Sport & Fun in Valsesia

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sport&fun turismo sportivo nella valle piÚ verde d’italia


La Valsesia La vista dei monti della Valsesia non può che piacere ad un viaggiatore filosofo, per cui la natura non è mai muta. I grandi spettacoli atti sono a risvegliare grandi sentimenti, ed eccitano negli animi idee non mai provate ancora… Tutto parla ai cuori sensibili. Nicolao Sottile, 1850 La Valsesia occupa la parte settentrionale della provincia di Vercelli. Ne fanno parte anche tre comuni, Romagnano, Grignasco e Prato Sesia che si trovano in provincia di Novara. Il territorio si estende da Romagnano e, seguendo il fiume, arriva sino ai 4554 m della punta Gnifetti del Monte Rosa, confinando con la valle Anzasca e quella del Lys. Accorpa diverse valli: la Val Grande, la Val Mastallone, la Val Sermenza, la Val Vogna, la Val d’Otro, la Valle Artogna e la Val Sorba. Conosciuta anche come la valle più verde d’Italia, presenta una grande quantità di corsi d’acqua che favoriscono la rigogliosa vegetazione.

La valle fu colonizata tra il 1200 e il 1300 dai Walser, pastori vallesani, e ancora oggi mostra le testimonianza di questa popolazione. Si possono apprezzare ancora le antiche case di origine walser, gli usi, i costumi e, anche se ormai raro, il Titsch dialetto di origine tedesca che dà il nome ad alcuni corsi d’acqua e alpeggi. INVERNO Dagli impianti di Alagna Valsesia, paradiso del freeride, nel comprensorio sciistico Monterosa Ski, ai nuovi impianti dell’Alpe di Mera, raggiungibili con facilità in seggiovia da Scopello, la Valsesia offre l’occasione di praticare ogni tipo di

sport invernale. Gli appassionati di sci di fondo possono scegliere tra varie opportunità: la pista situata nei pressi di Scopello, l’anello di oltre dieci chilometri tra Riva Valdobbia e Alagna Valsesia e il tracciato omologato per le gare nazionali a Carcoforo. Da non dimenticare tutte le altre attività legate alla neve e alla montagna d’inverno: le scalate sulle cascate di ghiaccio che, numerosissime e incantevoli, durante l’anno confluiscono nel Sesia e nei torrenti laterali e in inverno si trasformano in sorprendenti colonne di ghiaccio che fanno la gioia degli sportivi più avventurosi, o le passeggiate con le racchette sulla neve, il modo più discreto per vivere l’emozione di un contatto profondo con la natura. Si ha inoltre la possibilità di praticare snowboard, sci alpinismo e fuori pista. ESTATE D’estate invece la fanno da padrone sport fluviali (canoa, rafting, kajak e torrentismo), trial, arrampicata, parapendio, mountain bike, equitazione, innumerevoli trekking e itinerari alpini-

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stici tra incantevoli scenari in un ambiente ineguagliabile di natura selvaggia e poco battuto dal turismo di massa. Nel 1980 sono stati istituiti in Valsesia due Parchi Naturali ed una Riserva speciale per preservare il territorio e le bellezze naturali. Il Parco Naturale dell’Alta Valsesia che interessa i comuni di Alagna, Carcoforo, Rima San Giuseppe, Rimasco, Rimella e Fobello, il Parco Naturale del Monte Fenera, situato a sud (tra Borgosesia, Valduggia, Girgnasco e Prato Sesia) e confinante con il territorio circostan-

RIMELLA CARCOFORO

ALAGNA VALSESIA

FOBELLO

RIMASCO CERVATTO

RIMA SAN GIUSEPPE

CRAVAGLIANA ROSSA

BOCCIOLETO

MOLLIA

noti le tome prodotte in alpeggio, le miacce, la mocetta valsesiana e svariati piatti tradizionali oltre a diversi vini di pregio prodotti in bassa valle. La Valsesia è anche arte, cultura e folklore, come dimostrano i numerosi musei presenti, l’artigianato tipico, (puncetto e scapin per fare due esempi) e i vari costumi locali dei paesi valsesiani. Numerose sono anche le manifestazioni che si svolgono in Valsesia: il carnevale, molto sentito in diversi paesi e festeggiato a partire da gennaio con sfilate di carri e maschere tipiche, la famosissima Alpàa di Varallo, i vari mercatini enogastronomici e dell’antiquariato, le numerose feste degli alpini e gli eventi legati allo sport (canoa, motocross, sleddog, raduni di auto e moto solo per citarne alcuni), i SABBIA raduni delle mandrie e, nel periodo natalizio, i classici mercatini di Natale.

te del lago d’Orta e la Riserva Naturale del Sacro Monte di Varallo. Tra Valsesia e Valsessera studi recenti hanno portato alla luce un supervulcano. Da settembre 2013 l’area Supervulcano fa parte del Sesia-Val Grande Geopark riconosciuto dall’UNESCO. Tale supervulcano ha la pecularietà di far affiorare in superficie, in alcuni punti, i resti dell’antica eruzione avvenuta 250-300 milioni di anni fa. Da non dimenticare è la gastronomia con diversi prodotti tipici. Tra i più

VOCCA VARALLO BALMUCCIA

RIVA VLADOBBIA CAMPERTOGNO

SCOPA

BREIA PIODE RASSA

SCOPELLO

QUARONA

PILA

CELLIO

BORGOSESIA VALDUGGIA

VALSESIA

GRIGNASCO

PIEMONTE

SERRAVALLE SESIA

PRATO SESIA

ROMAGNANO SESIA

GATTINARA

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INDICE VAL GRANDE

BORGOSESIA ............................................................................................................................. 08 VARALLO .................................................................................................................................... 18 ALAGNA VALSESIA ..................................................................................................................... 26 SCOPELLO ................................................................................................................................. 32 GATTINARA ................................................................................................................................ 38 SERRAVALLE SESIA ................................................................................................................... 42 GRIGNASCO ............................................................................................................................... 46 CELLIO ........................................................................................................................................50 PIODE ......................................................................................................................................... 51 RASSA ....................................................................................................................................... 52 CAMPERTOGNO ......................................................................................................................... 53 MOLLIA ...................................................................................................................................... 54 VAL SERMENZA

ROSSA ....................................................................................................................................... 55 RIMASCO ................................................................................................................................... 56 RIMA SAN GIUSEPPE ���������������������������������������������������������������������������������������������������������������� 57 CARCOFORO .............................................................................................................................. 58 VAL MASTALLONE

SABBIA ...................................................................................................................................... 59 FOBELLO ................................................................................................................................... 60 CERVATTO ...................................................................................................................................61

LEGENDA BASKET

PALLAVOLO

TIRO CON L’ARCO

SNOWBOARD

TIRO A SEGNO

EQUITAZIONE

TENNIS

NUOTO

ARRAMPICATA

SCI

MOUNTAIN BIKE

MOTOCROSS

CALCIO

ATLETICA

TREKKING

SPORT FLUVIALI

PESCA

RIQUADRO GRIGIO Attività sportiva non presente

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BORGOSESIA Borgosesia è la Città più densamente popolata della Valsesia, la seconda per numero di abitanti della Provincia di Vercelli, ed è attraversata dal fiume Sesia. Dal mese di giugno del 2014 la Città è amministrata dal Sindaco On. Gianluca Buonanno che riveste anche la carica di Eurodeputato, 1° Europarlamentare nella storia della Provincia di Vercelli.


BORGOSESIA

Le origini Fondata nel 14 a.C. da popolazioni native, è stata ribattezzata Seso dai latini ed ha assunto vari nominativi nel tempo fino all’odierno Borgosesia. Posseduta nel periodo medievale dai duchi di Biandrate, ha subito il dominio spagnolo e l’onta della peste nera nel 1600. Borgosesia è ricca di arte e cultura storica: particolare interesse viene riservato alla chiesa di San Grato, in stile tardo-medievale, e al santuario di Sant’Anna, in stile barocco, situato su di una collina da cui si gode uno splendido panorama della città. A sinistra: il Santuario di Sant’Anna

Il museo archeologico paleontologico È presente inoltre il Museo Archeologico Paleontologico Carlo Conti che espone, all’interno delle proprie sale, reperti storici rinvenuti sul Monte Fenera, tra cui alcuni resti ossei dell’uomo di Neanderthal e numerosi resti di fauna pleistocenica a testimonianza della presenza sul territorio di leoni delle caverne, pantere, linci, rinoceronti, uri e orsi delle caverne, specie quest’ultima quantitativamente meglio rappresentata, della quale è presente uno scheletro interamente ricomposto.

Il settore tessile

Museo Archeologico Paleontologico Carlo Conti: scheletro ricomposto di orso delle caverne rinvenuto sul Monte Fenera.

La storia della Città è legata al settore tessile: in passato industrie quali le Lanerie Agnona, la Maglieria Ragno e la Ditta Lora Festa, hanno assunto un’importanza internazionale, diffondendo nel Mondo il prodotto manifatturiero borgosesiano che da più di un secolo testimonia la capacità e l’abilità nella lavorazione del popolo valsesiano, un popolo composto da persone tenaci e volenterose, legate alla propria terra e alle proprie tradizioni, che hanno speso la propria vita per il lavoro e per la crescita economica e industriale della Città di Borgosesia. Ancora oggi, nonostante la crisi economica mondiale che sta affliggendo pesantemente anche la nostra Nazione, la Manifattura Lane di Borgosesia, la Ditta Loro Piana, il Lanificio Colombo e la Tessitura di Crevacuore, di centenaria fondazione, assumono un ruolo centrale nell’economia cittadina, impiegando all’interno delle proprie strutture alcune centinaia di persone. SPORT IN VALSESIA | 7


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BORGOSESIA

Il terziario Un’importanza rilevante assume anche la rete commerciale presente a Borgosesia, dove il piccolo commercio rappresenta una considerevole risorsa della Città: l’Amministrazione Comunale ha voluto fortemente rilanciare il settore terziario cittadino realizzando alcune zone pedonali, in modo tale da permettere una maggiore visibilità ai commercianti già presenti e favorendo l’apertura di nuove attività. L’area pedonale di Piazza Frascotti

Il folklore Borgosesia può vantare una tradizione molto importante dal punto di vista folkloristico e carnevalesco: è presente sul territorio il Gruppo Folkloristico Città di Borgosesia, composto da un folto gruppo di persone che, indossando i costumi tradizionali della Città, si esibiscono in balli tipici locali; la notorietà del Gruppo è tale che viene invitato a rappresentare Borgosesia in tutta Europa. Il Gruppo Folkloristico Città di Borgosesia

Il carnevale Il Carnevale di Borgosesia è un vero e proprio fiore all’occhiello per l’intera Valsesia, vantando oltre un secolo di storia. Durante le parate sfilano nel centro della Città i carri allegorici, realizzati dai rappresentanti dei vari rioni borgosesiani, sfidandosi per conquistare l’ambito palio. Il Carnevale si conclude con il Mercu Scûrot, altra centenaria manifestazione in cui migliaia di persone, durante il Mercoledì delle Ceneri, percorrono le strade e le piazze di Borgosesia indossando un mantello e un cilindro nero, festeggiando in questo modo l’ultimo giorno di Carnevale.

