Programma attuativo 2010

Page 1

Programma Attuativo 2010

DISTRETTO DI REGGIO EMILIA

Comuni di Reggio Emilia Albinea Bagnolo in Piano Cadelbosco sopra Castelnovo sotto Quattro Castella Vezzano s/Crostolo

Ausl - Distretto di Reggio Emilia Arcispedale S.Maria Nuova Provincia di Reggio Emilia

APRILE 2010


indice Accordo di Programma

pg. 7

Tabella A) – Quadro riepilogativo del finanziamento della spesa prevista per il programma attuativo 2010

pg. 17

Tabella B) – Fondo sociale locale – previsione di spesa 2010

pg. 18

Stato di attuazione degli obiettivi strategici triennali di salute e benessere sociale

pg. 23

Schede Intervento - Declinazione degli obiettivi strategici triennali Area anziani DISTRETTO • assistenza residenziale anziani • assistenza residenziale anziani- ricoveri di sollievo • dimissioni protette • assegni di cura anziani

pg. 35 pg. 36 pg. 37

AUSL

pg. 41 • •

emergenza caldo sostegno alla domiciliarità della popolazione anziana

COMUNE DI REGGIO EMILIA • servizi per il tempo libero • alloggi con servizi • pasti a domicilio • assistenza domiciliare anziani • centri diurni anziani

pg. 43

COMUNE DI ALBINEA • soggiorni climatici anziani • centro diurno • assistenza domiciliare adulti /anziani • servizio pasti a domicilio

pg. 48

UNIONE “TERRA DI MEZZO” DEI COMUNI DI BAGNOLO IN PIANO – CADELBOSCO DI SOPRA E CASTELNOVO DI SOTTO • attività motoria • servizio pasti a domicilio • assistenza domiciliare adulti /anziani • centro diurno

pg. 51

COMUNE DI QUATTRO CASTELLA • servizio pasti a domicilio • centro diurno • assistenza domiciliare adulti /anziani

pg. 56

COMUNE DI VEZZANO S/C • servizio pasti a domicilio • assistenza domiciliare adulti /anziani

pg. 59

Area responsabilità familiari, infanzia e adolescenza PROGRAMMA REGIONALE PER LA PROMOZIONE E TUTELA DI SOGGETTI IN ETÀ EVOLUTIVA E IL SOSTEGNO ALLA GENITORIALITÀ AUSL

pg. 61 pg. 62 pg. 65

• • •

spazio “latte e coccole” mamme nel pallone la stanza di dante 2


• • •

terapia occupazionale in atelier progetto genitorialità centro diurno per minori ASP-Osea

COMUNE DI REGGIO EMILIA • nidi comunali e convenzionati • l’oasi – spazio bambini • centri educativi pomeridiani • Officina educativa – partecipazione • Officina educativa – progetti educativi estivi • Officina educativa – interventi educativi pomeridiani • Officina educativa – sostegno e accompagnamento educativi • educativa familiare • accoglienza in emergenza • servizi residenziali per bambini e ragazzi • servizi residenziali madri con bambini • accoglienza familiare, affidi, adozioni

pg. 71

COMUNE DI ALBINEA • nido d’infanzia • campi gioco e soggiorni estivi

pg. 84

UNIONE TERRA DI MEZZO • i luoghi del crescere • accoglienza in emergenza - affidi

pg. 86

COMUNE DI BAGNOLO in PIANO • asilo nido • campi gioco e soggiorni estivi • sportello psicopedagogico

pg. 89

COMUNE DI CADELBOSCO SOPRA • nido d’infanzia • campi gioco estivi • sportello psicopedagogico

pg. 93

COMUNE DI CASTELNOVO di SOTTO • nido d’infanzia intercomunale • nido d’infanzia a tempo ridotto “Il piccolo mondo” • campi gioco estivi • sportello psicopedagogico

pg. 97

POLO7

pg. 102 • •

la comunità educante e la tutela dei cittadini in crescita servizio integrato minori

COMUNE DI QUATTRO CASTELLA • nido d’infanzia/centro giochi • sportello psicopedagogico • campi gioco e soggiorni estivi

pg. 105

Area giovani e dipendenze AUSL • gancio originale • freestudentbox • atuxtu- sportello ascolta/informa • consultorio giovani openg • pazienti alcol dipendenti multiproblematici • una rete per facilitazione all’accesso dei consumatori elettivi di cocaina • centro antifumo 3

pg. 108 pg. 109


• • • •

interventi casa circondariale, opg, uepe pronta accoglienza residenziale villetta svizzera accoglienza ed inclusione sociale per malati di aids

COMUNE DI REGGIO EMILIA • officina educativa – progettazioni territoriali adolescenti e giovani • servizi di prossimità • azzardo point • no cocaine • centro d’ascolto • a casa di ercole

pg. 121

COMUNE DI ALBINEA • ricerca-azione uso sostanze stupefacenti

pg. 128

UNIONE TERRA DI MEZZO • operatore di strada

pg. 129

POLO 7

pg. 130 •

i giovani abitano la comunità

Area disabili DISTRETTO • dopo di noi • contributi per la mobilità e l’autonomia • centro servizi per l’integrazione delle persone disabili • servizi per il tempo libero • assistenza domiciliare educativa • assistenza domiciliare disabili • assegni di cura • ricoveri di sollievo • servizi residenziali per disabili • servizio di trasporto disabili • centri diurni

pg. 131 pg. 132

AUSL • • • • • • • •

pg. 143 progetto integrato di formazione professionale a favore di adolescenti disabili attività di laboratorio informatico multimediale accesso facilitato alle cure sanitarie sostegno alla presa in carico integrata del disabile minore centro diurno pomeridiano per minori “damiel” accompagnamento progetto di vita incontri a tema con gruppi di famigliari gruppo coordinatori

COMUNE DI REGGIO EMILIA • un quartiere per tutti • servizi di inserimenti lavorativi protetti

pg. 150

COMUNE DI ALBINEA • sap- servizi aiuto alla persona • cura dell’inserimento lavorativo • servizi per l’integrazione di alunni con disabilità

pg. 152

UNIONE TERRA DI MEZZO • percorsi socio terapeutici e riabilitativi

pg. 155

COMUNE DI BAGNOLO in PIANO • servizi per l’integrazione di alunni con disabilità

pg. 156

4


COMUNE DI CADELBOSCO SOPRA • servizi per l’integrazione di alunni con disabilità

pg. 157

COMUNE DI CASTELNOVO di SOTTO • servizi per l’integrazione di alunni con disabilità

pg. 158

COMUNE DI QUATTRO CASTELLA • sap - servizi aiuto alla persona • servizi per l’integrazione di alunni con disabilità • cura dell’inserimento lavorativo

pg. 159

Area povertà ed esclusione sociale e salute mentale pg. 162 AUSL pg. 163 • RADIO TAB • attività trasversali di risocializzazione • inserimento nel mondo del lavoro • sostegno all’abitare di persone con disagio psichico o psicosociale grave • assistenza sanitaria alla popolazione carceraria • cure odontoiatriche rivolte alle fasce di vulnerabilità sociale COMUNE DI REGGIO EMILIA pg. 170 • il laboratorio dell’abitare • appartamenti per percorsi verso l’autonomia • assegnazione di alloggi erp • fondo affitti • alloggi di assistenza abitativa • casa delle donne • docce pubbliche • contributo alle mense rivolte a persone in difficoltà • qualità di vita e percorsi di accompagnamento/sostegno per l’inclusione sociale della popolazione nomade-sinta • programma d’intervento per limitare impatto crisi economica (misure antisfratto) • programma d’intervento per limitare impatto crisi economica (contributi economici) • assistenza economica • percorsi per l’accoglienza • sostegno a situazioni di emergenza abitativa UNIONE TERRA DI MEZZO • esclusione sociale

pg. 186

POLO 7

pg. 187 •

elaborazione percorsi integrazione lavorativa

COMUNE DI VEZZANO S/CROSTOLO • prestiti sull’onore

pg. 188

Area immigrazione AUSL

pg. 189 pg. 190 • • •

corso nascita donne arabe e cinesi progetto eva luna centro per la salute della famiglia straniera

COMUNE DI REGGIO EMILIA • percorsi d’integrazione • promuovere il pluralismo culturale • rifugiati richiedenti asilo - sprar • strumenti e azioni per la conoscenza del fenomeno • centro informazione immigrati • mediazione interculturale nel servizio sociale 5

pg. 193


UNIONE TERRA DI MEZZO • ALI – azioni locali per l’integrazione

pg. 199

POLO 7

pg. 200 •

relazioni possibili

Trasversali DISTRETTO

pg. 202 pg. 203 • • • • • •

C.A.A.D. C.R.I.B.A. sportello assistenti programmi di sostegno alle reti sociali e prevenzione soggetti fragili sviluppo e qualificazione del sistema occupazione lavorativa per fasce deboli. amministrazione di sostegno

• • • • • •

sviluppo nuclei cure primarie promozione corretti stili di vita sviluppo specialistica ambulatoriale sviluppo percorsi di cura programma di screening parco san Lazzaro- ausl (sicurezza partecipata)

AUSL

pg. 208

COMUNE DI REGGIO EMILIA • piano dei tempi e orari della città • tavolo interistituzionale di contrasto alla violenza contro le donne • sostegno ad associazioni di volontariato • polo territoriale di servizio sociale • sportello sociale

pg. 219

UNIONE TERRA DI MEZZO • sportello sociale

pg. 224

POLO 7

pg. 225 •

sportello sociale

Promozione e sviluppo degli uffici di piano

pg. 226

Sistema informativo

pg. 227

Sostegno ai comuni – Quote finalizzate interventi a sostegno dei programmi di assistenza temporanea ed integrazione sociale a favore delle vittime di tratta, sfruttamento e riduzione in schiavitù – art. 13 l. 228/2003” e art. 18 d.lgs 286/1998. (2.3.2.1) interventi rivolti alle persone sottoposte a limitazioni della libertà personale, promossi dai comuni sede di carcere (2.3.2.2) consolidamento, sviluppo e qualificazione dei centri per le famiglie e loro raccordo con i consultori familiari (2.3.2.3)

pg. 228

Piano per la non autosufficienza e indirizzi per l’avvio dell’accreditamento in ambito distrettuale pg. 240

6


ACCORDO DI PROGRAMMA DI ADOZIONE DEL PROGRAMMA ATTUATIVO PER L’ANNO 2010 E DEL PIANO DISTRETTUALE DELLE ATTIVITA’ PER LA NON AUTOSUFFICIENZA 2010 e di individuazione del soggetto istituzionalmente competente al rilascio dell’accreditamento in ambito distrettuale Integrazione all’Accordo di programma di adozione del PIANO DISTRETTUALE PER LA SALUTE E IL BENESSERE SOCIALE 2009-2011 E DEL PROGRAMMA ATTUATIVO PER L'ANNO 2009

Zona Sociale di Reggio Emilia

Comuni di Albinea, Bagnolo in Piano, Cadelbosco di Sopra, Castelnovo di Sotto, Quattro Castella, Reggio nell’Emilia, Vezzano sul Crostolo, Azienda USL Distretto di Reggio Emilia, Azienda Ospedaliera Santa Maria Nuova, Provincia di Reggio Emilia

Sottoscritto il 31 marzo 2010

7


ACCORDO DI PROGRAMMA DI ADOZIONE DEL PROGRAMMA ATTUATIVO PER L’ANNO 2010 E DEL PIANO DISTRETTUALE DELLE ATTIVITA’ PER LA NON AUTOSUFFICIENZA 2010 e di individuazione del soggetto istituzionalmente competente al rilascio dell’accreditamento in ambito distrettuale Integrazione all’Accordo di programma di adozione del PIANO DISTRETTUALE PER LA SALUTE E IL BENESSERE SOCIALE 2009-2011 E DEL PROGRAMMA ATTUATIVO PER L'ANNO 2009

I legali rappresentanti dei Comuni di Albinea, Bagnolo in Piano, Cadelbosco di Sopra, Castelnovo di Sotto, Quattro Castella, Reggio nell’Emilia, Vezzano sul Crostolo, dell’Azienda USL Distretto di Reggio Emilia, dell’Azienda Ospedaliera Santa Maria Nuova e della Provincia di Reggio Emilia PREMESSO CHE la Legge 8 novembre 2000, n. 328, denominata "Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato degli interventi e dei servizi sociali", all'art. 20 prevede la ripartizione, da parte dello Stato, delle risorse del Fondo nazionale per le politiche sociali, per la promozione e il raggiungimento degli obiettivi di politica sociale; la Legge Regionale n. 2 del 12 marzo 2003: “Norme per la promozione della cittadinanza sociale e per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali” prevede, all’art. 27 l’elaborazione ed approvazione del “Piano regionale degli interventi e servizi sociali”, che sarà integrato dal “Piano sanitario regionale”, attribuendo valore strategico nel processo di programmazione integrato al “Piano regionale sociale e sanitario”; la Deliberazione del Consiglio Regionale 22 maggio 2008, n. 175, “Piano Sociale e Sanitario 2008 – 2010” indica, tra gli obiettivi da perseguire: il superamento della programmazione settoriale a favore di un approccio di intervento caratterizzato da una forte integrazione non solo tra competenze sociale e sanitarie, ma anche con tutte le aree che concorrono al benessere e alla salute della comunità; il rafforzamento di un sistema di welfare che valorizzi il diritto dei cittadini all’accesso e alla personalizzazione degli interventi, nonché alla partecipazione attiva ai progetti di vita e di cura; l’implementazione del processo di coinvolgimento di tutti i soggetti, nel rispetto delle relative competenze, che a vario titolo sono chiamati ad operare per l’affermazione dei diritti di cittadinanza. il sopra citato Piano Sociale e Sanitario 2008 – 2010 ha individuato nuovi strumenti di programmazione per l’ambito distrettuale, valorizzando anche il ruolo della Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria, prevedendo in particolare il Piano di zona distrettuale per la salute e il benessere sociale, di durata triennale e il programma Attuativo Annuale per la declinazione annuale degli obiettivi a valenza pluriennale; la deliberazione del Consiglio Regionale n. 265 del 25 novembre 2009 ha indicato gli obiettivi e i criteri generali di ripartizione delle risorse ai sensi dell’Art. 47 comma 3 della Legge Regionale 2/2003, in attuazione del Piano Sociale e Sanitario, confermando il superamento del precedente approccio incentrato sulla presenza di programmi finalizzati a favore di un modello di programmazione che valorizza l’autonomia e la responsabilità dei Comuni associati nelle scelte di programmazione locale; in conseguenza della suddetta nuova impostazione, le risorse precedentemente destinate ai 8


programmi finalizzati riferiti a specifici target, confluiscono nel Fondo Sociale Locale e vengono programmate in base alla specificità della zona sociale di riferimento, pur dovendo garantire la destinazione di una percentuale minima a specifiche aree di bisogno al fine di dare continuità agli interventi in atto, quali: l’infanzia e l’adolescenza; giovani; immigrati stranieri; povertà ed esclusione sociale; con riferimento agli obiettivi individuati nel Piano Sociale e Sanitario 2008 – 2010 il Fondo Sociale Locale è inoltre destinato ai seguenti interventi: contributi per la mobilità e l’autonomia nell’ambiente a favore di persone con disabilità, ai sensi degli artt. 9 e 10 L.R. 29/1997; sviluppo e consolidamento degli Ufficio di Piano; la deliberazione di Giunta Regionale n. 2078 del 14/12/2009, ha approvato il “Programma annuale 2009: riparto delle risorse del fondo sociale regionale ai sensi dell’arrt.47, comma 3 della L.R. 2/03 e individuazione delle azioni per il perseguimento degli obiettivi di cui alla deliberazione dell’Assemblea legislativa n. 265 del 25 novembre 2009” di cui sopra; la deliberazione di Giunta Regionale dell’ 8 febbraio 2010 n. 378, ha approvato la “Ripartizione, assegnazione e impegno delle risorse del Fondo Sociale Locale, ai sensi dell’art.37 della L.R. 24/2009. Integrazione risorse del Fondo Sociale Locale di cui alla propria delibera n. 2078/2009” indicando criteri e priorità dei canali di finanziamento di due fondi straordinari, il primo ad integrazione degli obiettivi del Fondo sociale ordinario, il secondo a contribuire all’attuazione del “Programma regionale per la promozione e la tutela dei diritti, la protezione e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva e il sostegno alla genitorialità ai sensi della LR 1/08 “Norme in materia di giovani generazioni” ; il Programma attuativo annuale ricomprende il Programma delle attività territoriali del Distretto, il Piano distrettuale per la non autosufficienza e l’integrazione della programmazione distrettuale con riferimento ai servizi da accreditare, ad integrazione del Piano distrettuale per la salute e il Benessere sociale 2009-2011; con particolare riferimento al sostegno ai cittadini non autosufficienti si richiamano: la Delibera di G.R. n. 509 del 16.04.2007 con la quale è stato avviato nell’anno 2007, il Fondo regionale per la non autosufficienza, istituito dall’articolo 51 della Legge regionale 23 dicembre 2004, n. 27, la Delibera G.R. n. 1206 del 30.07.2007 con la quale sono stati approvati gli indirizzi attuativi; la Delibera della Giunta Regionale n. 840 del 11 giugno 2008 “Prime linee di indirizzo per le soluzioni residenziali e l’assistenza al domicilio per le persone con gravissime disabilità acquisite nell’ambito del FRNA e della DGR 2068/2004”; la Delibera G.R. n. 1230 del 28.08.2008 di attribuzione delle risorse FRNA dedicate ai disabili gravi in cui sono stati individuati, inoltre, gli interventi finanziati dal FRNA oltre a quelli già indicati nelle deliberazioni sopra indicate, fornendo indirizzi per lo sviluppo dei servizi sociosanitari per disabili da assicurare a livello distrettuale nell’ambito della programmazione 2009 – 2011; la deliberazione di Giunta Regionale n. 2364 del 28/12/2009 con la quale è stata approvata la ripartizione, assegnazione e concessione agli enti capofila dei piani di zona delle quote per il programma di attuazione del Fondo nazionale non Autosufficienza – anno 2009; 9


la nota congiunta degli Assessori Anna Maria Dapporto e Giovanni Bissoni del 9/02/2010 (PG/2010/33481) con la quale viene comunicata le ripartizione delle risorse destinate alla non autosufficienza, anticipando che nel corso del 2010 ci sarà un’ulteriore annualità del FNA, che sarà oggetto di atto successivo, che tale annualità sarà del tutto straordinaria, è che sarà quindi importante utilizzare tali risorse in modo da assicurare continuità alla programmazione (con attenzione,in particolare al 2011) e congruità del volume annuo di risorse impiegate rispetto al fabbisogno della popolazione di riferimento, assegnazione che verrà effettuata con ulteriore atto; PREMESSO INOLTRE CHE La DGR 772/2007, in attuazione dell’art. 38 della legge Regionale 2/2003 provvede a - definire i criteri generali e le linee guida di applicazione dell’accreditamento in ambito socio-sanitario e sociale - individuare i servizi relativamente ai quali esso trova applicazione, dando priorità, per quanto attiene ai tempi di attuazione, ai servizi già regolamentati attraverso il percorso autorizzativo e finanziati anche tramite il fondo Regionale per la non Autosufficienza - rimandare ad ulteriori provvedimenti attuativi la definizione dei requisiti e delle procedure per l’effettiva applicazione dell’accreditamento Il piano Sociale e Sanitario 2008-2010 (Delibera Consiglio Regionale 175/2008) identifica l’accreditamento come “una nuova modalità di rapporto fra i soggetti pubblici e privati, i primi titolari della funzione di programmazione. I secondi chiamati a rispondere all’esigenza dei soggetti pubblici di poter disporre di produttori di servizi dotati di una specifica competenza tecnicoprofessionale, organizzativa ed imprenditoriale qualificata sulla base di criteri e requisiti che vengono “certificati” proprio attraverso l’accreditamento”. Il piano Sociale e Sanitario 2008-2010 (Delibera Consiglio Regionale 175/2008) identifica nella programmazione zonale l’articolazione dell’offerta ed “esiste quindi una stretta correlazione tra programmazione del fabbisogno sociale e socio-sanitario ed il rilascio dell’accreditamento”. Il piano Sociale e Sanitario 2008-2010 (delibera Consiglio Regionale 175/2008) definisce competenze e ruoli dei diversi soggetti della governance ai livelli regionale, intermedio e distrettuale ed identifica la necessità di individuare i soggetti istituzionali competenti per l’accreditamento a livello distrettuale e i relativi compiti la DGR 514/2009 “Primo provvedimento della Giunta regionale attuativo dell’art. 23 della L.R. 4/2008 in materia di accreditamento” disciplina le condizioni e le modalità dell’accreditamento transitorio, provvisorio e definitivo e richiede agli ambiti distrettuali: - l’individuazione del soggetto istituzionalmente competente che provvede all’accreditamento per conto delle esigenze dell’ambito distrettuale (Comune capofila o forme associative dell’ambito distrettuale dotate di personalità giuridica) - l’individuazione del responsabile del procedimento amministrativo (diverso dal responsabile della gestione dei servizi in caso di servizi a gestione diretta) e delle modalità di presentazione delle domande di accrditamento - l’aggiornamento della programmazione in una prospettiva triennale identificando il fabbisogno di servizi su base triennale (2009-2011) per identificare i servizi da accreditare. DATO ATTO CHE - Con Delibera di Giunta n. 2078 del 14/12/2009, sopra citata la Regione Emilia Romagna ha individuando quale temine per l’approvazione del Piano distrettuale per la salute ed il Benessere Sociale e del Programma attuativo 2009 il 31 marzo 2010; 10


- La Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria di Reggio Emilia nella seduta del 24 marzo 2010 ha stabilito la ripartizione del FRNA per l’anno 2010. RICHIAMATI L’Accordo di programma per l’Approvazione del Piano distrettuale per la salute e il benessere sociale 2009-2011 e l’approvazione del Programma Attuativo per l’anno 2009 della Zona Sociale di Reggio Emilia, sottoscritto in data 20 aprile 2009 e approvato con Decreto del Sindaco di Reggio Emilia (PG 8937) del 20 aprile 2009 La Convenzione per la costituzione del Nuovo Ufficio di Piano e la gestione del Fondo Regionale per la Non Autosufficienza, coerentemente con quanto disposto dalla Regione Emilia-Romagna con delibera di Giunta n. 1004/2007, tra il Comune capo-distretto (Reggio Emilia) e l’Azienda USL Distretto di Reggio Emilia firmata in data 21 dicembre 2007 in base alla deliberazione del Consiglio Comunale di Reggio Emilia n. 301 del 17/12/2007 e agli atti dei Consigli Comunali del Comune di Albinea (n. 67 del 26/11/2007), Bagnolo in Piano (67 del 14/11/2007), Cadelbosco di Sopra (n. 54 del 27/11/2007), Castelnovo di Sotto (n. 95 del 29/11/2007), Quattro Castella (n. 95 del 29/11/2007) e Vezzano sul Crostolo (n. 75 del 16/11/2007) che individuano il Comune di Reggio Emilia quale Comune capofila per la stipula della convenzione. La convenzione stessa è inoltre stata recepita con deliberazione n. 35 del 5/02/2008 del Direttore Generale dell’Azienda USL di Reggio Emilia; L’Atto di Indirizzo e Coordinamento triennale per la programmazione, contenente il Profilo di Comunità, gli indirizzi per l’adozione del PAL e le priorità strategiche in area sociale, sociosanitaria e sanitaria che costituiscono il quadro di riferimento della programmazione in ambito territoriale, approvato dalla Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria in data 16 marzo 2009; SI CONVIENE E SI STIPULA IL SEGUENTE ACCORDO ARTICOLO 1 -PREMESSA Si richiama la deliberazione della Giunta Regionale n. 1682 del 20 Ottobre 2008, nella quale sono stati precisati il ruolo dei soggetti da coinvolgere nel processo di programmazione e le indicazioni per assicurare la più ampia partecipazione di tutti soggetti pubblici e privati con competenze inerenti la promozione della salute e del benessere dei cittadini nell’ambito della zona sociale. Il processo di programmazione in particolare ha previsto fin dall’inizio la partecipazione a tavoli tematici appositamente istituiti per aree tematiche, composti da personale con competenze sociali, sanitarie, educative, rappresentanti del mondo della scuola, della cooperazione, del associazionismo e del volontariato. Nella zona sociale di Reggio Emilia si è consolidata la metodologia di lavoro che vede la partecipazione e il confronto con il territorio un riferimento costante che ha pertanto portato alla costruzione del primo piano per il benessere Sociale e Sanitario del Distretto di cui il presente programma costituisce parte attuativa annuale. Le procedure per l’elaborazione ed approvazione dei documenti di programmazione sociosanitaria a valenza triennale ed annuale prevedono che tale provvedimento venga approvato con un accordo di programma tra i Comuni della zona sociale, l’Azienda USL, l’Azienda Ospedaliera Santa Maria Nuova, la Provincia, quest’ultima in particolare per l’attuazione di programmi specifici a valenza sovra distrettuale. ARTICOLO 2 -FINALITÀ Le Amministrazioni interessate, con il presente Accordo approvano il Programma Attuativo Annuale per l’anno 2010 quale parte annualità attuativa del Piano di Zona per la Salute e il Benessere sociale 2009-2011, che si allega al presente atto quale parti integrante e sostanziale.

11


ARTICOLO 3 -INTERVENTI Le Amministrazioni interessate danno atto che il Piano Distrettuale per la Salute e il Benessere Sociale assume una valenza strategica nell’arco del triennio di riferimento, mentre il Programma Attuativo Annuale declina per l’anno 2010 gli obiettivi strategici in azioni e interventi da realizzare nell’anno di riferimento. In particolare il piano attuativo 2010 prevede le azioni finanziate con il fondo sociale locale in cui confluiscono risorse trasferite dalla Regione e risorse proprie dei Comuni. In coerenza con le direttive regionali in materia di programmazione sociosanitaria tali risorse assicurano la realizzazione di interventi nelle aree prioritarie di intervento di seguito riportate: • Responsabilità familiari; • Giovani; • Immigrati stranieri; • Povertà ed esclusione sociale; • Promozione dello sportello sociale; • Sviluppo e consolidamento dell’Ufficio di Piano; • Azioni a favore delle persone non autosufficienti non ricomprese nei progetti finanziati con risorse del Fondo Regionale per la Non Autosufficienza, quali ad esempio i contributi per la mobilità e l’autonomia nell’ambiente domestico ai sensi degli articoli 9 e 10 della legge regionale n. 29/1997; • Azioni a favore delle persone non autosufficienti finanziate dal Fondo Regionale non Autosufficienza e dal Fondo Nazionale non Autosufficienza Le Amministrazioni interessate danno atto che i Programmi Provinciali 2010 sono parte integrante del Programma Attuativo 2010 e definiscono priorità e azioni finalizzate: - alla promozione delle politiche di tutela e accoglienza dell’infanzia e dell'adolescenza; - all'integrazione sociale dei cittadini stranieri. ARTICOLO 4 -IMPEGNI DELLE PARTI Le amministrazioni aderenti al presente accordo si impegnano a collaborare per il conseguimento degli obiettivi previsti nel Piano Distrettuale per la salute ed il benessere sociale – triennio 2009 – 2011 e per la realizzazione degli interventi previsti nei Programmi attuativi annuali. II Comune Capofila si impegna ad approvare i programmi attuativi annuali previa valutazione condivisa, in seno Comitato di Distretto degli interventi e delle funzioni da gestire al fine di garantire omogeneità a livello distrettuale ed assicurare l’opportuno coordinamento con l’AUSL e con il privato sociale del territorio; I Comuni del Distretto destinano alla realizzazione del Piano distrettuale per la salute e il benessere sociale e del Programma attuativo annuale le risorse comunali integrate dai fondi nazionali e regionali appositamente erogate ai Comuni. I Comuni del Distretto si impegnano altresì ad aderire e collaborare fattivamente alla attuazione dei progetti a valenza provinciale partecipando, compatibilmente con le risorse disponibili, alla realizzazione degli stessi nei termini e modalità definiti collegialmente. II Comune Capofila collaborerà alla definizione delle modalità e al concreto monitoraggio del Piano di zona distrettuale e dei Programmi attuativi annuali ai fini della loro valutazione. L’Azienda USL di Reggio Emilia collaborerà, per quanto di propria competenza, alla realizzazione del Piano di zona per la salute e il benessere triennale e relativi programmi attuativi annuali, esercitando la funzione di governo in modo congiunto con i comuni del Distretto per l’area dell’integrazione socio sanitaria. Il Direttore di distretto partecipa formalmente al processo decisionale tramite l’espressione di intesa. L’AUSL garantisce le funzioni di programmazione, committenza, regolazione, monitoraggio e valutazione, anche attraverso la presenza di figure sanitarie all’interno dell’Ufficio di Piano e la partecipazione di propri professionisti ai tavoli tematici. La Provincia di Reggio Emilia esercita le proprie funzioni di raccordo e promozione della 12


programmazione sociale, sanitaria e socio-sanitaria all'interno della Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria, nell'Ufficio di Presidenza, nell'Ufficio di Supporto e nel Gruppo Ristretto, mediante: la partecipazione e il sostegno al processo complessivo di programmazione a livello intermedio; l'elaborazione dei propri programmi di ambito provinciale afferenti le politiche di integrazione dei cittadini immigrati e le politiche a sostegno dell'accoglienza e della tutela dell'infanzia e dell'adolescenza e altri progetti sovrazonali per l'area sociale e socio-sanitaria; il raccordo con gli altri enti al fine di assicurare l'integrazione delle politiche sociali e sanitarie con le altre politiche; il presidio del funzionamento del Comitato paritetico provinciale del volontariato, quale organismo preposto al costante raccordo e confronto tra il mondo del volontariato reggiano e le istituzioni locali; l'avvio della collaborazione con il Coordinamento del Terzo Settore Reggiano, quale portavoce delle esigenze e delle prospettive del Terzo Settore a Reggio Emilia e il sostegno per facilitare la partecipazione alla programmazione a di livello intermedio; la garanzia di sostegno all'Ufficio di Supporto per il suo funzionamento. I soggetti firmatari dell’Accordo di Programma si impegnano a coordinare, integrare, unificare gli elementi e gli strumenti informativi locali, come già previsto dall’Atto di Indirizzo della CTSS, per giungere alla costruzione di un unitario sistema di conoscenza e valutazione degli interventi socio sanitari. ARTICOLO. 5 - STRUMENTI DI PROGRAMMAZIONE, GOVERNO E VERIFICA DEL PROGRAMMA ATTUATIVO 2010 E PIANO DISTRETTUALE PER LA SALUTE E IL BENESSERE SOCIALE 2009-2011 Con riferimento a quanto indicato in premessa, i Comuni, hanno costituito il Comitato di Distretto, composto dai Sindaci dei Comuni del Distretto, dal Direttore del Distretto e dal Direttore dell’Azienda Ospedaliera Santa Maria Nuova. Il Comitato di Distretto persegue il governo congiunto delle politiche e degli interventi socio-sanitari a favore della popolazione della zona sociale di Reggio Emilia al fine di garantire equità di accesso alla rete dei servizi socio assistenziali, socio educativi e socio-sanitari. Nel quadro di tali funzioni Il Comitato di Distretto ha individuato : Il Comune Capofila nel Comune di Reggio Emilia, con funzione di coordinamento, promozione per la predisposizione, realizzazione e valutazione del Piano distrettuale per la salute e il benessere sociale e dei programmi attuativi annuali; Il Nuovo Ufficio di Piano composto da responsabile, coordinatore, collaboratore in staff addetto alla partecipazione, collaboratori designati dai Comuni del Distretto (subzone Bassa e Pedecollina), direttore Cure Primarie AUSL, responsabile Handicap Adulto AUSL, responsabile Area Sociale AUSL, direttore Amministrativo Distretto AUSL -I Tavoli tematici (per la composizione si veda il Piano Distrettuale per la salute ed il benessere sociale) con funzioni di condivisione e collaborazione nella individuazione e attuazione degli obiettivi e delle progettazioni inerenti le diverse aree tematiche; Con riferimento a quanto indicato in premessa e nell’impegno delle parti, la Provincia, i Comuni e l’A.U.S.L. confermano composizione e funzioni degli strumenti di governo del processo programmatorio provinciale definiti nell'Atto di indirizzo e coordinamento triennale approvato dalla Conferenza territoriale sociale e sanitaria nella seduta del 16 marzo 2009. ARTICOLO 6 - STRUMENTI DI GOVERNO DEL PROCESSO PROGRAMMATORIO DI LIVELLO INTERMEDIO La Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria di Reggio Emilia, svolge le funzioni di indirizzo, consultive, propulsive, di verifica e controllo previste dal PSSR e assicura il governo integrato del sistema a livello territoriale intermedio; 13


L'Ufficio di Supporto istituito dalla CTSS in accordo con i Distretti, le Aziende Sanitarie e la Provincia, con le funzioni previste dal PSSR di seguito sintetizzate: - il coordinamento permanente per quanto attiene le istruttorie e il supporto tecnico di ambito sociale e sociosanitario con i Responsabili degli Uffici di Piano, il Direttore delle attività socio sanitarie dell'AUSL e la Responsabile del programma Anziani dell'AUSL; - l'integrazione con l'AUSL per la programmazione sanitaria e sociosanitaria e con l'ASMN per la programmazione sanitaria; - l’elaborazione e monitoraggio del Profilo di Comunità e le elaborazioni necessarie alla Conferenza ai fini della stesura dell'atto d'indirizzo e coordinamento; - l'istruttoria del riparto delle risorse del FRNA per favorire un processo di riequilibrio territoriale delle risorse previste e il presidio a livello tecnico degli obiettivi di equità e omogeneità possibile nell'erogazione dei servizi per non autosufficienti; - l'istruttoria per gli adempimenti relativi all' organismo tecnico provinciale per l'accreditamento nonché le istruttorie previste dalle direttive regionali. ARTICOLO 7 – ONERI FINANZIARI Relativamente al Programma attuativo annuale 2010, esso comprende azioni ed interventi per una spesa complessiva distrettuale di Euro 97.894.344 di cui: - Euro 48.119.106 finanziato con fondi dei comuni, - Euro 2.276.070 finanziato con il Fondo Sociale Locale, gestito dal Comune capofila per i programmi Infanzia e Adolescenza, Immigrazione, Povertà, Giovani/Dipendenze, Promozione e Sviluppo degli Uffici di Piano, Contributi Mobilità e Autonomia nell’ambiente Domestico, programmi finalizzati Carcere, Lotta alla tratta, Centri Famiglie per un totale di € 1.064.989, mentre per un totale di € 897.322 il fondo indistinto è a riparto e gestione diretta dei singoli Comuni e il Programma Attuativo 2010 si avvale per la propria realizzazione del Fondo straordinario anticrisi pari a Euro 313.759 ripartito nell’anno 2009 e ad utilizzo 2010 - Euro 1.189.506 finanziati con il Fondo sociale staordinario (di cui Euro 642.220 a valere sul Programma infanzia e adolescenza ed Euro 547.286 come integrazione al Fondo Sociale Locale), gestito dal Comune capofila - Euro 1.612.667 finanziato con il fondo nazionale non autosufficienza 2009, gestito dal Comune capofila - Euro 22.056.446 finanziato con il fondo regionale non autosufficienza, gestito dall’AUSL - Euro 22.628.549 finanziato con fondi della Azienda USL – distretto di Reggio Emilia per la spesa sociosanitaria, La Provincia di Reggio Emilia, inoltre, promuove nell’ambito del Programma attuativo 2010 azioni di sistema nelle aree di riferimento per un valore economico di euro 12.000 La Provincia , inoltre promuove nell'ambito del programma attuativo 2010 azioni di sistema sovradistrettuali nelle aree di riferimento per un valore economico di euro 88.188. Le Parti concordano, infine, che tali risorse potranno essere integrate da contributi per i quali è in corso la richiesta di concessione ovvero da risorse attualmente non previste e non quantificabili. Esse convengono, altresì, che potranno essere apportate eventuali modifiche agli impegni finanziari inizialmente assunti, previa intesa all’interno degli organismi di distretto fra tutti i soggetti sottoscrittori del presente Accordo di Programma, a condizione che tali modifiche non pregiudichino il raggiungimento degli obiettivi e la realizzazione degli interventi previsti nel Programma attuativo 2010. ARTICOLO 8- DETERMINAZIONI IN MERITO ALL’ESERCIZIO DELLA FUNZIONE DI ACCREDITAMENTO Le parti concordano che, in merito ai primi adempimenti riguardanti la funzione di accreditamento in ambito distrettuale ai sensi della DGR 514/2009: 1. si identifica il Comune di Reggio Emilia, Comune capofila del Distretto ai sensi della Convenzione per la costituzione del Nuovo Ufficio di Piano e la gestione del Fondo 14


Regionale non Autosufficienza come soggetto istituzionalmente competente che provvede all’accreditamento per conto delle esigenze dell’ambito distrettuale. Il soggetto istituzionalmente competente provvede alla concessione dell’accreditamento nel rispetto delle procedure disciplinate dalla DGR 514/2009 e seguenti atti attuativi, organizzando lo svolgimento della funzione amministrativa in materia di accreditamento in conformità al proprio Statuto e alla propria organizzazione, e assicurando la comunicazione alla Regione del responsabile del procedimento amministrativo, delle modalità di presentazione delle domande e dei provvedimenti di accreditamento e garantendo criteri di non discriminazione, pubblicità, trasparenza, nonché assicurando la comunicazione pubblica delle procedure 2. si identifica il Responsabile del procedimento di accreditamento nella Dott.ssa Elena Margherita Davoli, Dirigente delle Politiche per la Coesione e la Solidarietà del Comune di Reggio Emilia, per la quale non si configurano responsabilità dirette di gestione dei servizi. Responsabile delle procedure di istruttoria (per l’accreditamento transitorio e provvisorio), sino alla costituzione dell’organismo tecnico di ambito provinciale, è la Dott.ssa Silvia Guidi, Responsabile dell’Ufficio di Piano. L’unità amministrativa presso la quale dovranno essere presentate le domande di accreditamento è la Segreteria per le Attività della non Autosufficienza, sita in Reggio Emilia, Galleria Santa Maria 1. 3. si approva l’elenco (allegato del Programma delle Attività per la non Autosufficienza che forma parte integrale del presente atto) dei soggetti gestori con i quali sono in essere rapporti (convenzioni, contratti di appalti di servizi, concessioni di servizio ed altre tipologie di accordi) per l’esecuzione dei servizi con il Servizio Sanitario nazionale, con gli Enti Locali, le Aziende di Servizio alla Persona e l’Azienda Speciale FCR alla data odierna, per la gestione di servizi connessi all’accreditamento transitorio 4. si approva la proposta di aggiornamento su orizzonte triennale della programmazione riguardante i servizi soggetti ad accreditamento così come deliberata dal Comitato di Distretto ed inserita nel Programma delle attività per la non autosufficienza – tale proposta costituisce base per il confronto con le parti sociali da avviare a breve. ARTICOLO 9 - FUNZIONI DI VIGILANZA L'esecuzione del presente Accordo sarà verificata dal Comune di Reggio Emilia, capofila tramite il Nuovo Ufficio di Piano come azione di supporto e di affiancamento ai Comuni, con particolare attenzione ad aspetti di criticità e di difficoltà che i medesimi dovessero incontrare. Qualora nella gestione dei progetti e dei finanziamenti connessi si evidenziassero chiare situazioni di negligenza non affrontabili attraverso le normali strategie collaborative, il Comune di Reggio Emilia, Capofila, attiverà l’organo di vigilanza previsto dall’art. 34, comma 7, del T.U. 267/2000. ARTICOLO 10 - DURATA DEL ACCORDO DI PROGRAMMA L’accodo di programma avrà durata annuale con scadenza del accordo 31.12.2010. Sono ammessi interventi di modifica concordati fra le parti nel corso di validità dell’Accordo. ARTICOLO 11 - TRASMISSIONE DELL’ACCORDO IN REGIONE E SUA PUBBLICAZIONE Il Comune di Reggio Emilia, capofila, si impegna a trasmettere alla Regione Emilia-Romagna il presente Accordo di Programma.

15


Letto, confermato e sottoscritto in data 31 marzo 2010 ENTE RUOLO NOME RICOPERTO Per il Comune di ASSESSORE Tiziana Tondelli Albinea Per il Comune di ASSESSORE Alberto Grassi Bagnolo in Piano Per il Comune di SINDACO Silvana Cavalchi Cadelbosco di Sopra Per il Comune di ASSESSORE Franca Paterlini Castelnovo di Sotto Per il Comune di V.SINDACO Alberto Olmi Quattro Castella Per il Comune di ASSESSORE Matteo Sassi Reggio Emilia Per il Comune di ASSESSORE Giovanni Bettuzzi Vezzano sul Crostolo Per l’Azienda USL – DIRETTORE DI Cristina Marchesi Distretto di Reggio DISTRETTO Emilia Per l’Azienda DIREZIONE Giorgio Mazzi Ospedaliera Santa SANITARIA Maria Nuova di Reggio Emilia Per la Provincia di ASSESSORE Marco Fantini Reggio Emilia

FIRMA firmato firmato firmato firmato firmato firmato firmato firmato

firmato

firmato

Decreto di approvazione del sindaco di Reggio Emilia in data 31 marzo 2010 (PG.6118)

16


Tabella a) QUADRO RIEPILOGATIVO DEL FINANZIAMENTO DELLA SPESA PREVISTA PER IL PROGRAMMA ATTUATIVO 2010

AREE / TARGET Soggetti

Comune di Reggio Emilia UNIONE TERRA DI MEZZO (comuni di Bagnolo in Piano, Cadelbosco di Sopra, Castelnovo di Sotto) Comune di Albinea Comune di Quattro Castella

responsabilità familiari

giovani

disabili

immigrati stranieri

dipendenze

povertà ed esclusione sociale

azioni di sistema e trasversali

salute mentale

Totale RISORSE

21.163.231,00

446.355,00

8.172.773,00

6.089.636,00

499.592,00

1.053.585,00

266.275,00

-

1.639.523,00

42.191.419

939.405,35

381.313,07

75.957,98

294.600,00

312.906,00

-

27.045,33

12.833,76

-

133.780,51

2.177.842

42.092,00

898.251,00

39.623,00

412.660,00

239.513,00

95.847,00

1.813.152

131.863,71

433.325,69

54.462,09

530.333,00

266.500,00

233.641,24

1.672.906

30.000,00

2.000,00

178.000,00

85.166,00 22.779,88 7.000,00

38.787,00

8.000,00

263.787

0 237.481,29

723.867,77

227.330,01

57.000,00

135.393,00

184.797,79

53.803,66

628.624,91

-

957.322,00

259.954,98

FRNA

14.490.685,00

FNNA AUSL (1) Provincia di Reggio Emilia

anziani

3.392.999,00

Comune di Vezzano sul Crostolo

……. Regione - F.do sociale locale (compreso F.do straord) Regione F.do straord. anticrisi 2009

infanzia e adolescenza

313.759

7.136.435,00

429.326,00

1.353.161,00

96.216,00

7.044.211,00

1.000.964,00

22.056.446 0

NON PROGRAMMATO 374.093,00

3.151.817

1.407.561,00

417.757,00

1.670.507,00

1.577.514,00

7.686.565,00

12.000,00

22.628.549 12.000

Altri soggetti pubblici (ASP, ecc..)

0

Altri soggetti privati

0

TOTALE

5.117.934,35

25.036.953,19

941.944,08 31.123.262,00 15.102.954,00

2.042.546,00

1.724.965,00

2.429.598,65 1.585.514,00 11.176.004,75 96.281.676

(1) Spesa sanitaria per gli interventi ad elevata integrazione socio-sanitaria (tra cui finanziamento FSR per unità di strada) nonchè per gli interventi previsti al punto 6 e 9 del documento "Indicazioni di supporto alla redazione del Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale 2009-2011 e del PAA 2009..." di seguito richiamati: v Cure Domiciliari, suddivise per tipologia di assistenza (Domiciliare Integrata (ADI), Domiciliare Programmata (ADP), Domiciliare Infermieristica); v Assistenza Specialistica Ambulatoriale; v Accessi al Pronto Soccorso non seguiti da ricovero per cittadini in età pediatrica e sopra i 65 anni; v Ricoveri ripetuti per i cittadini sopra i 65 anni 17



TABELLA B) Fondo Sociale Locale - Previsione di spesa 2010 REGIONE

AREA/TARGET

TIPOLOGIA

A servizio sociale professionale B integrazione sociale

Fondo sociale Locale 2009 Rif. Fondo sociale ALTRO (DGR 166/09) Scheda locale (DGR (specificare in non utilizzato intervento 2078/09 + Fondo al 31/12/2009 nota) n. straordinario) e riprogrammato

COMUNI

Altri soggetti pubblici

AUSL

Altri soggetti privati

TOTALE

61

138.437,29

131.863,71

270.301,00

171, 172

42.552,76

307.802,22

350.354,98

C servizi educativi-assistenziali e per l'ins. lavorativo

-

D assistenza domiciliare

-

RESPONSABILITA' E servizi di supporto FAMILIARI F trasferimenti in denaro

-

G strutture diurne H strutture residenziali e comunitarie

31, 61

56.491,24

10.896.522,00

300.000,00

1.998.000,00

I Pronto intervento sociale

-

Totale ResponsabilitĂ Familiari

237.481,29

- 11.336.187,93

-

300.000,00

1.998.000,00

A servizio sociale professionale B

integrazione sociale

D assistenza domiciliare

94.792,23

384.429,69

40.000,00

519.221,92 -

38

234.300,00

264.300,00 -

F trasferimenti in denaro strutture diurne

H strutture residenziali e comunitarie I Pronto intervento sociale

33, 35, 36

287.096,17

1.343.725,02

40

71.554,79

2.349.154,21

2.420.709,00

39, 46

240.424,58

447.164,00

687.588,58

Totale Infanzia e adolescenza GIOVANI

30.000,00

E servizi di supporto

G

723.867,77

-

4.758.772,92

130.000,00

-

40.000,00

A servizio sociale professionale B integrazione sociale C servizi educativi-assistenziali e per l'ins. lavorativo D assistenza domiciliare

13.871.669,22 -

34, 45, 60

C servizi educativi-assistenziali e per l'ins. lavorativo

INFANZIA E ADOLESCENZA

13.251.013,24

130.000,00

1.760.821,19

5.652.640,69 -

74

194.607,00

58.215,50

78, 82

13.900,16

248.462,09

81

18.822,85

83.958,00

19

252.822,50 35.213,50

297.575,75 102.780,85


E servizi di supporto

-

F trasferimenti in denaro

-

G strutture diurne

-

H strutture residenziali e comunitarie

-

I Pronto intervento sociale

-

Totale Giovani

ANZIANI

227.330,01

-

390.635,59

-

35.213,50

-

-

B integrazione sociale

-

D assistenza domiciliare

-

E servizi di supporto

-

F trasferimenti in denaro

-

G strutture diurne

-

H strutture residenziali e comunitarie

-

Totale Anziani

PERSONE CON DISABILITA'

0,00

-

-

-

-

-

-

A servizio sociale professionale

-

B integrazione sociale

-

C servizi educativi-assistenziali e per l'ins. lavorativo

-

D assistenza domiciliare

-

E servizi di supporto

-

F trasferimenti in denaro (esclusi contributi L.R.29/97)

-

F Contributi L.R. 29/97

84

57.000,00

57.000,00

G strutture diurne

-

H strutture residenziali e comunitarie

-

I Pronto intervento sociale

-

Totale DisabilitĂ DIPENDENZE

653.179,10

A servizio sociale professionale

57.000,00

-

-

-

-

-

57.000,00

A servizio sociale professionale

-

B integrazione sociale

-

C servizi educativi-assistenziali e per l'ins. lavorativo

75, 77

80.962,00

116.148,50

59.786,50

256.897,00

D assistenza domiciliare

-

E servizi di supporto

-

F trasferimenti in denaro

-

G strutture diurne

-

H strutture residenziali e comunitarie

79

54.431,00

20

58.215,50

45.000,00

157.646,50


I Pronto intervento sociale

-

Totale Dipendenze

135.393,00

-

174.364,00

-

104.786,50

-

A servizio sociale professionale B

integrazione sociale

C servizi educativi-assistenziali e per l'ins. lavorativo IMMIGRATI STRANIERI

140, 141, 146

167.577,67

217.727,00

385.304,67

147

17.220,12

22.779,88

40.000,00

D assistenza domiciliare

-

E servizi di supporto

-

F trasferimenti in denaro

-

G strutture diurne

-

H strutture residenziali e comunitarie

-

I Pronto intervento sociale

-

Totale Immigrati stranieri

184.797,79

-

240.506,88

-

-

-

A servizio sociale professionale

POVERTA' ED ESCLUSIONE SOCIALE

134, 170

119.473,03

26.954,87

C

68, 135, 169

64.757,01

40.886,64

servizi educativi-assistenziali e per l'ins. lavorativo

425.304,67 -

B integrazione sociale

146.427,90 12.000,00

117.643,65

D assistenza domiciliare

-

E servizi di supporto

-

F

trasferimenti in denaro

129, 130, 133

236.493

442.394,87

366.163,87

220.000,00

1.028.558,74

G strutture diurne

-

H strutture residenziali e comunitarie

-

H aree attrezzate per nomadi I Pronto intervento sociale Totale PovertĂ e esclusione sociale

SALUTE MENTALE

414.543,50

132

2.000,00 628.624,91

28.000,00 -

462.005,38

30.000,00 12.000,00

-

220.000,00

1.322.630,29

B integrazione sociale

-

C servizi educativi-assistenziali e per l'ins. lavorativo

-

D assistenza domiciliare

-

E servizi di supporto

-

F trasferimenti in denaro

-

G strutture diurne

-

H strutture residenziali e comunitarie Totale salute mentale

0,00

21

-

-

-

-

-

-


AZIONI DI SISTEMA E MULTIUTENZA

L Sportello sociale

-

M Prevenzione e sensibilizzazione

-

N Ufficio di Piano

60.000,00

89.000,00

149.000,00

N Azioni di sistema e spese di organizzazione Totale Azioni di sistema TOTALE

60.000,00

-

89.000,00

2.254.494,77

-

17.451.472,70

22

12.000,00

480.000,00

-

149.000,00

2.348.000,00 22.545.967,47


STATO DI ATTUAZIONE degli obiettivi strategici triennali di salute e benessere sociale AREE D’ INTERVENTO • • • • • • •

ANZIANI RESPONSABILITA’ FAMILIARI - INFANZIA E ADOLESCENZA GIOVANI E DIPENDENZE DISABILI POVERTA’ – ESCLUSIONE SOCIALE E SALUTE MENTALE IMMIGRAZIONE TRASVERSALI

23


- STATO DI ATTUAZIONE degli obiettivi strategici triennali di salute e benessere sociale TARGET* Responsabilità Familiari

infanzia adolescenza

e

Giovani

Anziani

Disabili

Immigrati stranieri

Povertà e Esclusione sociale

x

Salute mentale

Dipendenze

FINALITÀ Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani X

Prevenzione X

Cura/Assistenza X

Rispetto all’obiettivo: “consolidare e compatibilmente con le risorse ampliare le esperienze di nuovi servizi avviati” Si è proseguito con la sperimentazione “ricoveri estivi programmati” avviata nel 2008. Per l’anno 2009 si è ampliato il periodo di accoglienza degli anziani (nel 2009 dall’1/06 al 18/10, includendo anche tutto il mese di giugno), si è redistribuita l’accoglienza su due case protette del territorio (una in collina e una nel territorio cittadino) e si è definito un periodo minimo di accoglienza più lungo dell’anno 2008 (quattro settimane a fronte delle due del 2008) recependo gli elementi emersi dalla valutazione effettuata nella prima sperimentazione. Il servizio ha riscosso un alto gradimento, la percentuale di occupazione è stata alta e la lista d’attesa, presente nei mesi di luglio e agosto, contenuta dalla ridistribuzione consentita negli altri periodi disponibili. Rispetto agli obiettivi: “garantire coerenza, continuità e pertinenza delle informazioni in ogni punto della rete” e “garantire continuità nei nodi di passaggio tra un servizio e l’altro sui temi dell’orientamento, del passaggio di informazioni e dell’attivazione di servizi” Nel 2009 si è avviato un importante progetto di costruzione del sistema informativo sul socio-sanitario (parte anziani e disabili) acquistando ed implementando un sistema informativo unico per l’ambito (GARSIA). Nel corso del 2009 attivati: scheda d’accoglienza comune a tutti gli Sportelli sociali del territorio, gestione assegni di cura anziani, implementazione di alcune parti del sistema informativo per la gestione dei servizi territoriali anziani Rispetto agli obiettivi: “investire sull’accoglienza” e “orientare i servizi a una maggiore connessione con i propri territori”, nonché “consolidare e compatibilmente con le risorse ampliare le esperienze di nuovi servizi avviati” Con la messa a regime degli Sportelli Sociali del Comune di Reggio Emilia (a novembre 2009) si è ampliato lo Sportello Sociale con 7 operatori dedicati, concentrando maggiori risorse per l’accoglienza e l’orientamento dei cittadini e definendo una funzione dedicata per la progettazione territoriale, utilizzando professionalità di appartenenza sociale ma non limitate agli assistenti sociali. Si è in particolare curata la formazione dei nuovi operatori degli Sportelli e la loro connessione con la mappatura e la progettazione territoriale, nonché la loro funzione di orientamento ai cittadini. Rispetto agli obiettivi: “consolidare e compatibilmente con le risorse ampliare le esperienze di nuovi servizi avviati” e “consolidare ed ampliare i progetti territoriali sulla demenza in ordine all’obiettivo di preservare il più possibile le autonomie e la “normalità” di vita” e “orientare i servizi pubblici e privati e del volontariato alla presa in carico del sistema famiglia oltre che del singolo anziano” e “continuare l’azione di coinvolgimento dei centri sociali anziani, degli orti sociali e delle associazioni di volontariato nei progetti territoriali riguardanti le aree di fragilità” Si è consolidata nel 2009 l’esperienza avviata nell’anno 2008 dei Caffè Alzheimer, rinominati Caffè Incontro e gestiti in convenzione con AIMA. A Reggio Emilia il progetto ha visto l’apertura di quattro “Caffè Incontro” di cui due nel territorio del Comune di Reggio Emilia, ai Centri Sociali “Orologio” e “Rosta Nuova”, uno nel territorio dei Comuni della Bassa (Bagnolo in Piano, Cadelbosco di Sopra e Castelnovo di Sotto) presso la Cooperativa “Tempo Libero” di Bagnolo in Piano e uno nel territorio dei Comuni della Pedecollina (Albinea, Quattro Castella e Vezzano sul Crostolo) presso il Bocciodromo – Centro Sociale Ricreativo e Sportivo di Montecavolo di Quattro Castella. I Caffè Incontro hanno cadenza mensile, con una durata di circa due ore, dalle 9,30 alle 11,30. In questo arco di tempo si alternano momenti rivolti ai familiari e ai malati a momenti conviviali. Nel febbraio 2009, il “Caffè Incontro” Rosta Nuova, ha incrementato la frequenza passando da mensile a quindicinale. Sono stati organizzati momenti comuni ai quattro Caffè, la gita a Rimini, la serata a teatro alla “Sala Maramotti” di Albinea con la commedia dialettale interpretata dalla compagnia teatrale “Qui’d Puianell”, il breve soggiorno di due giorni a Milano Marittima, una cena “estiva” e una cena di “Natale” e vari banchetti per attività di informazione e divulgazione alla cittadinanza sulla malattia. Per dare visibilità al progetto Caffè Incontro e sensibilizzare la cittadinanza, in occasione della XVI Giornata Mondiale per l’Alzheimer, si sono organizzati nella mattinata di sabato 19 settembre 2009 cinque “Aperitivo Incontro” in diversi punti del distretto in cui, familiari e volontari insieme, hanno offerto alla cittadinanza un 24


aperitivo per richiamare la merenda che ritualmente si fa a conclusione degli incontri dei Caffè, insieme a sacchettini di lavanda e materiale informativo. Rispetto agli obiettivi: “consolidare e compatibilmente con le risorse ampliare le esperienze di nuovi servizi avviati” e “consolidare ed ampliare i progetti territoriali sulla demenza in ordine all’obiettivo di preservare il più possibile le autonomie e la “normalità” di vita” e “orientare i servizi pubblici e privati e del volontariato alla presa in carico del sistema famiglia oltre che del singolo anziano. In generale, lavorare con le famiglie sulla costruzione di un PATTO ASSISTENZIALE basato sulla fiducia e sulla messa in campo di tutte le risorse, in particolare sul sostegno alla domiciliarità” e “garantire continuità nei nodi di passaggio tra un servizio e l’altro sui temi dell’orientamento, del passaggio di informazioni e dell’attivazione di servizi” Si è attivato a livello distrettuale nel corso del 2009 (in convenzione con AIMA) il progetto per il Supporto e l’emergenza domiciliare di anziani affetti da demenza. Si tratta di un aiuto gratuito nell’assistenza a domicilio dell’anziano malato che intende risolvere in modo tempestivo e momentaneo un momento di contingenza, in attesa della formulazione di una soluzione duratura, adeguata alle caratteristiche della situazione. L’obiettivo principale è quello di individuare i problemi di “gestione” del malato a domicilio, in modo da aiutare i familiari a compiere scelte più funzionali rispetto ai loro bisogni e alle loro risorse, nonché ai bisogni del malato stesso, fornendo per l’assistenza operatori qualificati con esperienza di assistenza agli anziani affetti da demenza. Si tratta quindi, con l’aiuto di questo progetto, di individuare, insieme alla famiglia, piani di assistenza a lungo termine e accompagnarli nel percorso di malattia, aiutandoli, anche in collaborazione con gli assistenti sociali e/o gli operatori sanitari, a uscire dall’isolamento sociale, favorendo la conoscenza e l’utilizzo dei vari Servizi Territoriali. Si è avviato nel 2009 lo Sportello Assistenti Familiari distrettuale composto da tre sportelli fra loro collegati con un sistema informativo comune. Lo Sportello Assistenti Familiari lavora con metodologia di rete e con un luogo di coordinamento (settimanale) in cui partecipano gli attori più importanti della rete (oltre agli operatori degli sportelli un coordinatore incaricato, rappresentanti degli sportelli sociali comunali, del fornitore dell’assistenza domiciliare, del servizio sociale ospedaliero + operatori invitati su tema). Nel 2009 lo Sportello Assistenti Familiari distrettuale ha accompagnato 963 assistenti familiari e 940 famiglie sul tema delle assistenti familiari private. Si è avviato nel 2009 il servizio di tutoring domiciliare connesso alle dimissioni protette e agli interventi di tutoring a sostegno del progetto assistenziale degli anziani assistiti da assistenti familiari private. Il sostegno domiciliare gratuito attiene all’erogazione di pacchetti di assistenza domiciliare gratuiti (pacchetti di 10 ore complessive, rinnovabili di norma solo una volta) ad utenti che si trovino: - in condizioni di dimissioni protette: l’intervento dell’assistente domiciliare è legato alla strutturazione dell’intervento domiciliare dell’anziano/disabile con funzioni di consulenza alla famiglia per tutti gli ausili/interventi/attività connessi alla gestione domiciliare di un anziano/disabile che deve ripensare il progetto assistenziale. - con un nuovo inserimento o con momenti di difficoltà di gestione/inserimento di una assistente familiare privata: l’intervento dell’assistente domiciliare avverrà con funzioni di consulenza alla famiglia o all’assistente familiare stessa. È stato attivato un gruppo di lavoro all’interno del tavolo tematico anziani che ha come obiettivo la mappatura dei punti informativi che afferiscono all’area anziani andandone a studiare tipologie di informazioni fornite, reti di collegamento, finalità e tipologie di anziani accolti. Il gruppo ha come obiettivo la produzione di una mappa delle risorse informative e la progettazione di azioni di sinergia e coordinamento delle stesse. E’ stato attivato un gruppo di lavoro all’interno del tavolo tematico anziani che ha come obiettivo la ricognizione dei nodi critici e delle potenzialità della rete delle dimissioni protette: passaggio ospedale/MMG e servizi sanitari territoriali, segnalazioni reparti/servizio sociale ospedaliero, strutturazione scheda di accoglienza comune per le segnalazioni servizio sociale ospedaliero/servizio sociale territoriale, dimissioni da ospedale a casa protetta, dimissioni da casa protetta a domicilio. Il gruppo ha come obiettivo di ricercare la definizione di azioni di formazione, protocolli, intese e soprattutto di accompagnare la realizzazione degli stessi. Rispetto all’obiettivo: “consolidare e compatibilmente con le risorse ampliare le esperienze di nuovi servizi avviati”

25


Nel 2009 si è avviato e concluso a dicembre il passaggio del CAAD da provinciale a distrettuale. In particolare si è condotto un evento formativo di ampio raggio (una giornata e mezzo di formazione molto partecipata e rivolta ai servizi sanitari e sociali territoriali con nutrita partecipazione di figure assistenziali e infermieristiche) sui temi dell’adattamento domestico. Rispetto agli obiettivi: “garantire nei Centri Diurni un livello assistenziale adeguato ai bisogni degli anziani” e consolidare e compatibilmente con le risorse ampliare le esperienze di nuovi servizi avviati” Nel 2009 si è attuata una consistente estensione del servizio dei Centri Diurni del Comune di Reggio Emilia, realizzata attraverso due differenti modalità: apertura al sabato pomeriggio di due centri diurni e ampliamento giornaliero delle fasce orarie di tutti i centri diurni. L’apertura anche al sabato pomeriggio del Centro Diurno “Lorenzo ed Enrico Ferretti”, compreso il modulo specializzato sulle demenze, nella Circoscrizione Ovest e del Centro Diurno “Stella Polare” nella Circoscrizione Nord Est ha consentito il completamento della giornata per gli anziani che già frequentano il centro diurno al sabato mattina e dà risposta agli utenti che necessitano della copertura assistenziale su tutta la giornata. Tutti i Centri Diurni del Comune di Reggio hanno anticipato l’ingresso alle ore 7,30 e posticipato la chiusura alle ore 18,30 ampliando di mezz’ora giornaliera gli orari di apertura. In questo caso si tratta di un ampliamento reale e fruibile perché permette una più razionale organizzazione degli spostamenti alle famiglie che fruiscono anche di altri servizi, quali quelli scolastici, e agli operatori professionali che garantiscono il trasporto degli anziani. Gli utenti, infatti, riescono, a raggiungere prima il centro diurno e a rientrare a casa più tardi. Rispetto all’obiettivo: “orientare i servizi ad una maggiore connessione operativa con i propri territori” Si è avviato il percorso di collegamento del Servizio Infermieristico al territorio. Si è proceduto ad un ulteriore passo nella territorializzazione degli infermieri dedicati alle cure domiciliari e alla loro sempre maggiore integrazione con gli altri attori del territorio. Nel 2009 è stato attivato il Nucleo Cure Primarie (NCP) “Spallanzani” che coincide con il polo sociale SUD (ex 4 e 5 circoscrizione). Nel NCP operano 6 infermieri e 2 operatori OSS dedicati all’assistenza sul territorio, nonché il gruppo, costituito da 4 infermieri, prevalentemente dedicato all’assistenza oncologica ed un coordinatore infermieristico. L’accesso al cittadino è garantito dall’attività di accoglienza. All’interno del NCP è inoltre attiva l’attività di Nutrizione Artificiale Domiciliare che garantisce assistenza al domicilio dei cittadini non autosufficienti che necessitano di nutrizione artificiale. Il team è costituito da un medico nutrizionista, una dietista ed una infermiera e lavora in stretta connessione con gli altri operatori del territorio. Nel NCP trova inoltre collocazione una medicina di gruppo (MdG) costituita da 7 Medici di Medicina Generale che garantiscono l’accesso ai cittadini dalle ore 8.00 alle ore 20.00. La MdG è dotata di proprio personale amministrativo che gestisce l’accesso agli studi dei medici e le prenotazioni specialistiche CUP (medicup) e di personale infermieristico per attività ambulatoriali e per la gestione dei pazienti cronici inseriti nei percorsi di cura. All’interno del NCP vengono inoltre garantite le valutazioni per l’accesso alla rete di servizi per anziani (UVM) che vedono coinvolti l’assistente sociale responsabile del caso, il Medico di Medicina generale e l’infermiere. Il NCP diventa quindi la centrale operativa per quanto attiene l’organizzazione delle cure domiciliari integrate e delle valutazioni multidimensionali.

26


- STATO DI ATTUAZIONE degli obiettivi strategici triennali di salute e benessere sociale TARGET* Responsabilità Familiari X

infanzia adolescenza X

e

Giovani

Anziani

Disabili

Immigrati stranieri

Povertà e Esclusione sociale

Salute mentale

Dipendenze

FINALITÀ Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani X

Prevenzione X

Cura/Assistenza X

Nel 2009 si è tenuta aperta la riflessione sui bisogni emergenti, che diventano più cogenti in un quadro di crisi economica che tocca i sistemi familiari, relazionali, di status. In una situazione così fluida, soggetta a cambiamenti anche repentini e non sempre governabili e sostenibili con gli approcci e i servizi in essere, lo sforzo è andato nella direzione di sviluppare maggiormente il piano dell’integrazione, del confronto, dell’ottimizzazione delle risorse. L’attenzione in tutti gli ambiti di intervento è stata rivolta a captare segnali anche micro di cambiamento e coniugare gli interventi massimizzando al meglio sia l’integrazione progettuale sia lo sviluppo di un approccio “pedagogico”, propedeutico a sostenere e sviluppare quella riflessività necessaria da una parte a sviluppare luoghi di partecipazione fattiva attraverso micro-progettazioni territoriali, dall’altra a sostenere le fragilità familiari che rischiano, se non intercettate precocemente, di rimanere in una zona grigia e di esplodere quando le risorse personali e di contesto si sono ormai azzerate. Fondamentale per i percorsi di crescita si conferma il ruolo degli adulti, che vanno altrettanto sostenuti e accompagnati e che portano contestualmente bisogni e risorse. La maternità si conferma come momento particolarmente fragile nella vita di una donna, soprattutto in assenza di una rete di sostegno e accompagnamento. Risulta imprescindibile, quindi, coerentemente con i bisogni emergenti evidenziati e gli obiettivi correlati, promuovere azioni sinergiche rivolte al genitore e non solo ai minori. In questa cornice di riferimento si colloca la promozione del benessere e della salute nella fase della gravidanza e del post- partum che si sviluppa attraverso azioni sistematiche e coordinate di accompagnamento e consente di cogliere segnali di rischio che altrimenti rischiano di rimanere sotto traccia. Si collocano lungo questa direttrice gli interventi sanitari di presa in carico tempestiva delle gravidanze e con accompagnamento per tutta la gravidanza, con particolare riguardo alle fasce deboli rappresentate soprattutto dalle donne straniere, il progetto “spazio latte e coccole”, il progetto “mamme nel pallone”. Va, inoltre, in questa direzione il progetto-ricerca avviato in collaborazione con i Centri famiglie di RE e Pujanello, che attraverso lo strumento della visita domiciliare da parte delle ostetriche del Consultorio, sviluppa una attenzione particolare a cogliere i segnali della depressione post-partum. Una linea di lavoro, questa, che ha visto l’integrazione tra politiche sociali e sanitarie e che va nella direzione di intercettare precocemente le fragilità correlate all’assunzione del ruolo genitoriale. In continuità con gli anni precedenti si collocano i nidi comunali e convenzionati, che si confermano essere servizi di accompagnamento alla crescita rivolti ad un numero crescente di bambini in fascia di età 0-3. I mutamenti socio-demografici degli ultimi anni sono stati oggetto di approfondimento, tuttora in corso, attraverso i consigli infanzia-città nei nidi di Reggio Emilia, che in particolare stanno sviluppando alcune piste di lavoro legate alla multiculturalità. L’Oasi-spazio bambini, lo spazio incontro genitori bambini, il nido a tempo ridotto “Piccolo mondo” caratterizzandosi come servizi a supporto dei tempi di cura, mantenendo comunque la valenza educativa rivolta ai bambini, vanno incontro a esigenze di risposte flessibili che le famiglie portano. Rispetto alla valorizzazione/implementazione/attivazione di reti e luoghi di accoglienza dei bambini e delle loro famiglie, all’attivazione di momenti di confronto e costruzione tra enti e all’estensione delle pratiche di documentazione degli interventi sociali ed educativi, al rafforzamento della responsabilità educativa diffusa e alla fiducia nelle proprie competenze nei bambini/adolescenti e adulti; si è mantenuta la continuità dei percorsi partecipati attraverso i CCR; si è attuato il percorso formativo rivolto agli educatori di centri educativi extrascolastici del distretto; si è costituito il tavolo di progettazione con le cooperative che gestiscono i campi gioco;si è dato continuità all’offerta dei soggiorni estivi per i ragazzi e alle ludoteche;è stato aumentato il periodo di apertura dei GET che nel 2009 quindi hanno offerto un servizio aggiuntivo di 4 settimane oltre la chiusura scolastica. Sempre in collegamento con questi obiettivi si è data continuità alle progettazioni rivolte agli adolescenti, rinforzando le connessioni interne con altri servizi/progetti e collegando maggiormente le realtà territoriali. Si è avviato un percorso di approfondimento relativo ai minori in comunità, con particolare attenzione alla pronta accoglienza, propedeutico allo sviluppo di nuove modalità da realizzarsi nel corso del 2010. 27


Rispetto alle modalità di collaborazione con la scuola, oltre agli intrecci tra esperienze progettuali educative e scolastiche, rappresentano un’azione in continuità gli sportelli psicopedagogici, i progetti “la stanza di dante” e gancio welcome. Per quanto riguarda la necessità di rivisitare le modalità dell’affido è stato realizzato un approfondimento quanti-qualitativo sulle modalità e prassi di utilizzo della risorsa ed è stato realizzato un seminario per gli operatori dedicato all’approfondimento di questa tematica, oltre a mantenere le attività di sensibilizzazione e i gruppi di auto aiuto. Rispetto allo sviluppo di metodologie in grado di analizzare il disagio attraverso un pluralità di chiavi di lettura e sguardi per conoscere il problema si è mantenuto in modo continuativo il tavolo genitorialità e il progetto “PROVA”, entrambi dispositivi di integrazione interprofessionale.

28


- STATO DI ATTUAZIONE degli obiettivi strategici triennali di salute e benessere sociale TARGET* Responsabilità Familiari

infanzia adolescenza

e

Giovani x

Anziani

Disabili

Immigrati stranieri

Povertà e Esclusione sociale

Salute mentale

Dipendenze x

FINALITÀ Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani X

Prevenzione X

Cura/Assistenza X

Sulla base degli indirizzi strategici individuati nel Piano di zona 2009-11 sono state definite alcune priorità su cui si è articolata l’attività nei diversi contesti sotto descritti, sinergicamente ricomposti in un quadro d’insieme finalizzato ad una maggior interazione tra politiche sociali e politiche giovanili, che ha portato ad una rivisitazione di larga parte dei servizi socia-educativi in essere, in particolare per il Comune di RE. Ambiti d’intervento: - traduzione sperimentale della Prossimità così come indicato nei documenti regionali a partire da una rivisitazione dell’intero sistema dei servizi sanitari, sociali, educativi, scolastici che intercettano il mondo dei giovani. - definizione delle Politiche di riduzione del danno e dei rischi (sociale e sanitario) e sistema dei servizi in stretta connessione con gli obiettivi di sicurezza e inclusione sociale (affondo specifico ai fenomeni di “disordine urbano” ) e la riformulazione progettuale di Villetta svizzera (servizio di bassa soglia per le persone in uso problematico si sostanze) - costituzione di Officina Educativa quale snodo operativo che consente e facilita le connessioni fra politiche educative e politiche sociali secondo nuove formule organizzative attraverso una complessiva rivisitazione dei servizi ad oggi attivi ed estendendo l’offerta ad un nuovo target su basi di progettazioni extrascolastiche. I servizi di prossimità e le agenzie a loro più strettamente collegate, hanno come compito di insieme l’intercettazione precoce, l’accesso e la ritenzione alla cura, tramite l’integrazione degli interventi sanitari sociali ed educativi, delle situazioni valutate come problematiche. In tal senso si sono sviluppate tre linee di lavoro, distinte ma fortemente integrate che a partire dai Servizi esistenti su base distrettuale e non solo (per le ricadute che essi hanno in ambiti territoriali più vasti) ne hanno analizzato gli snodi operativi e le criticità emerse nel percorso di presa in carico e cura, fra i diversi attori coinvolti. La prima direttrice su cui si è lavorato è stata la prevenzione selettiva ed indicata (già prevenzione secondaria) che coinvolge i servizi di prossimità in un lavoro a fianco delle istituzioni e dei luoghi di aggregazione giovanile, con l’obiettivo dell’intercettazione precoce dei consumatori problematici e dell’azione di riduzione dei rischi rispetto ai consumi e gli abusi di sostanze psicoattive legali ed illegali. La seconda direttrice di lavoro riguarda invece gli interventi relativi alle situazioni di marginalità ed emarginazione, a volte sconfinanti in episodi e comportamenti di illegalità con ripercussioni sulla sicurezza sociale, in cui prevale l’esigenza di poter soddisfare primari bisogni di sopravvivenza e l’obiettivo sanitario della riduzione dei danni della dipendenza patologica e delle precarie condizioni di vita che sovente l’accompagnano. Infine la terza direttrice riguarda la prossimità tra i servizi stessi. Quanto i servizi riescono farsi prossimi l’un l’altro e migliorare le loro prestazioni complessive, facilitando in questo modo la collaborazione, l’ottimizzazione delle risorse, “ l’invio ” reciproco di utenza, la progettazione in comune, lo scambio vicendevole di competenze e strumenti. Si sono così indagati e delineati alcuni temi: 1. Definizione e funzioni dei servizi di prossimità. Il target privilegiato dell’utenza dei servizi di prossimità . 2 Giovani , prevenzione e riduzione dei rischi: il ruolo dei servizi di prossimità a)intercettazione precoce e facilitazione dell’accesso ai servizi; b) riduzione dei rischi come prevenzione selettiva; c) la connessione con le scuole; d) la consulenza alle famiglie 3 L’alta emarginazione, gli interventi di riduzione del danno ed i servizi di prossimità: a) aggancio alla cura, b) reinserimento e reintegrazione sociale, c) riduzione del danno d) coesione e sicurezza sociale 4 La prossimità tra i servizi: a) le funzioni integrative specifiche e reciproche; b) le funzioni di coordinamento del sistema di prossimità. L’integrazione tra i servizi, la catena delle prestazioni e l’evolutività dei percorsi dei fruitori dei servizi di prossimità. 5 I servizi di prossimità come parte integrante dell’Osservatorio del fenomeno 6 Il passaggio delle informazioni 7 La definizione delle caratteristiche professionali degli operatori di prossimità

29


- STATO DI ATTUAZIONE degli obiettivi strategici triennali di salute e benessere sociale TARGET* Responsabilità Familiari

infanzia adolescenza

e

Giovani

Anziani

Disabili

Immigrati stranieri

Povertà e Esclusione sociale

x

Salute mentale

Dipendenze

FINALITÀ Informazione/Promozione del benessere sociale, X della salute e di stili di vita sani

Prevenzione X

Cura/Assistenza X

Alla luce dell’esperienza pluriennale del sistema integrato dei servizi per la disabilità adulta, nel Piano di zona per la salute e il benessere sociale 2009/2011 e relativo programma attuativo 2009 si sono favorite le azioni migliorative sia a carico dei singoli servizi offerti sia, soprattutto, della rete dei servizi in modo da garantire alla popolazione disabile, percorsi articolati che utilizzando le risorse in campo in modo flessibile rispondano più efficacemente a bisogni complessi e in continuo divenire. La parola “chiave” condivisa con il tavolo tematico, dove è incisiva la presenza delle associazioni dei famigliari, è progettualità quale contenuto culturale antitetico al concetto di intervento prestazionale. E’ da quest’assunto che è diventata ineludibile la necessità della presa in carico integrata del disabile fin dall’infanzia e relativi interventi sperimentali. CENTRI DIURNI: è stata svolta l’indagine sui centri diurni che ha coinvolto tutti gli operatori ed è esitata in una giornata di confronto sul tema della mission, della messa in rete delle risorse, della progettualità trasversale, della riprogettazione dei centri alla luce dei nuovi bisogni emergenti. STRUTTURE RESIDENZIALI: sono attivi progetti di tempo libero per gli utenti residenziali; le richieste di residenzialità sono sospese in quanto trovano ad oggi risposta sufficiente nei ricoveri di sollievo programmati. RICOVERI DI SOLLIEVO: è attiva la programmazione dei ricoveri di sollievo; è stato attivato un posto per sollievi prolungati per le famiglie maggiormente in difficoltà; non abbiamo avuto emergenze senza risposte soddisfacenti. SERVIZIO D’ASSISTENZA DOMICILIARE: sono state incrementate le ore e accolto minori. ACCESSO FACILITATO ALLE CURE SANITARIE: realizzato per le cure odontoiatriche ambulatoriali, incrementati gli interventi per i non collaboranti. SOSTEGNO ALLA PRESA IN CARICO INTEGRATA DEL DISABILE MINORE/ASSEGNI DI CURA: è attiva l’unità di valutazione minori (UVHM), 130 minori in carico con progetti integrati socio sanitari; 45 assegni di cura erogati. PROGETTI PER LA DISABILITA’ ACQUISITA: non è stato avviato il progetto previsto a causa della eterogeneità di bisogni che richiederebbero progetti individualizzati; è stata data risposta a singole situazioni. ACCOMPAGNAMENTO PROGETTO DI VITA: è attivo il protocollo per il passaggio dal SNPIA al Servizio disabili adulti, è in dirittura d’arrivo il nuovo Accordo di Programma Disabilità; è stata prolungata la presa in carico fino ai 65 anni. GRUPPO COORDINATORI: è attivo su temi trasversali, ha favorito il confronto e collaborazioni sperimentali. INCONTRI A TEMA CON I FAMIGLIARI: sono state attive occasioni diversificate d’incontro e riflessione. ALTRI PROGETTI: gli obiettivi permangono invariati, i risultati si confermano annualmente.

