Ripartiamo dalla Vite per preservare la Vita

COLLEMOROCLUB Rivista di informazione della cantina Colle Moro | Luglio 2020 | Numero 4

Ripartiamo dalla Vite per preservare la Vita

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Sommario Editoriale

Il mondo che cambia e la certezza che la Terra ci salverà

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Cronaca di una pandemia

#iorestoacasa contro il Coronavirus

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I trend del vino prima, durante e dopo il lockdown

Si fa largo il Montepulciano d’Abruzzo, consumi frenati e cauto ottimismo per la fase post Covid

Parola d’ordine resilienza Annullati i grandi eventi del vino

15 Foto di copertina di Alessandro Lanci

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Turismo del vino

Gli eventi dell’Enoteca Regionale d’Abruzzo raccontati dalla sommelier Angela Di Lello

A tavola con...Calèa

Il nostroTrebbiano d’Abruzzo

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Colle Moro Informa News e opportunità nel settore vitivinicolo

Save the date

Social Wine

Storie di cucina L’Italian Wine Tour fa tappa a Colle Moro Trabocco al Tramonto: torna l’evento enoturistico con gli aperitivi sul mare Quest’estate scegli l’Abruzzo con MTV Colle Moro Club approda su Issuu

Gli appuntamenti da segnare in agenda

Dove trovarci La nostra sede

GERENZA Numero di informazione della Cooperativa Sociale Colle Moro. Autorizz. Trib. Di Lanciano n.1 del 12/10/2018. N° iscrizione ROC: 32721. Direttore responsabile: Barbara Lanci. Stampa: Litografia Botolini S.R.L. Informativa sulla privacy: ai sensi e per gli effetti del REG. UE 2016/679 e dell’art. 13 del Decreto Legislativo 30 giugno 2003 n. 196 la informiamo che i suoi dati personali sono trattati esclusivamente per l’invio del presente strumento di informazione nel rispetto della normativa citata e degli obblighi di riservatezza cui è ispirata l’attività della nostra azienda. In ogni momento può esercitare i diritti a lei riservati dall’art. 7 del D.Lgs. 196/2003. Titolare del trattamento è Colle Moro Soc. Coop.

Agr. www.collemoro.it

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Il trabocco Punta Fornace all’alba, foto di Marco Zaccagnini.

100% CARTA RICICLATA

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EDITORIALE

Il mondo che cambia e la certezza che la Terra ci salverà di Francesco Labbrozzi | Presidente cantina Colle Moro

Un sano ritorno al passato

per affrontare il futuro: forse è questa la soluzione per superare il difficile periodo storico che stiamo attraversando. Gli agricoltori sanno bene cosa intendo e proprio a loro, portatori di saggezza, mi rivolgo in questo messaggio di speranza che mi sento di indirizzare a tutti i nostri soci in primis.

La semplice cura delle materie prime, evitando troppe intermediazioni, la tutela della nostra terra che da sempre ci sostiene, il rispetto per l’ambiente che esausto ci chiede di tornare a respirare, l’attesa riscoperta che dà vita a cose buone, la riconquista del tempo per tornare a guardarci negli occhi e apprezzare i veri affetti. Cosa ci ha insegnato questo periodo di emergenza? Questo e ancora di più.

Ognuno, sono certo, da questa situazione ne uscirà profondamente diverso, cambiato e mi auspico migliorato.

I mesi che ci lasciamo alle spalle ci hanno trascinato in una crisi economica e sociale improvvisa e senza precedenti e potremmo risollevarci solo prendendo coscienza che ci troviamo di fronte ad 4

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una sfida collettiva.

Superata la fase 1 e la fase 2 di questa emergenza sanitaria che ha profondamente segnato, dal punto di vista economico, il settore vitivinicolo a causa della chiusura forzata di bar e ristornanti e della frenata delle esportazioni dei prodotti nei mercati esteri, il mondo del vino italiano inizia a progettare le fasi di rilancio, chiedendo alle nostre istituzioni uno sforzo economico di promozione e ai governi europei ed extra-europei un allentamento delle barriere commerciali, tariffarie e non. Mentre il contesto internazionale si annuncia complicato per il Covid in quanto a preoccuparci sono soprattutto gli ostacoli commerciali e protezionistici che rimangono forti nei grandi mercati del mondo quali Usa, Uk e Russia, e il ministro degli Affari esteri Di Maio annuncia il “Patto per l’export” per sostenere il Made in Italy, noi volgiamo lo sguardo già alla prossima vendemmia che si appresta ad arrivare.

Purtroppo è difficile fare delle previsioni in questo clima di incertezza anche se almeno dal punto di vista produttivo la vendemmia 2020 si prospetta con un buon livello sia qualitativo che quantitativo. Adotteremo

tutte le misure di prevenzione e contenimento in vigore per fronteggiare la diffusione da COVID-19 durante il conferimento delle uve, che avverrà in totale sicurezza per garantire la salute dei nostri vignaioli.

Programmare la ripartenza, insieme, si può. Abbiamo il dovere di guardare al futuro con più forza e determinazione di prima. Torniamo a brindare con i nostri vini puntando ad incrementare pratiche di agricoltura sostenibile. Oggi, nella produzione del vino, è impossibile non porre attenzione alla salvaguardia dell’ambiente e del paesaggio, alla sicurezza dei lavoratori e alla corretta gestione della cantina. Il miglioramento della qualità del vino è strettamente legato anche al rinnovamento tecnologico finalizzato alla riduzione dei costi di produzione e al miglior utilizzo delle risorse, per favorire una maggiore competitività della produzione vitivinicola e veicolare al meglio l’immagine del nostro territorio.

Cronaca di una pandemia #iorestoacasa contro il Coronavirus di Barbara Lanci | Direttore Responsabile Colle Moro Club

La

data che entrerà nei libri di storia nei prossimi anni e che rimarrà incancellabile nella memoria degli italiani sarà quella dell’8 marzo 2020 e non per ricordare l’evento della Festa della Donna, tra l’altro saltato, ma per segnare l’inizio di una pandemia senza precedenti nel mondo, che in Italia portò a restrizioni sociali mai viste prima sancite con l’entrata in vigore quel giorno del DPCM recante misure straordinarie ed urgenti per contrastare l’emergenza epidemiologica da COVID-19.

Già qualche settimana avanti avevamo percepito che qualcosa di grave stava succedendo, ma eravamo solo spettatori di un irrefrenabile virus che si stava propagando a macchia d’olio in Oriente. Poi l’impennata del numero dei morti in Cina, nella città di Wuhan, esteso capoluogo della provincia di Hubei ed

epicentro dell’infezione da nuovo Coronavirus SARS-CoV-2, ribattezzato successivamente dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) COVID-19. Da lì la preoccupazione che la nuova infezione respiratoria, causa di polmoniti mortali, potesse diffondersi anche in Occidente grazie ai facili collegamenti intercontinentali. Una serie di episodi incalzanti hanno poi trascinato l’Italia, l’Europa e il resto dei paesi del mondo in un’emergenza sanitaria mai fronteggiata in precedenza.

Non sono bastate le iniziali misure di contenimento prese dal Governo Conte come il blocco di tutti i voli da e per la Cina predisposto il 30 gennaio 2020 o l’istituzione di una task force per impedire che il virus facesse capolino nella nostra nazione, infatti, proprio in quel giorno assistemmo al primo caso da infezione da COVID-19. Si trattò di due turisti cinesi ricoverati Foto del Corriere della Sera

all’Istituto nazionale per le malattie infettive “Lazzaro Spallanzani” di Roma (dichiarati guariti il 26 febbraio) a cui seguì il primo caso di trasmissione secondaria avvenuto a Codogno, in provincia di Lodi, il 18 febbraio e risultato positivo all’Ospedale Sacco di Milano. Da quel momento si susseguirono un’escalation di casi di infezioni da Coronavirus che portarono alla morte di oltre 34.818 persone, 241.000 confermati e 191.000 guarigioni (dati in evoluzione) che mai avremmo pensato si potessero verificare.

A segnare i mesi più bui vissuti in Italia dopo la seconda guerra mondiale e denominati fase 1, fase 2, fase 3 sono stati episodi che ci porteremo per sempre nei nostri cuori e che i nostri COLLE MORO CLUB

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occhi non avrebbero mai voluto vedere: le terapie intensive degli ospedali d’Italia al collasso, il personale medico stremato e disarmato a combattere in prima linea una guerra sanitaria straziante, le porte delle scuole chiuse dal 5 marzo e mai riaperte fino a fine anno scolastico, la sfilata dei mezzi militari usati come carri

funebri a Bergamo la notte del 18 marzo, i cimiteri del nord esausti, il silenzio assordante nelle strade, Papa Francesco solitario invocare la benedizione “Urbi et Orbi” in una piazza San Pietro desolata e bagnata dalla pioggia il 27 marzo, una Pasqua di speranza quella del 12 aprile trascorsa in casa, un isolamento forzato durato

56 giorni e trascorso lontano dai propri cari fino a quel lunedì 4 maggio 2020, quando l’ennesimo DPCM sancì la fine della tanto odiata quarantena trascorsa all’insegna del motto istituzionale #iorestoacasa tra smart working, didattica a distanza e il tempo in famiglia ritrovato.