Il Peru Magunella e la sua consorte Gin Fiammàa, maschere principali del Carnevale di Borgosesia

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SPORT ECCELLENZE SPORTIVE PER UNA CITTÀ SIMBOLO DI SPORT E ASSOCIAZIONISMO Borgosesia è simbolo anche di sport e associazionismo, dal momento che sono presenti nella Città più di trenta associazioni sportive di vario livello, che garantiscono la copertura dell’intero panorama sportivo. È possibile infatti praticare vari tipi di attività tra cui: calcio, basket, volley, danza, scherma, atletica, ginnastica ritmica, tiro con l’arco, boxe, arti marziali, pesca oltre alle scuole di sci e di arrampicata. Sono presenti, tra gli altri, il Borgosesia Calcio che partecipa con ottimi risultati al campionato nazionale dilettanti, e per il terzo anno consecutivo, ha raggiunto i play-off nazionali e il G.S.Valsesia Basket che partecipa al campionato di serie B nazionale ed è giunto al terzo posto nel proprio girone, affrontando realtà storiche a livello cestistico come la “Mens Sana” Siena. L’ampio tessuto composto dalle varie Associazioni garantisce la possibilità alla comunità di praticare qualunque tipo di attività fisica a tutte le età, dai più piccoli, con le varie scuole per i cosiddetti “pulcini”, ai più anziani attraverso corsi di ginnastica dedicati. Alcune Associazioni, inoltre, si rivolgono con particolare attenzione ai disabili permettendo loro di praticare attività motorie con istruttori specializzati. L’Amministrazione Comunale, dal canto suo, partecipa alla vita sportiva dei cittadini con numerose iniziative volte a far conoscere le Associazioni e a diffondere la cultura dello sport: vengono organizzate diverse manifestazioni dalle Associazioni, in cui il Comune presta la propria collaborazione a livello di impiantistica, di supporto economico e di materiale per favorire la pubblicizzazione e il corretto svolgimento degli eventi. Inoltre ogni anno nel mese di settembre, viene organizzata la Festa dello Sport dove il Comune mette

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BORGOSESIA

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a disposizione la Piazza principale della Città alle Associazioni sportive. Esse vengono invitate ad esporre il proprio programma per la stagione futura tramite l’ausilio di documentazioni e filmati ma soprattutto con l’esibizione da parte dei propri atleti che si dilettano a mettere in pratica ciò che hanno appreso dai loro insegnanti tra i passanti incuriositi. Durante questa giornata Borgosesia si trasforma in una sorta di Città dello Sport, in cui sorgono mini campi di calcio, volley e basket. Si può assistere inoltre ad esibizioni acrobatiche, di scherma, di judo, di danza, esposizioni di auto da rally e molto altro. Il Comune di Borgosesia rivolge un’attenzione particolare a quanto concerne l’attività sportiva all’interno delle scuole: è lì infatti che si ritiene fondamentale impartire una cultura legata alle attività motorie, facendo capire ai ragazzi come lo sport sia sinonimo di salute e benessere oltre che di aggregazione e disciplina; in tal senso il Comune ha promosso direttamente, nell’ultima stagione scolastica, corsi di nuoto e di sci. Riguardo l’impiantistica sportiva l’Amministrazione Comunale ha recentemente ultimato i lavori presso lo stabile che ospita la Pro Loco di Borgosesia, ristrutturando al primo piano tre palestre adibite totalmente alle attività delle Asso-

Piscina olimpionica e vasca bimbi presso il Centro Sportivo “Milanaccio”

ciazioni sportive, in quanto da molti anni alcune realtà locali richiedevano un proprio spazio in cui allenare gli atleti. All’interno dello Stadio Comunale di Borgosesia da circa due anni il manto erboso, ridotto in condizioni precarie a causa dell’usura e delle condizioni atmosferiche invernali valsesiane, è stato sostituito dalla Società Borgosesia Calcio grazie al contributo dell’amministrazione comunale, con un fondo in erba sintetica di ultima generazione. Nella zona periferica cittadina di San Secondo è stato recentemente rimodernato e adeguato alle dimensioni richieste dal Coni un campo da calcio, che permette alle squadre giovanili di potersi allenare e disputare alcune partite di campionato. Campi di tennis all’aperto e campo da tennis-calcetto al coperto presso il Centro Sportivo “V. Milanaccio”.

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BORGOSESIA

Lo Stadio Comunale di Borgosesia con manto in erba sintetica

Campo di calcetto esterno in erba sintetica al palazzetto dello sport “Franco Loro Piana”

Ma la fase di rinnovamento delle strutture sportive non si ferma e sono in fase di studio i progetti che prevedono miglioramenti dell’impianto del Palasport “F. Loro Piana” di Via Marconi e di ristrutturazione della pista di atletica, situata in località San Secondo.

Campo da basket esterno

Borgosesia crede fortemente nei valori dello sport e intende favorire ed aiutare l’associazionismo, in maniera tale che sia un incentivo per i cittadini nella pratica delle attività sportive, soprattutto perché lo sport è sinonimo di salute e benessere. SPORT IN VALSESIA | 13


Le strutture sportive PALASPORT “DOTT. FRANCO LORO PIANA” Superficie campo interno: 703 mq Pavimentazione: parquet in legno Tribuna: 400 posti Servizi: 4 spogliatoi con docce e servizi igienici a norma per i disabili; bar interno Attrezzature: Campo da basket e volley con MISURE OLIMPICHE e una palestra. Campi esterni: 1 campo da basket sintetico regolamentare 1 campo da calcetto sintetico regolamentare Illuminazione: sì

STADIO COMUNALE Superficie campo interno: 100x58 m Omologazione: FIGC Tipo di manto: erba sintetica Tribuna: 2500 posti Servizi: Spogliatoi con docce e servizi per squadre e arbitri; servizio bar Illuminazione: sì

CAMPO BEACH VOLLEY PRESSO PARCO MAGNI Superficie campo interno: 336 mq Area di gioco: 16x8 m Servizi: bar Illuminazione: sì

CENTRO SPORTIVO “V. MILANACCIO” Superficie campo interno: 800 mq Pavimentazione: parquet in legno Tribuna: 500 posti Servizi: Spogliatoi con docce e servizi igienici a norma per i disabili, sauna e bar interno Attrezzature: Campo da basket e volley con MISURE OLIMPICHE, calcetto. Piscina: olimpionica e vasca bimbi Palestra: Palestra fitness e sala pesi modulare Campi esterni: 1 campo da tennis in terra regolamentare 1 campo da tennis - calcetto sintetico regolamentare 1 campo sintetico da tennis - calcetto coperto e riscaldato Illuminazione: sì

CAMPO DI ATLETICA “SAN SECONDO” Numero corsie: 6 Tipo di manto: sintetico Dimensioni: 400 mq

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BORGOSESIA

SOPRA: Il Palazzetto dello Sport “Loro Piana”, campo casalingo della Gessi Valsesia Basket, squadra che milita nella serie B di basket. A DESTRA: Incontro di pugilato nelle Palestre Comunali “Osvaldo Gagliardini”. SOTTO: Una volta all’anno, a Borgosesia, durante la festa di inizio estate si svolge nella piazza principale della città il torneo di Bossaball, sport di squadra che unisce regole di pallavolo, footvolley e ginnastica acrobatica. Ogni anno le squadre partecipanti sono sempre più numerose arrivando anche da comuni e province limitrofe.

SOPRA: Incontro di basket di serie B che vede impegnata la Gessi Valsesia Basket al Pala Loro Piana.

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VARALLO La città di Varallo è considerata da sempre il capoluogo della Valsesia e ad essa fanno riferimento i comuni a monte, posti lungo le vallate di cui la Valsesia si compone: Valgrande (da Varallo ad Alagna), Valmastallone (da Varallo a Fobello, Cervatto e Rimella), e Valsermenza (da Varallo a Rima e Carcoforo).

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VARALLO

Il territorio Varallo sorge da età molto remota alla confluenza tra il torrente Mastallone e il fiume Sesia. Essa è la Città che per tradizione viene indicata come “capitale” della Valsesia per via dell’importanza storica che ha rivestito nel corso dei secoli e della ricchezza di monumenti di valore religioso ed artistico che vi si trovano. La morfologia variegata del territorio comprende le quote alte di alcune cime rinomate come la Massa del Turlo (1.960 m), il Castello di Gavala (1.827 m) e la Res (1.631 m) e zone più pianeggianti e basse (398 m) che corrono lungo l’area del

fiume. La cittadina è circondata da numerose frazioni: Aniceti, Arboerio, Balangera, Barattina, Camasco, Cervarolo, Crevola, Dovesio, Locarno, Morca, Morondo, Parone, Pianebelle, Roccapietra, Scopelle, Valmaggia, alcune delle quali sono state per lungo tempo comuni autonomi.

Arte e cultura Il cuore delle bellezze storico-artistiche cittadine è rappresentato dalla chiesa di Santa Maria delle Grazie e dal Complesso Monumentale del Sacro Monte: entrambi nacquero sul finire del XV secolo e appartengono allo stesso disegno edificatorio del Beato Bernardino Caimi, padre francescano custode dei Sacri Luoghi d’Oriente. Eretta in forme tardo – gotiche, la chiesa è celebre per la presenza della “Parete Gaudenziana”, una grande scena affrescata su un tramezzo con 21 Storie della Vita di Gesù, realizzate entro il 1513 da Gaudenzio Ferrari. La città è sovrastata dal Sacro Monte che, dal 2003, ha ricevuto dall’Unesco il titolo di Patrimonio dell’Umanità. L’intero complesso consta di 45 cappelle, in parte affrescate e in parte popolate da oltre 800 statue, lignee o di gesso, alla cui realizzazione hanno lavorato artisti della

SOPRA: Scorcio aereo di Varallo. SOTTO: La piazza della Basilica al Sacro Monte di Varallo

fama di Gaudenzio Ferrari, del Tabacchetti, del Tanzio da Varallo e degli altri fratelli d’Enrico. L’accesso al santuario è garantito da una strada carrozzabile e da una pedonale ombreggiata da folti castagni, che in pochi minuti consente di arrivare alla “Nuova Gerusalemme”, permettendo di godere del panorama naturale delle acque del fiume Sesia, del torrente Mastallone e della cornice delle montagne che circondano la valle. Dal maggio 2003 la città è nuovamente collegata al suo Sacro Monte dalla funivia più ripida d’Europa, inaugurata nel 1935 e smantellata nel 1975. Imperdibile la Pinacoteca, all’interno di Palazzo dei Musei, dove si trova una delle raccolte più importanti del Piemonte: vi si conservano pezzi che spaziano dal XV al XX secolo per un totale di circa 3.300 opere, oltre ad una ricca collezione di Maioliche e ad un Museo di Scienze Naturali. La realtà

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La Piazza dei Tribunali al Sacro Monte di Varallo

museale si completa con la Casa Museo Cesare Scaglia, un’esposizione dedicata all’omonimo pittore vissuto a cavallo tra ‘800 e ‘900. Tutto il perimetro che cinge l’area più centrale di Varallo è circondato da edifici religiosi come la chiesa di San Giacomo (nei pressi del ponte Antonini), la chiesa di San Pietro Martire (direzione Fobello), la chiesa di San Marco e il magnifico Oratorio della Madonna di Loreto (entrambi direzione frazione Roccapietra). Fanno da corona al centro storico le viuzze delle Storiche Contrade, che ricalcano perfettamente

l’impostazione viaria medievale della Città e dove si possono trovare le botteghe dell’artigianato valsesiano. Tra i numerosi edifici civili oltre alle ottocentesche ville cittadine affacciate sul corso principale, sono da segnalare il Teatro Civico, inaugurato nell’agosto 1900 e restaurato nel 2000; Palazzo Racchetti (1700) sede di uno dei più importanti enti culturali cittadini ovvero la Biblioteca Civica “Farinone Centa”, ove sono conservati circa 98.000 volumi, testate di periodici manoscritti, fotografie, lastre fotografiche, stampe e disegni.

Gastronomia e artigianato

SINISTRA: Centrotavola realizzati con la tecnica del Puncetto valsesiano. DESTRA: Lo scapin, calzatura tipica valsesiana.

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L’artigianato varallese vede al primo posto la confezione del puncetto o punto saraceno, una trina costituita da una successione di nodi effettuati su un filo di cotone, con il solo ausilio dell’ago, a formare disegni geometrici di pieni su vuoti. Altro fiore all’occhiello per l’artigianato locale è lo “scapin”, o “scufun” a seconda delle zone, tipica pantofola valsesiana. Creato un tempo con i ritagli degli indumenti ormai logori, ora rappresenta una robustissima calzatura semplice, comoda e calda dalla


VARALLO cordiamo la tipica toma valsesiana, gli asparagi di Parone, il burro delle nostre vallate, le squisite miacce (cialde di farina e latte, cotte tra due piastre di ferro e che, a piacere, possono essere farcite salate con salmi o formaggi, o dolci con marmellate), le minestrine fatte in primavera con le tenere erbe dei campi, l’immancabile polenta, gli antipasti caldi di salumi e i salamini “dla duia” stagionati nello strutto.

