CNA ROMA NOTIZIE n.5 2025

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Speciale Assemblee Elettive 2025

Si è conclusa la stagione delle Assemblee di Unione, Raggruppamenti di interesse e Zone della CNA di Roma. Abbiamo chiesto ai neo Presidenti eletti di sintetizzare il loro mandato in 3 obiettivi e una parola chiave.

LUCIA de GRIMANI - Presidente CNA Impresa Donna

OBIETTIVI

1. Promuovere l’empowerment femminile attraverso formazione, mentoring e accesso a finanziamenti per imprenditrici, artigiane e libere professioniste

2. Rafforzare il ruolo delle donne nei tavoli decisionali, valorizzando competenze e leadership per uno sviluppo economico inclusivo

3. Integrare innovazione e sostenibilità nei modelli di business delle imprese femminili, accompagnandole nella transizione digitale, sostenibile e green

PAROLA CHIAVE: IMPATTO

NATALINO GISONNA - Presidente CNA Turismo e Commercio

OBIETTIVI

1. Migliorare la qualità dell’accoglienza, rafforzando le competenze delle imprese turistiche attraverso percorsi di formazione mirati per offrire al visitatore un’esperienza autentica, lontana dal turismo di massa

2. Creare reti per esperienze integrate, mettendo in connessione alberghi, ristoranti, trasporti e operatori locali per costruire pacchetti turistici che valorizzino le eccellenze del territorio e arricchiscano l’esperienza del visitatore

3. Promuovere un turismo sostenibile e innovativo attraverso modelli turistici che puntano su sostenibilità, innovazione e qualità, rendendo Roma una destinazione capace di attrarre viaggiatori consapevoli e rispettosi del patrimonio locale

PAROLA CHIAVE: ESPERIENZA DI QUALITÀ

EVELYN ISABEL PEREIRA - Presidente CNA World

OBIETTIVI

1. Far diventare la CNA di Roma un hub d’eccellenza che accompagna gli aspiranti imprenditori dal sogno o dall’informalità alla PMI strutturata, rafforzando il tessuto imprenditoriale e welfare comune

2. Rivalorizzare know-how e passioni, rafforzando l’accesso alla formazione tecnica innovativa e sostenibile per migranti, seconda generazioni, giovani e donne

3. Rispondere ai bisogni delle imprese come interlocutore istituzionale per l’internazionalizzazione, creando alleanze e reti globali

PAROLA CHIAVE: PROSPETTIVA

MARIO MARTINO - Presidente Zona Nord Est

OBIETTIVI

1. Avviare una collaborazione con i Sindaci dei comuni dell’area Nord Est, per sostenere ed offrire agli artigiani, ai commercianti e alle piccole e medie imprese locali, i servizi della CNA

2. Avviare i servizi CNA nel Comune di Guidonia Montecelio, con lo “Sportello Servizi alle Imprese e ai Cittadini”, aperto di recente con il Protocollo d’intesa sottoscritto con il Comune

3. Incrementare gli iscritti alla nostra associazione CNA, di artigiani, commercianti, piccole e medie imprese, presenti nell’Area Nord Est attraverso contatti diretti con i Titolari delle imprese

PAROLA CHIAVE: OPPORTUNITA’

MARCO LUCA CATTANEO - Presidente CNA Cinema e Audiovisivo

OBIETTIVI

1. Implementare le relazioni con la Regione Lazio per seguire l’iter dei bandi che seguono il Piano Cinema dove CNA ha lavorato a fianco dell’amministrazione per cambiare l’assetto dei finanziamenti a favore di Pmi e dei piccoli produttori

2. Rafforzare il rapporto con CNA Cinema e Audiovisivo Nazionale per continuare ad essere incisivi anche sulle politiche nazionali ed essere sempre più protagonisti tra le CNA territoriali

3. Continuare il rapporto con il Comune di Roma già avviato per un lavoro di ricognizione delle spazi pubblici di proprietà del Comune propedeutico a realizzare progetti di spazi polivalenti coinvolgendo altri settori presenti in CNA

PAROLA CHIAVE: FARE SISTEMA

ELEONORA RICCIO - Presidente CNA Federmoda

OBIETTIVI

1. Divulgare la sapienza degli artigiani, raccontandola nelle scuole, ma anche nei principali media, trasmettendo il valore dell'artigianato e del Made in Italy, la storia e vita degli imprenditori di successo

