rendere la vita quotidiana della fi liale il più sicura possibile. Grande solidarietà è stata dimostrata anche dalla nostra Direzione, che era in servizio ogni giorno nella sede centrale per essere solidale con i dipendenti che non potevano lavorare in home office.
I dipendenti sono stati regolarmente informati sulle misure di igiene e protezione attraverso una campagna interna, istruiti e sostenuti in caso di incertezze.
68 Essere umano
103-2/103-3/403-1/404-2/D5
Il coronavirus ha rappresentato una grande sfida per tutti; per il commercio al dettaglio di generi alimentari, significava assicurare l’approvvigionamento di base della popolazione svizzera e quindi fornire un servizio vitale. Tutti i dipendenti Denner hanno dovuto fare cose straordinarie in questa crisi e percepire giorno per giorno il ti more dei clienti, i quali avevano svuotato i negozi all’inizio della pandemia. Tutti si sono adattati rapidamente alla nuova situazione, ma nessuno degli oltre 6000 dipendenti si è lasciato abbattere e tutti si sono impegnati al massimo. Per questo, tutti meritano – ancora una volta – ringraziamenti e rispetto.