Fiere e manifestazioni Numerose persone arrivano a Varallo in occasione dell’Alpàa, la mostra mercato che si svolge ogni anno le settimane centrali di Luglio con concerti gratuiti dei più grandi cantanti italiani e stranieri.

suola di canapa molto resistente. Oltre all’artigianato per la produzione di oggetti in legno, è degna di nota la lavorazione della pietra ollare. Varallo, il suo centro storico, le frazioni e i dintorni non mancano di locali di ristorazione, alcuni particolari e caratteristici. Ambienti che conservano il fascino di altri tempi dove è possibile gustare piatti della vecchia e tradizionale cucina valsesiana. Parlando di cucina valsesiana, una cucina certamente povera ma ricca di gustose prelibatezze, ri-

Varallo è una Città nota anche per il gran numero di manifestazioni storiche che conserva. Si inizia l’anno con il gran Carnevale, quando la Città viene ad essere governata da Marcantonio Carlavèe e sua moglie Cecca (le maschere principali). Si continua con manifestazioni di carattere religioso, come la processione “delle Sette Marie” (periodo pasquale) e la processione della Madonna Incoronata (lunedì successivo alla Pentecoste). Ogni anno si svolge il Concorso Internazionale “Valsesia Musica” con lo scopo di dare visibilità ai talenti del concertismo giovanile. Il periodo estivo è invece animato dall’Alpàa, una grandiosa mostra-mercato che si svolge nelle settimane centrali di luglio. Nata nel 1977 con l’intento di promuovere e valorizzare il territorio e il suo patrimonio di tradizioni, arte e cultura, richiama con il nome la festa dei pastori che scendevano a valle per dare vita al mercato dei prodotti della montagna.

SINISTRA: Scorcio del torrente Mastallone. DESTRA: La “Varallo beach” lungo il torrente Mastallone in centro città.

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SPORT AMBIENTI SUGGESTIVI PER OGNI TIPO DI SPORT ALLA PORTATA DI TUTTI La rete sentieristica che circonda l’abitato offre gradevoli sentieri immersi nei boschi da percorrere in trekking (il più noto è quello che sale dal Sacro Monte fino al Monte Tre Croci) o in mountain bike (anello delle frazioni). Nell’area del parco XXV Aprile, accanto all’Istituto Alberghiero, si trova una nuova palestra di roccia, attrezzata per rispondere alle esigenze degli amanti dell’arrampicata sportiva, e un Parco Avventura organizzato su due diverse tipologie di difficoltà di percorsi, completo di area briefing per l’utilizzo delle attrezzature. Gli amanti della pesca sportiva non rimarranno delusi: a Varallo esiste una riserva turistica che si snoda per oltre un chilometro lungo le acque del torrente Mastallone nella quale, però, è possibile solamente una pesca con tecnica “a mosca” e no-kill. In un ambiente suggestivo uno spazio dedicato al relax, al divertimento e alla salute è Villa Becchi. La villa fu costruita tra la fine dell’800 e gli inizi 900, nel periodo della “Bell’Epoque”, dall’armatore genovese “Becchi” che scelse Varallo come luogo di villeggiatura estiva. Un lusso alla portata di tutti. Nel centro si possono trovare lampade solari, bagni con fieno ed alghe e un attrezzato centro termale con sauna, aromaterapia, cromoterapia, massaggi e trattamenti ayurvedici. Non poteva mancare una piscina da 25 metri riscaldata, coperta In inverno e scoperta nella bella stagione. Salute e benessere si coniugano con medicina: Villa Becchi è infatti dotata di studio medico e di centro per la riabilitazione. In frazione Roccapietra troviamo invece il Complesso Sportivo “Giulio Bacci” con campo da calcio omologato FIGC e campo da calcetto in erba sintetica. Poco distanti si trovano invece il campo degli “Arcieri del Sesia” e l’aviosuperficie Marc-Ingegno che ospita anche 2 Hangar completi ed efficienti per ricovero aeroplani e manutenzioni.

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VARALLO

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Le strutture sportive VILLA BECCHI Centro sportivo e centro benessere nella splendida cornice di una villa liberty Piscina: 25 m riscaldata con copertura invernale Servizi: solarium, sauna e servizio bar

PALAZZETTO COMUNALE ITALO GRASSI e PALESTRA DI ROCCIA “TULLIO VIDONI” Superficie campo interno: 700 mq Pavimentazione: parquet in legno Tribuna: 450 posti Servizi: 4 spogliatoi con docce e servizi igienici Attrezzature: Campo da basket e volley con MISURE OLIMPICHE, palestra artificiale di arrampicata indoor

COMPLESSO SPORTIVO “GIULIO BACCI” FRAZ. ROCCAPIETRA Campo da calcio: 100x58 m Omologazione: FIGC Tipo di manto: erba Tribuna: 800 posti Pista di atletica: 6 corsie, con manto sintetico - dimensioni: 400 m Illuminazione: sì Campo da calcetto: in erba sintetica regolamentare illuminato

PARCO AVVENTURA DI VARALLO Sul fronte del divertimento, a contatto con la natura, da non perdere è il “Parco Avventura”. Il percorso dei giochi si sviluppa in una splendida cornice formata dal bosco percorribile attraverso sentieri che danno vita anche a percorsi didattici alla scoperta degli alberi, arbusti e della fitoalimurgia. Il Parco Avventura Varallo prevede due diversi tipi di percorsi in altezza a seconda dell’altezza dei ragazzi e delle capacità motorie; il primo a due metri d’altezza dal suolo ed il secondo a cinque metri. I percorsi si alternano in svariate difficoltà attraverso elementi d’arredo quali ponti tibetani, arrampicata della rete o passaggi attraverso corde altalenanti.

TSN VARALLO La sezione di Tiro a Segno è situata nella regione Giare di Varallo ed essendo stata fondata nel lontano 1884 vanta oggi una storia ultra-secolare. La forza del Tiro a Segno di Varallo Sesia sta nelle strutture, tutte di prim’ordine: una varietà di linee che consentono al poligono di rivolgersi ai principianti come ai professionisti, ulteriormente arricchita dalle novità tecnologiche dei monitor installati su tutte le linee. Dopo aver premuto il grilletto è possibile verificare immediatamente la bontà dello sparo, grazie alle telecamere puntate sul bersaglio.

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VARALLO SINISTRA: Interno del Palazzetto Comunale “Italo Grassi” con campo da basket e volley.

SINISTRA: Villa Becchi centro sportivo e centro benessere. SOPRA: Area di tiro con l’arco degli “Arcieri del Sesia”. DESTRA: I campi da tennis e calcetto in frazione Crevola. SOTTO: Complesso sportivo “Giulio Bacci” in fraz. Roccapietra.

SOPRA: Il “Parco Avventura” di Varallo con ponti tibetani, arrampicata della rete e passaggi attraverso corde.

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ALAGNA VALSESIA La natura “selvaggia” ed incontaminata accoglie il visitatore. Ai piedi del Monte Rosa, Alagna offre pendii immacolati dove sciare d’inverno e fare escursioni d’estate. Numerosi piccoli villaggi di case walser la circondano e ci portano alla scoperta di un tempo che fu.

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ALAGNA V.

Il territorio Anticamente unita a Riva Valdobbia (la comunità di “Pietre Gemelle”) e corona naturale dell’alta Val Grande, Alagna sorge ai piedi del massiccio del Monte Rosa. Di fondazione Walser (XIII sec.) Im Land è abbracciata da numerose frazioni, tra le quali le più caratteristiche sorgono intorno al cento cittadino: San Nicolao, Uterio, Ronco, Pedemonte, Ponte, Resiga, Bonda, Piane, Dosso, Montella, Goreto, Rusa e Merletti. Appartiene all’area del Parco Naturale Alta Valsesia, istituito nel 1979 e noto per essere l’area protetta più alta d’Europa con un’estensione di circa 6.511 ettari che raggiunge i 4.554 m della Punta Gnifetti.

SINISTRA: Case walser in frazione Pedelegno. SOPRA: La Capanna Regina Margherita, rifugio più alto d’Europa (4554 m)

Arte e cultura Im Land, l’antico nome di Alagna, conserva un ricchissimo patrimonio artistico ed antropico disseminato in ogni angolo di territorio. La cultura del popolo Walser, giunto dall’Alto Vallese svizzero nel corso del XIII secolo, è valorizzata dall’Ecomuseo, ideato per conservare la memoria di luoghi, tradizioni, toponomastica, e raccontata nel Museo Walser (fraz. Pedemonte): passeggiando tra le frazioni, che ne conservano le tracce antropiche, si ri-

conoscono le fontane al centro degli abitati, i forni del pane, i mulini lungo i ruscelli per lo sfruttamento dell’energia dell’acqua, le strette viuzze tra le caratteristiche case dall’inconfondibile architettura che fonde insieme il sapiente utilizzo del legno e della pietra. Fiore all’occhiello nella custodia di preziose opere d’arte è la chiesa parrocchiale tardogotica di San Giovanni Battista dove si conservano, tra le altre, uno stupefacente altare maggiore piramidale (1690) e un altarolo portatile (metà ‘500) espressioni dell’alta qualità della produzione artistica delle maestranze locali.

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SPORT ALAGNA: ADRENALINA D’INVERNO E RELAX D’ESTATE AI PIEDI DEL ROSA La natura incontaminata e il panorama mozzafiato offerto dal Monte Rosa, ricco di scorci e panorami sui suoi ghiacciai e sulle numerose punte che superano i 4.000 m, spettacolarizzano gli itinerari alpinistici ed escursionistici sia in inverno che in estate (il più noto è il “Tour del Monte Rosa”) praticati sin dall’antichità e storicamente resi noti dall’erezione della Capanna Margherita, il rifugio-osservatorio più alto d’Europa che svetta sulla Punta Gnifetti (4.554 m). L’impianto di funivie di Alagna garantisce tutto l’anno la fruibilità di questo territorio: il comprensorio MonterosaSki, infatti, è uno dei più grandi d’Europa grazie al collegamento con Gressoney e Champoluc, in Valle d’Aosta, con 180 km di piste battute adatte a tutte le capacità e un ventaglio di tracciati fuori pista e di eliski che hanno consacrato questa zona come “freeride paradise”, divenendo meta di richiamo irrinunciabile per appassionati di ogni parte del mondo. E se in inverno si possono scalare le cascate di ghiaccio, durante l’anno si può praticare l’arrampicata sportiva grazie alle numerose falesie presenti sul territorio. Il popolo degli sportivi su due ruote può raggiungere Alagna anche grazie ad una bella pista ciclabile che la collega da Scopa (in totale ca. 18 Km). Inoltre, alcune tratte delle aree attraversate dagli impianti sciistici del Comprensorio MonterosaSki in estate sono adatte per essere attraversate dagli amanti della MTB e del downhill, che possono trasportare sugli impianti la propria bici. E se ci si trova nella zona della Bocchetta delle Pisse si avrà la possibilità di lanciarsi sopra i cieli di Alagna spiccando un volo in parapendio. Tra le attività outdoor si annovera anche la pesca sportiva nella riserva di recente costituzione nel tratto di fiume Sesia che si snoda tra il ponte della Balma di Riva Valdobbia e la frazione Ponte di Alagna (ca. 2 km).

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Le strutture sportive COMPRENSORIO SCIISTICO MONTEROSA SKI (ALAGNA E WOLD) Monterosaski: un’esperienza al limite. E i numeri danno ragione. • 3 Valli collegate tra loro sci ai piedi: Valle d’Ayas, Valle di Gressoney e Valsesia. • 180 km di piste • 170 km d’innevamento programmato • 6 località alpine tra Valle d’Aosta e Piemonte: Champoluc, Antagnod, Brusson, Gressoney-LaTrinité, Gressoney-Saint-Jean e Alagna • 780.000 metri cubi di neve artificiale prodotta mediamente in una stagione invernale. • 2 valichi alpini per il passaggio degli sciatori: Colle Bettaforca (2705 m. slm) e Punta Indren (3275 m. slm) • 37 impianti: 14 Seggiovie,10 Baby Snow Park / tapis roulant principianti e bimbi, 4 Skilift, 5 Telecabine, 3 Funivie, 1 Funicolare • 69 piste: 22 blu (semplici, per tutti), 41 rosse (intermedie, per sciatori “nella norma”), 6 piste nere (difficili, per soli sciatori esperti) • 50.000 persone/ora è la portata complessiva di tutti gli impianti L’impianto in località “Wold”, a 1,5 km da Alagna, invece è composto da 2 sciovie, serve 2 piste blu oltre ad alcune varianti divertenti ed adatte a tutti.

PALASPORT “GIORGIO ROLANDI” 1 Campo da basket e volley sintetico Il Palazzetto dello sport offre inoltre attrezzature per la tonificazione, un centro benessere con sauna, bagno turco, idromassaggio e bar.