A fornirci il suo punto di vista sulla situazione attuale è stato Albino Lanci, membro del CdA Colle Moro, con una notevole esperienza nel mondo del vino.

fiere. Ad una ad una abbiamo visto spostare e poi cancellare le date degli appuntamenti annuali come il ProWein (Germania) e il Vinitaly, tanto importanti nella promozione e nella valorizzazione del Made in Italy nel mondo. Con questa situazione è stato quindi inevitabile per le realtà vitivinicole, incluso quelle abruzzesi, subire un drastico calo nelle vendite dirette, soprattutto nel canale HoReCa (Hotel, Ristoranti, Catering) che, in un territorio vocato al turismo come l’Abruzzo, rappresentano una fetta importante dei volumi complessivi di vendita. Tutto questo ha conseguentemente avuto un impatto diretto sugli agricoltori e le loro famiglie soprattutto in una realtà come la nostra che, operando in forma di cooperativa, vede il reddito degli agricoltori fortemente legato ai risultati di vendita del prodotto finale.

Uno scenario, come è evidente, molto complicato. Abbiamo assistito impotenti al forte impatto che il lockdown ha prodotto sui tanti aspetti della filiera vitivinicola e oggi proviamo a risollevarci nel migliore dei modi. Rispetto al resto del mondo che ancora fatica a ripartire, pensiamo agli USA o alla Cina dove ancora i livelli di contagi sono altissimi e dove le attività di produzione sono ancora bloccate, qui in Abruzzo si è tornati a lavoro e il fatturato sembra mantenersi a livelli sostenibili.

Questo soprattutto grazie alle vendite porta a porta che, con le dovute precauzioni, sono ri-

partite già da qualche settimana e alle attività di promozione del territorio che a livello locale mirano a riportare sulla scena i prodotti dell’eccellenza abruzzese. Mi riferisco per esempio all’iniziativa “Trabocco al Tramonto” che dal 16 luglio fino al 20 agosto vedrà protagonisti i vini Colle Moro delle degustazioni di prodotti locali sul Trabocco Turchino a San Vito Chietino. Una iniziativa che, sempre con le dovute cautele, riapre le porte del nostro territorio al turista responsabile facendo ben sperare sulla ripresa delle attività produttive. Almeno a livello regionale.

I prossimi saranno comunque anni difficili. E per affrontarli servirà un approccio profondamente diverso, sotto ogni aspetto. Sarà necessario trovare risorse aggiuntive, comunitarie e nazionali, per finanziare ogni utile strumento per la riduzione delle giacenze e per il contenimento della produzione di vino proveniente dalla prossima vendemmia.

Questa prima parte del 2020 ci ha dato prova di come un nemico infinitamente piccolo come un virus sia in grado di far crollare i mercati di tutto il mondo.

Il Coronavirus ha infatti avuto un effetto devastante sull’umanità e sulle attività commerciali di tutto il pianeta e certamente anche il settore del vino, uno dei punti di forza dell’economia italiana, ne è stato e ne sarà profondamente influenzato.

Con tutte le misure adottate per fronteggiare il dilagare dell’epidemia, le attività di bar, ristorazione ed hotellerie sono rimaste chiuse per diversi mesi. Fermo anche il turismo, fermi gli eventi e ferme le

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Qui a Colle Moro però siamo fiduciosi. Possiamo contare sull’esperienza dei nostri agricoltori e sulla competenza dei nostri collaboratori che sapranno fronteggiare questa crisi con risolutezza e tenacia. Saremo forti nel risollevarci e gentili con la nostra terra che anche quest’anno, sono certo, ci regalerà delle uve di eccellente qualità.

A testimoniare come la vita nel mondo sia profondamente cambiata negli ultimi mesi, alle prese con mascherine, disinfettanti e distanziamento sociale, sono i nostri distributori all’estero, che come ambasciatori del vino abruzzese ci raccontano uno spaccato della loro esperienza.

Qual è stato l’impatto del Covid nel vostro paese e nelle vendite di vino?

Lo abbiamo chiesto ad alcuni dei nostri agenti e distributori nel mondo.

CANADA

BLANC OU ROUGE Pascal Jolicoeur Il Covid-19 è stato economicamente devastante per il Canada proprio come per tutti i paesi, a causa del blocco delle frontiere. Tutti i mercati sono stati profondamente colpiti.

Con la chiusura dei settori dell’intrattenimento, della ristoranzione e dei bar abbiamo visto il nostro business fermarsi. I negozi di liquori gestiti dal governo sono rimasti aperti durante il blocco e abbiamo visto un rapido picco iniziale delle vendite ma con la catena di approvvigionamento indebolita si sono fermati gli ordini. Abbiamo lavorato molto duramente con il nostro team di vendita.

L’economia canadese è ripartita in Quebec e Ontario nelle ultime settimane e le vendite stanno aumentando.

Stiamo tutti facendo del nostro meglio per sostenere questo fragile inizio e ci stiamo tenendo per mano a livello globale mentre facciamo i primi passi.

Una cosa è certa, il mondo vuole godersi di nuovo una bottiglia di vino.

Covid has been economically devastating for Canada, just like all other countries, due to the border lockdown. All sectors are being affected deeply.

With all the entertainment businesses closed: reception halls, restaurants and bars, we saw our industry come to a halt. Our government run liquor stores remained open during the lockdown and we saw a quick initial sales spike but with the supply chain weakened we saw our specialty orders come to a halt. We have been working very hard with our sales team.

Our economy has been reopened in Quebec and Ontario over the last few weeks and sales are picking up.

We’re all doing our best to support this fragile beginning and are globally holding hands as we take these first steps.

One thing is certain, the world wants to enjoy a bottle of wine with each other again.

CINA

SHANGHAI JIE JUN INTERNATIONAL TRADE CO. LTD. Mr Pierre Li La vita in Cina è tornata alla normalità dopo aprile. Sempre più ristoranti hanno ottenuto i permessi per operare in conformità con i criteri del governo.

L’impatto principale del Covid è stato principalmente economico. Oltre l’80% delle aziende ha registrato prestazioni peggiori nel 2020, il che significa che le persone hanno dovuto fare attenzione quando spendono i loro soldi. L’economia cinese si basa fondamentalmente su immobili, esportazioni e infrastrutture.

Molte persone dipendono dalle esportazioni, che al momento sono bloccate.

Il futuro è incerto. Dopo aprile, il nostro governo ha incoraggiato le persone a frequentare ristoranti, bar e supermercati. Ma alcuni nuovi casi si sono verificati a Pechino a maggio e la gente ha iniziato a preoccuparsi. È molto difficile tornare alla normalità.

In qualità di importatore e distributore di vino, rimango positivo riguardo al business del vino in Cina.

Life in China has normalized some after April. More and more restaurants have gotten permits to operate meeting the criteria of the government.

The main impact of Covid has been economic. More than 80% of companies have had a much worse performance in 2020, which means people have had to be careful when they spend their money. The Chinese economy is basically based on real estate, export and infrastructure. Many people depend on exports, but now, most exports have stopped.

The future is uncertain. After April, our government encouraged people to go out to restaurants, bars, supermarkets. But some new cases happened in Beijing in May, and people began to be concerned that the cases will never stop. It is very hard to get back to normal.

As an importer and distributor of wine, I keep positive about the wine business in China.

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COREA DEL SUD OTI & WINE Mr. Lee Jongyun

Il COVID-19 ha cambiato molte cose in Corea, anche se non c’è stato un blocco totale.

Il governo ha controllato con successo la situazione e i nuovi casi di COVID-19 sono diminuiti.

Per quanto riguarda gli affari, tutti i settori sono stati colpiti dalla pandemia. Al momento, la maggior parte delle attività quotidiane non sono controllate. Le persone possono muoversi liberamente e la maggior parte dei ristoranti sono aperti e operativi.

Relativamente al settore vinicolo i prodotti di fascia alta e le vendite commerciali sono stati colpiti a causa della chiusura di molti ristoranti di lusso e catene alberghiere.

Per riassumere, il COVID-19 ha influenzato notevolmente l’economia coreana, tuttavia le vendite di vino non hanno avuto grosse ripercussioni rispetto ad altri settori.

Sono ottimista per la parte successiva di quest’anno.

COVID-19 changed many things in Korea even though we did not do a lockdown.

The government has controlled the situation successfully and new COVID-19 cases are now around 50 cases per day.

As for business, all the sectors of business have been affected by the pandemic. At the moment, most of the daily activities are not controlled.

People can move freely and most restaurants are open and operating.

As for the wine business, high end products and trade sales have been affected because many luxurious restaurants and hotel chains are closed.

To summarize, COVID-19 has affected the Korean economy greatly, however wine sales were not affected much compared to other business fields.

I am optimistic about the later part of this year.

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EUROPA

CONVIVIUM SELECTIONS Ivano D’Alicandro Dopo mesi di emergenza si delineano gli effetti reali sul mercato europeo del vino in bottiglia.

