Storie che non si dimenticano: dalle storie di vita ai pannelli occupazionali biografici

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DALLA RACCOLTA DELLE STORIE DI VITA DEGLI ANZIANI AFFETTI DA DEMENZA ALLA REALIZZAZIONE DI PANNELLI AUTOBIOGRAFICIOCCUPAZIONALI

Grazie all’allentamento delle misure restrittive e alla tregua concessa dalla pandemia, è stato possibile ripartire con la realizzazione di attività di coinvolgimento per gli anziani e le loro famiglie.

LE ATTIVITÀ

L’attività di animazione, da sempre una delle caratteristiche che contraddistinguono i progetti nei servizi per anziani della cooperativa, ha, purtroppo, subito una bat tuta d’arresto durante la pandemia, portando gli anziani e gli animatori/educatori a sospendere buona parte, se non tutte, delle attività tradizionalmente proposte.

Coopselios, durante il 2022, ha potenziato i progetti di ani mazione all’interno dei propri servizi per anziani.

Il risultato di queste attività è un percorso ricco di dialoghi, emozioni e ricordi che ha coinvolto più di 150 anziani e 50 tra educatori e animatori degli oltre 30 servizi per anziani gestiti da Coopselios, su tutto il territorio nazionale.

VALOREANIMAZIONEDICOMENEISERVIZI PER ANZIANI DI COOPSELIOS

LE PREMESSE

Gli approcci biografici sono una fra le diverse tipologie di intervento utilizzate per prevenire o compensare le condizioni patologiche dell’anziano che possono derivare, ad esempio, dal trasferimento in una Residenza Sanitaria Assistenziale. È, infatti, abbastanza frequente che, almeno nei primi periodi di inserimento, l’anziano provi sentimenti negativi quali solitudine, depressione, perdita di autono mia e, in generale, un peggioramento della propria qualità della vita.

Gli approcci biografici che utilizzano le narrazioni del pro prio passato hanno lo scopo di rafforzare l’autoefficacia, promuovere l’accettazione e migliorare la qualità della vita, migliorando anche la qualità delle relazioni tra i residenti delle RSA.

La conoscenza della storia di vita della persona con demenza costituisce un elemento fondamentale per l’applicazione del metodo Gentlecare®, la metodologia di riferimento nella gestione di persone affette da demenza che segue un approccio definito “protesico”, volto cioè a impostare, per ciascun soggetto, una “protesi di cura” allo scopo di compensare la perdita delle funzioni.

La centralità della persona e la ricerca e salvaguardia della sua continuità esistenziale costituiscono gli elementi base di questo modello, che si rivolge a strutture residen ziali e semiresidenziali per persone affette da demenze con perdita di autonomia, come quelle gestite dalla no stra Ricomporrecooperativa.lestorie degli anziani significa ricomporre

il senso del fare e il senso della cura, per avvicinarci alle persone e sentirne le emozioni. L’approccio centrato sulla persona e i modelli di intervento per la demenza ribadi scono e dimostrano l’importanza di essere “persona” e il valore della conoscenza della biografia come elemento necessario per una vita dignitosa.

La conoscenza della storia individuale permette dunque -di:riconoscere l’unicità della persona, - acquisire una comprensione del significato che la per sona dà alla realtà, - disporre di elementi di conoscenza a cui fare riferimento nello svolgimento delle attività e nella conversazione, - utilizzare nei momenti di difficoltà della persona (diso rientamento, manifestazioni di ansia, allucinazioni, deliri, ecc.) elementi di vita con valenza positiva (il ricordo di un familiare caro, di un animale con cui c’era un legame affettivo significativo, una canzone evocativa) che rassicurano la persona.

IL PROGETTO

Gli animatori e gli educatori dei servizi sono stati formati attraverso due modalità di approccio per le persone con -demenza:l’approccio PCC (Person Centred Care) di Tom Kitwood; - l’approccio derivato dalle intuizioni del metodo Montes sori.