PALESTRA DI ARRAMPICATA SPORTIVA DI ALAGNA Presso Palazzetto dello Sport “G. Rolandi” 210 mq scalabili, 600 prese, 10,5 metri di altezza, 9 metri di strapiombo e tiri di corda fino a 20 metri. Gestita dalla Scuola delle Guide di Alagna

PISTA DI PATTINAGGIO SU GHIACCIO (invernale) Dimensioni: 20x30 m Servizi: spogliatoi, noleggio attrezzatura Illuminazione: sì

CENTRO SCI DI FONDO “MARMOTTA ROSA” Il Centro Sci di Fondo “Marmotta Rosa” comprende le piste che si snodano tra i comuni di Riva Valdobbia e Alagna Valsesia costeggiando il fiume Sesia, sotto la spettacolare parete Sud del Monte Rosa. I percorsi sono i seguenti: - un anello di 10 km di media difficoltà (pista rossa) - un anello di 5 km facile (pista verde) - alcune varianti difficili (tratti di pista nera) - un campo scuola I punti panoramici più suggestivi sono la Frazione Balma (la miglior vista sul Monte Rosa) e località Caseruolo, il punto ideale per l’osservazione, nelle prime ore del mattino, dei cervi. Il centro sportivo è dotato di Bar, Ristorante, Noleggio sci, Docce, Servizi, Spogliatoi.

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ALAGNA V. MOUNTAIN BIKE SOTTO IL ROSA Sotto lo sguardo vigile del Monte Rosa con oltre 20 cime al di sopra dei 4.000 metri si snoda un intreccio di percorsi da scoprire in mountain bike. Tracciati facili di media montagna adatti alle famiglie e piste, decisamente più impegnative, studiate per chi ama le scariche di adrenalina e l’ebbrezza del freeride su due ruote. Gli impianti di risalita, aperti anche in estate e attrezzati per il trasporto di bici, consentono di esplorare il comprensorio in una sola giornata!

Alagna, centro storico dell’alpinismo dalla fine Ottocento, vanta il corpo guide più antico d’Italia dopo quello di Courmayeur, fondato con 24 membri nel 1872. E numerosi furono gli alpinisti locali che diedero il loro nome ad alcune delle principali vette: Pietro Giordani, medico di Alagna, che con un gruppo di compaesani raggiunse la cima oggi a lui intitolata (m. 4046) il 23 luglio 1801, don Giovanni Gnifetti, che salì tra l’8 e il 9 agosto 1842 la punta omonima (m. 4554), Antonio Grober, primo a salire il 3 settembre 1874 la Grober (m. 3497), Joseph Zumstein, ispettore forestale della Valsesia che nel 1819, conquistò la terza cima del gruppo (m. 4563).

La cima più ambita di tutte, la salita alla Capanna Margherita, il rifugio più alto d’Europa, attira ogni anno migliaia di alpinisti, mentre le creste del Rosa restano un mito nei desideri di chi punta in alto.

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SCOPELLO Uno dei maggiori centri turistici della Valsesia, insieme ad Alagna, Scopello è capace di offerte sportive complete sia nella stagione estiva che invernale, grazie alla località sciistica dell’Alpe di Mera.

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SCOPELLO

Il territorio Citato nei documenti a partire dal 1217, Scopello è un centro dal volto poliedrico, capace di offerte sportive complete sia nella stagione invernale che estiva, ben strutturato nella capacità di ricezione alberghiera, immerso nel paesaggio variegato che caratterizza quest’area. Come accadde a numerosi paesi di questa porzione di valle, durante il periodo della dominazione francese il comune venne diviso in due parti fra l’Impero Francese e la Repubblica Cisalpina sfruttando come confine naturale il fiume Sesia. Abbracciato dalle cime dei monti Camparient, Ometto, Castello, Ventolaro e Gavala l’abitato si concentra nelle vicinanze del fiume ed è cir-

condato dalle verdi frazioni di Casa Pareti, Chioso e Frasso. La località più nota però è Mera, un ricco alpeggio sfruttato per il pascolo sin dal medioevo e divenuto importante località sciistica (1.550/1.700 m).

Arte e cultura Scopello divenne un centro importante per la presenza delle Regie Fonderie di S.M. il Re di Sardegna, qui volute dal ministro Bogino. Vi si lavoravano i metalli estratti dalle miniere di Alagna e da altri siti valsesiani (in particolare rame, oro, ferro) e da queste fonderie venne prodotto il materiale che servì a Napoleone durante la guerra franco-prussiana (in particolare palle di cannone e il rivestimento per gli scafi delle navi). Oggi del complesso fondiario resta solo l’alta ciminiera (ca. 15 m) che svetta in regione Genziana, a monte dell’abitato. La zona è punteggiata da una serie di chiese e oratori frazionali molto interessanti, tra i quali spicca quello di San Bernardo in località Ordarino (ca. XIII sec.) o la cappella della Madonna della Neve in frazione Chioso, eretta nel ‘600 per opera dei pastori come ringraziamento per la protezione dai lupi. La chiesa parrocchiale è dedicata alla Beata Vergine Maria Assunta, venne eretta nel ‘500 e poi ricostruita nell’800. Al suo interno si conserva la scultura lignea della Vergine che viene portata in processione durante la festività del 15 agosto ed è collocato un bell’organo costruito da V. Mascioni nel 1925. DESTRA: il fiume Sesia attraversa il paese con le sue splendide acque turchesi. Questo tratto del fiume è meta di numerosi pescatori.

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SPORT

LA MAGIA DI SCOPELLO: PRATICARE SPORT TRA NATURA, BELLEZZA E TRANQUILLITÀ. Scopello è una meta turistica invernale conosciuta e ricercata grazie alla costruzione della stazione sciistica dell’Alpe di Mera, comodamente raggiungibile con seggiovia dal centro abitato e in parte in auto, perciò la zona è molto frequentata dagli amanti degli sport invernali a 360°. Nel 2002 ha ospitato i Campionati Mondiali di canoa: infatti in questo tratto di fiume Sesia gli appassionati di sport fluviali come rafting, kayak, canyoning, hidrospeed, praticabili da aprile a ottobre, trovano il loro angolo di paradiso insieme agli amanti della pesca sportiva. Attivissima la scuola di mountain bike, una specialità di punta grazie alla presenza dei bei percorsi di questa zona (compreso un tratto della pista ciclabile “Alta Valsesia” che unisce Scopa a Mollia). Il paese può contare anche su un palazzetto sportivo comunale e completa il ventaglio di possibilità sportive grazie alla presenza di campi da tennis, calcio e basket all’aperto e un centro equestre.

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Le strutture sportive PALAZZETTO COMUNALE DELLO SPORT “BRUNO CONFORTOLA” Superficie: 800 mq Pavimentazione: parquet in legno Tribuna: 450 posti Servizi: 4 spogliatoi con docce e servizi igienici a norma per i disabili Attrezzature: Campo da basket e volley con MISURE OLIMPICHE, palestra fitness con sala pesi modulare, calcetto, arrampicata

STAZIONE SCIISTICA ALPE DI MERA • • • • • •

30 km di piste 16 piste: 2 di livello blu, 12 rosse e 1 nera 6 impianti di risalita: 4 seggiovie di grande portata, uno skilift e un tapis roulant Campo scuola e area snow park riservata Servizi: alberghi, ristoro, bar, noleggio attrezzature Innevamento: sì

PISTA DI SCI DI FONDO Agli appassionati dello sci nordico Scopello propone 10 km di piste che si snodano tra boschi e prati sulla sponda destra del fiume Sesia, lontana da strade e rumori, per la gioia degli appassionati di cross-country. Lunghezza piste: 10 km Quota di partenza: 659 m Dislivello: 37 m Numero anelli: 4 Servizi: Kinder Park, solarium, ristoro, noleggio attrezzature, scuola di sci Innevamento: sì

CAMPI COMUNALI PRESSO “REGIONE FONDERIA” Numero campi: 1 campo coperto con tensostruttura 30x15 m con parquet in legno e illuminazione, 2 campi da tennis in sintetico, 1 campo da calcetto in erba, 1 beach volley Servizi: spogliatoi con docce e servizi Illuminazione: sì

CAMPI “CORRADO ANGIOLI” PRESSO REGIONE SEGGIOVIE Numero campi: 3 campi da basket regolamentari, 1 campo in erba sintetica, 1 beach volley Servizi: bar e ristoro Illuminazione: sì

MANEGGIO “RIVER RANCH” SCOPELLO Alla scoperta della Valsesia a cavallo. Lezioni di equitazione monta inglese, lezioni di equitazione monta western, lezioni per bambini, passeggiate a cavallo e campus estivi per bambini e ragazzi.

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SOTTO: Il Palazzetto dello Sport di Scopello dove su prenotazione è anche possibile organizzare partite di calcetto, basket, pallavolo ed altri eventi sportivi.

SCOPELLO STAZIONE SCIISTICA ALPE DI MERA Mera è il luogo ideale se ami sciare su neve sempre invernale, far imparare ai tuoi figli senza pericoli, fare un salto mortale con la tavola, incontrare gente nuova seduto a tavola degustando la cucina tipica di montagna e guardando il Monte Rosa, se ami concludere la giornata con gli amici in un ambiente giovane e di giovani o fermarti a dormire in un luogo privo di automobili dove case e locali sono collegati solo dalle neve. Numerosi sono gli sport praticabili nel comune di Scopello sia d’estate che d’inverno. Mountain bike e downhill (a sinistra il campo scuola), equitazione, basket, pallavolo, calcio, tennis, sci, sci di fondo e snowboard solo per citarne alcuni.

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GATTINARA Distesa tra la Baraggia, le colline e filari di vigneti baciati dal sole, Gattinara è la Città del Vino per eccellenza. La tradizione vitivinicola di questa terra affonda le proprie radici in epoca romana e oggi i produttori producono vini DOC e DOCG conosciuti e apprezzati in tutto il mondo.

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GATTINARA

Le origini Celeberrima Città del vino, Gattinara si offre come borgo di particolare interesse storico grazie alla continuità abitativa dell’insediamento dall’età romana, rimanendo pressoché indipendente fino all’età napoleonica. Durante l’età medievale diviene Borgofranco (1243) dotandosi di impressionanti fortificazioni. Oggi, in mezzo ai vigneti coltivati sulle colline che l’abbracciano, si trovano ancora alcuni resti di quelle fortificazioni costruite tra XII e XIII secolo: si tratta della Torre delle Castelle, uno dei simboli della città, e di una porzione del Castello di San Lorenzo (XI sec.).

Il territorio Il pittoresco borgo di Gattinara sorge incastonato tra colline e filari di vigneti baciati dal sole, adagiato sulla riva destra del fiume Sesia e le risaie a sud della città. La tradizione vitivinicola di questa terra affonda le proprie radici in epoca romana e oggi i produttori, gelosi delle loro cantine e di questa tradizione, producono i vini DOC e DOCG conosciuti e apprezzati in tutto il mondo, che si possono trovare anche presso l’Enoteca Regionale di Gattinara. Tra ruderi di torri e castelli, nobilitati da pregiati vigneti si aprono panorami mozzafiato sulla pianura, sui monti e sul massiccio del Monte Rosa. SOTTO: A destra la chiesa parrochiale di San Pietro e a sinistra la meravigliosa Villa Paolotti oggi sede dell’Enoteca Regionale.

I caratteristici portici bassi nel centro storico di Gattinara che ancora ancora oggi ospitano negozi e attività commerciali.

Chiudono il quadro di una Città dalle mille risorse le numerose emergenze artistiche e architettoniche, testimonianza della vivacità d’espressione locale tra medioevo e rinascimento. Tra le particolari fisionomie dei cortili e le belle ville ottocentesche (tra le quali spiccano Villa Paolotti e Villa Arborio Gattinara, oggi sede del Municipio) non si può perdere la visita della chiesa parrocchiale di San Pietro. Celebre per la sua grande cupola in ferro e laterizi, venne fondata entro il 1147 per poi essere rimaneggiata tra ‘400 e ‘500 e ancora nell’800. Qui venne sepolto il Cardinale Mercurino Arborio di Gattinara, Cancelliere alla corte dell’imperatore Carlo V.