Dopo le prime settimane di emergenza il disorientamento dei grossisti, soprattutto quelli che lavorano prevalentemente con la ristorazione, è stato grande ed ha portato ad un blocco degli ordinativi.

Ci sono state diverse settimane di immobilismo e di lavoro pesantemente rallentato; mentre i canali della grande distribuzione e dell’online hanno retto e in seconda battuta incrementato ordini e vendite.

Il canale della ristorazione è quello più importante per il vino e anche i produttori si sono difesi bene con la GDO (Grande distribuzione organizzata).

In questo momento di calma apparente devo ammettere che il prodotto vino ha retto anche questa “guerra.”

Ovviamente ci saranno ripercussioni ma le aziende sane, con strategie valide ed idee chiare, hanno retto e penso potranno trovare nuovi orizzonti di mercato. Già da anni le attività vitivinicole che non hanno una visione di mercato sono destinate all’estinzione e il COVID-19 ha solo accelerato questo processo.

After months of emergency, the real effects on the European bottled wine market are visible. After the first weeks of the emergency, the disorientation of wholesalers, especially those who work mainly with catering, was great, and led to a blockage of orders.

There have been several weeks of immobility and heavily slowed work; while the channels of large-scale distribution and online have prevailed and increased in orders and sales. The restaurant channel is the most important for wine and producers have also defended themselves well with organzied large-scale distribution.

In this moment of apparent calm I must admit that the wine product has also withstood this “war.”

Obviously there will be repercussions but healthy companies, with valid strategies and clear ideas, have held up and I think they will be able to find new market horizons. For years, wine producing companies that do not have a market vision have been destined to extinction and COVID-19 has only accelerated this process.

Durante il lockdown ci siamo rifatti il look

Cosa ci ha concesso questo lungo periodo di quarantena?

Più tempo da dedicare a noi stessi. Dopo anni di ritmi frenetici trascorsi all’insegna di pacchi da preparare, pallets da predisporre, viaggi all’estero, riunioni aziendali da organizzare e documenti amministrativi da redigere, negli ultimi mesi abbiamo deciso di prenderci più cura della nostra azienda rinnovando completamente il punto vendita della cantina. Così, anche in questo duro periodo, non ci siamo mai fermati decidendo di trascorrere i forzati giorni di reclusione all’insegna

del rinnovamento, per poter accogliere al meglio i nostri clienti durante la tanto desiderata Fase 3. A caratterizzare il nostro nuovo shop sono brillanti punti luce, un bancone brandizzato, un moderno angolo degustazione e quadri luminosi ideali per mettere in mostra i tanti vini del nostro catalogo.

Il piccolo intervento di ristrutturazione rappresenta un tangibile segno di rinascita, perché crediamo che anche attraverso queste azioni è possibile risollevarsi, tornando a coccolarvi come prima e più di prima.

I vini di Colle Moro a casa tua

Per sentirci ancora più vicini ai nostri clienti, durante questi mesi caratterizzati da forti restrizioni sociali, abbiamo pensato di promuovere i vini della nostra cantina e il loro consumo facendoli arrivare direttamente a casa tramite corriere, unitamente a particolari condizioni di offerta.

La campagna Sta(i)ppa a casa, che ha visto la consegna gratuita dei migliori vini della nostra gamma in Abruzzo e in tutta Italia, è terminata lo scorso 30 giugno 2020 ed è stata pensata per rafforzare e non perdere quel legame speciale che ci unisce ai nostri consumatori, custodire la loro preziosa fiducia conquistata, tenerci impegnati e non demordere anche durante le settimane della pandemia, comunicare la nostra voglia di essere presenti anche nei momenti difficili.

Work in progress È in fase di restyling il sito www.collemoro.it che tornerà più ricco e aggiornato di prima grazie ad un moderno e fresco layout per guidarvi alla scoperta della nostra storia, dei nostri vini e della nostra cantina.

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I trend del vino

prima, durante e dopo il lockdown Si fa largo il Montepulciano d’Abruzzo, consumi frenati e cauto ottimismo per la fase post covid L’ANDAMENTO DEI CONSUMI La fase 1 dell’emergenza CoSe il 2019 si era chiuso con dati vid ha profondamente allarmato molto buoni facendo rileva- il mercato del vino per la chiure un’ottima annata per i vini sura di bar, hotel e ristoranti in abruzzesi, in particolare un in- Italia e all’estero, provocando cremento dell’imbottigliato a un forte calo delle vendite e deldoppia cifra per il Montepulciano le esportazioni pur registrando d’Abruzzo (+12% - con 800.000 la crescita degli acquisti in GDO hl), senz’altro il più rappresenta- che comunque non è riuscita a tivo tra i vini della regione, anche compensare l’azzeramento dei il 2020 si è aperto con un +10% consumi fuori casa. per quest’ultimo e più in genera- Ad analizzare il consumo del le un +6% sull’imbottigliato to- vino durante il lockdown è stata l’indagine a focus emergenza dal tale dei vini abruzzesi.

A dirlo è il Consorzio Tutela Vini titolo “Gli effetti del lockdown d’Abruzzo che ha messo in sui consumi di vino in Italia”, luce il trend positivo del primo curata dall’Osservatorio Vinitrimestre 2020. «Consapevoli taly-Nomisma Wine Monitor e della grande criticità dell’attua- realizzata su 1.000 consumatori le momento storico a seguito di vino della popolazione italiadell’emergenza sanitaria e eco- na. Stando al rapporto, il 55% nomica causata dal Coronavirus dei consumatori non ha modifi- spiega il presidente del Con- cato le proprie abitudini, ma tre sorzio Tutela Vini d’Abruzzo, su dieci ha affermato, invece, di Valentino Di Campli - voglia- aver bevuto meno vino (e meno mo dare un segnale ottimistico birra) in quarantena, mentre cirandando a raccontare le ottime ca il 14% ha dichiarato di aver performance dei nostri vini. Il bevuto di più, magari seguenMontepulciano d’Abruzzo fa da do una delle tante degustazioni traino per la produzione vinico- online e postandole con l’hala della nostra regione e, negli shtag #iobevoacasa. ultimi sei anni, ha registrato una Poi con la riapertura della ristocrescita importante che ha visto razione avvenuta lunedì 18 magin particolare nel 2019 un incre- gio si è riattivato anche per il mento di oltre il 12% rispetto vino italiano un canale naturale che vale al consumo 6,5 miliarall’anno precedente».

UNO SGUARDO LOCAL

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di di euro l’anno.

Per ora soffre ma resiste il vigneto Italia all’attacco del Covid-19 sul fronte dei mercati extra-Ue. Al contrario del suo principale competitor, la Francia, in caduta libera.

Il quadro del mercato del vino nel primo quadrimestre 2020, rilevato dall’Osservatorio Vinitaly-Nomisma Wine Monitor (a fonte dogane), è sempre più spezzato in 2 parti: il primo bimestre da record, il secondo da dimenticare. Con un aprile in pieno lockdown globale e tra i peggiori di sempre.

Nel complesso, andando a misurare le performance a valore del periodo nei top 10 Paesi importatori (che valgono il 50% dell’export del Belpaese), l’Italia segna a sorpresa +5,1% sullo stesso periodo dell’anno precedente, grazie all’ottima prestazione negli Stati Uniti (+10,8%, nei primi 2 mesi il dato era a +40%) e in Canada (+7,1%).

Profondo rosso invece sul vino francese (-10,1%), in ritirata nelle sue piazze chiave sia in Oriente che in Occidente.

Il crinale, già sconnesso a marzo, si fa però quasi proibitivo ad

aprile, dove per i fermi imbottigliati italiani si registrano pesanti cali in tutti i mercati.

Nei prossimi mesi, secondo l’Osservatorio, la crisi peserà ancora su un bene voluttuario come il vino, alle prese con un minor potere di acquisto della domanda, oltre allo smaltimento dell’invenduto nella ristorazione e nei magazzini degli importatori.

Senza considerare il trend della domanda Ue ad aprile, che si preannuncia con un segno negativo più marcato.

IL VALORE ECONOMICO Ammonterebbe a 2 miliardi di euro il conto del lockdown per il vino italiano. A rimarcare la perdita derivante dalla frenata di consumi di vino in Italia nel periodo marzo-maggio anche l’indagine, realizzata con l’Associazione Europea degli economisti del Vino guidata da Jean Marie Cardebat, che ha considerato i consumi in 8 Paesi del Vecchio Continente. Il dato economico emerge dall’analisi dei consumi di vino prima e du-

rante il lockdown in Italia.

Il report, per quanto riguarda l’Italia, segnala che due terzi degli intervistati (complessivamente 1146) dichiara di aver diminuito il consumo di vino durante il “confinamento forzato”.

In crescita gli acquisti online con una quota del 15,5% che superano il canale wine store e quello diretto in cantina nonostante “la massiccia organizzazione di delivery” (scelti rispettivamente dal 10,5% e dal 14,3% del campione).