2. Organizzare workshop e incontri tra ragazzi e imprenditori, ma anche occasioni di matching tra settori diversi per creare occasioni di dibattiti e sinergie, lavorando allo sviluppo di progetti sul territorio di Roma e Provincia

3. Realizzare rubriche su imprenditori CNA su magazine interessati alla moda e al Made in Italy, organizzare temporary shop per distribuire informazioni, locandine e far conoscere gli imprenditori artigiani e negozi che fanno parte della CNA

PAROLA CHIAVE: SOSTEGNO AL TALENTO

MAURIZIO POLIDORI - Presidente CNA Benessere e Sanità

OBIETTIVI

1. Potenziamento dell’accesso alla formazione e all'aggiornamento, creando sinergie con enti locali e scuole per intercettare nuovi clienti

2. Valorizzazione del ruolo degli acconciatori ed estetiste sui territori, attraverso iniziative e campagne di comunicazione che rilancino il salone come presidio sociale e culturale

3. Attività contro l’abusivismo, promozione della filiera legale e supporto all’innovazione digitale nei saloni di bellezza e nei laboratori odontotecnici

PAROLA CHIAVE: COMPETENZA

MASSIMO RACO - Presidente CNA Installazione e Impianti

OBIETTIVI

1. Rafforzare la formazione e l’informazione tecnico-normativa per accrescere le competenze e la competitività delle imprese del settore

2. Promuovere l’adozione di tecnologie green, favorendo l’innovazione trasversale nei diversi ambiti dell’installazione impianti

3. Consolidare il ruolo di CNA come principale Associazione di rappresentanza delle imprese del territorio di Roma e Provincia

PAROLA CHIAVE: QUALIFICAZIONE

LORENZO AGOSTINELLI - Presidente CNA Produzione

OBIETTIVI

1. Fare sistema, cercando di creare occasioni di incontro che aumentino la coesione tra le imprese associate

2. Puntare sulla formazione, facendo divulgazione nelle scuole sul “mestiere” come miglior modo per garantirsi un lavoro durevole da contaminare con le nuove tecnologie

3. Saper ascoltare con le esigenze degli associati e entrare in contatto con le istituzioni per aprirsi a dialoghi costruttivi e portatori di valore

PAROLA CHIAVE: RAPPORTO TRADIZIONE E INNOVAZIONE

PAOLA MORIONDO - Presidente CNA Castelli e Pontino

OBIETTIVI

1. Valorizzare il turismo esperienziale delle nostre eccellenze e coinvolgere maggiormente i giovani imprenditori del territorio

2. Semplificare la burocrazia dei comuni e favorire una crescita sostenibile delle imprese e delle comunità locali

3. Potenziare la formazione di competenze, attraverso la collaborazione con università ed enti di ricerca

PAROLA CHIAVE: ECONOMIA DELLA PROSSIMITÀ

VALERIO ANTONIONI - Presidente CNA Giovani Imprenditori

OBIETTIVI

1. Creare le condizioni per cui ogni giovane possa avere percorsi formativi mirati così da implementare le proprie competenze e trasformale in valore reale e trasformare i progetti in business

2. Favorire la condivisione e networking attraverso le connessioni tra esperienze, idee e persone in grado di generare sempre nuove opportunità, attraverso un sistema che valorizzi al massimo il potenziale

3. Diventare facilitatori di un’innovazione che sia sostenibile e solida a 360 gradi, perché è fondamentale per ogni imprenditore rimanere informato e al passo con i tempi

PAROLA CHIAVE: CORAGGIO

GIUSEPPE BEA - Presidente CNA Pensionati

OBIETTIVI

1. Organizzare iniziative e incontri con la collaborazione dell’assessorato alle politiche sociali per proporre convenzioni e azioni di prevenzione sulle truffe agli anziani sul modello adottato a Bologna

2. Sviluppare politiche legate alla sicurezza degli anziani e alla telemedicina attraverso iniziative, convenzioni legate ad esse

3. Contrastare il fenomeno della solitudine degli anziani, promuovendo iniziative che favoriscano la socialità e l’incontro, ma anche potenzino l’approfondimento di tematiche attuali, quali ad esempio l’intelligenza artificiale

PAROLA CHIAVE: SICUREZZA Ti aspettiamo giovedì 12 giugno alle ore 15.00 presso la Città dell’Altra Economia in Largo Dino Frisullo per partecipare all’Assemblea Elettiva della CNA di Roma

CNA NAZIONALE News

In 10 anni raddoppiati gli artigiani over 70

Al lavoro con i capelli bianchi, se ancora i capelli ci sono. Una realtà sempre più diffusa. Nel lavoro dipendente come in quello autonomo, dov’è addirittura maggiormente frequente rispetto alla media complessiva. Ormai costituisce addirittura un fenomeno socio-economico, studiato e da studiare, battezzato come “senilizzazione del lavoro”.