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SPORT STRUTTURE SPORTIVE ALL’AVANGUARDIA E TERRA DI CAMPIONI Gattinara non è solo vino e ad esso si aggiungono le bellezze paesaggistiche, la ricchezza del patrimonio storico e culturale, la bontà e l’eccellenza dei suoi prodotti e anche molte Associazioni sportive, che hanno raggiunto negli anni livelli di rilievo. Il Comune di Gattinara negli ultimi anni ha destinato importanti risorse per lo sport, per realizzare nuove strutture sportive e riqualificare le esistenti, per promuovere i diversi sport e dotare le Associazioni e i cittadini di strutture sportive all’avanguardia. Nel corso degli anni oltre al campo da calcio della prima squadra del Gattinara F.C. in Piazza Molino, di cui sono stati riqualificati gli spogliatoi, e quello in Regione San Bernardo, sono stati realizzati due nuovi campi da calcio in vicolo Canale, per la scuola calcio. L’Amministrazione comunale in questo caso si è fatta carico delle spese di luce, acqua e gas a titolo di contributo indiretto al Gattinara F.C.. Per quanto riguarda invece la ginnastica artistica, a Gattinara attività sportiva in crescita e di alto livello (basti ricordare la campionessa Silvia Zanolo, che ha partecipato ai giochi olimpici e che proviene proprio dalle fila delle ginnaste gattinaresi o alle Wildcats Gattinara che alla Telekom Dome Arena di Bonn hanno trionfato nei Campionati europei di Cheerleading e Cheerdance), è stata realizzata una nuova palestra funzionale al Palazzetto dello Sport, uno spazio predisposto per il preriscaldamento degli atleti e adibita per la danza e la SOTTO: La palestra di Via Gorizia.

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SOPRA: La palestra di Via San Rocco.

ginnastica artistica e ritmica. Questa palestra è stata realizzata secondo standard di qualità ed efficienza elevati. Sono poi stati realizzati anche nuovi campi polivalenti per tennis, calcetto, basket e pallavolo, ed una pista di 80 metri per l’atletica e salto in lungo. Al riguardo il Comune ha siglato una convenzione con la Provincia per l’utilizzo di questa area sportiva esterna dell’Istituto Geometri. Infine, sono state completamente riqualificate le palestre di Via San Rocco e di Via Gorizia con nuove pavimentazioni e controsoffittature e con i lavori di tinteggiatura delle pareti sono state riportate completamente a nuovo. Gli studenti dell’Istituto Comprensivo di Gattinara e le Associazioni sportive che utilizzano la palestra fuori dall’orario scolastico, potranno così praticare sport, d’ora in poi, in strutture completamente rinnovate.


GATTINARA

SOPRA E A DESTRA: I nuovi campi polivalenti da calcetto, tennis, basket e pallavolo realizzati dal Comune di Gattinara. SOTTO: Il Campo da calcio “Rondi” di Via Fornace.

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SERRAVALLE SESIA Centro collinare, di probabili origini medievali, con un’economia basata soprattutto sull’industria, Serravalle fa oggi parte della comunità collinare “Aree pregiate del nebbiolo e del porcino”.

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SERRAVALLE SESIA

Il territorio Il Comune di Serravalle Sesia è situato nella Bassa Valsesia, alla destra del fiume Sesia, nella parte centrale della provincia, a confine con quella di Novara e di Biella, tra Borgosesia, Guardabosone, Crevacuore (BI), Sostegno (BI), Lozzolo, Gatinara, Grignasco (NO), Romagnano Sesia (NO) e Prato Sesia (NO). Il nome stesso del comune ne qualifica la conformazione, il paese si distende infatti in una conca attorniata da boschi e rilievi montuosi, e si pone fisicamente a chiusura ed unione della Valsesia e della limitrofa Valle Sessera. Centro collinare, di probabili origini medievali, con un’economia basata soprattutto sull’industria, cui si affiancano le tradizionali attività agricole e un crescente sviluppo turistico. I serravallesi vivono per la maggior parte nel capoluogo comunale; la restante parte si distribuisce nella località di Vintebbio, in pochi nuclei urbani minori e case sparse.

Serravalle Sesia fa parte della comunità collinare “Aree pregiate del nebbiolo e del porcino” costituita, oltre che dal comune stesso, dai limitrofi comuni di Gattinara, Lozzolo e Roasio.

IN ALTO: Panorama sul territorio del Comune di Serravalle Sesia. SOPRA: Le rovine del Castello di Vintebbio possente maniero, costruito, per ordine dei vescovi di Vercelli.

Il territorio presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche accentuate. L’abitato, che conserva una pianta molto regolare derivatagli dalla sua origine di borgo medievale fortificato, segue la morfologia del territorio estendendosi su una breve piana di origine alluvionale tra la sponda destra del fiume e i rilievi montuosi che lo delimitano verso ovest.

SOTTO: La romanica Pieve di Santa Maria di Naula è una chiesa costruita dal popolo, ricca di un fascino particolare, accentuato dai frondosi tassi che la ombreggiano e dagli affreschi che ne abbelliscono l’interno. A DESTRA: Santuario di Sant’Euseo, preceduto da una scenografica scalinata in granito bianco delle cave di Alzo.

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SPORT VALORIZZAZIONE DEL TERRITORIO E PUNTO DI INCONTRO PER GLI SPORTIVI L’impianto Sportivo del Comune di Serravalle Sesia, denominato Campo Sportivo Comunale “Innocente Bossi” è situato nel centro abitato, alla periferia nord est al confine con il Comune di Grignasco (NO) lungo il fiume Sesia. In adiacenza al campo, in prossimità dell’accesso all’area sportiva, vi è l’edificio ospitante la sede del Serravalle Calcio e di altre associazioni sportive. L’Amministrazione comunale è molto attenta alla valorizzazione del territorio ed ad offrire alla popolazione opportunità di incontro e aggregazione e per questo l’impianto viene utilizzato anche per attività ricreative e manifestazioni a carattere locale (per esempio il “Palio dei Rioni”, tradizionale manifestazione folkloristica in costumi d’epoca, in calendario ogni mese di giugno, che costituisce uno dei momenti di grosso richiamo turistico della Bassa Valsesia). L’impianto sportivo è costituito dal campo di calcio dalle dimensioni regolamentari e dal circostante anello della pista di atletica leggera a 6 corsie, e dotato di una tribuna omologata per n. 396 posti a sedere, sottostante alla quale sono posti il blocco degli spogliatoi (nel numero di 3, due per le squadre ed uno per l’arbitro), il blocco servizi (nel numero di 3, SOTTO: Impianto sportivo al coperto per calcio a 5 e tennis.

SOPRA: L’ingresso dell’impianto sportivo al coperto per calcio a 5 e tennis in frazione Bornate.

distinti per uomini, donne, disabili) ed un piccolo locale adibito a bar. Il terreno di gioco del campo è costituito da un manto erboso naturale. Accanto alla tribuna è posta inoltre una pensilina che copre uno spazio destinato ad ospitare i disabili che viceversa non potrebbero accedere alla tribuna. Attualmente la pista di atletica è utilizzata anche da un gruppo locale di appassionati di ciclismo che sono soliti impiegare l’anello di atletica in qualità di velodromo. A Serravalle troviamo inoltre un impianto sportivo per calcio a 5 e tennis in frazione Bornate: la stesura originaria prevedeva la realizzazione di un campo scoperto da calcio a 5 e tennis. Grazie ad una donazione da parte della “Fondazione Resegotti”, tale progetto è stato rielaborato ed è stato così realizzato un campo coperto con struttura portante in legno lamellare e telo in pvc a cui è stato affiancato un blocco spogliatoi e un ampio ed agevole parcheggio esterno.

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SOPRA e a DESTRA: Il Campo Sportivo Comunale “Innocente Bossi”. SOTTO: L’impianto sportivo al coperto per calcio a 5 e tennis in frazione Bornate.

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GRIGNASCO Il paese di Grignasco è posto lungo la strada provinciale n. 299 Novara-Alagna che, a Sud dell’abitato, si divide proseguendo a destra verso il centro del paese e verso Borgosesia, e a sinistra verso il Comune di Serravalle Sesia.

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GRIGNASCO

Le origini L’attestazione più antica del toponimo fa riferimento a un Grignasculus. I reperti paleontologici ed archeologici rinvenuti sul Monte Fenera testimoniano la presenza di insediamenti umani in questa importante stazione preistorica sin dal Paleolitico. Le testimonianze scritte su Grignasco risalgono alle soglie dell’anno Mille. Il diploma dell’imperatore Ottone III del 7 maggio 999 cita per la prima volta il nome di Grignasco mentre la prima indicazione di Grignasco come sede di “pieve” della diocesi di Novara è del 26 giugno 1132.

Arte e cultura I secoli XV, XVI e XVII sono caratterizzati dalla costruzione e successivi ampliamenti della chiesa di S. Maria delle Grazie del centro dell’abitato e dell’oratorio di S. Graziano, nonché degli oratori nelle cascine come la Cappella di S. Antonio in frazione Negri e l’Oratorio di S. Rocco nell’omonima frazione. Nel corso del XVIII secolo si compie la grande impresa della costruzione della nuova parrocchiale dell’Assunta su progetto di Bernardo Vittone, attualmente inserita nel percorso c.d. Vittoniano. Alla fine del 1800 Giuan Bacèja e Mariana Curbèla, le due maschere caratteristiche del nostro paese, nascono dallo spirito ironico di un ciabattino-poeta di nome Pinet Turlo, SOPRA: Sentiero verso le Grotte di Ara, frazione di Grignasco, il torrente Magiaiga con le sue spettacolari cascate, giorno dopo giorno continua a modificare le cavità di quattro grotte che si sviluppano per una profondità che varia dai sei ai venti metri. SOTTO: La Chiesa parrocchiale di Maria Vergine Assunta. A DESTRA: Interno della Chiesa di Santa Maria delle Grazie.

persona nota nel paese e in tutta la Valsesia per gli scritti di poesie in dialetto. Ancora oggi sulla porta dove un tempo c’era il suo laboratorio è appesa una «vègia lum» (vecchia lampada a stoppino), in ricordo di una delle sue poesie più amate. Ancora oggi si festeggia il giovedì grasso (festa della Giubìacia ) con la tradizionale fagiolata in tutti i ristoranti del paese e nella “Truna dal Giuan” (sede del Comitato Carnevale), mentre la piazza Cacciami viene riservata ai giochi per bambini ed alla stazione dei trenini. La giornata si conclude con la lettura del testamento, la sfilata dei carri allegorici e la veglia danzante. In tempi più recenti, accanto alla coltivazione della vite, è emerso, nell’economia locale, l’artigianato del mobile: nato su modelli tardo barocchi. Fiorente in paese con l’aprirsi di numerose botteghe che hanno portato il nome di Grignasco anche oltre i confini nazionali. L’arrivo a Grignasco della ferrovia Novara - Varallo, conclusasi nel 1884, legata al nome dell’illustre grignaschese Costantino Perazzi, e la costruzione della Filatura lane “Figli di Federico Bozzalla” furono i momenti decisivi per un trapasso che incisero anche a livello sociale e culturale sulla futura crescita del paese e della comunità grignaschese nel corso del nostro secolo.

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SPORT FESTA DELLO SPORT E NUMEROSE INIZIATIVE A FAVORE DELL’ATTIVITÀ FISICA Di rilevante importanza la presenza di numerose Associazioni di varia natura. Quelle sportive danno la possibilità di praticare diverse attività tra cui: calcio, volley, tennis, pesca, sub, ippica, atletica, danza e ginnastica dolce. L’offerta diversificata ed i diversi livelli di impegno agonistico e amatoriale danno l’opportunità a tutti gli interessati di praticare l’attività fisica preferita. L’Amministrazione comunale mette a disposizione 2 campi sportivi, 1 campo da tennis ed una palestra attrezzata. Il campo sportivo situato a ridosso delle scuole, la cui inaugurazione risale al 1929, viene utilizzato principalmente per le sessioni di allenamento di calcio dei pulcini. Nei primi anni 90 è stato realizzato un secondo campo da calcio situato in via Della Madonna, con area di gioco in manto erboso di 105 x 68 m ed impianto di illuminazione dedicato e la tribuna può ospitare 400 posti. Nelle immediate vicinanze si trovano il campo da tennis e la palestra comunale, entrambi con accesso da via Cavour. Il primo è costituito da manto sintetico, viene coperto nei mesi invernali da una struttura gonfiabile autoportante riscaldata ed illuminata, inoltre può essere convertito in campo da calcetto. La palestra comunale è attrezzata ed adibita per le attività di pallavolo, basket, calcetto e ginnastica a corpo libero. È in fase di progettazione la riqualificazione dello stabile, sia per il conferimento delle emissioni di Co2 portando la classe energetica a “A+” sia per quanto riguarda la funzionalità di utilizzo. Sono stati inoltre presi contatti con una squadra di rugby per creare una sezione giovani nel comune di Grignasco. Dal

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SOPRA: L’esterno della Palestra Comunale

2010 il Comune di Grignasco organizza, per la giornata del 2 giugno, la Festa dello Sport, patrocinata dal CONI, che vede la collaborazione dell’Atletica Valsesia e di tutte le associazioni sportive che operano nel paese e precisamente: ASD Voluntas Calcio, GS Voluntas Volley, ASD Tennis Grignasco, Società Pescatori Bassa Valsesia Grignasco, US Grignasco Bocce, Sesia Club Basket, T-Rex Divers Sub, Società sportiva Arcobaleno, Ippica San Michele e la partecipazione dell’Associazione Sportiva PassPORTout. A fare da supporto logistico, oltre alle associazione sportive, la Proloco di Grignasco, il Comitato Carnevale di Grignasco, il gruppo Scout AGESCI e la Società amatori Pastore Tedesco. Nel 2015 è stata istituita la “1a Stragrignasco” ottenendo un ottimo consenso e partecipazione della cittadinanza e da persone provenienti dalle Provincie piemontesi.