La ricerca

L’ABRUZZO SI RACCONTA ATTRAVERSO I SUOI VINI Come si posiziona l’Abruzzo nel percepito dei consumatori di vino su mercati fondamentali come Italia, Germania e Stati Uniti? Qual è l’approccio che i consumatori hanno nei confronti del Montepulciano d’Abruzzo, vitigno principe della regione? Quanto è importante il legame con il territorio nella scelta del vino? Questi i temi affrontati dall’Osservatorio Permanente - a cura di Wine Monitor Nomisma - voluto dal Consorzio di Tutela Vini d’Abruzzo che da anni è impegnato nella valorizzazione e nella comunicazione delle denominazioni di origine controllata del territorio regionale.

Analizzando il posizionamento dell’Abruzzo nel percepito dei consumatori di vino si evince che in Italia il 65% è stato in Abruzzo almeno una volta e le top of mind della regione sono colNOTORIETÀ DEL MONTEPULCIANO D’ABRUZZO 90%

83% 68%

45%

45% 24%

23%

0%

Italia

USA

Germania

legate soprattutto al cibo, seguono a poca distanza temi legati al territorio. Tra i principali punti di forza della regione secondo gli italiani troviamo parchi/riserve naturali e borghi/città d’arte (20%), seguiti da colline/montagne (17%), gastronomia e mare (entrambe al 13%). Il vino occupa il sesto posto con il 7% delle citazioni.

Il 56% degli intervistati in Germania conosce la regione,Risultati anche se solo 7% ci è stato almeno raccolta fondiilper venditore una volta negli ultimi 5 anni e si al dePARTECIPANTE UNITÀposiziona VENDUTE Italia posto tra le regioni che producono 83 cimo i migliori USA 28 vini. In USA la quota di chi conosce la regione 45 è Germania più bassa (25%) mentre gli altri valori sono perfettamente allineati a quelli della Germania.

Per questo occorre continuare ad investire a livello nazionale e internazionale. Più in generale, a barre il ruolo dell’origine Grafico territoriale nelle scelte di consumo di vino è risultato essere diverso in ciascuno dei tre mercati esaminati: 83 è fondaItalia mentale in Italia e in Germania, dove rispettivamente il 30% e il 28% dei consumatori sceglie il vino 28 alla provenienza (questa perUSAproprio in base centuale scende invece al 17% in USA).

La notorietà del Montepulciano d’Abruzzo è ampia in tutti i paesi analizzati: l’83% dei con45 Germania sumatori di vino in Italia conosce la denominazione;0il 45% in23Germania 45 e il 24% 68 negli USA. 90 La consumer base del Montepulciano d’Abruzzo conta oltre 18 milioni di consumatori COLLE MORO CLUB

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in Italia 6 milioni in Germania e 3 milioni tra New York, Texas e California. È il primo vino del Centro Sud Italia conosciuto e/o consumato sia negli Stati uniti che in Germania. In Italia seguono, con delle buone percentuali, anche il Trebbiano d’Abruzzo e la Passerina.

Il Montepulciano d’Abruzzo viene percepito come un vino “tradizionale/classico” ma anche come prodotto che è “espressione dell’eccellenza italiana”, sono questi i primi due attributi indicati dai consumatori di tutti e tre i paesi analizzati. Negli Stati Uniti e in Germania è il 4° tra i vini rossi italiani citati spontaneamente dagli intervistati.

Diversi sono i canali di consumo del Montepulciano in base al mercato analizzato: in Italia il consumo è prevalentemente domestico. Tra chi lo consuma fuori casa, la bottiglia è il formato prevalente. In Germania, seppur nel complesso i consumi domestici siano prevalenti, non c’è preponderanza di un canale sull’altro ma l’occasione più gettonata è quella del dopo cena, fuori dai pasti. Negli Stati Uniti il Montepulciano d’Abruzzo viene invece consumato prevalentemente fuori casa: 1 su 4 lo beve soprattutto al ristorante, l’occasione dei pasti, infatti, è la prevalente.

La scelta d’acquisto del Montepulciano d’Abruzzo è molto influenzata dai consigli del sommelier/negoziante, soprattutto in Italia dove si attesta al 27% la quota di chi sceglie soprattutto in base al suggerimento (22% Germania e 19% negli USA). All’estero il primo criterio di scelta è invece la notorietà del brand: 26% in Germania e 25% in USA. In Italia la specifica origine territoriale è conosciuta dal 46% dei con-

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CONSUMER BASE MONTEPULCIANO D’ABRUZZO 18M

18M

Italia

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USA 9M

6M

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Germania

3M 0M

Italia

USA

Germania

sumatori di vino, ma la quota cresce fino al 57% tra i consumatori di Montepulciano d’Abruzzo.

Tedeschi e americani concordano sugli attributi distintivi che possono far crescere notorietà e consumi del Montepulciano nei rispettivi mercati: l’origine italiana e il fatto che sia un vino rosso sono i principali punti di forza del Montepulciano. Seguono il concetto di storia/tradizione negli Stati uniti e il fatto che sia prodotto con uve di Montepulciano in Germania.

Le degustazioni nei punti vendita o presso i ristoranti rappresentano il principale fattore propulsivo per far avvicinare tedeschi e americani ai vini abruzzesi. In Italia, inoltre, il viaggio eno-gastronomico è sicuramente il mezzo migliore per scoprire la regione e il suo patrimonio enologico. È stato, inoltre, effettuato un particolare focus sulle winelist nel mercato USA con l’obiettivo di indagare il posizionamento dei vini abruzzesi nel canale on-trade di New York e San Francisco nel 2019.

L’analisi tiene conto di 350 ristoranti a New York e 150 a San Francisco. Interessante il dato relativo al prezzo: oltre il 50% dei vini abruzzesi presenti in lista sono venduti a più di 130 $ e di questi il 30% è sopra ai 300 $. Montepulciano e Trebbiano d’Abruzzo sono le principali referenze.

La ricerca conferma, quindi, che il Montepulciano d’Abruzzo riscuote sempre più successo anche nei consumatori di vino e può essere la chiave di volta per far crescere le potenzialità della proposta enologica abruzzese in Italia e nei mercati esteri di riferimento.

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Parola d’ordine resilienza Annullati i grandi appuntamenti del vino

Il mondo del vino sa aspet-

tare. Tanti gli appuntamenti fieristici dedicati alla promozione del mondo del vino purtroppo annullati, rimandati o posticipati negli ultimi mesi a causa della diffusione del Covid-19.

Il perdurare dell’emergenza Coronavirus a livello nazionale, con il susseguirsi dei decreti urgenti della Presidenza del Consiglio dei Ministri, e la più recente propagazione dello stesso a livello europeo e non solo, hanno reso improcrastinabili alcune decisioni. Così il Gruppo Veronafiere ha ridefinito gli assetti per riorganizzare la propria attività e affrontare sia l’attuale emergenza, sia la riprogettazione di tutte le azioni in vista della ripresa. Per la prima volta nella propria storia, Vinitaly ha dovuto posticipare la sua 54ª edizione. Con essa sono rinviate anche le concomitanti Sol&Agrifood ed Enolitech.

Veronafiere concentrerà, così, la seconda parte dell’anno 2020 al sostegno del business delle aziende italiane sui mercati. In programma un evento innovativo e smart dedicato al settore del vino per aggregare business, contenuti, incontri, formazione, idee. È wine2wine Exhibition,

il nuovo format dell’ecosistema Vinitaly, previsto a Veronafiere dal 22 al 24 novembre 2020, in contemporanea a wine2wine Business Forum. Tre giornate al servizio delle aziende, rivolte ad un pubblico b2b e b2c e con l’obiettivo sostenere il rilancio del mercato e del sistema-Italia, dopo la fase di lockdown e in vista della ripartenza della Fase 3.

A prendere decisioni drastiche a causa della grave pandemia che ha colpito il mondo intero sono stati anche altri enti fieristici internazionali.

Annullata Prowein a Düsseldorf in Germania, che si farà nel 2021.

La principale fiera enologica al mondo, che sarebbe dovuta svolgersi dal 18 al 20 marzo nella città tedesca, è stata rinviata.

La decisione degli organizzatori è stata resa nota lo scorso 5 marzo. L’annuncio ufficiale è stato dato da Messe Dusseldorf, l’ente fiere tedesco. L’evento era stato inizialmente rinviato a data da destinarsi, ma poi è stato deciso di far saltare l’edizione 2020, per passare direttamente all’edizione 2021.

Anche il calendario delle ferie enoiche in terra cinese conta una defezione dietro l’altra:

dopo l’International Wine & Spirits Show di Chengdu, il più importante evento della capitale del Sichuan dedicato ai fine wines è saltato anche il ProWine Asia 2020 di Singapore.

Gli esperti di vino e i winelovers dovranno dunque attendere ancora un pò per tornare a degustare dei buoni vini in giro per il mondo facendo affari.

Un settore, quello fieristico, fatto di incontri, degustazioni e condivisione che vede ad oggi molti padiglioni chiusi dietro l’incertezza del Paese di ripartire. Da evidenziare, come a risentirne sono stati anche i noti concorsi enologici nazionali ed internazionali, annullati nel primo semestre e posticipati per garantire una più ampia partecipazione delle cantine.

