L'ora di spini 3 215

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Arianna

EDUCATIVA DI STRADA

Maggio 2015

Spini

PERIODICO D’INFORMAZIONE DI COMUNITÀ Con l’inizio della primavera e della bella stagione non poteva mancare “L’Ora di… ”-Spini-, anche questa volta ricco di storie, ricordi, informazioni e voglia di raccontarsi. Tra le pagine di questo numero potrete trovare l’unione di esperienze tra giovani e adulti eco-volontari del quartiere, la presentazione di un progetto del Comune di Trento su tutta la città che fa dell’accoglienza il filo rosso del suo intervento; non solo vi racconteremo la scommessa del corso di ginnastica che da ottobre scorso fa danzare alcune donne e (uomini!) del quartiere. Anche i bambini del Giocastudiamo si dimostrano fedeli redattori, raccontandovi l’esperienza avuta in…TV!! “L’Ora di…”-Spini- tra i suoi articoli vi presenterà anche un nuovo arrivo sul territorio: la Cooperativa sociale La Sfera, scoppiettante di attività e idee! Non perdetevi, inoltre, i consigli culinari di Cristina per riutilizzare tutto il pane che avanziamo in casa e un’altra grande puntata della sezione “C’era una volta”, che avrà come protagonista il Maso Caravaglia di Spini. NB! Il 24 maggio vi aspetta la prima edizione de “Due passi per Spini tra storia e sapori” , passeggiata per le vie di Spini all’interno della ormai consueta festa “Vento in Poppa”! sarà una giornata all’insegna del gusto, dello stare insieme e del divertimento. Nel primo pomeriggio, dopo aver saziato fame e golosità, si svolgeranno presso il nuovo parco tornei di calcio, basket e una caccia al tesoro!! Vi aspettiamo numerosi!! La Redazione

il tuo

5 x mille alla

cooperativa Arianna

UN GESTO SEMPLICE PER SOSTENERE CONCRETAMENTE I NOSTRI PROGETTI BASTA LA TUA FIRMA E IL NOSTRO CODICE FISCALE: 01349150225.

Puli…amo Spini: adulti e ragazzi insieme per pulire il quartiere A partire dall’estate scorsa i ragazzi dello spazio-giovani, supportati dagli educatori di strada si sono dedicati a “Puli...amo il parco”, attività di pulizia del campo da calcio e degli spalti adiacenti. Tempo permettendo il mercoledì pomeriggio era dedicato, infatti, alla pulizia del campo da calcio e delle scalinate, che utilizzate da tutto il quartiere si presentavano spesso sporche e poco presentabili. I ragazzi coinvolti sono stati undici che di settimana in settimana si sono alternati nell’attività ridonando a sé stessi e al proprio territorio un pezzo di bene comune. A metà marzo anche il mondo adulto, indignato e stufo di vedere il proprio quartiere con rifiuti e sacchetti abbandonati lungo le vie, ha deciso di ritrovarsi, rimboccarsi le maniche e agire. Il 14 marzo, infatti, si è tenuta la prima iniziativa de “Puli…amo Spini” che invitava i residenti della zona più volenterosi ad unirsi per dare finalmente una bella ripulita alle vie del quartiere. Alla mattina si sono trovati in dodici persone armate di guanti, sacchetti, rastrelli e tanta tanta buona volontà. Il risultato? Una montagna di rifiuti, finalmente raccolti e portati via! Due iniziative così sullo stesso territorio non potevano non incrociarsi: fonderle insieme è stato tanto naturale quanto costruttivo, anche per il nome stesso che casualmente sembra avere lo stesso spirito! Perché agire separatamente quando unendo le forze si agisce meglio e con maggior efficacia? Ecco come è avvenuto lo sposalizio tra giovani e adulti per dare un messaggio a tutta la comunità rispetto all’ambiente, alla sua cura e alla sua manutenzione. L’idea, infatti, non è quella di lasciare le iniziative là impresse solo nella mente di pochi, ma è quella di renderla un appuntamento fisso per tutto il quartiere dove ognuno davvero possa contribuire a prendersi cura del bene comune, quale è il verde del parco così come le vie del quartiere. Accogliamo, infatti, l’occasione di poter scrivere tra queste pagine per far girare la voce il più possibile e per poter raggiungere un maggior numero di persone! Insieme possiamo prenderci cura del nostro territorio! Vi invitiamo così a raggiungerci per un’altra eco-giornata: sarà sabato 9 maggio alle ore 8.30! Vi aspettiamo numerosi in piazza. A seguire spaghettata insieme gentilmente preparata dal Comitato Amizi del Pont dei Vodi!!