30


- STATO DI ATTUAZIONE degli obiettivi strategici triennali di salute e benessere sociale TARGET* Responsab ilità Familiari □

infanzia e adolescenza □

Giovani

Anziani

Disabili

Immigrati stranieri

Povertà e Esclusione sociale X

Salute mentale X

Dipendenze

FINALITÀ Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani X

Prevenzione

Cura/Assistenza

X

X

Rispetto all’Obiettivo 1 - Costruire/evidenziare percorsi anche innovativi all’interno della rete pubblico/privato/sociale/collettività, che permettano di dare adeguata risposta/sostegno alle nuove tipologie di disagio comprese quelle derivanti dall’attuale crisi economica ed occupazionale. Di particolare evidenza la necessità di sviluppare e consolidare percorsi educativi e di accompagnamento rivolti a persone in condizioni di fragilità, connesse al mantenimento dell’abitazione in situazioni di precarietà, e ad un utilizzo consapevole dei consumi e degli stili di vita. È stata realizzata la Mappa delle Risorse che si propone di offrire una visione d’insieme dell’offerta dei servizi di supporto ai bisogni primari per persone adulte in condizioni di disagio a Reggio Emilia. I servizi sono quelli messi a disposizione da istituzioni pubbliche e del privato sociale. Sono stati suddivisi in: soluzioni abitative (comunità, appartamenti protetti e “ponte”, case albergo, dormitori…); sportelli informativi e di consulenza; servizi sanitari per stranieri; enti che operano per l’inserimento lavorativo; servizi per la ristorazione; servizi per l’igiene personale. La mappa disegna una rete che contiene potenzialità, vicinanze, traiettorie, relazioni già costruite e da sviluppare. È stato realizzato un Seminario di presentazione a tutti gli operatori del distretto. . Formazione di Mag 6 per il Polo 3. percorso rivolto ad operatori e gruppi di famiglie sull’uso consapevole del denaro nel percorso di sostegno alla famiglia in un contesto di progetto di accompagnamento. Come superare i coinvolgimenti emotivi e le facili strumentalizzazioni. Identificazione e sperimentazione del percorso con 6 famiglie “vulnerabili”, disponibili a mettersi in gioco, appartenenti all’area della “nuova” povertà indotta dalla crisi economica, non strutturalmente in carico ai servizi (monoreddito, insolventi rispetto a “debiti pianificati” contando su orari di lavoro e straordinari non più disponibili…). Obiettivo: fornire strumenti per fronteggiare le situazioni critiche in modo autonomo senza entrare in circuiti assistenziali di dipendenza dai servizi, comunicare speranza, promuovere fiducia in se stessi. Metodo: inserire l’intervento economico all’interno di un rapporto interpersonale significativo, definire un patto, fornire formazione attraverso 1 incontro per dare gli strumenti utili come il bilancino familiare, coinvolgere tutti i membri della famiglia e lavorare sulla corresponsabilità evitando la delega al capofamiglia. L’Associazione “Papa Giovanni XXIII” insieme alla Caritas hanno elaborato il progetto “l’albero degli zecchini” progetto che prevede gruppi di mutuo-aiuto supporto di persone che si trovano in difficoltà economica, incontri di supporto, orientamento, consulenza legale per affrontare i debiti con finanziarie. Il progetto prevede:Raccolta dati per orientamento progetto; Sostegno e rieducazione al risparmio;Colloqui e gruppi;Advocacy .È rivolto alla “fascia grigia”, fascia di utenza sofferente, ma con caratteristiche diverse da quelle previste per la presa in carco dai servizi sociali Rispetto all’Obiettivo 2 - Migliorare la capacità di ascolto di sé e dell’altro degli operatori, rafforzando il senso di sicurezza, adattando l’approccio al mutamento dinamico e continuativo della realtà sociale, attraverso interventi formativi, confronti interservizi, valutazioni multidimensionali. Percorso formativo coordinato dall’Osservatorio per le famiglie finalizzato alla gestione delle “emozioni” da parte di operatori dei servizi pubblici e privati nelle relazioni interpersonali nella presa in carico progettuale. Gruppo di lavoro sulle buone pratiche di integrazione Servizi Sociali/ CSM per adattare l’organizzazione dei servizi alle nuove esigenze degli utenti e degli operatori (CSM/Polo1/Area Sociale AUSL) Rispetto all’Obiettivo 3 - Sostenere il bisogno di domiciliarità in un’ottica di coordinamento e integrazione tra servizi/interventi pubblici e del terzo settore, sviluppando la dimensione di sistema di accoglienza, ampliando il ventaglio di risposte abitative, ponendo l’attenzione alle specificità di genere e alle diverse tipologie di problemi, sviluppando nuove competenze per rispondere a nuovi problemi (povertà relativa, indebitamento, crisi dei legami), promuovendo collaborazioni per affrontare in una prospettiva di rete problemi relativi all’abitare (stili di vita, conflitti condominiali, gestione del denaro, sicurezza), sviluppando il collegamento con le politiche sociali, abitative e per la sicurezza.

31


Incremento del n. dei posti letto di accoglienza notturna finalizzato all’accesso al servizio per le donne ed estensione per gli utenti uomini. Il progetto aveva i tratti della sperimentalità offrendo un’opportunità per i mesi invernali e ricercando una diversa collocazione dei servizi di accoglienza nel sistema dei servizi. Percorso formativo per amministratori di sostegno per promuovere e sostenere l’introduzione di questa nuova figura. Gruppo di lavoro per aggiornare i regolamenti ACER (comune di RE) per ottimizzare le risorse abitative attuali sulla base degli standard abitativi vigenti in collaborazione con ACER. Definizione di percorsi più flessibili per facilitare l’accesso dei persone seguite dai servizi Sottogruppo Cavazzoli. Monitoraggio esperienza di accoglienza di accoglienza femminile a Cavazzoli ai fini del sostegno dell’autonomia delle donne, della progettazione di esperienze innovative di costruzione/valorizzazione delle reti. come un alloggio ponte può divenire oggetto di riflessione e generativo di nuova progettualità.. Rispetto all’Obiettivo 4- Porre attenzione alla sicurezza/vivibilità sociale intese come risultato di un lavoro di costruzione/rafforzamento di legami e capacità di inclusione sociale nei confronti di nuove aree di marginalità. In quest’ottica è necessario fare comunità rafforzando le rete fra servizi sviluppando forme di alleanza tra i servizi e i cittadini rivolte a valorizzare piccole reti informali e piccoli contributi; sostenere l’empowerment di associazioni/reti di soggetti in condizione di svantaggio Progetto “sicurezza partecipata parco san lazzaro”: Formazione personale servizio vigilanza, incontri fra servizi, incontri con cittadini e organismi 6° circoscrizione. In collaborazione con Servizi diversi dell’AUSL, università, coopservice, associazioni familiari, forze dell’ordine, consiglio di circoscrizione Rispetto all’Obiettivo 5 - Rivedere il sistema dell’offerta di servizi che orientano e accompagnano la domanda occupazionale oltre a riformulare nuove alleanze con il mercato produttivo fondate su presupposti di consulenza, sostegno, formazione all’accoglienza e permanenza di soggetti fragili in contesti occupazionali È proseguito il percorso finalizzato alla riconfigurazione dei Nuclei territoriali per una qualificazione sistema occupazione lavorativa per fasce deboli. La partnership progettuale nel corso dell’anno ha subito alcuni riassetti che hanno pregiudicato l’efficacia del percorso. Rispetto all’Obiettivo 6 Sostenere percorsi progettuali a lungo termine prevedendo una fase dedicata alla riacquisizione della massima autonomia possibile e alla sensibilizzazione del contesto, sviluppando percorsi operativi di collegamento fra servizi fortemente orientati all’inclusione sociale (casa, lavoro, socializzazione) Definizione e presentazione del Progetto per l’individuazione di 10 appartamenti sulla base delle caratteristiche strutturali e dei territori quali opportunità in progetti di accompagnamento per nuclei familiari in difficoltà. Attualmente si sono individuati 2 appartamenti per l’avvio del progetto, in via Borgogna. In collaborazione con Acer e Ufficio Casa. Progetto “donne in rete per l’autonomia: Indagine di mercato e analisi di fattibilità per il Progetto Hammam Rispetto all’Obiettivo 8 - Potenziare tavoli e reti di servizi che in collaborazione con il mondo produttivo possono offrire opportunità di lavoro interno agli Istituti e per i detenuti/internati affidati e a fine pena, favorendo anche la conoscenza della normativa inerente (legge Smuraglia, legge svantaggio…). Arricchire la rete a favore dell’inclusione sociale dei detenuti/internati sviluppando forme di coordinamento tra i diversi soggetti coinvolti e promuovendo nuove sperimentazioni. Sono state realizzate: 1. Tavolo di operatori dei Servizi pubblici e del Privato sociale, finalizzato all’individuazione di opportunità di inserimento nel mondo lavorativo per detenuti e/o affidati (Progetto Costellazioni) attraverso la predisposizione di percorsi di tirocinio e inserimento lavorativo 2. percorsi di inserimento nel mercato del lavoro in collaborazione con Centro Impiego, Comune di Re, Direzione carcere e/o UEPE (progetto Carcere) con l’utilizzo di tirocini della durata di 4/5 mesi. 3. promozione attività finalizzate al miglioramento della qualità della vita negli Istituti penitenziari con la realizzazione di attività motorie, corsali, ricreative. Rispetto all’Obiettivo 9 - Approfondire le problematiche, connettere informazione e azioni di mediazione e accompagnamento del pubblico e del privato a favore della costruzione di soluzioni abitative e di percorsi di integrazione e di autonomia per le famiglie rom e sinte. Sono state realizzate: - Presenza di operatori dedicati nei luoghi di presenza dei nomadi sinti e rom: Mappatura e realizzazione di progetti di promozione sociale per singoli nuclei famigliari. Collaborazione in particolari percorsi con caritas, volontariato - Accompagnamento pre-scolare e scuola d’obbligo per sinti e rom: Monitoraggi presenze, consegne libri per scuola media e superiore, iscrizioni,incontro con le famiglie, con le scuole

32


Percorsi di integrazione per giovani sinti: Accompagnamento ad eventi ludico ricreativi della città e partecipazione a progettualità specifiche. (Eventi significativi organizzati nel territorio: circa 10/anno) - favorire la conoscenza della comunità sinta: Iniziative, pubblicazioni, partecipazione ad incontri, momenti di confronto, conoscenza: es. mostra olocausto sinti-rom, giornata seminariale Rispetto all’Obiettivo 11 - Impegnare tutte le istituzioni nell’obiettivo di contrasto del pregiudizio nei confronti di persone portatrici di patologie psichiatriche, attraverso iniziative in grado di coinvolgere tutta la cittadinanza, incontri con la scuola, allo scopo di contribuire allo sviluppo di un clima sociale di tolleranza e di rispetto per ogni tipo di diversità e di promuovere il diritto di cittadinanza attiva e partecipata dei cittadini in condizione di svantaggio psicosociale. Sostenere l’inclusione sociale delle famiglie attraverso azioni sulla socialità, sull’informazione, sul reddito, sulle relazioni Iniziative varie legate alla Settimana della salute mentale Rispetto all’Obiettivo 12 - Favorire l’empowerment di persone portatrici di problematiche di natura psichiatrica e dei loro familiari, superare modelli tradizionali, valorizzare le relazioni, sostenere i diritti e le competenze, sostenere forme di sussidiarietà e capacità imprenditive, favorire l’aggregazione e la collaborazione con le associazioni di utenti e familiari e con tutte le altre forme di volontariato Realizzazione di Radio Tab: radio internet gestita da un gruppo di utenti in carico al Servizio di Salute Mentale in collaborazione con alcuni volontari e l’emittente locale K-rock; Acquisizione sede c/o Officina delle Arti; sito www.radiotab.it; apertura della sede al pubblico; Redazione del numero monografico di Pollicino gnus; Copertura in streaming della festa inaugurale della settimana della S.M con aperitivo culturale; corso di formazione e avviato nuovo corso per la gestione di impresa e attività di peer-operator Rispetto all’Obiettivo 13 - Individuare strategie per far emergere e intercettare bisogni di salute mentale nuovi e significativi sul piano qualitativo e/o quantitativo, offrire specifiche competenze e, in alcuni casi, percorsi differenziati in ambiti di intervento quali: famiglie multiproblematiche e disagio psicosociale, disturbi del comportamento alimentare, comorbilità fra disturbi psichici e abuso di sostanze. Progetto psichiatra di nucleo (referenza di uno psichiatra del CSM su percorsi e formazione congiunta e per visite congiunte in particolari situazioni): Costruzione di percorsi/progetti interservizi sulle situazioni multiproblematiche con il coinvolgimento di Psichiatri dei CSM e Medici di Medicina Generale, operatori e responsabili dei diversi servizi. A dicembre 2009 sono state completate le assegnazioni degli psichiatri dei CSM di riferimento per 7 Nuclei di Cure primarie del distretto. -

33


- STATO DI ATTUAZIONE degli obiettivi strategici triennali di salute e benessere sociale TARGET* Responsab ilità Familiari

infanzia e adolescenza □

Giovani

Anziani

Immigrati stranieri

Disabili

Povertà e Esclusione sociale

X□

Salute mentale

Dipendenze

FINALITÀ Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani X

Prevenzione

Cura/Assistenza

X

X

TRASVERSALITÀ è stata la parola chiave che ha guidato il lavoro del tavolo. La necessità emergente ed anche la maggiore difficoltà incontrata, è stata quella di fare operazioni di semplificazione e scomposizione di una realtà così ampia e variegata. L’attuale crisi economica ha intensificato la connessione con le problematiche dell’area povertà: immigrato/soggetto fragile (casa lavoro, mancanza di reti sociali, sicurezza, portatore di bisogni primari, socio relazionali, occupazionali. Risposte ce ne sono tante, frammentate, articolate, settorializzate, spesso non collegate tra loro. Per queste premesse, prima di fare una mappatura delle risorse presenti a livello territoriale, proprio per la trasversalità che caratterizza l’ambito di indagine, che attraversa tutto il ciclo di vita dell’individuo, oltre agli ambiti della vita quotidiana e a quello dei servizi, il tavolo ha deciso di approcciare questo vastissimo tema focalizzandosi sulla ricomposizione dei maggiori bisogni emergenti, per arrivare ad una lettura condivisa degli stessi. (Necessità di semplificare). Priorità: • implementare la conoscenza della lingua italiana: si sono sviluppati, , nei comuni del distretto, micro progetti per favorire nelle donne con bambini piccoli l’apprendimento della lingua italiana, fornendo un servizio di trasporto e baby sitteraggio. • migliorare l’accesso ai servizi in particolare quelli rivolti alle gestanti o alle mamme con bambini piccoli: ricognizione delle vari tipologie di opportunità esistenti in ambito di trasporto pubblico o convenzionato con il Pubblico al fine di costruire una mappa dell’offerta per la mobilità facilmente fruibile anche dalla categoria individuata. • imparare a usare i servizi: mappare e coordinare le proposte informative esistenti, con particolare attenzione a categorie specifiche di destinatari; modulare le offerte in base alle esigenze. • discriminazione e razzismo: le operatrici dello Sportello Informazione Immigrati hanno fornito attraverso una curata presentazione, informazioni ampie sulla discriminazione e sul Centro Regionale Contro le Discriminazioni che hanno aperto delle riflessioni sul rapporto tra associazioni di volontariato, istituzioni e Tavolo. Ad oggi, anche a fronte della necessità di ricomporre il tavolo, è indispensabile interrogarci sull’opportunità e sul senso di un tavolo specifico per una tematica che attraversa e appartiene a tutti gli altri tavolo tematici, per potenziare, dall’interno, uno sguardo diverso.

34


SCHEDE INTERVENTO • • • • • • •

PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2010. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI

AREA ANZIANI AREA RESPONSABILITÀ FAMIGLIARI, INFANZIA E ADOLESCENZA AREA GIOVANI E DIPENDENZE AREA DISABILI AREA POVERTÀ ED ESCLUSIONE SOCIALE E SALUTE MENTALE AREA IMMIGRAZIONE TRASVERSALI


AREA DI INTERVENTO ANZIANI – schede intervento DISTRETTO • • • •

assistenza residenziale anziani assistenza residenziale anziani- ricoveri di sollievo dimissioni protette assegni di cura anziani

• •

emergenza caldo sostegno alla domiciliarità della popolazione anziana

AUSL

COMUNE DI REGGIO EMILIA • • • • •

servizi per il tempo libero alloggi con servizi pasti a domicilio assistenza domiciliare anziani centri diurni anziani

COMUNE DI ALBINEA • • • •

soggiorni climatici anziani centro diurno assistenza domiciliare adulti /anziani servizio pasti a domicilio

UNIONE “TERRA DI MEZZO” DEI COMUNI DI BAGNOLO IN PIANO – CADELBOSCO DI SOPRA E CASTELNOVO DI SOTTO • • • •

attività motoria servizio pasti a domicilio assistenza domiciliare adulti /anziani centro diurno

COMUNE DI QUATTRO CASTELLA • • •

servizio pasti a domicilio centro diurno assistenza domiciliare adulti /anziani

COMUNE DI VEZZANO S/C • •

servizio pasti a domicilio assistenza domiciliare adulti /anziani

36


INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET* Respons.tà Familiari

infanzia e adolescenza

Giovani

Anziani

Disabili

□ x□

Immigrati stranieri

Povertà e Esclusione sociale

Salute mentale

Dipendenze

CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani

Prevenzione

Cura/Assistenza

x

x□

INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE □ (accesso integrato, sportello unico distrettuale, sportello sociale, ufficio di piano, protocolli fra servizi, funzionamento delle unità di valutazione multiprofessionale, formazione delle diverse figure professionali, tecnologie informatiche, soluzioni gestionali, stato di avanzamento ed eventuale adeguamento del programma di trasformazione delle Ipab in Asp) PIANO DI ATTIVITA’ FRNA L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza*

x□

DISTRETTO SCHEDA N.1 INTERVENTO/PROGETTO: ASSISTENZA RESIDENZIALE ANZIANI OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: 1.Soggetto capofila DISTRETTO DI REGGIO EMILIA dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione 3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti 4. Destinatari

Distretto di Reggio Emilia

SILVIA GUIDI – Responsabile Attività per la non autosufficienza – galleria Santa Maria 1 tel. 0522/456725, e-mail: silvia.guidi@municipio.re.it Anziani non autosufficienti residenti nel distretto

5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate 6. Azioni previste 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti

Adeguamento standard accreditamento transitorio Comuni del Distretto, AUSL, ASP RETE, ASP OPUS CIVIUM, Villa anna Rosa coop soc., Fondazione CASAINSIEME, Casa don Messori coop.soc., Villa al Poggio Srl, Pensionato San Giuseppe Srl, Le Esperidi coop.soc. Risorse umane provenienti dagli enti fornitori, risorse umane impiegate in UVM

8. Risorse umane che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in Copertura posti definitivi oltre il 98%; accreditamento di tutte le strutture entro il 2010 relazione a indicatori regionali/distrettuali (da esplicitare) Previsione di di cui di cui risorse di cui di cui di cui di cui spesa risorse regionali risorse FRNA Fondo Fondo 10. Piano TOTALE comunali (Fondo regionali nazionale sanitario finanziario: sociale locale (altri NA regionale € € + Fondo fondi) € 11.611.000 2.706.000 straordinario) 8.905.000

37

di cui risorse da altri soggetti specificare


SCHEDA N.2 INTER.VENTO/PROGETTO: ASSISTENZA RESIDENZIALE ANZIANI- RICOVERI DI SOLLIEVO OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Accoglienza ai sensi della dgr 1206/07; consolidamento sperimentazione ricoveri estivi programmabili, adeguamento standard accreditamento 1.Soggetto capofila dell’intervento

DISTRETTO DI REGGIO EMILIA

2. Ambito territoriale Distretto di Reggio Emilia di realizzazione 3. Referente SILVIA GUIDI – Responsabile Attività per la non autosufficienza – galleria Santa Maria 1 dell’intervento: tel. 0522/456725, e-mail: silvia.guidi@municipio.re.it nominativo e recapiti Anziani non autosufficienti residenti nel distretto 4. Destinatari 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate 6. Azioni previste 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti

Accoglienza ai sensi della dgr 1206/07; adeguamento standard accreditamento transitorio; consolidamento sperimentazione ricoveri estivi programmabili Comuni del Distretto, AUSL, ASP RETE, ASP OPUS CIVIUM, Villa anna Rosa coop soc., Fondazione CASAINSIEME, Casa don Messori coop.soc., Villa al Poggio Srl, Pensionato San Giuseppe Srl, Le Esperidi coop.soc. Risorse umane provenienti dagli enti fornitori, risorse umane impiegate in UVM

8. Risorse umane che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in copertura posti di sollievo oltre l’80%; accreditamento di tutte le strutture entro il 2010 relazione a indicatori regionali/distrettuali (da esplicitare) Previsione di cui di cui risorse di cui di cui di cui di cui di cui di spesa risorse regionali risorse FRNA Fondo Fondo risorse da 10. Piano TOTALE comunali (Fondo regionali nazionale sanitario altri finanziario: (*) sociale locale (altri € NA regionale soggetti + Fondo fondi) 888.000 specificare straordinario)

38


SCHEDA N.3 INTERVENTO/PROGETTO: DIMISSIONI PROTETTE OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Potenziamento del raccordo di nodi di passaggio della rete di protezione e cura degli anziani 1.Soggetto capofila DISTRETTO DI REGGIO EMILIA dell’intervento 2. Ambito territoriale Distretto di Reggio Emilia di realizzazione 3. Referente SILVIA GUIDI – Responsabile Attività per la non autosufficienza – galleria Santa Maria dell’intervento: 1 tel. 0522/456725, e-mail: silvia.guidi@municipio.re.it nominativo e recapiti Anziani non autosufficienti residenti nel distretto 4. Destinatari 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate 6. Azioni previste 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali (da esplicitare)

10. Piano finanziario:

Politiche ospedaliere, interventi adattamento domestico, punto unico di accesso

Posti dedicati all’accoglienza post-dimissioni da ospedale e lungodegenza; tutoring domiciliare gratuito per l’accompagnamento alle famiglie all’elaborazione del progetto di assistenza domiciliare dell’anziano Comuni del Distretto, Le Esperidi coop.soc., Servizi di Assistenza Domiciliare dei Comuni, Sportello Assistenti Familiari Risorse umane provenienti dagli enti fornitori, risorse umane impiegate in UVM, Servizi sociali territoriali e ospedaliero Copertura dei posti dedicati oltre l’80%; attivazione di almeno 50 pacchetti di tutoring domiciliare

Prevision di cui e di spesa risorse TOTALE comunali non quantific ate

di cui risorse regionali (Fondo sociale locale + Fondo straordinario )

39

di cui di cui risorse FRNA region ali (altri fondi) € 282.000

di cui Fond o nazio nale NA

di cui Fondo sanitario regional e Non quantific ate

di cui risorse da altri soggetti specificar e


SCHEDA N.4 INTERVENTO/PROGETTO: ASSEGNI DI CURA anziani OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Erogazione assegni di cura anziani ai sensi delle normative regionali 1.Soggetto capofila DISTRETTO DI REGGIO EMILIA dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione 3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti

Distretto di Reggio Emilia

4. Destinatari

Anziani non autosufficienti residenti nel distretto

5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

Sportello Assistenti Familiari

6. Azioni previste

SILVIA GUIDI – Responsabile Attività per la non autosufficienza – galleria Santa Maria 1 tel. 0522/456725, e-mail: silvia.guidi@municipio.re.it

Erogazione assegni con le procedure previste, adeguamento alle normative, compreso il contributo aggiuntivo badanti; rinnovi e controlli, tenuta budget distrettuale Comuni del Distretto, AUSL,

7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane Risorse umane provenienti dagli interessati, risorse umane impiegate in UVM che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in Utilizzo budget oltre il 90% relazione a indicatori regionali/distrettuali (da esplicitare) Previsione di cui di cui risorse di cui di cui di cui di cui di spesa risorse regionali risorse FRNA Fondo Fondo 10. Piano TOTALE comunali (Fondo regionali nazionale sanitario finanziario: (*) sociale locale (altri NA regionale + Fondo fondi) € 1.900.000 straordinario)

40

di cui risorse da altri soggetti specificare


AUSL SCHEDA N. 5 INTERVENTO/PROGETTO: EMERGENZA CALDO OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: prevenzione ob.2- ob.5 AUSL, comune di reggio emilia. 1.Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione

Distretto di Reggio Emilia

3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti

Greci Marina. Viale Monte San Michele 8. 0522.335480

4. Destinatari 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

Popolazione anziana Politiche sociali •

6. Azioni previste

7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare

Incontri fra i componenti del gruppo operativo responsabile di azioni di prevenzione e contrasto ai disagi conseguenti alla ondate anomale di calore, per organizzare gli interventi e per studiare eventuali strategie migliorative • Attivazione nel periodo critico di un n° telefonico dedicato, gestito in modo integrato da varie associazioni di volontariato finalizzato al sostegno della popolazione anziana ed alla attivazione delle varie risorse presenti sul territorio • Sostegno alle persone anziane dimesse dall’ospedale mediante chiamata telefonica attiva da parte del volontariato • Sostegno alle persone anziane segnalate dal MMG mediante chiamata telefonica attiva da parte del volontariato • Mantenere attivo il servizio di trasporti (progetto “MobilitaRE”), gestito dal volontariato, rivolto ad anziani con autosufficienza compromessa in difficoltà a compiere gli spostamenti connessi con le normali attività della vita quotidiana per promuovere la socialità e consentire l’adempimento delle attività quotidiane di base (spesa, visite mediche, ecc..) • realizzazione di una ampia e capillare campagna informativa sui comportamenti da adottare in occasione di ondate anomale di calore e di promozione delle opportunità offerte nei mesi estivi. • riserva di posti residenziali per ricoveri di emergenza c/o le Case Protette del Distretto. DCP, 3° settore, servizi sociali, ASP, DSP Infermieri, medici di medicina generale, ospedale, volontari.

1) monitoraggio n° contatti avuti dal call center 9. Risultati attesi in 2) monitoraggio n° telefonate di sostegno agli anziani dimessi dall’ospedale relazione a indicatori 3) monitoraggio n°telefonate di sostegno agli anziani fragili segnalati dai MMG regionali/distrettuali (da 4) monitoraggio n° trasporti effettuati esplicitare) 5) monitoraggio n° anziani che hanno usufruito di ricoveri in urgenza Previsione di cui risorse di cui di cui di cui di cui Fondo di spesa comunali risorse FRNA Fondo sanitario totale** € non regionali (risorse nazionale regionale € 17.000 quantificate (Fondo regionali) NA € non 10. Piano finanziario: sociale € 17.000 quantificate locale e € Fondo famiglia) €

41

Eventuali risorse altri soggetti (da specificare)


SCHEDA N. 6 Intervento/Progetto: SOSTEGNO ALLA DOMICILIARITÀ DELLA POPOLAZIONE ANZIANA OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE:: orientare i servizi ad una maggiore connessione operativa con i propri territori, in particolare consolidando le esperienze degli Sportelli Sociali territoriali, dei Nuclei di cura primarie e dei Tavoli di quartiere, ma anche con la strutturazione del Servizio Infermieristico Domiciliare su base territoriale. Occorrerà inoltre ampliare lo sforzo di mappatura territoriale da parte degli Sportelli sociali anche individuando sistemi di rilevazione strutturati. Prevenzione ob.1 AUSL 1.Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione

Distretto di Reggio Emilia

3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti

Greci Marina. Viale Monte San Michele 8. 0522.335480

4. Destinatari 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

Popolazione anziana Politiche sociali, politiche urbanistiche •

6. Azioni previste

7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare

9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali (da esplicitare)

10. Piano finanziario:

Implementare la strutturazione del Servizio Infermieristico domiciliare su base territoriale all’interno dei NCP. • Consolidare ed implementare la assistenza domiciliare integrata MMG-infermiera (ADI) dei pazienti cronici • Consolidare i percorsi per le Dimissioni Protette integrandosi con ASMN e servizio sociale • Progettare il PUA (punto unico accoglienza) per favorire le dimissioni protette e la domiciliarità. • Consolidare ed implementare la presa in carico congiunta degli anziani non autosufficienti e delle loro famiglie da parte del personale infermieristico e medico dei NCP, compresi gli specialisti, in integrazione con gli altri operatori formali ed informali che intervengono al domicilio. Mantenimento delle UVM e UVMs. • individuare e sperimentare strumenti di valutazione validati al fine di meglio definire la gravosità assistenziale infermieristica e quindi ridistribuire le risorse assegnate. • mantenimento dell’attività del centro distrettuale disturbi cognitivi con sperimentazione di forme riabilitative per il mantenimento dello stato cognitivo (stimolazione cognitiva) • attivazione di un esperienza di councelling al care-giver da parte del personale del centro DCP , AOSMN Servizi Sociali dei Comuni.

Infermieri, medici di medicina generale, geriatri, medici di continuità assistenziale, specialisti ambulatoriali, assistenti sociali. 1) n° utenti in carico all’assistenza domiciliare >= 3500 2) n° 1° visite domiciliari integrate su ADI 3° attivate nel periodo =1 0 0% 3) n° contratti di assistenza domiciliare (ADI+ADP+ADR) attivati >= 2340 4) n° visite specialistiche domiciliari >= 2100 5) casi valutati da UVM>= 1500 6) n° viste CDDC >= 3000 7) monitoraggio n° pz. che hanno usufruito di interventi di stimolazione cognitiva Previsione di cui di cui di cui di cui di cui Eventuali di spesa risorse risorse Fondo FRNA Fondo risorse altri totale** comunali regionali (risorse nazionale sanitario soggetti (da € € (Fondo regionali) NA regionale specificare) sociale € non € quantificate locale e Fondo € 30.000 € famiglia) €

42


COMUNE REGGIO EMILIA SCHEDA N. 7 INTERVENTO: SERVIZI PER IL TEMPO LIBERO (in continuità con l'anno 2009) OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: PREVENZIONE – Obiettivo 5 e 6 1.Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione 3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti 4. Destinatari

Comune di Reggio Emilia Comune di Reggio Emilia Dott.ssa Annamaria Fabbi, Comune di Reggio Emilia, tel 0522/456833, e-mail: annamaria.fabbi@municipio.re.it

Anziani autosufficienti

5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate 6. Azioni previste 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali (da esplicitare)

10. Piano finanziario

- corsi di nuoto e corsi di ginnastica dolce - soggiorni climatici estivi e invernali - organizzazione inserimento anziani in attività socialmente utili (assicurazione, rimborsi) Comune di Reggio Emilia (Servizi Sociali, Servizio Personale, Circoscrizioni), Enti gestori: Comitato Provinciale UISP, Coordinamento Provinciale Centri Sociali e Orti

Previsione di spesa TOTALE

di cui risorse comunali

di cui di cui di cui risorse risorse di cui di cui risorse da regionali regionali di cui Fondo Fondo altri (Fondo FRNA nazionale sanitario (altri soggetti sociale locale fondi) NA regionale + Fondo specificare straordinario)

Euro 375.000,00 375.000,00

43


SCHEDA N. 8 INTERVENTO: SOLUZIONI RESIDENZIALI INNOVATIVE – Alloggi con servizi (in continuità con l'anno 2009) OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: PREVENZIONE Ob. 2 – Ob. 7 1.Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione 3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti

Comune di Reggio Emilia Comune di Reggio Emilia

Dott.ssa Annamaria Fabbi, Comune di Reggio Emilia, tel 0522/456833, e-mail: annamaria.fabbi@municipio.re.it

4. Destinatari

Anziani o coppie di anziani, autonomi o parzialmente autosufficienti

5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

sinergia con il settore Programmazione Territoriale per individuare il Piano dei Servizi idoneo al supporto dell’intervento in argomento Definire una parziale riprogettazione in base alle percentuali di utilizzo delle diverse strutture e ai fattori di successo/criticità delle stesse; - Gestione convenzioni - Sinergia con il settore Programmazione Territoriale per individuare il Piano dei Servizi idoneo al supporto dell’intervento in argomento Comune di Reggio Emilia, Parrocchia di San Michele Arcangelo, ASP RETE ( Reggio Emilia Terza Età) -

6. Azioni previste

7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane Personale ( OSs /Infermieri) delle istituzioni coinvolte , assistenti sociali dei Poli che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori - Aumentare l’utilizzo delle strutture che nel 2009 non sono state utilizzate appieno regionali/distrettuali (da esplicitare) di cui di cui di cui risorse di cui risorse di cui di cui Previsione regionali risorse da regionali di cui Fondo risorse Fondo altri di spesa (Fondo 10. Piano comunali (altri FRNA nazionale sanitario TOTALE sociale locale soggetti finanziario fondi) NA regionale specificare + Fondo straordinario) Euro

80.000,00 80.00,00

44


SCHEDA N. 9 INTERVENTO:

(in continuità con l'anno 2009)

PASTI A DOMICILIO

OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: PREVENZIONE/CURA/ASSISTENZA OB2 1.Soggetto capofila dell’intervento

Comune di Reggio Emilia

2. Ambito territoriale di realizzazione

Comune di Reggio Emilia

3. Referente dell’intervento:

Dott.ssa Annamaria Fabbi, Comune di Reggio Emilia, tel 0522/456833, e-mail: annamaria.fabbi@municipio.re.it

4. Destinatari

Anziani in condizione di fragilità sociale, disabili che, anche temporaneamente, hanno bisogno di ricevere il pasto a domicilio

5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate 6. Azioni previste

Rilettura del procedimento per l’accesso al fine di addivenire ad una semplificazione dell’ accesso allo specifico intervento ove ne possano ricorrere le condizioni

7. Istituzioni/attori sociali coinvolti

Comune di Reggio Emilia, Azienda Speciale FCR, TIL, CIR

8. Risorse umane che si prevede di impiegare

9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali

Semplificare l’accesso al servizio inserendo l’intervento tra le domande “leggere” da porre in capo allo Sportello Sociale mantenendo comunque, attraverso questo intervento, l’aggancio a cittadini anziani e loro famiglie; migliorare e favorire la permanenza delle persone con ridotta autonomia nel proprio contesto di vita, quando possibile nella propria casa, all’interno di un sistema di relazioni costruite nella loro vita

di cui di cui risorse di cui risorse Previsione di regionali risorse regionali (Fondo spesa (altri comunali/FCR sociale locale TOTALE fondi) + Fondo straordinario)

0. Piano finanziario

Euro

926.011,00

174.761,00

di cui FRNA

11.250,00

45

di cui di cui di cui Fondo Fondo risorse da nazionale sanitario altri soggetti NA regionale (utent)i

740.000,00


SCHEDA N. 10 INTERVENTO: ASSISTENZA DOMICILIARE ANZIANI (in continuità con l'anno 2009) OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE:CURA/ASSISTENZA – Ob.2 1.Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione 3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti

Comune di Reggio Emilia Comune di Reggio Emilia

Dott.ssa Annamaria Fabbi, Comune di Reggio Emilia, tel 0522/456833, e-mail: annamaria.fabbi@municipio.re.it

4. Destinatari

Anziani residenti

5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

6. Azioni previste

7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare

Confronto tra i partner pubblici e privati coinvolti (comprese organizzazioni sindacali) per il monitoraggio del sistema; Coinvolgimento delle famiglie e dell’Ente Gestore nella introduzione di innovazioni nella definizione dei servizi, in collegamento con il processo di ricerca e co-costruzione in atto Restituzione (a famiglie, operatori coinvolti, al tavolo di monitoraggio - anche in itinere) degli esiti della ricerca e delle sperimentazioni COMUNE DI REGGIO EMILIA, Azienda Speciale FCR, Azienda Usl – distretto di Re, ASP RETE, COOPSELIOS, Organizzazioni del privato sociale, Organizzazioni sindacali

Continuo confronto e monitoraggio relativo alla riprogettazione dell’’Assistenza domiciliare anziani anche in relazione al consolidamento dei progetti nati dai tavoli di quartiere. Mobilitazione di diversi soggetti sociali in grado di produrre nuove reti, nuove consapevolezze e nuove disponibilità ad assumere i problemi; 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali (da esplicitare)

Rafforzare il processo decisionale (restituzioni periodiche a un tavolo di governo e monitoraggio delle organizzazioni coinvolte: comune, Azienda speciale FCR, ASP RETE, Sindacati) sperimentazione di soluzioni innovative nell’ambito della domiciliarità Individuazione di elementi condivisi per la valutazione qualità dei servizi offerti Integrazione con progettazioni territoriali Aumento delle ore di servizio erogato

10. Piano finanziario

Consolidamento all’interno della rete dei servizi di alcuni interventi definiti “leggeri”, sperimentati nel territorio in relazione all’attività dei tavoli di quartiere di cui di cui risorse di cui risorse di cui di cui di cui Previsione regionali regionali di cui risorse Fondo Fondo risorse da di spesa (Fondo comunali/FCR (altri FRNA nazionale sanitario altri soggetti TOTALE sociale locale fondi) NA regionale (utenti) + Fondo straordinario) Euro 1.896.641

823.697,00

690.944

46

382.000,00


SCHEDA N. 11 INTERVENTO:

CENTRI DIURNI ANZIANI

(in continuità con l'anno 2009)

OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: CURA/ASSISTENZA – Ob.5 1.Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione 3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti 4. Destinatari

Comune di Reggio Emilia Comune di Reggio Emilia

Dott.ssa Annamaria Fabbi, Comune di Reggio Emilia, tel 0522/456833, e-mail: annamaria.fabbi@municipio.re.it Anziani con ridotta autonomia, anche non autosufficienti

5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate 1

6. Azioni previste

7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali (da esplicitare)

confronto costante con i partner (comprese le organizzazioni sindacali) sulla organizzazione dei servizi 2 coinvolgere le famiglie nel monitoraggio delle sperimentazioni e delle innovazioni, in collegamento con il processo di co-costruzione in atto 3 restituzione (a famiglie, operatori coinvolti, al tavolo di monitoraggio- anche in itinere) delle sperimentazioni Comune di Reggio Emilia, Azienda Speciale FCR, AUSL-Distretto di Re, ASP RETE, Organizzazioni del privato sociale, Organizzazioni Sindacali Assistenti Sociali Operatori ASP RETE Consolidamento di progetti innovativi nei Centri Diurni anziani in relazione al percorso di ricerca-azione sulla domiciliarità anziani. Rafforzare il processo decisionale (restituzioni periodiche a un tavolo di governo e monitoraggio delle organizzazioni coinvolte: Comune, Azienda speciale FCR, ASP RETE, Sindacati) Sperimentazione di soluzioni innovative nell’ambito della domiciliarità Individuazione di elementi condivisi per la valutazione qualità dei servizi offerti dal CD tra le organizzazioni coinvolte: Comune, Azienda

Previsione di spesa TOTALE

10. Piano finanziario

Euro

di cui risorse comunali/FCR

di cui di cui risorse risorse regionali regionali di cui (Fondo FRNA (altri sociale locale fondi) + Fondo straordinario)

2.825.63800 1.549.933,00

di cui Fondo nazionale NA

532.443

47

di cui Fondo sanitario regionale

di cui risorse da altri soggetti (utenti)

743.262,00


COMUNE DI ALBINEA SCHEDA N. 12 INTERVENTO/PROGETTO: SOGGIORNI CLIMATICI ANZIANI (IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE CON SVILUPPO/AMPLIAMENTO) OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Fornire agli anziani occasioni ludico-ricreative al fine di aumentare la loro socializzazione ed il loro inserimento nella rete del territorio 1.Soggetto capofila dell’intervento

COMUNE DI ALBINEA

2. Ambito territoriale Comune di Albinea di realizzazione 3. Referente Borsalino Maria Chiara dell’intervento: 0522/590209-225 nominativo e recapiti Anziani residenti nel comune di Albinea 4. Destinatari 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate 6. Azioni previste 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali (da esplicitare)

10. Piano finanziario:

Cultura, sport, Trasporto, casa e sicurezza, stili di vita

Viaggi organizzati con accompagnatore ed altri anziani, di norma due volte all’anno, per 15 giorni a turno Comune di Albinea; circolo sociale albinetano Ufficio amministrativo e Circolo sociale albinetano

Numero iniziative Numero partecipanti Livello di gradimento Previsione di cui di cui risorse di spesa risorse regionali TOTALE comunali (Fondo sociale locale + Fondo € straordinario) € 672,00 672,00

48

di cui di cui risorse FRNA regionali (altri fondi)

di cui Fondo nazionale NA

di cui Fondo sanitario regionale

di cui risorse da altri soggetti specificare


SCHEDA N. 13 INTERVENTO/PROGETTO: sostegno alla DOMICILIARITÀCENTRO DIURNO (in continuità con l'anno precedente con sviluppo/ampliamento) OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Sostegno alle famiglie, al cui interno è presente un anziano, nel lavoro di cura, con servizi di sollievo, consulenza, tempo libero Mantenimento dell’assistito nel proprio territorio e al proprio domicilio posticipando od evitando il suo eventuale ricovero definitivo in struttura; mantenimento e/o potenziamento delle sue capacità ed autonomie residue; sostegno alla famiglia nella gestione dell’assistito, anche nelle ore serali della giornata o durante le festività. COMUNE DI ALBINEA 1.Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione

Comune di Albinea

3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti

Borsalino Maria Chiara 0522/590209-225

4. Destinatari 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

Anziani residenti o non residenti nel territorio comunale d’Albinea, con priorità ai primi, in condizione di parziale o totale non-autosufficienza Trasporti/ sviluppo urbano, casa: barriere architettoniche/ sanità/ cultura/ stili di vita/ sicurezza

Centro Diurno: lettura della domanda ed attività amministrative ad essa connesse Assistenza tutelare diurna; attività ricreativo-culturali, occupazionali e di mobilizzazione; aiuto nelle a.d.l.; 6. Azioni previste assistenza infermieristica generica; apertura del centro diurno durante le festività; ampliamento dell’orario di apertura del servizio fino alle ore 20.30 durante i mesi estivi affiancamento alle famiglie tutoring/formazione assistenti familiari 7. Istituzioni/attori sociali Comune di Albinea; cooperativa sociale “Albinea Insieme Casa Cervi Luigi”; Croce Verde; Auser, AIMA, medici del territorio, CoopElios coinvolti 8. Risorse umane che si Convenzione, operatore sociale, ufficio serv sociali e assistenti domiciliari prevede di impiegare 9. Risultati attesi in Percentuale d’occupazione dei posti disponibili; relazione a indicatori andamento della domanda e ev. liste d’attesa; regionali/distrettuali (da andamento della domanda relativa alle festività esplicitare) di cui di cui risorse di cui di cui di cui di cui Eventuali risorse regionali risorse FRNA Fondo Fondo risorse altri comunali (Fondo regionali € nazionale sanitario soggetti 73.735 NA € sociale locale (altri regionale specificare + Fondo fondi) € € non rilevate le Previsione di straordinario) € quote di spesa 10. Piano contribuzione TOTALE finanziario: utenti che € concorrono 134.512,00 60.777,00 al costo in quanto introitate direttamente dall’ente gestore

49


SCHEDA N. 14 INTERVENTO/PROGETTO: ASSISTENZA DOMICILIARE ADULTI /ANZIANI(in continuità con l'anno precedente con sviluppo/ampliamento) OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: innovare e qualificare il servizio di assistenza domiciliare, al fine di garantire maggiore estensione, flessibilità e capacità di copertura dei bisogni, garantendo la messa in rete con i servizi e le opportunità presenti nelle comunità locali, favorire la permanenza a casa delle persone con ridotta autonomia, Mantenere l’anziano al proprio domicilio, facilitando il recupero o mantenimento delle capacità ed autonomie residue; sostegno alla famiglia, ivi comprese le giornate di festività. 1.Soggetto capofila COMUNE DI ALBINEA dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione 3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti 4. Destinatari 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate 6. Azioni previste

7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali (da esplicitare)

10. Piano finanziario:

Comune di Albinea

Borsalino Maria Chiara 0522/590209-225

Adulti ed anziani residenti nel territorio comunale o non residenti ma temporaneamente ospitati presso parenti cittadini albinetani, in condizione di parziale o totale nonautosufficienza Trasporti/ sviluppo urbano, casa: barriere architettoniche/ sanità/ cultura/ stili di vita/ sicurezza Lettura della domanda ed istruttoria, abbinamento domanda offerta Aiuto nelle a.d.l.; socializzazione; mobilizzazione; assistenza sanitaria di base; interventi a domicilio sia in giorni feriali che nei festivi tutoring/formazione assistenti domiciliari Comune di Albinea, Azienda U.S.L., associazioni di volontariato (Croce Verde, Emmaus), Coopselios, cooperativa San Gaetano, a cooperativa sociale “Albinea Insieme Casa Cervi Luigi, medici del territorio, servizio infermieristico domiciliare Convenzione ed operatori, assistente sociale, amministrativo

Eventuali persone in lista d’attesa con relativi tempi; andamento della domanda ordinaria ed andamento della domanda rispetto al domiciliare festivo

Previsione di di cui spesa risorse TOTALE comunali € € 150.564

di cui risorse regionali (Fondo sociale locale + Fondo straordinario)

239.367,00

50

di cui risorse regionali (altri fondi)

di cui FRNA € 58.803

di cui Fondo nazionale NA

di cui Fondo sanitario regionale

di cui risorse da altri soggetti –utenti € 30.000


SCHEDA N. 15 INTERVENTO/PROGETTO: servizi per la domiciliarità: SERVIZIO PASTI A DOMICILIO – (IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE CON SVILUPPO/AMPLIAMENTO) OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Mantenimento dell’anziano con ridotta autonomia al proprio domicilio; recupero o mantenimento delle capacità ed autonomie residue; sostegno alla famiglia, ivi comprese le giornate di festività COMUNE DI ALBINEA 1.Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale di Comune di Albinea realizzazione 3. Referente Borsalino Maria Chiara dell’intervento: 0522/590209-225 nominativo e recapiti Adulti ed anziani residenti nel territorio comunale o non residenti ma 4. Destinatari temporaneamente ospitati presso parenti cittadini albinetani, in condizione di parziale o totale non-autosufficienza 5. Eventuali Trasporto, casa e sicurezza, stili di vita interventi/politiche integrate collegate 6. Azioni previste

Consegna a domicilio dell’assistito del pasto (pranzo) completo ed eventuale aiuto per la sua somministrazione ove necessario

Comune di Albinea, Coopselios, CIR, medici di base, 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che Convenzione, operatori sociali, assistente sociale, amministrativo si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in Numero dei pasti erogati per n persone relazione a indicatori regionali/distrettuali (da esplicitare) Previsione di cui di cui risorse di cui di cui di cui di spesa risorse regionali risorse FRNA Fondo TOTALE comunali (Fondo regionali nazionale sociale locale (altri NA 10. Piano finanziario: € € + Fondo fondi) 9.260 60 straordinario)

51

di cui Fondo sanitario regionale

di cui risorse da altri soggetti –utenti € 9.200


UNIONE “TERRA DI MEZZO”dei COMUNI DI BAGNOLO IN PIANO, CADELBOSCO DI SOPRA E CASTELNOVO DI SOTTO SCHEDA N. 16 INTERVENTO/PROGETTO: ATTIVITÀ MOTORIA –– in continuità con l’anno precedente OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Promuovere e sostenere le abilità psicofisiche di anziani e non solo Garantire una forma di integrazione sociale d di anziani tra le diverse fasce di età adottando metodi di ginnastica idonei a tutte le fasce. UNIONE “TERRA DI MEZZO” dei comuni di Bagnolo in Piano, Cadelbosco di Sopra e 1.Soggetto capofila Castelnovo di Sotto – Area Sociale e Socio Sanitaria dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione 3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti 4. Destinatari 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

Comune di Castelnovo di Sotto e Cadelbosco DOTT.SSA MILA BERTOCCHI Comune di Bagnolo in Piano – 0522/957435 bertocchi.mila@comune.bagnolo.re.it Cittadini del Comune di Castelnovo e Cadelbosco Raccordo con le associazioni sportive del territorio, con l’intermediazione di UISP

6. Azioni previste

7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali

Verifica della potenziale richiesta. Organizzazione del corso in raccordo con le associazioni sportive del territorio con l’intermediazione di UISP. Applicazione delle direttive regionali in materia di certificazione dell’idoneità fisica per il potenziamento di una politica di prevenzione e promozione del benessere sociale. UISP di Reggio Emilia, in accordo con le associazioni sportive territoriali Istruttore direttivo Capo Servizio Sociale; insegnanti di educazione fisica in possesso della necessaria professionalità. Promozione del benessere fisico dei cittadini. INDICATORI: numero delle richieste e numero delle richieste soddisfatte. Previsione di cui di cui risorse di spesa risorse regionali TOTALE comunali (Fondo sociale locale + Fondo straordinario)

10. Piano finanziario:

euro

€ 2000

€ 1600

di cui di cui risorse FRNA regionali (altri fondi)

di cui Fondo nazionale NA

di cui Fondo sanitario regionale

di cui risorse da altri soggetti – specificare: COMPENSO USO PALESTRA € 400

52


SCHEDA N. 17 INTERVENTO/PROGETTO: SERVIZIO PASTO A DOMICILIO ANZIANI - Progetto di continuità con l’anno precedente OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Mantenimento il più a lungo possibile dell’anziano nel contesto abitativo; Miglioramento qualità di vita dell’anziano favorendo l’autonomia personale; Prevenzione dello stato di salute dell’anziano mediante prevenzione/educazione alimentare. UNIONE “TERRA DI MEZZO” dei comuni di Bagnolo in Piano, Cadelbosco di Sopra e 1.Soggetto capofila Castelnovo di Sotto – Area Sociale e Socio Sanitaria dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione

Comuni dell’UNIONE “TERRA DI MEZZO”

DOTT.SSA MILA BERTOCCHI – Area Sociale e Socio Sanitaria dell’Unione “Terra di 3. Referente bertocchi.mila@comune.bagnolo.re.it tramite il mezzo”. Tel.0522/957435. dell’intervento: Dipartimento Sociale dell’ASP “Opus Civium” di Castelnovo di Sotto. nominativo e recapiti Referente dell’Ente Gestore: . Area Socio Assistenziale tel. 0522 - 682591 Anziani e altri soggetti con evidente bisogno di assistenza in ambito alimentare. 4. Destinatari 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate 6. Azioni previste 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali (da esplicitare)

10. Piano finanziario:

Politiche di prevenzione e di miglioramento della qualità della vita attraverso una corretta educazione alimentare, correlato al soddisfacimento di un bisogno primario. Elaborazione di un menu equilibrato e bilanciato approvato dalle competenti strutture AUSL, in relazione ai soggetti che usufruiscono del servizio; Preparazione e consegna del pasto; Controllo e supervisione. Unione dei comuni “Terra di Mezzo”, AUSL, ASP “Opus Civium” (Ente Gestore), AUSER, Pubblica Assistenza (trasporti), associazioni di volontariato, volontari singoli.

Responsabile e Assistenti Sociali Area Sociale dell’Unione, personale dell’ente gestore (responsabile, RAA, OSS, ausiliaria… Cuochi, Ausiliari di cucina…), medico di base, volontari Mantenimento dell’anziano al proprio domicilio nel soddisfacimento del bisogno primario dell’alimentazione. INDICATORI: numero di pasti richiesti. Numero di pasti erogati. Verifica della qualità mediante operazione di customer satisfaction Previsione di cui di cui risorse di cui di cui di cui di cui di cui di spesa risorse regionali risorse FRNA Fondo Fondo risorse da TOTALE comunali (Fondo regionali nazionale sanitario altri sociale locale (altri NA regionale soggetti – + Fondo Fondi) specificare straordinario) euro 29.000 29.000

53


SCHEDA N. 18 INTERVENTO/PROGETTO: ASSISTENZA DOMICILIARE ANZIANI - in continuità con l’anno precedente OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: - Mantenimento dell’anziano al proprio domicilio - Sostegno/supporto alla famiglia nelle azioni di cura dell’anziano non autosufficiente - Integrazione con le risorse sanitarie del territorio; collaborazioni strutturate con i nuclei di cure primarie - Affiancamento/tutoraggio delle assistenti familiari - Connessione tra domanda e offerta del lavoro di cura a domicilio - Promozione del volontariato (AVD, AUSER, ecc…) UNIONE “TERRA DI MEZZO” dei comuni di Bagnolo in Piano, Cadelbosco di Sopra e Castelnovo 1.Soggetto capofila di Sotto – Area Sociale e Socio Sanitaria dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione

Comuni dell’UNIONE “TERRA DI MEZZO”

DOTT.SSA MILA BERTOCCHI – Area Sociale e Socio Sanitaria dell’Unione “Terra di mezzo”. Tel.0522/957435. bertocchi.mila@comune.bagnolo.re.it tramite il Dipartimento Sociale dell’ASP “Opus Civium” di Castelnovo di Sotto. Referente dell’Ente Gestore: . Area Socio Assistenziale tel. 0522 - 682591 Anziani non autosufficienti, disabili o adulti con ridotta autonomia a causa di disabilità fisica, 4. Destinatari psichica o sensoriale Miglioramento della qualità della vita e tutela della sicurezza. Mantenimento dell’agio e 5. Eventuali interventi/politiche sviluppo del benessere sociale attraverso la partecipazione attiva dell’anziano agli spazi e agli integrate collegate eventi della comunità, che progetta e promuove forme di sostegno e mutuo aiuto. - Possibile simultanea presa in carico della situazione al momento del bisogno. - attivazione UVM - realizzazione del progetto personalizzato (PAI) - monitoraggio della presa in carico, verifica ed eventuale rettifica del PAI, in relazione ai 6. Azioni previste effettivi bisogni rilevati; - supporto/sostegno alla famiglia/caregiver - ascolto individuale e collettivo delle famiglie - integrazione con il sanitario (nuclei cure primarie, SIL, ecc…) - coinvolgimento volontariato (AUSER, P.Assistenza, ecc…) 3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti

7. Istituzioni/attori sociali coinvolti

Unione dei comuni “Terra di Mezzo”, AUSL, ASP “Opus Civium” (Ente Gestore), AUSER, Pubblica Assistenza (trasporti), associazioni di volontariato, volontari singoli.

Responsabile e Assistenti Sociali Area Sociale dell’Unione, personale dell’ente gestore (responsabile, RAA, OSS, ausiliaria…), medico di base, infermiere territoriale, altre figure eventualmente necessarie per la realizzazione di specifiche progettualità (podologo, fisioterapista ecc…) Realizzare il progetto formulato dall’UVM. Sostenere e supportare le famiglie nel loro compito 9. Risultati attesi in relazione a di cura. indicatori regionali/distrettuali INDICATORI: numero utenti a carico. Numero utenti per i quali si è evitato il ricovero (da esplicitare) DEFINITIVO in struttura. Previsione di cui di cui risorse di cui di cui di cui di cui di cui regionali di spesa risorse risorse FRNA Fondo Fondo risorse da TOTALE comunali (Fondo sociale regionali nazionale sanitario altri soggetti locale + (altri NA regionale –specificare Fondo Fondi) straordinario) Non rilevate le quote 10. Piano finanziario: utenti che concorrono al costo in euro 258.566 55.460 203.106 quanto introitate direttamente dall’ente gestore 8. Risorse umane che si prevede di impiegare

54


SCHEDA N. 19 INTERVENTO/PROGETTO: CENTRO DIURNO ANZIANI –in continuità con l’anno precedente OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: - Mantenere l’anziano il più a lungo possibile nel proprio contesto sociale, un contesto attivo, interattivo e interagente che si prende a carico dei diversi bisogni dei propri componenti, in grado di dare risposte trasversali, complessive, multiple e congruenti. - Sostenere e promuovere il benessere sociale nelle famiglie care giver dell’anziano. - Promuovere, sostenere e favorire l’integrazione socio assistenziale/sanitaria al fine di rendere efficienti ed efficaci gli interventi. - Promozione del volontariato (AVD, AUSER, ecc…)

1.Soggetto capofila dell’intervento

UNIONE “TERRA DI MEZZO” Area Sociale e Socio Sanitaria

2. Ambito territoriale di realizzazione

Comuni dell’UNIONE “TERRA DI MEZZO”

3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti

DOTT.SSA MILA BERTOCCHI – e Socio Sanitaria dell’Unione “Terra di mezzo”. Tel.0522/957435. bertocchi.mila@comune.bagnolo.re.it tramite il Dipartimento Educativo dell’ASP “Opus Civium” di Castelnovo di Sotto. Referente dell’Ente Gestore ASP “Opus Civium”: Resp. Area Socio Assistenziale tel. 0522 682591

4. Destinatari

Anziani non autosufficenti

5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

Valorizzazione del territorio come luogo della partecipazione e della responsabilità diffusa. Costruzione di un sistema integrato di interventi e servizi, che creano legami solidali per un welfare dell’ascolto, che coinvolge la comunità, il quartiere, il vicinato, il volontariato. Assistenza nei compiti di cura della persona e delle sue possibili relazioni. Attività per il mantenimento delle abilità fisiche con esercizi in palestra, promovendo la salute nella terza età. Mantenimento delle abilità psichiche con interventi quotidiani di stimolo all’uso della memoria, del pensiero partecipato, del pensiero attivo, dell’interazione. Promozione e sostegno alla relazione sociale, anche mediante la realizzazione di laboratori intergenerazionali, l’integrazione con gruppi formali presenti sul territorio per una partecipazione attiva alla vita pubblica e con contesti istituzionali (in particolare con la scuola di ogni ordine e grado), ecc… Promuovere e favorire l’integrazione socio assistenziale e sanitaria; proposizione e conduzione di progetti integrati sociale/sanitario; condivisione in ambito formativo.

6. Azioni previste

7. Istituzioni/attori sociali coinvolti

Unione dei comuni “Terra di Mezzo”, AUSL, ASP “Opus Civium” (Ente Gestore), AUSER, Pubblica Assistenza (trasporti), associazioni di volontariato, volontari singoli.

8. Risorse umane che si prevede di impiegare

Responsabile e Assistenti Sociali Area Sociale dell’Unione, personale dell’ente gestore (responsabile, RAA, OSS, ausiliaria…), medico di base, infermiere territoriale, altre figure eventualmente necessarie per la realizzazione di specifiche progettualità (podologo, fisioterapista ecc…)

9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali (da esplicitare)

Realizzare il progetto formulato dall’UVM. Sostenere e supportare le famiglie nel loro compito di cura. INDICATORI: N. utenti a carico. N. utenti per i quali si è evitato il ricovero in struttura. Previsione di cui di spesa risorse TOTALE comunali

611.832

di cui risorse regionali (Fondo sociale locale + Fondo straordinario)

265.140

di cui di cui risorse FRNA regionali (altri fondi) 252.992

10. Piano finanziario: euro

55

di cui Fondo nazionale NA

di cui Fondo sanitario regionale

di cui risorse da altri soggetti –specificare:

Non rilevate le quote utenti che concorrono al costo in quanto introitate direttamente dall’ente gestore


COMUNE DI QUATTRO CASTELLA SCHEDA N.

20

INTERVENTO/PROGETTO: SERVIZIO PASTO A DOMICILIO ANZIANI OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: prevenzione-cura e assistenza ob.5 COMUNE DI QUATTRO CASTELLA 1.Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione 3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti 4. Destinatari 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate 6. Azioni previste 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti

COMUNALE ERICA COCCONCELLI assistente.sociale@comune.quattro-castella.re.it ANZIANI – ADULTI DISABILI CENTRO DIURNO - SAD CONSEGNA PASTI AL DOMICILIO DEGLI ANZIANI; MONITORAGGIO ANZIANI SOLI AUSL, MEDICI, FAMIGLIE, CIR, COOPERATIVA ANCORA

8. Risorse umane che si prevede di APPALTI A COOPERATIVE + PERSONALE COMUNALE (ASSISTENTE impiegare SOCIALE, 1 ISTRUTTORE AMMINISTRATIVO) 9. Risultati attesi in relazione a CONSOLIDAMENTO SERVIZIO FESTIVO indicatori regionali/distrettuali (da esplicitare) Previsione di cui di cui risorse di cui di cui di cui di cui di cui di spesa risorse regionali risorse FRNA Fondo Fondo risorse da TOTALE comunali (Fondo regionali nazionale sanitario altri sociale locale (altri NA regionale soggetti – 10. Piano finanziario: + Fondo fondi) specificare € € straordinario) (rette) 52.441,00 34.441,00 € 18.000,00

56


SCHEDA N. 21 INTERVENTO/PROGETTO: CENTRO DIURNO ANZIANI OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: cura e assistenza – OB.5 COMUNE DI QUATTRO CASTELLA 1.Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione

COMUNALE

3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti

ERICA COCCONCELLI assistente.sociale@comune.quattro-castella.re.it ANZIANI

4. Destinatari 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate 6. Azioni previste 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare

9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali (da esplicitare)

10. Piano finanziario:

SAD / CAFFE’ ALZHEIMER/ DIMISSIONI PROTETTE INSERIMENTO UTENTI CENTRO DIURNO; PROGETTO MUSICOTERAPIA, PROGETTO TUTORAGGIO BADANTI

PROGETTO ATELIER; ATTIVITA’ MOTORIA,

AUSL, MEDICI, FAMIGLIE, COOPERATIVA ANCORA APPALTO A COOPERATIVA + PERSONALE COMUNALE (ASSISTENTE SOCIALE, 1 ISTRUTTORE AMMINISTRATIVO, 1 ATELIERISTA) + AGENZIE DEL TERRITORIO (SCUOLA DI MUSICA, PALESTRA E SOCIETA’ SPORTIVE) POTENZIAMENTO ATTIVITA’ OCCUPAZIONALI, MAGGIOR RACCORDO CON I MEDICI DI BASE NELL’AGGIORNAMENTO DEI PAI, INCREMENTO ATTIVITA’ DI COINVOLGIMENTO UTENTI CON ALZHEIMER E LORO FAMILIARI, FORMAZIONE E TUTORAGGI BADANTI

Previsione di di cui risorse di cui risorse spesa comunali regionali TOTALE (Fondo sociale locale € + Fondo € 200.287,00 straordinario) 370.276,00

57

di cui di cui risorse FRNA regionali (altri fondi) € 78.669

di cui Fondo nazionale NA

di cui Fondo sanitario regionale

di cui risorse da altri soggetti – specificare (rette) € 91.320,00


SCHEDA N. 22 INTERVENTO/PROGETTO: ASSISTENZA DOMICILIARE ANZIANI / DISABILI OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: cura e assistenza – ob.2 COMUNE DI QUATTRO CASTELLA 1.Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione 3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti 4. Destinatari 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate 6. Azioni previste 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti

COMUNALE ERICA COCCONCELLI e-mail:assistente.sociale@comune.quattro-castella.re.it ANZIANI – ADULTI DISABILI CENTRO DIURNO – CAFFE’ ALZHEIMER- DIMISSIONI PROTETTE EROGAZIONE PRESTAZIONI DOMICILIARI, TUTORAGGIO BADANTI AUSL, MEDICI, FAMIGLIE, COOPERATIVA ANCORA,AIMA

8. Risorse umane che si prevede di APPALTO A COOPERATIVA + PERSONALE COMUNALE (ASSISTENTE impiegare SOCIALE, 1 ISTRUTTORE AMMINISTRATIVO) 9. Risultati attesi in relazione a CONSOLIDAMENTO SERVIZIO POMERIDIANO SERALE E indicatori regionali/distrettuali (da FESTIVO/FORMAZIONE E TUTORAGGI BADANTI, CAFFE’ INCONTRO esplicitare) Previsione di di cui risorse di cui risorse di cui di cui di cui di cui di cui spesa comunali regionali risorse FRNA Fondo Fondo risorse da TOTALE (Fondo regionali nazionale sanitario altri 10. Piano sociale locale (altri NA regionale soggetti – € € + Fondo fondi) € specificare finanziario: 253.094,00 141.645,00 straordinario) 89.449 (rette) € 22.000,00

58


COMUNE DI VEZZANO SCHEDA N. 23 INTERVENTO/PROGETTO: Servizio Pasti a Domicilio OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: - Aiutare l’anziano che vive solo a mantenere un alimentazione sana e regolata - Evitare la trascuratezza nell’alimentazione - Momento di incontro conversazione e socializzazione Comune di Vezzano sul Crostolo (RE) 1.Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione

Comune di Vezzano sul Crostolo (RE)

Capo Area Socio-assistenziale Mattia Rossi Tel. 0522/601932 3. Referente dell’intervento: Fax.0522/601947 nominativo e recapiti assistenza@comune.vezzano-sul-crostolo.re.it Anziani Disabili e Adulti in situazioni di svantaggio residenti nel territorio 4. Destinatari Comunale 5. Eventuali Dipartimento cure primarie interventi/politiche integrate collegate Ritiro pasti presso il fornitore, consegna al domicilio, aiuto nella preparazione 6. Azioni previste del momento del pasto (apparecchiare, scodellamento dei cibi,riordino, taglio degli alimenti), controllo del coretto consumo delle vivande ,ritiro contenitori Assistente Sociale, operatrici domiciliari, Casa Protetta “Le Esperidi” e Coop 7. Istituzioni/attori sociali “La Pineta” coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali (da esplicitare)

10. Piano finanziario:

1 Assistente Sociale responsabile del caso, 3 operatrici domiciliari, cuoche della Casa Protetta

Previsione di spesa totale** € 13.000,00

di cui risorse comunali € 5.000,00

di cui risorse regionali (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) €

59

di cui FRNA (risorse regionali) €

di cui Fondo nazionale NA €

di cui Fondo sanitario regionale €

Eventuali risorse altri soggetti (da specificare) Proventi da utenti in carico € 8.000,00


SCHEDA N. 24 INTERVENTO/PROGETTO: “ASSISTENZA DOMICILIARE ANZIANI” OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: • Favorire la domiciliarità dell’anziano ed evitare l’estrema solitudine per coloro che sono soli • Soddisfare tutte le richieste che pervengono • Valorizzare il lavoro di cura e sostenere le famiglie • Prevenire l’istituzionalizzazione dell’anziano Comune di Vezzano sul Crostolo (RE) 1.Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione 3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti 4. Destinatari 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

6. Azioni previste

7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali (da esplicitare)

10. Piano finanziario:

Comune di Vezzano sul Crostolo (RE) Capo Area Servizi alla Persona Rossi Fax.0522/601947 assistenza@comune.vezzano-sul-crostolo.re.it

Mattia

Tel.

0522/601932

Anziani residenti nel territorio Comunale Dipartimento cure primarie

Visite domiciliari Colloqui con famigliari Confronto con i medici di base Interventi mirati Coordinamento badanti Assistente Sociale responsabile del caso, assistenti domiciliari, medici di base, Coop. Sociale “La Pineta” 1 Assistente Sociale Responsabile del caso, Coordinatrice del Servizio, 4 operatrici domiciliari

cui Previsione di cui di risorse di spesa risorse totale comunali regionali (Fondo sociale locale e € € Fondo 165.545 105.512 famiglia) €

60

di cui FRNA (risorse regionali)

di cui Fondo nazionale NA €

€ 35.033

di cui Fondo sanitario regionale €

Eventuali risorse altri soggetti (da specificare) Proventi da utenti in carico € 25.000,00


AREA D’INTERVENTO RESP.TÀ FAMILIARI, INFANZIA E ADOLESCENZA -schede intervento PROGRAMMA REGIONALE PER LA PROMOZIONE E TUTELA DI SOGGETTI IN ETÀ EVOLUTIVA E IL SOSTEGNO ALLA GENITORIALITÀ AUSL • • • • • •

spazio “latte e coccole” mamme nel pallone la stanza di dante terapia occupazionale in atelier progetto genitorialità centro diurno per minori ASP-Osea

COMUNE DI REGGIO EMILIA • • • • • • • • • • • •

nidi comunali e convenzionati l’oasi – spazio bambini centri educativi pomeridiani Officina educativa – partecipazione Officina educativa – progetti educativi estivi Officina educativa – interventi educativi pomeridiani Officina educativa – sostegno e accompagnamento educativi educativa familiare accoglienza in emergenza servizi residenziali per bambini e ragazzi servizi residenziali madri con bambini accoglienza familiare, affidi, adozioni

COMUNE DI ALBINEA • •

nido d’infanzia campi gioco e soggiorni estivi

UNIONE TERRE DI MEZZO • •

i luoghi del crescere accoglienza in emergenza - affidi

COMUNE DI BAGNOLO in PIANO • • •

asilo nido campi gioco e soggiorni estivi sportello psicopedagogico

COMUNE DI CADELBOSCO SOPRA • • •

nido d’infanzia campi gioco estivi sportello psicopedagogico

COMUNE DI CASTELNOVO di SOTTO • • • •

nido d’infanzia intercomunale nido d’infanzia a tempo ridotto “Il piccolo mondo” campi gioco estivi sportello psicopedagogico

POLO7 • •

la comunità educante e la tutela dei cittadini in crescita servizio integrato minori

COMUNE DI QUATTRO CASTELLA • • •

nido d’infanzia/centro giochi sportello psicopedagogico campi gioco e soggiorni estivi

61


PROGRAMMA REGIONALE PER LA PROMOZIONE E TUTELA DI SOGGETTI IN ETÀ EVOLUTIVA E IL SOSTEGNO ALLA GENITORIALITÀ - L.R.N.14/08 Uno sguardo generale per orientare le azioni.

La popolazione residente nel distretto è passata da 215.720 al 01 gennaio 2008 a 222.278 al 01 gennaio 2010. Le famiglie sono passate da 92.590 nel 2006 a 96.218 nel 2008. Mentre i comuni della cintura si assetano su una composizione media pari a 2,5 componenti per nucleo familiare, la città scende a 2,2. Il Comune di Reggio Emilia registra nel 2008 l’8,3% di nuclei monogenitoriali. I bambini e ragazzi sono passati da 39.837 a 41.919 (+2082 in più, pari al 31,7% di incidenza sull’aumento complessivo della popolazione). Dal 01/01/2005 al 01/01/2010 l’aumento di bambini e ragazzi sulla popolazione è di + 1,4%. I neonati e i bambini in fascia 0-2 sono passati da 7244 a 7426; i bambini in fascia di età 3-5 sono passati da 6987 a 7260. I bambini 0-10 anni sono 25.968, pari al 11,6% sulla popolazione. Gli adolescenti in fascia 11-18 sono 15.951, pari al 7,1% della popolazione. Si riportano i dati di incidenza della popolazione straniera al 01/01/2009 (rilevazione Provincia Reggio Emilia). Come si evince dalla cartina, la maggior densità in rapporto alla popolazione si esprime in città con il 14,7%. I bambini e ragazzi stranieri in fascia 0-18 sono il 16,6% in rapporto a tutti i residenti di corrispondente età.

62


Minori in carico relativi agli anni 2005-2009

2005 3480

2006 3661

2007 3663

2008 3663

2009 4336

I minori in carico ai servizi al 31/12/2009 sono pari al 10,3% della popolazione minorile.

Suddivisione dei nuclei in carico nel 2009 rispetto alle principali problematiche:

2 4,8

11,9

5,7 2,4 3,6 21

5 40,7

2,9

gravi conflittualità 11,9% probl.socio/educ./relaz. 21% probl.sanitarie 5% nucleo abbandonico 2,9% probl.economici non prioritar.abitativi 40,7% probl.econom.priorit.abitativi 3,6% nucleo maltrattante 2,4% senza problematiche 5,7% nucleo con probl.di dipendenze 2% altre problematiche 4,8%

I minori inseriti in comunità sono passati da 97 nel 2007 a 129 nel 2009 ( di cui 45 minori stranieri a fronte di 40 nel 2008). Gli affidi da 190 nel 2005 a 249 nel 2008. Si segnala un aumento delle problematiche legate alla conflittualità e alle difficoltà economiche non prioritariamente abitative.

63


Ciò che si evidenzia è che a fronte di un aumento costante di famiglie in carico ai servizi, con un numero sempre maggiore di minori inseriti fuori dal nucleo familiare di origine, diventa prioritario: 1. Agire leve di intervento rivolte alla domiciliarità che supportino i nuclei il più precocemente possibile nella funzione pedagogico-educativa e di integrazione sociale 2. garantire una buona accoglienza, soprattutto in emergenza, per i minori stranieri non accompagnati e per quelle situazioni ove la permanenza del minore nel nucleo di origine rappresenta un rischio per la sua crescita. Nella zona del distretto di Reggio Emilia sono attivi da anni interventi continuativi extra-scuola (Get e CEP, ludoteche, campi gioco, soggiorni estivi, CCR…), co-progettazioni con le scuole, interventi di educativa di strada rivolti ad adolescenti e micro-progettazioni territoriali orientate al counseling e allo sviluppo di progetti di comunità. Il fondo sociale straordinario per l’infanzia e l’adolescenza finanzierà quattro linee di lavoro prioritarie: nell’ambito della prevenzione e sostegno a situazioni di rischio sociale: 1. il mantenimento e consolidamento di attività educative, di sostegno alla scolarizzazione, alla socializzazione, con particolare attenzione anche alle problematiche delle famiglie di origine. Nel Comune di Reggio Emilia si avvierà una riorganizzazione dei servizi educativi a supporto della domiciliarità che, attraverso lo sviluppo del progetto “officina educativa”, metterà a sistema azioni e interventi per una più efficace valorizzazione del patrimonio educativo oggi esistente. Tale progetto vedrà il concorso di più attori del privato sociale e sarà volto inoltre a intensificare i legami con la scuola e con le diverse agenzie del territorio. 2. La promozione della cultura dell’accoglienza attraverso l’organizzazione di incontri di sensibilizzazione in particolare nei territori dell’Unione dei Comuni della Terra di Mezzo. Nell’ambito della protezione, cura, riparazione: 3. intensificare e qualificare prioritariamente gli interventi rivolti a bambini e ragazzi inseriti fuori dal nucleo familiare, con particolare riguardo alle situazioni soggette a provvedimenti dell’autorità giudiziaria. Intensificare il lavoro con le famiglie di origine. Qualificare gli spazi neutri e gli incontri protetti finalizzati a mantenere e,se possibile, recuperare i legami genitori-figli. 4. attivare la rete di accoglienza in emergenza attraverso il coordinamento distrettuale della rete delle risorse (comunità di accoglienza e famiglie dell’emergenza).

64


INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET Responsabilità Familiari x□

infanzia e adolescenza x□

Giovani

Anziani □

Disabili □

Immigrati stranieri □

Povertà e Esclusione sociale □

Salute mentale □

Dipendenze □

CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani □X

Prevenzione □x

Cura/Assistenza X□

AUSL SCHEDA N.

25

INTERVENTO/PROGETTO: SPAZIO “LATTE E COCCOLE” in continuità con lo scorso anno OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE AUSL E AOSMN 1.Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale Distrettuale di realizzazione 3. Referente Dr. Andrea Foracchia dell’intervento: nominativo e recapiti Neo mamme 4. Destinatari 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate 6. Azioni previste 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali (da esplicitare)

10. Piano finanziario: euro

Centro Famiglie di RE

Sostegno alle neo mamme • Sostegno e promozione all’allattamento • Consigli pratici per l’accudimento del bambino neonato AUSL Settore Salute Donna e Ostetricia del AOSMN Ostetriche n° 6 ore settimanali

N° nuovi utenti: 550 N° consulenze ambulatoriali:2000 N° consulenze telefoniche: 500 N° prestazioni totali: 2500 Previsione di cui di cui risorse di spesa risorse regionali TOTALE comunali (Fondo sociale locale + Fondo straordinario) 6.521

di cui di cui risorse FRNA regionali (altri fondi)

di cui Fondo nazionale NA

di cui Fondo sanitario regionale

6.521

65

di cui risorse da altri soggetti specificare


SCHEDA N.

26

INTERVENTO/PROGETTO: MAMME NEL PALLONE - in continuità OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE AUSL 1.Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale Distretto di realizzazione 3. Referente Dr.ssa Piera Bevolo dell’intervento: nominativo e recapiti Neomamme in difficoltà 4. Destinatari 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate 6. Azioni previste 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali (da esplicitare)

Centro delle Famiglie

Incontri individuali con la psicologa. Forum interattivo tra mamme nel sito web aziendale. Indicazione di bibliografie ed iniziative varie sulle problematiche post-parto AUSL Settore Salute Donna e Settore di Psicologia Clinica Comune di RE - Centro per le Famiglie 26 ore psicologa + 2 ore ostetrica (mensili)

N° N° N°

180 incontri ambulatorio psicologa 40 utenti ambulatorio psicologa accessi a sito web (dato non rilevabile)

Previsione di spesa TOTALE 10. Piano finanziario:

di cui di cui risorse risorse regionali comunali (Fondo sociale locale + Fondo straordinario)

euro 13.338,00

di cui di cui risorse FRNA regionali (altri fondi)

di cui Fondo nazionale NA

di cui Fondo sanitario regionale

13.338

66

di cui risorse da altri soggetti specificare


SCHEDA N.