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Tra gli ultimi riconoscimenti prevenuti a Colle Moro, annunciamo quelli assegnati da 5StarWines – the Book, la selezione annuale di vini organizzata da Veronafiere, che ha assegnato ben 93 punti su 100 ai nostri Cerasuolo “Club” e Pecorino “Alianto”. L’evento, svoltosi a giugno in una versione più “agile” per adempiere alle nuove disposizioni in materia di salute e sicurezza istituite per contrastare la diffusione del COVID-19, consiste in una degustazione di tre giorni che punta i riflettori su tutte le cantine che investono nel miglioramento dei propri prodotti, inserendo i vini premiati in una prestigiosa guida pubblicata in formato cartaceo e digitale in lingua inglese, diffusa in Italia e all’estero.

Via del Mare, 35/37 66030 - Frisa (CH) +39 0587258128 info@collemoro .it collemoro .it

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Turismo del vino Gli eventi dell’Enoteca Regionale d’Abruzzo raccontati dalla sommelier Angela Di Lello

Il settore vitivinicolo è pronto

a rialzarsi così come quello del turismo, che ha riscontrato pesanti ripercussioni nell’ultimo semestre e gli addetti ai lavori sono pronti a scommettere che l’enoturismo sarà un’attività strategica per uscire da questo momento di difficoltà.

Sarà un’estate all’insegna del turismo lento e sostenibile, vista sempre più la voglia di tranquillità e di vita all’aria aperta.

Per quel che riguarda l’Italia, «dopo mesi di lockdown, la priorità in vacanza sarà il contatto con la natura. Da questo punto di vista l’enoturismo, che può abbinare lo stare all’aperto con il tema cibo, ha davvero in mano la carta vincente», sostiene la professoressa Roberta Garibaldi, docente all’Università degli studi di Bergamo, autrice del Rapporto sul turismo enogastronomico italiano e presidente dell’Associazione italiana turismo enogastronomico.

Impossibile non considerare l’enoturismo come volano di benessere e rinascita dei territori “minori” del Belpaese. Un comparto che nel 2019 è cresciuto del +7% in termini di presenze, arrivate a 15milioni (erano 14 nel 2018), e di giro

Nella foto la sommelier Angela Di Lello.

d’affari con un +6% portando il “fatturato” a 2,65 miliardi di euro (erano 2,5); questi in sintesi i dati economici sostenuti nel XVI Rapporto sul Turismo del Vino in Italia curato da Città del Vino in collaborazione con lo staff del Corso di “Wine Business” dell’Università di Salerno, presentato lo scorso giugno.

A sostenere che sarà proprio l’Italia del vino a caratterizzare la ripartenza delle vacanze nel Belpaese è anche un’indagine condotta da ConfturismoConfcommercio e Swg secondo cui il 40% degli italiani, dopo i mesi di lockdown chiusi in casa, ha detto di avere come priorità

nella scelte delle proprie vacanze lo stare immersi nella natura e all’aperto. C’è più interesse nei confronti di vacanze «slow», che puntino sulla vivibilità e sul senso di sicurezza che oggi ci offrono gli spazi all’aria aperta.

Senza considerare che le cantine in Italia sono tantissime e sono un sinonimo di qualità e di accoglienza. Anche il cibo e il bere sono cultura, e sono soprattutto i Millennials ad aver compreso l’importanza di conoscere attraverso il palato.

Ad attirare, dunque, i winelowers del ventunesimo secolo è il turismo in vigna, dove ci si può rilassare in assoluta sicurezza scoprendo un patrimonio COLLE MORO CLUB

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d’arte, gusto e natura.

Secondo il Rapporto sul Turismo Enogastronomico 2020 poi, il 71% dei turisti di Francia, Regno Unito, Canada, Stati Uniti, Messico e Cina intraprende un viaggio a tema. E lo stesso accade anche nel nostro Paese, visto che nel 2019 i tour operator hanno registrato una crescita dei pacchetti legati a questo settore.

Così a sostenere le cantine abruzzesi c’è anche l’Enoteca Regionale d’Abruzzo che ha da poco riaperto le sue porte di Palazzo Corvo, nel cuore della città di Ortona affacciata sul mare, per tornare a promuovere la cultura del vino e del territorio abruzzese.

A guidare le degustazioni e promuovere i tanti appuntamenti previsti in calendario sono ovviamente gli esperti sommelier dell’Associazione Italiana Sommelier. Per questo abbiamo incontrato Angela Di Lello, che in un’intervista ci ha svelato i tanti segreti del vino.

Come ti sei avvicinata al settore vitivinicolo e come nasce la tua passione per il vino?

Sono stata sempre attratta dalle etichette delle bottiglie di vino e dai dettagli descrittivi, così spinta dalla curiosità di voler capire se nei vini si potessero percepire realmente quei profumi raccontanti, dopo la laurea in Economia e Marketing, ho deciso intraprendere il percorso da sommelier, sviluppato poi come attività di lavoro nel settore della ristorazione.

Da quanti anni sei sommelier e qual è la parte di questo lavoro che ti piace di più?

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Ho frequentato il corso da sommelier nel 2011 e sono sommelier dal 2013, delegata AIS dal 2014, quindi da circa 6 anni rivesto questo ruolo. Vivo nel vastese e faccio parte della delegazione AIS Vasto-Val di Sangro.

Di questo lavoro mi ha sempre affascinato il contatto con le persone.

Ci racconti come si fa a riconoscere un buon vino?

Un buon vino deve essere piacevole al gusto, saperti colpire già dall’aspetto visivo e conquistarti con profumi eleganti. I suoi requisiti variano ovviamente a secondo della tipologia: nei bianchi cerchiamo la freschezza, nei rossi la consistenza.

Qual è il consiglio per diventare un buon sommelier?

Formazione costante, partecipazione agli eventi e alle fiere, frequentazione di ogni luogo in cui si può parlare di vino, anche l’enoteca è un luogo di cultura ideale per sperimentare il vino e farsi raccontare qualcosa di più sulla sua storia. Occorre tanta pratica, consiglio di scoprire il territorio visitando le cantine e facendo passeggiate in vigna.

Un buon sommelier si riconosce per la sua bravura nella fase di degustazione e nel servizio dei vini durante varie occasioni: un pranzo d’affari, una festa importante, una cena di gala.

L’AIS Abruzzo, in collaborazione con il Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo, sta promuovendo l’evento “Spazio degustazione” presso l’Enoteca Regionale d’Abruzzo. Di cosa si tratta e quali sono i prossimi appuntamenti in programma?

Si tratta di un evento nuovo lanciato quest’anno per andare incontro alle esigenze dei winelovers e non solo, pensato sia per l’avventore che rivolto ai clienti fidelizzati dell’enoteca, nonché ai turisti. “Spazio degustazione” si propone come banco di assaggio per la promozione dei vini abruzzesi; in queste ultime settimane abbiamo già riscontrato la presenza di turisti provenienti dal nord: con l’assaggio del vino si conquista l’utente

che decide di portarsi a casa la In questo periodo, infatti, fa da bottiglia come souvenir e ripar- sede a degustazioni di vini di nutire arricchito dalla conoscenza merose guide nazionali come ad dei vitigni e del territorio. Dopo i esempio la Guida Oro I Vini di Veprimi appuntamenti del 28 giu- ronelli, la Guida Essenziale ai Vini gno, 12 e 17 luglio, prevediamo d’Italia Doctor Wine, la Guida I altri incontri come quello del 31 Ristoranti e i Vini d’Italia 2020

luglio e 7 agosto, abbiamo preferito ideare una formula weekend per rilanciare il discorso dell’intrattenimento all’aperto. Le degustazioni, ad accesso limitato, si terranno nel suggestivo patio di Palazzo Corvo e prevedono una presentazione guidata dei vini regionali, curata da esperti sommelier, in abbinamento ad un piatto della tradizione. C’è da divertirsi, insomma, se consideriamo che in enoteca vantiamo in media un’ottantina di aziende espositrici e per ognuna di esse tre o quattro etichette, nel complesso contiamo circa 300 vini o poco più.

Ci saranno altre iniziative previste per l’estate e i prossimi mesi?

Per completare il ciclo di esperienze, a fine agosto e settembre ci saranno altre serate a tema in collaborazione con ristoratori locali. Per tutte le informazioni vi consigliamo di seguire la pagina Facebook @enotecaregionaledabruzzo.

Oltre agli appuntamenti rivolti al pubblico, sono riprese le consuete attività dell’enoteca.

l’Espresso, Slow Wine, la Guida Prosit Onav (Organizzazione Nazionale Assaggiatori Vino).

Nello specifico c’è un sommelier AIS che si occupa di catalogare i vini da sottoporre alla cieca ai referenti delle guide.

L’enoteca Regionale d’Abruzzo si fa, inoltre, portavoce dei vini regionali anche partecipando alle più grandi fiere nazionali di settore, quest’anno purtroppo slittate. Siamo sempre presenti con molte etichette, difendiamo il territorio e in maniera imparziale, raccontiamo la storia vitigni, dei vini e delle aziende.