GRAZIE

I ragazzi e gli adulti de “Puli…amo Spini”


SPORTELLO “AFFETTI SPECIALI” S.O.S ACCOGLIMI! “Miriam ha grandi occhi neri e ha 2 anni, frequenta volentieri il nido. Vive in Italia solo con la mamma, che costretta a lavorare nei week end non sa a chi lasciare la bimba con fiducia” Cerchiamo una famiglia con figli, che possa accudire Miriam al sabato o alla domenica e che diventi un punto di riferimento per lei e per la sua mamma. “Alexander è un simpatico bambino di 8 anni, spigliato e socievole. I suoi genitori stanno affrontando una separazione molto conflittuale e presi da se stessi fanno fatica a vedere le esigenze del figlio. Alexander ha bisogno di qualcuno che lo ascolti, che giochi con lui, che offra dei momenti di svago” Per questo pensiamo che una figura matura, come una pensionata, possa essere per lui una buona compagnia per almeno due pomeriggi in settimana. “Daniel e Francesca, di 7 e 11 anni, frequentano la scuola con un po’ di difficoltà, ma hanno voglia di imparare. I genitori fanno fatica ad occuparsi dei compiti e sono molto preoccupati a far fronte alla condizione economica familiare” Si cerca un giovane studente o studentessa (maggiorenni) che il sabato mattina dedichi qualche ora per aiutarli nello studio. Mattia, 15 anni ha

perso un anno di scuola e da grande vuol far il meccanico. E’ cresciuto senza una figura maschile di riferimento e chiede di essere aiutato ad imparare un mestiere da una persona pratica e di polso, che si relazioni con lui” Cerchiamo una coppia (con figli già adulti) disponibile a dedicare qualche ora a Mattia, per svolgere assieme lavori manuali (giardinaggio, traslochi, meccanica ecc) Queste sono alcune delle situazioni di bambini e ragazzi, le cui famiglie chiedono ai servizi sociali un supporto per alcuni momenti della giornata. Lo Sportello Affetti Speciali, cerca persone, single e famiglie (con o senza figli), studenti e pensionati che vogliono collaborare a dare una mano per poche ore alla settimana nei progetti di accoglienza. L’accoglienza familiare consiste nel prendersi cura temporaneamente di un bambino o di un ragazzo quando i genitori, per motivi di lavoro, per difficoltà personali o relazionali, per assenza di reti familiari, non sono in grado di occuparsene autonomamente. Ai volontari si chiede di sostenere dei colloqui di conoscenza per cogliere gli elementi utili ai fini dell’abbinamento con la situazione sociale del bambino e della sua famiglia. Vengono garantiti momenti formativi e di confronto, individuali e di gruppo, per sostenere i volontari nell’azione concreta dell’ accoglienza. Chi volesse aver maggiori informazioni può telefonare allo Sportello Affetti Speciali 0461.889948 (al mattino)

GINNASTICA PER ADULTI: UNA SCOMMESSA DA RACCONTARE “Se il martedì sera non sai cosa fare…vieni con noi a zumbare!” Questo è un simpatico slogan attraverso cui potervi dire quel che facciamo da un po’ di mesi il martedì sera presso la sala Mattedi-Dalvit di via del Loghet, 65. E’ partito tutto come una scommessa che le signore del quartiere hanno subito accolto. Da ottobre fino ad ora abbiamo portato avanti quattro cicli di corso di ginnastica per adulti (frequentati in media da una quindicina di persone) grazie a Tania Pegoretti che in stretta collaborazione con la Cooperativa Arianna si è resa disponibile per far danzare a ritmo di musica in totale 30 donne e ben 2 uomini, che stanno tenendo duro dagli ultimi due percorsi!! Le partecipanti e i partecipanti sono entusiasti della proposta tanto che sono loro stessi a richiedere il proseguimento del corso..perchè in fondo senza di loro l’idea non può funzionare! Il corso non è impegnativo in quanto si svolge una volta a settimana per un’oretta (dalle 20.30 alle 21.30) e ogni ciclo è composto da cinque lezioni. Ma i punti di forza della proposta, non è solo il “bruciare calorie” ballando, ma anche nel trovarsi e ri-trovarsi nella sala della piazza per incontrare altre persone del quartiere e conoscersi. È inevitabile non scambiar due parole tra una coreografia e

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l’altra e mentre si sorseggia dell’acqua nei pochi secondi di pausa!! Il percorso si fermerà con l’inizio di maggio per i “calori estivi”, ma se c’è la disponibilità ad organizzarne uno ad inizio autunno.. a voi l’iniziativa di ricontattarci e riprendere a zumbare! Un grazie a tutti per la partecipazione! Tania Pegoretti e gli Educatori di strada della Cooperativa Arianna


