leonardo e i tesori del re
segnalazione di un antiquario svizzero e al contributo della RAI. Il sacro tendeva ad affiancarsi al profano nei calendari che spesso aprivano i manoscritti: in essi potevano trovare posto anche i segni zodiacali e le attività umane legate ai vari mesi, come accade in quello, pregevole e in francese, del Varia 76, eseguito per Guillaume de Trestondans, nobile di Borgogna morto nel 1475. Molto più essenziale è invece il calendario che apre il Varia 89, seguito dall’inizio del Vangelo di San Giovanni e dagli Offici della Croce e dello Spirito Santo. Il manoscritto, in origine più lungo, venne allestito per Ippolita Sforza, moglie di Alfonso duca di Calabria, fra il 1490 e il 1505; le miniature sono opera del toscano Attavante Attavanti. La perla della collezione è però il bellissimo Varia 88, Libro d’ore all’uso di Coutances (Normandia), realizzato per Jacques d’Estouteville intorno al 1480 e riccamente miniato in tutte le sue 149 carte, con estrema raffinatezza, dal Maître de l’échevinage de Rouen. Bibliografia: Maria Rosaria Manunta in Biblioteca Reale 1990, pp. 48-49; Clara Vitulo in Biblioteca Reale 1990, pp. 72-75; Ada Quazza in Van Eyck, Antonello, Leonardo 2003, n. 12; Eliana A. Pollone in L’Armeria Reale 2008, n. II.4.
Eliana A. Pollone
Varia 89, c. 68r
Varia 88, c. 145v