Per noi è fondamentale riuscire ad avere un buon rapporto con i produttori, sempre stimolante, perché rappresentano la nostra fonte di informazione.

L’enoteca mi piacerebbe vederla così: come la casa dei produttori, non solo vinicoli, un luogo dove poter degustare i vini d’Abruzzo in accompagnamento ai prodotti tipici, come i tanti presidi slow con cui lavoriamo o i produttori di olio.

Il nostro obiettivo è promuovere il vino abruzzese quotidianamente, per questo l’enoteca è aperta fino al 15 settembre dal martedì alla domenica 16.3024.00 e durante il periodo invernale dal mercoledì alla domenica 15.00-22.00, per far degustare, assaggiare ed acquistare i prodotti della nostra Terra.

Quando riprenderanno le attività didattiche e i corsi organizzati dall’AIS Abruzzo?

Tra fine settembre ed inizio ottobre 2020 ripartiranno i corsi di formazione in tutta la regione e nello specifico nei territori gestiti dalle varie delegazioni locali, sono 7 in Abruzzo e cerchiamo di assicurare una copertura capillare. Per ricevere informazioni è possibile contattare la segreteria AIS al numero 085 4503074 o visitare il sito www.aisabruzzo.it, dove saranno consultabili i calendari delle attività.

Il programma di studio completo si articola in tre livelli sequenziali, ogni livello è caratterizzato da 15 lezioni che si svolgono a cadenza settimanale nella fascia serale. Il percorso è rivolto a chi ha desiderio di scoperta e conoscenza del mondo del vino, agli appassionati e agli addetti del settore. Oggi sono circa 1.500 i tesserati AIS in Abruzzo, non tutti operativi come sommelier, ma non ci facciamo mai mancar la voglia di raccontare il territorio e crediamo molto nella cultura del vino. La segreteria regionale AIS ha sede nell’Hotel Villa Maria a Francavilla al Mare, mentre sono presenti sul territorio le varie sedi delle delegazioni, sempre impegnate nella promozione di eventi, visite in cantina, cene di gala, banchi di assaggio, degustazioni guidate.

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Parla l’esperta

Alessandra Piubello della Guida Oro I Vini Veronelli

L ei è Alessandra Piubello, giornalista veneta, direttore respon-

sabile di Queen International, Prince e Spirits of Life, collaboratrice di diverse testate enogastronomiche italiane e internazionali e co-curatrice della Guida Oro I Vini di Veronelli, oltre che collaboratrice per L’Espresso Ristoranti d’Italia e per la Guida alle birre d’Italia.

Vanta una carriera trascorsa tra interviste a chef stellati e non, grandi viaggi, degustazioni e tour sempre “alla ricerca dei prodotti gastronomici a cui dar voce, in giro per lo stivale. A scovare i piccoli produttori sconosciuti, a narrare le storie anche di altri, più affermati. Perché la nostra Italia è una miniera gastronomica di una ricchezza infinita, inesauribile”, come dichiara sul suo sito.

Circondata da soavi calici di vino, l’abbiamo incontrata all’Enoteca Regionale d’Abruzzo impegnata nell’attenta valutazione di numerosi vini selezionati per la Guida Oro I Vini di Veronelli 2021, in uscita il prossimo ottobre. Circa 600 le etichette abruzzesi prese in considerazione per la prossima edizione edita dal Seminario Per-

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manente Luigi Veronelli, associazione senza scopo di lucro che redige e pubblica il volume. Si tratta della prima guida italiana tutta dedicata al mondo dei vini, che ha fatto strada successivamente a molte altre del settore, uscita nel 1987 per volontà di Luigi Veronelli, gastronomo, giornalista, editore, conduttore televisivo, filosofo e una delle figure centrali nella valorizzazione e nella diffusione del patrimonio enogastronomico italiano, fonte di ispirazione per la fondazione dell’Alta Scuola Italiana di Gastronomia che porta il suo nome.

“Come curatrice della guida Veronelli – ci racconta Alessandra Piubello - ho scelto di andare nei consorzi e nelle varie regioni per assaggiare i vini del territorio, ora sono qui e degusto alla cieca, c’è un criterio preciso nell’assaggio.

Conquisteranno le Tre Stelle Oro i vini che riceveranno un punteggio uguale o superiore a 94/100 e ogni anno assegniamo circa dieci Sole, premi speciali attribuiti dalla redazione ad aziende che si sono distinte per la loro storia vitivinicola, per il lavoro peculiare svolto sul territorio, per la loro dedizione nella salvaguardia di alcuni vitigni, dimostrandosi rappresentative della competenza, della creatività e dell’impegno dei vignaioli italiani. Con questo riconoscimento - continua – cerchiamo di dar voce ai piccolo produttori locali e aiutare i loro territori. Nell’edizione 2020, uscita ad ottobre dell’anno scorso, sono stati assaggiati dalla Guida Oro I Vini di Veronelli 16.766 vini, con 2.136 produttori descritti”.

In generale, come si posiziona il vino abruzzese nel mercato nazionale?

“Come degustatrice dei vini abruzzesi da circa 4 anni per la Guida Oro I Vini di Veronelli, ho riscontrato una crescita notevole e

sono contenta per questo. I bianchi autoctoni di quest’anno mi hanno colpito favorevolmente, ho un buon ricordo anche dell’annata 2016, ma sono stati fatti notevoli passi in avanti e l’attenzione ai vitigni autoctoni risulta molto più forte. Dopo aver concluso il lavoro con i vini bianchi, ora sono curiosa di testare il Montepulciano, un vino per cui l’Abruzzo si divide in più direzioni, si disperde in mille strade e ne propone molte varianti. Sulle potenzialità del vitigno ho grande fiducia, bisogna solo capire come gli enologi lo interpreteranno”.

Qual è il tuo punto di vista sul territorio e sulle sue potenzialità?

“La promozione del territorio è fondamentale in ogni regione d’Italia, in Abruzzo è la marcia che vi farebbe volare. Avete mare e montagne non si potrebbe desiderare di più, avete tutto, un territorio vario con tante caratteristiche specifiche. Purtroppo l’Abruzzo è poco esplorato, ma si tratta di una terra bellissima che merita di essere scoperta e l’enoturismo potrebbe rappresentare una chance immensa per questo territorio, perché pochi hanno quello che avete voi”.

A tavola con... Calèa Il nostro Trebbiano d’Abruzzo Siete alla ricerca di un vino

bianco, fresco e fruttato da sorseggiare quest’estate?

Ecco a voi il “Trebbiano d’Abruzzo DOP Calèa”, ideale per farvi compagnia durante un aperitivo al tramonto o una allegra cena tra amici. Èunodeivinidipuntadellacantina Colle Moro proveniente da uno dei vitigni più rappresentativi del territorio chietino e dell’intero Abruzzo, coltivato su una superficie vitata di circa 14.000 ettari distribuiti sulle quattro province dove, ovviamente, la fascia costiera la fa da padrona, nonché la vite a bacca bianca più diffusa in Italia, per questo spesso accompagnato dal luogo geografico di origine.

Testimonianza storiche raccontano che la presenza del Trebbiano nella nostra regione può essere fatta risalire al 1500, anche se è molto probabile che questo vitigno sia stato coltivato in Abruzzo sin dall’epoca Romana.

Valorizzato dal riconoscimento DOC (denominazione di origine controllata) nel 1972, il Trebbiano d’Abruzzo ha poi registrato negli anni un successo crescente.

Si tratta di un vitigno a germogliamento medio-tardivo,

così come la maturazione, dal quale si ottengono vini di colore giallo paglierino, con riflessi appena verdognoli, profumi più o meno intensi ed abbastanza persistenti di frutta e fiori, con un tipico retrogusto di mandorla amara. Eccellenti sotto il profilo olfattivo e gustativo sono i vini ottenuti con l’uso di affinamento in legno, sia in botti piccole che in tini di maggiori dimensioni.

I vini bianchi, si sa, rappresentano un must nella stagione estiva, allora perché non lasciarsi tentare da un buon bicchiere di Calèa.

Il vino Calèa è ottenuto da una selezione di uve Trebbiano.

Vinificato in serbatoi d’acciaio Inox a temperatura controllata si contraddistingue per il suo profilo organolettico caratteristico ed originale al tempo stesso.

Dal colore giallo paglierino di media intensità, si tratta di un vino bianco, fermo e secco.

All’olfatto vi conquisterà per le sue note di fiori d’acacia, biancospino e vaniglia; al palato alla freschezza iniziale seguono la morbidezza ed il corpo di un vino pieno e strutturato, quasi insolito per un Trebbiano. Servito ad una temperatura di 10-11°C, dalla

gradazione alcolica del 13%, si sposa con piatti di pesce e crostacei di ogni genere, sughi di carni bianche e formaggi stagionati.

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It’s cocktail time

Non avete ancora assaggiato il nuovo Vermouth firmato Colle Moro?