La Sfera a Spini di Gardolo Da pochi mesi Spini di Gardolo ospita una nuova realtà economica e sociale. Dalla scorsa estate, infatti, in Via Kufstein 4 è operativa la nuova sede de La Sfera scs Onlus, cooperativa sociale di tipo B che, coniugando qualità dei servizi offerti ad una forte attenzione all’integrazione nella comunità, utilizza il lavoro come strumento di crescita della sfera personale e professionale. La cooperativa è nata nella primavera del 1995 con l’obiettivo di favorire l’inserimento lavorativo di persone in difficoltà che in particolare stavano seguendo percorsi di recupero dalla tossicodipendenza in comunità terapeutiche. A seguito della modifica dell’atto costitutivo nel 2004 la Sfera ha allargato il bacino di soggetti a cui rivolge i propri servizi sociali. Dall’inizio dell’estate 2014 la cooperativa si è trasferita nella nuova sede di Spini di Gardolo, in Via Kusfein 4, in una palazzina di due piani realizzata con rigorosi criteri ecologici ed ha ottenuto la certificazione Leed. Attualmente offre occupazione a circa 220 persone. Con un piede nel mercato e lo sguardo rivolto al futuro, La Sfera in occasione del suo ventesimo compleanno – in programma il prossimo giugno – ha avviato una serie di attività volte ad innestare nuove sinergie con gli attori che abitano il territorio, siano essi associazioni, imprese, cittadini. www.lasfera.org A giugno grande festa per il ventennale con tutta la comunità Da pochi mesi Spini di Gardolo ospita una nuova realtà eco-

Per non buttare via tutto il pane che avanziamo in casa…

400 gr di latte brandy a piacere.

TORTA DI PANE

PROCEDIMENTO

Ingredienti:

l’angolo delle ricette

nomica e sociale. Dalla scorsa estate, infatti, in Via Kufstein 4 è operativa la nuova sede de La Sfera scs Onlus, cooperativa sociale di tipo B che, coniugando qualità dei servizi offerti ad una forte attenzione all’integrazione nella comunità, utilizza il lavoro come strumento di crescita della sfera personale e professionale. Per celebrare il suo ventennale la cooperativa Sfera ha organizzato il 4 e 5 giugno prossimi due giornate di attività e momenti conviviali aperti a tutti durante le quali ripercorrere le tappe della sua storia, presentare i suoi nuovi progetti e attività, ascoltare e dialogare con la comunità. Le due giornate di celebrazione saranno strutturate con attività al mattino e al pomeriggio per offrire a tutti la possibilità di partecipare e offriranno sia momenti di dibattito e riflessioni sia momenti più leggeri e “didattico-ricreativi”. Orari e dettagli degli appuntamenti in programma – ancora in fase di definizione – saranno disponibili sul sito della cooperativa www.lasfera.org dove. Con un piede nel mercato e lo sguardo rivolto al futuro, La Sfera in occasione del suo ventesimo compleanno – in programma il prossimo luglio – ha avviato una serie di attività volte ad innestare nuove sinergie con gli attori che abitano il territorio, siano essi associazioni, imprese, cittadini. Lo scorso ottobre la cooperativa ha lanciato “Sfera Change Up” (www. sferachangeup.org ) bando dedicato a giovani under 28 per la realizzazione di progetti di innovazione sociale. Inoltre, proprio per meglio cogliere la voce della comunità in cui è inserita, sul sito della cooperativa www.lasfera.org è online un questionario che intende raccogliere feedback ed indicazioni preziose su esigenze e bisogni della comunità al fine di provare poi a co-progettare insieme ad essa sul territorio servizi e iniziative che favoriscano la socialità e le relazioni tra i cittadini. Partecipate, il vostro giudizio è prezioso!

150 gr pane secco 100 gr biscotti secchi a piacere 100 gr zucchero

1 cucchiaio di cacao amaro 1 uovo intero 50 gr di uvetta 30 gr di pinoli o altra frutta secca (nocciole, mandorle, fichi, noci ecc)

Tagliare a quadretti il pane e lasciarlo macerare nel latte. Tritare i biscotti. Accendete il forno sui 180 gradi. Ammollate l’uvetta nel brandy. Unire al pane inzuppato i biscotti tritati, il cacao, lo zucchero, l’uovo, l’uvetta strizzata dal brandy e la frutta secca che avete scelto. Versare il composto in una teglia imburrata e infarinata o con la carta forno. Infornate a fuoco caldo per un ora circa a 180 gradi. Cristina Mattedi