A fotografare questa realtà una indagine condotta dall’Area studi e ricerche della CNA. Dieci anni fa titolari e soci di imprese attive con non oltre 29 anni d’età rappresentavano il 6,6% del totale.

Oggi sono calati al 5,2%. Quelli tra 30 e 49 anni nello stesso arco di tempo sono diminuiti drasticamente: dal 48,8% al 30,8%. Viceversa gli ultra 50enni sono diventati maggioritari nell’ossatura del sistema imprenditoriale italiano. Per la precisione, i titolari e i soci di imprese attive che contano fra 50 e 69 anni costituiscono il 46,4% del totale (erano il 36%). E la quota di ultra 70enni è più che raddoppiata, passando dall’8,7 al 17,6% della compagine.

Si può dire insomma che perlomeno un terzo di imprenditori ancora sulla breccia siano in età da pensione.

I dati relativi alla ‘senilizzazione’ dell’imprenditoria artigiana risultano vieppiù marcati rispetto ai numeri di titolari e soci d’impresa. Gli iscritti alla gestione speciale dell’Inps si sono ridotti del 17,9% ma con un andamento non omogeneo rispetto alle classi di età. Difatti, gli artigiani con meno di trent’anni si sono quasi dimezzati, calando del 47,5%, all’incirca 230mila unità in meno.

A sua volta la fascia anagrafica mediana, dall’età oscillante fra 40 e 59 anni, ha registrato un decremento –sia pure sotto la media – pari al 17,1%.

Gli artigiani superiori ai 59 anni, invece, sono cresciuti del 35,1%, oltre 89mila unità, salendo sopra quota 343mila.

Sicuramente ad alzare l’età è l’invecchiamento della popolazione ma una causa significativa è costituita anche dai problemi nella trasmissione d’impresa.

Sulle assicurazioni catastrofali sfruttare bene la proroga

“Siamo soddisfatti per il rinvio dell’obbligo di assicurazione contro i rischi catastrofali e per lo scaglionamento dei tempi in funzione della dimensione d’impresa rispettoso del criterio di proporzionalità”.

Ad affermarlo i rappresentanti di CNA ascoltati dai membri della ottava commissione Ambiente, Territorio e Lavori pubblici della Camera in relazione alla conversione in legge del Dl 39 del 31 marzo scorso.

CNA ha ribadito le perplessità e le preoccupazioni create nell’ossatura del mondo produttivo italiano dall’introduzione dell’obbligo assicurativo tramite le Legge di Bilancio 2024, che non sono state fugate, come si sperava, dai successivi decreti. “Abbiamo addirittura dovuto attendere con il fiato sospeso la scadenza del 31 marzo per ottenere l’attesa proroga dei termini da tempo chiesta dalle associazioni di artigiani e piccole imprese”. La proroga a gennaio 2026 “concede un tempo che va proficua-

mente impiegato per garantire finalmente un avvio ordinato dell’obbligo assicurativo ed evitare contestazioni e delusioni in occasione di eventuali fenomeni atmosferici eccezionali, rispetto ai quali si potrà verificarne l’efficacia”. Il tempo che il Dl concede è adeguato a sciogliere una serie di nodi interpretativi, fissare criteri e requisiti standard dei contratti, realizzare il portale Ivass consentendo alle imprese di confrontare le offerte e scegliere consapevolmente. CNA inoltre ha chiesto di esonerare dall’obbligo assicurativo le imprese che nell’attività impiegano immobili in affitto da privati, le imprese che hanno optato per il regime forfetario e le imprese personali che non aderiscono al regime forfetario quando siano dotate di attrezzature dal valore non superiore ai 20mila euro.