Ultima novità della cantina, sul mercato dallo scorso dicembre, è stato ottenuto dall’infusione di artemisie, erbe aromatiche, china e rabarbaro con del vino pecorino. Dal colore rosso ramato, vi stupirà all’olfatto per l’insieme di essenze profumate e balsamiche. Al gusto è ben bilanciato, pieno, con un sottofondo di note amarognole che sdrammatizzano la dolcezza iniziale. È un vino liquoroso ideale per essere gustato liscio in tutta la sua purezza o usato come ingrediente in cucina per aromatizzare piatti

speciali. Durante le calde serate estive, poi, è perfetto per la realizzazione di buonissimi cocktail. A suggerircene una variante è il Bistrot Codacchio di Paglieta, che si è subito lasciato tentare dalla sua fragranza dando vita ad uno dei cocktail più antichi della storia, il Bijou composto da Gin, Vermouth, Chartreuse verde, Orange Bitter e Limone. Noi vi consigliamo di provarlo anche così!

Nella foto Leonardo Micello, titolare di Bistrot Codacchio, che ringraziamo per la collaborazione.

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Focus

Lanciata sul mercato lo scorso autunno da Colle Moro, grazie alla collaborazione con il birrificio agricolo Maiot di Casoli, la birra artigianale Aglea, in stile Italian Grape Ale (IGA), esordisce con un riconoscimento spumeggiante.

A premiarla con il prestigioso Luppolo d’Argento è stata FederBirra – Federazione Italiana Birra Artigianale, all’interno del concorso Best Italian Beer 2019.

Il Premio Nazionale, ormai giunto alla sua quinta edizione, è rivolto a tutti i produttori di Birra Artigianale Italiana e mira a selezionare le migliori produzioni, suddividendole per categorie di prodotto. La giuria ha, infatti, stilato una classica delle tre migliori birre per ogni categoria assegnando gli ambiti titoli di Luppolo d’Oro, Luppolo d’Argento, Luppolo di Bronzo.

Aglea sale, così, sul podio italiano delle migliori birre del 2019 nella categoria IGA, distinguendosi per la sua capacità di unire la fragranza dei malti chiari e del frumento all’intensità delle uve di moscato bianco autoctono della zona di Frisa.

Colle Moro informa News e opportunità nel settore vitivinicolo Donne in campo: sostegno al lavoro femminile in agricoltura È stato approvato lo scorso giugno il Decre-

to Donne in Campo, al fine di valorizzare e potenziare il ruolo delle donne in agricoltura, tra i settori con la più alta percentuale di occupazione femminile.

Il Testo definisce i criteri e le modalità per la concessione di mutui agevolati a tasso zero per sostenere iniziative finalizzate allo sviluppo o al consolidamento di aziende agricole condotte da imprenditrici, attraverso investimenti nel settore agricolo e in quello della trasformazione e commercializzazione dei prodotti relativi. I mutui sono concessi fino a un massimo 300 mila euro, da un minimo di 5 a un massimo di 15 anni, comprensivi del periodo di preammortamento.

15 milioni di euro la dotazione finanziaria ini-

ziale per il 2020, grazie all’istituzione di un fondo rotativo. Soggetto attuatore sarà l’Ismea.

Prevista la possibilità di accettare fideiussioni anche da parte di enti assicurativi e non solo bancari. Per maggiori informazioni visitare il sito www.ismea.it

Agricoltura: 6,6 milioni per la ristrutturazione e la riconversione dei vigneti

tributo del 50% sul progetto ammissibile.

Previsti diversi tipi di interventi: dalla riconversione varietale, cioè il reimpianto di una varietà di vite di maggior pregio enologico/commerciale o il sovrainnesto su impianti esistenti, alla È stato pubblicato sul portale della Regioristrutturazione, come la ricollocazione del vine Abruzzo il bando relativo alla ristrutgneto in una posizione più favorevole o il reimturazione e riconversione dei vigneti per pianto con modifiche al tipo di coltivazione. la campagna 2020-2021, nell’ambito della Le domande, compilate telematicamente e rimisura OCM vino.

Le aziende e i produttori interessati avranno lasciate nel termine sopra indicato, dovranno tempo fino al 30 agosto 2020 per inviare i pro- essere inserite sul portale della Regione getti per i quali è stata stanziata una dotazione Abruzzo https://app.regione.abruzzo.it/avvifinanziaria pari a 6,6 milioni di euro, con un con- sipubblici entro le ore 23.59 del 9 settembre 2020.

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Bando per il “Sostegno a investimenti per la diversificazione delle imprese agricole” Un nuovo aiuto alle imprese agricole arriva dalla Regione Abruzzo, che ha approvato lo scorso giugno il bando pubblico per il “Sostegno a investimenti per la diversificazione delle imprese agricole – Edizione 2020”. La misura sostiene le piccole e micro imprese agricole per l’ampliamento di servizi alle persone ed alle famiglie delle aree rurali e rivolti all’attrattività turistica, coniugando la valorizzazione del territorio e dei prodotti abruzzesi, il made in Abruzzo, con l’attenzione all’offerta di servizi ed opportunità rivolti alle categorie sociali più fragili, quali bambini, disabili e soggetti disagiati e svantaggiati.

Possono proporre istanza di contributo gli imprenditori agricoli singoli o associati, le cui imprese rientrino per dimensione nella micro e piccola impresa.Le domande possono essere presentate esclusivamente fra la data di apertura e quella chiusura dello sportello dalle ore 11.00 del giorno 15 settembre 2020 fino alle ore 24.00 del 30 settembre 2020.

Per maggiori informazioni visitare il sito www.regione.abruzzo.it.

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Bando ISI Agricoltura, al via le domande per l’acquisto di trattori e macchinari È attivo il bando ISI Agricoltura 20192020 che ha l’obiettivo di incentivare le micro e piccole imprese, operanti nel settore della produzione primaria dei prodotti agricoli, all’acquisto di nuovi macchinari ed attrezzature di lavoro caratterizzate da soluzioni innovative per abbattere in misura significativa le emissioni inquinanti, il livello di rumorosità, del rischio infortunistico e di quello derivante dallo svolgimento di operazioni manuali. L’Avviso pubblico, che ha una dotazione finanziaria di 65 milioni di euro ed è suddiviso in singoli Avvisi pubblici regionali, prevede contributi a fondo perduto alle imprese che possono presentare una sola domanda in una sola regione o Provincia autonoma e per un solo asse di finanziamento. Il finanziamento massimo erogabile è pari a 60mila euro; il finanziamento minimo è pari 1.000 euro. La domanda deve essere presentata, entro il 24 settembre 2020, in modalità telematica sul sito INAIL. Per informazioni consultare il link https://bit.ly/2DySc5I.

Social wine Storie di cucina

La voglia di condivisione, di

sperimentare nuovi piatti grazie al tempo ritrovato e delle tradizioni gastronomiche riscoperte. Durante il lungo lock-

down abbiamo pensato di farvi compagnia promuovendo il social contest “Storie di cucina”. Tante le adesioni ricevute, alcune sorprendentemente anche da oltre oceano.

L’iniziativa, lanciata sull’account ufficiale @collemorowines su Facebook e Instagram lo scorso 28 marzo e

in abbinamento a Spiria Terre di Chieti Cococciola

attiva fino al 12 aprile, ha voluto esaltare i piatti della tradizione culinaria italiana selezionando le migliori foto pervenute, condivise online, e promuovere i vini della cantina Colle Moro proposti in abbinamento.

Numerosi gli scatti dei piatti ricevuti, a testimonianza di una partecipazione al concorso molto sentita. Questi i piatti premiati.

in abbinamento a Club Montepulciano D’Abruzzo D.O.P.

in abbinamento a Fiori Cerasuolo D’Abruzzo D.O.P.

in abbinamento a Passe par Tout Passerina Spumante Brut

in abbinamento a Friso Montepulciano D’Abruzzo D.O.P.

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L’Italian Wine Tour fa tappa a Colle Moro È partito l’Italian Wine Tour, un viaggio in camper nell’Italia del vino promosso da Wine Meridian, noto magazine online specializzato nel settore enologico, che per tutto il mese di luglio ci porterà in 40 cantine del nostro Paese e in 14 diverse regioni, percorrendo una distanza di circa 5.000 km.

Furlani e Fabio Piccoli, direttori della testata giornalistica, come sta evolvendo e dove sta andando il vino italiano.

“Abbiamo pensato tantissimo in questi ultimi tre mesi al futuro del vino italiano e di conseguenza anche al nostro, – ci hanno raccontato durante la loro visita avvenuta il 15 luglio - abbiamo affrontato questo periodo ascoltando e dando

Il team Colle Moro con il camper Gino.

Parte da queste riflessioni l’Italian Wine Tour - “We trust in our future”, ideato per fare qualcosa di tangibile, per dare un contributo ed un segnale di ottimismo in una fase di ripresa del mondo del vino italiano.

L’enologo di Colle Moro Vincenza Marchioli durante le riprese dell’Italian Wine Tour.

Si tratta di un itinerario enologico lungo lo Stivale all’insegna della “fiducia nel futuro del vino italiano”. 40 storie e 80 degustazioni per capire assieme ai protagonisti Lavinia

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voce a centinaia di aziende, raccogliendo preoccupazioni e speranze. Mai come in questi ultimi mesi ci siamo sentiti uniti a questo straordinario e complesso mondo del vino”.