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C’era una volta…

C’era una volta… Maso Caravaglia

Grazie alle parole, racconti e ricordi di Mario e Paolo Eccel questa volta vogliamo raccontarvi la storia di uno dei masi più antichi della piana dei Spini: il Maso Caravaglia, che si trova nell’attuale via Monaco. Prima dell’ultima grande trasformazione del maso (avvenuta nel 2001) in una palazzina con ben una ventina di appartamenti, l’edificio apparteneva alla famiglia Eccel. Originari dalla Val dei Mocheni, dopo la prima guerra mondiale (circa negli anni ‘20) decisero di trasferirsi in valle dell’Adige, acquistando l’edificio di proprietà dell’allora Conte Caravaglia di Fai della Paganella. Appena cinquant’anni prima anche la piana dei Spini da palude veniva trasformata in campagna fertile e fruttifera. La zona infatti era spesso soggetta a continue alluvioni e pare che l’ampliamento del maso per mano del Conte sia avvenuta proprio a seguito dell’ultima piena nel 1882. Attorno al maso la famiglia Eccel fa del proprio terreno agricolo un campo di alberi di pere; ma non solo. La monocoltura praticamente non esisteva e insieme agli alberi da frutta le altre colture si integravano l’una con l’altra; ogni palmo di terra veniva utilizzato e riutilizzato. Oltre all’attività agricola, al maso erano presenti animali che contribuivano all’economia della casa (galline, maiali, vacche,..); nella zona più alta della casa, in un locale apposito con temperatura tra i 19° e i 20°(temperatura mantenuta costante grazie a una fornella alimentata a segatura), erano disposte le “arelle”, graticci sopra ai quali venivano allevati i bachi da seta (“cavaleri”). Quotidianamente venivano puliti e nutriti a foglie fresche di gelso. Dove attualmente si erge la facoltà di Economia in via Verdi si trovavano le Aziende L’Ora di…“Spini” - Periodico d’informazione di Comunità iscritto al Registro Stampa del Tribunale di Trento in data 18 dicembre 2013, n. 24 del 2013;

Proprietà: Cooperativa Sociale Arianna; via Marco Pola, 7 38121 Gardolo (TN); Direttore responsabile Alessandro Graziadei In redazione in questo numero: i ragazzi e gli adulti di Puli… amo Spini, i bambini e i ragazzi del Giocastudiamo, lo sportello Affetti Speciali, Tania Pegoretti, gli educatori di strada, La Sfera scs onlus, Cristina Mattedi, Mario e Paolo Eccel Stampa: Tecnoitalia Srl. Anno 5° n.3 REDAZIONE La redazione si ritrova ogni mercoledì dalle 17.00 alle 19.00 presso la sala di via del Loghet, 63 (al primo piano). Per info e/o inviare articoli: edustrada@arianna.coop È possibile consultare i numeri precedenti sul sito: www.arianna.coop

Agrarie, le quali vendevano le uova dei bachi da seta e acquistavano i bozzoli puliti dalla larva. Altro obiettivo ambito da chi viveva di campagna erano le fiere stagionali dove si potevano vendere i propri prodotti e acquistare attrezzature e animali per il sostentamento della casa e della famiglia. Tra la piana dei Spini erano presenti anche altri masi che svolgevano attività simili al maso Caravaglia: Maso Rodler, Maso dei Osei, Maso Folgheraiter. Quest’ultimo oltre alle classiche attività agricole aveva la funzione di controllare le “roste” dell’Avisio e gestire il flusso dell’acqua attraverso i canali, che portavano questa ai campi e ai mulini sia per il funzionamento della macina del grano sia per quello delle segherie.

Mario e Paolo Eccel

Diventare famosi su…History Lab!

Ciao a tutti, siamo due bambini del centro Giocastudiamo di Spini e volevamo raccontarvi questa storia: Lunedì 23 Marzo mentre stavamo facendo merenda un signore di nome Luca è entrato con una scatola molto grande e misteriosa. Finita la merenda lui ha iniziato a tirare fuori dalla scatole degli oggetti che raccontavano la storia della sua famiglia. Con gran stupore ci ha detto che se avevamo anche noi un oggetto che raccontasse una storia ci avrebbe fatto andare in TV. Noi tutti ci siamo subito emozionati pensando cosa stava per accadere: saremmo diventati famosi! Il 2 aprile alle 8.10 di mattina siamo andati con l’autobus al museo trentino dove più tardi abbiamo registrato la puntata di History Lab. Appena arrivati ci siamo divisi in due gruppi, un gruppo è andato in cabina di regia a decidere le luci e gestire le telecamere mentre l’altro nella sala registrazioni a fare da pubblico. In poche parole abbiamo fatto tutto noi ed è stato molto divertente. Per la cronaca eravamo in 16 e ognuno di noi ha raccontato la sua “storia in scatola”. Non perdetevi la nostra puntata che andrà in onda a fine maggio sul canale 602 History Lab.

Un saluto dalle stelle del cinema Giulia e Giorgio.

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