Ex Carducci | Dopo di Noi Post

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exFORMIGINE Carducci Dopo di Noi

Il futuro del progetto di RocknoWar, tra demolizione e mancata conservazione,

CHE NON RISPETTA NORMATIVE E TRATTATI UE

In attesa di poter esporre il progetto alternativo, pubblichiamo una serie di infografiche di approfondimento. La LR 24/2017 è l'importante norma Urbanistica ed Energetica dell'Emilia Romagna, che nei PRINCIPI FONDAMENTALI recita Favorire la rigenerazione dei territori urbanizzati e il miglioramento della qualità urbana ed edilizia, con particolare riferimento all'efficienza nell'uso di energia e risorse fisiche, alla performance ambientale dei manufatti e dei materiali, alla salubrità ed al comfort degli edifici. Invece, inspiegabilmente, il progetto di RocknoWar NON RISPETTA LA NORMATIVA, PROPRIO NELLA IMPOSTAZIONE GENERALE D'IMPIANTO DEL PROGETTO, EVITANDO L'ORIENTAMENTO PREVISTO PER SODDISFARE LE RICHIESTE DI LEGGE. Il fatto è grave di per se, ma lo è ancor più il comportamento politico di un gruppo consiliare che ne è a coscenza e, per voce di un suo consigliere afferma che "sotto il profilo tecnico non le rispetta certamente! (le norme), ed è corretto fornire degli spunti per migliorare la proposta".

O RUSPE

A questa posizione chiara, non seguono però atti ufficiali e pubblici che richiedano la modifica e, l'adeguamento alle norme vigenti. Perchè questo atteggiamento ambiguo e "tollerante"? Perchè, non si interviene politicamente nelle sedi adeguate, presentando un interpellanza in Consiglio Comunale e chiedendo l'adeguamento del progetto? Si deve salvaguardare il diritto al medesimo trattamento nei confronti di tutti i cittadini e, le norme, devonno essere rispettate soprattutto in questo importante progetto. Adeguare il progetto ai criteri di massima efficienza previsti dalla norma, porterebbe benefici, diretti e indiretti durante tutta la vita del fabbricato, talmente ingenti che è difficile calcolarli: solo di fotovoltaico in 25 anni si PERDONO 450.000 euro di ENERGIA per MANCATA PRODUZIONE Senza pensare al risparmio di CO2 emessa in atmosfera.

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FORMIGINE ex Carducci Dopo di Noi

Il futuro del progetto di RocknoWar, tra demolizione e mancata conservazione,

CHE NON RISPETTA I TRATTATI COMUNITARI

L’atteso intervento socioassistenziale Dopo di Noi, può certamente trarre ulteriore valore aggiunto dalla conservazione e riqualificazione integrale dell’edificio storico delle ex Carducci, che rappresenta un importante Patrimonio Culturale e Identitario della Comunità. E' noto infatti, che il futuro, si realizza rispettando i modelli ereditati, conservandoli e rigenerandoli nella loro unitarietà originale. Il 10 ottobre scorso, il Senato ha votato l’adozione della Convenzione del Consiglio d’Europa sul Valore dell’Eredita’ Culturale per la Societa’, nota come Convenzione di Faro e, le ex scuole Carducci rientrano a pieno titolo, tra i beni tutelati dal trattato comunitario, in quanto organismo architettonico unitario, mirabilmente conservato. La Convenzione parte dall’idea che la conoscenza e l’uso del patrimonio rientrino nel diritto di partecipazione dei cittadini alla vita culturale, come definito nella Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo. Il patrimonio culturale è fonte utile, sia allo sviluppo umano, che alla valorizzazione delle diversità culturali. Ed inoltre, rappresenta un modello di sviluppo economico fondato sui principi di utilizzo sostenibile delle risorse.

O RUSPE

Questo progetto deve essere l'occasione per dimostrare che anche Formigine, ha maturato una sensibilità progettuale e culturale alla conservazione del patrimonio architettonico e della identita’ di comunita’, che deve e può coniugarsi con la sua valorizzazione rappresentata dal Dopo di Noi. Non è più possibile assistere ad operazioni di rimozione del bene culturale, letto solo come ostacolo alla massimizzazione dell'invesrtimento.