27

INTERVENTO/PROGETTO: ……LA STANZA DI DANTE - workshop di accoglienza per ragazzi e bambini di recente immigrazione. In continuità con gli scorsi anni OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Ausl, DSM (Gancio Originale ,scuole) 1.Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione

Distretto di RE

3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti

Susanna Cagossi 335768

Bambini e ragazzi immigrati frequentanti la scuola elem e media e superiore di recente e recentissima immigrazione Accoglienza e integrazione minori coinvolti di recente in processi migratori Avvicinamento e sostegno all’apprendimento della lingua italiana 5. Eventuali interventi/politiche accompagnamento nella prima conoscenza della scuola e del contesto integrate collegate compresi altri progetti giovani AUSL 4. Destinatari

6. Azioni previste

7. Istituzioni/attori sociali coinvolti

Anno scolastico 2009- 2010 Attivazione di workshop pomeridiani interni alle scuole l’accoglienza e attuare forme di accompagnamento all’integrazione scolastica per quei bambini e ragazzi coinvolti in processi migratori appena arrivati o comunque con difficoltà d’integrazione, apprendimento Anno scolastico 2009-10 : accompagnamento alla esternalizzazione del Progetto. scuola, Associazione amici di Gancio, fondazione Manodori, Università Scienze della formazione

8. Risorse umane che si Un educatore ausl 4 ore settimanali , Volontari, insegnanti referenti prevede di impiegare 9. Risultati attesi in relazione a N di richieste di attivazione provenienti dalle scuole indicatori regionali/distrettuali N di abbandoni durante l’anno da parte dei volontari e dei ragazzi (da esplicitare) Previsione di cui di cui di cui di cui di cui Eventuali di spesa risorse risorse FRNA Fondo Fondo risorse altri totale** comunali regionali (risorse nazionale sanitario soggetti € 4.300 € (Fondo regionali) NA regionale (da 10. Piano finanziario: sociale € 4.300 specificare) locale e € Fondo famiglia) € €

67


SCHEDA N.

28

INTERVENTO/PROGETTO: TERAPIA OCCUPAZIONALE IN ATELIER (in continuità con l’anno precedente). OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: DSM – Neuropsichiatria Infantile 1.Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione

Azienda di Reggio Emilia, S.O.C. di Neuropsichiatria Infantile e utenti in carico al Servizio di Psicologia Clinica.

3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti

Cagossi Susanna, tel. 5832

4. Destinatari

Minori Disabili

5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate 6. Azioni previste

Interventi individuali e di gruppo (atelier di musica, cucina, pittura, arte espressiva) finalizzati all’attivazione e stimolo delle capacità e potenzialità dei ragazzi disabili. Atelier di ricerca musicale Indaco di Reggio Emilia e Servizio di Neuropsichiatria Infantile.

7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si Atelieristi dell’Indaco, operatori del Servizio della NPI. prevede di impiegare 9. Risultati attesi in relazione a Numero di ore di intervento e numero di accessi, rilevazione tramite tabelle indicatori regionali/distrettuali di presenza mensili e schede di accesso. (da esplicitare) Previsione di cui di cui di cui di cui di cui Eventuali di spesa risorse risorse Fondo risorse altri FRNA Fondo totale** comunali regionali (risorse nazionale sanitario soggetti € € (Fondo regionali) NA regionale (da 10. Piano finanziario: 80.213 sociale € € specificare) locale e € 80.213 Fondo famiglia) € €

68


SCHEDA N.

29

INTERVENTO/PROGETTO: PROGETTO GENITORIALITÀ: sostegno alle funzioni genitoriali dei tossico - alcoldipendenti e dei loro genitori. - in continuità con anno precedente OBIETTIVI TRIENNALI DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: - sostegno delle funzioni genitoriali degli utenti e dei loro genitori - partecipazione al Tavolo Genitorialità Interservizi e Interistituzionale: AUSL - Distretto RE / Comune di Reggio Emilia; - sviluppo degli interventi di rete Ausl –RE - SERT Distretto di Reggio Emilia 1.Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale Comuni Distretto di Reggio Emilia Ambito provinciale per i SERT e privato sociale di realizzazione 3. Referente Dr. Roberto Bosi – tel. 0522.335525 – e-mail: bosir@ausl.re.it dell’intervento: nominativo e recapiti Tossicodipendenti con figli 4. Destinatari Genitori/familiari di tossicodipendenti Operatori SERT, Servizi Sociali Comuni, Enti Accreditati 5. Eventuali Tavolo Genitorialità interventi/politiche Tavolo “Giovani e dipendenze” del Piano di Zona integrate collegate Trattamenti riabilitativi strutturati Attività gruppali coi familiari 6. Azioni previste Consultazioni ai familiari e ai tossico-alcoldipendenti Discussione casi complessi in tavolo genitorialità SERT RE, CSM RE, Servizio Sociale ASL, NPIA, Servizi Sociali territoriali. 7. Istituzioni/attori Enti Accreditati di Reggio Emilia sociali coinvolti Poli Sociali Comune di Reggio Emilia 8. Risorse umane Operatori SERT (Medico, Psicologo, Educatore), Servizio Sociale (Ass. Soc.), Operatori Enti che si prevede di Accreditati (Accordi di Fornitura). impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali (da esplicitare) Previsione di cui di cui risorse di cui di cui di cui di cui di cui di spesa risorse regionali risorse FRNA Fondo Fondo risorse da TOTALE comunali (Fondo regionali nazionale sanitario altri 10. Piano sociale locale (altri NA regionale soggetti finanziario: + Fondo fondi) specificare straordinario) euro 49.525,00

49.525,00

69


SCHEDA N.

30

intervento/progetto: CENTRO DIURNO POLIFUNZIONALE PER MINORI DISABILI - ASP OSEA. In continuità OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: 1.Soggetto capofila dell’intervento

AUSL- DSM – Neuropsichiatria Infantile

2. Ambito territoriale di realizzazione

Distretto di Reggio Emilia

3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti

Cagossi Susanna, tel 0522 335832

4. Destinatari

Minori in grave situazione di handicap.

5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

Costruzione di legami territoriali interservizi (scuola, servizi sociali e sanitari) di accoglienza e mutuo-aiuto.

6. Azioni previste

Accoglienza pomeridiana di minori in piccolo gruppo, attività educative finalizzate al potenziamento di autonomie e competenze, attività di sostegno alla comunicazione, attività assistenziali Interventi di sostegno presso il domicilio della famiglia Attività educative nei luoghi di vita dei minori Servizio di Neuropsichiatria Infantile, Servizio Handicap Adulto, Servizio Sociale.

7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si Operatori della ASP OSEA, operatori del Servizio di Neuropsichiatria Infantile prevede di impiegare come referenza e supervisione, operatori del Servizio Handicap Adulto 9. Risultati attesi in relazione a Schede utenti. indicatori regionali/distrettuali (da esplicitare) Previsione di cui di cui di cui di cui di cui Eventuali di spesa risorse risorse FRNA Fondo Fondo risorse altri totale comunali regionali (risorse nazionale sanitario soggetti € € (Fondo regionali) NA regionale (da 10. Piano finanziario: 196.239 sociale € € specificare) locale e € 196.239 Fondo famiglia) € €

70


COMUNE DI REGGIO EMILIA SCHEDA N.

31

INTERVENTO/PROGETTO: NIDI COMUNALI E CONVENZIONATI ( in continuità) OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: 1.Soggetto capofila dell’intervento

COMUNE DI REGGIO EMILIA -ISTITUZIONE SCUOLE E NIDI D’INFANZIA

2. Ambito territoriale Comune di Reggio Emilia di realizzazione 3. Referente Paola Cagliari dell’intervento: Via Guido da Castello 12 –RE nominativo e recapiti 1570 BAMBINI DA 3 MESI A 3 ANNI 4. Destinatari 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

6. Azioni previste

7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare

Politiche scolastiche e sociali.

Attività di carattere pedagogico ed organizzativo necessarie al funzionamento dei servizi con le seguenti finalità: - offrire ai bambini un servizio educativo di qualità, secondo le disposizioni della legge regionale in materia nei 13 nidi comunali e nei 15 nidi convenzionati. - rispondere all’incremento demografico mantenendo l’attuale percentuale di scolarizzazione del 40% attraverso il sistema integrato della città ISTITUZIONE - COOPERATIVE CONVENZIONATE, ASSOCIAZIONE GENITORI, FAMIGLIE, CIRCOSCRIZIONI. Tutto il personale insegnante, ausiliario, amministrativo e lo staff pedagogico, che nei nidi comunali è composto di 248 persone

I risultati (aumento scolarizzazione e mantenimento/incremento della qualità) vengono 9. Risultati attesi in valutati attraverso indicatori, di cui i più significativi sono: relazione a indicatori n° bambini frequentanti, % di scolarizzazione, n° incontri coi genitori, n°incontri di regionali/distrettuali formazione del personale, n°incontri fra soggetti gestori, documentazione attività… Costo totale Quota Quota Eventuale di cui di cui Eventuali previsto regionale comunale quota di altri Fondo Fondo risorse altri soggetti da nazionale sanitario soggetti 10. Piano specificare NA regionale (da finanziario: (rette,solo per € € specificare) € € servizi € 330.000,00 10.896.522 comunali) 13.214.522 1.988.000,00 €

71


SCHEDA N.

32

INTERVENTO/PROGETTO: L’OASI – SPAZIO BAMBINI ( IN CONTINUITA’ ) OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: COMUNE DI REGGIO EMILIA - ISTITUZIONE SCUOLE E NIDI D’INFANZIA 1.Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione

Comune di Reggio Emilia

3. Referente dell’intervento

Paola Cagliari– Via Guido da Castello 12 –RE

4. Destinatari

36 BAMBINI DAI 18 AI 36 MESI

5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

Politiche scolastiche e sociali

6. Azioni previste 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali (da esplicitare)

10. Piano finanziario:

ORGANIZZARE IL LUOGO CON DIVERSI SPAZI DI GIOCO PER I BAMBINI ED OFFRIRE OCCASIONI D’INCONTRO ALLE FAMIGLIE ,FAVORENDO UNA RETE DI RELAZIONE FRA LE STESSE ISTITUZIONE-COOPERATIVA CONVENZIONATA,FAMIGLIE, ALTRI SERVIZI EDUCATIVI , CIRCOSCRIZIONI,VOLONTARI .. 4 persone, in relazione con la Direzione dell’Istituzione Scuole e Nidi

OFFRIRE UN SERVIZIO EDUCATIVO INTEGRATIVO ED INNOVATIVO CHE RISPONDE IN MODO FLESSIBILE E TEMPORANEO ALLE DIFFERENZIATE ESIGENZE DELLE FAMIGLIE, DA VALUTARE ATTRAVERSO ALCUNI INDICATORI QUALI : N° BAMBINI FREQUENTANTI, N° INCONTRI CON FAMIGLIE ,N° INCONTRI FORMAZIONE DEL PERSONALE, DOCUMENTAZIONE ATTIVITA’ Previsione di cui risorse di cui di cui di cui di cui Eventuali comunali di spesa risorse FRNA Fondo Fondo risorse altri totale regionali (risorse nazionale sanitario soggetti (Fondo regiona NA regionale (da sociale li) € specificare) locale € € famiglie € € e Fondo 35.900,00 famiglia) 66.680,00 € € 30.780,00

72


SCHEDA N. 33 Intervento/progetto: CENTRI EDUCATIVI POMERIDIANI (ex ADOLESCENTI IN RETE in continuità con l’anno precedente) OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: • Alimentare la fiducia sia nei bambini/adolescenti e nelle loro competenze sia negli adulti educanti (familiari e professionisti) assumendo congiuntamente e per i singoli ambiti la responsabilità educativa ed i problemi ad essa connessa (attivazione di una responsabilità educativa diffusa • Affiancamento delle famiglie che presentano difficoltà di tipo educativo nella gestione della quotidianità tramite la costruzione di relazioni obiettivi specifici: • qualificare gli interventi per migliorare il lavoro educativo e sociale in situazione , qualificare il lavoro di équipe, l’osservazione, la documentazione, la progettazione integrata, e rendere più solido e duraturo il sistema delle alleanze sul/nel territorio. • Intrecciare e qualificare le azioni che attualmente tramite i CEP si sviluppano nei confronti delle pluralità delle tipologie familiari, per sostenere a accompagnare i genitori nei loro compiti educativi. • Favorire l’integrazione tra servizi educativi sociali e sanitari per rispondere in maniera più efficace ai bisogni di integrazione nella nuova società di bambini, ragazzi, adolescenti e famiglie immigrate • - Sostenere con metodologie e strumenti adeguati il coinvolgimento di bambini e ragazzi, con particolare attenzione ai bambini immigrati, nelle diverse azioni del progetto, per accogliere le loro storie di viaggio, di cambiamenti che li attraversano, di disorientamenti rispetto allo spazio e al tempo, alle parole e ai gesti. • -costruzione di un patto formativo che favorisca un processo di assunzione di responsabilità diffusa fra tutti i soggetti e le professionalità che entrano nei diversi percorsi progettuali riconoscendo e assumendo il patto stesso come legame per produrre significati e dare senso al lavoro di ciascuno dei protagonisti, per non cadere in un atteggiamento di delega. 1.Soggetto capofila dell’intervento

Comune Reggio Emilia

2. Ambito territoriale di realizzazione 3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti

Comune Reggio Emilia

4. Destinatari

N° 54 bambini e ragazzi dai 6 ai 16 anni

5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

La realizzazione del progetto “Adolescenti in rete” si fonda sul progetto CEP, composto da tre interventi educativi e sociali.

6. Azioni previste

Luca Fantini luca.fantini@municipio.re.it

Il progetto CEP intende costruire percorsi educativi integrati (con scuola, famiglia, parrocchie, associazioni sportive, ecc.) per offrire opportunità formative e sociali nella fascia dei preadolescenti e adolescenti. In particolare l’intervento è rivolto a ragazzi che cumulano situazioni di disagio nei molteplici contesti di vita e rappresenta per il territorio una risorsa non solo per i ragazzi direttamente coinvolti e le loro famiglie, ma ha la capacità di sviluppare processi di collaborazione e di progettazione integrata per mettere al centro del percorso educativo e formativo il preadolescente e l’adolescente con i loro compiti di sviluppo. In questo intervento educativo le ragazze e i ragazzi vengono segnalati esclusivamente dagli operatori dei Poli sociali territoriali. L’elemento caratterizzante di questo progetto è dato dall’offerta di un luogo educativo dove è possibile crescere e affrontare i propri compiti di sviluppo con il supporto di educatori qualificati. Inoltre è possibile trovare accoglienza in spazi adeguati per un tempo che è progettato in modo individualizzato per rispondere alla necessità di garantire continuità per tutto l’arco della settimana, dall’uscita da scuola fino alla sera (orario di rientro dei familiari a casa), offrendo l’opportunità del pranzo.

73


7. Istituzioni/attori sociali coinvolti

Comune di Reggio E., ASP OSEA, Oratorio Don Bosco, Polisportiva Foscato, gli Istituti Comprensivi della città, l’Azienda USL (servizio di psicologia e neuropsichiatria)

N° 3 Supervisori Pedagogici Territoriali coordinatori CEP 8. Risorse umane che Coordinatrici Poli Sociali Territoriali si prevede di Assistenti sociali Poli Sociali territoriali impiegare Responsabile oratorio don Bosco Responsabili Polisportiva Foscato Responsabile OSEA Educatori CEP Una risposta efficace ai bisogni di integrazione di bambini, ragazzi, adolescenti e famiglie tramite: - una progettualità condivisa - una maggiore assunzione di responsabilità professionale e organizzativa rispetto alle reciproche competenze - l’integrazione intesa come cammino di inclusione, scambio e cittadinanza, nel rispetto della integrità delle persone e della loro identità - costruzione di orizzonti comuni a partire da storie e radici differenti - strategie efficaci per il coinvolgimento delle famiglie,

9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali (da esplicitare)

10. Piano finanziario:

Valutazione: La struttura del progetto, la sua filosofia, gli obiettivi,la metodologia e gli strumenti supportano la costruzione di un processo di valutazione. La valutazione in itinere si realizza nelle molteplici fasi di sviluppo del progetto: - nelle riunioni d’équipe settimanali del coordinatore con gli educatori - durante le diverse riunioni di coordinamento previste dal progetto stesso - attraverso il metodo osservativi e di documentazione che favorisce lo sviluppo di un pensiero autoriflessivo sul percorso educativo dei ragazzi e dei loro contesti di vita - attraverso lo sviluppo di progettualità che connette le molteplici risorse del territorio, e tutto il lavoro di negoziazione e di équipe che lo accompagna. La valutazione finale vede il coinvolgimento di tutti i soggetti con cui il progetto è entrato in relazione. Inoltre gli educatori e i coordinatori costruiscono un percorso di valutazione della durata di alcuni giorni, alla fine di ogni anno, di riflessione e autoriflessione sui percorsi svolti con approfondimenti tematici per elaborare una lettura articolata e complessiva di quanti si è realizzato. Previsione di di cui risorse di cui spesa comunali/FCR risorse totale** regionali (Fondo sociale 437.727,00 270.630,83 locale e Fondo famiglia)

74

di cui FRNA (risorse regionali)

Di cui risorse regionali (Fondo sociale locale + Fondo straordinario 167.096,17

di cui Fondo sanitario regionale €

Eventuali risorse altri soggetti (da specificare)


SCHEDA N. 34 PROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L. R. N. 14/08 AZIONE DA SVILUPPARE: L’azione è di nuova No x□ Sì □ attivazione? Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra, di cui al punto 2.3 del Programma Infanzia e Adolescenza: 1. Supporto della 3. Costituzione/integrazione di un 4. Sistema di accoglienza 2. Presa in carico multidisciplinare domiciliarità

x□

e lavoro d’èquipe □

Fondo comune □

in emergenza □

Altro

INTERVENTO: OFFICINA EDUCATIVA – PARTECIPAZIONE (leva giovani, partecipa-rete e consiglio circoscrizionale dei ragazzi in continuità con il passato con una rivisitazione del mandato) promozione 1.Soggetto capofila dell’intervento

COMUNE DI REGGIO EMILIA

2.Ambito territoriale di realizzazione

COMUNE e PROVINCIA DI REGGIO EMILIA

3.Referente dell’intervento

Luca Fantini e-mail luca.fantini@municipio.re.it

4.Destinatari

Ragazze e ragazzi dai 9 ai 29 anni

5.Eventuali interventi/politiche integrate collegate

6. Azioni previste

7.Istituzioni/attori sociali coinvolti 8.Risorse umane che si prevede di impiegare

1.Favorire la capacità progettuale di ragazze e ragazzi per sollecitare la passione e le idee, utilizzare il dialogo quale mezzo di confronto e di soluzione dei conflitti. 2. Promuovere percorsi di cittadinanza attiva di adolescenti e giovani attraverso la progettazione partecipata e i progetti di volontariato civico 3. Completare lo start up di Carta e Leva giovani ai Comuni della Provincia di Reggio Emilia, diffondere Carta Giovani Junior ed iniziare la sperimentazione di qualche leva dedicata ad adolescenti under 15. 4 Intrecciare le idee progettuali dei ragazzi con le politiche delle circoscrizioni e di singoli assessorati del Comune 1. Costruzione in modo cooperativo di progetti, nati dalle proposte dei ragazzi, e sviluppati coinvolgendo le scuole (studenti e insegnanti) volti a migliorare la qualità della vita dei ragazzi nelle circoscrizioni e nei loro quartieri. 2. Realizzazione in città e in provincia di progetti di leva in collaborazione con le Istituzioni scolastiche e con realtà associative e di privato sociale operanti sul territorio 3. Coordinamento regionale Partecipa.rete COMUNE DI REGGIO EMILIA, Azienda Speciale FCR, Ufficio Scolastico Provinciale, altri comuni della provincia, Liceo psico-pedagogico Matilde di Canossa, Istituto Chierici, Istituto B. Pascal, Assemblea legislativa Emilia Romagna Educatori − −

Risultati attesi

10. Piano finanziario:

Numero adolescenti e giovani coinvolti in progetti di partecipazione e cittadinanza Numero associazioni o enti o realtà di terzo settore coinvolte in progettazioni di percorsi di partecipazione. − Costruzione di un report per verificare il coinvolgimento dei docenti, la tenuta dei ragazzi nei gruppi di lavoro, il numero dei progetti elaborati e la crescita della consapevolezza del ruolo di “cittadini attivi” per il loro territorio e la città. Previsione di di cui di cui risorse di cui di cui di cui di cui di cui spesa risorse regionali risorse FRNA Fondo Fondo risorse da TOTALE comunali (Fondo regionali nazionale sanitario altri NA regionale soggetti – (FCR) sociale locale (altri fondi) + Fondo specificare: straordinario) euro 114.300,00 44.300,00

30.000 40.000,00

75


PROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L. R. N. 14/08 AZIONE DA SVILUPPARE: L’azione è di nuova No x□ Sì □ attivazione? Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra, di cui al punto 2.3 del Programma Infanzia e Adolescenza: 1. Supporto della 2. Presa in carico multidisciplinare 3. Costituzione/integrazione di un 4. Sistema di accoglienza domiciliarità

x□

e lavoro d’èquipe □

Fondo comune □

Altro

in emergenza □

SCHEDA N.

35

INTERVENTO: OFFICINA EDUCATIVA - PROGETTI EDUCATIVI ESTIVI (campi gioco, soggiorni estivi, progetti estivi per bambini e ragazzi disabili - in continuità con il passato con una rivisitazione del mandato) promozione 1.Soggetto capofila COMUNE DI REGGIO EMILIA dell’intervento 2.Ambito territoriale COMUNE DI REGGIO EMILIA di realizzazione Luca Fantini 3.Referente e-mail luca.fantini@municipio.re.it dell’intervento Bambini e ragazzi dai 6 ai 18 anni

4.Destinatari

5.Eventuali interventi/politiche integrate collegate

6.Azioni previste 7.Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. risorse umane che si prevede impiegare Risultati attesi in relazione ad indicatori regionali /distrettuali

1. Offrire ai bambini e alle loro famiglie servizi educativi per il periodo non scolastico. 2. Sviluppare l’autonomia, la capacità di negoziare le relazioni in una pluralità di contesti 3. Favorire la costruzione di contesti per accogliere le molteplici diversità di una città profondamente cambiata. 4. Facilitare, insieme all’Azienda USL, processi progettuali per l’integrazione dei bambini e dei ragazzi disabili e degli stranieri. Promozione e convenzionamento di campi gioco e soggiorni di qualità Coordinamento tavolo di lavoro per la definizione dei criteri di accesso dei bambini disabili Gestione e monitoraggio dell’inserimento dei bambini disabili nei campi gioco e nei soggiorni COMUNE DI REGGIO EMILIA (Circoscrizioni cittadine, Poli Sociali Territoriali, Città Educativa), ASL (Neuropsichiatria infantile), FCR, CSA (Scuole elementari e medie), ENIA, Privato sociale, Cooperative Sociali, Associazioni, Polisportive e Oratori. Responsabili di progetto Educatori -

Verifica del rispetto dei criteri di qualità per il convenzionamento N° bambini partecipanti ai campi gioco e ai soggiorni N° bambini e ragazzi disabili partecipanti ai campi gioco e ai soggiorni

Previsione di di cui spesa risorse TOTALE comunali 10. Piano finanziario: euro 254.864,00 65.766,50

di cui risorse regionali (Fondo sociale locale + Fondo straordinario) 7.663,50

76

di cui di cui risorse FRNA regionali (altri fondi) 51.434,00

di cui Fondo nazionale NA

di cui Fondo sanitario regionale

di cui risorse da altri soggetti –specificare (fondazione P.Manodori) 130.000,00


SCHEDA N.

36

PROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L. R. N. 14/08 AZIONE DA SVILUPPARE: L’azione è di nuova Sì □ No x□ attivazione? Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra, di cui al punto 2.3 del Programma Infanzia e Adolescenza: 2. Presa in carico multidisciplinare 1. Supporto della 3. Costituzione/integrazione di un 4. Sistema di accoglienza domiciliarità

x□

e lavoro d’èquipe □

Fondo comune □

Altro

in emergenza □

INTERVENTO: OFFICINA EDUCATIVA - INTERVENTI EDUCATIVI POMERIDIANI (Gruppi Educativi Territoriali, Ludoteche, Ludobus in continuità con il passato con una rivisitazione del mandato) prevenzione 1.Soggetto capofila dell’intervento

COMUNE DI REGGIO EMILIA

2.Ambito territoriale di realizzazione

COMUNE DI REGGIO EMILIA

3.Referente dell’intervento

Luca Fantini e-mail luca.fantini@municipio.re.it

4.Destinatari

Bambine e bambini, ragazze e ragazzi dagli 8 a i 15 anni •

5. Eventuali interventi/politiche integrate

6.Azioni previste

7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8.Risorse umane che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali

10. Piano finanziario:

euro

Accompagnamento educativo ai ragazzi coinvolti, e costruzione di spazi di integrazione con i coetanei • Costruzione di relazioni con gli adulti significativi dei diversi contesti di vita, e in particolare con le famiglie dei ragazzi • Consolidare il valore del gioco nella formazione dell’identità personale; • Favorire una più diffusa cultura ludica tra le generazioni; • Favorire l’integrazione sociale dei bambini e dei ragazzi, portatori di specifiche difficoltà relazionali. • Accoglienza, percorsi educativi per la gestione dei conflitti, e la costruzione delle regole di contesto • Costruzione di una rete di relazioni educative sul territorio • Progettazione e gestione di laboratori finalizzati alla realizzazione delle finalità educative del progetto • Supervisione educatori • Prestito di giocattoli, libri e video cassette • Costruzione di momenti di aggregazione per bambini e genitori • Apertura delle ludoteche al mattino per le scuole COMUNE DI REGGIO EMILIA (Circoscrizioni cittadine, Poli Sociali Territoriali, Città Educativa), Azienda Speciale FCR, CSA (Scuole elementari e medie), AUSL (Neuropsichiatria infantile e Psicologia clinica), Cooperative Sociali Educatori Pedagogisti Volontari coordinatori Costruzione di legami significativi tra i ragazzi e gli adulti coinvolti Costruzione di offerte formative adeguate agli adolescenti Monitoraggio della tipologia dei ragazzi iscritti, della frequenza, della tipologia Progetti realizzati con la scuola e loro tipologia Previsione di di cui risorse di cui risorse di cui di cui di cui spesa TOTALE comunali /FCR regionali (Fondo risorse FRNA Fondo sociale locale + regionali nazionale Fondo (altri NA straordinario) fondi)

1.119.664,19 1.007.327,69

112.336,50

77

delle provenienze. di cui Fondo sanitario regionale

di cui risorse da altri soggetti – specificare:


SCHEDA N.

37

INTERVENTO: OFFICINA EDUCATIVA - PROGETTI E SERVIZI DI SOSTEGNO E ACCOMPAGNAMENTO EDUCATIVO (progetti educativi nelle scuole) In continuità con anno precedente Promozione COMUNE DI REGGIO EMILIA 1.Soggetto capofila dell’intervento COMUNE DI REGGIO EMILIA 2.Ambito territoriale di realizzazione 3.Referente dell’intervento: nominativo e recapiti

Luca Fantini e-mail: luca.fantini@municipio.re.it Bambini e ragazzi dagli 6 ai 18anni

4.Destinatari

7.Istituzioni/attori sociali coinvolti

1. Erogare servizi per l’integrazione scolastica investendo su percorsi di “educazione inclusiva”, 2. Proporre metodologie educative innovative nelle scuole per rafforzarne l’offerta formativa integrata scuola/extrascuola 3. sensibilizzare e coinvolgere gli insegnanti in una collaborazione scuola/extrascuola su obiettivi condivisi 4. lavorare con i ragazzi su temi che riguardano i percorsi di crescita 1. organizzazione di servizi di trasporto casa- scuola per studenti con disabilità; 2. acquisto testi scolastici per ipovedenti 3. acquisto di attrezzature speciali per consentire il lavoro in classe a studenti disabili (P.C., banchi, sedie speciali ecc.); 4. coordinamento pedagogico del servizio di integrazione; 5. assegnazione di educatori di sostegno alla autonomia ed alla comunicazione alle Scuole della città sulla base di progetti educativi individualizzati per la costruzione dei quali ci si confronta con l’AUSL, la Scuola e la famiglia; 6. selezionare le scuole e le classi interessate a percorsi di qualificazione dell’offerta formativa 7. formazione comune educatori-insegnanti nelle scuole coinvolte in tali coprogettazioni 8. co-costruzione di progetti educativi di offerta formativa integrata scuola/extrascuola 9. interventi nelle classi da parte degli educatori in sintonia con gli insegnanti coinvolti 10. documentazione dei percorsi educativi 11. restituzione alle famiglie dei percorsi fatti 12. valutazione, con gli insegnanti ed i ragazzi, dell’efficacia e dei percorsi svolti COMUNE DI REGGIO EMILIA, ASL (NPI), FCR, Privato sociale, oratori, parrocchie, associazioni sportive, CSA (Scuole elementari e medie, superiori), Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia

Risorse umane che si prevede di impiegare

Educatori Operatori sociali e sanitari volontariato

5. eventuali interventi/politiche integrate collegate

6.Azioni previste

Risultati attesi in relazione a indicatori regionali /distrettuali

-

n° n° n° n° n°

di scuole coinvolte educatori coinvolti nei percorsi di integrazione della disabilità ore complessive di assistenza settimanale di classi coinvolte di incontri di formazione e co-progettazione

Previsione di spesa TOTALE

di cui risorse comunali/fcr

10. Piano finanziario:

di cui risorse regionali (Fondo sociale locale + Fondo straordinario)

euro 1.611.370,00 1.611.370,00

78

di cui risorse regionali (altri fondi)

di cui di cui FRNA Fondo nazionale NA

di cui Fondo sanitario regionale

di cui risorse da altri soggetti –specificare


SCHEDA N.

38

PROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L. R. N. 14/08 AZIONE DA SVILUPPARE: L’azione è di nuova Sì □ No x□ attivazione? Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra, di cui al punto 2.3 del Programma Infanzia e Adolescenza: 2. Presa in carico multidisciplinare 1. Supporto della 3. Costituzione/integrazione di un 4. Sistema di accoglienza domiciliarità

e lavoro d’èquipeX □

Fondo comune □

in emergenza □

Altro

INTERVENTO/ EDUCATIVA FAMILIARE (in continuità con l'anno 2009: ex Progetto P.R.O.V.A.) OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: CURA/ASSISTENZA-ob. 3-10 1.Soggetto capofila dell’intervento

Comune di Reggio Emilia

2. Ambito territoriale di realizzazione

Comune di Reggio Emilia

3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti

Dott.ssa Annamaria Fabbi, Comune di Reggio Emilia, tel 0522/456833, e-mail: annamaria.fabbi@municipio.re.it Le famiglie individuate e i gruppi di lavoro dei Poli Sociali (destinatari diretti); Il territorio e tutti gli interlocutori che operano nelle diverse agenzie che si occupano di bambini, adolescenti e delle loro famiglie (destinatari indiretti).

4. Destinatari 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

• • • 6. Azioni previste

• • • •

7. Istituzioni/attori sociali coinvolti

osservazione e valutazione, in situazione, del nucleo familiare e dei legami con il contesto di riferimento; collaborazione con la famiglia ed i servizi per sostenere i soggetti più fragili del nucleo (siano essi minori o genitori e, per quanto riguarda i minori, senza esclusione alcuna); co-progettazione di percorsi personalizzati ed attivazione di specifici interventi per le famiglie che necessitano di aiuto, insieme agli altri operatori coinvolti nella situazione; monitoraggio, insieme agli operatori dei Poli, della mappatura dei servizi e delle risorse presenti sul territorio; costruzione/attivazione di una rete diversificata di luoghi e disponibilità per situazioni di crisi familiare; affiancamento al nucleo familiare per il recupero/incremento delle capacità genitoriali in un’ottica evolutiva. potenziamento degli incontri protetti

Comune di Reggio Emilia, Azienda F.C.R., Coop.va Dimora d'Abramo, Consorzio Oscar Romero, Altri soggetti del privato sociale

8. Risorse umane che Educatori si prevede di Psicologhe impiegare Incrementare i processi di corresponsabilità e cogestione tra diversi servizi pubblici e privati del distretto di Reggio Emilia, nell'approfondimento di situazioni genitoriali complesse e nell'individuazione e realizzazione di interventi socio-educativi rivolti a bambini/e, ragazzi/e in 9. Risultati attesi in difficoltà e alle rispettive famiglie relazione a indicatori Facilitare la famiglia ad assumere un ruolo attivo verso la risoluzione dei propri problemi in regionali/distrettuali una logica preventiva e non solo riparativa (da esplicitare) Consolidare la condivisione e corresponsabilità con i gruppi di lavoro dei Poli Sociali nell’affrontare situazioni e problematiche di particolare complessità

. Piano finanziario

Previsione di spesa TOTALE

Euro 264.300,00

di cui risorse di cui regionali risorse (Fondo comunali/FCR sociale locale + Fondo straordinario) 234.300,00

30.000,00

79

di cui di cui di cui risorse regionali di cui Fondo Fondo (altri FRNA nazionale sanitario fondi) NA regionale

di cui risorse da altri soggetti specificare


SCHEDA N.

39

PROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L. R. N. 14/08 AZIONE DA SVILUPPARE: L’azione è di nuova Sì □ No x□ attivazione? Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra, di cui al punto 2.3 del Programma Infanzia e Adolescenza: 2. Presa in carico multidisciplinare 1. Supporto della 3. Costituzione/integrazione di un 4. Sistema di accoglienza domiciliarità

e lavoro d’èquipe □

Fondo comune □

in emergenzaX □

Altro

INTERVENTO: ACCOGLIENZA IN EMERGENZA (in continuità con il 2009) OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: cura/assistenza ob.6-0b.10 1.Soggetto capofila dell’intervento

Comune di Reggio Emilia

2. Ambito territoriale di Comune di Reggio Emilia realizzazione 3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti

Dott.ssa Annamaria Fabbi, Comune di Reggio Emilia, tel 0522/456833, e-mail: annamaria.fabbi@municipio.re.it

4. Destinatari

Bambini e ragazzi che debbano trovare in via d’urgenza una collocazione al di fuori della famiglia di origine

5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

6. Azioni previste

7. Istituzioni/attori sociali coinvolti

attivazione da parte del Polo territoriale di Servizio sociale della Rete famiglie accoglienti (dimensione distrettuale) o dei posti di emergenza attivati presso ASP OSEA predisposizione in tempi brevi (circa un mese) del programma personalizzato definizione ruolo ASP di riferimento con individuazione delle funzioni che possono essere delegate all’ASP OSEA Implementazione banca dati e monitoraggio rete integrata di risorse di accoglienza in emergenza progettazione e prima attivazione di un servizio H 24 in collaborazione con l’ASP OSEA

Comune di Reggio Emilia, FCR, ASP OSEA, Famiglie per l’emergenza, AOSMN, Organizzazioni del privato sociale

8. Risorse umane che Assistenti sociali, Educatori e operatori delle strutture di accoglienza, famiglie si prevede di impiegare Il progetto è finalizzato a dare risposta di ospitalità temporanea (di norma per periodi non superiori a un mese) a bambini/e in situazioni di emergenza/urgenza fornendo loro un ambiente familiare, accogliente e protetto a fronte di un aumento della domanda di “emergenza sociale” (relativa sia a situazioni nuove gravemente a rischio sia a situazioni già conosciute in cui elementi imprevisti e imprevedibili richiedono una modificazione urgente del progetto) a cui il servizio in questi ultimi anni ha dovuto far fronte. Tale soluzione permette 9. Risultati attesi in di: relazione a indicatori rispondere immediatamente a situazioni di emergenza (es. reperimento sul territorio da parte regionali/distrettuali delle forze dell’ordine di bambini che necessitano una collocazione temporanea, improvviso (da esplicitare) ricovero di un genitore, ecc.) intervenire in situazioni monitorate dal servizio qualora vi sia un aggravamento che induce la necessità di una temporanea collocazione; redigere, dopo un periodo di decantazione del problema e di osservazione, progetti personalizzati. Individuazione di risposte personalizzate mirate a rispondere agli specifici bisogni individuati per ciascuna situazione di cui di cui di cui risorse risorse di cui di cui di cui Previsione di risorse da regionali risorse regionali di cui Fondo Fondo altri spesa (Fondo (altri FRNA nazionale sanitario comunali/FCR 10. Piano soggetti TOTALE sociale locale fondi) NA regionale finanziario + Fondo specificare straordinario) Euro 464.402,00

314.402,00 150.000,00

80


SCHEDA N.

40

PROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L. R. N. 14/08 AZIONE DA SVILUPPARE: L’azione è di nuova Sì □ No x□ attivazione? Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra, di cui al punto 2.3 del Programma Infanzia e Adolescenza: 2. Presa in carico multidisciplinare 1. Supporto della 3. Costituzione/integrazione di un 4. Sistema di accoglienza domiciliarità

e lavoro d’èquipe X□

Fondo comune □

in emergenza □

Altro

INTERVENTO: SERVIZI RESIDENZIALI PER BAMBINI E RAGAZZI (in continuità con l'anno 2009) OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: CURA/ASSISTENZA . ob.6-0b.10 1.Soggetto capofila dell’intervento

Comune di Reggio Emilia

2. Ambito territoriale di realizzazione

Zona Sociale di Reggio Emilia

3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti

Dott.ssa Annamaria Fabbi, Comune di Reggio Emilia, tel 0522/456833, e-mail: annamaria.fabbi@municipio.re.it Bambini e ragazzi che debbano essere collocati temporaneamente al di fuori della famiglia di origine

4. Destinatari 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

accesso tramite progetto del Polo territoriale di Servizio Sociale (autorizzato a livello centrale), in raccordo con il Tribunale dei Minorenni e i competenti servizi AUSL definizione con le comunità educative stesse delle modalità, tempi, obiettivi e verifiche di inserimento progetti con le famiglie d’origine per il miglioramento delle relazioni genitori/figli monitoraggio regolare delle situazioni raccordi regolari con i competenti servizi AUSL coinvolti, per le verifiche e per gli opportuni interventi definizione ruolo ASP di riferimento con individuazione delle funzioni che possono essere delegate all’ASP Implementazione banca dati e monitoraggio rete integrata di risorse di accoglienza Comuni della Zona sociale, Azienda USL, ASP OSEA Azienda Speciale F.C.R. (Farmacie Comunali Riunite), Comunità educative Assistenti sociali Psicologi Educatori Offrire a bambini e ragazzi, la cui permanenza nella famiglia di origine sarebbe fonte di eccessivo disagio, di risiedere in appartamenti e case in un contesto educativo sereno e controllato in cui sia possibile crescere più sereno Individuazione di risposte personalizzate mirate a rispondere agli specifici bisogni individuati per ciascuna situazione

6. Azioni previste

7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali (da esplicitare)

10. Piano finanziario

Previsione di spesa TOTALE

di cui risorse comunali/FCR

Euro 2.420.709,00 2.349.154,21

di cui risorse di cui di cui risorse regionali di cui di cui risorse da regionali di cui Fondo Fondo (Fondo altri sociale (altri FRNA nazionale sanitario soggetti fondi) locale + NA regionale specificare Fondo straordinario) 71.554,79

81


SCHEDA N.

41

INTERVENTO: SERVIZI RESIDENZIALI MADRI CON BAMBINI (In continuità con l'anno 2009) OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: CURA/ASSISTENZA 0b.6 0b 10 1.Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione 3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti

Comune di Reggio Emilia Zona sociale di REGGIO EMILIA Dott.ssa Annamaria Fabbi, Comune di Reggio Emilia, tel 0522/456833, e-mail: annamaria.fabbi@municipio.re.it Madri con figli minori, residenti nel Comune di Reggio Emilia Madri straniere “non regolari” gravide e/ con figli minori di mesi 6

4. Destinatari 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

6. Azioni previste

7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali (da esplicitare)

10. Piano finanziario

Accesso come comunità per bambini e ragazzi. Definizione con le comunità educative stesse e con le madri delle modalità, tempi, obiettivi e verifiche di inserimento. Raccordi con i servizi AUSL, coinvolti, ed eventualmente altri partner, per il monitoraggio delle situazioni e le opportune verifiche. definizione ruolo ASP di riferimento con individuazione delle funzioni che possono essere delegate all’ASP Implementazione banca dati e monitoraggio rete integrata di risorse di accoglienza Comune di Reggio Emilia, Comuni della zona sociale, AUSL di Reggio Emilia, Azienda FCR, ASP OSEA, Organizzazioni del Terzo Settore, del Privato Sociale Assistenti sociali Operatori del privato sociale Psicologi Offrire un’opportunità alle madri con figli minori o in stato di gravidanza, e che vivono momenti di difficoltà, di risiedere temporaneamente presso luoghi in cui siano garantiti sostegno e presenza di operatori qualificati, in modo da rafforzare il proprio ruolo di genitore. Individuazione di risposte personalizzate mirate a rispondere agli specifici bisogni individuati per ciascuna situazione di cui di cui di cui risorse di cui risorse di cui di cui regionali Previsione di risorse da regionali di cui Fondo risorse Fondo altri (Fondo spesa comunali/FCR (altri FRNA nazionale sanitario TOTALE sociale locale soggetti fondi) regionale NA specificare + Fondo straordinario)

Euro 801.708,00

801.708,00

82


SCHEDA N.

42

INTERVENTO: ACCOGLIENZA FAMILIARE, AFFIDI, ADOZIONI (in continuità con l'anno 2009) OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: cura /assistenza ob.7. - 0b.8. - ob12 1.Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione 3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti

Comune di Reggio Emilia

Distretto di Reggio Emilia

Dott.ssa Annamaria Fabbi, Comune di Reggio Emilia, tel 0522/456833, e-mail: annamaria.fabbi@municipio.re.it Bambini che temporaneamente anche per lunghi periodi, a tempo pieno o parziale debbano trovare una collocazione al di fuori della famiglia di origine (completare??)

4. Destinatari 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

6. Azioni previste

-

organizzazione incontri informativi/formativi per coppie/singoli istruttoria, elaborazione, gestione e monitoraggio progetti iniziative di promozione alla cultura dell’accoglienza legate ai diversi ambiti territoriali formazione operatori (vedi programma provinciale) partecipazione e co-conduzione del tavolo provinciale di coordinamento “Camminare diritti” sperimentazione gruppi post-adozione costruzione di un gruppo di lavoro con associazioni di famiglie e operatori di comunità per attivare un sistema integrato e personalizzato di accoglienza approfondimento della possibilità di affido omoculturale per MSNA gestione rapporti con enti autorizzati definizione ruolo ASP di riferimento con individuazione delle funzioni che possono essere delegate all’ASP implementazione banca dati e monitoraggio rete integrata di risorse di accoglienza familiare costruzione tavoli di quartiere per sensibilizzazione

7. Istituzioni/attori sociali coinvolti

Comuni della Zona Sociale, Azienda USL, ASP OSEA

8. Risorse umane che si prevede di impiegare

Assistenti sociali, Psicologi, educatori

9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali (da esplicitare)

10. Piano finanziario

Promozione della cultura dell’accoglienza in modo da ampliare il numero di soggetti (operatori, famiglie, volontari) disponibili a svolgere in modo competente questa funzione, anche in riferimento ad azioni promozionali sui singoli territori. Promozione della cultura della genitorialità anche in un’ottica preventiva. Gli approfondimenti svolti nel 2006/09 sull’affido sostegno hanno evidenziato la necessità di individuare forme di accoglienza più elastiche e differenziate (anche come affiancamento familiare/educativo, di cooperazione nell’aiuto alla crescita), mentre sono poche le situazioni legate in specifico alla difficoltà di conciliazione tempi di lavoro/tempi di cura. Proseguirà dunque il lavoro nei diversi territori su tutte le forme di cooperazione tra famiglie e accoglienza “leggera”. Individuazione di risposte personalizzate mirate a rispondere agli specifici bisogni individuati per ciascuna situazione Si intende potenziare il lavoro con le famiglie d’origine per il sostegno alle capacità genitoriali; l’ascolto dei bambini, la costruzione e manutenzione di legami tra le famiglie. Si intende inoltre migliorare il monitoraggio dei singoli progetti. Si intende infine iniziare la sperimentare di gruppi post-adozione di cui di cui risorse di cui risorse di cui di cui di cui risorse da regionali Previsione di risorse regionali di cui Fondo Fondo (Fondo altri spesa TOTALE (altri FRNA nazionale sanitario comunali soggetti sociale locale fondi) NA regionale + Fondo specificare straordinario)

Euro 1.100.000,00 1.100.000,00

83


COMUNE DI ALBINEA SCHEDA N.

43

INTERVENTO/PROGETTO : NIDO D’INFANZIA in continuità con l'anno precedente OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: 1.Soggetto capofila COMUNE DI ALBINEA AREA SCOLASTICO/EDUCATIVA dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione 3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti 4. Destinatari

AMBITO COMUNALE

AREA SCOLASTICO/EDUCATIVA D.ssa Pedrazzoli Clementina 0522/590227 -226 e.mail: c.pedrazzoli@comune.albinea.re.it Bambini compresi nella fascia d’età 6-36 mesi residenti nel comune di Albinea

5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

6. Azioni previste

7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare

Attenzione ai rapporti interpersonali ed alla costruzione di relazioni significative con gli adulti e con i coetanei; promozione della progressiva autonomia dei bambini; sostegno nell’accettazione ed integrazione di tutti i bambini; sostegno nel superamento delle differenze e disabilità; sviluppo del senso critico, sostenendo l’originalità del pensiero, l’individualità del proprio essere nella crescita sul piano cognitivo-sociale-affettivo; organizzazione di un ambiente spazialestutturale ed un clima relazionale tale da promuovere nella formazione della personalità atteggiamenti di fiducia verso gli altri e nel mondo in generale Comune di Albinea Cooperativa Sociale Coopselios Personale di educatrici Nido , Figure di Coordinamento Pedagogico, Personale ausiliario e di cucina, volontari, assistenti sociali minori.

Promozione della formazione equilibrata armonica ed integrata della personalità dei bambini, accogliendo le esigenze di crescita, relazione, confronto sulla genitorialità con le famiglie. Sostenere il diritto per i bambini di sperimentare le loro molteplici potenzialità cognitive ed affettive. Rafforzamento del diritto alla frequenza di contesti sociali attenti al superamento precoce delle disuguaglianze; assicurazione del diritto a prestazioni necessarie per la tutela e la salute dei bambini, potenziando soprattutto gli interventi di prevenzione; 9. Risultati attesi in applicazione “del Protocollo di intesa per la somministrazione dei farmaci in orario scolastico” relazione a sottoscritto con l’azienda A.U.S.L. di Reggio Emilia; indicatori interventi e servizi di sostegno all’ascolto dei compiti genitoriali e dei bisogni dei bambini; regionali/distrettuali partecipazione consapevole e responsabile alla vita di comunità presso il Nido d’Infanzia e (da esplicitare) sostegno dei percorsi educativi di crescita dei bambini considerandoli come soggetti capaci di interagire positivamente con l’ambiente fisico e sociale che li circonda; sostegno del progetto pedagogico del servizio nella valorizzazione delle capacità di ricerca ed esplorazione di ogni bambino riconoscendo un valore al gioco in quanto esperienza privilegiata e “luogo di apprendimenti”; rafforzamento del diritto alla cooperazione e condivisione ma anche alla soggettività dell’individuo nella piena attuazione di diritti personali e di cittadinanza

10. Piano finanziario:

Previsione di di cui risorse di cui risorse spesa comunali regionali TOTALE (Fondo sociale locale + Fondo € € straordinario) 818.528,00 512.028,00 84

di cui di cui risorse FRNA regionali (altri fondi) € 24.000,00

di cui Fondo nazionale NA

di cui Fondo sanitario regionale

Di cui risorse di altri soggetti: rette utenti €282.500


SCHEDA N. 44 INTERVENTO/PROGETTO: 2 CAMPI GIOCO E SOGGIORNI ESTIVI OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: COMUNE DI ALBINEA 1.Soggetto capofila AREA SCOLASTICO/EDUCATIVA dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione 3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti

4. Destinatari

5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate 6. Azioni previste

AMBITO COMUNALE AREA SCOLASTICO/EDUCATIVA D.ssa Pedrazzoli Clementina 0522/590227 -226 e.mail: c.pedrazzoli@comune.albinea.re.it I campi gioco sono rivolto a bambini frequentanti l’ultimo anno di Scuola dell’ Infanzia del territorio e per tutte le età, di scuola primaria, e secondaria. I Soggiorni Estivi sono rivolti a bambini dai 6 ai 15 anni e si svolgono in località di mare e di montagna Attività di uscite sul territorio comunale a carattere ambientale, culturale e sportivo. Progettazione di settimane di attività estive, di laboratori, corsi di ambientamento in acqua e uscite ambientali sul territorio comunale;. Comune di Albinea; Cooperative Socio – Educative educatori professionali di sostegno per diversamente abili ed ausiliari;

7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si Educatori Professionali, operatori ausiliari, studenti alternanza scuola lavoro; prevede di impiegare 9. Risultati attesi in relazione a Promozione di attività didattiche, ambientali, ludiche, culturali, sportive indicatori regionali/distrettuali durante il periodo estivo (da esplicitare) Previsione di cui di cui risorse di cui di cui di cui di cui di spesa risorse regionali risorse FRNA Fondo Fondo TOTALE comunali (Fondo regionali nazionale sanitario 10. Piano finanziario: € € sociale locale (altri € NA regionale 7.750,00 6.250,00 + Fondo fondi) 1.500 straordinario)

85


UNIONE “TERRA DI MEZZO” SCHEDA N.

45

INTERVENTO/PROGETTO: I LUOGHI DEL CRESCERE progetto in continuità con gli anni precedenti OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: attivare un accompagnamento tutelante della crescita dei soggetti in evoluzione affiancando i soggetti preposti ( famiglia, scuola, dai servizi di accompagnamento e sostegno all’attuazione dei diritti di personalità e cittadinanza) valorizzazione del tempo extrascolastico per lo sviluppo dell’autonomia personale e della vita di gruppo attivare collaborazioni fra servizi educativi/scuola/comunità/associazioni sportive/ricreative per la costruzione di progetti condivisi ottimizzando/sviluppando risorse ed opportunità per garantire lo sviluppo, e la crescita armonica del bambino/adolescente, l’affiancamento ed il sostegno alla famiglia nel compito educativo, l’incremento dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza promuovere forme di cittadinanza attiva ri-leggere e ri-adeguare le strategie, le metodologie, gli strumenti per la costruzione/realizzazione dei processi educativi in base ai mutamenti delle tipologie delle famiglie/bambini/adolescenti incontrati (parzialità dello sguardo) UNIONE “TERRA DI MEZZO” dei comuni di Bagnolo in Piano, Cadelbosco di Sopra e 1.Soggetto capofila Castelnovo di Sotto – Area Sociale e Socio Sanitaria dell’intervento 2. Ambito territoriale Comuni dell’UNIONE “TERRA DI MEZZO” di realizzazione DOTT.SSA MILA BERTOCCHI – Area Sociale e Socio Sanitaria Unione “Terra di mezzo”. 3. Referente Tel.0522/957435. bertocchi.mila@comune.bagnolo.re.it tramite il Dipartimento Educativo dell’ASP “Opus Civium” di Castelnovo di Sotto. dell’intervento: nominativo e recapiti Referente dell’Ente Gestore: FRANCESCA MARASTONI 0522/485739. e-mail: educativo@asp-castelnovodisotto.re.it. 4. Destinatari

MINORI DELLE SCUOLE PRIMARIE E SECONDARIE DI 1° GRADO

5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

Politiche del territorio, individuando momenti di interazione fra le diverse etnie, che si intendono mettere in sinergia, anche mediante progetti intergenerazionali.

6. Azioni previste

7. Istituzioni/attori sociali coinvolti

8. Risorse umane che si prevede di impiegare

Il progetto si rivolge alle famiglie dei minori interessati con interventi di vario tipo nell’ottica di un coinvolgimento continuo delle famiglie stesse in un’idea di azione non delegante ma co-progettata. - Opportunità educative pomeridiane. Una equipe educativa integrata da elementi provenienti dal volontariato locale (volontariato sociale, della parrocchia, delle società sportive), nonché da esperti attivati su laboratori specifici conduce le attività articolate su laboratori compiti e laboratori di vario tipo attivati sulle esigenze e richieste dei ragazzi frequentanti, nonché in forte connessione con l’attività sportiva per i ragazzi del territorio. - Spazio colloqui aperto alle famiglie per la discussione delle criticità e delle positività incontrate nel percorso - Attività di socializzazione ed aggregazione anche serali su progetto specifico (uscite, feste) - Attività di progettazione iniziale delle attività e di accesso e selezione dei bambini coinvolti nell’intervento - Partecipazione al coordinamento distrettuale con progettazione percorsi formativi cofinanziati a livello di distretto in misura proporzionale alla partecipazione. UNIONE “Terra di Mezzo”, Area Sociale e Socio Sanitaria, tramite il Dipartimento Educativo dell’ASP “Opus Civium” di Castelnovo (gestore dei Servizi educativi e scolastici), Istituti Comprensivi, Parrocchie e Associazioni/organizzazioni di volontariato locali, Cooperativa sociale SOLIDARIETA’ 90 Operatori dell’ASP “OPUS CIVIUM”, volontari delle Associazioni di Volontariato locali, Parrocchie, Insegnanti degli Istituti Comprensivi, dipendenti comunali (Comune di Cadelbosco), educatori di Solidarietà 90. Tali risorse operano: - mediante gruppi di lavoro locali composti dalle organizzazioni coinvolte nella 86


-

-

gestione dell’intervento (scuola dell’obbligo, parrocchia, comune e associazioni di volontari per il monitoraggio dei tre interventi locali); riunendosi periodicamente, affrontando le tematiche di gestione locali. Ai lavori partecipano sempre i coordinatori del progetto locale che ne relazionano dati e criticità. mediante equipe di lavoro zonale come sopra descritta si riunisce mensilmente per le tematiche di raccordo zonale. Ai lavori partecipano sempre i coordinatori del progetto locale che ne relazionano dati e criticità.

Promuovere il benessere giovanile e la prevenzione del disagio nella fascia preadolescenziale. Favorire la crescita della funzione genitoriale; garantire i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, dei disabili; favorire politiche a favore dell’inclusione sociale degli immigrati. INDICATORI: - maggiore successo scolastico (valutazione finale degli insegnanti della scuola sull’efficacia dell’intervento) - azioni di inclusione nel tessuto sociale dei bambini/adolescenti coinvolti (iscrizioni ad 9. Risultati attesi in attività organizzate anche informali del territorio, osservazione delle dinamiche relazione a indicatori relazionali) regionali/distrettuali - azioni di inclusione nel tessuto sociale delle famiglie coinvolte, specie se straniere (da esplicitare) (partecipazione alle attività proposte, grado di connessione raggiunto con la scuola valutato nella valutazione finale degli insegnanti della scuola) - azioni di integrazione culturale (n. bimbi stranieri coinvolti nelle attività, n. famiglie straniere partecipanti alle attività) azioni di prevenzione del disagio (monitoraggio di casi singoli da parte del Servizio Sociale comunale) - azioni di integrazione di bimbi portatori di handicap (n. bimbi integrati su progetto specifico) di cui risorse di cui Previsione di di cui di cui di cui di cui di cui regionali spesa risorse risorse FRNA Fondo Fondo risorse da TOTALE comunali (Fondo regionali nazionale sanitario altri 10. Piano sociale locale (altri NA regionale soggetti – finanziario: + Fondo fondi) specificare straordinario) euro

288.311,92

248.483

39.828,92

87


SCHEDA N. 46 PROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L. R. N. 14/08 AZIONE DA SVILUPPARE: L’azione è di nuova No □ Sì x attivazione? Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra, di cui al punto 2.3 del Programma Infanzia e Adolescenza: 1. Supporto della 2. Presa in carico multidisciplinare 3. Costituzione/integrazione di un 4. Sistema di accoglienza in domiciliarità X□ e lavoro d’èquipe □ Fondo comune □ emergenza X

Altro

INTERVENTO/PROGETTO: ACCOGLIENZA IN EMERGENZA E AFFIDO OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: 1.Soggetto capofila UNIONE “TERRA DI MEZZO” dei Comuni di Bagnolo in Piano, Cadelbosco di Sopra e Castelnovo di Sotto Area Sociale e Socio Sanitaria dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione 3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti

Comuni dell’Unione “Terra di mezzo”

Dott.ssa MILA BERTOCCHI Comune di bagnolo in Piano – 0522/957435 Bertocchi.mila@comune.bagnolo.re.it

4. Destinatari 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

6. Azioni previste

7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali (da esplicitare)

10. Piano finanziario:

Bambini e ragazzi che debbano trovare in via d’urgenza una collocazione al di fuori della famiglia d’origine e famiglie interessate all’affido Famiglie, scuole, servizi socio educativi Scuola, cultura, solidarietà

Iniziative di sensibilizzazione/formazione sul tema dell’accoglienza, promozione di reti di famiglie che accolgono, attivazione posto in emergenza presso ASP “OSEA”, predisposizione di un programma personalizzato confronto tra le diverse esperienze dell’ambito distrettuale , promozione di reti di famiglie che accolgono Area sociale dell’ Unione, ASP “OSEA”, famiglie per l’emergenza, famiglie affidatarie, parrocchie, associazioni di volontariato, istituti comprensivi, servizi infanzia, servizi scuola dei comuni dell’unione OPERATORI SOCIALI PUBBLICI E PRIVATI

Il progetto è finalizzato a dare risposta immediata di ospitalità temporanea a bambini in situazioni di emergenza/urgenza (es. reperimento sul territorio da parte delle forze dell’ordine di bambini che necessitano di una collocazione temporanea, improvviso ricovero di un genitore ecc..). L’offerta di un ambiente accogliente e protetto, permette una analisi del bisogno e la predisposizione di un progetto personalizzato che considera l’affido come risposta prioritaria. Si prevede un coinvolgimento delle famiglie del territorio per aumentare la disponibilità all’affido in tutte le sue forme. Previsione di di cui risorse di cui risorse di cui di cui di cui di cui di cui spesa comunali regionali risorse FRNA Fondo Fondo risorse da nazionale sanitario altri TOTALE ( Fondo regionali (altri NA regionale soggetti locale + specificare fondo fondi) straordinario infanzia adol)

euro 235.186,58 144.762,00

90.424,58

88


COMUNE DI BAGNOLO IN PIANO SCHEDA N. 47 INTERVENTO/PROGETTO: ASILO NIDO – (progetto in continuità con gli anni precedenti) OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: 1.Soggetto capofila COMUNE DI BAGNOLO IN PIANO dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione 3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti 4. Destinatari

Il servizio accoglie prevalentemente bambini residenti nel territorio comunale, ma è aperto anche ai non residenti MARCONI ENRICA Tel. 0522 951948 – 329 2105641 E-mail: marconi.enrica@comune.bagnolo.re.it Bambini dai 9 mesi ai 36 mesi

5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate 6. Azioni previste 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti

Interventi comuni, soprattutto nell’ambito della formazione del personale, con le altre strutture analoghe del Coordinamento Pedagogico di appartenenza (Comuni di Albinea, Bagnolo, Cadelbosco di Sopra, Castelnovo di Sotto, Quattro Castella, Vezzano s/Crostolo) – Realizzazione di un tavolo 0/6 anni con i Coordinatori Pedagogici delle strutture per la Prima Infanzia presenti sul territorio comunale. Svolgimento ordinario del servizio, con particolare sviluppo del coordinamento pedagogico sovracomunale. Nido Comunale a Gestione diretta Nido convenzionato gestito da Cooperativa “Argento Vivo” Sezioni Primavera convenzionate delle Scuole dell’infanzia Parrocchiali “Maria Immacolata” e “Aimone Landini”

8. Risorse umane che si prevede di n. 5 educatrici e n. 2 ausiliarie impiegare 9. Risultati attesi in ∗ Rispondere alle esigenze delle famiglie, derivanti dal cambiamento dei bisogni e della relazione a indicatori realtà sociale. regionali/distrettuali ∗ Potenziare l’offerta educativa, realizzando un primo livello educativo e di integrazione (da esplicitare) sociale sempre più innovativo e rispondente alle nuove esigenze delle famiglie. di cui risorse di cui di cui regionali di cui di cui Previsione di risorse risorse da di cui risorse (Fondo di cui Fondo Fondo regionali altri spesa comunali sociale locale FRNA nazionale sanitario TOTALE (altri soggetti – + Fondo NA regionale fondi) specificare straordinario) Proventi rette: € 99.000,00 Rimborso utenze da parte gestore mensa scolastica € 950,00 + € 15.700 contributo provinciale

10. Piano finanziario: euro

€ € 462.175,35 346.525,35

89


SCHEDA N. 48 INTERVENTO/PROGETTO: CAMPI GIOCO E SOGGIORNI ESTIVI - (progetto in continuità) OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: 1.Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione 3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti

COMUNE DI BAGNOLO IN PIANO Riservato ai bambini frequentanop l’Istituto Comprensivo di Bagnolo nel corso dell’A.S. 2009/2010, non necessariamente residenti nel territorio comunale MARCONI ENRICA Tel. 0522 951948 – 329 2105641 E-mail: marconi.enrica@comune.bagnolo.re.it

4. Destinatari

Bambini che frequentato l’Istituto Comprensivo di Bagnolo nel corso dell’A.S. 2009/2010, dalla classe 1ª Elementare alla classe 1ª Media.

5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

-----

6. Azioni previste

Giochi d gruppo – Laboratori di Musica - Attività Creative e di Socializzazione – Gite settimanali, Feste serali di fine turno

7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare

Gestito, tramite convenzione, da Cooperativa Sociale/Ditta esterna Educatori reclutati tramite affidamento a Cooperativa Sociale/Ditta esterna; personale volontario

∗ Prevenire i rischi e i disagi potenzialmente causati dall’isolamento e dalla rarefazione dei rapporti familiari e sociali; Consentire ai bambini esperienze di socializzazione all’interno di spazi idonei e alla presenza di personale competente; Sostenere i processi di crescita e lo sviluppo dei bambini in un’ottica di integrazione culturale e di pari opportunità. di cui risorse di cui di cui regionali risorse di cui di cui di cui risorse da Previsione risorse (Fondo regionali di cui Fondo Fondo di spesa altri FRNA nazionale sanitario comunali sociale locale (altri TOTALE soggetti + Fondo fondi) NA regionale specificare straordinario) € € euro 4.700,00 4.700,00

9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali (da esplicitare)

10. Piano finanziario:

90


SCHEDA N. 49 INTERVENTO/PROGETTO: SPORTELLO PSICOPEDAGOGICO (servizio di consulenza psicologica scuola secondaria di 1° grado) - POLO TERRITORIALE DI SERVIZIO SOCIALE 6 – Progetto di continuità con l’anno precedente OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Promozione dell’agio e del benessere psichico nel contesto scolastico Prevenzione degli stili comportamentali disadattivi Ascolto delle problematiche adolescenziali con organizzazione di interventi mirati alle stesse Sostegno alla funzione genitoriale Sostegno alla conduzione del gruppo “classe”. Comune di Banolo in Piano 1.Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione 3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti

4. Destinatari

5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

6. Azioni previste

7. Istituzioni/attori sociali coinvolti

Comune di Banolo in Piano ENRICA MARCONI – P.zza garibaldi 1 – BAGNOLO IN PIANO TEL. 0522/851948 marconi.enricacomune.bagnolo.re.it - tramite l’Associazione PRO.DI.GIO. Destinatari diretti: Insegnanti, genitori, studenti ed educatori delle scuola secondarie di 1° grado. Destinatari indiretti: - funzionari e assessori comunali che si occupano delle aree tematiche connesse all’intervento - referenti della psicologia clinica/neuropsichiatria infantile dell’AUSL competente sul territorio - referenti delle realtà dell’extrascuola / tempo libero che sono a contatto con i ragazzi/e destinatari diretti Collaborazione con gli operatori sanitari che hanno in carico le situazioni (neuropsichiatria infantile), raccordo e confronto con il Servizio Sociale comunale e con il servizio gerente del servizio educativo (ASP “Opus Civium”) Il progetto prevede la presenza di una psicologa con esperienza del contesto scolastico dell’obbligo, in ogni scuola secondaria di 1° grado, almeno un giorno a settimana nell’orario scolastico per avere un contatto diretto con studenti, insegnanti e genitori. Tre le principali tipologie di intervento: 1. consulenza individuale – accesso diretto al servizio (“sportello”) da parte degli insegnanti, delle famiglie o dei ragazzi; 2. consulenze al gruppo, sia esso di docenti, genitori o studenti. Gli interventi possibili sono molteplici e vanno dalle azioni di sensibilizzazione all’analisi-intervento su contesti classe (nella maggior parte dei casi), alla presenza ai consigli di classe o alla attivazione e partecipazione di percorsi formativi; 3. le psicologhe si troveranno a svolgere un importante lavoro di rete (essenziale per migliorare l’efficacia dell’intervento anche sul singolo o sui gruppi) che le porterà ad interagire con assessori, funzionari e assistenti sociali comunali, psicologhe e assistenti sociali dell’ASL, ma anche con operatori che seguono strutture/servizi del territorio (centri pomeridiani, recupero attività scolastiche, società sportive, ricreative, ecc.) e con psicologi/psicoterapeuti privati. Un sociologo esperto di valutazione si occuperà del sistema di valutazione, in stretta collaborazione con il supervisore di processo e il coordinatore operativo del progetto Gli elementi emersi attraverso la valutazione di processo e di risultato verranno periodicamente discussi nelle equipe di coordinamento e negli incontri previsti tra i referenti dei principali enti coinvolti, strumenti utili per riorientare in itinere l’intervento. La programmazione, supervisione, coordinamento e valutazione di questa azione faranno capo ai Comuni, che si avvarranno, come negli anni passati, di un organismo creato anche con queste finalità da alcuni Comuni, tra cui i tre coinvolti nel presente progetto, ovvero l’Associazione “Pro.di.Gio: Progetti di Giovani”. In generale, l'azione prevede la collaborazione con gli Istituti comprensivi, i servizi comunali alla persona e alla scuola, le cooperative che gestiscono servizi per preadolescenti, parrocchie e società sportive presenti nei Comuni del Distretto. 91


8. Risorse umane che si prevede di impiegare

9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali (da esplicitare)

10. Piano finanziario: euro

Responsabile del Servizio Scuola Comunale, referenti Associazione PRO.DI.GIO., Assistente Sociale dell’UNIONE “Terra di mezzo” L’obiettivo generale, condiviso con gli insegnanti referenti per l’educazione alla salute (oltre che con i Dirigenti di Istituto e i referenti delle Amministrazioni locali), è quello di sostenere, riprendere, consolidare e sviluppare esperienze e interventi collegati alla promozione del benessere e prevenzione degli stati di forte disagio relazionale/socioaffettivo nei ragazzi/e delle scuole secondarie di 1° grado, attraverso la consulenza di una psicologa che lavora prioritariamente con le tre componenti interne al sistema scuola (insegnanti, genitori, studenti), ma anche, e sempre di più, in relazione con le realtà dell’extrascuola e in collegamento con i servizi socio-sanitari ed educativi. Questi gli obiettivi specifici individuati: facilitare una lettura corretta da parte degli insegnanti delle diverse forme di disagio scolastico, relazionale, sociale, affettivo degli alunni; proporre e co-progettare con il corpo insegnanti formazione e interventi anche individualizzati sulle singole situazioni problematiche (sul ragazzo ed eventualmente sulla famiglia); creare un punto di raccordo–mediazione con i servizi esistenti (servizi sociali comunali e AUSL, altre attività/servizi promossi dal Comune, dalle associazioni del territorio o dalla stessa scuola), in alcuni casi anche sostenendo e accompagnando l’invio ai servizi competenti. Indicatori di processo 1. Prosecuzione del servizio di consulenza psicologica per l’anno scolastico in corso e 2009-2010 2. Numero di consulenze individuali e di gruppo 3. Numero e tipologia di utenti delle consulenze individuali 4. Numero di incontri con funzionari, assessori e assistenti sociali presenti sul territorio (Comuni e AUSL) 5. Numero di incontri con altri soggetti del privato-sociale che gestiscono progetti sul territorio (associazioni, oratori, cooperative…) 6. Numero di incontri di verifica in itinere con le scuole 7. Somministrazione degli strumenti di valutazione nei tempi concordati Indicatori di risultato 1. Verrà misurata l’efficacia del progetto fra gli insegnanti rispetto alle seguenti dimensioni: - il livello di utilizzo del servizio - l’utilità percepita dagli insegnanti - proposte e suggerimenti per migliorare il servizio 2. Numero di progetti individualizzati attivati con il contributo dello psicologo Previsione di cui di cui risorse di cui di cui di cui di cui di cui di spesa risorse regionali risorse FRNA Fondo Fondo risorse da TOTALE comunali (Fondo regionali nazionale sanitario altri sociale locale (altri NA regionale soggetti + Fondo fondi) specificare straordinario) € 5.148 € 5.148

92


COMUNE DI CADELBOSCO DI SOPRA SCHEDA N. 50 INTERVENTO/PROGETTO: NIDO D’INFANZIA – Progetto di continuità con l’anno precedente OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Sostegno alla genitorialità Offerta educativa ai cittadini 0 – 3 anni Comune di Cadelbosco di Sopra 1.Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale Comune di Cadelbosco di Sopra di realizzazione Referente dell’Ente Gestore: FRANCESCA MARASTONI Responsabile Area Educativa 3. Referente ASP “Opus Civium” 0522/485739. e-mail: educativo@asp-castelnovodisotto.re.it. dell’intervento: 4. Destinatari

Bambini dai 12 ai 36 mesi con priorità ai residenti nel comune di Castelnovo di Sotto

5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

Sottolineare la valenza del bambino catalizzatore di una cultura sociale che perpetua i valori e le tradizioni della comunità; integrazione con i servizi privati del territorio e sostegno al loro funzionamento. Analisi del fabbisogno del territorio sulla base dei dati demografici; Apertura termini di iscrizione e raccolta domande di iscrizione; formulazione di graduatoria degli ammessi; attivazione del servizio; condivisione del concetto di bambino come soggetto portatore di conoscenze ed esperienze proprie; offerta progettuale per stimolare le opportunità di crescita del bambino; osservazione delle peculiarità del bambino, del piccolo gruppo e dell’intera sezione per una proposta progettuale che sappia cogliere e stimolare le caratteristiche del singolo e del gruppo; attivazione di progetti specifici di sezione, intersezione, di sostegno alla genitorialità consapevole, supporto nella individuazione dello stile educativo; attivazione di progetti di continuità con la scuola dell’infanzia; attivazione di progettualità ad integrazione con la realtà del contesto sociale. Comuni di Castelnovo di Sotto, tramite il Dipartimento Educativo dell’ASP “Opus Civium” di Castelnovo di Sotto (ente Gestore) Responsabile del Servizio Comunale, responsabile educativo, personale amministrativo, pedagogista, educatori, ausiliarie dell’ASP “Opus Civium”.