SOPRA E SOTTO: Alcune vedute del campo sportivo di Grignasco. DESTRA: Il campo polifunzionale da tennis e calcetto, coperto con struttura gonfiabile autoportante e riscaldata nei mesi invernali.

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VAL GRANDE

CELLIO CAMPI POLIVALENTI E PERCORSI IN BICICLETTA PER TUTTI I GUSTI La Valle di Cellio si estende da un’altitudine di circa 400 metri s.l.m. fino a circa 900 metri s.l.m. È un territorio ricco di boschi, soprattutto per via della vasta estensione territoriale, che comprende ben trentadue località sparse sui declivi. La Valle, inoltre, è posta sul confine con la riviera del Lago d’Orta e la Valle del Monte Rosa; geograficamente è una valle aperta, con clima mite, che raramente conosce la nebbia. Le giornate invernali non sono molto rigide: basta un po’ di sole e l’aria si riscalda immediatamente, pur mantenendo, nei mesi più freddi, un bellissimo manto nevoso che abbraccia le zone abitate. Capoluogo e sede del Palazzo Comunale è Cellio, adagiato al centro della valle, da dove l’occhio umano, in una giornata limpida può spaziare dal Monte Rosa sino alla catena delle Alpi Liguri, dove fa bella mostra il Monvi-

SOPRA: Campo polivalente per calcetto, tennis e pallavolo. SOTTO: La Chiesa di San Lorenzo, il viale alberato e uno scorcio di Cellio.

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so. Merita sicuramente una visita la Chiesa di San Lorenzo, in una posizione che la rende visibile da ogni parte della valle, ed in particolar modo il maestoso campanile di 56 metri, il più alto della Valsesia. La chiesa parrocchiale, dedicata a San Lorenzo, venne ingrandita nel 1669 su disegno di Pellegrino Tibaldi. L’ingresso che reca la data del 1585 era la porta principale della precedente chiesa antica. La bussola (1863) disegnata da Lorenzo Francione, venne scolpita da Longhetti di Varallo. Nell’ultima cappella a destra si venerano le reliquie di San Cirillo. La cappella è ornata di pregevoli affreschi. A sinistra nella seconda cappella si ammirano un crocefisso molto espressivo in plastica (creta) ed affreschi di Lorenzo Peracino (1754). Nella terza cappella a sinistra c’è una tela del Tanzio da Varallo, che rappresenta San Carlo che reca in processione la croce del Sacro Chiodo. Altre composizioni, raffigurano San Carlo che comunica gli appestati. I tre vetri istoriati a fuoco sono datati 1623. Degna di nota una piccola campana: il Ciuchin che porta la data del 1486. SPORT Cellio offre una varietà di strutture sportive: il campo da calcio (situato poco sopra l’abitato di Cellio e gestito dal Gruppo Sportivo Valle Cellio), e il campo polivalente per il gioco di tennis, calcetto e pallavolo (situato in Piazza Durio a Cellio e gestito dalla Pro Loco). Tantissimi sono gli spunti per percorsi sia a piedi che in bicicletta, alla riscoperta delle numerose opere d’arte sparse per il territorio. Tra i boschi del comune, ricchi di castagneti, faggi, betulle, ed altre piante da frutto, possiamo imbatterci nei frutti del sottobosco, (funghi, castagne, ecc...) oppure incontrare la numerosa fauna presente (caprioli, volpi, martore, scoiattoli, ricci, tassi e, a volte, anche qualche cinghiale).


VAL GRANDE

PIODE UNICO ALTIPORTO DEL PIEMONTE E REGNO DEL TORRENTISMO Dislocato su entrambe le sponde del Sesia, unite fra loro dal caratteristico ponte in muratura, Piode è un piccolo ma “effervescente” borgo della Valsesia. Il paese accoglie infatti dinamici visitatori, alla ricerca di sport come il torrentismo, la canoa, la pesca a “mosca” (tra le acque cristalline del fiume Sesia e del torrente Sorba), del trekking in quota, con scorci mozzafiato sul Monte Rosa, o del volo con i piccoli ultraleggeri (con atterraggio per piloti esperti posto a 1600 mt. di quota). Ma Piode è invitante anche per i turisti desiderosi di godersi tranquillità e riposo, grazie alle numerose passeggiate adatte a tutti, lungo le rive del Sesia e tra le caratteristiche frazioni, con le case in sasso e i tetti in beole. Per ultimo, non dimentichiamo gli itinerari in mountain-bike, immersi nella quiete dei boschi. Il denominatore comune resta sempre la natura, che qui a Piode è particolarmente esuberante e fortunatamente ancora incontaminata. Nel cuore del paese meritano inoltre una visita il Municipio, con il caratteristico colonnato di pietra, e la chiesa di S.Stefano; custodisce infatti uno fra i più grandi affreschi dipinto dall’Orgiazzi, che, attorno alla metà del 700, decorò la volta della cupola e il presbiterio. Ma altre affascinanti attrattive potrà riservarvi questo borgo ai piedi del monte Rosa: non resta quindi che partire alla sua scoperta! TORRENTISMO Sulla strada provinciale che porta a Rassa, 200 metri a sinistra dopo l’imbocco con la frazione Dughera, si trova un antico ponte di pietra di età napoleonica, il Ponte dell’Alpe, da cui si può partire per una frizzante avventura di torrentismo sul torrente Sorba. UNICO ALTIPORTO DEL PIEMONTE ALL’ALPE MEGGIANA L’alpeggio di Meggiana, nel comune di Piode, nel tempo diventerà sempre più un punto di riferimento per tutti gli amanti del volo

SOPRA: Area pic-nic e di accesso al Sesia per gli sport fluviali. SOTTO: I campi da basket e l’area attrezzata con i campi sportivi.

sull’arco alpino. La pista di Meggiana, a quota 1650 m, è il primo “altiporto” della Regione Piemonte. Nonostante la sua altitudine, la pista è agibile tutto l’anno; durante il periodo invernale però, possono atterrare esclusivamente piccoli velivoli muniti di appositi sci. CAMPI SPORTIVI Da molti anni la Valsesia, nei campi sportivi di Scopello e Piode, grazie alla Soc. Libertas Basket di Borgosesia, offre a numerosi bambini e ragazzi, dai 7 ai 15 anni, la possibilità di avvicinarsi allo sport, principalmente al basket, in un ambiente naturale straordinario. Quest’iniziativa, che ogni anno riscuote enorme successo, permette ogni estate di far vivere a centinaia di ragazzi una settimana difficile da dimenticare.

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VAL GRANDE

RASSA SPORT PER OGNI STAGIONE TRA NATURA INCONTAMINATE E PAESAGGI DA FAVOLA

SOPRA: Scorcio di Rassa. SOTTO: alcuni sport praticabili in paese.

SPORT PER OGNI STAGIONE • Periodo invernale: Camminate con ciaspole e percorsi sci alpinismo • Periodo Estivo: Mountain Bike (pista ciclabile in alta quota Alpe Pizzo Piode / Rassa) – Pesca Sportiva (Unico Comune Valsesiano dove si pesca con permesso giornaliero a costi ridotti) - Kayak – Camminate nelle valli di Rassa in ambienti naturali • Campetto sportivo con annessi locali spogliatoio • Extreme Mountain Games con varie attività sportive e con la partecipazione di 500 atleti

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Rassa si trova alla confluenza dei torrenti Gronda e Sorba; a monte del paese si sviluppano le due valli omonime. Dalla Val Gronda, a sua volta, si diramano la Val Sassolenda e la valle di Vasnera, che comunica con la valle Artogna. L’ambiente è suggestivo per via della sua conformazione stretta, allungata e quasi selvaggia. La maggiore risorsa è quella costituita dal bosco: per questo le valli di Rassa sono state riconosciute come Biotopo di interesse Regionale e, per una parte, come Biotopo di importanza Comunitaria. Nel 2006 tutto il Comune è stato inserito nella lista delle Zone a Protezione Speciale. Rassa conta sette frazioni: Birch, Ortigoso, Oro, Piana, Rassetta, Fontana, Mezzanaccio. Tra le bellezze artistiche si segnala la chiesa parrocchiale di Santa Croce, già esistente nel 1596 ma ampliata nel corso del ‘600 per poi essere affrescata dall’Orgiazzi e dall’Avondo nel secolo successivo. Tutto il patrimonio rassese ruota intorno ad un incredibile polo ecomuseale, detto “del legno e della calce”. Si sviluppa in quattro filoni tematici: bosco, acqua, roccia e fuoco. SPORT Grazie alla sua conformazione è molto praticato il trekking. I sentieri più frequentati sono il Sentiero dell’Arte CAI (Rassa - Mezzanaccio), il sentiero di collegamento degli Alpeggi fino a Sorbella o al confine con la Val d’Aosta, l’itinerario dolciniano (Rassa – Trivero) oppure il pellegrinaggio Rassa – Oropa. Da diversi anni queste valli ospitano gare di Skyrunner, podismo in quota e un tracciato di pista per mountain bike in alta quota. Rassa è una meta ricercata per gli sport estremi: si pratica alpinismo in alta Val Sorba (Colle di Loo), scialpinismo (quote variabili tra i 2.730 m della Berretta del Vescovo e i 1.852 m della Colma del Giurà), arrampicata (Parete Calva). Non mancano gli sport fluviali, in particolare nella specialità del canyoning.


VAL GRANDE

CAMPERTOGNO LA TERRA DEGLI SPORT FLUVIALI Campertogno è una delle comunità più antiche della medio-alta Val Grande. L’insediamento antropico ha originato un abitato dal tipico aspetto alpestre, armonico nelle forme e di grande impatto per l’equilibrio perfetto con l’ambiente. Sorge poco al di sotto della confluenza tra il torrente Artogna con il fiume Sesia. Campertogno conta dieci frazioni: Rusa, Otra, Carata, Tetti, Villa, Piana, Piana Ponte, Pianella e Quare; e undici alpeggi. Divenne indipendente dalla parrocchia di Scopa nel 1415. Ricca di storie e leggende, fervide tradizioni religiose ancora oggi molto partecipate come le processioni, Campertogno possiede mete d’interesse storico – artistico davvero notevoli. Il maestoso Complesso della chiesa di San Giacomo Maggiore con il suo Museo ne rappresenta la punta di diamante. SPORT Molto praticate le escursioni in trekking, ad esempio sul suo bel Sentiero dell’Arte che conduce all’Alpe Cangello, amato anche per la particolare varietà di flora alpina che lo caratterizza, suscitando un grande interesse naturalistico. Anche Campertogno è attraversata da un bel tratto di pista ciclabile percorribile in MTB. Ma gli sportivi che raggiungono il paese ne vengono richiamati soprattutto per le discipline acquatiche: infatti, Campertogno si è da tempo imposta come capitale di rafting, canoa, kayak, hidrospeed e così via, anche grazie alle scuole presenti sul territorio. È di richiamo anche per la pesca. L’offerta sportiva si completa con un’area sportiva attrezzata con campo da tennis - calcetto e parco giochi per i bambini. ■■RAFTING Lo sport di gruppo, emozionante e di grande aggregazione, adatto a tutti, senza controindicazioni particolari.

SOPRA: Scorcio del paese di Campertogno. SOTTO: Alcuni degli sport fluviali praticabili a Campertogno.

■■CANYONING Salti, scivoli, cascate e toboga scavati nella roccia dall’opera millenaria dell’acqua caratterizzano il canyoning (torrentismo). Tutto questo immerso in un ambiente naturale e incontaminato. ■■KAYAK Il kayak, a contatto con paesaggi fluviali inimmaginabili, ci permette di vivere dentro la Natura. ■■HYDROSPEED È uno sport giovane approdato in Italia solo agli inizi degli anni ’90. Tra quelli fluviali è lo sport che maggiormente permette di vivere il fiume completamente immersi nell’elemento acqua. ■■ARRAMPICATA SPORTIVA (BOULDERING) Il bouldering trova le sue origini nell’alpinismo. ■■MOUNTAIN BIKE Vivere le bellezze di questa valle su due ruote. Da Campertogno partono alcuni dei più bei sentieri che scendono in direzione Scopello e Scopa, oppure a nord in direzione di Alagna.