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Il futuro del progetto di RocknoWar, tra demolizione e mancata conservazione,

CHE NON RISPETTA NORME E TRATTATI

La conservazione dell’edificio storico, rappresenta un valore aggiunto per il Dopo di Noi Nel C.C. del 28 novembre scorso, è emerso che l’amministrazione chiederà alla Soprintendenza il riconoscimento di interesse culturale per le ex scuole di Sant’Antonio, al fine di richiedere un finanziamento attraverso la formula dell’Art Bonus. Le domande naturali sono: perchè non richiedere la tutela, con eventuale possibilità di finanziamento (Art Bonus o Fondazione), anche per le Ex Carducci? Avendo caratteristiche architettoniche analoghe e comparabili e medesimo valore testimoniale, perchè una si può salvare mentre l’altra si può demolire? Questa scelta penalizza tutta la collettività che ha diritto di avere un’importante opera come il Dopo di Noi e, vedere TUTELATO INTEGRALMENTE un altrettanto importante, bene collettivo e patrimonio culturale dei cittadini. Le due, devono e possono convivere, come accade in altre realtà comunali a noi limitrofe. In un progetto alternativo, è certamente possibile realizzare il Dopo di Noi senza demolire le ali laterali delle Ex Carducci, utilizzando l’ampia area che si ricava dalla demolizione delle superfetazioni.

O RUSPE

A Modena, l’edificio delle Scuole Medie-Elementari San Carlo in V.le Muratori, coevo ed analogo costruttivamente alle ex Carducci, viene riqualificato e consolidato sismicamente con una somma di 501.500.

Con gli stessi prezzi si ristrutturebbero anche le ex Carducci con una somma di 334.000 euro

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3/6/20 - Lavori in corso a Modena


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Il futuro del progetto di RocknoWar, tra demolizione e mancata conservazione,

CHE NON RISPETTA NORME E TRATTATI

Recuperare le Ex Carducci riqualificando un bene culturale amato da Tutti i Cittadini A Modena, l’edificio delle Scuole Medie-Elementari San Carlo in V.le Muratori, coevo ed analogo costruttivamente alle ex Carducci, viene riqualificato e consolidato sismicamente, mantenendone la destinazione scolastica (tra le più critiche relativamente alla messa in sicurezza antisismica)

O RUSPE

Utilizzando i parametri di costo di Modena (appalto del luglio 2019 per un costo di 501.500 euro (ca 2.700 mq di superficie), il valore di riqualificazione e consolidamento sismico delle Carducci, sarebbe di ca 334.000 euro (ca 1.800 mq di superficie). Pertanto, un importo molto lontano dai tanti milioni narrati in questi anni per giustificare la demolizione e, privi di ogni fondamento tecnico. Il risultato sarebbe un immobile di pregio architettonico e culturale, che valorizzerebbe con la sua presenza l’area e potrebbe ospitare le funzioni già previste dal progetto Dopo di Noi, rappresentate da spazi dedicati all’associazionismo e al sociale per D711 | percorso di idee | @D711formigine


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FORMIGINE ex Carducci Dopo di Noi

Il futuro del progetto di RocknoWar, tra demolizione e mancata conservazione,

CHE NON RISPETTA NORME E TRATTATI

Fotovoltaico del progetto RocknoWar, -25% di produzione per scelte progettuali penalizzanti Un progetto con asse eliotermico corretto secondo i più evoluti parametri bioclimatici, permetterebbe la realizzazione di un Parco Fotovoltaico, integrato alle coperture, con una potenza installata di ca 250 Kw. La produzione media annua, per un arco di ca 30 anni, potrebbe essere di ca 330.000 Kw, con una resa annua per Kw installato di ca 1.320 Kw ed un autoconsumo indicativo intorno al 40% (GSE-JRC europa.eu) Anche il guadagno al netto dei costi, calcolato sul periodo di 25 anni, è di euro 450.000 (dati elaborati sulla piattaforma online del GSE e verificati con il simulatore di produzione online PVGIS). Grazie a questi valori, il progetto, sarà largamente autosufficiente energeticamente, e di un 25% più produttivo e remunerativo dell’impianto fotovoltaico previsto dal progetto di RocknoWar, calcolato sulla resa annua del Kw installato. Tra l'altro, il progetto di RocknoWar, prevede una potenza installata sensibilmente inferiore, rispetto a quella installabile con un corretto e più efficiente orientamento dei fabbricati. Il motivo risiede nella scelta progettuale di privilegiare le falde con esposizione completamente a sud, con massima resa, a diferenza di RocknoWar che ha preferito falde con esposizione ovest/est/nord, con resa ridotta del 25%.