6. Azioni previste

7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali (da esplicitare)

10. Piano finanziario: euro

Favorire l’inserimento lavorativo delle giovani madri; concorrere alla realizzazione del progetto di vita della nuova famiglia; promuovere la cultura dell’infanzia; favorire l’identità del “piccolo cittadino” INDICATORI: N. domande; N. domande accolte; N. bambini ammessi. Previsione di cui di cui risorse di cui di cui di cui di cui di cui di spesa risorse regionali FRNA Fondo risorse Fondo risorse da TOTALE comunali (Fondo regionali nazionale sanitario altri sociale locale (altri NA regionale soggetti + Fondo fondi) specificare straordinario) RETTE 438.000 396.000

0

93

42.000


SCHEDA N. 51 INTERVENTO/PROGETTO: CAMPI GIOCO ESTIVI –progetto di continuità con l’anno precedente OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Sostegno alla genitorialità Creazione di luoghi educativi facilitatori di relazioni interpersonali; acquisizione di conoscenze storiche e culturali del proprio territorio con forme didattiche esperienziali Offrire opportunità ludiche e ricreative. Comune di Cadelbosco di Sopra 1.Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione 3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti 4. Destinatari 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate 6. Azioni previste 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare

Comune di Cadelbosco di Sopra Referente dell’Ente Gestore: FRANCESCA MARASTONI responsabile Dipartimento Educativo dell’ASP “Opus Civium” di Castelnovo di Sotto.0522/485739. e-mail: educativo@asp-castelnovodisotto.re.it. Bambini residenti nel Comune e frequentanti le scuole primaria e secondarie di 1° grado (dai 6 ai 12 anni). L’accoglienza è prevista anche per bambini disabili. Concorre con le agenzie educative istituzionali nel proporre momenti e spazi educativi estensivi in cui, attraverso il divertimento, il ragazzo possa essere favorito nella relazione con i pari, e possa introitare i valori dell’aggregazione. Creazione di laboratori; promozione del progetto nelle agenzie educative istituzionali (scuole); incontro con le famiglie; raccolta delle domande. Comune di Cadelbosco di Sopra, tramite il Dipartimento Educativo dell’ASP “Opus Civium” di Castelnovo di Sotto (ente Gestore), Cooperative sociali. Responsabile del Servizio Scuola Comunale, responsabile educativo, personale amministrativo dell’ASP “Opus Civium”, educatori delle Cooperative sociali

Sostenere la genitorialità e promuovere un sano divertimento e un benessere sociale dei bambini della fascia di età interessata. Sviluppare il senso di appartenenza alla comunità; prevenire possibili comportamenti disadattivi da eventuale abbandono quotidiano. INDICATORI: numero domande di iscrizione pervenute; numero domande ammesse; numero bambini ritirati. Previsione di cui di cui risorse di cui di cui di cui di cui di cui di spesa risorse regionali risorse FRNA Fondo Fondo risorse da TOTALE comunali (Fondo regionali nazionale sanitario altri sociale locale (altri NA regionale soggetti – + Fondo fondi) specificare straordinario) euro 45.000 17.000 28.000

9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali (da esplicitare)

10. Piano finanziario:

94


SCHEDA N. 52 INTERVENTO/PROGETTO: SPORTELLO PSICOPEDAGOGICO (servizio di consulenza psicologica scuola secondaria di 1° grado) - Progetto di continuità con l’anno precedente OBIETTIVI TRIENNALI DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Promozione dell’agio e del benessere psichico nel contesto scolastico Prevenzione degli stili comportamentali disadattivi Ascolto delle problematiche adolescenziali con organizzazione di interventi mirati alle stesse Sostegno alla funzione genitoriale Sostegno alla conduzione del gruppo “classe”. 1.Soggetto capofila Comune di Cadelbosco di Sopra dell’intervento 2. Ambito territoriale Comune di Cadelbosco di Sopra di realizzazione Responsabile Settore Scuola- Comune di Cadelbosco di Sopra 3. Referente (tramite ASS. ne Prodigio) dell’intervento: Destinatari diretti: Insegnanti, genitori, studenti ed educatori delle scuola secondarie di 1° grado. Destinatari indiretti: - funzionari e assessori comunali che si occupano delle aree tematiche connesse 4. Destinatari all’intervento - referenti della psicologia clinica/neuropsichiatria infantile dell’AUSL competente sul territorio - referenti delle realtà dell’extrascuola / tempo libero che sono a contatto con i ragazzi/e destinatari diretti 5. Eventuali Collaborazione con gli operatori sanitari che hanno in carico le situazioni interventi/politiche (neuropsichiatria infantile), raccordo e confronto con il Servizio Sociale comunale e integrate collegate con il servizio gerente del servizio educativo (ASP “Opus Civium”) Il progetto prevede la presenza di una psicologa con esperienza del contesto scolastico dell’obbligo, in ogni scuola secondaria di 1° grado, almeno un giorno a settimana nell’orario scolastico per avere un contatto diretto con studenti, insegnanti e genitori. Tre le principali tipologie di intervento: 1. consulenza individuale – accesso diretto al servizio (“sportello”) da parte degli insegnanti, delle famiglie o dei ragazzi; 2. consulenze al gruppo, sia esso di docenti, genitori o studenti. Gli interventi possibili sono molteplici e vanno dalle azioni di sensibilizzazione all’analisi-intervento su contesti classe (nella maggior parte dei casi), alla presenza ai consigli di classe o alla attivazione e partecipazione di percorsi formativi; 3. le psicologhe si troveranno a svolgere un importante lavoro di rete (essenziale per 6. Azioni previste migliorare l’efficacia dell’intervento anche sul singolo o sui gruppi) che le porterà ad interagire con assessori, funzionari e assistenti sociali comunali, psicologhe e assistenti sociali dell’ASL, ma anche con operatori che seguono strutture/servizi del territorio (centri pomeridiani, recupero attività scolastiche, società sportive, ricreative, ecc.) e con psicologi/psicoterapeuti privati. Un sociologo esperto di valutazione si occuperà del sistema di valutazione, in stretta collaborazione con il supervisore di processo e il coordinatore operativo del progetto Gli elementi emersi attraverso la valutazione di processo e di risultato verranno periodicamente discussi nelle equipe di coordinamento e negli incontri previsti tra i referenti dei principali enti coinvolti, strumenti utili per riorientare in itinere l’intervento. La programmazione, supervisione, coordinamento e valutazione di questa azione faranno capo ai Comuni, che si avvarranno, come negli anni passati, di un organismo creato anche con queste finalità da alcuni Comuni, tra cui i tre coinvolti nel presente 7. Istituzioni/attori progetto, ovvero l’Associazione “Pro.di.Gio: Progetti di Giovani”. sociali coinvolti L'azione prevede la collaborazione con gli Istituti comprensivi, i Servizi comunali (alla persona e alla scuola), le cooperative che gestiscono servizi per preadolescenti, parrocchie e società sportive presenti nei Comuni del Distretto. 8. Risorse umane Responsabile del Servizio Scuola Comunale, operatori Associazione PRO.DI.GIO., che si prevede di Assistente Sociale dell’UNIONE “Terra di mezzo” 95


impiegare L’obiettivo generale, condiviso con gli insegnanti referenti per l’educazione alla salute (oltre che con i Dirigenti di Istituto e i referenti delle Amministrazioni locali), è quello di sostenere, riprendere, consolidare e sviluppare esperienze e interventi collegati alla promozione del benessere e prevenzione degli stati di forte disagio relazionale/socioaffettivo nei ragazzi/e delle scuole secondarie di 1° grado, attraverso la consulenza di una psicologa che lavora prioritariamente con le tre componenti interne al sistema scuola (insegnanti, genitori, studenti), ma anche, e sempre di più, in relazione con le realtà dell’extrascuola e in collegamento con i servizi socio-sanitari ed educativi. Questi gli obiettivi specifici individuati: facilitare una lettura corretta da parte degli insegnanti delle diverse forme di disagio scolastico, relazionale, sociale, affettivo degli alunni; proporre e co-progettare con il corpo insegnanti formazione e interventi anche individualizzati sulle singole situazioni problematiche (sul ragazzo ed eventualmente sulla famiglia); creare un punto di raccordo–mediazione con i servizi esistenti (servizi sociali comunali e AUSL, altre attività/servizi promossi dal Comune, dalle associazioni del territorio o 9. Risultati attesi in dalla stessa scuola), in alcuni casi anche sostenendo e accompagnando l’invio ai relazione a indicatori servizi competenti. regionali/distrettuali Indicatori di processo (da esplicitare) Consulenza psicologica per l’anno scolastico in corso Numero di consulenze individuali e di gruppo Numero e tipologia di utenti delle consulenze individuali Numero di incontri con funzionari, assessori e assistenti sociali presenti sul territorio (Comuni e AUSL) Numero di incontri con altri soggetti del privato-sociale che gestiscono progetti sul territorio (associazioni, oratori, cooperative…) Numero di incontri di verifica in itinere con le scuole Somministrazione degli strumenti di valutazione nei tempi concordati Indicatori di risultato L’efficacia del progetto fra gli insegnanti rispetto alle seguenti dimensioni: il livello di utilizzo del servizio l’utilità percepita dagli insegnanti proposte e suggerimenti per migliorare il servizio. Numero di progetti individualizzati attivati con il contributo dello psicologo. Previsione di cui di cui risorse di cui di cui di cui di cui di cui di spesa risorse FRNA Fondo regionali risorse Fondo risorse da TOTALE comunali (Fondo regionali nazionale sanitario altri sociale locale (altri NA regionale soggetti + Fondo fondi) specificare straordinario)

10. Piano finanziario: euro

€ 5.148 € 5.148

96


COMUNE DI CASTELNOVO DI SOTTO SCHEDA N. 53 INTERVENTO/PROGETTO: NIDO D’INFANZIA INTERCOMUNALE “G.RODARI” DI POVIGLIO – in continuità con l’anno precedente OBIETTIVI TRIENNALI DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON POLITICHE: Sostegno alla genitorialita Offerta educativa ai cittadini 0 – 3 anni 1.Soggetto capofila dell’intervento

ALTRE

Comuni convenzionati di Castelnovo di Sotto e Poviglio (comune capofila)

2. Ambito territoriale Comuni di Castelnovo di Sotto e di Poviglio (territorio in cui si trova la struttura) di realizzazione GIAN-FRANCO FONTANESI (per il Comune di Castelnovo di Sotto, titolare della funzione): 3. Referente 0522/485732 g.fontanesi@comune.castelnovo-di-sotto.re.it tramite il Dipartimento Educativo dell’ASP “Opus Civium” di Castelnovo di Sotto. Referente dell’Ente Gestore: FRANCESCA dell’intervento: nominativo e MARASTONI 0522/485739. e-mail: educativo@asp-castelnovodisotto.re.it. MARISA PATERLINI per il Comune di Poviglio, capofila e gestore della parte educativa recapiti 0522.966828 e-mail: m.paterlini@comune.poviglio.re.it Bambini da 9 a 36 mesi 4. Destinatari 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

6. Azioni previste

7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali

10. Piano finanziario: euro

Sottolineare la valenza del bambino catalizzatore di una cultura sociale che perpetua i valori e le tradizioni della comunità; integrazione con i servizi privati del territorio e sostegno al loro funzionamento. Comunicazioni tra le due amministrazioni comunali; Apertura termini di iscrizione e raccolta domande di iscrizione; formulazione di graduatoria degli ammessi; attivazione del servizio; condivisione del concetto di bambino come soggetto portatore di conoscenze ed esperienze proprie; offerta progettuale per stimolare le opportunità di crescita del bambino; osservazione delle peculiarità del bambino, del piccolo gruppo e dell’intera sezione per una proposta progettuale che sappia cogliere e stimolare le caratteristiche del singolo e del gruppo; attivazione di progetti specifici di sezione, intersezione, di sostegno alla genitorialità consapevole, supporto nella individuazione dello stile educativo; attivazione di progetti di continuità con la scuola dell’infanzia; attivazione di progettualità ad integrazione con la realtà del contesto sociale. Comuni di Castelnovo di Sotto (tramite l’ASP “Opus Civium” di Castelnovo di Sotto) – Comune di Poviglio (ente capofila della convenzione e gestore della parte educativa). Responsabile del Servizio Scuola Comunale, personale educativo del nido G.Rodari, responsabile educativo e personale amministrativo dell’ASP “Opus Civium”. Fornire ulteriori risposte in ambito educativo e di sostegno alle famiglie residenti nel comune di Castelnovo di Sotto. INDICATORI: Numero di richieste accolte e numero di bambini ammessi al servizio. Previsione di di cui risorse di cui risorse di cui di cui di cui di cui di cui spesa comunali regionali risorse FRNA Fondo Fondo risorse da TOTALE (Fondo regionali nazionale sanitario altri sociale locale (altri NA regionale soggetti – + Fondo fondi) specificare* straordinario) 54.000

191.390,36 137.390,36

97


SCHEDA N. 54 INTERVENTO/PROGETTO: NIDO D’INFANZIA “IL PICCOLO MONDO” a tempo ridotto Progetto di continuità con l’anno precedente OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Sostegno alla genitorialità Offerta educativa ai cittadini 0 – 3 anni Comune di Castelnovo di Sotto 1.Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione

Comune di Castelnovo di Sotto

GIAN-FRANCO FONTANESI (per il Comune di Castelnovo di Sotto, titolare della funzione): 3. Referente 0522/485732 g.fontanesi@comune.castelnovo-di-sotto.re.it tramite il Dipartimento Educativo dell’intervento: dell’ASP “Opus Civium” di Castelnovo di Sotto. Referente dell’Ente Gestore: FRANCESCA nominativo e recapiti MARASTONI 0522/485739. e-mail: educativo@asp-castelnovodisotto.re.it. 4. Destinatari

Bambini dai 12 ai 36 mesi con priorità ai residenti nel comune di Castelnovo di Sotto

5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

Sottolineare la valenza del bambino catalizzatore di una cultura sociale che perpetua i valori e le tradizioni della comunità; integrazione con i servizi privati del territorio e sostegno al loro funzionamento. Analisi del fabbisogno del territorio sulla base dei dati demografici; Apertura termini di iscrizione e raccolta domande di iscrizione; formulazione di graduatoria degli ammessi; attivazione del servizio; condivisione del concetto di bambino come soggetto portatore di conoscenze ed esperienze proprie; offerta progettuale per stimolare le opportunità di crescita del bambino; osservazione delle peculiarità del bambino, del piccolo gruppo e dell’intera sezione per una proposta progettuale che sappia cogliere e stimolare le caratteristiche del singolo e del gruppo; attivazione di progetti specifici di sezione, intersezione, di sostegno alla genitorialità consapevole, supporto nella individuazione dello stile educativo; attivazione di progetti di continuità con la scuola dell’infanzia; attivazione di progettualità ad integrazione con la realtà del contesto sociale. Comuni di Castelnovo di Sotto, tramite il Dipartimento Educativo dell’ASP “Opus Civium” di Castelnovo di Sotto (ente Gestore) Responsabile del Servizio Comunale, responsabile educativo, personale amministrativo, pedagogista, educatori, ausiliarie dell’ASP “Opus Civium”.

6. Azioni previste

7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali (da esplicitare)

10. Piano finanziario:

Favorire l’inserimento lavorativo delle giovani madri; concorrere alla realizzazione del progetto di vita della nuova famiglia; promuovere la cultura dell’infanzia; favorire l’identità del “piccolo cittadino” INDICATORI: numero domande; numero domande accolte; numero bambini ammessi. Previsione di di cui risorse di cui risorse di cui di cui di cui di cui di cui spesa comunali regionali risorse FRNA Fondo Fondo risorse da TOTALE (Fondo regionali nazionale sanitario altri sociale locale (altri NA regionale soggetti + Fondo fondi) specificare straordinario)

euro 124.611,09 124.611,09

98


SCHEDA N. 55 INTERVENTO/PROGETTO: CAMPI GIOCO ESTIVI – progetto di continuità con l’anno precedente OBIETTIVI TRIENNALI DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Sostegno alla genitorialità Creazione di luoghi educativi facilitatori di relazioni interpersonali; acquisizione di conoscenze storiche e culturali del proprio territorio con forme didattiche esperienziali Offrire opportunità ludiche e ricreative. Comune di Castelnovo di Sotto 1.Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione

Comune di Castelnovo di Sotto

GIAN-FRANCO FONTANESI (per il Comune di Castelnovo di Sotto, titolare della 3. Referente funzione): 0522/485732 g.fontanesi@comune.castelnovo-di-sotto.re.it tramite il dell’intervento: Dipartimento Educativo dell’ASP “Opus Civium” di Castelnovo di Sotto. Referente nominativo e recapiti dell’Ente Gestore: FRANCESCA MARASTONI 0522/485739. e-mail: educativo@aspcastelnovodisotto.re.it. Bambini residenti nel Comune e frequentanti le scuole primaria e secondarie di 1° 4. Destinatari grado (dai 6 ai 12 anni). L’accoglienza è prevista anche per bambini disabili. 5. Eventuali Concorre con le agenzie educative istituzionali nel proporre momenti e spazi educativi interventi/politiche estensivi in cui, attraverso il divertimento, il ragazzo possa essere favorito nella integrate collegate relazione con i pari, e possa introitare i valori dell’aggregazione. Elaborazione di una progettazione accattivante e rispondente ai bisogni generici dei bambini della fascia di età prevista; creazione di laboratori; promozione del progetto 6. Azioni previste nelle agenzie educative istituzionali (scuole); incontro con le famiglie; raccolta delle domande. Comune di Castelnovo di Sotto, tramite il Dipartimento Educativo dell’ASP “Opus 7. Istituzioni/attori Civium” di Castelnovo di Sotto (ente Gestore), Cooperative sociali. sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare

Responsabile del Servizio Scuola Comunale, responsabile educativo, personale amministrativo dell’ASP “Opus Civium”, educatori delle Cooperative sociali

Sostenere la genitorialità e promuovere un sano divertimento e un benessere sociale dei bambini della fascia di età interessata. Sviluppare il senso di appartenenza alla comunità; prevenire possibili comportamenti disadattivi da eventuale abbandono quotidiano. INDICATORI: numero domande di iscrizione pervenute; numero domande ammesse; numero bambini ritirati. Previsione di cui di cui risorse di cui di cui di cui di cui di cui di spesa risorse regionali risorse FRNA Fondo Fondo risorse da TOTALE comunali (Fondo regionali nazionale sanitario altri sociale locale (altri NA regionale soggetti – + Fondo fondi) specificare straordinario) euro € 3.900 € 3.900

9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali (da esplicitare)

10. Piano finanziario:

99


SCHEDA N. 56 INTERVENTO/PROGETTO: SPORTELLO PSICOPEDAGOGICO (servizio di consulenza psicologica scuola secondaria di 1° grado) - POLO TERRITORIALE DI SERVIZIO SOCIALE 6 – Progetto di continuità con l’anno precedente OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Promozione dell’agio e del benessere psichico nel contesto scolastico Prevenzione degli stili comportamentali disadattivi Ascolto delle problematiche adolescenziali con organizzazione di interventi mirati alle stesse Sostegno alla funzione genitoriale Sostegno alla conduzione del gruppo “classe”. Comune di Castelnovo di Sotto 1.Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione 3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti

4. Destinatari

5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

6. Azioni previste

7. Istituzioni/attori sociali coinvolti

Comune di Castelnovo di Sotto GIAN-FRANCO FONTANESI - P.zza IV novembre, 1 – CASTELNOVO DI SOTTO TEL. 0522/485732 g.fontanesi@comune.castelnovo-di-sotto.re.it tramite l’Associazione PRO.DI.GIO. Destinatari diretti: Insegnanti, genitori, studenti ed educatori delle scuola secondarie di 1° grado. Destinatari indiretti: - funzionari e assessori comunali che si occupano delle aree tematiche connesse all’intervento - referenti della psicologia clinica/neuropsichiatria infantile dell’AUSL competente sul territorio - referenti delle realtà dell’extrascuola / tempo libero che sono a contatto con i ragazzi/e destinatari diretti Collaborazione con gli operatori sanitari che hanno in carico le situazioni (neuropsichiatria infantile), raccordo e confronto con il Servizio Sociale comunale e con il servizio gerente del servizio educativo (ASP “Opus Civium”) Il progetto prevede la presenza di una psicologa con esperienza del contesto scolastico dell’obbligo, in ogni scuola secondaria di 1° grado, almeno un giorno a settimana nell’orario scolastico per avere un contatto diretto con studenti, insegnanti e genitori. Tre le principali tipologie di intervento: 1. consulenza individuale – accesso diretto al servizio (“sportello”) da parte degli insegnanti, delle famiglie o dei ragazzi; 2. consulenze al gruppo, sia esso di docenti, genitori o studenti. Gli interventi possibili sono molteplici e vanno dalle azioni di sensibilizzazione all’analisi-intervento su contesti classe (nella maggior parte dei casi), alla presenza ai consigli di classe o alla attivazione e partecipazione di percorsi formativi; 3. le psicologhe si troveranno a svolgere un importante lavoro di rete (essenziale per migliorare l’efficacia dell’intervento anche sul singolo o sui gruppi) che le porterà ad interagire con assessori, funzionari e assistenti sociali comunali, psicologhe e assistenti sociali dell’ASL, ma anche con operatori che seguono strutture/servizi del territorio (centri pomeridiani, recupero attività scolastiche, società sportive, ricreative, ecc.) e con psicologi/psicoterapeuti privati. Un sociologo esperto di valutazione si occuperà del sistema di valutazione, in stretta collaborazione con il supervisore di processo e il coordinatore operativo del progetto Gli elementi emersi attraverso la valutazione di processo e di risultato verranno periodicamente discussi nelle equipe di coordinamento e negli incontri previsti tra i referenti dei principali enti coinvolti, strumenti utili per riorientare in itinere l’intervento. La programmazione, supervisione, coordinamento e valutazione di questa azione faranno capo ai Comuni, che si avvarranno, come negli anni passati, di un organismo creato anche con queste finalità da alcuni Comuni, tra cui i tre coinvolti nel presente progetto, ovvero l’Associazione “Pro.di.Gio: Progetti di Giovani”. In generale, l'azione prevede la collaborazione con gli Istituti comprensivi, i servizi 100


comunali alla persona e alla scuola, le cooperative che gestiscono servizi per preadolescenti, parrocchie e società sportive presenti nei Comuni del Distretto. 8. Risorse umane che si prevede di impiegare

9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali (da esplicitare)

10. Piano finanziario: euro

Responsabile del Servizio Scuola Comunale, referenti Associazione PRO.DI.GIO., Assistente Sociale dell’UNIONE “Terra di mezzo” L’obiettivo generale, condiviso con gli insegnanti referenti per l’educazione alla salute (oltre che con i Dirigenti di Istituto e i referenti delle Amministrazioni locali), è quello di sostenere, riprendere, consolidare e sviluppare esperienze e interventi collegati alla promozione del benessere e prevenzione degli stati di forte disagio relazionale/socioaffettivo nei ragazzi/e delle scuole secondarie di 1° grado, attraverso la consulenza di una psicologa che lavora prioritariamente con le tre componenti interne al sistema scuola (insegnanti, genitori, studenti), ma anche, e sempre di più, in relazione con le realtà dell’extrascuola e in collegamento con i servizi socio-sanitari ed educativi. Questi gli obiettivi specifici individuati: facilitare una lettura corretta da parte degli insegnanti delle diverse forme di disagio scolastico, relazionale, sociale, affettivo degli alunni; proporre e co-progettare con il corpo insegnanti formazione e interventi anche individualizzati sulle singole situazioni problematiche (sul ragazzo ed eventualmente sulla famiglia); creare un punto di raccordo–mediazione con i servizi esistenti (servizi sociali comunali e AUSL, altre attività/servizi promossi dal Comune, dalle associazioni del territorio o dalla stessa scuola), in alcuni casi anche sostenendo e accompagnando l’invio ai servizi competenti. Indicatori di processo Prosecuzione del servizio di consulenza psicologica per l’anno scolastico in corso e 2009-2010 Numero di consulenze individuali e di gruppo Numero e tipologia di utenti delle consulenze individuali Numero di incontri con funzionari, assessori e assistenti sociali presenti sul territorio (Comuni e AUSL) Numero di incontri con altri soggetti del privato-sociale che gestiscono progetti sul territorio (associazioni, oratori, cooperative…) Numero di incontri di verifica in itinere con le scuole Somministrazione degli strumenti di valutazione nei tempi concordati Indicatori di risultato 1. Verrà misurata l’efficacia del progetto fra gli insegnanti rispetto alle seguenti dimensioni: - il livello di utilizzo del servizio - l’utilità percepita dagli insegnanti - proposte e suggerimenti per migliorare il servizio 2. Numero di progetti individualizzati attivati con il contributo dello psicologo Previsione di cui di cui risorse di cui di cui di cui di cui di cui di spesa risorse regionali risorse FRNA Fondo Fondo risorse da TOTALE comunali (Fondo regionali nazionale sanitario altri sociale locale (altri NA regionale soggetti + Fondo fondi) specificare straordinario) € 5.148 € 5.148

101


Polo7 SCHEDA N. 60 INTERVENTO/PROGETTO: LA COMUNITA’ EDUCANTE E LA TUTELA DEI CITTADINI IN CRESCITA OBIETTIVI TRIENNALI DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: - attivare un accompagnamento tutelante della crescita dei soggetti in evoluzione affiancando i soggetti preposti ( famiglia, scuola, dai servizi di accompagnamento e sostegno all’attuazione dei diritti di personalità e cittadinanza) - valorizzazione del tempo extrascolastico per lo sviluppo dell’autonomia personale e della vita di gruppo - rafforzamento del sistema integrato dei servizi educativi, scolastici e formativi, con la dimensione sociale, sanitaria, sportiva, culturale, ricreativa - promozione del benessere delle famiglie con figli - promozione dei diritti del bambino e dell’adolescente - attivare collaborazioni fra servizi educativi/scuola/comunità/associazioni sportive/ricreative per la costruzione di progetti condivisi ottimizzando/sviluppando risorse ed opportunità per garantire lo sviluppo, e la crescita armonica del bambino/adolescente, l’affiancamento ed il sostegno alla famiglia nel compito educativo, l’incremento dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza - promuovere forme di cittadinanza attiva - potenziare, in sinergia con quanto previsto dalla direttiva il sistema di accoglienza - ri-leggere e ri-adeguare le strategie, le metodologie, gli strumenti per la costruzione/realizzazione dei processi educativi in base ai mutamenti delle tipologie delle famiglie/bambini/adolescenti incontrati (parzialità dello sguardo) 1.Soggetto capofila dell’intervento

COMUNE DI QUATTRO CASTELLA

2. Ambito territoriale di realizzazione 3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti

Comuni di Albinea, Quattro Castella e Vezzano (POLO 7)

4. Destinatari

Bambini/adolescenti dei 3 Comuni e le loro famiglie

5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

Giovani , sicurezza, scuola e formazione, cultura

6. Azioni previste

FEDERICA CIRLINI e-mail: scuola@comune.quattro-castella.re.it

- offrire spazi di ascolto/condivisione/ri-conoscimento delle diverse realtà che interagiscono con famiglie e bambini/adolescenti - riconferma del progetto CEP quale strumento che si attiva, insieme ad altre realtà del territorio per realizzare percorsi integrati (scuola, famiglie, parrocchie, associazioni sportive, biblioteche, ecc.) per offrire opportunità educative, socializzanti, sociali ai ragazzi del territorio di riferimento ed alle loro famiglie attivando relazioni e sinergie fra le famiglie per favorire la partecipazione anche tramite il protagonismo consapevole, l’educazione alla legalità e al rispetto delle persone e delle cose, lo sviluppo di processi di assunzione di responsabilità, di impegno, di educazione alla cooperazione e alla solidarietà ed attivazione di altri progetti di extrascuola - promozione, stimolo sostegno bambini/adolescenti nel momento extrascolastico in stretta sinergia e continuità con quanto avviene sia in ambito scolastico che nel progetto giovani - incontri con insegnanti della scuola secondaria di I° grado al fine di rendere visibile l’intervento ed allargare la partecipazione dei ragazzi - Incontri con le famiglie che usufruiscono del progetto - costruzione di giochi e laboratori per lo sviluppo di competenze coinvolgendo ragazzi e genitori per favorire la socializzazione, l’integrazione, la valorizzazione e lo sviluppo delle autonomie e delle competenze nel bambino e nel ragazzo, anche in situazione di disagio e/o di disabilità psico-fisica, di interessi multicreativi e multimediali, unitamente alle esperienze mirate a promuovere le potenzialità e le creatività individuali, in vari ambiti di espressione e attraverso modalità e strumenti molteplici. - formazione e supervisione educatori /partecipazione anche a momenti formativi organizzati dal coordinamento pedagogico della pedecollina e dall’Unione dei Comuni 102


- monitoraggio e manutenzione progetti tramite l’attivazione dei diversi soggetti coinvolti - costruzione insieme agli adulti di riferimento di attività educative previa offerta di spazi di ascolto anche a livello intercomunale - diffusione di informazioni utili alla vita quotidiana, sostegno delle competenze genitoriali, specie in occasione di eventi critici e fasi problematiche della vita familiare, sviluppo delle risorse familiari e comunitarie anche attraverso la realtà scolastica. - Attuazione di servizi e attività in stretto collegamento con la realtà scolastica per ottimizzare e sviluppare le risorse e le opportunità presenti sul territorio per quanto riguarda le iniziative di prevenzione e di contrasto all’abbandono scolastico, attraverso azioni di orientamento scolastico, di sostegno e di incentivazione al successo formativo, di collegamento tra realtà scolastica e mondo del lavoro, la promozione di forme di integrazione sociale e scolastica di minori in condizioni di difficoltà sul piano psico-fisico o socio-culturale, quali i minori disabili o i minori immigrati, ivi comprese le attività di educazione multiculturale; la promozione e l’educazione alla salute nonché gli stili di vita sani, l’educazione all’affettività e alla sessualità, la prevenzione delle dipendenze o di disturbi psichiatrici in adolescenza, l’incentivazione di momenti aggregativi extrascolastici con uso di laboratori e spazi anche scolastici. 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare

Scuole, giovani, parrocchie, cooperative educative, società sportive, biblioteche,Til, Associazioni di Genitori Insegnanti, Educatori, volontari, operatori Centro famiglie, operatori servizio civile, coordinamento pedagogico •

9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali

• • • • •

10. Piano finanziario:

numero bambini – ragazzi coinvolti; numero ragazzi integrati in altre attività di socializzazione (ad esempio attività sportive); progettualità ed azioni condivise tra scuola ed extrascuola capacità di integrazione e collaborazione tra gli educatori monitoraggio dello stato di avanzamento del progetto, misurando le azioni realizzate rispetto alle azioni previste osservazione,progettazione,documentazione numero di famiglie del territorio coinvolte in qualità di volontari o di appoggio/sostegno alle famiglie dei bambini frequentanti il cep motivazione allo studio con acquisizione di un sufficiente grado di autonomia; socializzazione e integrazione tra le diverse provenienze etniche e socio-culturali

Previsione di di cui risorse di cui risorse di cui comunali spesa totale regionali FRNA (risorse €116.610,00 €91.646,69 €.24.963,31 regionali)

103

di cui Fondo nazionale NA

di cui Fondo sanitario regionale

Eventuali risorse altri soggetti


Polo7 SCHEDA N. 61 PROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L. R. N. 14/08 AZIONE DA SVILUPPARE: Sì X (per la pronta accoglienza e l’h 24) Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra, di cui al punto 2.3 del Altro Programma Infanzia e Adolescenza: 2. Presa in carico 4. Sistema di 1. Supporto della 3. Costituzione/integrazione di multidisciplinare e accoglienza in □ domiciliarità X un Fondo comune □ lavoro d’èquipe □ emergenza X INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE X L’azione è di nuova attivazione?

No

(accesso integrato, sportello unico distrettuale, sportello sociale, ufficio di piano, protocolli fra servizi, funzionamento delle unità di valutazione multiprofessionale, formazione delle diverse figure professionali, tecnologie informatiche, soluzioni gestionali, stato di avanzamento ed eventuale adeguamento del programma di trasformazione delle Ipab in Asp) INTERVENTO/PROGETTO: SERVIZIO INTEGRATO MINORI DELLA PEDECOLLINA OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: comune di quattro castella 1.Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione 3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti

sovracomunale: albinea – quattro castella - vezzano sara maccari

famiglie, minori

4. Destinatari 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate 6. Azioni previste 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti

servizi socio-sanitari, coordinamento pedagogico, servizi educativi e scolastici, associazioni, comunita’ di accoglienza presa in carico di nuclei familiari con minori seganalati dal tribunale autorita’ giudiziarie, ausl, pediatri, medici di base, istituzioni scolastiche, coordinamento pedagogico sovracomunale, asp osea, gruppo famiglie affidatarie

8. Risorse umane che si operatori comunali e consulenze esterne prevede di impiegare 9. Risultati attesi in sostegno alla genitorialita’, tutela minori, progettualita’ educative, riduzione inserimenti in relazione a indicatori comunita’ regionali/distrettuali (da esplicitare) Previsione di di cui risorse di cui risorse di cui di cui di cui di cui di cui spesa comunali FRNA Fondo regionali risorse Fondo risorse da TOTALE € (Fondo regionali nazionale sanitario altri € sociale locale (altri NA regionale soggetti 10. Piano + Fondo fondi) specificare finanziario: straordinario) € euro 296.792,24 131.863,71 164.928,53

104


COMUNE DI QUATTRO CASTELLA SCHEDA N. 57 INTERVENTO/PROGETTO: NIDO D’INFANZIA/CENTRO GIOCHI – OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: COMUNE DI QUATTRO CASTELLA 1.Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione

COMUNALE

3. Referente dell’intervento: nominativo FEDERICA CIRLINI / SARA DAVOLI e-mail: scuola@comune.quattro-castella.re.it e recapiti BAMBINI IN ETA’ 0-3 ANNI E RISPETTIVE FAMIGLIE 4. Destinatari 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

6. Azioni previste

7. Istituzioni/attori sociali coinvolti

INFANZIA ED ADOLESCENZA/ CENTRO FAMIGLIE/ SCAMBI PEDAGOGICI E PROGETTI DI CONTINUITA’ EDUCATIVA CON ALTRI ORDINI DI SCUOLE L.R.1/2000 E SUCCESSIVE MODIFICHE ED INTEGRAZIONI, DICHIARAZIONE D’INTENTI, PROGETTI DI SEZIONE, FORMAZIONE, GESTIONE SOCIALE FAMIGLIE, TERRITORIO, COORDINAMENTO PEDAGOGICO

8. Risorse umane che si prevede di PERSONALE EDUCATIVO ED AUSILIARIO DIPENDENTE DEL COMUNE DI impiegare QUATTRO CASTELLA 9. Risultati attesi in relazione a INTERVENTI EDUCATIVI E DI SOSTEGNO ALLA GENITORIALITA’; indicatori regionali/distrettuali (da PROGETTO PEDAGOGICO, FORMAZIONE esplicitare) Previsione di di cui di cui risorse di cui di cui di cui di cui di cui spesa risorse regionali risorse FRNA Fondo Fondo risorse da 10. Piano TOTALE comunali (Fondo regionali nazionale sanitario altri soggetti finanziario: sociale locale (altri fondi) NA regionale –specificare + Fondo (rette) euro 509.000,00 329.179 straordinario) 18.821,00 161.000,00

105


SCHEDA N. 58 INTERVENTO/PROGETTO: SPORTELLO PSICOPEDAGOGICO OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: COMUNE DI QUATTRO CASTELLA 1.Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione 3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti

4. Destinatari

5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate 6. Azioni previste

7. Istituzioni/attori sociali coinvolti

COMUNALE SILVIA ARLINI e-mail:famiglieincentro@libero.it ragazzi in eta’ 11-14 anni, insegnanti, operatori scolastici, genitori, autisti scuolabus spazio giovani e progetto giovani/ sostegno alla genitorialità sportello di ascolto presso scuola media, incontri/colloqui con ragazzi, genitori,insegnanti, personale ata; consulenza ai docenti della scuola primaria di montecavolo istituto comprensivo, pedagogico

centro

per

le

famiglie,

coordinamento

8. Risorse umane che si prevede di psicologa + coordinamento pedagogico impiegare 9. Risultati attesi in relazione a prevenzione disagio giovanile, sostegno alla genitorialità, indicatori regionali/distrettuali (da pedagogica, consulenza ai docenti esplicitare) Previsione di cui di cui risorse di cui di cui di cui di cui di spesa risorse regionali risorse FRNA Fondo Fondo 10. Piano TOTALE comunali (Fondo regionali nazionale sanitario finanziario: € 12.500,00 12.500,00 sociale locale (altri NA regionale + Fondo fondi) straordinario)

106

consulenza

di cui risorse da altri soggetti specificare


SCHEDA N. 59 INTERVENTO/PROGETTO: CAMPI GIOCO E SOGGIORNI ESTIVI OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: COMUNE DI QUATTRO CASTELLA 1.Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione

COMUNALE

3. Referente dell’intervento: nominativo FEDERICA CIRLINI e-mail:scuola@comune.quattro-castella.re.it e recapiti RAGAZZI IN ETA’ 6-14 ANNI 4. Destinatari 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate 6. Azioni previste

7. Istituzioni/attori sociali coinvolti

DISABILITA’/ SERVIZIO MINORI inserimento bambini disabili e/o in situazione di difficoltà nei campigioco, nei soggiorni estivi e nelle attività del sap; campogiochi aperti tutto il giorno con il pasto organizzati in coprogettazione con le famiglie cooperative, associazioni,parrocchie, centro famiglie, societa’ sportive, sap

8. Risorse umane che si prevede di cooperative, educatori associazioni sportive e/o parrocchie impiegare 9. Risultati attesi in relazione a inserimento/integrazione bambini e ragazzi disabili e/o in situazione indicatori regionali/distrettuali (da di difficolta’, attivita’ ricreative per i ragazzi, supporto estivo alle esplicitare) famiglie Previsione di cui di cui risorse di cui di cui di cui di cui di cui FRNA Fondo di spesa risorse regionali risorse Fondo risorse da 10. Piano TOTALE comunali (Fondo regionali nazionale sanitario altri finanziario: € 11.000,00 sociale locale (altri NA regionale soggetti 11.000 + Fondo fondi) specificare straordinario)

107


AREA DI INTERVENTO GIOVANI E DIPENDENZE – schede intervento AUSL • • • • • • • • • • •

gancio originale freestudentbox atuxtu- sportello ascolta/informa consultorio giovani openg pazienti alcol dipendenti multiproblematici una rete per facilitazione all’accesso dei consumatori elettivi di cocaina

centro antifumo interventi casa circondariale, opg, uepe pronta accoglienza residenziale villetta svizzera accoglienza ed inclusione sociale per malati di aids

COMUNE DI REGGIO EMILIA – • • • • • •

officina educativa –progettazioni territoriali adolescenti giovani servizi di prossimità azzardo point no cocaine centro d’ascolto

a casa di ercole

COMUNE DI ALBINEA •

ricerca-azione uso sostanze stupefacenti

UNIONE TERRA DI MEZZO •

operatore di strada

i giovani abitano la comunità

POLO 7

108


INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET* Respons.tà Familiari

infanzia e adolescenza

Giovani x□

Anziani

Disabili

Immigrati stranieri

Povertà e Esclusione sociale

Salute mentale

Dipendenze X□

CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani x

Prevenzione x

Cura/Assistenza X□

AUSL SCHEDA N. 62 Intervento/Progetto: ……GANCIO ORIGINALE in continuità con lo scorso anno OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Ausl DSM 1.Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione 3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti 4. Destinatari

Distretto di Reggio Cagossi Susanna ( coord.) 0522 335768 pad. Tanzi Via Amendola Studenti delle scuole medie superiori Alunni della scuola dell’obbligo

Promozione della salute, accompagnamento alla crescita, superamento del disagio comportamentale, relazionale, cognitivo. Connessione con altri progetti giovani AUSL Anno Scolastico 2009-10: Aggancio, Formazione, tutoring dei volontari. Organizzazione Accompagnamento di workshop pomeridiani nella scuola per 6. Azioni previste bambini e ragazzi a rischio e disabili in collaborazione con gli Istituti scolastici e le Istituzioni del Territorio per la gestione degli stessi Anno scolastico 2010-2011:Accompagnamento alla esternalizzazione del servizio. Scuole superiori e dell’obbligoInsegnanti e dirigenti scolastici. 7. Istituzioni/attori sociali Altri servizi ausl coinvolti Serv. Soc. ed educativi dei comuni 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

8. Risorse umane che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali (da esplicitare)

10. Piano finanziario:

1 educatore a tempo Parziale AUSL ( 6 ore settimanali) 1 Coordinatore x ogni workshop (a cura degli Istituti Scolastici o dei Comuni) n. dei volontari n. dei workshop, n dei ragazzini seguiti; n degli abbandoni durante l’anno Previsione di di cui di cui di cui di cui di cui Eventuali spesa totale** risorse risorse FRNA Fondo Fondo risorse altri 6.500 comunali regionali (risorse nazionale sanitario soggetti € (Fondo regionali) NA regionale (da sociale € € 6.500 specificare) locale e € Fondo famiglia) € €

109


SCHEDA N. 63 INTERVENTO/PROGETTO: ……FREESTUDENTBOX sportelli di counselling psicologico (è in continuità con l'anno precedente OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLIT ICHE GIOVANI Ausl DSM 1.Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione 3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti

Provinciale ( distretto di RE, di Castelnuovo monti, Guastalla)

4. Destinatari

Studenti, insegnanti e genitori della scuola media superiore

5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

Attività di prossimità Counselling, intervento precoce Promozione della salute, accompagnamento alla crescita, sostegno, connessione con altri progetti giovani AUSL ANNO SCOLASTICO 2009-2010 :Apertura nelle scuole medie superiori di uno sportello di consulenza psicologica . Formazione e attivazione per ogni sportello di un gruppo di studenti della scuola stessa (peer- counsellor). Manutenzione della rete di back office e del Sito wwwfreestudentbox.it Per il II semestre 2010 il Servizio potrà essere esternalizzato con modalità da costruire.

6. Azioni previste

7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali (da esplicitare)

10. Piano finanziario:

Leonardo Angelini cell349 7190911, Associazione Amici di gancio

Ausl--Consultorio Giovani Openg- Istituti Scolastici, Amministrazione Provinciale, Associazione Amici di gancio Psicologi, studenti peer Ampliare l’offerta di servizi per i giovani e per chi vive e lavora con questi Anticipare e favorire l’accesso ai servizi sanitari da parte dei giovani: mettere in rete i servizi , la scuola, altri enti Indicatori: Numero degli accessi in ogni scuola, n. degli interventi individuali e di gruppo Previsione di cui di cui di cui di cui di cui Eventuali risorse di spesa risorse risorse FRNA Fondo Fondo altri soggetti totale** comunali regionali (risorse nazionale sanitario (da specificare) € (Fondo regionali) NA regionale Amministrazione sociale € Provinciale locale e € Primo semestre Fondo 2010 famiglia) € 42.000 €

110


SCHEDA N. 64 Inervento/Progetto: …… ATUXTU- SPORTELLO ASCOLTA/INFORMA (in continuazione dell’anno precedente) OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: DSM - AUSL Reggio Emilia / comune di Reggio Emilia 1.Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione 3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti 4. Destinatari

Distretto di RE

Luana Pensieri 0522 335765 Giovani (età non superiore ai 24 anni) insegnanti e genitori

Counselling, intervento precoce Promozione della salute, accompagnamento 5. Eventuali interventi/politiche alla crescita, sostegno integrate collegate altri progetti giovani AUSL e Comune di RE Apertura di uno sportello di consulenza psicologica nello spazio dell’informa6. Azioni previste giovani del Comune di RE. Comune di Reggio Emilia / ausl U.O. - DSM 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si psicologo prevede di impiegare 9. Risultati attesi in relazione a Numero degli accessi, indicatori regionali/distrettuali qualità e quantità di punti della rete creata partendo dallo sportello stesso (da esplicitare) Previsione di cui di cui di cui di cui di cui Eventuali di spesa risorse risorse FRNA Fondo Fondo risorse altri totale** comunali regionali (risorse nazionale sanitario soggetti € 8.811 € (Fondo regionali) NA regionale (da 10. Piano finanziario: sociale € € 8.811 specificare) locale e € Fondo famiglia) € €

111


SCHEDA N. 65 INTERVENTO/PROGETTO: ……CONSULTORIO GIOVANI OPEN G in funzione dal 1990 GIOVANI OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: DSM 1.Soggetto capofila Area Salute Donna- AUSL Reggio Emilia dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione

Distrettuale e Provinciale

Ghiretti Fiorello 335637 Elsa Munarini 335552 Giovani dai 14 ai 21 anni per il consultorio ginecologico 4. Destinatari Giovani dai 14 ai 24 anni per il consultorio psicologico Promozione della salute, accompagnamento alla crescita, informazione 5. Eventuali interventi/politiche altri progetti giovani AUSL e Comune di RE Counselling e sostegno integrate collegate psicologico, intervento su problemi sessuali, ginecologici, di contraccezione, L’Open G offre un servizio di ascolto, informazione e consulenza ai ragazzi, alle loro famiglie e alle scuole. Consulenza psicologica, sessuologica sulla definizione dell’identità psicosessuale e sulle difficoltà relazionali peculiari di questa fase di vita. In particolare fornisce informazioni sulla fisiologia dei cambiamenti e della 6. Azioni previste sessualità in adolescenza come il ciclo mestruale, i metodi contraccettivi, le malattie sessualmente trasmesse e sulla relazione affettiva. Ha funzione di consulenza relativa ai vissuti di difficoltà o disagio dei ragazzi nei rapporti con i coetanei o verso gli adulti e di genitori e insegnanti nei confronti dei ragazzi. Presa in carico psicologica, ostetrico ginecologica. IVG ausl 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si Psicologi, ginecologa, ostetriche prevede di impiegare 3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti

Promozione della salute , cura 9. Risultati attesi in relazione a n. accessi indicatori regionali/distrettuali tipologia accessi (da esplicitare) n. interventi di gruppo

10. Piano finanziario:

di cui previsione risorse di spesa comunali TOTALE € € 65.360

di cui risorse regionali (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) €

112

di cui FRNA (risorse regionali) €

di cui Fondo nazionale NA €

di cui Fondo sanitario regionale € 65.360

Eventuali risorse altri soggetti (da specificare)


SCHEDA N. 66 INTERVENTO/PROGETTO: PAZIENTI ALCOL DIPENDENTI MULTIPROBLEMATICI – in continuità con anno precedente OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: - migliorare la qualità della vita dei pazienti mediante riduzione o cessazione dell’abuso di sostanze alcoliche - rafforzare il lavoro di rete coi Servizi Pubblici, Enti Accreditati e Associazioni. 1.Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione 3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti

Ausl –RE - SERT Distretto di Reggio Emilia

Distretto di Reggio Emilia Dr. Carlo Catellani – tel. 0522.335568 – e-mail: catellanic@ausl.re.it

4. Destinatari

Pazienti alcol dipendenti multiproblematici e loro familiari

5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

Normativa regionale in materia di Alcologia

6. Azioni previste

Accoglienza. Valutazione medica, psicologica, sociale e relativa presa in carico Disassuefazioni ambulatoriali/residenziali (cliniche) e trattamento farmacologico. Colloqui individuali di sostegno psicologico e/o educativo Interventi di carattere sociale e/o assistenziale Accompagnamento ai gruppi di auto mutuo aiuto (AA e CAT) Inserimento in comunità terapeutica Lavoro di rete C.S.M., Servizio Sociale Distretto di RE, Servizi Sociali dei Comuni, Azienda Osped SMN e Reparti Ospedalieri della Provincia di RE, Enti accreditati (CT), Gruppi di auto mutuo aiuto

7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che Equipe curante si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali Previsione di cui di spesa risorse TOTALE comunali 10. Piano finanziario:

di cui risorse regionali (Fondo sociale locale + Fondo straordinario)

euro 73.587,00

di cui di cui risorse FRNA regionali (altri fondi)

di cui Fondo nazionale NA

di cui Fondo sanitario regionale

73.587,00

113

di cui risorse da altri soggetti specificare


SCHEDA N. 67 INTERVENTO/PROGETTO: UNA RETE PER FACILITARE L’ACCESSO DEI CONSUMATORI ELETTIVI DI COCAINA in continuità con anno precedente OBIETTIVI TRIENNALI DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: - costruire la rete tra tutti i Servizi Sociali e Sanitari con cui entrano in contatto i consumatori elettivi di cocaina, in particolare con il sistema di prossimità; - costruire percorsi appropriati di invio, accesso, accoglienza e trattamento personalizzato; - facilitare la partecipazione a percorsi formativi specifici indirizzati agli operatori. Ausl –RE - SERT Distretto di Reggio Emilia 1.Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale Comuni del Distretto di Reggio Emilia di realizzazione 3. Referente Dr. Roberto Bosi coadiuvato da dell’intervento: Dr. Nicola Bussolati – tel. 0522.335567 – e-mail: bussolatin@ausl.re.it nominativo e recapiti Operatori dei Servizi sanitari: MMG, Specialisti del PS Az Osp. SMN, SPDC, Servizi di Salute Mentale Adulti, Area Sociale-ASL. 4. Destinatari Operatori dei Comuni: Operatori di Strada, Assistenti Sociali Operatori degli Enti Accreditati (CT) Consumatori elettivi di cocaina 5. Eventuali Delibera di GR 1533/2006, interventi/politiche Accordo di Programma Dipendenze, in corso di completamento. integrate collegate Realizzare incontri con i soggetti della rete portatori di interesse Definire protocolli di lavoro congiunti 6. Azioni previste Realizzare moduli formativi per il personale coinvolto Realizzare trattamenti appropriati individuali, di coppia, familiari per consumatori elettivi di cocaina Operatori dei Servizi sanitari: MMG, Specialisti del PS Az Osp. SMN, SPDC, Servizi di Salute 7. Istituzioni/attori Mentale Adulti. Operatori dei Comuni: Operatori di Strada, Assistenti Sociali sociali coinvolti Operatori degli Enti Accreditati (CT) 8. Risorse umane Medico, Psicologo, Educatore Professionale. che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali (da esplicitare) Previsione di cui di cui risorse di cui di cui di cui di cui di cui di spesa risorse regionali risorse FRNA Fondo Fondo risorse da TOTALE comunali (Fondo regionali nazionale sanitario altri 10. Piano sociale locale (altri NA regionale soggetti finanziario: specificare + Fondo fondi) straordinario) euro 12.334,00

12.334,00

114


SCHEDA N. 68 INTERVENTO/PROGETTO: RESPONSABILITÀ: PROVA GENERALE sviluppo del progetto “al lavoro per l’autonomia” OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI POLITICHE: AUsl – Distretto di Reggio Emilia 1.Soggetto capofila Area Sociale-SeRT dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione 3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti

QUELLI

D’INTEGRAZIONE

CON

ALTRE

Comuni della Zona Sociale di Reggio Emilia Dott. Roberto Bosi 0522/335525 – e-mail: bosir@ausl.re.it Dott.ssa Maria Lorena Ficarelli- tel. 0522/335108 ficarellima@åusl.re.it

Utenti tossicodipendenti e alcol dipendenti, persone in trattamento metadonico residenti nella Zona Sociale del Distretto di Reggio Emilia che stanno svolgendo un progetto di cura o di riduzione del danno col SeRT Connettere l’esperienza di questo progetto con altre esperienze/servizi-progetti che si occupano di inserimento socio-terapeutico riabilitativo di persone in condizioni di svantaggio sociale, stretto 5. Eventuali collegamento con l’equipe curante. Mantenere attiva e rafforzare la rete delle risorse profit e non interventi/politiche profit che accolgono persone in svantaggio sociale. integrate collegate Sostenere l’inclusione sociale di chi si trova in situazione di svantaggio affiancandolo nella costruzione di una rete socio-relazionale, economica, abitativa e di supporto individuale favorendo connessioni tra le politiche. - “Valutazione abilità” che prevede la conoscenza dell’utente e delle sue caratteristiche, riducendo la distanza che potrebbe esistere tra la persona e il mondo del lavoro mediante la consapevolezza delle proprie risorse e dei propri limiti,acquisendo una più realistica rappresentazione del mondo del lavoro: del tipo di impegno e competenze sociali, relazionali e tecniche richieste e raggiungere una maggiore assunzione di responsabilità. 6. Azioni previste - Percorsi di osservazione,affiancamento, accompagnamento,tutoraggio, valutazione dell’esperienza anche attraverso feed-back con la persona e equipe curante. - Favorire le occasioni per creare relazioni con persone di riferimento che siano di aiuto verso un accompagnamento ai servizi e siano occasione verso una consapevolezza di poter accedere ad una migliore qualità di vita, strutturando in modo evolutivo il proprio tempo. - Sensibilizzare, mantenere e arricchire il sistema dell’offerta sia tra aziende non profit che profit SeRT, Servizio Sociale-distretto di Reggio Emilia, Comuni della Zona Sociale, Provincia, Centro per 7. Istituzioni/attori l’impiego, collocamento mirato-Nuclei Territoriali,Cooperative Sociale di tipo B, Comunità sociali coinvolti Terapeutiche accreditate, Mondo Imprenditoriale 8. Risorse umane che Assistenti sociali, educatori, psicologi, infermieri, medici, amministrativi si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in n. utenti in inserimento relazione a indicatori n. utenti in percorso di riduzione del danno che iniziano un percorso di trattamento regionali/distrettuali n. di persone assunte Previsione di cui di cui risorse di cui di cui di cui di cui di cui di spesa risorse regionali (Fondo risorse FRNA Fondo Fondo risorse da TOTALE comunali sociale locale + regionali altri nazionale sanitario 10. Piano Fondo (altri regionale soggetti NA finanziario: straordinario) fondi) specificare 4. Destinatari

euro

61.855,00

38.000

12.000

115

11.855


SCHEDA N. 69 INTERVENTO/PROGETTO: CENTRO ANTIFUMO- trattamento integrato dei pazienti tabagisti multiproblematici (in continuità con anno precedente) OBIETTIVI TRIENNALI DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: - interventi di promozione della salute individuali - Corsi per smettere di fumare. 1.Soggetto capofila Ausl –RE - SERT Distretto di Reggio Emilia dell’intervento 2. Ambito territoriale Comuni Distretto di Reggio Emilia di realizzazione 3. Referente Dr. Roberto Bosi – tel. 0522.335525 – e-mail: bosir@ausl.re.it dell’intervento: Coadiuvato da Dr. Alberto Grazioli – tel. 0522.335797 – e-mail: graziolia@ausl.re.it nominativo e recapiti Persone con dipendenza da tabacco con comorbilità psichiatrica e/o grave situazione di 4. Destinatari marginalità sociale 5. Eventuali Analisi bisogni e percorsi condivisi con Gruppo istituzionale di lavoro “Territorio senza interventi/politiche fumo” integrate collegate Trattamenti medici e/o psicologici individuali e, laddove possibile gruppali, finalizzati a 6. Azioni previste ridurre/smettere di fumare. Partecipazione al Gruppo “Territorio senza fumo” Servizio di Igiene Pubblica, CSM, Centro Famiglia Straniera, Servizio Sociale del Distretto 7. Istituzioni/attori di RE, Poli sociali del Comune. sociali coinvolti 8. Risorse umane Medico, Psicologo e Infermiere Professionale che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali (da esplicitare) Previsione di cui di cui risorse di cui di cui di cui di cui di cui di spesa risorse regionali risorse FRNA Fondo Fondo risorse da TOTALE comunali (Fondo regionali nazionale sanitario altri 10. Piano sociale locale (altri NA regionale soggetti finanziario: specificare + Fondo fondi) straordinario) euro 10.398,00

10.398,00

116


SCHEDA N. 70 INTERVENTO/PROGETTO: CASA CIRCONDARIALE, OPG, UEPE: Progetto ad alta integrazione socio-sanitaria rivolto a tossico/alcoldipendenti interessati da provvedimenti del Sistema Giudiziario - in continuità con anno

precedente OBIETTIVI TRIENNALI DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: - garantire la continuità assistenziale agli utenti quando interessati da provvedimenti di esecuzione penale interna (Casa Circondariale e OPG) ed esterna (UEPE e Servizi Socio-Sanitari) - promuovere motivazione al cambiamento, accompagnamento e avviamento al lavoro nei detenuti/internati tossico e/o alcoldipendenti - sviluppare integrazione con Servizio Salute Mentale Adulti che opera in Casa Circondariale (Servizio Nuovi Giunti) e in OPG. Ausl –RE - SERT Distretto di Reggio Emilia 1.Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale Prevalentemente Comuni della provincia di RE, ma anche di ambito nazionale di realizzazione 3. Referente Dr. Roberto Bosi: tel. 0522.335525, e-mail: bosir@ausl.re.it dell’intervento: Coadiuvato da Dr.ssa Silvia Monauni nominativo e recapiti Persone detenute in Casa Circondariale, internate in OPG, affidate all’UEPE. Operatori SERT, Servizi Salute Mentale Adulti del territorio nazionale, Area Sociale-ASL, 4. Destinatari Operatori Servizi Sociali del territorio provinciale e nazionale Personale Casa Circondariale, OPG e UEPE 5. Eventuali Normativa nazionale e regionale interventi/politiche integrate collegate Progetti riabilitativi anche in collaborazione con Enti Accreditati, SERT e SSM regionali ed extra regionali 6. Azioni previste Progetti specifici per immigrati, anche clandestini, alcol tossicodipendenti Attività lavorative/educative intra ed extra-murarie AUSL (SERT, Servizio Sociale, SSM, DCP, DSP), Servizi Sociali Comuni, Ministero Giustizia (Casa 7. Istituzioni/attori Circondariale, OPG, UEPE), Enti Accreditati, Associazioni di volontariato e Cooperative Sociali sociali coinvolti 8. Risorse umane Medico, Psicologo, Educatore professionale che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali (da esplicitare) Previsione di cui di cui risorse di cui di spesa risorse regionali risorse TOTALE comunali (Fondo sociale regionali locale + (altri 10. Piano Fondo fondi) finanziario: straordinario) euro

46.688,00

di cui FRNA

di cui Fondo nazionale NA

di cui Fondo sanitario regionale

46.688,00

117

di cui risorse da altri soggetti specificare


SCHEDA N. 71 INTERVENTO/PROGETTO: PRONTA ACCOGLIENZA RESIDENZIALE a uomini e donne tossico– alcoldipendenti marginali e/o con comorbilità psichiatrica in continuità con anno precedente OBIETTIVI TRIENNALI DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: - garantire interventi tempestivi appropriati, con particolare attenzione alle donne. - favorire lo sviluppo di motivazione al trattamento riabilitativo - qualificare l’offerta del sistema dei servizi - garantire la continuità delle cure, anche urgenti/essenziali, per cittadini Extra-UE Senza Permesso di Soggiorrno. - ridurre i rischi di emarginazione, favorire l’integrazione sociale e, quando possibile, il rientro in Patria Assistito. Ausl –RE - SERT Distretto di Reggio Emilia 1.Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale Comuni del Distretto di Reggio Emilia di realizzazione 3. Referente Dr. Roberto Bosi – tel. 0522.335525 – e-mail: bosir@ausl.re.it dell’intervento: Coadiuvato da Dr. Mauro Ressmann – tel. 0522.335543 – e-mail: ressmannm@ausl.re.it nominativo e recapiti Tossico – alcoldipendenti in situazione di forte marginalità sociale e/o con comorbilità 4. Destinatari psichiatrica 5. Eventuali Tavolo povertà del Piano di Zona interventi/politiche Enti Accreditati integrate collegate Valutazione ambulatoriale tempestiva e, se necessario, congiunta (SPDC, CSM, MMG, Pronto Soccorso,Area Sociale ASL, Servizi Sociali Comunali). Costruzione di programmi di 6. Azioni previste trattamento personalizzato. Inserimento in comunità terapeutiche, CAN. Monitoraggio trattamenti. Manutenzione rete delle opportunità territoriali AUSL Reggio Emilia (SERT, CSM, SPDC, SSED, Servizio Sociale) Az Osp SMN (Pronto Soccorso, Reparto Malattie Infettive) 7. Istituzioni/attori Comuni Distretto RE (Servizi Sociali) sociali coinvolti Comunità Terapeutiche e altri Centri residenziali del territorio MMG 8. Risorse umane Medico, Educatore, Assistente Sociale e Operatori CT (Accordi di Fornitura) che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali (da esplicitare) Previsione di di cui di cui risorse di cui di cui di cui di cui di cui spesa risorse regionali risorse FRNA Fondo Fondo risorse da TOTALE comunali (Fondo regionali nazionale sanitario altri 10. Piano sociale locale (altri NA regionale soggetti finanziario: + Fondo fondi) specificare straordinario) euro 485.352,00

485.352,00

118


SCHEDA N. 72 INTERVENTO/PROGETTO: VILLETTA SVIZZERA – Centro ad alta accessibilità, per la riduzione del danno/rischi e attività socio sanitarie, rivolto a persone tossicodipendenti in continuità con anno precedente OBIETTIVI TRIENNALI DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: - Curare il trasferimento della struttura Villetta Svizzera nella nuova sede con strutturazione di un ambulatorio medico Infermieristico a bassa soglia d’accesso in stretta collaborazione con le attività socio-educative svolte in quella sede. - Ridurre la mortalità per overdose e le patologie correlate all’uso di droga - Rafforzare il concetto di attività di RdD e Bassa soglia come continuità assistenziale alle persone che usano di stupefacenti PER Sostenere la motivazione al cambiamento dei comportamenti ed a intraprendere percorsi riabilitativi per gli assuntori di stupefacenti. - Fornire risposte ai bisogni di accoglienza, prima necessità e di RdD degli utenti in collaborazione con altre attività di bassa soglia sul territorio in corso di riorganizzazione. Ausl –RE - SERT Distretto di Reggio Emilia 1.Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione

Comune di Reggio Emilia

3. Referente dell’intervento:

Dr.ssa Angela Zannini – tel. 0522.335555 – e-mail: zanninia@auls.re.it

4. Destinatari 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

Persone con uso problematico e dipendenza da sostanze stupefacenti Tutti i soggetti coinvolti nel sistema dei servizi di riduzione del danno/rischi Accordo di programma dipendenze e documento politiche riduzione del danno/rischi Tavolo Povertà- Piano di Zona •

6. Azioni previste

7. Istituzioni/attori sociali coinvolti

8. Risorse umane che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali

Interventi sanitari, distribuzione di materiale sterile, di protezione individuale, di farmaci salvavita (Narcan) • Accoglienza e intervento motivazionale • Interventi per soddisfazione bisogni primari (cibo, doccia, lavanderia, riposo, indumenti,) • Accesso al SERT facilitato, ed accompagnamento per le situazione complesse e piu’ marginali. • Incontri con Istituzioni, cittadini e la Circoscrizione nord-est per trasferimento di Villetta Svizzera nella nuova sede in collaborazione con il Servizio Sociale del Comune di RE. • Gruppo Tecnico di lavoro interdisciplinare ed interistituzionale (Servizio Sociale Comune RE, Papa Giovanni XXIII, Ceis, Coop. La Quercia) , sulla Riduzione del danno ed attività di bassa soglia per metter in rete ed attuare sul territorio azioni a sostegno delle attività di Villetta Svizzera. • Gruppo di lavoro sulle tematiche delle dipendenze e prossimità • Collaborazione con Il Tavolo sui Disordini Urbani nella zona stazione con assessorato alla Sicurezza Comune di RE. AUSL di Reggio Emilia (SERT, Salute mentale Adulti, Area Sociale-ASL,Servizio e Direzione Sociale) Az. Osp. SMN (Pronto Soccorso, Malattie Infettive) Enti ausiliari accreditati, Consorzio oscar Romero Casa Circondariale di RE Forze dell’Ordine e servizio di vigilanza Coopservice Assessorati Servi alla persona ed Assessorato alla Sicurezza- Comune di RE Medico. Assistente Sociale, Infermieri, Coordinatore infermieristico

Previsione di di cui spesa TOTALE risorse comunali 10. Piano finanziario: euro

di cui risorse regionali (Fondo sociale locale + Fondo straordinario)

360.967,00

di cui risorse regionali (altri fondi)

di cui FRNA

di cui Fondo nazionale NA

di cui Fondo sanitario regionale

360.967,00

119

di cui risorse da altri soggetti specificare


SCHEDA N. 73 INTERVENTO/PROGETTO: ACCOGLIENZA ed inclusione sociale per malati di AIDS. in continuità con anno precedente OBIETTIVI TRIENNALI DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: - realizzare progetti a valenza sanitaria e sociale, per gravi malati di AIDS con scarse o nulle risorse familiari e reti sociali - ricomporre la rete dei servizi sanitari e sociali coinvolti nei trattamenti - mantenere l’Unità di valutazione, all’interno del DCP Distretto di Reggio Emilia, per l’individuazione di percorsi e trattamenti appropriati AUSL RE - Dipartimento Cure Primarie Distretto di Reggio Emilia 1.Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione 3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti

Comuni distretto di Reggio Emilia

Dr. Alberto Branchetti – tel. 0522.335653 – e-mail: branchettia@ausl.re.it

4. Destinatari 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

6. Azioni previste

7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali (da esplicitare)

Pazienti ammalati di AIDS Operatori dei Servizi Sanitari (AUSL e Az Osp. SMN), delle Case di Convalescenza [Casa Flora e Pineta (fino al 30/6/10)] e dei Servizi Sociali coinvolti Normativa nazionale e regionale

Realizzazione inserimenti presso le Case di Convalescenza, garantendone l’invio appropriato, il monitoraggio, la valutazione e il reinserimento sociale, quando possibile. Realizzare incontri con i Servizi coinvolti Pianificare gli incontri dell’Unità di valutazione su base annuale e dotarla degli strumenti di invio, monitoraggio e valutazione. AUSL (SERT, Dipartimento Cure Primarie RE, SSED, Servizio Sociale Distretto RE). Az. Osp. SMN (Malattie Infettive). Cooperative sociali. Case di Convalescenza Servizi Sociali dei Comuni Medico Operatori sociali

Previsione di spesa TOTALE 10. Piano finanziario:

di cui di cui risorse regionali risorse comunali (Fondo sociale locale + Fondo straordinario)

€390.000 + euro +1.839,00

di cui di cui risorse FRNA regionali (altri fondi)

di cui Fondo nazionale NA

di cui Fondo sanitario regionale

195.000 1.839,00

120

di cui risorse da altri soggetti specificare


COMUNE DI REGGIO EMILIA – SCHEDA N. 74 PROGETTO/INTERVENTO: OFFICINA EDUCATIVA - progettazioni territoriali per adolescenti e giovani (incrocio dei venti/spazio raga/mappamondo/studio seltz/progetto polo/gabella/percorsi educativi di territorio,) in continuità con lo scorso anno OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE:

COMUNE DI REGGIO EMILIA

Soggetto capofila dell’intervento Ambito territoriale di realizzazione Referente dell’intervento

COMUNE DI REGGIO EMILIA Luca Fantini e-mail luca.fantini@municipio.re.it Ragazze e ragazzi dai 14 ai 29 anni

Destinatari

Eventuali interventi e politiche integrate collegate

Azioni previste

Istituzioni/attori sociali coinvolti Risorse umane che si intende impiegare Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali

Co-costruire luoghi di incontro delle ragazze e dei ragazzi della città per favorire percorsi di aggregazione in cui elaborare e condividere idee, progetti, passioni e talenti, sogni, sentimenti, coltivare amicizie tra i pari e rapporti costruttivi con gli adulti. • Essere luogo che stimola la solidarietà reciproca, attraverso il confronto, il dibattito, la crescita consapevole, l’assunzione di responsabilità. • Rendere disponibile per gli adolescenti e i giovani della città percorsi di educazione alla cittadinanza, di sostegno alla creatività e all’autonomia giovanile attraverso un’azione dedicata da parte delle nuove equipes educative territoriali Le azioni previste dal progetto sono: 1. La co-costruzione di percorsi di sostegno e sviluppo del talento e della creatività giovanile, di progetti volti ad aumentare le possibilità aggregative attorno a temi culturali, sociali, etici, politici, in ambienti improntati all’educazione a stili di vita sani 2. Orientare e accompagnare nella crescita ragazze e ragazzi per contrastare la dispersione scolastica e per un inserimento sociale duraturo 3. costruzione di collaborazioni con altre associazioni culturali e artistiche giovanili volte ad arricchire le opportunità formative e di partecipazione 4. organizzazione e gestione di laboratori ed attività per adolescenti e giovani 5. orientamento, per valutare le potenzialità dei ragazzi, sia in ambito scolastico che lavorativo COMUNE DI REGGIO EMILIA Educatori Coordinatore di progetto -

N° di giovani che partecipano alle iniziative Associazioni, imprese e gruppi informali coinvolti

Previsione di spesa TOTALE

di cui risorse comunali/fcr

10. Piano finanziario: Euro

488.000,00 293.393,00

di cui risorse regionali (Fondo sociale locale + Fondo straordinario) 194.607,00

121

di cui risorse regionali (altri fondi)

di cui di cui FRNA Fondo nazionale NA

di cui Fondo sanitario regionale

di cui risorse da altri soggetti – specificare:


SCHEDA N. 75 INTERVENTO/PROGETTO: SERVIZI DI PROSSIMITÀ (in continuità con anno precedente) OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Servizi di Prossimità: Promozione del benessere dei giovani, prevenzione del consumo/abuso di sostanze e reinserimento di soggetti dipendenti e multiproblematici. Interventi di riduzione del danno. 1.Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione 3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti

Comune di Reggio Emilia Comune di Reggio Emilia

Dott.ssa Annamaria Fabbi, Comune di Reggio Emilia, tel 0522/456833, e-mail: annamaria.fabbi@municipio.re.it

4. Destinatari

Giovani e adulti

5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

Interventi in collaborazione con il SERT di Reggio Emilia Iniziative collegate alla scuola

6. Azioni previste

7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare

Politiche di inclusione e sicurezza sociale

Messa in campo di interventi per favorire l’intercettazione precoce, e la riduzione dei rischi mediante l’integrazione degli interventi sanitari sociali ed educativi, delle situazioni valutate come problematiche. Messa in campo di interventi relativi alle situazioni di marginalità ed emarginazione anche con ripercussioni sulla sicurezza sociale SERT di Reggio Emilia, Privato Sociale, Ospedale, Forze dell’Ordine, Agenzie educative del territorio Educatori, Operatori Sociali, Assistenti Sociali. Nuovi profili professionali da costruire

Prevenire e ridurre i rischi: 1. Informare correttamente, scientificamente ed obiettivamente sulle sostanze 2. Prevenire e ridurre i rischi nei comportamenti sessuali 3. Prevenire e ridurre i rischi di incidenti stradali 4. Prevenire e ridurre i rischi del consumo/abuso di sostanze 9. Risultati attesi in 5. Facilitare l’intercettazione precoce di situazioni di rischio relazione a Promuovere i rapporti sociali: indicatori 1. Promuovere forme positive di comunicazione e ridurre le situazioni conflittuali regionali/distrettuali 2. Creare relazioni significative (da esplicitare) 3. Orientare le persone nel territorio per ampliare le competenze personali ed i rapporti sociali Migliorare le competenze personali: 1. Accrescere le conoscenze individuali 2. Promuovere il senso di responsabilità personale 3. Promuovere l’autoconsapevolezza sulle proprie scelte

10. Piano finanziario:

Previsione di di cui risorse di cui risorse spesa comunali regionali TOTALE (Fondo sociale locale + Fondo straordinario) euro 229.897,00 107.148,50

62.962,00

122

di cui di cui risorse FRNA regionali (altri fondi)

di cui Fondo nazionale NA

di cui Fondo sanitario regionale

59.786,50

di cui risorse da altri soggetti specificare


SCHEDA N. 76 INTERVENTO/PROGETTO: AZZARDO POINT (è in continuità con l'anno precedente OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Prevenzione – ob 1, 6, 11 1.Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione 3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti

Comune di Reggio Emilia Comune di Reggio Emilia

Dott.ssa Annamaria Fabbi, Comune di Reggio Emilia, tel 0522/456833, e-mail: annamaria.fabbi@municipio.re.it Cittadini residenti nel Comune di Reggio Emilia soggetti a dipendenza dal gioco d’azzardo, e loro famigliari

4. Destinatari 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

6. Azioni previste

7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare

Il progetto rende disponibili azioni di rinforzo alla comunità dedicate al tema del gioco d’azzardo. In particolare: - raccordo con i Poli Territoriali di Servizio Sociale; - raccordo con il SERT territoriale - iniziative di informazione rivolte alla comunità scolastica territoriale; - iniziative e campagne di informazione e sensibilizzazione da destinarsi ai cittadini del territorio. - attività di sportello ed accoglienza - gruppi di auto-aiuto Sert di Reggio Emilia, Ospedale, Medici di Base, Servizi sociali Educatori professionali, psicologi, consulenti finanziari, consulenti legali , Privato sociale

E’ il presidio della prevenzione cittadina verso le forme delle cosiddette nuove dipendenze; rispetto alle più consolidate azioni di prevenzione, affronta il tema del gioco d’azzardo: il fenomeno dei videopoker ha fatto affiorare la presenza, anche nella nostra comunità, dei giocatori d’azzardo problematici (Videopoker, cavalli, casinò, anche online). Elemento ancora poco studiato nel nostro Paese, il gioco d’azzardo è oggetto di ricerche 9. Risultati attesi in internazionali dove le statistiche ci informano che da uno a tre adulti su cento, relazione a scommettono fino a compromettere la loro esistenza, trascinando con se la famiglia, indicatori coprendosi di debiti; questa dipendenza non risparmia neppure le nuove generazioni Il regionali/distrettuali Comune di Reggio Emilia e il SERT hanno da tempo attivato (in collaborazione con (da esplicitare) l’Associazione Papa Giovanni XXIII) un programma dedicato alla presa in carico del fenomeno del gioco d’azzardo problematico predisponendo e vocando risorse dedicate sin dal 2000. In particolare è stata predisposta un’équipe di professionisti ed un format d’intervento che, seppur in breve tempo, ha raggiunto importanti obiettivi, posizionando la realtà reggiana tra le più avanzate a livello nazionale. Previsione di cui di cui risorse di cui di cui di cui di cui di cui di spesa risorse regionali risorse FRNA Fondo Fondo risorse da TOTALE comunali (Fondo regionali nazionale sanitario altri 10. Piano sociale locale (altri NA regionale soggetti finanziario: + Fondo fondi) specificare straordinario) euro 15.600,00 15.600,00

123


SCHEDA N. 77 INTERVENTO/PROGETTO: NO COCAINE (In continuità con l'anno 2009) (Nominare l’intervento o l’insieme di interventi specificando se è in continuità con l'anno precedente OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Prevenzione – ob 1, 6, 11 1.Soggetto capofila dell’intervento

Comune di Reggio Emilia

2. Ambito territoriale di realizzazione

Comune di Reggio Emilia

3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti

Annamaria.fabbi@municipio.re.it

4. Destinatari

Cittadini residenti nel Comune di Reggio Emilia

5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

6. Azioni previste

7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali (da esplicitare)

10. Piano finanziario:

Consolidamento HELP LINE Campagna di comunicazione mirata ai giovani e ai medici di base Attivazione, sul sito DROGAONLINE, di una sezione specifica dedicata alla cocaina con la possibilità di consulenze a distanza Gruppi di auto aiuto Sportello di consulenza online realizzato in collaborazione con il CEIS e postato sul Portale Giovani. Progetto “Cocaparty” realizzato in collaborazione con l’Istituto Magistrale dove dopo una breve formazione, gli studenti stessi saranno protagonisti di una campagna di informazione “porta a porta”. Promozione dell’helpline attraverso il portale giovani, sms, newsletter e zone blu. Sert di Reggio Emilia, Ospedale, Medici di Base, Scuole, Privato sociale Educatori, Psicologi, Medici Contrastare la diffusione delle droghe (con particolare riferimento alla cocaina) attraverso una strategia d’intervento socio–sanitario, tramite un programma di prevenzione capace di dare informazioni corrette e proporre un nuovo snodo di contatto e accesso ai servizi a disposizione dei consumatori e dei loro familiari Per la parte riferita alle attività di prevenzione giovanile, il progetto si propone di produrre una incisiva azione di contrasto all’uso della cocaina tramite mirate campagne di comunicazione capaci di interagire in maniera attiva e propositiva con il target Previsione di cui di cui risorse di cui di cui di cui di cui di cui di spesa risorse regionali risorse FRNA Fondo Fondo risorse da TOTALE comunali (Fondo regionali nazionale sanitario altri regionale soggetti sociale locale (altri NA + Fondo fondi) specificare straordinario)

euro 27.000,00 9.000,00

18.000,00

124


SCHEDA N. 78 INTERVENTO/PROGETTO: CENTRO DI ASCOLTO (Nominare l’intervento o l’insieme di interventi specificando se è in continuità con l'anno precedente OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Promozione del benessere dei giovani, prevenzione del consumo/abuso di sostanze e reinserimento di soggetti dipendenti e multiproblematici. 1.Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione 3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti 4. Destinatari 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

6. Azioni previste

7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare

Comune di Reggio Emilia Comune di Reggio Emilia

Dott.ssa Annamaria Fabbi, Comune di Reggio Emilia, tel 0522/456833, e-mail: annamaria.fabbi@municipio.re.it Genitori in difficoltà nei compiti educativi e nelle competenze relazionali; Giovani con problematiche relazionali e/o di comportamenti a rischio Operatori dei servizi Iniziative di sviluppo di comunità realizzate dal Centro per le Famiglie; Interventi in collaborazione con il SERT di Reggio Emilia Iniziative nelle scuole - Accoglienza, ascolto, auto-aiuto, orientamento sulle problematiche legate a forme di dipendenza, per genitori, educatori, ragazzi, giovani e adulti - Accoglienza, ascolto, auto-aiuto, orientamento sulle problematiche del disagio giovanile e familiare, per genitori, educatori, ragazzi in difficoltà - Formazione/supporto costante per favorire accompagnamento nelle relazioni, rielaborazione di snodi/momenti critici - Favorire il coinvolgimento dei cittadini, quali soggetti promotori della prevenzione, verso atteggiamenti di solidarietà e responsabilità nei confronti della propria comunità - Riconoscimento, promozione e supporto delle competenze educative naturali che le persone, le famiglie e i contesti esprimono - Individuazione delle risorse nel territorio, promozione e sviluppo di ambiti di approfondimento e confronto su problematiche, criticità, snodi relazionali/educativi simili - Miglioramento della qualità delle relazioni fra le generazioni ed etnie diverse realizzando momenti di formazione, informazione e mediazione dei conflitti I servizi vengono erogati attraverso: - il Centro di Ascolto, a valenza cittadina e distrettuale, che opera in collaborazione con i Comuni del distretto e con il SERT di Reggio Emilia Comuni, SERT di Reggio Emilia, Centro per le Famiglie, Parrocchie, Scuole, Centri Sociali, Circoscrizioni, Privato sociale Educatori, Psicologi, Assistenti Sociali.

evidenziare e trattare le difficoltà di rapporto tra i giovani, tra i giovani e gli adulti, tra i giovani e i soggetti/luoghi sociali mediante forme di accompagnamento, connessione, promozione di risorse personali, relazionali, di contesto; - identificare, promuovere e sostenere forme di mediazione dei conflitti (culturali, intergenerazionali, familiari, ecc.) - identificare le nuove domande/problematiche che le famiglie portano 9. Risultati attesi in Assumendo come modalità di lavoro la progettazione integrata con gli altri soggetti/servizi del relazione a territorio, si individuano i seguenti obiettivi specifici: indicatori Per le famiglie, i soggetti ed i luoghi sociali: regionali/distrettuali ri-attivare risorse presenti rafforzando relazioni efficaci tra i diversi punti-rete ed elevare la (da esplicitare) competenza della comunità attraverso una riappropriazione delle proprie responsabilità e della propria storia mediante la gestione di counselling e supporto/accompagnamento rivolto ai diversi soggetti della comunità locale che intervengono con e per i giovani (famiglia/contesto). Per i giovani: favorire l’attivazione delle proprie risorse e la costruzione di opportunità che favoriscano una sufficiente integrazione sociale, attraverso lo sviluppo di competenze da parte del -

125


10. Piano finanziario:

giovane stesso e del sistema relazionale e sociale; informare e prevenire forme di dipendenza all’uso di sostanze. Offrire percorsi individuali e di gruppo rivolti al sostegno al cambiamento e alla valorizzazione delle risorse delle persone. Indirizza e accompagna, se occorre, ai servizi territoriali specifici. Previsione di di cui risorse di cui risorse di cui di cui di cui di cui di cui spesa comunali regionali risorse FRNA Fondo Fondo risorse da TOTALE (Fondo regionali nazionale sanitario altri sociale locale (altri NA regionale soggetti + Fondo fondi) specificare straordinario) euro 235.213,50 194.000,00

6.000,00

126

35.213,50


SCHEDA N. 79 INTERVENTO/PROGETTO: A CASA DI ERCOLE (in continuità con il 2009) (Nominare l’intervento o l’insieme di interventi specificando se è in continuità con l'anno precedente OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Servizi di Prossimità: riduzione del danno ob.8 – ob.12 1.Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione 3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti

Comune di Reggio Emilia Comune di Reggio Emilia

Dott.ssa Annamaria Fabbi, Comune di Reggio Emilia, tel 0522/456833, e-mail: annamaria.fabbi@municipio.re.it

4. Destinatari

Persone tossicodipendenti attive senza dimora, con consolidamento della sperimentazione rivolta al target femminile

5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

Politiche inclusione sociale e sicurezza sociale

6. Azioni previste

Apertura e gestione della struttura di accoglienza durante tutti i giorni dell’anno, con presenza di un operatore, per l’ospitalità di donne e uomini tossicodipendenti attivi senza fissa dimora. Monitoraggio e valutazione della sperimentazione della sezione femminile

7. Istituzioni/attori sociali coinvolti

Servizio Sociale, SERT e Centro di Salute Mentale AUSL- Distretto di Reggio Emilia, Circoscrizioni, Privato sociale

8. Risorse umane che si prevede di impiegare

Assistenti sociali Medici e infermieri del SERT Operatori/educatori dei servizi e degli enti coinvolti Ampliare la capacità del sistema sociosanitario di dare risposte a particolari condizioni di disagio ed esclusione, disegnando nuove pratiche di cittadinanza e contribuendo alle politiche di sicurezza sociale.