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VAL GRANDE

MOLLIA SPORT DI OGNI TIPO E DIFFICOLTÀ SIA D’ESTATE CHE D’INVERNO

SOPRA: La pista ciclabile di Mollia, pista da sci di fondo durante i mesi invernali. SOTTO: Gara di Motocross nei boschi del paese.

Le prime notizie del comune si hanno a partire dal 1722, quando Mollia si costituisce come comunità autonoma divisa da Campertogno. Il paese si sviluppa “in verticale” e si snoda in dieci aggraziate frazioni (Curgo, Otra Sesia, Casa Capietto, Piana Toni, Piana Viana, Casaccie, Piana Fontana, Molino, Goreto, Grampa) che si trovano tutte sul lato orografico sinistro del fiume Sesia – ad eccezione di Otra Sesia. Mollia è incastonata tra vette molto panoramiche; le più rilevanti e famose sono la Cima delle Croci (2.500 m), il Sajunkè (2.344 m) e la Punta delle Tirette (2.381 m). Mollia appartiene al circuito dell’Ecomuseo dell’Alta Valsesia imperniato sul Mulino Fucina idraulico: una sorta di piccola “fabbrica” risalente al ‘600, strutturata su quattro livelli e adatta ad una pluralità di produzioni (metalli, legno, tessuti). La splendida Casa Belli, dimora storica dell’omonima famiglia benefattrice in frazione Casacce, ospitò una scuola pubblica ed è la testimonianza dello stile costruttivo valligiano del ‘700. Merita menzione il Caffè della Mostra, un’eclettica esposizione di opere d’arte e strumenti agricoli o del quotidiano che narra in modo completo della storia locale. SPORT Grazie alla sua particolare conformazione ambientale e alla sua posizione, Mollia offre un ricco ventaglio di possibilità sportive. È amatissima dagli appassionati del trekking e della montagna in genere, sia per la bellezza degli scorci paesaggistici che per le varietà di tracciati da percorrere. Si trova in mezzo ai poli sciistici di Alagna e Scopello che sono, da qui, comodamente raggiungibili. Gli amanti della MTB possono contare su un bel tratto di pista ciclabile che collega Alagna a Scopa e che, in inverno, diventa una pista adatta a praticare lo sci di fondo. Possiede ben tre falesie per l’arrampicata sportiva (due in frazione Casa Capietto e una adatta anche ai bambini in frazione Piana Fontana). Il tratto di fiume Sesia che attraversa Mollia è spesso esplorato da quanti praticano discipline acquatiche come kayak, canoa e rafting, oltre che dagli appassionati di pesca.

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VAL SERMENZA

ROSSA LA RIVIERA DELLA VALSESIA, PUNTO DI PARTENZA DI NUMEROSI SENTIERI Una prima ipotesi farebbe derivare il toponimo dalla presenza di una donna dai capelli rossi, dal carattere forte, vissuta nei tempi antichi che segnò profondamente la vita della popolazione del tempo. Un’altra ipotesi, ma anche quella più attendibile, farebbe derivare il toponimo dal colore delle coltivazioni nel periodo di maturazione, che nel passato erano molto diversificate (frumento, miglio, orzo, segale, panico, canapa e granoturco). Inizialmente unito a Boccioleto, dal quale si separa solo verso la metà del ‘600, questo ridente paese gode di una posizione particolarmente felice: esposto a sud e ben soleggiato tutto l’anno è infatti chiamato “la riviera della Valsesia”. Verso la fine del Quattrocento il paese era concentrato in due distinti agglomerati: Fontane e Rive di Rossa. Fontane, dove esistevano delle piccole sorgenti d’acqua, è l’attuale frazione, mentre Rive di Rossa comprendeva un piccolo abitato vicino all’Oratorio di San Rocco, dove ancora oggi si possono intravedere strutture di case di quell’epoca. In quel periodo si svilupparono anche l’arte, con molti dipinti e affreschi nelle varie chiese e oratori e l’artigianato. In particolare ebbe una grande diffusione il ricamo a puncetto o piccolo punto: tipico ricamo valsesiano, con il quale si realizzano pizzi e merletti. Il patrimonio storico architettonico e ricco di edifici di rilievo di carattere religioso. Interessante è anche la Chiesa parrocchiale dedicata a Maria Vergine Assunta, costruita tra il 1807 e il 1811 in luogo di una chiesa precedente e ingentilita dall’usuale portico antistante. Sparsi in tutto il territorio si contano almeno 11 oratori che conservano opere lignee ed affreschi molto preziosi. Due sono gli oratori dedicati a San Giovanni Battista: il primo, quello detto il “Vecchio”, in stile romanico, ha nell’abside affreschi di scuola lombarda, raffiguranti Cristo Pantocratore e i

SOPRA: Scorcio del paese di Rossa. SOTTO: Edifici religiosi lungo il sentiero dell’Arte per Piane di Folecchio.

Quattro Evangelisti, e all’esterno un dipinto dell’Avondo padre. Il secondo oratorio, risalente ai primi del XIX secolo, appare come una vasta costruzione in pietra a vista, oggi troppo grande per la ridottissima popolazione locale. SPORT L’attrattiva maggiore è rappresentata da gradevoli itinerari immersi nella natura: boschi e prati incorniciano uno degli otto Sentieri dell’Arte ideati dal CAI (Cerva di Rossa - Piane di Folecchio - Alpe Lavaggi di Sopra), i famosi percorsi naturalistici punteggiati da testimonianze artistiche e di fede (piccoli oratori, cappelle ecc.), così come i due itinerari escursionistici più pittoreschi che salgono dal centro verso l’Alpe sull’Oro (1263 m ) e il Pizzo Tracciora (1917m).

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VAL SERMENZA

RIMASCO INCONFONDIBILE PER IL SUO LAGO ARTIFICIALE È META DEGLI AMANTI DEL BOB ESTIVO Rimasco sorge sulla confluenza di due torrenti, l’Egua e il Sermenza, che danno i nomi alle rispettive valli che attraversano. Nel 1925 venne realizzata una diga a valle dell’abitato che diede vita ad un invaso artificiale utilizzato per la produzione di energia elettrica: tutt’ora il paesaggio rimaschese è conosciuto e reso inconfondibile proprio dalla fisionomia che questo lago gli conferisce. L’abitato centrale è abbracciato da alcune piccole quanto deliziose frazioni: Campo Ragozzi, Dorca, Ferrate, Priami, Balmelle, Cà di Zelle, Oro. Una parte del territorio rimaschese è protetto dal Parco Naturale Alta Valsesia. Poco prima dell’ingresso nel centro si è accolti dall’affresco della “Gloria della Vergine” che campeggia sulla facciata della chiesa dell’Assunta, in frazione Ferrate: la tradizione vuole che sia stata eretta per via di un evento miracoloso legato ad

SOPRA: Scorcio del lago artificiale di Rimasco. SOTTO: pescatore in un tratto del fiume Sermenza e il bob estivo su rotaia.

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un’icona mariana. Dal laghetto rimaschese si nota bene come Rimasco sia tutta raccolta intorno ad un caratteristico nucleo di case dalla solida architettura in pietra. Nei pressi dell’incontro dei torrenti Egua e Sermenza sorge la chiesa parrocchiale dedicata a San Giacomo, rimaneggiata fino ad assumere le forme attuali nel 1688: al suo interno spicca l’altare maggiore, costruito in legno su un tabernacolo piramidale e arricchito dalle sculture che ritraggono San Giovanni Battista e San Giacomo. Alle pareti laterali sorprendono alcuni lacerti di affreschi del XV secolo raffiguranti i mesi e il lavoro dell’uomo, unico esempio in tutta la valle. Le zone alpigiane soprastanti l’abitato sono ricche di fascino ambientale ed etnografico: riportano alla mente la vita delle origini stanziali dei primitivi villaggi, lo scambio culturale tra le popolazioni Walser – giunte da Rimella e dalla Res di Fobello – e quelle propriamente valsesiane. SPORT La ricca rete sentieristica che circonda il paese offre percorsi montani adatti a vari tipi di preparazione atletica (tra i più noti quelli che conducono all’Alpe Lampone o alla panoramica Dorca). L’offerta sportiva vanta una specialità unica in Valsesia: il bob estivo su rotaia. Si pratica nell’area di un ex impianto sciistico riqualificato a questo scopo e che si trova in località Pian della Ratta. La pista ha una lunghezza di 1,8 Km per un dislivello di circa 220 m. Grazie alla palestra di roccia “Guido Filisetti” anche gli amanti del climbing possono esercitarsi comodamente in questa disciplina. L’abbondanza di acque portate dai torrenti che caratterizzano l’aspetto morfologico di questa area unitamente al lago artificiale garantiscono la pratica della pesca sportiva: l’ambiente selvaggio e l’abbondanza di trote richiamano pescatori da tutta Italia.


VAL SERMENZA

RIMA SAN GIUSEPPE IN UN BELLISSIMO ANFITEATRO MONTANO È IL PAESE PIÙ ALTO DELLA VALSESIA Immersa in un bellissimo anfiteatro montano dominato dal monte Tagliaferro (2.964 m) e dalla cascata di Marànc, Rima è il paese più alto della Valsesia e l’ultimo della Val Sermenza, una valle laterale che prende il nome dal torrente omonimo che la attraversa. Dal 1835 forma un Comune unico con San Giuseppe, un grazioso borgo che si incontra poco prima di raggiungere Rima. L’unione dei due comuni non ha cancellato la loro diversa fondazione: mentre San Giuseppe è l’ultimo paese valsesiano, Rima venne fondata verso la seconda metà del XIV secolo dalle genti Walser provenienti da Alagna. Il territorio è tutelato dal Parco Naturale Alta Valsesia, grazie al quale il numero e le specie di esemplari vegetali e animali che si possono osservare è davvero molto ricco. Le tracce della cultura Walser si ritrovano passeggiando tra le vie del paese in quell’architettura tipica che unisce il legno alla pietra, negli abiti tradizionali indossati durante le feste ancora vitali, nei profumi della tavola. Infatti, Rima è un paese che ha saputo fondere sapientemente la sua lunga e ricca storia di derivazione Walser con gli echi della modernità sociale ed artigianale ereditata durante il XIX secolo, il periodo d’oro dell’emigrazione che fruttò una grande ricchezza economica grazie soprattutto dalla tecnica del Marmo Artificiale. Con questa speciale lavorazione, esportata nelle corti e nelle grandi città europee ed extraeuropee, si riesce a riprodurre perfettamente l’estetica del marmo naturale con un impasto a base di scagliola. L’ecomuseo rimese vanta il Museo Gipsoteca “Pietro Della Vedova”, dedicato all’omonimo scultore (1831-1898) che volle costruirsi una Casa-Museo immersa in un bosco di larici per ospitare i suoi lavori in gesso. Tra i luoghi di fede un’attenzione particolare merita il Santuario della Beata Vergine delle Grazie, all’ingresso del paese, la cui origine risale al 1480.

SOPRA: Scorcio invernale di Rima. SOTTO: Scorcio estivo del paese, case Walser tra le vie del paese e scalatori sulla cascata di ghiaccio.

SPORT La catena montana che abbraccia Rima offre un gran numero di sentieri adatti al trekking in estate (l’itinerario più noto è quello conosciuto come “anello degli alpeggi”) o alle ciaspolate e allo sci alpinismo in inverno. Saranno soddisfatti anche quanti si dedicano alla piolet-traction: grazie ai numerosi corsi d’acqua presenti, nei mesi più freddi gli scalatori delle cascate di ghiaccio hanno solo l’imbarazzo della scelta. L’arrampicata classica è praticabile anche per un tratto della cresta Nord del Tagliaferro o sullo Spigolo Chiara del Piglimò. Un’altra attività di grande richiamo, anche internazionale, è quella della pesca sportiva: il torrente Sermenza offre una riserva di alta montagna che si snoda per circa 3 Km e che corre accanto alla strada che conduce a Rima.

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VAL GRANDE

CARCOFORO ELETTO “VILLAGGIO IDEALE D’ITALIA” DALLA RIVISTA “AIRONE”

SOPRA: Il Museo Naturalistico. SOTTO: I campi da tennis e pallavolo, la partenza della Superciaspolata della Valsesia e un tratto della pista da fondo.

