25 Luglio / Ore 21.00
OSAKA FUSION CAFÈ
Ensemble Jazz del Conservatorio

Maria Giaffreda - chitarra
Gabriele Potì - batteria
Alessandro Simonetti - pianoforte
Mattia Marchello - contrabasso
programma
Cassiopea – Midnight Rendezvous
M. Takanaka – Rainyday blue
Cassiopea – Dune
Akira Jimbo – Unforgettable summer
Jiro Inagaki & soul media – Scratch
Himiko Kikuchi – Fluffy
Ear Candy Jazz Factory – Urahara Catstreet
T-Square – Sunnyside cruise
NOTE DI SALA
Il jazz fusion giapponese si è evoluto in un modo estremamente differente ma anche parallelo a quello occidentale, la sua storia risale alla fine della Il
Guerra Mondiale, quando l’America influenza la moda di Osaka, resiste e si evolve clandestinamente, apertamente ostacolato dal governo del Giappone alleato con i nazisti.
Rispetto al jazz-funk o al jazz rock americano, quello giapponese è caratterizzato da melodie e temi orecchiabili, addirittura molto spesso ballabili che si sposano perfettamente con un ricco virtuosismo e con un forte tecnicismo e virtuosismo nell’armonia, nei Groove, nei soli. Le prime tendenze post conflitto mondiale non hanno esitato a fondersi con la cultura musical e ed estetica del Paese del Sol Levante; dagli anni Settanta comincia una proliferazione e varia produzione fusion che continua a fino ai giorni nostri, un vero peccato che in Europa sia poco conosciuta e solo lontanamente percepita attraverso colonne sonore di videogiochi e sene animate.
In questo progetto abbiamo voluto raccogliere i principali gruppi e artisti che hanno fatto la storia del genere, ogni brano è la tappa di un viaggio nel forte legame tra jazz e cultura giapponese, un viaggio che parte dagli anni Settanta (Cassiopea...), passa per gli anni Ottanta (T-Square...) e arriva a noi (Ear Candy Jazz Faotory...).
Questo concerto ha l’intento di essere la riscoperta di un fusion diverso e distante dal nostro, un genere dinamico, sempre giovane che ha stupito e continua a meravigliare il mondo.