9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali (da esplicitare)

Tutelare la salute di tutti i cittadini, anche i più svantaggiati, sviluppando la pratica della riduzione del danno ma anche riattivando la possibilità di azioni di recupero e reinserimento Sperimentare funzioni di prossimità e azioni di aggancio allargato anche a persone non utenti del servizio per eventuali percorsi di reinserimento Valutare, rispetto all’esito del monitoraggio, la conferma della sperimentazione della sezione femminile Previsione di di cui spesa risorse TOTALE comunali

10. Piano finanziario: euro

157.646,50 58.215,50

di cui risorse regionali (Fondo sociale locale + Fondo straordinario) 54.431,00

127

di cui di cui risorse FRNA regionali (altri fondi)

di cui Fondo nazionale NA

di cui Fondo sanitario regionale

45.000,00

di cui risorse da altri soggetti specificare


COMUNE DI ALBINEA SCHEDA N. 80 INTERVENTO/PROGETTO: - RICERCA-AZIONE USO SOSTANZE STUPEFACENTI (IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE CON SVILUPPO/AMPLIAMENTO) OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: - conoscere gli stili di vita e di consumo della popolazione giovanile all’interno delle società sportive; - comprendere e rilevare le competenze sul tema presenti nel territorio; - aumentare le competenze sul tema delle persone coinvolte ed a contatto diretto con i ragazzi; costruire e realizzare un progetto d’intervento condiviso con il territorio e le società sportive coinvolte 1.Soggetto capofila COMUNE DI ALBINEA dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione 3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti 4. Destinatari 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

6. Azioni previste

7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali (da esplicitare)

10. Piano finanziario:

Comune di Albinea

Borsalino Maria Chiara 0522/590209-225

Ragazzi e ragazze del territorio comunale di Albinea che frequentano le società sportive albinetane Cultura/ sicurezza/sanità/scuola e formazione

Informazione: informare i portatori di interesse sul progetto e sugli esiti del percorso che lo stesso sviluppa. previste due azioni informative iniziali: la prima rivolta alle società sportive (punto di partenza del progetto) e la seconda rivolta alle realtà del territorio e ai portatori di interesse individuati. previsti momenti intermedi di informazione ed un evento finale (da costruire e progettare con modalità condivise) per riportare al territorio gli esiti della ricerca. Formazione: il gruppo di lavoro formato dagli allenatori di società sportive effettuerà un percorso formativo, definito a seguito di una valutazione individuale e di gruppo delle competenze presenti, finalizzato a costruire gli strumenti teorici e pratici per lo sviluppo delle azioni della ricerca. Obiettivo del percorso formativo è anche quello di costruire un gruppo di lavoro e un senso di equipe tra i partecipanti. Ricerca: al termine del percorso formativo, gli attori in campo, accompagnati dai ricercatori, inizieranno a sviluppare le azioni definite nel percorso formativo. I ricercatori inizieranno a muoversi nel territorio di Albinea al fine di entrare in contatto con le realtà formali ed informali del territorio. Tavoli istituzionali: il tavolo istituzionale e il tavolo di monitoraggio tecnico del progetto definiranno un calendario di incontri al fine di agire una valutazione multiassiale e continua dei percorsi progettuali da intraprendere. Comune di Albinea; Associazione “Papa Giovanni XXIII”; Associazione “Raptus”; Società sportive del territorio; giovani sportivi, stakeholders, forze ordine Operatori appalto; educatori/allenatori sportivi amministratori comunali; responsabili comunali di area; istruttore amministrativo Report della ricerca; incontri in itinere con gli attori coinvolti; tavolo istituzionale; n. società sportive coinvolte e n. educatori sportivi coinvolti

Previsione di spesa TOTALE € 2.000,00

di cui risorse comunali € 2.000,00

di cui risorse regionali (Fondo sociale locale + Fondo straordinario) 128

di cui di cui risorse FRNA regionali (altri fondi)

di cui Fondo nazionale NA

di cui Fondo sanitario regionale

di cui risorse da altri soggetti specificare


UNIONE TERRA DI MEZZO SCHEDA N. 81 INTERVENTO/PROGETTO: OPERATORE DI STRADA - continuità con l’anno precedente OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: - applicare le politiche giovanili - monitorare gli stili comportamentali dei giovani, il loro uso degli spazi del territorio e dei diversi contesti anche associativi - offrire opportunità di aggregazione e di sviluppo degli interessi personali - trovare sinergie per lo sviluppo di comunità ove il giovane possa trovare possibilità di rispecchiamento, ascolto, stimolo, valutazione e qualificazione - promuovere le politiche di sostegno alla famiglia e sostenere gli stili educativi UNIONE “TERRA DI MEZZO” dei comuni di Bagnolo in Piano, Cadelbosco di Sopra e Castelnovo di 1.Soggetto capofila Sotto – Area Sociale e Socio Sanitaria dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione

Comuni dell’UNIONE “TERRA DI MEZZO”

3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti

DOTT.SSA MILA BERTOCCHI Area Sociale Unione “Terra di mezzo”. Tel.0522/957435. bertocchi.mila@comune.bagnolo.re.it Giovani dai 14 – 26 anni

4. Destinatari

L’ambito giovani non ha la sola ricaduta nel sostenere l’ascolto dei ragazzi e nel permettere loro la soddisfazione di realizzare e concretizzare opportunità di crescita, di acquisizione di esperienze, di espressione degli interessi ma occorre sostenere e promuovere tutto il contesto entro il quale il giovane è inserito: da quello famigliare a quello sociale. Il giovane come seme della società, paladino di tradizione, usi e costumi e cavaliere/portatore di innovazione, evoluzione. Soggetto agente ed interagente nel complesso sistema di connessioni ed integrazioni culturali, relazionali, sociali, ecc. ecc. Monitoraggio costante del territorio Individuazione dei luoghi maggiormente agiti dai giovani Connessioni fra i giovani e le opportunità del territorio con attivazione attiva dei circoli, associazioni sportive, culturali, ricreative, ecc. ecc. Ascolto attraverso luoghi e servizi strutturati: informagiovani, sportello psicologico, forum, laboratori intergenerazionali, coordinamento dei servizi territoriali con le parrocchie, il volontariato attivazione della CARTA GIOVANI e leva giovani azioni di prevenzione ai comportamenti disadattivi: bullismo, all’uso delle sostanze che danno dipendenza o perdita del controllo. Comuni, associazione PRODIGIO, associazioni del territorio sia sportive che ricreative, parrocchie, agenzie che si occupano a diversi livelli dei giovani

5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

6. Azioni previste

7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali (da esplicitare)

10. Piano finanziario: euro

Responsabili dei servizi comunali, coordinatori delle politiche giovanili, educatori, EDUCATORE DI STRADA, risorse umane dell’associazione PRODIGIO, psicologa scolastica, Partecipazione dei giovani ai tavoli di discussione Frequenze dell’informagiovani Utilizzo quantitativo dello sportello psicologico Attivazione dei laboratori intergenerazionali Previsione di di cui di cui risorse di cui di cui di cui di cui di cui spesa TOTALE risorse regionali risorse FRNA Fondo Fondo risorse da comunali (Fondo sociale regionali nazionale sanitario altri locale + Fondo (altri NA regionale soggetti straordinario) fondi) specificare € 102.780,85

€ 83958

€ 18.822,85

129


POLO 7 SCHEDA N. 82 INTERVENTO/PROGETTO: “ I GIOVANI ABITANO LA COMUNITÀ” (in continuità) OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: - Organizzare percorsi di contatto specifici per giovani consumatori, adulti di riferimento e persone dipendenti da sostanze legali ed illegali in condizione di marginalità” QUATTRO CASTELLA 1.Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione 1. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti 4. Destinatari 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

Comuni di Albinea, Quattro Castella e Vezzano (POLO 7) FEDERICA CIRLINI e-mail: scuola@comune.quattro-castella.re.it Giovani del territorio, Istituzione scolastiche, Associazioni che si occupano di giovani, Famiglie, Cooperative Scuola, Sociale, Sanità, Cultura, Sicurezza, Politiche del lavoro.

partecipazione al coordinamento professionale ed operativo tra i servizi sanitari e sociosanitari pubblici e del privato sociale.

monitoraggio ed incremento delle attività dell’unita’ di strada e dei due spazi giovani della pedecollina, quale strumento per esercitare anche funzioni di prossimità, parte del sistema dei servizi socio-sanitari e collegata ai suoi punti di accesso sanitari e sociali anche co-progettando interventi non solo a livello di polo;

prosecuzione della ricerca sull’azione delle sostanze psicotrope in collaborazione con le società sportive e coinvolgimento delle diverse realtà territoriali in percorsi di conoscenza, informazione.

costruzione di opportunità educative, socializzanti, sociali, co-progettate insieme ai giovani del territorio ed agli adulti di riferimento (allenatori, educatori, insegnanti) attivando relazioni e sinergie per favorire la partecipazione anche tramite il protagonismo consapevole, l’educazione alla legalità e al rispetto delle persone e delle cose, lo sviluppo di processi di assunzione di responsabilità, di impegno, di educazione alla cooperazione e alla solidarietà;

consolidamento dei percorsi di collaborazione e co-progettazione con le associazioni, le parrocchie, le scuole ed in generale con le agenzie che a livello comunale (tavolo giovani) e provinciale operano con la popolazione giovanile, con particolare coinvolgimento di nuovi gruppi di genitori (comitato genitori, associazione scuola e territorio, consigli di istituto,ecc.);

6. Azioni previste

gestione del progetto di servizio civile volontario;

potenziamento della collaborazione con gli istituti comprensivi soprattutto per la fascia d’età 11-14 anni con particolare riferimento agli alunni provenienti da altri paesi. Cooperativa Raptus, associazioni sportive ed educative dei territori di riferimento, AUSL, 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti A.P.S. Papa Giovanni XXIII di Reggio Emilia 8. Risorse umane che si prevede di impiegare

Coordinatrice del progetto, 3 educatori spazi giovani, 2 educatori Unità di Strada, formatori esterni

n.feste, attività ricreative, laboratoriali e di socializzazione e n. ragazzi partecipanti n. Unità di strada programmate n. totale ore operatori Spazi Giovani n. totale ore attività settimanali spazi giovani 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali (da n. totale ore attività settimanali Educativa di strada esplicitare) n. Unità di strada di riduzione del danno n. interventi/attività di formazione/aggiornamento n. attività attuate e n. ragazzi coinvolti n. attività realizzate in collaborazione con scuole ed associazioni e n. ragazzi coinvolti Previsione di di cui risorse di cui di cui di cui di cui Eventuali spesa totale comunali risorse FRNA Fondo Fondo risorse altri regionali (risorse nazionale sanitario soggetti (da 10. Piano finanziario: € € regionali) NA regionale specificare) €62.362,25 54.462,09 7.900,16

130


AREA D’INTERVENTO DISABILI – schede intervento DISTRETTO • • • • • • • • • • • •

dopo di noi contributi per la mobilità e l’autonomia centro servizi per l’integrazione delle persone disabili servizi per il tempo libero assistenza domiciliare educativa assistenza domiciliare disabili assegni di cura ricoveri di sollievo servizi residenziali per disabili servizio di trasporto disabili centri diurni

• • • • • • • •

progetto integrato di formazione professionale a favore di adolescenti disabili attività di laboratorio informatico multimediale accesso facilitato alle cure sanitarie sostegno alla presa in carico integrata del disabile minore centro diurno pomeridiano per minori “damiel” accompagnamento progetto di vita incontri a tema con gruppi di famigliari gruppo coordinatori

AUSL

COMUNE DI REGGIO EMILIA • •

un quartiere per tutti servizi di inserimenti lavorativi protetti

COMUNE DI ALBINEA • • •

sap- servizi aiuto alla persona cura dell’inserimento lavorativo servizi per l’integrazione di alunni con disabilità

UNIONE TERRA DI MEZZO •

percorsi socio terapeutici e riabilitativi

COMUNE DI BAGNOLO in PIANO •

servizi per l’integrazione di alunni con disabilità

COMUNE DI CADELBOSCO SOPRA •

servizi per l’integrazione di alunni con disabilità

COMUNE DI CASTELNOVO di SOTTO •

servizi per l’integrazione di alunni con disabilità

COMUNE DI QUATTRO CASTELLA • • •

sap- servizi aiuto alla persona servizi per l’integrazione di alunni con disabilità cura dell’inserimento lavorativo

131


INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET* Respons.tà Familiari

infanzia e adolescenza

Giovani

Disabili

Anziani

x□

Immigrati stranieri

Povertà e Esclusione sociale

Salute mentale

Dipendenze

CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani X

Prevenzione

Cura/Assistenza

x□

x□

DISTRETTO SCHEDA N. 83 INTERVENTO/PROGETTO: “DOPO DI NOI”: accompagnamento alla creazione di una fondazione per il dopo di noi di soggetti disabili e delle loro famiglie OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: CONSOLIDARE E IMPLEMENTARE I PROGRAMMI TERRITORIALI COMUNE DI REGGIO EMILIA 1.Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale Zona sociale di RE di realizzazione 3. Referente ELENA DAVOLI dell’intervento: elena.davoli@municipio.re.it nominativo e recapiti Soggetti disabili della Zona sociale di Reggio Emilia, secondo tre diversi livelli di coinvolgimento possibili a loro scelta: 1. disabili non iscritti alla fondazione 4. Destinatari 2. disabili e famiglie iscritti/e alla fondazione, paganti unicamente la quota d’iscrizione 3. disabili e famiglie iscritti/e alla fondazione, paganti la quota d’iscrizione ed aventi effettuato un lascito alla stessa 5. Eventuali Al progetto sono collegate tutte le politiche socio sanitarie per la disabilità promosse dalla interventi/politiche zona sociale di RE integrate collegate Prima fase: 1. definire una bozza di statuto della fondazione 2. consegnarla ai referenti istituzionali, affinchè possano apportare le modifiche necessarie 6. Azioni previste Seconda fase: 3. formalizzare lo statuto della nascente fondazione 4. individuare e attivare i diversi soggetti fondatori (istituzioni, associazioni, consorzi, privati) 5. consegnare ai soggetti fondatori la bozza condivisa dello statuto A diverso titolo e con funzioni/possibilità/ruoli differenti, sono coinvolti in questa fase propositiva/ideativa: Comune di Reggio Emilia AUSL di Reggio Emilia 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti Farmacie Comunali Riunite di Reggio Emilia A.S.P. SS. Pietro e Matteo Consorzi delle cooperative sociali Associazioni di famigliari 8. Risorse umane In questa prima fase propositiva e di redazione di documenti preventivi si prevede che si prevede di d’impiegare, oltre ai membri del Tavolo Tematico di Zona sulla disabilità, un consulente legale impiegare che possa stendere una prima bozza di statuto. 9. Risultati attesi in Redazione dello Statuto relazione a indicatori A questo seguirà la Costituzione della Fondazione. regionali/distrettuali (da esplicitare)

132


Previsione di spesa TOTALE 10. Piano finanziario:

di cui di cui risorse risorse regionali comunali (Fondo sociale locale + Fondo straordinario)

di cui di cui risorse FRNA regionali (altri fondi)

di cui Fondo nazionale NA

di cui Fondo sanitario regionale

di cui risorse da altri soggetti specificare

15.000,00

euro 15.000,00

SCHEDA N. 84 INTERVENTI/PROGETTO: CONTRIBUTI PER LA MOBILITÀ E L’AUTONOMIA NELL’AMBIENTE DOMESTICO a favore di persone con disabilità art.9 e art.10 L.R. 29/97 OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: 1.Soggetto capofila dell’intervento

Comune di Reggio Emilia

2. Ambito territoriale di realizzazione 3. Referente dell’intervento

Distrettuale

4. Destinatari 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate 6. Azioni previste 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali (da esplicitare)

10. Piano finanziario:

Cattini Atos – Via F.lli Cervi, 70 – Reggio E. Tel. 0522-585539 Fax 0522-585582 e-mail: atos.cattini@municipio.re.it Cittadini disabili residenti nella Zona Sociale di Reggio Emilia Politiche della mobilità, della casa, della pianificazione urbanistica

Attività di informazione, consulenza, raccolta, gestione e rendicontazione delle domande di contributo Comuni del distretto Risorse CAAD

Garantire l’erogazione dei contributi previsti agli art.9 e 10 L.R. 29/97 a favore delle persone in situazione di handicap grave, per l’acquisto e l’adattamento di veicoli e per l’acquisto di ausili, attrezzature ed arredi personalizzati per la casa;Unificare presso un unico punto d’accesso il complesso di consulenze ed erogazione di contributi a favore di cittadini in difficoltà, perseguendo la domiciliarità attraverso la ricerca di soluzioni tecnologiche adeguate ai bisogni. Previsione di cui di cui risorse di di cui di cui di cui Eventuali di spesa risorse regionali cui risorse Fondo Fondo risorse altri TOTALE comunali (Fondo FRNA regionali nazionale sanitario soggetti € sociale locale (altri NA regionale (da e Fondo € specificare) fondi) € € straordinario) € 57.000 € 57.000 €

133


SCHEDA N. 85 INTERVENTO/PROGETTO: CENTRO SERVIZI PER L’INTEGRAZIONE DELLE PERSONE DISABILI; progetto in continuità con l’anno precedente OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: sostegno delle attività a favore dei cittadini disabili previste dalla L. 104/92 e dalla L.R. 21 agosto 1997, n. 29 a favore delle persone con disabilità; attività di informazione, formazione e documentazione secondo le indicazioni contenute nella delibera regionale 30 luglio 2007, n. 1256. Convenzione: Ausl di Reggio Emilia, Comune di Reggio Emilia, Provincia di 1.Soggetto capofila Reggio Emilia, USP di Reggio Emilia, ASP.SS.Pietro e Matteo di Reggio Emilia dell’intervento Ambito provinciale 2. Ambito territoriale di realizzazione 3. Referente Marzia Benassi, tel. 0522.444.862; m.benassi@mbox.provincia.re.it dell’intervento: nominativo e recapiti Persone con disabilità e loro familiari, operatori socio-sanitari; docenti, istituzioni 4. Destinatari 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

6. Azioni previste

7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali (da esplicitare)

10. Piano finanziario:

Continuazione e completamento dei progetti “Banca dati”(mappatura dei servizi/progetti/risorse presenti sul territorio provinciale per le persone con disabilità; aggiornamento delle schede già inserite nella banca dati) e “Adozione deficit” (ricerca e approfondimento del tema “Disturbi Specifici di Apprendimento”, implementazione e aggiornamento delle informazione sul sito web dsanotizie.it, Organizzazione di incontri formativi e di ricerca sul tema “Disturbi Specifici di Apprendimento”, attivazione sportello di consulenza per i disturbi specifici dell’apprendimento aprile maggio 2010), già sostenuti con delibera regionale 1256/2007. Iniziative territoriali Provincia di Reggio Emilia, Comune di Reggio Emilia, Ausl di Reggio Emilia, USP di Reggio Emilia, Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia Operatori del Centro Servizi per l’Integrazione delle persone disabili; eventuali collaborazioni esterne Superamento degli ostacoli di tipo culturale per favorire l’integrazione delle persone con disabilità; organizzazione delle informazioni per facilitarne l’accesso; favorire il reciproco riconoscimento tra soggetti che si occupano di disabilità; creare opportunità di progettazione congiunta delle politiche dell’integrazione; documentare le esperienze di integrazione. Previsione di cui di cui di cui di cui di cui Eventuali di spesa risorse risorse FRNA Fondo Fondo risorse altri totale** comunali regionali (risorse nazionale sanitario soggetti: € € (Fondo regionali) NA regionale Provincia di 80.000,00 20.000,00 sociale € € Reggio locale e 20.000 € Emilia € Fondo 20.000,00 famiglia) Ufficio scolastico provinciale € 20.000

134


SCHEDA N. 86 INTERVENTO/PROGETTO: SERVIZI PER IL TEMPO LIBERO OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE:PREVENZIONE/CURA E ASSISTENZA OB.1 E OB.2 1.Soggetto capofila Comune di Reggio Emilia, AUSL dell’intervento 2. Ambito territoriale Zona Sociale di Reggio Emilia di realizzazione Dott.ssa Annamaria Fabbi, Comune di Reggio Emilia, tel 0522/456833, 3. Referente e-mail: annamaria.fabbi@municipio.re.it dell’intervento: Cittadini disabili residenti nella Zona Sociale di Reggio Emilia.

4. Destinatari 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

6. Azioni previste

7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare

9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali (da esplicitare)

INTERVENTI: POMERIGGI ALLA FACE: progetto che propone ai disabili, prevalentemente adulti ma anche adolescenti, di partecipare a laboratori (arteterapia, terracotta,musica,giochi di società,cucina, danza) presso centri diurni, in orari di apertura tradizionalmente non previsti, o presso spazi della città destinati a quella certa attività (scuola di danza, istituto musicale, ecc.). Progettazione di nuove attività laboratoriali Aumento delle possibilità partecipative. INTERVENTO: ATTIVITA’ MOTORIA: screening fisiatrico all’ingresso dell’utente con indicazioni relative alla mobilità possibile; prescrizione/rinnovo/collaudo ausili; invio e verifica progettuale per gli utenti in carico al Servizio disabili; formare e informare i volontari che coadiuvano gli operatori nel lavoro in palestra. Favorire l’apprendimento di attività motorie in contesti socializzanti e ludici, abituare alla conoscenza del proprio corpo e delle sue potenzialità comunicative dall’infanzia all’età anziana INTERVENTO: SAP. Si tratta di un intervento rivolto a disabili adulti (prevalentemente giovani, in alcuni casi anche minorenni) che offre loro la possibilità di svolgere attività, insieme a volontari, durante il tempo libero. La persona disabile, a seconda delle proprie esigenze, può essere coinvolta da un gruppo di volontari per uscite serali (pizzeria, birreria, cinema , palestra, etc.), gite, vacanze, oppure essere accompagnata da un solo volontario, durante il giorno, per svolgere attività differenziate ( piscina, computer, passeggiate, etc.) Si mira a creare gruppi i più possibili omogenei per interessi. Comuni della Zona Sociale di Reggio Emilia; Azienda USL di Reggio Emilia; Azienda Speciale FCR; Cooperazione Sociale; associazione AIRONE, associazioni dei familiari, Comuni della zona sociale e della provincia Educatori, esperti, volontari. Operatori sanitari e sociali delle unità di valutazione.

Implementazione delle esperienze d’inclusione sociale. Indicatori: incremento laboratori in sedi diverse dai centri diurni per disabili. Maggiore conoscenza da parte del disabile delle esigenze e potenzialità del proprio corpo, gradimento e interesse alle esperienze di gruppo. Indicatori: n. di disabili frequentanti Previsione di cui di cui risorse di spesa risorse regionali TOTALE comunali (Fondo sociale locale + Fondo straordinario)

10. Piano finanziario: euro

257.444 100.115

di cui di cui risorse FRNA regionali (altri fondi) 147.329

135

di cui Fondo nazionale NA

di cui Fondo sanitario regionale

di cui risorse da altri soggetti –specificare (PROVINCIA) 10.000


SCHEDA N. 87 Intervento/Progetto: ASSISTENZA DOMICILIARE SOCIO EDUCATIVA Nuovo progetto OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Comune di Reggio Emilia 1.Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale Distretto di RE di realizzazione 3. Referente Daniela Scrittore tel. 0522.585045 dell’intervento: Dott.ssa Laura Mauri; mauril@ausl.re.it; 0522335108 nominativo e recapiti Disabili minori e adulti 4. Destinatari 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate 6. Azioni previste 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali (da esplicitare)

Progettare interventi individuali e di piccolo gruppo a carattere ricreativo e/o educativo per minori disabili, in particolare per bimbi affetti da autismo e in connessione con l’offerta riabilitativa della NPI AUSL; Servizi Sociali Comunali; ASP; privato sociale; volontari Personale educativo, volontari, OSS

Arricchire le offerte per i progetti di vita rivolti in particolare ai minori Indicatore: n. minori/adulti con progetti individuali n: minori con progetti di piccolo gruppo di cui risorse Previsione di cui regionali di spesa risorse TOTALE comunali (Fondo sociale locale + Fondo straordinario)

10. Piano finanziario: euro

484.300

di cui di cui risorse FRNA regionali (altri fondi) 484.300

136

di cui Fondo nazionale NA

di cui Fondo sanitario regionale

di cui risorse da altri soggetti specificare


SCHEDA N. 88 INTERVENTO/PROGETTO: ASSISTENZA DOMICILIARE DISABILI in continuità con gli anni precedenti OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: 1.Soggetto capofila Comune di Reggio Emilia dell’intervento 2. Ambito territoriale Zona Sociale di Reggio Emilia di realizzazione 3. Referente Dott.ssa Annamaria Fabbi, Comune di Reggio Emilia, tel 0522/456833, dell’intervento: e-mail: annamaria.fabbi@municipio.re.it nominativo e recapiti Cittadini disabili residenti nella Zona Sociale di Reggio Emilia. 4. Destinatari 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

6. Azioni previste

7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali (da esplicitare)

Sostegno alla domiciliarità con interventi personalizzati a supporto del lavoro di cura della famiglia, interventi personalizzati di socializzazione a supporto di una vita sociale più ricca, ampliamento del servizio a minori che presentino condizioni di particolare gravosità. Comuni della Zona Sociale di Reggio Emilia; Azienda USL di Reggio Emilia; Azienda Speciale FCR; Cooperazione Sociale; associazioni dei familiari. Personale OSS

Indicatori: nuovi casi adulti e minori n. interventi di cura/n. interventi di socializzazione

Previsione di cui di cui risorse di spesa risorse regionali TOTALE comunali (Fondo sociale locale + Fondo straordinario)

10. Piano finanziario: euro

585.635 260.135

di cui di cui risorse FRNA regionali (altri fondi) 325.500

137

di cui Fondo nazionale NA

di cui Fondo sanitario regionale

di cui risorse da altri soggetti specificare


SCHEDA N INTERVENTO/PROGETTO: ASSEGNI DI CURA DISABILI OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: 1.Soggetto capofila Comune di Reggio Emilia dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione 3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti

Zona Sociale di Reggio Emilia

4. Destinatari

Cittadini disabili residenti nella Zona Sociale di Reggio Emilia.

Dott.ssa Silvia Guidi, Comune silvia.guidi@municipio.re.it

di

Reggio

Emilia,

te.

0522/456725,

e-mail

5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate 6. Azioni previste 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali (da esplicitare)

Sostegno a progetti personalizzati definiti in sede di unità di valutazione minori/adulti per disabili dall’infanzia ai 65 anni Comuni della Zona Sociale di Reggio Emilia; Azienda USL di Reggio Emilia; Azienda Speciale FCR Educatori, assistenti sociali, personale medico, personale di segreteria.

Progettualità individualizzate a sostegno dell’autonomia possibile del disabile e sostegno del care-giver. Indicatore: percentuale di assegni di cura sospesi per raggiunto obiettivo/assegni di cura complessivi Previsione di cui di cui risorse di spesa risorse regionali TOTALE comunali (Fondo sociale locale + Fondo straordinario)

10. Piano finanziario: euro

di cui di cui risorse FRNA regionali (altri fondi) 727.000

138

di cui Fondo nazionale NA

di cui Fondo sanitario regionale

di cui risorse da altri soggetti specificare


SCHEDA N. 90 intervento/progetto: …… RICOVERI DI SOLLIEVO in continuità con gli anni precedenti OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Comune di Reggio Emilia 1.Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale Zona Sociale di Reggio Emilia di realizzazione 3. Referente Dott.ssa Annamaria Fabbi, Comune di Reggio Emilia, tel 0522/456833, dell’intervento: e-mail: annamaria.fabbi@municipio.re.it nominativo e recapiti Cittadini disabili residenti nella Zona Sociale di Reggio Emilia. 4. Destinatari 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate 6. Azioni previste 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali (da esplicitare)

Progetti personalizzati di sostegno al disabile e alla sua famiglia:offerta di periodi di ospitalità dei cittadini disabili presso i servizi residenziali. Comuni della Zona Sociale di Reggio Emilia; Azienda USL di Reggio Emilia; Azienda Speciale FCR; Cooperazione Sociale; associazioni dei familiari; volontariato Personale educativo, personale OSS Personale sanitario e sociale delle unità di valutazione Favorire la domiciliarità attraverso il sostegno al lavoro di cura delle famiglie. Indicatori: n. ricoveri di sollievo richiesti/n. ricoveri effettuati

di cui risorse Previsione di cui regionali di spesa risorse TOTALE comunali (Fondo sociale locale + Fondo straordinario)

10. Piano finanziario: euro

265.232

67.348

di cui di cui risorse FRNA regionali (altri fondi) 197.884

139

di cui Fondo nazionale NA

di cui Fondo sanitario regionale

di cui risorse da altri soggetti specificare


SCHEDA N. 91 INTERVENTO/PROGETTO: SERVIZI RESIDENZIALI PER DISABILI in continuità con gli anni precedenti OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Garantire continuità ai percorsi finalizzati di “durante noi” in preparazione del “dopo di noi” Comune di Reggio Emilia 1.Soggetto capofila dell’intervento Distretto di Reggio Emilia 2. Ambito territoriale di realizzazione 3. Referente Dott.ssa Annamaria Fabbi, Comune di Reggio Emilia, tel. 0522/456833, e-mail: dell’intervento: nominativo annamaria.fabbi@municipio.re.it e recapiti Cittadini disabili adulti residenti nel Distretto di Reggio Emilia 4. Destinatari 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

6. Azioni previste

7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali (da esplicitare)

10. Piano finanziario:

Coinvolgimento delle circoscrizioni per una maggiore inclusione sociale

In continuità con il progetto sulla residenzialità già in essere, implementare le esperienze di maggiore autonomia possibile differenziando l’offerta sul “Dopo di noi durante noi” in base alle effettive possibilità di emancipazione degli utenti prevedendo forme graduate di protezione/accompagnamento/supervisione. Implementare le esperienze di vita al proprio domicilio mettendole in rete con le soluzioni residenziali di medio/basso livello prevedendo un unico coordinamento a loro supporto. Zona Sociale di Reggio Emilia; Azienda USL distretto Reggio Emilia; Azienda Speciale FCR; Cooperazione Sociale; Associazioni di Famigliari, volontariato Personale educativo, OSS, coordinatore educativo, consulenza psichiatrica Indicatori: Assenza di lista di attesa; progetti di tempo libero per gli utenti residenziali (collegamento con SAP); inclusione sociale (partecipazione a iniziative del territorio di residenza); coinvolgimento dei famigliari sui temi dell’adultità. Coordinamento unico per le soluzioni residenziali emancipate. Previsione di cui di cui di cui di cui di cui Eventuali di spesa risorse Fondo risorse altri risorse FRNA Fondo totale** nazionale comunali regionali (risorse sanitario soggetti € € (Fondo regionali) NA regionale (da 1.696.387 477.535 sociale € € specificare) locale e € Fondo 1.218.852 famiglia) € €

140


SCHEDA N. 92 INTERVENTO/PROGETTO: Servizio di TRASPORTO in continuità con gli anni precedenti OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: 1.Soggetto capofila Comune di Reggio Emilia dell’intervento 2. Ambito territoriale Zona Sociale di Reggio Emilia di realizzazione 3. Referente Dott.ssa Annamaria Fabbi, Comune di Reggio Emilia, tel 0522/456833, dell’intervento: e-mail: annamaria.fabbi@municipio.re.it nominativo e recapiti Cittadini disabili adulti residenti nel Comune di Reggio Emilia 4. Destinatari 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

Mobilità

6. Azioni previste

Consolidamento degli esiti della sperimentazione di riorganizzazione ed estensione del servizio di trasporto con compartecipazione alla spesa, che ha consentito di unificare i servizi per adulti e minori, di superare la distinzione fra trasporti primari e trasporti “leggeri”, di introdurre nuovi servizi (taxi), di garantire un’offerta universalistica ma regolamentata, di responsabilizzare l’utenza nell’utilizzo del servizio

7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali (da esplicitare)

10. Piano finanziario:

Comune di Reggio Emilia; comuni del Distretto Azienda Speciale FCR; Azienda Usl di Reggio Emilia ACT Personale ACT, operatori dei servizi sociali e sanitari che con l’UVH valutano gli aventi diritto all’abbonamento Girasole o all’esenzione. Offrire la più ampia opportunità di trasporto alle persone disabili: alle strutture, ai servizi, per lavoro, per necessità individuali Garantire il diritto alla mobilità quando condizioni personali di ridotta autonomia ostacolerebbero i normali percorsi di integrazione sociale

Indicatore: tempo di attivazione del servizio dalla data di richiesta da parte dell’UVH (standard di qualità: 7gg) Previsione di cui di cui risorse di cui di cui di cui di cui di cui di spesa risorse regionali risorse FRNA Fondo Fondo risorse da TOTALE comunali (Fondo regionali nazionale sanitario altri sociale locale (altri NA regionale soggetti – + Fondo fondi) specificare straordinario) UTENTI

euro 1.850.201 1.084.879

718.406

141

46.916


SCHEDA N. 93 INTERVENTO/PROGETTO: CENTRI DIURNI in continuità con gli anni precedenti OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Dall’esperienza dei centri diurni “tradizionali” e dalle esperienze innovative fin qui avviate costruire risposte diurne dinamiche e in più stretta continuità con le realtà territoriali Comune di Reggio Emilia 1.Soggetto capofila dell’intervento Distretto di Reggio Emilia 2. Ambito territoriale di realizzazione 3. Referente Dott.ssa Annamaria Fabbi, Comune di Reggio Emilia, tel. 0522/456833, e-mail: dell’intervento: nominativo annamaria.fabbi@municipio.re.it e recapiti Cittadini disabili adulti residenti nel Distretto di Reggio Emilia 4. Destinatari 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate 6. Azioni previste 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali (da esplicitare)

10. Piano finanziario:

Circoscrizione

Dal confronto avvenuto nel 2009 tra le diverse esperienze nei centri diurni costruire nuove risposte capaci di intercettare nuovi bisogni dell’utenza ospitata. Comuni della Zona Sociale; Azienda USL di Reggio Emilia; azienda FCR, Cooperazione Sociale; Associazioni di Famigliari. Educatori professionali, OSS, infermieri Innovazione delle offerte nei centri diurni. Indicatori: n. innovazioni effettuate

Previsione di spesa totale** € 2.458.574

di cui risorse comunali € 625.067

di cui risorse regionali (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) €

142

di cui FRNA (risorse regionali) € 1.833.507

di cui Fondo nazionale NA

di cui Fondo sanitario regionale €

Eventuali risorse altri soggetti (da specificare)

€ €


AUSL SCHEDA N. 94 INTERVENTO/PROGETTO: PROGETTO INTEGRATO DI FORMAZIONE PROFESSIONALE A FAVORE DI ADOLESCENTI DISABILI (in continuità con anno precedente). OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: 1.Soggetto capofila dell’intervento

DSM - Neuropsichiatria Infantile.

2. Ambito territoriale di realizzazione

DISTRETTO

3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti

Cagossi Susanna, tel. 5832

4. Destinatari

Minori disabili

5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate 6. Azioni previste 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali (da esplicitare)

10. Piano finanziario:

Percorsi scuola – laboratori (cucina, serra, falegnameria, bricolage) a frequenza gruppale. Provincia di Reggio Emilia, Fonazione Simonini, Neuropsichiatria Infantile Operatori della Fondazione Simonini, atelieristi di Cooperativa Sociale in convenzione con il Simonini, operatori del Servizio di NPI. Numero di ore di intervento e numero di accessi, rilevazione tramite schede i accesso. Previsione di spesa totale** € 15.546

di cui risorse comunali €

di cui risorse regionali (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) €

143

di cui FRNA (risorse regionali) €

di cui Fondo nazionale NA €

di cui Fondo sanitario regionale € 15.546

Eventuali risorse altri soggetti (da specificare)


SCHEDA N. 95 INTERVENTO/PROGETTO: PROGETTO DI ATTIVITÀ DI LABORATORIO INFORMATICO MULTIMEDIALE è in continuità con l'anno precedente OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Mappare i bisogni sul tempo libero dei minori e di sostegno alle loro famiglie al fine di proporre nuovi interventi (integrandoli con quanto già in essere per la disabilità adulta) AUSL di Reggio Emilia Distretto di Reggio Emilia U.O. Handicap Adulti 1.Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione

Comune di Reggio Emilia

3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti

Dr.ssa Laura Mauri- 0522/335108 mauril@ausl.re.it Disabili adulti residenti nel Comune Di RE

4. Destinatari 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate 6. Azioni previste 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali (da esplicitare)

10. Piano finanziario:

Fornire opportunità di apprendimento informatico a giovani disabili. Valutare l’opportunità di allargare l’offerta ad adolescenti in accordo con la scuola. AUSL di Reggio Emilia, Associazione AIAS Volontari AIAS, operatori esperti in informatica Maggiori conoscenze informatiche utilizzabili sia in percorsi occupazionali sia di relazioni sociali sia di tempo libero. Indicatori: n. disabili frequentanti Previsione di cui di cui di cui di cui di cui Eventuali di spesa risorse risorse FRNA Fondo Fondo risorse altri totale** comunali regionali (risorse nazionale sanitario soggetti € 1.000 € (Fondo regionali) NA regionale (da sociale € € 1.000 specificare) locale e € Fondo famiglia) € €

144


SCHEDA N. 96 INTERVENTO/PROGETTO: ACCESSO FACILITATO ALLE CURE SANITARIE in continuità con il 2009 OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: AUSL Distretto RE 1.Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione

Distretto RE

3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti

Dott.ssa Laura Mauri

4. Destinatari

Utenti disabili

5. Eventuali interventi/politiche Politiche sanitarie integrate collegate 6. Azioni previste 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare

Avviare confronti con le direzioni ospedaliere per costruire percorsi di accesso facilitato al pronto soccorso e ai poliambulatori per i disabili non collaboranti. Servizio handicap adulti; Azienda Ospedaliera SMN; poliambulatori AUSL Distretto RE

Medici; caposala Riduzione delle conseguenze sanitarie per ritardato intervento di cura nei 9. Risultati attesi in relazione a disabili non collaboranti. indicatori regionali/distrettuali Indicatore: percorsi sanitari per l’accesso facilitato del disabile non (da esplicitare) collaborante Previsione di cui di cui di cui di cui Eventuali cui di di spesa risorse FRNA Fondo Fondo risorse altri risorse totale** comunali regionali (risorse nazionale sanitario soggetti € regionale (da € (Fondo regionali) NA 10. Piano finanziario: € € specificare) sociale € locale e Fondo famiglia) € €

145


SCHEDA N. 97 INTERVENTO/PROGETTO: SOSTEGNO ALLA PRESA IN CARICO INTEGRATA DEL DISABILE MINORE in continuità con il 2009 OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: AUSL Distretto Reggio Emilia 1.Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione 3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti

Distretto Reggio Emilia

4. Destinatari

Operatori SNPIA, operatori Servizio handicap adulti, operatori sociali

Dott.ssa Laura Mauri; mauril@ausl.re.it; 0522335108

5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate 6. Azioni previste 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali (da esplicitare)

Formazione per la presa in carico integrata socio sanitaria dai 0 ai 65 anni. AUSL; Servizi Sociali Comunali; ASP; privato sociale Educatori, tecnici della riabilitazione, medici, assistenti sociali Supportare il progetto di vita del disabile e della sua famiglia con progetti integrati socio sanitari fin dall’infanzia. Indicatore: n. operatori coinvolti e loro ruoli funzionali. Previsione di spesa totale** €

10. Piano finanziario:

di cui risorse comunali € non quantificate

di cui risorse regionali (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) €

146

di cui FRNA (risorse regionali) €

di cui Fondo nazionale NA €

di cui Fondo sanitario regionale € non quantificate

Eventuali risorse altri soggetti (da specificare)


SCHEDA N. 98 INTERVENTO/PROGETTO: CENTRO DIURNO POMERIDIANO PER MINORI “DAMIEL” ( in continuità con l’anno precedente). OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: INFANZIA ADOLESCENZA DSM – Neuropsichiatria Infantile e Servizio Handicap Adulti, Servizio Sociale. 1.Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione

Zona Sociale di Reggio Emilia

3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti

Cagossi Susanna, tel 5832

4. Destinatari

Minori in grave situazione di handicap.

5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate 6. Azioni previste 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti

Costruire legami territoriali interservizi di accoglienza e mutuo-aiuto. Servizio di Neuropsichiatria Infantile, Servizio Handicap Adulto, Servizio Sociale.

Operatori della Cooperativa Sociale CORESS, operatori del Servizio di Neuropsichiatria Infantile come referenza e supervisione, operatori del Servizio Handicap Adulto 9. Risultati attesi in relazione a Schede utenti, PEI, gruppo interservizi di coordinamento. indicatori regionali/distrettuali (da esplicitare) Previsione di cui di cui di cui di cui di cui Eventuali Fondo di spesa risorse risorse FRNA Fondo risorse altri totale** comunali regionali (risorse nazionale sanitario soggetti regionale (da € € (Fondo regionali) NA 10. Piano finanziario: 128.889 sociale € € specificare) locale e € 128.889 Fondo famiglia) € € 8. Risorse umane che si prevede di impiegare

SCHEDA N. 99 INTERVENTO/PROGETTO: ACCOMPAGNAMENTO PROGETTO DI VITA in continuità con gli anni precedenti OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Costruire continuità e coerenza tra scuola dell’obbligo/scuola superiore/servizi minori/servizi adulti/servizi sociali/servizi sanitari. Avviare e consolidare la presa in carico multi professionale dei minori. 1.Soggetto capofila AUSL Distretto di RE: Settore Handicap Adulti dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione

Distretto di RE

3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti

Dott.ssa Laura Mauri; mauril@ausl.re.it; Tel: 0522335108

4. Destinatari

Utenti adolescenti e loro famiglie

5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate 6. Azioni previste

Data la presa in carico congiunta dai 17 anni da parte del SNPIA e Disabili Adulti, implementare i progetti di osservazione/conoscenza del disabile nel 147


periodo scolastico. 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti

AUSL Distretto di RE: Settore Handicap Adulti; Servizio di Neuropsichiatria Infantile; Poli Sociali

Educatore Servizio disabili adulti; educatore SNPI; assistente sociale; Ufficio Scula del Comune di RE; operatori scolastici; operatori servizi adulti coinvolti sul caso Accompagnamento delle famiglie e dei disabili nelle fasi maggiormente 9. Risultati attesi in relazione a delicate del percorso di crescita e in particolare nel passaggio indicatori regionali/distrettuali dall’adolescenza all’età adulta. (da esplicitare) Indicatore: n. adolescenti seguiti con progetti condivisi tra SNPIA /Scuola/famiglia cui di Previsione di cui di cui di cui di cui Eventuali Fondo risorse altri di spesa risorse risorse FRNA Fondo nazionale sanitario soggetti totale** comunali regionali (risorse € € (Fondo regionali) NA regionale (da 10. Piano finanziario: € € specificare) sociale € locale e Fondo € famiglia) € 8. Risorse umane che si prevede di impiegare

SCHEDA N. 100 Intervento/Progetto: INCONTRI A TEMA CON GRUPPI DI FAMIGLIARI. in continuità con IL 2009 OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Implementare le esperienze di autonomia possibile (attenzione alle istanze affettivo-sessuali; favorire l’autodeterminazione del disabile; esperienze di “Dopo di Noi durante Noi”; percorsi occupazionali/lavorativi; città vivibile/mobilità) AUSL Distretto di RE: Settore Handicap Adulti 1.Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione

Distretto di RE

3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti

Dott.ssa Laura Mauri; mauril@ausl.re.it; Tel: 0522335108 Famigliari utenti disabili

4. Destinatari 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate 6. Azioni previste 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali (da esplicitare)

10. Piano finanziario:

Creare occasioni di confronto tra famigliari sui temi della crescita/autonomia/sessualità per accompagnare i percorsi emancipativi dei figli AUSL Distretto di RE; privato sociale; associazione di famigliari Medico, educatore coordinatore del privato sociale Sostegno alle famiglie nel rapporto con il figlio disabile che crescendo esprime nuove istanze. Indicatore: n. incontri a tema con gruppi di famigliari cui di Previsione di cui di cui di cui di cui Eventuali FRNA di spesa risorse risorse Fondo Fondo risorse altri totale** comunali regionali (risorse nazionale sanitario soggetti € € (Fondo regionali) NA regionale (da sociale € € specificare) locale e € Fondo famiglia) € € 148


SCHEDA N. 101 INTERVENTO/PROGETTO: GRUPPO COORDINATORI in continuità con IL 2009 OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Dall’esperienza dei centri diurni “tradizionali” e dalle esperienze innovative fin qui avviate costruire risposte diurne dinamiche e in più stretta continuità con le realtà territoriali. Garantire continuità ai percorsi finalizzati di “durante noi” in preparazione del “dopo di noi”. 1.Soggetto capofila dell’intervento

AUSL Distretto RE

2. Ambito territoriale di realizzazione

Distretto RE

3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti

Maria Giovanna Ametta Ametta.MariaGiovanna@ausl.re.it; tel: 0522-335840 Coordinatori dei servizi per disabili adulti

4. Destinatari 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

6. Azioni previste

7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare

Presidiare la sperimentazione della nuova Scheda Utente. Sperimentare l’utilizzabilità della nascente “banca delle risorse” (messa in rete delle risorse di cui ogni servizio dispone e incrocio con bisogni degli utenti). Condivisione degli strumenti a disposizione dei vari servizi utili al rapporto con le famiglie. AUSL Distretto RE; Privato sociale; assistente sociale referente per i poli sociali del Comune di RE

Educatore AUSL, educatori coordinatori del privato sociale, assistente sociale Maggiore conoscenza della rete dei servizi per la disabilità, delle risorse formali e informali presenti sul territorio. Produrre nuove forme di collaborazione e flessibilità interna ai servizi. Lavorare congiuntamente per un maggiore radicamento nel territorio di appartenenza. • Indicatori: n. utenti valutati in sede UVH con scheda utente 9. Risultati attesi in relazione a sperimentale; rilevazione criticità e positività emerse in corso di indicatori regionali/distrettuali UVH (verbale UVH). (da esplicitare) • n. collaborazioni interservizi; rilevazione criticità e positività emerse (resoconto scritto di ogni tentativo di collaborazione). • Individuazione strumenti omogenei.

Previsione di spesa totale** € 10. Piano finanziario:

di cui risorse comunali €

di cui risorse regionali (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) €

149

di cui FRNA (risorse regionali) €

di cui Fondo nazionale NA

di cui Fondo sanitario regionale €

Eventuali risorse altri soggetti (da specificare)

€ €


COMUNE DI REGGIO EMILIA SCHEDA N. 102 INTERVENTO/PROGETTO: UN QUARTIERE PER TUTTI” “(nuova progettazione) avvio di un progetto di inclusione sociale a favore di disabili OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: ob.1, 2,10 1.Soggetto capofila Comune di Reggio Emilia dell’intervento 2. Ambito territoriale Comune di reggio Emilia di realizzazione 3. Referente Annamaria Fabbi, Comune di Reggio Emilia, dell’intervento: tel. 0522/456833, e-mail: annamaria.fabbi@municipio.re.it nominativo e recapiti Disabili prevalentemente in fascia di età 14-60 anni 4. Destinatari 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

6. Azioni previste

7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali (da esplicitare)

Politiche urbanistiche

1. condivisione della proposta con i Poli territoriali di servizi sociali per avviare in ciascuno una micro-sperimentazione 2. Mappatura delle presenze di disabili nel territorio individuato. Poiché oggetto dell’intervento è il territorio e lo sviluppo di un percorso di inclusione , verranno mappate tutte le presenze, a prescindere da età e patologia. Sarebbe utile mappare anche, se possibile, le opportunità relazionali delle persone 3. Mappature delle risorse e servizi presenti 4. identificazione in ciascun Polo di un territorio circoscritto, una realtà assimilabile per caratteristiche ed ampiezza al quartiere. Potrebbe essere utile individuare un ambito già attivo e sensibile ai temi dell’inclusione, con presenza di servizi, con persone e org.ni che si riconoscono promotrici di attenzioni, accoglienza, autoimprenditività. 5. Avvio di incontri con le realtà territoriali per condividere contenuti, obiettivi, percorso 6. Creazione di un gruppo di lavoro composto da operatori dei servizi, da volontari, da cittadini, da familiari che concretamente sviluppi esperienze di inclusione su quel territorio Si prevede l’avvio nel secondo semestre dell’anno con le azioni 1, 2 e 3 AUSL, associazioni, cooperazione, associazione commercianti, ARCI,UISP,parrocchie Operatori dei servizi Sociali territoriali, volontari, operatori di cooperative, familiari

Per il primo anno si prevede di avere una mappatura delle presenze e delle caratteristiche dei disabili nei territori, nonché una mappatura delle risorse presenti propedeutiche ad una prima ipotesi di sviluppo dell’azione 4 Previsione di cui di cui risorse di spesa risorse regionali TOTALE comunali (Fondo sociale locale + Fondo straordinario)

10. Piano finanziario: euro

150

di cui di cui risorse FRNA regionali (altri fondi)

di cui Fondo nazionale NA

di cui Fondo sanitario regionale

di cui risorse da altri soggetti specificare


SCHEDA N. 103 INTERVENTO:

SERVIZI DI INSERIMENTI LAVORATIVI PROTETTI E PERCORSI SOCIO-TERAPEUTICI RIABILITATIVI (in continuità con l'anno 2009) OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: CURA /ASSISTENZA OB.6 – OB 12 1.Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione 3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti

Comune di Reggio Emilia Comune di Reggio Emilia Dott.ssa Annamaria Fabbi, Comune di Reggio Emilia, tel 0522/456833, e-mail: annamaria.fabbi@municipio.re.it

4. Destinatari

Cittadini disabili adulti residenti nel comune di reggio emilia

5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

Politiche formative Politiche occupazionali

6. Azioni previste

7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali (da esplicitare)

10. Piano finanziario

- Tirocinio di addestramento - Tirocinio finalizzato all’assunzione - Tirocinio di osservazione e osservazione in struttura - Tirocinio individuale permanente - Assunzione attraverso il collocamento obbligatorio Dalla fine del 2008 il servizio è riorganizzato su base territoriale. Per il 2010 oltre alla continuazione di un consolidamento di tale assetto organizzativo al fine di favorire un approccio interdisciplinare, garantire una maggiore interazione con le risorse territoriali, si proseguirà ad adeguare gli interventi alla complessiva rivisitazione degli strumenti dei tirocinii (cfr. Accordo lavoro) Azienda Speciale FCR; Azienda USL, Cooperazione Sociale, Aziende private, Organizzazioni del privato sociale. Educatori e Assistenti Sociali dei Poli Consolidamento del nuovo assetto più strettamente collegato con i Poli territoriali.

di cui di cui risorse di cui risorse regionali Previsione di risorse regionali (Fondo spesa TOTALE comunali/FCR (altri sociale locale fondi) + Fondo straordinario) Euro 1.156.706,00

694.915,00

di cui FRNA

461.791

151

di cui di cui di cui risorse da Fondo Fondo altri nazionale sanitario soggetti NA regionale specificare


COMUNE DI ALBINEA SCHEDA N. 104 INTERVENTO/PROGETTO: SAP - (in continuità con l'anno precedente con sviluppo/ampliamento) OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Creare un gruppo amicale di riferimento per i ragazzi diversamente abili al fine di sostenerli nell’inserimento ed integrazione nel proprio territorio e con la propria comunità di riferimento; fornire loro occasioni di socializzazione e condivisione; supportare e potenziare le loro abilità, autonomie ed il loro senso di autostima Partecipazione alla programmazione ed al lavoro sociale di rete e di comunità soprattutto per quanto attiene il “programma dopo di noi” Sperimentazione intervento assistenza domiciliare a minore diversamente abile 1.Soggetto capofila COMUNE DI ALBINEA dell’intervento 2. Ambito territoriale Provincia di Reggio Emilia e oltre (vacanze, ecc.) di realizzazione 3. Referente Borsalino Maria Chiara dell’intervento: 0522/590209-225 nominativo e recapiti Ragazzi e ragazze diversamente abili residenti nel territorio comunale di Albinea e loro 4. Destinatari famiglie 5. Eventuali Politiche sanitarie/politiche per sviluppo infrastrutture/ politiche giovanili, cultura/sport interventi/politiche e tempo libero/scuola e formazione/lavoro integrate collegate Uscite serali e durante i fine settimana in locali pubblici, aree verdi, ecc.; vacanze estive; feste; laboratori; 6. Azioni previste corsi di formazione per i volontari, ecc inserimenti lavorativi protetti sostegno/affiancamento ai familiari Comune di Albinea; cooperativa sociale Il Piccolo Principe; volontari, enti di 7. Istituzioni/attori formazione sociali coinvolti Convenzione Volontari Assistente sociale Centro famiglie amministrativo 9. Risultati attesi in Numero volontari relazione a indicatori Numero ragazzi seguiti regionali/distrettuali N laboratori attivati (da esplicitare) Attività extratime attivate Previsione di cui di cui risorse di spesa risorse regionali 10. Piano TOTALE comunali (Fondo finanziario: sociale locale € + Fondo € 33.809 33.809 straordinario) 8. Risorse umane che si prevede di impiegare

152

di cui di cui risorse FRNA regionali (altri fondi)

di cui Fondo nazionale NA

di cui Fondo sanitario regionale

di cui risorse da altri soggetti specificare


SCHEDA N. 105 INTERVENTO/PROGETTO: INSERIMENTI LAVORATIVI SOCIO-RIABILITATIVI PER DIVERSAMENTE ABILI (IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE CON SVILUPPO/AMPLIAMENTO) OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE Curare l’inserimento lavorativo quale completamento di progetti assistenziali finalizzati all’autonomia personale Supportare e potenziare le capacità e le autonomie dei cittadini svantaggiati al fine di inserirli nel mondo del lavoro COMUNE DI ALBINEA 1.Soggetto capofila dell’intervento Territorio provinciale di Reggio Emilia 2. Ambito territoriale di realizzazione Borsalino Maria Chiara 3. Referente dell’intervento: 0522/590209-225 nominativo e recapiti 4. Destinatari 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate 6. Azioni previste 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare

Cittadini residenti nel territorio d’Albinea diversamente abili o in condizione di svantaggio sociale Lavoro/formazione/trasporti/sanità

Inserimenti protetti e/o graduali presso enti e/o ditte disponibili, con anche eventuale affiancamento di supporto (educatori od altro) Comune di Albinea; ditte ed enti pubblici e privati del territorio provinciale

Assistente sociale, Sap, personale amministrativo

9. Risultati attesi in relazione n. progetti di Integrazione a indicatori regionali/distrettuali (da esplicitare) Previsione di cui di cui risorse di spesa risorse regionali 10. Piano TOTALE comunali (Fondo finanziario: € € sociale locale 26.526 26.526 + Fondo straordinario)

153

Lavorativa

di cui di cui FRNA risorse regionali (altri fondi)

di cui Fondo nazionale NA

di cui Fondo sanitario regionale

di cui risorse da altri soggetti specificare


SCHEDA N. 106 INTERVENTO/PROGETTO: SERVIZI PER L’INTEGRAZIONE DI ALUNNI CON DISABILITÀ OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: 1.Soggetto capofila COMUNE DI ALBINEA AREA SCOLASTICO – EDUCATIVA dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione 3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti 4. Destinatari 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

6. Azioni previste

7. Istituzioni/attori sociali coinvolti

AMBITO COMUNALE E COMUNE DI REGGIO EMILIA AREA SCOLASTICO/EDUCATIVA D.ssa Pedrazzoli Clementina 0522/590227 -226 e.mail: c.pedrazzoli@comune.albinea.re.it Alunni della scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di Albinea ed Istituti Superiori del Comune di RE (per studenti residenti nel comune e frequentanti a Re)

Amministrazione Provinciale di Reggio Emilia, Sedi Scolatistiche ed Istituti Scolastici interessati. Il Comune promuove progetti di integrazione scolastica degli studenti diversamente abili assicurando la presenza di educatori professionali. Il Comune provvede all’assegnazione di personale preparato per lo sviluppo dell’autonomia e della comunicazione in accordo con gli obiettivi indicati nel PEI e svolgendo inoltre funzioni di coordinamento, in accordo con il Prograrmma Provinciale di integrazione scolastica degli alunni diversamente abili. Comune - Istituto Comprensivo di Albinea - Istituti Superiori di RE; Educatori professionali – Convenzioni con Cooperative - Servizi Provinciali – A.U.S.L; Educatori Professionali

8. Risorse umane che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in Realizzazione di piani educativi individualizzati (PEI) per l’integrazione scolastica di alunni in relazione a situazioni di disabilità; indicatori collaborazione con progetti di integrazione extrascolastica. regionali/distrettuali (da esplicitare) Previsione di di cui risorse di cui risorse di cui di cui di cui di cui di cui spesa comunali regionali risorse FRNA Fondo Fondo risorse da 10. Piano TOTALE (Fondo regionali nazionale sanitario altri finanziario: 109.300,00 sociale locale (altri fondi) NA regionale soggetti 127.300,00 + Fondo 18.000,00 specificare straordinario)

154


UNIONE “TERRA DI MEZZO” SCHEDA N. 107 INTERVENTO/PROGETTO: PERCORSI SOCIO –TERAPEUTICO E RIABILITATIVI – in continuità con l’anno precedente OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: - Accompagnamento verso l’autonomia lavorativa e sociale; - Sviluppo dell’apprendimento di abilita lavorative; - Ricostruzione dei percorsi e degli snodi che portano diversi servizi a interagire per la realizzazione di percorsi di inserimento lavorativo UNIONE “TERRA DI MEZZO” dei comuni di Bagnolo in Piano, Cadelbosco di Sopra e Castelnovo 1.Soggetto capofila di Sotto – Area Sociale e Socio Sanitaria dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione

Comuni dell’UNIONE “TERRA DI MEZZO”

3. Referente dell’intervento:

DOTT.SSA MILA BERTOCCHI – Area Sociale e Socio Sanitaria dell’Unione “Terra di mezzo”. Tel.0522/957435. bertocchi.mila@comune.bagnolo.re.it

4. Destinatari 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

6. Azioni previste

7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali (da esplicitare)

10. Piano finanziario: euro

Cittadini maggiorenni con abilità diverse che necessitano di supporto e accompagnamento per l’inserimento lavorativo occupazionale. Potenziamento del percorso di confronto con le imprese del territorio per connettere dati, strutturali e qualitativi, al fine di configurare le dimensioni e le problematiche di inserimento in relazione a un quadro dell’offerta che si prevede sempre più critico, a causa della crisi economica in atto conoscenza e analisi della situazione; attivazione UVH; elaborazione delle abilita integre; ricerca dell’occupazione; integrazione con le organizzazioni istituzionali (nuclei territoriali); monitoraggio e verifica dell’inserimento lavorativo; supporto e sostegno al disabile per un adeguato comportamento nel contesto lavorativo; verifica del progetto. Unione dei comuni “Terra di mezzo”, Provincia (nuclei territoriali), Cooperative, Imprese. Responsabile e Assistenti Sociali Unione “Terra di mezzo”, educatori professionali

Realizzazione delle possibili aspirazioni professionali dei soggetti diversamente abili; inclusione ed integrazione sociale, passando dal mondo lavorativo; sostegno alla valutazione della stima di se, con il riconoscimento della quota economica relativa all’impegno profuso; promuovere e potenziare l’abilita dei ragazzi con abilita diverse. INDICATORI: numero progetti attivati di cui di cui Previsione di cui di cui risorse di cui di cui di cui di spesa risorse regionali risorse FRNA Fondo Fondo risorse da nazionale sanitario altri TOTALE comunali (Fondo sociale regionali NA regionale soggetti locale + Fondo (altri specificare straordinario) fondi) 45.123

45.123

155


COMUNE DI BAGNOLO IN PIANO SCHEDA N. 108 INTERVENTO/PROGETTO: SERVIZI PER L’INTEGRAZIONE DI ALUNNI CON DISABILITÀ’ (progetto in continuità con gli anni precedenti) OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: 1.Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione 3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti

COMUNE DI BAGNOLO IN PIANO Azioni riservati ai residenti del Comune di Bagnolo in Piano MARCONI ENRICA Tel. 0522 951948 – 329 2105641 E-mail: marconi.enrica@comune.bagnolo.re.it

4. Destinatari

Alunni disabili

5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

-----

6. Azioni previste

messa a disposizione di personale professionalmente qualificato, per svolgere servizi socio-educativi e/o socio-assistenziali in favore degli alunni disabili

7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali (da esplicitare)

Comune, Cooperative Sociali, Scuole frequentate dagli alunni disabili Addetti ai servizi socio-educativi e socio-assistenziali, con qualifica professionale specifica, reclutati attraverso Cooperative Sociali. Favorire un percorso di integrazione scolastica e il sostegno all’autonomia e alla comunicazione degli alunni in situazione di disabilità

Previsione di spesa TOTALE

10. Piano finanziario: euro

di cui risorse comunali

di cui risorse regionali (Fondo sociale locale + Fondo straordinario)

€ € 78.500,00 71.000,00

di cui risorse regionali di cui (altri FRNA fondi) € 0,00

156

€ 0,00

di cui Fondo nazionale NA € 0,00

di cui di cui risorse da Fondo altri sanitario soggetti regionale specificare € 0,00

€ 7.500,00


COMUNE DI CADELBOSCO DI SOPRA SCHEDA N. 109 INTERVENTO/PROGETTO: SERVIZI PER L’INTEGRAZIONE DI ALUNNI CON DISABILITÀ’ – COMUNE DI CADELBOSCO DI SOPRA - Progetto di continuità con l’anno precedente OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Favorire l’integrazione dei bambini diversamente abili in contesti sociali (inclusione sociale); favorire le relazioni nel gruppo dei pari; sostenere l’attuazione del progetto di vita del ragazzo con l’integrazione dei servizi sanitari e della famiglia. Comune di Cadelbosco di Sopra 1.Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione

Comune di Cadelbosco di Sopra

3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti

Referente dell’Ente Gestore: FRANCESCA MARASTONI Responsabile Area Educativa ASP “Opus Civium” 0522/485739. e-mail: educativo@aspcastelnovodisotto.re.it.

4. Destinatari 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

6. Azioni previste

Bambini frequentanti le scuole comunali dell’infanzia, scuola primaria e scuola secondaria di 1° grado ed extrascolastici strutturati o del tempo libero. Diffondere e sostenere la cultura del diversamente abile come soggetto portatore di differenze e abilità diverse. Elaborazione dei relativi progetti (PEI) con tutti i soggetti che concorrono a formulare il progetto di vita Sostegno durante le ore di frequenza delle scuole di ogni ordine e grado a realizzazione del P.E.I. Integrazione con la famiglia e le risorse formali delle istituzioni coinvolte; attivazione di momenti di integrazione quali ascolto della musica, laboratori manuali, ecc…; trasporti

Comune di Cadelbosco di Sotto (servizio scuola), tramite il Dipartimento Educativo dell’ASP “Opus Civium” di Castelnovo (gestore dei Servizi educativi e scolastici), 7. Istituzioni/attori Area sociale Unione “Terra di Mezzo”, Istituto Comprensivo, altri interlocutori terzi sociali coinvolti (Scuola parrocchiale Villa Gaia, ecc…), Enti Terzi individuati per l’attivazione e gestione dei progetti condivisi (AUSL-neuropsichiatria infantile, Associazioni, ecc…). Responsabile del Servizio Scuola Comunale, Assistente Sociale dell’UNIONE, 8. Risorse umane che si responsabile educativo, Pedagogista e personale amministrativo dell’ASP “Opus prevede di impiegare Civium”, Insegnanti di sostegno dell’I.Comprensivo, educatori delle Cooperative sociali, altre figure specialistiche necessarie (logopedista, fisioterapista, ecc…) Partendo dalla prima infanzia, si vuole giungere a costruire un sistema più 9. Risultati attesi in integrato di sostegno alla disabilità in ottica più complessiva di vita della persona relazione a indicatori disabile. regionali/distrettuali (da INDICATORI: incontri periodici di monitoraggio e restituzione; numero di esplicitare) sostegni attivati in riferimento alle richieste della neuropsichiatria. Previsione di cui di cui di cui di cui di cui di cui di spesa risorse risorse FRNA Fondo Fondo risorse da TOTALE comunali regionali nazionale sanitario altri soggetti – 10. Piano euro (altri NA regionale specificare finanziario: 170.000 155.000 fondi) (contr.L.R.104) 15.000

157


COMUNE DI CASTELNOVO DI SOTTO SCHEDA N. 110 INTERVENTO/PROGETTO: SERVIZI PER L’INTEGRAZIONE DI ALUNNI CON DISABILITÀ - Progetto di continuità con l’anno precedente OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Favorire l’integrazione dei bambini diversamente abili in contesti sociali (inclusione sociale); favorire le relazioni nel gruppo dei pari; sostenere l’attuazione del progetto di vita del ragazzo con l’integrazione dei servizi sanitari e della famiglia. Comune di Castelnovo di Sotto 1.Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale Comune di Castelnovo di Sotto di realizzazione GIAN-FRANCO FONTANESI (per il Comune di Castelnovo di Sotto, titolare della funzione): 3. Referente 0522/485732 g.fontanesi@comune.castelnovo-di-sotto.re.it tramite il Dipartimento dell’intervento: Educativo dell’ASP “Opus Civium” di Castelnovo di Sotto. nominativo e recapiti Referente dell’Ente Gestore: FRANCESCA MARASTONI 0522/485739. e-mail: educativo@asp-castelnovodisotto.re.it. Bambini frequentanti le scuole comunali dell’infanzia, scuola primaria e scuola secondaria 4. Destinatari di 1° grado ed extrascolastici strutturati o del tempo libero. 5. Eventuali Diffondere e sostenere la cultura del diversamente abile come soggetto portatore di interventi/politiche differenze e abilità diverse. Elaborazione dei relativi progetti (PEI) con tutti i soggetti che integrate collegate concorrono a formulare il progetto di vita Sostegno durante le ore di frequenza delle scuole di ogni ordine e grado a realizzazione del P.E.I. Integrazione con la famiglia e le risorse formali delle istituzioni coinvolte; 6. Azioni previste attivazione di momenti di integrazione quali ascolto della musica, laboratori manuali, ecc…; trasporti Comune di Castelnovo di Sotto (servizio scuola), tramite il Dipartimento Educativo dell’ASP “Opus Civium” di Castelnovo (gestore dei Servizi educativi e scolastici), Area 7. Istituzioni/attori sociale Unione “Terra di Mezzo”, Istituto Comprensivo, altri interlocutori terzi (Scuola sociali coinvolti parrocchiale Villa Gaia, ecc…), Enti Terzi individuati per l’attivazione e gestione dei progetti condivisi (AUSL-neuropsichiatria infantile, Associazioni, ecc…). Responsabile del Servizio Scuola Comunale, Assistente Sociale dell’UNIONE, responsabile 8. Risorse umane educativo, Pedagogista e personale amministrativo dell’ASP “Opus Civium”, Insegnanti di che si prevede di sostegno dell’I.Comprensivo, educatori delle Cooperative sociali, altre figure specialistiche impiegare necessarie (logopedista, fisioterapista, ecc…) 9. Risultati attesi in Partendo dalla prima infanzia, si vuole giungere a costruire un sistema più integrato di relazione a indicatori sostegno alla disabilità in ottica più complessiva di vita della persona disabile. regionali/distrettuali INDICATORI: incontri periodici di monitoraggio e restituzione; numero di sostegni (da esplicitare) attivati in riferimento alle richieste della neuropsichiatria. Previsione di cui di cui risorse di cui di cui di cui di cui di cui di spesa risorse regionali risorse FRNA Fondo Fondo risorse da TOTALE comunali (Fondo regionali nazionale sanitario altri soggetti 10. Piano sociale locale (altri NA regionale –specificare finanziario: + Fondo fondi) (contr.L.R.12) straordinario) euro 42.500 35.000 € 7.500

158


COMUNE DI QUATTRO CASTELLA SCHEDA N. 111 INTERVENTO/PROGETTO: SERVIZIO DI AIUTO ALLA PERSONA DISABILE OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: COMUNE DI QUATTRO CASTELLA 1.Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione

COMUNALE

3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti

TAGHETTI AGOSTINA e-mail: assistente.sociale@comune.quattro-castella.re.it

4. Destinatari

DISABILI ADULTI E FAMIGLIE

5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

POLITICHE EDUCATIVE E SCOLASTICHE/ SERVIZI SOCIO-ASSISTENZIALI

6. Azioni previste

7. Istituzioni/attori sociali coinvolti

INIZIATIVE, ATTIVITA’ LABORATORIALI, FESTE, RACCORDO CON I SAP DEL TERRITORIO PROVINCIALE, COLLABORAZIONE CON ATTIVITA’ SPAZIO GIOVANI VOLONTARIATO INDIVIDUALE, SOCIETA’ SPORTIVE, FAMIGLIE

ASSOCIAZIONISMO,

CROCE

ROSSA,

8. Risorse umane che si prevede 1 COORDINATORE DIPENDENTE DEL COMUNE DI QUATTRO CASTELLA + di impiegare VOLONTARIATO SINGOLO ED ASSOCIATIVO 9. Risultati attesi in relazione a INTEGRAZIONE E SOCIALIZZAZIONE, SOSTEGNO SOCIO-RELAZIONALE indicatori regionali/distrettuali (da esplicitare) Previsione di cui di cui risorse di cui di cui di cui di cui di cui di spesa risorse regionali risorse FRNA Fondo Fondo risorse da 10. Piano TOTALE comunali (Fondo regionali nazionale sanitario altri finanziario: € € sociale locale (altri NA regionale soggetti 20.500,00 20.500,00 + Fondo fondi) specificare straordinario)

159


SCHEDA N. 112 INTERVENTO/PROGETTO: SERVIZI PER L’INTEGRAZIONE DI ALUNNI CON DISABILITA’ OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: COMUNE DI QUATTRO CASTELLA 1.Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione

COMUNALE

3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti

FEDERICA CIRLINI / SARA DAVOLI e-mail:scuola@comune.quattro-castella.re.it BAMBINI / RAGAZZI

4. Destinatari 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate 6. Azioni previste 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti

SAP/ CENTRO FAMIGLIE /SPAZIO GIOVANI PEI, INTEGRAZIONE, ASSISTENZA SCUOLE, AUSL, COOPERATIVE

8. Risorse umane che si prevede EDUCATORI DI COOPERATIVE , COORDINAMENTO PEDAGOGICO di impiegare 9. Risultati attesi in relazione a ASSISTENZA EDUCATIVA NELLE SCUOLE indicatori regionali/distrettuali (da esplicitare) Previsione di di cui risorse di cui risorse di cui di cui di cui di cui di cui spesa comunali regionali risorse FRNA Fondo Fondo risorse da TOTALE € (Fondo regionali nazionale sanitario altri 10. Piano € 195.000,00 sociale locale (altri NA regionale soggetti finanziario: 203.000,00 + Fondo fondi) specificare straordinario) € 8.000,00

.