Sono state raccolte, attraverso le parole e le immagini, le storie delle persone realizzando, per ognuna, un album dei ricordi arricchito dai familiari; l’album può essere utilizzato quotidianamente dal personale per conoscere l’anziano, può essere consultato dalla persona stessa in modo individuale o insieme agli operatori e, giorno dopo giorno, può essere arricchito di particolari. Il libro della biografia può essere utilizzato nei diversi contesti - a casa, nei centri diurni, nelle residenze per an

LA RACCOLTA DELLE STORIE DI VITA ATTRAVERSO IL “LIBRO DELLA BIOGRAFIA”

LA FORMAZIONE

Sulla base di queste consapevolezze, Coopselios ha rea lizzato il percorso dal titolo “Storie che non si dimenticano: dalla raccolta delle storie di vita degli anziani affetti da demenza alla realizzazione di pannelli occupazionali au tobiografici”, che ha coinvolto anziani e personale per oltre 6 mesi lungo tre fasi: la formazione, la raccolta delle storie, la realizzazione del pannello.

Per questo progetto, è stato chiesto a ciascuno dei nostri servizi per anziani di raccogliere almeno cinque storie di vita; di queste, sceglierne una, ritenuta di più semplice divulgazione. Sulla base delle informazioni raccolte, appli cando le conoscenze derivate dalla formazione, l’obiettivo è stato realizzare un pannello che possa fungere da stru mento occupazionale e di semplice manipolazione ma anche da strumento di oggettivazione della storia di vita personale e quindi di personalizzazione.

La conoscenza delle storie di vita degli anziani si rivela per noi fondamentale per gestire servizi realmente

ziani e anche nelle cliniche e ospedali, da familiari, amici, volontari, assistenti familiari, operatori che condividono l’importanza del benessere degli anziani - e consente di entrare nel mondo di riferimento dell’anziano e di creare un legame empatico.

LA REALIZZAZIONE DEL “PANNELLO OCCUPAZIONALE BIOGRAFICO”

La terapia occupazionale è una disciplina riabilitativa che utilizza la valutazione e il trattamento per sviluppare, recuperare o mantenere le competenze cognitive, fisiche, psichiche della vita quotidiana e lavorativa delle persone con disabilità, tramite attività. Si occupa anche dell’individuazione e dell’eliminazione di barriere ambien tali per incrementare l’autonomia e l’indipendenza e la partecipazione alle attività quotidiane, lavorative e sociali. Fra i diversi strumenti a disposizione vi è il pannello occu pazionale che raccoglie attraverso oggetti rappresentativi la storia dell’anziano.

Oltre 3.000 professionisti ogni giorno si prendono cura di più di 6.000 persone e delle loro famiglie, garantendo qualità e affi dabilità. Dal 1985 progettiamo e gestiamo servizi socio-sanitari, assistenziali ed educativi in Italia e all’estero con competenza, umanità e responsabilità.

Oggi siamo presenti in 8 regioni italiane con oltre 200 servizi - sud divisi fra residenze sanitarie e assistenziali, centri diurni, servizi di assistenza domiciliare, centri polifunzionali e per la riabilitazione, centri per persone con disabilità, scuole e nidi d’infanzia - proget tati su misura delle famiglie e dei loro bisogni.

CHI SIAMO

dedicati alle persone. È necessario che tutta l’équipe di lavoro condivida un sincero interesse per la vita di ciascun anziano; grazie alla narrazione condivisa, è possibile co struire relazioni di fiducia anche con i familiari, integrare la biografia nella valutazione psicologica, realizzare labo ratori e attività dedicate a ognuno nei servizi residenziali e a domicilio e interpretare ciò che viene spesso definito come “disturbo del comportamento” della persona con demenza, che è, in realtà, una modalità di comunicazione connessa all’ambiente.

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