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1.1.2 Ingegneria Clinica: definizione e attività svolte
L’insieme degli sforzi per la definizione di un quadro normativo adeguato, mostrano chiaramente come le iniziative del Parlamento italiano, del Ministero della Salute, delle Istituzioni Comunitarie e di Enti normatori siano rivolte sempre di più a porre attenzione verso il ruolo dell’Ingegneria Clinica, in particolar modo per quanto riguarda gli aspetti correlati al rischio tecnologico ed alla conseguente individuazione delle misure più adatte a garantire la sicurezza di pazienti ed operatori. L’istituzione dei SIC, anche in Italia, appare attualmente come una soluzione in grado di adempiere appieno a tale obiettivo. [1]
1.1.2 Ingegneria Clinica: definizione e attività svolte
Per parlare di ingegneria clinica è bene andare a chiarire quale sia il suo significato, pertanto la possiamo definire come quella branca dell’ingegneria che si occupa della gestione sicura ed efficiente della tecnologia e delle applicazioni dell'ingegneria biomedica in ambiente clinico, per il miglioramento della salute. [2]
Con gestione efficiente si fa riferimento al fatto che l’ingegneria clinica permette di far risparmiare l’azienda ospedaliera, la quale grazie alla presenza di personale tecnico in loco, riduce il numero di chiamate verso i produttori. Con gestione sicura invece si intende il fatto che essa si occupa anche di attività quali le verifiche di sicurezza e la manutenzione preventiva, che garantiscono l’efficienza delle tecnologie stesse, la sicurezza del paziente e degli operatori, riducendo così possibili incidenti ed errori medici. Pertanto, si occupa di integrare fra loro tutte le conoscenze tecnologiche e le informazioni necessarie per rendere sempre più efficienti e sicuri tutti i processi sanitari, facendo anche utilizzo di tecniche e conoscenze informatiche e, in particolare, interessandosi di tutto ciò che oggi è classificato come software dispositivo medico. Il fine ultimo dell’ingegneria clinica è dunque quello di conseguire il miglioramento della salute, ossia permettere di attuare tutte le applicazioni dell’ingegneria biomedica atte alla diagnosi, alla terapia e alla riabilitazione del paziente.
I Servizi di Ingegneria Clinica devono inoltre progettare e gestire Servizi Tecnici Integrati affinché:
- le Apparecchiature Biomediche siano in grado di comunicare con i Sistemi Informativi Clinici;
- i Sistemi Informativi Clinici siano in grado di comunicare con Sistemi Telematici pubblici e privati;
- I Sistemi Telematici pubblici e privati siano in grado di comunicare con il cittadino/utente. [2]
Se si parla di ingegneria clinica e di modelli organizzativi di un SIC, è inevitabile non parlare del ruolo che svolge l’ingegnere clinico all’interno delle attività svolte tipicamente da un SIC. Questo professionista può esser definito come quella figura coinvolta, per le sue aree di competenza, nell'uso sicuro, appropriato ed economico della tecnologia nei sistemi sanitari. [3] Questa definizione per certi versi può sembrare semplicistica eppure si può dimostrare che l’ingegnere clinico riveste un ruolo strategico all’interno di un Servizio di Ingegneria Clinica (SIC). Infatti, esso è un importante figura multidisciplinare, pertanto comunica costantemente