160


SCHEDA N. 113 INTERVENTO/PROGETTO: INSERIMENTI SOCIOTERAPEUTICI OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: COMUNE DI QUATTRO CASTELLA 1.Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione 3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti 4. Destinatari 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate 6. Azioni previste 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti

COMUNALE ERICA COCCONCELLI assistente.sociale@comune.quattro-castella.re.it ADULTI SAP / SERVIZI SANITARI E SOCIO-ASSISTENZIALI PROGETTI SOCIOTERAPEUTICI E DI ORIENTAMENTO TUTORAGGIO, AUSL, SCUOLE, AZIENDE,COOPERATIVE SOCIALI,ASSOCIAZIONI

E

8. Risorse umane che si prevede di ASSISTENTE SOCIALE DEL COMUNE DI QUATTRO CASTELLA, impiegare COOPERATIVE, ASSOCIAZIONI,AZIENDE 9. Risultati attesi in relazione a PROGETTI DI INTEGRAZIONE ED ORIENTAMENTO LAVORATIVO, indicatori regionali/distrettuali (da TUTORAGGIO esplicitare) di cui risorse di cui Previsione di cui di cui di cui di cui di cui regionali di spesa risorse risorse FRNA Fondo Fondo risorse da 10. Piano (Fondo TOTALE comunali regionali nazionale sanitario altri finanziario: sociale locale (altri € € NA regionale soggetti 40.000,00 40.000,00 + Fondo fondi) specificare straordinario)

161


AREA DI INTERVENTO POVERTÀ, ESCLUSIONE SOCIALE E SALUTE MENTALE – schede intervento AUSL • • • • • •

RADIO TAB attività trasversali di risocializzazione inserimento nel mondo del lavoro sostegno all’abitare di persone con disagio psichico o psicosociale grave assistenza sanitaria alla popolazione carceraria cure odontoiatriche rivolte alle fasce di vulnerabilità sociale

COMUNE DI REGGIO EMILIA – • • • • • • • • • • • • • •

il laboratorio dell’abitare appartamenti per percorsi verso l’autonomia assegnazione di alloggi erp fondo affitti alloggi di assistenza abitativa casa delle donne docce pubbliche contributo alle mense rivolte a persone in difficolta’ qualità di vita e percorsi di accompagnamento/sostegno per l’inclusione sociale della popolazione nomade-sinta programma d’intervento per limitare impatto crisi economica (misure antisfratto) programma d’intervento per limitare impatto crisi economica (contributi economici) assistenza economica percorsi per l’accoglienza sostegno a situazioni di emergenza abitativa

UNIONE TERRA DI MEZZO •

esclusione sociale

elaborazione percorsi integrazione lavorativa

POLO 7 COMUNE DI VEZZANO S/CROSTOLO •

prestiti sull’onore

162


INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET* Respons.tà Familiari

infanzia e adolescenza

Giovani

Anziani

Immigrati stranieri

Disabili

Povertà e Esclusione sociale Salute mentale x

Dipendenze

CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani

Prevenzione

Cura/Assistenza

x□

x□

x□

AUSL SCHEDA N. 114 INTERVENTO/PROGETTO: RADIO TAB in continuità con l’anno precedente OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: promozione ob.12 1.Soggetto capofila DSMDP Comune RE dell’intervento 2. Ambito territoriale Distretto di RE di realizzazione 3. Referente Elena Incerti e Gloria Zanni, dell’intervento: incertie@ausl.re.it e zannig@ausl.re.it, tel 0522.335211 nominativo e recapiti Utenti in carico al SSM Modulo di Reggio Emilia 4. Destinatari 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

6. Azioni previste

Politiche sociali e culturali

Sviluppo di radio-web direttamente gestita da utenti del SSM (gli operatori hanno funzione esclusiva di supporto e ricerca di risorse) Formazione per l’acquisizione di strumenti di gestione d’impresa e formazione per peer-operator Interventi di sensibilizzazione e lotta al pregiudizio Associazione Orlando Furioso, Sostegno&Zucchero, Noi e le Voci Comune RE, CESVIP, Radio K-rock, Radio 180

7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane 2 Educatori Professionali che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in N. ore trasmissione, attività di rilevanza sociale gestite direttamente dal gruppo di relazione a indicatori redazione regionali/distrettuali (da esplicitare) Previsione di cui di cui risorse di cui di cui di cui di cui di cui di spesa risorse regionali risorse FRNA Fondo Fondo risorse da TOTALE comunali (Fondo regionali nazionale sanitario altri 10. Piano sociale locale (altri NA regionale soggetti finanziario: fondi) specificare + Fondo straordinario) euro

163


SCHEDA N. 115 INTERVENTO/PROGETTO: ATTIVITA’ TRASVERSALI DI RISOCIALIZZAZIONE , in continuità con l'anno precedente OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: prevenzione/promozione ob. 11 – ob 12 1.Soggetto capofila dell’intervento

Ausl - RE DSM-DP - Area Sociale dell’AUSL di Reggio Emilia

2. Ambito territoriale di realizzazione 3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti

Comuni del Distretto di RE

Dr.ssa Ficarelli Maria Lorena ficarellima@ausl.re.it 0522/335108

4. Destinatari

Utenti in carico al SSM Modulo di Reggio Emilia

5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

Politiche sociali e culturali

6. Azioni previste

7. Istituzioni/attori sociali coinvolti

Le attività previste e in corso per l’anno 2010, progettate (e condotte) dalle UO del DSMDP, Area Sociale, Associazione Sostegno&Zucchero, in collaborazione con le Associazioni Orlando Furioso e Uditori di Voci e i vari attori sociali coinvolti sono: - gruppo verde - gruppo teatro - gruppo lettura/scrittura poesie - gruppo calcio - gruppo pallavolo - gruppo musica - gruppo tempo libero - chiarori del bosco - gruppo pittura - gruppo cinema - gruppo cucina - gruppo trekking invernale - gruppo vacanza UFO (Utenti-Familiari-Operatori) AUSL; Associazione “Sostegno e Zucchero”; Associazione “Scuola Viva”; Scuola Media “Generale Dalla Chiesa”; Scuola dell’Infanzia Handersen; Istituto Alberghiero Motti; ANPIS (Associazione Nazionale delle Polisportive per l’integrazione sociale); Comune e Provincia di Reggio Emilia; UISP provinciale e regionale; Unione dei Comuni dell’Alto Appennino Reggiano; Proloco di Castelnuovo nei Monti; Circolo ARCI Gardenia. Educatori Professionali, Infermieri Professionali, Assistente Sociale Coordinatore, Coordinatore Infermieristico, Amministrativi, Volontari

8. Risorse umane che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in n. di agenzie esterne coinvolte per la realizzazione delle attività relazione a indicatori rapporto tra n. di utenti che partecipano alle attività e n. di utenti in carico al DSM regionali/distrettuali n. ore di partecipazione alle attività da parte degli utenti (da esplicitare) Previsione di cui di cui risorse di cui di cui di cui di cui di cui di spesa risorse regionali risorse FRNA Fondo Fondo risorse da TOTALE comunali (Fondo regionali nazionale sanitario altri sociale locale (altri NA regionale soggetti 10. Piano + Fondo fondi) specificare finanziario: straordinario) 21.200 euro Euro + operatori

164


SCHEDA N. 116 INTERVENTO/PROGETTO: INSERIMENTO NEL MONDO DEL LAVORO in continuità con l'anno precedente OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: cura-assistenza ob. 5 - ob 16 1.Soggetto capofila dell’intervento

AUSL Distretto RE – DSMDP e Area Sociale Distretto RE

2. Ambito territoriale Comuni del Distretto RE di realizzazione 3. Referente Ficarelli Maria Lorena dell’intervento: ficarellima@ausl.re.it nominativo e recapiti Persone con disagio psichico e svantaggio sociale in carico al DSMDP 4. Destinatari 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

6. Azioni previste

7. Istituzioni/attori sociali coinvolti

Politiche del lavoro e sociali,

Valutazione delle competenze di ogni singolo utente Connessione delle situazioni individuali con gli ambiti lavorativi congrui Collegamento tra opportunità lavorative, formative e opportunità di socializzazione presenti sul territorio secondo l’approccio di rete Mappatura risorse del territorio sia nel profit che tra le agenzie non profit Partecipazione nei contesti interistituzionali e di confronto col privato sociale per dialogare sui problemi della disabilità psichica - mondo del lavoro - inclusione sociale AUSL, Comuni del Distretto, Cooperative Sociali, Provincia-Nuclei Territoriali-Centro per l’Impiego, Aziende profit 3 Assistenti Sociali, 3 Educatori Professionali, Assistente Sociale Responsabile, Coordinatore e operatori dei CSM referenti

8. Risorse umane che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in n. utenti inseriti nel mondo del lavoro relazione a indicatori n. utenti inseriti nel profit regionali/distrettuali (da esplicitare) Previsione di cui di cui risorse di cui di cui di spesa risorse regionali risorse FRNA TOTALE comunali (Fondo regionali sociale locale (altri 10. Piano + Fondo fondi) finanziario: straordinario) 275. 545 euro + operatori

165

di cui Fondo nazionale NA

di cui Fondo sanitario regionale

di cui risorse da altri soggetti specificare


SCHEDA N. 117 INTERVENTO/PROGETTO: SOSTEGNO ALL’ABITARE DI PERSONE CON DISAGIO PSICHICO O PSICOSOCIALE GRAVE, in continuità con l'anno precedente OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: 1.Soggetto capofila Comune di RE DSMDP e Area Sociale AUSL RE dell’intervento 2. Ambito territoriale Comuni del Distretto di RE di realizzazione 3. Referente Maria Lorena Ficarelli – ficarellima@ausl.re.it - Rosaria Ruta – rutar@ausl.re.it dell’intervento: nominativo e recapiti Utente in condizioni di parziale autonomia con: 4. Destinatari - disagio psichico importante in evoluzione, disagio psichico cronico, disagio psicosociale grave 5. Eventuali Politiche sociali, della casa, della sicurezza interventi/politiche integrate collegate Valutazione dei requisiti ed erogazione di contributi economici a supporto dell’abitare (contributi economici ordinari e straordinari, buoni mensa, buoni alimentari, fondo AGAC), costruzione di linee guida condivise tra operatori del DSM e Operatori dell’Area Sociale, collegamento con le risorse per la povertà offerte direttamente dai Comuni, inserimento negli Appartamenti Protetti (Masone, Roncadella, v.le Timavo, v. Papa Giovanni XXIII), Comunità Alloggio (Villa Chiara) e Casa Albergo di v. Amendola 6. Azioni previste (nell’ambito del progetto terapeutico-riabilitativo individuale e del progetto di convivenza collettivo), condivisione dei progetti residenziali AUSL-Associazione Familiari-Servizi Sociali, sostegno educativo nella gestione del denaro, costruzione di percorsi per l’amministrazione di sostegno, costruzione di reti e attività di mediazione, costruzioni di reti per la sicurezza dell’abitare, collegamento con Dar Voce per le iniziative a supporto della promozione e formazione per l’Amministrazione si Sostegno AUSL RE, Comune di RE, Associazione Sostegno&Zucchero, Dar Voce 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti Operatori DSM équipe Appartamenti Protetti e Villa Chiara (Educatore Professionali, 8. Risorse umane Infermieri Professionali, OSS, coordinatore infermieristico, medico Psichiatra), che si prevede di assistenti sociali, responsabile Area Sociale, direttore CSM, amministrativi, operatore di impiegare segreteria a supporto dell’amministrazione di sostegno 9. Risultati attesi in N utenti che beneficiano dei diversi interventi relazione a indicatori regionali/distrettuali (da esplicitare) Previsione di cui di cui risorse di cui di cui di cui di cui di cui di spesa risorse regionali risorse FRNA Fondo Fondo risorse da TOTALE comunali (Fondo regionali nazionale sanitario altri 10. Piano sociale locale (altri NA regionale soggetti finanziario: + Fondo fondi) specificare straordinario) euro

166


SCHEDA N. 118 INTERVENTO/PROGETTO: Assistenza sanitaria rivolta alla popolazione carceraria OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Garantire l’assistenza sanitaria in carcere come previsto dalle disposizioni regionali applicative del DPCM 1° aprile 2008 CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani

Cura/Assistenza

Prevenzione

Percorso formativo rivolto ai detenuti NG rispetto a malattie Applicazione del protocollo di infettive e loro prevenzione. accoglienza ai Nuovi Giunti, condiviso Prevenzione K colon rivolta ai con tutti gli operatori( sanitari, socio detenuti di età superiore ai 50 educativi) della Casa circondariale. anni. Si conferma la necessità di una Vaccinazione anti-influenzale collaborazione continuativa con il Vaccinazione anti HBV servizio di Mediazione Culturale screening HCV dell’AUSL con ingresso in Istituto di Screening HIV mediatori culturali, formati dopo Screening HBV corso adeguato, che garantiscano Programmazione di corso di possibilità di intervento di mediazione addestramento di 7 unità di in diverse lingue personale medico e 7 di personale infermieristico al corso BLS-D e successiva selezione tra questi del personale da individuare come istruttore per l’ulteriore diffusione della pratica. Ancora da programmare sono per il personale medico il corso “antincendio” e “L 626”. Formazione del personale sanitario e di unità del personale di sorveglianza nella gestione del rischio clinico AUSL 1.Soggetto capofila

Copertura h24 dell’assistenza medica follow up cardiologico riguardante i detenuti che assumono neurolettici, tabagisti in sovrappeso, Prosecuzione dell’attivazione radiologia interna dell’OPG con possibilità di screening radiologico più veloce. Conferma dell’ intensificazione della presenza psichiatrica all’interno dell’istituto (3 volte settimanali) e della presenza odontoiatrica( 3 volte mensili) con riduzione dei tempi di attesa per visita. Offerta dell’attività specialistica ambulatoriale Creazione di una check list integrata per i detenuti extracomunitari da sottoporre alla visita di 1° ingresso, che ponga attenzione al paese di provenienza (per la presenza di sacche endemiche di malattie infettive rare o non comuni in ambito europeo), in modo da creare una mappatura sanitaria che può circolare entro le agenzie che vengono a contatto maggiormente con questo target di pazienti e consentano di giungere più rapidamente ad una eventuale diagnosi e terapia mirata.

dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione

Distretto di Reggio Emilia

3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti

Alberto Branchetti .Via Amendola 2 tel. 0522.335653

4. Destinatari

Popolazione carceraria

5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

Politiche sociali

6. Azioni previste

1. Prosecuzione dell’attivazione radiologia interna dell’OPG con possibilità di screening radiologico più veloce. 2. Adeguamento dell’attività specialistica interna strutturata in base alle esigenze dei detenuti: - Cardiologia - Dermatologia - Infettivologia - Odontoiatria - Diagnostica per immagini - Neurologia per tossicodipendenti - Psicologia per tossicodipendenti 3. Attivazione di consulenze specialistiche ad hoc per particolari esigenze dei detenuti (es. otorinolaringoiatria, oculistica) 4. Attivazione attività di mediazione culturale per detenuti stranieri con difficoltà di comprensione linguistica 5. stilare procedure generali ed istruzioni operative condivise con altre 167


7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare

realtà penitenziarie 6. valorizzare le competenze ed esperienze professionali acquisite sul campo dei sanitari operanti 7. completamento della messa a norma secondo le direttive regionali dell’ambulatorio di Odontoiatria. D CP, DSP, DSM Assistenti sociali Medici, infermieri, tecnici di radiologia, specialisti, mediatori culturali

1) personale infermieristico = 7 unità 2) personale medico = 6 unità equivalenti 3) ore di attività medica di base = 168 settimanali 4) ore cardiologia = 8 mensili 5) ore dermatologia = 6 mensili 9. Risultati attesi in relazione a 6) ore infettivologia = 6 mensili indicatori regionali/distrettuali 7) ore odontoiatria = 12 mensili (da esplicitare) 8) ore diagnostica per immagini = 4 mensili 9) ore neurologia per tossicodipendenti = 18 settimanali 10) ore psicologia per tossicodipendenti = 28 settimanali 11) monitoraggio n° consulenze specialistiche ad hoc 12) monitoraggio attività di mediazione culturale Previsione di cui di cui di cui di cui di cui di spesa risorse risorse FRNA Fondo Fondo totale** comunali regionali (risorse nazionale sanitario € € (Fondo regionali) NA regionale 10. Piano finanziario: 769.774 sociale € € locale e € 769.774 Fondo famiglia) €

168

Eventuali risorse altri soggetti (da specificare)


SCHEDA N. 119 INTERVENTO/PROGETTO: CURE ODONTOIATRICHE RIVOLTE ALLE FASCE DI VULNERABILITÀ SOCIALE IN ATTUAZIONE ALLA DGR 374 OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: AUSL 1.Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione

Distretto di Reggio Emilia

3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti

Greci Marina. Viale Monte San Michele 8. 0522.335480

4. Destinatari

Popolazione con reddito ISEE <22.500 euro

5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

Politiche sociali rivolte ai minori

6. Azioni previste

7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare

1) progressivo adeguamento a quanto previsto dalla delibera GR 374. 2) Aumento di attività specialistica ambulatoriale odontoiatrica finalizzate all’espletamento di: • Viste odontoiatriche • Attività di cura conservativa • Attività di cura protesica • Attività di cura ortodontia 3) attivazione ambulatorio odontoiatrico per pazienti disabili 4) offerta cure odontoiatriche ai soggetti ospiti delle case di riposo DCP , servizi sociali del Comune

Infermieri, specialisti ambulatoriali, personale amministrativo, assistenti sociali. 1) n° ore dedicate all’attività odontoiatrica >= 418 2) n° visite odontoiatriche offerte >= 4.700 9. Risultati attesi in relazione a 3) n° cure odontoiatriche offerte >= 19.000 indicatori regionali/distrettuali 4) n° cure ortodontiche offerte >= 19.000 (da esplicitare) 5) monitoraggio pz disabili che accedono all’ambulatorio 6) monitoraggio pazienti trattati in strutture. cui Eventuali Previsione di cui di cui di cui di cui di di spesa risorse risorse FRNA Fondo Fondo risorse altri totale** comunali regionali (risorse nazionale sanitario soggetti regionale (da € € (Fondo regionali) NA specificare) 10. Piano finanziario: 735.910 sociale € € locale e € 735.910 Fondo famiglia) € €

169


COMUNE DI REGGIO EMILIA SCHEDA N. 120 INTERVENTO/PROGETTO: IL LABORATORIO DELL’ABITARE , in continuità con l'anno precedente OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: prevenzione ob 15 1.Soggetto capofila Comune di RE dell’intervento 2. Ambito territoriale Comuni del Distretto di RE di realizzazione 3. Referente Conduttori Tavolo Tematico “Povertà e Inclusione Sociale” dell’intervento: tra cui dott.ssa Rosaria Ruta rutar@ausl.re.it nominativo e recapiti Persone in condizioni di disagio sociale e psicosociale in condizioni di precarietà 4. Destinatari abitativa e relazionale 5. Eventuali Politiche sociali e della casa e del lavoro interventi/politiche integrate collegate Consolidamento dei legami tra agenzie dell’accoglienza pubbliche e del Terzo Settore Manutenzione della mappa delle risorse di accoglienza costruita dal tavolo Contrasto alla povertà e ad altre forme di disagio sociale e inserimento nel sito del Comune 6. Azioni previste capofila. Iniziative di confronto sugli alloggi ponte per: condividere problemi e individuare strategie per l’autonomia dei nuclei familiari in relazione alla crisi economica, coinvolgere la cittadinanza nella corresponsabilità Comuni del Distretto di RE, AUSL, Associazione di Familiari, Terzo Settore costituenti il 7. Istituzioni/attori Tavolo Tematico “Povertà e Inclusione Sociale”, Carcere di Reggio Emilia, Terzo sociali coinvolti Settore coinvolto nell’organizzazione di risposte di accoglienza, ACER 8. Risorse umane Assistenti Sociali AUSL e Comune, Direttore CSM RE, Direttore SERT che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in N. soggetti/agenzie del Pubblico e del Terzo Settore coinvolti relazione a indicatori regionali/distrettuali (da esplicitare) Previsione di cui di cui risorse di cui di cui di cui di cui di cui di spesa risorse regionali risorse FRNA Fondo Fondo risorse da TOTALE comunali (Fondo regionali nazionale sanitario altri 10. Piano sociale locale (altri NA regionale soggetti finanziario: + Fondo fondi) specificare straordinario) euro

170


SCHEDA N. 121 INTERVENTO/PROGETTO: APPARTAMENTI PER PERCORSI VERSO L’AUTONOMIA in continuità con l'anno precedente OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE:cura/assistenza ob. 1 - ob 15 1.Soggetto capofila dell’intervento (Comune, forma 2. Ambito territoriale di realizzazione 3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti

Comune di RE - AUSL Comune del Distretto RE Maria Lorena Ficarelli ficarellima@ausl.re.it; Elena Orlandini elena.orlandini@municipio.re.it

4. Destinatari

Soggetti fragili, uomini e donne, con aspetti multiproblematici di disagio

5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

Politiche sociali, della casa, della sicurezza

6. Azioni previste

7. Istituzioni/attori sociali coinvolti

A partire dall’dentificazione degli appartamenti - in base alle caratteristiche strutturali, di costo, alla contiguità di risorse di rete formali - e all’individuazione dei primi due appartamenti sui quali avviare la fase operativa procedere a: Mappatura delle risorse dei relativi territori/quartieri e loro coinvolgimento fin dalla fase di progettazione Individuazione delle persone alle quali proporre tale opportunità e definizione dei singoli progetti Verifica della prima fase operativa a sei mesi dall’avvio Realizzazione graduale dell’intero progetto Assessorato delle Politiche Sociali, ACER, Servizi Sociali Comuni e AUSL, DSMDP, Soggetti sociali coinvolti nel Tavolo tematico “Contrasto alla povertà e ad altre forme di disagio sociale” del PdZ del Distretto di RE: Caritas, CeiS, Associazione Papa Giovanni XXIII, La Quercia, L’Ovile, Mag6, Sostegno & Zucchero, Rabbunì, Camelot, UEPE e Carcere di RE; Dimora d’Abramo, Casa Betania, Associazione Non da Sola, coop. Madre Teresa, Parrocchia di San Pellegrino. Altri soggetti sociali, istituzionali e non, verranno coinvolti in relazione all’ubicazione degli appartamenti a partire da una mappatura del territorio/quartiere Assistenti sociali, amministrativi, responsabili servizi sociali e sanitari, mediatori condominiali ACER, educatori professionali, operatori sanitari

8. Risorse umane che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in N. soggetti relazione a indicatori N. soggetti regionali/distrettuali (da esplicitare) Previsione di spesa TOTALE 10. Piano finanziario:

accolti nel 2010 del territorio/quartiere coinvolti per singolo progetto nel 2010

di cui di cui risorse risorse regionali comunali (Fondo sociale locale + Fondo straordinario)

euro

171

di cui di cui risorse FRNA regionali (altri fondi)

di cui Fondo nazionale NA

di cui Fondo sanitario regionale

di cui risorse da altri soggetti specificare


SCHEDA N. 122 INTERVENTO/PROGETTO: Assegnazione di alloggi ERP – continuità anno precedente OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: cura /assistenza ob 1-ob 3 Comune di Reggio Emilia 1.Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione 3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti

4. Destinatari 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate 6. Azioni previste 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti

Comune di Reggio Emilia

Alberto Bevilacqua – Comune alberto.bevilacqua@municipio.re.it

RE,

tel.

0522/456283,

e-mail

Francesca Bertani – Comune francesca.bertani@municipio.re.it

RE,

tel.

0522/456406,

e-mail

Nuclei familiari residenti nel comune di Reggio Emilia, o con richiedente con attività lavorativa nel comune di Reggio Emilia con reddito medio basso in condizione di bisogno abitativo Politiche sulla casa

Gestione del procedimento di raccolta delle domande, elaborazione graduatorie quadrimestrali, assegnazioni alloggi. ACER, Servizi Sociali AUSL, Organizzazioni Sindacali di categoria, CAAF

8. Risorse umane N. 6 unità in organico al servizio Servizi ai Cittadini che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in Garantire il corretto ed equo accesso alla risorsa casa, nel rispetto della relazione a trasparenza e chiarezza delle procedure di assegnazione. indicatori Indicatore: Numero domande trattate regionali/distrettuali (da esplicitare) cui di cui Eventuali Previsione di cui di cui risorse di cui di FRNA Fondo Fondo risorse altri di spesa risorse regionali totale comunali (Fondo (risorse nazionale sanitario soggetti 10. Piano € € sociale locale regionali) NA regionale (da finanziario: e Fondo € € specificare) € straordinario) € €

172


SCHEDA N. 123 INTERVENTO/PROGETTO: FONDO AFFITTI – continuità anno precedente OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: cura/assistenza - ob 1-ob 3 1.Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione 3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti

Comune di Reggio Emilia Comune di Reggio Emilia

Alberto Bevilacqua – Comune alberto.bevilacqua@municipio.re.it

RE,

tel.

0522/456283,

e-mail

Francesca Bertani – Comune francesca.bertani@municipio.re.it

RE,

tel.

0522/456406,

e-mail

4. Destinatari

Nuclei familiari residenti nel Comune di Reggio Emilia

5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

Politiche sulla casa

6. Azioni previste 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali

10. Piano finanziario:

Gestione delle domande ed erogazione del beneficio Servizi Sociali AUSL; Organizzazioni Sindacali anche di categoria; CAAF N. 3 unità in organico al servizio Servizi ai Cittadini e n. 2 unità in assunzione a tempo determinato Garantire forme di sostegno economico a nuclei famigliari con disagio di tipo economico. Indicatore:.Numero domande trattate

Previsione di di cui risorse di cui risorse spesa totale comunali regionali €. 1.058.139,05 €. € 828.139,05 230.000,00

di cui FRNA (risorse regionali) €

di cui Fondo nazionale NA

di cui Fondo sanitario regionale €

Eventuali risorse altri soggetti (da specificare)

€ €

173


SCHEDA N. 124 INTERVENTO: ALLOGGI DI ASSISTENZA ABITATIVA (in continuità con l'anno 2009 ) OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: cura /assistenza ob. 6 ob15-0b17 1.Soggetto capofila dell’intervento

Comune di Reggio Emilia

2. Ambito territoriale di realizzazione

Comune di Reggio Emilia

3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti

Dott.ssa Annamaria Fabbi, Comune di Reggio Emilia, tel 0522/456833, e-mail: annamaria.fabbi@municipio.re.it

4. Destinatari

Nuclei familiari in difficoltà economica con conseguente perdita dell’alloggio (sfratti); persone che hanno necessità di allontanarsi dal nucleo originario per situazioni di conflitti in essere; nuclei che dopo percorsi di trattamento socio sanitario hanno la necessità di una sistemazione abitativa per il periodo necessario al reperimento di un alloggio in modo autonomo; nuclei familiari con componenti in condizioni sanitarie difficili; persone senza alloggio e che non sono in grado di ottenere una autonomia sufficiente a supporto dei servizi o di reti per dare stabilità, .

5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

6. Azioni previste

7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare

Ospitalità temporanea attraverso l’utilizzo di un alloggio o posti letto in concessione provvisoria Accompagnamenti mirati a: recuperare una situazione economica più stabile attraverso il reperimento di un lavoro; recuperare strumenti e comportamenti adeguati per l’utilizzo di un alloggio (per potere assumerne le responsabilità che derivano dall’avere una casa) recuperare e sviluppare capacità imprenditoriali della persona recuperare capacità economiche sufficienti per stabilizzarsi sul nostro territorio con un contratto autonomo per l’uso di un alloggio Nel 2010 si prevede un aumento di alloggi nell’ambito del patrimonio pubblico da destinarsi a questo tipo di ospitalità Comune di RE, AUSL, Cooperazione Sociale, Organizzazioni di Volontariato, ACER, Parrocchie, Centri ricreativi

Offrire una sistemazione abitativa in momenti di emergenza Offrire una sistemazione abitativa a persone in condizioni sanitarie precarie che non 9. Risultati attesi in relazione dispongono di una abitazione a indicatori Offrire percorsi di accompagnamento all’autonomia da situazioni di forte difficoltà regionali/distrettuali (da economica, garantendo una sistemazione abitativa per un periodo definito esplicitare) Offrire percorsi di accompagnamento a persone, in genere straniere , di sesso maschile, che vivono nel nostro territorio e hanno un regolare contratto di lavoro ma che non dispongono di un alloggio di cui di cui di cui risorse di cui risorse di cui di cui Previsione di regionali risorse da regionali di cui Fondo risorse Fondo altri spesa (Fondo 10. Piano comunali (altri FRNA nazionale sanitario TOTALE soggetti sociale locale finanziario fondi) NA regionale + Fondo (utenti) straordinario)

Euro 286.200,00 278.200,00

8.000,00

174


SCHEDA N. 125 INTERVENTO/PROGETTO: CASA DELLE DONNE (in continuità con l'anno 2009) OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: cura /assistenza ob 1.- ob. 5 - ob 17 1.Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione 3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti 4. Destinatari

Comune di Reggio Emilia Provincia di Reggio Emilia Dott.ssa Annamaria Fabbi, Comune di Reggio Emilia, tel 0522/456833, e-mail: annamaria.fabbi@municipio.re.it Donne con o senza figli minori che subiscono violenza fisica, sessuale, psicologica ed economica.

5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate Informazione e accoglienza (legale, psicologica, orientamento al lavoro) Ospitalità temporanea, con garanzia di anonimato Sensibilizzazione e formazione, rivolte a tutti gli operatori (sociali, educativi, scolastici) che impattano il fenomeno Tavolo interistituzionale di contrasto al fenomeno della violenza alle donne, composto da amministratori, servizi sanitari, forze dell’ordine, rappresentanti degli organi giudiziari e dell’ordine degli avvocati con l’obiettivo di diffondere cultura e prevenzione 6. Azioni previste e di raccordare maggiormente i percorsi costruiti intorno alle problematiche gestite dalla Casa. Sensibilizzazione dell’opinione pubblica sui media locali Sperimentazione di uno strumento di raccolta dati che faciliti la lettura e la conoscenza del fenomeno. Predisposizione di un accordo interservizi per l’accoglienza in situazioni di emergenza. Confronto/ formazione sul tema dell’autore di violenza 7. Istituzioni/attori Comune di RE, Associazione Nondasola; AUSL, Azienda Ospedaliera S,Maria sociali coinvolti Nuova;Forze dell’Ordine; Organizzazioni di Volontariato, Ordine avvocati 8. Risorse umane che si Operatrici e volontarie della Associazione Nondasola prevede di impiegare Operatrice comunale La Casa è uno spazio dove le donne, attraverso la relazione ed il confronto con le altre 9. Risultati attesi in donne, possono trovare riconoscimento del proprio valore, fiducia e sostegno nella relazione a indicatori costruzione del proprio percorso di uscita dalla violenza. regionali/distrettuali (da Offrire protezione in momenti di emergenza esplicitare) Offrire percorsi di accompagnamento all’emancipazione da situazioni di violenza di cui di cui di cui risorse di cui risorse di cui di cui Previsione di risorse da regionali risorse regionali di cui Fondo Fondo spesa (Fondo altri 10. Piano (altri FRNA nazionale sanitario comunali soggetti TOTALE sociale locale finanziario fondi) NA regionale + Fondo (utenti) straordinario) Euro 242.000,00 239.000,00

3.000,00

175


SCHEDA N. 126 INTERVENTO/PROGETTO: DOCCE PUBBLICHE (in continuità con l'anno precedente) OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: CURA E ASSISTENZA ob 1- ob.6 1.Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione 3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti 4. Destinatari

Comune di Reggio Emilia Comune di Reggio Emilia

Dott.ssa Annamaria Fabbi, Comune di Reggio Emilia, tel 0522/456833, e-mail: annamaria.fabbi@municipio.re.it Cittadini in stato di marginalità sociale

5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate 6. Azioni previste 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare

Raccordo con altri punti del sistema dei servizi locale per garantire maggiore fruibilità del Servizio e inserimento del Servizio all’interno della Mappatura delle risorse destinate ai cittadini in condizioni di marginalità sociale e distribuzione della mappatura delle risorse a tutti i soggetti del privato sociale e dei servizi pubblici Cooperazione Sociale; Caritas; AUSL di Reggio Emilia; Associazioni di Volontariato.

Garantire la possibilità di fruire del servizio di igiene personale a persone senza fissa dimora, o in stato di difficoltà, contribuendo a prevenire rischi per la salute individuale 9. Risultati attesi in e/o collettiva con una aumentata qualità nella erogazione del Servizio Sono terminati i relazione a lavori di ristrutturazione e manutenzione straordinaria dei locali destinati a questo indicatori uso e sono già migliorati gli indicatori di frequenza del Servizio. Rimane un servizio regionali/distrettuali essenziale nell’ambito degli interventi a favore dei senza fissa dimora, ma anche di (da esplicitare) persone che domiciliate sul territorio trovano qui una risposta alla precaria condizione abitativa. di cui di cui di cui risorse di cui risorse di cui di cui Previsione regionali risorse da regionali di cui Fondo risorse Fondo 10. Piano altri di spesa (Fondo comunali (altri FRNA nazionale sanitario finanziario TOTALE sociale locale soggetti fondi) NA regionale (*) (specificare) + Fondo straordinario) Euro

(*) Si tratta di un servizio accessorio della Casa Albergo Comunale, i cui costi sono compresi nella scheda “Alloggi di assistenza abitativa”

176


SCHEDA N. 127 INTERVENTO/PROGETTO:

CONTRIBUTO ALLE MENSE RIVOLTE A PERSONE IN DIFFICOLTA’ (in continuità con l'anno 2009) OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: cura e assistenza 1.Soggetto capofila dell’intervento

Comune di Reggio Emilia

2. Ambito territoriale di realizzazione 3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti

Comune di Reggio Emilia Dott.ssa Annamaria Fabbi, Comune di Reggio Emilia, tel 0522/456833, e-mail: annamaria.fabbi@municipio.re.it

4. Destinatari

Organizzazioni del Privato Sociale che operano nell’ambito della marginalità.

5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate Monitoraggio degli accessi/pasti erogati Erogazione dei contributi a sostegno dell’attività;

6. Azioni previste 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali (da esplicitare)

10. Piano finanziario

Caritas; Vescovado, Convento dei Frati Cappuccini

Concorrere con quelle organizzazioni locali che, con l’impegno e la collaborazione di volontari, prestano interventi di carattere assistenziale a persone in grave difficoltà svolgendo in tal senso un’importante e insostituibile funzione di aiuto e sostegno agli indigenti di cui di cui di cui risorse di cui di cui di cui risorse risorse Previsione regionali regionali di cui Fondo da risorse Fondo di spesa (Fondo comunali FRNA nazionale sanitario (altri altri TOTALE sociale locale fondi) NA regionale soggetti + Fondo straordinario)

Euro 30.000,00 30.000,00

177


SCHEDA N. 128 INTERVENTO/PROGETTO: Qualità di vita e percorsi di accompagnamento/sostegno per l’inclusione sociale della popolazione nomade Sinta e Rom - In continuità con anno precedente OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: ob.9 messa in rete dei soggetti che a diverso titolo intervengono sulla popolazione nomade monitoraggio delle presenze sul territorio e dei mutamenti quali/quantitativi all’interno della Comunità; rafforzamento della capacità della popolazione sinta di relazione e di integrazione formazione permanente degli operatori-mediatori

1.Soggetto capofila dell’intervento

Comune di Reggio Emilia – Politiche per l’inclusione l’Integrazione e la Convivenza

2. Ambito territoriale di realizzazione

Territorio comunale e Comuni limitrofi dove risiedono o sono domiciliati Sinti.

3. Referente Dirigente Dott. Carlo Vestrali dell’intervento: Funzionaria Strozzi Alfa nominativo e recapiti Alfa.strozzi@comune.re.it

4. Destinatari

5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

-

Comunità sinta reggiana residente nelle aree sosta comunali e nei terreni privati. Comunità Rom residente o domiciliata nel Comune di Reggio Emilia. Operatori dei servizi sociali ed educativi che seguono o hanno in carico persone nomadi. Tutta la cittadinanza. In particolare persone e nuclei con progetti di autonomia specifici.

-

Lavoro in rete con diversi soggetti del territorio sia su percorsi singoli che su progettazioni complessive rivolte alla comunità nomadi. Creazione di un tavolo tra i Comuni del distretto aventi nomadi residenti per creare strumenti di mappatura condivisi e interventi integrati.

-

6. Azioni previste

-

Operatori presenti nei luoghi di vita dei nomadi (campi comunali, terreni, case, strutture,…) Mappatura delle presenze di Sinti e Rom. Realizzazione (in collaborazione con altri Servizi) di progetti di promozione sociale per singoli nuclei famigliari sinti e rom. Monitoraggio inserimenti scolastici. Progetti individualizzati di inserimento scuola ed extrascuola per problematicità specifiche. Percorsi di orientamento alla ricerca del lavoro e sostegno degli inserimenti lavorativi. Monitoraggio delle condizioni delle aree sosta pubbliche. Sostegno dei percorsi di uscita dai campi. Contatti con il volontariato giovanile. Partecipazione con i giovani nomadi ad eventi ludico-ricreativi organizzati all’interno della città, in particolare con la collaborazione di Unità di Strada. Azioni di informazione per la cittadinanza attraverso la distribuzione di materiale specifico. Formazione continua degli operatori attraverso la partecipazione a convegni o seminari su tematiche specifiche.

7. Istituzioni/attori sociali coinvolti

-

Servizi dell’Ente (Ufficio Scuola, Uffici Tecnici, Ufficio Casa, Poli territoriali, Anagrafe,…) Istituzioni Scuole Enti di formazione Organizzazioni del privato sociale Associazioni nomadi del territorio Ausl

8. Risorse umane che si prevede di impiegare

-

quattro operatori dedicati un referente del progetto

178


9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali (da esplicitare)

10. Piano finanziario:

-

buona tenuta dei percorsi intrapresi da alcune famiglie di habitat fuori dai campi nomadi (microarea, ERP,‌) consolidamento della Rete di lavoro attraverso anche la costruzione di strumenti specifici microprogettualità rivolte ai singoli e ai nuclei buona conoscenza dei gruppi sinti e rom presenti sul territorio inserimento dei giovani nomadi in contesti giovanili informazione rivolta alla cittadinanza inserimento scolastico e consegna libri ti testo per le scuole medie e superiori.

di cui di cui di cui di cui di cui Previsione di di cui risorse di cui risorse risorse FRNA Fondo Fondo risorse da spesa comunali regionali regionali nazionale sanitario TOTALE (Fondo altri (altri NA regionale soggetti sociale locale fondi) (utenti) + Fondo straordinario) euro 130.000,00 128.000,00

2.000,00

179


SCHEDA N. 129 INTERVENTO/PROGETTO: PROGRAMMA DI INTERVENTO PER LA LIMITAZIONE DELL’IMPATTO SOCIALE DELLA CRISI ECONOMICA ED OCCUPAZIONALE – MISURE ANTISFRATTO (nuovo intervento) OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: 1.Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione

Comune di Reggio Emilia Comune di Reggio Emilia

3. Referente dell’intervento:

4. Destinatari

5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

6. Azioni previste

Alberto Bevilacqua Alberto.bevilacqua@municipio.re.it tel. 0522/456283 Elena M. Davoli Elena.davoli@municipio.re.it tel 0522/456719 Cittadini residenti nel Comune di Reggio Emilia colpiti dalla crisi economica ed occupazionale e che si trovino in una delle seguenti condizioni: 1) perdita del lavoro per cessazione o ridimensionamento dell’attività; 2) riduzione delle ore lavorative di soci lavoratori di cooperative; 3) mancato rinnovo di contratti a tempo determinato; 4) cassa integrazione ordinaria o straordinaria; 5) mobilità Interventi di natura economica Interventi per riduzione di rette negli asili nido e scuole comunali dell’infanzia. Interventi di bassa soglia (mense, dormitori) Distribuzione di beni alimentari (Re Mida Food) 1) Realizzazione delle misure contenute nell’Accordo fra Comune di Reggio Emilia, le OO.SS., ACER e le Associazioni dei proprietari immobiliari per consentire la sospensione dell’esecuzione degli sfratti per morosità o la loro prevenzione, mediante rinegoziazione provvisoria del canone di locazione. 2) Monitoraggio, verifica e sviluppo dell’iniziativa sperimentale. Organizzazioni Sindacali, Associazioni dei proprietari immobiliari, ACER, Ordine degli Avvocati, Tribunale.

7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di Figure Professionali degli Sportelli Sociali e degli sportelli al cittadino impiegare 9. Risultati attesi in Mitigazione dell’impatto sociale della crisi economica, mediante un aumento delle risorse e relazione a delle opportunità, a disposizione dei Comuni. indicatori regionali/distrettuali di cui di cui di cui risorse regionali risorse di cui di cui risorse da Previsione di di cui regionali di cui Fondo (Fondo Fondo altri soggetti spesa risorse 10. Piano sociale (altri FRNA nazionale sanitario (Fondazione TOTALE comunali finanziario fondi) locale + NA regionale Manodori e ACER) Fondo straordinario Euro 300.000,00

80.000,00

180

220.000,00


SCHEDA N. 130 INTERVENTO/PROGETTO: PROGRAMMA DI INTERVENTO PER LA LIMITAZIONE DELL’IMPATTO SOCIALE DELLA CRISI ECONOMICA ED OCCUPAZIONALE – CONTRIBUTI ECONOMICI (in continuità con l’anno precedente) OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Povertà ed esclusione sociale 1.Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione 3. Referente dell’intervento:

4. Destinatari

5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

6. Azioni previste

7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare

Comune di Reggio Emilia Comune di Reggio Emilia Annamaria Fabbi Annamaria.Fabbi@municipio.re.it Tel.0522/456833 Cittadini residenti nel comune di Reggio Emilia colpiti dalla crisi economica ed occupazionale e che si trovino in una delle seguenti condizioni: 6) perdita del lavoro per cessazione o ridimensionamento dell’attività; 7) riduzione delle ore lavorative di soci lavoratori di cooperative; 8) mancato rinnovo di contratti a tempo determinato; 9) cassa integrazione ordinaria o straordinaria; 10) mobilità Interventi per riduzione di rette negli asili nido e scuole comunali dell’infanzia. Interventi di bassa soglia (mense, dormitori) Distribuzione di beni alimentari (Re Mida Food) Iniziative, anche sperimentali, per favorire il mantenimento dell’abitazione ed evitare l’esecuzione degli sfratti per morosità. 1) Realizzazione delle misure contenute nell’Accordo fra Comune di Reggio Emilia e le OO.SS. per il potenziamento degli interventi di natura economica a sostegno delle persone e/o famiglie colpite dalla crisi economica determinato. Realizzazione di misure a sostegno delle famiglie colpite dalla crisi. Il sostegno deve essere collegato all’integrazione al reddito, alle spese di acquisto di beni essenziali, ai costi dell’abitazione, alla frequenza scolastica della scuola dell’obbligo. 2) Monitoraggio e verifica dell’iniziativa, congiuntamente a quelle che si riferiscono al sostegno per le rette per congiunti non autosufficienti, e per rette negli asili nido e scuole dell’infanzia. Istituzione Scuola, Organizzazioni Sindacali, Mense cittadine, Grande Distribuzione, comuni del distretto, volontariato Figure Professionali degli Sportelli Sociali e degli sportelli al cittadino

9. Risultati attesi in relazione a Ampliamento degli strumenti a disposizione dei servizi sociali per sostenere e diversificare indicatori progetti di aiuto alle persone in difficoltà economica a causa degli effetti della crisi economica. regionali/distrettuali di cui di cui risorse risorse di cui regionali regionali di cui di cui Previsione di di cui risorse da (Fondo (altri fondi: di cui Fondo Fondo spesa risorse altri 10. Piano sociale FSL FRNA nazionale sanitario TOTALE comunali soggetti finanziario locale + straordinario NA regionale specificare Fondo 2009) straordinario Euro

467.887.87

231.394,87 236.493,00

181


SCHEDA N. 131 INTERVENTO/PROGETTO: ……ASSISTENZA ECONOMICA (in continuità con l'anno precedente OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: 1.Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione 3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti

Comune di Reggio Emilia Comune di Reggio Emilia

Annamaria.fabbi@municipio.re.it Cittadini residenti nel Comune di Reggio Emilia in condizioni di disagio economico.

4. Destinatari 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate 6. Azioni previste 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali (da esplicitare)

Interventi per la riduzione delle rette negli asili nidi comunali e nelle scuole comunali dell’infanzia; Interventi di bassa soglia ( mense, dormitori) Distribuzione di beni alimentari ( Re Mida Food) Aumento del budget a disposizione per gli interventi di natura economica finalizzati a sostenere le famiglie in difficoltà economica, mediante l’erogazione di prestazioni di integrazione al reddito; Istituzione Scuola, Organizzazioni Sindacali, Mense cittadine, Grande distribuzione, Caritas, Organizzazioni di Volontariato, Servizi Sociosanitari. Figure professionali degli Sportelli Sociali e degli Sportelli al cittadino.

Ampliamento degli strumenti a disposizione dei servizi sociali per sostenere e diversificare progetti di aiuto alle persone in difficoltà economica.

Previsione di spesa TOTALE 10. Piano finanziario:

di cui risorse di cui risorse di cui di cui di cui di cui di cui comunali regionali risorse FRNA Fondo Fondo risorse da (Fondo regionali nazionale sanitario altri soggetti sociale locale (altri NA regionale –specificare + Fondo fondi) (Enìa; ACER; straordinario) Unicredit)

euro 1.351.202,00 800.000,00

551.202,00

182


SCHEDA N. 132 INTERVENTO/PROGETTO: ……PERCORSI PER L’ACCOGLIENZA è in continuità con l'anno precedente OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: 1.Soggetto capofila Comune di Reggio Emilia dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione

Alcuni Comuni della Zona Sociale di Reggio Emilia: Reggio Emilia, Bagnolo in Piano, Cadelbosco Sopra, Castelnovo di Sotto. Dott.ssa Elena M. Davoli, Policy per la coesione sociale e la solidarietà tel. 0522/456719 Dr.ssa Anna Maria Fabbi Servizio “Servizi Sociali” Tel. O522/456832 Persone senza fissa dimora o in situazioni di marginalità

3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti 4. Destinatari 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

6. Azioni previste

7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali (da esplicitare)

Riformulazione del sistema dell’offerta pubblica e privata nell’area marginalità/ bassa soglia, secondo i criteri di una maggiore integrazione fra servizi sociali e sanitari e in stretta interazione con le organizzazioni del privato sociale. Consolidamento del percorso di ospitalità e/o accompagnamento educativo a supporto di situazioni di disagio complesso; Avvio della riprogettazione della rete di accoglienza per favorire l’allestimento di percorsi a bassa soglia di accesso, a partire dall’ utilizzo e rielaborazione della mappa delle risorse realizzata dal Tavolo Tematico Povertà. Comuni del Distretto, Azienda USL distretto di Reggio Emilia, Azienda Ospedaliera S.Maria Nuova,Caritas, Cooperazione Sociale, Privato Sociale, Parrocchie Professionisti dei servizi sociosanitari e del privato sociale. Volontari n. utenti; n. risorse attivate

Previsione di cui di spesa risorse TOTALE comunali 10. Piano finanziario: euro

30.000 28.000,00

di cui risorse regionali (Fondo sociale locale + Fondo straordinario) 2.000,00

183

di cui di cui risorse FRNA regionali (altri fondi)

di cui Fondo nazionale NA

di cui Fondo sanitario regionale

di cui risorse da altri soggetti specificare


SCHEDA N. 133 INTERVENTO/PROGETTO: Sostegno a situazioni di emergenza abitativa in continuità con l'anno 2009 con uno sviluppo di azioni innovative per aggiungere, nella rete dei servizi per persone in marginalità, modalità abitative a favore di persone con difficoltà a raggiungere una sufficiente livello di autonomia OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Cura /assistenza 1.Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione 3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti

Comune di Reggio Emilia Comune di Reggio Emilia Dott.ssa Annamaria Fabbi, Comune di Reggio Emilia, tel 0522/456833, e-mail: annamaria.fabbi@municipio.re.it

4. Destinatari

Cittadini adulti, donne sole o con bambini, nuclei familiari residenti nel Comune di Reggio Emilia Persone sole senza rete parentale con grosse difficoltà a raggiungere una autonomia sufficiente a garantire loro la possibilità di usare in modo adeguato un alloggio

5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

Raccordo con le politiche di inclusione Dal 2008 i percorsi verso l’autonomia sono più strettamente connessi al lavoro del Laboratorio dell’abitare, nato in seno al tavolo tematico “Contrasto alla povertà e promozione della salute mentale” In questo ambito è stata elaborata una nuova linea progettuale, specificamente rivolta a persone in carico ai servizi socio-sanitari, senza sistemazione abitativa, con grosse difficoltà a raggiungere un livello di autonomia adeguato all’utilizzo di un alloggio. Su questa linea progettuale, da avviare in via sperimentale su due appartamenti dedicati, le azioni previste nel 2010 sono: • Monitoraggio costante da parte dei Servizi e delle reti di riferimento delle persone ospitate, in alloggi che per la loro collocazione sono inseriti in un territorio denso di servizi e opportunità di socializzazione: • Integrazione del reddito attraverso l’aiuto economico per persone senza mezzi di sussistenza • Valutazione dell’andamento della sperimentazione

6. Azioni previste

Per quanto riguarda i tre sottoprogetti più consolidati in cui è articolato il progetto (Il Ponte, Pensionato Cavazzoli, Sussidi sostegno abitativo di utenti SERT e DSM, le azioni previste sono strettamente connesse con l’utenza specifica: Il Ponte (utenti SERT disintossicati o in terapia farmacologia sostitutiva, senza dimora, con lavoro anche saltuario): - Colloqui e supporto individuale - Aiuto e supervisione nella gestione domestica e del denaro - Verifiche periodiche di controllo sull’astinenza dall’uso di droghe - Verifiche settimanali con gli utenti Pensionato Cavazzoli (Donne sole o con bambini) - Elaborazione di progetti individuali personalizzati finalizzati a conseguire una autonomia lavorativa e abitativa, in connessione con i percorsi di accesso e accompagnamento alle soluzioni abitative messe in campo dal sistema locale; - Azioni di supporto a favore dei bambini presenti in struttura

7. Istituzioni/attori sociali coinvolti

Sussidi sostegno abitativo di utenti SERT e DSM - Erogazione di contributi finalizzati al mantenimento della abitazione (utenze e eventuali altre spese di conduzione) in stretta connessione con i progetti di vita delle persone ed in ambito di progetti condivisi fra Azienda USL e Comune Comune di Reggio Emilia, Azienda USL di Reggio Emilia; Soggetti gestori del Privato Sociale (Associazione Papa Giovanni XXIII);

184


8. Risorse umane che si prevede di Assistenti sociali, Educatori e Operatori del privato sociale, Volontari impiegare Sostegno, attraverso la messa a disposizione di periodi di accoglienza abitativa, a momentanee situazioni di particolare disagio rappresentate da:donne sole e/o con figli per le quali si stiano costruendo progetti individuali finalizzati all’inserimento sociale, 9. Risultati attesi in all’indipendenza ed autonomia abitativa; relazione a indicatori sostegno ed accompagnamento a situazioni di particolare fragilità, mediante erogazione regionali/distrettuali di contributi (da esplicitare) Migliorare la qualità di vita di persone sole integrare le persone al territorio con inserimenti mirati e accompagnati migliorare la qualità di vita riducendo le condizioni di forte marginalità

10. Piano finanziario

Euro

Previsione di spesa TOTALE

di cui risorse comunali

di cui risorse regionali (Fondo sociale locale + Fondo straordinario

265.769,00 134.769,00 131.000,00

185

di cui risorse regionali (altri fondi)

di cui FRNA

di cui di cui di cui risorse da Fondo Fondo altri nazionale sanitario soggetti NA regionale specificare


UNIONE “TERRA DI MEZZO” SCHEDA N. 134 INTERVENTO/PROGETTO: ESCLUSIONE SOCIALE in continuità con l'anno precedente OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: - Garantire piena cittadinanza a tutte le persone, sostenendo il loro percorso di sviluppo nell’autonomia attraverso l’offerta di opportunità per la costruzione di una esistenza equa e dignitosa. - Sostenere percorsi flessibili e costruire nuove risposte in ambito lavorativo e abitativo, anche attraverso progettazioni integrate pubblico/privato. - Rinforzare i legami di legami di solidarietà familiare e sociale al fine di prevenire l’insorgere di fenomeni di esclusione sociale UNIONE “TERRA DI MEZZO” - Area Sociale e Socio Sanitaria 1.Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione 3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti 4. Destinatari 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

6. Azioni previste

7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali

10. Piano finanziario:

Comuni dell’UNIONE “TERRA DI MEZZO” DOTT.SSA MILA BERTOCCHI Comune di Bagnolo in Piano – 0522/957435 bertocchi.mila@comune.bagnolo.re.it Adulti residenti nei 3 comuni, a rischio di forte esclusione sociale, che possono anche presentare problematiche psichiatriche e/o dipendenze patologiche (alcool, droghe,gioco) Immigrati,giovani, anziani, politiche familiari, politiche del lavoro.

Individuazione nel territorio zonale di un punto di accesso bassa soglia in collaborazione con le risorse di volontariato attive sul territorio, che assicuri l’erogazione di prestazioni ad esigenze primarie delle persone. Supporto all’inserimento lavorativo,formazione e orientamento ai servizi e al reinserimento in attività lavorative. Sperimentazione di specifiche misure economiche a contrasto della povertà. AUSER, Caritas, Parrocchia, organizzazioni del privato sociale , Acer, Az. USL, Centro per l’impiego Assistenti Sociali dell’Unione, volontari, educatori.

Miglioramento della qualità di vita, riducendo le condizioni di forte marginalità. Reinserimenti lavorativi mirati e accompagnati. Sostegno a particolari situazioni id disagio abitativo. Previsione di cui di cui risorse di cui di cui di cui di cui di spesa risorse regionali risorse FRNA Fondo Fondo TOTALE comunali (Fondo regionali nazionale sanitario sociale locale (altri fondi) NA regionale + Fondo straordinario) € € € euro 100.000 12.946,97 87.053,03

186

di cui risorse da altri soggetti specificare


POLO 7 SCHEDA N. 135 INTERVENTO/PROGETTO:ELABORAZIONE DI PERCORSI DI INTEGRAZIONE LAVORATIVA A FAVORE DELLE PERSONE A RISCHIO DI FORTE ESCLUSIONE SOCIALE ( in continuità con l'anno precedente) OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Comune di vezzano sul Crostolo 1.Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale UNIONE PEDECOLLINA (Albinea Quattro Castella e Vezzano sul Crostolo ) di realizzazione 3. Referente ROSSI MATTIA Comune di Vezzano sul Crostolo Piazza della Libertà 01 tel 0522/601932 dell’intervento: 349/8579711 nominativo e recapiti CITTADINI in carico ai Servizi Sociali in svantaggio sociale e/o con problematiche 4. Destinatari socio/sanitarie 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate REALIZZAZIONE laboratorio gestito da una Cooperativa esterna 6. Azioni previste 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare

UNIONE PEDECOLLINA, AUSER locali, COOPERATIVA PAPA GIOVANNI XXIII 3 3 1 1

ASSISTENTI SOCIALI DEI 3 COMUNI RESPONSABILI DI SERVIZIO EDUCATRICE COOPERATIVA RESPONSABILE COOPERATIVA

9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali (da esplicitare) Previsione di spesa TOTALE

di cui risorse comunali

10. Piano finanziario: euro 29.443,65 8.786,64

di cui risorse regionali (Fondo sociale locale + Fondo straordinario) 20.657,01

187

di cui di cui risorse FRNA regionali (altri fondi)

di cui Fondo nazionale NA

di cui Fondo sanitario regionale

di cui risorse da altri soggetti specificare


COMUNE DI VEZZANO SUL CROSTOLO SCHEDA N. 136 INTERVENTO/PROGETTO: Prestiti sull’onore OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: - Creare un supporto economico a situazioni familiari e personali che pur presentando difficoltà contingenti, non sono tali da entrare o permanere all’interni di un circuito di tipo assistenziale - Supporto all’emergenza Comune di Vezzano sul Crostolo (RE) 1.Soggetto capofila 2. Ambito territoriale di realizzazione 3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti 4. Destinatari

Comune di Vezzano sul Crostolo (RE)

Capo Area Socio-assistenziale Mattia Rossi Tel. 0522/601932 Fax.0522/601947 assistenza@comune.vezzano-sul-crostolo.re.it

Cittadini residenti nel territorio Comunale

5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate Calcolo dell’isee, indagine socio-economica, colloquio assistente sociale Informazione e sottoscrizione di apposito contratto tra ente e utente 7. Istituzioni/attori Assistente Sociale sociali coinvolti 8. Risorse umane 1 Assistente Sociale responsabile del caso che si prevede di 1 Amministrativo per calcolo isee impiegare 8. Risultati attesi in relazione ad indicatori regionali/ distrettuali cui di cui di Previsione di cui di cui risorse di cui di cui risorse FRNA Fondo di spesa risorse regionali Fondo regionali totale comunali (Fondo nazionale sanitario 10. Piano € € sociale locale (altri NA € regionale finanziario: 5.000,00 5.000,00 e Fondo fondi) straordinario) € 6. Azioni previste

188

€ di cui risorse da altri soggetti (da specificare)


AREA D’INTERVENTO IMMIGRATI STRANIERI – schede intervento AUSL • • •

corso nascita donne arabe e cinesi progetto eva luna centro per la salute della famiglia straniera

COMUNE DI REGGIO EMILIA – • • • • • •

percorsi d’integrazione promuovere il pluralismo culturale rifugiati richiedenti asilo - sprar strumenti e azioni per la conoscenza del fenomeno centro informazione immigrati mediazione interculturale nel servizio sociale

UNIONE TERRA DI MEZZO •

ALI – azioni locali per l’integrazione

Relazioni possibili

POLO 7

189


INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET* Respons.tà Familiari □

infanzia e adolescenza

Giovani

Anziani □

Disabili □

Immigrati stranieri X □

Povertà e Esclusione sociale □

Salute mentale

Dipendenze □

CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani x □

Prevenzione x

Cura/Assistenza X □

AUSL SCHEDA N. 137 INTERVENTO/PROGETTO: CORSO NASCITA DONNE ARABE E CINESI - in continuità scorso anno OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: AUSL - RE 1.Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale Distretto di Reggio Emilia di realizzazione 3. Referente Dr. Andrea Foracchia dell’intervento: Dr.ssa Piera Bevolo nominativo e recapiti Donne immigrate di lingua araba e di lingua cinese 4. Destinatari 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate 6. Azioni previste 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali (da esplicitare)

10. Piano finanziario: euro

Cicli di incontri con le ostetriche, le mediatrici culturali esperta in genitorialità AUSL Settore Salute Donna e Settore di Psicologia Clinica Comune di RE Centro per le Famiglie Medico Ostetrica/Psicologa/Mediatore

la pediatra e la psicologa

N° corsi da effettuare: 4

Previsione di cui di cui risorse di spesa risorse regionali TOTALE comunali (Fondo sociale locale + Fondo straordinario) 5.410

190

di cui di cui risorse FRNA regionali (altri fondi)

di cui Fondo nazionale NA

di cui Fondo sanitario regionale

5.410

di cui risorse da altri soggetti specificare


SCHEDA N. 138 INTERVENTO/PROGETTO: PROGETTO EVA LUNA OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE Comune di RE 1.Soggetto capofila Settore Salute Donna Consultorio dell’intervento 2. Ambito territoriale Distretto di RE di realizzazione 3. Referente Dr. Andrea Foracchia dell’intervento: nominativo e recapiti Donne immigrate della tratta e dello sfruttamento 4. Destinatari 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate 6. Azioni previste 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali (da esplicitare)

Progetto Rosemary Regione – Comune di RE

Incontrare le ragazze prostituite per dare informazioni di tipo sanitario e proporre alternative alla loro condizione AUSL e Comune + Associazioni di volontariato Rabbunì e Futuro Aprile 3 ore ginecologo/4 ore ostetrica/3ore mediatore culturale (settimanali)

N° accessi 280 N° utenti 130 N° prelievi di sangue: 100 Previsione di cui di cui risorse di spesa risorse regionali TOTALE comunali (Fondo sociale locale + Fondo straordinario)

euro

17.046

di cui di cui risorse FRNA regionali (altri fondi)

di cui Fondo nazionale NA

di cui Fondo sanitario regionale

17.046

191

di cui risorse da altri soggetti specificare


SCHEDA N. 139 INTERVENTO/PROGETTO: CENTRO PER LA SALUTE DELLA FAMIGLIA STRANIERA OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: 1.Soggetto capofila AUSL dell’intervento 2. Ambito territoriale Copre tutta la provincia di realizzazione 3. Referente Dr. Andrea Foracchia dell’intervento: nominativo e recapiti Utenti immigrati senza permesso soggiorno 4. Destinatari 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate 6. Azioni previste 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali (da esplicitare)

Apertura degli ambulatori di medicina generale plurispecialistici con mediatori culturali con la presenza del servizio sociale del Comune di RE AUSL e Caritas (convenzione) Pediatra, inf e coord inf., ginecologo, ostetrica, mediatore culturale, psicologa

Tutela sanitaria degli immigrati N° utenti 2.900 N° accessi 8.600 di cui risorse Previsione di cui regionali di spesa risorse TOTALE comunali (Fondo sociale locale + Fondo straordinario)

10. Piano finanziario: euro

302.583

di cui di cui risorse FRNA regionali (altri fondi)

di cui Fondo nazionale NA

di cui Fondo sanitario regionale

302.583

192

di cui risorse da altri soggetti specificare


COMUNE DI REGGIO EMILIA SCHEDA N. 140 INTERVENTO/PROGETTO: PERCORSI D’INTEGRAZIONE (revisione azioni in continuità con anno precedente) OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: - Promuovere la costruzione di relazioni positive con interventi di mediazione sociale - Realizzare eventi pubblici volti a favorire la conoscenza e la socializzazione fra italiani e cittadini e stranieri - Sostenere l’integrazione sociale di donne straniere, in particolare quelle impiegate nel lavoro di cura - Favorire l’ integrazione attraverso l’insegnamento della lingua italiana e delle regole della convivenza sociale 1.Soggetto capofila dell’intervento

Comune di Reggio Emilia

2. Ambito territoriale di realizzazione

Comune di Reggio Emilia

3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti

4. Destinatari

5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

Dirigente Carlo Vestrali - Tel. 0522/456326 e-mail: carlo.vestrali@municipio.re.it • Cittadini di Reggio E. • Cittadini di origine straniera, con particolare attenzione alle donne e alle giovani generazioni • Associazioni di immigrati • Privato sociale

Politiche Politiche Politiche Politiche

-

Attività di educazione alla residenzialità con interventi formativi/informativi sulle regole della vita condominiale e di gestione di conflitti interpersonali e lo Sportello anti discriminazioni, attivo presso il Centro Informazione Immigrati. Realizzazione di eventi pubblici, già sperimentate negli anni passati, in collaborazione con i servizi del ente, il privato sociale e l’associazionismo reggiano. Sono programmate iniziative quali: Mondinpiazza, le

-

culturali sociali per le pari opportunità abitative

celebrazioni della giornata per i diritti dei migranti 18 dicembre e quella contro il razzismo, 21 marzo. 6. Azioni previste

-

-

Mantenimento delle attività del Punto d’incontro Madreperla rappresenta la risorsa più rilevante per favorire il protagonismo delle donne straniere e contrastare forme di isolamento/emarginazione, oltre che creare una messa in rete di tutte le importanti azioni già avviate negli anni passati da servizi e enti del territorio Incremento delle attività sul territorio a sostegno dell’insegnamento della lingua italiana e delle regole della convivenza sociale: si intende favorire il senso di appartenenza alla comunità locale sostenendo le varie realtà del territorio che realizzano corsi di lingua italiana e di orientamento alle opportunità cittadine(accesso ai servizi) e di informazione sui “diritti e doveri” della realtà italiana

7. Istituzioni/attori sociali coinvolti

Provincia di Reggio Emilia CTP (scuola di italiano statale) Privato sociale Associazioni di immigrati Associazioni culturali Associazioni sui temi dell’abitare Centri sociali

8. Risorse umane che si prevede di impiegare

Dirigente di servizio Personale amministrativo Operatori sociali Mediatori linguistico-culturali 193


N. N. N. N.

9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali (da esplicitare)

Previsione di spesa TOTALE

10. Piano finanziario:

euro

associazioni Immigrati coinvolte donne Punto Incontro Madreperla richieste mediazione sociale iniziative pubbliche realizzate di cui risorse di cui di cui di cui regionali risorse di cui di cui risorse da (Fondo regionali di cui Fondo risorse Fondo altri comunali sociale locale (altri FRNA nazionale sanitario soggetti + Fondo fondi) NA regionale specificare straordinario)

142.300,00 80.300,00

62.000,00

SCHEDA N. 141 INTERVENTO/PROGETTO: PROMUOVERE IL PLURALISMO CULTURALE (Mondinsieme - revisione azioni in continuità con anno precedenti) OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: 1.Soggetto capofila Comune di Reggio Emilia dell’intervento 2. Ambito territoriale di Comune di Reggio Emilia realizzazione 3. Referente Dirigente Carlo Vestrali - Tel. 0522/456326 dell’intervento: nominativo e-mail: carlo.vestrali@municipio.re.it e recapiti Referente tecnico Adil El Marouakhi – Tel 0522/456250 • • • •

4. Destinatari

5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

6. Azioni previste

Giovani studenti delle scuole superiori Cittadini di Reggio Emilia Cittadini di origine straniera, con particolare attenzione alle realtà associative Privato sociale

Politiche Politiche Politiche Politiche

-

Realizzazione dei laboratori di educazione interculturale nelle scuole medie superiori Iniziative per favorire il coinvolgimento dei giovani, anche immigrati di seconda generazione Attività di sostegno, di sviluppo e di collaborazione alle realtà associative di immigrati Realizzazione di prodotti comunicativi con la Gazzetta di RE e con eventuali altri medi locali, per promuovere il pluralismo culturale (Spesa vedi scheda Piano Provinciale “Mondinsieme e gli altri”)

-

culturali educative sociali per i giovani

Comune di Reggio Emilia Provincia di Reggio Emilia 7. Istituzioni/attori sociali Università Modena e Reggio E. coinvolti Associazioni di immigrati Associazioni culturali Istituti scolatici cittadini Responsabile del centro interculturale Personale amministrativo 8. Risorse umane che si Operatori sociali prevede di impiegare Educatori interculturali Giornalisti/pubblicisti 9. Risultati attesi in N° classi coinvolte relazione a indicatori N°incontri con associazioni immigrati regionali/distrettuali (da N° prodotti comunicativi esplicitare) N° iniziative rivolte ai giovani di cui risorse di cui regionali Previsione di di cui risorse risorse (Fondo 10. Piano finanziario: spesa comunali regionali sociale locale TOTALE (altri fondi) + Fondo straordinario) euro

196.427,00

125.427,00

71.000,00

194

di cui FRNA

di cui Fondo nazionale NA

di cui Fondo sanitario regionale

di cui risorse da altri soggetti specificare


SCHEDA N. 142 PROGETTO RIFUGIATI E RICHIEDENTI ASILO-SPRAR (in continuità con l’anno precedente) OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: 1.Soggetto capofila dell’intervento

Comune di Reggio Emilia

2. Ambito territoriale COMUNALE di realizzazione 3. Referente Dirigente Carlo Vestrali - Tel. 0522/456326 dell’intervento: e-mail: carlo.vestrali@municipio.re.it nominativo e recapiti • Immigrati richiedenti asilo politico o protezione umanitaria • Cittadini di Reggio Emilia 4. Destinatari • operatori dei servizi socio-sanitari • privato sociale 5. Eventuali Politiche culturali interventi/politiche Politiche sociali integrate collegate Politiche abitative • Servizio di accoglienza abitativa temporanea • Percorsi di inserimento sociale 6. Azioni previste • Tutela legale • Tutela psicologia, sanitaria e sociale Cooperativa sociale Dimora d’Abramo Regione Emilia Romagna Ausl 7. Istituzioni/attori Questura sociali coinvolti Ministero dell’Interno Poli di servizio sociale Ufficio Casa/ACER Dirigente Personale amministrativo 8. Risorse umane Operatori sociali che si prevede di Educatori interculturali impiegare Mediatori linguistico-culturali Psicologo Assistente sociale 9. Risultati attesi in relazione a indicatori N° colloqui effettuati regionali/distrettuali N° dei beneficiari (da esplicitare) di cui risorse di cui di cui regionali risorse di cui di cui di cui risorse da Previsione di 10. Piano risorse (Fondo regionali di cui Fondo Fondo spesa altri soggetti finanziario: FRNA nazionale sanitario (altri comunali sociale locale (Ministero TOTALE + Fondo NA regionale fondi) Interno) straordinario) euro 202.574,47 51.070,56

151.503,91

195


SCHEDA N. 143 STRUMENTI ED AZIONI PER LA CONOSCENZA DEL FENOMENO MIGRATORIO (in continuità con l’anno precedente) OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: 1.Soggetto capofila dell’intervento

Comune di Reggio Emilia

2. Ambito territoriale di realizzazione 3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti

Comune di Reggio Emilia

Dirigente Carlo Vestrali - Tel. 0522/456326 e-mail: carlo.vestrali@municipio.re.it • Cittadinanza • Operatori dei servizi sociali,sanitari ed educativi Politiche culturali Politiche sociali Politiche per la comunicazione • Mantenimento e aggiornamento del sito internet MIGRARE • Incontri di formazione/informazione ad operatori dei servizi (sia interni al Comune che esterni all’ente) sui temi l’immigrazione a Reggio E. Caritas diocesana Ausl Questura Poli di servizio sociale Sindacati Terzo settore Dirigente Personale amministrativo Operatori socio-culturali (coordinamento delle iniziative formative) Redattore sito internet

4. Destinatari 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate 6. Azioni previste

7. Istituzioni/attori sociali coinvolti

8. Risorse umane che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali (da esplicitare)

10. Piano finanziario:

N° degli iscritti alla newsletter % di risposte alla richieste di informazioni N° incontri di formazione organizzati (seminari, presentazione dati e dossier)

Previsione di spesa TOTALE

di cui risorse comunali

di cui risorse di cui di cui regionali risorse di cui di cui risorse da (Fondo regionali di cui Fondo Fondo altri sociale locale (altri FRNA nazionale sanitario soggetti + Fondo fondi) NA regionale specificare straordinario)

euro 35.000,00 35.000,00

196


SCHEDA N. 144 INTERVENTO/PROGETTO: CENTRO INFORMAZIONE IMMIGRATI – continuità con anno precedente OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: AREA PREVENZIONE/PROMOZIONE – ob. 4 Comune di Reggio Emilia 1.Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione 3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti

Comune di Reggio Emilia Alberto Bevilacqua – Comune alberto.bevilacqua@municipio.re.it

RE,

tel.

0522/456283,

4. Destinatari

Cittadini stranieri residenti o domiciliati nel comune di Reggio Emilia

5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

Politiche per l’integrazione, l’inclusione e la convivenza

6. Azioni previste

7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali (da esplicitare)

10. Piano finanziario:

e-mail

Servizio di sportello (informazione/orientamento) Nuova apertura decentrata di uno sportello informativo Utilizzo di mediatori culturali Aggiornamento banche dati Auto aggiornamento degli operatori Punto di riferimento per la rete territoriale antidiscriminazione

Gestione affidata alla Cooperativa Dimora d'Abramo La Gestione è affidata a soggetto esterno Garantire l’informazione ai cittadini stranieri sull’intero complesso di norme, diritti ed opportunità dell’ordinamento italiano. Indicatore:.Numero utenti/anno

Previsione di spesa totale** €. 149.354,00

di cui risorse comunali €. 149.354,00

di cui risorse regionali (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) €

197

di cui FRNA (risorse regionali) €

di cui Fondo nazionale NA

di cui Fondo sanitario regionale €

Eventuali risorse altri soggetti (da specificare)

€ €


SCHEDA N. 145 INTERVENTO/PROGETTO: …… MEDIAZIONE INTERCULTURALE NEL SERVIZIO SOCIALE (in continuità con l'anno precedente OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE:ob.3 1.Soggetto capofila dell’intervento

COMUNE DI REGGIO EMILIA

2. Ambito territoriale COMUNE DI REGGIO EMILIA di realizzazione 3. Referente Dott.ssa Annamaria Fabbi, Comune di Reggio Emilia, tel 0522/456833, dell’intervento: e-mail: annamaria.fabbi@municipio.re.it nominativo e recapiti Nuclei famigliari immigrati seguiti dai poli di servizio sociale, in particolare nelle situazioni che richiedano di effettuare indagini di verifica delle capacità genitoriali, o comunque 4. Destinatari quando si presentino situazioni che richiedano approfondimenti dovuti a problemi di tipo linguistico e/o socio-culturale. 5. Eventuali Politiche per l’inclusione sociale interventi/politiche integrate collegate Attività di mediazione linguistico - culturale ed interculturale a supporto dei Servizi Sociali 6. Azioni previste Territoriali. 7. Istituzioni/attori Comune di Reggio Emilia, Terzo Settore sociali coinvolti 8. Risorse umane Mediatori linguistico-culturali che si prevede di impiegare

9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali (da esplicitare)

Sostenere la comunicazione e la relazione tra utenti immigrati e operatori dei servizi sociali, garantendo una reciproca e piena comprensione linguistica e del contesto. Supportare il lavoro socio-assistenziale favorendo l’approfondimento delle situazioni per individuarne meglio le problematiche e i possibili percorsi di aiuto. Mettere in condizioni gli utenti immigrati di comprendere appieno il significato, le finalità e le conseguenze degli interventi messi in atto nei loro confronti. Orientamento e formazione sul tema mediazione culturale agli operatori dei servizi sociali Previsione di spesa TOTALE

di cui risorse comunali

10. Piano finanziario:

di cui risorse regionali (Fondo sociale locale + Fondo straordinario)

euro 35.000,00 35.000,00

198

di cui di cui risorse FRNA regionali (altri fondi)

di cui Fondo nazionale NA

di cui Fondo sanitario regionale

di cui risorse da altri soggetti specificare


UNIONE TERRA DI MEZZO SCHEDA N. 146 INTERVENTO/PROGETTO: “A.L.I. –Azioni Locali per l’integrazione” –in continuità con l'anno precedente OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: - Promozione dell’apprendimento e dell’alfabetizzazione della lingua italiana per favorire l’ integrazione. - Promozione di una piena coesione sociale attraverso processi di conoscenza e creazione di reti e di opportunità per cittadini stranieri e italiani. - Promozione di attivita di contrasto al razzismo e alle discriminazioni UNIONE “TERRA DI MEZZO” dei comuni di Bagnolo in Piano, Cadelbosco di Sopra e 1.Soggetto capofila Castelnovo di Sotto – Area Sociale e Socio Sanitaria dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione 3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti 4. Destinatari 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

6. Azioni previste

7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali (da esplicitare)

Comuni dell’UNIONE “TERRA DI MEZZO” DOTT.SSA MILA BERTOCCHI Comune di Bagnolo in Piano – 0522/957435 bertocchi.mila@comune.bagnolo.re.it Cittadini stranieri – adulti, giovani, bambini - residenti nei tre comuni, cittadini italiani da coinvolgere nelle diverse attività. Coinvolgimento diretto delle realtà del territorio per la realizzazione di microprogetti. Consolidamento e potenziamento della rete territoriale. Sportello informativo: sostegno e supporto ai servizi comunali – guida e indirizzo all’uso delle risorse territoriali – - Mediazione culturale: per assicurare possibilità di comprensione tra l’utente straniero e i servizi comunali - Alfabetizzazione: percorsi di apprendimento della lingua italiana rivolti alla fascia di età 6 -14 anni e alle donne, in collaborazione con la scuola e il CTP - Microprogetti: da costruire in base alle esigenze specifiche di ogni territorio, per rispondere al bisogno di socialità e di acquisizione di specifiche competenze (corsi di cucito, corsi per la patente, corsi di cucina , corsi di computer). Istituto Comprensivo, Associazioni di Volontariato,Sportive ricreative Istituto Comprensivo, Associazioni di Volontariato,Sportive ricreative culturali Associazione Pro. di Gio. CTP, Volontari del Servizio civile, Parrocchia, Associazioni di Immigrati. Mediatrice culturale , educatori facilitatori, volontari

Aumento del numero dei partecipanti ai corsi di apprendimento della lingua italiana. Potenziamento azioni e occasioni di costruzione di reti e di opportunità di scambio e interazione tra cittadini stranieri e italiani. Realizzazione di microprogetti finalizzati al contrasto al razzismo e alle discriminazioni, adeguati alle specifiche realtà territoriali locali. Previsione di spesa TOTALE

10. Piano finanziario:

euro

€ 46.577.67

di cui di cui risorse risorse regionali comunali (Fondo sociale locale + Fondo straordinario) € 12.000

€ 34.577.67

199

di cui di cui risorse FRNA regionali (altri fondi)

di cui Fondo nazionale NA

di cui Fondo sanitario regionale

di cui risorse da altri soggetti specificare


POLO 7 SCHEDA N. 147 INTERVENTO/PROGETTO:”RELAZIONI POSSIBILI” – in continuita’ BIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: • costruzione di relazioni positive tra cittadini che provengono da altri paesi (in parallelo con ciò che si rende necessario per chi arriva da altre zone d’Italia) e Comunità che accoglie; • aumento del livello di parità di accesso all’istruzione, ai servizi, al mercato del lavoro ed alle soluzioni abitative, • assicurare ai cittadini adeguata conoscenza dei diritti e dei doveri previsti dalla normativa vigente e sviluppare azioni contro le discriminazioni; • diffusione di informazioni esaurienti sui diversi aspetti del fenomeno migratorio coinvolgendo i cittadini immigrati nella definizione delle politiche pubbliche locali tramite la valorizzazione e la reciproca conoscenza dei fondamenti culturali connessi ai luoghi di origine dei residenti; 1.Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione 3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti 4. Destinatari 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

QUATTRO CASTELLA

Comuni di Albinea, Quattro Castella e Vezzano (POLO 7) Grisendi Catia – Centro delle Famiglie della Pedecollina Comune di Quattro Castella – P.zza Dante, 1 – 42020 – Quattro Castella Famiglie Immigrate Istituzioni scolastiche Associazioni ed operatori dei servizi Scuola, cultura, sicurezza, casa

Facilitare l’apprendimento della lingua italiana in collaborazione con il CTP da parte degli stranieri adulti e dei minori stranieri immigrati; ( conoscenza delle leggi e dei principi di educazione civica italiana, della organizzazione territoriale dei servizi, nonché per rafforzare le competenze dei cittadini stranieri in materia di sicurezza del lavoro.) - Utilizzo di mediatori interculturali nei servizi (sociale, educativi, sanitari), previa ricognizione dei bisogni. - Attività di informazione, orientamento, consulenza in materia di immigrazione straniera ed azioni di contrasto al razzismo e alle discriminazioni. - partecipazione ad accordi/progetti di natura sovrazonale, facilitazione all’uso della rete degli sportelli specializzati già esistenti nel territorio individuando nuove forme di collaborazione e raccordo con le attività dello Sportello sociale. - Sviluppo, in sinergia con le Istituzioni scolastiche ed i servizi educativi comunali e privati, di azioni educative e promozionali di contrasto alle discriminazioni al fine di promuovere interventi informativi, di tutela, di accoglienza ed integrazione sociale; - promozione e valorizzazione delle diverse ed inedite identità culturali di cui i cittadini di origine straniera sono portatori; - interventi volti a fornire strumenti interculturali tali da garantire la partecipazione degli alunni e delle famiglie al percorso scolastico, nonché attività di socializzazione nel tempo libero in raccordo con le istituzioni scolastiche; interventi finalizzati ad assicurare gli elementi conoscitivi idonei per permettere una adeguata comprensione ed accesso ai servizi Centro famiglie, sportello sociale, scuola, servizi sociali, consultorio salute donna, Centri giovani. -

6. Azioni previste

7. Istituzioni/attori sociali coinvolti

Operatrici Centro delle Famiglie (coordinatrice e referente attività di integrazione), mediatori culturali, insegnante Centro di Formazione Permanete Territoriale, Ostetrica Azienda USL, educatori spazio giovani Attività: Interventi di sostegno all'apprendimento della lingua italiana da parte degli stranieri adulti. 9. Risultati attesi in relazione a Indicatori di monitoraggio: indicatori regionali/distrettuali n. corsi realizzati (da esplicitare) - n. corsi di lingua italiana per adulti avviati e/o realizzati n. corsi programmati : 8. Risorse umane che si prevede di impiegare

200


n. totale persone che hanno concluso corsi di lingua italiana adulti n. totale persone residenti da meno di un anno che hanno concluso corsi di lingua italiana adulti - n. donne che hanno concluso corsi di lingua italiana adulti Attività: Utilizzo di mediatori interculturali nei servizi, tali da facilitare sia la ricognizione dei bisogni degli utenti sia l'ottenimento di adeguate prestazioni da parte dei servizi, e più complessivamente esperienze di mediazione territoriale e di comunità negli ambiti ricreativi, abitativi e lavorativi anche attraverso la attivazione di reti civiche diffuse di mediazione del territorio. Indicatori: n. mediatori interculturali attivati nei servizi educativi-ricreativi - n. ore di mediazione interculturale effettuate nei servizi educativi-ricreativi n. mediatori interculturali attivati nei servizi scolastici n. mediatori interculturali attivati nei servizi sociali - n. mediatori interculturali attivati nei servizi sanitari - lingue straniere complessivamente utilizzabili dai mediatori interculturali nella Zona: in base alle necessità grazie alla collaborazione con la Coop. Dimora di Abramo (Consorzio Oscar Romero di Reggio Emilia) Attività: informazione, orientamento, consulenza: Indicatori di monitoraggio: - Numero di invii agli sportelli distrettuali - n. di invii da parte dei servizi territoriali (sportello sociale, assistenti sociali, insegnanti) al centro delle famiglie per attività di informazione ed orientamento -

Previsione di di cui risorse di cui risorse spesa totale comunali regionali 10. Piano finanziario:

€40.000,00

€ 22.779,88

€17.220,12

201

di cui FRNA (risorse regionali)

di cui di cui Fondo Eventuali Fondo sanitario risorse altri nazionale regionale soggetti (da NA specificare)


AREA DI INTERVENTO TRASVERSALI – schede intervento

Le schede intervento qui riportate si riferiscono ad obiettivi con ricadute trasversali alle diverse aree e ricomprendono anche quelle correlate alla sanità pubblica e alle patologie prevalenti DISTRETTO • • • • • •

C.A.A.D. C.R.I.B.A. sportello assistenti programmi di sostegno alle reti sociali e prevenzione soggetti fragili sviluppo e qualificazione del sistema occupazione lavorativa per fasce deboli. amministrazione di sostegno

• • • • • •

sviluppo nuclei cure primarie promozione corretti stili di vita sviluppo specialistica ambulatoriale sviluppo percorsi di cura programma di screening parco san Lazzaro- ausl (sicurezza partecipata)

AUSL

COMUNE DI REGGIO EMILIA – • • • • •

piano dei tempi e orari della città tavolo interistituzionale di contrasto alla violenza contro le donne sostegno ad associazioni di volontariato polo territoriale di servizio sociale sportello sociale

UNIONE TERRA DI MEZZO dei Comuni di Bagnolo in Piano – Cadelbosco Sopra – Castelnovo di Sotto -

sportello sociale

sportello sociale

POLO7

202


INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET Respons.tà Familiari □

infanzia e adolescenza X

Giovani

Anziani

Disabili

X

X

X

Immigrati stranieri □

Povertà e Esclusione sociale □

Salute mentale

Dipendenze □

CON LE FINALITÀ DI: Informazione, formazione e consulenza sui temi legati all’accessibilità, al superamento delle barriere architettoniche. All’applicazione delle buone prassi e dell’universal design. □