Infine è necessario che sia definita per via legislativa la questione dell’esclusione dall’obbligo assicurativo dei beni gravati da abusi edilizi, anche piccole difformità, che penalizza le imprese.

CNA NAZIONALE News

CNA

in

Parlamento: serve una strategia a misura della piccola impresa

Una strategia economica flessibile, capace di adattarsi rapidamente al mutare delle condizioni globali, centrata sulla valorizzazione delle micro e piccole imprese.

È quanto ha chiesto CNA in audizione davanti alle Commissioni Bilancio di Camera e Senato sul Documento di Finanza Pubblica 2025, lanciando un appello chiaro al Governo: “Non basta la prudenza contabile, servono interventi mirati e coraggiosi per tutelare il Made in Italy, proteggere l’export, sostenere gli investimenti e rafforzare il tessuto produttivo diffuso delle piccole imprese che tiene in piedi l’economia italiana”. Nel dettaglio, le indicazioni si concentrano su sette direttrici strategiche. Politica fiscale espansiva e anticiclica, per rilanciare domanda interna e settori in crisi, come la manifattura e l’automotive. Tutela del Made in Italy dalle nuove misure protezionistiche USA, con azioni coordinate a livello europeo e

campagne promozionali sui mercati internazionali.

Pieno utilizzo del Piano Transizione 5.0, oggi ancora sottoimpiegato, per stimolare innovazione, digitalizzazione e sostenibilità ambientale. Accelerare l’attuazione del Pnrr, con la tempestiva messa a terra dei fondi del Piano per sostenere le costruzioni e rilanciare la domanda aggregata in una fase di stretta monetaria e calo degli investimenti. Rafforzamento delle filiere ad alto valore aggiunto, soprattutto nella subfornitura, e apertura a nuovi mercati globali. Contrasto al caro energia con un riequilibrio degli oneri di sistema e maggiore flessibilità europea. CNA ha anche ribadito la necessità di riforme strutturali.

Quindi fisco più equo, credito più accessibile, con rafforzamento dei Confidi e allentamento dei vincoli bancari. Ma anche semplificazione amministrativa, digitalizzazione della PA e piena operatività del fascicolo elettronico d’impresa entro il 2026.

Riformare la Legge Quadro dell’Artigianato è la priorità del 2025

“Il 2025 deve essere l’anno della riforma della legge quadro dell’artigianato. Una legge che compie 40 anni e che va modernizzata per valorizzare il ruolo determinante delle imprese artigiane per il futuro del Paese”. È quanto ha sottolineato il Presidente nazionale CNA, Dario Costantini, intervenendo al Mimit all’evento “Artigianato e valorizzazione del Made in Italy: il ruolo delle indicazioni geografiche per i prodotti artigianali e industriali”.

L’introduzione delle indicazioni geografiche per i prodotti artigianali consentirà la tutela giuridica ma soprattutto la valorizzazione di oltre 150 eccellenze che formano il patrimonio dell’artigianato italiano, dalle ceramiche di Vietri al violino di Cremona, dal vetro di Murano ai marmi di Carrara. Un patrimonio secolare oggi animato da circa 70mila imprese che contribuiscono al Made in Italy. Il Presidente CNA ha messo in risalto la funzione sociale dell’artigianato che è dappertutto. “Nonostante gli eventi, anche nefasti,

che quei territori possono aver subito, gli artigiani rimangono lì. E ne abbiamo avuto, purtroppo, conferma con i terremoti e le alluvioni degli ultimi anni, dove le nostre imprese non hanno abbandonato i loro territori”.

E poi perché l’artigianato, in quei luoghi, si è identificato a tal punto da caratterizzarli con la propria arte. CNA è stata in prima linea per introdurre l’innovativo strumento europeo per la tutela dei prodotti artistici, un cammino lungo e complesso che ha richiesto più di 10 anni. Costantini tuttavia ha indicato alcune priorità da affrontare, ricordando che dal 2008 a oggi “abbiamo perso 222mila imprese artigiane”.

Dobbiamo ridurre il gap energetico con i nostri competitor europei rispetto ai quali paghiamo l’energia in media il 40% in più. “A tal proposito rinnoviamo la richiesta di trasferire almeno un miliardo di euro da Transizione 5.0 al fondo per l’autoproduzione delle Pmi”.

Sviluppo!

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Domande

A昀rettati! Il Bando è in apertura ad aprile.

Aiuto

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