O RUSPE

Analogamente significativa, è anche la perdita di contributo energetico da irraggiamento solare invernale, dovuta sempre, al fondamentale errore commesso nell'orientamento dell'asse eliotermico, che annulla completamente il principale apporto proveniente dai fronti sud inesistenti. La scelta di RocknoWar, è inspiegabile e molto penalizzante, soprattutto nel lungo periodo, riducendo sensibilmente i vantaggi economicoambientali, per mancato rispetto della LR 24/2017, che prevedono: particolare riferimento all'efficienza nell'uso di energia e risorse fisiche, alla performance ambientale dei manufatti e dei materiali, alla salubrità ed al comfort degli edifici.

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Il futuro del progetto di RocknoWar, tra demolizione e mancata conservazione,

CHE NON RISPETTA LR 24/2017 E TRATTATO UE DI FARO

ELEMENTI PENALIZZANTI DEL PROGETTO NESSUN PROGETTO URBANISTICO di ricucitura del territorio NO CERTIFICAZIONE nZEB Manca ogni approccio bioclimatico, che sfrutti l’apporto solare passivo invernale al fine di ridurre i consumi energetici, condizione preliminare per ogni progetto ad alta efficienza e, per ogni certificazione NZEB. L’edificato, opposto all’asse bioclimatico ottimale, comporta la difficoltà di schermarsi dai raggi solari estivi, che provocano surriscaldamento e ingenti costi energetici aggiuntivi per la climatizzazione indoor NO CERTIFICAZIONE LEED Manca un capitolato prestazionale dettagliato, sostituito da un generico “il meglio sul mercato” assolutamente insignificante se non parametrato a soluzioni paragonabili, di efficienza prestazionale e qualitativa. Ormai la certificazione LEED è lo standards di riferimento per edifici pubblici ad altissime prestazioni energetiche ed ambientali

O RUSPE

TECNICA COSTRUTTIVA IN LEGNO con alto carico d'incendio DEMOLIZIONE FABBRICATO STORICO EX CARDUCCI Si è ampiamente descritto il valore del bene quale patrimonio culturale della collettività. Il progetto prevede di smembrare in parti un organismo architettonico unitario, di DEMOLIRE elementi fondamentali e costitutivi quali le ali laterali, conservando un “residuale moncone edilizio” come parvenza di continuità storica. L’unica motivazione addotta, sono le difficoltà distributive, che impediscono la massimizzazione dell’investimento. Secondo questa logica non esiste più il concetto di tutela e tutto quanto si può demolire, ammettendo in sè, l’incapacità tecnica di dare risposte di tutela adeguate, preferendo rimuovere l’ostacolo culturale PARCO FOTOVOLTAICO PENALIZZATO da un orientamento errato, frutto della più totale assenza di approccio bioclimatico. L’impianto segue l’orientamento delle coperture rivolte a ovest/est/nord, riducendo pesantemente la produzione (-25%), rispetto ad un orientamento ottimale rivolto a sud. Una scelta molto penalizzante, soprattutto nel lungo periodo, che riduce sensibilmente il guadagno e l’autosufficienza energetica dell’intervento (-450.000 euro) PARCHEGGIO INTERRATO INSUFFICIENTE per funzionalità al nuovo edificato, alle adiacenti scuole e al progetto di riqualificazione del C.S. Deve essere in grado di rimuovere dalla superficie le autovetture, affermando la vocazione alla mobilità sostenible degli spazi a raso

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