Capitolo 3
Meccanismi di collasso, contributi resistenti e comportamento dei ponti ad arco in muratura In questo capitolo verranno valutati i possibili meccanismi di collasso locali oppure globali caratterizzanti i ponti ad arco in muratura mono o multi-campata, i contributi determinati dagli elementi spesso valutati come non strutturali (quali ad esempio i timpani, il rinfianco ed il riempimento), sia in termini di capacità portante che di associati meccanismi di collasso, arrivando infine a comprendere complessivamente il comportamento che essi presentano. Tale obiettivo verrà perseguito facendo riferimento a prove sperimentali eseguite nel recente passato, sia su ponti reali che su test eseguiti in laboratorio con modelli in scala, le quali sono state finalizzate soprattutto alla valutazione del comportamento sotto carichi verticali. Particolarmente interessanti sono però anche le conseguenze che un evento sismico può determinare. Prove sperimentali di questo tipo su ponti reali sono evidentemente eccessivamente complicate per essere realizzate; per dare comunque delle informazioni sufficientemente attendibili verranno ripresi degli articoli di letteratura relativi agli effetti di eventi sismici su alcuni ponti ad arco in muratura del patrimonio infrastrutturale italiano.
3.1. Comportamento dei ponti ad arco in muratura soggetti a carichi verticali In questo paragrafo verrà illustrato il comportamento dei ponti ad arco in muratura soggetti a carichi verticali, facendo riferimento a quanto evidenziato dalle prove sperimentali presenti in letteratura. Si indicheranno conseguentemente i meccanismi di collasso associati ai ponti mono e multi-campata ed i contributi resistenti associati ai timpani, al rinfianco ed al riempimento. Si osserva sin d’ora che i ponti mono-campata sono stati studiati storicamente molto più approfonditamente rispetto ai multi-campata, in quanto, nel passato, si era soliti adottare l’assunzione che le regole empiriche finalizzate al dimensionamento delle pile consentisse loro di essere sufficientemente rigide da permettere il comportamento di un’arcata in modo indipendente dalle adiacenti [40]. Ovviamente questa ipotesi non può considerarsi adatta a priori; per questo motivo sono state condotte alcune prove per verificare fino a che punto essa si potesse rivelare valida e, nei casi in cui non lo fosse, quali potessero essere le conseguenze dell’interazione tra le arcate nel comportamento globale e nei meccanismi di collasso.