Prevenzione

Cura/Assistenza □

DISTRETTO SCHEDA N. 148 PIANO DI ATTIVITA’ FRNA L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza X INTERVENTO/PROGETTO: C.A.A.D. Centro per l’Adattamento dell’Ambiente Domestico – in continuità con gli anni precedenti OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Comune di Reggio Emilia 1.Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale Distrettuale di realizzazione 3. Referente Atos Cattini, tel. 0522/585539, atos.cattini@municipio.re.it dell’intervento: nominativo e recapiti Cittadini in condizione di disabilità, servizi sociali e sanitari territoriali 4. Destinatari 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

6. Azioni previste

7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali (da esplicitare)

Politiche della pianificazione urbanistica

iniziative di tipo informativo iniziative di tipo formativo interventi di consulenza ai cittadini sia presso il Centro che a domicilio interventi di consulenza agli operatori tenuta dati e archivi informativi raccordo con i servizi regionali e adempimento debiti informativi regionali svolgimento di una funzione di supporto ai centri distrettuali della provincia di Reggio Emilia Comuni del distretto, AUSL -

Un coordinatore, tecnici consulenti, due amministrativi

Aumento 10% consulenze a cittadini e operatori

Previsione di cui di cui risorse di spesa risorse regionali TOTALE comunali (Fondo sociale locale + Fondo straordinario)

10. Piano finanziario: euro

125.000

35.000

di cui di cui risorse FRNA regionali (altri fondi) 90.000

203

di cui Fondo nazionale NA

di cui Fondo sanitario regionale

di cui risorse da altri soggetti specificare


SCHEDA N. 149 INTERVENTO/PROGETTO: CRIBA - Promozione, formazione e informazione sui temi dell’accessibilità, del superamento delle barriere architettoniche e dell’universal design. OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: integrazione con gli interventi e le azioni promosse dalla Regione Emilia-Romagna e gli Enti locali in genere. Comune di Reggio nell’Emilia. 1.Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione 3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti 4. Destinatari 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

6. Azioni previste

7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali (da esplicitare)

Regione Emilia-Romagna Cattini Atos – Via F.lli Cervi, 70 atos.cattini@municipio.re.it

Enti pubblici, tecnici della progettazione, pubblici e privati, operatori dei servizi sociali, associazioni di categoria, Partecipazione a commissioni istituzionali. Coordinamento, insieme al C.R.A. (Centro Regionale Ausili) di Bologna, dei C.A.A.D. (Centro per l’Adattamento dell’Ambiente Domestico) delle province della regione. Attività formative con corsi tematici rivolti a tecnici progettisti sia del settore pubblico che privato. Attività convegnistiche. Partecipazione a commissioni regionali per la definizione di normative, e strumenti operativi specifici, monitoraggio del territorio regionale. Coordinamento dei C.A.A.D. della Regione Emilia-Romagna. Formazione dei tecnici progettisti sia del settore pubblico che privato. Gestione e implementazione di banche dati sui temi specifici dell’accessibilità e del superamento delle barriere architettoniche. Consulenza e orientamento ai servizi socio-assistenziali, sanitari, alle associazioni di categoria, ai disabili e alle famiglie. F.C.R., C.E.R.P.A. Regione Emilia-Romagna 1 Coordinatore, 1 responsabile, 1 tecnico progettista, 1 amministrativo parziale

di cui risorse Previsione di cui regionali di spesa risorse TOTALE comunali (Fondo sociale locale + Fondo straordinario)

10. Piano finanziario: euro

- Tel 0522585539 – Fax 0522585582 – e-mail:

150.000

di cui risorse regionali (altri fondi) 150.000

204

di cui di cui FRNA Fondo nazionale NA

di cui Fondo sanitario regionale

di cui risorse da altri soggetti specificare


SCHEDA N. 150 INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET* responsabilità familiari X

infanzia e adolescenza X

Giovani

Anziani X

Disabili X

X

Immigrati stranieri X

Povertà e Esclusione sociale X □

Salute mentale X□

Dipendenze X□

CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani □ X

Prevenzione □ X

Cura/Assistenza □

PIANO DI ATTIVITA’ FRNA L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza* x□

INTERVENTO/PROGETTO: SPORTELLO ASSISTENTI FAMILIARI OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Consolidamento rete distrettuale sportelli, messa a regime del sistema informativo, elaborazione di un piano di formazione distrettuale 1.Soggetto capofila DISTRETTO DI REGGIO EMILIA dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione 3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti

Distretto di Reggio Emilia

4. Destinatari

Persone non autosufficienti residenti nel distretto

5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

Politiche per l’immigrazione, politiche per il lavoro

6. Azioni previste 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali (da esplicitare)

10. Piano finanziario:

SILVIA GUIDI – Responsabile Attività per la non autosufficienza – galleria Santa Maria 1 tel. 0522/456725, e-mail: silvia.guidi@municipio.re.it

Messa a regime sistema informativo, avvio piano di formazione distrettuale Comuni del Distretto, AUSL Distretto, CEIS, Casa Betania, fornitori assistenza domicilare Risorse umane provenienti dagli enti fornitori, coordinatore dedicato

Utilizzo sistema GARSIA entro giugno 2010, avvio di almeno due percorsi formativi entro il 2010

Previsione di cui di spesa risorse TOTALE comunali (*)

di cui risorse regionali (Fondo sociale locale + Fondo straordinario)

205

di cui di cui risorse FRNA regionali (altri fondi) 200.000

di cui Fondo nazionale NA

di cui Fondo sanitario regionale

di cui risorse da altri soggetti specificare


SCHEDA N. 151

PIANO DI ATTIVITÀ FRNA L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza* x□

INTERVENTO/PROGETTO: PROGRAMMI DI SOSTEGNO ALLE RETI SOCIALI E PREVENZIONE SOGGETTI FRAGILI OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: 1.Soggetto capofila dell’intervento

DISTRETTO DI REGGIO EMILIA

2. Ambito territoriale Distretto di Reggio Emilia di realizzazione 3. Referente SILVIA GUIDI – Responsabile Attività per la non autosufficienza – galleria Santa Maria dell’intervento: 1 tel. 0522/456725, e-mail: silvia.guidi@municipio.re.it nominativo e recapiti Anziani e disabili residenti nel distretto e loro famiglie 4. Destinatari 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

6. Azioni previste

7. Istituzioni/attori sociali coinvolti

POLITICHE DELLA PIANIFICAZIONE URBANISTICA (PIANO DEI SERVIZI) POLITICHE DI PARTECIPAZIONE Mantenimento apertura Centro d’Ascolto per familiari di anziani affetti da demenza, con la realizzazione di interventi formativi e di auto-mutuo aiuto; tenuta di attività di 4 caffè alzheimer con ampliamento frequenza incontri; proseguimento attività emergenza caldo; proseguimento attività tavoli di quartiere del Comune di Reggio Emilia, avvio percorso per Fondazione Dopo di Noi Comuni del Distretto, ausl (MMG, Infermieri territoriali), AUSER, EMMAUS, AIMA, ASP RETE, COOPSELIOS, PARROCCHIE, CENTRI SOCIALI ANZIANI, CROCE VERDE, CROCE ROSSA e altre associazioni del territorio Risorse di volontariato, risorse delle varie organizzazioni coinvolte, coordinatore incaricato

8. Risorse umane che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in n. accessi Centro d’Ascolto; n. utenti caffè Alzheimer; n. relazione a indicatori incontri tavoli di quartiere regionali/distrettuali (da esplicitare) Prevision di cui di cui risorse di cui di cui e di spesa risorse regionali risorse FRNA TOTALE comunali (Fondo region 10. Piano (*) sociale locale ali finanziario: + Fondo (altri straordinario fondi) 320.000 )

206

contatti emergenza caldo; n.

di cui Fond o nazio nale NA

di cui Fondo sanitario regional e

di cui risorse da altri soggetti specificar e


SCHEDA N. 152 INTERVENTO/PROGETTO: Sviluppo e qualificazione del sistema di servizi e opportunità a sostegno dell’occupazione per le fasce deboli. OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: - Costruire/evidenziare percorsi anche innovativi all’interno della rete pubblico/privato sociale/collettività, che permettano di dare adeguata risposta/sostegno alle nuove tipologie di disagio, comprese quelle derivanti dall’attuale crisi economica ed occupazionale. - Costruire nuove alleanze con il mondo politico e produttivo sul tema del lavoro. Costruire percorsi d’integrazione e continuità maggiormente efficaci tra le istituzioni e i servizi che si occupano del lavoro per i soggetti svantaggiati, nell’ottica di favorire connessioni fra percorsi scolastici, percorsi formativi, cooperazione sociale e Provincia (per quegli ambiti di più stretta pertinenza sulle tematiche del lavoro e del collocamento mirato) 1.Soggetto capofila dell’intervento

Comune di Reggio Emilia

2. Ambito territoriale di realizzazione 3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti

Zona Sociale di Reggio Emilia

4. Destinatari 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

6. Azioni previste

7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali (da esplicitare)

10. Piano finanziario

Euro

Lucilla.cabrini@municipio.re.it 0522/456722

Cittadini residenti nella zona sociale di Reggio Emilia Politiche formative Politiche scolastiche Politiche educative Politiche sanitarie 1) Analisi dei nuovi bisogni 2) definizione di modelli operativi più adeguati 3) sviluppo di connessione fra servizi sociali e sanitari del comune e del distretto 4) rafforzare la collaborazione con la cooperazione sociale di tipo b 5) individuazione di nuovi ambiti di operatività 6) incontri con Dirigenti dei Servizi dell’Ente 7) incontri con le istituzioni e organizzazioni coinvolte Comuni della Zona Sociale, Provincia di Reggio Emilia, AUSL – Distretto di Reggio Emilia, Cooperazione Sociale, Enti di Formazione, Organizzazioni datoriali La riprogettazione afferisce all’Ufficio di Piano, che individua due referenti e 1 assistente sociale part-time Rivisitazione dei servizi sociali e sociosanitari attualmente attivi sul dell’inserimento lavorativo; Approvazione di un Accordo di Programma fra le diverse Istituzioni coinvolte Linee Guida per la gestione di forniture di servizi e prodotti all’Ente n. servizi riprogettati n. processi organizzativi rivisitati di cui risorse di cui risorse regionali di cui di cui Previsione di cui (Fondo regionali di cui Fondo Fondo di spesa risorse (altri sociale FRNA nazionale sanitario TOTALE comunali fondi: NA regionale locale + Fondo straordinario 16.500,00 16.500,00

207

versante

di cui risorse da altri soggetti specificare


SCHEDA N. 153 INTERVENTO/PROGETTO: AMMINISTRAZIONE DI SOSTEGNO, in continuità OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Comune di RE, AUSL (DSMDP, Area Sociale) 1.Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione

Distretto RE

3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti

Rosaria Ruta rutar@ausl.re.it t, Annamaria annamaria.fabbi@municipio.re.it Soggetti fragili con necessità di amministrazione di sostegno

4. Destinatari 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate 6. Azioni previste 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti

Fabbi

Politiche sociali

Costruire una rete per promuovere la figura dell’amministrazione di sostegno; organizzare il secondo corso di formazione per volontari, avvocati e commercialisti disponibili; aumentando il numero di amministratori di sostegno disponibili; mettere a sistema opportunità di supporto Centro di servizio per il volontariato Dar Voce, Associazione dei familiari di disabili fisici e psichici, Giudice Tutelare, AUSL e Comuni, Volontariato

Assistenti sociali, Responsabile Area Sociale AUSL, Responsabile Servizi alla persona Comune RE, Psichiatra Direttore CSM, Psichiatra Responsabile Handicap Adulto, personale amministrativo, uffici legali Comune e AUSL 9. Risultati attesi in relazione a Effettuazione del corso, ampliamento disponibilità amministratori di indicatori regionali/distrettuali sostegno (da esplicitare) Previsione di cui di cui di cui di cui di cui Eventuali di spesa risorse risorse FRNA Fondo Fondo risorse altri totale** comunali regionali (risorse nazionale sanitario soggetti € € (Fondo regionali) NA regionale (da 10. Piano finanziario: sociale € € specificare) locale e € Fondo famiglia) € € 8. Risorse umane che si prevede di impiegare

208


AUSL SCHEDA N. 154 Intervento/Progetto: SVILUPPO NUCLEI CURE PRIMARIE OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Sostenere la centralità degli interventi sanitari territoriali con particolare attenzione allo sviluppo delle cure primarie e ai percorsi di continuità assistenziale. In particolare saranno da identificare, nel prossimo triennio, le sedi dei 7 NCP distrettuali, quale luogo fisico all’interno della quale garantire l’accesso alle cure, la continuità assistenziale, la gestione delle principali patologie croniche e l’assistenza domiciliare integrata. All’interno del NCP saranno da sviluppare ulteriormente le forme associative mediche con particolare riguardo alla forma “medicina di gruppo”. L’obiettivo per il triennio è di avere almeno una medicina di gruppo in ogni Nucleo di Cure Primarie. AUSL 1.Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione

Distretto di Reggio Emilia

3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti

Greci Marina. Viale Monte San Michele 8. Tel. 0522.335480 Popolazione generale del Distretto

4. Destinatari 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

6. Azioni previste

7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare

Politiche urbanistiche

1) Proseguire con la Individuazione delle sedi dei NCP in coerenza con l’organizzazione territoriale dei servizi sociali per creare maggiore connessione con i territori. Nel 2009 è stata attivata la sede del NCP 3 e 4 (ex Spallanzani) con adiacente Medicina di Gruppo con accesso agli ambulatori h12 . 2) Sperimentare in almeno due NCP la gestione delle patologie croniche da parte dei MMG del Nucleo. 3) Sperimentare in almeno un NCP la presenza dell’ostetrica 4) Consolidare ed implementare la strutturazione del Servizio Infermieristico domiciliare su base territoriale all’interno dei NCP progressivamente individuati. 5) Implementare un modello di assistenza domiciliare orientato ad interventi pro-attivi. 6) Realizzare momenti di confronto con i servizi sociali del territorio (MMGSID- AS) 7) Realizzare, all’interno del NCP, interventi di educazione terapeutica rivolti a gruppi di pazienti. affetti da patologie croniche DCP , servizi sociali , terzo settore

Infermieri, medici di medicina generale, specialisti ambulatoriali, medici di continuità assistenziale. 1) n° sedi NCP individuate >= 5 9. Risultati attesi in relazione a 2) n° NCP strutturati attivi >= 2 indicatori regionali/distrettuali 3) n° nuove medicine di gruppo >= 1 (da esplicitare) 4) monitoraggio n° interventi di educazione terapeutica realizzati nei NCP strutturati cui di Previsione di cui di cui di cui di cui Eventuali FRNA di spesa risorse risorse Fondo Fondo risorse altri totale** comunali regionali (risorse nazionale sanitario soggetti regionale (da € € (Fondo regionali) NA 10. Piano finanziario: 233.634 sociale € € specificare) locale e € 233.634 Fondo € famiglia) € 209


SCHEDA N. 155 INTERVENTO/PROGETTO: PROMOZIONE CORRETTI STILI DI VITA OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: promuovere a tutti i livelli corretti stili di vita e comportamenti sani. La promozione di corretti stili di vita trova applicazione in tutti gli ambiti dell’assistenza sanitaria territoriale, di base e specialistica AUSL 1.Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione

Distretto di Reggio Emilia

3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti

Greci Marina. Viale Monte San Michele 8. 0522.335480

4. Destinatari

Popolazione generale del Distretto

5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

Politiche per lo sport, politiche urbanistiche •

Valutazione del RISCHIO CARDIOVASCOLARE da parte dei MMG ai pz. di età compresa tra i 35 ed i 69 anni così come previsto dallo specifico accordo di categoria per il 2010

6. Azioni previste

LOTTA ALL’ALCOLISMO da parte dei MMG così come previsto dallo specifico accordo di categoria per il 2010. L’obiettivo generale è di sensibilizzare i MMG sulle problematiche alcol correlate, con il miglioramento della diagnosi e della gestione del paziente con problemi alcol correlati, e nello specifico identificare i pazienti con alto consumo di alcolici e situazioni a rischio. L’intervento prevede la somministrazione del QUESTIONARIO DELLA SALUTE da parte del MMG a pazienti di età compresa tra i 14 anni e 69 anni, con equa distribuzione fra maschi e femmine in relazione alla distribuzione della popolazione generale. Utilizzato insieme a un breve colloquio, il questionario consente di identificare nell’ambito della popolazione degli assistiti due gruppi per i quali è diverso la tipologia dell’intervento: PAZIENTI AD ALTO RISCHIO: danno e allarme per la salute / Alcolisti e forti bevitori. A. consegna di materiale; B. consigli relativi alla necessità di sospendere l’assunzione di alcolici; C. Trattamento (invio a Sert o servizi specifici Alcologici e/o gruppi di automutuo aiuto). PAZIENTI A BASSO RISCHIO: consumatori moderati. Consegna di materiale e consigli relativi alla riduzione del consumo di alcolici. PER TUTTI: il MMG deve registrare l’intervento sulla scheda informatica del paziente 1) realizzazione di interventi educazione terapeutica rivolti a gruppi di pazienti. affetti da patologie croniche (diabete e scompenso) 2) Progetto Bay no- smoke: sensibilizzazione da parte dei Pediatri di Libera (PLS) scelta di tutte le famiglie dei nuovi nati sui danni del fumo passivo e sul vantaggio del non fumare 3) Prevenzione del soprappeso e obesità nell’infanzia: individuazione della popolazione a rischio, valutazione clinica , controlli programmati da parte del Pediatri di Libera Scelta allo scopo di migliorare le abitudini alimentari aumentare l’attività fisica, ridurre le abitudini sedentarie coinvolgere e sostenere la famiglia. 4) Progetto ALLA TUA SALUTE che coinvolge i PLS nella sensibilizzazione informazione dei genitori, degli adolescenti nel tentativo di cambiare la percezione personale e sociale dell’alcol . 5) Partecipazione al progetto bicibus e pedibus: impegno dei PLS nel favorire ‘attività fisica e contrastare la sedentarietà per la prevenzione 210


delle malattie cardiache e metaboliche. DCP , 3° settore,

7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare

Infermieri, medici di medicina generale, specialisti ambulatoriali, medici di continuità assistenziale. 1) n° assistiti ai quali stata applicata la carta del rischio >= 10% degli assistiti di età compresa tra 35 e 69 anni 2) monitoraggio n° assistiti raggiunti dall’intervento di councelling per la lotta all’alcolismo 9. Risultati attesi in relazione a 3) monitoraggio n° interventi di educazione terapeutica rivolti a gruppi di indicatori regionali/distrettuali pz. affetti da patologie croniche (da esplicitare) 4) monitoraggio n° di bambini obesi cui è stato effettuato il colloquio motivazionale 5) monitoraggio della distribuzione di materiale informativo ai genitori per i progetti baby no- smoke, , bici bus, “alla tua salute” Previsione di spesa totale** € 234.000

10. Piano finanziario:

di cui risorse comunali €

di cui risorse regionali (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) €

di cui FRNA (risorse regionali) €

di cui Fondo nazionale NA €

di cui Fondo sanitario regionale € 234.000

Eventuali risorse altri soggetti (da specificare)

SCHEDA N. 156 INTERVENTO/PROGETTO: SVILUPPO SPECIALISTICA AMBULATORIALE OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Sviluppo e governo dell’assistenza specialistica ambulatoriale. Secondo quanto previsto dalle direttive regionali ogni anno viene redatto il piano di produzione che prevede un potenziamento dell’attività specialistica ambulatoriale per le prestazioni i cui tempi d’attesa risultano, dal monitoraggio periodico, superiori ai parametri regionali. L’obiettivo è quello di garantire, attraverso produzione interna ed accordi di fornitura con l’AOSMN e i soggetti privati accreditati , livelli produttivi adeguati a soddisfare i bisogni, in termini di quantità e qualità, della popolazione del Distretto di Reggio Emilia. In particolare per l’odontoiatria l’obiettivo per il triennio è di dare completa attuazione alla DGR 374 che definisce LEA specifici. AUSL 1.Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione 3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti 4. Destinatari

Distretto di Reggio Emilia Greci Marina. Viale Monte San Michele 8. tel. 0522.335480 Popolazione generale del Distretto

5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

6. Azioni previste

Le -

principali azioni previste sono: Monitoraggio mensile dei tempi di attesa Mantenimento produzione interna di ecocolordoppler cardiaco Mantenimento offerta ecocolordoppler priorità B Mantenimento offerta ecografie priorità B Mantenimento dell’ offerta RMN Mantenimento dell’ offerta TAC 211


-

-

7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare

9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali (da esplicitare)

Incremento produzione interna visita cardiologica più ECG Incremento produzione interna vista otorinolaringoiatria Incremento produzione interna visite oculistiche Mantenimento ed adeguamento produzione interna urgenze B oculistiche Incremento produzione interna visite dermatologiche Incremento produzione interna visite endocrinologiche Assistenza odontoiatrica in attuazione alla DGR 374 che riserva l’accesso alle cure odontoiatriche ai soggetti vulnerabili sociali (reddito ISEE < 22.500 euro) ed alle categorie di vulnerabilità sanitaria definite in delibera: Incremento produzione interna vista odontoiatrica Incremento produzione interna cure odontoiatriche conservative, protesiche ed ortodontiche. Attivazione d percorsi dedicati ai cittadini disabili (da marzo 2010) Avvio di una attività di prevenzione delle lesioni orali precancerose a favore degli ospiti delle Case protette mediante l’esecuzione di viste periodiche (da dicembre 2009)

Per tutte le altre prestazioni l’obiettivo è il mantenimento della produzione, fatte salve azioni correttive da apportarsi in corso d’anno. DCP , AOSMN, Privato Accreditato specialisti ambulatoriali, infermieri, OSS, medici di medicina generale. 1) 2) 3) 4) 5) 6) 7) 8) 9) 10) 11) 12) 13)

produzione interna di ecocolordoppler cardiaco >= 2800 produzione interna visita cardiologica più ECG >= 5900 produzione interna visite otorinolaringoiatriche >= 6800 produzione interna visite oculistiche >= 21.000 produzione interna visite oculistiche priorità B >= 430 produzione interna visite dermatologiche >= 8000 produzione interna visite endocrinologiche>= 3500 produzione interna vista odontoiatrica >= 4700 produzione interna cure odontoiatriche >= 19000 produzione interna viste ortodontiche >= 800 produzione interna cure ortodontiche >= 19000 monitoraggio n° pazienti. disabili inseriti in sedute dedicate monitoraggio n° ospiti di casa protetta sottoposti a visita odontoiatrica

Previsione di cui di spesa risorse totale comunali € 10. Piano finanziario: ** € 6.002.748

di cui risorse regionali (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) €

212

di cui FRNA (risorse regionali) €

di cui Fondo nazionale NA

di cui Fondo sanitario regionale

Eventuali risorse altri soggetti (da specificare)

€ € € 6.002.748


SCHEDA N. 157 INTERVENTO/PROGETTO: SVILUPPO PERCORSI DI CURA OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Promuovere e implementare i percorsi di cura relativi alle patologie croniche prevalenti quali modalità organizzative e clinico assistenziali finalizzate a migliorare e integrare ulteriormente i servizi e le professionalità, garantendo equità d’accesso, appropriatezza, presa in carico, continuità assistenziale e favorendo il sostegno ai malati e alle famiglie, monitorando e valutando i risultati; AUSL 1.Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione

Distretto di Reggio Emilia

3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti

Greci Marina. Viale Monte San Michele 8. tel. 0522.335480 Popolazione affetta da patologie croniche nel Distretto

4. Destinatari 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

6. Azioni previste

1) Sviluppo ulteriore del percorso di cura “gestione integrata del diabete” (G I) rivolto a pazienti. con diabete mellito di tipo II non complicato. A fine 2009 i soggetti in gestione integrata erano 1590; per il 2010 si prevede un importante aumento dei pazienti in GI in quanto l’applicazione delle nuove Linee Guida Regionali, prevede l’inclusione nel percorso di GI anche dei pz diabetici insulino-dipendenti non deambulanti e di quelli che utilizzano insulina in un’unica somministrazione alla sera. Particolarmente rilevante sarà l’azione dei MMG nell’individuare casi di diabete non ancora diagnosticati attraverso lo screening sui soggetti a rischio. Ulteriore contributo alla diagnosi precoce del diabete è dato dagli interventi dell’Associazione Diabetici della provincia di Reggio Emilia che, congiuntamente alla UO di diabetologia distrettuale, effettua campagne di sensibilizzazione presso i principali luoghi commerciali della città. Nell’ambito della gestione integrata del Diabete verranno realizzati, sempre in collaborazione con l’Associazione Diabetici, interventi di educazione terapeutica rivolti a gruppi di pazienti affetti da diabete tipo II in GI. L’applicazione delle Nuove Linee Guida e l’andamento del percorso verrà discusso all’interno dei NCP. Per favorire la GI si individueranno modalità di gestione omogenea dei pazienti all’interno dei NCP. 2) Sviluppo del percorso rivolto a pazienti affetti da scompenso cardiaco. Nel corso del 2009 è stato attivato un ambulatorio dedicato nell’UO di Cardiologia dell’ASMN che si va ad aggiungere a quello già attivo del Distretto. Complessivamente nel 2009 i pazienti scompensati seguiti in modo integrato dallo specialista e dall’MMG sono stati 290, Gli MMG che aderiscono al percorso sono raddoppiati rispetto al 2009 (da 57 a 100) Per il miglioramento del percorso: • Sviluppo del percorso all’interno dei nuclei con ambulatorio di cardiologia dedicato. • Monitoraggio e discussione dell’andamento del percorso con i coordinatori dei nuclei e gli specialisti cardiologi • Realizzazione di esperienze di educazione terapeutica rivolta ai pazienti inseriti nel percorso 3) Sviluppo ulteriore del percorso del paziente. oncologico mediante le seguenti azioni: • aumentare il n° di casi per i quali viene attivata la 2° opinione interpares (49 a fine 2009) • Incontri di nucleo per la presentazione delle nuove Linee Guida 213


• • •

Aziendali per l’ attivazione della 2° opinione interpares. Incontri fra medici palliativisti , operatori del Servizio Domiciliare per governo del sistema e discussione del casi complessi (coinvolgimento MMG) discussione dell’andamento del percorso e delle nuove Linee Guida all’interno dei NCP Incontri di nucleo per la valutazione di casi inseriti nel progetto di ricerca sul follow up del tumore della mammella a basso e medio rischio che prevede la presa in carico sia da parte dello specialista oncologo che da parte del MMG (attivato nel 2009)

4) Implementazione del percorso di cura rivolto a pazienti. affetti da Insufficienza Respiratoria Cronica mediante: • Discussione delle criticità all’interno dei NCP con lo pneumologo apportando i necessari correttivi. 5) Implementazione del percorso relativo alla diagnosi precoce dell’Insufficienza renale cronica mediante ridefinizione dei criteri di arruolamento e istituzione di un ambulatorio dedicato all’ASMN. 6) Implementazione del percorso di cura rivolto a paziente. con disturbi psichiatrici minori (progetto Leggeri) mediante formazione congiunta ediscussione di casi complessi fra lo psichiatra di nucleo (individuato nel 2009) e MMG appartenenti a quel nucleo. 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare

DCP , AOSMN, DSM

Infermieri, medici di medicina generale, specialisti ambulatoriali, medici di continuità assistenziale, specialisti ospedalieri , psichiatri - N° pz. inseriti nel percorso gestione integrata del diabete > 1900 - N° pz. inseriti nel percorso scompenso > 360 - Monitoraggio n° pz. per i quali è stata attivata la 2° opinione interpares - N° pz. inseriti nel percorso scompenso insufficienza respiratoria > 65 9. Risultati attesi in relazione a - Monitoraggio n° pz inseriti nel percorso Insuff. Renale (PIRP) indicatori regionali/distrettuali - Monitoraggio n° incontri di NCP dedicati alla discussione dei percorsi (da esplicitare) - Monitoraggio n° di eventi di educazione terapeutica rivolti a pz. inseriti nei percorsi - Monitoraggio dei pazienti seguiti con psichiatra di nucleo (almeno iun un nucleo individuato)

10. Piano finanziario:

Previsione di cui di spesa risorse totale* comunali € * € 222.500

di cui risorse regionali (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) €

214

di cui FRNA (risorse regionali) €

di cui Fondo nazionale NA €

di cui Fondo sanitario regionale € 222.500

Eventuali risorse altri soggetti (da specificare)


SCHEDA N. 158 intervento/progetto: PROGRAMMI DI SCREENIG OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Mantenere e sviluppare le attività di screening con regolare chiamata attiva della popolazione target e una continua attenzione al mantenimento/miglioramento dell’adesione alla chiamata, alla qualità dei test di primo livello e dell’eventuale successivo percorso diagnostico-terapeutico offerto alle persone risultate positive. 1.Soggetto capofila AUSL RE dell’intervento 2. Ambito territoriale Distretto di Reggio Emilia di realizzazione 3. Referente Luisa Paterlini .Via Amendola 2 tel. 0522.335131 dell’intervento: nominativo e recapiti Popolazione redidente e domiciliata del distretto 4. Destinatari 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

6. Azioni previste

Nella provincia di Reggio Emilia, con la collaborazione dell’Azienda Sanitaria e dell’Azienda Ospedaliera, sono attivi tre screening oncologici: 1. Lo screening per il tumore del collo dell’utero: attivo dal 1996, è rivolto a tutte le donne di età compresa tra i 25 e i 64 anni. Alla popolazione invitata viene offerto con periodicità triennale il pap-test, quale esame di primo livello; qualora quest’ultimo risulti positivo, viene proposta una colposcopia di approfondimento e, se necessario, il percorso diagnostico-terapeutico successivo. Nel 2010 il programma di screening parteciperà anche ad un progetto pilota per lo studio della fattibilità nella popolazione generale dell’uso del test HPV come test primario di screening. 2. Lo screening per il tumore della mammella: attivo dal 1995, ed esteso a tutto il territorio provinciale dal 2000, coinvolgeva fino al 2009 le donne di età compresa tra i 50 e i 69 anni. Dal 2010 lo screening si rivolge anche alle donne di età 45-49 e 70-74 anni. L’esame di primo livello, proposto con periodicità annuale alle donne 45-49 e con periodicità biennale alle donne 5074, è la mammografia bilaterale; in caso di esito dubbio o positivo, la donna viene richiamata e indirizzata agli approfondimenti di 2° livello e al percorso terapeutico qualora necessario. 3. Lo screening per la prevenzione del tumore del colon-retto: iniziato nel mese di marzo del 2005, è diretto alle donne e agli uomini di età compresa tra i 50 e i 69 anni. L’esame di primo livello proposto è la ricerca del sangue occulto nelle feci, da effettuarsi con periodicità biennale; qualora positiva, l’utenza viene invitata ad eseguire una colonscopia di approfondimento e indirizzata al percorso terapeutico successivo qualora necessario. E’ fondamentale che un programma di screening garantisca un’effettiva equità di accesso alla popolazione coinvolta; in quanto intervento di sanità pubblica, esso deve favorire una crescente partecipazione e garantire un elevato standard di qualità degli esami e dei percorsi proposti. Al fine di perseguire tali obiettivi, sono stati nel tempo promosse e adottate svariate azioni, che si intendono mantenere nel 2010, quali: • A partire dal 2006 tutti i tre programmi di screening hanno esteso l’invito non solo della popolazione residente ma anche a quella domiciliata, favorendo così un maggior coinvolgimento della popolazione immigrata. E’ inoltre attivo un progetto ad hoc in collaborazione con il Dipartimento di Sanità Pubblica e la Casa Circondariale ai fini di offrire a tutti i detenuti in fascia di età i percorsi di screening, indipendentemente dal loro domicilio. • E’ previsto l’invio di un sollecito con un nuovo appuntamento per il cittadino che non ha aderito al primo invito a partecipare agli screening. In ogni caso, è sempre possibile, nel rispetto della periodicità di effettuazione del test, prenotare un 215


• •

7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare

appuntamento per via telefonica. Le comunità locali sono state coinvolte tramite incontri periodici con la popolazione e in particolare con alcuni gruppi sensibili. È ormai da tempo consolidata la collaborazione tra gli screening e i Medici di Medicina Generale (MMG), che garantiscono un intervento attivo sulle persone non aderenti ai fini di verificarne le motivazioni e di incentivarne la partecipazione; inoltre, si organizzano periodicamente incontri con i Nuclei di Cure Primarie per garantire una adeguata informazione sull’andamento del programma a sostegno del contatto quotidiano dei MMG con i propri assistiti. La campagna informativa (conferenze stampa, interventi televisivi su reti locali, articoli sulla stampa locale, opuscoli informativi) è condotta periodicamente e finalizzata in particolare a sostenere la partenza di nuovi screening o le modifiche che si apportano ai programmi già in essere.

AUSL – AOSP – MMG

Operatori dei servizi Salute Donna, Radiologia, Poliambulatori, Endoscopia digestiva, Centro Screening, Centro di Citologia Cevico-Vaginale, reparti ospedalieri di degnza interessati dalle attività terapeutiche Tra gli indicatori maggiormente utilizzati per rappresentare i risultati dei programmi di screening vi sono: • l’avanzamento: descrive la percentuale di persone invitate in un anno rispetto alla popolazione teorica da invitare, da intendersi come il totale della popolazione bersaglio divisa per il numero di anni che intercorrono nell’intervallo tra due test di primo livello. Questo indice dovrebbe essere prossimo al 100% • l’adesione: è la percentuale di persone invitate che aderisce al programma • la copertura: è un indicatore tipico degli screening femminili. Esso rappresenta la percentuale di donne che hanno complessivamente eseguito il pap-test o la 9. Risultati attesi in mammografia, e tiene conto anche degli esami eseguiti al di fuori del percorso di relazione a indicatori screening regionali/distrettuali • la partecipazione agli approfondimenti proposti dal programma di screening in (da esplicitare) seguito all’esame di primo livello risultato positivo si riportano i risultati ultimi disponibili relativi alla realtà aziendale cfr- tabelle in allegato* Nella realtà reggiana gli screening oncologici hanno raggiunto standard di buona qualità, garantendo l’offerta attiva a tutta la popolazione. L’adesione, sia al test di 1° livello che all’approfondimento, è sempre superiore alla media regionale, quasi sempre superiore allo standard desiderabile, e tra le più elevate nel panorama nazionale. Previsione di cui di cui risorse di spesa risorse regionali TOTALE comunali (Fondo sociale locale + Fondo straordinario)

10. Piano finanziario: spesa totale a carico della sanità

di cui di cui risorse FRNA regionali (altri fondi)

di cui Fondo nazionale NA

di cui Fondo sanitario regionale

di cui risorse da altri soggetti specificare

euro

* allegati- tabelle SCREENING COLON RETTO – anno 2008 popolazione bersaglio/anno avanzamento test per la ricerca del sangue occulto eseguiti adesione persone positive al 1° livello % positività

partecipazione al 2° livello

Reggio Emilia maschi femmine 28.976 29.979 103% 103% 15.801 18.424 62% 67% 65% 975 692 6,2% 3,8% Primi Esami 5,5% Esami successivi 4,7% 92%

216

Emilia-Romagna maschi femmine

standard desiderabile

117%

>90%

47%

>65%

7,1% 4,7% Primi esami 5,9% Esami successivi 4,6% 78%

Primi esami <5% Esami successivi <3,5% >90%


SCREENING MAMMELLA – anno 2008 popolazione bersaglio/anno avanzamento mammografie effettuate adesione copertura di popolazione donne inviate al 2° livello % richiamo al 2° livello partecipazione al 2° livello

Reggio Emilia 29.979 112% 23.662 79% 82% 901 Primi esami 8,3% Esami successivi 2,9% 100%

SCREENING COLLO UTERO – anno 2008 popolazione bersaglio/anno avanzamento pap test effettuati adesione copertura di popolazione donne inviate al 2° livello % richiamo al 2° livello partecipazione al 2° livello

Emilia-Romagna

standard desiderabile

99%

100%

72,5% 74%

>=75% -

Primi esami 9,1% Esami successivi 3,5% 99%

Primi esami =<5% Esami successivi =<3% -

Reggio Emilia 49.170 116% 34.777 71,4% 82,9% 1.273 3,7% 93%

217

Emilia-Romagna

standard desiderabile

94%

100%

59% 63,5%

>=80% >=85%

2,9% 87%

<=3% >=90%


SCHEDA N. 159 Intervento/Progetto: SICUREZZA NEL PARCO in continuità con l'anno precedente OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: SERT Distretto di Reggio Emilia 1.Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale Comune di Reggio Emilia (AREA SAN LAZZARO) di realizzazione 3. Referente Dr. Roberto Bosi – tel. 0522 335525 – e-mail: bosir@ausl.re.it dell’intervento: nominativo e recapiti Utenti che frequentano i Servizi Socio-sanitari Personale operante nelle strutture ubicate nell’area 4. Destinatari Personale di vigilanza Coopservice Cittadini e Consiglieri della Circoscrizione NORD-EST 5. Eventuali Politiche di sicurezza delibera GR 1533/2006, Progetto Città sicura del Comune di interventi/politiche Reggio Emilia, politiche di Riduzione del danno, interventi di Prossimità. integrate collegate Incontri di coordinamento del Gruppo di lavoro “Sicurezza partecipata Area ex San Lazzaro. Realizzare incontri con i cittadini e gli Organismi istituzionali della Circoscrizione NORD6. Azioni previste EST. Collaborare con la Prefettura per la promozione di incontri di formazione congiunta con le Forze dell’Ordine. Servizi AUSL (SERT, Salute Mentale Adulti, Servizio Sociale, Servizio Alberghiero, 7. Istituzioni/attori Servizio Tecnico), Forze dell’Ordine ( Polizia Municipale, Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza), Coopservice, Associazioni di volontariato, Consiglio di sociali coinvolti Circoscrizione, Comitati di cittadini. 8. Risorse umane Medico, Coordinatore Infermieristico, Resp. Servizio Sociale, Coordinatore Quercia, che si prevede di Personale Vigilanza Coopservice, Servizio Alberghiero e Operatore Servizio Tecnico. impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali (da esplicitare) di cui risorse di cui di cui di cui di cui di cui Previsione di cui regionali risorse Fondo risorse da di spesa risorse FRNA Fondo regionali nazionale sanitario altri TOTALE comunali (Fondo 10. Piano sociale locale (altri NA regionale soggetti finanziario: + Fondo fondi) specificare straordinario) euro

108.369

108.369

218


COMUNE DI REGGIO EMILIA SCHEDA N. 160 INTERVENTO/PROGETTO: Piano dei Tempi e Orari della Città OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: promuovere politiche di qualità che riguardano sia la vita dei cittadini che la città fisica e funzionale, co-costruzione e manutenzione di un piano di azioni strategiche – insieme a soggetti sia pubblici che privati, aziende, ecc. del territorio, per attivare iniziative di pianificazione dei tempi e degli orari, in connessione con il tema della conciliazione tra tempi di vita e di lavoro, ponendo attenzione al ben-essere degli individui, delle famiglie, della società nel suo complesso con l’obiettivo anche di contrastare il fenomeno dell’aumento delle famiglie/persone che si trovano ad affrontare problemi di tempi/orari, solitudine relazionale e/o di coloro per cui le povertà relazionali si traducono rapidamente in povertà materiali Comune di Reggio Emilia 1.Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione 3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti 4. Destinatari

5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

6. Azioni previste

7. Istituzioni/attori sociali coinvolti

Comune di Reggio Emilia Dott. Roberto Montagnani Tel. 0522 456517 E mail roberto.montagnani@municipio.re.it Persone e famiglie residenti o occupati nel territorio comunale. Aziende interessate Politiche per la cura della comunità Politiche per la mobilità: Piano Urbano per la mobilità; Piano Strutturale Comunale: Piano dei Servizi Politiche del lavoro Politiche economiche e di sviluppo Politiche educative Politiche sanitarie Politiche per la coesione e sicurezza sociale Politiche per la scurezza urbana - messa a punto di proposte per la città nei termini di una migliore accessibilità al patrimonio pubblico di beni e di servizi per tutti i cittadini; - messa a punto di proposte di qualità e sicurezza degli spazi pubblici per incentivare nuove pratiche di vita sociale - azioni di semplificazione di rapporti tra i cittadini e pubblica amministrazione - aggiornamento e manutenzione del piano tempi orari della città; - sperimentazione in due contesti lavorativi di grandi dimensioni di un progetto per la conciliazione dei tempi di vita e lavoro (compatibilmente coi finanziamenti governativi); - realizzazione di un evento aperto ai partecipanti alla consulta tempi orari ed allargato ad altri soggetti interessati al tema Consulta dei Tempi e Orari della Città: Comune di Reggio Emilia Assessore alla cura della Comunità, Assessore alla Mobilità, assessore alla coesione e sicurezza sociale, assessore all’educazione, assessore alle politiche sociali lavoro e salute; n. 1 rappresentante per ciascuna delle Associazioni datoriali presenti a Reggio Emilia; n. 1 rappresentante per ciascuno dei Sindacati maggiormente rappresentativi del territorio;n. 1 rappresentante dell’Ausl; n.1 rappresentante dell’Ufficio Scolastico Provinciale (ex-Provveditorato agli studi); n. 1 rappresentate dell’Ospedale S. Maria Nuova;n. 1 rappresentante dell’Istituzione delle Scuole Comunali dell’infanzia; n. 1 rappresentante della Camera di Commercio Industria Artigianato di Reggio Emilia; la Consigliera di Parità di Reggio Emilia; rappresentante ordini professionali (professare) rappresentante Servizi Sociali Rappresentanze delle Imprese 1 collaboratore dipendente del Comune di Reggio Emilia

8. Risorse umane che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in manutenzione del Piano dei Tempi e Orari relazione a indicatori Avvio delle azioni convenute all’interno della Consulta e di cui alla Legge 53 regionali/distrettuali Aumento dei partecipanti alla consulta

219


SCHEDA N. 161 INTERVENTO: Tavolo Interistituzionale di contrasto alla violenza contro le donne. OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Creare luoghi e spazi di attivazione di politiche di contrasto alla violenza sulle donne, coinvolgendo quegli Enti e quelle realtà del territorio che si occupano delle problematiche. Co -costruzione di una rete di aiuto alle vittime ( ativazione luoghi, promozione protocolli, ecc.) 1.Soggetto capofila dell’intervento

Comune di Reggio Emilia

2. Ambito territoriale di realizzazione

Comune di Reggio Emilia

3. Referente dell’intervento

Dott. Roberto Montagnani Tel. 0522 456517 E mail roberto.montagnani@municipio.re.it

4. Destinatari

Cittadine del territorio comunale, Istituzioni, enti ed associazioni

5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

6. Azioni previste

7. Istituzioni/attori sociali coinvolti

8. Risorse umane che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali

Politiche Politiche Politiche Politiche Politiche Politiche

sociosanitarie e sanitarie; della sicurezza; della conciliazione; scolastiche educative abitative cura della comunità

Realizzazione degli impegni assunti dalle Organizzazioni componenti il tavolo interistituzionale di contrasto alla violenza alle donne ed, in particolare, quelli contenuti nel Protocollo Operativo siglato fra le parti, per la promozione di strategie condivise finalizzate alla prevenzione e al contrasto del fenomeno della violenza nei confronti delle donne. Manutenzione mappatura del fenomeno (dati semestrali) Visibilizzazione delle attività e sensibilizzazione dell’opinione pubblica tramite i media locali e costruzione evento seminariale insieme ad altri soggetti aderenti al progetto Arianna ( rete contro la violenza) Progettazione co-costruzione ipotesi per attivazione rete per emergenza Servizi del Comune di RE (Area Pianificazione Strategica, Servizi Sociali); Prefettura di Reggio Emilia; Tribunale di Reggio Emilia; Procura della Repubblica di Reggio Emilia Questura di Reggio Emilia Comando Provinciale Carabinieri di Reggio Emilia Azienda Unità Sanitaria Locale Azienda Ospedaliera S.Maria Nuova di Reggio Emilia Ufficio Scolastico Provinciale di Reggio Emilia Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia Associazione Non da Sola di Reggio Emilia Forum Donne Giuriste di Reggio Emilia Provincia di RE ( in forse) 1 dipendente a tempo indeterminato, con destinazione parziale della sua attività. Mappatura costante fenomeno e Maggiore sensibilizzazione opinione pubblica Qualificazione intervento ( n operatori che partecipano a momenti formativi sia regionali che locali sul tema)

220


SCHEDA N. 162 SOSTEGNO AD ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO (è in continuità con l'anno 2009) OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE:

INTERVENTO/PROGETTO:

1.Soggetto capofila dell’intervento

Comune di Reggio Emilia

2. Ambito territoriale di Comune di Reggio Emilia realizzazione 3. Referente Dott.ssa Annamaria Fabbi, Comune di Reggio Emilia, tel 0522/456833, dell’intervento: e-mail: annamaria.fabbi@municipio.re.it nominativo e recapiti 4. Destinatari

Associazioni di volontariato o di categoria, prevalentemente dell’area disabilità.

5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate 6. Azioni previste 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali

10. Piano finanziario

Euro

Sostegno al funzionamento di associazioni attraverso la disponibilità di una sede nello stabile di Via della Racchetta in comodato gratuito. Organizzazioni di volontariato del Comune di Reggio Emilia prevalentemente operanti nel campo della disabilità

Sostenere le Organizzazioni di Volontariato che hanno come scopo sociale i temi della tutela dei diritti delle persone disabili o in condizione di svantaggio sociale, mettendo a disposizione, con comodato gratuito, una sede in un unico stabile. di cui di cui di cui risorse di cui di cui di cui risorse Previsione di regionali risorse da regionali di cui Fondo risorse Fondo altri spesa (Fondo comunali (altri FRNA nazionale sanitario TOTALE soggetti sociale locale NA regionale fondi) + Fondo (specificare) straordinario) 104.800,00 104.800,00

221


SCHEDA N. 163 INTERVENTO/PROGETTO: POLO TERRITORIALE DI SERVIZIO SOCIALE (è in continuità con l'anno precedente) OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE 1.Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione 3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti 4. Destinatari

Comune di Reggio Emilia Comune di Reggio Emilia Dott.ssa Annamaria Fabbi, Comune di Reggio Emilia, tel 0522/456833, e-mail: annamaria.fabbi@municipio.re.it Popolazione in generale, enti, istituzioni

5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate -

6. Azioni previste

-

7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali (da esplicitare)

Proseguimento dell’innesto dello Sportello Sociale nella struttura organizzativa del Polo Sociale Territoriale ACCOGLIENZA (ascolto, informazione, orientamento, lettura dei bisogni/problemi) PROGETTI di sostegno, accompagnamento, counselling e valutazione da parte del Servizio Sociale CONTRIBUTI ECONOMICI su progetti del Servizio Sociale ISTRUTTORIE: valutazioni UVG/UVM, accesso a Centri Diurni e Assistenza domiciliare, valutazioni UVH, istruttorie adozioni, affidi, abuso e maltrattamento INSERIMENTO nei servizi residenziali per bambini/ragazzi – giovani adulti – madri con bambini, anziani, disabili INSERIMENTO nei servizi semiresidenziali per disabili e anziani (vedi schede progetto relative INSERIMENTO in strutture di ospitalità temporanea (vedi schede progetto relative) Gestione gruppi di sostegno per famiglie affidatarie INTERVENTI SOCIO-EDUCATIVI in stretta connessione con il territorio e le sue dinamiche PROGETTI di COMUNITA’ in sinergia con le circoscrizioni e gli attori sociali locali FUNZIONI DI SERVICE, specialistiche, su alcune tematiche trasversali (separazioni conflittuali, formazione coppie, abuso) PARTECIPAZIONE attiva ai lavori del Piano Sociale di Zona sia nei suoi organismi di governo che nei diversi tavoli di lavoro attivati EQUIPE settimanale cui partecipano tutte le componenti del Polo PARTECIPAZIONE settimanale da parte delle Coordinatrici di POLO al Coordinamento tra i POLI REDAZIONE di una relazione di servizio annuale con relazione di sintesi a livello cittadino L’assetto dei 5 poli ha avuto nel corso del 2009 una ridefinizione dei confini territoriali in relazione all’accorpamento delle circoscrizioni, nel corso del 2010 occorrerà proseguire nel raccordo organizzativo per rendere pienamente identificabile ai fruitori dei Poli il nuovo territorio di riferimento, con conseguente passaggio dei casi

AUSL, Comuni, Provincia, Privato sociale, ASP, F.C.R. Dirigente, Coordinatrici, Assistenti sociali, educatori, personale amministrativo Il Polo territoriale di Servizi Sociali è punto di ascolto, informazione, orientamento, accoglienza/consulenza, valutazione dei bisogni e delle richieste dei cittadini Il Servizio fa opera di mediazione e indirizzo verso i servizi che possono meglio corrispondere alle esigenze manifestate, concorda con il richiedente un progetto di 222


intervento in integrazione, se necessario, con altri professionisti e servizi sociali e sanitari. Inoltre il Polo attiva gli interventi necessari per facilitare l’accesso ai servizi, accompagna l’utente e/o la famiglia per i tempo della durata dell’intervento, svolgendo una costante attività di verifica dei risultati. E’ punto di riferimento, consulenza e presa in carico per le situazioni ad elevato disagio personale e di forte conflittualità familiare segnalate da diversi organismi (scuole, servizi educativi), dall’autorità giudiziaria e dalle forze dell’ordine. Il Polo approfondisce la conoscenza dei problemi del territorio in cui opera e promuove il raccordo tra i servizi e le iniziative di solidarietà delle associazioni, dei gruppi e dei singoli. Il Polo si pone l’obiettivo di sostenere e tutelare le situazioni di difficoltà per il tempo necessario al loro superamento, attraverso gli interventi più adeguati, e di valorizzare la disponibilità e le risorse della comunità locale. Per il 2010 si consoliderà la definizione/distinzione delle funzioni di accoglienza, progettazione territoriale, progettazione familiare; è previsto inoltre il consolidamento dell’innesto dello Sportello Sociale all’interno dell’Organizzazione dei Poli e la riorganizzazione in compartecipazione con le ASP, in particolare per quanto riguarda alcune tematiche riguardanti le famiglie con minori.

SCHEDA N. 164 INTERVENTO/PROGETTO: SPORTELLO SOCIALE OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: COMUNE DI REGGIO EMILIA 1.Soggetto capofila dell’intervento COMUNE DI REGGIO EMILIA

2. Ambito territoriale di realizzazione

Dott.ssa Annamaria Fabbi, Comune di Reggio Emilia, tel 0522/456833, e-mail: annamaria.fabbi@municipio.re.it

3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti 4. Destinatari

NUCLEI FAMILIARI

5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

TUTTI I SERVIZI ALLA PERSONA SERVIZI SANITARI

6. Azioni previste

7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali

10. Piano finanziario:

informare ed orientare i cittadini dei sul sistema dei servizi e sulle procedure di accesso, con particolare riferimento alle fasce piu’ deboli (anziani, immigrati,persone con disagio economico e sociale , madri sole con figli minori). segretariato servizi sociali per presa in carico, promozione e divulgazione, progettazione territoriale e stesura protocolli, intese, accordi, collaborazioni con gli attori sociali del territorio. Connessione con i punti informativi del territorio dedicati ai vari target. Messa a regime del sistema informativo comune. Aggiornamento mappatura risorse territoriali AUSL, MEDICI, ASSOCIAZIONI, CENTRO FAMIGLIE, operatori sociali del territorio 14 unità di personale dedicato (alcune frazioni part-time) aumento capacità di accoglienza intorno al 5% presenza mappature aggiornate delle risorse territoriali aumento della progettazione territoriale condotta insieme agli attori sociali del territorio: continuità delle iniziative in essere; n. progettazioni territoriali attivate Previsione di cui risorse di cui di cui di cui Fondo di cui Eventuali Fondo risorse altri di spesa comunali risorse FRNA nazionale totale** € regionali (risorse NA sanitario soggetti (da € 680.000 250.000,00 (Fondo regionali) regionale specificare) sociale € € 180.000 € locale e 250.000 Fondo € famiglia) € -

223


UNIONE TERRE DI MEZZO SCHEDA N. 165 INTERVENTO/PROGETTO: SPORTELLO SOCIALE OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: UNIONE TERRE DI MEZZO 1.Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione

SOVRACOMUNALE : BAGNOLO IN PIANO, CASTELNOVO DI SOTTO, CADELBOSCO DI SOPRA

3. Referente dell’intervento: nominativo MILA BERTOCCHI e-mail: bertocchi.mila@comune.bagnolo.re.it e recapiti NUCLEI FAMILIARI 4. Destinatari 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

6. Azioni previste

7. Istituzioni/attori sociali coinvolti

TUTTI I SERVIZI ALLA PERSONA SERVIZI SANITARI INFORMARE ED ORIENTARE I CITTADINI DEI TRE COMUNI SUL SISTEMA DEI SERVIZI E SULLE PROCEDURE DI ACCESSO, CON PARTICOLARE RIFERIMENTO ALLE FASCE PIU’ DEBOLI (ANZIANI, IMMIGRATI,PERSONE CON DISAGIO ECONOMICO E SOCIALE , MADRI SOLE CON FIGLI MINORI). SEGRETARIATO SERVIZI SOCIALI PER PRESA IN CARICO. PROMOZIONE E DIVULGAZIONE AUSL, MEDICI, ASSOCIAZIONi

8. Risorse umane che si prevede di PERSONALE DEI TRE COMUNI ED INCARICHI ESTERNI impiegare 9. Risultati attesi in relazione a ACCOGLIENZA, FILTRO ED INDIVIDUAZIONE PROBLEMATICHE. indicatori regionali/distrettuali (da PRESA IN CARICO NUMERO ACCESSI, MONITORAGGIO NUMERO esplicitare) UTENTI E RICHIESTE/PROBLEMATICHE Previsione di di cui di cui risorse di cui di cui di cui di cui di cui spesa risorse regionali risorse FRNA Fondo Fondo risorse da 10. Piano TOTALE comunali (Fondo regionali nazionale sanitario altri finanziario: € € sociale locale (altri € NA regionale soggetti 110.000,00 15.000 + Fondo fondi) 95.000 specificare straordinario)

224


POLO 7 SCHEDA N. 166 INTERVENTO/PROGETTO: SPORTELLO SOCIALE OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: COMUNE DI QUATTRO CASTELLA 1.Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione

SOVRACOMUNALE VEZZANO

:

ALBINEA

QUATTRO

CASTELLA

-

3. Referente dell’intervento: nominativo FEDERICA CIRLINI e-mail: scuola@comune.quattro-castella.re.it e recapiti NUCLEI FAMILIARI 4. Destinatari 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

6. Azioni previste

7. Istituzioni/attori sociali coinvolti

TUTTI I SERVIZI ALLA PERSONA SERVIZI SANITARI INFORMARE ED ORIENTARE I CITTADINI DEI TRE COMUNI SUL SISTEMA DEI SERVIZI E SULLE PROCEDURE DI ACCESSO, CON PARTICOLARE RIFERIMENTO ALLE FASCE PIU’ DEBOLI (ANZIANI, IMMIGRATI,PERSONE CON DISAGIO ECONOMICO E SOCIALE , MADRI SOLE CON FIGLI MINORI). SEGRETARIATO SERVIZI SOCIALI PER PRESA IN CARICO. PROMOZIONE E DIVULGAZIONE AUSL, MEDICI, ASSOCIAZIONI, CENTRO FAMIGLIE

8. Risorse umane che si prevede di PERSONALE DEI TRE COMUNI DELLA PEDECOLLINA ED INCARICHI impiegare ESTERNI 9. Risultati attesi in relazione a ACCOGLIENZA, FILTRO ED INDIVIDUAZIONE PROBLEMATICHE. indicatori regionali/distrettuali (da PRESA IN CARICO NUMERO ACCESSI, MONITORAGGIO NUMERO esplicitare) UTENTI E RICHIESTE/PROBLEMATICHE Previsione di di cui di cui risorse di cui di cui di cui di cui di cui spesa risorse regionali risorse FRNA Fondo Fondo risorse da 10. Piano TOTALE comunali (Fondo regionali nazionale sanitario altri finanziario: € € sociale locale (altri € NA regionale soggetti 125.000,00 30.000 + Fondo fondi) 95.000 specificare straordinario)

225


PROMOZIONE E SVILUPPO DEGLI UFFICI DI PIANO SCHEDA N. 167 INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET Resp.Familiari

infanzia e adolescenza

Giovani

Anziani □

Disabili

Immigrati stranieri

□ □ CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del Prevenzione benessere sociale, della salute e □ di stili di vita sani INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE

Povertà e Esclusione sociale

Salute mentale

Dipendenze □

Cura/Assistenza □ X

UFFICIO DI PIANO e SEGRETERIE UNITA’ DI VALUTAZIONE MULTIDIMENSIONALE in continuità con gli anni precedenti OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: REGGIO EMILIA 1.Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione

Zona Sociale di Reggio Emilia

3. Referente dell’intervento:

silvia.guidi@muncipio.re.it

4. Destinatari

Cittadini della Zona Sociale

Principali politiche dell’Ente Locale ( Urbanistica, Mobilità, Ambiente, Università, Sicurezza) Politiche scolastiche Politiche del Lavoro Riorganizzazione della funzione amministrativa dell’Ufficio di Piano in ordine al governo del FRNA per consentire un maggior controllo di gestione con l’integrazione 6. Azioni previste delle segreterie amministrative anziani e disabili. Organizzazione della funzione amministrativa connessa alle nuove direttive sull’accreditamento. Consolidamento delle modalità di lavoro per aree tematiche e sottogruppi di lavoro. Dirigenti Politiche Comunali, AUSL, Azienda Ospedaliera S.Maria Nuova Istituzioni 7. Istituzioni/attori sociali Scolastiche, Provincia,Cooperazione Sociale, Forum Terzo Settore, Osservatorio coinvolti Famiglie, Azienda Speciale FCR, ASP Osea, RETE, OPUS CIVIUM, SS.PIETRO E MATTEO. - Responsabile (Comune di Reggio Emilia – Policy Città Solidale) - Coordinatore (Comune di Reggio Emilia - Policy Città Solidale) - Collaboratore in staff addetto alla partecipazione (Comune di Reggio Emilia – Policy Città Solidale) 8. Risorse umane che si - Collaboratori designati dai Comuni del Distretto prevede di impiegare - Direttore Cure Primarie AUSL - Responsabile Handicap Adulto AUSL - Responsabile Area Sociale AUSL - Direttore Amministrativo Distretto AUSL - Segreteria attività non autosufficienza (3 unità di personale + 1 part-time) 9. Risultati attesi in Organizzazione della funzione di rilascio dei provvedimenti di accreditamento. relazione a indicatori Consolidamento delle procedure connesse al FRNA regionali/distrettuali Previsione di cui di cui risorse di cui di cui di cui Eventuali di spesa risorse regionali FRNA Fondo Fondo risorse totale** comunali € 60.000 (risorse nazionale sanitario altri 10. Piano finanziario: € € regionali) NA regionale soggetti 268.000 89.000 € € ( 119.000 € 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

226


SCHEDA N. 168 PIANO DI ATTIVITA’ FRNA L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza* x□

PROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L. R. N. 14/08 INTERVENTO/PROGETTO: SISTEMA INFORMATIVO OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Comune di Reggio Emilia 1.Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale Distretto di realizzazione 3. Referente Silvia Guidi, Responsabile ufficio di piano, galleria Santa Maria 1, REGGIO EMILIA, tel dell’intervento: 0522/456725, silvia.guidi@municipio.re.it nominativo e recapiti Anziani e disabili del distretto 4. Destinatari 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate 6. Azioni previste 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali (da esplicitare)

Poli territoriali di servizio sociale, nuclei cure primarie, sportello assistenti familiari, centro famiglie, Prosieguo implementazione sistema informativo del sociale e socio-sanitario del territorio: implementazione flussi da strutture e servizi territoriali anziani e disabili, implementazione scheda presa in carico anziani e disabili con informatizzazione della tenuta liste d’attesa e ingressi, implementazione flussi SMAC e FAR fornitori assistenza domiciliare anziani, centri diurni anziani e case residenze anziani e disabili del territorio Assistenti sociali del territorio, amministrative dei poli territoriali di servizio sociale, segreterie uvg e uvh, CUED comune di Reggio Emilia, CUED ASL -

scheda informatizzata anziani e disabili informatizzazione tenuta liste d’attesa e ingressi implementazione flussi SMAC e FAR

Previsione di cui di cui risorse di spesa risorse regionali TOTALE comunali (Fondo sociale locale + Fondo straordinario)

10. Piano finanziario: euro

di cui di cui risorse FRNA regionali (altri fondi) 110.000

227

di cui Fondo nazionale NA

di cui Fondo sanitario regionale

di cui risorse da altri soggetti specificare


SOSTEGNO AI COMUNI QUALE CONCORSO REGIONALE ALL’ATTUAZIONE DEI PIANI DI ZONA DISTRETTUALI – QUOTE FINALIZZATE

2.3.2.1 INTERVENTI A SOSTEGNO DEI PROGRAMMI DI ASSISTENZA TEMPORANEA ED INTEGRAZIONE SOCIALE A FAVORE DELLE VITTIME DI TRATTA, SFRUTTAMENTO E RIDUZIONE IN SCHIAVITÙ - ART. 13 L. 228/2003” E ART. 18 D.LGS 286/1998.

2.3.2.2 INTERVENTI RIVOLTI ALLE PERSONE SOTTOPOSTE A LIMITAZIONI DELLA LIBERTÀ PERSONALE, PROMOSSI DAI COMUNI SEDE DI CARCERE

2.3.2.3 .CONSOLIDAMENTO, SVILUPPO E QUALIFICAZIONE DEI CENTRI PER LE FAMIGLIE E LORO RACCORDO CON I CONSULTORI FAMILIARI

228


MOD 01

SCHEDA N. 169 Interventi a sostegno dei programmi di protezione sociale e assistenza a favore delle vittime di tratta, sfruttamento e riduzione in schiavitù – art. 18 D.lgs 286/98 e art. 13 L. 228/2003 (ai sensi della Deliberazione dell’Assemblea Legislativa n. 265 del 25/11/2009 e G.R. n 2078/2009 – punto 2.3.2.1)

SOGGETTO CAPOFILA

COMUNE DI REGGIO EMILIA

A) Dati generali del progetto Titolo del progetto PROGETTO ROSEMARY Durata del Progetto Agosto 2010 – Agosto 2011 COORDINATORE TECNICO: indicare il referente per l'esecuzione dell'intervento proposto, a cui ci si potrà rivolgere per eventuali chiarimenti e per la fase di monitoraggio. NOMINATIVO ENTE/SOGGETTO DI APPARTENENZA QUALIFICA TELEFONO, FAX, E-MAIL Tel. Fax E-mail

Alfa Strozzi Comune di Reggio Emilia Funzionario 0522 – 456711 0522 – 436747 alfa.strozzi@municipio.re.it

IL PROGETTO E': [] Nuovo [X] Continuazione di attività in corso In tal caso: Anno di avvio: 1997 [X] Ha ottenuto finanziamenti a carico del Fondo Nazionale Lotta alla Tratta [X] Ha ottenuto finanziamenti a carico di altre leggi nazionali e/o regionali (partecipa alla rete regionale ‘Oltre la Strada) [] Non ha ottenuto finanziamenti precedenti Attività già svolte dall’Ente attuatore nel settore specifico della prostituzione e della lotta alla tratta -

-

Il Comune di Reggio Emilia è attivo nell’ambito della prostituzione e della lotta alla tratta dal 1997; da allora la progettazione si sviluppa attorno ad un duplice filone di interventi: da una parte l’Unità di strada formata da due operatrici e supportata dalla preziosa collaborazione di mediatrici linguistico-culturali per facilitare il contatto di persone di origine rumena, nigeriana e cinese. Da marzo il Comune ha attivato una prestazione occasionale con una nuova operatrice per favorire l’attività di accompagnamento ai servizi, attività in aumento negli ultimi anni. L’unità di strada incontra settimanalmente le persone presenti in strada, svolgendo attività di counselling, colloqui personali, informazione, riduzione del danno; alle persone incontrate vengono date informazioni di area medica, legale e psicologica, ma soprattutto sulla possibilità di accedere al Centro per la salute della famiglia straniera, luogo in cui è offerta assistenza medica generale, e all’ambulatorio ginecologico del progetto Eva Luna in rete con il progetto Rosemary. La presenza costante delle operatrici in strada, gli incontri diretti con i soggetti in cui si sospende ogni forma di giudizio per favorire un clima di fiducia, consentono la costruzione di relazioni significative che possono poi portare alla scelta di cambiare vita; dall’altra l’insieme dei percorsi di accoglienza si propone come la risposta offerta a chi, vittima di forme differenti di tratta e sfruttamento, desidera cambiare la propria vita. Va osservato come i due aspetti, quello della presenza in strada (col monitoraggio e il contatto diretto con le persone) e quello dell’accoglienza appaiono decisamente complementari ed entrambi essenziali.

229


L’Associazione Rabbunì dal 1995 è presente in strada accanto alle persone prostituite e le accompagna nel percorso successivo. Dal 2001 è iscritta alla seconda sezione del Registro nazionale delle Associazioni che svolgono attività a favore degli Immigrati, quello appunto che riguarda le vittime della tratta. Da anni i volontari condividono il cammino con le persone, uomini e donne (ormai oltre 200) passate nelle loro case, con le loro famiglie, con i loro luoghi di provenienza, con i clienti. Dal 2001 i volontari sono inoltre presenti nelle scuole, in luoghi e momenti di aggregazione, per percorsi di (in)formazione sulla tratta e la prostituzione, rivolti prevalentemente ai giovani. Dal 1997 l’Associazione collabora in modo stabile (convenzione) al ‘Progetto Rosemary’.

B) Soggetti Partecipanti/reti territoriali SOGGETTI GESTORI Soggetti pubblici coinvolti (indicare le amministrazioni pubbliche partecipanti al progetto) Soggetti privati coinvolti (volontariato, associazionismo, cooperazione sociale, altro)

RETE DI SOSTEGNO

COMUNE DI REGGIO EMILIA Politiche per l’inclusione, l’integrazione e la convivenza

-

Az.USL Regione Emilia-Romagna FF.OO.

ASSOCIAZIONE RABBUNI’ (in convenzione con l’Ente)

-

Coop.Sociali Caritas Comunità di accoglienza Studi legali Sindacati

SOGGETTI GESTORI Nome: COMUNE DI REGGIO EMILIA Politiche per l’inclusione, l’integrazione e la convivenza Ragione sociale: c.s. Sede Legale: P.zza Prampolini 1 – Reggio Emilia

Nome: ASSOCIAZIONE DI VOLONTARIATO RABBUNI’ Ragione sociale: C.F.91064290355 Sede Legale: via Leuratti 8 Reggio Emilia

Indicare in quale modo i vari soggetti coinvolti nel progetto (rete locale) collaborano tra di loro, specificando le competenze operative di ciascuno e le modalità di coordinamento della rete La rete locale comprende principalmente il Comune di Reggio e l’Associazione di volontariato Rabbunì (gestione dei percorsi di accoglienza), oltre alla Questura di Reggio (Squadra Mobile – Ufficio Immigrazione); ad essi vanno aggiunte le altre Forze dell’Ordine (in particolare Carabinieri e Polizia Municipale), l’Azienda USL (attraverso il Centro per la salute della famiglia straniera), il privato sociale (Caritas, Cooperative Sociali, comunità di accoglienza…). La collaborazione si realizza attraverso momenti di incontro (formali e non) e di scambio di informazioni relative a condizioni generali o singoli percorsi. In particolare per le vittime di sfruttamento lavorativo sono coinvolti alcuni studi legali e le organizzazioni sindacali

C) Descrizione del Progetto Contesto Locale (evidenziare particolari situazioni locali su cui si intende intervenire) Le attività progettuali ormai proseguono da diversi anni, interessando in particolare il territorio del Comune di Reggio e dei Ciomuni limitrofi. Qui vivono e lavorano le persone trafficate che vengono contattate ed accolte. Si tratta sia di donne costrette alla prostituzione (sulle strade del Comune di Reggio, di quelli di Rubiera e S.Ilario, della zona al confine con la Provincia di Parma, lungo il corso del fiume Enza), sia di uomini e donne sfruttati da un punto di vista lavorativo. La realtà della tratta ha assunto ormai a Reggio alcune connotazioni specifiche: rispetto allo sfruttamento sessuale e alla prostituzione, resta costante sostanzialmente il numero delle ragazze nigeriane (una quarantina in tutto con un crescente abbassamento dell’età: alcune sono minori, e del livello di scolarizzazione: la maggioranza è analfabeta), presenti di giorno e di sera al confine con la provincia di Parma, lungo le strade provinciali che scorrono adiacenti al fiume Enza. Per la maggior parte risiedono a Reggio o Parma. La presenza (notturna) lungo la Via Emilia è in continuo

230


mutamento: dopo un periodo di aumento delle donne provenienti dall’America Latina, oggi il numero più alto è quello delle transessuali (brasiliane, ecuadoregne e peruviane) e delle ragazze rumene (anche giovanissime): si tratta in maggioranza di persone che vivono a Reggio, alcune sono presenti sul nostro territorio da diversi anni mentre un consistente numero di ragazze rimane per brevi periodi, dando vita ad un forte turn-over; la cosiddetta ‘prostituzione sommersa’, ossia quella che si esercita in luoghi al chiuso come appartamenti, locali o nights club, da alcuni anni sembra essere in aumento. Questa tendenza è confermata dall’aumento esponenziale degli annunci che offrono prestazioni personali visibili su note riviste settimanali di annunci locali e dal crescente uso dei siti internet e dei social network per pubblicizzare la possibilità di incontri per prestazioni definite ‘personali’. Per aumentare le conoscenze sul fenomeno, per definizione difficile da avvicinare, sono iniziate attività locali in rete con il tavolo regionale, volte ad un monitoraggio proprio a partire dagli annunci (su carta e su internet). All’azione di monitoraggio degli annunci si aggiunge la mappatura di alcune zone della città in cui si registra una presenza di persone che si prostituiscono in appartamento e la costruzione di una rete locale con soggetti istituzionale e informali che possono essere testimoni privilegiati del fenomeno (associazioni, comitati di cittadini, Forze dell’Ordine, altri progetti di prossimità,…) con una attenzione particolare alla zona della stazione ferroviaria. accanto allo sfruttamento sessuale crescono i numeri di quello lavorativo, che coinvolge uomini e donne, provenienti da Paesi diversi e le cui forme appaiono estremamente variabili: dalla ‘schiavizzazione’ di certi laboratori artigianali al ‘caporalato’ dei cantieri edili, all’assunzione attraverso titoli di soggiorno falsi forniti dal datore di lavoro, al ‘semplice’ lavoro nero con turni massacranti e retribuzione ridotta (e nessuna tutela assicurativa); si tratta di un fenomeno che sta lentamente emergendo, anche per la difficoltà delle persone coinvolte a sporgere denuncia.

Nell’insieme, siamo di fronte ad un realtà variegata, in cui, a fronte di una certa ‘consapevolezza’ da parte delle vittime, assistiamo però ad una strutturazione sempre maggiore dei differenti ‘racket’: da quello nigeriano (ormai legato sia alla prostituzione che al traffico di sostanze), a quello dell’Est (che se non controlla direttamente le persone ‘impone’ però pagamenti per poter ‘lavorare’ in tranquillità), a quello sfaccettato dello sfruttamento lavorativo (in cui appaiono spesso coinvolti con ruoli di primo piano cittadini italiani). Da segnalare inoltre un aumento della violenza di cui è oggetto (da parte di sfruttatori e clienti) chi è presente in strada o cerca di far valere i propri diritti di lavoratore. C’è una maggiore conoscenza dei servizi e delle opportunità offerte dalla legge, anche per la regolarizzazione. Si mantiene costante il numero delle donne con figli e/o titolo di soggiorno che continuano a restare sulla strada per motivi essenzialmente economici (difficoltà nella ricerca del lavoro). La nazionalità più rappresentata in termini di accoglienza rispetto alla prostituzione è senz’altro ancora la Nigeria; seguono (a grande distanza) alcuni Paesi dell’Est (Romania in particolare) e il Brasile; le vittime di sfruttamento lavorativo sono invece prevalentemente originari della zona del Maghreb (egiziani, marocchini, algerini)

Obiettivi del progetto (elenco sintetico) uscita dallo sfruttamento e realizzazione di nuovi percorsi di vita attraverso una prima serie di incontri/colloqui accoglienza: ospitalità (famiglia, comunità…), accoglienza in autonomia (appartamento), accoglienza ‘territoriale’ (per chi ha già una sistemazione abitativa) inserimento lavorativo agevolato dalla presenza di un operatore dedicato percorsi di autonomia anche attraverso laboratori motivazionali e di conoscenza delle realtà locali per incentivare il radicamento sul territorio accompagnamento alla regolarizzazione – sostegno legale rimpatrio assistito per coloro che scelgono di rientrare al proprio Paese sostegno alle persone con maggiori difficoltà: persone ammalate, con figli, con problemi psichiatrici, minori (in)formazione sul fenomeno della tratta per cittadini ed operatori implementazione della rete locale di conoscenza ed intervento sul fenomeno (in particolare per l’ambito del ‘lavoro nero’)

Possibilità di consolidamento futuro dell'intervento proposto: (indicare quali sono le prospettive concrete di mantenere attivo l'intervento con risorse proprie) Pur tenendo conto dell’importanza dell’intervento proposto, che si inserisce in un contesto estremamente delicato e complesso e a cui è decisivo dare continuità, risulta difficile pensare alla possibilità di consolidarlo senza finanziamenti esterni. Risulta inoltre in crescita il numero delle vittime di sfruttamento lavorativo che ‘emergono’ diventando visibili: questo ambito di intervento richiede una particolare attenzione e un impegno forte e continuativo, anche in collaborazione con altre agenzie del territorio che ugualmente si occupano di lavoro, diritti e sicurezza

231


Descrizione delle attività (elencare le singole azioni) presa in carico – ospitalità: dopo il primo contatto, si definiscono insieme alla persona gli obiettivi del suo progetto di vita e si concorda un percorso che comprende: accoglienza (in famiglia o casafamiglia), studio della lingua (o alfabetizzazione), inserimento sociale (in collaborazione con volontari), avviamento al lavoro, regolarizzazione (per chi ha già denunciato o lo fa durante il percorso), accompagnamento giuridico, sanitario… presa in carico territoriale: per le persone (in particolare uomini) che entrano in contatto col Progetto avendo già una sistemazione abitativa autonoma ‘sicura’, vengono avviate le medesime azioni, cercando di mantenere i contatti anche con eventuali conviventi regolarizzazione: si tengono rapporti costanti con le FF.OO. (in particolare la Questura) per l’avvio e/o il proseguimento di percorsi ex art.13 L.228/03 ed ex art.18 L.286/98; si attivano altresì i contatti necessari con i Consolati di provenienza delle vittime per rilascio passaporti o documenti ed eventuali rimpatri inserimento socio lavorativo: una figura professionale dedicata incontra le persone che possono essere avviate al lavoro e contemporaneamente mantiene i contatti con Centro per l’Impiego, agenzie. imprenditori, cooperative, per garantire un inserimento lavorativo proficuo; essa svolge anche la funzione di ‘tutor’ per le ragazze inserite in azienda, in modo da evitare il rischio di conflitti, incomprensioni o abbandoni; tra gli strumenti più utilizzati, il tirocinio formativo. autonomia: dopo l’accoglienza è previsto un percorso di progressiva indipendenza, modellato sulle esigenze individuali, attraverso appartamenti di semi-autonomia, ricerca di una sistemazione abitativa, informazione ed invio ai servizi del territorio, sostegno nel rilascio della patente di guida… rimpatrio: l’eventuale rientro in patria viene garantito, in collaborazione con i consolati ed organismi internazionali, per coloro che lo desiderano sostegno a donne con figli: il progetto accoglie ed accompagna (in collaborazione col Servizio Minori del Comune di Reggio) donne in gravidanza e con bambini sostegno a persone con particolari problemi socio-sanitari: sono accolte ed accompagnate (in collaborazione coi servizi sanitari dedicati) persone con problemi di dipendenza, psichiatrici, di salute (HIV, affette da altre MTS, ricoverate in ospedale…) iniziative di visibilità ed informazione: continua la collaborazione con alcune scuole superiori per incontri di presentazione del fenomeno della tratta e delle risposte possibili; sono a disposizione una serie di strumenti (libro, video, brochures) con il compito di presentare correttamente il fenomeno tratta nel nostro territorio e dare visibilità alle azioni intraprese; gli operatori sono regolarmente impegnati in incontri (in)formativi rivolti anche ad operatori di altri Enti lavoro di rete e formazione: gli operatori collaborano stabilmente con AzUsl (in particolare Centro per la salute della famiglia straniera e Ospedale), FF.OO. (in particolare Questura di Reggio, Modena, Parma, Polizia Municipale di Modena, Carabinieri), organismi del privato-sociale (Caritas, Centro di Aiuto alla Vita, cooperative sociali, associazioni, organismi religiosi…), Centro per l’Impiego, Servizio Minori del Comune di Reggio; partecipano inoltre a momenti di formazione a livello locale (in collaborazione con l’Ass.ne Rabbunì), regionale (all’interno della rete ‘Oltrelastrada’), nazionale. Il progetto Rosemary ha aderito al progetto Investire nelle persone-assistenza e protezione per le vittime della tratta, progetto cofinanziato dal Fondo Sociale europeo attraverso il Programma operativo settoriale per lo sviluppo delle risorse umane 2010-2013 (la responsabile ed una operatrice hanno partecipato al primo seminario tenutosi a Bucarest il 17-19 novembre 2009).