Trabocco al Tramonto Torna l’evento enoturistico con gli aperitivi sul mare

Si

accende l’estate con “Trabocco al Tramonto”, l’evento esclusivo sulla Costa dei Trabocchi firmato Colle Moro che gode del patrocinio del Comune di San Vito Chietino, nato grazie alla collaborazione con frantoi e aziende agricole locali.

Se non avete mai visitato il famoso Trabocco Turchino, tanto decantato dal poeta abruzzese Gabriele D’Annunzio e proteso sul mare nella suggestiva località di San Vito Chietino in provincia di Chieti, questa è l’occasione giusta.

Quando? Tutti i giovedì a partire dal 16 luglio fino al 20 agosto 2020. L’interessante visita guidata alla storica macchina da pesca sarà seguita da una degustazione dei migliori vini della Cantina Colle Moro accompagnati da prodotti e specialità gastronomiche locali. La brezza marina che vi accarezzerà al calar del sole, poi, vi trasmetterà tutta la magia di una terra unica per farvi vivere un’esperienza indimenticabile.

Giunta quest’anno alla sua terza edizione e riproposta in sei 20 agosto), la manifestazione si date (16 - 23 - 30 luglio, 6 – 13 - afferma tra le iniziative enoturi-

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stiche più apprezzate dell’intera regione, rivolta ad attrarre turisti e non solo e ideata per veicolare le bellezze e le bontà del territorio. L’accesso alla location è riservato: 20 i posti disponibili a serata per un costo d’ingresso pari a 7€, la prenotazione si potrà effettuare tramite le pagine social Facebook e Instagram @visitsanvito o al numero 0872 618203. Per raggiungere insieme il trabocco a piedi l’appuntamento è alle ore 17.45 davanti all’info point di San Vito Chietino.

Trabocco Turchino

Al via i lavori di recupero finanziati dal FAI e Intesa San Paolo Partiranno a breve i lavori di restauro e ripristino autorizzazioni attese da parte degli enti comdel Trabocco Turchino grazie al finanziamento petenti, quali Capitaneria di Porto, Soprintendendell’importo di 20 mila euro concesso dal za archeologia, belle arti e paesaggio, Agenzia FAI e Intesa San Paolo lo scorso dicembre del Demanio, Agenzia delle Dogane e dei Mo2019, in seguito al prestigioso riconoscimento nopoli. Dopo i primi incontri tecnici avvenuti ad (14° posto nella classifica nazionale e 20.077 inizio anno, l’emergenza sanitaria ha costretto voti) ottenuto per la partecipazione alla nona ad un improvvisa interruzione del procedimenedizione de “I luoghi del cuore FAI”, il censimen- to, sbloccato poi il 4 maggio 2020 con il DPCM to dei luoghi italiani da non dimenticare. sulla Fase 2 e la ripartenza delle attività edilizie.

18 i mesi a disposizione che il Comune di Dovremmo, dunque, attendere ancora qualche San Vito Chietino, proprietario dell’antica mese per tornare ad ammirare il Trabocco Turmacchina da pesca, avrà per la realizzazio- chino, simbolo della cultura e delle tradizioni ne degli interventi che inizieranno appena abruzzesi, nella sua immagine originale. terminata l’attuale fase di raccolta delle dovute

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Quest’estate scegli l’Abruzzo con MTV Il mondo del vino riparte an-

colta le numerose cantine d’Ache dall’enoturismo: cantine bruzzo pronte ad ospitare con e vigne riaprono i battenti per degustazioni, wine trekking, accogliere turisti, intenditori percorsi emozionali e visite tra i e curiosi. Questa la soluzione filari i tanti appassionati di vino per un comparto in crisi che che quest’estate sceglieranno può e deve, ora più che mai, di trascorrere le loro vacanze puntare sull’accoglienza. Così nella nostra regione. il Movimento Turismo del A rispondere alla chiamaVino (MTV) Abruzzo lancia ta anche Colle Moro, che un monito a tutte le canti- da sempre porta avanti il ne aderenti per invitarle ad valore della cooperazione, accogliere i winelovers d’I- ritenendo fondamentale, mai come in questo periotalia e non solo.

L’associazione chiama a rac- do storico, l’unione quale

unico motore trainante per ripartire.

Orgogliosa di far parte della rete di cantine del Movimento Turismo Vino Abruzzo, impegnato da anni nella crescita della cultura dell’accoglienza delle cantine abruzzesi, Colle Moro sarà aperta nei prossimi mesi per far scoprire i suoi prodotti nei seguenti orari: dal lunedì al venerdì dalle 8:00 alle 12:00 e dalle 14:00 alle 18:00, il Sabato dalle 9:00 alle 12:00.

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Calici di Stelle 2020

Ad attirare gli amanti del vino saranno anche diverse manifestazioni in programma nei prossimi mesi. Dal 2 al 16 Agosto torna in tutta Italia l’immancabile appuntamento “Calici di Stelle”, con quindici giorni di eventi in oltre 800 cantine del Movimento Turismo del Vino e nelle piazze italiane, per un’edizione in cui distanziamento e sicurezza saranno garantiti attraverso gli ingressi contingentati e le prenotazioni in azienda.

L’evento, organizzato grazie alla collaborazione con le Città del Vino, sarà per l’estate 2020 un’edizione prolungata dedicata alla ripartenza: E quindi uscimmo a riveder le stelle è il tema di quest’anno, una citazione della Divina Commedia che invita alla ripartenza e che sarà l’occasione per organizzare in cantina esperienze culturali legate al mondo del vino.

Grande spazio sarà dedicato anche al brindisi online attraverso l’hashtag #CalicidiStelle2020 che, sul modello di #CantineAperteInsieme, coinvolgerà i produttori e le cantine in un grande brindisi collettivo lunedì 10 agosto alle 19.30.

«Calici di Stelle sarà il primo grande evento dedicato al turismo enologico dallo scoppio della pandemia – afferma Nicola D’Auria, presidente di MTV Italia –. Dopo la presentazione del protocollo Tranquillamente Enoturismo abbiamo lavorato per riuscire a mettere in pratica le linee guida che possano garantire la sicurezza di tutti: dal controllo della temperatura agli ingressi contingentati fino alla consegna personale dei bicchieri. Sicuramente l’estate e la possibilità di utilizzare grandi spazi in cantina e nei borghi ci aiuteranno

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nel rispetto della salute di tutti i partecipanti. Siamo felici di ripartire con le Cene con il Vignaiolo, le Cene in Vigna e le degustazioni, serate d’estate in cui noi produttori riusciamo a entrare in contatto con i winelovers in maniera semplice, diretta e conviviale, cose di cui tutti abbiamo gran bisogno dopo i mesi del lockdown.

Proseguiranno anche gli eventi online, con un grande brindisi corale che coinvolgerà nello stesso momento in tutta Italia le oltre 800 cantine associate al Movimento. Siamo certi che i nostri winelovers accoglieranno con entusiasmo le iniziative che organizzeremo: abbiamo tutti bisogno di tornare a brindare, in sicurezza, con i nostri calici verso le stelle».

In Abruzzo il programma è in via di definizione nelle aziende associate ma possiamo comunicarvi che il 9 Agosto tornerà l’evento regionale con oltre 40 cantine, tra cui Colle Moro, nel Castello Aragonese di Ortona, situato in provincia di Chieti. I posti disponibili saranno pochissimi quindi vi consigliamo di prenotare appena sarà reso noto tutto il programma sul sito www.movimentoturismovinoabruzzo.it

Cammino dei Vignandanti

Cantine aperte in vendemmia

Da segnale in calendario anche la data del 6 settembre per partecipare al “Cammino dei Vignandanti”, una passeggiata esperienziale alla scoperta della vendemmia. Giunta al suo quinto anno, l’iniziativa di enotrekking culturale che ripercorre gli ultimi 18 km del religioso cammino di San Tommaso con tappe tra cantine e vigneti.

Il “Cammino dei Vignandanti” inaugurerà anche l’evento “Cantine aperte in vendemmia”. Tutte le domeniche di settembre le cantine si animeranno per ospitare gli enoappassionati con tante attività tematiche all’insegna del profumo delle uve e del mosto.

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Save the date Gli appuntamenti da segnare in agenda LUGLIO 2020

AGOSTO 2020

SETTEMBRE 2020

16 - 23 - 30 TRABOCCO AL TRAMONTO Trabocco Turchino San Vito Chietino (CH)

6 - 13 - 20 TRABOCCO AL TRAMONTO Trabocco Turchino San Vito Chietino (CH)

9 CAMMINO DEI VIGNANDANTI Ortona (CH) 6 - 13 - 20 - 27 CANTINE APERTE IN VENDEMMIA Cantina Colle Moro Frisa (CH)

9 CALICI DI STELLE Castello Aragonese Ortona (CH)

Dove trovarci BOLOGNA

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L’ Aquila Guastameroli Lanciano

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