Di un “Alpe Carchoffeni” si parla nei documenti a partire dal 1383, in un periodo in cui era in corso la colonizzazione delle genti Walser provenienti dall’Alto Vallese. Le tipiche case in legno e pietra raccontano di quella Carcoforo originaria che si può ancora osservare nei crocicchi delle vie del piccolo centro abitato. Il paese, uno dei più piccoli in Valsesia per numero di abitanti, è attraversato dal torrente Egua che si unisce al torrente Sermenza all’altezza di Rimasco. Tutelato per una porzione dal Parco Naturale Alta Valsesia, Carcoforo è abbracciato da lussureggianti pascoli e boschi di larice e rimane incastonato tra panoramiche cime montuose che confinano con Fobello (est), Rima (ovest) e Macugnaga (nord). Carcoforo è una delle tappe della Grande Traversata delle Alpi (GTA) e del Gran-

de Sentiero Walser. Caratterizzato da uno stile tipicamente alpino, l’abitato è adorno in ogni dove di eleganti meridiane, piccoli affreschi, oltre a bellissime quanto rare torbe, edifici tardomedievali che risalgono al periodo di fondazione dell’insediamento. Entrando nel centro del paese si passa attraverso l’Arco della Buona accoglienza, eretto nel 1734 sulla vecchia mulattiera, per poi giungere alla chiesa parrocchiale di Santa Croce. Ampliata durante diverse campagne di lavori là dove già preesisteva un luogo di culto, la chiesa venne consacrata nelle forme attuali nel 1618. Al suo interno trovano posto l’ancona lignea dorata d’epoca barocca e lungo la navata i quadri delle stazioni della Via Crucis realizzati nel corso del ‘700 da Lorenzo Peracino. In frazione Tetto Minocco si trova il Museo Naturalistico del Parco Naturale Alta Valsesia, allestito all’interno di una bellissima casa Walser e dotato di spazi multimediali completi di laboratorio didattico interattivo. Recentemente è stata approntata anche una sala sensoriale, pensata per i visitatori non vedenti. SPORT Vista la sua conformazione ambientale, il paese offre un ricchissimo reticolato di sentieri adatti a tutte le attività montane, dal trekking in estate passando per ciaspolate, sci alpinismo e sci di fondo in inverno. Ogni anno a Carcoforo si tiene la Superciaspolata della Valsesia: il percorso, di 200 mt di dislivello, si snoda lungo il tracciato della pista di fondo. A carcoforo negli ultimi anni si sono tenuti per ben due volte i Campionati Italiani Winter Thriatlon. Molto amata è la pesca sportiva, praticata nella zona del torrente Sermenza dove si trova una riserva che si snoda per circa 3 Km. Anche i cultori dell’arrampicata sportiva qui possono dedicarsi a questa disciplina grazie alla falesia denominata “Ai Saleè”, sulla quale sono state tracciate alcune vie non difficili.


VAL MASTALLONE

SABBIA PASSEGGIATE ED ESCURSIONI IN AMBIENTI SUGGESTIVI Così scrive di Sabbia Don Ravelli nella sua celebre guida, “Valsesia e Monte Rosa”, del 1924: “Il centro principale si stende sovra un ripido clivo bellamente rivestito di roveri e castani, e risuonante delle garrule acque del rio Saccora. Le frazioni invece, e Sabbia ne possiede una vera nidiata, sono sparse per entro la verdeggiante Val Sabbiola, solo tra loro unite da una fitta rete di strade alpestri, ottimamente tenute ma pur sempre faticose.” Sabbia è il primo comune che s’incontra entrando in Val Mastallone, una valle laterale della Valsesia. Il centro dista 8 chilometri da Varallo ed è attraversato dal torrente Sabbiola che sfocia nel torrente Mastallone nei pressi di Bocciolaro, frazione dell’adiacente comune di Cravagliana. Rilievi archeologici testimoniano la presenza di popolazioni celte prima della nascita di Cristo. Molti sono i massi “coppellati”, lavorazioni che servivano per riti propiziatori delle tradizioni religiose delle tribù. Secondo alcuni studi la Val Sabbiola venne popolata prima nella parte alta, (a causa di flussi migratori provenienti dalla Valstrona) dove oggi si trovano alpeggi abbandonati come l’Alpe Palazzo, l’Alpe Ghiaccio e l’Alpe della Francesca. Solo successivamente le persone si spostarono più a valle, dove ora sorge l’abitato principale. La parrocchia di Sabbia si rende indipendente da quella di Cravagliana nel 1514 per volere degli abitanti locali. Dopo la costruzione di una prima chiesa (ora diventata municipio) è stato costruito un secondo oratorio dedicato a san Giovanni Battista. Date le caratteristiche del territorio, molto impervio e con vie di comunicazioni scarse, la municipalità ha, dalla sua fondazione, sempre mantenuto la sua autonomia.

SOPRA: Scorcio del paese di Sabbia. SOTTO: Il Bosco dell’Impero, ambiente suggestivo per le escursioni nel comune, e il campo polifunzionale.

SPORT A Sabbia campo sportivo polifunzionale, in manto erboso, con reti di protezione laterali ed illuminazione notturna. Il campo può essere utilizzato per partite di calcetto o per la pallavolo. Il territorio offre inoltre alcuni sentieri adatti al trekking. Da segnalare l’itinerario 564, Sabbia - Bosco dell’Impero. La rete sentieristica di questo Bosco è stata rifatta completamente nell’estate 2014 ed è adatta per poter organizzare corse podistiche in un panorama davvero suggestivo. L’itinerario può essere eseguito come un anello, da Sabbia ad una frazione posta poco sopra e raggiungibile con i mezzi, oppure proseguendo fino all’interno della Val Sabbiola in direzione Alpe Campo. Dal centro del paese il sentiero sale in direzione di una strada sterrata fino a raggiungerla, seguendola poi a sinistra in direzione della Val Saccora.

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VAL MASTALLONE

FOBELLO AMBIENTI SANI E INCONTAMINATI PER ATTIVITÀ SPORTIVE ALL’ARIA APERTA TUTTO L’ANNO L’origine di Fobello risale alla prima metà del ‘300, quando gli alpeggi utilizzati dai pastori in estate iniziarono ad essere abitati in maniera stanziale. Grazie alla sua particolare conformazione ambientale, dal 1985 Fobello fa parte del Parco Naturale Alta Valsesia, circa 700 ettari di territorio a quote comprese tra gli 880 m del centro del paese e i 2.458 m della Cima Colmetta. L’abitato si caratterizza per la presenza di grandi case, alcune ancora risalenti al ‘700 e ‘800, ritmate dai balconi in pietra e aperture ad arco, con facciate decorate da trompe l’oeil con motivi floreali o affreschi religiosi. Durante il XIX secolo e Fobello si afferma come rinomato centro di villeggiatura puntando specialmente sulla sua capacità di accoglienza alberghiera. Questo fiorente periodo rimane vivo grazie alle belle ville dell’epoca: la splendida Villa Musy, così particolare da sembrare quasi un castello delle fiabe immerso nella folta vegetazione boschiva, la bella Villa Lancia alla Montà, voluta da Giuseppe Lancia e Villa Lanza,

SOPRA: La Chiesa parrocchiale di parrocchiale di San Giacomo. SOTTO: Il campo da minigolf, il campo da calcio, il Museo del Puncetto e uno dei numerosi raduni di auto storiche a Fobello.

appartenuta all’Ambasciatore Michele Lanza. Il Valsesia Lancia Story, in collaborazione con la Famiglia Lancia, per onorare la figura di Vincenzo Lancia (originario di Fobello), ha allestito in paese una Mostra permanente intitolata al fondatore della prestigiosa casa automobilistica. Nel medesimo edificio, all’ultimo piano, ha sede anche il piccolo e accogliente Museo del Puncetto. Qui è raccolta una preziosissima esposizione di splendidi manufatti, realizzati con l’antica tecnica del “piccolo punto” reso famoso anche alle corti d’Europa grazie all’interesse che seppe suscitare nella Regina Margherita di Savoia. Giunti in frazione Campelli scopriamo il Museo Carestia - Tirozzo, ospitato in una casa del XVI secolo. Nelle sale interne, ampie e luminose, è conservata una parte dell’Erbario appartenuto dell’Abate Antonio Carestia, di Riva Valdobbia (1825 -1908). SPORT Fobello vanta un ricco ventaglio di possibilità escursionistiche. Il suo territorio si snoda tra numerose frazioni che corrono dagli 880 metri del centro cittadino ai 1.330 di Baghera. Questa zona è ricchissima di acque tanto che i quattro principali affluenti del torrente Mastallone disegnano gli itinerari degli Antichi Sentieri: il Vallone del Cervo, il Vallone di Roj, il Vallone del laghetto, degli Strienghi e il Vallone di Nava. Si tratta itinerari percorribili per la maggior parte dell’anno e offrono la possibilità di fare interessanti e piacevoli passeggiate alla portata di tutti. Non bisogna dimenticare i percorsi GTA che uniscono Fobello a Rimella (valico della Res) e a Carcoforo (Colle d’Egua) ma sono possibili escursioni anche verso la Valle Anzasca, l’Ossola e la Svizzera. Le acque rendono inoltre Fobello una delle mete privilegiate per la pratica della pesca sportiva. In località “Oltracqua” nelle domeniche dei mesi invernali è disponibile un campetto di sci in cui bambini possono divertirsi con sci, slitte e snowboard mentre durante l’anno troviamo campi polifunzionali (basket, calcio, pallavolo, tennis, minigolf, bocce).


VAL MASTALLONE

CERVATTO PUNTO DI PARTENZA DI NUMEROSI SENTIERI DELL’ARTE E DELLA FEDE La posizione panoramica, sul colle a dominare tutta l’alta valle del Mastallone, fanno di questo piccolo Comune uno dei più pittoreschi della Valsesia. Luogo unico nel suo genere, è situato su un cucuzzolo panoramico, aperto a 360° tra le valli del Mastallone e del Cervo. Le frazioni sono Cadvilli, Cadiano, Giavina, Orlino, Oro Negro, Tapponaccio. Anticamente il paese e tutte le sue pertinenze erano dipendenti da Fobello, da cui nel 1738 si staccò la Parrocchia e circa un secolo più tardi il Comune. Questo paese è stato meta prediletta dalla borghesia piemontese e lombarda: ricordiamo le Famiglie Borsalino, Marchesa, Bayla, Banfi, Dell’Acqua e Koelliker. Di fronte al Municipio si trova la Chiesa parrocchiale di S. Rocco, edificata nel XVII secolo e decorata dai fratelli Avondo. Conserva all’interno una tela di De Dominici “Morte di San Giuseppe” risalente alla fine del XIII secolo. Dietro la chiesa, seguendo le cappelle della Via Crucis, dipinte nel 1775 da G.B. Peracino, si giunge all’oratorio di San Giovanni, dalle linee neogotiche. Poco distante si erge la villa, detta “il Castello”, fatta costruire dalla famiglia Montaldo alla fine dell’ottocento. Nonostante si possa pensare all’assonanza tra il nome del paese e il cervo, presente numeroso negli anni passati tra i boschi della zona, il nome del comune ha altre origini. E non fu l’animale a regalare il nome al torrentello Cervo che scende dalla vetta del Pizzo. Una delle ipotesi è che il nome derivi dal “cerro”, probabilmente presente con abbondanza un tempo, sia quassù come nelle zone alte del Biellese. Fu poi il torrente a dare il nome a Cervatto.

SOPRA: La Villa-Casteldo della famiglia Montaldo. SOTTO: La Val Mastallone, una capriolo nei boschi di Cervatto e la chiesetta della Madonna del Balmone.

dalla presenza di numerosi oratori e cappelle votive dove sono custoditi preziosi affreschi e opere d’arte, a testimonianza della ricca storia e tradizione di questi luoghi. Il percorso si snoda nella valletta del torrente Cervo, a ponente del paese e attraversa tutta una serie di piccoli insediamenti abitativi per giungere alla solitaria chiesetta della Madonna del Balmone. Degno di nota anche il percorso delle “Valli della Fede” che collega le diverse valli alpine. Il sentiero che unisce la frazione Torno di Cervatto alla frazione Roj di Fobello è adatto ai disabili.

SPORT Tra le varie opportunità che il soggiorno a Cervatto offre, è da segnalare la presenza del “Sentiero dell’Arte” promosso dal CAI di Varallo e dalla Comunità Montana Valsesia, caratterizzato

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