Destinatari tipologia e numero: diretti: Vittime di sfruttamento/tratta presenti sul territorio, in modo particolare inserite in veri e propri percorsi di protezione sociale ex art.13 l.228/03 ed ex art.18 l.40/98, in stretta collaborazione con le FF.OO. Nel 2009 le persone accompagnate sono state in tutto 144 (55 donne, 88 uomini, 1 trans); tra loro 18 hanno figli a carico e 1 è minore. Le nazionalità più rappresentate sono Egitto (75), Nigeria (39), Moldavia (10), Brasile e Romania.

indiretti

clienti in strada (informazione, orientamento a servizi sanitari, riduzione del danno) nuclei familiari delle vittime presenti sul territorio, in particolare figli minori (accoglienza e sostegno) nuclei familiari delle vittime nel Paese d’origine (contributi, progetti di ‘rimpatrio onorevole’) servizi rivolti in particolare ai lavoratori (sindacati…) operatori di Servizi/privato sociale (informazione, co-progettazione) cittadini (informazione, interventi nelle scuole, progetti educativi)

232


Effetti attesi del progetto: definizione qualitativa

stima quantitativa

Il Progetto mira da una parte a sostenere ed accompagnare il difficile cammino di uscita dalla coercizione delle persone vittime di tratta e di sfruttamento sessuale e lavorativo, per aiutarle nel riprogettare la propria vita e nel reinserimento sociale e lavorativo, con lo scopo di una loro piena integrazione col territorio o di un rientro dignitoso al Paese d’origine; dall’altra a raccogliere dati sull’evoluzione del fenomeno e delle sue caratteristiche a Reggio, a promuovere azioni di sensibilizzazione e informazione per la cittadinanza, ad avviare e consolidare una progettazione effettivamente in rete tra soggetti pubblici (anche molto differenti tra loro) e privati.

Persone contattate:

100 circa

Percorsi attivati: (di cui 25 nuovi)

140

Percorsi conclusi:

30

Metodologia e gli strumenti per l’attuazione del progetto (elenco sintetico): Metodologia: incontri/colloqui all’inizio e durante il percorso verifiche in itinere e finali tra operatori e volontari coinvolti partecipazione a momenti di aggiornamento e formazione a livello locale e regionale Strumenti e risorse: rete di accoglienza: famiglie e volontari che garantiscono una ‘rete amicale’ attorno a ciascuna persona casa famiglia per accoglienze in emergenza o persone con particolari difficoltà relazionali o di salute comunità sul territorio e non per accoglienze in emergenza o trasferimenti appartamenti di autonomia corsi di prima alfabetizzazione e di lingua italiana (I-II livello) esperienze di socializzazione finalizzate all’accompagnamento personale e all’apprendimento di abilità lavorative inserimenti lavorativi ‘protetti’ (attraverso il tirocinio formativo) e tutoraggio, per garantire un più positivo ingresso al mondo del lavoro database per il monitoraggio delle caratteristiche delle persone in accoglienza e dei percorsi

Monitoraggio e valutazione (indicarne quali strumenti e procedure) Strumenti di monitoraggio e valutazione: incontri periodici con gli attori coinvolti nei singoli percorsi e con la rete nel suo complesso aggiornamento costante del database proposto a livello regionale relazioni degli operatori coinvolti

D) Risorse Personale necessario per lo svolgimento del progetto: Livello Formazione Specifico

N

Qualifica

1

Coordinamento

Diploma m.sup.

1

Operatrice

Laurea

1

Operatrice

Laurea

1

Segreteria amm.va

Diploma m.sup.

Livello Formazione Interventi sulla tratta Esperienza pluriennale nel settore Esperienza pluriennale sul progetto Esperienza sui percorsi di accompagnamento al lavoro Esperienza amministrativa pluriennale

233

Orario/ settimana

Tipologia Contratto

5

Dip. t. indet

9

Co.Co.Co

16

2

Contratto con coop.va soc. Dip.t. indet.


E) Strutture di accoglienza Tipologia Famiglie Casa Famiglia Comunità mamma/bambino Comunità d’accoglienza Dormitorio

Target Donne Donne/uomini Donne Donne Uomini

Soggetto gestore Associazione Rabbunì Associazione Rabbunì Associazione Rabbunì Associazione Rabbunì Associazione Rabbunì

G) Preventivo economico complessivo (*) MACROVOCE DI SPESA PERSONALE

importo Coordinamento del progetto Consulenze/supervisioni formatori operatori Personale Amministrativo Altre consulenze

5.400,00

28.400,00 1.900,00

MEZZI E ATTREZZATURE PER I SERVIZI DI ASSISTENZA Acquisto/noleggio/leasing Manutenzione SPESE PER INSERIMENTO SOCIALE Formazione pratica in impresa Borse lavoro Accompagnamento all'autonomia SPESE DI GESTIONE DEI SERVIZI DI ASSISTENZA Affitto locali Materiali di consumo Spese di manutenzione Spese utenze Spese vitto, vestiario Spese alloggio (pernottamento) Spese materiali di gestione (pulizie, casalinghi, ecc.) Spese carburante, pedaggi e spostamenti beneficiarie Spese mediche Pocket money

2.500,00 1.000,00 8.000,00 12.000,00

1.000,00

COSTI GENERALI Affitto locali materiali di consumo Spese di manutenzione Spese utenze Spese amministrative Spese Vitto, alloggio, trasporto personale PRODUZIONE E DIVULGAZIONE DI MATERIALE 4.000,00 TOTALE GENERALE

64.200,00

(*) Ogni soggetto deve prevedere un co-finanziamento pari almeno al 50% del totale del costo previsto per la realizzazione del progetto. Il preventivo deve quindi includere anche questi importi. N.B. Non sono ammissibili a contributo le spese relative a costruzione, acquisto e ristrutturazione di immobili.

234


SCHEDA N. 170

INTERVENTO/PROGETTO: ACCOMPAGNAMENTO E SOSTEGNO ALLA POPOLAZIONE PARTICOLARE DI ORIGINE STRANIERA”. (in continuità con l'anno precedente)

DETENUTA,

IN

interventi rivolti alle persone sottoposte a limitazioni della libertà personale, promossi dai comuni sede di carcere (DGR.2078/2009 – punto 2.3.2.2) OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: migliorare la qualità della vita di persone recluse/internate, favorendo occasioni per il miglioramento della qualità della vita negli Istituti di pena e alle persone affidate e/o agli arresti domiciliari in carico al Ufficio Esecuzione esterna del Ministero di giustizia (UEPE) favorire il reinserimento sociale attraverso l’apprendimento di competenze e abilità professionali, la sperimentazione di tirocini formativi d’orientamento e altre misure di accompagnamento al lavoro anche attraverso forme di partenariato con altri enti che operano a favore del reinserimento dei detenuti/internati (es. Enti di Formazione, coop sociali) favorire la risoluzione di specifici problemi dei detenuti: documenti, borse di studio per i detenuti-studenti, incontro con gli assistenti sociali per il sostegno alla genitorialità; facilitare percorsi di inclusione rafforzando ambiti di intervento di mediazione culturale organizzare momenti di visibilità al fine di sensibilizzare l’opinione pubblica sui percorsi di riabilitazione sociale dei detenuti/internati creare reti locali e regionali per lo scambio e diffusione delle esperienze attraverso momenti formativi, seminariali e di confronto e scambio di esperienze

1.Soggetto capofila dell’intervento

Comune di Reggio Emilia ”Politiche per l’Integrazione, l’Inclusione, la Convivenza”.

2. Ambito territoriale di realizzazione

L’intervento si realizza all’interno degli Istituti di pena cittadini (Casa Circondariale, Ospedale Psichiatrico Giudiziario) e si rivolge inoltre ai detenuti e agli affidati all’Ufficio Esecuzione Penale Esterna -UEPEI contenuti del progetto sono stati condivisi tra i tecnici del settore. Nelle strutture di reclusione spesso risulta insufficiente l’attività di socializzazione, di informazione e, per carenza di connessioni con la società civile esterna, gli interventi volti al recupero delle persone in trattamento penitenziario e terapeutico-riabilitativo risultano parziali o inefficaci. Negli ultimi anni il sovra-affollamento delle carceri e la carenza di personale, sia di custodia che trattamentale hanno ostacolo ulteriormente percorsi positivi di intervento negli Istituti di Pena. Le persone recluse/internate, oltre all’esecuzione della pena, si trovano in condizioni particolari quali: assenza di reti di sostegno familiare, mancanza di reddito adeguato, mancanza di competenze professionali e/o presenza di patologie psichiatriche. Tali aspetti sono maggiormente esasperati e penalizzanti nel caso dei detenuti stranieri che a questi deficit sommano anche la condizione di non regolarità rispetto al permesso di soggiorno, la non conoscenza della lingua italiana, dell’ordinamento penitenziario e, molto spesso, subiscono condizioni di esclusione/emarginazione all’interno della struttura. La vita carceraria è caratterizzata da tempi, da regole e da assetti rigidi; ne deriva che la qualità della vita, delle relazioni tra detenuti e con il personale del carcere, l’accesso alle informazioni sulle opportunità sia interne (al carcere) che esterne (del contesto sociale reggiano) risultano essere elementi critici, ma fondamentali, per la quotidianità dei detenuti/internati e per l’individuazione e realizzazione di programmi e percorsi riabilitativi/rieducativi. Inoltre, la presenza di detenuti stranieri richiede che l’attività di avvicinamento/incontro e di informazione sia gestita da operatori e da mediatori linguistico e interculturali. Il Comune di Reggio Emilia, in accordo con le Direzione della Casa Circondariale e dell’Ospedale Psichiatrico Giudiziario, dell’UEPE competenti, da diversi anni realizza iniziative co-finanziate dalla Regione Emilia-Romagna.

3. Referente dell’intervento: nominativo e recapito

Dr. Carlo Vestrali - Dirigente Politiche per l’inclusione. l’integrazione, la convivenza - Comune di Reggio Emilia Referente del progetto: Alfa Strozzi - Tel. 0522 456711 – fax 0522 436747 e-mail: alfa.strozzi@municipio.re.it

4. Destinatari

Si considerano destinatari diretti i detenuti gli internati e coloro che sono sottoposti ad una misura restrittiva della libertà e/o affidati all’UEPE; si considerano destinatari indiretti il personale della

235


struttura penitenziaria, i familiari dei detenuti e, più in generale, la società civile nel suo insieme.

5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

Collaborare con il Comitato Locale per l’area dell’esecuzione della pena adulti per il reperimento di opportunità e risorse mirate al reinserimento sociale con la dovuta attenzione al disposto della Legge Regionale 63/2008; informare e sensibilizzare il mondo produttivo sull’opportunità di inserire ex detenuti e/o detenuti e affidati in attività lavorativa

6. Azioni previste

Sportello Informativo rivolta a tutti i detenuti sia italiani che stranieri per: • migliorare la conoscenza delle regole e le modalità di vita carceraria; • conoscere le opportunità offerte dalla struttura penitenziaria e dal contesto sociale reggiano; • garantire la mediazione linguistico culturale per i detenuti e internati consolidando la mediazione culturale già attiva per le persone di lingua e cultura araba e confermandone l’estensione, al bisogno, anche alle persone di cultura e lingua cinese; • favorire il superamento di bisogni conseguenti la reclusione: documenti, genitorialità, ecc. Miglioramento della qualità della vita carceraria (attività corsuale e socio-ricreativa: attività motoria, socio-educativa, teatrale, artistica, ecc.) Inserimento in percorsi di formazione e/o lavorativo di detenuti, affidati e/o fine pena, e misure di accompagnamento (particolari e specialistiche) all’ inserimento lavorativo di internati Raccordo con i servizi territoriali (UEPE e Poli territoriali di servizio sociale) sia in fase di esecuzione della pena che al raggiungimento del fine pena. Azioni di rete con gli altri soggetti coinvolti in attività destinate al target (Costellazioni ecc.)

7. Istituzioni/attori sociali coinvolti

8. Risorse umane che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali (da esplicitare)

10. Piano finanziario Euro

• • • • • • • •

Casa Circondariale E Ospedale Psichiatrico Giudiziario Comitato per l’Esecuzione della Penale Adulti / UEPERegione Emilia Romagna AZ-USL- Sert e DSM Provincia Enti di Formazione Associazioni di volontariato Organizzazioni e cooperative del privato sociale

Operatore sociale con specifica formazione giuridica Mediatori linguistico-culturali Si considerano elementi di valutazione della qualità degli interventi: numero di colloqui qui allo sportello informativo e il numero delle persone che si sono rivolte allo sportello numero detenuti e internati per i quali si sono stato svolti interventi di mediazione culturale numero corsi formazione/professionali numero tirocini formativi numero corsi ludico/ricreativi realizzati e iniziative di cui di cui di cui di cui di cui risorse risorse Previsione di di cui risorse da regionali regionali di cui Fondo Fondo spesa risorse altri (Fondo sociale (altri FRNA nazionale sanitario TOTALE comunali soggetti NA regionale locale + Fondo fondi) specificare straordinario 46.310,00

13.894,87

32.420,13

236


DGR.2078/2009 – punto 2.3.2.2

SCHEDA N. 171 INTERVENTO/PROGETTO: CENTRO PER LE FAMIGLIE”in continuità con l'anno precedente OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: 1.Soggetto capofila dell’intervento

Comune di Reggio Emilia

2. Ambito territoriale di realizzazione

Comune di Reggio Emilia – valenza distrettuale

3. Referente dell’intervento

Lucilla Cabrini – Coordinatrice Centro per le Famiglie Lucilla.Cabrini@municipio re.it

4. Destinatari 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

6. Azioni previste

Famiglie Servizi sociali e sanitari Scuole Azioni progettuali con il Consultorio Ausl Progetti di comunità in connessione con l’Urbanistica Percorsi trasversali con le Politiche dell’inclusione sociale Progetti in collaborazione con le scuole Supporto all’elaborazione e programmazione di politiche famigliari attraverso le attività legate ai: • Servizio di Mediazione famigliare e sostegno alla genitorialità anche attraverso gruppi di autoaiuto, incontri tematici, iniziative di territorio • Sportello IFB: accoglienza e orientamento ai servizi e opportunità per la vita quotidiana progetti a sostegno e promozione del volontariato l’area dell’accoglienza familiare e dello sviluppo di comunità, attraverso la promozione, l’attivazione e l’accompagnamento di gruppi di “famiglie-risorsa”, nella costruzione di comunità solidali e coese. • progettazioni con il Consultorio familiare in una logica di prevenzione delle fragilità e accompagnamento della coppia in contesto neonatale • azioni di confronto e partenariato con altri consultori del territorio

7. Istituzioni/attori sociali coinvolti

Servizi sociali territoriali Volontariato organizzato e non Consultorio AUSL Arcispedale S.Maria Nuova Altre Policy e relativi Servizi Cooperazione sociale Scuole

8. Risorse umane che si prevede di impiegare

Psicologi Sociologa Mediatrici culturali e linguistico-culturali Operatori sociali Mediatori familiari Psicosociologa Ostetriche

9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali

N. progetti co-gestiti con i Poli Territoriali di Servizio Sociale e/o con altri Servizi; creazione di mini-equipes per la messa a punto di progetti di comunità; n. mediazioni e consulenze effettuate; n. contatti Sportello IFB; n.incontri formativi per volontari; n. progetti realizzati con volontari.

10. Piano finanziario

Previsione di spesa TOTALE

euro

di cui risorse comunali

di cui risorse regionali (Fondo sociale locale + Fondo straordinario)

231.755,00 212.680,98

di cui risorse regionali (altri fondi)

19.074,02

237

di cui di cui di cui Fondo Fondo FRNA nazionale sanitario NA regionale

di cui risorse da altri soggetti specificare


SCHEDA N. 172 INTERVENTO/PROGETTO:CENTRO PER LE FAMIGLIE pedecollina (ALBINEA - QUATTRO CASTELLA - VEZZANO s/c) in continuità con l'anno precedente OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: 1.Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione 3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti 4. Destinatari 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

COMUNE DI QUATTRO CASTELLA

Comuni di Albinea, Quattro Castella e Vezzano (POLO 7)

CATIA GRISENDI e-mail: famiglieincentro@libero.it

famiglie,operatori , servizi servizi socio-sanitari, coordinamento pedagogico, servizi educativi e scolastici, banca del tempo, Giardino di S. Giuseppe,associazioni counseling genitoriale e di coppia; consulenza e formazione insegnanti (in collaborazione con coordinamento pedagogico sovracomunale); spazi d’ incontro bambini/genitori a boschi, albinea e vezzano; spazio “piccolissimi”per genitori con figli nel primo anno di vita; corsi massaggio neonatale ; mediazione familiare per genitori in fase di separazione (si renderà necessario individuare una nuova figura); gruppo donne immigrate (“tra ieri, oggi e domani”); mediazione interculturale (per servizi educativi, scolastici e sociali del territorio); progetti di comunità e volontariato familiare (genitori campo estivo roncolo, genitori in gioco a borzano di albinea, genitori casetta nei boschi, genitori al parco a montecavolo); collaborazione con associazioni di volontariato e comitati genitori per la realizzazione di micro-progettualità comuni (serate per genitori, attività rivolte a bambini/e gestite da genitori ed insegnanti insieme..); supervisione esterna per l’equipe del centro famiglie e del servizio minori progetto “benvenuti a vezzano” (progetto di lavoro sulla comunità); progetto di sostegno alla maternità denominato “ostetrica a domicilio”; progetto di formazione per operatori dei diversi servizi e collaboratori sul tema della violenza intrafamiliare; progetto genitori sap albinea; progettazione e realizzazione appuntamento seminariale pubblico (autunno 2010) promosso dal centro famiglie famiglie, ausl, consultori, associazioni, coordinamento pedagogico sovracomunale, servizi socio-assistenziali -

6. Azioni previste

7. Istituzioni/attori sociali coinvolti

8. Risorse umane operatori comunali e consulenze esterne che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in counseling, formazione, sostegno alla relazione a partecipanti alle varie attività indicatori regionali/distrettuali (da esplicitare) Previsione di di cui risorse di cui spesa totale risorse comunali regionali 10. Piano € finanziario: €121.000,00 €95.121,24 25.878,76 (contributo anno 2009)

238

genitorialità, integrazione, numero utenti

di cui FRNA (risorse regionali)

di cui Fondo nazionale NA

di cui Fondo sanitario regionale

Eventuali risorse altri soggetti (da specificare)


239


PIANO PER LA NON AUTOSUFFICIENZA e INDIRIZZI PER L’AVVIO DELL’ACCREDITAMENTO IN AMBITO DISTRETTUALE

DISTRETTO DI REGGIO EMILIA

APRILE 2010

Comuni di: Albinea Bagnolo in Piano Cadelbosco di Sopra Castelnovo di Sotto Quattro Castella Reggio Emilia Vezzano sul Crostoso

Ausl - Distretto di Reggio Emilia Azienda Ospedaliera Santa Maria Nuova

Provincia di Reggio Emilia

240


Premessa Il riparto del Fondo Regionale per la non Autosufficienza per l’anno 2010 evidenzia per la prima volta alcuni elementi di criticità rispetto alla tenuta del sistema. L’anno 2009 ha segnato per il nostro Distretto la prima annata in cui vi è stato pieno utilizzo delle risorse assegnate per l’anno di competenza, mentre l’anno 2010 vedrà presumibilmente anche l’utilizzo dei residui trascinati dagli scorsi anni. Al tempo stesso i bilanci dei Comuni e delle Aziende Sanitarie non mostrano margini di capienza ulteriore rispetto agli attuali impegni assunti. Si prefigura quindi per il 2011 una preoccupazione forte rispetto alla tenuta del sistema in questi anni costruito. Il Comitato di Distretto ha inoltre ritenuto di non programmare al momento sul 2010 il Fondo Nazionale non Autosufficienza delle annate 2009 e 2010 tenendo aperta la possibilità di un confronto ulteriore con la Regione rispetto all’utilizzo di questo Fondo. Il 2010 sarà inoltre l’anno di inizio del percorso di accreditamento delle strutture socio-sanitarie per il quale il nostro Distretto si è impegnato in una prima stesura di indirizzi che saranno seguiti da momenti di confronto con le parti sociali e i gestori interessati. Si sono inoltre individuate le risorse tecniche che saranno impegnate sul tema.


Cap I – AREA ANZIANI ASSISTENZA RESIDENZIALE Strutture residenziali per anziani L’assistenza residenziale presenta nel 2010 nella Zona Sociale il convenzionamento con 14 Case Protette del territorio per un totale di 683 posti convenzionati, come da elenco ALLEGATO 1, invariati rispetto al 2009. Data la persistenza di liste di attesa per l’ingresso in casa protetta, si prevede di mantenere i livelli di occupazione dei posti convenzionati agli attuali livelli (circa 98%). È stato stimato nelle previsioni un impatto dell’accreditamento su tre mesi per il 2010. Nell’assistenza residenziale anziani permangono le maggiori criticità del sistema poiché, nonostante vengano utilizzate più del 60% delle risorse FRNA dell’ambito anziani sugli interventi di assistenza residenziale definitiva, permangono nell’ambito distrettuale liste di attesa significative per l’accesso nell’ambito di una complessiva crescita della domanda di residenzialità protetta per una popolazione che aumenta la percentuale di grandi anziani. DOMICILIARITÀ Accoglienza temporanea di sollievo I ricoveri temporanei (per un totale di massimo tre mesi nell’arco dell’anno solare per anziano utente, tranne deroghe eccezionali e motivate) sono nel distretto definiti secondo le tipologie di: - ricoveri di sollievo a tempo determinato: prospettiva temporale massima tre mesi, temporaneità definita dal PAI, quota sociale a carico dell’utente pari ad € 25 per il primo mese di ricovero ed € 44 per i successivi - ricoveri estivi di sollievo programmabili: quattro settimane, per il periodo estivo, con ingresso programmato sulla base di una graduatoria costruita ad hoc. I ricoveri estivi di sollievo sono stati avviati in via sperimentale nell’estate 2008, sono stati sottoposti a verifica e riprogettati per l’anno 2009 con estensione del periodo di copertura, posizionamento su due strutture del territorio e individuazione di un periodo fisso di quattro settimane. Quota sociale come da ricoveri di sollievo - Nuclei speciali demenze: per anziani dementi con disturbi comportamentali non trattabili a domicilio con il supporto del Centro Demenze. Quota sociale corrispondente alla retta di struttura. Presso una delle strutture di RETE (Reggio Emilia Terza Età) – Villa Le Magnolie - è stato istituito dal I luglio 2006 un Nucleo ad alta valenza sanitaria per anziani con situazioni cliniche complesse, ma che non richiedono un ospedale per acuti, e/o che richiedono una assistenza infermieristica sulle 24 h e/o per anziani terminali per i quali l’impegno sanitario non consente la gestione nei posti ordinari di casa protetta. A questo Nucleo accedono anziani sia dai ricoveri definitivi che dai ricoveri temporanei. È stato stimato nelle previsioni un impatto dell’accreditamento su tre mesi per il 2010 Per l’anno 2010 il convenzionamento dei posti di casa protetta temporanea avviene con 5 strutture del territorio (di cui una, RETE, titolare di 7 case residenza per anziani) per un totale di 60 posti convenzionati, come da elenco ALLEGATO 1 Assegno di cura: Permangono sull’assegno di cura criticità in particolar modo riconducibili all’ammontare dell’aiuto erogato (l’assegno medio erogato è inferiore ad euro 1.700 annui) che, specie in presenza di condizioni di non autosufficienza gravose e/o in presenza di reti familiari fragili, non costituiscono sostegno significativo alla domiciliarità. Le previsioni per il 2010 prevedono il mantenimento medio contemporaneo di circa 650 assegni di cura distribuiti sui vari livelli ed un ulteriore incremento stimato nel 10% del contributo mensile di 160 € per l’utilizzo di assistenti familiari regolarizzate

242


Centri diurni: I Centri Diurni presenti nel territorio distrettuale sono 15 (di cui un Centro Diurno Demenze per utenti con gravi disturbi comportamentali con complessivi n. 203 posti convenzionati per il 2010 (di cui 15 posti per Centro Diurno Demenze), con un aumento complessivo di 5 posti convenzionati sul Comune di Reggio Emilia rispetto al 2009– ALLEGATO 2 È stato stimato nelle previsioni un impatto dell’accreditamento su tre mesi per il 2010 Assistenza domiciliare e servizi a sostegno del progetto di vita e di cure (telesoccorso, pasti, trasporto, etc.): Si prevede per il 2010 il convenzionamento con i 7 SAD afferenti al distretto (tutti adeguati alle prescrizioni della DGR 1206/07) pari a 67.195 ore distribute proporzionalmente sul distretto (pari a circa 5 ore per anziano ultrasettantacinquenne residente) – come da ALLEGATO 3. Si conferma inoltre lo stanziamento per i servizi a sostegno del programma individualizzato di vita e di cure sulla base dei dati storici di utilizzo. In particolare il dato dei “pasti” va a sostenere con il FRNA solo quelle situazioni in cui gli utenti, in base alle valutazioni ISEE effettuate, non sono in grado di sostenere la retta massima. Il numero di pasti a domicilio erogati, in questo modo, è assai superiore al numero sostenuto dal FRNA e riguarda utenti anche non afferenti all’area della non autosufficienza. Analogamente per il telesoccorso. Si conferma il grande impegno congiunto tra FRNA e Comuni rispetto ai trasporti anziani. È stato stimato nelle previsioni un impatto dell’accreditamento su tre mesi per il 2010 Attività rivolta a gruppi Si prevede il proseguimento della collaborazione con AIMA per Centro d’Ascolto e attività di informazione/formazione caregivers con oneri per il 2010 a carico del FRNA. Si prevede il proseguimento delle attività di Caffè Alzheimer avviate nel 2008 ed ampliate per il 2009. Gli oneri finanziari del Caffè Alzheimer vengono per il 2010 assunte dal FRNA distrettuale. Programma dimissioni protette Il programma dimissioni protette prevede per il 2010 i seguenti interventi afferenti al FRNA: - Posti di ricovero dedicati alle dimissioni protette: prospettiva temporale minimo un mese massimo tre mesi, per anziani in dimissione da strutture ospedaliere (prevalentemente lungodegenza) e RSR del territorio per i quali il ritorno a domicilio appare difficile (esito: costruzione del progetto assistenziale individuale con accompagnamento della famiglia ed attivazione dei servizi della rete necessari) o impossibile (esito: procedura di ingresso di urgenza in casa protetta). I posti attivati nella zona sociale sono 10 presso la struttura le Esperidi di Vezzano sul Crostolo (vedi ALLEGATO 1) Quota sociale corrispondente alla retta di struttura. - Tutoring domiciliare: all’interno delle attività dell’assistenza domiciliare e dei servizi a sostegno del progetto di vita e di cure si inserisce la progettazione avviata nel 2009 riguardante il sostegno domiciliare gratuito. Il sostegno domiciliare gratuito attiene all’erogazione di pacchetti di assistenza domiciliare gratuiti (dalle 10 alle 20 ore complessive, rinnovabili di norma solo una volta) ad utenti che si trovino: a. in condizioni di dimissioni protette: l’intervento dell’assistente domiciliare è legato alla strutturazione dell’intervento domiciliare dell’anziano/disabile con funzioni di consulenza alla famiglia per tutti gli ausili/interventi/attività connessi alla gestione domiciliare di un anziano/disabile che deve ripensare il progetto assistenziale. L’intervento sarà attivato dal Servizio Sociale territoriale in collegamento con il proprio fornitore del servizio di assistenza domiciliare; b. con un nuovo inserimento o con momenti di difficoltà di gestione/inserimento di una assistente familiare privata: l’intervento dell’assistente domiciliare avverrà con funzioni di consulenza alla famiglia o all’assistente familiare stessa. L’intervento sarà attivato dagli Sportelli Assistenti Familiari o dal Servizio Sociale territoriale in collegamento con il proprio fornitore del servizio di assistenza domiciliare;

243


c. in condizioni di demenza e con necessità di accompagnamento ai servizi di assistenza semiresidenziale o domiciliare: l’intervento dell’assistente domiciliare avverrà con funzioni di accompagnamento alla famiglia e all’utente demente ad usufruire dei servizi assistenziali. L’intervento sarà attivato da AIMA, in raccordo con il Servizio Sociale territoriale. Si prevedono per il 2010 circa 13.500 ore di tutoring domiciliare gratuito Attengono al programma dimissioni protette, inoltre, gli interventi coprogettati tra Servizio Sociale AUSL e Servizio Sociale Territoriale e gli interventi di ADI infermieristico e medico che trovano fonti di finanziamento (Fondo sanitario, bilanci comunali) esterni al FRNA. Il programma dimissioni protette attiene ad uno degli obiettivi prioritari del Piano distrettuale per la salute e il benessere sociale ed è oggetto di apposito gruppo di lavoro del Tavolo Tematico Anziani. Potenziamento accesso e presa in carico Continua il sostegno al potenziamento dell’accesso e presa in carico da parte del FRNA sia sul versante dell’accoglienza ai cittadini presso i Servizi Sociali Territoriali (Sportelli sociali e Servizio Sociale Professionale) sia per quanto riguarda la segreteria del Servizio Assistenza Anziani, sia per quanto riguarda la progressiva implementazione del Sistema informativo distrettuale, sia per quanto riguarda la strutturazione del Punto Unico d’Accesso nel Distretto previsto nel 2010.

244


Capitolo II AREA DISABILI ASSISTENZA RESIDENZIALE Strutture residenziali di livello alto Sono presenti nel distretto 4 servizi residenziali di livello alto con 25 posti convenzionati– vedi

ALLEGATO 4 Tredici utenti hanno progetti residenziali mirati presso strutture esterne al distretto e/o alla rete dei servizi disabili in quanto non specificatamente dedicate a tale tipologia di utenza. Di questi, due non sono in carico al FRNA in quanto uno in struttura sanitaria per malati AIDS e una in Casa di Carità. Si mette a budget la disponibilità di ulteriori 4 posti residenziali da attivarsi nel corso del 2010 in corrispondenza di bisogni emergenti. Strutture residenziali di livello medio (Comunità alloggio, gruppi appartamento, residenze protette) Sono attive nel distretto le seguenti strutture:

Nome residenza Settimo cielo

Tipologia

Via Rossena

Palazzina con tre gruppi appartamento di cui 1 per soggetti con disabilità acquisita

Via Lombroso

Appartamento protetto

Gruppo appartamento

Numero utenti 4 + 1 sollievo

Livello assistenziale Da 1 a 2 operatori

12 di cui due 1 educatore con disabilità durante le ore acquisita diurne L’appartamento con disabili acquisiti è gestito con assistente famigliare 2 Supervisione educatore

Contratto Convenzione FCR/privato sociale (Coop. Coress) Convenzione FCR/ASP (SS.Pietro e Matteo)

Per supervisione convenzione cui sopra

la di

L’appartamento di via Lombroso è stato avviato nel 2008. Si prevede per il 2010 l’avvio di un secondo appartamento in via Lombroso sempre per residenzialità emancipata per due utenti maschi. Residenzialità disabili gravissimi

Tipologia struttura

Numero utenti 3

Case protette Casa Famiglia Mattioli Garavini

3 6

RSR

L’AUSL di Reggio Emilia ha programmato per la gravissima disabilità acquisita posti dedicati a valenza provinciale in strutture a differente intensità sanitaria, ubicate a Casalgrande (Casa Famiglia Mattioli Garavini), Campegine (struttura socio assistenziale), Albinea (RSR), RSA Guastalla. Si prevedono per il 2009 n. 4 nuovi posti residenziali e un posto per sollievo. 245


DOMICILIARITÀ Accoglienza temporanea di sollievo :

Strutture con posti dedicati ad accoglienza temporanea di sollievo Casa Ferrari - posti dedicati 1 Settimo Cielo – posti dedicati 1

Strutture che effettuano accoglienza temporanea di sollievo al bisogno Zorella – posti dedicati 1 STRADORA - 1 posto diurno per un sollievo programmato per i fine settimana Si prevede per il 2010 l’attivazione di un ulteriore posto di sollievo programmato Centri diurni socio-riabilitativi :

Nome centro diurno Betania

Posti convenzionati 8+1 metà tempo

12

Rapporto assistenziale 1 op/2 ut

Busetti Casa Ferrari diurno

18 15

25 23

1 op/2 ut 1 op/3 ut

Cava

7

10

1 op/3 ut

Damiel Odoardina

8 21

9 28

1 op/2 ut 1 op/3 ut

Villaggio

18

24

1 op/3 ut

La volpe e la rosa

6

7

1op/2ut

Altri

Numero utenti

5 di cui un disabile ex OP e due progetti che non gravano sul FRNA

Contratto Convenzione AUSL/privato sociale (Coop. San Gaetano) AUSL Convenzione FCR/privato sociale (Coop. Coress) Rette individuali AUSL Convenzione FCR/privato sociale (Coop.Zora) Convenzione FCR/privato sociale (Coop. Coress) Convenzione FCR/privato sociale (Coop. Piccolo Principe) Rette individuali

Nel 2008 è stato avviato un nuovo modello d’accoglienza diurna (denominato “Pomeriggi in centro”, ora La Volpe e la Rosa) per 7 utenti in passaggio dalla neuropsichiatria infantile ancora 246


frequentanti la scuola. A differenza dei centri diurni già esistenti questo ha la sede presso una Parrocchia, pur regolarmente autorizzata. La sua organizzazione vuole, fin dalle origini, sperimentare un maggiore radicamento e interazione con il territorio. Si prevede per il 2010 una trasformazione del progetto da tempo parziale a tempo pieno. Si mettono a budget per il 2010, inoltre, due posti e mezzo in più di Centro diurno per bisogni che si prevedono. ALLEGATO 5. Assegno di cura:

Assegno di cura disabili Si prevedono per il 2009 n. 20 assegni nuovi e l’attivazione di n. 6 contributi di 160 euro mensili. Si prevede inoltre l’erogazione di n. 45 assegni a disabili minori in via sperimentale, utilizzando le risorse del Fondo Nazionale Non Autosufficienza 2008. (allegato 8 scheda intervento assegni di cura disabili)

Assegno di cura gravissime disabilità acquisite Si prevedono per il 2009 n. 10 assegni aggiuntivi comprensivi di utenti minori Centri occupazionali/Laboratori protetti Fanno parte delle rete le seguenti opzioni: - CTO (Centro Terapistico occupazionale Il CTO si caratterizza come centro di osservazione/addestramento pre lavorativo per utenti con potenzialità occupazionali ma non ancora sufficientemente autonomi per affrontare percorsi lavorativi seppure protetti.

CTO (centro socio occupazionale)

20 posti in compresenza

Frequenza 30 utenti

Con rapporto Gestito con 1 op/4ut Convenzione FCR/privato sociale (Coop. Anemos)

- Percorsi di integrazione lavorativa (servizio SIL comune di Reggio Emilia) Per il Comune di Reggio Emilia il servizio SIL è affidato alla Cooperativa Anemos in convenzione con FCR. Il servizio si avvale di educatori che seguono i disabili in tirocini finalizzati all'assunzione e tirocini di osservazione /addestramento e reperiscono le aziende disponibili. Nel 2008 il servizio è stato completamente riorganizzato collegandolo ai Poli Territoriali di Servizio Sociale e agli Sportelli Sociali del Comune di Reggio Emilia e potenziandolo per azzerare le liste d’attesa per la presa in carico soprattutto sull’osservazione degli adolescenti nel percorso scolastico. Nei Comuni al di fuori di Reggio Emilia si attua il servizio all’interno del Servizio Sociale Territoriale. - Progetti collettivi I progetti collettivi sono gestiti dalla Cooperativa Anemos in convenzione con FCR. Sono progetti di accompagnamento al lavoro ad alta protezione, con gruppi di 5 utenti con un educatore lavorano presso imprese private. Questo consente un intervento costante di educazione al lavoro necessario all’utenza con discrete potenzialità lavorative ma impreparata/immatura nelle necessarie abilità sociali connesse all’impegno lavorativo (tenuta, costanza, rispetto delle regole, abilità relazionali…). Al mattino gli utenti sono impegnati sul lavoro, a pranzo frequentano la mensa, nel pomeriggio si ritrovano per specifiche attività: spazio parola dove dialogano sull’esperienza lavorativa e più in generale sulle esperienze di vita quotidiana; attività motoria (piscina, palestra) dove imparano la cura del corpo e il gioco di squadra inteso come capacità di vivere in un gruppo; addestramento all’uso dei mezzi pubblici di trasporto per acquisire autonomia di movimento. I famigliari partecipano attivamente a parti del progetto in particolare per l’autonomia di movimento. Per il 2010 programmato l’avvio del quarto progetto collettivo e l’avvio di un quinto progetto collettivo da settembre.

247


- Convenzioni con coop B Le convenzioni con coop di tipo B sono specifiche per utenti con buone abilità lavorative ma immaturità relazionale che richiede un supporto educativo costante. In atto una convenzione particolare con una cooperativa di tipo B per disabili con problematiche relazionali gravi: i posti previsti dalla convenzione sono tre per la durata massima di 1 anno scaduto il quale l’utente si presume abbia potuto acquisire le necessarie competenze sociali per avviarsi in un percorso meno protetto. La convenzione prevede periodiche verifiche che consentano di valutare l’appropriatezza del progetto o, diversamente, avviare percorsi alternativi. CTO, progetto collettivo, convenzione Bottega del Lavoro, Cooperative B, inserimenti lavorativi (tirocini) rappresentano un ventaglio di servizi per il lavoro che tiene conto del tempo di crescita, intesa quale maturità lavorativa, di cui il disabile ha bisogno al pari, ma ancor più accentuato, dei suoi pari e cerca di non trascurare potenzialità per mancanza di giuste opportunità. Assistenza domiciliare (anche socio educativa) e servizi a sostegno del programma individualizzato di vita e di cura; attività rivolta a gruppi: Assistenza domiciliare socio-assistenziale - Servizio di assistenza domiciliare (SDAC). Attivo come servizio dedicato solo per il Comune di Reggio Emilia, per gli altri Comuni effettuato dal SAD anziani come parte del servizio. Il servizio interviene al domicilio per l’aiuto all’assistenza di base, aiuto domestico, accompagnamento visite mediche. Con iniziative specifiche favorisce momenti di socializzazione. Nel 2010 si prevede un aumento delle ore di SDAC del 10% (da 10.600 ore del 2009 a 11.660 nel 2010)

Assistenza domiciliare socio-educativa È rivolta ai disabili minori. In essa confluiscono interventi individuali e di gruppo su minori disabili con autismo, interventi di gruppo su minori con disabilità lieve, interventi individuali su minori con gravi disabilità e interventi estivi. Sono tutti progetti validati dall’Unità di valutazione handicap minori (sociale/sanitaria) appositamente costituita. Si tratta, oggi, di ripensare al sostegno alla domiciliarità riconoscendo l’importanza della centralità della famiglia e il desiderio legittimo di seguire e accompagnare i figli nelle diverse evoluzioni della malattia, di prevenire i rischi di isolamento, il senso di abbandono e lo scivolamento nell’area del disagio economico, oltre a possibili richieste di istituzionalizzazione precoce.

Servizi a sostegno del programma individualizzato di vita e di cure Si conferma il consistente impegno del distretto nel sistema dei trasporti disabili che comprende un’offerta di trasporto per tutti i servizi della rete, compresi i servizi collegati al tempo libero Attività rivolta a gruppi Il servizio Extra time (così denominato perché opera oltre l’orario dei centri diurni e il sabato mattina) è aperto ad alcuni adolescenti. Alcuni laboratori sono all’interno dei centri per disabili, altri sono in contesti diversi quali scuola di danza, Liceo musicale, CEPAM, centri culturali e questo ha favorito la partecipazione di giovani studenti volontari e iniziative di grande interesse socio culturale in quanto fortemente orientate all’inclusione sociale. Il laboratori sono condotti da esperti e vedono la partecipazione di volontari fra i quali numerosi genitori. Il progetto estate prevede attività nel mese di luglio aperte anch’esse agli adolescenti in passaggio al servizio adulti dai servizi minori. Il SAP (servizio di aiuto alla persona) organizza attività con volontari per progetti di gruppo e progetti individuali ed è aperto anche agli adolescenti. Attività di gruppo: serate, vacanze, gite di una giornata, viaggi anche all’estero. I gruppi serali sono organizzati su base territoriale coincidente con i poli sociali per la città e con il territorio comunale per i Comuni del distretto.

248


È stato attivato un gruppo interzonale giovani più omogeneo per età, ed è in via di costituzione un gruppo di utenti con lieve ritardo mentale. Vacanze gite viaggi vedono la partecipazione mista e i costi sono a carico delle famiglie. Progetti individuali: sono interventi mirati per obiettivi specifici (es: acquisizione di autonomie sociali quali uso dei mezzi pubblici, frequentazione di luoghi pubblici, interventi socializzanti per gravissimi disabili acquisiti….). Extra time e SAP sono gestiti da un’unica cooperativa sociale (Piccolo Principe) che ha acquisito esperienza specifica nell’attivazione delle risorse informali del territorio. Pomeriggi alla FaCe: iniziativa promossa dall’Associazione FaCe e attiva da molti anni. Con la convenzione del 2003 è entrata a fare parte della rete dei servizi sul tempo libero, l’accesso è pertanto valutato in sede progettuale (uvh). Ha ospitato nel 2009 20 utenti su tre pomeriggi settimanali, organizza attività atelieristiche, feste, gite. Airone è un’associazione che organizza attività motorie in palestra. Aperta a utenti di diversa provenienza ed età, ospita utenti disabili su richiesta individuale, prevede l’iscrizione con tesseramento annuale. L’attività è sostenuta anche mediante convenzione stipulata con associazione da parte di Ausl, FCR/comune RE, Provincia. Il laboratorio informatico è organizzato dall’Associazione AIAS, è frequentato gratuitamente da 12/15 disabili. Assegni di cura disabili gravi Gli assegni di cura disabili gravi vengono erogati a disabili adulti e minori residenti nel distretto. Si prevede un incremento dello stanziamento e del livello di erogazione del 10% per l’anno 2010 Assegni di cura gravissime disabilità Nel 2009 attivi al 31/12 n. 23 assegni. In previsione per il 2010 l’erogazione di ulteriori 10 assegni Potenziamento accesso e presa in carico Continua il sostegno al potenziamento dell’accesso e presa in carico da parte del FRNA sia sul versante dell’accoglienza ai cittadini presso i Servizi Sociali Territoriali (Sportelli sociali e Servizio Sociale Professionale) sia per quanto riguarda la segreteria dell’Unità di Valutazione Handicap, sia per quanto riguarda la progressiva implementazione del Sistema informativo distrettuale, sia per quanto riguarda la strutturazione del Punto Unico d’Accesso nel Distretto previsto nel 2010

249


CAPITOLO III - INTERVENTI TRASVERSALI EMERSIONE E QUALIFICAZIONE DEL LAVORO DI CURA A regime nel 2010 la rete degli Sportelli Assistenti Familiari attiva nel distretto (tre Sportelli) con attività di accoglienza famiglie, accoglienza assistenti familiari, loro valutazione e formazione, sostegno alla creazione del progetto domiciliare dell’anziano e incontro assitenti familiari/famiglie. Attiva l’equipe distrettuale di coordinamento – prevista la partenza nel 2010 di almeno un percorso formativo strutturato, anche in raccordo con la normativa regionale in materia PROGRAMMI DI SOSTEGNO DELLE RETI SOCIALI E DI PREVENZIONE DEI SOGGETTI FRAGILI Prosieguo del lavoro dei tavoli di quartiere e delle sperimentazioni in atto nel territorio del Comune di Reggio Emilia (laboratori autobiografici, piccole manutenzioni, attività esterne dei centri diurni anziani) Avvio del percorso della costituzione della Fondazione “Dopo di noi” con il sostegno formativo di un consulente. Finanziamento parziale del CIDI (Centro Documentazione per l’Integrazione) Interventi emergenza caldo (coordinamento volontariato, numero verde, materiale informativo)

In allegato – ALLEGATO 6 – la ricostruzione della spesa del FRNA 2010

250


CAPITOLO IV – ACCREDITAMENTO - Premessa Il Comitato di Distretto della Zona Sociale di Reggio Emilia intende fornire gli indirizzi programmatori funzionali all’attuazione locale di quanto previsto nella DGR 514/2009 “Primo provvedimento della Giunta regionale attuativo dell’art. 23 della L.R. 4/08 in materia di accreditamento dei servizi socio-sanitari”. La DGR 514/2009 disciplina l’accreditamento dei servizi socio-sanitari dando applicazione all’art. 38 della Legge Regionale 2/2003 “Norma per la promozione della cittadinanza sociale e per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali”, alla Legge Regionale 4 del 2008 “Disciplina degli accertamenti della disabilità. Ulteriori misure di semplificazione ed altre disposizioni in materia sanitaria e sociale”, al Piano sociale e sanitario 2008-2010 regionale (Delibera del Consiglio Regionale 175/2008) assieme alla DGR 772/2007 e alle DGR 2110/2009 e 219/2010. E’ prevista inoltre entro il 2010 la costituzione dell’Organismo tecnico di ambito provinciale disciplinato dalla DGR 2109/2009. L’impianto normativo regionale prevede un sistema di accreditamento che parte dal sistema di welfare mix esistente con primi obiettivi di valorizzazione e consolidamento per arrivare ad introdurre elementi di miglioramento della qualità e di maggiore efficienza ed efficacia dei servizi soggetti ad accreditamento, nonché alla definizione di standard di servizio riconoscibili e condivisi. Nello specifico, la DGR 514/2009 pone la dimensione programmatoria distrettuale come elemento preliminare determinante per l’istruttoria tecnico-amministrativa di rilascio dell’accreditamento ai soggetti richiedenti in termini di individuazione del fabbisogno, di individuazione e allocazione delle risorse e alle scelte di riorganizzazione dei servizi al fine del rispetto del principio della responsabilità gestionale previste dall’allegato A della deliberazione stessa. Con il presente documento si intendono fornire gli indirizzi programmatori che andranno ad essere la base del rilascio dell’accreditamento transitorio e/o provvisorio per il 2010 relativamente ai servizi soggetti ad accreditamento: case residenza anziani, centri diurni anziani, assistenza domiciliare, centri socio-riabilitativi residenziali per disabili, centri diurni socio-riabilitativi per disabili. Gli indirizzi qui delineati andranno a formare base di confronto con i soggetti gestori e le parti sociali.

- Ricognizione soggetti gestori dei servizi soggetti ad accreditamento Nell’allegato 1 la ricostruzione della situazione convenzionale e dei parametri dell’accreditabile sulla base dei fabbisogni triennali dei soggetti gestori al 31/03/2010 per le case residenza anziani. Nell’allegato 2 la ricostruzione della situazione convenzionale e dei parametri dell’accreditabile sulla base dei fabbisogni triennali dei soggetti gestori al 31/03/2010 per i centri diurni anziani. Nell’allegato 3 la ricostruzione della situazione convenzionale e dei parametri dell’accreditabile sulla base dei fabbisogni triennali dei soggetti gestori al 31/03/2010 per l’assistenza domiciliare Nell’allegato 4 la ricostruzione della situazione convenzionale e dei parametri dell’accreditabile sulla base dei fabbisogni triennali dei soggetti gestori al 31/03/2010 per i centri socio-riabilitativi residenziali per disabili . Nell’allegato 5 la ricostruzione della situazione convenzionale e dei parametri dell’accreditabile sulla base dei fabbisogni triennali dei soggetti gestori al 31/03/2010 per i centri diurni socio-riabilitativi per disabili. Indirizzi programmatori per il rilascio dell’accreditamento di casa residenza per anziani Si identificano i seguenti principi di programmazione: accreditamento di tutta l’offerta delle strutture pubbliche (ASP) nell’ottica di garantire servizi pubblici che anche sul non convenzionato forniscano elementi di qualità certificata, fatta salva la sostenibilità di ulteriori convenzionamenti rispetto alle risorse a disposizione previsione di incremento di fabbisogno su base triennale non superiore al 10% complessivo sul distretto rispetto all’utilizzo delle strutture già esistenti, fatta salva la sostenibilità di ulteriori convenzionamenti rispetto alle risorse a disposizione. In -

251


specifico, inoltre, il Comitato di Distretto non include la struttura Villa al Poggio, ultima struttura in ordine di tempo ad essere convenzionata nel territorio, tra le strutture accreditabili in via transitoria nel 2010. identificazione della tipologia dei nuovi posti da convenzionare (definitivi, di sollievo, dimissioni protette) demandata alla programmazione annuale previsione di incremento di fabbisogno su base triennale di un ulteriore 10% da ricercarsi in strutture che nel frattempo si rendano disponibili sul distretto, fatta salva la sostenibilità di ulteriori convenzionamenti rispetto alle risorse a disposizione. Rispetto ai programmi di superamento della frammentazione gestionale si rileva una situazione già fortemente orientata all’unitarietà gestionale, con alcune problematiche ancora identificabili nell’assistenza infermieristica per le strutture di RETE di Reggio Emilia e nell’assistenza riabilitativa per la struttura Casainsieme di Bagnolo in Piano, collegate agli esiti della trattativa sindacale in atto presso l’Azienda USL di Reggio Emilia. Indirizzi programmatori per il rilascio dell’accreditamento di centro diurno per anziani Si effettua la previsione di un incremento progressivo del fabbisogno con prospettiva di utilizzare i servizi attualmente esistenti per almeno l’80% sulla non autosufficienza, fatti salvi i convenzionamenti già in essere e fatta salva la sostenibilità di ulteriori convenzionamenti rispetto alle risorse a disposizione. Rispetto all’accesso all’accreditamento transitorio si pone il vincolo sui servizi di centro diurno dei Comuni di Bagnolo in Piano, Cadelbosco di Sopra e Castelnovo di Sotto che, pur confermando agli attuali servizi/ente gestore la possibilità di entrata nell’accreditamento transitorio, pone (con il vincolo temporale al 30 giugno 2011) la verifica della possibilità di rivedere il servizio erogato per andare alla strutturazione di un nuovo servizio unificato tramite lo strumento dell’accreditamento provvisorio. Questo vincolo si collega al nuovo assetto istituzionale dei tre Comuni, confluiti in una Unione dei Comuni (Unione Terre di Mezzo) all’1/03/2010. Rispetto ai programmi di superamento della frammentazione gestionale si rileva una situazione di frammentazione gestionale presente nei Centri diurni anziani che riguarda però i servizi accessori per la quale si indica l’obiettivo di andare ad un riordino su principi di efficienza e contenimento costi, mentre i servizi assistenziali sono già ricomposti per tutti gli enti gestori in una unica responsabilità gestionale. Saranno necessari adeguamenti agli standard previsti dall’accreditamento. L’indicazione è che gli adeguamenti non devono abbassare il livello qualitativo attualmente raggiunto. -

- Indirizzi programmatori per il rilascio dell’accreditamento per l’assistenza domiciliare anziani e disabili Si prevede l’accreditamento di un fabbisogno complessivo al termine del triennio su base distrettuale intorno alle 100.000 ore annue (+20% rispetto al 2009), omogeneamente distribuite sul territorio distrettuale e annualmente deliberate nel Programma delle attività per la non autosufficienza nel loro riparto tra i vari fornitori del servizio, fatta salva la sostenibilità di ulteriori convenzionamenti rispetto alle risorse a disposizione. L’assistenza domiciliare disabili si presenta al momento sul territorio del Comune di Reggio Emilia con un servizio specificamente dedicato e viene indicato il mantenimento dell’attuale organizzazione, funzionale all’erogazione di servizi di livello qualitativo buono. Rispetto ai programmi di superamento della frammentazione gestionale si rileva una situazione di frammentazione gestionale presente nei vari servizi di assistenza domiciliare che riguarda però i servizi accessori per la quale si indica l’obiettivo di andare ad un riordino su principi di efficienza e contenimento costi, mentre i servizi assistenziali sono già ricomposti per tutti gli enti gestori in una unica responsabilità gestionale. Saranno necessari adeguamenti agli standard previsti dall’accreditamento. L’indicazione è che gli adeguamenti non devono abbassare il livello qualitativo attualmente raggiunto.

252


Rispetto all’accesso all’accreditamento transitorio si pone il vincolo sui servizi di assistenza domiciliare dei Comuni di Bagnolo in Piano, Cadelbosco di Sopra e Castelnovo di Sotto che, pur confermando agli attuali servizi/ente gestore la possibilità di entrata nell’accreditamento transitorio, pone (con il vincolo temporale al 30 giugno 2011) la verifica della possibilità di rivedere il servizio erogato per andare alla strutturazione di un nuovo servizio unificato tramite lo strumento dell’accreditamento provvisorio. Questo vincolo si collega al nuovo assetto istituzionale dei tre Comuni, confluiti in una Unione dei Comuni (Unione Terra di Mezzo) all’1/03/2010. Rispetto sempre all’accreditamento transitorio si pone il vincolo rispetto alla possibilità di accesso del Servizio di Assistenza domiciliare anziani del Comune di Reggio Emilia all’accreditamento transitorio agli esiti della trattativa sindacale di riorganizzazione di ASP RETE. Tale trattativa andrà a concludersi entro luglio 2010 e i risultati della stessa configureranno gli elementi del panorama dell’accreditamento transitorio/provvisorio per l’assistenza domiciliare del Comune di Reggio Emilia. - Indirizzi programmatori per il rilascio dell’accreditamento per i Centri socioriabilitativi residenziali per disabili e centri socio-riabilitativi semiresidenziali per disabili Si identificano i seguenti principi di programmazione: - accreditamento di tutti i posti autorizzati al funzionamento vista la già piena occupazione nell’anno 2009 tra i convenzionamenti direttamente gestiti dal Distretto di Reggio Emilia e quelli gestiti da altri Distretti della Provincia e della Regione - mantenimento di un monitoraggio sovradistrettuale rispetto alle esigenze di utilizzo interdistrettuali almeno tra i distretti della Provincia di Reggio Emilia - previsione di ulteriori fabbisogni di un ulteriore 10% complessivo sul triennio da ricercarsi in nuove strutture che nel frattempo si rendano disponibili nel distretto o in ambito provinciale, fatta salva la sostenibilità di ulteriori convenzionamenti rispetto alle risorse a disposizione Rispetto ai programmi di superamento della frammentazione gestionale si rileva una situazione di frammentazione gestionale presente nei vari servizi residenziali e semiresidenziali per disabili che riguarda però i servizi accessori per la quale si indica l’obiettivo di andare ad un riordino su principi di efficienza e contenimento costi, mentre i servizi assistenziali sono già ricomposti per tutti gli enti gestori in una unica responsabilità gestionale. Saranno necessari adeguamenti agli standard previsti dall’accreditamento. L’indicazione è che gli adeguamenti non devono abbassare il livello qualitativo attualmente raggiunto.

253


allegato 1 CASE RESIDENZA ANZIANI

Distretto REGGIO EMILIA CONVENZIONAMENTI 2010

Denominazione servizio

Comune sede del Servizio

CASA RESIDENZA PER ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI VEZZANO SUL "LE ESPERIDI CROSTOLO

Soggetto attualmente Titolare

tip. gestione processi assisten.(2)

TIPOLOGIA RAPPORTO

DIRETTA

CONVENZIONE CON AUSL DISTRETTO DI REGGIO EMILIA

CASA RESIDENZA PER ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI VILLA AL POGGIO VILLA AL POGGIO REGGIO EMILIA RESIDENCE TERZA ETA' SRL DIRETTA

CONVENZIONE CON AUSL DISTRETTO DI REGGIO EMILIA

cooperativa LA PINETA

CASA RESIDENZA PER ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI CASA DON COOPERATIVA SOCIALE MESSORI REGGIO EMILIA CATTOLICA GAVASSA CASA RESIDENZA PER ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI PENSIONATO SAN QUATTRO GIUSEPPE CASTELLA LA VILLA SPA CASA RESIDENZA PER ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI CASAINSIEME CASA RESIDENZA PER ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI VILLA ANNA ROSA

BAGNOLO IN PIANO

DIRETTA

CONVENZIONE CON AUSL DISTRETTO DI REGGIO EMILIA

DIRETTA

CONVENZIONE CON AUSL DISTRETTO DI REGGIO EMILIA

DIRETTA (terapista FONDAZIONE ONLUS CASA dipendente INSIEME AUSL)

CADELBOSCO DI SOPRA AMBRA coop.soc.

CASA RESIDENZA PER ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI CASTELNOVO DI OPUS CIVIUM SOTTO ASP OPUS CIVIUM

DIRETTA

CONVENZIONE CON AUSL DISTRETTO DI REGGIO EMILIA CONVENZIONE CON AUSL DISTRETTO DI REGGIO EMILIA

DIRETTA

CONVENZIONE CON AUSL DISTRETTO DI REGGIO EMILIA

DEFINITIVI DI SOLLIEVO

DIMISSIONI NUCLEI CONVENZIONATI totale AUTORIZZATI ACCREDITABILI PROTETTE DEMENZE ALTRI DISTRETTI

9

6

10

0

20

45

92

55

8

0

0

0

0

8

20

no

12

0

0

0

0

12

24

17

48

4

0

7

0

59

93

70

20

1

0

0

0

21

33

26

5

0

0

0

0

5

45

10

51

7

0

0

0

58

64

64


CASA RESIDENZA PER ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI ASP RETE- REGGIO EMILIA "VILLA MARGHERITA" REGGIO EMILIA TERZA ETA'

DIRETTA (infermieri e terapisti dipendenti AUSL) DIRETTA (infermieri e CASA RESIDENZA PER ANZIANI NON terapisti AUTOSUFFICIENTI ASP RETE- REGGIO EMILIA dipendenti "I GIRASOLI" REGGIO EMILIA TERZA ETA' AUSL)

CONVENZIONE CON AUSL DISTRETTO DI REGGIO EMILIA CONVENZIONE CON AUSL DISTRETTO DI REGGIO EMILIA

DIRETTA (infermieri e terapisti dipendenti AUSL) DIRETTA (infermieri e terapisti ASP RETE- REGGIO EMILIA dipendenti REGGIO EMILIA TERZA ETA' AUSL) ASP RETE REGGIO EMILIA DIRETTA (infermieri e terapisti dipendenti REGGIO EMILIA AUSL)

CONVENZIONE CON AUSL DISTRETTO DI REGGIO EMILIA

DIRETTA (infermieri e terapisti dipendenti AUSL)

CONVENZIONE CON AUSL DISTRETTO DI REGGIO EMILIA

DIRETTA (infermieri e terapisti ASP RETE- REGGIO EMILIA dipendenti TERZA ETA' AUSL)

CONVENZIONE CON AUSL DISTRETTO DI REGGIO EMILIA

CASA RESIDENZA PER ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI ASP RETE- REGGIO EMILIA "VILLA PRIMULA" REGGIO EMILIA TERZA ETA'

CONVENZIONE CON AUSL DISTRETTO DI REGGIO EMILIA

CASA RESIDENZA PER ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI "VILLA LE MIMOSE" CASA RESIDENZA PER ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI "VILLA LE MAGNOLIE"

CONVENZIONE CON AUSL DISTRETTO DI REGGIO EMILIA

CASA RESIDENZA PER ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI ASP RETE- REGGIO EMILIA REGGIO EMILIA TERZA ETA' "I TULIPANI" CASA RESIDENZA PER ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI "VILLA ERICA"

REGGIO EMILIA

530

TOTALI

255

15

0

10

0

555

580

580

20

763

951

822


ALLEGATO 2: CENTRI DIURNI ANZIANI

Distretto REGGIO EMILIA Denominazione servizio

CENTRO DIURNO DEMENZE

CENTRO DIURNO ANZIANI ARCOBALENO CENTRO DIURNO ANZIANI LORENZO ED ENRICO FERRETTI

Comune sede del Servizio

REGGIO EMILIA

REGGIO EMILIA

REGGIO EMILIA

CENTRO DIURNO ANZIANI LA COCCINELLA REGGIO EMILIA

CENTRO DIURNO ANZIANI IL SOGNO

REGGIO EMILIA

CENTRO DIURNO ANZIANI IL MELOGRANO REGGIO EMILIA CENTRO DIURNO ANZIANI FERRARI TAGLIAVINI

REGGIO EMILIA

Soggetto attualmente Titolare

ASP RETE REGGIO EMILIA TERZA ETA'

ASP RETE REGGIO EMILIA TERZA ETA'

ASP RETE REGGIO EMILIA TERZA ETA'

ASP RETE REGGIO EMILIA TERZA ETA'

ASP RETE REGGIO EMILIA TERZA ETA'

ASP RETE REGGIO EMILIA TERZA ETA'

ASP RETE REGGIO EMILIA TERZA ETA'

tip. gestione processi assisten.(2)

TIPOLOGIA RAPPORTO

N POSTI CONVENZIONATI N. POSTI AUTORIZZATI ACCREDITABILI 2010

DIRETTA

convenzione ente gestore- azienda speciale fcr + convenzione azienda speciale fcr-ausl distretto di reggio emilia

DIRETTA

convenzione ente gestore- azienda speciale fcr + convenzione azienda speciale fcr-ausl distretto di reggio emilia

DIRETTA

convenzione ente gestore- azienda speciale fcr + convenzione azienda speciale fcr-ausl distretto di reggio emilia

25

DIRETTA

convenzione ente gestore- azienda speciale fcr + convenzione azienda speciale fcr-ausl distretto di reggio emilia

25

DIRETTA

convenzione ente gestore- azienda speciale fcr + convenzione azienda speciale fcr-ausl distretto di reggio emilia

25

DIRETTA

convenzione ente gestore- azienda speciale fcr + convenzione azienda speciale fcr-ausl distretto di reggio emilia

25

DIRETTA

convenzione ente gestore- azienda speciale fcr + convenzione azienda speciale fcr-ausl distretto di reggio emilia

25

256

15

15

95

15

146 12


CENTRO DIURNO ANZIANI STELLA POLARE

ASP RETE REGGIO EMILIA TERZA ETA'

REGGIO EMILIA

CENTRO DIURNO ANZIANI L'ARCA

REGGIO EMILIA

ASP RETE REGGIO EMILIA TERZA ETA'

CENTRO DIURNO ANZIANI BAGNOLO IN PIANO

BAGNOLO IN PIANO ASP OPUS CIVIUM

CENTRO DIURNO ANZIANI

CASTELNOVO DI SOTTO

ASP OPUS CIVIUM

DIRETTA

convenzione ente gestore- azienda speciale fcr + convenzione azienda speciale fcr-ausl distretto di reggio emilia

25

convenzione ente gestore- azienda speciale fcr + convenzione azienda speciale fcr-ausl distretto di reggio emilia

20

DIRETTA APPALTO GENERALE contratto di servizio comune di bagnolo in piano-asp; convenzione asp+ comune di bagnolo in piano-ausl (cooperativa distretto di reggio emilia; contratto Ancora) asp-cooperativa ancora contratto di servizio comune di castelnovo di sotto-asp; convenzione asp+comune di castelnovo di sotto-ausl distretto di DIRETTA reggio emilia

19

19

20

20

15

25

20

CENTRO DIURNO ANZIANI

CADELBOSCO DI SOPRA

ASP OPUS CIVIUM

DIRETTA

contratto di servizio comune di cadelbosco di sopra-asp; convenzione asp+comune di cadelbosco di sopra-ausl distretto di reggio emilia

CENTRO DIURNO ANZIANI ALBINEA

ALBINEA

ALBINEA INSIEME CASA CERVI LUIGI soc. coop.

DIRETTA

convenzione ente gestore-ausl distretto di reggio emilia

17

25

20

contratto comune di quattro castella-ente gestore; convenzione comune di quattro castella-ausl distretto di reggio emilia

17

25

20

convenzione ente gestore- ausl distretto di reggio emilia

5

5

5

203

316

226

CENTRO DIURNO ANZIANI QUATTRO CASTELLA

COMUNE DI QUATTRO QUATTRO CASTELLA CASTELLA

CENTRO DIURNO ANZIANI LE ESPERIDI

VEZZANO SUL CROSTOLO

COOPERATIVA LA PINETA

APPALTO GENERALE (cooperativa Ancora)

DIRETTA

TOTALI 257


ALLEGATO 3: ASSISTENZA DOMICILIARE

Distretto REGGIO EMILIA

Soggetto attualmente titolare

COOPERATIVA SOCIALE ANCORA

COOPERATIVA SOCIALE ANCORA

Comuni in cui viene prestato il Servizio

BAGNOLO IN PIANO

CADELBOSCO DI SOPRA

eventuali tipologia gestione fornitori terzi processi pers./servizi assistenziali(1) assistenz.

DIRETTA

DIRETTA

COOPERATIVA SOCIALE ANCORA

CASTELNOVO DI SOTTO

DIRETTA

COOPSELIOS soc. coop.

REGGIO EMILIA

DIRETTA

CORESS

REGGIO EMILIA

DIRETTA

TIPOLOGIA RAPPORTO

contratto di servizio comune di bagnolo in piano-asp; contratto asp-ente fornitore; convenzione asp-comune di bagnolo in pianoausl distretto contratto di servizio comune di cadelbosco di sopra-asp; contratto asp-ente fornitore; convenzione asp-comune di cadelbosco di sopra-ausl distretto contratto di servizio comune di castelnovo di sotto-asp; contratto asp-ente fornitore; convenzione asp-comune di castelnovo di sotto-ausl distretto accordo di programma comune di reggio emilia-azienda speciale fcr; contratto azienda speciale fcrente fornitore; convenzione azienda speciale fcr-ausl distretto di reggio emilia accordo di programma comuni del distretto-azienda speciale fcr; contratto azienda speciale fcrente fornitore; convenzione azienda speciale fcr-ausl distretto di reggio emilia

n. ore convenzionate 2010

ore accreditabili

4.680

vincolo di riverifica dell'accreditamento al 30/06/2011

4.505

vincolo di riverifica dell'accreditamento al 30/06/2011

4.700

vincolo di riverifica dell'accreditamento al 30/06/2011

40.780

48.936

12.000

14.400


contratto comune di quattro castella-ente fornitore; convenzione comune di quattro castella-ausl distretto di reggio APPALTO GENERALE COOPERATIVA DEL SERVIZIO SOCIALE ANCORA emilia

6.115

7.338

COMUNE DI QUATTRO CASTELLA

QUATTRO CASTELLA

COOPERATIVA SOCIALE LA PINETA

VEZZANO SUL CROSTOLO DIRETTA

convenzione ente fornitore-ausl distretto di reggio emilia

2.395

2.874

ALBINEA INSIEME CASA CERVI LUIGI COOP.SOC.

ALBINEA

convenzione ente fornitore-ausl distretto di reggio emilia

4.020

4.824

DIRETTA

TOTALI

259

79.195

95.034


ALLEGATO 4 CENTRI SOCIO-RIABILITATIVI RESIDENZIALI DISABILI

Distretto REGGIO EMILIA Denominazione servizio

CENTRO SOCIORIABILITATIVO RESIDENZIALE CASA FERRARI

Comune sede del Servizio

titolo di godimento dell'immobile(1)

tip. gestione processi assisten.(2)

POSTI TIPOLOGIA RAPPORTO AUTORIZZATI

POSTI CONVENZIONATI CON REGGIO

contratto ente gestoreazienda speciale fcr; contratti con altri distretti REGGIO EMILIA

CENTRO SOCIORIABILITATIVO RESIDENZIALE LA REGGIO EMILIA CAVA CENTRO SOCIORIABILITATIVO RESIDENZIALE LA MANTA REGGIO EMILIA CENTRO SOCIORIABILITATIVO RESIDENZIALE ZORELLA

Soggetto attualmente Titolare

CORESS soc.coop

ASP SS. PIETRO E MATTEO

COMODATO

DIRETTA

6

5

16

10

16

3 + 6 ex OP

11

1

49

25

contratto ente gestoreazienda speciale fcr; contratti con altri distretti PROPRIETA'

DIRETTA contratto ente gestoreazienda speciale fcr; contratti con altri distretti

ZORA coop. soc,

PROPRIETA'

DIRETTA contratto ente gestoreazienda speciale fcr; contratti con altri distretti

QUATTRO CASTELLAZORA coop. soc,

AFFITTO

DIRETTA

TOTALI

260


ALLEGATO 5 CENTRI SOCIO-RIABILITATIVI SEMIRESIDENZIALI DISABILI

Distretto REGGIO EMILIA Denominazione servizio

Comune sede del Servizio

CENTRO SOCIORIABILITATIVO DIURNO ODOARDINA REGGIO EMILIA CENTRO SOCIORIABILITATIVO DIURNO LA VOLPE E REGGIO EMILIA LA ROSA CENTRO SOCIORIABILITATIVO DIURNO LA CAVA REGGIO EMILIA CENTRO SOCIORIABILITATIVO DIURNO CASA BETANIA ALBINEA CENTRO SOCIORIABILITATIVO DIURNO DAMIEL CENTRO SOCIORIABILITATIVO DIURNO BUSETTI CENTRO SOCIORIABILITATIVO DIURNO CASA FERRARI CENTRO SOCIORIABILITATIVO DIURNO IL VILLAGGIO

Soggetto attualmente Titolare

ZORA coop.soc.

titolo di tip. gestione godimento processi dell'immobile(1) assisten.(2)

COMODATO

DIRETTA

TIPOLOGIA RAPPORTO accordo di programma comuni del distretto-azienda speciale fcr; contratto ente gestore- azienda speciale fcr; contratti con altri distretti

IL PICCOLO PRINCIPE coop.soc. AFFITTO

DIRETTA

ASP SS. PIETRO E MATTEO

DIRETTA

contratto ente gestoreazienda speciale fcr contratto ente gestoreazienda speciale fcr; contratti con altri distretti

COMODATO

CASTELNOVO DI SOTTO AUSL

21 21 6 – richiesto aumento di 6– autorizzazione in seguito ad avvenuta a8 autorizzazione 8

12

7

DIRETTA

contratto ente gestoreazienda speciale fcr; contratti con altri distretti

9

9

PROPRIETA'

DIRETTA

gestione diretta azienda usl

15

13

REGGIO EMILIA AUSL

COMODATO

DIRETTA

gestione diretta azienda usl

18

18

REGGIO EMILIA CORESS coop.soc,

COMODATO

DIRETTA

contratto ente gestoreazienda speciale fcr

15

15

DIRETTA

contratto ente gestoreazienda speciale fcr; contratti con altri distretti

18

18

114

107

SAN GAETANO coop.soc.

REGGIO EMILIA CORESS coop.soc,

PROPRIETA'

POSTI posti convenzionati AUTORIZZATI CON REGGIO

COMODATO

TOTALE

261


ALLEGATO 6 – piano non autosufficienza 2010

Tab.1- assegnato 2010 QUADRO DELLE RISORSE 2009 RISORSE DA TRASCINAMENTI ANNI PRECEDENTI 4.849.956 ASSEGNATO 2009 17.464.745 TOTALE UTILIZZO 2009 18.768.517 RESIDUI DA TRASCINARE SUL 2010 3.546.184

ASSEGNATO 2010 ANZIANI 13.349.208 DISABILI 4.782.543 GRACER 549.045 IMPLEMENTAZIONE SISTEMA TARIFFE ACCREDITAMENTO 347.867 STIMA RESIDUO 2009 3.546.184 22.574.847


Tab.2 -previsione servizi anziani PRE CONSUNTIVO PREVISIONE PREVISIONI 2009 2009 2010 CASE PROTETTE DEFINITIVE

8.439.110

9.000.000

CASE PROTETTE DI SOLLIEVO

799.731

1.000.000

CENTRI DIURNI

878.140

1.150.000

ASSISTENZA DOMICILIARE TRASPORTI PASTI TELESOCCORSO

566.715 211.307 15.899 2.940

900.000 250.000 50.000 50.000

800.000 230.000 20.000 20.000

POTENZIAMENTO ACCESSO E PRESA IN CARICO

280.219

320.000

365.000

NOTE

8.905.000 calcolato indice di occupazione 98% 888.000 calcolato indice di occupazione 95% calcolato indice di occupazione 95% PREVISTO AUMENTO DI 5 POSTI 960.685 CONVENZIONATI AL COMUNE DI RE

ATTIVITA' RIVOLTA A GRUPPI

comprende centro d'ascolto, tutoring 120.000 dementi, caffè alzheimer

PROGRAMMA DIMISSIONI PROTETTE

comprende tutoring domiciliare e posti dimissioni protette (calcolato indice di 282.000 occupazione 95%)

ASSEGNI DI CURA

Totale

111.410

400.000

1.746.032

1.700.000

13.051.503

1.900.000

14.820.000 14.490.685

(PREVISIONE ANZIANI) IMPATTO ACCREDITAMENTO RESIDENZIALI ANZIANI 240.785 ASSISTENZA DOMICILIARE 37.797 CENTRI DIURNI

calcolato su un trimestre 43.554 dell'anno 322.136


Tab.3 - previsione disabili PREVISIONE DISABILI PRE CONSUNTIVO PREVISIONE 2009 2009

STRUTTURE RESIDENZIALI ALTO LIVELLO

1.023.972

1.355.603

PREVISIONI 2010

1.046.637

STRUTTURE RESIDENZIALI MEDIO LIVELLO ACCOGLIENZA TEMPORANEA DI SOLLIEVO

79.626

157.856

172.215

120.391

150.000

197.884

CENTRI DIURNI

1.584.251

1.626.846

2.033.507

397.804

438.089

461.791

267.348 652.354

351.836 678.300

325.464 718.406

140.000

138.463

147.329

280.219

320.000

365.000

CENTRI SOCIOOCCUPAZIONALI ASSISTENZA DOMICILIARE TRASPORTI ATTIVITA' RIVOLTE A GRUPPI POTENZIAMENTO ACCESSO E PRESA IN CARICO ASSISTENZA DOMICILIARE SOCIOEDUCATIVA (attività rivolte ai minori) ASSEGNI DI CURA DISABILI ADULTI ASSEGNI DI CURA DISABILI MINORI TOTALE

232.113

200.000

564.300

501.000

32.960

50.000

226.000

4.811.038

5.466.993

6.759.533

(PREVISIONE disabili) IMPATTO ACCREDITAMENTO CENTRI DIURNI 200.000 200.000 264

NOTE aumento di quattro posti previsti nei residenziali (uno a disposizione, una retta OSEA, un inserimento PIOLO per maggiorenne da settembre, un trasferimento di residenza da bologna per utente a cava); aumenti contrattuali istat tra l'1 e il 2% trasferimento di una struttura (settimo cielo, circa 130,000 euro) fino all'anno scorso considerata nei residenziali di alto livello e invece posizionata dai criteri regionali nei residenziali di medio livello; secondo appartemento di via Lombroso per circa 2 utenti maschi un nuovo posto a zorella, aumento frequenza di quattro mesi aumento di frequenza presso il Villaggio, a regime a tempo pieno la Volpe e la Rosa, 1 inserimento Centro Damiel, un posto diurno a disposizione per nuovi utenti a Cava a regime il quarto progetto collettivo, da maggio prevista partenza quinto progetto collettivo previsto un aumento di ore del 10% (da 10,600 del 2009 a 11,660 nel 2010) trend di aumento storico (5%)

comprende: 150.000 ABA, 65.703 no ABA accessi individuali, 94.684 no ABA accessi di gruppo, 84. 368 piccolo Principe attività di gruppo, 10.000 laboratorio territoriale cadelbosco, 80.000 campi gioco, 30.000 progetto domiciliare caliceti, 10.000 progetto domiciliare riganò, 40.415 ampliamento attività Centro Damiel

PREVISIONE AUMENTO 10% vedi tabella. Lo scorso anno gli assegni di cura hanno gravato solo per 32,960 perché utilizzato il FNA 2007 per il restante ammontare

Previsione di impatto su un trimestre


Tab.4 - previsione programmi trasversali PREVISIONE PROGRAMMI TRASVERSALI

SPORTELLO BADANTI CAAD

PRE CONSUNTIVO 2009 174.175 81.342

PREVISIONE 2009 250.000 100.000

PREVISIONI 2010 200.000 90.000

174.771

200.000

139.326

430.288

550.000

429.326

RETI SOCIALI

Tab.5 - previsione gracer PREVISIONE GRACER PRE CONSUNTIVO 2009 301.106 171.971

GRACER RESIDENZIALI GRACER ASSEGNI DI CURA

PREVISIONE PREVISIONI 2009 2010 293.616 364.888 223.031 212.014

473.077

516.647

576.902

Tab.6 - riepilogo previsioni 2010 RIEPILOGO PREVISIONI 2010 PRE CONSUNTIVO PREVISIONE PREVISIONI 2009 2010 2009 PREVISIONI ANZIANI compreso impatto accreditamento PREVISIONI DISABILI compreso impatto accreditamento PREVISIONI GRACER PREVISIONI TRASVERSALI

assegnato 2010

12.771.284

14.500.000

14.490.685

13.349.208 anziani

4.554.224 473.077

5.146.993 516.647

6.759.533 576.902

4.782.543 disabili 549.045 gracer

914.413

1.190.000

429.326

3.546.184 residui

18.712.998

21.353.640

22.256.446

implementazione 347.867 tariffe 22.574.847

Non programmati

-318.401


Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.